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"La musica è la vera lingua universale che viene compresa ovunque. Essa non parla di cose, ma
soltanto di gioia e di dolore , che sono le uniche realtà per la volontà: perciò essa parla così
intensamente al cuore, mentre nulla ha da dire direttamente alla testa".( A.Schopenhauer)
Sono una docente di pianoforte che ha insegnato per molti anni in una scuola media ad indirizzo
musicale (Smim) e mi è capitato di insegnare a diversi allievi DSA e anche a qualche allievo con
handicap (sindrome di down).
Inoltre avendo fatto degli studi specifici in Musicoterapia ho potuto realizzare e tenere
Laboratori di Musicoterapia all'interno della Scuola Media in ogni anno scolastico dal 2001 fino
ad adesso. Questo mi ha dato la possibilità di costatare come la musica sia veicolo di inclusione
ed integrazione anche per quegli alunni svantaggiati, capace di superare pregiudizi e
discriminazioni di qualsiasi natura. Un progetto di musicoterapia molto interessante Il progetto di
Musicoterapia nasce con l’intento di “aiutare” attraverso la musica i ragazzi più svantaggiati.
I destinatari del progetto sono stati Giorgio, Francesco, Edoardo, Camilla e Giulia, ragazzi in
situazione di handicap grave. I tempi di attuazione di questo progetto si sono svolti tra Marzo e
Maggio 2012 per complessive 60 ore
I sussidi didattici e lo strumentario utilizzati nello svolgimento di questo laboratorio sono stati:
- Strumentario didattico tipo Orff (membranofoni, percussioni, barre sonore, ecc.)
- Strumenti costruiti con materiali di recupero.
- Pianoforte a coda e/o tastiera
- Lettore Stereo CD
La Musicoterapia, come ogni attività, necessita di uno spazio che consenta di esercitarla in modo
il più possibile proficuo ed ottimale. Orientativamente si prediligono ambienti di circa 50 metri
quadrati, considerando necessario un certo isolamento da e verso l’esterno. Gli spazi messi a
disposizione dalla scuola per questo progetto sono stati il Laboratorio di Musica specificatamente
per la Risonanza corporea e per i giochi musicali, e la Biblioteca per tutte le altre attività
descritte sotto.
Gli obiettivi generali di questo progetto avevano lo scopo di:
- Maturare atteggiamenti di Accettazione, Rispetto, Confronto ed Integrazione di sé e degli altri.
- Potenziare atteggiamenti di Accettazione, Rispetto, Confronto ed Integrazione di sé e degli
altri.
- Migliorare la competenza relazionale e favorire la fiducia e le interazioni sociali
Mentre gli obiettivi specifici avevano l’intento di:
- Sviluppare la consapevolezza del proprio corpo come unità globale
- Sviluppare la capacità di ascoltare e riconoscere la musica che viene da dentro
- Sviluppare la capacità di concentrazione e di ascolto
- Percepire i movimenti ritmici del corpo
- Sviluppare la capacità di coordinazione e concentrazione
- Esercitare la capacità di eseguire in modo coordinato una serie di istruzioni
Le attività proposte e svolte con i ragazzi sono state divise a seconda dei giorni, con una
programmazione integrata con l’insegnante che teneva il Laboratorio di Cromoterapia e
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Manipolazione (prof. Sandra Mariotti), e con l’ausilio di tutti gli insegnanti di sostegno dei
ragazzi , nonché del personale O.S.A e sono state:
- Risonanza corporea.
- Dialogo Sonoro
- Ascolto e rielaborazione attraverso l’espressione grafica (in collaborazione con la prof.
Mariotti)
- Costruzione di strumenti con materiale di recupero per la produzione musicale (in
collaborazione con la prof. Mariotti)
- Giochi con il corpo: dondolio, oscillazione, flessione ed estensione degli arti inferiori e
superiori, movimenti della mano, sdraiarsi e rotolare, rilassamento.
- Giochi musicali.
- Improvvisazione musicale.
- Pratica vocale
Durante questo laboratorio è stato privilegiato l’aspetto ludico che permette ai bambini di
acquisire una maggiore conoscenza e valorizzazione di sé e degli altri attraverso giochi musicali
e esperienze corporee, associati ad una rielaborazione personale in gruppo (attraverso
l’espressione grafica).
Il lavoro di gruppo era finalizzato alla facilitazione dell’espressione delle emozioni, allo sviluppo
della personalità, alla socializzazione, alla collaborazione, all’ascolto dei bisogni di se stessi e
degli altri.
La partecipazione degli insegnanti per le attività di sostegno e degli assistenti è stata sistematica
e non causale o sporadica.
METODI
I metodi e le tecniche in Musicoterapia sono molteplici e variano a seconda del contesto nel
quale sono utilizzati. E’ stata messa in atto la metodologia della Dottoressa Giulia Cremaschi
Trovesi, capo fondatore della Musicoterapia in Italia, i cui fondamenti teorici di basano su:
la Risonanza Corporea
il Dialogo Sonoro

La Risonanza corporea
E’ possibile attraverso l’utilizzo della cassa armonica del pianoforte a coda. Il bambino trae
profitto dall’ascolto diretto dei suoni steso sopra la cassa armonica del pianoforte, soltanto nel
momento in cui è pronto ad ascoltare. Ogni persona in ascolto risponde ai suoni attraverso tutta
se stessa (il Corpo Vibrante), convibrando con lo strumento e con il mondo che lo circonda.

Il musicoterapeuta suona al pianoforte improvvisando, calibrando ogni sonorità sulla persona,


dialogando con lei attraverso il pianoforte che si rivela un poderoso strumento musicale in grado
di far vibrare corpi sottoposti a deprivazioni (sordità infantile), soff
Dopo il passaggio di ruolo sul Liceo musicale, fra le materie d'insegnamento ho anche Musica
d'insieme. Il laboratorio di Musica d'insieme mi ha dato la possibilità di osservare come la
musica sia un linguaggio universale e un collante straordinario per i ragazzi e come questa
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contribuisca a creare un ambiente ideale per superare paure e diffidenze grazie a un contesto che
esula da tutte quelle condizioni che le pongono in essere.
La classe di musica d'insieme che dirigo in questo anno scolastico è formata da 11 ragazzi e
molti di questi ragazzi hanno Bisogni educativi speciali (un alunno con legge 104, un alunno
certificato DSA, due alunni certificati BES e tre alunni stranieri)
L'attività di Musica d'insieme è strutturata in diverse fasi e si basa sul cooperative learning,
difatti, gli alunni suddivisi in piccoli gruppi collaborano, secondo le loro possibilità, al fine di
raggiungere un obiettivo comune: l'esibizione in pubblico.
Le abilità e conoscenze da esercitare, sviluppare e acquisire sono:
Partecipare ad insiemi vocali e strumentali con adeguata capacità di interazione con il gruppo
Ascoltare e valutare se stessi e gli altri nelle esecuzioni solistiche e di gruppo
Saper seguire il gesto del direttore
Saper sviluppare capacità critiche nell'interpretazione dei testi
La fase iniziale prevede che Il docente spieghi gli obiettivi da raggiungere ed assegni le varie
parti (fotocopie,arrangiamenti), ritagliate ed arrangiate secondo le potenzialità di ogni ragazzo.
Il docente divide il gruppo in sottogruppi a seconda dello strumento suonato o per quanto
riguarda i cantanti per timbrica ed estensione della voce.
Nucleo della lezione: Il docente indica quali brani ascoltare spiegando le motivazioni della scelta
di tali repertori e ne contestualizza il periodo storico e lo stile.
I ragazzi, in classe, e con l'ausilio della Lim cercano e ascoltano i brani proposti e discutono
sull'interpretazione e sulla realizzazione (quest'anno il compito finale era realizzare un medley
del musical Les miserables composto da 8 brani).
I ragazzi, divisi in sezioni,
durante le due ore settimanali di laboratorio studiano e provano le parti, inciso per inciso, frase
per frase così da poter dar modo di memorizzare i passaggi ai compagni con problemi di lettura.
Solo dopo aver memorizzato si passerà a curare l'agogica e la dinamica di ogni brano. Verifica
formativa: Al termine di ogni canzone del musical, il docente risente le parti agli strumentisti e
con l'ausilio del pianoforte (suonato dal ragazzo pianista), le voci ai cantanti al fine di
individuare se ogni sezione ha appreso la propria parte.
Fase di concertazione: il docente spiega l’importanza dell’ascolto di sé e degli altri durante
l'esecuzione dei pezzi e del seguire il gesto direttoriale.
Gli studenti eseguono i brani cercando di seguire la gestualità del direttore, di interpretare in
modo coerente e di ascoltare se stessi e gli altri per far sì che l’esecuzione sia più omogenea
possibile.
Fase finale: Verifica sommativa (spettacolo, concorso). Gli studenti si esibiscono in pubblico
eseguendo i brani appresi con consapevolezza.

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