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Standard 7
Manuale d’Uso
Release: 7.7.1
AVVERTENZE
L'utente è l'unico responsabile per i danni derivanti dall’uso del programma, per il quale non viene
fornita alcuna garanzia di funzionamento.
È necessario verificare l'attendibilità dei risultati tramite metodi e strumenti di calcolo alternativi.
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OloBeam Standard 7 - Manuale d’uso
INTRODUZIONE
OloBeam è un software dedicato alla Scienza e Tecnica delle Costruzioni. Esso esegue l'analisi statica
di strutture tridimensionali costituite da travi di sezione generica, di qualsiasi materiale, comunque
vincolate e caricate, in ogni modo orientate nello spazio.
Il programma fornisce risultati in forma numerica e grafica relativamente a reazioni vincolari,
spostamenti, deformazioni, caratteristiche di sollecitazione, tensioni normali e tensioni tangenziali,
compresi direzione e verso di queste ultime.
Il programma integra la linea elastica secondo il modello proposto da Timoshenko, tenendo cioè
conto delle deformazioni per taglio.
Il calcolo dei fattori di taglio e di torsione è condotto con il metodo degli elementi finiti triangolari,
previa discretizzazione automatica della sezione.
Il Programma è in continua evoluzione. Si consiglia di verificare la disponibilità di una versione più
recente sul sito http://www.olobeam.com.
L’autore
Ing. Catello BOCCELLINO
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SISTEMA DI RIFERIMENTO
Il sistema di riferimento globale è una terna destrorsa con asse Z positivo verso l’alto.
Ad esso vanno riferiti: i vincoli esterni, le coordinate dei nodi, le azioni sui nodi, le reazioni vincolari e
gli spostamenti nodali, tutti positivi nel verso concorde a quello degli assi di riferimento.
A maggior chiarimento, per quanto riguarda le coppie destrorse:
MX tende a portare l'asse Y sull'asse Z, con una rotazione di 90°;
MY tende a portare l'asse Z sull'asse X;
MZ tende a portare l'asse X sull'asse Y.
I sistemi di riferimento locale, utilizzati per descrivere le proprietà delle singole aste, sono anch'essi
destrorsi, con l'asse z coincidente con l'asse longitudinale dell'asta, baricentrico rispetto alla sezione
trasversale, diretto dal nodo iniziale verso quello finale.
Le azioni esterne sulle aste sono parallele al sistema di riferimento locale; la loro direzione passa per
il baricentro della sezione trasversale. Il programma non tiene conto dell’eccentricità del centro di
taglio; pertanto, ove necessario, occorre inserire manualmente gli effetti torsionali da ciò derivanti.
Gli assi x e y individuano il piano della sezione trasversale dell'asta, con x parallelo alla base della
sezione e y parallelo all'altezza della stessa.
Per le aste non verticali (alias travi), l'asse y è per default posto nel piano verticale contenente l'asse
z.
Per le aste verticali (alias pilastri) gli assi x e y per default sono posti paralleli e concordi a quelli X e Y
del sistema di riferimento globale.
I sistemi di riferimento locali possono essere singolarmente ruotati intorno al proprio asse z.
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UNITÀ DI MISURA
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LIMITAZIONI NUMERICHE
o Le coordinate dei nodi devono essere comprese tra –1000 e +1000 metri.
o La lunghezza delle aste non può essere inferiore a 1 cm, né superiore a 30 m.
o Le dimensioni di ingombro delle sezioni non possono essere inferiore ad 1 mm, né superiori a 30
m.
o Il modulo di elasticità normale E deve essere compreso tra 1'000 a 1'000'000 N/mm².
o Il modulo di elasticità tangenziale G deve essere compreso tra 3’00 a 1'000'000 N/mm².
o Il modulo di contrazione trasversale (modulo di Poisson) 1/m può variare da -0.999 a +0.5.
o Il coefficiente di dilatazione termica α deve essere inferiore o uguale a 0.0001/°C.
o Le forze e le coppie, concentrate o distribuite, non possono essere, in valore assoluto, maggiore
di 10'000'000 N (o Nm nel caso di coppie).
o Le azioni termiche non possono essere, in valore assoluto, maggiori di 100°C.
o I coefficienti di rigidità, devono essere compresi tra i valori min e max della sottostante tabella. Il
range dei valori inseribili varia grossomodo da quelli corrispondenti ad uno stuzzicadenti di legno
fino a quelli di una sezione di acciaio circolare piena del diametro di 10 metri. Possono inoltre
essere inserite rigidezze nulle o infinite.
Min Max
EA 1 E+04 N 1 E+14 N
GA / χ ξ 1 E+04 N 1 E+14 N
GA / χη 1 E+04 N 1 E+14 N
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Tutti i dati inseriti in questa sezione sono modificabili in seguito. Essi servono essenzialmente ad
inizializzare le matrici dei dati.
Per iniziare a lavorare con il nuovo telaio è necessario memorizzare i dati cliccando sul pulsante Min,
e quindi tornare al menu principale.
Nome Telaio
Casella di testo, 50 caratteri alfanumerici, nella quale deve essere inserito il nome della struttura. È il
nome di default del file utilizzato per salvare l'attività corrente.
Questo nome apparirà sulla barra in alto del menu principale e indicherà il telaio corrente. Può
essere modificato successivamente con l'opzione Salva con nome dal menu principale.
Numero Nodi
Il numero dei nodi non può essere inferiore a 2 né superiore a 500.
È possibile eliminare o aggiungere nodi in seguito; dal menu principale selezionare
Nodi>Aggiungi/Elimina/Sposta.
Numero Aste
Il numero delle aste non può essere inferiore a 1 né superiore a 1'500.
È possibile eliminare o aggiungere aste in seguito; dal menu principale selezionare
Aste>Aggiungi/Elimina/Sposta.
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NODI / GENERALITÀ
N (Numero Nodo)
I nodi sono numerati in ordine progressivo partendo da 1.
Il nodo selezionato, a cui si riferiscono i dati visualizzati, appare nella casella combinata in alto a
sinistra, nella quale è riportato il corrispondente numero.
È possibile selezionare i nodi dalla stessa casella mediante l’elenco di riepilogo, oppure in maniera
progressiva, azionando le frecce avanti-indietro che si trovano in basso a destra della pagina
visualizzata.
È possibile modificare proprietà a più nodi contemporaneamente cliccando il pulsante Selezione
multipla.
Coordinate
Sono riferite al sistema di riferimento globale. Sono espresse in metri con tre cifre decimali
(precisione millimetrica).
Possono variare da -1000m a +1000m (vedi limitazioni numeriche).
Descrizione
Casella di testo nella quale può essere inserita una descrizione facoltativa del nodo.
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NODI / VINCOLI
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Ad ogni nodo è possibile attribuire fino a 9 azioni esterne. È possibile scegliere indipendentemente
tra sei tipi di azione:
- FX, FY e FZ, forze parallele ed equiverse agli assi del riferimento globale
- MX, MY e MZ, coppie destrorse nel sistema di riferimento globale.
A maggior chiarimento:
MX tende a portare l'asse Y sull'asse Z, con una rotazione di 90°. MY porta l'asse Z sull'asse X. MZ
tende a portare l'asse X sull'asse Y.
Ciascuna azione non può essere, in valore assoluto, maggiore di 10'000'000 Newton, o Nm nel caso
di coppie (vedi limitazioni numeriche).
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Dalla pagina Nodi, cliccando il pulsante Selezione Multipla, appare una cornice con 100 pulsanti
numerati progressivamente; a ciascun pulsante corrisponde il nodo con lo stesso numero
identificativo.
Per selezionare i nodi da modificare contemporaneamente, cliccare i relativi pulsanti, che vengono
evidenziati in scuretto.
Con i pulsanti avanti-indietro che si trovano in basso a destra della cornice, vengono
visualizzati i pulsanti numerati corrispondenti alle successive centinaia di nodi.
Sull'etichetta nella parte bassa della cornice appare il numero e l'elenco dei nodi selezionati.
Mediante il pulsante Selezione Grafica si accede ad una vista tridimensionale della struttura.
Il numero di identificazione dei nodi, posto al loro fianco, assume il colore giallo se il nodo risulta
selezionato; cliccando su esso il nodo può essere selezionato/deselezionato.
Con il pulsante OK viene confermata la selezione effettuata e si entra in una pagina di proprietà dei
nodi, denominata Nodi Selezione Multipla, simile a quella originaria denominata Nodi, in cui però
tutti i campi sono disabilitati. Per abilitarli, e quindi modificare o inserire i valori da attribuire
simultaneamente a tutti i nodi selezionati, occorre cliccare gli appositi pulsanti posti nelle loro
vicinanze, che assumono il colore rosso in segno di avvertimento.
Le modifiche effettuate in questa sezione devono essere convalidate cliccando il pulsante Min, per
evitare di perdere fortuitamente le informazioni precedenti.
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Dal menu principale, selezionando Nodi>Aggiungi/Elimina/Sposta, appare una cornice con 100
pulsanti numerati progressivamente; a ciascun pulsante corrisponde il nodo con lo stesso numero
identificativo.
Per selezionare un nodo bisogna cliccare il relativo pulsante, che viene evidenziato in scuretto.
Con i pulsanti avanti-indietro che si trovano in basso a destra della cornice, vengono
visualizzati i pulsanti numerati corrispondenti alle successive centinaia di nodi.
Sull'etichetta nella parte bassa della cornice appare il numero e l'elenco dei nodi selezionati.
Serie
Viene eseguita una replica in serie dei nodi selezionati.
I nuovi nodi assumono tutte le proprietà dei nodi d’origine, compresi i vincoli e le azioni esterne.
Se è stata selezionata l’opzione Serie rettangolare, i nodi vengono copiati traslandoli, ad ogni ciclo di
copia, di un vettore che ha per componenti i passi ∆x ∆y ∆z specificati nelle corrispondenti caselle.
Se è stata selezionata l’opzione Serie polare, viene eseguita una replica in serie circolare, copiando i
nodi selezionati attorno ad un punto centrale, e distribuendoli equamente nell’angolo da riempire.
L’orientamento dell’asse di rotazione può essere scelto fra tre direzioni predefinite, parallele agli assi
del sistema di riferimento globale.
Sposta
I nodi selezionati vengono spostati nel sistema di riferimento globale.
Le aste che eventualmente convergono in tali nodi risulteranno modificate in lunghezza e direzione.
Se è stata selezionata l’opzione Trasla, i nodi vengono traslati di un vettore che ha per componenti i
passi ∆x ∆y ∆z, specificati nelle corrispondenti caselle.
Se è stata selezionata l’opzione Ruota, i nodi vengono spostati, mediante una rotazione nel piano
scelto, in base all'angolo specificato ed alle coordinate del punto centrale.
Elimina
I nodi selezionati vengono cancellati, a meno che essi non siano un nodo di estremità per un'asta. In
tal caso bisogna eliminare prima l'asta e poi il nodo.
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ASTE / GENERALITÀ
N (Numero Asta)
Le aste sono numerate in ordine progressivo partendo da 1.
L’asta selezionata, a cui si riferiscono i dati visualizzati, appare nella casella combinata in alto a
sinistra, nella quale è riportato il corrispondente numero.
È possibile selezionare le aste dalla stessa casella mediante l’elenco di riepilogo, oppure in maniera
progressiva, azionando le frecce avanti-indietro che si trovano in basso a destra della pagina
visualizzata.
È possibile modificare proprietà a più aste contemporaneamente cliccando sul pulsante Selezione
Multipla.
Descrizione
Casella di testo nella quale può essere inserita una breve descrizione dell’asta.
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Estremo i
È il nodo iniziale della trave. Va selezionato scegliendo il numero del nodo dall’elenco di riepilogo
posto in alto a sinistra nella cornice “estremo i”.
Nella casella di testo posta a lato del numero di nodo appare automaticamente la descrizione del
nodo stesso.
Per inserire cerniere all’estremo “i” della trave, occorre selezionare con una crocetta la casella di
controllo relativa al tipo di cerniera che si vuole inserire.
Estremo j
È il nodo finale della trave. Vale quanto detto per l’estremo “i”.
I nodi di estremità possono essere selezionati anche graficamente mediante il pulsante Input Grafico
Estremi.
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ASTE / CERNIERE
Cerniera trasversale
Consente rotazioni intorno ad un asse ortogonale all’asse z locale. Per default, l’asse di rotazione
coincide con l’asse locale x. Esso può essere ruotato di ± 90°, nel piano del riferimento locale xy,
agendo sulla barra di scorrimento orizzontale posta immediatamente in basso. La sua direzione può
essere scelta indipendentemente da quella degli assi principali d’inerzia della sezione dell’asta.
Cerniera a snodo
Consente tutte le rotazioni attorno agli assi x e y del sistema di riferimento locale dell'asta, ma
impedisce le rotazioni di tipo torsionale.
Cerniera assiale
Consente la rotazione intorno all’asse z (torsionale), ma impedisce le rotazioni trasversali.
Cerniera sferica
Consente tutte le rotazioni.
Nota: le cerniere assiali, ma soprattutto quelle sferiche, vanno usate con cautela, sia perché
difficilmente realizzabili nella tecnica costruttiva, sia perché, se usate in coppia, procurano una
labilità interna (rotazione libera intorno all’asse z).
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Mediante il pulsante Edita Sezione si entra nella pagina Sezione Trasversalenella quale può essere
modificata la geometria della sezione trasversale, le proprietà di massa (momenti d'inerzia, direzioni
principali d'inerzia, ecc.) e le proprietà di forma (fattori di taglio e torsione).
Con la barra di scorrimento orizzontale, un’asta generica può essere ruotata intorno al proprio asse
longitudinale z. Gli angoli di rotazione sono sessagesimali con approssimazione di 0,1°.
Con la sezione viene ruotato anche il sistema di riferimento locale, e con esso la direzione delle
azioni esterne.
Se la sezione che si vuole attribuire all’asta corrente è già associata ad un’altra asta, è possibile
prelevarne i dati rapidamente selezionando il numero dell’asta di riferimento mediante la casella di
riepilogo a discesa e successivamente cliccando sul pulsante Min, posto immediatamente a destra,
per copiarne i dati.
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ASTE / LUNGHEZZA
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Materiale 1/m
Acciaio 0.30
Calcestruzzo 0.20
Legnami 0.43
Alluminio 0.35
Vetro 0.25
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In questa cornice vengono presentate, in sola lettura, le proprietà di massa (area, momenti principali
d’inerzia e angolo tra l’asse principale ξ e l’asse locale x) così come determinate nella pagina Sezione
Trasversale, nella quale bisogna entrare, mediante il pulsante Edita Sezione, se le si vuole
modificare.
Maggiori informazioni in Sezione Trasversale / Proprietà di massa.
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OloBeam Standard 7 - Manuale d’uso
In questa cornice vengono presentate, in sola lettura, le proprietà di forma (fattori di taglio e fattore
di torsione), così come determinate nella pagina Sezione Trasversale, nella quale bisogna entrare,
mediante il pulsante Edita Sezione, se le si vuole modificare.
Maggiori informazioni in Sezione Trasversale / Proprietà di forma.
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Sono le dimensioni di ingombro della sezione trasversale, parallele alla base e alla altezza,
considerate ai fini delle azioni termiche a farfalla.
Esse vengono proposte automaticamente ad ogni variazione della geometria della sezione.
Possono essere modificate manualmente; in tal caso il corrispondente campo assume il colore giallo
in segno di avvertimento.
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EA rigidità estensionale
Inserimento manuale
Si riportano di seguito i limiti min e max dei valori modificabili manualmente:
Min Max
EA 1 E+04 N 1 E+14 N
GA / χ ξ 1 E+04 N 1 E+14 N
GA / χη 1 E+04 N 1 E+14 N
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oltre naturalmente a valori nulli o tendenti ad infinito, che il programma simula attribuendo agli
elementi rigidità fittizie di almeno tre ordini di dimensione maggiori dei suddetti limiti max.
Se vengono inseriti valori al di fuori dei limiti consentiti, il relativo campo si colora di rosso in segno
di avverrtimento.
Spesso si ricorre all'ipotesi di impalcati rigidi nel loro piano; può essere perciò utile ritenere tendente
ad infinito il valore di alcune rigidezze. Ad esempio, se le travi appartenenti ad un impalcato
orizzontale (solaio) hanno gli assi locali ξ complanari, allora dovrebbero considerarsi tendenti ad
infinito le loro seguenti rigidità: EA , EIη , GA / χη .
Si può altresì modellare un solaio infinitamente rigido nel proprio piano, inserendo, tra i nodi dello
stesso impalcato, travi fittizie con rigidità modificate manualmente come nella figura seguente.
Calcolo automatico
Il calcolo automatico viene effettuato utilizzando le proprietà di massa e di forma precedentemente
inserite nella pagina Sezione Trasversale.
Se alcune di queste proprietà sono state inserite in modalità manuale, i relativi campi dei coefficienti
di rigidità, calcolati sulla base di tali dati manuali, si colorano di giallo in segno di avvertimento.
Se precedentemente si è optato per trascurare il calcolo dei fattori di taglio, la procedura interpreta
tale eventualità come volontà dell’utente di trascurare la deformabilità tagliante rispetto a quella
flessionale. A tale scopo viene automaticamente attribuito ai coefficienti di rigidità tagliante il valore
infinito.
Analogamente, se si è optato per trascurare il calcolo del fattore di torsione, la procedura attribuirà
automaticamente valore nullo al coefficiente di rigidità torsionale.
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Tipo di azione
Ad ogni asta è possibile attribuire fino a 9 azioni esterne. È possibile scegliere indipendentemente tra
15 tipi di azione:
- Fx, Fy e Fz, forze concentrate, parallele ed equiverse agli assi del sistema di riferimento locale;
- Mx, My e Mz, coppie concentrate, destrorse nel sistema di riferimento locale; Mx tende a
portare l'asse y sull'asse z, con una rotazione di 90°. My porta l'asse z sull'asse x. Mz tende a
portare l'asse x sull'asse y;
- qx, qy e qz, forze ripartite, parallele ed equiverse agli assi del sistema di riferimento locale;
- mx, my e mz, coppie ripartite, destrorse nel sistema di riferimento locale;
- Peso Concentrato (FZ) - peso distribuito (qZ), rispettivamente forza concentrata e distribuita,
parallele ed equiverse all'asse Z del Sistema di Riferimento Globale (generalmente vanno
inserite con segno negativo);
- tx, variazione termica (alla “Navier” o “a farfalla”) variabile in direzione parallela alla base; la
temperatura aumenta in senso equiverso a x;
- ty, variazione termica (alla “Navier” o “a farfalla”) variabile in direzione parallela all’altezza; la
temperatura aumenta in senso equiverso a y;
- tz, variazione termica uniforme, la temperatura è uguale in tutti i punti della sezione.
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OloBeam Standard 7 - Manuale d’uso
Dalla pagina Aste, cliccando il pulsante Selezione Multipla, appare una cornice con 100 pulsanti
numerati progressivamente; a ciascun pulsante corrisponde l'asta con lo stesso numero
identificativo.
Per selezionare le aste da modificare contemporaneamente, cliccare i relativi pulsanti, che vengono
evidenziati in scuretto.
Con i pulsanti avanti-indietro che si trovano in basso a destra della cornice, vengono
visualizzati i pulsanti numerati corrispondenti alle successive centinaia di aste.
Sull'etichetta nella parte bassa della cornice appare il numero e l'elenco delle aste selezionate.
Mediante il pulsante Selezione Grafica si accede ad una vista tridimensionale della struttura.
Il numero di identificazione delle aste, posto al loro fianco, assume il colore giallo se l'asta risulta
selezionata; cliccando su di esso l'asta può essere selezionata/deselezionata.
Con il pulsante OK viene confermata la selezione effettuata e si entra in una pagina di proprietà delle
aste, denominata Aste Selezione Multipla, simile a quella originaria denominata Aste, in cui però
tutti i campi sono disabilitati. Per abilitarli, e quindi modificare o inserire i valori da attribuire
simultaneamente a tutte le aste selezionate, occorre cliccare gli appositi pulsanti posti nelle loro
vicinanze, che assumono il colore rosso in segno di avvertimento.
Le modifiche effettuate in questa sezione devono essere convalidate cliccando il pulsante Min, per
evitare di perdere fortuitamente le informazioni precedenti.
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OloBeam Standard 7 - Manuale d’uso
Mediante il pulsante Input Grafico Estremi, si accede ad una vista tridimensionale della struttura.
Per inserire l'estremo "i" cliccare sul numero identificativo del nodo prescelto, che si evidenzia in
giallo. Inserendo nello stesso modo l'estremo "j", il disegno si riaggiorna con la nuova posizione
dell'asta selezionata.
L’asta selezionata, della quale si stanno modificando i nodi d'estremità, è indicata nella casella
combinata in alto a sinistra. È possibile selezionare le aste dalla stessa casella mediante l’elenco di
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OloBeam Standard 7 - Manuale d’uso
Dal menu principale, selezionando Aste>Aggiungi/Elimina/Sposta, appare una cornice con 100
pulsanti numerati progressivamente; a ciascun pulsante corrisponde l'asta con lo stesso numero
identificativo.
Per selezionare un’asta bisogna cliccare il relativo pulsante, che viene evidenziato in scuretto.
Con i pulsanti avanti-indietro che si trovano in basso a destra della cornice, vengono
visualizzati i pulsanti numerati corrispondenti alle successive centinaia di aste.
Sull'etichetta nella parte bassa della cornice appare il numero e l'elenco delle aste selezionate.
Serie
Viene eseguita una replica in serie delle aste selezionate.
Le nuove aste copiate assumono tutte le proprietà delle aste d’origine, compreso i carichi.
Se un estremo delle nuove aste non coincide con almeno un nodo esistente, viene automaticamente
generato un nuovo nodo; altrimenti, a quell’estremo dell’asta viene automaticamente attribuito il
nodo con numero identificativo più basso tra quelli coincidenti.
Se è stata selezionata l’opzione Serie rettangolare, le aste vengono copiate traslandole, ad ogni ciclo
di copia, di un vettore che ha per componenti i passi ∆x ∆y ∆z specificati nelle corrispondenti caselle.
Se è stata selezionata l’opzione Serie polare, viene eseguita una replica in serie circolare, copiando le
aste selezionate attorno ad un punto centrale, e distribuendole equamente nell’angolo da riempire.
L’orientamento dell’asse di rotazione può essere scelto fra tre direzioni predefinite, parallele agli assi
del sistema di riferimento globale.
Sposta
Le aste selezionate vengono spostate nel sistema di riferimento globale.
Se è stata selezionata l’opzione Trasla, le aste vengono traslate di un vettore che ha per componenti
i passi ∆x ∆y ∆z, specificati nelle corrispondenti caselle.
Se è stata selezionata l’opzione Ruota, le aste vengono spostate, mediante una rotazione nel piano
scelto, in base all'angolo specificato ed alle coordinate del punto centrale.
Elimina
Le aste selezionate vengono cancellate. I nodi di estremità non vengono automaticamente eliminati.
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OloBeam Standard 7 - Manuale d’uso
La pagina Sezione Trasversale, accessibile mediante il comando Edita Sezione dalla pagina Aste,
consente di assegnare la geometria della sezione trasversale dell’asta, o di più aste nel caso
d’accesso dalla pagina Aste Selezione Multipla.
In questa pagina vanno inserite le proprietà di massa (area, direzioni principali d'inerzia, momenti
d'inerzia ecc.) e le proprietà di forma (fattori di taglio e torsione).
Le modifiche effettuate in questa pagina devono essere convalidate cliccando il pulsante Min, per
evitare di perdere fortuitamente le informazioni.
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OloBeam Standard 7 - Manuale d’uso
Le sezioni sono disegnate all'indietro, come se un osservatore guardasse dal nodo J al nodo I.
Nella pagina Sezione Trasversale, dal menu in alto scegliere la sezione tipo tra quelle elencate:
Generica
Si hanno a disposizione fino a 40 vertici per definire le coordinate delle poligonali chiuse che
definiscono il contorno della sezione. Sono definibili fino a 12 contorni, dei quali uno esterno ed 11
interni. I vuoti delle sezioni pluriconnesse vanno contornati da vertici ai quali va attribuito un
numero identificativo di bordo diverso dal bordo esterno e diverso da quelli di altre aree vuote.
Ciascuna poligonale viene automaticamente chiusa collegando l’ultimo vertice inserito con il primo
vertice del corrispondente bordo.
Ogni vertice può essere raccordato mediante un arco di raggio indicato nella specifica casella.
I pulsanti c ed i consentono di cancellare un vertice o di inserirne uno nuovo tra quelli esistenti.
Esempio esplicativo:
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OloBeam Standard 7 - Manuale d’uso
Compatta
Si hanno a disposizione 9 rettangoli, che assemblati tra loro danno forma alla sezione.
Ciascun rettangolo viene attivato cliccando sul corrispondente pulsante (di forma quadrata), che
assume il colore blu.
Le dimensioni di ciascun rettangolo sono inseribili nelle caselle di testo poste sui bordi dei pulsanti;
espresse in millimetri, possono variare da 1 fino a 10000 mm.
Con il pulsante Smussa Vertici si accede ad una maschera che consente di raccordare distintamente i
vertici della sezione o di cimarli secondo specifiche distanze.
Rettangolare cava
Per il dimensionamento vale quanto detto per le sezioni compatte.
Circolare
L'unico dato da inserire è il diametro del cerchio.
Anulare
De e Sp, rispettivamente il diametro esterno e lo spessore dell’anello.
Sottile
Si hanno a disposizione fino a 12 vertici per definire le coordinate della poligonale d’asse della
sezione. Se l’ultimo vertice ha le stesse coordinate del primo vertice la sezione sarà chiusa
automaticamente.
Ciascuna lato può avere un proprio spessore da inserire nella apposita casella di testo.
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Area
Superficie della sezione trasversale; in mm².
Xg , Yg
Coordinate del baricentro della sezione; in mm.
x^ξ
Angolo tra l'asse xo e l'asse ξ (direzione principale d'inerzia); espresso in gradi sessadecimali, può
variare tra -45° a +45°.
Iξ Iη
Momenti d'inerzia rispetto agli assi baricentrici ξη (direzioni principali d'inerzia); in mm4.
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Xc , Yc
Coordinate del Centro di Taglio, rispetto agli assi x y.
Esse sono in sola lettura.
Il programma non tiene conto dell'eccentricità del centro di taglio rispetto alle direzioni
baricentriche delle azioni esterne. Pertanto, ove opportuno, occorre inserire manualmente gli effetti
torsionali da ciò derivanti.
Calcolo automatico
I coefficienti elastici a taglio e torsione, per il modello di trave di De Saint-Venant, vengono
determinati risolvendo il problema di Neumann e l’equazione di Laplace con la tecnica delle
differenze finite, previa fitta discretizzazione della sezione trasversale.
La rete d’integrazione, a maglie triangolari, viene costruita appositamente per la sezione da
analizzare e varia secondo la complessità della sezione, infittendosi intorno gli spigoli vivi interni. I
tempi di elaborazione variano con la forma e la densità della maglia.
La procedura è in continua evoluzione, pertanto si consiglia di procurarsi sempre la versione
aggiornata di questo programma.
Inserimento manuale
Nel caso d’inserimento manuale dei fattori di forma, il programma non sarà più in grado, per quella
sezione, di determinare le tensioni tangenziali.
In modalità manuale il programma accetta valori compresi tra 1 e 1000, sia per i fattori di taglio che
per il fattore di torsione.
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Trascura
Generalmente, la deformabilità tagliante può essere trascurata rispetto a quella flessionale. Talvolta
viene trascurata anche la rigidezza torsionale, ritenendo più sicuro affidare esclusivamente
all’inflessione l’integrità delle strutture.
Con questa opzione il programma non sarà più in grado, per quella sezione, di ricavare il valore, la
direzione e il verso delle tensioni tangenziali.
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La procedura esegue un controllo di massima dei dati, nel corso del quale viene verificata sia la
rispondenza ai limiti del programma, sia la congruenza ai fini del calcolo.
Sono segnalate con appositi messaggi tutte le anomalie riscontrate.
Questa fase di controllo non esclude che nuove anomalie siano riscontrate durante le fasi di
successive elaborazioni, ove sono presenti ulteriori filtri di autodiagnostica.
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OloBeam Standard 7 - Manuale d’uso
La procedura inviluppo determina gli effetti minimi e massimi delle azioni di progetto da considerare
nelle verifiche di resistenza e di funzionalità.
La procedura esamina le possibili situazioni di carico che la struttura si troverà ad affrontare nel
corso della sua vita, mediante le regole dettate dalla normativa corrente italiana ed europea
(Eurocodici).
Tipo di azione
Azioni permanenti
Per azioni permanenti si intendono generalmente tutti i carichi non removibili durante il normale
esercizio della costruzione, come i pesi propri. La procedura li considererà sempre presenti in tutte le
possibili combinazioni. Tuttavia il loro effetto può talvolta essere favorevole in termini di sicurezza.
Per questo anche per esse sono previsti due fattori di sicurezza parziali, inferiore e superiore, che
saranno considerati alternativamente nel corso dell’inviluppo, indipendentemente da quelli delle
altre azioni permanenti.
Le azioni permanenti non possono essere a doppio segno.
Azioni variabili
Le azioni variabili, generalmente sovraccarichi, neve, vento, azioni termiche, ecc., si distinguono
dalle permanenti sostanzialmente perché potrebbero anche non essere presenti in un generico
momento di vita della struttura. La procedura considererà anche la loro assenza nelle possibili
combinazioni; quando le considererà presenti ne amplificherà o meno gli effetti, secondo i propri
coefficienti parziali e di combinazione.
Azioni eccezionali
Generalmente simulano esplosioni, impatti, guasti, ecc.
Esse sono prese in considerazione solo nelle combinazioni per situazioni di progetto eccezionali.
Nel caso siano presenti più azioni eccezionali, la procedura le considererà agenti non
simultaneamente.
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Azioni sismiche
Esse vengono prese in considerazione solo nelle combinazioni per situazioni di progetto sismiche.
Per maggiori dettagli vedi combinazione delle azioni sismiche:
Segno
Con questa opzione viene offerta la possibilità di cambiare segno agli effetti di ciascuna condizione di
carico.
Inoltre, selezionando il segno ±, possono essere considerate le variazioni in verso delle azioni. Caso
tipico: le azioni termiche. Per le azioni sismiche, di qualunque tipo esse siano, il segno non ha alcuna
influenza perché esse vengono comunque considerate con segno alternato.
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La condizione di carico può intendersi come un insieme di azioni aventi caratteristiche analoghe che,
sommate tra loro, concorrono a determinare un vettore di carico, per il quale si ottiene, mediante la
matrice di rigidezza, una risposta della struttura in termini di spostamento.
Sovrapponendo o combinando opportunamente gli effetti delle singole condizioni di carico, si
ottiene l’insieme dei valori di progetto da usare per la verifica della sicurezza strutturale, per un
determinato stato limite influenzato simultaneamente da azioni differenti.
Le condizioni di carico alle quali sono attribuite le singole azioni, sia dei nodi che delle aste, sono
evidenziate in scuretto nella stessa riga dell’azione considerata. La selezione viene effettuata
cliccando sui pulsanti corrispondenti al numero di condizione desiderata.
Ciascuna azione deve essere attribuita almeno ad una condizione di carico.
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Il programma non prevede l’esecuzione diretta di inviluppi secondo il metodo delle tensioni
ammissibili.
Tuttavia, gli stessi risultati si possono conseguire ricorrendo all’inviluppo secondo gli stati limite
ultimi, ponendo uguale ad 1.00 tutti i coefficienti, sia quelli parziali di sicurezza γ sia quelli di
combinazione ψ.
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∑γ G, j Gk , j "+" γ Q ,1 Qk ,1 "+" ∑γ
i >1
Q ,i Ψ0,i Qk ,i
Una per volta, a turno, ciascuna delle azioni variabili viene considerata come dominante rispetto alle
altre.
In ogni caso viene considerata la situazione di solo carico permanente in assenza di ogni altra azione
variabile.
∑G k, j "+" Ad "+" ∑Ψ
i ≥1
2 ,i Qk ,i
Nel caso siano presenti più azioni eccezionali, il programma considera le azioni eccezionali agenti
non contemporaneamente.
Tabella Simboli
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Combinazione rara:
∑G k, j "+" Qk ,1 "+" ∑Ψ
i >1
0,i Qk ,i
Una per volta, a turno, ciascuna delle azioni variabili viene considerata come dominante rispetto alle
altre.
Combinazione frequente:
Una per volta, a turno, ciascuna delle azioni variabili viene considerata come dominante rispetto alle
altre.
∑G k, j "+" ∑
i ≥1
Ψ2,i Qk ,i
Tabella Simboli
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Nota: Il segno impostato nella maschera inviluppo non ha alcuna influenza ai fini del calcolo; le azioni
sismiche vengono comunque considerate con segno alternato, e i loro effetti determinati in valore
assoluto.
Gli effetti del sisma vengono determinati automaticamente dalla procedura, combinando le tre
componenti dell'azione sismica con le seguenti regole:
dove:
- Edx : effetti azione sismica orizzontale direzione 1
- Edy : effetti azione sismica orizzontale direzione 2 (ortogonale alla direzione 1)
- Edz : effetti azione sismica verticale.
Edx, Edy ed eventualmente Edz sono a loro volta ottenuti combinando, con la regola della radice
quadrata della sommatoria dei quadrati, gli effetti delle singole condizioni di carico attribuite
rispettivamente al sisma in direzione orizzontale 1, sisma in direzione orizzontale 2 e sisma verticale.
In altre parole, se ci sono più condizioni di carico attribuite ad una determinata direzione sismica (1,
2 o verticale), l'effetto dell'azione sismica in quella determinata direzione viene ottenuto
"sommando" gli effetti delle singole condizioni di carico attribuite alla medesima direzione con la
relazione
EE = ∑E 2
E
Successivamente gli effetti delle azioni sismiche nelle tre direzioni principali vengono tra loro
combinati secondo le regole a, b e c.
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Le normative sismiche richiedono di cautelarsi nei confronti dell'incertezza sul posizionamento delle
masse e sulla variazione spaziale del moto sismico, inserendo nella struttura una distribuzione di
momenti torcenti agenti lungo l'asse verticale di ogni impalcato:
M1i = e1i · F1i
dove:
- M1i : momento torcente relativo all'asse verticale dell' i-esimo impalcato, accoppiato al sisma in
direzione 1;
- e1i : eccentricità accidentale della massa dell' i-esimo impalcato, funzione della dimensione
dell'impalcato perpendicolare rispetto alla direzione 1 dell’azione sismica;
- F1i : forza orizzontale agente sull' i-esimo impalcato, accoppiata al sisma in direzione 1.
Gli effetti di questo carico vengono considerati due volte dal programma, alternandone il segno
(segno che deve essere il medesimo per tutti i piani).
Gli effetti torsionali in direzione 1 vengono sommati agli effetti dell’azione sismica orizzontale
direzione 1; analogamente per gli effetti torsionali in direzione 2.
Nel caso siano presenti più condizioni di carico attribuite ad effetti torsionali da accoppiare alla
medesima direzione orizzontale (1 o 2), il programma considererà tali effetti torsionali non agenti
contemporaneamente.
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In questa pagina viene visualizzato il valore degli spostamenti dei nodi della struttura.
Gli spostamenti sono espressi in millimetri.
Le rotazioni sono espresse in radianti.
Di default gli spostamenti sono esposti arrotondati a 0.01 mm, e le rotazioni arrotondate a 0.00001
rad; premendo il tasto F4 gli spostamenti del nodo corrente vengono mostrati nel formato scientifico
con 3 cifre significative.
Il nodo selezionato, a cui si riferiscono i dati visualizzati, è indicato nella casella combinata in alto a
sinistra, nella quale è riportato il corrispondente numero. Immediatamente a destra, appare la
descrizione dello stesso nodo (in sola lettura).
È possibile selezionare i nodi dalla stessa casella mediante l’elenco di riepilogo, oppure in maniera
progressiva, azionando le frecce avanti-indietro che si trovano in basso a destra della pagina
visualizzata.
In un’unica pagina vengono mostrati i risultati corrispondenti a tutte le condizioni di carico, una per
riga.
Più in basso nella pagina, vengono forniti i risultati, min e max, relativi alle combinazioni di carico
esaminate nell’inviluppo. Tali valori sono nulli se l’inviluppo non è stato eseguito.
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OloBeam Standard 7 - Manuale d’uso
Il nodo selezionato, cui si riferiscono i dati visualizzati, è indicato nella casella combinata in alto a
sinistra, nella quale è riportato il corrispondente numero. Immediatamente a destra appare la
descrizione dello stesso nodo (in sola lettura).
È possibile selezionare i nodi dalla stessa casella mediante l’elenco di riepilogo, oppure in maniera
progressiva, azionando le frecce avanti-indietro che si trovano in basso a destra della pagina
visualizzata.
In un’unica pagina vengono mostrati i risultati corrispondenti a tutte le condizioni di carico, una per
riga.
Più in basso nella pagina, vengono forniti i risultati, min e max, relativi alle combinazioni di carico
esaminate nell’inviluppo. Tali valori sono nulli se l’inviluppo non è stato eseguito.
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In questa pagina vengono visualizzati i risultati numerici relativi ad una asta generica.
I risultati sono organizzati su 11 righe. Nel caso che il numero delle sezioni analizzate sia superiore ad
11, utilizzare la barra di scorrimento verticale per visualizzare le successive sezioni.
Le prime 6 colonne si riferiscono alle caratteristiche della sollecitazione interna, le ultime due agli
spostamenti trasversali delle sezioni.
Nella prima colonna a sinistra sono indicate le distanze progressive delle sezioni cui si riferiscono i
risultati riportati nelle successive otto colonne.
Il numero e la posizione delle sezioni significative è scelto automaticamente dal programma in
relazione alla distribuzione delle azioni (in genere sono i punti di inizio e fine dei carichi ripartiti e i
punti immediatamente adiacenti le azioni concentrate). Vengono in ogni caso analizzate almeno 11
sezioni equidistanti per ogni asta.
L’asta selezionata, della quale si stanno visualizzando i risultati, è indicata nella casella combinata in
alto a sinistra, nella quale è riportato il corrispondente numero.
È possibile selezionare le aste dalla stessa casella mediante l’elenco di riepilogo, oppure in maniera
progressiva, azionando le frecce avanti-indietro che si trovano in basso a destra della pagina
visualizzata.
Riferimento locale
Nella corrispondente cornice in basso a sinistra si può selezionare il sistema di riferimento locale cui
si riferiscono sia le caratteristiche di sollecitazione sia gli spostamenti.
Il sistema di riferimento locale indicato con il simbolo ξη ha gli assi paralleli alle direzioni principali
d’inerzia della sezione trasversale.
Il sistema di riferimento locale indicato con il simbolo xy ha l’asse x parallelo alla base della sezione,
l’asse y parallelo all'altezza della stessa. Questo è il sistema di riferimento delle azioni esterne.
Condizione di carico
Tutti i risultati visualizzati si riferiscono ad una singola condizione di carico o al loro inviluppo. La
condizione di carico desiderata può essere selezionata mediante i corrispondenti pulsanti di opzione
nella cornice posta in basso al centro.
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δ max %
Nell’etichetta in basso vengono visualizzati i rapporti tra la freccia relativa massima e la lunghezza
dell’asta, cioè δ/L .
Ai fini delle verifiche, questi valori devono essere inferiori ai limiti dettati dalle normative
(generalmente dell’ordine di 1/250, 1/500 ecc.).
Tensioni max
Sull’etichetta in basso al centro vengono visualizzati i valori critici delle tensioni normali e
tangenziali, σmin, σmax τmax, riscontrati automaticamente mediante l'analisi di tutte le sezioni
significative dell'asta selezionata.
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In questa pagina vengono presentate le tensioni normali e tangenziali, sia in valore numerico sia
graficamente, in posizione, direzione e verso.
Questa sezione è attiva anche se l’analisi statica non è stata ancora effettuata. In questo caso è
necessario inserire manualmente le sollecitazioni di calcolo.
La barra di scorrimento orizzontale, posta in basso a centro pagina, consente di scorrere tra le
successive sezioni. La posizione della sezione considerata è indicata nella casella denominata z, sopra
la barra di scorrimento.
I punti nei quali calcolare le tensioni vengono scelti automaticamente dal programma, in relazione
alla complessità della sezione.
I risultati sono esposti in due caselle immagine.
A sinistra le tensioni normali, in posizione e valore.
A destra le tensioni tangenziali in posizione, valore, direzione e verso (rappresentate da una
freccetta orientata).
Le tensioni sono espresse in N/mm2 e arrotondate a 0.1 N/mm2; premendo il tasto F4 le tensioni
correnti vengono mostrate nel formato scientifico con 3 cifre significative.
Immediatamente al di sotto delle immagini, vengono esposte le caratteristiche della sollecitazione
interna che hanno generato quelle tensioni. Esse vengono automaticamente “lette” dal programma,
tra i risultati dell’analisi statica, relativamente alla condizione di carico desiderata, che può essere
selezionata attivando la corrispondente casella di opzione nella cornice in basso al centro.
Se le proprietà di massa (area, direzioni principali d'inerzia, momenti d'inerzia ecc.) non sono state
precedentemente calcolate in maniera automatica, non è possibile calcolare automaticamente le
tensioni normali, né quelle tangenziali.
Se le proprietà di forma (fattori di taglio e torsione) non sono state precedentemente calcolate in
maniera automatica, non è possibile calcolare automaticamente le tensioni tangenziali.
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Nel caso che le sollecitazioni provengano da un inviluppo (siano cioè espresse nella forma tipo Nmin
Nmax, Mxmin Mxmax, ecc.) allora le tensioni critiche, normali minime e massime, e tangenziali massime,
vengono valutate combinando in terne indipendenti le caratteristiche di sollecitazione interessate,
secondo il seguente schema:
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RISULTATI / ESPORTA
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VISTA / GENERALITÀ
COMANDI COMUNI
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L'immagine viene salvata con sfondo bianco.
Vedi Nodi
Questo comando offre la possibilità di nascondere alcuni nodi (insieme ai relativi vincoli, azioni,
ecc.).
Cliccando sul pulsante "Vedi Nodi", appare una cornice con 100 pulsanti numerati progressivamente;
a ciascun pulsante corrisponde il nodo con lo stesso numero identificativo.
I pulsanti evidenziati in scuretto corrispondono ai nodi visibili.
Con i pulsanti avanti-indietro che si trovano in basso a destra della cornice, vengono
visualizzati i pulsanti numerati corrispondenti alle successive centinaia di nodi.
Sull'etichetta nella parte bassa della cornice appare il numero e l'elenco dei nodi visibili.
Vedi Aste
Questo comando offre la possibilità di nascondere alcune aste e le relative caratteristiche (azioni,
deformate, ecc.)
Dal menu principale, cliccando sul pulsante "Vedi Aste", appare una cornice con 100 pulsanti
numerati progressivamente; a ciascun pulsante corrisponde l'asta con lo stesso numero
identificativo.
I pulsanti evidenziati in scuretto corrispondono alle aste visibili.
Con i pulsanti avanti-indietro che si trovano in basso a destra della cornice, vengono
visualizzati i pulsanti numerati corrispondenti alle successive centinaia di aste.
Sull'etichetta nella parte bassa della cornice appare il numero e l'elenco delle aste visibili.
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Legenda
Con questo comando viene visualizzato un quadro schematico dei simboli grafici utilizzati nel
disegno, con relativa descrizione.
Zoom e Pan
Ridimensiona l'immagine per visualizzare l'intera struttura.
Ingrandisce l'immagine di 1/3
Riduce l'immagine di 1/3
Sposta l'immagine in alto di 1/3
Sposta l'immagine a destra di 1/3
Sposta l'immagine in basso di 1/3
Sposta l'immagine a sinistra di 1/3
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VISTA / OUTPUT
Struttura originaria
Sono rappresentati la struttura originaria, le azioni esterne e i vincoli.
Diagramma Sollecitazioni
Visualizza i diagrammi delle caratteristiche di sollecitazione per tutte le varie condizioni di carico,
compreso l’inviluppo.
Deformata Nodale
È la rappresentazione della deformata cinematica, limitatamente agli spostamenti nodali della
struttura; le aste si conservano rettilinee.
Deformata Elastica
Le aste sono rappresentate con una spezzata tridimensionale, di almeno 11 punti, che interpreta la
loro linea elastica.
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OloBeam Standard 7 - Manuale d’uso
Questa procedura serve a modificare il fattore di scala utilizzato per la rappresentazione delle azioni
esterne e dei diagrammi di sollecitazione, nonché a impostare la amplificazione degli spostamenti, in
modo da rendere il tutto più leggibile.
A volte può essere utile adottare un fattore di amplificazione anche molto grande, allo scopo di
evidenziare al meglio comportamenti che non sarebbero facilmente rilevabili con un’amplificazione
poco accentuata.
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OloBeam Standard 7 - Manuale d’uso
Nella parte in alto della finestra Opzioni sono presenti 10 caselle di controllo che, se selezionate,
attivano le seguenti visualizzazioni:
Nodi
I nodi sono rappresentati con un cerchietto. Questa opzione può risultare utile per localizzare i nodi
nei quali non confluiscono aste.
N° Nodi
A ridosso dei nodi viene visualizzato il loro numero identificativo, in carattere grassetto per non
confonderli con quelli delle aste.
Azioni Nodi
Attiva la visualizzazione delle azioni esterne applicate ai nodi.
Vincoli
Attiva la visualizzazione dei vincoli nodali. Un breve segmento in grassetto, di colore blu o rosso,
individua un pendolo (traslazione impedita) rispettivamente perfetto o cedevole. Un quadrato, di
colore blu o rosso, individua un morsetto (rotazione impedita) rispettivamente perfetto o cedevole.
Aste
Le aste vengono rappresentate con una linea nera in grassetto che unisce i nodi di estremità.
N° Aste
Al centro di ogni asta viene visualizzato il loro numero identificativo.
Forma Sezioni
Al centro di ogni asta viene disegnato il contorno della sezione trasversale con una linea nera sottile,
nella stessa scala del disegno.
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OloBeam Standard 7 - Manuale d’uso
Azioni Aste
Attiva la visualizzazione delle azioni esterne applicate alle aste. Le convenzioni grafiche adottate
possono essere visualizzate con il pulsante Legenda nella parte bassa della schermata.
Cerniere Aste
Le eventuali cerniere interne vengono visualizzate con un segmento di colore fucsia, che individua il
loro asse di rotazione. Il segmento, per comodità di visualizzazione, viene disegnato in prossimità
dell'estremo ma non sul nodo. Nei calcoli la cerniera è considerata a una distanza nulla dal nodo.
Riferimenti Locali
Al centro di ogni asta vengono disegnati due piccoli segmenti che individuano gli assi x e y del
sistema di riferimento locale, rispettivamente di colore blu e rosso. Il verso dell'asse z, asse
longitudinale dell'asta, resta univocamente determinato in relazione alla destrorsità del sistema di
riferimento.
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OloBeam Standard 7 - Manuale d’uso
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OloBeam Standard 7 - Manuale d’uso
Prospettiva E (East)
Vista prospettica da est.
Prospettiva N (North)
Vista prospettica da nord.
Cavaliera S (Sud) XZ
Assonometria ottenuta impostando l’asse X orizzontale, l’asse Z verticale e l’asse Y inclinato di 45°
rispetto all’asse X; le misure sull’asse Y sono ridotte della metà.
Cavaliera W (West) YZ
Assonometria ottenuta impostando l’asse Y orizzontale, l’asse Z verticale e l’asse X inclinato di -45°
rispetto all’asse Y; le misure sull’asse X sono ridotte della metà.
Vista dall’Alto
Proiezione orizzontale (pianta); eseguita come se un osservatore guardasse dalla parte positiva
dell’asse Z.
Prospetto E (East)
Proiezione laterale, eseguita come se un osservatore guardasse dalla parte positiva dell’asse X.
Prospetto S (Sud)
Proiezione laterale, eseguita come se un osservatore guardasse dalla parte negativa dell’asse Y.
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OloBeam Standard 7 - Manuale d’uso
Taglio
- Tx: taglio in direzione x del sistema di riferimento locale dell’asta.
- Ty: taglio in direzione y del sistema di riferimento locale dell’asta.
- Tcsi: taglio in direzione ξ del sistema di riferimento locale dell’asta.
- Teta: taglio in direzione η del sistema di riferimento locale dell’asta.
- Tx & Ty: rappresentazione contemporanea di Tx e Ty.
- Tcsi & Teta: rappresentazione contemporanea di Tξ e Tη.
(ξ e η sono le direzioni principali d’inerzia dell’asta considerata)
I diagrammi del taglio vengono eseguiti nei piani contenenti gli assi z locali e le direzioni del taglio
considerato. Pertanto, si scelga opportunamente il tipo di vista (assonometria, prospetto, ecc.) che
meglio si presta alla loro rappresentazione.
Momento Flettente
- Mx: momento flettente asse x, nel sistema di riferimento locale dell’asta.
- My: momento flettente asse y, nel sistema di riferimento locale dell’asta.
- Mcsi: momento flettente asse ξ, nel sistema di riferimento locale dell’asta.
- Meta: momento flettente asse η, nel sistema di riferimento locale dell’asta.
- Mx & My: rappresentazione contemporanea di Mx e My.
- Mcsi & Meta: rappresentazione contemporanea di Mξ e Mη.
(ξ e η sono le direzioni principali d’inerzia dell’asta considerata)
I diagrammi del momento flettente vengono disegnati nei piani di sollecitazione del momento
considerato (Mx viene disegnato nei piani yz). Pertanto, si scelga opportunamente il tipo di vista
(assonometria, prospetto, ecc.) che meglio si presta alla loro rappresentazione.
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OloBeam Standard 7 - Manuale d’uso
Momento Torcente
Mz: momento torcente asse z, nel sistema di riferimento locale dell’asta.
I diagrammi del momento torcente vengono eseguiti nel piano di visualizzazione; se positivi,
vengono disegnati a sinistra dell’asse z locale.
Sforzo Normale
Nz: sforzo normale in direzione z del sistema di riferimento locale dell’asta.
I diagrammi dello sforzo normale vengono eseguiti nel piano di visualizzazione; se positivi, vengono
disegnati a sinistra dell’asse z locale.
Il tratteggio interno al diagramma dello sforzo normale assume il colore blu nei tratti tesi, il colore
rosso nei tratti compressi.
Le caratteristiche della sollecitazione interna sono valutate sulla faccia di normale equiversa all’asse
z locale; esse sono quindi positive se, valutate su tale faccia, i corrispondenti vettori componenti
sono equiversi a x, y, z (assi dei sistemi di riferimento locale delle singole aste).
Se due travi consecutive, di una stessa travata, non sono equiverse, alcuni diagrammi potrebbero
apparire in opposizione anche se le corrispondenti caratteristiche conservano lo stesso segno. Questo
può compromettere la interpretazione corretta dei diagrammi, specialmente nel caso del taglio.
Pertanto, si suggerisce di tenere sempre sotto controllo i riferimenti locali abilitandone la
visualizzazione in Opzioni vista.
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OloBeam Standard 7 - Manuale d’uso
Deformata Nodale
Rappresenta la deformata cinematica. È eseguita considerando solo gli spostamenti nodali della
struttura. Le aste vengono rappresentate rettilinee, indipendentemente dalla loro linea elastica.
Deformata Elastica
Le aste sono rappresentate con una spezzata tridimensionale di almeno 11 punti, che interpreta la
loro linea elastica.
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