LUNEDÌ 6 GIUGNO 2011
R LA GAZZETTA DELLO SPORT
CALCIOSCOMMESSE INTERVIENE IL GOVERNO
Task force!
«Mafia e criminalità
inquinano il calcio
Via ai corpi speciali»
Il ministro Maroni «Ho dato mandato al capo della Polizia di
indagare sul fenomeno per stanare chi altera la regolarità delle gare»
FRANCESCO VELLUZZI
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dGli ha fatto male. Un gran
male. «Provo grande sconfor-
to come tutti gli sportivi. Per-
ché amo il calcio. Come si fa
ad accettare una situazione
del genere? Per me Signori e
Doni sono bandiere. Continuo
a sperare che siano estranei, al-
trimenti sarebbe una delusio-
ne enorme. Purtroppo nel cal-
cio la tentazione di guadagni
facili è forte e rispetto allo
scandalo degli anni ’80 ci sono
le scommesse. Oscar Wilde so-
steneva che a tutto si può resi-
stere tranne che alle tentazio-
ni, ma non è accettabile che il
sistema calcio non abbia gli an-
ticorpi». Esaurita la parte senti-
mentale, il ministro dell’Inter-
no Roberto Maroni parte in
quarta, passa all’attacco, co-
me quando si mise in testa la
tessera del tifoso. Ha visto l’ap-
pello di Figc e Coni: «Che non
solo raccolgo ma sollecito. Per-
ché solo così, lavorando tutti
insieme, possiamo trovare
una soluzione».
I PROVVEDIMENTI PER L’INCHIESTA SPORTIVA SI PUNTA AD ARRIVARE A SENTENZA IN TEMPI BREVI
«Sanzioni più pesanti per chi scommette»
Ieri incontro tra Petrucci e Abete, giovedì
il Consiglio federale varerà il giro di vite
Saliranno le pene per l’omessa denuncia
MAURIZIO GALDI
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ROMA d «Serve una maggior
collaborazione con gli organi
dello Stato», sta tutto in que-
sta frase la forza del comunica-
to che ieri il Coni ha diffuso do-
po una lunga riunione che in
mattinata ha visto coinvolti il
presidente del Coni Gianni Pe-
trucci, il segretario generale
Lello Pagnozzi e il presidente
della Federcalcio Giancarlo
Abete. I tre, in vista della riu-
nione della Giunta di oggi po-
meriggio, hanno concordato
sulla «necessità di rafforzare
le forme di collaborazione tra
soggetti preposti alla tutela
dell’ordine statuale e quelli
preposti all’ordine sportivo, in
particolare la Presidenza del
Consiglio dei Ministri, il Mini-
Lei, da ministro dell’Interno,
che intende fare?
«Ho deciso di prendere delle
iniziative perché la violazione
delle norme penali investe an-
che il campo della sicurezza.
Sono iniziative che ci infilano
a pieno titolo nell’azione di
contrasto al mondo della cor-
ruzione nel calcio dove, peral-
tro, hanno i loro interessi an-
stero dell’Economia (AAMS),
il Ministero dell’Interno e il Mi-
nistero della Giustizia, al fine
di mettere in funzione ulterio-
ri strumenti operativi utili a
contrastare il fenomeno delle
attività illecite collegate alle
scommesse».
Task force Un appello subito
raccolto dal ministro dell’Inter-
no (vedi sopra) e che è frutto
anche di quanto la Gazzetta
sta dicendo da tempo con la
sua inchiesta sulla Gomorra
del calcio e rafforzata anche
dall’intervista all’ex presiden-
te federale, e membro del Cio,
Franco Carraro che ieri è stato
anche sentito al telefono du-
rante la riunione al Coni. Uno
strumento efficace per com-
battere il fenomeno delle parti-
te combinate sulle quali scom-
che le mafie nostrane».
Come si muoverà?
«Ho dato disposizione al capo
della Polizia di costituire una
task force investigativa sul fe-
nomeno per stanare chi tende
ad alterare la regolarità delle
gare sportive con mezzi frau-
dolenti. Manganelli è già parti-
to. Ha chiesto ai servizi specia-
lizzati delle forze di polizia
(Sco, Ros e Gico) una relazio-
ne sul coinvolgimento delle
mafie nel settore del calcio
truccato e del calcio scommes-
se. Vogliamo individuare le mi-
gliori forme di prevenzione e
repressione delle scommesse
clandestine sulle partite di cal-
cio».
La prevenzione le sta a cuo-
re...
«Certo tantissimo. D’intesa col
mondo del calcio, voglio stu-
diare iniziative per prevenire
queste schifezze. I campioni
sono idoli dei ragazzi. I calcia-
tori devono avere dei valori eti-
ci ed applicarli dentro e fuori
dal calcio».
Il presidente del Coni Petrucci e quello della Federcalcio Abete ANSA
mettere e che alla fine può
mettere in crisi l’intero com-
parto delle scommesse legali.
Un allarme che hanno raccol-
to Fifa e Uefa, ma che addirit-
tura ha visto impegnato in pri-
ma persona il presidente del
Cio Rogge che ha coinvolto in
questa battaglia anche l’Unio-
ne europea e il Parlamento eu-
ropeo che stanno mettendo a
x ha detto
SULL’APPELLO
L’appello della Figc non solo
lo raccolgo, ma lo sollecito.
Solo lavorando insieme
troveremo una soluzione
SULL’ATALANTA
La A l’ha meritata, ma se Doni
finisse nei guai la punizione
sarebbe inevitabile.
E mi dispiacerebbe
La cooperazione tra magistra-
tura ordinaria e sportiva è fon-
damentale?
«Certo, ma prima occorre con-
trollo e prevenzione. Volere è
potere. La lotta alla violenza
negli stadi si sta facendo con
rigore e con risultati senza pre-
cedenti. Analogo rigore è man-
cato nella verifica della corret-
tezza sportiva delle gare. E’ ne-
cessario risanare».
Ministro Maroni: le scommes-
punto leggi adeguate.
Sanzioni pesanti Oggi pomerig-
gio Giancarlo Abete in Giunta
Coni anticiperà la manovra
che il Consiglio federale di gio-
vedì dovrà varare: sanzioni
più pesanti per chi scommette
e per chi commette illecito
sportivo finalizzato alle scom-
messe; iter veloce per la vicen-
se sono legali e fruttano parec-
chio allo stato. Lei come si po-
ne sul fenomeno scommesse?
«Io non ho mai scommesso se
non alla tombola della festa
del paese e ho pure perso. Non
è in sè il male assoluto, ma bi-
sogna essere regolati, altri-
menti diventa una patologia,
ci si ammala. Qui si parla di
scommesse e di calcio trucca-
to. Non vanno violate le rego-
le».
Non è semplice: sa che sulle
puntate che superano i mille
euro e su vincite superiori ai
mille euro andrebbe mostrato
il documento. C’è gente che
non ritira la vincita pur di non
mostrare il documento...
«Per questo vengono fatte le
puntate all’estero. Fenomeno
sconvolgente».
Andiamo sullo specifico e su
una squadra, l’Atalanta. La
sua tifoseria con lei non è sta-
ta tenera. Le dispiace se non
va in A?
«I colori non sono i miei. Ma la
A l’ha meritata. Chiaro che se
da Cremona. Già oggi la Procu-
ra federale avvierà il lavoro
sull'inchiesta di Cremona. I ter-
mini saranno abbreviati, le tu-
tele difensive non possono as-
solutamente essere intaccate
ma l'esigenza assoluta è arriva-
re alla compilazione dei calen-
dari con un quadro certo. Sul
piano regolamentare già ora i
tesserati non possono scom-
mettere (art. 6 del codice di
giustizia sportiva), ma l’obbli-
go di denuncia è contenuto so-
lo nell’articolo 7 dove si parla
di illecito sportivo. Non sono
però indicate sanzioni. Queste
ricadono sotto la violazione
dell’articolo 1, sulla lealtà
sportiva, e finora hanno com-
portato al massimo cinque me-
si di inibizione. Ebbene, ora si
lavora per dire basta all'omer-
tà denunciata anche da Pran-
delli e per chi omette la denun-
cia e ha un atteggiamento
omertoso scatteranno sanzio-
ni molto pesanti, quasi pari a
chi dell’illecito si rende respon-
sabile.
il capitano finisse davvero nei
guai la situazione cambierà. la
punizione sarebbe inevitabile,
ma mi dispiacerebbe perché
per come è amato Doni a Ber-
gamo sarebbe un colpo morta-
le per la tifoseria. So cosa vuol
dire: anche il mio Milan finì in
B per il calcio scommesse».
E’ più dispiaciuto per l’uscita
di scena del Varese?
«No, ci ha pensato Giorgetti.
Io l’ho vista su Sky. Peccato.
Ma ha fatto una grande stagio-
ne».
A proposito di stagione: la tan-
to vituperata tessera del tifo-
so come è andata? Bilanci?
«Abbiamo fatto 700 mila tesse-
re. Sono numeri di grande con-
forto, superiori alle previsioni.
A un convegno europeo a Ro-
ma, a fine mese, presenterò i
dati. A chi mi contesta dicen-
do che è business dico che vole-
vamo solo fidelizzare i tifosi
veri e ci siamo riusciti. Doveva-
mo tenere la violenza sotto
controlla e l’abbiamo fatto.
Ora, però, c’è un altro fronte
da presidiare».
IL PRESIDENTE
Vigorito lascia
«Gogna mediatica
sul Benevento»
BENEVENTO (g.im.) Oreste
Vigorito, presidente del
Benevento, è un uomo
disperato. Perde il quarto
playoff degli ultimi 5 anni dopo
che Paoloni lo aveva tirato in
ballo in una telefonata a un ex
compagno («Qui a Benevento
scommettono tutti, anche il
presidente»). Vigorito si
dimette: «Oggi si chiude un
ciclo, saluto e non ci saranno
riflessioni come accaduto altre
volte. Mi spiace che Benevento
abbia subito una gogna
mediatica, la città non lo
meritava. L’unica colpa nostra è
di avere creduto in uomini non
degni di venire in questa città.
Assurdo, noi club beffato per
l’arrivo di questa persona
(Paoloni, ndr) subiamo la gogna,
chi ce l’ha dato (la Cremonese,
ndr) passa per vittima. Questo
calcio non mi merita e non mi
appartiene, non posso vedere i
miei figli piangere perché il loro
padre è disperato».

Marco Paoloni condotto
al tribunale di Cremona.
A sinistra e in basso,
ironia durante
Italia-Estonia ANSA e PEGASO
IL LAVORO DEGLI INVESTIGATORI
Gli avvocati:
«Indagine seria
con solide basi»
Gli interrogatori dimostrano
che l’inchiesta è ben condotta:
I legali: «Riscontri importanti,
da Salvini molta sensibilità»
ROBERTO PELUCCHI
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d «Se avessimo voluto
creare un caso mediati-
co, avremmo avuto ma-
teriale per coinvolgere
tutte le squadre di Serie
A, B e Lega Pro». A parla-
re è un investigatore che
da mesi sta lavorando al-
l’inchiesta Last Bet, dor- Il gip Guido Salvini ANSA
mendo poco di notte e fu-
mando molto di giorno. Di solito gli avvocati de-
gli indagati sono portati a demolire, magari sol-
tanto a parole, i pilastri di un’inchiesta, stavolta
invece sono gli stessi legali a riconoscere che
l’impianto accusatorio poggia su solide basi. Per
tutti l’ordinanza di custodia cautelare, quel fasci-
colone di 611 pagine che porta la firma del gip
Guido Salvini ed è finito su tutti i giornali e in
internet, è ben scritta e strutturata. Soprattutto i
primi interrogatori hanno dimostrato che, ac-
canto alle deduzioni investigative, ci sono già
molti riscontri concreti. Tanto e vero che chi ha
deciso di parlare non ha potuto limitarsi a una
normale autodifesa, ma ha dovuto confermare
— in parte o in toto — quello che gli inquirenti
avevano già scoperto attraverso intercettazioni
telefoniche, appostamenti, sequestro di assegni
e documenti, controlli incrociati. Un bell’aiuto
per il procuratore federale Stefano Palazzi, che
ha aperto un’indagine sul fronte sportivo.
«Bravo Salvini» Nelle oltre 50 mila intercettazio-
ni e durante i primi interrogatori di garanzia,
sono spuntati i nomi di moltissime squadre, pra-
ticamente tutte quelle professionistiche. Ma nel-
l’inchiesta sono finite soltanto quelle per le quali
si sono avuti riscontri credibili, solidi. E gli inda-
gati sono stati costretti dall’evidenza a conferma-
re il quadro accusatorio. Il gip Salvini, non pro-
prio uno di primo pelo, ha anche deciso di ascol-
tare a Cremona, nei prossimi giorni, tutte le per-
sone agli arresti domiciliari invece di delegare il
compito ad altri giudici territoriali, come avreb-
be potuto benissimo fare. «Dimostrando così
grande sensibilità e dando ancora più credibilità
all’inchiesta — ammettono alcuni avvocati —.
Non succede quasi mai, neppure quando l’inda-
gato si trova a 20-30 chilometri di distanza».
y nell’interrogatorio di garanzia
Assegni, ipoteche
COSÌ
DAVANTI
Il tesoro di Pirani
A GIP E PM
Oggi
bancomat del gol
Verranno
ascoltati dal gip
Salvini i
giocatori
dell’Ascoli,
Vittorio
Micolucci e Faceva da garante per Paoloni, prestava denaro a Sommese
Vincenzo
Sommese. Ora gli investigatori cercano i segreti in una cassetta di sicurezza
LUIGI PERNA
Domani 5 RIPRODUZIONE RISERVATA
Secondo
interrogatorio dUna cassetta di sicurezza che
per Marco si troverebbe presso un istituto
Pirani, che bancario di Camerano. È lì che
stavolta dovrà gli investigatori della squadra
presentarsi mobile di Cremona sperano di
davanti al pm Di trovare elementi in più su quel-
Martino. lo che è già stato definito il «te-
soretto» di Marco Pirani, il den-
tista di Ancona che ha parlato
Mercoledì per primo nel corso degli inter-
Alle 14 sarà rogatori della maxi-inchiesta
ascoltato da «Last Bet» sul calcio scommes-
Salvini l’ex se.
bomber di Lazio Sul contenuto della cassetta
e Bologna per ora non ci sono certezze.
Beppe Signori. Dovranno essere gli accerta-
Di Martino
sentirà invece
Massimo
menti di questa settimana a sta-
bilirlo. Di certo gli inquirenti
avrebbero preferito che l’imbec-
Erodiani, titolare
di una
ricevitoria a
cata arrivata dai colleghi anco-
netani rimanesse segreta, in
modo da non compromettere
Pescara e
considerata una
delle figure
le indagini. Nella cassetta po-
trebbero esserci assegni, dena-
ro contante o documenti ricon-
centrali della ducibili alle combine contesta-
vicenda. te nell’ordinanza di custodia
cautelare in carcere. È tutto da
Venerdì verificare. Il timore, però, è che
Davanti a Di le prove adesso possano essere
Martino si in qualche modo inquinate.
presenterà il
portiere del Garante Secondo l’accusa Pira-
Benevento ni, che nelle intercettazioni si
Marco Paoloni. vantava di avere conoscenze
Dopo essersi importanti con Pazzini e i gioca-
avvalso della tori dell’Ascoli, sarebbe entrato
facoltà di non nel giro delle scommesse solo a
rispondere partire dagli ultimi mesi del
durante 2010. Era stato lui a presentare
l’interrogatorio il portiere Marco Paoloni (ex di
di garanzia, ha Ascoli e Cremonese) a Massi-
deciso di mo Erodiani, il titolare delle ri-
collaborare. cevitorie di Pescara che è un’al-
tra tra le figure principali del-
IL PERSONAGGIO PIRANI, L’ODONTOIATRA DI NUMANA E LA SUA RICCHISSIMA FAMIGLIA
Ville e Porsche con l’Inter nel cuore
A un amico: «Vado
a caccia in Spagna,
c’è pure Mourinho»
MIMMO CUGINI
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dPer chi arriva a Numana in
macchina scendendo dalla stra-
da del Monte Conero la prima
immagine è quella villa fantasti-
ca con annesso campo da tennis
proprio sopra la piazzetta della
perla della Riviera del Conero.
Quella è la villa del dottor Mir-
co Pirani, padre di Marco, il den-
tista odontoiatra che è stato ar-
restato su ordine della Procura
di Cremona per l’inchiesta sul
calcioscommesse. Lì Marco e na-
to e cresciuto, lì i suoi amici (tut-
ta l’Ancona bene) si sono diverti-
ti a giocare a tennis. Conosciu-
tissimo a Numana e ad Ancona,
grande appassionato di calcio e
tifosissimo dell’Inter, soprattut-
to molto ricco, per il suo lavoro
Da sinistra Marco Pirani con il giocatore Vittorio Micolucci CORRIERE ADRIATICO
110
MILA EURO
E’ il debito che Vincenzo
Sommese aveva nei confronti
di Marco Pirani, A garanzia
aveva dato un atto notarile
coperto da ipoteca su un
immobile.
e anche per i beni di famiglia.
Tutto questo per fa capire che
tra i problemi che ha avuto Mar-
co Pirani nella sua vita non ci
sono mai stati quelli di caratte-
re economico.
Porsche e Inter Ha sempre cam-
biato Porsche come camicie, ha
sempre vissuto ad alti livelli. Un
amico che lo conosce bene lo de-
finisce: «malato di pallone in
maniera patologica, ma non mi
ha mai parlato di scommesse ne-
anche per scherzo». Soprattut-
to dell’Inter. Marco Pirani da an-
l’inchiesta. Sempre lui avrebbe
garantito per le scommesse di
Paoloni, che giocava a credito.
E quando le perdite erano co-
minciate a diventare rilevanti,
nell’ordine dei 100 mila euro,
Pirani aveva coperto con asse-
gni a garanzia per cifre inferio-
ri. Il dentista, a conferma del le-
game, firmò anche la ricetta del
sonnifero usato da Paoloni per
«drogare» i compagni in occa-
sione di Cremonese-Paganese e
destinato a suo dire alla mo-
glie.
Il coinvolgimento di Pirani, che
ni è buon amico di Walter Zen-
ga e di Andrea Mazzantini. Con
l’ex portiere del Perugia ha an-
che condiviso una breve avven-
tura nell’Ancona di Pieroni. Pi-
rani entrò nel club biancorosso
come responsabile del settore
giovanile. Nella stagione della
serie A (2003-2004 quella pri-
ma del fallimento) Pirani venne
promosso dirigente accompa-
gnatore. L’Ancona perdeva sem-
pre (in quella squadra c’era an-
che Vincenzo Sommese), ma Pi-
rani a modo suo si divertiva lo
stesso. Collezionava magliette
La villa
di Numana
dove è
cresciuto
Marco Pirani,
l’odontoiatra
che è stato
coinvolto
nello scandalo
scommesse
ed ex
dirigente
dell’Ancona
LUNEDÌ 6 GIUGNO 2011
LA GAZZETTA DELLO SPORT R
ha ampiamente confermato le
ipotesi degli inquirenti, riguar-
derebbe parecchie scommesse:
circa 10-12 partite. Tutti profit-
ti a suo dire leciti, perché legati
a semplici «dritte» ottenute pri-
ma delle puntate. Nelle decine
di intercettazioni delle sue con-
versazioni con Erodiani emer-
gerebbe però quale uomo chia-
ve «della rete di rapporti stabili
diretti alla manipolazione delle
partite», come risulta dall’ordi-
nanza del gip Guido Salvini.
Ipoteca Pirani, ex responsabile
del settore giovanile dell’Anco-
na ai tempi del presidente Piero-
ni, aveva fatto un prestito (cir-
ca 110 mila euro) a Vincenzo
Sommese, ex calciatore di An-
cona ed Ascoli. Il debito era sta-
to in parte restituito da Somme-
se. Restavano scoperti 80-90
mila euro. E nei documenti se-
questrati durante le perquisizio-
ni, riconducibili secondo gli in-
vestigatori al giro di scommes-
se, ce ne sarebbe anche uno di
Sommese che fa riferimento al
debito con Pirani. Un atto nota-
rile coperto da ipoteca su un im-
mobile.
Oggi pomeriggio Vincenzo
Sommese e l’altro bianconero
Vittorio Micolucci (agli arresti
domiciliari) compariranno per
l’interrogatorio di garanzia al
Tribunale di Cremona. L’Asco-
Oggi al Tribunale
di Cremona
gli interrogatori di
garanzia dei
giocatori dell’Ascoli
Micolucci e Sommese
li, reduce dalla faticata salvez-
za in B, si è costituito parte offe-
sa nel procedimento. Mentre Pi-
rani sarà riascoltato domani
dal pm Roberto di Martino. Pro-
babile che gli verranno chiesti
altri chiarimenti anche sulle tre
partite di serie A menzionate as-
sieme a numerosissime altre du-
rante la sua deposizione di ve-
nerdì. Pirani ha detto di non
aver mai incontrato il «gruppo
dei bolognesi» e di non sapere
nulla di Signori. L’avvocato
Alessandro Scaloni presenterà
istanza di scarcerazione.
e gagliardetti delle altre squa-
dre, aveva l’occasione di cono-
scere giocatori di serie A. E in
estate organizzava partite con
gli amici chiamando anche qual-
che giocatore di serie A per rin-
forzare la sua squadra.
Mourinho Poi quando l’Ancona
è fallita Pirani è tornato al vec-
chio amore, l’Inter. Era spessissi-
mo a San Siro in tribuna d’ono-
re, ma anche su altri campi do-
ve giocava la sua squadra del
cuore. E, ovviamente l’innamo-
ramento più grande è stato per
Josè Mourinho, l’allenatore che
ha portato l’Inter a vincere tut-
to. Tra i viaggi in programma
per la prossima estate Pirani ne
stava organizzando uno in Spa-
gna. Un collega odontoiatra gli
aveva assicurato che a una bat-
tuta di caccia ci sarebbe stato an-
che Josè Mourinho. «Non posso
perdermi un’occasione del gene-
re per conoscerlo» aveva confi-
dato agli amici. Lo Special One
lo aspetta, chissà se Pirani riusci-
rà mai a incontrarlo.
 LUNEDÌ 6 GIUGNO 2011
R LA GAZZETTA DELLO SPORT

CALCIOSCOMMESSE RETROSCENA
GLI INQUIRENTI SI SONO SBILANCIATI DEFINENDO IL CAMPIONATO «FALSATO» della banda, che si sarebbero scate-
nati con le scommesse (sui siti asiati-

Le 3 partite che fanno tremare Bergamo: ci risultato giocati circa 23 milioni

Ascoli, Piacenza e soprattutto Padova
NICOLA BINDA
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dLe tre partite di marzo che fanno
tremare Bergamo. Ascoli-Atalanta
1-1 di sabato 12, Atalanta-Piacenza
3-0 di sabato 19, Padova-Atalanta
1-1 di sabato 26. Su queste partite ci
sono stati movimenti sospetti e gli
inquirenti si sono sbilanciati defi-
nendo «falsato il campionato» e met-
tendo in dubbio la promozione in Se-
rie A dell’Atalanta.
Ascoli-Atalanta Per questa partita ci
sarebbe stato un accordo per far vin-
cere l’Atalanta. Cristiano Doni, se-
condo l’accusa, avrebbe dovuto
scambiarsi un segnale d’intesa con
Vittorio Micolucci dell’Ascoli prima
della partita. Doni però non ha gio-
cato ed è rimasto in panchina, en-
trando nella ripresa 3’ dopo il van-
taggio dell’Ascoli. Dopo soli 4’ dal
suo ingresso, il capitano ha firmato
il pareggio, dando una scossa decisi-
va alla squadra e risultando alla fine
il migliore in campo.
Atalanta-Piacenza Le troppe scom-
messe sull’over già nel primo tempo
avevano fatto insospettire le agen-
zie di scommesse. E così è andata,
con l’Atalanta due volte in rete gra-
zie ad altrettanti calci di rigore tra-
sformati da Doni: il primo dopo un
fallo di mano di Damiano Zenoni
(spintonato proprio da Doni), il se-
condo per un plateale ed evitabile
fallo di Gervasoni su Ruopolo. La
terza rete l’ha segnata quest’ultimo,
dopo una dormita della difesa del
Piacenza, appena prima del fischio
finale del primo tempo.
Padova-Atalanta Questa è la partita
che sembra mettere più preoccupa-
zione all’Atalanta, perché leggendo
le intercettazioni ci sarebbe stato
«un accordo tra le società», tanto è
vero che lo stesso Doni avrebbe fat-
to giocare 10 mila euro da un amico
fidato: particolari che avrebbero da-
to sicurezza del pareggio ai membri
26 MARZO 2011
Una fase di Padova-Atalanta,
partita finita 1-1 con gol di Ferreira
Pinto ed El Shaarawy ANSA
di euro). L’Atalanta è andata subito
in vantaggio con Ferreira Pinto, il
Padova ha pareggiato nella ripresa
con El Shaarawy, ma soprattutto
nel finale ha sfiorato due gol clamo-
rosi con De Paula; solo negli ultimi
10’ le squadre sono parse acconten-
tarsi. La partita in effetti arrivava in
un momento di serenità per l’Atalan-
ta (15 gare utili, comodo vantaggio
sugli inseguitori), mentre il Padova
aveva appena cambiato allenatore
(e vinto a Pescara), quindi tutto la-
sciava pensare al pareggio. Ma lo
stesso ragionamento era stato fatto
anche per alcune partite successive,
vedi quelle di Modena e a Livorno,
giunte in un clima simile: ma in quei
casi l’Atalanta una volta ha vinto e
l’altra ha perso. Per non parlare del
derby vinto 3-2 contro l’AlbinoLeffe
in lotta per la salvezza.

ROBERTO PELUCCHI ri, non è quella la sede idonea

L’urlo di Doni
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dCristiano Doni non è al ma-
re, al bagno Figli del Sole a Cer-
via. Raccontano che in questi
«Mi stanno giorni abbia scelto di fare sbolli-
re l’arrabbiatura in montagna,
in compagnia della moglie In-
grid e della figlia Giulia di otto
anni. La tranquillità famigliare
massacrando» per isolarsi dalla bufera. Soltan-
to poche, selezionate persone
sono riuscite a parlargli. Il suo
procuratore Paolo Conti, gli
amici più stretti, i dirigenti ata-
Il capitano dell’Atalanta arrabbiatissimo lantini. A loro ha ripetuto più
volte le stesse frasi: «Sono in-
cazzato nero, mi hanno tirato
I tifosi: «Sempre con te, tutti in piazza» dentro in questa storia, ma non
c’entro niente. Mi stanno mas-
sacrando tutti, non vedo l’ora
che finisca tutto questo». In re-
altà, adesso per il capitano ne-
razzurro arriverà la parte più
delicata. Oggi nominerà il pro-
prio avvocato, che nei prossimi
giorni dovrà recarsi al Tribuna-
le di Cremona per acquisire tut-
te le carte dell’inchiesta, analiz-
zarle e definire la linea difensi-
va.
Accuse e riscontri Le notizie
che arrivano da Cremona dopo
i primi interrogatori non sono
confortanti per Doni, mentre a
Bergamo tifosi e stampa locale
minimizzano e gridano al com-
plotto, mediatico e non. «Nel-
l’ordinanza non c’è nulla di con-
creto, dove sono prove e riscon-
tri?» dicono. Dimostrando, pe-
rò, una certa ignoranza giuridi-
ca. L’ordinanza di custodia cau-
telare serve per informare gli
indagati sui capi di imputazio-
ne, per spiegare i motivi dell’ar-
Cristiano Doni, 38 anni, è il miglior marcatore in Serie A dell’Atalanta IMAGE SPORT resto in carcere o ai domicilia-
GLI SCENARI
y Ecco Dupont,
C’È PURE CHIAPPERO
per illustrare tutte le prove e ri-
scontri. Durante il primo inter-
rogatorio, che non è ancora sta- 16 AGLI
to fissato, Doni potrà chiarire
ARRESTI
la sua posizione rispondendo super legale
alle domande degli inquirenti 28 INDAGATI
in merito ai fatti a lui contesta-
ti. E’ a quel punto che verranno per smontare
messe sul tavolo prove e riscon-
tri. «Le posizioni di Doni e del-
Sono 16 gli
arrestati. In le accuse
l’Atalanta per noi sono molto carcere:
chiare, non c’è più nulla da sco- Antonio Bellavista,
prire», dice chi ha indagato. Se ex calciatore
è un bluff, si saprà presto. Giorgio Buffone,
d.s. Ravenna
Manifestazione Ma per i tifosi
nerazzurri sarebbe in atto un
Massimo Erodiani,
titolare centri
tentativo di demolire, anche a scommesse
livello mediatico, la squadra ap-
pena promossa in Serie A. L’as-
Marco Paoloni,
portiere
sessore regionale al Territorio Benevento
Daniele Belotti, tifoso storico, Gianfranco
indagato nell’inchiesta della Parlato,
Procura di Bergamo sugli ultrà
collaboratore LUIGI PERNA
violenti, ha annunciato che nei
Viareggio 5 RIPRODUZIONE RISERVATA
prossimi giorni verrà organiz-
zata una camminata per le vie Marco Pirani,
della città, una difesa a oltran- odontoiatra dL’uomo che ha rivoluzionato
za di Doni e dell’Atalanta: Francesco la storia del calcio adesso scen-
«Non vogliamo diventare il ca- Giannone, de in campo per l’Atalanta.
pro espiatorio, i tifosi sono indi- commercialista L’avvocato Jean Louis Dupont
gnati e arrabbiati nei confronti Ai domiciliari: (foto Reuters) è un «enfant pro-
della stampa nazionale che li Mauro Bressan, dige» delle toghe. Giovanissi-
ha già condannati. Verranno ex calciatore mo cambiò le regole del merca-
mobilitati anche ex giocatori Vittorio Micolucci, to, vincendo nel 1995 la causa
atalantini e le istituzioni». Più calciatore Ascoli per il caso Bosman, che di fatto
cauto il commento del sindaco Giuseppe Signori, aprì le porte al trasferimento
Franco Tentorio: «Se c’è colpe- ex calciatore gratuito dei calciatori di cittadi-
volezza, è grave per l’Atalanta Vincenzo nanza europea in scadenza di
e per lo sport bergamasco. Se Sommese, contratto. Laureato nel 1988 al-
non c’è colpevolezza, è gravissi- calciatore Ascoli l’Università di Liegi, un master
mo per l’immagine della squa- Almir Gegic, in diritto europeo a Bruxelles e
dra e dell’atleta. Ma la mania calciatore Chiasso la specializzazione alla Colum-
di persecuzione non ci appar- Manlio Bruni, bia University, il legale belga
tiene. In questa fase la cosa più Francesca La ha seguito atleti, squadre, fede-
seria è aspettare i fatti, che non Civita, Ismet razioni, sponsor e agenti in tan-
ho ancora letto. Se poi ci fosse Mehmeti, Gianluca te vicende legate al diritto spor-
un po’ più di riservatezza, sa- Tuccella tivo.
remmo tutti più seri». Sono 28 gli
indagati tra cui: Famoso Nel calcio si è occupato
Pino Padula, Ivan anche del caso-cocaina del ro-
Berardi, Pierluigi meno Adrian Mutu (2010). Ha
portato alla Corte europea dei
Pezzali, Andrea
diritti dell’uomo la vicenda del
Gaiti, Alex

L’Atalanta rischia la A, spettro Lega Pro

Deve essere provata
la responsabilità
diretta. Meno grave la
situazione del Siena
MAURIZIO GALDI
5 RIPRODUZIONE RISERVATA
dResponsabilità oggettiva o
responsabilità diretta? Su que-
sto ci si interroga per ipotizza-
re cosa potrà succedere alle
squadre che a vario titolo sono
nel mirino sia della Procura di
Cremona che di quella federa-
le. Dall’Atalanta al Siena, ora
tremano, i bergamaschi hanno
addirittura chiamato al loro ca-
pezzale l’avvocato Dupont. In
linea teorica in caso di illecito il
Codice di giustizia sportiva pre-
vede, come pena massima, la
retrocessione all’ultimo posto
in classifica o l’esclusione dal
campionato di competenza: la
responsabilità diretta (la parte-
cipazione del presidente o del
legale rappresentante) fa scat-
tare subito il massimo, nel caso
di responsabilità oggettiva c’è
una gradualità, si parte dai pun-
ti di penalizzazione.
Precedenti Certo, gli avvocati ri-
chiameranno i precedenti. Per
la responsabilità oggettiva si è
sempre partiti da un range di
punti di penalizzazione che va
dai 4 ai 7 per ogni illecito. Que-
Stefano sto bloccherebbe la promozio-
Palazzi, ne in A dell’Atalanta, ma non la
procuratore sua permanenza in Serie B,
Figc: deciderà i mentre il Siena potrebbe co-
provvedimenti munque conservare le speran-
da prendere in ze di A. Ora è da vedere se
ambito sportivo quanto emerso da alcune inter-
cettazioni sia verità o millante-
ria (ci riferiamo alla gara Sie-
na-Sassuolo), fatti tali da far
scattare la responsabilità diret-
ta, in questo caso addio A o, ad-
dirittura, retrocessione in Lega
Pro. Stesso discorso va fatto
per il Padova. Ormai senza dife-
sa appare il Ravenna dove un
suo dirigente avrebbe confessa-
to «sebbene a buon fine» di
aver fatto degli illeciti (e pensa-
re che appena 15 giorni fa nega-
va anche quello per cui è arriva-
ta già una condanna a 2 anni di
squalifica e a 7 punti di penaliz-
zazione). Pesanti dovrebbero,
alla luce dell’ordinanza e delle
testimonianze finora rese, le
posizioni anche di altre squa-
dre di B e Lega Pro. E a proposi-
to di Lega Pro, l’avvocato Salva-
tore Catalano in settimana in-
contrerà il pm Di Martino.
nuotatore spagnolo David
Pederzoli, Antonio Meca, positivo al nandrolone,
Shytaj, Fabio ottenendone la parziale riabili-
Daledo, Ivan Tisci, tazione. Ultimamente, dopo
Nicola Santoni, aver difeso il ciclista belga Tom
Cristiano Doni,
Carlo Gervasoni,
Boonen nello scandalo cocai-
na, si è preso carico dell’intrica-
Stefano Bettarini,
Giorgio Veltroni,
to caso doping dello spagnolo
Alberto Contador, il re del Giro
Leonardo Rossi, d’Italia, che ad agosto sarà giu-
Gianni Fabbri,
Daniele Deoma,
dicato dal Tas per la positività
al clenbuterolo nel Tour 2010.
Antonio Cirello, Ma l’Atalanta non si è acconten-
Daniele Quadrini, tata di un fuoriclasse come Du-
Claudio Furlan, pont. Per tutelare la propria im-
Giampaolo magine nella nuova inchiesta
Tagliatti, sul calcio scommesse ha dato
Alessandro Ettori, incarico anche a Luigi Chiappe-
Valentino Parlato, ro, l’avvocato che ha difeso la
Michele Cossato, Juventus nel celebre processo
Gaetano Ruotolo, doping del 2002 e più di recen-
Fioravante te Luciano Moggi nel maxi-pro-
Genovese, cesso di Calciopoli a Napoli. A
Roberto Parlato, completare il tridente c’è an-
Massimiliano che Gian Pietro Bianchi dello
Longhi Studio Morelli.

CALCIOSCOMMESSE INTERCETTAZIONI
Quelle voci sul Siena
«Ha pagato il Sassuolo»
Buffone incontrava i dirigenti avversari per taroccare le partite
del Ravenna: «Ci danno 50 mila euro per perdere: troppo poco»
MARCO IARIA
5 RIPRODUZIONE RISERVATA
dGli organizzatori delle combi-
ne parlano tra loro e, come al
Bar Sport, mentre pianificano il
malaffare discettano sul calcio,
riferiscono voci, tirano in ballo
giocatori e squadre. Pettegolez-
zi, millanterie o roba seria? È
questo il lavoro più difficile che
spetta agli inquirenti e al procu-
ratore federale Palazzi. I «senti-
to dire», si sa, non bastano: ser-
vono riscontri. Nelle 611 pagi-
ne dell’ordinanza del gip Salvi-
ni, d’altronde, ci sono tante
bombe pronte a esplodere. Co-
me quelle che riguardano il pre-
sunto coinvolgimento delle so-
cietà in partite taroccate. Pren-
dete Siena-Sassuolo del 27 mar-
zo, finita 4-0. Gli inquirenti so-
no convinti che alcuni giocatori
del Sassuolo, tra cui Quadrini,
si siano venduti dietro un com-
penso di 45 mila euro. In una
conversazione, poi, spunta que-
sto: «Si vocifera che (quelli del
Sassuolo, ndr) hanno preso pu-
re i soldi dal Siena». Lo dice
Massimo Erodiani, una delle
menti del gruppo, al portiere
Paoloni. E lo stesso Erodiani, il
giorno dopo, racconta a Bellavi-
sta: «Ha chiamato il Bello (Bet-
tarini, ndr) che il Siena si è mos-
so di persona». Se davvero il
club toscano si fosse mosso per
corrompere gli avversari, e
l’avesse fatto coi vertici dirigen-
ziali, in sede di giustizia sporti-
va scatterebbe la responsabilità
diretta. Ma queste frasi, dette
da terzi, non sono sufficienti.
Il Verona e l’Ufficio indagini
Tra i soggetti coinvolti nell’in-
chiesta di Cremona, quello che
pare avere i contatti più stretti
con una pluralità di operatori
del mondo del calcio è Giorgio
Buffone, d.s. del Ravenna. Alla
vigilia della sfida con il Verona
del 27 febbraio (Prima divisio-
ne), Buffone si attiva perché il
suo Ravenna perda imbasten-
do una presunta trattativa coi
dirigenti del Verona. A Pirani il
d.s. ravennate annuncia che sta
per andare a parlare col suo pre-
sidente per poi tentare un ab-
boccamento con la squadra av-
versaria.
Un’azione di Siena-Sassuolo del 27-3, gara nel mirino degli inquirenti ANSA
BUFFONE: «Devo cominciare a
muovermi per fare in modo che
le cose funzionino, hai capito?
Ma io di quelli (del Verona,
ndr) non ho problemi perché...
è una cosa che è fattibile perché
voglio dire è vantaggiosa per
gli altri quindi voglio dire...
non credo che cioè non ci devo
mettere molto eh».
Ma quelli del Verona, evidente-
mente, non ci stanno, per pau-
ra di eventuali indagini della Fi-
gc derivanti da un ingente volu-
me di giocate. È Pirani a riferir-
lo a Erodiani, dopo aver sentito
Buffone.
PIRANI: «Mi ha chiamato il di-
rettore (Buffone, ndr) che que-
sti di lassù gli hanno mandato
un messaggio dopo che gli ac-
cordi erano presi».
ERODIANI: «Mm...».
PIRANI: «Tutto annullato... e
lui mi ha detto ..non mi è mai
successa una cosa dove io glie
do la partita... senza tirare fuo-
ri una lira e questi non ci stanno
perché la partita doveva finire
uno a uno il primo tempo e due
a uno il secondo... chiaramen-
te... lui mi ha già detto... non ci
sono stati perché essendo pieni
di soldi questi che c’hanno i sol-
di... hanno avuto paura che di-
ce... se la vogliono così eviden-
temente ci possono mettere nei
casini per via delle indagini qui
e là... per cui questa è completa-
mente saltata».
Questione di soldi
Il 20 marzo va in scena Alessan-
dria-Ravenna e Buffone s’incon-
tra addirittura col presidente
della squadra avversaria, Gior-
gio Veltroni, per organizzare
una combine. Secondo quanto
hanno ricostruito i magistrati
con le intercettazioni, Veltroni
avrebbe chiesto al Ravenna di
far vincere l’Alessandria: trop-
po pochi, però, i 50 mila euro di
compenso pattuiti. È lo stesso
Buffone a raccontare a Pirani i
retroscena del faccia a faccia:
BUFFONE: «Ieri mi sono incon-
trato col presidente loro».
PIRANI: «Sì».
BUFFONE: «Solo che loro ci
hanno chiesto che vogliono vin-
cere».
PIRANI: «Immaginavo».
BUFFONE: «Però in una manie-
ra... poco appetibile... ecco io
gli ho detto di no anche perché
si è presentato con una miseria
e ho detto se non ti presenti con
almeno tre volte quello che mi
hai detto».
PIRANI: «Levami una curiosi-
tà, con quanto si è presenta-
to?».
BUFFONE: «Cinquanta».
PIRANI: «Eh un po’ pochini».
LUNEDÌ 6 GIUGNO 2011
LA GAZZETTA DELLO SPORT R
IL PORTIERE
Paoloni pronto
a collaborare
Venerdì dal pm
Marco Paoloni, portiere del
Benevento, in carcere da
mercoledì, non farà scena muta
venerdì davanti al pm Roberto
di Martino. Parlerà e con le sue
parole potrebbe portare nuova
acqua al mulino dell’accusa. Il
suo avvocato Emanuela De
Paolo ha confermato ieri
l’intenzione di collaborare,
aggiungendo che le principali
responsabilità di Paoloni sono:
soffrire di «dipendenza da
gioco» ed «essersi fidato e
affidato a qualcuno da cui
invece sarebbe dovuto
rimanere lontano». Paoloni
viene accusato, tra l’altro, di
essersi venduto le partite della
sua squadra, di aver tenuto i
contatti con giocatori di altre
squadre da corrompere e, ai
tempi della Cremonese, di aver
messo nelle borracce d’acqua
un sonnifero per addormentare
i riflessi dei suoi compagni nella
partita contro la Paganese dello
scorso novembre. Di Paoloni
parlerà il suo ex allenatore Leo
Acori stasera alle 23.55 su Rai
3 durante la puntata speciale di
«Sfide» dedicata allo scandalo
scommesse. «Paoloni non può
essere la mente, è stato
trascinato in una cosa più
grande di lui. È un ragazzo
buono e ingenuo che ha il vizio
delle scommesse», ha detto
Acori.
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 LUNEDÌ 6 GIUGNO 2011
LA GAZZETTA DELLO SPORT R #

CALCIOSCOMMESSE INFILTRAZIONI CRIMINALI

IL PALLONE E I CLAN L’INCHIESTA VENNE CHIUSA PERCHE’ NON C’ERANO ASPETTI PENALI, MA ORA POTREBBE ESSERE RIAPERTA
confronti sono emersi «ogget- mente detta partita è termina-

Napoli-Parma del 2010 tivi elementi di riscontro».

Al San Paolo Ma i clan non si

ta sul risultato di 2-3 in favore
del Parma». Sempre in occasio-
ne di quella partita «era pre-

torna all’esame dei giudici accontentano e puntano diret-

NAPOLI dClan che puntano for-
Sei squadre sotto te sul Napoli, strani rapporti
osservazione dopo tra giocatori, procuratori e ca-
morristi: l’ombra della camor-
un’informativa ra sulla serie A. E’ un’informati-
va dei carabinieri del giugno
all’Antimafia scorso, la stessa in cui si parla
della visita di Balotelli a Scam-
pia, a far emergere lo scena-
rio. Nel documento si parla di
«partite truccate» e di «diverse
squadre di calcio» che avrebbe-
ro comunicato agli Scissionisti
l’esito delle gare. Quali squa-
dre? Scrivono i militari: «Risul-
tano coinvolte Modena, Anco-
na, Crotone, Salernitana, Real
Marcianise e Andria». Nei loro
Il capitano Paolo Cannavaro
tamente alla serie A. E’ il 19
aprile 2010 e al San Paolo si
gioca Napoli-Parma. «In occa-
sione della partita molte perso-
ne riconducibili ai clan Lo Rus-
so e degli Scissionisti, durante
l’intervallo tra il primo e il se-
condo tempo abbiano effettua-
to svariate scommesse con
puntate piuttosto elevate sulla
vittoria del Parma. Non si può
trascurare il fatto che effettiva-
sente a bordo campo Antonio
Lo Russo», figlio di Giuseppe
Lo Russo, «storico esponente
dell’omonimo clan». All’epoca
le indagini non trovarono ri-
scontri alle ipotesi di illecito
penale e le carte furono tra-
smesse dalla procura di Napo-
li al procuratore della Figc, Ste-
fano Palazzi. Non è escluso pe-
rò che da Cremona possano ar-
rivare elementi che diano nuo-
vo impulso alle indagini.

s
Mario e i camorristi
LA STORIA

«Io non li conosco»
Un anno fa esponenti dei clan accompagnarono
Balotelli nella visita al quartiere di Scampia
ANDREA SCHIANCHI
5 RIPRODUZIONE RISERVATA
dMario Balotelli a passeggio
per il quartiere di Scampia, a
Napoli, con due boss della ca-
morra. Ci mancava soltanto
questa, in un’estate di scandali,
scommesse e partite taroccate.
I carabinieri hanno consegnato
un’informativa alla Direzione
distrettuale antimafia di Napo-
li nella quale si scrive che, se-
condo le rivelazioni di una fon-
te fiduciaria «la cui attendibili-
tà risulta essere già provata», la
mattina dell’8 giugno 2010, Ba-
lotelli si trovava all'interno del
rione dei Puffi, a Scampia, «in
compagnia di due elementi di
spicco di due dei più potenti
clan della periferia nord di Na-
poli, ovvero Salvatore Silvestri,
del clan Lo Russo, e Biagio Espo-
sito, del clan degli Scissionisti».
Il giocatore, a Napoli per riceve-
re il premio Golden Goal, «ave-
va chiesto di visitare i luoghi
dello spaccio di droga di Scam-
pia, tanto pubblicizzati nelle
cronache, e per soddisfare la
sua richiesta la paranza (grup-
po, ndr) dei Puffi gli ha mostra-
to le modalità con cui si consu-
ma lo spaccio quotidiano». Suc-
cessivamente Balotelli sarebbe
stato «ospitato in una depen-
dance del rione per scattare del-
le foto-ricordo con il Silvestri,
Mario Balotelli, 20 anni ANSA
con l’Esposito e con altre perso-
ne».
Reazioni Mino Raiola, procura-
tore dell’attaccante del Man-
chester City e della Nazionale,
racconta che Balotelli è «stupi-
to e dispiaciuto» e che si è mol-
to «arrabbiato con l’amico che
lo accompagnava a Napoli e nel-
la visita a Scampia. Non sapeva
affatto chi fossero quelle perso-
ne. La visita è nata dalla curiosi-
tà di osservare da vicino i luo-
ghi di Scampia visti nel film Go-
morra. A Mario, nato a Palermo
e sempre vissuto a Brescia, sem-
brava incredibile che potessero
esistere posti come quelli de-
scritti nel film. Ma da qui a dire
che è amico di camorristi ne
passa parecchio». «Disgustato»
si dice don Aniello Manganiel-
lo, prete anticamorra che opera
da molto tempo sul territorio.
«Noi lottiamo da anni per riqua-
lificare questi luoghi e per dare
un futuro ai giovani: certi com-
portamenti, anche se inconsa-
pevoli, rendono di fatto la ca-
morra sempre più forte e invin-
cibile».
Precedenti Detto che il calcio è
un eccezionale strumento di
consenso, e la malavita se n’è
spesso servita per dimostrare la
propria forza, Balotelli è soltan-
to l’ultimo di una lunga serie di
campioni finiti in qualche foto-
grafia compromettente. Chi
non ricorda Maradona immor-
talato nella vasca da bagno a
forma di ostrica assieme ai fra-
telli Giuliano del clan di Forcel-
la? E che dire di Renè Higuita,
portiere della Colombia, che
spesso e volentieri veniva sor-
preso a feste e pranzi con il boss
del narcotraffico Pablo Esco-
bar? Oppure Adriano, l’Impera-
tore ex Inter e Roma, che non
perdeva occasione per farsi
scattare qualche immagine con
i mafiosi delle favelas? Una dif-
ferenza con Balotelli, tuttavia,
c’è: Maradona, Higuita e Adria-
no sapevano con chi avevano a
che fare; Mario, così pare, no.
Però, la prossima volta che capi-
ta a Napoli, anziché visitare
Scampia, gli consigliamo un
tour al Museo di Capodimonte.
STRANI
LEGAMI Le strane partitelle
Il calcio è stato
spesso
utilizzato dai
boss della
nelle ville dei boss
mi? Sono risposte che potreb-
malavita
organizzata per
be dare la magistratura. Maga-
ri quelli della Direzione distret-
consolidare il tuale antimafia. Come mai?
proprio potere Gli spettatori di questi eventi
unici non sono casuali: i calcia-
tori si esibiscono per i boss più
potenti dei clan camorristici.
Sono loro a «ingaggiarli» per
una notte.
Business e gioco Insomma,
R questa sarebbe l’ultima frontie-
Renè ra delle scommesse clandesti-
Higuita, ex ne. Una volta erano le corse
portiere della dei cani, i combattimenti tra
Colombia, si animali (galli, soprattutto) e
fece spesso altre cose del genere. Adesso
fotografare FRANCESCO CENITI Un’immagine si fa con il calcetto. Vuoi mette-
assieme al boss MAURIZIO GALDI degli anni re il salto di qualità? La leggen-
del narcotraffico 5 RIPRODUZIONE RISERVATA Ottanta: Diego da fornisce particolari precisi.
Pablo Escobar Armando
Tutto sarebbe nato per caso:
due boss decidono di scom-
dIl campione nel cortile. Chia- Maradona
mettere su qualcosa di diverso
matela leggenda metropolita- viene
e allora organizzano una parti-
na o favola da marciapiede, fotografato in
ta in un campo da loro control-
ma il passaparola tra i bene in- mezzo ai lato. Il giorno della gara la
formati narra questo: se sei for- fratelli «carrambata»: a rinforzare
tunato, in un qualsiasi lunedì Giuliano, boss una squadra ci sono tre facce
dell’anno potresti assistere a di Forcella, molto conosciute agli sportivi.
R uno spettacolo unico. Certo, dentro una Calciatori professionisti. Do-
Adriano, occorre capitare nel posto giu- vasca da po la prima gara, il boss scon-
l’Imperatore ex sto al momento giusto. E non bagno a forma fitto rilancia e raddoppia la sfi-
Inter e Roma, è lasciarsi ingannare dalle appa- di ostrica. Per da, ma questa volta anche lui
spesso stato renze: la solita partita di cal- questa foto ingaggia giocatori veri. La co-
immortalato a cetto questa volta riserva una Maradona sa diventa presto uno status
Rio de Janeiro sorpresa particolare. A batter- venne symbol. Non sono tanti i soldi
con i suoi amici si per la vittoria non sono dilet- convocato messi sul piatto (in ogni caso
boss delle tanti allo sbaraglio in cerca di dalla decine di migliaia di euro), ma
favelas gloria, ma professionisti. Gio- magistratura è soprattutto il «prestigio» indi-
catori di Serie A, B e Lega Pro. partenopea retto che porta i clan a ricerca-
Ma che cosa ci fanno in panta- re di arrivare a calciatori sem-
loncini nel giorno libero e per pre più importanti. E anche
di più lontano dai riflettori? per loro è difficile dire «no», se
Perché non c’è la solita folla la richiesta arriva da determi-
oceanica, ma solo pochi inti- nati personaggi.
 LUNEDÌ 6 GIUGNO 2011
R LA GAZZETTA DELLO SPORT
PRIMA DIVISIONE GIRONE A Ritorno semifinali playoff
Decide Carrus
La Salernitana
fa il colpaccio
L’Alessandria va con Martini, poi crolla
Malore per il d.s. dopo lite col guardalinee
ALESSANDRIA-SALERNITANA 1-3
GIUDIZIO ++++
MARCATORI Martini (A) al 16’, Carrus (S)
al 21’ su rigore e al 27’, Fabinho (S) al 48’
s.t.
ALESSANDRIA (4-2-3-1) Servili 6,5; Romeo
4, Cammaroto 6, Ghinassi 5, Bonomi 5
(dal 22’ s.t. Ciancio 5,5); Camillucci 6,
Damonte 5,5; Negrini 6,5 (dal 14’ s.t.
Bondi 5,5), Martini 6,5 (dal 30’ s.t. Artico
5), Croce 5; Scappini 5,5. (De Marco,
Segarelli, Menassi, Cuneaz). All. Sarri
5,5.
SALERNITANA (3-4-3) Caglioni 6,5;
Altobello 5,5, Jefferson 5,5, Accursi 6,5;
D’Alterio 6,5 (dal 17’ s.t. Aurelio 6,5),
Carcuro 6 (dal 12’ s.t. Carrus 7),
Montervino 6, Pippa 6; Ragusa 6 (dal 45’
s.t. Szatmari s.v.), Fava 6, Fabinho 7.
(Iuliano, Peccarisi, Montella, Montalto).
All. Breda 7.
ARBITRO Viti di Campobasso 5.
NOTE paganti 5.682, incasso di 83.941
euro. Espulsi Romeo al 27’ s.t. e Croce
al 48’ s.t.; ammoniti D’Alterio, Altobello,
Montervino e Bonomi. Angoli 3-8.
DAL NOSTRO INVIATO
FILIPPO GRIMALDI
5 RIPRODUZIONE RISERVATA
ALESSANDRIA dIl veleno è nella
coda. Perché la Salernitana
stacca a sorpresa il biglietto
per la finale dei playoff, scate-
nando l’entusiasmo dei suoi ot-
tocento tifosi, ma sul risultato
pesa il rigore concesso agli
ospiti dall’arbitro Viti (contat-
to Cammaroto-Fabinho, ma
l’intervento scorretto del difen-
L’ALTRA SEMIFINALE DECISIVA LA VITTORIA DELL’HELLAS ALL’ANDATA
Berrettoni, acuto decisivo
Il Verona si prende la finale
Il bomber risponde
al gol di De Giosa: il
Sorrento cede e
Mandorlini esulta
SORRENTO-VERONA 1-1
GIUDIZIO ++
MARCATORI De Giosa (S) al 6’, Berrettoni
(V) al 45’ p.t.
SORRENTO (4-4-2) Rossi 7,5; Vanin 5,5,
Terra 6, Lo Monaco 5,5 (dal 9’ s.t. Di
Nunzio 6), De Giosa 6,5; Erpen 6, Togni 6,
Nicodemo 6, Manco 5 (dal 9’ s.t. Corsetti
5); Carlini 5,5, Pignalosa 5 (dal 30’ s.t.
Bonvissuto s.v.). (Mancinelli, Angeli,
Armellino, Niang). All. Simonelli 6.
VERONA (4-3-3) Rafael 6,5; Cangi 6,
Ceccarelli 6,5, Maietta 6,5, Scaglia 6;
Russo 6, Esposito 6,5, Hallfredsson 5,5;
Mancini 7 (dal 33’ s.t. Martina Rini s.v.),
Ferrari 6,5, Berrettoni 6 (dal 19’ s.t.
Anderson 6). (Nicolas, Abbate, Garzon,
Pichlmann, Le Noci). All. Mandorlini 6,5.
ARBITRO Irrati di Pistoia 6,5.
NOTE paganti 2.065, incasso di 30.422
euro. Ammoniti Lo Monaco, Ceccarelli,
Martina Rini, Anderson, De Giosa, Di
Nunzio e Terra. Angoli 4-7.
DAL NOSTRO INVIATO
ANDRE PUGLIESE
5 RIPRODUZIONE RISERVATA
SORRENTO (Na) dDopo la doppiet-
ta dell’andata, Ferrari mette il
marchio anche nel ritorno e lan-
cia il Verona alla finale con la
sore inizia fuori dall’area)
quando l’Alessandria era appe-
na passata in vantaggio. Dal di-
schetto Carrus ha fatto centro,
e di lì in poi la partita ha cam-
biato completamente volto,
complice anche il vistoso calo
— prima nervoso, che fisico —
dei padroni di casa, rimasti in
dieci per la folle espulsione di
Romeo, e dopo pochi secondi
k.o. per il bis di Carrus. Il tre a
Salernitana. Suo l’assist decisi-
vo per il gol di Berrettoni (piat-
to in corsa, con deviazione de-
terminante di Terra), che taglia
gambe e idee ad un Sorrento
che per tutto il primo tempo
aveva accarezzato il sogno di ri-
baltare lo 0-2 del Bentegodi.
Grande Rossi Si comincia con i
buu razzisti dei tifosi veronesi a
Niong (che replica con il segno
del taglio della gola) e il gol di
De Giosa (di testa su angolo di
Togni) che mette coraggio ai
rossoneri. Eppure le occasioni
migliori le ha il Verona, con
due assist al bacio di Mancini
per Ferrari e l’occasione per Ber-
rettoni (28’), ma Rossi è tre vol-
te strepitoso. Vanin spinge, ma
dalla sua parte il Verona passa
spesso, mentre Hallfredsson e
Berrettoni a sinistra faticano ne-
gli aiuti difensivi. Così al 42’ è
ancora De Giosa a sfiorare il
2-0 (sempre di testa), mentre 3’
dopo per i rossoneri arriva la
doccia fredda: rilancio a spaz-
zar via di Scaglia, Ferrari difen-
de palla in area e aspetta il ri-
morchio di Berrettoni che gela
Rossi.
Scarichi L’1-1 di fatto chiude la
partita. Esposito continua a det-
tare tempi e geometrie agli sca-
uno finale, dopo il pari dell’Are-
chi, non dice tutto sulla storia
di questa partita, che ha avuto
un altro momento di nervosi-
smo a fine gara.
Il fattaccio Quando, secondo
una prima e sommaria ricostru-
zione, il diesse dei grigi, Nario
Cardini, avrebbe polemizzato
nella zona degli spogliatoi con
la terna arbitrale per gli episo-
di-chiave dell’incontro. A quel
punto, un assistente del diret-
tore di gara sarebbe venuto a
contatto con lo stesso dirigen-
te alessandrino. Cardini ha ac-
cusato un malore: è stato tra-
sportato al Pronto Soccorso di
Alessandria, riservandosi di
presentare querela.
I meriti della Salernitana Episo-
dio del rigore a parte, gli uomi-
ni di Breda sono stati bravi a
non arrendersi quando il gol di
Martini (su assist di Croce) a
mezz’ora dalla fine avrebbe po-
tuto mettere le ali ai padroni di
casa. Ma non è successo: per-
ché prima dell’uno a uno, un
minuto dopo lo svantaggio, Au-
relio si è visto negare il gol del
pari dalla traversa, dopoché
pure l’Alessandria nel primo
tempo ne aveva colpita una
con Martini. Sul due a uno, inu-
tile la reazione dei grigi: Cam-
maroto si è arreso ai crampi,
poi Fabinho ha trovato il gol
personale chiudendo la sfida,
con i padroni di casa di fatto in
otto per l’espulsione di Croce.
Attenuanti e ombre All’Alessan-
dria è mancato quel predomi-
Davide nio a centrocampo che nelle
Carrus, 32 tre precedenti sfide stagionali
anni, esulta aveva sempre messo in discesa
dopo il suo le sfide con la Salernitana. Ora
secondo gol rimangono i veleni per il ca-
TANOPRESS so-scommesse. Sulla vicenda,
lo striscione esposto nel finale
dagli ultrà nei confronti del
presidente parla chiaro: «Vel-
troni scommettiamo che… le
prendi?».
(ha collaborato Nicola Pilotti)
Tensione a ligeri, Erpen e Carlini provano
fine partita tra a inventarsi qualcosa, ma inva-
Andrea no. Al 27’ della ripresa è ancora
Mandorlini,
tecnico del
Mancini a confezionare un al-
tro assist d’oro per Ferrari, che
Verona, e salta Rossi ma perde l’attimo
Alfonso giusto, consentendo così il sal-
Camorani, vataggio sulla linea di Terra. Al
giocatore non 31’ il Sorrento segna con Carli-
utilizzato dal ni di testa ma in fuorigioco. Poi
Sorrento è ordinaria amministrazione,
SCOLPINI con le parate di Rafael (punizio-
ne di De Giosa) e Rossi (testa di
Anderson) e il parapiglia finale
tra Terra e Mandorlini. Il tecni-
co gialloblù, al suo arrivo a Ve-
rona, aveva pronosticato la B in
due anni. Ora può accelerare,
Salernitana permettendo.
y
PLAYOUT LE PARTITE DI RITORNO
Situazione Alto Adige, follia Zomer
e verdetti
E il Ravenna ringrazia
in Prima
RAVENNA-ALTO ADIGE 2-1 5 RIPRODUZIONE RISERVATA
Ecco la GIUDIZIO++
situazione in MARCATORI Sabato (R) al 14’, Albanese (AA) RAVENNA dL’incredibile accade
al 22’ p.t.; Chianese (R) su rigore al 52’ s.t.
Prima divisione negli ultimi secondi di recupe-
RAVENNA (4-4-2) G. Rossi 5,5; Carnesalini
dopo le 6, Rosini 6, Fasano 6, Sabato 6,5; ro, sull’1-1 (gol di Sabato e Al-
semifinali dei Rossetti 6 (dal 14’ s.t. Rosso 5,5), Fonjock banese) che salva l’Alto Adige
playoff e dopo 6,5 (dal 36’ s.t. Lapadula 6), Sciaccaluga dopo l’1-0 dell’andata. Il portie-
la fine dei 6, Cazzola 6; Gerbino Polo 6, P. Rossi (dal re Zomer anticipa in presa bas-
20’ s.t. Chianese 6,5). (R. Pellegrino,
playout. Grea, Guitto, D’Esposito). All. L. Rossi 6.
ALTO ADIGE (4-3-3) Zomer 3; Kiem 5,5 (dal
sa Lapadula che, forse, allunga
la gamba. Quando i due si rial-
zano Zomer, pallone in mano,
Playoff 41’ s.t. Brugger s.v.), Cascone 6,
Franchini 5,5, Martin 6; Furlan 6, Odibe 6, spintona il ravennate davanti
Girone A
Fink 6 (dal 39’ s.t. M. Romano s.v.);
all’arbitro: rigore e rosso. Chia-
Albanese 6, Marchi 5, Fischnaller 5 (dal
La Salernitana 14’ s.t. A. Romano 5,5). (Mair, Mirri, nese batte Cascone, portiere im-
ha eliminato Baccolo, El Kaddouri). All. M. Pellegrino 6. provvisato: il Ravenna è salvo,
l’Alessandria: ARBITRO De Benedictis di Bari 6,5. l’Alto Adige retrocede. Ma ora
1-1 e 3-1. NOTE paganti 859, inc. di 11.032 euro.
per i romagnoli si apre la dura
Espulsi il tecnico M. Pellegrino al 34’ s.t. e
Il Verona ha Zomer al 50’ s.t.; amm. Carnesalini, Kiem, sfida del calcioscommesse.
eliminato il Cazzola, Fischnaller, Albanese. Angoli 7-5. Ugo Bentivogli
Sorrento: 2-0 e
1-1. La finale è
Verona-
Salernitana:
domenica 12 c’è
Pergo con il solito Galli
l’andata,
domenica 19 il
Il Monza è retrocesso
ritorno. PERGOCREMA-MONZA 1-0 CREMA (Cr) dSi salva il Pergocre-
Girone B GIUDIZIO+++ ma, per il secondo anno conse-
L’Atletico Roma MARCATORE Galli al 31’ p.t. cutivo ai playout e sempre con
PERGOCREMA (3-5-2) Russo 6,5; L. Ricci 7,
ha eliminato il Panariello 6,5, Pambianchi 7; Ghidotti 6,5,
un gol di Galli. Retrocede il
Taranto: 1-0 e Basile 6, A. Profeta 6,5, Galli 7 (dal 25’ s.t. Monza per la peggior posizione
2-3. La Juve Guerci 6), Lolaico 6,5 (dal 47’ s.t. Canzian in campionato. La rete della vit-
Stabia ha s.v.); Caccavallo 6, Marconi 6,5 (dal 35’ toria è arrivata alla mezzora,
s.t. Mammetti 6). (Ingrassia, Romeo,
eliminato il Scotto, Criaco). All. Maurizi 7.
con un colpo di testa su calcio
Benevento: 1-0 MONZA (4-4-2) Westerveld 6; Oualembo d’angolo, dopo che il Pergocre-
e 1-1. La finale è 6,5, Cudini 6, Fiuzzi 6, Barjie 6 (dal 39’ s.t. ma aveva reclamato per un fal-
Juve Stabia- Campinoti s.v.); M. Ricci 6,5, Gambadori lo di mano di Cudini in area. Il
6,5, Iacopino 6, Bugno 6 (dal 1’ s.t. Alberti
Atletico Roma: Monza ha cercato di gestire il
6,5); Djokovic 6, Ferrario 6. (Marcandalli,
domenica 12 c’è Tuia, Uggè, Prato, Campisi). All. Motta 6. successo dell’andata (pure per
l’andata, ARBITRO Gavillucci di Latina 5,5. 1-0), poi, una volta sotto, ha
NOTE paganti 1.499, incasso di 18.790
domenica 19 il sfiorato il pari un paio di volte
euro. Espulsi Cudini al 48’ s.t. e Guerci al
ritorno. con Alberti, ma rischiando a
51’ s.t.; ammoniti Basile, L. Ricci, Bugno,
M. Ricci, Panariello, Lolaico, Ferrario e più riprese di subire la seconda
Le finali Oualembo. Angoli 2-5. rete in contropiede.
Se dopo il 5 RIPRODUZIONE RISERVATA Dario Dolci
ritorno c’è
parità di risultati
e di gol, si
giocano due
supplementari; Foligno in salvo alla fine
se la parità
persiste, è
promossa in B
La Ternana all’inferno
la squadra
TERNANA-FOLIGNO 1-1 ammoniti Sciaudone, Borghetti, Cusaro,
meglio piazzata, Sinigaglia, Giovannini, Fanucci, Iacoponi,
GIUDIZIO +++ Cejas, Arrigoni e La Mantia. Angoli 3-2.
cioè quella che MARCATORI Sinigaglia (T) al 7’, La Mantia 5 RIPRODUZIONE RISERVATA
gioca il ritorno (F) al 48’ s.t.
in casa. TERNANA (4-3-3) Visi 5; Quondamatteo 6
Playout
Girone A
(dal 1’ s.t. Imburgia 6,5), Borghetti 6,5,
Fanucci 6,5 (dal 29’ s.t. Grieco 5,5), Piva
5,5; Cejas 5,5, Arrigoni 6, D’Antoni 6;
Nolè 6,5, Tozzi Borsoi 6, Sinigaglia 6 (dal
42’ s.t. Perney s.v.). (Cunzi, Della Penna,
TERNI dIl Foligno pareggia con
una zuccata in mischia di La
Mantia nel recupero una parti-
ta che la Ternana era riuscita a
Lacheheb, Tavares). All. Giordano 5,5. portare dalla propria parte al
Il Ravenna è
salvo, l’Alto
FOLIGNO (4-4-1-1) Rossini 6; Iacoponi 6,
Cusaro 5,5, Giovannini 6 (dal 42’ s.t.
7’ della ripresa, con un colpo di
testa di Sinigaglia. Un pari giu-
Adige
retrocede: 0-1 e
Brunori Sandri s.v.; dal 50’ s.t. Merli
Sala s.v.), Bassoli 6; Sciaudone 6 (dal 19’
sto anche se i locali recrimina-
2-1. s.t. La Mantia 7), Castellazzi 6,
Menchinella 6,5, Cavagna 6,5; Coresi 6;
no per un rigore negato a Cejas
al 3’ e per qualche svista arbi-
Il Pergocrema è
salvo, il Monza
Falcinelli 6,5. (Zandrini, Gregori, Papa,
Fondi). All. Pagliari 7.
trale. La Ternana va in Secon-
da divisione, il Foligno che ave-
retrocede: 1-0 e ARBITRO Di Paolo di Avezzano 5.
va vinto 1-0 l’andata si salva. E
0-1. NOTE spettatori 2.000 circa, paganti e
incasso nc. Espulsi Cejas al 38’ s.t., Giordano retrocede ancora.
Imburgia al 52’ s.t. e D'Antoni al 53' s.t.; Massimo Laureti
Girone B
Il Viareggio è
salvo, il
Cosenza
retrocede: 3-1 e Pizza esalta il Viareggio
1-0. Il Foligno è
salvo, la
Ternana
Cosenza, un vero incubo
retrocede: 1-0,
COSENZA-VIAREGGIO 0-1 COSENZA dLa rimonta non rie-
1-1. GIUDIZIO++ sce: il Cosenza retrocede, si sal-
MARCATORE Pizza al 47’ s.t. va invece con merito il Viareg-
COSENZA (4-2-3-1) Marino 6; Aquilanti 5,5,
Dopo il Cotroneo 5,5, Thackray 5,5, Maglione 6
gio che dopo il netto successo
dell’andata (3-1) si toglie la sod-
(dal 21’ s.t. Viscardi 5); Roselli 5,5, S.
campionato Fiore 5,5; A. Fiore 4,5, Evola 5 (dal 1’ s.t. disfazione di vincere al San Vi-
Già promosse in Essabr 5), Degano 6; Matteini 5. (De to grazie alla prodezza persona-
Luca, Ungaro, Scarnato, Sommario,
B: Gubbio (A) e Martucci). All. De Rosa 5.
le di Pizza nel recupero. Ai cala-
Nocerina (B). VIAREGGIO (4-4-2) Pinsoglio 6; Brighenti 6, bresi non basta il predominio
Già retrocesse Fiale 6,5, Massoni 6,5, Bertolucci 6 (dal territoriale, con un tiro di Evola
in Seconda 43’ s.t. De Paola s.v.); Cristiani 6, Pizza che sfiora il palo in avvio. L’in-
6,5, Malacarne 6, Taormina 6 (dal 30’ s.t.
divisione: Luppi 6); Bocalon 6, Marolda 6 (dal 34’
genua espulsione di Adriano
Paganese (A) e s.t. D’Onofrio s.v.). (Merlano, Cosentini, Fiore (fallo da dietro su Boca-
Cavese (B). Calamai, D’Antoni). All. Scienza 6,5. lon) frena definitivamente il
ARBITRO Fabbri di Ravenna 5. progetto di rimonta. Per il Co-
NOTE paganti 2.938, incasso di 30.600
senza, da oggi, comincia un’al-
euro. Espulso A. Fiore al 23’ s.t.;
ammoniti Maglione, Cristiani, Roselli e tra partita molto difficile: sal-
Aquilanti. Angoli 12-0. varsi dal fallimento.
5 RIPRODUZIONE RISERVATA Valter Leone

PRIMA B Ritorno semifinali playoff SECONDA Andata finali
Atletico quanta paura
Taranto, beffa al 90’
La squadra di Dionigi vinceva 3-1 e sentiva sua la finale
Poi il gol di Padella: la terza squadra di Roma è in festa
ATLETICO ROMA-TARANTO 2-3
GIUDIZIO++++
MARCATORI Prosperi (T) al 14’ p.t.; Di
Deo (T) al 7’, Mazzeo (AR) al 19’, Guazzo
(T) al 38’, Padella (AR) al 45’ s.t.
ATLETICO ROMA (4-4-2) Ambrosi 6;
Balzano 6, Padella 7, Doudou 5,5,
Angeletti 6; Babù 5 (dal 23’ s.t.
Mazzarani 6,5), Miglietta 5,5, Baronio 6,
Franceschini 5 (dall’8’ s.t. Mazzeo 7);
Ciofani 5,5, Franchini 6,5 (dal 33’ s.t.
Pelagias 6). (Previti, Romondini, Caputo,
Tombesi). All. Chiappara 6,5.
TARANTO (3-4-3) Bremec 6; Sosa 5,5,
Coly 6, Prosperi 6,5 (dal 30’ s.t. Guazzo
6,5); Antonazzo 6, Di Deo 6,5 (dal 36’ s.t.
Giorgino 5,5), Pensalfini 6,5, Sabatino 6;
Rantier 6,5, Girardi 6, Sy 5,5 (dal 27’ s.t.
L. Chiaretti 6). (Barasso, Cutrupi,
Colombini, Branzani). All. Dionigi 6,5.
ARBITRO Gallo di Barcellona P.d.G. 6.
NOTE paganti 3.870, incasso di 47.010
euro. Ammoniti Rantier, Sabatino,
Doudou, Antonazzo, Sosa, Girardi,
Miglietta, Padella, Branzani e Romondini
(dalla panchina). Angoli 2-7.
NICOLA BERARDINO
5 RIPRODUZIONE RISERVATA
ROMA dLa finale spalanca le
porte all’Atletico Roma solo al
45’ della ripresa. Il difensore
Emanuele Padella segna il suo
sesto gol stagionale, il più pe-
sante perché fissa il 2-3 nella
gara del Flaminio contro il Ta-
ranto, che vince la partita ma
paga la zavorra dello 0-1 del-
l’andata. Appena 7 minuti pri-
ma i pugliesi avevano timbrato
con Guazzo la terza rete, che
sembrava quella giusta per qua-
lificarsi. La squadra di Dionigi,
spinta da 2.500 tifosi (tre Da-
L’ALTRA SEMIFINALE L’ADDIO DEL PRESIDENTE DOPO INTERCETTAZIONI ED ELIMINAZIONE
Juve Stabia avanti
Benevento fuori
e Vigorito se ne va
BENEVENTO-JUVE STABIA 1-1
GIUDIZIO ++++
MARCATORI Evacuo (B) al 22’ p.t.;
Tarantino (JS) su rigore al 12’ s.t.
BENEVENTO (4-2-3-1) Baican 6,5; Pedrelli
6, Siniscalchi 6,5, Signorini 6, Zito 6;
Bianco 6, Pacciardi 4,5; D’Anna 6,5 (dal
23’ s.t. La Camera 5,5), Clemente 6 (dal
19’ s.t. Bueno 5), Mounard 5,5 (dal 34’
s.t. Pintori s.v.); Evacuo 5,5.
(Corradino, Formiconi, Palermo,
Vacca). All. Galderisi 5.
JUVE STABIA (4-3-3) Colombi 6,5; Maury
6,5, Molinari 6,5, Scognamiglio 5,5,
Dianda 7; Cazzola 6,5, Danucci 6 (dal 1’
s.t. Raimondi 5,5), Mezavilla 7;
Tarantino 7 (dal 24’ s.t. Ciotola 5,5),
Corona 5 (dal 31’ s.t. Fabbro 6),
Albadoro 6,5. (Fumagalli, Fabbro, Davì,
Rizza, Marano). All. Braglia 7.
ARBITRO Di Bello di Brindisi 6.
NOTE paganti 7.240, incasso di 94.551
euro. Espulso Pacciardi al 10’ s.t.;
ammoniti Evacuo, Scognamiglio,
Mezavilla e Colombi. Angoli 10-9.
DAL NOSTRO INVIATO
GAETANO IMPARATO
5 RIPRODUZIONE RISERVATA
BENEVENTO dUna maledizione
e una magia. Il Benevento per-
de il terzo playoff per la B di
fila e il presidente, Oreste Vigo-
rito, annuncia l’uscita di sce-
na. Irrevocabile. In finale va la
Juve Stabia: parlava di salvez-
La gioia di spo all’ingresso dello stadio),
Emanuele
Padella, 22
ci ha creduto sino alla fine nel-
l’impresa con una prova tradita
anni (a
sinistra), con
Fabio Mazzeo,
solo dalla disattenzione difensi-
va finale. Ma non ha mai molla-
to neanche la formazione di
27, dopo il gol Chiappara (al primo, indolore
qualificazione k.o. della sua gestione), che si
TEDESCHI era forse illusa di avere una ga-
ra in discesa dopo la vittoria di
una settimana fa.
La chiave L’Atletico si fa intrap-
polare da troppe tensioni e il
Taranto mostra subito la sua
aggressività. Al 14’ su un pallo-
ne rilanciato da Balzano, si av-
venta il difensore pugliese Pro-
za, si ritrova in una favola. Nazzareno
Non basta l’arrembaggio lam- Tarantino, 32
po sannita, non serve che in so- anni (a
li 22’ Evacuo annulli il vantag- destra),
gio stabiese dell’andata, quan- festeggiato da
do l’indagato principe dell’ulti- Adriano
mo calcioscommesse, Paolo- Mezavilla, 28,
ni, sventò l’imparabile (un ri- dopo l’1-1 che
gore respinto e miracoli sfusi). porta in finale
Il Benevento fa harakiri: va in la Juve Stabia
vantaggio meritatamente ma FOTOAGENZIA
si suicida con un erroraccio di
Pacciardi e quattro gol falliti
nel recupero (due da Bueno,
due da Evacuo). Castellamma-
speri che segna con una parabo-
la dai 18 metri. Un minuto do-
po il possibile raddoppio: Am-
brosi respinge su Girardi. La
squadra di Chiappara appare
bloccata, non riesce nemmeno
nella specialità della casa: il fra-
seggio a metà campo. E la piog-
gia frena i guizzi di Babù. Pri-
ma dell’intervallo, Franceschi-
ni va al faccia a faccia con
Bremec che devia.
I ribaltoni In avvio di ripresa il
Taranto mette le mani sulla fi-
nale. Punizione di Rantier, smi-
stata da Prosperi e Girardi per
Di Deo che fa secco Ambrosi.
Un minuto dopo prodezza del
portiere romano su Girardi.
Chiappara cambia e l’innesto
di Mazzeo gli dà ragione. Si ri-
sveglia il fronte offensivo col
passaggio al 4-2-3-1 e al 19’ l’at-
taccante subentrato va a segna-
re di testa su cross di Franchini,
riportando la qualificazione al-
l’Atletico. Il Taranto avverte il
colpo anche sul piano atletico.
L’ingresso di Mazzarani dona
nuova solidità ai capitolini. Dio-
nigi si gioca la carta Guazzo
che, innescato da Girardi, por-
ta al 3-1 (flop difensivo tra Dou-
dou e Balzano) che sarà poi
una beffa. L’ultima soluzione
la tira fuori Chiappara: Padella
attaccante puro e su un traver-
sone di Mazzarani, al 45’, arri-
va il gol-qualificazione. Poi 5
minuti di recupero, ma la fina-
le non sfugge più all’Atletico.
re la ribeffa, 20 anni dopo lo
spareggio di D (nel 1991).
La svolta Gara tattica, il Bene-
vento attacca con il 4-2-3-1, la
Juve Stabia lo affronta, in fase
difensiva, con il 4-1-4-1 piaz-
zando a mo’ di ganascia Da-
nucci su Clemente e dietro Eva-
cuo, impedendo sfondamenti
centrali. Ma il Benevento
squarcia sui lati, D’Anna mar-
tella e Pedrelli s’inserisce, cros-
sando per Evacuo lesto a svet-
tare su Scognamiglio di testa.
Sembra fatta, al Benevento ba-
sterebbe gestire l’1-0 ma la
svolta del match — nella ripre-
sa — ribalta tutto. Tarantino
(sangue sannita) crossa l’enne-
simo pallone in area, Pacciar-
di atterra Mezavilla, inesora-
bilmente, sulla linea: espulsio-
ne per seconda ammonizione
e penalty, che il beneventano
in gialloblù realizza ebbro di
gioia. Ben 40’ (recupero com-
preso) per il Benevento a inse-
guire in 10 un gol che sfiora
più volte. Troppi erroracci.
Sfide La gara esplode al pari,
diviene pop-corn caldo. Varia-
zioni tattiche (il Benevento at-
tacca in 4, la Juve Stabia vira
sul 5-3-2 inserendo Fabbro),
centrocampo sistematicamen-
te saltato in un ping-pong d’of-
fensive e gol del raddoppio fal-
liti da Ciotola, Dianda, Bueno,
Evacuo, per fare nomi. Finisce
coi beneventani che accerchia-
no guardalinee e arbitro e con
gli stabiesi sotto la curva. Poi
l’addio di Vigorito, ferito da
sconfitta e intercettazioni.
LUNEDÌ 6 GIUGNO 2011
LA GAZZETTA DELLO SPORT R
y
GIRONE A
Situazione Pro Patria, grave errore
nei playoff
La Feralpi Salò si salva
e verdetti
PRO PATRIA-FERALPI SALO’ 1-1 Pro Patria che passa in vantag-
Ecco la GIUDIZIO +++ gio al 21’ con un tiro da fuori
situazione in MARCATORI Benedetti (PP) al 21’, area di Benedetti, deviato da
Seconda
divisione dopo
Bracaletti (FS) al 25’ p.t.
PRO PATRIA (4-2-3-1) Andreoletti 6,5;
Bertin 6, Nossa 6, Zanetti 6, Benedetti
Bracaletti. Quest’ultimo si rifà
4’ dopo con un bel diagonale.
l’andata delle Nel finale di tempo, è la Pro Pa-
finali dei
6,5 (dal 31’ s.t. Artuso 6); Bruccini 6,
Cristiano 6; Janvier 6, Cortesi 5,5 (dal
13’ s.t. Nocciola 6), Dell’Acqua 6 (dal 46’
tria a farsi pericolosa con un ti-
playoff. ro-cross di Janvier che finisce
s.t. Polverini s.v.); Serafini 6. (Sala,
Marchetti, Gjoni, Giorno). All. Novelli 6,5.
sulla traversa e con un colpo di
testa di Serafini che termina al-
Girone A FERALPI SALO’ (4-3-3) Branduani 6;
Turato 6, Colicchio 5,5, Leonarduzzi 6, to.
Domenica la Savoia 5,5 (dal 1’ s.t. Ortolan 6); Sella
partita di 6,5, Muwana 6,5, Cortellini 5,5 (dal 33’
Equilibrio Anche nella ripresa,
ritorno è Feralpi s.t. Zanola s.v.); Bracaletti 6,5, Meloni 6
si va avanti con un certo equili-
Salò-Pro Patria: (dal 15’ s.t. Quarenghi 6), Graziani 6.
(Gargallo, Bonaccorsi, Orietti, Rossetti). brio. Azioni da gol da entram-
alla squadra di All. Rastelli 6,5. bi le parti con Janvier che con-
casa basta il ARBITRO Peretti di Verona 5,5.
clude alto da buona posizione
pareggio, gli NOTE paganti 1.318, incasso di 15.700
a cui risponde Quarenghi che
euro. Ammoniti Nossa, Turato,
ospiti devono Benedetti, Branduani, Graziani e Artuso. manda sul fondo una bella oc-
vincere. Angoli 3-5. casione. Ad avere l’opportuni-
5 RIPRODUZIONE RISERVATA tà di vincere è la Pro Patria che
Girone B spreca un calcio di rigore, al
Domenica la BUSTO ARSIZIO (Va) dFinisce con 29’, concesso per atterramen-
partita di un equo pareggio una gara to di Janvier da parte di Bran-
molto combattuta con le due duani: il tiro di Serafini si stam-
ritorno è
squadre che sono andate vici- pa sulla traversa.
Carrarese-
ne alla vittoria. Parte meglio la
Prato: la Aldo Restelli
squadra di casa
deve vincere,
alla squadra
GIRONE B
ospite basta il
pareggio.
Vieri in tribuna: Prato ok
Girone C
Domenica la
partita di
La Carrarese è sorpresa
ritorno è
PRATO-CARRARESE 1-0 ta, confusa e mai in grado di
Trapani- servire le punte che pure erano
Avellino: la GIUDIZIO ++
MARCATORE autorete di Benassi al 27’ s.t. alle prese con l’improvvisata di-
squadra di casa PRATO (4-3-1-2) Pazzagli 6; Gori 6,5, fesa dei padroni di casa, falci-
deve vincere, Ferri 6,5 (dal 39’ s.t. Visibelli s.v.),
Malomo 6,5, Varutti 6; Fogaroli 7, diata dalle squalifiche.
alla squadra
Corvesi 6, Zagaglioni 6; Pagliuca 6 (dal
ospite basta il 17’ s.t. Taugourdeau 6); Vieri 5,5 (dal 26' Le mosse Bellini ha azzeccato
pareggio. s.t. Schenetti 6,5), Varricchio 6. (D'Oria, tutte le mosse: da Gori schiera-
Tafi, Piantoni, Silva Reis). All. Bellini 7.
CARRARESE (4-3-3) Gazzoli 6; Mariotti 6, to difensore destro fino all’in-
Le finali Benassi 5, Anzalone 6, Duravia 5,5;
Redomi 6 (dal 39’ s.t. Vita s.v.), Chadi
gresso nel finale di Schenetti
Se dopo il che, come contro L’Aquila, ha
5,5, Corrent 5,5; Vigiani 5 (dal 26’ s.t.
ritorno c’è Pera 5,5), Merini 5, Giovinco 5,5 (dal 31'
deciso il match. Entrato da un
parità di risultati s.t. Cori s.v.). (Vigorito, Buono, Trocar, minuto, Schenetti ha creato
e di gol, si Conti). All. Monaco 5,5. scompiglio e Benassi, preoccu-
ARBITRO Barbeno di Brescia 6. pato dall’accorrere di Varric-
giocano due NOTE paganti 2.048, incasso di 27.476
supplementari; euro. Espulso Vigiani dalla panchina al chio, ha infilato la sua porta.
se la parità Nel finale Gori ha fallito clamo-
45' s.t.; ammoniti Zagaglioni, Ferri,
persiste, è Duravia e Varutti. Angoli 5-8. rosamente il raddoppio da due
promossa in 5 R PRODUZIONE RISERVATA passi, legittimando la vittoria
Prima divisione del Prato. La Carrarese dovrà
la squadra PRATO dIl Prato si aggiudica il completamente cambiare vol-
meglio piazzata,
cioè quella che
gioca il ritorno
in casa.
primo atto della finale per sali-
re in Prima divisione, battendo
davanti agli occhi dell’illustre
tifoso Bobo Vieri (e fratello di
to per far sua la gara di ritorno
(le basterà una vittoria, anche
con un gol di scarto) e ottenere
la promozione.
Dopo il
campionato
Max) una Carrarese compassa-
GIRONE C
Piero Ceccatelli
Già promosse in
Prima divisione:
Tritium (A),
Carpi (B) e
Millesi stende il Trapani
Latina (C).
Già retrocesse Primo round all’Avellino
in Seconda
AVELLINO-TRAPANI 2-1 Gara bellissima e palpitante
divisione:
Sacilese e GIUDIZIO ++++ con due squadre che per l’inte-
MARCATORI Millesi (A) al 40’ p.t.; Filippi ra gara non si sono risparmia-
Mezzocorona (T) su rigore al 14’, Acoglanis (A) al 23’
(A), Villacidrese s.t.
te. Su tutti è svettata la classe
di Ciccio Millesi, autore di un
(B) e, per AVELLINO (4-4-2) Cascella 6; Meola 6,
sentenza della Puleo 6, Nocerino 5,5, Bruno 6,5; gol stupendo, della punizione
giustizia Millesi 8, Acoglanis 7, D’Angelo 7, da cui è nato il raddoppio di
Comini 5,5 (dal 15’ s.t. Peluso 5,5); De Acoglanis e di altre giocate di
sportiva, Angelis 6,5, Vicentin 6 (dal 40’ s.t.
alta scuola. Già dopo 1’ Millesi
Pomezia (C). Scandurra s.v.). (Celli, Ricci, Maisto,
Viscido, Panatteri). All. Vullo 6. colpisce il palo su punizione.
TRAPANI (4-4-2) Castelli 6; Priola 6, L’Avellino domina ma il van-
Berretti Pagliarulo 5,5, Filippi 6, Daì 6; Barraco
6, Pirrone 6,5, Domicolo 6,5, Madonia 6
taggio arriva solo al 40’: Comi-
Il trionfo (dal 22’ s.t. Ficarrotta 6); Perrone 6,5
ni, con il suo unico lampo sulla
sinistra, pesca Millesi che s’in-
dell’Entella (dal 28’ s.t. Mastrolilli 6), Gambino 6,5.
A Bassano nella (Dolenti, Lo Bue, Cianni, Calabrese, Di venta un potente sinistro al vo-
Peri). All. Boscaglia 6. lo. Nella ripresa il gioco in pro-
finale Berretti ARBITRO Bolano di Livorno 5,5.
fondità del Trapani irretisce
l’Entella ha NOTE spettatori 8.000 circa, incasso
battuto 2-1 il non comunicato. Ammoniti Nocerino, gli irpini che al 14’ subiscono il
Lanciano e si è De Angelis, Pagliarulo, Filippi, Domicolo pari: Nocerino atterra Perrone
aggiudicata il e Acoglanis. Angoli 3-2. in area e dal dischetto Filippi
trofeo. 5 R PRODUZIONE RISERVATA spiazza Cascella. Al 23’ l’Avelli-
no torna in vantaggio: Castelli
AVELLINO dC’era il tifo dei vec- respinge la punizione di Mille-
chi tempi a spingere l’Avellino si, ma Acoglanis si avventa sul
al successo nella finale di anda- pallone e mette in rete.
ta playoff contro il Trapani. Luigi Zappella