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in Romagna
I percorsi più
affascinanti
per ciclisti e bikers
A cura di
Davide Cassani
Massimo Previato
Testi di
Massimo Previato
3
4 Presentazione
7 In bicicletta
8 Cervia_Monte Cavallo
10 Cervia_San Marino
12 Cervia_Pieve di Rivoschio
14 Faenza_Marradi
21 La nove colli
24 Cervia_Perticara
26 Cervia_Barbotto
29 In mountain bike
30 Milano Marittima_Ortazzino
34 Alfonsine_Anita
4
> Con questa pubblicazione,
la Provincia di Ravenna intende contribuire
ulteriormente alla crescita del cicloturismo in
Romagna. Già da diversi anni, soprattutto nei
mesi primaverili, molte migliaia di appassionati
e specialisti della bicicletta scelgono la
riviera adriatica dell’Emilia Romagna per la
loro preparazione agonistica. Professionisti,
dilettanti ed ancor più amatori, trovano in
quest’area le condizioni ideali per pedalare. Vi
sono fattori fisici, culturali e organizzativi, oltre
che economici, che rendono questo territorio
particolarmente adatto a chi va in bici. Prima di
tutto la varietà del percorso. In pochi chilometri si
passa dalla pianura alla collina e alla montagna,
offrendo tutta la gamma di percorsi richiesti dai
ciclisti che si snodano in territori in cui la cultura
e la passione della bicicletta ha radici profonde
e coinvolge larghissime fasce di popolazione
residente. Recenti indagini hanno confermato che
la Romagna è la realtà a più alta concentrazione
di biciclette. Non rappresenta una casualità che
molti dei grandi campioni del ciclismo vengano
da queste terre. La ricchezza di offerte ricettive
sulla costa, poi, rende il soggiorno accessibile
a tutte le tasche. Molti operatori negli ultimi anni
si sono specializzati nell’accoglienza dei ciclisti,
attrezzando gli alberghi con locali idonei per
il ricovero delle biciclette, mini officine, menù
particolari per gli sportivi, materiali informativi
sui percorsi e servizi per i ciclisti.
Di recente sono nate scuole di ciclismo curate
Libero Asioli
Assessore al Turismo
Provincia di Ravenna
7
> Cari amici, anch’io ho iniziato così, andando
alla scoperta delle strade più adatte alle due
ruote. Sono stato fra i pionieri però, perché a
parte qualche cartina redatta esclusivamente
per gli automobilisti, i tracciati me li sono dovuti
trovare giorno per giorno a colpi di pedale.
A forza di percorrerli li ho imparati a memoria,
consentendo di allenarmi, ma anche di fare
delle passeggiate in completa libertà.
Sarebbe stato un po’ egoistico però tenere
un tale patrimonio tutto per me, ed allora ho
deciso di farvi partecipare a questo tour della
specialissima. Del resto non è stato difficile
trovare itinerari adatti a tutti i gusti e a tutte le età
perché la Romagna, non a caso, è considerata la
terra dei ciclisti. Questa guida quindi contiene una
varietà di proposte ed accontenta scalatori
e passisti, ma soprattutto nutre lo sguardo.
Infatti punta molto sull’ambiente e vi farà visitare
angoli in cui il panorama si sposa al silenzio
di strade sgombre dal traffico. Qui potrete
preparare eventuali appuntamenti agonistici,
pedalare in scioltezza oppure fare qualche
sosta per lo spuntino. La guida sarà comunque
uno strumento molto utile perché consentirà
di studiare a tavolino ogni tracciato prima delle
vostre uscite, grazie al testo ed alle illustrazioni
cartografiche. Così non vi perderete più,
anche se la fatica sarà sempre la stessa,
ma ognuno potrà scegliere la sua.
Davide Cassani
Lunghezza: 90 km
Difficoltà: media
Durata: 3/4 ore
8
> Da sapere Non è uno scherzo Monte Cavallo con
il suo 15% di arrembante pendenza. Quando si arriva al suo cospetto,
per fortuna, c’è già stato tutto il tempo per riscaldarsi. Varrebbe la pena
salire fino a Teodorano un po’ prima, ma la rocca si compiace proprio
d’essere inespugnabile. Il 39x26 sarà una panacea per molti mali.
Longiano
Montenovo Santarcàngelo
di Romagna Santa
Cento Giustina
CerviaRoncofreddo Montalbano o ia
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San Marino F.
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Santa Camerano
Paola ne F.
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Rub Corpolò
F.
Pietra
dell’ Uso Bruciato
Serravalle
Aléssio
Pietracuta
10 Montetiffi
Villanova
> Da sapere La grimpeur mania viene così: alcune S. salite
Marino
come queste hanno fatto il miracolo. Quest’angolo recondito inoltre
Secchiano
consente di conoscere, finalmente, la cima aguzza che contrasta ogni
Pietramàura Poggio di
sguardo di pianura. Alcuni tratti potrebbero rivelarsi indigesti, meglio
Chiesanuova
0 2 4 6
consultare l’altimetria. Monte
chilometri Maggio Fiorentino
San Leo
> Da vedere Castello
A San Marino, la porta di San Francesco
rappresenta un mirabile esempio architettonico del quattordicesimo
secolo. La chiesa di San Francesco, anch’essa del quattordicesimo secolo,
è un’ opera dei maestri comacini. Il palazzo del governo invece è in stile
gotico cristiano ed appartiene al quindicesimo secolo. La basilica del
Santo, in stile neoclassico con campanile romanico, ha al proprio lato
la chiesetta di San Pietro in cui si conservano le nicchie di San Marino
e San Leo, scavate nella viva roccia. Nella chiesa di San Quirino del
sedicesimo secolo infine fu ospitato Garibaldi nel
PERCORSO 1849.
n°5/a
Borgo Magg.
Maggio
Monte
521 m
526 m
S. Marino
317 m Fiorentino
500
400
176 m Bivio S. Leo
116 m Ponte Verucchio
Acquaviva
273 m
300
32 m Savignano
200
Verucchio
32 m Savignano
4 m Montaletto
116 m
Ponte
6 m Villalta
2 m Cervia
2 m Cervia
100
0m
Km
0 10 20 30 40 50 60 70 80 90 100 110 120 130
F. S àvio
e
ltr Luzzena
Cervia
T.
Vo
Roncofreddo
Pieve di Borello Monteaguzzo
Rivoschio
Ciola Araldi ne Borghi
co
Boratella bi
Ru
F.
Santa Maria
Riopetra Sogliano
A1
4 Pieve di Linaro Borgostecchi al Rubicone
Rivoschio
Lunghezza: 130 km
Difficoltà: alta Mercato Ponte
Saraceno dell’Uso
Durata: 6 ore Renchio
Pietra
Monte Rontagnano dell’Uso
Rullato Castello Villanova
Barbotto
Secchiano
12 Sarsina Savignano
> Da sapere di fondisti
È un percorso per Rigo e scalatori.
Valbiano
Le tre salite a Pieve di Rivoschio, Ciola e Barbotto non perdonano senza
Perticara San Leo
preparazione. Questo per sconsigliare chi non ha le possibilità di ritornare
ia
h
recc
Lago gambe, ma anche per invogliare chiNovafeltria
a casa con le proprie ama le gran fondo:
di Quarto San Donato
a
sarà un buon banco di prova per le loro imprese future.
Pagno F. M
Il 39x26Donicilio
è d’obbligo, non si sa mai. Lombardi
4 Monte
> Da vedere0 2 6
La rocca 8 Forlimpopoli fuBenedetto
di Soanne
edificata nei primi
anni del 1300 e completata
chilometri da Pino Ordelaffi e Caterina Sforza. Villagrande
Maciano
La città fu patria di Pellegrino Artusi, ma appartiene alla sua storia anche
la razzia di denaro e gioielli fatta nel teatro dal brigante soprannominato
il Passatore durante la sera del 25 gennaio 1851. Il Castrum Suliani fu
retto nella seconda metà del tredicesimo secolo dai Malatesta di Sogliano,
che se lo contesero con i Malatesta di Rimini. Oggi è l’agricoltura la
maggiore economia di questa cittadina, che ha nel formaggio di fossa una
leccornia conosciuta da tutti i buongustai.
PERCORSO n°7/a
531 m Ciola
Pieve di Rivoschino
Le Croci
607 m
700
177 m Mercato Saraceno
351 m Sogliano
509 m Strigara
215 m San Romano
600
400 m
500
230 m Borghi
205 m Linaro
Barbotto 515 m
400
32 m Savignano
58 m Meldola
Piavola 190 m
300
49 m Fratta
2 m Cervia
2 m Cervia
200
100
0m
Km
0 10 20 30 40 50 60 70 80 90 100 110 120 130 140
Lunghezza: 120 km
Difficoltà: alta
Durata: 5/6 ore
14
> Da sapere Nove chilometri di salita e diciotto di discesa
bastano? La scalata alla Sambuca è una delle più lunghe della Romagna, poi
si scende a Marradi cercando più che altro di tenere le dita sui freni senza farle
intorpidire. È un percorso più regolare che massacrante ed esalterà le doti
dei fondisti. Non si può dire che sia alla portata di tutti, si tratta comunque
di una classica sulla quale sono in molti a cimentarsi. La prima parte, fino a
Palazzuolo, è da scrivere sul manuale dei tracciati. Poi la salitona ed il tuffo
a valle che riportano al ciclismo d’altri tempi. Roba da vivere con la pelle
d’oca, che sicuramente vi verrà.
1000
Passo Sambuca
437 m Palazzuolo
800
195 m Casola Valsenio
328 m Marradi
600
192 m Modigliana
98 m Riolo Terme
400
34 m Faenza
34 m Faenza
200
0m
Km
0 20 40 60 80 100 120
> A Riolo Terme la suggestiva rocca del XIV secolo conserva ancora tutto il
fascino del passato. Anche le poderose mura di cinta del XV e XVI secolo
stanno a significare le lotte vissute da questo illustre borgo. Lo stabilimento
termale dei “Bagni”, rimesso a nuovo negli anni sessanta, mantiene
inalterate le sue caratteristiche ed è immerso in un florido parco ricco di
essenze. Nel borgo troneggiano i tre possenti torrioni della rocca
e la torre Quadra: ristrutturato senza alterazioni il complesso è sede di
manifestazioni culturali. Di rigore è una visita a Monte Mauro dove si trova
la “Vena del Gesso”. Questo luogo è caratterizzato dai fenomeni carsici
16 della roccia gessosa e da una particolare disposizione di questi strati
causata da complesse fasi geologiche. La natura offre alcune specie
botaniche pregiate, quali la Cheilante persica. Le scoscese pareti gessose
sono l’ambiente ideale per la nidificazione del gufo reale, ma questo habitat
consente la presenza anche a coleotteri, lepidotteri e vertebrati.
La chiesa di Monte Mauro, recentemente ricostruita, insieme ai resti del
castello, rappresenta una testimonianza importantissima di un territorio che
comprendeva ben 23 insediamenti ecclesiastico militari ed era amministrato
proprio da questa pieve chiamata Santa Maria in Tiberiaci.
Nel parco del Carnè invece si possono ammirare fioriture di dente di cane
e anemone dei prati; in giugno compaiono gli appariscenti fiori del giglio
rosso. Fra maggiociondoli, sambuchi, vecchi carpini, gerani selvatici e
ciclamini, la zona è comunque un vero e proprio eden da osservare e
“respirare”. La grotta della Tanaccia, frequentata nell’era del bronzo,
è circondata da robinie e presenta al suo ingresso un tappeto di felci
inconfondibili: si tratta delle lingua cervina. La grotta di Tiberio è situata
nei pressi di Borgo Rivola. Narra la leggenda che al re fosse stata predetta
la morte per folgore. Per questo si era ritirato nella caverna, dalla quale
uscì solo in un giorno di cielo sereno: non fu sufficiente perché venne
ugualmente fulminato. La torre del Marino, nella strada che conduce
a Brisighella, fu eretta verso la fine del quindicesimo secolo per scopi
difensivi e di avvistamento dalla famiglia dei Naldi. In seguito appartenne
ai Rondinini e costituì il prototipo architettonico per le successive torri
sorte in questo territorio. Vicino sorge l’omonimo agriturismo, con ottima
vista sulla vallata.
> La “preistorica” Casola Valsenio fu colonizzata solo alla fine del primo
millennio grazie ai benedettini che vi collocarono alcune abbazie,
fra cui quella, rinomatissima, di Valsenio. Il borgo assunse importanza
dal XIII secolo ed ospitò i fuggiaschi dell’omonimo castello bruciato nel
1216 dai faentini. Le sorti del comune dal 1300 sono le stesse del contado
imolese, tanto che ancora oggi la parrocchia appartiene
a questa diocesi. Casola è ora il paese delle torri: quella di Galbetto del
Lunghezza: 165 km
Difficoltà: molto alta
Durata: 6/7 ore
18
> Da sapere Il tracciato è diventato un appuntamento classico
del ciclismo amatoriale d’inizio stagione. Ciclisti di tutta Italia provano
la pedalata nella prima gara dell’Udace, disputandosi la Gran Fondo del Sale
anche per eliminare la ruggine dell’inverno. Si riassapora l’asfalto bollente
delle classicissime con un collaudo severo ma ben bilanciato. Il tracciato
poi s’addentra nella “Romagna solatìa” e attacca quattro colli che si fanno
rispettare. Polenta sembrerebbe alla portata, ma è da prendere con
le molle. Giunti alla chiesa di memoria carducciana vi auguriamo di “vederla”
bene: dopo La Fratta inizia il rush finale.
PERCORSO n°10/a
644 m
Cavallo
700
338 m Teodorano
600
m Oriola
26 m Incrocio Via Emilia Diègaro
305 m Collinello
Monte
330 m Polenta
300 m Ranchio
257 m Bertinoro
120 m Osteria di Piavola
500
81 m Bivio Montevecchio
400
m
90 m Ponte Giorgi
20 m S. Maria Nuova
20 m S. Maria Nuova
49 m Fratta Terme
300
60 m S.Vittore
70 m S. Carlo
71 m Borello
71 m Borello
30 m Meldola
15 m Matellica
15 m Matellica
200
2 m Cervia
2 m Cervia
100
0 m
Km
0 15 30 45 60 75 90 105 120 135 150 165
Lunghezza: 202 km
Difficoltà: molto alta
Durata: 8/9 ore
21
> Da sapere Un’avventura, una sfacchinata, un’impresa
o una gita? Comunque vogliate chiamare la fatica della nove colli, vi
resterà sempre impressa. D’altra parte, se non fosse così, dove sarebbe
il divertimento? Quello naturalmente di raccontare che anche voi avete
scalato, sudato, imprecato, forato, smanettato nel cambio, implorato...
e sperato di salire sulla prima auto di passaggio, salvo poi concludere in bici
il percorso e dire, senza fiato, “...ce l’ho fatta, è stata dura, lo rifarei”. Che
consigli vi possiamo dare? Prima di tutto, se non amate le salite pensateci
un attimo. Quando siete a Pieve di Rivoschio iniziate a contare le forze.
Al Barbotto fate un esame di coscienza. A Montetiffi decidete se vi conviene
proseguire ed a Perticara mettetecela tutta per convincervi che tornerete a
casa con le vostre gambe. A Maiolo prendetela con calma ed a Secchiano
pensate che è finita. Quello che verrà dopo, al Gorolo, sarà già entrato
a far parte della vostra storia. Tutte queste considerazioni naturalmente
sono rivolte al cicloturista che non è in gara, ma vuole provare ugualmente
l’ebbrezza di concludere uno dei tracciati classici delle gran fondo nazionali.
PERCORSO n°16/a
405 m Montetiffi
Perticara
531 m Ciola
653 m
800
Barbotto
337 m Gorolo
Madonna di Pugliano
515 m
434 m
600
400 m
400
2 m Cervia
2 m Cervia
200
0m
Km
0 20 40 60 80 100 120 140 160 180 200
> Fratta Terme invece offre le sue acque conosciute fin dal tempo
dei romani: sgorgano con pregiate qualità curative dalle sette antiche
sorgenti. L’oratorio di Santa Lucia, eretto nel secolo scorso, conserva una
tela raffigurante la martire siracusana di scuola bolognese.
Nella chiesa del Suffragio invece si può ammirare una Madonna con
bambino datata 1575. Il monastero è noto per avere ospitato le sorelle
di Giovanni Pascoli dopo la tragedia che colpì la famiglia. Anche il poeta
trascorse alcuni periodi a Sogliano dedicando a questi ameni luoghi
rime e poesie. Pietra dell’Uso si trova nei pressi del ponte da cui passa
il percorso. Nel dodicesimo secolo apparteneva ai Bizinghi e all’Abbazia
di Montetiffi; sulla sommità di questo sperone roccioso, situato a 271
metri, sorgono la chiesa ed i resti dell’antico castello. Montetiffi è nelle
vicinanze ed è ricordato per le sue teglie. La piadina romagnola, infatti,
per avere la fragranza ed il sapore che la contraddistinguono, deve
essere cotta quassù. Nell’XI secolo fu sede di un’importante abbazia
Benedettina. San Giovanni in Galilea, a sud di Borghi di fronte a Torriana
e Montebello, è racchiuso nel perimetro delle antiche mura malatestiane.
Si tratta di un gioiello medioevale che ospita dal 1800 il museo Renzi con
reperti preistorici e d’epoca.
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Cervia ������������
Perticara ���������
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Lunghezza: 122������������
km
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Difficoltà: alta ��������� �����������
Durata: 5/6 ore
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> Da sapere A Perticara
���������� si arriva dopo 7 chilometri in verticale,
la pendenza non azzarda oltre il 12%, ma si fa rispettare. Scalare col 39x23
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vuol dire agilità. Attenti però: la���������
��������� Perticara può anche ingannare. ����������
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All’inizio si distende e sembra di averla in pugno, ma poi vi chiederete
se non finisca mai. Come sempre la risposta è arrivati� in cima.
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L’Oratorio di Santa Lucia, eretto nel secolo scorso,
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conserva una tela, raffigurante la martire siracusana, di scuola bolognese.
Nella chiesa del Suffragio invece si può ammirare una Madonna con
bambino datata 1575. Il monastero è noto per avere ospitato le sorelle
di Giovanni Pascoli dopo la tragedia che colpì la famiglia. Anche
il poeta trascorse alcuni periodi a Sogliano dedicando a questi luoghi
ameni rime e poesie.
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Lunghezza: 105 km
Difficoltà: alta
Durata: 6 ore
26
> Da sapere Se non fosse per il passo più temuto della
Romagna, sarebbe un percorso come tanti altri. Per alcuni ciclisti è un incubo,
per altri una manna, dipende dai punti di vista. Sta di fatto che il Barbotto
ha fatto storia, e non c’è appassionato di questo sport che non abbia tentato in
qualche modo di scalarlo. Impresa non certo impossibile, ma occorre mantenere
il ritmo costante ed usare un 36x26. Sono quasi sei chilometri con una pendenza
che giunge in progressione fino al 18%, ma se proprio le gambe non ce la
dovessero fare, non sarà certo un disonore scendere. Lo hanno fatto in tanti...
509 m Strigara
607 m Le Croci
700
440 m Montegelli
600
351 m Sogliano
500
400
230 m Borghi
Mercato Saraceno
300
71 m San Carlo
32 m Savignano
70 m Borello
35 m Cesena
200
134 m
2 m Cervia
2 m Cervia
10 m Sala
100
0m
Km
0 10 20 30 40 50 60 70 80 90 100
29
> Qualcuno un giorno mi disse che con la
mountain bike si sentiva in cima al mondo.
Quella frase mi restò scolpita nella mente,
tanto che volli provare una simile sensazione.
Lo feci sulla mia pelle, perché all’inizio fu
veramente dura. Capii ben presto però che
gettare via la bicicletta dalla rabbia o dalla
disperazione non serviva a nulla. Meglio
invece riprovarci, e così anch’io intravidi la
cima immaginifica: esisteva veramente. Da
quel momento ho scorrazzato per l’Appennino
romagnolo, e sapete che vi dico? Ne è valsa la
pena! Al punto che adesso la fatica è passata
in secondo piano ed ha vinto l’emozione che
fa accapponare la pelle, la solitudine che
gratifica i sensi. E poi quel silenzio di velluto
che accompagna l’incedere delle due ruote,
il cielo che si spalma sul sentiero, l’orizzonte
che schiude ad una nuova magia. Questi
percorsi che vi propongo li ho vissuti così,
arrampicandomi, come sospinto da tutti questi
elementi. Credetemi, conquistare il monte è un
modo per farselo amico: la volta successiva vi
rispetterà e potrete stringergli la mano.
Massimo Previato
c o
T.
C. ai Punta
C. del Comune
Sávio
Lunghezza: 28 km
Difficoltà: bassa
Durata: 1 ora e 30’ C. Rubboli
Fiu
m
eS
avio
30
> Da sapere C. Giuliani Per rompere il fiato è l’itinerario giusto.
Si inizia con pochi chilometri, ma il cuore pulsa
Ca delle Aiein questo parco.
Il percorso soft non richiede particolari destrezze tecniche, ma vista aguzza
per osservare. Le gomme possono essere anche di sezione stretta, meglio
portare camera d’aria di scorta e pompa. L’acqua scarseggia, serve la
borraccia piena. Stazzone
PERCORSO n°2/b
200
Milano Marittima
Milano Marittima
Foce del Bevano
Nullo Baldini
Nullo Baldini
Lido di Savio
Lido di Savio
Ortazzino
100
0m
Km
0 10 20 30
Lunghezza: 27 km
Difficoltà: bassa
Durata: 2 ore e 30’
32
> Da sapere Cicloturismo soft ed osservazione naturalistica
mimetizzano la fatica. Le emergenze ambientali costellano il tracciato,
il fondo sconnesso dei sentieri richiede un po’ di allenamento.
Da non dimenticare borraccia, camera d’aria, pompa e barrette
alimentari. Durante il percorso non vi sono punti di ristoro.
200
Ponte Fossatone
Ponte Fossatone
Marina Romea
Marina Romea
Ponte Taglio
Ca’ Vecia
Ca’ Nova
100
Sterrato
0m
Km
0 10 20 30
Lunghezza: 40 km
Difficoltà: bassa
Durata: 2 ore e 30’
34
> Da sapere Bastano due gomme anche lisce, un po’
di voglia di pedalare ed una borraccia d’acqua, da riempire a casa. La prima
fontana, infatti, è dopo 17 chilometri di full immersion nella natura. Potrebbe
bastare per non sentire la sete, ma non si sa mai. Per chi riuscirà a forare in questo
tracciato proponiamo un premio speciale alla sfortuna. Sconsigliamo di affrontare
questo viaggio nella bassura con la nebbia. Non che manchi il fascino, ma
perdereste la possibilità di vedere aironi, avocette, garzette e cavalieri d’Italia
che planano intorno, e non solo!
PERCORSO n°3/b
Oasi di Boscoforte
Oasi di Boscoforte
Oasi della Furlana
200
(Fontana)
Traghetto
Traghetto
Alfonsine
Alfonsine
100
0m
Km
0 10 20 30 40
Lunghezza: 36 km
Difficoltà: bassa
Durata: 2 ore e 30’
36
> Da sapere Cicloturismo soft ed osservazione naturalistica
mimetizzano la fatica. Le emergenze ambientali costellano il tracciato,
il fondo sconnesso dei sentieri richiede un po’ di allenamento. Da non
dimenticare borraccia, camera d’aria, pompa e barrette alimentari.
Durante il percorso non vi sono punti di ristoro.
PERCORSO n°1/b
Canale Fosso Ghiaia
Canale Fosso Ghiaia
200
Via dei Lombardi
Milano Marittima
Milano Marittima
Via Nullo Baldini
Via dei Lombardi
Via Nullo Baldini
Parco IO Maggio
100
0m
Km
0 10 20 30 40
Lunghezza: 22 km
Difficoltà: media
Durata: 1 ora e 30’
38
> Da sapere Potrebbe esserci un po’ di fango, ma non tale da
impaccarvi le ruote. La scalata a Monte Mauro in compenso è all’asciutto,
d’estate anche troppo. L’ultimo tratto è talmente sassoso, che le gomme
slittano anche restando sulla sella: meglio montare una sezione ampia
(almeno 1,9). La discesa da questo versante presenta un tratto da bici
“molleggiata”. Non dimenticate casco, guanti, camera d’aria, pompa e fate
provviste di acqua in paese. Se proprio la sete fosse irresistibile, fermatevi
in uno dei tanti casolari abitati del percorso.
500
400
154 m Mongardino
300
98 m Riolo Terme
98 m Riolo Terme
200
100
0m
Km
0 11 22
Lunghezza: 20 km
Difficoltà: alta
Durata: 2 ore
41
> Da sapere L’unico rischio di questo percorso è il fango,
ma si trova solo quando piove forte. Conviene inoltre seguire il nostro
chilometraggio per evitare spiacevoli dietrofront ed imprecazioni del
tipo “accidenti a chi ha fatto questo percorso”. La prima scalata a monte
Battaglia è impegnativa, poi arrivano le discese “allegre”. Occorrono casco,
guanti, camera d’aria, pompa e un po’ d’acqua.
715 m
della Battagliola
800
426 m Cavalle
450 m Monte
600
400
200
0m
Km
0 10 20
Lunghezza: 22 km
Difficoltà: media
Durata: 3 ore
44
> Da sapere La prima parte scivola via liscia, poi il monte
Osadella fa sentire gli artigli e fin sotto Ca’ Vicchio il sentiero resta
spiccicato sul crinale. Il fango è in agguato: meglio usare sezioni strette
e tenere le scolpiture dentro al single track. Il rampichino servirà
oltremodo, per l’ultima discesa meglio gonfiare bene. Servono casco,
borraccia, camera d’aria di scorta, cartina e buona vista.
PERCORSO n°7/b
88 m Villa S. Giorgio in Vezzano
Monte Osadella
201 m Cannazzetto
400
185 m Casetrebbo
157 m Purcianella
180 m Biano
116 m Brisighella
261 m
300
74 m Casalino
200
100
0m
Km
0 11 22
0 1 2
chilometri
Porto Corsini
via Po 32/B
tel. 0544/447399
prolocoportocorsini@racine.ra.it
Uffici informazioni Uffici informazioni apertura stagionale
e accoglienza turistica turistiche
Punta Marina Terme
Ravenna Casal Borsetti via della Fontana 4
via Salara 8/12 via delle Viole 1/A tel. 0544/437312
tel. 0544/35404 tel. 0544/444912 iat@puntamarinaterme.it
iatravenna@comune.ra.it prolococasalborsetti@racine.ra.it apertura stagionale
apertura annuale apertura stagionale
Pinarella
via delle Industrie 14 Lido Adriano via Tritone 15/B
(Mausoleo di Teodorico) viale Petrarca 434 tel. 0544/988869
tel. 0544/451539 tel. 0544/495353 pinarella@cerviaturismo.it
teodoricoiat@comune.ra.it prolocolidoadriano@racine.ra.it apertura stagionale
apertura annuale apertura stagionale
Tagliata
Classe Lido di Classe piazzale dei Pesci 1
via Romea Sud 226 viale F.lli Vivaldi 51 tel. 0544/987945
(S. Apollinare in Classe) tel. 0544/939278 tagliata@cerviaturismo.it
tel. 0544/473661 lidodiclasse.iat@libero.it apertura stagionale
classeiat@comune.ra.it apertura stagionale
apertura annuale Bagnacavallo
Lido di Dante piazza della Libertà 13
Cervia via Catone 10 tel. 0545/280898
viale dei Mille 65 tel. 0544/492106 turismo@comune.
tel. 0544/974400 lidodidante.iat@libero.it bagnacavallo.ra.it
iatcervia@cerviaturismo.it apertura stagionale apertura annuale
apertura stagionale
Lido di Savio Brisighella
Milano Marittima viale Romagna 244 piazzetta Porta
viale Matteotti 39/41 tel. 0544/949063 Gabolo 5
tel. 0544/993435 lidodisavio.iat@libero.it tel. 0546/81166
iatmilanomarittima@ apertura stagionale iat.brisighella@racine.ra.it
cerviaturismo.it apertura stagionale
apertura annuale Marina di Ravenna
viale delle Nazioni 159 Casola Valsenio
Faenza tel. 0544/530117 via Roma 48/A
voltone della Molinella 2 proloco@marinadiravenna.org tel. 0546/73033
tel. 0546/25231 apertura stagionale iat.casolavalsenio@racine.ra.it
prolocofaenza@racine.ra.it apertura stagionale
apertura annuale Marina Romea
viale Ferrara 7
Riolo Terme tel. 0544/446035
corso Matteotti 40 prolocomarinaromea@racine.ra.it
tel. 0546/71044 apertura stagionale
iat.rioloterme@racine.ra.it
apertura annuale