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Mitteilungsblatt der Architektenkammer Bozen Notiziario dell’Ordine degli Architetti di Bolzano VierteljährlichTrimestrale OktoberOttobre 2000
Kondominien / Condomini
50
Kondominium
Condominio
Das Gesicht des ‚condominio‘
Bozner Etagenwohnhäuser der
fünfziger und sechziger Jahre
als Experimentierfeld der
architektonischen Modernisierung
De Architectura
Condominio Julia
Taxe Percue Sped. in a. p., 45%, art. 2, comma 20/b legge 662/96 (BZ) In caso di mancato recapito, rispedire all’ufficio di Bolzano C.P.O. per la restituzione al mittente che si impegna a corrispondere il diritto fisso
Kondominium / Condominio
4 Il condominio: una coperta troppo corta
Lucia Peron
6 Condominio, Zinshaus, Maison & Palais
Pier Francesco Bonaventura
10 Das Gesicht des Condominio
Jörg Stabenow
Mitteilungsblatt der Architektenkammer 20 Armando Ronca, edifici IPEAA in via Sassari a Bolzano
Notiziario dell’Ordine degli Architetti
Flavio Schimenti
39100 Bozen, Sparkassenstraße 15
39100 Bolzano, via Cassa di Risparmio, 15 22 Costruire ed abitare: la progettazione al servizio dell’uomo
Tel. 0471/ 971741 http:// www.bz.archiworld.it Camilla Dell’Eva
e-mail: turrisbabel.bz@archiworld.it
26 Qualitätsstandards und Instandhaltungsprobleme
Diego Del Monego
30 WBI – Kondominien in Meran, 1972 bis heute
Andrea Forgione
Verantwortlich für den Inhalt / Direttore responsabile:
Luigi Scolari
34 Edilizia e architettura
a cura di Luigi Scolari
Vizedirektor / Vicedirettore
42 Milanovendecase. Forme, stili e riti del condominio milanese
Umberto Bonagura
Alberto Vignolo
Redaktion / Redazione:
46 Pietro Derossi: condomini recenti a Torino
Giovanni Dissegna, Emil Wörndle
Claudio De Luca
Mitarbeiter / Collaboratori:
Alessia Carlotto, Andrea D’Affronto, Elena Dedè,
De Architectura
Thilo Doldi, Gertrud Kofler, Margit Landbacher, Armando
Marra, Fulvio Melle, Mario Sbordone, Martina Toepper, 48 Condominio Julia
Kurt Wiedenhofer, Rodolfo Zancan
Maria Chiara Pasquali
Luigi Scolari
Editorial
Editoriale Il profumo del broccolo
Il termine “condominio” potreb- vincolanti poste dal mercato variegato repertorio di materiali,
be porre una breve questione immobiliare e dalla normativa timpani di classiche remine-
terminologica, il vocabolo non urbanistica. scenze, Erkehr sovra- e sotto-
possiede infatti un significato in A Bolzano gli architetti Ronca, dimensionati ed infine tutta la
architettura, più precisamente Dalla Bona e Zamolo sono i declinazione della poetica del
esso si riferisce alla condivisio- testimoni storici di questo modo balcone con relativa fioriera.
ne della proprietà sulle parti di operare, mentre il condomi- I fronti edificati della città che
comuni di un edificio, a cui ci nio Julia, su via Druso, rappre- cresce realizzano uno scenario
rimanda lo specifico ordinamen- senta una piccola cifra rispetto urbano che scompare nell’ano-
to giuridico. Il linguaggio par- alle ingenti cubature edificate di nimato di facciate sterilmente
lato ha però esteso la pertinen- recente, e dalle quali non abbia- ripetitive, o si impenna su una
za del vocabolo tanto da defi- mo saputo trarre altro esempio. loro interpretazione grafica e
nire con esso un intero palazzo. Arduo compito quello di gestire banalmente decorativa. Dalle
In italiano il “condominio” è i grandi volumi residenziali nuove zone di espansione della
sinonimo di “edificio multipiano che si informano alla tipologia città non emerge una imma-
per appartamenti”, e rievoca il del casermone. Compressa la gine entusiasmante, forse per-
destino comune di gran parte planimetria degli alloggi nelle chè si ritiene che non sia un
della popolazione inurbata. due dimensioni, come predilige condominio, magari popolare,
Con questo numero 50 di Turris- il mercato e consente la norma- la realizzazione con cui un ar-
babel abbiamo cercato di ricon- tiva edilizia, il progetto si esau- chitetto riesce a promuovere
fermare che solo il primato risce in una operazione di co- la propria immagine.
dell’architettura, garantito dal- smesi: sulla facciata appaiono Vignolo ci descrive l’atmosfera
l’impegno e dalle capacità del vivaci campiture di colore, un in cui i maestri milanesi con
progettista, consente un supe- raffinate soluzioni architetto-
ramento delle condizioni niche hanno fatto la storia
turrisbabel 50 Oktober Ottobre 2000 3
del palazzo per appartamenti. anspruchsvolle Architektur imstande der Anonymität von gleichförmigen
Sentire il profumo del broccolo ist, das enge Korsett von wirtschaft- Fassaden erschöpft oder in banaler
della vicina due piani più sotto, lichen und urbanistischen Rahmen- Dekoration ausufert. Von den neuen
o il vociare dei bambini dal cor- bedingungen zu sprengen. Erweiterungszonen der Stadt geht
tile sono immagini della memo- In Bozen sind die Architekten Ronca, keine Ausstrahlung aus, – vielleicht
ria sociale, che insieme ai Dalla Bona und Zamolo historische weil man glaubt, dass ein Architekt
modelli dell’architettura del Leitfiguren für eine solche engagierte sich nicht mit Kondominien verwirk-
Novecento dovrebbero essere Planungsweise, und das Kondomi- lichen kann, schon gar nicht mit
riferimenti imprescindibili nel nium Julia in der Drususstraße ver- Volkswohnbauten.
momento in cui ci si appresta dient es als leider einziges Beispiel Vignolo beschreibt die Atmosphäre,
al foglio per iniziare il progetto aus der großen Anzahl der dort in der die großen Mailänder Archi-
del condominio. jüngst errichteten Bauten, lobend tekten mit raffinierten Lösungen
erwähnt zu werden. Geschichte des Wohnbaus geschrie-
Der Begriff „Kondominium“ ist kein Der Umgang mit den großen Bau- ben haben. Wenn man den Duft von
architektonischer Begriff, sondern massen der Wohnbauten – sie erin- Broccoli riechen kann, den die Nach-
bezieht sich auf die Besitzaufteilung nern an den Typus der Kaserne – ist barin zwei Geschosse tiefer kocht,
gemeinsam genutzter Bereiche eines schwierig. Die Anforderungen des oder heitere Kinderstimmen aus dem
Gebäudes. In der allgemeinen Ver- Immobilienmarktes und die Bauvor- Hof heraufdringen, dann sind dies
wendung hat der Begriff jedoch eine schriften diktieren komprimierte Bilder eines gesellschaftlichen
umfassendere Bedeutung und bedeu- Wohnungsgrundrisse. Die Planung Gedächtnisses, die zusammen mit
tet ein gesamtes Wohngebäude. beschränkt sich oft auf Kosmetik: den Architekturmodellen des
Im italienischen Sprachgebrauch ist Farbtupfer an den Fassaden, Materi- 19. Jahrhunderts als Vorbilder dienen
der Ausdruck „condominio“ Synonym alspielereien, klassizistische Giebel- sollten, sobald man sich anschickt,
für ein mehrgeschossiges Gebäude formen, Erker in allen Größen und einen Plan für ein Kondominium
mit Wohneinheiten und steht so nicht zuletzt alle nur denkbaren zu zeichnen.
Sotto Nuova zona residenziale
gleichsam für das gemeinsame Balkonvarianten mit entsprechenden
a Bolzano, in secondo piano
un condominio di A. Ronca Schicksal eines Großteils der städti- Blumentrögen. Die gebauten Ansich-
Unten Neue Wohnbebauung schen Bevölkerung. ten der ständig wachsenden Stadt
in Bozen, im Hintergrund
In dieser Nummer 50 von turrisbabel ergeben ein Bild, welches sich in
ein Kondominium von A. Ronca
(Foto: Ludwig Thalheimer) wollen wir aufzeigen, dass nur eine
6 Oktober Ottobre 2000 turrisbabel 50
Kondominium
Condominio Il condominio:
una coperta troppo corta
Come per molti altri istituti giuridici, il parte, di disposizioni non modificabili dalle
Codice Civile disciplina il Condominio negli parti, per garantire il rispetto del diritto del
edifici senza darne una definizione. singolo di fronte alla maggioranza.
Il nostro ordinamento conosce la proprietà Il C.C. (datato 1942) pone l’attenzione sulle
come diritto esclusivo su di un bene, con regole generali relative all’amministrazione:
facoltà per il proprietario di utilizzarlo, poteri e funzioni dell’assemblea e dell’am-
escludendo qualsiasi altro dal godimento, ministratore, regolamento di condominio,
o di privarsene, alienandolo e addirittura… criteri di ripartizione delle spese: si ha,
distruggendolo! Il Codice disciplina anche cioè, una concezione del bene piuttosto
la comunione, cioè l’esercizio contempora- statica, mirando più a disciplinare l’esisten-
neo da parte di più persone di un diritto te che a considerare con favore le possibili-
(la proprietà o altro) sullo stesso bene indi- tà di migliorarlo. Infatti le innovazioni in
viso. Le facoltà del comproprietario sono alcuni casi sono, come è ovvio, radicalmen-
assai più limitate di quelle del proprietario te vietate (es. quelle che alterano il decoro
esclusivo: può disporre solo della sua quo- architettonico, o che pregiudicano sicurezza
ta del bene; l’amministrazione spetta di e stabilità del fabbricato), in altri sono rigi-
diritto a tutti i comproprietari; ciascuno di damente limitate (innovazioni gravose o
essi può servirsi della cosa comune, ma voluttuarie), e in tutti gli altri debbono esse-
senza impedire il pari uso agli altri. Nel re approvate da maggioranze qualificate,
condominio, invece, si sommano porzioni spesso difficili da ottenere.
di edificio sulle quali i singoli condomini L’evoluzione tecnologica e sociale, ha reso
hanno la proprietà esclusiva e parti comu- obsolete molte di tali disposizioni e, forse,
ni, sulle quali sussiste il diritto di proprietà la stessa struttura giuridica del condominio,
pro quota di tutti i condomini. mettendo in evidenza come l’utilità delle
La partcolarità del condominio, infatti, è opere di miglioramento sulle opere comuni
che le parti comuni sono strumentali al debba essere valutata non solo in termini
godimento delle singole proprietà esclusi- prettamente economici e non solo in rela-
ve: mentre, generalmente, nell’ordinamen- zione ai condómini, ma in relazione ad inte-
to italiano, la comunione è vista con sfavo- ressi di più ampio rilievo sociale: di qui gli
re (per cui è sempre possibile sciogliere la interventi normativi su singole materie
comunione anche su richiesta di un singolo (dall’adozione di impianti di termoregola-
comproprietario), a proposito del condomi- zione all’eliminazione delle barriere archi-
nio l’art. 1119 c.c. stabilisce il principio tettoniche fino alle norme in materia di par-
opposto, ovvero l’indivisibilità delle parti cheggi), ove si riducono le maggioranze
comuni (con alcune eccezioni); nè il singolo necessarie, in un’evidente ottica di favore,
condominio può, di regola, disporre del dettata dall’evolversi della coscienza sociale.
diritto sulla parte comune separatamente Spero che queste sintetiche (e, purtroppo,
dal proprio diritto sul bene esclusivo: e approssimative) osservazioni sul condomi-
questo proprio per l’accessorietà delle parti nio siano comunque sufficienti ad eviden-
comuni rispetto alle singole proprietà. ziarne la crisi, e ad illustrare le ragioni che
Il diritto di proprietà sulla singola unità im- impongono il ripensamento dell’intero isti-
mobiliare segue la disciplina della proprie- tuto: non è pensabile che singoli e disorga-
tà in generale (artt. 832 e seguenti c.c.); nici interventi legislativi, come attuati finora,
invece, il regime giuridico delle parti comu- riescano nell’intento di adeguare la disci-
ni è dettato dagli artt. 1117 e seguenti del plina normativa sul Condominio alla sua
A destra Armando Ronca,
condominio in piazza Verdi, a Bolzano
C.C., e solo in via residuale dalle norme attuale connotazione e alle esigenze di una
(Foto: Ludwig Thalheimer) sulla comunione in generale. Si tratta, in società lontana anniluce da quella del ’42.
8 Kondominium / Condominio Oktober Ottobre 2000 turrisbabel 50
Condominio, Zinshaus,
Maison & Palais
Il termine Kondominium nella sua accezio- Sul piano giuridico il condominio presup-
ne corrente è un prestito dall’italiano ormai pone l’esistenza di una proprietà immo-
entrato nell’uso del tedesco parlato in Sud- biliare divisa tra più soggetti contitolari del
tirolo. Per il Duden Kondominium è invece diritto di proprietà sulle parti comuni.
un termine del diritto internazionale indi- In ciò il condominio si differenzia da altre
cante la sovranità comune esercitata da forme di abitazione plurifamiliare più diffu-
due o più stati su di un territorio. se in passato, come la casa d’affitto.
Il fatto che in Germania e negli altri paesi di
lingua tedesca il concetto di condominio Le case d’affitto (Mietshäuser o Zinshäuser)
venga espresso da complesse e poco usate costituivano il grosso delle zone di espan-
parole-perifrasi come Miteigentumswohn- sione delle città nella seconda metà dell’Ot-
haus o Mehrfamilienhaus indica di per sé tocento, e in particolare a Bolzano dell’area
la minore rilevanza sociale del fenomeno al del piano Altmann. In un’epoca in cui l’im-
di là del Brennero, essendo ivi più diffuse piego del risparmio nel settore finanziario
altre forme di abitazione (la casa unifa- era ancora poco diffuso, la costruzione e
miliare, l’affitto) e di gestione della proprie- l’amministrazione delle case d’affitto rap-
tà immobiliare. presentava una delle principali forme d’in-
Nonostante vi siano ormai condomini di vestimento di piccoli e grandi patrimoni.
diritto e di fatto anche nei paesi, il condo- Talora la figura dell’investitore si identifica-
minio e i suoi rituali codificati (i millesimi, va con quella del progettista come nella
l’assemblea in seconda convocazione, etc.) casa Plankenstein a Merano di Peter
restano connaturati alla sfera urbana e Delugan e nelle case Canal di via Dante 20
alla relativa anonimità dei rapporti sociali e Bittner di via L. da Vinci 17 a Bolzano,
in città. Viceversa, quando nei condomini che prendono nome dai rispettivi architetti-
urbani si sviluppano forme di socialità e impresari. Quest’ultima, costruita dal
comunanza di interessi più approfondite Baurat Johann Bittner nel 1898, emerge
si è soliti parlare di “piccolo villaggio”, dal panorama della Neustadt per l’originale
come è il caso della cooperativa di Aslago facciata in porfido di Sarentino con logge,
analizzata da Camilla Dell’Eva. balconi, sporti e finestre sormontate da
archetti neoromanici. Da essa promana
quel senso di rispettabilità e solidità che
associamo alla casa altoborghese del prin-
cipio del ‘900: facciata rappresentativa
verso strada, quattro alloggi ciascuno da
oltre 200 mq di superficie e 3.30 m di altez-
za, più un piano mansardato abitabile, allo-
ra destinato alla servitù. Dovendo disimpe-
gnare un unico alloggio per piano, il vano
scala è posto lateralmente lungo il lato
libero dell’edificio su cui affacciano anche
i balconi, la veranda e i servizi. La veranda
illumina un ampio vestibolo, Vorzimmer,
A destra
che occupa tutta la campata tra i due muri
Casa Bittner, J. Bittner,
pianta e prospetto ovest di spina (interasse 5 m). Ogni alloggio
comprende quattro vani da 21 a 35 mq
1 Standardizzazione
degli alloggi dal
e una cucina abitabile da 14 mq. L’edificio
Manuale dell’architetto 1 profitta del dislivello esistente tra via
10 Kondominium / Condominio – Condominio, Zinshaus, Maison & Palais Oktober Ottobre 2000 turrisbabel 50
Leonardo da Vinci e via Rosmini e usufrui- INA-Casa (1949) e le varie leggi per favorire
sce verso sud di un piano interamente l’accesso degli strati sociali meno abbienti
fuori terra adibito ad alloggio del portiere, alla proprietà immobiliare. Lontane ormai
a lavanderia e Weinkeller, e nella parte dai grandi assi viari e dalle piazze delle
parzialmente interrata a cantina. Esiste adunate le case dell’edilizia residenziale
inoltre un ulteriore piano di cantine com- pubblica vanno a collocarsi molto più dis-
pletamente interrato. cretamente nei quartieri periferici e adotta-
no quel linguaggio antiretorico che per
edilizi della casa in linea (viale Druso 53-67, le spese di riscaldamento a seguito della
1936/39), della palazzina (viale Druso 22, crisi petrolifera del 1973) e l’obbligo di par-
1948), dell’isolato (via Perathoner, 1952/54), tecipare ai costi di urbanizzazione in ragio-
della torre (via Sassari/via Parma, 1956/61). ne della cubatura (legge 10/1977) hanno
Questo progetto non eseguito del 1957 comportato una drastica contrazione degli
per un complesso edilizio di 15.000 mc in spazi comuni dei condomini – non diretta-
via Torino, ripescato dagli archivi della mente monetizzabili – che non di rado
Jörg Stabenow
läßt sich lesen als Überlagerung zweier len Linienmuster ist ein Flächenmuster
orthogonaler Ordnungssysteme, die hier appliziert, das sich aus unterschiedlich pro-
als ‚primäres‘ und ‚sekundäres System‘ portionierten Einzelfeldern zusammensetzt.
beschrieben werden. Das ‚primäre System‘ Die Felder formieren sich zu unregelmäßi-
ist ein homogener Raster aus vertikalen gen Sequenzen, die sich jedoch auf jeder
und horizontalen Streifen, in denen sich die Ebene symmetrisch organisieren und von
Lage der Stützen und Geschossniveaus Stockwerk zu Stockwerk wiederholen. Varia-
abbildet. Vor das Liniennetz des ‚primären tion und Regel, Abwechslung und Wieder-
Systems‘ tritt die Flächenstruktur des holung halten sich in dieser abstrakten
‚sekundären Systems‘. Sie setzt sich zusam- Komposition die Waage.
men aus waagerechten und senkrechten Das zweidimensionale Spiel der Linien und
Bändern, von denen die einen unterhalb der Flächen wird bereichert durch die dreidi-
Geschossdecken verlaufen, die anderen in mensionale Beziehung zu den dahinterlie-
unterschiedlicher Breite und wechselnden genden Wohnungsfronten mit ihren Fens-
Foto: Ludwig Thalheimer
aus der Geschossgliederung entwickelt, Ingredienzien. Zwei der Projekte seien hier einerseits die tragende Struktur des Gebäu-
sondern aus der vertikalen Reihung der vorgestellt. des, andererseits die Struktur der das
Fenster, die durch Brüstungsfelder mitein- Die langgestreckte Front der 1961- 62 errich- Gebäude umschließenden Hülle abbilden
ander verbunden werden. Durch die wech- teten Nr. 167-181 rhythmisieren die Archi- können. Im Idealfall ist der Raster rich-
selnde Gestaltung und Anordnung der tekten durch den Wechsel von stark struktu- tungslos: oben und unten, links und rechts
Brüstungselemente erhält jede der vertika- rierten Abschnitten mit sparsam geglieder- sind gleichwertig. Grundsätzlich besitzt der
len Gruppen ihren eigenen Rhythmus. Die ten Intervallen. Die straffer organisierten Raster keinen Anfang und kein Ende: Das
ungegliederten Wandabschnitte zwischen Fassadenabschnitte sind jeweils zwei Ach- Liniensystem läßt sich vertikal und horizon-
den Fensterkolumnen dienen als Resonanz- sen breit und bestehen aus vertikalen, die tal unbegrenzt vorstellen. Das Wesen des
fläche. Farbe und Material unterstützen die Position der Stützen anzeigenden Streifen, Rasters besteht in der beliebig häufigen
Klangqualität der Fassadenkomposition. violett markierten Geschossdecken, schma- Wiederholung gleichartiger Kompartimen-
Das warme Ocker der Ziegelverkleidung bil- len Balkons und geschosshohen Betonre- te. Rationalität, Objektivität, Serialität sind
det den Grundton, von dem sich die stump- liefs. Eine abweichende Gestaltung im
fe Messingfarbe der Stützen im Erdgeschoss, gesamten dritten Obergeschoss stärkt den
die orange Farbfassung der Geschossdek- horizontalen Zusammenhalt der Fassade.
ken in den äußeren Fassadenabschnitten Mit sehr einfachen Mitteln ist hier eine
und das graue Betonrelief der Brüstungs- große Fläche wirksam strukturiert.
platten als Klangvarianten abheben. Eine komplexere Artikulation entwickeln die
beiden Architekten 1962/63 für die angren-
Dalla Bona/Zamolo: Drususallee 167-181 zende Nr. 195-203 und 215-223. Die beiden
und 195-203/215-223 identischen Baukörper gliedern sich jeweils
Armando Roncas Fassadenlösungen setz- oberhalb eines straßenbegleitenden Laden-
ten in Bozen einen Standard, an dem ande- geschosses in zwei vor- und zwei zurück-
re Architekten sich orientierten. Dies gilt springende Volumina. In jeder Etage folgt
insbesondere für seinen gleichaltrigen Kol- über der weiß markierten Geschossdecke
legen Giovanni Sale, der zu Beginn der ein grobkörnig verputzter Brüstungsstrei-
fünfziger Jahre in Bürogemeinschaft mit fen, in den hochrechteckige, ziegelverklei-
Ronca arbeitete und sich später an der Pla- dete Felder eingestellt sind. Die geschoss-
nung der Wohnanlage in der Sassaristraße weise gegeneinander versetzten Felder
beteiligte. Das an der Sassaristraße ver- rhythmisieren die Etagenfolge. In den
wendete Motiv der einem orthogonalen zurücktretenden Fassadenabschnitten und
Gitter vorgehängten Sichtschutzplatten auf der Gebäudeflanke dienen dieselben
greift Sale in seinem 1957-60 ausgeführten Felder als Sichtschutzplatten für Balkons.
2
Etagenwohnhaus an der Ecke Südtiroler- Volumetrischer Rhythmus der Baukörper-
straße 37-55/Garibaldistraße 28-44 auf. gliederung und Felderrhythmus der Fassa- die Eigenschaften, die im Raster zur Dar-
Dabei verwandelt er das starre Gitterwerk dengliederung ergänzen einander. stellung kommen. Damit ist er prädestiniert
in eine biegsame Hülle, mit der er die kur- als Emblem für eine Architektur, die die
vierte, vor- und zurückspringende Eckbe- Raster und Rahmen Befolgung funktionaler, konstruktiver und
baung allseitig umgibt. bauwirtschaftlicher Bedingungen zum obers-
In freierer Weise läßt sich auch ein jüngeres Der Raster ist eines der Schlüsselthemen ten Kriterium zeitgemäßen Bauens erhebt.
Architektenteam von Roncas Fassadenlö- der architektonischen Moderne. Er entsteht Zugleich bietet er sich an als Angriffsfläche
sungen inspirieren. Das Büro Dalla Bona mit der Skelettbauweise in den Chicagoer für eine Kritik, die der modernen Architek-
und Zamolo, das seit Mitte der fünfziger Hochhausbauten des späten 19. Jahrhun- tur Schematismus, Maßstabslosigkeit, die
Jahre in Bozen zahlreiche Wohnbebauun- derts. In Europa tritt er erstmals um 1903 Nivellierung des Individuellen vorwirft.
gen realisiert, zeigt sich in seinen Fassaden- im Betonfachwerk der Pariser Etagenwohn- Auch in Bozen wird in den fünfziger Jahren
gestaltungen ausgesprochen experimen- bauten Auguste Perrets und Henri Sauva- der Raster zum Erkennungszeichen archi-
tierfreudig. Als Beispiele können mehrere ges in Erscheinung, aber auch in den Fugen tektonischer Modernität – jedoch erst, nach-
fünfgeschossige Etagenwohnbauten im der Plattenverkleidung der Wiener Post- dem ihm seine als bedrohlich empfunde-
unteren Verlauf der Drususallee gelten, in sparkasse Otto Wagners. Sein Siegeszug nen Eigenschaften genommen wurden.
denen die Architekten unterschiedliche beginnt in den fünfziger Jahren, als sich die Dies geschieht auf dem Weg seiner Integra-
Gliederungsvarianten erproben. Eine diffe- Skelettbauweise weltweit durchsetzt. tion in ‚komponierte‘ Fassaden. Vom objek-
renzierte Putzstruktur, wechselnde Fenster- Damals wird der Raster zum Emblem einer tiven ‚System‘ verwandelt er sich dabei in
formate, rhythmisch gegeneinander ver- internationalen Moderne. ein subjektiv interpretiertes ‚Thema‘ der
setzte Flächen, reliefierte Platten und der Der Raster als Fassadenstruktur ist ein Fassadengestaltung. Der Raster wird vari-
sparsame Einsatz von Farbe sind dabei ihre orthogonales Liniensystem, in dem sich iert, rhythmisiert, maskiert und gerahmt.
20 Kondominium / Condominio – Das Gesicht des Condominio Oktober Ottobre 2000 turrisbabel 50
Variation: Keiner der von Ronca verendeten schen Abstraktion, die in den Bildern Piet
Raster gleicht dem anderen. Die Raster Mondrians ihren wichtigsten historischen
unterscheiden sich durch die Proportionie- Bezugspunkt findet.
rung der Kompartimente, durch die Akzen-
tuierung der Horizontalen oder der Vertika- Die Fassade als ‚Bild‘
len, durch das jeweilige Verhältnis zwischen
vorgehängtem Gitter und dahinterliegen- Das moderne Etagenwohnhaus entsteht
dem Gebäude. aus der horizontalen und vertikalen Addi-
Rhythmisierung: Indem Ronca dem einfa- tion identischer Wohneinheiten. Schon 1902
chen Gitter zusätzliche Gliederungselemen- bezeichnete der Wiener Architekt Otto Wag-
te integriert – Brüstungsgesimse an der ner diesen großstädtischen Typus treffend
Perathonerstraße, Balkonniveaus an der als ‚Zellen-Konglomerat‘. Die Anonymität
Sassaristraße –, überführt er den homoge- eines solchen ‚Zellen-Konglomerats‘ spie-
nen Raster in ein rhythmisches Liniennetz. gelt sich im gleichförmigen Gitterwerk des
Maskierung: Ronca blendet seinen Linien- Fassadenrasters. Die individuelle Einzel-
netzen flächige Strukturen vor. An der wohnung läßt sich in ihm nicht mehr
Perathonerstraße ist die vorgeblendete wiedererkennen. Für den Verlust an Indivi-
Fläche ein grobmaschiges System aus hori- dualität entschädigt die Fassade als ‚Bild‘.
zontalen und vertikalen Bändern, das die Sie gibt dem ‚condominio‘ als Ganzem ein
rhythmische Akzentuierung der Fassade unterscheidbares Gesicht und verbindet die
verstärkt. An der Sassaristraße besteht die Wohneinheiten zur wiedererkennbaren
Maske aus zahlreichen Einzelflächen, die ‚Adresse‘. Zugleich übernimmt sie eine
sich als abstraktes Muster über das Gitter- Nobilitierungsfunktion, die der repräsenta-
werk verteilen. In beiden Fällen sind die tiven Wirkung der historistischen Fassaden-
vorgelegten Flächensysteme symmetrisch architektur eines gründerzeitlichen Mietspa-
organisiert. Dadurch erhält der richtungs- lasts vergleichbar ist. Der gestalterische
lose Raster eine ideelle Mittelachse, wird Anspruch der Fassadenkomposition vertritt
also gerichtet. den sozialen Anspruch des ‚condominio‘.
Rahmung: Oben und zu beiden Seiten fasst Die Fassade des Etagenwohnhauses als
Ronca den Raster durch einen umlaufen- Trägerin eines gesellschaftlichen Anspruchs
den Rahmen ein und gibt so der potenziell verspricht dem künftigen Bewohner die
unbegrenzten Gitterstruktur einen klaren Erhöhung seines Sozialprestiges. Dem Bau-
Abschluss. Auch die aus vertikalen Kolon- herrn hingegen verspricht sie eine Steige-
3
nen gebildete Höhenentwicklung der Fassa- rung der beim Verkauf der Wohneinheiten
de in der Dantestraße beschließt er durch zu erzielenden Rendite. Aus seiner Sicht
einen Rahmen. Das Motiv der rahmenför- erfüllt das Fassadenbild den Zweck einer
migen Umfassung ist ein Kompositionsmit- Reklametafel, die für das angebotene Pro-
tel, das sich von Mailänder Etagenwohn- dukt ‚Wohnung‘ wirbt. Mit den anspruchs-
bauten der dreißiger Jahre – der Casa Ghi- vollen Fassadenlösungen der Perathoner-
ringhelli (1933) und der Casa Rustici (1933- straße 1-25 und der Dantestraße 2-4 wen-
35) von Giuseppe Terragni und Pietro Lin- det sich der Bauherr an ein bürgerliches,
geri – ableiten lässt. Der Rahmen, mit dem potenziell zahlungskräftiges Publikum.
Ronca seine Fassaden umgibt, lässt die Bemerkenswert erscheint, dass auch der
gerahmte Fläche als kompositorische Ein- staatliche Bauherr IACP seine Sozialwoh-
Vorhergehende Seite heit, als ‘Bild’ wahrnehmen. ‘Bilder’ im nungsbauten an der Sassaristraße 50-76
Gigi Dalla Bona und
Sinne abstrakter Flächenkompositionen durch eine anspruchsvolle Fassadenarchitek-
Jole Zamolo, Etagenwohn-
haus mit Läden, Bozen, sind die Fassaden aller hier vorgestellten tur ausstattet. Vermittelt durch den Anspruch
Drususallee 195-203, 1962-63 Etagenwohnbauten - vom komplexen der Fassadengestaltung, tritt die Volkswoh-
(Foto: Ludwig Thalheimer)
Liniengeflecht der Perathonerstraße bis nungsanlage in Konkurrenz zum bürger-
3 Gigi Dalla Bona und zum kontrapunktischen Felderrhythmus der lichen Etagenwohnhaus. Wird damit ein
Jole Zamolo, Etagenwohn-
Drususallee. Liniengeflecht und Felder- höherer gesellschaftlicher Stellenwert für
haus mit Läden, Bozen,
Drususallee 167-181, 1961-62 rhythmus begegnen sich in der bildhaften das Wohnen des ‚Volkes‘ reklamiert? Oder
4 Armando Ronca, Fassadenkomposition der Sassaristraße. soll die Angleichung an bürgerliche Wohn-
Etagenwohnhaus mit Läden,
Das architektonische Fassadenbild scheint vorstellungen eine Verbürgerlichung der hier
Bozen, Duca d’Aosta-Allee
27-41, 1968-70 hier in Dialog zu treten mit einer maleri- einziehenden Arbeiterfamilien bewirken?
turrisbabel 50 Oktober Ottobre 2000 Das Gesicht des Condominio – Kondominium / Condominio 21
Flavio Schimenti
Camilla Dell’Eva
Costruire ed abitare:
la progettazione
al servizio dell’uomo
«…se abbiamo intenzione di classificare in obiettivi, ovvero operare un’approfondita
modo adeguato (…) i vari generi di edifici analisi del territorio e delle comunità inse-
e le varie parti all’interno di ciascun gene- diate, al fine di proporre una riorganizzazio-
re, il metodo di una siffatta indagine impo- ne spaziale che, in base alla disponibilità ed
ne in ogni caso di chiarire esaurientemente alla economicità delle risorse, risponda al
quali differenze vi siano tra gli uomini: giac- meglio alle esigenze più profonde degli
ché gli edifici sono fatti per loro e variano uomini. Tuttavia essa, di fronte a pressanti
in rapporto alle funzioni che svolgono nei esigenze pratiche ed economiche, si trova
loro riguardi» spesso costretta a procedere alla costruzio-
L. B. Alberti ne della città secondo regole tecniche stan-
dardizzate e meramente formali. Eppure
Avreste mai pensato che uno dei padri del- non è detto che la qualità della vita misura-
l’architettura potesse rivelarsi un precurso- ta e perseguita in termini di cubatura e
re delle riflessioni sociologiche sulla città? attrezzature, attraverso l’applicazione di
Eppure, in queste sue parole Leon Battista standards edilizi fissi, corrisponda realmen-
Alberti coglie perfettamente l’idea di fondo te alle esigenze di vita degli abitanti1.
che ha guidato la nascita e lo sviluppo
della disciplina sociologica urbana, rivelan- Per il sociologo una buona qualità della
do inaspettatamente lo stretto rapporto che vita va ricercata non soltanto in una buona
intercorre tra due discipline comunemente qualità dell’abitare e in una sufficiente pre-
ritenute indipendenti. senza ed efficienza di servizi pubblici, ma
anche – e soprattutto – nella concreta pos-
Scopo primario della sociologia è quello di sibilità, data agli abitanti, di esercitare al
chiarire il rapporto causale che lega un meglio la propria socialità. Gli elementi
gruppo sociale, con la sua cultura ed i suoi architettonici in sé, tuttavia, non sono suffi-
valori precipui, al territorio da esso occupa- cienti a determinare il sorgere di relazioni
to, con la sua forma e il significato simboli- sociali stabili; piuttosto l’organizzazione
co che gli viene attribuito. Essa è la scienza spaziale può favorire, od ostacolare, i rap-
che studia la genesi ed i prodotti dell’agire porti già esistenti in nuce, nella misura in
sociale degli uomini, aspetto visibile del cui preveda o meno degli spazi adatti all’e-
loro più profondo e peculiare universo di sercizio di tali rapporti: una piazza, un
valori, con lo scopo di risalire dalle forme parco, una panchina dove sedersi a chiac-
materiali in cui esso si esprime alla causa chierare. In mancanza di ciò la città stessa
Sopra Planimetria dell’insediamento prima che le ha determinate. Per questo si ribella, finendo per imporre la propria
1 – Stecche da 2 a 12 piani
forme materiali simili, come una casa o forma alla cultura e alle relazioni dei suoi
2 – Edificio per il riscaldamento
3 – Parcheggi una chiesa, non possono essere espressio- stessi abitanti ed innescando, di conse-
4 – Garage ne di valori e aspirazioni universali, ma il guenza, un processo di reazioni a catena
5 – Garage interrati
loro significato e la loro valenza vanno difficilmente arginabile.
6 – Parco giochi per bambini piccoli
7 – Campo sportivo ricercati nel senso specifico che il gruppo Si capisce allora l’urgenza di riunire l’urba-
8 – Campo giochi attrezzato
sociale che le ha costruite vi ha riposto, in nistica alle riflessioni sociologiche, poiché
9 – Asilo
10 – Centro parrocchiale quanto irrinunciabile espressione culturale. ad essa spetta il compito di rendere visibile
11 – Negozi e ufficio costruzioni La scienza urbanistica dal canto suo, pur – e, perché no, anche vivibile – ciò che la
12 – Bosco
partendo da presupposti differenti, tende sociologia ha potuto comprendere della
A destra Facciata del complesso per sua natura a fare propri i medesimi realtà socioculturale che si è trovata di
26 Kondominium / Condominio – Costruire ed abitare: la progettazione al servizio dell’uomo Oktober Ottobre 2000 turrisbabel 50
fronte. Se non riusciremo a leggere nei fe- Nonostante da lontano appaia come un
nomeni la Weltanschauung che essi hanno unico, grande edificio, il complesso è in
voluto esprimere, le forme materiali pro- realtà costituito da 3 blocchi indipendenti,
dotte dall’uomo ci appariranno irrimediabil- che racchiudono in sé diversi spazi verdi
mente mute e prive di senso; ma se invece per l’incontro e lo svago di adulti e bam-
saremo in grado di individuare in esse la bini, oltre a diverse sale per il tempo libero
direzione del mutamento sociale e cultura- e spazi pubblici di vario genere, tanto da
le, potremo giungere ad operare in futuro connotare il complesso sempre più come
delle scelte di organizzazione dello spazio un vero e proprio quartiere nel quartiere.
realmente rispondenti alle esigenze più I diversi blocchi sono collegati tra loro at-
profonde degli uomini. traverso scale e labirintici passaggi interni,
tali da determinare, in verità, scarsa ricono-
Il complesso “St. Albuin” di Aslago, scibilità dei luoghi e difficoltà di orienta-
un commento sociologico mento per chi proviene dall’esterno2. Gli
edifici sono sfasati gli uni rispetto agli altri
Il complesso “St. Albuin” di Aslago, facil- allo scopo di garantire ad ogni alloggio una
mente individuabile nel contesto urbano a sufficiente esposizione ed una libera visua-
causa della sua mole rilevante, della sua le verso la città. In questo la naturale pen-
posizione sopraelevata e del forte impatto denza del terreno ha giocato un ruolo posi-
visivo dovuto ai colori delle facciate, risulta tivo, salvo considerarne le inevitabili riper-
essere un elemento caratteristico dell’e- cussioni all’interno degli alloggi; molti ap-
spansione urbana che negli ultimi 30 anni partamenti, infatti, si sviluppano addirittura
ha interessato la città di Bolzano. Nel com- su 3 livelli, rendendo poco agevoli gli spo-
plesso stesso, in quanto testimonianza stamenti interni, soprattutto per le persone
esemplare delle tanto criticate tendenze più anziane3. A questi alloggi si accede at-
architettoniche diffuse negli anni 70, che traverso ballattoi di proprietà comune che
privilegiavano edifici a forte densità abitati- corrono lungo tutto l’edificio e che, come
va, abbiamo individuato un interessante tutte le parti comuni, vengono tenuti puliti
campo d’indagine per la ricerca di una chia- a turno da tutti gli inquilini. Gli alloggi a
ra definizione del concetto di qualità abita- piano terra, invece, si affacciano direttamen-
tiva in ambiente urbano, che possa confer- te sul cortile, quasi a voler riprodurre uno
mare – o al contrario smentire – l’ipotesi di stile abitativo che definiremmo “di paese”.
scarsa qualità della vita in strutture così
1
caratterizzate. Indubbiamente il livello di qualità degli spa-
Il complesso trova la sua origine nell’omo- zi privati, misurato in termini di materiali e
nima Cooperativa, fondata negli anni 60 forniture, risulta elevato per case che anco-
dall’allora direttore della Caritas e Assisten- ra sono definite da molti come “popolari”4;
te del KVW Don Josef Zingerle, allo scopo eppure il fattore di maggiore importanza
di sostenere finanziariamente le famiglie per poter parlare di effettiva qualità della
meno abbienti nell’acquisto del bene-casa. vita è dato dall’organizzazione di quegli spa-
Nel febbraio ’72, grazie a sostegni econo- zi di vita comune che costituiscono il luogo
mici di provenienza austriaca e germanica, di maggiore espressione del carattere pro-
la società St. Albuin finanziò l’acquisto di priamente sociale dell’uomo cittadino.
un lotto di terreno di proprietà della Dioce- Raggiungendo il complesso a piedi si ha
si, ubicato alle pendici del Virgolo, dove, l’impressione di abbandonare la città per
secondo il progetto successivamente re- entrare in una dimensione tutta nuova,
datto dall’Arch. Othmar Barth di Bressano- fatta di verde e di quiete, di bambini che
ne, avrebbero trovato collocazione ben giocano scalzi nel prato e di mamme alla
1 Ballatoi di proprietà
comune che corrono lungo
200 famiglie altoatesine, selezionate sulla finestra. L’isolamento del complesso dal
l’edificio sul retro. base del bisogno e dell’effettiva disponibi- traffico cittadino, infatti, unita all’ubicazione
2 Alcune tipologie presenti
lità economica. centrale degli spazi ricreativi, rende possi-
nel complesso St. Albuin:
appartamento a tre stanze Inizialmente costituita da soli 9 soci, la bile un controllo continuo. Non solo; la
con terrazza e appartamento società ha rappresentato una delle prime conoscenza reciproca e consolidata tra gli
con una stanza
3 Retro del complesso
esperienze di cooperazione edilizia della inquilini ha innescato un meccanismo di
sul cortile interno città di Bolzano. controllo sociale tale, per cui ognuno sente
turrisbabel 50 Oktober Ottobre 2000 Costruire ed abitare: la progettazione al servizio dell’uomo – Kondominium / Condominio 27
Qualitätsstandards und
Instandhaltungsprobleme
Mit einem Eigentumsbestand von über bzw. Nischen, die ihm Licht-, Wind-, und
10.686 Wohnungen ist das Wohnbauinstitut Lärmschutz bieten, in die er sich ungestört
der größte Bauträger des Landes im Wohn- zurückziehen und von denen auser den
bau. Knapp mehr als die Hälfte der Woh- Blick weiträumig schweifen lassen kann.
nungen befindet sich in Orten mit städti- Er braucht ganz einfach „Rückendeckung“.
schem Charakter, der Rest in Dörfern und Die Massenflucht aus den Städten in Rich-
auf dem Land. Die immer noch rege Bautä- tung Naherholungsgebiete, um eben Orte
tigkeit des Institutes erstreckt sich mittler- der Ruhe und Geborgenheit im Freien auf-
weile über einen Zeitraum von mehr als 50 zusuchen, hat Ausmaße angenommen, die
Jahren. Die Erfahrung im Bauwesen hat der Natur keine Regenerationspausen mehr
Tradition. Eine Tatsache, die – abgesehen gewähren. Das Qualitätsangebot der Woh-
von einigen wenigen Ausnahmen – seit nungen des Institutes hinsichtlich ihrer
1972 (Übernahme der Kompetenzen für den Größe, der Güte der verwendeten Baustof-
sozialen Wohnbau durch das Land) für eine fe und der Ausführung steht dem landes-
überdurchschnittlich gute Ausführung der weiten Durchschnitt im Wohnbau an nichts
Bauvorhaben bürgt. nach. Es liegt häufig sogar darüber.
Noch fehlt eine umfassende Untersuchung Der Lebensstandard in den Sozialwohnun-
über das Wohlbefinden der Mieter der Insti- gen auf dem Land zählt zum höchsten
tutswohnungen, trotzdem kann aufgrund Europas. Das ist vor allem auf die beschei-
der gesammelten Erfahrungen und Eindrü- denere Größe der Wohnanlagen und die
cke vieles noch verbessert werden, damit geringere Höhe der Gebäude im Vergleich
die Lebensqualität in den Wohnungen, aber zu jenen im städtischen Bereich zurückzu-
1
vor allem in deren Umfeld gesteigert wer- führen. Der Kontaktfaden (Sicht- und Hör-
den kann. Außerdem ist auf eine Senkung kontakt) zwischen Wohnung und Hofbe-
der immer noch zu hohen Instandhaltungs- reich, Gemüsegarten und Spielplatz bricht
kosten hinzuarbeiten. hier nur selten ab. In den Ballungszentren
müssen Kinder, Mütter und Betagte auf
Lebensqualität diesen unmittelbaren Anschluss zur Woh-
nung verzichten. Es mangelt außerdem,
Lebensqualität, ein weitläufiger Begriff, zu für alte Menschen vor allem, an Betäti-
deren Gestaltung und Schaffung der Woh- gungsmöglichkeiten im Freien (Pflege von
nungsbau für die Menschen einen maßgeb- Gemüsegärten, gemütliches Beisammensit-
lichen Beitrag leisten kann. Das erfolgt im zen in heimeliger und übersichtlicher Um-
wesentlichen durch die Erfüllung sämtlicher gebung usw.). In Orten mit hoher Wohn-
Maßnahmen, die bei der Planung und beim dichte sollte man neben den Kinderspiel-
Bau einer Wohnanlage zu berücksichtigen plätzen Schrebergärten mit dazugehörigen
sind, damit die künftigen Bewohner dort Geräteschuppen vorsehen, damit die
auch gerne leben wollen. Betagten in das soziale Gefüge des Viertels
Ein schwieriges Unterfangen, das nicht eingebunden werden.
immer gelingt, weil in der Regel nach wie In der ehemaligen „Semirurali“-Zone in
vor auf die Außenraumgestaltung der Bozen hat es so etwas gegeben. Im Zuge
Wohnanlagen zu wenig Wert gelegt wird. der Neubebauung der Erweiterungszone
Der Mensch sucht, wenn er sich im Nahbe- „Bozner Au“ (ex „Semirurali“-Zone) 1978
1 Kondominium, Mühlbach-
promenade reich von Gebäuden aufhält, instinktiv vor wurde diese auch für den deutschen Sprach-
Rechts oben Ex Semirurali-Zone allem geborgenen Auslauf unter Bäumen, raum nördlich der Alpen höchst populäre
Rechts unten
Baumalleen und grünen Laubengängen; Möglichkeit der Eigenversorgung, vor allem
Wohnbebauung, Drususstraße
(Fotos: Ludwig Thalheimer) gemütliche Sitzmöglichkeiten im Grünen für Rentner, nicht mehr berücksichtigt.
30 Kondominium / Condominio – Qualitätsstandars und Instandhaltungsprobleme Oktober Ottobre 2000 turrisbabel 50
Andrea Forgione
Minimarket, Tabaktrafik usw.) und ein Kin- werden, wird erst nach Fertigstellung und
dergarten mit Spielgeräten und einer fast Benützung durch die Mieter möglich sein.
romantisch anmutenden „Pergola“ runden Anders beim Projekt von Höller/Klotzner
das Gesamtbild ab. Einzig die Größe der (1993), das mit der Realisierung von
Bauwerke lässt Fragen aufkommen, 8 Wohnungen in der Piavestr. begonnen
obgleich es sicher schwer ist, mit so gro- wurde. Dort handelt es sich um ein archi-
ßen Flächen von einer „maßstabsgerech- tektonisch schwer zu beurteilendes Kondo-
ten“ Gestaltung und Komposition zu spre- minium, da die internen WBI-Richtlinien
chen, auch wenn einige Versuche (110 vor allem bezüglich Baukosten und sinn-
Wohnungen) der architektonischen Mini- voller Belichtung bzw. Flächengestaltung
mierung unternommen wurden. kaum eingehalten wurden.
Dieses Bild wendet sich völlig in den 90er Zwar erscheint die Laubengangfläche sehr
Jahren, in denen sowohl durch bauflächen- großzügig, jedoch schlecht belichtet, da
mäßige wie auch durch höhen- und ener- eine schwere Betonwand die Sicht nach
gietechnische Einschränkungen die Kondo- außen verhindert und das Gebäude sehr
minien kompakter und wirtschaftlicher wer- Verwendung von Solarkollektoren, Gaszen- „wehrhaft“ erscheinen läßt, was sicher
den. Ein gutes Beispiel dafür ist die C- tralheizung, sehr guter Wärmedämmung nicht im Sinne des sozialen Wohnbaues ist,
förmige Bebauung im Baulos D.-Chiesa- (10 cm Kork auf 30 cm Ziegel, WBI-Standard), der ein menschenfreundliches, behagliches
Str.-Ecke Fabio Filzi von Arch. H. Planken- Fenster mit k-Wert 1,3 (jetzt 1,1), Veranden und helles Wohnen in den Vordergrund
steiner, 1992 entworfen, 1994 begonnen mit verschließbaren Wintergärten usw. stellt. Auch die große Eingangshalle über
und leider wegen eines Konkurses immer Diese zwei Kondominien bilden in ihrem zwei Geschoße, sowie die einreihige Tief-
noch in Bau, allerdings in der Endphase. Inneren einen großzügigen Hof, in dem eine garage und der überdachte, von zwei gro-
Die Fassaden sind bereits sehr farbenfroh variable Wegeführung kleine private Gärten ßen elliptischen Bögen gebildete Freiraum
und lustig, die einzelnen Stahl- und Beton- voneinander abgrenzt. Die Tiefgaragen entsprechen nicht dem Kondominiums-
elemente bekommen plastische Bedeu- sowie die Kellerräume sind fast oberirdisch standard für 8 Wohnungen, so dass das
tung und gliedern die Kondominien, die angeordnet, während sich der Innenhof auf Institut intern eine Umplanung für die
wohnungsinternen Grundrisslösungen +3,00 m befindet. Ein überdachter kleiner Errichtung seines neuen Sitzes in diesem
sind funktioneller, rationeller und mieten- Säulengang zur Straße hin erschließt einen Gebäude begonnen hat.
günstig. Der Energieeinsparung wird große Supermarkt, eine Cafeteria und eine örtli- Wenn man nun die Meraner Situation be-
Bedeutung zukommen, und zwar durch che Anlaufstelle der Sanitätseinheit. trachtet, bemerkt man zumindest im Kon-
Bemerkenswert auch die Stiegenhäuser, dominiumbau die Tendenz des WBI, die
die bis zu acht Wohnungen erschließen, alle Flächen und Volumina immer rationeller zu
wie üblich in Marmor ausgeführt, deren nutzen, um so durch gezielte Kosten – bei
Alutüren und –fenster in unterschiedlichen gleichbleibender Qualität – den gewünsch-
Farben lackiert sind und somit eine Identi- ten Standard zu erreichen. Einige Projekte,
fikation ermöglichen. Im Dachbereich sind wie z.B. die 95 Wohnungen in Meran, wer-
pro Kondominium zwei Dachterrassen den aber noch zeigen müssen, ob der Kon-
und ein großer Dachboden untergebracht. dominiumbau des WBI, welcher sich von
Insgesamt machen die bis zu vier Geschos- den „Brutalismen“ der 60er und 70er Jahre
se hohen Bauwerke einen chromatisch sehr distanziert hat und möglichst hohe Lebens-
freundlichen Eindruck. und Wohnfreude für die Mieter anstrebt,
Ein ähnliches Projekt befindet sich noch in immer noch einen positiven Ansporn für
der Planungsphase und wird ein Konglo- die Privatwirtschaft, die mit deutlich höhe-
merat von Kondominien werden, welches ren Kosten arbeitet, leisten kann.
das WBI in der Verandenstr. (Luis-Zuegg-
Str.) nahe der Torggler-Chemie nach einem Ich glaube aber persönlich, dass sehr viele
Entwurf eines Meraner Architekten realisie- Fehler jeglicher Art, die in der Vergangenheit,
ren wird. Es handelt sich um insgesamt 95 weiß Gott auch wann und warum, began-
Wohnungen, die in verschiedenen Gebäu- gen worden sind, durch ein steigendes kriti-
den von je vier bis zwölf Einheiten zusam- sches Interesse der einzelnen Bewohner und
mengefasst sind. Für heutige Verhältnisse einer neuen, positiven Bewusstseinbildung
wirkt das Bauwerk stark gegliedert (Stie- nicht mehr auftreten werden, da auf den
genhäuser, Balkone, Gänge usw.), aber Projektanten und Bauausführenden heute
eine genaue Beurteilung, ob die richtungs- eine hohe planerische, wirtschaftliche aber
weisenden Maßstäbe des WBI eingehalten vor allem „soziale“ Verantwortung lastet.
36 Kondominium / Condominio Oktober Ottobre 2000 turrisbabel 50
Edilizia e architettura
Turrisbabel ha invitato tre operatori nel set- richiede un elevato standard qualitativo di
tore edile a delineare il loro modo di inten- produzione edilizia.
dere la relazione tra architettura ed edilizia. Per qualità architettonica ritengo debba
Ci siamo rivolti al sig. Elio Serra della intendersi la capacità di risolvere in modo
F.lli Serra costruzioni generali ed iniziative ottimale sia le necessità funzionali/distri-
immobiliari, all’ing. Wittig di Domus Resi- butive che quelle tecnico/costruttive in un
denz e all’arch. Stenico presidente della quadro unitario capace di interpretarle
Lega delle Cooperative, in quanto ritenia- compiutamente sotto il profilo estetico.
mo essi rappresentino tre modi di operare Domus Residenz: Was ist architektonische
possibili nell’edilizia residenziale. I primi Qualität? Eine nicht leicht zu beantworten-
due imprenditori costruiscono per terzi e de Frage! Architektonische Qualität zu
vendono senza intermediari immobiliari il erlangen, bedeutet – abgesehen von der
proprio prodotto, del quale devono garanti- hierfür erforderlichen Kreativität – vor
re qualità, funzionalità e durata, il terzo allem ein Verständnis für die örtliche Situa-
ente si pone come struttura organizzativa tion, die Beherrschung einer zeitgemäßen
ed amministrativa di un’utenza che intende Formensprache, sowie einen fachkundigen
costruire in proprio. I presupposti e gli und ehrlichen Einsatz der Materialien. Ein
scopi sono differenti, ma l’obbiettivo è weiteres Merkmal architektonischer Qua-
comunque quello di realizzare case d’abita- lität eines Projektes/Baues ist, wenn seine
zione. Ci siamo chiesti che spazio e che peso Aussagekraft über längere Zeit Bestand hat
è lasciato all’architettura ed in che modo il und auch jene überzeugen kann, die nicht
suo promotore, l’architetto rientra nel ciclo der Architektur-Elite angehören.
produttivo del patrimonio immobiliare. - Die örtliche Situation erfassen: Ich hoffe,
dass die Planungsverantwortlichen imstan-
Turrisbabel: Cosa intende per qualità archi- de sind, die Werte des gebauten Umfeldes
tettonica e qualità edilizia? / Was verstehen zu erkennen und zu respektieren, sie zu
Sie unter architektonischer Qualität und speichern und neu zu interpretieren oder
Bauqualität? ihnen sinnvolle neue hinzuzufügen.
- Zeitgemäße Formen und Materialien:
F.lli Serra costruzioni: E’ forse improprio Dies ist für mich ein wesentlicher Teil der
voler considerare questi due termini in architektonischen Qualität, da in Südtirol
modo distinto e contrapposto in quanto schon zuviel Bausubstanz eine unglückliche
essi rappresentano due aspetti di un dato und unsinnige Re-Produktion einer fehl-
che si realizza nei fatti in modo unitario. interpretierten Vergangenheit ist. Eines
2
In considerazione dell’alto valore del mer- meiner wesentlichen Anliegen ist es, die
cato abitativo provinciale, che considera la obengenannten Ziele zumindestens in
casa come bene di investimento oltre che Ansätzen zu erreichen.
d’uso (basta pensare al rapporto di merca- Was ist Bauqualität? Eine nicht so schwieri-
to tra casa in proprietà ed in affitto) e con- ge Sache: Hier genügt es, die nötige Fach-
cepito quindi per durare nel tempo, si può kenntnis, Erfahrung und Sorgfalt anzuwen-
probabilmente intendere per qualità edilizia den; die Bauqualität resultiert im wesent-
l’alta qualità dei materiali e delle tecnologie lichen aus der Einhaltung der Regeln der
utilizzate nel processo costruttivo. Naturwissenschaft und der Bautechnik (für
Ciò riguarda tutti gli aspetti del processo letztere wird in den komplexeren Bereichen
edile e coinvolge in modo particolare oltre wie der Installationstechnik immer mehr
agli elementi strutturali propri della costru- eine enge Zusammenarbeit mit kompeten-
zione soprattutto gli elementi di finitura ten Fachbüros notwendig). Schwieriger
(Impianti tecnologici, serramenti, pavimen- wird es, wenn hier an der falschen Stelle
tazioni, isolazioni e coibentazioni e finiture) gespart wird: So kann man z.B. bei öffent-
In sostanza il mercato abitativo locale lichen Bauaufträgen mit Mindestpreisverga-
turrisbabel 50 Oktober Ottobre 2000 Edilizia e architettura – Kondominium / Condominio 37
ben infolge des Ausschlusses von guten Credo che la consapevolezza di ciò sia
(und deshalb auch nicht den billigsten) Fach- diventata negli ultimi tempi in parte anche
betrieben genügende Beispiele von Pfusch patrimonio sia dei costruttori che dei pro-
am Bau als Folge von Sparwut finden. fessionisti, ma soprattutto anche degli
Hier gilt wie überall: Das billigste Angebot utenti. Nel corso della personale esperien-
ist meist nicht das wirtschaftlichste! za nel settore ho infatti avuto modo di veri-
Arch. Stenico: Se mi permette vorrei esten- ficare come negli ultimi anni sia di molto
dere la domanda alla “qualitá urbanistica” cresciuta l’attenzione agli aspetti qualitati-
che é quella che condiziona il valore in sé vo-architettonici nell’edilizia abitativa, ren-
delle singole costruzioni. Le case di abita- dendo più interessanti quei manufatti che
zione realizzate dalle cooperative edilizie presentano un alto valore architettonico.
hanno sofferto quasi sempre di una certa Domus Residenz: Das Verhältnis zwischen
angustia urbanistica, sono state cioé collo- Bautätigkeit und Architektur. Die Bauten im
cate in modo residuale all` interno dei piani öffentlichen Bereich haben in unserem
di attuazione che vengono proposti dai pro- Land durch die Architekturwettbewerbe
prietari privati dell`area. Oppure sono state eine gewisse Vorbildfunktion übernommen
collocate nei cosiddetti “fazzoletti”. Ritengo (leider nicht immer). In der privatwirtschaft-
invece che le cooperative dovrebbero poter lichen Bautätigkeit, die im allgemeinen
partecipare alla definizione del piano di etwas weniger Mut zu neuen und unkon-
attuazione assieme ai proprietari privati. ventionellen Lösungen hat, werden allmäh-
Ritengo che la qualitá edilizia, nel senso lich doch mehr Aufträge an Architekten
5
della casa “costruita bene” come ci chiedo- vergeben, welche sich im öffentlichen Be-
no i nostri soci, sia la condizione indispen- reich Anerkennung und einen guten Ruf
sabile, ma non sufficiente per raggiungere verschafft haben.
la qualitá dell`abitare cui tutti aspiriamo. Arch. Stenico: Mi sembra che vi sia un pes-
E´solo la qualitá architettonica dell`inter- simo rapporto perché la gran parte delle
vento che consente di armonizzare la strut- energie viene assorbita da fatti amministra-
tura alle funzioni che essa svolge ed alle tivi, giuridici, burocratici al punto tale da
persone che la abitano. mettere in secondo piano la consapevolez-
za e l’analisi (anche critica) delle proposte
Turrisbabel: Secondo la Sua esperienza in architettoniche.
che rapporto stanno attività edilizia ed
architettura? / Aufgrund Ihrer Erfahrung, in Turrisbabel: Quali sono le qualità di un
welchem Verhältnis stehen Bautätigkeit progetto che consentono di vendere meglio
und Architektur? un prodotto edilizio? / Welche sind die
Eigenschaften eines Projektes, die erlau-
F.lli Serra costruzioni: Credo che tale do- ben, ein Bauprodukt besser zu verkaufen?
manda esprima un problema assai rilevan-
te e precisamente: probabilmente più del F.lli Serra costruzioni: Credo di aver già par-
70% del volume che viene globalmente zialmente risposto a questa domanda e
costruito sul territorio è costituito da volu- comunque ritengo che la capacità di risol-
me a carattere residenziale o ad esso assi- vere sia le esigenze funzionali che quelle
milabile, che in considerazione di quanto costruttive in un quadro di qualità formale
precedentemente detto è destinato a segna- siano elementi progettuali fondamentali
re per lungo tempo il territorio in cui viene per la vendita di un prodotto edilizio.
realizzato, per cui la qualità architettonica Domus Residenz: Würde ich ein Rezept
ed urbanistica del nuovo costruito assume hierfür besitzen, so würde ich es der Kon-
particolare rilevanza. Ritengo assai positivo kurrenz hier nicht verraten. Eine Erfahrung,
che oggi si comprenda il valore ed il peso die wir diesbezüglich jedoch machen mus-
del carattere architettonico di quella che sten, ist, dass manche Projektmerkmale,
una volta veniva definita “semplice edili- welche wir qualitativ interessant fanden –
zia”, relegando troppo spesso l’interesse die jedoch von traditionellen Standardlö-
delle categorie professionali all’architettura sungen abwichen – von etlichen Käufern
con la “A” maiuscola, riferita soprattutto ai nicht erkannt bzw. verstanden wurden.
progetti di opere pubbliche. Käufer mit mehr Wissen über Bau- und
turrisbabel 50 Oktober Ottobre 2000 Edilizia e architettura – Kondominium / Condominio 39
keit kritische Punkte für den Verkauf ausfin- ditoriale sia cresciuta la sensibilità verso le
dig gemacht und entsprechend nachkorri- qualità architettoniche della progettazione
giert werden können. Ein wesentliches nella ricerca di un rapporto che riconosce
Bedürfnis der Käufer, der Wunsch nach alla progettazione architettonica la capacità
großzügigen Wohnflächen, wird von uns di conferire al prodotto edilizio un maggior
völlig ungewollt limitiert: livello di qualità e conseguentemente di
- Die von Angebot und Nachfrage regulier- appetibilità sul mercato immobiliare.
ten Grundpreise (so teuer wie rar) und die Domus Residenz: Nachfrage und Interesse
möglichen maximalen Verkaufspreise füh- an architektonischer Qualität lassen sich
ren unvermeidlich dazu, dass die Räume leichter wecken, wenn Bauvorhaben die
der Wohnungen meist so klein wie gerade Rohbauphase überschritten haben; so kön-
noch verträglich ausfallen. nen beim Begehen und realen Erleben der
Arch. Stenico: Esiste un paziente lavoro di Wohnungen architektonische Qualitäten
ascolto dei soci delle cooperative di abita- dem Kunden klar vermittelt werden, was
zione da parte della nostra associazione, allein mit Plänen, Modellen oder 3D-Zeich-
la Legacoop. Inoltre la partecipazione dei nungen wesentlich schwieriger ist.
soci é prevista in tutte le fasi del processo Arch. Stenico: E’ compito dell’architetto
edilizio (dalle decisioni urbanistiche fino ai quello di dare ai soci gli strumenti di lettu-
fatti tecnico-costruttivi). Quale miglior ra della propria proposta architettonica; in
modo di analizzare le esigenze dellùtente? cooperativa anche la progettazione puó e
deve diventare un fatto democratico e di
Turrisbabel: È richiesto, o c’è corrisponden- partecipazione.
za verso un prodotto architettonicamente
connotato? / Gibt es ein Verlangen nach Turrisbabel: Industrializzazione edilizia e
Produkten mit architektonischer Qualität? serialità contrapposte a variabilità della
pianta e movimetazione dei volumi. In che
F.lli Serra costruzioni: A differenza degli modo l’applicazione di sistemi industrializ-
anni ’70 ed ’80, dove il modello architetto- zati in edilizia può risultare interessante?
nico più richiesto era quello cosiddetto / Bauindustrialisierung und Serienproduk-
“tirolese” (Rivestimenti in legno sulle fac- tion stehen im Gegensatz zu der Variabili-
ciate, tetti a falde molto inclinate e con tät im Grundriss und der Bewegung von
grossa sporgenza, balconi con ringhiere Volumen. Inwiefern kann die Applikation
massicce in legno ecc.) ed una fase dalla von Systemen der Bauindustrie interessan-
metà degli anni ’80 a parte degli anni ’90 te Aspekte ergeben?
dove è stato praticato, anche dai professio-
nisti, un discutibile mix stilistico con ele- F.lli Serra costruzioni: Ritengo che l’indu-
menti che vanno dal postmoderno a cita- strializzazione della produzione edilizia
zioni di svariata provenienza (torrette, logge nella nostra provincia non ha avuto in pas-
colonnate, timpani ecc.), la clientela si è sato e difficilmente avrà in futuro applica-
sensibilizzata e si è orientata o al recupero zioni consistenti a causa delle caratteristi-
immobiliare del patrimonio di reale valenza che del mercato abitativo che ho esposto
storica, rispettandone le caratteristiche ai punti precedenti. Parziali elementi di pre-
tipologiche originarie, o nel caso di nuove fabbricazione vengono semmai utilizzati
realizzazioni si mostra in parte più sensibile negli scantinati e nei piani interrati destina-
ad un linguaggio architettonico moderno, ti ad autorimessa.
scevro da eccessi decorativi e di valenza Domus Residenz: Zum Glück bedingen
compositiva sotto il profilo architettonico. die wirtschaftlichen Vorraussetzungen in
Rispetto al passato c’è più sensibilità sia da Südtirol, dass serielle Fertigteilbauten im
parte dell’utenza finale che da parte della Wohnbau nur einen kleinen Marktanteil
A sinistra Cooperative Edilizie committenza immobiliare verso prodotti einnehmen, und dass vorwiegend indivi-
In alto: Chiara/Abitcoop,
che esprimono contenuti architettonici duelle Architektur verlangt wird. Im Ausbau
(Arch. R. Palazzi)
Al centro verso sinistra: moderni e sicuramente connotati, viene ist es jedoch wichtig, auf Produkte der
Coop. Euriopa 92 riconosciuto al prodotto edilizio il valore Serienproduktion zurückzugreifen, da an-
(Arch. P. De Martin)
Sotto: Coop. Alioscia
aggiunto della qualità architettonica. Riten- sonsten unvorsehbare und unnötige Mehr-
(Arch. A. Biotti e R. Palazzi) go che anche dal punto di vista impren- kosten entstehen.
42 Kondominium / Condominio – Edilizia e architettura Oktober Ottobre 2000 turrisbabel 50
Arch. Stenico: La sempre maggiore diversi- Turrisbabel: Come avviene la scelta del
ficazione degli stili di vita e delle forme progettista? / Wie ergibt sich die Wahl der
familiari, richiede alla edilizia abitativa il Projektanten?
massimo della flessibilitá e della adattabili-
tá alla domanda reale del mercato. F.lli Serra costruzioni: Se nei tempi iniziali
Mi convince lo sforzo di industrializzazione dell’attività la scelta veniva effettuata tra
del prodotto casa, a condizione che non i professionisti che a diverso titolo erano
riduca la possibilitá per i singoli di fare già affermati nel mercato professionale
scelte adatte alle proprie esigenze. consolidato, nel corso degli ultimi anni
In buona sostanza c’è bisogno di alloggi abbiamo cercato di scegliere i professioni-
individualizzati e che possano cambiare sti da incariare sulla base di un riscontro
frequentemente nel corso della loro “vita”. professionale riferito principalmente ai
seguenti aspetti:
Turrisbabel: Sulla base di quali esperienze e - Conoscenza e capacità di gestire concre-
indagini è riuscito a definire un catalogo tamente gli aspetti di carattere urbanistico-
compositivo, di tipologie distributive e fini- normativo e di gestione dell’iter procedura-
ture che sia di riferimento per il progettista? le con la pubblica amministrazione conna-
/ Aufgrund von welchen Erfahrungen und turati alle iniziative di costruzione.
Forschungen ist es Ihnen gelungen einen Tra le altre la capacità di dialogare attiva-
Katalog der Verteilungstypologien und Fer- mente con l’ente pubblico per recuperare
tigstellungen, der als Anhaltspunkt für Pro- quella certezza del diritto che pur nell’ambi-
jektanten dient, zu entwickeln? to delle leggi vigenti, permette di evitare
lunghi e costosi processi di contenzioso e
F.lli Serra costruzioni: Per tale domanda val- di risolvere in modo costruttivo la realizza-
gono in parte le considerazioni della prece- zione di un manufatto che presenti quelle
dente. Va inoltre considerato che ogni pro- qualità che spesso nella separatezza dei
getto costituisce un prodotto singolare al procedimenti concessori vengono sacrifica-
quale i vari schemi tipologico/distributivi e te all'interpretazione meccanicistica e lette-
funzionali devono adattarsi. Il medesimo rale delle normative.
discorso vale per le tipologie delle finiture. - Capacità di coniugare le esigenze di fun-
Domus Residenz: Bei Ausführungsdetails zionalità, di semplicità tecnico-costruttiva e
haben wir durch die langjährige Tätigkeit di economicità con un linguaggio estetico-
nicht gerade einen Katalog, jedoch eine formale originale e soprattutto differente
gute Nase für deren Bewertung entwickelt, progetto da progetto in relazione alle speci-
was für die Detaildefinitionen mit den fiche caratteristiche del luogo, nella consa-
Planern von Vorteil ist. Für Grundrisstypen pevolezza che la ripetizione meccanica del-
gibt es schon Architekturkataloge genug; l’assemblaggio dei volumi, la ripetitività
die besseren Architekten haben diese delle facciate e dei particolari costituiscono
abrufbereit im Kopf. di per sé quell’effetto di periferia urbana che
Arch. Stenico: La lega delle cooperative spesso si accompagna all’edilizia abitativa.
di Bolzano promuove costruzioni di alloggi Domus Residenz: Bei größeren Bauobjek-
in cooperativa da circa trent’anni, senza ten wählen wir die Projektanten über einen
contare la piú antica esperienza nazionale. beschränkten Planungswettbewerb aus.
Inoltre nella Legacoop operano anche Bei kleineren Bauvorhaben ist es zweckmä-
imprese di costruzione, organizzate in for- ßig, einen Planer zu beauftragen, welcher
ma cooperativa, con le quali si realizza un schon mit den örtlichen Verhältnissen ver-
continuo scambio di esperienze sulla base traut ist, dessen Einstellung zur Architektur
di una piena fiducia reciproca. Lo stesso der unseren entspricht, und welcher die
dicasi per i progettisti che partecipano Fähigkeit und den Willen zur Diskussion
assieme a noi nello sforzo di garantire ai bzw. zur Auseinandersetzung über Lösungs-
nostri soci i miglior risultato possibile. möglichkeiten mit uns hat.
Insomma, il “consumatore” è organizzato Arch. Stenico: Noi contattiamo i progettisti
e diventa esso stesso “produttore”. giá nella fase di individuazione delle aree
Conosciamo molto bene le esigenze di chi per nell’ambito dei piani urbanistici, chie-
si fa la “prima casa”. dendo loro di farsi carico assieme a noi ed
turrisbabel 50 Oktober Ottobre 2000 Edilizia e architettura – Kondominium / Condominio 43
ai nostri soci di tutta una lunga e comples- Bisogna purtroppo sottolineare come inve- consapevolezza dell’imprenditore edile nel
sa fase preventiva alla assegnazione del ce sotto il profilo legislativo il quadro nor- modificare in modo duraturo il territorio
terreno. I progettisti non possono far conto mativo originario si sia progressivamente siano molto cresciute negli ultimi tempi.
fin dall`inizio su un incarico professionale, deteriorato in modo da rendere l’insieme Parimenti plaudo alla Vostra iniziativa, rite-
ma partecipano, rischiano ed investono della normativa spesso contraddittoria, nendo che essa possa essere di stimolo
professionalmernte insieme a noi per rag- rendendo ogni intervento sostanzialmente anche alla categoria professionale degli
giungere, solo nella fase finale, il momento dipendente da specifiche interpretazioni e architetti affinché si rivolga anche al pro-
progettuale. I diversi progettisti che colla- sul piano dei rapporti con l’amministrazio- dotto dell’edilizia abitativa con l’attenzione
borano con noi, si conquistano la fidicia dei ne pubblica gli stessi siano ancora impron- propria del “fare architettura”.
soci, i quali hanno comunque l’ultima paro- tati ad un clima di carattere inquisitorio. Domus Residenz: Viel sinnlose Bausubs-
la in capitolo per l’affidamento dell’incari- Ritengo quindi che oltre ad essere neces- tanz am Wohnungsmarkt in unserem Lande
co. Accettiamo volentieri proposte di colla- sari i vincoli urbanistici e le relative norme berechtigt die Frage: Wieweit haben die
borazione, alle condizioni sopraesposte, da debbano essere chiare e trasparenti e che zuständigen Bauträger ein Verantwortungs-
parte di chi volesse candidarsi. le procedure amministrative debbano esse- bewusstsein für die Auswirkungen ihres
re profondamente innovate e snellite. Handelns? Dies hängt wohl von der Sensi-
Turrisbabel: I vincoli urbanistici ed i regola- Domus Residenz: Mit großer Unsicherheit bilität und dem Weitblick, doch auch von
menti edilizi: in che modo la produzione und großem Unbehagen, da die Lücken in ganz persönlichen Zielsetzungen der ein-
edilizia risponde a questi paletti normativi? der Gesetzgebung uns den jeweiligen ad zelnen hier tätigen Personen ab.
/ Die urbanistischen Verpflichtungen und hoc getroffenen Entscheidungen der zu- Mir ist die Möglichkeit der Mitgestaltung
die Baubestimmungen: Inwiefern antwor- ständigen Behörden aussetzen. Die beste- und die dazugehörende Mitverantwor-
tet die Bauindustrie auf diese gesetzlichen henden Unsicherheiten in der Auslegung tung nach außen bewusst; sie ist mir im
Fixpunkte? etlicher wichtiger Baubestimmungen müs- Zusammenhang mit den zuvor erklärten
sen jedenfalls – auch durch schriftliche Gut- Anliegen ein wesentlicher Antrieb in
F.lli Serra costruzioni: Una corretta pianifi- achten von seiten der Behörden – verrin- meiner Arbeit und auch ein wesentlicher
cazione urbanistica ed un reale grado di gert werden. Hier wäre es wünschenswert, Teil meiner Freude daran.
certezza normativa sono, unitamente alla in der Gesetzesvorbereitung durch engere Arch. Stenico: Nel caso dell’edilizia coo-
trasparenza delle procedure, elementi fon- Zusammenarbeit zwischen den Kammern perativa, incidiamo meno di quello che vor-
damentali per un efficente gestione degli der Architekten / Ingenieure und der Bauin- remmo sulla qualitá del territorio.
interventi edilizi sul territorio. dustrie sinnvolle und praxisbezogene Vor- Come dicevo siamo ancora privi del diritto
È ormai cosa superata da tempo e nei fatti schläge der Politik / Verwaltung vorzulegen. di proporre piani di attuazione ed otte-
la realtà di un’imprenditoria edilizia che Arch. Stenico: A mio avviso c’è un eccesso niamo terreni solo lá dove decidono Enti
cerca in ogni modo di edificare nel disprez- di normativa che soffoca la vitalitá e la Pubblici e privati.
zo delle norme, inseguendo il puro profitto creativitá della architettura, soprattutto Incidiamo di certo sulla qualitá sociale del
speculativo in barba ai regolamenti ed alle quella delle case di abitazione. Del resto la territorio laddove noi rappresentiamo
normative urbanistico/edilizie. storia ci insegna che i molti vincoli non l’unica forma partecipata di accesso alla
La scarsità dell’offerta di terreni edificabili hanno neppure impedito le speculazioni. casa (a differenza del classico condominio
ed il loro conseguente elevato prezzo, Un grande soggetto immobiliare “non pro- o della casa Ipes) e quindi realizziamo un
fanno sì che l’attenzione dell’imprenditore fit” come siamo noi avrebbe l’aspirazione a rapporto meno anonimo, piú vivo e piú
sia rivolta soprattutto alla congruità urbani- trovare nell’Ente Pubblico un partner che fertile tra le persone ed i “mattoni” che
stica dell'intervento da cui strettamente faciliti le sue realizzazioni sociali, nel rispet- fanno le case. Anche per questo motivo, di
deriva la commerciabilità degli immobili, to intelligente delle regole. Si migliorereb- responsabilitá per l’immagine dei quartieri
alla celerità delle operazioni concessorie ed be certamente il prodotto edilizio. ce ne piacerebbe avere di piú!
alla possibilità di interloquire con le struttu-
re amministrative pubbliche che a diverso Turrisbabel: In conclusione come perce-
titolo intervengono nei processi concessori pisce la responsabilità di modificare con il
ed autorizzativi inerenti alla realizzazione Suo operato l'immagine del territorio? /
delle diverse iniziative edilizie. In sostanza Schließlich, wie empfinden Sie Ihre Verant-
ritengo che l’imprenditoria edilizia consoli- wortung, die Landschaft mit ihrer Arbeit
data sul territorio provinciale abbia oggi un zu verändern?
maggior interesse ad una corretta pianifica-
zione urbanistica e soprattutto ad un rap- F.lli Serra costruzioni: A conclusione di
porto costruttivo di dialogo con la pubblica questa breve intervista, riprendendo
amministrazione alla quale spettano da un quanto ho precedentemente anche se evi-
lato sia gli aspetti di pianificazione che dentemente in modo sommario espresso,
quelli di controllo del processo edilizio. sono convinto che la responsabilità e la
44 Kondominium / Condominio Oktober Ottobre 2000 turrisbabel 50
Aberto Vignolo
Milanovendecase.
Forme, stili e riti
del condominio milanese
Lungo i tracciati delle rue corridor che si che hanno sedimentato ritualità e definito
dipanano dal nucleo della città medievale, convenzioni di vita metropolitana. È il
definiscono la trama del piano Beruto e si luogo dove l’industre borghesia lombarda
estendono nel territorio della piana lombar- ammira compiaciuta se stessa, riflessa
da fino a sconfinare verso i sentieri e la nelle lucide specchiature marmoree degli
polvere, Milano conserva a tutt’oggi i ca- androni o deformata, come in un dipinto
ratteri durevoli della tradizione urbanistica fiammingo quattrocentesco, nelle conves-
ottocentesca. È su questa matrice che si sità degli ottoni dall’incerto bagliore.
innesta e attecchisce con vigore la tipologia E ancora, il condominio è per antonomasia
della casa d’abitazione plurifamiliare, il teatro d’azione di una figura tanto carat-
ovvero dell’edificio multipiano a blocco. teristica e tipica da diventare per certi versi
Tipo edilizio eminentemente borghese, la leggendaria. Angelo custode del decoro e
casa d’abitazione o “condominio”, termine del buon nome degli inquilini, oltre che
sbrigativo e ambiguo quanto efficace, con- regina dello sguardo attento e del passapa-
nota molta parte della città più densamente rola confidenziale, la portinaia illumina,
costruita, in quanto soluzione idonea al custodisce, veglia e protegge gli inquilini
mercato immobiliare ai fini dell’intensificar- tutti, aleggiando tra le tendine in pizzo di
si dello sfruttamento dei suoli e dell’incre- Cantù apposte sull’uscio e l’indelebile
mento della densità edilizia. odore di broccolo proveniente dal retro
Di fatto il condominio tende a fagocitare, della guardiola dell’ingresso. Essa vigila
1
riassumendoli in sé, i caratteri degli altri attenta sul via vai dei fattorini e dei garzoni
tipi edilizi codificati nella tradizione costrut- del lattaio, del salumaio o del prestinaio, e
tiva. Alla villa o al villino e alla casa signo- addomestica col suo saluto cordiale l’ano-
rile da una parte, e alla casa a schiera o a dina freddezza citofonica.
ballatoio dall’altra, si contrappone la forza Lasciando questo sguardo dall’interno per
unificante dell’edificio a blocco. Gli elemen- tornare a percorrere la città con l’occhio
ti distintivi si concentrano sulle dimensioni verso l’alto, lungo le strade e i viali, risalta
dei locali, sul numero dei vani e sul tipo come un fondale scenico uniforme il
delle finiture, rinnovando distinzioni di ran- “basso continuo” della residenza, trama e
go o di prestigio che si assommano alle ordito disponibile ad accogliere ed esaltare
interne gerarchie sociali e, in parte, funzio- i molteplici destini delle umane vicende.
nali. A una differenziazione topologica che Tra primi attori e comparse, lo spettacolo
pure sussiste, con zone della città tradizio- della città vede in scena le case, le cose e
nalmente di maggior pregio, si affianca le genti, tutte ugualmente concorrenti nel
infatti una stratificazione altimetrica che fa determinare la vitalità multiforme di un
convivere negozi e botteghe su strada, epoca, quella attuale, che in attesa di
studi e uffici professionali ai primi livelli, lasciare una memoria durevole di sé, con-
abitazioni nel corpo centrale e residenze di templa con pacata nostalgia gli esempi
lusso nei piani attici, dove la luce e lo delle epoche trascorse, sovrapposti in un
sguardo aperto divengono plusvalore fon- quadro sinottico di segni e stili.
diario nella “città che sale”. Già a partire dagli anni Venti e Trenta infatti,
Ma la quintessenza del condominio è in- l’immagine della città si viene a determi-
vero fatta, oltre che di caratteri distributivi nare attraverso la giustapposizione di lin-
e morfologici, di modi d’uso e di tradizioni guaggi che, posta la sostanziale uniformità
turrisbabel 50 Oktober Ottobre 2000 Milanovendecase. Forme, stili e riti del condominio milanese – Kondominium / Condominio 45
del tipo edilizio dominante, porta la ricerca lico tra il linguaggio dell’antico e l’incipien-
architettonica a concentrarsi sul piano della te moderno, che nell’edificio di via Morozzo
facciata. Il condominio viene ammantato della Rocca (1940) svela un gusto minimali-
con poche varianti con le vesti classicheg- sta ante-litteram: le levigate aperture sono
gianti e vagamente oniriche del Novecento disposte con assoluta regolarità, e il rivesti-
o con i reticoli diafani e le astratte geome- mento metallico del basamento di facciata
trie del razionalismo. (una lega di metallo cromato) introduce
Architetti come Muzio, Portaluppi, De Finet- caratteri di solidità e di chiusura, sottolinea
ti e Lancia, attraverso le raffinate interpre- la diversità funzionale del piano terra del-
tazioni della casa d’abitazione – la casa l’edificio e ne fa un prezioso forziere.
dell’uomo, come Ponti aveva intitolato nel Il clima culturale di questo periodo, per
1928 la rivista Domus – sanciscono la molti aspetti complesso e contraddittorio, è
dimensione rappresentativa dell’ordine bene descritto da Carlo Emilio Gadda, che
borghese della città. Al tempo stesso, i pro- nei disegni milanesi de L’Adalgisa impieto-
tagonisti del razionalismo eroico – i sodalizi samente tratteggia la maniera edificatoria
creativi dei Figini e Pollini, Asnago e Ven- del momento: è “il funzionale novecento,
der, Terragni e Lingeri, Banfi Belgiojoso con le sue funzionalissime scale a rompi-
Peressutti Rogers – arricchiscono la città di
quel nuovo linguaggio ancora ritenuto uni-
versale e salvifico, prima di essere ricon-
dotto a segno di eleganza colta di una élite.
Ma la contrapposizione tra i due fronti,
quello del Novecento e quello del razionali-
smo, non è in realtà netta e univoca. Molte
figure appaiono per molti aspetti di confi-
ne. Basti pensare ad esempio ancora a
Ponti che, tra un fregio e un marcapiano,
un decoro per vasi e un elemento d’arredo,
nel 1935 si cimenta nell’exploit modernista
del primo Montecatini, palazzo per uffici
dalle superfici terse e levigate in marmo
2 4
verde, dai serramenti d’alluminio a filo fac-
ciata e dalla composizione volumetrica a gamba, di marmo rosa: e occhi di bue da
corte aperta che infrange la continuità non dire, veri oblò del càssero, per la stire-
dell’asse stradale, così ben ossequiata, ria e la cucina; col tinello detto office […]
giusto dirimpetto, dall’edificio simbolo del Con le vetrate a ghigliottina uno e sessanta
Novecento, la Ca’ Brütta di Muzio. larghe nel telaio dei cementi, da chiamar
Altro esempio significativo è la figura di dentro la montagna ed il lago, ossia nella
Piero Portaluppi, architetto classicista in bi- hall, alla quale inoltre conferiscono una
temperatura deliziosa: da ova sode. Ma
basti, con l’elenco delle escogitazioni fun-
Foto: Paolo Rosselli
zionali”.
È nel dopoguerra che il funzionalismo, as-
surto a pallida copertura dei bisogni del
mercato immobiliare, trova pieno compi-
mento. La matrice ottocentesca del condo-
minio, aggiornata ma fedele, diviene docile
supporto per le diverse interpretazioni del-
1 Piero Portaluppi,
edificio in via
l’edificio residenziale.
Morozzo della Rocca (1940) La questione dell’identità per la nuova abi-
2-3 Angelo Mangiarotti,
tazione implica in quegli anni una ricerca
Bruno Morassutti, casa
in via Quadronno (1959-60). progettuale che, se da una parte è forte-
Prospetto sul giardino con mente ancorata alle tracce della tradizione,
il sistema delle pannellature.
4 Casa Caccia Domini,
dall’altra non esita a confrontarsi con le
Piazza S. Ambrogio 3 innovazioni tecnologiche apportate da una
46 Kondominium / Condominio – Milanovendecase. Forme, stili e riti del condominio milanese
Claudio De Luca
Pietro Derossi:
condomini recenti a Torino
Tre interventi recenti a Torino di Pietro Un intero lotto edilizio di proprietà di una
Derossi. Tre situazioni diverse per tre aree compagnia assicurativa. Tre edifici in linea
urbane differenti. La periferia di Corso ed una torre. Un tema difficile da gover-
Francia, il centro storico di via Cappel nare, in precario equilibrio tra rendite cata-
Verde e la collina di via Figlie dei Militari. stali, benefici fondiari, realizzi immobiliari
Raffigurazioni diverse di procedure che e il bisogno di un'architettura di qualità da
traducono l’abitare in una casa, in un con- ricercare in una dimensione periferica e
dominio. Tre occasioni per raccontare una frammentaria da valorizzare, lontana dal-
città, un territorio, una metropoli multi- l'oggetto da contemplare, dall’edificio da
etnica lontana dall’immagine stereotipata riprodurre in altri luoghi. Tema della ricerca
della Torino barocca, nobile, e capitale di non è la sostituzione di una periferia nega-
stato e di automobili. ta, sbagliata e disordinata ma è piuttosto
1
Itinerrare nell’architettura della Torino con- la riproposizione attenta di una dimensione
temporanea attraverso Derossi, gli insegna- un po’ “casuale” di un contesto eterogeneo
menti preziosi di Mollino, le luminarie di da indagare e capire, mai da cancellare,
artisti per una Torino notturna. Vagare alla sempre da raccontare.
ricerca di un’architettura narrativa, voluta- Vagamente evocative di un mondo figurati-
mente senza avanguardia, capace di misu- vo del primo novecento italiano, queste
rarsi con le nuove identità post-industriali. case hanno la forza ed insieme il limite di
Corso Francia è un grande viale che da apparire come una sorta di ristrutturazione,
Torino guarda ad ovest. Uscendo dalla un intervento postumo sul già costruito.
città, alte densità abitative si diluiscono in Sembrano, nel loro essere sovrapposte per
un paesaggio urbano fatto di stratificazioni piani e scomposte per strati verticali, la
saltuarie e scarnificazioni profonde. decantazione lenta di un tempo passato
Abitazioni e capannoni industriali si alter- fatto di continue modifiche e alterazioni
nano in un continuo modificarsi di stili e restituite alla scena urbana nella precarietà
dimensioni. Là dove il paesaggio si fa più del tempo scaduto. Sono architetture che
rarefatto, troviamo il primo dei tre inter- non propongono soluzioni perentorie, non
venti di Derossi. si elevano a modello, ma nel loro generarsi
2
turrisbabel 50 Oktober Ottobre 2000 Pietro Derossi: condomini recenti a Torino – Kondominium / Condominio 49
De Architectura
Condominio Julia
L’edificio residenziale è stato realizzato in Per movimentare la facciata lunga 50 m.
un lotto, appartenente ad un unico proprie- su Via Druso, sono state inserite due rien-
tario, destinato dal piano urbanistico ad tranze nel corpo di fabbrica ed un Erker
essere suddiviso in due zone: una residen- tondeggiante in posizione centrale che
ziale e l’altra a verde pubblico. divide il prospetto in due parti simmetriche.
L’area a verde pubblico era prevista lungo Si è deciso di utilizzare per le facciate un
il lato ovest del lotto e collegava Via Druso materiale, il mattoncino faccia vista, carat-
a Via Visitazione; la zona residenziale ve- terizzante molti edifici razionalisti della
niva così a trovarsi nello spazio residuo di Bolzano anni ’40 (vedi edificio residenziale
forma triangolare, prospiciente l’incrocio all’incrocio Via Longon - Corso Libertà; il
stradale tra Via Druso e Via Visitazione. fabbricato ex Fiat – prospetto su Via Druso
Il primo intervento è stato di tipo urbanistico. – ora demolito). Questa scelta è stata fatta
E’ stata presentata una variante al P.U.C. perché interessava continuare a riflettere
proponendo di slittare l’area residenziale sul significato e sulle potenzialità evolutive,
lungo l’asse di Via Druso, in modo da la- all’interno della cultura contemporanea,
sciare un cuneo verde all’interno della zona del linguaggio dell’architettura in mattoni.
abitativa delimitata dalla strada pedonale L’utilizzo del rivestimento in mattoni faccia
di Via Visitazione. a vista ha consentito inoltre di “disegnare”
In questo modo si sarebbe potuto realizzare il prospetto con marcature di elementi,
un edificio che, in continuità con i fabbricati sottolineature, ombreggiature.
affacciati su Via Druso, creasse un unico Per quanto riguarda la distribuzione interna,
fronte lungo l’asse stradale e ridefinisse l’edificio ha due corpi scala che servono
l’angolo all’incrocio delle due strade. più appartamenti per piano e i garages,
La forma del fabbricato deriva quindi dalle le cantine, i locali accessori situati nei due
scelte urbanistiche determinate preceden- piani interrati.
temente.
Progetto
Dott. arch.
Maria Chiara Pasquali,
Bolzano
Direzione Lavori
Dott. arch.
Marco Gasca Queirazza,
Bolzano
Statica 2
Ingegneri Associati
Pasquali-Rausa, Bolzano
Committente
Costruzioni Meranesi S.r.l.,
Merano
Impresa Costruzioni
Wipptaler Bau, Vipiteno
Concessione Edilizia
153/96 del 27.11.1996
5
54 De Architectura Oktober Ottobre 2000 turrisbabel 50
Oswald Zoeggeler
Oben Europaallee
bestimmt, und Normen gibt es für Kubatur, irgendeine städtebauliche Qualität haben.
Rechts Haus Am Fluss Höhe, Grenzabstand und so weiter, die Die historische Stadt hingegen, bis zum
Oktober Ottobre 2000 turrisbabel 50
tun haben.
Jedes Gebäude, auch wenn es mit noch so
objektiven, neutralen und funktionalen
Kriterien geplant wurde, hat seinen Cha-
rakter, seine Seele und wirkt damit, wenn
es einmal gebaut ist, auf die Umwelt.
Es erzählt seine eigene Geschichte, warum
es so aussieht, warum es so gebaut wurde
und was es darstellen möchte.
Die Volkswohnbauten in der Europaallee
waren 1977 einer der ersten größeren Auf-
träge und er war gekennzeichnet von
Bedingungen aller Art. Die Europazone war
die erste Erweiterungszone von Bozen, es
waren hier zweihundert geförderte Woh-
nungen für Bozen vorgesehen, und deshalb
hatte sie auch politisch ihre Wichtigkeit.
Der Durchführungsplan war soeben geneh-
migt und galt als sehr fortschrittlich, und
deshalb wurde mein Vorschlag, ihn abzuän-
dern besonders entschieden abgelehnt.
Eine weitere Bedingung war die Zusammen- 4
Wohnungen bauten wir zweieinhalb Plätze In diesen zwei Straßen wandte man den
und eine Straße. Die eigentlichen Wohn- Eklektizismus der Gründerzeit am phanta-
häuser, die nach den Normen zur Kubatur sievollsten an: hier gibt es eine Miniatur
zählen, wurden mit überdachten „Terrassen- des Palazzo Pitti, ein schottisches Schlös-
gebäuden“ verbunden. Dies ermöglicht schen, ein toskanisches Haus mit einer
geschlossene Fassadenfronten für die städ- Colombaia, ein Häuschen im Berliner Stil
tische Gestaltung und erhöht die Wohn- mit einer Münchner Rundbogenloggia und
qualität. ein englisches Haus. Was für unser Projekt
Das Haus in Rentsch ist als eine Art Stadt- vielleicht noch einflussreicher war, sind die
mauer, ein Stadt-Abschluss gedacht. Ein INCIS-Häuser von Calzabini, die erst 1928
Wohnkomplex mit hundert Wohnungen hier in eine Baulücke gebaut wurden.
kann mit einem „normalen“ Haus nicht Sie bilden mit ihren Portiken, Höfen und
Durchgängen eine städtische Struktur im
kleineren Maßstab. Das Haus am Fluss hat
einen Durchgang der von der Dantestraße
über einen Innenhof in das Talfergrün führt.
Strukturmäßig haben Grundriss und Volu-
metrie einen Bezug zur schlanken goti-
schen Typologie der Bozner Laubenhäuser.
Die Normen waren bei diesem Projekt ein
entscheidender Faktor. Jhre günstige Aus-
legung erlaubte uns, nahezu das Doppelte
zu machen. Normen sind für allgemeine
Fälle, die Wirklichkeit ist immer ein spezifi-
scher Sonderfall. In diesem Sonderfall
konnten wir nach legalen Regeln der Norm
ihre Kubatur verdoppeln. Um nun diese
Kubatur unterzubringen, mussten wir auch
die Höhe nahezu verdoppeln. Auch dies
war möglich mit völlig legalen Mitteln.
Die Wellenbalkone an der Nordseite kom-
men aus der Norm des „freien Sichtwin-
5 kels“: ab dem vierten Obergeschoss mus-
sten wir jeweils 1,20 Meter zurückspringen
mehr viel gemeinsam haben. Dafür gibt es und durften gleichzeitig, dank einer ande-
keine historischen Typologien, die als Mo- ren Norm, 1,80 Meter auskragen.
dell dienen könnten, wenn nicht ein Stra- Beim Winklerhof wurde eine Mauer zum
ßenzug. Wir entwarfen deshalb einzelne Leitmotiv. Es musste ein Grundstück vom
Wohntürme, die mit Terrassen zu einer grö- „geschlossenen Hof“ abgetrennt werden,
ßeren städtischen Struktur verbunden wer- die zwei Gartenbereiche sollten einge-
den. Die Wohntürme haben sämtliche Vor- schlossen werden und das ganze sollte
teile eines freistehenden Gebäudes, und von der Landwirtschaft abgeschlossen sein.
die Terrassen ersetzen in den Obergeschos- Außerdem ist das Gelände sehr geneigt
sen teilweise den Garten und schließen und sämtliche Wohnungen sollten gegen
die Verbauung. Die Wohnungen im oberen den kalten Sarner Wind geschützt werden.
Teil des Gebäudes haben auf der einen Die Mauer kommt aus dem Gelände,
Seite die Aussicht auf den Rosengarten und schützt die Villa gegen Norden, wird dann
auf der anderen auf die Stadt. Im Sockel- zur Geländemauer mit Pergola, die den
gebäude verbindet eine zweigeschossige Garten der Villa einfasst und dann wird
Fußgängerstraße den gesamten Wohn- diese Mauer zur schützenden Trennmauer,
turmkomplex und von dort führen Treppen an die sich das Kondominium lehnt.
in Lichthöfen, ähnlich wie in den Bozner Gegen Süden öffnet es sich mit einer leich-
Lauben, zu den oberen Wohnungen. Das ten Konstruktion und mit runden Terrassen.
5 Haus am Fluss
Rechts oben Haus am Fluss
„Haus am Fluss“ in der Dantestraße ist in Formal bindet die Mauer sämtliche bau-
Rechts unten Winklerhof Altmanns Stadterweiterung hineingebaut. lichen Eingriffe zu einer Einheit.
turrisbabel 50 Oktober Ottobre 2000 Die Zone und das Kondominium – De Architectura 59
60 De Architectura Oktober Ottobre 2000 turrisbabel 50
Wohnanlage Kondominium
Weißgerber in Lana
Die neue Wohnanlage sollte im räumlichen (Maisonette), oder Wohnungen, die sich auf
Zusammenhang mit der bestehenden Be- einer Ebene befinden und sich nach Osten
bauung (Wohnanlage Adlegger I, Fertigstel- und Westen oder in beide Richtungen
lung 1992), aber auch möglichst weit ent- orientieren. Alle Einheiten verfügen über
fernt von der viel befahrenen Boznerstraße einen entsprechenden Freibereich in Form
angelegt werden. Gleichzeitig wurden im eines Gartens, eines Balkons oder einer
Eingangsgeschoss des Grundstückes Terrasse. Die Topographie des Geländes er-
Geschäftsräume projektiert, die eine unab- möglicht im 1. Obergeschoss auf der West-
hängige Nutzung erforderten. In der glei- seite die Anordnung von kleinen Gärten,
chen Ebene befindet sich auch die Zufahrt die einen sehr privaten Charakter haben.
der zwei Parkebenen, die von beiden Wohn- Auch von der üblichen Raumaufteilung
gebäuden genutzt werden. konnte abgewichen werden. So besteht je
Aus diesen Überlegungen resultiert die nach Bedarf die Möglichkeit der Anordnung
Lage und Form des Gebäudes: ein Riegel von gleichwertigen Räumen. Die 29 Woh-
mit den Längsseiten in Ostwestrichtung, nungen liegen in der Größenordnung von
bestehend aus zwei Teilen, die gegeneinan- 45 m2 bis 150 m2.
der versetzt sind. Die erste Wohnebene
liegt über der Eingangsebene (Geschäft Die Planverfassern strebten ursprünglich
und Parken) und verfügt deshalb über ein „Wohnen in der Gemeinschaft“ an, das
einen entsprechend ruhigen und eigenen die gemeinsame Nutzung der Freiflächen
Wohn-Freibereich. Durch die Lage des Ein- und der „halböffentlichen“ Innenflächen
ganges mit der vertikalen Erschließung vorsah. So gab es zum Beispiel einen Raum
erfährt der lange Gebäuderiegel eine Zäsur, für Fahrräder und Kinderwagen, weiters
und es ergibt sich gleichzeitig eine wurde ein Tischtennisraum geplant. Die
gewünschte Zonierung der Außenbereiche. Baukörper waren in einem bestimmten
regelmäßigen Abstand unterbrochen, was
Insgesamt sind 29 Wohnungen unterschied- der gesamten Anlage mehr Durchlässigkeit
licher Größe entstanden. Unsere Vorgaben und Transparenz geben sollte. Diese Ent-
waren variable Grundrisse, die Möglich- wurfsgedanken wurden aber leider aus pri-
keiten der Veränderung in vertikaler und vatwirtschaftlichen Gründen nicht realisiert,
horizontaler Richtung bieten. Grundlage für auch die Außenflächen wurden gegenein-
diese Variabilität ist ein statisches System, ander abgegrenzt, was nun der Anlage
dass auf einem Rastermaß basiert. Durch einen Teil ihrer Großzügigkeit nimmt.
Vor- oder Zurückspringen innerhalb dieses
Systems entstehen die Laubengänge oder Im äußeren Erscheinungsbild ist das stati-
auch „gefasste“ Außenbereiche, wie die sche System aus Stützen und Riegel ables-
1
Terrassen im Dachgeschoss. bar, in das die Wohnungen mit einem regel-
Wichtig war, dass jede Wohnung über ihre mäßigem System von „Quereinschnitten“
eigene Haustür verfügt und dass alle Woh- oder Unterbrechungen hineingestellt sind.
nungen einen direkten Bezug zum Außen- Der Riegel ist in der Höhe gestaffelt, eine
raum haben. Vermieden werden sollten Zäsur setzt die vertikale Erschließung. Die
dunkle Flure und Treppenhäuser, dies wur- unterschiedliche Zahl der Geschosse re-
de erreicht durch Laubengangsysteme oder sultiert aus der topographischen Lage und
über mittige Zugangsbereiche (EG) mit der aus der Zuordnung zur Nachbarbebauung.
entsprechenden Belichtung. Aus Gründen der Höhenentwicklung sind
Angeboten werden konnten Grundrissty- die Dachgeschosse zurückgesetzt und auch
pen, die sich über zwei Ebenen erstrecken mit einem anderen Material versehen.
Projekt
Architekt Dr. Walter Gadner
& Partner, Meran
Bauleitung
Geom. Claudio Palla, Lana
Statik
Dr. Ing. Hartmut Theiner, Meran
Bauherr
Lanabau KG, Burgstall und
2
F. F. Stauder, Lana
Baufirma
Lanabau KG, Burgstall
Baukonzession
26.06.1997
Planung
1996
Realisierung
1998-2000
Fläche des Baugrundes
10.213 m2
Oberirdische Kubatur
3
9.913 m2
Unterirdische Kubatur
11.190 m2
Überbaute Fläche
1.220 m2
Wohneinheiten 32
Pkw-garagenplätze 165
4
1 Lageplan
2 Grundriss Obergeschoss 2
3 Grundriss Obergeschoss 1
4 Grundriss Erdgeschoss
62 De Architectura Oktober Ottobre 2000 turrisbabel 50
Wohnhaus
„Fuchs-Säge“ Latsch
1Die Latscher Umfahrungsstraße bei Nacht erverzinkter Blechabdeckung über dem aus-
passierend, bleibt das Auge an einem baufähigen Dachstock. Eine Wendeltreppe
scheinbar schwebenden Gebäuderumpf aus schwarzem Stahl mit Holzauftritten ver-
hängen; er entpuppt sich als markanter bindet die Dachgeschosswohnungen mit
Wohnungskomplex inmitten traditioneller dem Dachboden.
Wohnbebauung in der Erweiterungszone In Hinblick auf die nahe gelegene Trasse
„Fuchs-Säge“. Die nach Norden hin massi- der Vinschgauer Eisenbahn suggeriert das
ge, bodenhaftende Struktur trägt die Gebäude eine kräftig stampfende Lokomo-
inneren Funktionen klargegliedert nach tive, welche mittels formalen Details wie
außen und stemmt spielerisch den Gebäu- z.B. dem erwähnten Dachaufbau, über bau-
dekern in die Höhe. liche Kubaturnormen und auferlegte Maß-
Dieser akzentuiert sich durch eine borde- regelungen hinwegzutäuschen vermag.
auxrote Holzschalung; im übrigen besteht
die Außenhaut aus weiß getünchtem Putz. Bauliche Ausführung
Alle elf Wohneinheiten öffnen sich nach
Süden hin mit großzügigen Glasflächen Fundamente, Kellermauerwerk und
und dunkelblauen Holzbalkonerkern. Treppen in Stahlbeton; Plattendecken und
Ebenfalls von Süden her verläuft die Er- Hohlsteindecken; Außenmauerwerk
schließungsstraße; eine Rampe führt auf in doppelschaligem Mauerwerk in Poroton
das aus grundwassertechnischen Gründen mit Korkeinlage (Stärke ges.= 40 cm);
höher gelegte Erdgeschoss, wo der Hof- Trennwände zwischen den Wohnungen
raum einen willkommenen, teilprivaten 2 x 15 cm starke Porotonblöcke mit Beton-
Zentralbereich darstellt. Über den Lift, füllung als Schalldämmung;
wahlweise das Treppenhaus, erreichen die Dachkonstruktion in Holz, Dacheindeckung
Bewohner das erste und zweite Oberge- mit verzinktem Stahlblech; Außenabschlüs-
schoss sowie das Dachgeschoss. Je Ge- se in Holz mit Isolierverglasung;
schossebene gibt es drei Drei- und Vierzim- Außenputz mit Kalkmörtel, teilweise
merwohnungen mit Nettoflächen zwischen Fassadenverkleidung aus farbig gestriche-
56 und 72m2. Weiters gehören ein Keller ner Holzschalung. Jede Wohneinheit ist mit
und ein Garagenparkplatz zum Raumpro- einer autonomen Gasheizung versehen,
gramm einer jeden Wohnung. diese sorgt gleichzeitig auch für die Warm-
Eigenwillig sitzt der Dachabschluss in feu- wasseraufbereitung.
1 Ansicht Nord
2 Ansicht Ost
3 Ansicht Süd
4 Schnitt
turrisbabel 50 Oktober Ottobre 2000 Wohnhaus „Fuchs-Säge” in Latsch – De Architectura 63
4
64 Oktober Ottobre 2000 turrisbabel 50
Armando Marra
3
turrisbabel 50 Oktober Ottobre 2000 Architetture a confronto – Vorträge und Kunst / Conferenze e arte 65
vamente recenti, tutti in terra britannica: rico-filosofico, che permea l’opera dei due
la Lisson Gallery, a Londra (1990-1991); il progettisti svizzeri e trova in alcuni ‘con-
Center for Visual Arts, a Swey (1996); la cetti-cardine’ il proprio campo di esistenza:
casa del collezionista, a Londra (1998). La l’ordine come ‘principio primo’ del costruire;
prima opera appare particolarmente signifi- l’orientamento e la simmetria (radiale o bi-
cativa, in quanto la sua collocazione a com- laterale, in relazione alla funzione pubblica
pletamento di una cortina edilizia esistente o privata dell’edificio); sacralità e classicità
ha imposto maggiori vincoli al progettista. come ricerca dell’essenza dell’architettura
L’edificio si articola su quattro livelli, evi- (arché); geometria espressione della bellez-
denziati nella facciata principale da un dise- za; euritmia, ovvero armonia tra le parti.
gno decisamente sobrio ma proprio per Tuttavia, si è subito posto l’accento sull’a-
questo assai suggestivo: ogni piano si spetto concreto del ‘costruire’, ovvero sul
relaziona in maniera diversa, indipendente- momento della verifica fisica della concezio-
mente dagli altri, con il mondo esterno e ne strutturale-spaziale. La forma è il risultato
così pure le opere esposte all’interno della del calcolo, logico ancorché matematico.
galleria. Tutto è giuocato su di una sequen- Punto di partenza, sul piano dei riferimenti
za di superfici trasparenti ed opache, di culturali, è, da una parte, lo studio appro-
piccoli aggetti, piccole rientranze e piccoli fondito dei monumenti dell’antica Grecia
disassamenti (vedi il montante dell’infisso (in particolare, i templi); dall’altra, l’analisi
delle finestre ai piani terra e primo), per cui critica dei grandi maestri moderni, da
l’effetto finale è senza dubbio di un organi- Wright a Lecorbusier, da Mies van der
smo architettonico definibile come ‘mini- Rohe a Louis Kahn, nel tentativo di indivi-
malista’. All’interno vi sono spazi estrema- duarne un possibile denominatore comune.
mente flessibili che consentono ampia L’insieme di queste considerazioni si fonde
libertà nell’allestimento delle mostre. con l’interesse per l’arte, nelle sue accezio-
4
Florian Beigel rappresenta certamente uno
dei punti di riferimento per i più giovani
componenti del gruppo che gravita attorno
alla rivista “9H”. Il suo trasferimento in
Inghilterra (a Londra), dove insegna e lavo-
ra, non gli ha impedito di operare nella sua
terra di origine: la Germania. I lavori da lui
descritti evidenziano una predilezione per
la grande scala di intervento, soprattutto
se si tratta di ‘ricuciture’ del tessuto urba-
no, come nei progetti per il Kunstlandschaft
5
Cospunden (Urban Design Competition –
1997) e per gli Apartments di Clerkenwell, ni ‘concettuale’ e ‘minimale’, e si ritrova
nei pressi di Londra (1999). espressa, con notevole potenza, nella pale-
Il controllo di interventi di così ampio stra polivalente di Losone (1995-97), in cui
respiro è dato dall’applicazione di schemi l’impatto visivo è certamente riconducibile
grafici ispirati alle complesse tessiture dei all’archètipo del tempio classico (l'edificio è
quadri di Paul Klee, e lo stesso principio lievemente rialzato rispetto al livello della
viene poi utilizzato nell’organizzazione degli strada), pur differendo da quest’ultimo
spazi interni alle abitazioni. Ovviamente, il nella concezione strutturale e nei significati.
tutto viene mediato dal confronto con la Nel palazzo postale a Locarno (1990-95),
1 Tony Fretton,
Casa del collezionista, peculiarità del luogo dove l’astrazione di un viene affermata con forza l’indifferenza
Londra (1990-91), sezione. disegno si trasforma in una parte di città. della forma nei confronti della funzione:
2 Tony Fretton,
Lisson Gallery, Londra
questo aspetto è sottolineato dai prospetti
(1990-91), sezione Livio Vacchini e Silvia Gmuer hanno fatto caratterizzati da ricorsi orizzontali alternati
3 Tony Fretton, L. Gallery,
del ‘rigore etico’ e della ‘oggettività del in cemento e vetro specchiante; da notare
veduta dall’interno della
sala espositiva. bello’ i principi su cui basare la loro ricerca anche la soluzione della non corrisponden-
4-5 Livio Vacchini, progettuale. La premessa all’esposizione za tra i pilastri del portico e le lesene del
Palestra polivalente
Losone (1990-97),
delle varie realizzazioni è stato un sintetico corpo superiore. In quest’opera si possono
pianta e veduta richiamo ai fondamenti dell’apparato teo- rilevare elementi di affinità con i disegni
66 Vorträge und Kunst / Conferenze e arte – Architetture a confronto Oktober Ottobre 2000 turrisbabel 50
6-7 Livio Vacchini, ai grandi maestri del Movimento Moderno accorge di come la riqualificazione di intere
Casa Vacchini, Costa Tenero ed a quelli americani, dei quali però è data parti di tessuto urbano possa derivare sem-
(1991-92), pianta e
una rilettura critica in chiave attuale (la plicemente da interventi puntiformi e stra-
facciata a monte
Oben Manuel de Las Casas, ‘concretezza’ riveste un ruolo più importan- tegicamente mirati, che ne ridefiniscano
Istituto Hispano-Luso Rei
te della ‘teoria’: le periferie degli anni Cin- l’immagine anche sotto il profilo squisita-
Alfonso Enriques, (1995-98)
veduta della pensilina di quanta, Sessanta e Settanta rappresentano, mente estetico. E’ dunque di fondamentale
collegamento fra antico e per lo più, il risultato di ottuse applicazioni importanza il continuo confronto con ciò
nuovo e veduta della corte
delle elaborazioni teoriche dei suddetti che avviene nel resto d’Europa e, più in
principale con le facciate
in corten e vetro. maestri); secondariamente, appare eviden- generale, nel mondo.
68 Vorträge und Kunst / Conferenze e arte Oktober Ottobre 2000 turrisbabel 50
Letizia Ragaglia
né suscitano la minima associazione. Judd È del 1965 il suo saggio Specific Objects, in
intende sostituire il termine “scultura” con cui definisce la propria posizione artistica
quello di “specific object”, poiché i lavori analizzando l’opera di Dan Flavin e Robert
non sono affatto il risultato di un processo Morris, i quali accanto a Carl Andre e
di tipo scultoreo. In questo periodo il paral- Sol Le Witt costituiscono il nucleo della
lelepipedo a base rettangolare vuoto all’in- minimal art. Judd ha sempre rifiutato que-
terno si configura come elemento base st’ultima definizione, sostenendo che non
dell’opera di Judd. Egli preferisce il paralle- si fosse mai costituito un vero e proprio
lepipedo al cubo, perché il cubo rinvia alla gruppo di artisti e ritenendo il termine
sfera, un corpo assoluto, immutabile e “specific object” più consono ad esprimere
le varie individualità artistiche.
Negli anni successivi Judd elabora infinite
che per l’arte plastica: in molti suoi giudizi ristrutturati per essere adibiti a spazi espo-
di valore esprime maggiore considerazione sitivi. Dal 1986 la responsabilità del proget-
per le creazioni degli ingegneri che non per to viene affidata alla Chinati-Foundation.
quelle degli architetti, mosso da un atten- Judd stesso ha acquistato due hangar per
zione autentica per gli aspetti funzionali e esporvi 100 box in alluminio degli anni
materiali piuttosto che da un interesse per 1980-84; in contrasto con gli effetti di lucen-
il cosiddetto lato creativo. Judd non giudi- tezza e relativa leggerezza esperibili negli
ca mai in maniera astratta e globale, bensì hangar, nel vasto terreno circostante sono
attenendosi sempre ad esempi concreta- posizionati i Concrete Works, 15 lavori
mente indagabili. monumentali di cemento consistenti in
Ripugnato dal carattere puramente commer- parallelepipedi cavi. Il complesso, denomi-
Foto: Todd Eberle ciale del mondo espositivo newyorchese, nato “Mansana de Chinati”, viene completa-
Judd cerca un luogo, in cui poter presenta- to dalla cosiddetta “arena”, l’originaria
re i suoi lavori e quelli degli spiriti a lui palestra del forte, che oggi è dotata di un
affini in maniera ottimale. Nel 1971 scopre cortile coperto, bagno e cucina e funge da
presso il confine texano-messicano la pic- punto d’incontro per manifestazioni cultu-
cola località di Marfa, dove – fedele al suo rali e feste.
principio di non usurpare mai la natura Il “Progetto Marfa” rappresenta oggi uno
intatta – trova una serie di edifici abbando- dei più monumentali e particolari centri
nati in mezzo ad una landa desolata. Il nu- d’arte e di cultura, in cui Judd ha potuto
cleo centrale della nuova dimora è dato da perseguire il proprio intento di presentare
una casa in legno a due piani, che, dopo la l’arte “nel migliore dei luoghi in condizioni
ristrutturazione, viene cinta da un muro di ideali”. Si commette dunque un errore,
mattoni di argilla che ingloba anche due de- accusando Judd di puro formalismo: le
positi seguendo l’idea dell’hortus conclusus. forme geometriche, i colori puri, i materiali
Seguiranno l’approntamento di una biblio- industriali necessitano di contesti ideali e
teca e di una sala espositiva: in ogni stanza sono destinati a suscitare esperienze esteti-
del complesso si trova una sdraio proget- che e spirituali. Judd stesso nella seconda
tata da Judd per favorire un confronto con- parte dei suoi Complete Writings (1975-86)
4
templativo con l’arte. dedicati al proprio operato analizza gli
In questo contesto Judd inizia anche a pro- ambivalenti rapporti con l’opera di Mon-
gettare i suoi mobili: scrivanie e tavoli da drian e con gli artisti dell’avanguardia
pranzo, sedie e sgabelli, così come scaffali russa, identificando nella ricerca della pura
in legno o alluminio colorato sono conno- astrazione un comune denominatore ed
tati dallo stesso rigore delle sue opere. esprimendo un desiderio già formulato nel
Al contempo le attività di Judd si moltipli- 1967: “A form that’s neither geometric nor
cano a dismisura e gradualmente vengono organic would be a great discovery”
4 Architecture Studio,
occupati una serie di edifici di Marfa e adi-
secondo piano, tavolino e biti a ufficio progettazioni, laboratorio di
sedia di Donald Judd
stampa, locale amministrativo e spazio
5 Chinati Foundation –
installazione permanente, espositivo. L’utilizzo delle diverse costruzio-
Concrete Works ni avviene sempre nel massimo rispetto
6 La Masnada de Chinati
edificio a due piani, piano
per le strutture esistenti e all’insegna di
superiore, contenitori di interventi di ristrutturazione minimi, cosic-
Bonnie Lynch
ché un ufficio postale degli anni Venti o la
(dal libro “Kunst + Design
Donald Judd Preisträger facciata di un vecchio supermercato sono
der Stankowski-Stiftung ancora assolutamente riconoscibili.
1993” – Cantz Verlag)
Foto: Todd Eberle
Nel 1979 l’impegno di Judd in Texas condu-
ce all’idea di una fondazione per rendere
7 Senza titolo, 1985, accessibile al pubblico le sue multiformi
Alluminio, verniciatura
produzioni e attività. Dapprima la DIA
a forno, 30 x 90 x 30 cm
8 Senza titolo, 1990, Foundation acquista l’ampio terreno di Fort
un’opera 60 x 90 cm della D.A. Russell a sud di Marfa, dove si trova-
“Serie di 7 xilografie”
(dal libro “Donald Judd
no numerosi capannoni un tempo destinati
Farbe” – Hatie Cantz Verlag) ad uso militare, che ancora oggi vengono
8
5
72 Oktober Ottobre 2000 turrisbabel 50
Wettbewerbe
Concorsi Wettbewerb Ursulinengebäude
Bruneck
Jury Nachdem die allermeisten Schulen aus der Der ganze Baubestand steht unter Denk-
Dr. Arch. Alessia Biotti, Bozen Stadt in die neue Schulzone ausgesiedelt malschutz; der ältere und wertvollere Teil ist
(Vertreterin der Abteilung. 11 sind, möchte man mit dem Pädagogischen an den Fassaden deutlich abzulesen, sein
Hochbau und technischer Dienst Aut. Provinz Bozen) Gymnasium noch eine Oberschule in der äußeres Erscheinungsbild ist zu erhalten;
Günther Adang, Bruneck Altstadt belassen und durch die Sanierung spätere Zubauten an der Süd- und an der
(Vertreter der Stadtgemeinde Bruneck) und Erweiterung des sogenannten „Ursuli- Westseite können auch neugestaltet wer-
Schwester Hildegard (Bacher) nengebäudes“ für diese Schule eine defini- den. Hierbei ist der besonders heikle archi-
(Vertreterin des Ursulinenklosters) tive Bleibe schaffen. tektonische Kontext historischer Bausub-
Direktor Dr. Anton Brunner, Olang Das Pädagogische Gymnasium (früher: stanz (Kloster, Stadttor, Stadtmauer) zu
Prof. Georg Peintner, Bruneck „Lehrerbildungsanstalt”) vermittelt den beachten und in die Entwurfsüberlegungen
(Vertreter des Pädagogischen Gymnasiums) Schülern ein breites Grundwissen und bie- miteinzubeziehen. Das maximale Ausmaß
Dr. Arch. Klaus Michael Mathieu, Bozen tet ihnen dazu noch drei Ausrichtungen zur des ostseitigen Zubaues ist durch das Denk-
(Vertreter des Landesdenkmalamtes) Wahl an, eine soziale, eine musische und malamt vorgegeben worden; eine entspre-
Dr. Arch. Irmgard Mitterer, Terlan eine musikalische. Die Schülerzahl hat in chende Baufluchtlinie ist im Lageplan 1:500
(Vertreterin der Architektenkammer) den letzten Jahren zugenommen (derzeit eingetragen; die mögliche Maximalhöhe
Dr. Ing. Stefan Ladurner, Meran 386). Längerfristige Prognosen sind jedoch des Zubaues entspricht der Fußbodenober-
(Vertreter der Ingenieurkammer) nicht möglich, da gesamtstaatliche Schulre- kante des 2. Obergeschosses (= + 9.29 m).
formen Auswirkungen auch auf diese Ober- Die Aula Magna und die Turnhalle werden
Schriftführer und Koordinator schule mit sich bringen können. auch außerschulisch genutzt und müssen
Dr. Arch. Johann Schwärzer, Gais Das Ursulinenkloster stellt als Hauseigen- daher einen getrennten, direkten Zugang
tümer für das Pädagogische Gymnasium von außen erhalten und mit eigenen sani-
Wettbewerbssieger die untersten vier Stockwerke zur Verfü- tären Anlagen ausgestattet sein.
1. Preis: gung und behält die beiden Dachgeschosse Die Aula Magna und ein großer Musikraum
Dr. Arch. Rudolf Perktold, Bozen für eigene Zwecke (Privat-Mittelschule und müssen direkt aneinandergrenzen, so dass
Mitarbeiter: Mädchenheim) zurück. Diese beiden ober- sie durch das Öffnen einer mobilen Trenn-
Dr. Ing. Giulio Lavoriero, Steinmannwald sten Stockwerke sollen also unverändert wand zu einem einzigen Raum zusammen-
2. Preis: bleiben, mit Ausnahme technischer Einbau- gefasst werden können.
Architekturbüro OfAS ten, die sich aus der Umgestaltung der dar- Der Zeichensaal ist ebenfalls mit einer
office for archistructures, Bozen unterliegenden Geschosse ergeben könn- mobilen Trennwand auszustatten, durch die
Dr. Arch. Alois Jobstraibizer ten (z.B. Aufzugschacht). Der Hauptzugang er in zwei gleich große, separat nutzbare
Mitarbeiter: zu Mittelschule und Mädchenheim kann Räume geteilt werden kann.
Dr. Arch. Michael Comploj Purger weiterhin im 1. Dachgeschoss vom Kloster Abschließend noch einige Hinweise zur
Cand. Arch. Johannes Niederstätter her erfolgen, ein zweiter Fluchtweg ins Baugeschichte. Das „Ursulinengebäude“
3. Preis: Freie wäre jedoch zu überlegen. wurde 1909 nach Plänen von Franz Müller
dott. arch. Matteo Scagnol, Brixen Da der Bau schon bisher als Schulhaus errichtet, in einer Bresche, die offenbar in
Mitarbeiter: genutzt war, sind im Bestand wahrschein- die mittelalterliche Stadtbefestigung
arch. Sandy Attia lich größere Eingriffe nicht erforderlich geschlagen worden war. Westseitig schließt
(auch wenn die interne Zuordnung der ein- es direkt an das Südtor der Altstadt („Ursu-
zelnen Funktionen zu überprüfen ist, z.B. linentor“) und an das Klosterareal an.
Verwaltung – Eingänge, Lehrerzimmer – An der Ostseite setzt – nach einer Baulücke
Unterrichtsräume), darüber hinaus soll von 8 m – noch ein Rest der Stadtmauer
jedoch durch einen ostseitigen Zubau Platz an, an deren Innenseite sich eine Zeile ein-
für jene Räume geschaffen werden, die im facher Wohnhäuser lehnt. Hier lässt sich
Bestand nicht untergebracht werden kön- noch etwas vom mittelalterlichen Weichbild
nen. Hierbei werden – damit das Raumpro- Brunecks erahnen: ein eng verbauter Bezirk
gramm berücksichtigt werden kann – meh- innerhalb eines wehrhaften Befestigungs-
rere Kellergeschosse erforderlich sein. ringes, inmitten freier, offener Landschaft.
turrisbabel 50 Oktober Ottobre 2000 Wettbewerb Ursulinengebäude Bruneck – Wettbewerbe / Concorsi 73
Bemerkungen zum Verlauf bleibt einerseits ein großer Teil der beste-
des Wettbewerbes henden Fassade erhalten, andererseits wird
in jedem Stockwerk eine kurze interne Ver-
Das Kolloquium zwischen Koordinator, bindung zwischen Altem und Neuem her-
Jury und Teilnehmern war auch bei diesem gestellt, woraus sich ein gut funktionieren-
Wettbewerb sicher sehr hilfreich und hat des Erschließungssystem ergibt. Der Innen-
wesentlich zu einer Klärung von Fragen hof ist bei diesem Projekt – im Gegensatz
beigetragen, die in der Ausschreibung zu zu vielen anderen Wettbewerbsbeiträgen –
wenig eindeutig formuliert waren. Vorga- so dimensioniert, dass er nicht beengend
ben der Denkmalpflege wie z.B. die Maxi- wirkt und den anschließenden Räumen
malbaugrenzen für ober- und unterirdische genügend natürliches Licht zuführen kann.
Bauten sind sogar neu formuliert worden, Bemerkenswert ist die Idee, vom Ursuli-
um die Unterbringung des gesamten Raum- nentor einen niveaugleichen Eingang ins
programmes zu erleichtern. Haus zu schaffen. Er führt zunächst in eine
Die anfängliche Befürchtung, dass die Aus- gefällige Eingangshalle und weiter in ein
schreibung nicht genügend Spielraum für ringförmiges Gangsystem, das das ganze
unterschiedliche Lösungen lasse, hat sich Erdgeschoss einbezieht.
als unbegründet erwiesen. Bei 46 einge- Die neue Treppenanlage, die im Altbau vor-
reichten Projekten war die Jury mit einem gesehen ist, muss wohl aus Brandschutz-
Arbeitspensum konfrontiert, das noch zu gründen gegen die einzelnen Stockwerke
bewältigen war und eine seriöse Ausein- abgeschottet werden. Sie beansprucht auch
andersetzung mit jedem einzelnen Beitrag zwei Räume in den beiden Dachgeschos-
ermöglichte. Eine detaillierte Tabelle mit sen, was von der Vertreterin des Ursulinen-
den Ergebnissen der Vorprüfung wollte die klosters mit Bedauern zur Kenntnis genom-
Jury leider nicht als Grundlage für ihre men wird.
Arbeit verwenden, obwohl sie nur Angaben Besonders hervorzuheben ist die intelligen-
über die Einhaltung der Wettbewerbsbedin- te Lösung einer terrassierten Verbauung an
gungen und rein funktionelle Gesichts- der Reischacherstraße, durch die an der
punkte enthielt und noch ausreichend Frei- Südwestseite des Altbaues ein ganzes
raum für die architektonische Beurteilung Stockwerk freigelegt wird und für die neuen
gelassen hätte. unterirdischen Räume auf eine sehr ge-
Die Entscheidung der Jury stellt schlus- schickte Weise eine ausreichende natürliche
sendlich wieder einmal einen Kompromiss Belichtung garantiert wird. Die Aula Magna
dar zwischen den sogenannten Fachpreis- liegt sehr günstig, mit einem direkten
richtern einerseits, die eine überzeugende Zugang vom öffentlichen Platz. Sie ersetzt
Architektur favorisiert haben, und den Sach- die bestehende Außentreppe und könnte in
preisrichtern andererseits, deren Anliegen diesem Bereich das derzeitige architektoni-
funktionelle Räume gewesen sind. Da sich sche Erscheinungsbild wesentlich verbes-
in diesem Fall auch die drei Architekten sern. Der externe Zugang für die Turnhalle
unter den Juroren nicht auf ein Projekt liegt an der Reischacherstraße und ist nicht
einigen konnten, ist die Entscheidung für ungünstig positioniert.
den 1. Preis mit 4 : 3 äußerst knapp ausge- Nachdem dieses Projekt realisiert werden
fallen. Schwer nachvollziehbar ist, dass soll, erlaubt sich die Jury, auf jene Punkte
einige Projekte, die in der engeren Auswahl hinzuweisen, die bei der Erstellung des
für einen Preis gestanden sind, von der Ausführungsprojektes zu berücksichtigen
Jury bei der Vergabe von Spesenvergütun- wären: Beim Musikpavillon muss das
gen nicht berücksichtigt wurden. Projekt auf die Bauvorhaben der Gemein-
de Bruneck abgestimmt werden (öffentli-
Bewertung der Jury che WC-Anlagen, evtl. Unterführung unter
der Reischacherstraße, Neugestaltung des
1. Preis – Der neue Baukörper, der vor den Tschurtschenthalerparkes).
Altbau gesetzt wird, nimmt die Richtung Die Anbindung des Neubaues an das öst-
der vorgegebenen Baufluchtlinie auf und lich anschließende natürliche Gelände
schließt nur auf einer Breite von ca. 7 m an muss verbessert werden. Die Stützmauer
den denkmalgeschützten Bau an. Dadurch an der Straße ist weitgehend durch eine
74 Wettbewerb / Concorsi – Wettbewerb Ursulinengebäude Bruneck Oktober Ottobre 2000 turrisbabel 50
Böschung zu ersetzen. Die Ostfassade des 3. Preis – Der Neubau wird in eigenwilliger
Neubaues sollte dahingehend abgeändert Weise diagonal vor den Altbau gestellt:
werden, dass sie sich deutlicher vom Altbau über einen schmalen „Knotenpunkt“ wird
abhebt. Für die Spezialklassen im 1. Unter- in jedem Stockwerk eine Verbindung zwi-
geschoss ist eine natürliche Belüftung an- schen Alt und Neu hergestellt. Ein großer
zustreben. „Versuchsräume“ dürfen lt. Art. Teil der denkmalgeschützten Fassade bleibt
99 der Schulbaurichtlinien nicht in unterir- erhalten, ein Ausblick vom Altbau in die
dischen Geschossen vorgesehen werden. anschließende Landschaft bzw. Altstadt ist
noch möglich.
2. Preis – Dieses Projekt fußt auf einem be- Die internen Wege sind kurz. Ein einziger
sonders klaren architektonischen Konzept. Aufzug bedient den ganzen Schulkomplex.
Der parallel vorgelagerte rechteckige neue Der Schulvertreter hebt besonders die
Baukörper neigt sich leicht nach außen. gelungene Gestaltung der Aula Magna mit
Das verleiht dem Neubau seine Unver- anschließendem Musikraum (= Bühne) und
wechselbarkeit und jene formale Eigen- des Zeichensaales hervor. Nachdem die
ständigkeit, die gerade beim Bauen in einer unterirdischen Bauten nicht direkt bis an
denkmalgeschützten Umgebung anzustre- die Reischacherstraße reichen, wäre die
ben ist. Auch wird durch die Schräge die Baudurchführung mit geringeren Proble-
Belichtung der bestehenden Ostfassade men verbunden als bei anderen Projekten.
optimiert. Einige Spezialklassen im Unter- Anzuführen sind einige Mängel bezüglich
geschoss müssten allerdings verlegt wer- der inneren Erschließung: die Eingangshal-
den. Die zu geringe Höhe des Zeichensaa- le an der Raingasse ist zu knapp bemessen;
les und der umständliche Zugang zum Zei- die Treppe in das Untergeschoss ist zu
chensaal werden vom Schulvertreter bean- schmal; der Zugang zur Aula Magna ist um-
standet. Im Bereich des Aula Magna sind ständlich; es fehlt die Fluchttreppe für die
umfangreiche statische Eingriffe geplant, Turnhalle. Für die Informatikräume ist keine
die in dieser Form kaum durchführbar sind. natürliche Belichtung vorgesehen. Die Turn-
Die Aula Magna ist zu klein. halle weist eine Höhe von nur 5 m auf.
1. Preis
Dr. Arch.
Rudolf Perktold
(Bozen)
Mitarbeiter:
Dr. Ing.
Giulio Lavoriero
(Steinmannwald)
1
turrisbabel 50 Oktober Ottobre 2000 Wettbewerb Ursulinengebäude Bruneck – Wettbewerbe / Concorsi 75
1 Lageplan 1:1000
2 Erdgeschoss 1:750
3 Südost-Ansicht / Schnitt FF
4 West-Ansicht / Schnitt EE
5 Schnitt AA / Nord-Ansicht
3 3
5
76 Wettbewerb / Concorsi – Wettbewerb Ursulinengebäude Bruneck Oktober Ottobre 2000 turrisbabel 50
2. Preis
Architekturbüro OfAS
office for archistructures
(Bozen)
Dr. Arch.
Alois Jobstraibizer
Mitarbeiter:
Dr. Arch.
1
Michael Comploj Purger
Cand. Arch.
Johannes Niederstätter
1 Erdgeschoss 1:750
2 Südost-Ansicht / Schnitt FF
3 Lageplan 1:1000
3
turrisbabel 50 Oktober Ottobre 2000 Wettbewerb Ursulinengebäude Bruneck – Wettbewerbe / Concorsi 77
3. Preis
dott. arch. Matteo Scagnol
(Brixen)
Mitarbeiter:
Arch. Sandy Attia
1 Obergeschoss 1:750
2 Südwest-Ansicht
1
3 Lageplan 1:1000
3
78 Oktober Ottobre 2000 turrisbabel 50
textbausteine
Architetture di carta La vita, istruzioni per l’uso
Un condominio parigino è il teatro dell’am- aprire il rubinetto, tirare la catena dello
bizioso romanzo di Georges Perec (1936- sciacquone, accendere la luce, preparare la
1982), tradotto in italiano da Rizzoli e in te- tavola, qualche decina di esistenze simulta-
desco („Das Leben, Gebrauchsanweisung“) nee che si ripetono da un piano all’altro,
da Rohwolt. In novantanove capitoli si in- da un edificio all’altro, da una via all’altra.
trecciano – descritte talora con pedantesca Si barricano nei loro millesimi – è così che
precisione – le biografie degli inquilini pre- si chiamano infatti – e vorrebbero tanto che
senti e passati di un immobile haussmannia- non ne uscisse niente, ma per quanto poco
no dell’immaginaria rue Simon-Crubellier. ne lascino uscire, il cane al guinzaglio, il
Tra le tante storie, una fa da filo conduttore. bambino che va a prendere il pane, l’espul-
L’eccentrico inglese Bartlebooth, pittore per so o il congedato, è sempre dalle scale ch’e-
diletto, ha dato incarico a un coinquilino sce tutto. Tutto quello che passa infatti passa
artigiano, Gaspard Winckler, di scomporre per le scale, tutto quello che arriva arriva
ciascuno di una serie di cinquecento suoi dalle scale, lettere, partecipazioni, i mobili
quadri giovanili nelle settecentocinquanta che gli uomini dei traslochi portano o porta-
tessere di un puzzle. Bartlebooth passerà il no via, il dottore chiamato d’urgenza, il
resto della vita a ricomporli nel suo alloggio viaggiatore che torna da un lungo viaggio.
del terzo piano. L’analogia tra l’arte (e l’inuti- E’ per questo che le scale restano un luogo
lità) di preparare e comporre puzzles e il anonimo, freddo, quasi ostile. Nelle antiche
gioco delle vite che si dispiegano e si inter- case c’erano ancora gradini di pietra, rin-
secano è una delle chiavi di lettura di questo ghiere di ferro battuto, qualche scultura,
romanzo che occupò Perec per dieci anni delle torciere, una panchina a volte per dar
(1969-1978). L’appendice contiene, oltre a un modo alle persone anziane di riposarsi tra
indice dei nomi e a una cronologia indispen- un piano e l’altro. Negli edifici moderni, ci
sabili per orientarsi nel coacervo di storie sono ascensori con le pareti coperte di graf-
narrate da Perec, uno spaccato dell’immobi- fiti che si vorrebbero osceni e scale dette
le con i proprietari dei vari appartamenti. “di sicurezza”, di cemento grezzo, sporche e
sonore. In questo edificio, dove c’è un vec-
Capitolo I – Per le scale, 1 chio ascensore quasi perennemente guasto,
le scale sono un luogo vetusto, di dubbia
Sì, tutto potrebbe iniziare così, qui, in que- pulizia, che si degrada di piano in piano
sto modo, una maniera un po’ pesante e secondo le convenzioni della rispettabilità
lenta, nel luogo neutro che appartiene a tutti borghese: passatoia due volte spessa fino al
e a nessuno, dove la gente s’incontra senza terzo, spessore unico dal terzo in poi, per
quasi vedersi, in cui la vita dell’edificio si finire in niente negli ultimi due sotto i tetti.
ripercuote, lontana e regolare. Di quello che Sì, inizierà da qui: fra il terzo e il quarto
succede dietro le pesanti porte degli appar- piano di rue Simon-Crubellier numero 11.
tamenti, spesso se non sempre si avvertono Una donna sui quarant’anni sta salendo le
solo quegli echi esplosi, quei brani, quei scale; indossa un lungo impermeabile di
brandelli, quegli schizzi, quegli abbozzi, que- skai e porta in testa una specie di berretto di
gli incidenti o accidenti che si svolgono in feltro a pan di zucchero, un po’ sul genere
quelle che si chiamano le parti comuni, i secondo noi folletto, diviso a scacchi rossi e
piccoli rumori felpati che la passatoia di grigi. Un borsone di tela bigia, di quelli vol-
lana rossa attutisce, gli embrioni di vita garmente detti “chiava-e-via”, le pende dalla
comunitaria che sempre si fermano sul pia- spalla destra. Un fazzolettino di batista è
nerottolo. Gli abitanti di uno stesso edificio annodato intorno a uno degli anelli di
vivono a pochi centimetri di distanza, sepa- metallo cromato che legano la borsa alla
rati da un semplice tramezzo, e condividono tracolla. Su tutta la superficie della borsa si
gli stessi spazi ripetuti di piano in piano, ripetono tre motivi pseudo stampigliati: un
fanno gli stessi gesti nello stesso tempo, grosso orologio a bilanciere, una pagnotta
turrisbabel 50 Oktober Ottobre 2000 La vita, istruzioni per l’uso – Textbausteine / Architetture di carta 79
campagnola tagliata al centro, e una specie bili, si rivelarono talmente alte che Antoine
di recipiente di rame senza manici. Rameau dovette vendere tutto all’asta.
La donna guarda una pianta che tiene nella E già da qualche mese i mobili sono in Sala
mano sinistra. E’ un semplice foglio di carta, aste e da qualche settimana l’appartamento
le cui grinze ancora visibili testimoniano è stato rilevato da un’agenzia.
una piegatura in quattro, fissato per mezzo La donna che sale le scale non è la direttrice
di un fermaglio a un grosso volume multi- dell’agenzia, ma la sua vice; non si occupa
grafico: il regolamento di comproprietà di questioni commerciali, né di relazioni con
riguardante l’appartamento che la donna sta i clienti, ma esclusivamente di problemi tec-
per visitare. Sul foglio in realtà sono state nici. Dal punto di vista immobiliare, l’affare
schizzate non una, ma tre piante: la prima, è buono, il quartiere valido, la facciata in
in alto e a destra, permette di localizzare l’e- pietra da taglio, le scale discrete malgrado
dificio, pressappoco a metà di rue Simon- la decrepitezza dell’ascensore, e la donna è
Crubellier che divide obliquamente il qua- venuta a ispezionare più accuratamente lo
drilatero formato nel quartiere della Plaine stato dei luoghi, a buttar giù una pianta più
Monceau, XVII arrondissement, dalle vie precisa dei locali con, per esempio, dei tratti
Médéric, Jadin, De Chazelles e Léon Jost; la più marcati per distinguere le pareti diviso-
seconda, in alto e a sinistra, è uno spaccato rie e dei semicerchi con freccia per indicare
dell’edificio che indica schematicamente la in che senso si aprono le porte, prevedere i
disposizione degli appartamenti, precisando lavori e preparare un primo preventivo per
i cognomi di qualche abitante: signora il rammodernamento: il tramezzo che divi-
Nochère, la portinaia; signora de Beaumont, de lo stanzino da bagno dal ripostiglio sarà
secondo a destra; Bartlebooth, terzo a sini- abbattuto, per far posto a un bagno vero
stra; Rémi Rorschash, produttore televisivo, con vasca scalinata e water; le mattonelle
quarto a sinistra; dottor Dinteville, sesto a della cucina verranno sostituite; una caldaia
sinistra, così come l’appartamento vuoto, murale a gas cittadino, mista (riscaldamento
sesto piano a destra, occupato fino alla morte centrale, acqua calda), sostituirà la vecchia
da Gaspard Winckler, artigiano; la terza pian- caldaia a carbone; il parquet a pezzi e boc-
ta, nella metà inferiore del foglio, è quella coni delle tre stanze verrà rimosso e rim-
dell’appartamento di Winckler: tre locali che piazzato da una copertura di cemento a sua
danno sulla strada, una cucina e uno stanzi- volta coperta di thibaude e moquette.
no da bagno sul cortile, un ripostiglio cieco. Delle tre stanzette in cui Gaspard Winckler
La donna tiene nella mano destra un volu- ha vissuto e lavorato per quasi quarant’an-
minoso mazzo di chiavi, quelle di tutti gli ni, non resta molto. Quei pochi mobili, il
appartamenti visitati in giornata indubbia- piccolo banco da lavoro, la sega a due
mente; parecchie sono attaccate a porta- tempi, le minuscole lime, non c’è più niente.
chiavi fantasia: una bottiglia in miniatura di Sulla parete di camera sua, di fronte al
Marie Brizard, un tee da golf e una vespa, letto, vicino alla finestra, se n’è andato il
un pezzo di domino raffigurante un doppio quadro quadrato che gli piaceva tanto:
sei, e un gettone di plastica, ottagonale, nel figurava un’anticamera nella quale si trova-
quale è incastonato un fiore di tuberosa. vano tre uomini. Due in piedi, con la finan-
Gaspard Winckler è morto da quasi due ziera, pallidi e grassi, e sovrastati da cilindri
anni. Non aveva figli. Non gli si conosceva- che parevano avvitati sul cranio. Il terzo,
no parenti. Bartlebooth incaricò un notaio di anche questo vestito di nero, era seduto
rintracciare eventuali eredi. La sua unica accanto alla porta nell’atteggiamento di chi
sorella, Anne Voltimand, era morta nel 1942. aspetti qualcuno e impegnato a infilarsi un
Il nipote Grégoire Voltimand, era stato paio di guanti nuovi le cui dita aderivano
ammazzato sul Garigliano nel 1944, all’epo- perfettamente alle sue.
ca dello sfondamento della linea Gustav. La donna sale le scale. Fra poco, il vecchio
Al notaio occorsero parecchi mesi per sco- appartamento diventerà un grazioso picco-
vare un lontano cugino di Winckler; si chia- lo alloggio, doppio soggiorno + camera e
mava Antoine Rameau e lavorava in una servizi, vista, tranquillità. Gaspard Winckler
fabbrica di divani modulari. I diritti di suc- è morto, ma la lunga vendetta che ha ordi-
cessione, cui si aggiungevano le spese to con tanta pazienza, con tanta minuzia,
occasionate dall’accertamento dei successi- non si è ancora compiuta.
80 Oktober Ottobre 2000 turrisbabel 50
mailtb@archiworld.it
Comunicato stampa si stanno affacciando sulla scena della ge-
Ospitiamo in questa rubrica aperta ai stione dei concorsi: elevato numero di par-
lettori ed agli interventi esterni il comunica- tecipanti, tempi di valutazione ristretti ed
to stampa di un’interessante iniziativa di un crescente impegno per tutti. Come rea-
dibattito pubblico: una tavola rotonda sul gisce a questa situazione la pubblica ammi-
tema dei concorsi di architettura che si nistrazione, e come reagiscono gli architetti?
terrà a Bolzano il 30 novembre. Ci sembra Esistono nuove formule di concorso che
in questo modo di fare da tramite tra la possano ovviare a questi problemi? E’ pos-
pagina scritta (vedi tb 49 sul tema dei con- sibile oggi risolvere la situazione a livello
corsi) ed il dibattito vero e proprio che ci locale o bisogna ragionare a livello europeo?
auguriamo avrà luogo in tale occasione. Questi alcuni temi con cui s’intende stimo-
L’esperienza maturata nella nostra provin- lare un dibattito avanzato sui concorsi che,
cia nel campo dei concorsi d’architettura alla luce delle esperienze passate e delle
rappresenta un punto di riferimento d’a- nuove problematiche recentemente affiora-
vanguardia a livello nazionale, per il nu- te, porti ad una risposta a queste domande.
mero e la qualità dei risultati, ed anche in
Europa è citata come un esempio. Da: Silvia Alba
Dall’impegno e dal dibattito prodotto in <CarbonariMatteo@valsugana.com>
questo particolare clima è partito un fonda- Data: martedì 22 agosto 2000 – 17.18
mentale contributo per la promozione della Ho ricevuto con piacere il numero 49 di
cultura e della pratica del concorso, che si turrisbabel (il mio primo turris) e faccio i
sta diffondendo sempre più come lo stru- complimenti alla redazione. La foto di
mento più idoneo per puntare alla diffusio- copertina mi ha ricordato una novella di
ne della qualità architettonica. Michelucci sull’architettura:
La formulazione delle “Direttive per lo svol- “Io sono in un bosco ed in questo bosco
gimento dei concorsi di architettura” da vedo che c’è una capanna; piccola, molto
parte della Commissione concorsi dell’Or- piccola, mal ridotta, certamente abban-
dine degli architetti di Bolzano, confluita donata. Poi, avvicinandomi, mi accorgo
poi nella stesura da parte degli Ordini che non è abbandonata ma che c’è gente
nazionali di un “Decalogo nazionale sui dentro. Qualcosa si muove. C’è gente?
concorsi”, e l’imminente definizione di un Ma chi può abitare lì dentro? Quanta gente?
regolamento nazionale dei concorsi, rap- Una, due persone? Come mai? Allora mi
presentano risultati concreti e sono tappe avvicino più che posso e, ad un certo mo-
di un percorso che, anche se attraverso mento, attraverso una apertura che è nella
angolazioni e punti di vista diversi, dimo- capanna, vedo un’ala di un angelo che si
stra una tendenza unitaria. sta muovendo là dentro. Ecco la ragione!
L’ordine degli architetti di Bolzano e la com- Questo spazio non è adatto agli uomini.
missione concorsi promuovono ora una L’uomo (così come è) non arriva a capire
tavola rotonda con dibattito pubblico sul tutto quello può dare una capanna come
tema dei concorsi, a cui partecipano ospiti questa; un angelo sì. Allora significa che è
sia locali che europei. Si tratta di un’occa- l’uomo che deve cambiare. Bisogna acqui-
sione importante per mettere apertamente sire quella sensibilità per cui un oggetto,
e direttamente a confronto le esperienze, le anche una misera capanna, può diventare
opinioni e le aspirazioni delle diverse figure essenziale e non è mai lontano dalla no-
che ruotano intorno al sistema-concorso: stra possibilità di usarlo e di trasformarlo;
gli amministratori, gli architetti, i cittadini. poiché quell’angelo metteva a posto tutti
A pagina 80
Armando Ronca con Le condizioni di partecipazione e di svolgi- gli oggetti che stavano dentro quel picco-
Giordano Sabbadin e mento ai concorsi hanno subìto nell’ultimo lo ambiente e questa delicata operosità
Giovanni Sale, Bolzano
via Sassari, 1957-1961
periodo una rapida e profonda trasforma- gli permetteva di conquistare una spazio
(Foto: Ludwig Thalheimer) zione, e nuove domande e nuove esigenze sufficiente per vivere”. Fiesole 1990.
turrisbabel 50 Oktober Ottobre 2000 81
Evidentemente in Mauritania la delicata a cura di Mario Sbordone l’anno senza limitazione di numero. In via
operosità non è ancora andata perduta. esclusivamente dimostrativa è possibile
Riguardo allo spazio dedicato ai concorsi
voglio aggiungere un aspetto che mi pare Inter-nos riceverne uno a scelta gratuitamente al
proprio indirizzo di posta elettronica, men-
non sia presente nei vari contributi ripor- tre l’elenco delle nuove pubblicazioni è di
tati. Si tratta della partecipazione dei citta- Riportiamo in questa pagina gli indirizzi di libera consultazione.
dini. Oltre alla committenza pubblica e ai due siti di riferimento per quanto riguarda
progettisti, anche i fruitori dello spazio i concorsi di progettazione, quello di una
e delle attrezzature pubbliche devono aver testata on-line di architettura ed uno di un
voce in capitolo sia nella fase di definizio- interessante archivio progetti.
ne del contenuto del bando, che nella fase
di valutazione (…) www.archiworld.it – E’ la pagina del siste-
(Il testo in versione completa si può trovare ma telematico ufficiale degli architetti
sull’indirizzo: palomarascolta@libero.it) italiani, alla quale fa riferimento lo stesso
CNA, ed è molto ricca di informazioni
riguardanti i vari aspetti della professione,
gli Ordini Provinciali, la Previdenza, le
Università. Ospita anche una sezione con- www.archimagazine.com – Questo sito
corsi, i cui contenuti però non sempre sono presenta una vera e propria rivista di archi-
all’altezza delle aspettative, risultando per tettura interamente pubblicata on-line
lo meno fino ad oggi meno esaurienti di con diverse sezioni, quelle dedicate all’ar-
altri siti sullo stesso argomento. chitettura, al design, ai concorsi, alle mo-
stre e altrettanti articoli aggiornati inerenti
la materia. Di buona qualità per la rete il
materiale illustrativo dei progetti pubbli-
cati, e decisamente interessante la sezione
concorsi, suddivisi tra design e architettura.
La maggior parte dei bandi sono disponi-
bili in versione integrale e, cosa senz’altro
lodevole, la consultazione è gratuita.
Info: Architektenkammer der Provinz Bozen Info: Ordine degli Architetti Provincia di Bolzano
Tel. 0471 971741 E-mail: turrisbabel.bz@archiworld.it Tel. 0471 971741 E-mail: turrisbabel.bz@archiworld.it
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Adresse / Indirizzo
Abtrennen und in Kuvert verschicken an: Architektenkammer der Provinz Bozen, Sparkassenstraße 15 I – 39100 Bozen
Staccare e spedire in busta a: Ordine degli Architetti Provincia di Bolzano, via Cassa di Risparmio 15 I – 39100 Bolzano
http://www.bz.archiworld.it/tb/tb00.htm
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