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Per fortuna non siamo unici, infatti, in questo momento, in tutta Italia, si
Recanati.
Doppia ricorrenza per Cgil, Cisl e Uil che quest’anno vorremmo celebrare
ribadito nello slogan “il lavoro per unire il paese” che accompagnerà la
lavoro e per il lavoro, serve a ricordare a tutti, alla politica, alle istituzioni, ai
ognuno di noi, che, come dice lo storico Inno dei lavoratori,di Filippo Turati
del 1886:
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“Noi vivremo del lavoro!…il riscatto del lavoro dei suoi figli opra sarà…”:
parole che, dopo tanti anni non hanno perso la loro forza e intensità, parole
“Noi vivremo del lavoro!”: parole che ci spingono a fare memoria del lavoro
di un tempo nelle nostre terre, nelle nostre contrade, nelle nostre botteghe,
nelle nostre filande, nelle nostre miniere. Lavoro duro e spesso sfruttato,
“Noi vivremo del lavoro”: parole che ci spingono a fare memoria dell’azione
dato vita, in varie forme, alle associazioni sindacali; di coloro che ci hanno
Per chi, come noi oggi qui presenti, è convinto che il lavoro rappresenti un
valore inestimabile per la persona e per la comunità; per chi, come noi, ha
attenzioni della politica; per chi, come noi, crede che la nostra Costituzione
conservi ancora la sua forza e la sua attualità proprio perché mette al centro il
lavoro e il rispetto della dignità della persona che lavora, affermare che noi
Costituenti stabilirono infatti che la nazione non doveva essere fondata sul
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dovere-diritto di ogni persona, attraverso il lavoro, di partecipare
identità personale.
partecipazione alla vita ed allo sviluppo di una nazione; per i credenti il lavoro
moderna hanno inciso in misura forte anche sul lavoro, a livello culturale,
che ha avuto sempre più presa la cultura del successo facile e della rendita,
cioè l'idea che si possa vivere bene sfruttando i vantaggi di una posizione
attività illegali; oppure l’idea che per raggiungere una determinata posizione
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non riesce a trovarlo o lo trova in forme di inaccettabile precarietà che
vita e di consumo.
sindacali, le attività economiche basate sul lavoro della gente, primo maggio
Primo maggio per rimettere al centro questi temi; per far ripartire quel
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bene comune. Dobbiamo sapere che le soluzioni non sono semplici, dobbiamo
Diciamo allora con forza che vogliamo che questi appelli siano ascoltati, che si
parli delle priorità di questo paese, che si mettano insieme tutte le enormi
energie di cui dispone l’Italia per custodire e rinnovare ciò che resta della
nostra tradizione, della nostra operosità, del nostro dinamismo, delle nostre
Diciamo al Governo
campo, con risorse statali e delle regioni anche per i lavoratori delle piccole
imprese, sono stati importanti per tamponare gli effetti della crisi sul lavoro
che gli interventi a favore delle fasce più disagiate della popolazione sono
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Non può esserci rilancio economico senza intervenire con decisione sul fisco
sempre più palesemente iniquo. L’imposta sulle persone fisiche, che con l’Iva
Ogni anno l’evasione fiscale sottrae circa 100 miliardi al bilancio statale.
conti pubblici con quella di dare respiro a salari e pensioni. La forte pressione
del sindacato sul tema del fisco, pur con modalità diverse, nasce da questa
urgenza: le risorse per il rilancio del paese possono e devono venire dalla lotta
all’evasione; le risorse possono venire da una più incisiva lotta al lavoro nero
sostegno delle famiglie con redditi medi e bassi con forte propensione al
consumo, spostando il peso del prelievo dal lavoro alla rendita e ai consumi
di lusso.
Le parti sociali non sono state ferme: va sottolineato che in questi mesi, pur in
un periodo di grave crisi, sono stati rinnovati molti contratti nazionali, alla
tutte le risorse anche dei nostri territori, come in parte già con i tanti accordi
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Risposte importanti ma parziali rispetto ad una crisi che stà devastando il
famiglie.
Nel 2010 2241 i lavoratori che sono stati licenziati, oltre 9000 non hanno
autorizzate.
Per dare una speranza ai tanti volti di uomini e donne che, sul lavoro e per il
maggio.
E servono tante energie e tante volontà per portare avanti questo impegno,
che ne sono certo, ognuno di noi oggi qui, vuole confermare e rafforzare.
Grazie