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Si distinguono in:
contribuiti in conto impianti;
contributi in conto capitale in senso stretto.
I contributi in conto impianti sono le somme erogate dallo Stato e da altri enti alle
imprese per la realizzazione di iniziative dirette alla costruzione, alla riattivazione e
all’ampliamento di beni strumentali materiali e immateriali.
Tali somme sono commisurate al costo delle immobilizzazioni e contabilizzate in stretta
correlazione al costo del bene ammortizzabile che finanziano.
I contributi in conto capitale in senso stretto sono erogati con lo scopo di incrementare
i mezzi patrimoniali dell’azienda o di appianare le perdite. Rappresentano parti integranti
del patrimonio netto da iscrivere in una riserva ben distinta nella voce A – VII Altre
riserve.
I CONTRIBUTI IN CONTO ESERCIZIO
I contributi in conto esercizio sono erogati dagli Enti pubblici non come concorso al
finanziamento di investimenti pluriennali, ma a titolo:
di integrazione dei ricavi d’esercizio, quando all’azienda sono imposti, per fini
sociali, prezzi di vendita dei prodotti e dei servizi particolarmente bassi rispetto a
quelli di mercato. E’ il caso delle aziende di trasporto pubblico che sono obbligate
ad applicare tariffe particolarmente contenute;
di riduzione dei costi d’esercizio, soprattutto di quelli relativi alle materie prime, ai
costi per il personale e agli interessi passivi; esempio di contributo relativo alle
materie prime è rappresento da quello che viene erogato dall’Unione Europea alle
aziende che svolgono attività di trasformazione dei prodotti agricoli, quando il
prezzo di questi ultimi è superiore a quello dei mercati extra-europei.
Devono essere inseriti nel bilancio in base al principio della competenza economica,
indipendentemente dalla data del loro incasso, nel Conto economico, alla voce A-VALORE
DELLA PRODUZIONE, 5) altri ricavi e proventi, con separata indicazione dei contributi in
conto esercizio.
I contributi in conto interessi vengono classificati alla voce C-PROVENTI E ONERI FINANZIARI:
se riguardano interessi passivi di competenza dell’esercizio affluiscono al punto 17)
interessi e altri oneri finanziari;
se, invece, sono relativi a interessi passivi di competenza di precedenti esercizi,
compaiono nella voce 16) altri proventi finanziari.
Le scritture di liquidazione e riscossione del contributo sono uguali nelle due soluzioni:
10/03 ENTE CONCEDENTE C/CONTRIBUTI 30000,00
10/03 CONTRIBUTI IN C/IMPIANTI 30000,00
15/04 BANCA X C/C 30000,00
15/04 ENTE CONCEDENTE C/CONTRIBUTI 30000,00
Anche la rilevazione dell’acquisto del bene strumentale in parte finanziato con il contributo
pubblico, che tralascio, non è diversa nelle due situazioni.
Alla fine dell’esercizio si rileva il risconto contabile relativo al contributo in conto impianti e
l’ammortamento del bene strumentale acquistato grazie alla sovvenzione pubblica,
applicando l’aliquota del 10% sul costo dell’immobilizzazione al lordo del contributo
(10000010%=10000€).
CONTO ECONOMICO
A 5) Quota del contributo di competenza 3000 €
STATO PATRIMONIALE
ATTIVO PASSIVO
B II-2) Impianti e macchinari E Ratei e risconti
90000 € 27000€
Alla fine dell’esercizio si rileva poi l’ammortamento del bene strumentale acquistato grazie
alla sovvenzione pubblica, applicando l’aliquota del 10% sul costo dell’immobilizzazione al
netto del contributo:
CONTO ECONOMICO
B 10)a) Quota d’ammortamento del cespite 7000€ (costo
effettivo a C.E.)
STATO PATRIMONIALE
ATTIVO PASSIVO
B II-2) Impianti e macchinari
63000€