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COMUNICATO
Nei giorni 4 e 5 Aprile 2011 si è tenuto un incontro tra Telecom Italia e le Segreterie Nazionali di
SLC FISTEL e UILCOM unitamente al coordinamento nazionale RSU con il seguente O.d.G.:
Nel dettaglio:
Gli obiettivi sono quelli della riduzione del numero dei guasti del 2% annuo, la riduzione dei tempi
di intervento del 20%, una maggiore fidelizzazione dei partner ed un maggiore livello di saving
energetico.
La delegazione sindacale ha riproposto all’azienda i dubbi emersi dagli incontri effettuati sui
territori, ed in particolare i timori per la perdita di lavoro pregiato legato alla strategicità di talune
infrastrutture da parte della manodopera sociale, la possibile variazione del rapporto MOS/MOI che,
se confermato, rappresenterebbe una violazione degli accordi sindacali sottoscritti il 4 agosto e il 21
ottobre, oltre al persistere di fenomeni di lavoro irregolare legato al subappalto.
In risposta a questi quesiti, Telecom Italia ha formalmente garantito che i volumi complessivi delle
attività lavorate dal personale Telecom a livello nazionale non diminuiranno, in quanto il re mix
delle attività e le internalizzazioni legate alla messa in carico per centrale e non per attività,
compenseranno le uscite di lavoro; proprio in virtù di questo a livello territoriale potranno
verificarsi piccole variazioni nel rapporto MOS/MOI, ma in misura estremamente ridotta e tale
comunque da non alterare in maniera significativa gli equilibri consolidati. A questo riguardo ha
fornito una specifica tabella contenente i dati nazionali e territoriali contenente la suddivisione delle
ore lavorate relative all’attività di manutenzione ordinaria.
Per quanto riguarda il concetto di lavoro pregiato e di “strategicità” dei siti, l’azienda ha dichiarato
che sono considerati strategici anche siti che rivestono particolare importanza per le caratteristiche
di prossimità, consistenze e distribuzione sul territorio, fermo restando l’obiettivo di mantenere
all’interno i processi strategici per la continuità del servizio (manutenzione correttiva). La filosofia
delle riorganizzazione è infatti quella (e sarà questa anche in futuro) di tenere in casa le attività sulle
quali si lavorerà sempre di più oggi ed in futuro, al fine di salvaguardare al massimo per i prossimi
anni un’occupazione di qualità.
Per quanto riguarda il subappalto, l’azienda ha dichiarato di aver fissato un ragionevole livello di
ricorso al subappalto come uno dei requisiti del bando di gara.
Pur considerando con interesse gli aspetti legati agli obiettivi generali del progetto in questione, la
delegazione sindacale ha manifestato la necessità di un attento e periodico monitoraggio di tutto il
processo in relazione ai suoi aspetti qualitativi (tipologia del lavoro interno) e quantitativi (rapporto
MOS/MOI), con una particolare attenzione ai livelli di possibile variazione anche territoriale del
rapporto tra lavoro interno ed esterno, ed a possibili fenomeni di mancata saturazione delle attività
nell’ambito delle quantità di ore lavorate dalla manodopera sociale (è stato chiesto di ovviare ad
eventuali fenomeni di mancata saturazione con attività pregiate come le verifiche di sistema). A tale
scopo andranno previsti periodici incontri di monitoraggio con una frequenza almeno semestrale sia
a livello nazionale che territoriale, per i quali è stato richiesto all’azienda un formale impegno
scritto in merito.
Su quest’ultimo punto l’azienda si è detta disponibile a stabilire un meccanismo preventivo di
“saturazione” eventuale delle ore, mettendo in capo alla MOS le verifiche di sistema. Come
sindacato rivendichiamo un impegno scritto (anche sotto forma di lettera) da parte dell’azienda.
L’azienda ha illustrato il relativo progetto riorganizzativo, già presentato a febbraio alle Segreterie
Nazionali, che prevede la focalizzazione dell’attività principale nel recupero del credito scaduto, la
razionalizzazione del numero dei moduli operativi in funzione delle risorse disponibili nelle diverse
sedi, la ricomposizione di un'unica figura che unisce i lavoratori del CCS e GCS.
Secondo Telecom Italia, al fine di garantire un adeguato presidio del business e per incrementare la
presenza degli addetti nelle fasce di maggior reperibilità della clientela, è necessaria la rivisitazione
della turnistica.
A tale scopo verrà avviata una commissione tecnica, ferme restando le competenze in merito del
coordinamento nazionale RSU. In ogni caso il sindacato ritiene necessaria una verifica
professionale finalizzata al conseguimento del livello 5 per tutti gli addetti, a fronte della
ricomposizione delle mansioni presenti nel settore.
costi della logistica e della trasfertistica, il passaggio da una logica di distribuzione territoriale delle
competenze alla creazione di specifici Competence Center.
Tutto il complesso quadro di tale riassetto non prevede, e non potrebbe essere altrimenti in virtù
degli accordi del 4 agosto, alcuna modifica dell’allocazione territoriale dei lavoratori.
Sono invece previsti processi formativi per circa 220 lavoratori, 110 circa dei quali cambieranno
attività.
Su tale riassetto saranno indispensabili dettagliati passaggi relazionali sui vari territori, onde
consentire un adeguato monitoraggio del complesso progetto di riassetto alle strutture sindacali ed
alle RSU competenti, propedeutiche ad una dettagliata informazione dei lavoratori coinvolti nei
processi.
In particolare per quanto riguarda la parte relativa al Commercial Credit Business, è prevista la
ricomposizione dei profili di operatore CCA e operatore Coda Sospesi in una figura unica. A partire
dal mese di Aprile i moduli massivi del CCA di Roma e Milano inizieranno l’attività di phone
collection anche sul mobile. Ai Centri attuali di Roma e Milano, si aggiungerà un nuovo nucleo a
Palermo.
In tale ambito l’azienda ha dichiarato la necessità di rivisitazione dei turni, ed a tale scopo verrà
demandata un’apposita commissione tecnica, ferme restando le competenze in merito del
coordinamento nazionale RSU.
Le prime due figure, di pertinenza e nomina aziendale, vengono integrate dal rappresentante dei
lavoratori del CPSSN. Il ruolo dei rappresentanti dei lavoratori provvede a: diffondere i contenuti di
SA 8000 di Open Access, semplificare la conoscenza e diffusione di SA 8000. I contenuti di SA
8000 focalizzano i seguenti standard:
• definizione di bambino < 15 anni di età
• definizione di giovane lavorate > 15 < 18
• la non ricorrenza a lavoro forzato e obbligatorio
• libertà di associazione e diritto alla contrattazione collettiva (leggi Sindacati)
• discriminazione (razziale, sociale, religiosa, sessuale, sindacale, politica, ecc)
• rispetto dell’orario di lavoro e delle festività nazionali
Varie ed eventuali
• Controlli a Distanza.
A seguito della comunicazione dei componenti di parte sindacale della commissione sui controlli a
distanza di Telecom Italia, nella quale si evidenzia che l’azienda, attraverso l’uso dei sistemi IVR
per la gestione dei sondaggi, viola l’accordo sul CRM/Siebel sottoscritto in data 9/12/2003 che
prevede la tracciabilità delle lavorazioni solo in caso di richieste della magistratura o in caso di
reclamo da parte del cliente, l’azienda si è dichiarata disponibile ad effettuare in tempi rapidi un
incontro con la commissione stessa e le Segreterie Nazionali per una specifica discussione sul tema.
Non è stato infine possibile affrontare, per questioni di tempo, il tema della verifica dell’accordo del
2 dicembre 2005 sui livelli 5 nelle aree di customer e rete. Sarà pertanto indispensabile prevedere
un ulteriore incontro in tempi rapidi per fare il punto della situazione anche su tale tema.
Ricordiamo inoltre che il sindacato ha richiesto un punto della situazione sui processi di
internalizzazione in ambito customer nell’ambito dell’apposito gruppo di lavoro dedicato alla
formazione ed alle reinternalizzazioni, impegno accolto dall’azienda, ma non ancora formalizzato in
una data di incontro. Anche su questo punto occorrerà in tempi rapidi concordare una data per lo
svolgimento del confronto.
Da subito dichiariamo una insoddisfazione nel confronto sindacale in atto, auspicando che in sede
di commissione si possano trovare soluzioni idonee alla tutela dei lavoratori. In caso contrario non
escludiamo l’utilizzo di tutti gli strumenti a disposizione del sindacato, non escludendo l’apertura
dello stato di agitazione nei reparti interessati.
Prima di concludere i lavori le Segreterie Nazionali hanno evidenziato all’azienda alcune criticità
relative al territorio di Roma sia sull’invio dei certificati medici sia sulla fruizione dei 3 gg. di
permesso previsti dalla legge 53/2000, invitandola a fare le proprie verifiche ed a ripristinare
immediatamente i due aspetti normativi così come convenuto nell’incontro tenutosi a dicembre
2010.
Le Segreterie Nazionali di SLC-CGIL, FISTEL-CISL, UILCOM-UIL