Beruflich Dokumente
Kultur Dokumente
DI EBRAICO-ARAMAICO IN ITALIANO
Catalogo ragionato
M. Pazzini
LA 42 (1992) 9-32
10 M. PAZZINI
Grammatiche
XX secolo
1. Deiana G.- Spreafico A., Guida allo studio dell’ebraico biblico, Libre-
ria Sacre Scritture, Roma 1990, pp. VI + 206 (19912, pp. VI + 224).
In vista della III edizione è stata approntata una “chiave degli esercizi
con sussidio audio”, Roma 1992. Della prima edizione dell’opera è
apparsa una nostra recensione in LA 40 (1990) 497-501.
3. Niccacci A., Sintassi del verbo ebraico nella prosa biblica classica,
(SBF Analecta 23) Franciscan Printing Press, Jerusalem 1986, pp. 127.
10. Artom E.S., Corso pratico di grammatica ebraica con esercizi e piccolo
vocabolario, Casa Editrice Israel, Roma 5688 – 1928, pp. 172 + 1 tavola.
Scrive l’autore nella prefazione all’opera: “Il libro è destinato essen-
zialmente a chi, avendo già notizie generali di grammatica per avere
studiato qualche lingua, anche soltanto quella che usualmente parla,
vuole acquistare conoscenza della lingua ebraica… Quanto alla sintas-
si, non abbiamo creduto necessario nè utile darne, in questo volume,
12 M. PAZZINI
XIX secolo
13. Revel A., Manuale per lo studio della lingua ebraica compilato e
autografato da Alb. Revel prof. di Teol. nella scuola Valdese, P. Smorti
e C., Firenze 1879, pp. 280.
Le prime due pagine sono stampate mentre le altre sono manoscritte.
Contiene anche la sintassi e le tavole dei paradigmi verbali manoscritti
in bella calligrafia.
14. Terracini D., Elementi grammaticali della lingua ebraica del professo-
re Terracini Davide rabbino maggiore dell’Università Israelitica
d’Asti, tipografia Foa, Torino 1868, pp. 184 + 1 tavola del verbo + 30
(paradigmi verbali).
La grammatica è divisa in 5 parti: nome, aggettivo, pronome, verbo,
parole indeclinabili.
GRAMMATICHE E DIZIONARI DI EBRAICO-ARAMAICO 13
15. Costa I., Grammatichetta della lingua ebraica compilata ad uso de’
fanciulli, presso gli Editori Fratelli Benadi, Livorno 1844, pp. 96 + 2
(errata corrige).
16. Levi I. (fu Isacco), Grammatica ed esercizi pratici della lingua ebrai-
ca del prof. Isaia Levi fu Isacco rabbino maggiore a Mantova, Ulrico
Hoepli editore, Milano 1897, pp. IV + 192.
La grammatica, un buon manuale riedito e ristampato più volte [Mi-
lano 1914; 19762 (facsimile dell’edizione del 1914)], è corredata di
esercizi.
17. Lattes G. – Sacchi S., Nuovo dwmlh awbm avviamento allo studio della
lingua ebraica compilato da Guglielmo Lattes professore al Collegio
Rabbinico Livornese e da Salomone Sacchi maestro superiore alle Pie
Scuole Israelitiche di Livorno, parte seconda: esercizj grammaticali e
traduzioni, Stab. tip. Salomone Belforte e C., Livorno 1895, pp. 71.
Non ho potuto reperire la prima parte dell’opera.
18. Castiglioni V., dWMLih' r['v' – Avviamento allo studio della lingua ebrai-
ca, del catechismo e della storia biblica, I-IV, Trieste 1890-1891 (varie
edizioni successive).
Il I volume (ed. 1911 Roma) è composto da pp. 8 (catechismo) + 40
(parte grammaticale); il II non l’ho potuto reperire; il III vol. (ed.
1901 Trieste) contiene pp. 17 (catechismo) + 33 (testi in ebraico e
piccolo vocabolario); il IV volume (ed. 1891 Trieste – Cracovia) com-
prende pp. 21 (catechismo storia e grammatica) + 35 (testi con picco-
lo vocabolario).
14 M. PAZZINI
20. Scerbo F., Grammatica della lingua ebraica, Libreria editrice fiorentina,
Firenze 1888 (V ed. riveduta e corretta, Firenze 1937, pp. VIII + 192).
Contiene: fonologia, morfologia e sintassi e una parte dedicata agli
esercizi corredata di un buon dizionario. Nella prefazione alla IV edi-
zione dell’opera l’autore esprime il proposito di “aggiungervi, in forma
di appendice, una grammatichina caldaica”. Nella V edizione, pratica-
mente uguale alla precedente, l’autore non ha mantenuto il proposito.
21. Lolli E., Corso di grammatica della lingua Ebraica di Eude prof. Lolli
rabbino maggiore della comunione israelitica di Padova, libero docente
di ebraico e caldaico nell’Ateneo della stessa città e membro dell’Accade-
mia Orientale di Firenze, Ulrico Hoepli, Milano 1886, pp. VIII + 415.
L’autore, discepolo di S.D. Luzzatto, scrive nella prefazione all’opera
(p. VII): “Per ciò che riguarda la divisione generale, si presenta divisa
questa grammatica, com’è generalmente di tali opere, in tre parti; che
sono: I. la Elementologia, II. la Formologia, III. la Sintassi”.
22. Tedeschi U., Nuovo metodo pratico per lo studio elementare della lin-
gua ebraica, ad uso delle scuole elementari israelitiche, t[ipografia] del
Lloyd, Trieste 1869, pp. 72.
24. Tedeschi M., t['D…ê tyviarE – Libro d’istruzione religiosa ad uso delle
classi inferiori nelle scuole israelitiche, Schmid’schen Buchdruckerei,
Preßburg – Trieste 1855, pp. 4 + 79 + 1 (errata corrige), IV ed., stab.
tip.-lit. di C. Coen e figlio editori, Venezia – Trieste 1879, pp. 94.
25. Reggio L., Grammatica ragionata della lingua ebraica tratta dai più
classici autori antichi e moderni da Leon di Zacc. Reggio rabbino
ferrarese divisa in tre parti, ortologia, etimologia, e sintassi per uso
GRAMMATICHE E DIZIONARI DI EBRAICO-ARAMAICO 15
– çdqh ˆwçl tpç – Studio pratico della lingua ebraica di Leon Reggio
rabbino maggiore nella università israelitica di Ferrara, opera divisa
in tre parti cioè vocabolario domestico, modi di dire e dialoghi
famigliari, tip. Salomone Belforte e C., Livorno 1860, pp. VIII + 278.
Quest’opera, singolarissima nel suo genere, è un manuale di conversa-
zione e una “grammatica di ebraico moderno” ante litteram che inse-
gna a scrivere e a parlare la lingua ebraica. Scrive l’autore nella
prefazione: “Questo lavoro consiste in un Vocabolario Domestico, che
contiene oltre ad otto mila vocaboli; esso è seguito da oltre mille e cin-
quecento Modi di dire e Frasi, relativi al comun conversare; e per terza
parte, una raccolta di Dialoghi Famigliari. Questi esercizi, considerati
qual appendice alla Grammatica Ebraica, dovrà l’alunno studiare ed
ammentare durante il corso grammaticale”. Questo libro è di fondamen-
tale importanza per chiunque si occupa della rinascita della lingua
ebraica.
27. Paggi A., Grammatica ebraica ragionata, Paggi, Firenze 1863, pp. IX
+ 512.
Opera profonda e ben organizzata. Assieme alla grammatica di
Luzzatto costituisce la parte migliore della teoria grammaticale ebraica
del secolo scorso. Chiunque si accinga a comporre una grammatica
ebraica non può far a meno di consultare queste due opere. L’opera è
divisa in 8 parti (ognuna delle quali è divisa a sua volta in capitoli) in
cui la teoria grammaticale segue, in linea di massima, la divisione adot-
tata nei secoli precedenti. Questo l’ordine delle materie. Si va dalle
nozioni di ortografia e fonologia (parte prima) alla teoria verbale (parti
seconda-quarta), al pronome e al nome (parti quinta e sesta), alla parti-
cella (parte settima) per terminare con la parte ottava, abbastanza am-
pia, dedicata alla sintassi.
GRAMMATICHE E DIZIONARI DI EBRAICO-ARAMAICO 17
XVIII secolo
32. Mori R., Grammatica ebraica ad uso del Seminario fiorentino del P.D.
Raffaello Mori monaco vallombrosano e lettore di lingue orientali nel
detto seminario, nella stamperia Bonducciana, Firenze 1787, fronte-
spizio + 166 pp.
Questa grammatica, senza alcun indice, è divisa in una serie di capitoli
che ricominciano da uno. L’opera è divisa in 5 parti principali. La par-
te prima (7 capp., pp. 1-14) tratta del modo di leggere. La parte secon-
da (10 capp., pp. 14-54) tratta in particolare della flessione del nome e
del pronome. In questa parte e nelle due seguenti l’autore divide la ma-
teria secondo la divisione classica operata dai grammatici ebrei (µç –
hlm – l[p). In questa seconda sezione l’autore tratta della materia
GRAMMATICHE E DIZIONARI DI EBRAICO-ARAMAICO 19
che fa parte del nome (µç). La parte terza (9 capp., pp. 55-138) è dedi-
cata al verbo (l[p). Vengono passate in rassegna le varie coniugazioni
e la loro flessione. L’ultimo di questi capitoli è dedicato ai numerali.
La parte quarta (3 capp., pp. 139-149) è dedicata alla hlm, cioè avver-
bio, preposizioni, congiunzioni, interiezioni a cui vengono aggiunte
note di sintassi. La parte quinta (5 capp. + una esercitazione gramma-
ticale, pp. 149-166) tratta della poesia, della sua divisione, dei versi,
delle rime e delle licenze poetiche.
33. Rota O., çdqh ˆwçl qwdqd cioè Gramatica della lingua santa, scritta
nella volgare favella e dedicata al merito impareggiabile del nobilissi-
mo sig. marchese Ottavio di Canossa ciambellano attuale delle LL.
MM. II. RR. AA., appresso Francesco Sansoni, Venezia 1775, pp. 319 +
1 (errata corrige).
Scrive l’autore – un frate minore – a p. 37: “La ragione poi perchè ho
scritta la presente Gramatica nella nostra volgare favella, non fu già per
comparir singolare colla novità; ma unicamente perchè sarebbe
desiderabile cosa, che nelle Scuole, particolarmente de’ Seminarii, e de’
Collegii, e spezialmente ai Giovani destinati all’Ecclesiastica Gerarchia,
si dasse nella Lingua Italiana i rudimenti della Lingua Ebrea…”.
Alle pp. 33-36 l’autore presenta la sua grammatica. L’opera è divisa in
77 capitoli. I primi quattro trattano della ortografia e della fonologia. I
capp. 5-8 trattano della morfologia dei pronomi e dei nomi. Nei capp.
9-57 l’autore si occupa delle coniugazioni dei verbi regolari e irregola-
ri. Dal cap. 58 al 66 “si tratta de’ verbi composti, ed abbondanti”. Il
cap. 67 “dà idea de’ verbi anomali, e con esso si termina la materia
importantissima de’ verbi, che dal sapere perfettamente, e conoscere la
diversità, e le flessioni loro dipende tutta l’intelligenza della Lingua
Ebrea, e la facilità d’impararla”. Dal capitolo 68 al 72 si tratta delle
lettere paragogiche, “dell’avverbio, preposizione, congiunzione, e del-
la interposizione, o sia interjezione”. I capp. 73-77 trattano delle lettere
radicali e del loro significato, degli accenti biblici, della mutazione del-
le vocali, del come trovare le radici nei dizionari per terminare con la
presentazione di “un metodo ragionato, e facile per istudiare la Lingua
Santa, e potere colla perfetta intelligenza della medesima passare di
grado in grado all’acquisto di tutta la Ebraica Letteratura”.
34. Sisti G., Lingua santa da apprendersi anche in quattro lezioni divisa in
tre parti. Nella prima si rinchiudono i semplici gramaticali precetti;
20 M. PAZZINI
XVII secolo
35. Medici P.S., çdqh ˆwçl jm – Midolla della lingua santa ovvero breve
metodo per imparare facilmente la lingua ebraica, ridotti i luoghi più
oscuri della pronunzia, e regole in versi. Colle radici di detta lingua.
Di Paolo Sebastiano Medici della congregazione di Giesù Salvatore, e
pubblico professore d’essa lingua santa nello Studio Fiorentino dedi-
cato all’altezza sereniss. di Cosimo III. granduca di Toscana, per
Vincenzio Vangelisti Stamp. Arciv., in Firenze 1694, pp. XXIV + 248.
L’opera è divisa in quattro trattati. Il primo trattato (11 capitoli, pp. 1-
22) parla delle lettere della lingua ebraica (ortografia e fonologia). Il
secondo trattato (44 capitoli, pp. 22-191) è interamente dedicato al ver-
bo, alla sua flessione in tutte le coniugazioni. Il terzo trattato (10 capi-
toli, pp. 192-224) è interamente dedicato alla morfologia del nome e
del pronome. Il quarto trattato (8 capitoli, pp. 225-247) tratta avver-
bio, preposizione, congiunzione, interiezione, insegna a trovare la radi-
GRAMMATICHE E DIZIONARI DI EBRAICO-ARAMAICO 21
XVI secolo
36. Franchi G., vdqh ˆwvl vmv cioè Sole de la lingua santa nel quale bre-
vemente, e chiaramente si contiene la grammatica hebrea composta dal
R.P.D. Guglielmo Franchi, Romano, monaco della congreg. di
Vall’ombrosa, con tal facilità che ciascuno de se medesimo la potrà
imparare, per Comin Ventura, in Bergamo, 1591 (edizioni e ristampe
successive: 1599; 1603; 1657) pp. XXIV non numerate + 415 + 1 tavo-
la da inserirsi alla fine del primo libro fra p. 212 e 213.
Scrive il Rota a p. 37 della sua grammatica ebraica: “Vi sono pure al-
cune Gramatiche della lingua Ebrea scritte nella nostra Italiana favella,
e tra queste ha un singolare pregio quella stampata in Bergamo per
Comino Ventura, e che ha per titolo Il sole della lingua santa. Questa
Gramatica, parto ben degno del dottissimo suo Autore, che con giusto,
e chiaro metodo rende facile ad imparare la lingua Ebrea, è divenuta
rarissima, ed appena se ne ritrova qualche copia con sommo stento, e
fatica. Il rimanente poi di dette Gramatiche, che a poco numero si con-
tano, e di non troppo antica Edizione, quantunque buone nel loro gene-
re, non sono però esenti da que’ diffetti, de’ quali vorebbe con ragione
il Pasini libere simili composizioni”.
L’opera è così suddivisa (II ed.). Dopo le pagine introduttive contenen-
ti la presentazione e gli indici troviamo quattro parti. Il primo libro (pp.
1-112) tratta della ortografia e della fonologia. Il secondo libro (pp.
113-324) è dedicato quasi interamente al verbo in tutte le sue forme e
coniugazioni. Il terzo libro (pp. 325-379 [p. 379 erroneamente numera-
ta 381]) tratta della morfologia del nome e del pronome. Il quarto libro
(pp. 380-415) tratta delle preposizioni, avverbi, congiunzioni, interie-
zioni; insegna come scoprire la radice; dà alcune nozioni di sintassi
della frase per terminare con alcune pagine dedicate alla poesia ebrai-
ca. L’autore, un neofita proveniente dal giudaismo, usa molti termini
linguistici tipici dei grammatici ebrei. Quest’opera è la prima gramma-
tica della lingua ebraica scritta in italiano.
22 M. PAZZINI
Moåèh Ben Josèf Qimchì, t[dh ylybç ˚lhm (Mahalàkh åevilè ha-da„ath),
stampato la prima volta a Pesaro nel 1508 (seguito da molte altre edizio-
ni). L’originale è in ebraico. Questa grammatica incontrò il favore dei let-
tori ed influì notevolmente sulle grammatiche posteriori. A noi interessa il
compendio di quest’opera tradotto in volgare da un ignoto grammatico
vissuto a Roma agli inizi del XIV secolo ed edito recentemente da G.
Sermoneta: “Il ‘Libro delle forme verbali’ compendio volgare del Maha-
làkh åevilè ha-da„ath di Moåèh Ben Josèf Qimchì”, Gerusalemme 1967.
Qui bisognerebbe aprire un capitolo a parte sulla letteratura giudeo-ita-
liana ma questo non rientra nei limiti della nostra ricerca. Ci limitiamo
a segnalare che c’è molto materiale inedito in questo campo. Così, ad
es., “una grammatica ebraica in italiano (ma in caratteri ebraici)” viene
segnalata da Sermoneta (Un glossario filosofico ebraico-italiano del
XIII secolo, p. 76 nota 82) e un’altra da Luzzatto nel suo catalogo ri-
cordato in bibliografia (p. dy numero 41).
Vi è materiale inedito anche più vicino a noi nel tempo come ad es. la
Grammatica della lingua ebraica in dimande e risposte di Lo-ly
Samuel Vita ricordata dal Luzzatto nei suoi Prolegomeni (p. 66). Di
questo argomento ci occuperemo, forse, in un altro articolo.
Dizionari e glossari
XX secolo
43. Scerbo F., Dizionario ebraico e caldaico del Vecchio Testamento, Li-
breria editrice fiorentina, Firenze 1912, pp. XIX + 507.
– Lessico dei nomi propri ebraici del Vecchio Testamento, Libreria edi-
trice fiorentina, Firenze 1913, pp. XI + 147.
Il Dizionario è stato ristampato a Firenze nel 1986.
XIX secolo
44. Perreau P., Oceano delle abbreviature twbyt yavr e sigle ebraiche,
caldaiche, rabbiniche, talmudiche, cabalistiche, geografiche, de’ titoli
di libri, de’ nomi d’autori, Parma 18832, pp. 144.
45. Lattes M., Saggio di giunte e correzioni al lessico talmudico del dr.
rabb. M. Lattes, stamperia reale, Torino 1878, pp. 142.
– Miscellanea postuma del dott. rabb. Mosè Lattes, fascicolo I, terzo supple-
mento al lessico talmudico y–a, tip. Bernardoni di C. Rebeschini e C., Mila-
no 1884, pp. VII + 48. Fascicolo II, terzo supplemento al lessico talmudico
[–k, tip. Bernardoni di C. Rebeschini e C., Milano 1885, pp. VII + 69.
Questi saggi sono opere dotte in cui l’autore aggiunge esempi e com-
pleta opere precedenti. Si tratta di lessici ragionati in cui vengono cita-
ti spesso altri lessici e grammatiche e in cui molte voci vengono trattate
ampiamente.
GRAMMATICHE E DIZIONARI DI EBRAICO-ARAMAICO 25
47. Lolli E., Dizionario del linguaggio ebraico rabbinico contenente pure
molte voci dell’ebraico posteriore compilato sugli originali, (fascicolo
I), co’ tipi di A. Bianchi, Padova 1867, pp. IX + 70.
Non ho potuto reperire e consultare quest’opera.
49. Luzzatto A., πfh ypl µjl – Vocabolario ebraico-italiano ad uso dei
fanciulli israeliti compilato da Aron Luzzatto, tip. Marenigh, Trieste
1853, pp. 413.
XVII secolo
53. Medici P.S., Selva delle radici ebraiche e delle voci che più
remotamente da esse procedono, V. Vangelisti, Firenze 1694.
Non ho potuto reperire e consultare quest’opera.
XVI secolo
55. wrfswl rwa – ∑Or uguale Lustro. Il sottotitolo ebraico specifica: per
educare i giovani in lingua straniera in modo chiaro e piacevole.
Scrive Sermoneta: “∑Or uguale Lustro (il titolo riporta la prima coppia
di vocaboli dell’opera) è un glossarietto ebraico-italiano non filosofico
compilato con tutta probabilità da David ben Íiòn ben Abrahàm da
Modena, stampato a Venezia nel 1588 e poi più volte. Fu erroneamente
attribuito a Leon da Modena” (Un glossario, p. 77).
Ho avuto fra le mani l’edizione stampata a Firenze nell’anno f"qth,
nella stamperia di Isach di Pas. Questa è un brevissimo glossario di mi-
28 M. PAZZINI
56. Pom(m)is D. de, dwd jmx (Íema˙ David) – Dittionario novo Hebraico,
molto copioso, Dechiarato in tre lingue; con bellissime annotationi, e
con l’indice latino, e volgare; de tutti li suoi significati, Giovanni di
Gara, Venezia 1587, pp. 124 (62 fogli) + 476 (238 fogli).
Si tratta di fogli di grande formato. L’opera si divide in tre parti princi-
pali. La I parte (fogli 5-36) è un indice delle parole italiane in ordine
alfabetico con la citazione del luogo dove la parola ricorre. Ogni paro-
la italiana di questo indice è anche trascritta in caratteri ebraici
vocalizzati. La II parte (fogli 36-62) è costituita dalla lista delle parole
latine anch’esse in ordine alfabetico. La terza parte (fogli 1-238) com-
prende il dizionario vero e proprio. Ogni pagina è composta da due
colonne che comprendono rispettivamente le “dittioni hebraiche” e le
“dittioni estrane”. Ogni voce viene spiegata in ebraico, latino e italia-
no. Quest’opera (tanto singolare quanto rara) è, fino ad oggi, il dizio-
nario più completo della lingua ebraica biblica e postbiblica
(escludendo, ovviamente l’ebraico moderno). Chi la conobbe non potè
non apprezzarla. “Ad Philologica multae Grammaticae … multa quo-
que Lexica … quibus omnibus palmam praeripit Lexicon Davidis de
Pomis”, Ugolini B., Thesaurus antiquitatum sacrarum, vol. 21, mxij.
XV secolo
57. yqdrd yrqm arqn rpsh hz (Questo libro si chiama Maqré Dardeqé)
Napoli 1488, pp. 156 (78 fogli).
Il frontespizio comprende solo il titolo in ebraico senza nessun’altra indi-
cazione. Quest’opera viene comunemente chiamata Maqré Dardeqé. E’
attribuita a Perez Trabot (o Trebot). Composta nel 1395 in Francia subì
varie edizioni manoscritte una delle quali con le glosse in italiano fu stam-
pata a Napoli nel 1488. Si tratta di un dizionario trilingue in cui le voci
ebraiche sono elencate in ordine alfabetico e vengono tradotte in italiano
GRAMMATICHE E DIZIONARI DI EBRAICO-ARAMAICO 29
Molto numerose sono le opere di questo genere in Italia nel Medio Evo,
nel Rinascimento e fino al secolo scorso. Valga qui quanto detto a pro-
posito delle grammatiche alla fine della precedente sezione.
Conclusione
Bibliografia
Biblioteca Nazionale Universitaria (ed.), Mostra di libri di studio giudaici in occasione del
500º anniversario della stampa del “yqdrd yrqm” (Maqré Dardeqé), Napoli j"mr
(1488), Gerusalemme 1988 (in ebraico).
Coen A., Ragionamento sulla lingua del testo Misnico ossia progetto d’aumentare la lin-
gua Ebrea colle voci del testo Misnico onde arricchire una tale lingua, Reggio 1819.
Cuomo L., “Preliminari per una ri-valutazione linguistica del Maqré Dardeqé” in Kremer
D. (ed.), Actes du XVIIIe Congrès International de Linguistique et de Philologie
Romanes, Université de Trèves (Trier) 1986, vol. V, Tübingen 1988, 159-167.
Cuomo L., Una traduzione giudeo-romanesca del libro di Giona, Tübingen 1988.
Cuomo L., “Compendio-Glossario giudeo-italiano del Séfer ha-åoraåím” in Lorenzo R.
(ed.), Actas do XIX Congreso Internacional de Lingüística e Filoloxía Románicas,
Universidade de Santiago de Compostela 1989, vol. II, Lexicoloxía e Metalexicografía,
A Coruña 1992, 47-67.
Cuomo L., Le glosse volgari dell’‘Arukh di r. Nathan ben Jechi’el da Roma, dissertazione
dottorale presentata all’Università di Gerusalemme, Gerusalemme 1974.
Debenedetti – Stow S., Le glosse italiane al Miåneh Thorah, di rabbi Jehudah romano (sec.
XIV), dissertazione dottorale presentata all’Università di Gerusalemme, Gerusalemme
1986.
Finetti B., Trattato della lingua ebraica e sue affini, Venezia 1756.
Freimann A., Katalog der Judaica und Hebraica Stadtbibliothek Frankfurt am Main, Erster
Band: Judaica, Frankfurt am Main 1932. II edizione curata da Fraenkel A.,
Akademische Druck- u. Verlagsanstalt, Graz – Austria 1968.
Fürst J., Bibliotheca Judaica. Bibliographisches Handbuch der gesammten jüdischen
Literatur mit Einschluss der Schriften über Juden und Judenthum und einer Geschichte
der jüdischen Bibliographie, 3 voll., Leipzig 1849 – 1863.
Levi G.E., Dei pregi della lingua ebraica, Cuneo 1864.
Lolli E., Prelezione ad un corso di lingua ebraica e caldaica letta nella R. Università di
Padova il 14 maggio 1877, Padova 1877.
Luzzatto S.D., Prolegomeni ad una grammatica ragionata della lingua ebraica, Padova
1836.
Luzzatto S.D., Catalogue de la bibliothèque de littérature hebraïque et orientale de feu Mr
Joseph Almanzi, Padoue chez Antoine Bianchi 1864.
Mussi A., Disegno di lezioni e di ricerche sulla lingua ebraica, Pavia 1792.
Ortalda G., Introduzione allo studio della lingua ebraica, Torino 1846.
Pagliaini A., Catalogo generale della libreria italiana dall’anno 1847 a tutto il 1899, 3
voll., Milano 1901-1905.
Pagliaini A., Catalogo generale della libreria italiana dall’anno 1847 a tutto il 1899, (indi-
ce per materie) 3 voll., Milano 1910-1922.
Pagliaini A.P., Catalogo generale della libreria italiana. Primo supplemento dal 1900 al
1910, 2 voll., Milano 1912-1914.
Pagliaini A., Catalogo generale della libreria italiana. Secondo supplemento dal 1911 al
1920, 2 voll., Milano 1925-1928.
Pagliaini A.P., Catalogo generale della libreria italiana dall’anno 1990 a tutto il 1920 (in-
dice per materie) 4 voll., Milano 1933-1939.
Pagliaini A., Catalogo generale della libreria italiana. Terzo supplemento dal 1921 al 1930,
2 voll., Vaduz 1964.
Pagliaini A., Catalogo generale della libreria italiana. Quarto supplemento dal 1931 al
1940, 2 voll., Milano (sine anno).
Rossi G.B. de, Introduzione allo studio della lingua ebrea, Parma 1815.
32 M. PAZZINI
Sermoneta J.B., “Il ‘Libro delle forme verbali’ compendio volgare del Mahalàkh åevilè ha-
da„ath di Moåèh Ben Josèf Qimchì” in Scritti in memoria di Leone Carpi, Gerusalem-
me 1967.
Sermoneta G. (= Sermoneta J.B.), Un glossario filosofico ebraico-italiano del XIII secolo,
Roma 1969.