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Trends Digitali e Culturali per il 2011

Del Dr. Stefano Calicchio

Il 2010 si è rivelato un anno di grandi cambiamenti per la cultura digitale


italiana. Dalla discesa in campo delle case editrici tradizionali nel mercato
degli ebook all'abbattimento dei prezzi dei prodotti digitali,
dall'affermazione della televisione digitale terrestre come standard
universale sino alla discesa in campo di nuovi ed agguerriti distributori
online come Amazon.com. Il 2011 promette di consolidare in modo ancora
più incisivo alcuni dei trend appena elencati, e di portare sul nostro
territorio delle novità che lasceranno il segno. Quello che segue è un elenco
di alcuni trend digitali che prevedo possano rafforzarsi nel corso dei
prossimi mesi: prendeteli per quello che sono, ovvero un tentativo
spannometrico di comprendere la naturale meta di molte tendenze
attualmente in corso.

1° Trend - La televisione diviene 2.0

La televisione è stata data per spacciata diverse volte nel corso degli ultimi
anni, eppure proprio come avviene per la radio e per altri media non potrà
mai essere sostituita da internet. E' da notare, ad esempio, come la TV
possa rappresentare ancora oggi un notevole strumento di aggregazione
sociale; si pensi ad esempio alle casalinghe oppure ai bambini ed agli
adolescenti che passano insieme molte ore del proprio tempo libero davanti
allo schermo televisivo. In questo senso, è paradossale come la televisione
possa essere molto più sociale di alcuni social network considerati cool e
probabilmente sovrastimati. Nel corso degli ultimi anni lo schermo
televisivo ha agito per porre rimedio al proprio più grande difetto, la
monodirezionalità delle trasmissioni e la mancanza di un reale sistema di
feedback, attraverso la moltiplicazione dei canali e la tematizzazione delle
trasmissioni.

Date queste premesse, un progressivo abbandono della televisione come


strumento d'intrattenimento ed (in parte minore) d'informazione nel 2011
non può certamente rappresentare un punto sostenibile. La crescita delle
dimensioni delle televisioni possedute nei salotti domestici è una chiara
metafora dell'importanza che questa ancora possiede all'interno dello
standard package familiare. Piuttosto, è ipotizzabile nel corso del nuovo
anno una maggiore integrazione della TV con nuove forme di distribuzione
dei contenuti. Si pensi ad esempio all'apple TV ed alle innovative forme di
noleggio ed acquisto dei contenuti via streaming. Anche Google non resterà
a guardare, risolvendo le resistenze ed i problemi incontrati nello scorso
anno per la realizzazione di una Google TV, ed offrendo pertanto la
possibilità di visualizzare grazie a televisioni di nuova generazione i
contenuti video dei siti partecipativi come Youtube. La vera sfida si
giocherà, a parer mio, su quest'ultimo punto: permettere alle persone di
fruire con facilità dei tanti contenuti gratuiti presenti in streaming su
internet potrà portare a grandi cambiamenti nelle modalità di utilizzo della
televisione domestica. Questo è esattamente ciò che potrebbe succedere
nel corso del 2011.

2° Trend - La crescita a due facce del mercato degli ebook e


dell'editoria digitale

L'editoria italiana è stata letteralmente scossa nel corso del 2010 dal nuovo
fenomeno degli ebook. Nel 2011 ogni casa editrice avrà compreso che il
mercato degli ebook diviene fondamentale per proteggere i propri fatturati
e garantirsi la sostenibilità negli anni a venire. Al contempo, le stesse
continueranno ad avere degli atteggiamenti di forte ambivalenza sul tema,
perché viste le peculiarità del mercato italiano i ritorni delle vendite
digitali non sono ancora in grado di sostituire le mancate vendite del
cartaceo dovute alla crisi del settore.

Il mercato degli ebook proseguirà pertanto il proprio trend di crescita,


anche se questo risulterà più contenuto e debole rispetto ai mercati digitali
stranieri. Se da un lato nessuna casa editrice potrà esimersi dal prevedere
una propria collana digitale, dall'altro saranno possibili misure di
boicottaggio volte a limitare il processo di distribuzione. Si pensi ad
esempio all'adozione di complicati sistemi di protezione e DRM,
facilmente bypassabili da chi desidera utilizzare illegalmente il file, ma
troppo complicati e differenti per adozione tra le varie case editrici per
rendere l'esperienza di acquisto e lettura affrontabile dall'acquirente
medio.

Tutto questo fa pensare che nel corso del prossimo anno il divario tra
l'editoria digitale estera e quella italiana è destinato ad aumentare
notevolmente, rendendo il nostro settore scarsamente competitivo sulla
base di possibili investimenti.
3° Trend - Il ritorno degli esperti

La grande crescita del web italiano iniziata a partire dal 2000 e proseguita
sino al 2010 ha portato il mercato in una nuova fase di maturità. Oggi si
conta che siano oltre 32 milioni le persone collegate ad internet in Italia:
questo significa che molte delle nicchie tematiche più piccole sono state
ormai coperte o sono comunque vicine alla saturazione.

Allo stesso tempo, la progressiva riduzione dei costi di stoccaggio delle


informazioni ha portato ad un surplus di offerta dei contenuti (la famosa
coda lunga di Chris Anderson), offrendo solo dei vantaggi di tipo
quantitativo ma penalizzando al contempo quelli qualitativi.

Il risultato è che la maggior parte delle persone sperimenta oggi la fruizione


di un surplus di contenuti, sulla quale anche i migliori motori di ricerca non
sembrano più poter intervenire con dei filtri adeguati. Questi presupposti
evidenziano un trend in crescita per il settore degli esperti e dei consulenti
digitali, che avranno il compito di selezionare grazie alle proprie
competenze le informazioni più utili per l'utenza, offrendo un importante
valore aggiunto rispetto ai precedenti metodi automatici: il fattore umano.
Unitamente a questo trend deve essere tenuta in considerazione la possibile
crescita di social network e portali nei quali la vendita di esperienza
assume un ruolo principe (si pensi ad esempio all'emergere fulmineo di
Quora, un social network basato sull'esperienza dei partecipanti
letteralmente sconosciuto in Italia sino agli ultimi mesi del 2010).

4° Trend - La rivincita dei bisogni culturali e la nuova relazione con i


clienti

Il 2010 è stato l'anno dell'affermazione dei servizi culturali ritagliati su


misura per le persone. Le organizzazioni culturali hanno potuto conoscere
con maggiore dettaglio i propri clienti ma hanno sinora fallito nel compito
di instaurare un rapporto ed un dialogo con loro. D'altra parte, gli stessi
artisti hanno saputo in molti casi anticipare in modo migliore questo trend,
cominciando ad instaurare un rapporto diretto con il proprio pubblico di
riferimento e tagliando fuori in alcuni casi le tradizionali agenzie di
mediazione culturale. Nel corso del 2011 la riduzione dei budget e dei
finanziamenti pubblici alla cultura proseguirà inesorabile ed accelererà
questo processo, visto che i fondi privati rimasti disponibili scarseggiano e
saranno oggetto di una battaglia competitiva portata all'estremo.

Il 2011 sarà l'anno dei modelli di business culturali non più autoreferenziali
e meno dipendenti dagli apporti statali. Le case editrici, le case
discografiche ed i grandi protagonisti dell'industria culturale
comprenderanno in pieno il vantaggio d'instaurare una conversazione con i
propri clienti, una funzione centrale del loro funzionamento che non si
potrà più esaurire attraverso la semplice creazione di una mailing list ma
che al contrario passerà per la creazione di profili all'interno dei social
network e l'adozione di ogni strumento partecipativo disponibile.

Una vera e propria rivincita dei bisogni dei clienti, ai quali sarà data una
rinnovata attenzione ed un peso molto più elevato.

5° Trend - Fruizione ed acquisto mobile dei nuovi contenuti digitali

Se nel campo degli ebook l'Italia sembra aver ceduto il passo, in quello della
navigazione e della fruizione di contenuti mobili abbiamo pochi rivali. Nel
corso del 2010 si è potuto assistere ad una notevole diffusione di
smartphone e telefoni intelligenti, tale da rendere always on milioni di
individui. Nel corso del 2011 questo nuovo mercato di fruitori mobili
raggiungerà una maggiore maturità. Le compagnie telefoniche
perfezioneranno ulteriormente i sistemi di micropagamenti già strutturati
nel 2010, permettendo finalmente a tutti gli utenti di acquistare musica,
libri ed applicazioni scaricando il costo del download direttamente sul
credito del proprio telefonino. Questo processo potrà costituire un
incredibile volano allo sviluppo del mercato digitale mobile, in grado di
aumentare di peso ed importanza anche in confronto al mercato digitale
della navigazione web via cavo.

I cinque trend appena esposti non hanno la pretesa di risultare esaustivi ma


piuttosto di rappresentare degli utili strumenti interpretativi per
comprendere la direzione che prenderà il mercato digitale nel corso del
2011.

Informazioni di approfondimento:
www.calmail.it

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