pag
di Mimmo Attanasii 11
biciclette
Malmö
& Melma
U
n dramma on the road, quello di Thelma & Louise, nar-
rato nel cult-movie di Ridley Scott, vincitore negli anni 90
di un Oscar per la migliore sceneggiatura.
Qualche tempo prima, in Svezia a Malmö, per non
morire di monossido dell’automobilista, progettava-
no – sempre on the road – circa 420 km di stradine
e capillari d’asfalto con annesso ciclotermometro, a
contare le biciclette che transitano e far sentire gli
altri partecipi di un grande progetto (Report, Raitre
del 9 maggio 2010).
Straordinarie piste ciclabili, invocate addirittura
senza pudore anche in un Paese come il nostro, a
cui spetta il triste primato europeo per la densità
automobilistica. Idea rivoluzionaria nel ventunesimo
secolo; una sceneggiata d’autore, quella di attrez-
zare lo spazio urbano per le due ruote, rendendolo
vivibile e accessibile ai pedoni. Destinata a rimanere solamente
una figura grammaticale – per alcuni un vezzo esotico linguistico
– da esibire in forbite conversazioni nei salotti che contano, il bike
sharing – già fortemente apprezzato da vandali e imbecilli vari –
è stato proposto simbolicamente in una città di provincia, le cui
vie di comunicazione sono tenute costantemente di mira dai soci
del Camel Trophy Owners Club.
Buche e pietre divelte, mulattiere che s’intersecano con i viali
affollati dallo struscio serale; deserti festivi dove le ombre dei
turisti sfuggiti agli acquazzoni sul litorale vagano senza meta fra i
di Maria Grazia Frattaruolo
Sono tornati
a fare capolino
i nuovi barbari
L
o scorso 7 maggio nella nostra cit-
tà, il Sindaco Maurizio Brucchi, in
accordo con la Giunta tutta, ha dato il via
alla più che lodevole iniziativa che porta
il nome di Bike Sharing. Si tratta di un
grosso passo avanti verso la creazione di
un centro più raggiungibile, meno inqui-
maggio 2010
portici e il campanile.
“Metta el carr davanti ai bov”, come direbbero i contadini, da
qualche parte su nelle Marche.
Perché anticipare una porzione di cose che probabilmente non
avremo mai?!
Dal programma televisivo di Raitre – rete notoriamente eretica
e maldicente – apprendiamo con sconcerto che in Germania a
Friburgo, se vuoi parcheggiare la tua macchinuccia nuova nuova,
il posto te lo devi prima comprare.
Una sgambettata in bicicletta e ti rifai il polpaccio, scacci via le
tossine. Su per le salite rischi poco se hai il cuore che gira come
un orologio; tiri fuori il braccio e punti a destra. Questa è una
freccia. Giro qui all’angolo e non importa se sto
contromano: ai ciclisti si perdona tutto. Guarda lì
come sono belli e colorati: un arcobaleno a pedale.
La pubblicità della Salvarani, quella sì che me la
ricordo da bambino: ma papà, sono corridori veri
quelli là? Nooo! È che si divertono il sabato e la
domenica, quando non si lavora. E perché non si
fermano mai al semaforo col rosso? Su dai, ora
basta con le domande. La mamma ci aspetta. E
sgasi nervosamente fumo nero di un diesel vecchio
come il mondo che non puoi ancora cambiare: lo
stipendio a fine mese non ci arriva.
Però, una buona notizia fa capolino fra le righe dei
quotidiani. Apprendiamo con piacere che l’Ammi-
nistrazione Pubblica sta per presentare a tutti i contribuenti una
nuova iniziativa popolare che stravolgerà le abitudini consolidate
di molti cittadini. Finalmente sarà attivo, anche nel nostro territo-
rio, il Boat Sharing. Autentica novità per l’Italia, utilizzato da anni
all’estero, permetterà di fare uscite in barca durante tutto l’anno,
offrendo il vantaggio di poter usare un’imbarcazione per periodi
più o meno lunghi a costi contenuti e non in maniera occasionale.
Ma allora, diteci subito dove potremo ammirare queste decanta-
te meraviglie.
A Pietracamela... mi pare ovvio! u
nato e di conseguenza più vivibile. Purtroppo qualcuno, in
preda a non si sa bene che cosa e per quale ignoto motivo,
ha ritenuto di danneggiare seriamente le biciclette, volendo
boicottare l’iniziativa. Oggi, insieme a tutta la redazione di
“Teramani”, voglio condannare a gran voce l’ignobile gesto
perpetrato da parte di alcuni vandali ai danni delle bici del
Comune. Condanno tale atto perché, come la violenza, il
vandalismo gratuito non può e non deve essere tollerato da
una società civile. Inoltre faccio presente a questa gente,
che le bici sono state pagate non personalmente dalla Giun-
ta, da cui con questo gesto probabilmen-
te vi dissociate, ma da tutti i cittadini,
ragion per cui ci avete danneggiati tutti.
Così come Brucchi ha dichiarato di non
essere il Sindaco di queste “persone”,
allo stesso modo lo staff di “Teramani”
non ritiene di essere concittadino di
questi barbari!!! u