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N. 00117/2011REG.PROV.COLL.
N. OMST DUO REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

Il Tribunale Amministrativo Regionale per l' ,Frbruzzo

(Sezione Prima)

ha pronunciato la presente

ORDINANZA

sul ricorso numero di registro generale381 del 201,0,integrato da

motivi aggiunU,proposto da:

Wwf Itaha Otg Onlus, rappresentato e difeso dagli aw. Herbert

Simone, Maurrzro Di Nicola, con domicilio eletto presso Eleonora


Aw. Gentileschi in Civita Di Bagno (Aq), vra Marsic^n N. 53;
Franco Massimo Botticchio Titolare Periodico Stampa"Il Martello del

Fucino", rappresentato e difeso dagli aw. Maunzro Di Nicola,


Herbert Simone, con domicilio eletto presso Eleonora Aw.

Gentileschiin Civita Di Bagno (Aq), vra Marsic anaN. 53;

contro
Regione Abruzzo in Persona del Presidente P.T., r^ppresentatae

difesa dall'Awocatura Dello, domiciltata per legge in L'Aquila,

ComplessoMonumentale S. Domenico;

nei confrontidi
Aciam Spu, rappresentatae difesa dagh aw. Elena Guiducci, Roberto

ldi9
0U031201I
I l.3l
N. 0038v2010REG.RTC.

Pacini, Monica Squintu, con domicilio eletto presso Rodolfo Aw.

Ludovici in L'Aquila, vra Martiri di Onna, N. B; Arta, Autorità di


Bacino Lir' Garigliano e Volturrìo, Comune Gioia dei Marsi;

Per l'annullame4to
DE,L PROWE,DIME,NTO A.I.A. N.1 /2010 DE,L 4.2.2010 CHE,

RILASCIA AUTORIZZAZIONE INTtr,GRATA AMBItr,NTALE,


ART.D.LGS.1B.O2.2OO5
N.59 tr, S.M.I. ALIA DITTA ACIAM SPA
DI AYEZZANO PE,R L'E,SE,RCIZIO DE,LL'IMPANTO DI
DISCARICA Ptr,R RIT'IUTI NON PE,RICOLOSI.

Visti il ricorso, i motivi aggiunti e i relativi allegati;

Viste le memorie difensive;

Visti tutti gli atti della causa;


Visti gli atti di costituzione in giudizio di RegioneAbru zzo in Persona

del PresidenteP.T. e di Aciam Spu;

Relatore nella cameradi consrglio del grorno 9 febbraio 2011 il dott.

Paolo Passoni e uditi per le paftr i difensori come specifìcatonel

verbale;

Con il giudizio incardinato mediante il ricorso in epigrafe è stato


impugnato, dal \flWtr Italia e dal titolare del periodico "Martello del

Fucino", il prowedimento A.I.A. 1/10 che autortzzaIa costruzione

della discarica ACIAM (Azrenda Consor ztale Igiene Ambientale


Marsicana)a Gioia dei Marsi, locahtà,Valle dei Fiori.

Con rstanze-di accessoendoprocessualernvratadai legali dei ricorrenti

ai sensi dell'art. 116 CPA, veniva chiesta copia del verbale

dell'assemblea
ACIAM del 1,9.10.10,risultando in essa il seguente
punto nell'ordine del giorno "Procedura dt appalto discatLcz-
Gioia dei
Marsi". Nell'istanza si precisavache dalla lettura del predetto verbale

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N. 00381t2010
REG.zuC.

sarebbe potuta scaturire Ia necessità di motivi aggiunti, data la


connessione fra I'atto che consente Ia costruzione della discarica
(prowedimento A.I.A. impugnato) e gli atti rigu ardantt la procedura
dt appaltoper la costruzionedella discaricastessa.
L'ACIAM ha tuttavraopposto l'impugnatodiniego del 24.11.10"...in

quanto la docum entaztone richiesta non ha nlevanza in merito aI

procedimento instaurato ^y^ntr aI Tar Abruzzo ed inoltre non è


collegataad alcun interesseconcretoe sostanzialedell'istante".

Con altra rstanzain data 29.9.10, questa volta rivolta all'ARTA, gli

odierni ricorrenti chiedevano alla predetta Agenztal'accesso"ai paterr


forniti e a tutti gli atti prodottt ef o comunque detenuti per ragioni di

uffìcio relativi all'autoruzz^zrone


integrata ambientalen. 1/2010 (...)".
A seguito del silenzio dell'ARTA su tale rstanza,con la presenteactio

ad exhibendum si chiede pertanto al giudice adìto di condannateanche

Ia citata amminrstr^zíone alla divulgazrone dei documenti vanamente

richiesti;

Si è costituita nella presente vertenza I'Azrenda Consor zrale Igiene


Ambientale Marsicana sp2, che ha sostenuto l'inammissibilità e

comunque I'infondatezza dell'istanz^ di accesso,poiché il verbale di

cui si è chiesta la divulgazrone altro non sarebbe che una serie di

considerazronr di alcuni soci in ordine alle strategie difensive da

seguirea seguitodell'instaurazionedel contenzioso.

Non si è invece costituita I'ARTA per la secondarichiesta di accesso

esitata senza alcunari sp o st a delf'amministtaztone.

Alla cameradi gensiglio del 9.2.11 _dopo ampia discussionefn le

p^rti costituite-la causaè statatrattenuta pet la decisione.

Quanto al primo capo di impu gnattvadiretto nei confronti del diniego


formulato dall'Azienda Consorzrale Igiene Ambientale Marsic ana spa,

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premette il collegio che non può revocarsi in dubbio che gli Lttr di
indizione, o che comunque riguardano una procedura di appalto del

servizio di discarica abbiano una ragionevole nlevanzz


sull'impugnativa della presupposta autgnzzazrone ambientale per
l'esercizio dell'impianto (così da giustifìcarne I'esígenzacognito rr^ rn

capo al ricorrente anche per Ia propos rzrone di eventuali motivi

aggiunti), e ciò con particolarc ma non esclusivo riguardo attt


"gtr
generalidr gara che delimit^no le modalttà,tecniche del servizio stesso;

questioni che peraltro si collegano apeftamentea quell'in fotmazione

ambientale discipli nata dal decreto legislativo 195/05 che non


subordina Ia richiesta di accesso a77adimost razione da pafte del

soggettoistante di una situaztonegiuridicamente rilev ante sottesaalla

rcclamata esigenza di cognizione (owiamente, per ciò che qui


interessa, rn relaztone alle fasi generali e di tndiztone dell^ gan e non

certo al dettaglio comparativo di prev alenzadi una ditta partecipante

in luogo di un'a\tra).

Come espostoin precedenza,I'Aztendaresistenteeccepiscetuttavia in

giudizio (dopo ^-ver formalizzato un diniego genericamentebasato

sull'estraneitàdella docum entazronerichiesta rispetto al ncorso al tar

proposto contro l'autori zz^zuoneintegr ata) che nell'ordine del giorno

del verbale di assembleachiesto in copia dal ricorrente -il cui punto

che qui interessa recitava "procedura di appalto discarica Gioia dei


Marsi"- solo incidentalmente si sarebbe affrontato il tema
dell'evidenza pubblic a per Ia rcaltzzazLonedella discarica, trattandosi

invece primariamente di un verbale in cui i singoli soci avrebbero

esposto le loro considetazronr circa la strategia difensiva da porre in

essere,per resistere al meglio nel giudizio awerso l'autorizzazrone

ambientale impugnata (invocandosi così il noto regime di non

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accessibilitàdei pmer- legali preordin^tr a consigliare o difendere un


ente pubblico in un contenzioso che lo riguarda).
Ciò premesso,puntuahzza il collegio che I'ACIAM è ,rn'azrendadi

pacifìco rilievo pubblicistico, partecipata.da37 comuni marsicani che


svolge il servizio di nccolta rifiuti. In questo senso i verbali di

assembleadei soci, lungi dal rivestire connotati privatistici assumono

valenza di attività amministrativa ^ tutti gli effetti, sia per ciò che
riguardal'accessoai documenti (art. 22 comma 1,lett. F,, art. 1 comma

1 ter legge 241/901, sia per ciò che concerne l'applic azrone delle

disposizronLdel codice del processo amministrativo nei confronti

dell'ente di riferimento, indipendentemente dalla sua struttura


societaria(art.7 comma 2 CPA).

Ya altresìrammentato che gli atti (stricto e lato sensu) amministrativi

sottratti all'accessocostituiscono una eccezionerispetto aI generale


regime di accessibilità che carattenzza l'àgere pubblico, anche in

telaztone alla nnfonata accezLone


di "massima traspatenza"introdotta
con il decreto legislativo 150/ 2009, che prescinde addirittura da una

domanda di soggetto qualifìcato per attenere ad, un regime di

pubblic^zrone telematica consultabile da chiunque (i" particolarc la

trasparenza deve or^ intendersi "come accessibilità totale, anche

attraverso lo strumento della pubblic^zrone sui siti isti tuzronaTtdelle

amministtaztoni pubbliche" (at 11 comma 1) e deve esseregannttta


"in ogni fase del ciclo di gestione della perform ance" (an. 1,1comma

3).

Nel delineato contesto, le delig.e


r^zronr degh enti pubblici od enti ad
essi equipatati devono intendàSi ordinariamente connotate dalla

massima pubblicità, mentre nei casi residuali ed eccezronali di

determinazronr non soggette a divulgaztone occorre Ia massima

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dtligenza nell'idonea e puntuale specific^zrone dell'argomento che


-ratione materiae-segueil regime di riservatezza.

Nel caso di specie I'ordine del giorno -lungi dal farc chiarczzarn ta1

senso-ha invece argomentato di ptocedure di appalto per Ia discarica,


vale a dire di una importante e fondamentalefase gestionaleconnessa

aI servizio pubblico di smaltimento rifiuti. Non solo, ma anche ^

prescinderedalla difettosa quali fi.caztonedell'ordine del giorno, la sede


assembleatein questione sarebbe comunque risultata inidonea a
dibattere strategie difensive, in quell'accezronerigorosamente tecnica

che la giurisp rudenza prevede quale causa esimente degli obblighi

di*btivi e di trasp arenza.


In buona
rrr sostanza tatt
uuurrA srJsraflza tah Sffategle
strategie difensive
ctrtenSrve potfanno ngaardarc parefi
ngaatdate

legali acquisiti da professionisti o comunque formali inte4ocuzioni

consultive con questi ultimi allo scopo di resistere aI meglio in

giudizio, owero di appellarepronunce sfavorevoli et similia, senzache

le esigenzedi riservatezzapossano essereinvece allegate(segretando

per giunta l'inteta seduta)in ogni casoin cui uno o più soci esprimano
nell'assemblea
dell'enteil loro personaleopinamento sui modi per non
soccomberein giudizio; in tale evenienza testa inteso che il catattere

pubblico o comunque non riservato delle seduteassembleannon può

venire meno, non ricorrendo le cause esimenti di stretta


inteqpretazronesopra puntualizzate.

Una volta esclusoche il verbalein questionepossa raccordarsiad una

fattispecie (tecnica) di attività defensionale soggetta a riservatezza,

deve pertanto prevalere ai fini def<qhiesto accessola qualifìc azrone

giuridica che la stessa Azrenda ha'-formalmente attribuito al


documento, vale a dire un atto assembleareche argomenta della

procedura d'appalto rclalva alla discarica di Gioia dei Marsi

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autottzzatacon il prowedimento già gravato avanti a questo tar.


Da ciò consegueun duplice ordine di constderazrone.
Da una parte, trattandosi di matena ambientale nel senso in

precedenza specifìcato, non sussistonopr.oblematichedi legittim^zrone


neancheper il titolare del periodico di stampa co-autore della richiesta

e dell'actio ad exhibendum, con l'intesa owiamente che eventuali

abusi delle nottzte acquisite e pubblicate (come temuto dall'ACIAM in


telazronea YarLprecedenti che si sarebberoverifìcati) si attestano su

differenti e successivi piani rispetto aIIa statutzrone giuridica di

competenzadi questo tribunale, riguardando l'uttltzzo eventualmente

distorto dei dati di cui si ha tuttavra pur sempre diritto ad,accedere,

ferme restandole conseguenzeche l'ordinamento apprestanel casodei

paventatiabusi.
In secondo luogo v^ precisato che le notuzreaccessibili relative alla

proceduta di gara in questione afferiscono in particolarc agli attr

generalidr gara (bando, capitolato, chiarimenti tecnici sulle modalità di


presentazhone dell'offerta etc.), mentre il dettaglio comparativo della

commissione círca Ia prevalenza di una ditta in luogo di un'a\tra

(anche a prescindere dall'ultim^zlone o meno della procedura) ricade

sotto le previsioni e le specifìche legittim^zronr soggettive


puntuahzzate negli art. 13 e 79 del decreto legislativo 163/2006.

Pertanto eventuali passaggi delle verbalizz^zrottr in questione che

dovesseroargomentare o commentare le fasi procedimentali di scelta

dell'affìdatano potranno essere oscurate con omissis, seppur


limitatamente ai nomi delle ditte interessate, facendocomunque salvi i

riferimenti (anche di commento) alle deliberatemodalità tecniche con

cui la ditta affidataria dovrà svolgereil servizio.

Quanto infìne aIIa seconda tstanza di accesso vanamente rivolta

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all'Agenzr^ Regionale per Ia Tutela dell'Ambiente, v^ statuita


I'illegittimità del silenzio serbato dalTa citata ammini strazione in

quanto i richiedenti -anche quali titolari di un diritto all'info rmazrone

ambientale nei sensi previsti dal più volte citato decreto legislativo

195/2005- hanno un evidente interesse a prendere visione e ad estr arce

copia degli attt e pmen endoprocedimentali chiesti a tale Autorità

nell'ambito del rilascio dell'autorrzz^zione integrata imp ugnata con il


ricorso in epigrafe (in primis il parere istruttorio conclusivo prot. 834

del 20.1.09 citato ma non allegato nel prowedimenro oggetto di

gr^vame, relativo all'idoneità del sito individuato per Ia discarica ed


alle prescrizioni necessarieper la procedibilità nella valutazione).

In conclusione,in accoglimentodel presentericorso ad exhibendum

endoprocessuale,le due ammini strazioni intimate (p.r quanto di


rispettiva competenza) prowederanno a consentire aL ricorrenti

l'accessoaIIachiestadocumentazioneed a rilasciatnecopia nei sensiin

precedenza specificati.

Sussistono ragioni per compensare le spese della presente fase

processuale.

P.Q.M.
Il Tribunale Amministrativo Regionaleper I' Abru zzo (SezionePrima)

accoglieil ricorso di accessoinfraprocessuale


in epigrafe,e per I'effetto
condanna le due ammini strazroni intimate (ciascuna per quanto di

rispettiva comp etenza)ad assicurarear rnconenti I'accesso alla chiesta

docum entazrone ed a rilasciarne copia, nei sensi illustrati in

motivazrone.

Così deciso in L'Aquila nella cametadi consiglio del giorno 9 febbraio

2011 con I'intervento dei magrstrati:

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\o''
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CesareMastrocola, Presidente

Paolo Passoni,Consigliere,Estensore
Alberto Tnmaghni, Consigliere

L'ESTENSORE IL PRESIDENTE

Dtr,POSITATAIN SE,GRETtr,RIA
rr 26/02/2011
IL Str,GRtr,TARIO
(Art. 89, co. 3, cod. proc. amm.)

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I I 1.31

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