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DNI

Dipartimento di Neuroscienze ed Imaging


Università “G. D’Annunzio” di Chieti-Pescara
Facoltà di Medicina e Chirurgia

Corso di Laurea in Medicina e Chirurgia

Corso Integrato di Fisica Medica

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Inserisci i nomi degli autori separati dalla virgola.
Inserisci il nome del gruppo

Abstract

Scrivere un breve sommario (max. 10 righe) che riassume il lavoro eseguito e i risultati ottenuti.

Parole chiave: Inserire 5 parole chiavi riguardanti il proprio esperimento. (es: capacità polmonare, misure antropometriche, stima volume
ecc.)

1. Introduzione (globale)

(10 pt) Scrivere una breve introduzione riguardante il tirocinio nella sua globalità. In questa parte si può anche
introdurre lo schema della relazione.

2. Introduzione al tirocinio generale

In questo studio, ci siamo occupati della stima della densità del corpo umano, attraverso il calcolo della massa
e del volume corporei. A tale scopo, abbiamo utilizzato due diverse metodologie per valutare quale fosse la più
indicata: la prima consiste nella modellizzazione dei distretti corporei tramite solidi geometrici per la
semplificazione del calcolo del volume; la seconda si basa sulla variazione di volume dell’acqua che si osserva
in seguito all’immersione di un corpo in una vasca.
Essendo noto che il 70% della massa del corpo umano è costituita d’acqua, ci si aspettava di trovare un valore
di densità prossimo a quello dell’acqua.
Inoltre la nostra indagine ha portato all’acquisizione di dati statistici da confrontare e integrare a quelli

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raccolti negli anni precedenti.

3. Materiali e metodi del tirocinio generale

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3.1 Strumenti
• Marker e pennarelli atossici. Sono stati utilizzati per individuare i punti e le linee di repere sul
corpo di ogni soggetto.
• Statimetro. È stato utilizzato per misurare l’altezza dei soggetti; ha una portata massima di 200 cm
e una sensibilità di 0,5 cm.
• Bilancia digitale. Utilizzata per la misurazione del peso dei soggetti; ha una portata massima di
150 Kg e una sensibilità di 0,1 Kg.
• Antropometro grande. Serve a misurare gli assi più grandi dei vari distretti corporei; ha una
portata massima di 60 cm e una sensibilità di 0,1 cm.
• Piccolo calibro. È stato usato per misurare piccoli assi; ha una portata massima di 15 cm e una
sensibilità di 0,1 cm.
• Fettuccia. Usata per la misurazione delle circonferenze; ha una portata massima di 205 cm e una
sensibilità 0,1 cm.
• Metro sartoriale. Serve per misurare lunghezze lineari e circonferenze; ha una portata massima di
300 cm e una sensibilità di 0,5 cm.
• Calibro digitale. È un calibro modificato artigianalmente al fine di misurare lo spessore del barile
metallico in cui è avvenuta l’immersione dei soggetti; ha una portata massima di 10,4 cm e una
sensibilità di 0,01 cm.
• Barile metallico. Vasca riempita di una soluzione di acqua e cloro utilizzata per il calcolo del
volume del soggetto immerso sfruttando la teoria dei vasi comunicanti. Un tubicino in plastica,
collegato al barile, contiene al suo interno un galleggiante che indica la variazione del livello del
liquido su una barra millimetrata; la vasca ha una circonferenza esterna di 228 (± 0,1) cm e uno
spessore di 0,82 (±0,11) mm. La barra millimetrata ha una portata massima di 48 cm e una
sensibilità di 0,1 cm.

3.2 Soggetti e procedure


Lo studio è stato effettuato su un totale di 23 soggetti (16 maschi, 7 femmine), tra cui soggetti retribuiti e
studenti volontari. Per la stima della densità (D = m/V), occorreva determinare la massa e il volume dei soggetti;
per la misurazione della massa ci siamo avvalsi di una bilancia digitale, mentre per il volume abbiamo adottato le
seguenti metodologie:
• Modellizzazione dei distretti corporei tramite solidi geometrici.
Innanzitutto abbiamo individuato e contrassegnato con appositi marker i punti di repere su ogni
soggetto, al fine di evidenziare meglio i vari distretti anatomici. In seguito abbiamo teorizzato un
modello, approssimando ogni parte del corpo al solido geometrico più affine. La testa è stata
modellizzata mediante un semiellissoide per la calotta cranica e un cilindro a base ellittica per la
faccia; collo e braccia sono stati approssimati a cilindri a base circolare; avambracci, cosce e gambe
a tronchi di cono a base circolare; il torace è stato pensato come un tronco di cono a base ellittica
mentre busto e bacino come cilindro a base ellittica; la mani sono state assimilate a parallelepipedi
e infine i piedi a prismi a base triangolare. Tramite l’utilizzo di appositi strumenti e sfruttando punti
e linee di repere, abbiamo preso le misure necessarie al calcolo del volume di ogni singolo distretto.
Sommando i valori dei volumi calcolati e rispettivi errori, siamo giunti al valore del volume totale;
il rapporto tra la massa rilevata precedentemente e il volume ci ha fornito una stima della densità
del soggetto.
Ci siamo avvalsi di questo metodo in quanto consente di ottenere valori di densità con una
strumentazione di facile uso e reperibilità; tuttavia la modellizzazione a solidi porta frequentemente
ad una stima non sempre rientrante nei valori normali, inoltre richiede una procedura piuttosto
laboriosa.

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• Immersione in un barile metallico
Il soggetto è stato fatto immergere in un barile metallico riempito con una soluzione acquosa di
cloro;la vasca metallica era in comunicazione con un tubicino, contenente al suo interno un
galleggiante. Al momento dell’immersione del soggetto abbiamo osservato una variazione del
livello del galleggiante, corrispondente quindi ad una variazione all’interno del barile, indicata dalla
barra millimetrata posta lateralmente al tubicino. Per calcolare il raggio interno è stato necessario
misurare lo spessore del barile. Dopo aver ricavato la circonferenza interna di base abbiamo
calcolato il volume utilizzando la variazione di livello ∆h

V = A int ∙∆h ± [( ∆A/A + δh/∆h)∙A∙∆h]

dove Aint rappresenta l’area interna del barile e [( ∆A/A + δh/∆h)∙A int ∙∆h] è l’errore assoluto
associato al volume.
L’operazione è stata ripetuta facendo immergere il soggetto in condizioni normali,a polmoni pieni e
a polmoni vuoti. Dalla differenza del volume a polmoni pieni e a polmoni vuoti abbiamo ottenuto
la capacità polmonare;in seguito,dividendo il valore della massa rilevata in precedenza per il
volume abbiamo ottenuto una stima della densità di ogni soggetto.
Siamo ricorsi all’immersione nel barile in quanto permette di effettuare misurazioni abbastanza
dirette e precise e quindi di limitare l’errore associato. Tuttavia questo metodo,rispetto al
precedente, richiede attrezzature meno pratiche.

4. Risultati relativi al tirocinio generale

Tabella 1
Dati volume e densità ottenuti con il metodo della modellizzazione a solidi geometrici(2010).
Sesso PESO in Kg (+/-0.1) STATURA cm (+/- 0.1) Volume Totale (cm^3) Densità (kg/mì3)
M 70,5 179,0 58973 660 1190 20
M 70,5 179 53764 790 1310 20
M 70,5 179 58391 740 1200 20
M 70,5 179 64393 790 1090 20
M 65,2 171,7 53000 2000 1240 30
M 65,2 171,7 52000 2000 1260 40
M 65,2 171,7 86000 2000 760 20
M 65,2 171,7 56000 2000 1160 20
M 79,6 180 72000 1000 990 20
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M 79,6 180 68000 2000 1070 30
M 79,6 180 84629 1000 940 20
M 79,6 180 82195 2000 970 30
M 48,2 163 40000 2000 1210 70
M 48,2 163 44000 2000 1100 60
M 48,2 163 40000 2000 1210 70
M 48,2 163 41000 2000 1180 60
M 71,8 176 67911 929 1057 20
M 71,8 176 79254 2552 900 30
M 71,8 176 79402 4379 900 50
M 71,8 176 84199 1421 850 20
M 66,000 171,5 65442 845 1010 30
M 56,000 170,5 53280 1270 1040 30
M 68,800 175,000 68420 4300 1005,000 643
F 58,5 162,8 44000 3000 1300 100
F 58,4 164,8 46000 2000 1270 40
F 66,3 179,7 43000 3000 1500 100
M 71,7 173,2 72740 2435 985 33
M 69,4 173 71060 829 976 13
M 69,8 180,3 54440 790 1280 20
M 85,2 178,5 71289 897 1195 16
F 40,9 157,5 38776 1631 1050 40
F 61,9 161,2 54800 1542 1130 30
F 52 163 50997 733 1020 20
F 45,9 153,6 38607 763 1190 30
M 78,8 179,5 66000 1050 1190 10
M 75,9 184,5 69100 1050 1100 10
M 82,4 178,5 69120 1400 1190 20
M 65,5 172,5 76430 1200 860 20

Grafico 1. Distribuzione di densità dei soggetti studiati nell’anno 2010 con il metodo della modellizzazione a solidi geometrici.

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Grafico 2. Distribuzione di densità dei soggetti studiati negli anni 2008/2009 con il metodo della modellizzazione a solidi geometrici.

5. Discussione dei risultati del tirocinio generale e conclusioni

In questa parte va introdotta una discussione critica dei risultati presentati al punto precedente, traendo le
opportune conclusioni.

6. Introduzione al tirocinio di approfondimento

Il nostro studio mira a valutare la variazione dell’ossigenazione tissutale in diverse condizioni fisiche tramite
l’utilizzo della spettroscopia nel vicino infrarosso.

7. Materiali e metodi del tirocinio di approfondimento

7.1 Strumenti
• Phantom. E’ stato utilizzato per calibrare lo spettroscopio nel vicino infrarosso, essendo noti i
coefficienti di assorbimento µa e di scattering µs alle lunghezze d’onda considerate (690-830 nm).
• Sprettoscopio nel vicino infrarosso. Un’apparecchiatura provvista di 32 fibre di lancio (16 a
690nm e 16 a 830nm) e 4 detector (rilevatori dei fasci luminosi). Lo strumento e’ collegato ad un
supporto formato da 8 fibre di lancio, di cui 4 a 690nm e 4 a 830nm, e un detector. Ogni sorgente
luminosa e’ posta ad una diversa distanza dal detector consentendo di indagare il tessuto a diverse
profonditá.
• Sfigmomanometro.Usato sui soggetti per provocare un’ischemia temporanea a livello
dell’avambraccio.
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• Cyclette.E’ stata utilizzata per porre i soggetti sotto sforzo.
7.2 Metodologie
L’indagine e’ stata condotta su piu’ soggetti,in divese condizioni e attraverso varie procedure.La prima
consiste nel provocare una ischemia temporanea a livello dell’avambraccio

8. Risultati relativi al tirocinio di approfondimento

Seguire le stesse indicazione fornite per i risultati e conclusioni relativi al tirocinio generale.

9. Discussione dei risultati del tirocinio di approfondimento e conclusioni

Seguire le stesse indicazione fornite per i risultati e conclusioni relativi al tirocinio generale.

10. Conclusioni (globali)

In questa sezione va riportata la discussione critica su ciò che si è fatto, traendo le appropriate conclusioni.

Bibliografia (facoltativa)

Lista numerata di libri, siti, articoli scientifici, consultati durante lo svolgimento del lavoro. Questi riferimenti vanno utilizzati durante la
scrittura del testo: Es. Il lavoro di Scholes [1] evidenzia che. Il numero indicato nell’esempio deve essere necessariamente lo stesso che
viene indicato nella lista numerata della bibliografia come nel seguente esempio.

Es.
1. S. Scholes, Discuss. Faraday Soc. No. 50 (1970) 222.
2. O.V. Mazurin and E.A. Porai-Koshits (eds.), Phase Separation in Glass, North-Holland, Amsterdam, 1984.
3. Y. Dimitriev and E. Kashchieva, J.Mater. Sci. 10 (1975) 1419.
4. D.L. Eaton, Porous Glass Support Material, US Patent No. 3 904 422 (1975).

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Regole Generali

• La relazione dovrà essere redatta seguendo lo schema:

o Introduzione globale

o Introduzione tirocinio generale


o Materiali e metodi tirocinio generale
o Risultati e conclusioni tirocinio generale

o Introduzione approfondimento
o Materiali e metodi approfondimento
o Risultati e conclusioni approfondimento

o Conclusioni generali

o Bibliografia

• La relazione non deve superare un massimo di 10 pagine.

• La formattazione (margini, tipo di font e dimensione, dimensioni grafici e figure) presente nel modello
non deve essere assolutamente cambiata

• Se necessario numerare i sottoparagrafi di ogni paragrafo secondo la formattazione riportata di seguito


come esempio:

7. Risultati

7.1 Risultati esperimento 1


Bla bla bla…

7.2 Risultati esperimento 2


Bla bla bla…

etc.

PS: Questa pagina non fa parte del modello di riferimento, ma è solamente un promemoria!

grazie

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