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STORIA ORIENTALE
STUDI
DI
STORIA ORIENTALE
Volume
ISLAM E CRISTIANESIMO
-
I.
L'ARABIA PREISLAMICA
LEONE CAETAN
DEPUTATO AL PARLAMENTO
ULRICO HOEPLI
EDITORE LIBRAIO DELLA REAL CASA
MILANO
191
1
A MIA MADRE
'7^
Prefazione
^"'.?'-
xt-xv
1-50
Capo
I.
Oriente e Occidente
il
Islam e Cristianesimo
Capo II. L'Arabia preistorica e progressivo essiccamento della terra - Sguardo sintetico sulle grandi emigrazioni dei popoli
semitici in rapporto all'Arabia preislamica -
L'Arabia antica
51 -288
e gli
storici -
La psico2S9-400
musulmane
L'Europa durante
Glaciale
I
l'et della
massima
glaciazione.
Tra
le
pagg.
64-65
128-129
176-17? 192-193
Babilonide
tempo
Le migrazioni
A/
PREFAZIONE
Lo
persone
scopo di questi
ben
ed
intelligenti,
7nana in Asia
e in
Africa.
singolar-
Su
tale
Guidi,
lo
Schiaparelli,
il
Nallino,
il Pizzi,
ed altri ;
ma
tranne
dite
diamo pubblicazioni
politiche dell' Islam.
italiane
volgarizzatrici delle
vicende
avvenuto, durante
tale,
il
al di l dei
mari
rivolgersi
ad
Per colmare
e
l'
mi sono
il
accinto alla
Sttidi
che sono
rifacimento
ampliame?ito di molti
Annali
anzidetti costituiscono
una specie di Corpus del materiale storico dell' oriente nmsulmano, ordinato cronologicanienie ed esa?)nnato con la pi mimila ajialisi critica. Da questa opera di grande mole, destiiata ai soli specialisti^ studiosi di storia orientale, per
consiglio di atnici desiderosi di conoscere la sintesi di tante
minute indagini,
i seguenti
e stata
dram, accomodati
tale
perche non
ho preteso^ in
ad
ad alcuna
originalit o profonfatti
Ho
nella
loro
massima
Mi
ganda
in favore di
studi,
purtroppo
eventi di
pur narrando
da noi
quanti modi
per quante
ci sia
vie quell'Oriente
in appa-
modo, tanto
vicino.
la lettttra ho
soppresso
nali.
Ho
Nei
primo volume ho
tentato,
a guisa di Introdtczione agli altri che seguiranno, di tracciare alcune orandi linee di sintesi storica oenerale. meitendo in luce anzitutto alcuni dei rapporti morali, e la loro
evoluzione storica, tra Oriente e Occidente. Il primo capitolo
e lo
mento
di
importanza
eccezionale, al quale
dotti.,
clic
profondo
o piii com-
Nel
^retto
un
soggetto relativamente nuovo negli studi storici orientali^ sogin parte ancora controverso^
ma
che va rapidamente
/'
inaridimento della
Terra e la sua influenza sulle vicende storiche dell' umanit notevole come per ragioni e sulle migrazioni dei popoli.
diverse,
per
vari scrittori
cato nel
igo 7
ad insaputa dell'altro, Autore nel II voi. degli Annali pubbli?/ De Morgan nel igo8, e il King nel igog)
le
vicende prei-
mutamento del clima tra la fine dell' Et Glaciale e r Evo Moderno, hi questo II capo per chiarire meglio f intricato
argomento si
antica
deW Asia
in ispecie
King
mia
per
Hammurabi
regnasse 7iel 2200 o 7tel 1800 avanti Cristo, ne importa se la data del 3800 avanti Cristo per il regno di Sargon di Agade e di Naram Sin 7ion sia pii fondata su buone ragioni. A me basta insistere sul concetto fondamentale che la
,
Terra
poi., e
si e
che tutte
e la
muter ancora
piti ni av-
un giorno
La
antica:
immensamente, incalcolabilmente
umani
in
profondi strati
geologici in va^ne parti del mondo, confortate dalle ultime conclusioni della biologia, bastano ormai a dimostrare con
da mzlioni d'anni.
anni, e quasi
Da
ci scaturisce
ima singolare
conside-
un
nulla,
ijicom-
mensurabile. Anzi, se
il
tempo
meschina
delvit-
dai quali
ci
separa
ster-
un
intervallo di tempo
umana
le
si
pi
significative ci
appaiono
pa-
Noi siamo
dell' Asia
Sar
altrettanto
immenso
ora
il
ci
troviamo un preannunzio di
dosi
y>
L'umanit svolgendosi appieno e incivilensi prepara forse la propria estinzione- assai prima
il
che si estingua
voso,
nostro sole
-per
per
il sacrificio
sempre maggiore
al go-
umane?
Nel
ra<rioni per
le
quali questo
sconosciicto sino al
VII secolo,
divenne in breve
capitolo en-
Con questo
triamo
pili
propriamente in materia
e prepariamo il
terreno
Studi.
mancano neeii
religione
(^ini
Annali ossia una critica nuova della araba a) dica, un nuovo te?ttativo di spiegare le ori
,
fra non
molto - prima
le
Un
Di altri futuri
se
il discorrere,
prima non avranno visto la luce i rispettivi volumi degli Annali dell' Islam dai quali gli Studi sono estratti. Chiudendo queste brevi parole debbo rivolgere un pen
amici
L'abbreviazione
il
E.
622
dell' Era
dopu la data, sta per Egira, l'Era iiiuVolgare con l' emigrazione, Fuga, di
Nella trascrizione dei nomi orientali, di persona e di luoghi, specialmente arabici, ho mirato a riprodurre // meglio che potevo, pur con qualche incongruenza di cui domando scusa, in forma graficamente e foneticatnente italia?ia, i suoni e segni
esotici, attatendoi/ii alla
trascrizione
meno fedele ma
piti
comicnc
intelligibile
quei pochi
e simili)
letteraria
per ha
gi italianizzati.
I.
Oriente
Occidente,
Islam e Cristianesimo.
Le
di quel
religioso,
che noi
defi-
aspetto.
primo
bondanza
secoli
dopo
il
ami
modo
alcune
di
cause per
il
le quali
si
genere umano.
A questo riguardo
che nettamente
denti
;
lo
distinguono da tutte
le
religioni prece-
a s soggetto, le tenaci e salde radici che esso seppe piantare negli animi dei suoi proseliti in tutte le parti del
mondo.
e per
l'
l'animano.
Dopo
altro
la
ebbe propor-
zioni
vaste e
dopo
il
Cristianesimo, abbia
delle sue
principi. In
durre che
la
si
possa,
Ma
diffondersi per
mondo rimanendo
in singolare
modo
fedele
non solo
nella dottrina
ma
spirito di
democratica eguaglianza,
membri
si
Un
la
tale
fenomeno
non
avverato
e v'hanno
nuova specie
mai
in
priva
come
egual
modo
effet-
come seppe fare l'Islamismo. Con questo accenno al carattere universale della religione, argomento principale del nostro studio, noi veniamo a trattiva uguaglianza,
il
modo
la
nostra considerazione.
Per
Islam venuto
di necessit,
il
mondo,
in
Cristianesimo
il
che
vitalit s intensa,
Niun'altra religione
s
pu vantarsi
tanto,
alla
niun'altra
inflisse
disastrose
durevoli scon-
fitte
Se quindi
ligioni,
l'
ra-
come
p. es.
il
ha tante analogie
nesimo
europei
;
e punti di contatto
Cristia-
sua storia
dei popoli
intimamente congiunta e
:
quella
della barbara
Europa medioevale
infine
fu
la
fu allora in parte
guida e
maestro,
barriera
valida e
salda
contro l'espansione
europea
in
difettano appunto
diretto produs-
effetto
d'Europa.
Fra
musulmana
La
civilt
araba
si
La corte dotta e raffinata dei Califfi di Baghdad, e quella non meno splendida e colta dei Califfi di Cordova furono un tempo
le civilt
Venne da
ci
la
civilt
Se-
miti
non solo
della
ma
anche
spiegarsi
narsi per
come
le razze
ariane di
soverchiamente
asiatiche , al
Buddismo ed
al
Brahmanedi tutte le
ambedue
altra
di origine ariana.
Da
ci ne
venne come
conseguenza che
il
civilt asiatiche
ciale degli
si
Ebrei
fatta eccezione beninteso per caso spe ninna fu pi simile alla nostra, ninna
musulmana,
delle
la
avvicin maggiormente al nostro modo di sentire, ninna occup nella mente degli Europei un posto tanto importante
la civilt
quanto
grande,
civilt cristiana.
Ma
meno
colare.
l'esame
caratteristiche
islamico, rivela,
anche per
stianesimo asiatico
civilt
ed africano,
la
lo
oggid ancora,
dopo
sin-
almeno
genere
Studiati
nell'insieme
in
detti
importanza
primo quello
Non
il
valore di
siffatti
* *
La nostra odierna
et
accetta
come un
fatto
compiuto
Ben pochi
questa im-
per
si
terzi
di
jnensa regione fossero, nel vii secolo della nostra Era, inte-
ramente
perch
tutti
i
pi di cento anni,
la
suoi seguaci.
met del
vii alla
met
dell'viii secolo
Infatti
come
vento, apparvero
all'
serti,
meno
dell'
sponde
dell'Atlantico, sul
Rodano
maggior parte
dell'Austria, della
Germania
si
consultando
la carta
geografica e
il
mondo
in
ogni
altra,
poteva difendersi da
della sua storia,
nemico. In nessun
momento
nemmeno
6
durante
le
il
il
immane
mondo.
Il s
Cristo fu
stica navicella di
San
le
sommersa
nella
bufera.
con intento
convertire,
ma
di
far
Ma
appunto
per questo l'Islam present allora un pericolo dei pi gravi, perch la conversione dei sudditi cristiani fu un atto spontaneo dei vinti per eguagharsi
certo
ai vincitori,
e perch in un
modo
la rude,
ma
semplice e
forte,
momento
meglio del
Cristianesimo,
I
ai
bisogni
morah
conversioni
vi fu anzi
un tempo
in cui
il
numero
da destare, fra coloro che governavano l'impero arabo, un vero senso di apprensione, perch, per ragioni che esporremo
in appresso,
il
mutamento
dite ingenti
Stato.
Ma nemmeno
le
ingiuste misure
l'erario a
fiscali,
escogitate
dal
Arabi
e dell'Islam, da un capo
Spagna
si
non
estese
allora molto oltre ai confini del dominio pohtico islamico, se Saint Denis a Parigi e San Pietro in Roma non divennero moschee, e se la Sorbona e l'Ateneo bolognese non nacquero
come
non
fu merito della
Cristo,
ne
di
in
mano
destini
del
mondo
cri-
difetti del
gli errori
del
governo arabo,
il
vizi in-
moto
di
espansione
la religione
portarono
alla
dottrine di
Ges
e prepararono
il
a viziare
l'evolu-
si
estendesse
molto
Nessuno pu
se gli
mondo,
della
Roma
ai
suo dominio. Se
la
celebre
cattedre di Oxford e di
Cambridge
si
Ma
ci
la
dai primordi
nell'adattarsi alle
il
Quanti ignorano
fan
forti
la
si
che
l'Islam
sia
potuto far
una fede quale niun popolo europeo avrebbe quale divenne sua. Noi rispondiamo che l' Islam
per la natura difettosa dei popoli asiatici che l'abbracciarono non e lo modificarono in conformit dei propri sentimenti
poteva certo mettere salde radici in terreno europeo. Ma tenga altres presente come l'Europa occidentale abbia
egual
si
in
modo
il
Cristianesimo viziato
dagh
ossia da
quegU
stessi popoli
l'Islam di Maometto.
Il
le
forme
di
un culto
soverchiamente asiatico, con la sua teologia cristaUizzata e rigida quanto le sfere del sistema tolemaico, con la sua gerarchia dinastica, inconcepibile
ai
popoU
dell'
Europa
occi-
sebbene moralmente molto inferiore al Cristianesimo cattolico, fu in origine una fede assai diversa da quella che i suoi
avversari per ragioni polemiche amerebbero far credere
altre circostanze essa
;
in
di-
suoi avversari
per denigrarla.
Le
aspetti,
quanto
seppe produrre
Medio
s,
ma
e perci di
spense smorzata da quell'oscurantismo asiatico, che vizi r Islam fin dalle sue origini e che ottenebra ancora i
popoli dell'Asia.
La ragione
fu incatenata
al libero arbitrio fu
anteposto il dogma immorale della predestinazione, onde la nuova fede s' isteril. Nell'ordinare come legge un rito esoso
e vessatorio, nell'abbassarsi con cieca tenacia alla lettera im-
9
apocrifa, ncll'adottarc
come
regola invariabile di
vita e di
imperfettamente
da s
le
ali
forme pi elevate.
Ristretto in questi limiti l'Islam
estendersi indefinitivamente.
e pi ignoranti
dell'
Anche
non
dubbio, che
il
come
in
Cristianesimo,
dopo
denze progressive ed
europee.
allo spirito
scientifico
delle
nazioni
imparziali,
possono
quali
il
Cri-
Come
si
il
fatto singolare,
che
set-
completamente
spontaneamente
tredici secoli
la fede di Cristo
Come
si
non
Se taluno volesse
cercare un conforto
nel
riscatto
della
Spagna
non
dimostrare come
Mori?
Il
e mihtarmente,
l'
Islam con-
spagnuola
(i
ai
tempi
di Fi-
di tutti
quelli
che credevano
in
Maometto
In altre parole
il
trionfo
religioso
il
del Cristianesimo in
Chi conosce
la storia di
Spagna
esilio,
le fanatiche
misure religiose
che mand in
dominio dei
fosse per
Cristiani pi mite e
lasciasse loro
maggior
libert di coscienza,
che non
il
regime
XVI
secolo.
i
Se dunque
politico pari
Spagna
settentrionale,
non sarebbe improbabile che ancora oggid esistesse un principato musulmano nella Spagna meridionale, come quello
che dura ancor oggi sulle sponde del Bosforo e nei Balcani.
L'opinione di coloro che considerano l'Islam
come una
mentre
il
medesimi luoghi
di milioni,
aumenta ogni giorno. In Cina musulmane: l'Islam si estende ora anche neir Indo-Cina. In India si calcola che ogni anno dalle 30 alle 40 mila persone si convertano alla fede di Maometto. In Africa
numero
dei proseliti
forse lontano
il
rivolta verso la
Congo,
in
Uganda
e sul
terre, animali
:
II
disperdono per
le
cam-
pagne, entrano
in tutti
gnano, ascoltati e
animi l'odio
riveriti,
allo straniero,
all'Europeo ed
!
grave
le
dove
Islam ha messo
sue radici
Una
fede
vitalit e tanto
ardore
non
ma
con
il
quale
l'
Europa
conflitto.
europea
in Africa, si
quando
corso
il
Mahdismo
i
stabil nel
il
moto
ziani
ed
moti presenti
in Turchia,
dove
il
partito costituzio-
anti-cristiano
la
ed anti-euro-
peo. In
grembo
all'
momento pu
:
fiamma ardente
mas-
sacri
di
Adana
il
nello
scorso
maggio
(1909) insegnano: in
finzioni,
Turchia, sotto
popolo ed
cristiano.
fatto
che
la culla
rarci
un nuovo
NIao-
Arabia
tra
conquistarono
il
mondo,
i
suoi
pu
tor-
dire se
rente e se l'Asia Anteriore non potesse rivedere eventi maravigliosi simili a quelli per
i
quali gli
varcarono
due pi antichi
Naturalmente contro
luzione
il
buone
ciamo grazia
che
di
la storia
questo luogo
ma rammentiamoci
vissero prima
i
eventi
quali
negano
in
movimento, e quantunque
muova con
tezza, tuttavia
la
Rammentiamoci
200 milioni, e
due
fattori di
Musulmani sono oggid pi di sinceramente credenti numero e fede, ecco altri grandissima importanza, ma che noi dobbiamo
infine
i
:
Anche
se le precedenti considerazioni
il
per
il
modo
l'ordine con
quale appositamente
le
disponemmo
saranno
13
isla-
buio riguardo
al
infatti
il
con-
intimamente l'Asia
comparsa dell'Islam
come un evento
zione
si
era
appunto nel
che
tale concetto
perch
la
invece
ai nostri
come
tra
oriente ed
occidente,
che,
incominciato nelle
di esistere sino
secoli avvenire.
L'argomento ancora
indizi del
solo
imperfettamente
studiato
gli
il
le
ricerche occustorici.
profonda-
mente
diverse.
14
frastag^liata dal
L'Europa amena,
mare, co-
l'Asia,
mole
immensa
acque e
continentale,
acque, inclemente e
poverissima di
di vegetazione. di clima e di
Da
ci
una specie
lunghi millenni
continuo
di
di fede, di lingua, di
commerci
scrutabile,
e di uomini, quasich
dominante
le
moto perpetuo,
librio
mare, sospinse,
come esporremo
remote da noi da potersi dire quasi geoa guisa di onde che trasmettono
zandosi
il
gli
uni sugli
altri,
moto
massa
razze
cacciate le
une
dalle altre, e
cos la
fu popolata, in
vari tempi e in
tempo per
si
tra l'Asia e
apriva quel
mirabile
mezzo
comunicazione,
il
mare
sue sponde
d' idee.
Per
trattenerci
ad
esaminare,
in Africa, sulle
sponde del
due mirabili
civilt,
quando
Occidente
le
popolazioni son-
r ignoranza pi profonda.
15
nel-
Per
effetto
di
tale
squilibrio
morale
e politico,
reso
ma sempre
per
il
Mare Mediterraneo,
primi scambi.
Fu un moto
prendeva
terraneo,
la via di
il
bacino Medile
sue
marinai a solcarne
le
onde.
Magna
Grecia, le
la civilt
prima
ancora ignota,
misteriosa soaltre minori,
venne
la
ed
in
Europa crearono
appresso
fenomeno che
civilt
si
ripet costantemente in
novelle
attive,
progressive e pugnaci,
servili imitazioni o
dipendenze
del-
si tra-
sformarono
esercitarono
in
il
potenze morali e
militari,
che
Questo fu pi
colarmente
il
non
prima,
sia poi
la
luzione,
un'invasione
straniera
barbarica
di
popoli
dall' Egitto,
i6
distrusse da s
mede-
come vogliono
il
Mosso ed
altri.
il
Nondimeno, finch
l'Oriente,
con
primato nelle
s,
ma
senza
delle popolazioni
europee lungo
la
Yaman
ed Egiziani,
ma
sovrattutto
primi, continuarono
il
Campania
e dell' Etruria,
le
si
svolse
le
con-
permettevano un maggiore e pi
barbariche dell'occidente.
scambio
delci-
civili
La grande
ma
e di civilt.
di
In
tal
modo
noi
dallo influire
modo
ma
arti,
17
Fu un
irradiare continuo di
scienze,
di
miti e di
credenze religiose
dall'Asia
immaginosa
tica e intraprendente,
le
pro-
Ingenti furono
le
conseguenze
civilizzatrice dell'Asia.
Un popolo sovrattutto,
tutti
i
greco, dotato
da
tali
benefiche influenze
vitalit
loro
della
una
prodotti migliori
ingenite
cui nel
campo
non
si
forse
mai pi
Grecia
La Grecia
asiatica su
terra
ariano-europea,
perch
la
corrispose pi maravigliosamente di
terranei alla fecondazione orientale.
paesi medi-
non appena
il
grado
di coltura in Oriente
scese sotto
il
livello di quello
la pro-
occidentale
dove
il
ben nota
una
cominci allora a
rifluire
in senso inverso,
dall'Occidente
solo, quello
un primato
in Oriente,
ellenistico,
che oggi
del-
Europa
la vittoria di
Salamina segn
il
principio della
elle-
la
memoranda
con-
spinsero trionfanti sino alle rive del Lob-Nor nel cuore del
al
baluardo
L'Oriente
si
assimil
di
con
mirabile
facilit
la
novella
sco-
rimando dall'Occidente. Le
testimonianza
centro
dell'Asia
fanno
Volgare.
In luoghi pi vicini a noi, nell'Asia Anteriore,
orientali
i
popoli
da popolazioni semitiche, attestano la profondit dell'azione morale dell'ellenismo sui popoli della Siria, mentre tutti i pittoreschi
monumenti
di
carattere ge-
che appian
poi di
Roma
in Asia.
stasi, direi
Segu un periodo di
quasi di equilibrio, e fu
quando
Roma,
vide infrante
le
Provincie del
mondo
allora conosciuto.
Roma,
la continuatrice
massima
nica. Allo stesso
19
tempo per
trov aperte
verso l'Europa molte sue recondite influenze, in particolar modo le sue dottrine religiose. In Roma, nella sede centrale
della coltura d'occidente, noto
la
come
si
trovassero, durante
decadenza
dell'
ma
divinit e
il
culti dell'Asia
Cristia-
ed erigersi trionfante
i
paganesimo. D'altra parte per prncipi Arsoli grandi nemici di Roma sacidi, che regnavano in Persia, leggende greche coniavano in Asia, parlavano greco, con
i
le loro
prin-
ammet-
Ma
allora, nel
periodo stesso
dell'equilibrio
egemonico
romano, accadde un misterioso fenomeno, prodotto incosciente, simultaneo e di tutta l'anima orientale, la genesi e
lo
svolgimento del quale sono argomento del pi alto riUevo, per quanto ardui a rintracciarsi. Il predominio intellettuale dell'Ellenismo, tendente a cancellare in
Asia ogni
all'imperia-
Roma,
fece
scessero, lentamente,
ma
ed un sentimento
irresistibile
europeo od occidentale. Nel fondo dell'animo asiatico si and maturando la grande rivoluzione che doveva modificare radicalmente tanta fraterna moltepHcit di contatti tra Oriente e Occidente. Al fenomeno poc'anzi descritto, s altamente complesso e suggestivo, ne segu ora, in senso contrario, un altro
di grandiosa
importanza per
vicende umane.
La
sendo
ma
desima origine,
d'ordine
come causa principale, sia come causa secondario. Abbiamo la separazione dei due imperi,
sia
ragioni sovrattutto
fusione
di
stte
eretiche e
scismatiche, tutte
ferocemente
l'indi-
orientali.
La
Asia
si
compendia
tutta e
si
esplica
una
lotta
La caduta
segna un
mossero guerra
altro
:
Asia a
in-
condizionata
and
rese
di
il
distacco
si
sempre pi profondo
tutta la
politica interna e
eifetti
reli-
disastrosi,
dia-
voluti.
dominio bizantino
in
Asia uno
spirito di
veva
in tutto
l'Oriente. Il conflitto
religioso
la
forma
La
scono
storia
tal
ha
i
le
volta
21
critico, di cui
momento
discorriamo,
scoppi
in
Arabia
il
movimento
una manifestazione della tendenza dell'Oriente a volersi emancipare dall'Occidente. L' I-^lam arrest in Arabia la diffusione
del Cristianesimo, varc poi
i
dei
Bisanzio e port l'Asia, bruscamente, alla crisi suprema. La sorda rivolta morale si trasform in guerra aperta, sanguinosa
e spietata, ed assunse proporzioni
s
gigantesche da travol-
mondo
allora conosciuto.
GU
Arabi
fanatici,
ma
fraternizzarono quasi
con
musulmani
nuova fede
anch'essi,
alla
quella intransigenza, quella cieca avversione alla fede di Bisanzio, con cui essi
avevan prima
intristito
il
Cristianesimo
divenne
quasi
il
simbolo
della nazionalit,
l'istrumento pi efficace
scossero
il
mondo
asiatico
fino al
fondo dell'animo.
In questi brevi cenni noi vediamo dunque chiarirsi la
genesi, le ragioni e la posizione dell'Islam nella storia del
mondo ed
vero significato della fede arabica rispetto al Cristianesimo europeo ed alla civilt occidentale. L'Islam
il
immenso
feno-
giorni nostri.
Di fronte
al
Cristianesimo, divenuto
simbolo della
civilt e della
storia
europea,
si
drizz
nel
s, nella
sua
vita, e nella
sua
hngua,
il
ed
origi-
contrasto
secolare
tra
e di
due
civilt
che
non
in
una
sola.
s
Cos comprendesi
come
spiccatamente anti-cristiano
Roma, quando
si
militarmente potevano opporre verun serio ostacolo all'espansione degli ariani europei dell'Evo antico. Gli Europei del
drizzata
cuore dell'Asia
fra
l'Europa e
il
restante
mondo
allora conosciuto.
infransero
le
armi
dell'
il
Eudo-
ropa medioevale.
primi
le
ma
la
mai estendersi
la Sicilia e la
Sardegna,
Europa
e l'Asia, fra
Cristianesimo
Anche
spinse di
le
mai
la
ma
dominio e
spinti
l'
23
d'espansione, dinanzi
al-
da un bisogno
irresistibile
si
Asia impenetrabile,
alle
XV
e del
xvi
secolo.
Colombo salp
spagnuola
in
cerca
dell'
Egitto
sbarravano
la via
vennero
le
le
gli
Europei
di
conquistarono
nemmeno
si
contrade soggette
nostri, in cui si
le
Islam.
dire che la
Venendo
la
infine ai
tempi
pu
le parti
del
scere
come sempre
dritta in
ancora
ogni lato
ma non
abbattuta.
europee
l'Egitto e l'India, e
sudditi islamici
in nulla
:
ma
fatto
l'
Islam
ha ceduto
la fede del
mai
le
Da
mente
esso
ci noi
la
sia odierna-
quali
Maometto
inizi la
sua propaganda
ere-
6 IO dell'Era Volgare,
scendo
in
24
progressione
:
interrotta
in
un
tanti
nonostante
il
musulmana su quella dei popoli europei. Se volessimo toccare anche per sommi capi di quanto l'Europa odierna sia debitrice all'Asia musulmana, e del come la stupenda civilt che
fior
intorno
al
glorioso califfato di
dello splendore e del sapere ellenico-romano, sia un necessario anello di congiunzione fra la civilt
ra moderna,
noi daremmo a
non gi
questo breve studio generale proporzioni troppo vaste. Basteranno alcuni brevi cenni con
i
ad
complesso argomento,
ma
sol-
saggio o
rante
il
Medioevo
il
mondo mu-
sulmano
per
e l'Italia in particolare.
altro,
il
sentimento cavalleresco,
quale tanto
:
si
Medioevo
tale
con
Musulmani, specialmente
in
Spagna.
Da
modo sono
memorabili, oltre
la
25
anche
i
leggenda del
come
poemi
conflitti
fra
erronea tutto
Cristianesimo, acu
le
tra
Cristiani
il
mondo
i
ropa ad
scienze
baster
ram-
mentare
furono,
due nomi
gloriosi di
Averro
i
e d'Avicenna, che
italiano nel
particolari pi
i
principi
solevano donare
l'imitazione
dell'usanza
arabo-musulmana
da
di
conferire
il
manto d'onore
care tutti
i
( khil'ah ,
favore sovrano.
Non
in particolare
il
anche
sonetto deb-
bono
La masull'evo-
Spagna
influ
non poco
modo
guerra marittima
liani e
ammiraglio
usavano preferibilmente
remi,
26
come mezzo
esclusivo di
locomozione per mare, invece delle galere sospinte a soli remi segg.). (cfr. S. Lane-Poole, The Barhary Corsa irs, pag. 225 e
Termini come
sono pure
di
il
francese algarade e
l'
italiano gazarra
musulmane
Se passiamo
alla terminologia e
materia scientifica,
infinite.
le
divengono
Furono
essi
come
ausilio
navigazione molte
:
stelle
il
nome
stelle
mech, Beldelgeuze,
ecc.,
il
nome
le
in
Europa
ai
solo
quando
additarono
marinai
in
ed agli studiosi
Spagna
e d' ItaHa. I
il
astronomia, lo zenith
mente arabe.
dall'
il
quaU hanno lasciato traccia della loro influenza nella parola cifra : furono gli Arabi che trovarono le leggi dell'algebra, e le diedero anche il nome.
India per
L'alchimia, la
scienza
la
chimica moderna,
come
la scienza
alal-
qimiya
kuhl
),
, sia
il
lo
sciroppo
sciarb
), l'elixir
(propriamente,
l'ele-
nomi
di
Arabi penetrassero
zione araba
in
Europa. In ItaHa
le
influenza araba fu
un'istitu-
dogane furono
(
come dimostra
si
il
nome
il
diwn
):
Genova
camaUi
(ossia
hamml
portatore
suffah ,
27
sulla quale si
che era
la
banchina
adagiavano
pri,
o cupola piccola);
le
gomene
di bastimento,
che
gli inglesi
ancora chiamano
cable
habl
ricorder
fondaci
di
fundq
con
il
siria.
affari
pesi
si cal-
colano a rotoli
identica
ma
dei quali fu
tutto
le
il
commercio
prima comparsa
in particolar
dilungarci assai,
indizi
materiali,
portuni,
quando, se
la
sorte ce
lo
conceder, verremo a
i
rap-
porti tra
il
nostro paese ed
il
mondo
islamico. Allora
avremo
occasione di ritornare
argomento,
e,
seguendo sovrattutto
vie commerciali pi
Oriente
musulmano
gli
s'
infiltrasse
nella
Europa
scimento.
*
Non possiamo
vemente su
di
per fare a
altro
meno
un
un
28
menti e dei giudizi del mondo europeo verso la fede e la civilt dei popoli asiatici convcrtiti alla voce del Profeta d'Arabia.
La
ra Volgare, prima
della
tormenta
nimenti gravissimi, che stavano per sconvolgere l'Asia nulla faceva sospettare che un nuovo e pauroso fattore dovesse
sorgere nella storia del mondo, un fattore del quale tutti, fino all'ultimo momento, ignoravano l'esistenza. L'apparizione
subitanea e
tanto
Greci
decadenza
interminabili, opposero
svolsero in
modo
tanto repen-
che
al di l delle
giogaie delstritolato
Amanus
Taurus e
i
l'
agio di misurare tutta la potenza nemica, non solo dalla immensit della propria disfatta, ma bens anche dalla rapidit
con
la
quale
i
di esso
impero sassanida cadeva nella polvere. Contro Greci avevano per secoli versato il loro sangue mil'
gliore senza
ed ecco che un
popolo nuovo e barbaro, fino allora sconosciuto, uscito improvviso da deserti impenetrabili, abbatteva quell' impero in
battaglie
campaU sanguinosissime
per sempre
si
e, in
meno
lo cancellava bari,
dinanzi alle
dettero, ci
mura
non
fu gi per
Se
ci
29
troveremmo
tra le
il
quale,
vedendo perire
fiamme
il
resto
Come un
lambire delle
fiamme, cos
l'
incendio che
si
mondo
il
dalle rive
bagnate
dell'India,
minacciando
di
avvolgere e consumare
mondo
dopo
intiero.
La
tanti secoli
Greci
Arabi,
per
Califfi
il
moto
delle orde
che essi quasi nulla poterono, quasi nulla osala forza di arrestare l'incendio,
le
il
rono
fare.
Nessuno ebbe
resistenze incon-
ma
della
poterono tentare
la
riscossa.
Per
la
mano
le
agli infedeli. Il
disastro era
immane, e
si
comprende come
vittime di tante
sciagure
si
li
mondo? Per
30
Perch
di
vantaggi ottenuti
in s
breve volgere
loro av-
godevano invece
di
non seppero, pi
di quelli dei
secoli successivi,
:
trionfo
del
I Cristiani,
musulmani, non
si
posero nemi
meno
vincitori
seppero che
quale aveva
nuovo
culto
preteso di abolire
greci e latini;
il
udirono
il
nome
difficile
di
questo innovatore,
lo
ma
pronunziarlo
renderlo
era tanto
che
storpiarono in
modo da
la
irriconoscibile.
si
Se a
il
ci si
nuova fede
propag con
ferro e
Roma,
allora si spiega
perch l'Islam
il
pi truce
aspetto,
come una
mistificazione diabolica,
come
il
il
simbolo di
malvagio.
mondo
il
di pi crudele e pi
Per necessit
nigrare con tutti
di difesa,
clero cristiano,
quale allora
dominava specialmente
i
tra
il
il
mezzi
prodi-
non
un ostacolo
costituivano
stessa della
il
ma
l'esistenza
inquantoch
sterili lotte
in-
Mentre
Cristiani, travagliati
da scismi
da
eresie,
non potevano
al
unita
nemico,
concorde e
forte,
condannava
il
dogmi
principali della
non era
in
la
ma una
in
manipolazione di
proseliti
preti e di malvagi,
Asia Centrale,
in
numero
dei
Musulmani
scemava
Mai nessuna
fede,
nemmeno la
cristiana,
aveva conseguito
dunque
se
il
di-
come un
quale mirava
vera fede,
la cristiana ?
Maometto,
sua religione e
Nonch
dimi-
nuire con gli anni, varie circostanze contribuirono a far crescere quest'odio e renderlo
sempre pi vivo e pi
i
forte;
musulmani non
Spagna,
per
le
terrore istintivo
accrebbe con
le Crociate,
Cristiani,
di vite, ot-
all'odio antico si
aggiunse allora
la mortificazione
si
delle
sconfitte sofferte
da
un nemico,
che
il
quale
la verit religiosa si
di
il
anni
di
la
tomba
regno
Gerusa-
32
nelle
mani
il
di
Spagna,
ma
la vittoria era
la perdita di
Costantinopoli e con
e fin sotto le
Musulmani
in
Ungheria
mura
da
;
Vienna. L'
sue coste,
intanto Venezia e
le colonie
tutte
Turchi, lo
spettro pauroso
una
e
vita novella,
emulando quasi
l'
le glorie dei
primi
Califfi
agognando soggiogare
il
Europa
il
mondo
ed abbattere per
sempre
Cristianesimo.
fu merito solo dei
Come non
cos
Franchi e
di Carlo Martello
non fu solo merito degli Ungheresi e degli Slavi, se i Turchi non conquistarono l' Europa nel xvil secolo. Le onde
impetuose, che
cristiana,
si
frangevano
ultimi
ai
civilt
erano
gli
movimenti
convulsioni
interne, sul
punto
di estenuarsi.
Dopo quanto
delle
si
da maravigliarsi se
dell'
la
sorgere
maggiori
il
iatture,
Cristia-
nesimo, e per
e per gli
numero
che
le
e materiali
che
le inflisse?
ancora da scrivere
libro,
il
quale dimostri
bene indiretto
membra malate e temprandolo con durissime prove. La Riforma protestante non apport forse una salutare reaper
la
zione,
Cattolicesimo?
Ma
33
trattare,
l'
n nostra intenzione di scrivere un'apologia delIslam, perch uno dei nostri compiti sar invece di narrare
gl'infiniti errori e le indicibili
imparzialmente anche
sciagure
Basta porre
in
evidenza come
la
religione
musulmana,
quale minaccia di distruzione: partendo da principi meno elevati di quelli del Cristianesimo, bench pi inteUigibili
per
il
fin
dal suo
che
le
sgomento
civilt,
Ma
bili
di taU considerazioni
suscetti-
stati
Islam, e
come
la
lungo tempo
tra Cristiani e
le
pedito ad
ambedue
Fra
per
la
l'
in-
avversione pro-
penose vicende interne dell'impero ottomano. Cristiani e Musulmani hanno vissuto per secoli e vivono
la
reci-
memoria
vendetta e di rivincita e
in
passioni religiose.
continuo contatto per ragioni geografiche, poliBench tiche e commerciali, l'odio reciproco stato sempre talmente
profondo, che nessuna delle due parti ha mai voluto discen-
ed a farne soggetto
34
Ognuna
delle
sempre
di
alcuna con-
siderazione.
Fu merito
pose
a studiare imparzialmente
il
i
nemico secolare: e
quali rivolgono
il
il
sempre crescente
e
il
di coloro,
loro
numero tempo
che
la
loro
inggno a questi
studi,
un indizio
sicuro,
l'
impor-
d' utilit
l'andare rintrac-
Musulmani,
dal-
l'apparire della
nuova fede
fino ai
ci
limiteremo
intendono
offrire
let-
Musulin
una
nell'
inferno nella
nona bolgia
31, 62), e
tra
seminatori
di
discordie
(Inf.
XXVIII,
. .
che a
Maometto pare
le vesti del
al
XXXII,
.
131, sotto
Cristianesimo
Sia anche detto di volo che in tutta la letteratura cavalleresca, alla quale gi
celebri
accennammo,
e
e specialmente nei
poemi
del Boiardo
dell'Ariosto,
bench
si
riveli
una
non
si
pu dire regni sempre uno spirito di completa e cieca av-;versione per i Musulmani quei poeti, pur condannando la;
:
dottrina, ci ritraggono
di
35
molto
fra
i
uomini che
di
donne
musul-
mani
viene,
come
si
disse,
di
cui
im-
in ci
che tocca
di
maghi, d'incantesirni
e d'animali maravigliosi che ivi s'incontrano ad ogni pie sospinto. Alcuni tratti ed episodi dei
brano presi
tutti
anche
le
Lasciamo
Crociate
:
delle
quali verdi
sarono
il
riscatto della
tomba
Cristo
la
scrissero
con sentimenti
di
fede
Gestarum,
e
scrisse di
menzion
la
pestilens
Ma
egli
fu
immense
ossa
quali
le loro
le
Minore
il
e della Siria,
Cristianesimo
Dopo
e di
le
rittime italiane
Ma
poi comparvero
si
e tutta r
Europa
nemico.
Il
36
in Ungheria,
italiane
riaccesero pi
il
le
profonde
errori
passioni religiose, divulgando menzogne, calunnie ed sul conto dei musulmani. Tale letteratura, anche se
voles-
ci
di esempi ma a noi baster dire che, unita ignoranza della vera natura delle dottrine ad una profonda islamiche, essa rivela un profondo odio religioso, che vizia
abbondante
Come
et
Alfacq ni {s\c),
della citt di Sciativa hora per la divina bont Chistiano e Tradotta in italiano, per Domenico di Gaztelu, Sacerdote
Don Lope
de Soria, Im-
basciador Cesareo appresso la Illustrissima ^Signoria di VeIn Venetia per Bartholomeo detto l'Imperadore, netia
1545. L'autore, nativo di al-Sciatiba, in Spagna, educato nella fede musulmana e divenuto giureconsulto, fu convertito al
(fol. 5),
venne
scelto dal re
tire
i
Fernando
Spagna,
in
Mori
di
Granada ed
in
Aragona.
Per
isti-
gazione di
di Barcellona,
con l'assistenza
vari prelati
spagnuoh e valendosi
della
sua conoscenza della letteratura araba, egh, com' era uso di cotesti Musulmani o ebrei convertiti, compose quest'opera
le
fabulose
fittioni, truffarle,
inganni,
inconvenientie,
in passo, quali
i
impossibilit,
il
bugie e contradittioni,
di
passo
perverso e
la-
semphci popoli ha
sciate seminate ne
i
37
libri
(fol.
di
l'Alcoran
.
.
ecc.
5,v.).
Citando un'opera
Azear
(= al-Siyar),
vemente
(per
esempio Maometto nacque nel 620 e mor nel 683 dell' E. V.) descrive la sua lotta con i Correxisti (= Qurays),
:
Benitamini (=;
Tamim
!)
(fol.
la
nome
in
Tribric
{= Yathrib),
gli errori
e quindi le leggi
fondamentali
.
dell'Islam.
Tra
Damasco chiamato Adegele (:= al-Diglah, che traversa Baghdad e non Damasco!) (fol.
le
Tigri,
2 2,r.).
Fra
fatti,
invenzioni
malevoli,
ed
insidiose
esposizioni
di
citeremo
travisato
l'incidente
in
gente
si
scandaliz
mille biasteme.
Da
(fol.
il
si
trov molto
di-
perso
ecc.
,r.-v.).
letto a descrivere
coraniche con
tutti
modo
di figurarsi
il
luogo dei
compiace
di rilevare
come
nel paradiso
mu-
sulmano non
si
faccia
Se
li
huomini
prende-
havranno vergini
ranno piacere
delle
. .
.
caste,
quali
goderanno
similmente
donne
e donargli de quelli
53,r.).
li
Mori chiamarono
altri
libro
de
li
Re,
che
li
homini vecchi
sulmana con
le
Eccetto Ubezar
(= abu
Bakr) et
38
di
Homar
di
(=: 'Umar),
soceri
.
Maometto,
li
quali
morsero
tutto il resto morsero amazprimo che morse fu Horzmen (= 'Uthmn) quale fece amazzar Ali per esse Re, et Ali anchor morse,
Il
facendolo amazzar un che si chiamava Moagua (:= Mu'wiyah). Vaya Moagua (==: Yazid) amazz il figliolo di Ali che si chiamava Abowym (= Husayn), e questo similmente fu amazzato por un altro, e cos
infino a trenta Alcalife
li
altri
da
l'altri
successivamente,
(fol,
69,v.-7o,r.).
pi avanti
Macometto ...
fu pieno di
tutto,
di su-
vindicativo
e charit,
ed vodo di
huomini dalle
che desiderava.
cos
come
lui era,
furono
li
suoi discipoli
dopo
crudeli
avari e vendicativi
70, v.).
s'
Tale era
la storia!
lo spirito
intendeva scrivere
Di particolare
rilievo
lette-
conoscere meglio
vere dottrine di
Maometto
gli
l'odio era
ma per conoscere
meglio l'ambiente e
rivelata. Si ritenne,
uomini
fra
Nuovo Testamento.
il
In
ai
protestanti fu riservato
merito di
Uno
gi su
ranti,
39
non
informazioni orali ed incomplete di mercanti ignosu notizie date da fonti orientali, quello celebre
ma
di J.
H. Hottinger {Historia Orientalis, Zurigo, 1651, 2* edii dotti d'Europa per lungo tempo
principale
di
fonte
il
sovente
le
opere
di quell'antico orientalista; ci
d una
due
secoli
il
Hottinger e
la
met del
per
lo
secolo XIX.
La
spirito
che pervadeva
dotti del
studi
come
si
disse, la
fonti orientali,
bia
di leggere
anche
altri
ai
ben
singolari. I cat-
protestantesimo, valen-
il
protestantesimo alla
Il
religione
Hottinger,
come devoto
cattolici,
il
talis,
in difesa della
tica
musulmana:
l'
non priva
di
fondamento quando
tutta la scolastica
si
consideri
(ibn
Averro
me-
dioevale.
La medesima passione
anche
nell'altro
il
il
Hottinger a
comporre
futare
il
suo libro
<^
Corano
in
oppugnationem Mahometanae
il
et Turcici regni.
Ecco
tratta
non
solo di
di
con
ma
il
anche
Tale
la forza di
Hottinger
preso ogni tanto nel corso della sua esposizione, da scrupoli e cerca di giustificare e spiegare,
la
che
egli si
di
Maole
affretta a
premunirsi contro
giurie. Egli
non
cita
mai
il
nome
del
:
falso
Profeta senza
ad cujus profecto
!
(cfr.
Dr. C.
Snouck llurgronje. Une nouvelle biographie de Mohammed, Revue de Vhistoire des rellgions, Paris, 1894, pag. 3) ('). Pochi anni dopo anche nel campo cattolico comparvero studiosi dell'Islam, e usc a Padova (nel 1698) la celebre
opera del dotto abbate
IVIarracci
Prodromus ad
nella
rani
e poi
una discussione,
(') A questo studio magistrale dell' insigne arabista olandese debbo molte note delle presenti pagine. Lo Snouck Hurgronje uno dei primi, se non il primo, degli orientalisti europei, il quale abbia di-
mostrato
come
Maometto
vi sia tutto
un prola
cesso di evoluzione e
del
come
l'
sia
propriamente
creazione di Maometto,
Profetta
ma
meccano. Ci vale a dire che nell'Islam si avverarono modo che accadde nel Cristianesimo. L'Islam di Maometto e l'Islam moderno sono quasi altret-
meticae
falsitas
.
41
comprobatur
ispirava
titolo
vediamo
lo spirito ostile
che
che su-
argomento,
ma
vi
ed innumerevoli
fallacie di
tutto
vede
di desecrare e vilipendere.
Il
si
le
(I,
mentre
contra
Mahumetum, impiamque
legem tam
i).
pauci, ac
Quindi
il
dirlo,
si
i
anche diffama-
tore. Egli
conosceva tanto
Cristiani in occi-
poco
dente
il
si
esporrebbero
al ridicolo, se
g).
Non
diletta a porli in
evidenza e
confutarli
come esempio
inganno sistematico,
:
io e segg.)
che
egli
come
suoi consanguinei
i6 e segg.);
ma
poi omette
segnamenti
dossa ed
tanto remoti l'uno dall'altro, quanto sono le dottrine, l'esempio e gl'indi Cristo dalle molte, se non tutte, le religioni che oggi
chiamansi cristiane.
Ed
modo
alla
Chiesa orto-
bench
si
per alcune forme meridionali del Cattolicesimo. Il concetto evolutivo, si abilmente e dottamente dimostrato dallo Snouck Hurgronje, perci quello che ha ispirato tutte le nostre ricerche. Ai lettori ricordiamo anche il bellissimo lavoro del nostro emerito D'Ancona sulle leggende
di
Maometto
nei
Medio Evo
^ 42
qualsiasi
noteista.
cenno del come e perch Maometto divenisse moPer il Marracci l'Islam un'infamia e un errore
quanto
il
paganesimo precedente.
fatta la
Dopo
sua biografia in
modo abbastanza
valersi,
il
corretto,
si
poteva
Marracci
abbandona
la ridicola
leggenda che
il
cada(I,
30)
31-32) che
Maometto
null'altro era
che un malvagio impostore, crudele, vendicativo e sensuale. Passando poi a discutere il contenuto del Corano, sostiene
che Maometto componesse
di
il
con
l'aiuto
un Cristiano o
tesi
di
un Ebreo
35-42), e
il
per dimostrare
senso di alcuni
questa
versetti quranici e
che,
quando
gli
Marracci pubblicava
la
sua opera,
del
veniva
Dr.
alla
luce
in
Amsterdam
composta
Vte de
senti-
Mahomet
menti
Prideaux,
opera
con
queUi del suo collega italiano, vale a dire che deisti ed la biografia era offerta: agl'increduli, agli atei, ai potevano ai libertini come uno specchio nel quale essi
simili a
veder
riflessa la
propria immagine.
al
Quando arriviamo
alfine
vediamo
primi
moderno,
nei
H. Reland, professore a Utrecht: De religione Mohamme2*^ ediz., 171 1). In questo dica, libri duo (Utrecht, 1704, eccellente libretto noi siamo veramente sorpresi di trovare
chiaramente enunciati quei medesimi principi, ai quaU si informano gU studi della generazione presente. Nella lunga prefazione, ancor oggi degna di studio, il Reland si accinge
mosso
la verit e
da un sen-
timento di equit storica
imparziale dell'Islam.
tello P.
43
tracciare
un quadro fedele
possibile, egli
il
domanda
a suo fra-
Reland,
al
quale dedica
trattato,
cos assurda,
stiani,
come sarebbe
Non
forse
la religione
musulmana calunniata
come
le dottrine
Nessuna
religione
pu essere
abri-
pimur saepenumero
dall'accusa di aver
ultra
quam
oporteti .
l'
simpatie per
musulmana,
revole, che le
non
esita a ricordare
che
in Oriente, fra
menzogne
sate in
proverbio.
:
Un
il
suole rispondere
Mi prendi
un
cristiano
Ma nemmeno
in guardia
i
Reland poteva
del
si
tutto
emanciparsi
mettere
affretta a
parole
egli
riabilitare
non vuol
egli
).
fede (
scere
quam
obsecror
Il
le
Se
ci
nondimeno
la
pure
il
esperienza gli
opi-
ha insegnato
mundum
fiionibus regi.
di
Mahomet, Londres,
1730),
si
opera
sin-
ma
nella quale
rispecchiano
spi-
rare quello spirito
44
nuovo ed
delle
anticlericale,
mente
di
imbevuta
nuove tendenze
combattere
anti-cattoliche,
un mezzo
efficace per
la
Chiesa e
e
il
Cristianesimo.
Maometto
ritratto
come un
saggio,
la
rispetti,
Cristianesimo.
L'autore, che ignorava l'arabo, e prendeva le sue infor-
il
quando parla
da Maometto
al
momento
in rilievo
di partire. Il Boulain-
quando pone
come Maometto
or-
frati,
ma
ma
combattere e vilipendere
storico
ha quindi l'opera
definita dallo
ricale.
Gli errori ed
Mahomet, a correggere
tanti spropositi,
descrivendo
il
Profeta
disponeva,
la
ci
Maometto come
il
pi scel-
vorrebbe condannata
della
al fuoco,
perch teme
medesima
contempo-
45
ranei.
cetti
Tanto erano ancora ottenebrati da scrupoli e preconreligiosi perfino gli spiriti scientifici del tempo
il
Dopo
figura
il
nome
Corano. In
lui
viene, per la
prima
spirito
volta,
debolmente
alla luce la
il
moderno;
ma
neppure
dominavano
non
si
assoluti.
Per
lui e
per molti
altri,
preoccupa-
vano
il
Profeta d'Arabia
creduto
un volgare impostore.
scrisse
il
Mahomet ou
le
diametralmente contrario a quello del Boulainvilliers, e facendo anche di Maometto un bersagho per il suo odio
antireligioso ed anticlericale. Degli errori voluti e
luti del
non voconto di
conto di
grande
scrittore
francese,
non mette
di preciso
di
il
parlare,
sul
Maometto,
come
un mezzo qualunque
parlando della
per diffondere
lettera al re di
sua tragedia, ammette di non aver creato un figura storica, ma di essere stato mosso dall'amore del genere umano ei Vhorreur du fanatisme (cfr. Snouck Hurgronje, 1. e, 7). Quindi gli scritti di Voltaire su Maometto sono episodi e do-
cumenti circa
zione francese,
listica
lo stato degli
animi
Rivolu-
ma non
Solo un
noi vediamo
critico,
dopo
di
la
realmente strada
giusto e
scevro
preconcetti
di
ten-
indirizzo la Ger-
mania apre
la via,
und
843), bio-
46
Weil
il
revole
al
Profeta d'Arabia.
inaugurato il nuovo sistema di ricerche storiche e critiche suir Islam con un sentimento di perfetta imparziaht; ed anche se il suo lavoro ora assai antiquato e deficiente, perch
l'autore
zione,
non buone
fonti a
sua disposiil
pure
pregio
Sulle
orme
del
Weil
scrisse
anche
il
chiaro orientalista
hbro che
si
pu
con
musulmane; ma
tutto
il
vivace,
lettura
il
suo libro di
una
aveva
l'autore.
il
chiama ingiusta l'accusa d'impostura lanciata contro il Profeta, e sostiene che in lui si deve ricercare l'onesta persuasione d'essere stato chiamato da un potere soprannaturale a salvare dall'errore ed a rigenerare la nazione, alla quale
egli apparteneva.
Non mette
giato
tutta
il
rigoglio
dai tempi
del
possiamo
nem-
per la biografia del Profeta, che fu ampiamente discussa, studiata e illustrata dal Muir e dallo Sprenger. Solo
meno
dobbiamo
testa
dire che la
Germania
si
sempre mantenuta
lasciandosi
alla
del
nuovo
indirizzo
scientifico,
dietro
grande distanza
le altre nazioni.
47
vi
son molti
lavori
quelli, in ispecie
ma
Oramai
esiste
come
un'altra
scientifico e dell'ingegno
germanico.
il
Non
del
notare
come
l'
esame
critico
di pari passo
:
con
Cristianesimo
in
am-
fanno
al tempo nostro. Nello studio delle religioni il soggetto massimo rilievo sempre il Cristianesimo, con le sue
il
giudaismo sino
alla preiil
ma
l'
secondo
scienza
posto
come prodotto
fra le
La
ha spento,
persone
che
fu
un tempo l'anima
la
Con-
Supremo
moderno.
Lo
suo fondatore
pu
in
un certo
modo
secoli
48
bench quello
sia di sei
ad esso posteriore.
fra
Tanto Cristo che Maometto predicarono una fede nuova gente ignorante e ostile ad ogni novit, offendendo tradanneggiando grandi
il
interessi
morali
materiah
ambedue aprirono
cammino ad una
rivoluzione mondiale.
tiche, nelle quali
il
Ambedue
la vita e la
in altre.
Mentre per
diradate
la carriera profetica di
grande pregio come documenti umani. Per lo storico moderno Maometto non pi il primogenito di Satana; non pi colui il quale ha ingannato gli uomini
autentiche,
ma
tutte di
umano
gioso,
il
fondatore di un sistema
la
quale,
dopo
il
Cristianesimo, ha generato
pi vasta
La
di tale
scienza
profondo
di
civilt
vetuste;
da
una copiosa
letteratura
scientifica.
ha sottoposto
ogni aspetto dell'Islam ad un'analisi minuziosa, animata dallo stesso spirito indagatore, sicuro e scevro di preconcetti, con
il
le
maggiori scoperte
nel campo delle scienze naturali. L'ultimo ventennio del secolo XIX ha visto a questo riguardo i progressi pi lusinghieri:
mentre
il
primi
libri
ancora
due
fedi.
La
blema
avesse
tesi antica era di
i
49
il
riuscisse a mistificare
prosi
fu posto diversamente:
si
prima
di giudicare
l'uomo
volle
Che cosa avvenne intorno a lui? Perch l'eco della sua voce scosse im popolo dal letargo secolare, e lo spinse alla conquista del mondo? Il preconcetto di impostura fu abbandonato, constatando come non fosse possibile
del fondatore.
tacciare di subdola
la faccia del
una credenza,
la
mondo. Si
vano
la
fatto vibrare
del cuore
umano,
dopo che
si
Il
Carlyle, che
non era un
orientalista,
ma
aveva
il
senso pro-
cadeva egualmente
era creare
un ostacolo
istintivo
fatti storici,
sempre ad un uomo
altri
l'origine di ogni
sconvolgimento,
:
trascurando tanti
elementi pi importanti
le
condizioni
societ
mo-
primi insegnamenti
del maestro.
Non
uomo
solo,
ma
tutta
la
societ
i
nel
suo com:
plesso di virt e di
difetti,
produsse
grandi avvenimenti
lo studio
breve
uomo
di
poca o niuna
un ambiente
rozzo e primitivo,
potesse essere
la
50
Medina
nel vii secolo,
come
era quello di
mondiale,
risultare
una
che deve
ben
difficile
che quanti
ginazione
vi si accinsero dovettero
dove
le
ragioni e
fatti
facevan
difetto.
Gli errori
la quale
commessi hanno
si
fatto sorgere
non
non
ma
cerc,
li
gruppi,
paragon
fra
loro e mir
soltanto
ad appurare
Da questo paziente
il
vero
fra le
si
che mena
alla
v'
ma
la
grande
comincia a intrav-
vedere r unico e genuino aspetto delle origini dell'Islam. Il presente lavoro mira soltanto ad apportare anche il suo modesto contributo alla grande ricerca, col particolare intento di
provocare e diffondere tra gh studiosi di media cultura, specialmente in Italia, il vivo e fecondo interessamento per
i
vasti e suggestivi
problemi
di
II.
essiccamento della terra. Sguardo sintetico sulle grandi emigrazioni dei popoli semitici in rapporto all'Arabia preislamica. L'Arabia antica e sue principali vicende storiche.
L'Arabia preistorica e
l'
arabica).
La
la superficie della
pii
quale
occidentali
quanto per
la storia e la
,
L'Arabia che
dopo
l'India, la pi
grande
di
delle peni-
ha
:
la
forma
un rozzo
paralobli-
quamente
g-olo, l
suo punto
il
continente
:
asiatico.
(')
La lunghezza
della costa
Araba
nel
Mar Rosso
calcolata dal
;
la
Includendo ora
la
in Arabia,
nord
di
Damasco
fino a Palmira,
dalle
52
si
eleva rapidamente
i
in
modo che
tutti
suoi punti pi
elevati
le valli
monti sono
soltanto le scarpate di
un immenso
dal
tavoliere, che,
dopo
es-
elevato rapidamente
fianco
occidentale,
scende
Questa disposizione generale modificata da due sole gruppo montuoso che si aderge nella
i
ripidi
monti
dell'
Oman
e dal-
ancora un
confondono con
le re-
Mesopotamia.
il
queste modificazioni parziali e poche altre, montuosa del Giabal Sciammr, nel settengruppo alpestre nel cuore della Jemmah, non
Ma
pu
all'in-
di roccia,
un
nel
e sprofondato
l'
il
livello
del
mare con
estremo
lembo
ma
tanta
l'
infelice configurazione, s
povera
mare,
dob-
il
mondo
le
Non
se
anche
nazioni
marittime
dell'Evo Medio e Moderno hanno sempre cercato di evitare le roccie perigliose della malfida costiera.
53
in-
Tranne
nanzi, e
le
il
commercio mondiale
lati,
onde
il
mare accerchiante
la penidifficili
sola da tanti
scambi commerciali
ed
resto del
mondo.
il
Anche
fini
Arabi
ed
loro vicini;
quali,
civili,
ed un senso
presenta
al
viaggiatore
storici
paese squalterri-
prati,
il
senza alberi,
sole
ad
abitarsi,
dove
sembra ardere
cielo
ri-
al calore
fiammante del
infocate.
facile perci
intendere
come
l'Arabia,
bench posta
An-
teriore e dell'Africa
storici,
settentrionale,
sia
rimasta,
nei
tempi
mondo
se
il
onde
suoi abitanti
se-
mondo
tempo
comprendiamo come
tendenze conimpe-
durante lunghi periodi,
54
di
partecipare
direttamente,
diremo
in
appresso
problemi
a risolvere.
fin
da et
silicei
immemorabile;
Deserta,
di ci
Doughty {Travels
in Arabia
29, 35-37) nei deserti settentrionali della penisola. calcoli desunti dai depositi calesistito anche The Great Ice Age, abbiamo un'idea appros-
pu aver
Geikie,
come dimora
i
del-
uomo. Se poi
si
accettassero
come
sicuri
J.
Croll,
Climate and
esi-
Time,
IV
ediz.
e segg.), forse
fin d'allora
Arabia.
Non abbiamo
nella storia del
calcoli
Ci basta
mente una
Ammesso
pi
felici,
lecito
domandarsi come
orrida di-
mora?
La
nostra maraviglia
natura,
a fondo la
l'ingegno e
noi
rivelato, tra
iniziativa
prodotti della
nale,
Infatti
la
55
la
sua lingua,
le
sua fede,
modo anche
sue
Da
risposta.
Come
dell' intelligenza e
ha potuto
una regione
inospite e desolata,
dove
vita
si
dura,
fosse diretto
la
vitale,
occupare
E
il
Arabi
Non
il
forse istinto
meglio e non
peggio? Perch
comoda
e facile in pia-
il
vole di alberi carichi di frutta, quando d'altra parte gli uomini, assai
meno numerosi
sulla terra,
potevan pi facilmente
in re-
muoversi
gioni
di
meno
Da
malia,
flettere,
queste
domande
risulta
ci
chiara
un'apparente anoa
sostare ed a
ri-
un controsenso che
indagando anzi
costringe
tutto se forse in
geologi,
di storia
orientale
(')
nel
modo che
noi
ci
prefiggiamo adesso di
fare,
(')
lume
del
Mentre si stampavano queste pagine uscito il pregevole voDe Morgan, Les premires civilisations, Paris, 1909, in cui
56
metter conto diffondersi alquanto a dimostrare come a noi risulti che l'Arabia fu in tempi non estremamente remoti un
Medio
Moderno.
*
ricerche fra
memorie
suoi
monumenti
dell'uomo
;
non
mano
mente
dobbiamo
nostra ipotesi,
paese solcato da larghi e lunghi fiumi, che scendedi chilometri tra regioni
frequentemente
di
abbondante
ohe
vegetazione.
La mente umana ha
quanto
esiste ora sia
istintiva la
di credere
sempre
esistito,
come ha pure
Il
l'illu-
mondo
vita,
fase
fugacemente temporanea, se
si
metta in
infinito del
tempo
E una
specie di coni
deserti, le
palme e
cameli,
che noi
ci
raffiguriamo
come
le caratteristiche
per eccellenza
per
la
prima volta
la
si
la prei-
storia e con
preistorici in
umana. Le numerose scoperte di tante parti del mondo permettono ora che
storia
umani
apra un
nuovo vastissimo campo di studi. L'illustre archeologo francese non ha tuttavia preso in esame il mutamento progressivo nel clima della Terra dopo la fine del periodo glaciale.
dell'Oriente, siano
57
sempre
esistiti.
sono tutte
processo
formazione
sono un
fisico
sempre
tristi,
ma
fenomeni
esterni, palesi,
d'una
la sete.
fisici
i
affer-
mano debba
deserti
recentissima.
La geologia c'insegna
totalmente diverse,
:
che
in et
remote
il
le
condizioni erano
anzi precisamente
dove oggi
rocce,
bian-
cheggiano ardenti
al sole le
sabbie e
le
nude
un tempo
foreste
folte
la storia
cit.
806, 812-813),
una grande
Le
ra-
ben
logi.
Il
in
cicli
di circa
massima
la
58
cicli
al
Sole
in
di
60,000 anni,
vi fu
di brevi e cal-
dissime
munque
di
fosse, certo
si
riprecipitavano in
ai poli,
fu,
durante
mesi
estivi,
un'evaporazione
di
masse enormi
i
re-
forma
di
neve
nelle regioni
forma
di
pi alte
montagne
di
masse
incalcolabili
di ghiacci,
i
di
neve produsse
quali,
non potendo
si
andarono
anno
in
tempo
essi
crebbero
in
modo
tale,
America,
si
ma
quasi tutta
Europa
(cfr.
un im-
menso
la
Groenlandia
Tutti
i
dintorni
sotto
Mare
Polo
artico.
59
ci
il
riguardano,
il
il
Caucaso,
Zagros, ossia
la Penisola
avevano
ghiacciai coprissero
una
superficie
76).
da 20 a 25 milioni
di chilometri quadrati
la
(De Morgan,
Contemporaneamente con
ciai,
tutto
il
resto
dell'emisfero boreale,
si
paesi caldi
di quella
Deccan, l'Arabia,
quell'estesissimo
Madagascar e
il
Sahara
(tutto
insomma
manifeste in
(').
E
(')
della quantit
enorme
L'et glaciale
non
fu
di nevi e ghiacci
al
perate:
tutti
Asia ed
in
America hanno
i
concordemente
ne furono parecchi,
di essi
sul
numero
dati
non
sono concordi. A lunghi millenni in cui l'acqua veniva gii!i dal cielo in masse enormi, ed era neve al nord e pioggia al sud, seguirono periodi di minore violenza, nei quali il clima torn ad assomigliar maggior-
mente
alle
condizioni
presenti, e nei
uniforme
in tutte le latitudini,
dalla Siberia
sembra anche fosse pii Sahara. Le successive bacini acquei interni della Palestina e
quali
al
molto numerosi. Nelle paludi del Seistn (Persia sono scoperte le traccie evidenti di quindici grandi oscillazioni di periodi piovosi e di periodi relativamente pi aridi, ma sempre assai pi umidi dei presenti icfr. Pumpelly, Explorations in Turkestan, ecc., p. 301). Sulle ragioni di siffatti fenomeni, che a noi sembrano ancora tanto singolari, regna grande divario di opinioni fra geologi.
i
Sodi
nelin
l'attuale
valle del
Giordano
300
il
cui livello
odierno del
delle cui
il
Mar Morto
Acaba
Geikie, p. 710), e
sopravanzo
golfo di
011
the
il Wadi ai-Araba e Mar Rosso (cfr. E. Hull, Memoir Geology of Arabia Petraea and Palestine, London,
i88q, p. 79 e segg.,
113 e segg.)
(').
bacino gior-
danico.
tigri, orsi,
rinoce-
Geikie, 93),
gH
come
Tiglath Pi-
leser I nel
(')
In Palestina
si
pioggia continua
(cfr.
hanno ora annualmente in media soli 57 giorni di Baedeker, Palaestmaund Syren, 6" ed., p. XLVii):
quindi da presumersi che nell'et di cui discorriamo piovesse pi o meno tutti i giorni e in quantit assai maggiore di oggi. Non v' dubbio perci che queste condizioni piovose, comuni a tutta l'Asia Anteriore, sono quelle di cui rimasta vaga ed esagerata memoria nelle tradizioni babilonesi e bibliche del Diluvio universale.
in
realt le
di tutte le civilt.
ivi
Diluvio di prove-
civilt
devono
risalire
possa
arguire dai documenti epigrafici, vale a dire certamente molti e molti millenni avanti Cristo non osiamo nemmeno congetturarne il numero.
;
Se possiamo fidarci dei calcoli e delle geniali teorie del Dr. Croll {Climate attd Time, v. tav. IV a p. 313), l'ultimo grande periodo glaciale giunse al suo massimo tra 100 e 50 mila anni or sono: una lunghezza di tempo s grande che la nostra mente appena arriva a comprendere. Le
tradizioni sul Diluvio rispecchiano forse le ultime fasi del
grande periodo
piovoso.
6i
il
fiume Khabur
tra
l'
Eufrate e
il
Khabur, ed averne
le
cattu-
capitale
Assr
branchi come
pecore
(cfr.
Aniials of
Wo
Se l'indicazione topografica
identificata
assira
Musru
correttamente
ivi
pure
I,
er-
ravano
elefanti ai
e in
Magan
100,
130),
dove oggi
non cresce pi
nemmeno un
i
albero.
Se esaminiamo
sono spazi
volta pianure
irrigate
deserto odierno.
i
due mag-
il
Nilo,
il
che percorrevano un
tempo
Wadi Igharghar
si
Wadi
un complesso
si-
stema idrografico,
oggi ben
in-
selvatici, bufali,
il
ippopotami e rino-
dimostrano come
maggior parte
in boschi pantanosi
abbondavano
Geikie, 709).
le traccie lasciate
:
In Egitto
dove ora
da
secoli
62
valli
non piove
di
pi,
troviamo
profonde scavate
dalle
durato
meno
(cfr.
W.
I,
M. Flinders Petrie, A History of Egypt, London, 1897, e segg.). Anche il De Morgan ha scoperto e provato
nei tempi di coltura paleolitica e neolitica nella valle
come
and Western
6,
pioggie cadevano in
l'autore di queste pa-
abbondanza
deserte,
straordinaria, e chi,
come
rammenter
di
certo
il
pi dure che
dalle
si
acque.
pioggie torrenziali
s
raramente una
Firan, nella
Wadi
scavarono
alfine nel
che
il
livello
Caspio e
il
un
presente Turkestan
29-30;
Morgan,
vari pe-
riodi assai piovosi, nei quali l'acqua dei bacini lacustri era
in
63
il
genere dai
loo
ai
livello
presente
{U Arabia
Arabia ?
regione
Che
cosa avveniva in
Abbiamo
meno
sulle regioni
limitrofe,
e le
come
il
di pioggie.
Le
come oggid
sono analoghe
in
rapporto
all'aridit, cos
porto all'umidit.
Mar Rosso, va
a finire
con
il
Jemen
abbiamo
infatti valli
tagliati
spesso a picco,
come
ma
valli
le quali arri-
mare, ed hanno
tutti
come
quelli gi menzio-
in-
mente termine
Geikie 813),
Sinai,
si
forse
Cristo
(cfr.
quelle
del
della
Palestina,
dell'Egitto
e del Sa-
hara.
dei
il
64
li
Po
Il
il
Rodano
superavano forse
in
volume d'acqua.
AVad al-Humth, per esempio, era un tempo un grande
dov'esso serpeggiava fra
e raccolte le acque di
alture
dell'altipiano
Medinese
una regione
assai estesa,
gettava nel
questa
Mar Rosso, Un vero fiume par regione fin nei tempi storici, come at(cfr.
WinckHommel, Aifs. ler, Altorient. Forschung., I, p. 29, 289, 37 u. Abh., 286-295) che parlano d'un fiume di Musri (mNabatea)
testano
le iscrizioni
al-Aris.
il
cuneo
di terra arabica
che
s'
interna
sirio,
cos detto
i
abbraccia
tutti
Monte Haurn,
corso
principale
cui giace l'oasi
sol-
Damasco;
Sirhn
la
il
Wadi
in
ed
il
fiume
allorch
i
Babilonide era
sboccava allora
grandi val-
Anche
nel
Wadi Dawsir
late fluviali,
gettavano un tempo
le
loro
acque nel
perch
Tigri e
Golfo Persico,
la Babilonide,
allora
di oggi,
dell'Eufrate, ancora
non
La prima
di
Wadi Dawsir,
racco-
trione,
65
e,
volgendo verso
il
setten-
riunito
il
Nagd
da pochissimi viaggiatori,
ma
anche perch
il
de-
ha sepolto
la
inferiore
questo fiume geologico. Non sappiamo cio se si unisse Wadi al-Rumma, passando a settentrione della catena
di
questa e
fu
si
gettasse
un grande e
mezzo
di chilometri.
l'altro
tempo
nel
Wadi al-Rumma,
siamo medell'alti-
glio informati.
acque piovane e
sor-
la
maggior parte
di quelle
Wadi
Dawsir,
nome
della vallata pi
il
in
un punto
confronto n
dell'
Eufrate,
Rumma
:
ed
il
Dawsir sboccavano
l
allora in
aperto
mare
siccome per
dove erano
le foci del
Rumma
giace
due fiumi
si
che
le loro foci
ipotesi
si
66
e rapido
la
pu spiegare l'immenso
interramento della
di
il
mancanza
un fenoDawsir,
meno
qualora
Jemamah.
il
Humth,
il
Dawsir e
Rumma
pur
mag-
giori d'Arabia,
ma
ve n'erano anche
altri e di
ragguardevoli
dimensioni,
quali
hanno
lasciato
si
non mette
nostre codefi-
da permetterci
di trascurare
l'enumerazione di quei
sommario
e sintetico.
Se
magri
lari,
le
geologi di esplorare
dati noi
i
molti particostati
i
fra
quali
sommo
rilievo
sarebbero
fossili
particolari
set-
che non
ci
la Siria e
per l'Africa
tentrionale.
Pur deplorando
mancanza
ma dobbiamo
in
un
cHmatiche profondamente diverse da quelle odierne che a stento possiamo farcene un' idea. Possiamo esser sicuri che vi piovesse con straordinaria abbon-
danza; e da questo fatto certo noi dobbiamo con assoluta sicurezza dedurre che, dove ora stendonsi sconfinati deserti,
allora invece cresceva
naturale che in
una
folta
da tempi remotissimi uomini ed animali dovessero trovare una dimora eccezionalmente sana
fin
Arabia
67
e favorevole. Stante l'elevazione dell'altipiano arabico, il clima della penisola doveva allora somigliarsi molto a quello presente
di alcune parti dell' Abissinia, essere cio
sano e stimolante.
Ecco dunque
parente anomalia, di cui facemmo cenno poc'anzi: ora finalmente comprendiamo come un tempo, quando la Babilonia
ancora non esisteva, ed il mare arrivava fino ai pressi di Hit, sul confine della Mesopotamia, trib selvagge di uomini
preistorici
favorevole ed attraente
come dimora.
L'altipiano
iranico,
coperto in grande parte di ghiacci, esposto ai venti gelati dell'Asia Centrale, era una regione assai inospite e sgradeprova, vole, e l'assenza in esso di resti dell'uomo paleolitico
come ha giustamente
osservato
il
De Morgan,
che fosse
inabitabile durante l'et glaciale. La stessa Mesopotamia, posta ai piedi dei grandi ghiacciai armenici, doveva pure
La
sola Arabia,
prolungandosi molto
offrire
al
di
l del
circolo tropicale,
poteva
un ridente
e tiepido ricovero.
Prendendo
infine
come norme
il
direttrici la latitudine e
possiamo
d'Arabia dovesse
essere la regione centrale, ed orientale, quella cio traversata dai grandi fiumi
ridionale e la dal
Rumma
e Dawsir, ossia
il
Nagd mesi
Jemamah. Tutta
la parte
montuosa che
stende
Jemen
Mar Rosso,
la
sua
es-
livello del
mare,
le
non
vi
tissima catena di
in
Midyan
3000
che sorge
Arabia
coperta di neve
in
68
ciale
bene anche rammentare che nell'ultimo periodo glaed in quello meno remoto, sul quale appunto noi fisla
siamo ora
i
tutti
vulcani allagavano
con
loro
manti
piani
celebri
harrah
dei tempi
ossia quelle
immense
si
colate di
pietra nera, o
immensi
strati di
lava che
estendono per
eruzioni,
le
migliaia e migliaia di
chilometri quadrati.
Le
ed
gas
asfissianti rende-
la
permanenza umana
in quelle con-
le
sive.
Potremmo
il
vedremo
siffatte
in
appresso come ci
si
ricon-
fatti storici
che confermano e
deduzioni.
alla lor
volta
sono confermati da
[^Finc del
terrestre).
conoscere
in quali
modi
speciali si svolgesse
esso fosse un
una
serie alter-
quali
il
meno
ele-
piovoso, e scomparvero
fanti e rinoceronti
alle rive
interamente
ghiacci.
Allora
fino
silizzati
(').
69
(^).
come
e raggiunto
un massimo,
si
rinnovassero successivamente
fino all'ultimiO,
dopo
il
quale ebbe
del genere
traentissimi studi,
opere geologiche
i
da noi
e
le
citate,
comprender meglio
ragioni e
modi
di
terrestre
la spie-
grandi
difficolt
g-azione.
modo
di vedere,
in
le
pi degne
delle
Ne ricorderemo
(')
La ragione
di questi periodi
interglaciali
ogni successivo periodo glaciale. Quando cio nell'emisfero boreale regnavano i ghiacci, nell'emisfero australe si aveva un periodo interglaciale; e viceversa, quando nell'emisfero boreale sopravveniva il periodo
interglaciale,
in
quello australe
si
aveva
la
massima formazione
di
ghiacciai.
(^)
il
come
l'Arabia
il
meno umido
ma la Terra
era
sempre
periodo pi intenso dell'epoca glaciale probabile che su tutta la Terra si stendesse un velo s denso di nubi da rendere il Sole ben ra-
ramente
visibile
la
ciel
sereno.
uniformare
come
nei
ove oggid non possono vivere n piante n animali, e Sahara dove oggi non sono che rocce e sabbie.
70
pi note e pi largamente accettate, quella del dott. Croll, L'oralla quale abbiamo fatto gi pi volte cenno. Ecco
:
bita che la
al
Sole,
per effetto delle attrazioni diversamente combinate della Luna, non conserva la sua forma del Sole e degli altri pianeti,
invariata,
ma
modificazioni o perturbazioni
il
ossia
come
fu
maggiormente
alla
ellittica
si
avvennero
si
le
riavvicin
aridi,,
maggiormente
forma
circolare
ebbero
periodi
dovremmo pi
Da
clima,
tale
complesso
di
fatti,
dall'
avvicendarsi,
dopa
in
venne lentamente
ai
cui l'orbita terrestre tende a diventare sempre pi circolare (cfr. Geikie, 798) (i). Dopo il periodo di massimo congelamento
in
in quantit
divennero
sempre meno
meno
uniformi e
meno
piovosi: le estati
(')
Cfr.
il
dott.
Croli
lare, e
giunger
punto massimo
fra circa
quasi circolare torner a riprendere una forma ellittica e fra 200,000 anni, se si verificheranno di nuovo le medesime circostanze, quattro
quinti dell'Europa torneranno ad essere
strato im-
menso
di ghiacci.
Tutte
le isole
britanniche, la Scandinavia e
met
della
Russia e della Germania ne rimarranno nuovamente coperte, e l'uomo, se esister ancora, dovr tornare a rifugiarsi in Arabia e nel Sahara^
fertili
da fiumi.
per
la
71
Terra
si
porazione delle acque marine, e diminu infine la quantit di umidit nell'aria. Cos ebbe principio un'era di lento,
continuo e progressivo inaridimento della Terra, dovuto alla minore evaporazione delle acque marine e quindi alla minore precipitazione acquea in forma di pioggie e nevi
ma
il
Lowell, studiando
le
vicende
Luna
e Marte,
hanno creduto
nomiche
deU'acqua sulla
la
Terra,
come sar
forse
Marte
come
gi la
Luna,
sia destinata,
un giorno, a divenire
un immenso bolide vagante nello spazio, senza atmosfera e senza acqua, gelido e morto, un immenso cimitero di vita
distrutta.
il
Leopardi
il
Carducci, tra
da condizioni e da forze cosmiche, in cui persino il ritorno ritmico dei periodi glaciali, sarebbero incidenti d'importanza
secondaria e minore nella vita del nostro globo. Ma lasciamo andare queste riflessioni che con
loro
il
grande fascino
stro
sulla
immaginazione
ci
fase,
relativamente tanto
piccola, nella quale, impersonata nell'uomo, la Vita diventata cosciente, e tentiamo ora descrivere per sommi capi il
processo d'inaridimento
storia geologica della
in
cui
si
il
va ad unire ai primissimi albori della storia umana. Tale inaridimento anche la chiave per spiegare molti e vasti fenomeni storici, che sar ora nostro comTerra
pito di riassumere assai
brevemente
Ma
le
72
le previgli
sioni di geologi
deserti del
Sahara e
raci.
si
era dell'uomo
mentre
la
Terra
belve sino
anzi
ai piedi dei
si
pu
persino
ma non
ne abbiam prove
dirette.
le
la
Du-
prime tracce
com-
storia della
non
forma e
di fattura,
si
propag
effetto
da uno o pi centri
di
produzione,
da gruppi
di
i
di trib, sia
per ambedue
umana
si
ri-
sale
dunque
all'et in cui
massima
nutri-
estensione, e
quando
gli
uomini, vestiti
sole pelli,
vano
di frutti selvatici, di
gli
mancavano
cile di
uni e gli
la
vivendo con
la
preda pi
fa-
tutte,
con
l'
Tra
questa gente
in
73
in-
importanza ed
effetti
all'
di metallo, e confer
ai
namento
Il
periodo neolitico, in cui l'uomo perfezion maggiormente g' istrumenti in pietra ed apprese l'uso del rame e
poi del bronzo, abbraccia la fine dell'intenso periodo glaciale ed arriva sino agli albori della storia. Molti centri
neolitici
in Susiana, in Palestina, in
i
trove costituirono
prime
citt.
L'uomo dunque
grandi
le
sub tutte
alle
leggi inesorabili
la
della
per
l'esistenza, contro
natura
del
animale, e specialmente
clima.
fine
contro
crudeli imposizioni
Vediamo ora come questo si venne trasformando alla del periodo glaciale e come tale trasformazione mutasse
Diminuendo l'evaporazione acquea durante le estati sempre meno calde, scem pure la precipitazione di pioggie e di
nevi.
Le
estati
divennero pi
miti,
ma
anche pi lunghe e
pi aride; i ghiacci fondendosi decrebbero sempre pi di volume infine scomparvero dapertutto, tranne che nelle re:
gioni pi elevate della terra, sulle Alpi, nel Caucaso, sullo Imalaia e via discorrendo, dove i ghiacciai ed i nevai ora
esistenti
l'et glaciale.
sempre decrescente
pre-
Se facciamo astrazione da alcuni fenomeni locali e di natura temporanea, tutti i ghiacciai tendono costantemente a diminuire
delle
:
lo
scemar lento
ma
ghiacciai
mediate, che ora anche
in
74
e nevica di
Europa piove
meno,
che non
tre o
correnti
aeree sempre
in quantit
meno
cariche di umidit
le
i
sempre minori
pioggie
danni do-
Le
furono perci
il
le
prime a
quale
avvenne
prosegue tuttora
che
i
cos insensibilmente,
N l'avremmo
geologia e
fiche
le
ci
non
avessero aperto
Il
gli
temporanee miche
e
astronosussi-
fisiche
che
lo
producono continueranno a
glaciale,
sete,
Lowell.
Cina propriamente
onde nei
lon-
come oggid
ancora, in quelle
regioni l'uomo pot continuare a vivere pacificamente e resistere senza troppe sofferenze ai
le altre
contrade,
rapidamente
Questo
fu
il
75
destino
delle
quelle
La vegetazione divenne
ai
sempre pi
scarsa, lentamente
boschi
si
con
lo
la
;
selvag-
nomadi
videro mancare
coltori videro
terre-
stre
uomini
la
mag-
mondo
non agglomerati
in
sempre
all'arte di al-
primitivo nonostante
del clima.
il
La
che
di tutte
fame anch'essa
le arti
furono
le
maestre ed inventrici
la storia del
il
e le
mondo
il
sta
sel-
barbaro,
fissa,
vaggio e
il
rimancon-
gono
anche nelle pi
tristi
dizioni,
cercando
modi
del destino.
76
il
paese divenne
la
popolazione
umana
di
og-ni d crescente.
le
prime migrazioni
popoli, le quali
hanno avuto
la
causa fondamentale,
nostri ap-
menti scoperti
tica di cui
in Babilonide,
che
la
abbiamo
prima del 5000 avanti Cristo anche se noi ancora non abbiam ragguaglio diretto di cotali moti, anteriori a quelli storici
conosciuti, ci
non
li
esclude,
Le
indicazioni storiche
modo da confermarci che le condizioni d'Arabia cominciarono realmente a peggiorare non molti millenni prima
raccolti, in
delle
La cronologia
Con
sono molto
facili.
anche su
primi
il
niliaca,
secondo
20 mila anni avanti Cristo. Allora la Babilonide non esisteva: la vSusiana era una striscia di terra tra il golfo Persico e la catena
risalire a
Montehus
(cfr.
De Morgan,
potrebbero
Delta del Nilo non era ancor formato ed il Mediterraneo entrava con un vasto golfo e per un lungo tratto
il
del Zagros;
nella valle niliaca, pi al sud del Cairo. Possiamo ritenere con sicurezza che allora vigeva in pieno il periodo glaciale, e nessuna migrazione per essiccamento della Terra era an-
cora avvenuta. L'et neolitica tramont in Caldea ed in Egitto circa lo stesso tempo, ossia verso il 6000 avanti
(De Morgan, Recherches sur l'origine de l' Egypt, passim): in Creta il periodo neohtico, che ebbe principio
Cristo
circa
il
si
il
77
3000, quando
cvil.,
sorse la civilizzazione
Prem.
166).
Siccome
vi
nell'altipiano iranico
mancano
181),
paleolitica e neolitica
(De INIorgan,
il
cludere che
cessare
dopo
il
20,000 e prima
il
6000, e pi
fosse,
probabil-
mente
tra
10,000 ed
6000.
Se questo non
vi penetr,
l'uomo
il
10,000 e
il
modi
di
carattere
abbiamo
il
notizia.
lettore,
Non
di
dubito che
al
tempo
si riferisce,
nel
mio
data sui
fatti,
E probabile
per che nel passare che ora far dai tempi geolo-
Terra dei
il
risultato di
un progressivo inaridimento,
ed esiga, con buona
convincente, corredata di
infatti nella
ragione,
una dimostrazione pi
rimane a dimo-
come
e fino a qual
il
cio a dire
la
come
circa
il
Storia del
7S
le
genere umano,
il
come quindi
variazioni di esso
mondo.
nel II vo-
Quando
io
lume degli Annali, pubblicato nel 1908 mi fu osservato dal grande orientalista tedesco T. Noeldeke, che, pur ammettendo la verit indiscussa dei dati geologici, egli non
credeva, dal 5000
a.
C. ai
tempi
nostri,
il
prima, e quindi
principale
le
l'inaridimento
Terra,
dovettero
svolgersi
si
prima del quinto millesimo. Le migrazioni posteriori non possono riconnettere con il fenomeno geologico.
La grande
rispondere
autorit del
esaurientemente
obiezioni,
adducendo ora
di citazioni
non postorica
altri
mia ricostruzione
di
Or
la
nostra difficolt
mag-
ma
nella
scelta.
Noi addurremo
ai nostri,
un certo numero
cesso
d'
quale
ma
meno,
ma tutta
le
la diffe-
geranno
79
i^Le
prove
dell'
terrestre).
Uno
studio abbastanza
ampio
Cen-
trale nell'ultimo
periodo
principe
glaciale
ed
al
principio
dell'Era
nostra devesi
al
Kropotkin,
The Desiccation of
pag.
722-741).
Journal
scrittore
di
Londra
(voi.
XXIII,
n.
6,
Lo
lui stesso, in
come, durante
il
l'ul-
grande con-
aggiunsero
il
coprivano
alla
la
maggior parte
come
era
pioggie a diluvio,
il
bacino del
Mar Caspio
immensamente pi vasto di ora, forse pi di due volte, e formava con il mare di Arai un sol bacino marittimo interno,
quasi un altro Mediterraneo, di gigantesche proporzioni.
Il
Kropotkin prova
inoltre
come
il
asiatico, la
della catena
,
Cielo
alla
finire dell'ultimo
lacustre , nella
quale
il
8o
continente asiatico
si
Russia setten-
hanno conservato
di
sin
quel periodo.
pi svariate dimensioni ed in
partire da questa et
ebbe principio un
pioggie, di
tutti
i
processo
continua
diminuzione
di
un vero inaridimento, che prosciug man mano laghi, tramutandoli prima in paludi, e poi in valli
acqua
potkin,
in
forma
di
Kro-
non solo
continente euro-asiatico,
ma
anche a
quello americano, tanto del nord, quanto del sud. Egli trova
perfino traccie visibilissime di tale processo nella Russia eu-
la
importantissima conclusione
geologico, attraverso
il
gl'immensi movimenti
di popoli
avvenuti dall'alba
dei
Mongoli
e dei Turchi.
Nel corso della discussione che segu alla lettura di questa conferenza alla Societ geografica di Londra, alcuni dotti presenti fecero rilevare la giustezza delle conclusioni del
Kro-
potkin
il
altri,
ricord anche
le
scoperte
L.
Caetani
Scala di
22 500 000
Cbilonnetri
NOVARA
fatte
Gcological
Snrvey of India
come
in
un tempo
sterili,
assai
era abi-
da una
fitta
simili a quelli
in
Arabia
ve-
nissero restaurati,
non servirebbero a
niente,
pi acqua da raccoghere, non piovendo pi come prima. La popolazione del paese dovette certamente emigrare, cacciata
dalla diminuzione graduale
colti-
Abbiamo
(e
inoltre
la
Kuen Lun
(a
poi, sceni
dendo
mar-
gini del
grande deserto
di
Takla Makan
occidente del
il
Kara Koshun
(a
deserto
oriente del
Lob
Journal, volume
di
XXIX,
un vasto
tratto di
paese
un tempo sepolto
(5
sotto
un bacino
bassi (pag. 603-604). Interessantissime sono le sue osservazioni sul deserto centrale dell'Asia,
ed in particolare
:
sul de-
serto di
Kum Tag
Lob Nor
egli riscontra l
delle
appunto dai Cinesi Han-liai o mare essere stato un tempo un vastissimo mare interno (pag. 614,
colpito dall'aspetto singolare
delle rive
linea io, dalla fine). Difatti in altro luogo (pag. 616 e seg.)
egli fu
onde che
si
frangevano su
di esse in
un tempo
assai
vicino al nostro.
Possiamo aggiungere che intorno a Cherchen (sul limite meridionale del deserto di Takla Makan) Marco Polo, nel secolo Xiir, osserv l'esistenza di numerosi paesi e villaggi
:
oggi invece non solo questi centri popolati non esistono pi,
ma non v' nemmeno pi vegetazione chiaro che persino in questi ultimi sei
Omettendo
di
di parlare di altri,
secoli le condizioni
citeremo ancora
lo studio
sommo
1906, voi.
XXVIII,
octo-
XXIX,
fenomeni dell'essiccamento e
colpite
sue influenze
umane
vita
Spedizione
egli trov
Khotan ha
al
prin-
favorevoli di oggi,
ma ha
che perfino
in
condizioni
tutti
il
fiumi,
verso
nord
e traversano
Khotan
S3
fa,
un corso
si
adden-
travano nel
pi di 60 chilometri, dando
e ricora-
completamente abbandonati
li
gU hanno
alberi
sicch
solo le parti
superiori di essi
emergono ora
si
possono
i
deserto,
rami
Studiando
or sono
avevano
letti
assai pi vasti e
dovevano
di necessit trasci-
nare una quantit assai maggiore di acqua. Tale induzione fu confermata dal fatto che lungo il corso di questi fiumi
s'incontrano frequenti rovine di
citt,
e le pi estese sono
al deserto.
Le sue osservazioni
provano irrefragabilmente che gli abitanti di queste citt dovettero abbandonare le loro dimore e sahr verso i monti, man mano che l'acqua dei fiumi diminuiva in volume e non
bastava pi all'irrigazione dei campi. Ogni nuova sede, costruita
pi
precedente; ci che prova che gU abitanti, o per morte, o forse meglio per emigrazione, sono andati costantemente
diminuendo: dacch scemavano
le pioggie,
veniva anche a
Huntingdon
seguendo
citt,
che un tempo
di abitanti, e,
le
nuove
sedi,
su per
il
fiume antico,
trov sempre pi
poche casupole, quasi ai piedi dei monti Kuen Lun, abitate appena da una trentina di pastori. In alcuni paesi tuttora
84
di
punto
emigrare per
la cre-
scente deficienza d'acqua, lasciando le case intatte ed abbandonando gli orti, in cui gli alberi mostrano tutti i segni pi
palesi di
morte prematura per deficienza d'acqua alle radici. Proseguendo le sue ricerche lungo le rive del Lob Nor,.
il
grande mare interno del Turkestan, egli trov traccie chiarissime che il lago era stato in tempi storici, relativa-
mente
Le antiche Hnee
della
visibili tutt'intorno al
al livello presente.
In un
abbandonata, che un tempo girava attorno ad una vasta baia del mare interno: ora invece la strada seca direttamente la
baia, in cui
non giunge pi l'acqua del Lob Nor. Dunque l'essiccamento continua, e rapido per giunta, anche
da
secoli
ai giorni nostri.
Al nord del Tarim egli pot accertarsi che esiste una immensa regione, lunga dai 600 agU 800 chilometri, grande in superficie quanto l'Inghilterra, la Scozia e l'Irlanda messe insieme, in cui da pi generazioni non piove affatto, mentre
in essa esistono
in
di citt e borgate,
sgorgavano
fonti
d'acqua
Il
dolce,^
ed ora non
conchiude
Huntingdon
immenso
ghezza pi
fino alla
di
Manciuria,
3700 chilometri, dai confini della Mesopotamia si trovava pochi millenni or sono in
dovuto ad un
samente popolato,
in
un deserto
dir
orribile,
dove ne uomo n
alla probabilit,
Accenna quindi
certezza
noi
potremmo quasi
che
in siffatto pr-
cesso cosmico
di
85
da cercare
la pri-
mutamento
maria ragione delle grandi migrazioni di popoli, dai tempi Turchi immigrati in Asia oc-
cidentale.
Il
nel
- Car-
La Persia
cetti,
stessa, al
geologo che
la studia
senza precon-
rivelasi
a un processo di
ne caccia
l'Iran si
fuori
vanno sostituendo
aridi
riarse
ibid.,
confortare e garantire
ridimento dell'Asia raccolte nei loro celebri viaggi di esplorazione dallo svedese
Sven Hedin,
forse
il
maggiore degli
i
quali
hanno traversato in tutti i sensi il mare desertico dell'Asia e han diretto numerosi scavi nelle citt abbandonate e sepolte entro le sabbie dell'Asia Centrale. Non accumulo inutili
citazioni.
Le annate 1908
e 1909 del
Geographical Jourli
nal
di
Londra porgono
tutti gli
schiarimenti a chi
al lettore
voglia
molte altre
partico-
che hanno
in
riferito
identici
Asia Centrale
ci
e in Africa.
Su
quest'ultimo continente,
che non
quanto
scritto nel
1909,
che provano
il
86
mutamento del clima e dell' umidit atmosferica nel Sudan. Le ultime scoperte hanno dimostrato, per esempio, come le pioggie diminuiscono e il lago Ciad vada annualmente restringendosi con una rapidit impressionante: in questi ultimi trent'anni il grande lago si mutato in una
palude, e forse fra non molto cesser addirittura di esistere.
di
grande
rilievo
mento
della
Palestina, in tempi
storici,
popolazione assai pi
intensiva, e di
1000 ed
La
villaggi
come provato dalle numerose grotte scavate a mano con grande fatica, sotto le rovine dei villaggi, e destiagrcola,
Oggi quelle
d'altra
rovine di villaggi trovansi in lande quasi deserte, dove impossbile coltivar cereali per la
mancanza d'acqua:
il
numero
inaridimento,
citt: le
paese, provando
l'esistenza, nell'antichit, d
che ha coltivato,
nemmeno
profitto oltre
i
87
abbiamo
anche
infatti
cereali
anche
la vite:
molte
Cfr.
J.
T. Bent,
ExS.,
R. Gengr. Soc. N.
volume XII.
Studics,
voi.
Asia Minor,
Ai tempi
di
relativamente ameno
descrizione del Midyan, ora squallido deserto, non si spiega se non ammettendo che ivi ancora crescesse una considere-
che
ai
un
fatto
ben noto
sono
come gi
si
disse poc'anzi
ed
fin
gli elefanti
esistiti in Siria,
Hawran
presso
Damasco
al
1800
avanti Cristo. Gli elefanti sono spesso menzionati nei testi ieroglifici; ed anche tra gli oggetti mandati in tributo dai Khata che vivevano in Siria trovavansi oggetti d'avorio e
zanne
sottomesso all'Egitto. Or
tutti
tevano
doveva dunque esistere nella Siria orientale verso il 1800 avanti Cristo, dove oggi non sorge pi un albero e tutto il paese solo una grande steppa deserta. (De Morgan, 178, nota 4).
Passando ad
il
termini con
(l'odierno
Khurasn,
in Persia),
come
che oggid non vi sono quasi pi che aridi e nudi monti, sui fianchi dei quali giacciono innumerevoli resti di citt abban-
donate:
88
non esistono pi
(cfr.
infatti
rivi
quelle popolazioni
il
sull'alti-
piano
(Cfr.
Possiamo
lettore fatti
appunti
rammentando
ai
al
Le grandi siccit di cui ha sofferto l'Australia pochi anni or sono, hanno ucciso a milioni le pecore di quel continente, come ben sanno tutti produttori e mercanti di lana, il prezzo
i
al
doppio
Tutti
hanno
come ultimamente
p^iesi
abbiano sofferto grandi siccit con una frequenza non mai conosciuta nel passato. E notevole altres che anche nell'Africa tropicale le grandi pioggie estive hanno una tendenza spiccata a diminuir di volume.
l'Argentina),
Oltre alle
nate,
noi
gi accenil
si
otpii
provincie
deserto
centrale
(il
Gobi),
ossia
lo
Shensi e
lo
Shansi, hanno sofferto, per circa un decennio, di una continua siccit: fatto che mai
frontisi
si
A.
Little,
Ometto
di
89
addurre prove suU'essiccamento dell'America settentrionale e meridionale, dell'Africa meridionale e dell'Australia. Da per tutto abbiamo identici fenomeni da per
:
tendenza del deserto ad estendersi a danno delle regioni rivestite di vegetazione. Alcune eccezioni che si potrebbero addurre qua e l sono dovute a condizioni locali fortuite, e sono fenomeni del tutto temporanei.
rassegna tante testimonianze, tratte da tante parti diverse, si ritrae la convinzione che non solo un fatto vero ed inil processo cosmico d'inaridimento sia
-
in
discutibile,
ma
effetti
anche
menti
ai giorni nostri,
di
cUma,
verificatisi
non
ma,
per
nostro studio, noi possiamo riprendere l'esposizione dei fatti geologici nel loro ordine progressivo, intrecciandola
il
con
il
come
la storia
correttamente interpretata
geologica, e
come
il
fenomeni umani.
preistorici).
Per molto
tempo
le
popolazioni
dei
questo processo distruttivo della vita organica tentarono resistere alla crescente avversit del clima; ma infine tanto
inospiti
dure divennero
le
come
ancora
mah
disagio cre conflitti fratricidi, che accrebbero e le sofferenze le trib soccombenti si videro
:
90
ebbero principio
le
grandi emigrazioni
di popoli nei
Sui moti etnici che avvennero alla fine della fase pi acuta del periodo glaciale, ossia su quei moti o movimenti migratori delle razze
umane
paleolitiche e neolitiche,
non possiamo
scarsi per
trarne un costrutto;
ma qua
da
caviamo che
vi
furono movimenti
Le pi antiche migrazioni
notizia,
di
cui
abbiamo vagamente
come
risulta
La
an-
scuola pi
il
moderna
con a capo
le
pi
il
risultato
geologici e geografici,
l'Africa
del
debba essere stata la prima a subire le conseguenze mutamento di clima e la prima ad espellere, per effetto
i
dell'aridit crescente,
Cos in Europa
le
mide coperta
sopraffatte
di
fitti
ed
quasi
come
animali, furono
da un'invasione
di altre razze
lo stretto di Gibilterra e la
fu la celebre razza artistica che ha popolato un tempo la Francia, e che fu poi travolta da una nuova corrente umana, sicuramente venuta del pari dall'Africa, ma di
pelle
(cfr.
con
Berberi odierni
;
Hopf,
Tie
Human
Species, pag.
42
Sergi, Europa^
pag. 119, 510), munita di istrumenti di pietra molto pi perfezionati (et neolitica) e somigliantissimi a quelli che
si
sono
_
trovati in Egitto.
91
griiffiti
che
le loro
donne
razze
avevano natiche
sulla quale
assai pronunciate
dell'antico Egitto.
si
neolitica,
dopo una
venuta dall'Eu-
Ma
Una
ci
riguardano,
perch appartengono
remota preistoria.
assai diversa e affatto
quantit di dati,
gli
d'origine
altri,
indipendenti
strare che la
uni dagli
prima grande
sulle
6000
al
I Cinesi gi agricoltori e
quasi
civili, vi-
Tarim
e sulle
al
circa
il
occupando
lo
bacini mediani
del
Koang-ho
del Yang-Tze-kiang
A. Little, The Far East, 54). Da questa prima sede, dovendo cercare una dimora per una popolazione sempre crescente, e premuti alle spalle dalle condizioni sempre pi inospitali dell'Asia Centrale,
i
il
corso del
Hoang-ho ed inondando
Yang-Tze-Kiang. Ne segu per conseguenza la lenta conquista della Cina propriamente detta che dur molti secoli e fu sovente interrotta e turbata da incuranche
la vicina valle del
Finch dur
il
periodo glaciale
rigori
artici
dell'alti-
92
sicch
moti dal
dopo
la
la
pianura
Russia orientale.
in
Quelli verso
l'Iran e la
Babilonide
seguirono
Dall'altra
nelle
Mar Caspio
il
Mar
stirpi
ragioni,
per
la
nente asiatico,
in
si
zioni.
La
che
si
rovesci in India,
ma
in et relativamente
non
lon-
tana, perch pare accertato che soltanto alla fine del II mil-
si
trovassero gi fra
in
monti
et molto
diverse fra
attraverso
il
il
3000 e
il
si
rovesciarono
invece traver-
altri
sarono
le
steppe russe e
altri infine
Le condizioni
effetti
deleteri
inaridimento
come
mente
andarono a
rico-
discute, e che
si
il
93
fu
le
molto probabilmente
isole dell'Egeo, e le
il
sicule
ed Ispane. Oggi
dotti,
popo-
anche
la Siria
dei Semiti.
questa
tesi,
la
quale
bene
le altre
logico
che
le
si
riversassero verso le
di esse,
coste,
come sembra
le rive del
logico
l'
seguendo
la
assai
prima
maravigliosa
come
gi
dicemmo,
Spagna, inond
Ci
la
Germania (Hopf,
pag.
tese,
42).
spiega
come
la
coltura
l'influenza
il
cre-
Mediter-
raneo.
Rammentiamo
in
altres
che
il
bene intenpossediamo
ci
lentissimi, e
non
permettono
di fissarne la cronologia.
trionfali,
Le emigrazioni
fati-
ma vm
avanzar tardo e
con grandi
difficolt l'opposizione
Non
mane
premuti
alle spalle
da
altre
94
ondate di popoli costretti ad emigrare, si rimettessero faticosamente in moto verso nuovi paesi. Intanto oltre ai Libii, ai Mongoli ed agli Ariani, si mo-
vevano per identiche ragioni anche i Semiti, i quali verso il 5000, o forse anche molto prima, come diremo fra breve, ammessa
rono
le
incomincia-
vennero
lungo
in conflitto
con
numerose
dimora
bacino Tigro-
Eufratico.
Ma
gli
antenati di quegli
intrattenerci in questi
Prima
colti nelle
di
esaminare
il
problema
in
delle
migrazioni semiai
mondo
rapporto
dati
di
da noi racaprire
in
questo luogo una parentesi per trattare con nuovi criteri una questione di somma importanza storica, intimamente
collegata con
il
processo
d'
le
in-
vicende di Arabia, ed
infatti
considerarle quale
fe-
nomeno
isolato
fatto
mai ripetutosi
il
in appresso.
Le con-
fenomeno islamico costituiscono invece, nelle grandi vicende del mondo, uno degli anelli necessari di congiunzione fra quella storia non scritta, che ebbe
quiste degli Arabi e tutto
principio con la
comparsa dell'uomo
il
continuer finch
Le prime vicende
un processo
del-
fasi
di
storico,
perdono
tamente con
riguarda
tutto
il
95
si
gran problema geologico trattato nelle pagine precedenti, e con il problema altrettanto intricato che
la patria primitiva delle
genti semitiche.
il
neces-
ci che
se-
scritto sul
mitici.
{Le
vane teorie sulla sede primitiva dei popoli semitici). Con il nome generico di razze semitiche si intende oggrande gruppo
i
gid quel
di razze asiatiche
una comune
origine, ossia
popolo parlante un tempo una medesima lingua. questo gruppo appartengono in primo luogo gli Arabi, poi i Babilonesi, gli Assiri, le popolazioni aramaiche della
Mesopotamia
lestina,
altri
i
Fenici, gli
Di
rami minori
il
di queste razze
Caldei,
gU Edomiti,
ecc.)
non mette
popolazioni di recente origine, perch fu adottato per la prima volta dall' Eichorn {Einleitung in das Alte Testam.,
2^ ediz.,
I,
nica, voi.
XXI,
pag. 641) ed
maggior parte delle nazioni che parlano e parlarono le lingue semitiche erano discese, secondo la Genesi (X-XI), da Sem
figho di No.
retta,
La denominazione non
la
perfettamente cori
perch
Genesi inchiude
fra
Semiti anche
gli abii
tanti dell'
hanno in comune con Semiti, e Lidi, quaU parlavano una Hngua che non sembra abbia alcun nesso Hnguistico con gH idiomi semitici. Allo
Elam
stesso
96
in
tempo invece
i
la
questa
denominazione
sicuramente
semiti e parlavano
affine all'ebraico.
Lo
scrit-
legame esistente
figli
di
Sem con
tali
Nonostante
nome
ora accettato
unanimemente da
studiosi e serve
per designare
di
da migliaia
anni abita
gli altipiani
in
Afi-ica.
(oltre
Abissinia)
non solo
l'Eufrate, e la Siria,
compresavi
ma
bens anche
e specialmente l'Arabia.
La maggior
stanza furono occupate dai Semiti nel corso degli ultimi millenni avanti Cristo, parte pacificamente e parte a
mano armata
con
le conquiste.
per notevole
il
fatto
che l'inondazione
non quella
restati
Semiti, mostrando
si
paesi pianeggianti,
siano ar-
Abbiamo
cos
al
tuose del Zagros, dall'altipiano armenico, e dalla duplice cadell' Amanus che sbarra l'ingresso dalla Asia Minore. Parecchie razze semitiche, piuttosto che valicare monti settentrionali, presero la via aperta del mare,
i
si
Africa, e par vi
siano
Asia. Solo
97
dell' Etiopia.
Orbene
quelli soprav-
vissuti parlano
ancora
vari idiomi,
scienza filologica
moderna ad
hanno
vevano
miti
lingua primitiva,
e vi-
quando erano
assai
meno numerosi
dell'
Asia Anteriore.
i
Se-
hanno
ma
tal
non varranno
forse pi ad infirmare.
Sar
Si ritenne
un tempo che
d'Armenia
un
altro
i
Semiti venissero
in
origine
da alcuni
distretti
ma
in
umana,
e perci
anche
si
ed oggid
Noeldeke,
XX,
hanno
so-
stenuto che
e
Semiti partirono
e,
in
traversando
distan, e valicando
Tigri,
vennero a
stabilirsi nella
lonide.
Dopo
Arabia, in Mesopota51).
(cfr.
Questa
Renan
argomenti
filologici
dal nostro
grande
orientalista
I.
Guidi
poli
Sciiti
i
98
Memorie
della
degli orienlo
talisti pi antichi,
i
come
il
Sayce, lo Sprenger e
Schrader,
fosse l'Arabia.
il
Guidi, nel
nici
zoologici
espressi con le
al
dei Se-
descrivono
le
della Babilonide e
I
di analisi e con
rado
si
Geschichte,
difesi
in
I.
Theil,
Wien,
un tempo anche
De
Goeje e
Griin80).
in fine dal
Hommel
?/,
(cfr.
Non mancarono per altri orientalisti, uomini parimente di vasta dottrina, come il Noeldeke (cfr. Encycl. Britannica, XXI, 643), che combatterono questa tesi, adducendo ragioni
filologiche per metterne in rilievo molte difficolt.
Nonostante
per
rimasta ancora
forte,
Se alcuni modi
di
pure
la
maggior parte
dcmohre
ragionamenti e
le
ideatore di essa
il
quale
si
fondato
Galla,
99
lingue semitiche e
Somali,
ecc.).
In favore
della tesi
anche
il
dotto
con
per-
Das
in den
ChainitoSemiiischen Sprachen.
di
questa pro-
di
Noeldeke
ipotesi,
li
ha sostenuti
in via generale,
forse,
dopo
pu anche
si
ritenere che
Se per,
ad espellere
si
in
conferma
il
di
quanto
fu la
si
detto
poc'anzi,
della
riconoscesse che
i
Sahara
prima regione
Terra
non
quando erano un gruppo relativamente poco numeroso ? Ma su questa possibiht non possiamo riporre, per ora, alcun
vero assegnamento per deficienza
di
prove
sicure.
La
ipotesi arabica
dunque
la
Grammar for
comparative
pir-
Abstavinmng der Clial 427) e dallo Schrader [Die voi. XXVII, der Seiifen, in dder und die Ursiize
ZDMG,
pa-g-
397 e segg.);
fu,
dopo
gli
tutto ab-
bandonata.
Ma
Arabia ed
somma
importanza
hanno
disotterrato
alle
tombe
ed
monumenti
dell'
civilt
egizia, e
sono venuti
alla luce
documenti
al
e notizie storiche^
VI
millennio avanti
modo
irrefragabile
il
ripetersi con-
il
settentrione.
il
Questo fatto
come
le citt
pi antiche. Egli aveva tuttavia considerato siffatto fenodella sua tesi babilonica,
e
non
Le scoperte
dell'ultimo quarto di
secolo-
hanno per gettato una luce assai pi viva su tutto il fenomeno, per effetto specialmente delle notizie numerose e particolareggiate che noi abbiamo su alcune delle maggiori migrazioni semitiche, anteriori alla comparsa dei Persiani
sotto Ciro, come, per esempio,
tardi quella dei
Kaldi, pi
comunemente
conosciuti con
il
nome
In
di
tal
Caldei.
mondo
antico in
e su certe et
infor-
mati, che
non riguardo a
dotti la
Le maravigliose scoperte
creato fra
i
di quest'ultimo
si
ventennio hanno
convinzione,
pu
l'Arabia, e questa
di tutti
i
sola,
come
Winckler,
il
Hommcl,
il
Weber, il De Morgan e tanti altri. Mentre per tale convinzione si venuta radicando
animi dei
d')tti
negli
verit
si -
in
modo da
nessuno
di
di
assurgere
al
valore
di
storica indiscussa,
mai dato
la
pena
mettere d'accordo
risultati delle
ultime
conclusioni
del
lor
fatti
su di esse, con le
dal
scosi-
grande orientalista
di
e con
provare come
condizioni clima-
tiche e geografiche d'Arabia escludessero che in essa possano mai aver avuto stanza i Semiti prima della loro dispersione. Ma proprio vero che non sia possibile combattere
gli
le
? e,
[La sede primitiva dei popoli semitici secondo la tesi babiPer render pi chiari i termini con i lonica del Guidi).
quali
si
presenta
gli
e,
il
brevemente
babilonica,
fatto ci,
esporremo
quelli che
danno ragione
il
Guidi,
Guidi comincia
il
per descrivere
i
la
configurazione
i
Semiti, tranne
Ghe'ez (Abis-
hanno una medesima parola per significare fiume (arabo: nahar), mentre al contrario il monte dappertutto chia-
Guidi,
o pi grandi fiumi ed in una regione non montuosa (pag. 7-9). Il Noeldeke ha contestato in generale la giustezza di siffatte
argomentazioni, facendo rilevare come
altri
uomo,
non
ragazzo
tenda
e via
discorrendo,
sono
affatto
un ragionamento storica
indagare se
il
fon-
dandosi su sole
se
il
Noeldeke
hanno
e che la verit
Non
possono accettarsi
come
ma
la
maggioranza
comuni a
tutti
g'
ben
lecito erigere
il
un'argomenta-
rischia di cadere
appunto nelle
Noel-
deke.
talune
Le
parole,
come
gli
si
;
sopravvvono e
conservano identiche
altre invece, forse
appunto perch
stabilire,
deperiscono e
Possiamo quindi
pi fiumi,
ma non
Guidi, proseguendo
il
Se-
monte
comune anche
all'ebraico,
all'aramaico ed all'assiro.
vevano
esistere piccole
ma non
grandi monti.
La
vicinanza del
mare
arguita
i
dalla
;
parola
corrispondente
il
yam,
comur.e a
tutti
Semiti
mentre invece
termine per
I03
il
quindi
esprime nei seguenli termini Se popoli semitici venissero dal centro di Arabia, avrebbero probabilmente lo stesso nome per il deserto di sabbia che a tutti era vicino, e che tutti dovevano passare. Invece anche qui v' diversit fra il nord e il sud (= Se(')
Il
Guidi
si
bene
di essere notata;
nume-
rosissime sono
senz'acqua e
All'opposto
tcare
il
voci arabe, e le pi usate racchiudono l'idea di luogo pauroso, come ben si addice ai deserti della penisola.
le
gli
Ebrei e
gli Assiri
hanno
la
signi-
deserto, diversa
per
(e
.:
per etimologia e per significato privale a dire il deserto per essi era il
.
. .
il
bestiame a pascolare
Dunque non
e paurosa,
come
l'idea del deserto ai Semiti del nord, ma un campo da pascolarvi il bestiame. Orbene questi ragionamenti s acuti del Guidi dimostrano soltanto che Semiti del nord (Aramei, Ebrei ed Assiri) lasciarono l'Arabia
i
prima che
quando l'aridit era gi tanto avanzata che le deserti, avevano perdutola loro chioma boschiva
ed erano
ma
il
pascolo
partenza di quei Semiti, con il peggiorare continuo delle condizioni climatiche, i prati perdettero l'ultimo manto di verdura e si tramutarono in pianure desolate di roccie e di
dopo
la
nella
le
quali descrivevano
emigrati. Questi
attennero invece all'espressione pi antica, perch nei paesi ove essi andarono a stabilirsi, trovarono steppe simili a quelle che avevan lasciate in patria. Da queste considerazioni il filologo orientalista
potr ritornare su tutto il problema filologico s genialmente studiato dal Guidi, e stabilire in molti casi, analoghi a quello ora osservato, quale dei vari termini semitici debba essere il pi antico. Noi, come storici, pos.siamo arguire inoltre che le regioni abbandonate dagli
Aramei, dagli Ebrei e dagli Assiri, e preci.samente la contrada a oriente e al sud del Mar Morto (cfr. Hommel, Aufs. u. A/i., 277), nell'epoca non in cui essi migrarono, ossia fra il 2500 ed il 1800 avanti Cristo, di deserto, ma erano ancora alla condierano isterilite sino allo stato
zione di steppe. Ricaviamo cos un dato cronologico prezioso per lo studio dei mutamenti del clima d'Arabia, ed appuriamo che le condizioni presenti della penisola sono assai pi recenti di quelle che comu-
nemente
si
creda.
che l'Arabia,
il
I04
il
Gruidi,
la possibilit
Invece poi i Semiti hanno comune la palude (agiam), propriamente palude pieno di canne e di vegetazione boschiva bassa quali abbondano nella Babilonide, e mancano ora del tutto in Arabia.
la patria dei Semiti.
parola
il
clima
la
il
mentre
verno
gli
indogermani hanno
stagione
il
pi raro per
in cui
il
Semiti, per
inverno era
la
stagione
perch
le
il
da una radice,
La parola esprimente
r-
ma)
alto
cio
seil
reno,
coperto
cio
il
nuvoloso
le
abitual-
mente limpido
il
freddo,
hanno
qay
),
quindi
la loro patria
calori estivi
erano assai
Il
sensibili,
dopo
devono aver
in-
abitato
altri
Semiti, poich in
Arabia
sieme r idea
che
indicano freddo,
raha,
sia co-
mune
a tutti
come questa
radice abbia
che
nelle antiche sedi
I05
si
degH Arabi
Guidi giunge,
la
regione
meglio
si
Sciammar
ad
e dal
ove
gli
mente appaiono
lonide (pag.
la dispersione,
venendo
dalla Babi-
ai
minerali
il
bi-
tume e mattoni (due cose caratteristiche della Babilonide) vengono chiamati con medesimi vocaboli in tutte le lingue
i
ma
e
il
ignoravano
bronzo,
l'esistenza dell'argento
usavano per
ferro n
il
il
rame
ma
si
non conoscevano n
punto
il
piombo. Or,
delle
tombe pi antiche
i
ter:
mini indicanti pioppi, tamarischi, palme e canne palustri stesso dicasi per alberi come il melograno, il melo, il
stacchio: tutte piante che trovansi ora nella Babilonide e
lo
pi-
non
nomi
leguminose
rebbe
la
come
attesta Erodoto,
si
pu
affatto dire
Comuni a
tutti
Semiti erano
i
cameli e
cani,
i
nosciuti completamente
cavalli, e perci
anche
ma muH
sco(pa-
iJne
io6
per
i
nomi
potevano abbondare
arabici
;
in Babilonide,
il
ma non
la
gi nei deserti
,
mentre,
osserva
Guidi,
scimmia
animale
ma
ha nome comune
teri (n
antico
Semiti.
Da
certi
il
carat-
non
:
speciali
nei
nomi
semitici
si
designanti
pesce
moltiplica moltissimo,
i
innumerevole
primitivi
Se-
miti
conoscevano
di vedere,
a suo
modo
un grande argomento
favore
(pag. 27-29).
Un
genere
le
mente che
la freccia
specialmente
la caccia,
erano tra
le loro
essi in particolar
modo
l'arco,
ed
il
giavellotto,
le altre
armi,
corazze,
elmi e spade,
questi fatti
rarissime.
Da
;
vediamo che
grado
di
la dispersione, assai
primitivo
come
giormente
la
loro
esistenza,
era la pastorizia:
infatti
nei
l.
ma
il
mente
di poter arguire
che
gli
come vedremo
da
altre considerazioni.
Gli
latte,
I07
e
cibo,
armenti
fornivano
anche vestimenta
cio
cameli. Probabilmente,
derni,
i
cibi
come presso gli Abissini (Semiti) moerano mangiati crudi e non cotti: infatti carne
significa
egual-
mente mangiare
(pag. 32-33).
il
vano e mietevano
cinare
i
trebbiavan
le spighe,
con
lo
ma sembra
pane.
Sembra
adattarsi ad essi la
Ammiano
usum
penitus ignorantes
del resto
un po' vaghi
sono per
la
significare le
due impor-
fico e l'ohvo,
il
Sela conseguenza che esse fossero note agli antichissimi miti, e con varie ragioni filologiche e geografiche viene alla
considera l'oUo
della stirpe
semita
all'altro
Semiti conosce-
vano una bevanda inebbriante, e forse anche la vite, ma non certamente il vino propriamente detto cos in Abissinia colti:
vasi la vite,
vino.
ma
anche
forse
i
ai giorni nostri
non
si
usa preparare
il
L'uva era
fresca,
ma
anche
secca;
il
ma
furono
care
vino.
Il
mente
35-47)-
numero
presso
tutti
provenire in
loS
modo
speciale
dalla
hanno
in
comune
il
culto del
sole, della
modo
dove
il
non
in
un paese dove
alcuni,
cielo
limpido e sereno,
come vogliono
ma
nella Babilonide.
Fondando quindi
sulle
altri
tradizioni
si
bibliche
contenute
nella Genesi,
al
il
Guidi
conclude che
possano ritenere
le terre
sud e sud-ovest
Semiti.
Da
tutti
il
nide varcando
Tigri.
Dopo aver
abitato im
certo
tempo
la re-
nella Babilonide
si
il
due
forse
e
non
tutti allo
tempo
staccarono dagli
quelli del
altri
andarono ad
abi-
tare l'Arabia,
mentre
settentrionale s'avan-
da
Questo breve
forse
un concetto
lui
della forza
delle
ragioni
addotte:
suoi
ragionamenti,
non bene
in-
telligibili se
le princi-
La
tegno
di tutti quelli
che posteriormente
si
come
la
sede primilo
pi
di
log
esprimere
si
il
ma
nes-
suno
dimostrando
filologici.
i
la falsit
ragionamenti
Consapevoli
non poter
pi hanno preferito
ignorare la intrinseca contradizione, contentandosi di citare del Guidi e sorvolando sul fatto, pur assai imporil nome
tante,
le
ragioni da
lui le
che
convenuto chiamare la tesi arabica . Dacch nostro compito appunto di dimostrare, che in fondo, hanno ragione tanto il Guidi, quanto difensori della
i
nuova
le ragioni
che militano
in
cennare
al
modo onde
opinioni.
Prima per
di esporre le ragioni
compren-
argomentazioni storiche del Guidi ed epurare le medesime da quello che le nuove scoperte epigrafiche ed archeologiche
hanno dimostrato non esser pi sostenibile. Semiti dal nord, dalle rive Il Guidi dunque fa venire Caspio e scendere verso la Babilonide e, bench non del
i
;
lo dica, palese
Semiti
stabiliti nella
due
cominciata la
Cominciando
che
la
i
dalla
minore
poniamo
in rilievo
regione
Mar
Caspio, nella
i
Babi-
lonide,
Tigri,
di
giungere nel
fertile
Or, poich,
come ammette
e Schrader nella
l'Assiria e la
ZDMG,
voi.
XXVII,
402-403, e 419)
Mesopotamia furono colonizzate dai Semiti /;^venicnti dal sud il che risulta e dai documenti assiri gi
sono
anche
le
pi meridionali
Semiti, secondo
il
Ammettendo
venienza nordica dei Semiti, non sarebbe forse stato pi naturale che essi avessero colonizzato
l,
prima
l'Assiria, e poi di
il
resto
dell'Asia Anteriore?
Non
storia
migrazioni
riuscir
persuasivo
di
giacch
la
non
un popolo che
nel corso delle sue emigrazioni sia ritornato sui suoi passi
non ritorna
ma
La seconda obiezione
diazione dei
Semiti,
di
natura assai
pi
grave.
Il
come
il
centro di
irra-
fatto
mede-
con maggiori
Se dunque
sarebbero prima, o
in
tato
una parte
della
civilt
Noi
nella
nella
tutti
i
nei
costumi e
trovare
coltura gener^de di
Semiti
dovremmo
rami e dopo
la dispersione di questi
non prima.
Qualunque argomento si escogiti per ovviare a tale obiezione, non sostenibile. I pi antichi documenti babilonesi
parlano con innegabile chiarezza e
bilonide
i
ci
dimostrano che
i
in
Ba-
Semiti
fin dall'et
i
5000
il
4000, e siccome
primordi della civilt sumerica nella Babilonide risalgono forse oltre l'Sooo avanti Cristo, secondo il Budge {Guide io
the Bahylon. Antiq. in the Brilish Miseum, pag.
3),
ma-
nifestamente impossibile parlar di dispersione semitica senza influenze sumeriche, se il bacino tigro-eufratico era la sede
primitiva dei Semiti.
Infine la geografia e la geologia
vengono a dare
il
colpo
noi
ci
troviamo ad un'et
esisteva,
perch
Tigri,
l'Eufrate,
ed
fiumi arabici avevano colmato con le loro alluvioni solo una piccola parte di quel mare, donde pi tardi emerse la Babilonide.
De Morgan
{Les preni.
civilis.,
periodo
ve-so
il
Guidi, venuti
Semiti,
non era abitato da veruna razza umana e nessuna comunicazione era possibile tra l'Asia Centrale ed il bacino tigroeufratico. Impossibile
quindi che
Caspio
l'Asia occidentale.
Da
accettando
ragioni e
le
come sede
mitica stessa,
suoi argomenti
altro
verso un
paese
solcato
Orbene, se
c'
lettore
si
detto po-
storica,
punto, verso
il
quale
Veniamo
addu-
cono
arabica
quelli
Gi nel 1874
lo
Sprenger {Die
i
alte
Geographie Arahiens,
quali
si
rove-
fatti
mane,
e intuendo
diciamo, ad
in
mente
che
quanto avvenne
considerarsi
Lo Sprenger per
egli
non convalid
non
era un vero filologo, ed ignorava inoltre la lingua assira e le preziose informazioni che gi sin d'allora (nel 1874) po-
Nono-
sue imperfezioni
chi
non ne
ha? lo Sprenger
come
tuiti, e
113
felici in-
storico,
che
gli
non
si
come
il
Senza avere
tica)
(Arabia) verso
1.
il
nord
(=
Babilonide, Meso-
potamia e
Siria) (cfr.
il
e,
425).
Questo
quale
bene dire
fin
commesso
dallo
Sprenger nel
i
Semiti
come
Arabi debbano essere sinonimi. Tale identificazione fondamentale, filologicamente errata, stato forse
cipale, per cui
il il
movente
prin-
bene
combattere
Gli Arabi
non sono
bene
chit forse
anche maggiore.
in chiaro
colo
hanno messo
le
varie lingue
come
un
ma non molto
Lo
Sprenger ignorava
altres
come
provato dai
monumenti
114
epigrafici del
un idioma, pur sempre semitico, ma assai diverso dall'arabo moderno, il solo da lui conosciuto. Corretta per la sua idea fondamentale che la geografia
Jemen
il
fondamento
Guidi
(p.
di
uno studio
semitismo.
;
Il
4) ri-
ma
fatti e le
prove che
noi addurremo in appresso stabiliscono invece irrefragabilmente che anche in questo il vecchio arabista tedesco intu la verit, bench non avesse a sua disposizione verun argo-
mento
der,
il
di fatto
per provar
la
sua
tesi.
Uno
quale in una sua memoria (pubblicata nel Giornale della Societ Asiatica tedesca, anno 1873, voi. XXVII, pag. 397424) sottopose la questione ad
un lungo
e minuzioso
i
esame.
Non
possibile in questo
ci
luogo riassumere
suoi argomenti,
perch questo
ad un numero
altri
Daremo
Dopo accennato
89),
alla notizia
data da Erodoto
3),
(I,
i;
VII,
che
Fenici (Se-
anticamente
in
ad esaminare
credenze reHgiose e
i
la
di Semiti, tra
quali an-
novera
(Babilonesi) Assiri,
gh Aramei
le stirpi
Canaa-
nitiche, e
dimostra come
giosi, di
"5
nomi
di divinit e di
come
il
gruppo semitico, da
gli
chiamato
Arabi
e gli Etiopi, ci
appaia
immune da queste
influenze babilonesi.
Facendo
astra-
zione dal fatto, che" questa divisione di Semiti non pi accettata dai semitisti pi moderni, e che alcuni particolari mitologici esaminati dallo
Schrader
si
alla nostra
conoscenza assai pi
quando conclude che la Babilonide non pu essere stata il centro donde si dispersero i Semiti, perch allora anche gli
Arabi
e gli Etiopi avrebbero
una quantit
suo
modo
maggiore
di quella
meno
altret-
semitiche
oggi
si
la
come uno
in
Per ultimo
lo
Schrader riassume
le
poche
notizie sto-
esse
il
dimostrano un moto
riamente
che
gli
dall'Arabia e non
verso l'Arabia
tanto pi
ma
Poich dunque
tanti pi
gli
Arabi, considerati
come rappresen-
loro vicende
ii6
non
da
gli altri
enuli
nega che
Semiti posdal-
epoche remotissime
ma
la dispersione
deve essere
di necessit
Dopo
la
pubblicazione
delle
non
ma
si
fu soltanto tratstorici e
le
da
filologi.
quest'ultimo trentennio
son fatte
pi
in
Arabia e nella
Sono venute
all'
documenti del pi
teria,
ma-
offertasi
acume ed
all'
operosit degli
orientalisti,
altri
e pi im-
bica
si
venuta,
pu
dirsi,
come
tempo per
assai
pi
complesso ed
campo
semitico, rivelando
come
le
da una
civilt sola
la
valle Tigro-Eufratica, e che
117
si
indoafricano,
irradiandosi
forse
ed
in
ai
in Asia.
Per
ma
la
modo
venuta convalidando
gli studiosi pi
che l'Arabia debba indubbiamente essere stata la regione donde uscirono i Semiti nelle varie emigrazioni, quale esporremo tra breve con una certa ampiezza.
Tale
il
Meyer {Geschichte des Altertunis, voi. I, 207 e seg.), dal Keane {Man past and present, pag. 490-491), dal ^o^Qr?,{A History of Baby Ionia
rische Geschichie, pag. 106-107), dal
and
Assyrr, voi.
I,
in
varie
sue opere, dal Hommel, dal Weber, dal De Morgan e da altri che per brevit omettiamo di enumerare.
La
vuole corretta-
mente intendere lo sviluppo del semitismo, sar quella di tracciare per sommi capi tutta la storia delle migrazioni semitiche, quale risulta dal complesso delle stupefacenti sco-
storia e
grandi
civilt dell'Asia
Antica.
{Accordo tra
la tesi del
Guidi
e la tesi
arabica).
Ma
E
dobbiam
dire
delle
momento
sugli argomenti
come
sia possi-
tesi favorevole.
Esaminando
la
ii8
con
imparzialit
questione
assoluta e
senza preconcetti, a noi sembra che le ragioni del Guidi possano essere valevoli appunto per dimostrare che l'Arabia
preistorica sia stata la patria dei Semiti primitivi, purch noi
mutiamo
La
scopo
di porre in
evidenza come
condizioni geografiche
si
che
il
Arabia
sin forse a 8 o
anche a
C, quando cio probabile come risulter mila anni prime meglio dalle prove che addurremo pi avanti che
le
Avendo
perci posto,
come facemmo,
gratori dei Semiti in un'et tanto remota, anche anteriore cio alla prima alba della storia, senza fissare naturalmente
la
prima
stra
ficie
Terra da poco
striate
modo
anche pi
ora disseccati,
del Sahara
Sahara e
dell'Asia Anteriore.
nella
prima parte
con-
le
In questo
modo veniamo
filolo-
importantissima che
tutte le ragioni
tesi babilonica,
in favore del-
Infatti,
TI9
da piccole
e
s
colline,
non lontano
da fiumi
coltivare
anche,
ma non
il
freddo
nell'
inverno.
la
massima
il
parte, ed in particolar
modo
di
per nulla
abbiamo data
verso
la fine
di essa, cor-
risponde esattamente
alle condizioni
L'Arabia
allora,
quando
boschiva,
poco anche
Grandi
ideale per
an-
arti civili,
e che
propriamente
detti
pelli
(ossia
ma
menti
fatti
con
usavano
del
infatti di co-
nomadi
solo
nono secolo
un piccolo induil
mento intorno
capo, n per
il
ai
busto, per le
gambe
piedi
prove
tutte di
le
Se-
conoscevano
la
il
camelo, perch
e noi
hanno per
in
quell'ani-
male
medesima parola;
il
sappiamo che
Arabia, fino
(cfr.
i8 e seg.),
oggi scomparsi.
scatori
pesci
dovevano abbon-
Le nostre conclusioni combinano poi perfettamente con quelle del Guidi, quando egli dimostra come i Semiti, prima
della
dispersione,
coltivassero
il
grano,
Ne
la
dati,
la
si
quando
terie,
la
carattere
alle
nomadico dei
paludose
adatta per-
male
si
acconcia
condizioni
si
fettamente
In
tesi
alle
siffatta
le
due
convergono
in
una
medesima conclusione.
di
mente
storica.
sicura,
doppiamente confortata, appare talda non lasciare pi dubbio: quello che prima
come
verit
121
problema geografico dei quattro fiumi del Paradiso Chiarito questo punto di sommo rilievo, veTerrestre).
(//
diamo ora
revoli, ci
porgono
Importanti per
d'
sul
grande problema tanto discusso, relativo al luogo dove cio giacesse il giardino di Eden, il Paradiso Terrestre, l
la
prima coppia
umana, Adamo
nostro,
ed Eva.
Il
problema
si
non tanto con la sede originaria dei primi uomini, perch fin l non possiamo arrivare con i nostri documenti quanto con l'argomento n con le nostre mature ipotesi, che ora ci occupa, vale a dire la patria primitiva dei popoH
semitici.
Nessuno
infatti
sul
primo uomo
e la
nella
la
leggenda
lon-
memoria
tana di tradizioni popolari sulla sede primitiva del popolo che cre quella leggenda, appresa poi dagU Ebrei e introdotta nella loro tradizione sull'origine del mondo.
Il
problema del
sito
preciso del
Paradiso Terrestre, o
la curiosit dei cultori
Eden, ha
attirato in particolar
modo
non gi per soli motivi reUgiosi, ma perch il Vecchio Testamento non allude ad un paese immaginario, descrive invece con grande precisione un luogo determinato e reale dell'Asia Anteriore, nominando quattro fiumi che fanno capo in esso, e dando perfino un
cenno dei paesi da
dotti.
essi irrigati e
il
dei
loro
principali
pro-
chiaro che
nesi
ha avuto dinanzi
un luogo ben
noto, e
si
122
seppure leggenda
sero sorgere dubbi sul paese che egli voleva indicare. Perci,
nel celebre brano della Genesi
(II, 8-15),
quanto
si
narra su
Adamo
abbiamo una precisa e particolareggiata descrizione geografica di un luogo esistito realmente quando si form la leggenda orale e noto alle molte generazioni che la
tuttavia noi
trasmisero.
Ci ha destato
eguali
hanno
s
fatto
luogo
accurata-
mente
tutte le spie-
fatto
che
le difficolt
spiegazione sono
tali
fantastica
mondo
Un
cenno
alle
pu leggersi nella
(
IVo lag
nella
das Paradiesf
Leipzig,
i88r, pag.
la
il
11
e segg.),
fu
questione
esaminata
con
con
le
cuneiformi.
studio,
Noi prenderemo
monumento
i
ma
il
per
mettere in chiaro
termini, in cui
si
pone
tutto
il
problema,
vero
nodo
di tutta la
Al verso II, 8 e segg. detto E Jahwe-Elohim piant un giardino in Eden, a oriente, e vi mise l'uomo, che egli aveva creato E un fiume usciva da Eden, per irrigare
:
il
giardino, e da
si
di
fiume
ward zu
:
vier
Anfngen
).
Il
nome
del
primo
il
era
Pischon
egli quello
12%
paese
di Chavvila,
dove
l'oro
il
l'oro di quel
paese
buono
ed
ivi
(pure)
bedolach
e la pietra scho:
ham . E il nome del secondo fiume era Gichon eg-li quello che scorre attorno tutto il paese di Kusch. E il nome del terzo fiume era Chiddekel: egli quello che scorre dalla parte
anteriore di Assur.
.
Ed
il
il
Phrat
la soluzione
dentro
si
perch
chiarito
esse
danno
le
indicazioni pi
generali: solo
dopo
significato, possibile
passare all'esame
a oriente
come concordemente
ri-
conoscono
tutti
gli
esegeti bibhci
devesi
intendere
a
il
conciso testo biblico con la spiegazione: a oriente della Palestina , perch appunto in Palestina dimoravano gli
Ebrei quando
in iscritto.
Il
la
secondo brano
i
in corsivo
di
spiegazione assai pi
ardua, ed
costituito
messo
Il
in iscritto
hanno
in-
una
maggiori
se
il
difficolt.
Delitzsch ha
fosse
si
teso
il
testo
come
il
giardino di
Eden
il
traversato
da un fiume
quale,
dopo
irrigato
paese,
divideva,
una prima
difficolt
di
grave mo-
mento, e che evidente anche per chi ha le nozioni pi elementari di geografia. Dove possiamo trovare sulla superficie terrestre
un fiume
il
quale
si
altri
simile
e
non
esiste sulla
il
da per tutto
caso
diametralmente contrario
124
fiumi che
si
di pi
riuniscono in
dirsi
che
il
Nilo, o
il
Gange, o
il
Po, perch ci
del
DeL'as-
noni
tempo le pi strane ipotesi, e si volle credere che l'Eden fosse un paese immaginario, un utopistico Eldorado, dal quale
sarebbero scaturiti
l'Africa.
Il
il
i
dubbio;
il
Chiddekel
disse,
i
cercati
un
po'
da per
tutto, in India,
Egitto e altrove.
Il
paese Kusch
fu identificato
con
l'Etiopia,
conformemente
alla
perci
il
Gichon
fu detto fosse
il
Nilo.
Il
Delitzsche invece
il
testo biblico
nonch
di
altri
cui
si fa
menzione
stente,
Delitzsch tent
i
quattro
potessero
il
tutti
canali
d^ irrigazione
Eden
carta geo-
grafica dell'Asia Anteriore, e in particolare quella della Babilonide, la terra per eccellenza dei canali, fiss la sua at-
l'
Eufrate e
il
Tigri
Baghdad), ed
da tempi
Pallacopas, scorreva
deserto arabico (e
Delitzsch sostenne
che fosse
il
125
Pischon), un altro,
il
il
entro
il
La
la soluzione
schiarimenti.
Un
di
difficolt
gravissime.
Non possiamo
del Delitzsch,
ma accenneremo
sia
traversato da un fiume
fiume Tigri (Chiddekel) sia stato considerato dal narratore biblico come una diramazione dell'Eufrate (pag. 66 e segg.
il
e 82-83). Inoltre
il
come
il
l'Eden
ora se
il
Chiddekel
(Tigri),
uscendo
dall'
Eden, scoril
narra-
chilometri
prima
Eden
della Babilonide,
come non
valida,
ha
tuttavia, a nostro
modo
gran peso.
umana
non
corsi flu-
viali d'origine
126
storico
in
naturale
dell'
alla descrizione
cui
la
mano
remota ed assai progredita, mentre nel racconto biblico noi saremmo invece indotti a cercare un sito ancora
una
civilt
Non mette
zioni di
ficienti
il
conto di soffermarci a rilevare altre obbiele accennate ci sembrano gi sufcome la spiegazione tentata del Delitzsch Esaminiamo ora un po' meglio il testo
minor momento:
per stabilire
fiumi.
come
ed
il
blico ai
Gichon
al
primo
il
solo suo
nome.
Le
ed
tras-
orali
sito e l'identit di
avevan bisogno
non abbisognava
senza annettervi
di tali dichiarazioni.
tito
Gi
il
tale
disuguaglianza di specificazioni,
il
un
errore,
grande
momento. Se con
frate?
Chiddekel
s'
intende
il
Tigri, vero-
meno
quello
che
ra-
traversava
come dimostreremo
in appresso, che.
127
leggenda
l'
quando
ancora
fu
messa
in iscritto la
dell'
Eden,
primi
tre fiumi
il
Eufi-ate continuava
la
Babilonide.
Anche degno
che
il
fatto,
il
testo biblico
non d
nome
la interpretazione
delitzschiana,
Paradiso e che
pure,
come generatore
sarebbe stato pi logico e pi naturale menzionare soltanto questo primo e pi grande di tutti ? Il suo nome non
Non
primo ad invalidare
II,
la soluzione del
Dehtzsch stato
Glaser {Skizze,
pag.
3170
menti del suUodato assiriologo con critica finissima e con geniale intuito del vero. Egli dimostra che la versione del
testo bibhco quale
abbiamo riprodotta
innanzi, errata e
che
il
quattro
ma
si
riuniscono in
un corso
grande
solo
prima di
Hommel
{Ai/s.
2t.
Abh.
pag. 335),
duce cos
il
verso
II,
io della Genesi:
il
un Nahar (fiume)
l
giardino, e di
(di
egli si
cavano
il
in esso) ecc.
diveniva
Hommel
letteralmente
(eine
a
i
lui
erano
cos invece di
una impossibilit
Unmglichkeit)
fiumi
geografica,
Quale ora codesto punto dell'Asia Anteriore, dove convergono quattro grandi fiumi? Il Glaser, genialmente interpretando
le indicazioni
geografiche dei
testi
cuneiformi.
e dimostrando
I2S
conclusione
il
come Chawilah
arriv
alla
il
oggi al-Jemmah,
che
il
il
Pischon
debba essere
Wdi
fatto
Dawsir, e
Gichon
Wdi
al-
Rummah,
di cui
ossia quei
due grandi
abbiamo
dell'et glaciale. In
questo
modo
il
egli giunse
all'
altra conclul'
sione che r
frate e
il
Eden debba
e
cio cercarsi l
dove un tempo
Euin
Tigri mescevano
Wdi Dawsir
del AVdi
la
due fiumi
la
Pischon e Gichon,
sia
certamente corretta^
soluzione
cui
stazioni.
In primo luogo
la
permette ancora
e
il
di dire
con sicuriunissero
Wdi Dawsir
Wdi al-Rummah
realmente i loro corsi prima di scendere nel Golfo Persico. In secondo luogo assai difficile dimostrare che l'Eden
Wdi Dawsir
Le
(cfr.
Wdi al-Rummah
litzsch,
si
iscri-
De-
pag. 39 e segg., 173 e segg., Plinius, VI, 130; Ritter, Erdktmde, X, 3, pag. 27 e segg.) stanno a dimo-
le
poco anteriore all'Era Volgare Tigri e l'Eufrate scendevano al mare per due foci diverse, quali ai tempi di Alessandro Magno erano ancora discoste
ad un'epoca
di
l'una dall'altra
di viaggio. I
calcoU
fatti
i
due fiumi Tigri ed Eufrate vanno colmando con le alluvioni sul principio il Golfo Persico, sono erronei, perch fondati che l'avanzarsi della costa babilonese sia sempre avvenuta
in
tale
preconcetto con-
WWM^
cordemente depongono
(Loftus,
i
129
Se
si
dati
Cialdnea
and
calcola che la
che
in
venne, secondo
the
calcoli di Sir
Henry Rawlinson
{Jotrn.
of
voi,
XXVII,
pag,
i86j in ra-
mare
in
Eufrate
La maggior
scendono
proprie nel
oggi
affluenti
.
del
Tigri, che
foci
dall'altipiano
iranico,
mare
alla
e,
cooperarono
momento
della
massima
intensit dell'et
in
pluviale, le pioggie
vo-
lume, anche
il
lecito
dunque affermare
vano
diluvi
suoi grandi
del-
melma,
e le
acque intorbidate
non
al
sia stata
siamo
dire,
mezzo
Non
vi
fu
molto superiore
alla attuale,
tiene
il
Con
tali
I30
come
la
unione del
in
tempi prei-
una
tesi
insostenibile.
il
Tigri.
Al
M.
dottissin^.o prof.
Hommel,
Ahhand. 273-343,
der
e la
driss
Geographie
Alien
Orients,
importanpp. 4 e segg. 267 e segg.), nonch a quelli pure Forschungen, tissimi del Winckler (cfr. per es. Altorient.
I, I,
24 e segg. 195, 337; e Mitf. Vord. Asiat. Gesellsch., 1898, su tutto p. I e segg.) dobbiamo nuova e vivissima luce
le loro indagini,
i
l'argomento. Riepilogando
in merito ai
e senza entrare
rimasto
ora assodato:
il
che
il
debba essere
trionale e
si
Wadi
gettava un tempo
il
Kush
gruppo montuoso del Nagd settentrionale debba essere nel cuore della penisola arabica, e 3 che Assur nel precitato
-passo biblico sia
il
nome
antico di
Edom,
i
non Assiria.
dei fiumi
Veniamo
non molto
oggi scorre
cos alla
conclusione
che tre
menle
gettavano un tempo
l'Eden della
in
logi di
da noi
citati sta
(cfr.
il
solo sussidio
il.
passi
biblici
specialmente
Hommel, Aufs.
da
Abve-
medesime conclusioni
si
nostre, dedotte
soli dati
fiumi. Essi
131
le
modalit n
le
clima, n
hanno messo
il
pro-
blema
Ora dunque, considerando nel suo insieme tutto l'argomento da noi discusso, evidente che nella leggenda biblica del Paradiso Terrestre noi abbiamo un'altra prova singolarmente importante di quanto
zioni del clima d'Arabia in
si
ossia dal
momento
in cui
Semiti e Sumeri
fusero insieme
anche
ci
testo biblico ai
le
stite, siffatte
il
problema
risolve in
modo
lucido e piano.
fraintesi,
Per ultimo
sia detto, a
scanso di
che
la
leg-
ma
sero
(cfr.
Delitzsch,
ii6)
unitamente a tante
altre
credenze
e leggende,
discorrendo.
come il diluvio universale, il culto lunare, e via La leggenda proviene cio da quel popolo, quafosse,
il
lunque esso
che visse
Golfo Persico
siamo
valsi
come argomento
tanto
i
per
confermare
sulle condizioni
climatiche dell'A-
diverse
quali
dalle odierne
da generare
molti
grandi fiumi,
uniti
Persico, l dove
i
iri2
le loro
prime
citt.
Le
brano della Genesi rispecchiano lo stato della costa araba del Golfo Persico in un periodo forse anteriore all'S mila
avanti Cristo,
(')
come
fra
(').
di
opportuno prender nota in questo luogo sommo rilievo fatta dal Ritter [Erdkutide, X, 3,
69),
un'osservazione
che
il
deserto arabo, sia non gi un canale artificiale ma il letto dell'Eufrate, il quale ha avuto una tendenza costante a muantico non tare il suo corso sempre pi verso oriente. Tale supposizione
affatto arbitraria
:
della corsi
dei fiumi,
seguono una direzione pi o meno parallela ai merifiumi che scorrono dal nord al sud tendono a corrodere diani. Tutti la loro sponda orientale ed a spostarsi verso oriente, a causa assai pi
i
quali
i
del
movimento
vertice
rotatorio della Terra. Chi potesse trovarsi al Polo sul dell'asse di rotazione della Terra, girerebbe su s stesso in
restre
Chi sull'equatore trascinato invece intorno all'asse tercon la velocit di 40.000 km. nelle 24 ore. I fiumi come il Tigri,. l'Eufrate e l'Indo nello scendere lungo il meridiano hanno la tendenza rotazione a conservare il moto laterale impresso alle loro acque dalla nelle quali della Terra: il Tigri, l'Eufrate e l'Indo scendendo da regioni regioni che roteano piccola la velocit rotatoria giungono invece in
24 ore.
loro pi velocemente. Tutti quindi si appoggiano lentissimamente alla sponda orientale. Per il Tigri abbiamo una prova evidentissima del mutamento del suo corso, il quale fino ai primi tempi Musulmani era per
il
dall'antico.
simile, e
ad oriente nel corso attuale assai distante Ritter ci sembra perci molto veroprobabilit che il presente corso del-
l'Eufrate sia un antico canale Babilonese divenuto oggi letto centrale del fiume, perch una diramazione orientale del suo corso antico, il Pallacopas.
Strano a
dirsi,
canali irriganti la legge nei corsi fluvirJi. Si osserva infatti che tutti dall'Eufrate al Tigri e mai viceversa. I caBabilonide portano acqua Tigri. nali del Tigri irrigavano invece soltanto le pianure ad oriente del
probabile che
Babilonesi scoprissero
come
canali
dall'Eufrate
Tigri.
i
questo
il
si
aggiunga,
come sappiamo,
si
due
fiumi:
Tigri
(ctr.
calcola che
il
133
sue conseguenze).
diretti
Da
argomenti
ed
indiretti
che, in un'et
non pi tanto
lontana dalla nostra, le condizioni del clima della Terra in generale e dell'Asia Anteriore in particolare
come
gi
perch
siccit.
ci
S'
l'obbligo di seguire
di fissarne
le
un po' pi
meglio
per
con
la
fatti
consentono
il
mondo
la
massima parte
cinte,
di
per arrestare
dell'aria, e s
abbondanti e continue
valli
e degli an-
tutti
assai pi
le
numerosi e pi profonocci-
parti
montuose dell'Arabia
pi abbondanti
134
il
Hig-iz e
il
Je-
men,
dove
erovalli
le valli tagliate
a picco, e
come
una prodigiosa
ricordare la
configurazione di alcune
la
pioggia scende in
al-
lora una distinzione nella quantit di acqua piovana distinavvera oggid e prodotta zione analoga a quella che
si
dalle e
medesime
dalla
posizione
Al riparo da
questa linea di monti, che precipitava tanta parte della umidit dell'aria, l'altipiano
una
umana.
Il
irro-
come
meno
sito
a tutte
il
presso
in
acque cadute sul versante orientale dei monti littorale, d'occidente e del sud: riunendo queste
le
fluviali, le
grandi corsi
che
separavano
l'
altipiano
quello iranico, e dalle quali poi, grazie alle colla ferace Babilonide.
Quando
sempre pi
nenti, quelle
per, passato
le
il
momento
pi intenso dell'ultimo
periodo glaciale,
di
prime ad avvertire
il
deteriora-
mento
nenti
alla
periferia. Quindi,
mentre
al
colmo
interna, pianeggiante, di
veniva
alla
Arabia era quella che megho condimora dell'uomo, perch non soverchiamente
135
inondata di pioggie, cominci essa invece a divenire, con progressione lenta e continua, una regione sempre pi arida,
povera ed inospite.
.
grandi
gli
fertilizzatori
dell'Italia
sono
suoi
i
monti, le
Alpi e
tutti
nostri fiumi
massima parte
dell'
Imalaia.
Il
Nilo
Igharghar e
il
Miya,
dell'al-
monti elevati
tipiano abissino ed
gruppo
mungono
le
manc
le fonti,
all'Arabia, e
processo di inaridimento.
i
Diminu
la
vegetazione, s'inaridirono
fiumi diven-
nero sempre pi poveri d'acqua, ed un giorno cessarono di giungere sino al mare. Scomparvero i boschi, ai quali sottentrarono le steppe queste con l'andar del tempo si tramu;
il
venir
meno
sia
della produzione
ar-
gli abitanti
del
vitto,
come selvaggina,
sia
come
imperiose,
migliori.
mossero
in
si
Alcune genti
catena montuosa
assai
lungo
il
Mar Rosso
il
le altre, in
numero
maggiore,
scesero verso
con
lo
scopo
di
altri
non
abbia mai
dell'Arabia
musulmane
dell'Era Volgare.
136
{Correlazione tra
carneiito della
le
cssic-
Terra).
Ma
prima occorre
insistere breve-
mente mento
la storia delle
antiche
Non
prove
si
di inari-
dimento
mondo dove
storica.
esso
verifilo
re-
Eu-
Ma
anche qui
la
grande dimi-
I dati
ivi
il
fenomeno
e
mondo.
Ma
il
medesimo processo
il
verific in
modi
misura
Il
diversi in tutto
feno-
meno non
ciale,
solo asiatico,
ora,
ma
mondiale.
si
Rammentiamoci
inospiti
dopo quanto
Con
la
con
il
graduale
non
tava invece
sariamente
La diminuzione
i
137
dunque
in
guisa diversa
ed
Cerchio Artico.
Uno sguardo
aspetto
sono formati
si
umana. Le
occidentali,
come
il
con-
hanno
risentito in
modo molto
diverso gli
effetti
mutamento
del clima
ha
modificato
le
un senso
umana.
il
l'
innalza-
mento della temperatura fecero invece della penisola una dimora sempre pi amena. Scomparvero g' immani ghiacciai che colmavano le valli di Como, del Lago Maggiore, della
Val d'Aosta
artici e le
e mille altre,
diluviali.
con
essi
scomparvero
rigori
pioggie
si
come
l'africano, l'arabico e
difficile e stentata,
nenti, in ispecie l
dove
il
profilo delle
coste
aveva
linee
maggiormente
umana:
si
irregolari, le condizioni
tempo
38
sotto
i
sommerse
ghiacci, le Isole
ed
altre,
tornarono a godere
ed a coprirsi di
attestato
e l'uomo,
il
come
ritiro dei
ghiac-
rioccupando tutte
le terre
paleolitica.
Quindi segu
di necessit
un lento
s,
ma
in
vastis-
Europa
le trib
Asia quanto
la fine del
in Africa,
tendente a sospingere
Con
periodo glaciale, ed
ci
il
principio di quello
caratteristica
ora
troviamo,
la
cui
pi
nelle vicende
memorie
la
sono
la
menzione
grandi emile
grazioni:
prime,
ma
bens
ultime,
mente
la distanza in
della preistoria
anni.
Le tenebre profonde
di
essere, piene
perpetui e
sanguinosi
conflitti
dit del suolo nel cuore dei continenti, e le trib delle re-
storici
con ragioni
fantili
il
trionfo di
una
trib, la costituzione di
di
una qualche
e via discor-
strapotente
confederazione
unit
staccate
siffatte
spiegazioni
in-
comuni
a tutti
tempi e
migratori.
moti
mente
la
139
si
vedr palese-
sproporzione che
impellente
cosmica ed
vi-
come
causa prima,
pi grandi e lontane
sovrabbondanza
di popolazione,
taluni come spiegazione, non neppur essa ragion vaUda nel suo senso ristretto. Quando una popolazione diviene troppo nu-
il
una lesione
d' interessi
troppo profonda e
generale.
nazioni
Le trib divenute troppo popolose, come anche le moderne dimostrano, espellono dal loro grembo gli
ma rimangono
nella loro
maggioranza
istinto
L'uomo
per
sol-
conservatore
tanto
quando
Quando sentiamo
i
tutti
loro beni, se
si
quanto
plichino
enorme
antiche consuetudini e di
d'
uomini non
dovettero muoversi dalle terre native se non sotto lo sprone doloroso di necessit ineluttabili, senza rimedio. La massima,
l'unica necessit di siffatta natura quella che
il
paese sia
polazione primitiva. Allora per vivere non basta pi l'emigrare del soverchio della popolazione, ma deve partirne una
parte cospicua, se non tutta la schiatta stessa. In queste circostanze soltanto si comprende come una trib, piuttosto
che vedersi costantemente indebolire e stremare, pensi a cercar nuovi paesi, dove essa, mantenendo la sua unit e
la
sua forza numerica invariata, possa vivere senza soverchio disagio e senza timore di essere sopraffatta da orde
nemiche.
I40
dall'Arabia,
dall'Africa le
in
di-
Una
ma
di
gran
lunga
la
maggior
il
tigro-eufratico,
i
un tempo
umana.
ci
La
ma
movimenti migratori
quella
esempio,
celebre
pare
rimanesse soccombente,
razza,
barbara e che soffoc un principio di coltura e di civilt europea del tutto indipendente da influenze asiatiche.
In
altri
luoghi
le
per
la
suo essiccamento, e
vergini del Sahara
il
razze
le foreste
litto-
rale mediterraneo.
La ormai famosa
razza mediterranea, su
cui tanto
si
dobbiamo
le
mi-
costruttori delle
in
mura
di
ciclopiche in
fu forse,
almeno
grande parte,
origine
le
libica
rinsanguata poi da
stirpi asiatiche e
mescolata con
razze
indipendentemente da
in-
141
fluenze sumero-babilonesi,
si
spiega
in
risveglio
cio
sempre
le
razze
europee dal
prepararono
il
le ariane,
espulse,
come
gi
si disse,
le
ultime
raccogliendo
sura
I
il
civile.
Queste circostanze generali, che abbracciano tutto il genere umano, formano la necessaria cornice del nostro quadro storico, se
di
quanto accadde
in
Asia
moto
pi importanti della storia antica dell'Asia, partendo nel nostro studio dai primi moti dei popoli semitici di cui noi ab-
biamo conoscenza.
Il
ma
noi
il
ci
come
fenomeno islamico sia collegato in modo tutto speproblema della sede primitiva dei Semiti ed a tutta ciale la storia delle migrazioni semitiche. Il lettore vedr che una
al
legge costante
di
142
storia dell'Asia
Antica
il
filo
conduttore attraverso
mag-
giori eventi, in
vole
alle
ben
chiari
{Sumeri
Dimostrato come
principio
dell'inaridimento
della Terra e dei suoi effetti sui moti migratori delle razze
difficile
di passare in rapida
rassegna
abbiamo
il
sulle
mosse
le
chiarendo meglio
modo come
precedenti conclusioni
ultime scoperte
archeologiche e
Nel nostro studio precedente su questo argomento, pubvolume degli Annali dell'Islam, avendo
le
preso
mosse da quelle
in
notizie
tiche, e
Winckler, ed
siriologia, noi
genere degli
altri
pi
illustri
studiosi di as-
avevamo creduto
di
porre
la pi
antica emiil
5000
a.
C;
il
processo cosmico
circa nel quinto
di
essiccamento terrestre,
le
ritenemmo che
millennio
tali
da costringere una parte della popolazione ad abbandonar la penisola, e si avesse in tal modo la prima grande migrazione semitica nella Babilonide. Ivi, dicemmo, si tro-
vava
il
stabiliti nel
paese da tempo
immemorabile, ed
adottando
Semiti
si
la loro civilt
si
popo-
marea montante
tale
mia
ricostruzione dei fatti fu
143
si
not
che
il
che quindi
le
emigrazioni
semitiche devono aver avuto principio in un'et di molto anteriore. Era un errore porre le prime emigrazioni semitiche in epoca relativamente recente, e si desider un nesso
migliore tra la mia tesi ed
degli assiriologi,
i
fatti accertati
dalle
scoperte
quali
non avevano argomenti per provare al 5000. L'obbiezione aveva un una risposta molto sodmemoria uscita due anni or profonda dottrina del Dr. Eduard
grande peso,
ma ha
trovato, io credo,
disfacente in un'importantissima
Meyer, dal
titolo: Stiierier
und Semiten
in Babilonien (Ab-
Meyer, dobbiamo
tra
i
stabi-
opinioni in
voga
dotti
prima
di
questa pubblicazione.
Quando
si
cominci
si
lo studio sui
monumenti pi
antichi
della Babilonide e
formi, dopo molte ed accese controversie che qui non abbiamo ad esporre, perch estranee al nostro soggetto, si vennero
ad appurare,
al
seguenti
fatti
generali.
meno
(la
ma
mente appresa da un
altro popolo,
non semitico,
quale
dotti
la parte pi meridio-
Dopo
iscrizioni incise
sumerici,
si
era conservata
lingua
sumerica, specialmente per
i
144
deUa lingua
volgari o moderni
fossero
e che
i i
si
venne
alla
conclusione che
Sumeri
pi antichi abitanti
ed assorbendo
in
generale
Quando
poi
si
il
semitica verso
2000 o 1800
C,
in
il
e della fondazione di
una
pi
si
Babilonia
(citt)
il
grande Hammurabi
conferm
l'ipotesi
nella Babilonide
marea semitica,
lasciando per
come
paese, ed
civilt del
stata,
prima, semitica,
ma
Sumeri siano
la
popolazione originaria
Contro
cial
modo
tra
quei
dotti
di
origine
semitica,
che vedetra
i
vano
N
il
dotti
cristiani
mancarono vivaci
opposizioni, perch
testo rive-
Contro
tifica,
tali
si
e tante prove in
semitica, che gli
145
ormai
ridotti
anti-sumeristi sono
d decrescente.
ad una
minoranza ogni
Anteriore
la storia
pi antica dell'Asia
stabilire
che
tero trovarsi
i
in Babilonide, e
Cristo,
di lotte tra
Su-
disse,
con
l'assorbi-
del
quarto o terzo
di sorgere
ed
il
Wincker, per
T.,
venuto
alla
conclusione {K. A.
abbiamo
notizia,
verso
il
Su-
ma
persino
primi
Babilonide
si
allagarono
Naramsin
taluni,
circa
il
venne da
la
civilt
sumerica dovesse
Il
ha osservato che,
si
fatti
storici,
dovrebbe
o colline
artificiali
della Babilonide,
dove troviamo
avere alcuni
dovremmo
periodo sucul-
strati
gl'infimi
appartenenti
al
a
tura,
hanno
ma
discendiamo agli
nessun resto di
in
scrittura,
una societ
anti-
camente detta
Uh
mam
e
146
Hamsecoli
Umm
murabi circa
al-Hayy
in Babilo-
ha negli
che
il
strati inferiori
tutti
strumenti
silicei
dell'et
neolitica,
De Morgan
il
ma
che, secondo
Il
nuovo
tutto
il
protipi
blema,
semitico, quali
ha messo
in rilievo la diversa
due razze; ha
fissato
il
sia
la faccia.
Invece
Semiti
appariscono con
profilo tipico,
due
tipi,
come
la
maggior parte
sumerica sono
in
minoranza.
altri
Da
il
questi e da
al lettore,
rimandandolo
non gi
Semiti,
ma
si
Su-
meri siano
stati
entrati molto
tempo dopo
pu apanche
prima del
\, e forse
forse dal mare,
147
come
la
bero popolato
Semiti gi
stabiliti nel
il
paese, e a
dominio nella Babilonide settentrionale senza per immigrarvi n popolarla. Il dominio fu puramente mepolitico, nella Babilonide settentrionale, mentre in quella
anche esteso
loro
Le argomentazioni
Meyer, fondate
sopra dati di fatto palesi ed evidenti, sono di tal natura da riuscire molto convincenti, e noi siamo ben disposti ad accogliere la sua
tesi,
confortano,
ma
non solo per le buone ragioni che anche perch combina perfettamente con
la le
conclusioni nostre e ne elimina il punto pi oscuro, a cui fu fatto un cenno poc'anzi. I moti semitici di cui abbiamo
notizia verso
il
V o iv millennio avanti
Cristo
non sono pi
ma
la
remota, ed anteriore alla venuta dei Sumeri. Questi trovarono la parte della Babilonide allora gi esistente popolata da Semiti barbari, li sottomisero e ne divennero la casta
regnante e sacerdotale. Poi vennero nuove immigrazioni semitiche, ed i Sumeri, sopraffatti dal numero, scomparvero
come
le
grandi conquiste
Cristo.
.semitiche di
Sargon
Naramsin
circa
il
3800 avanti
quelle
ri-
Sumeri
ma
i
riesce possibile di
pi antichi indizi di
mutamento
as-
sume
vero
Man mano
che
penisola
arabica
si
inaridiva e che
mS
quale
si
pu
dire
erano chiamati dal corso stesso dei grandi fiumi arabici. Cos
furono popolate quelle paludi formate dalle alluvioni dei fiumi
dell'et pluvio-glaciale,
la
ed
dalle
Ivi
si
di
po-
man mano
Sumeri ed occudei
fiumi
villaggi di
capanne
sociale
costruite con
organamento
i
Sumeri
babilmente
polarono
la
mercanti
il
minio politico
libero
come
Semiti
stabiliti nelle
bilonide, pure
avendo
giose ingenite
uno
stato di
profonda
barbarie. I
Sumeri invece
vi apportarono la
prima
scintilla d'incivilimento, vi
progresso
nostri..
tempi
(// cornine f ci
La
ognora determinate
le
sue
tratutti
giche vicende.
i
E una
conca
fertilissima, in contatto
da
suoi
lati,
g-ioni continentali pi
149
alle
povere e pi esposte
crudeli vicis-
chiaro quindi
come
dall'altipiano iranico,
secoli
care
climi
pi
coltura.
La
un suc-
fiumane d'umanit
con
le
prontamente trasformava
con
un
tipo
complesso
ma
unico,
il
tico, e,
ivi
conservato
ancora
Se
che
tali
serie di continue
la caratteristica dell'antico
chiaro
tale
medesimo
in tutto
l'immenso
di
uomini
le parti
nel bacino
tigro-eufratico
onde quindi
la
semitiche,
perch
i
pi nu-
merosi ed
possibile che
Se-
piano gi popolato da
De Morgan
gli
come
di-
cemmo, sarebbe
punto
dalla fusione di
15
neolitica
Sumeri
dell'et
con
Semiti bar-
hanno
ri-
il
sumerico e con
Tale ipotesi
la sumerica.
sembra per pi
ha
in
dififcile
:
miti nulla
gli
comune con
perci, se
come
molto proba-
bile,
lo fossero
Sumeri. La diversit
forte
un argomento molto
Elamiti. Tralasciamo
per
questo argomento,
da mas-
Ammettendo
ragioni per
tali
e racchiudono la constatazione di
un
per la corretta intelligenza di tutta la storia dell'Asia Anteriore sino alla conquista araba.
Sarebbe errore
del suolo fosse la
il
ma
pari in
importanza
fu un'altra potentissima
ragione, la
an-
commercio mondiale
tra l'Oriente
si
parli di
commercio
ma
questa appunto
Uno
An-
teriore, sulle coste del
X5I
Mar
i
Mediterraneo, del
Nero, ed in
Egitto, la
cui
rici
abbiamo memoria,
popoli preisto-
hanno
esercitato
un
merci
di
di cui
avevan bisogno,
per
trasporti
meno
civili
confinanti con
essi,
Tale
gli
cano
lo
dalla
Spagna: ignoriamo
Zagros:
ma
scambio
di idee, di
disegni, e
il
regione
all'altra.
soli
sopravvissuti
all'azione
lo
ma
naturale
stagno,
rame
stoffe,
e le
pelli,
In altre parole,
il
popoli
pi
civili dell'antichit
fondamentale. Invece di
con
il
resto del
attivissimo
merci,
constatiamo
come
l
le civilt
152
illustri
pi antiche e pi
sorgessero appunto
il
ove pi
commercio.
Allora
quelli
come oggi
commercio
i
degli
affinano
gusti,
aumencivilt.
i
il
Senza gH scambi
tatti
senza
con-
e le fusioni di popoli
la
formazione
di grandi ricchezze,
nessuna
il
Dobbiamo abbandonare
esisteva gi
fallace preconcetto
il
che solo
in
anche nel periodo remoto, del quale con questo concetto fondamentale -dal Winckler
fase.
I,
ci
s
intratteniamo. Solo
felicemente esposto
Alt.
Orient., II,
in
alcuni
suoi
scritti
(cfr.
comprendere la vera natura di tante aride notizie militari e politiche dall'alba della storia fino ai tempi nostri, specialmente nelle vicende del
bacino tigro-eufratico e della
Siria.
8 e segg.)
Sono sempre
verso
millenni.
le stesse
sull'umanit e ne foggiano le
i
predatrici,
drammatiche vicende attraLe conquiste mihtari sono soltanto spedizioni che hanno seguito il cammino tracciato, secoli
commercio
(cfr.
Winckler
p. 3 e seg.).
come
si
propag
tutti
con
popoli
extra-europei.
Ritornando ora
Babilonidc,
rammentiamo che
Europa
allora,
lo
come
colar
pi
materie prime,
l'
e in parti-
modo
tra
g-iacenti intorno al
153
Una
razza ardita di mari-
Mediterraneo.
da regioni remote,
le
trasportava
risalivano
Le merci
terrestre
giungevano
alla
costa
mediterranea,
donde
i
altre
il
ma-
Egeo le portavano
per
le
il
commerciali univano
la Siria all'Egitto
Mesopotamia penetravano nel dubbio che un traffico intenso si fasino a mezzod dello Zambesi. In
lo
cesse del pari con vari punti della costa africana, giungendo
forse,
scambio
di
merci tra
punti intermedi,
prodotti delle
sue industrie.
Sarebbe argomento
fossero quegli arditi
di
somma
importanza,
l'
indagare chi
un monsone e
tare le coste
le
l'altro,
visi-
orientali
merci
mondo remote
tra loro.
pro-
babile che
trasporto
marittimo fosse in
mano
di
un po-
polo abitante sulle rive del mare in un paese dove abbondavano legnami da costruzione, probabile altres che questo popolo fosse di ben variegata coltura, e riunisse in se gli ele-
menti e
il
le
che
si
rovine
Zimbabwe
in
menti semitici nel culto
tiche di varia origine.
154
culti
fallici
dell'India, ele-
Ci farebbe pensare
dei popoli di quella
naturalmente all'India;
ma
quale
mani
5000
tutto
il
commercio
Cristo?
marittimo
nell'Oceano
Indiano,
anni avanti
legnami, e
molti
marinari
possono esser
apparte-
valentia di questi uomini presuppongono una civilt molto progredita e gi molte volte millenaria sin da quell'epoca
lauti
guadagni da
disdegnare
in ottimi rapporti
con
del paese di
Sumer
per esempio, dalle iscrizioni che Ur-Nina il re sumero (?) poco di Sungir, grande citt della Babilonide meridionale,
dopo
il
4500 avanti
al
Cristo,
mare a prendervi legnami da costruzione, perch quel paese, ora un deserto di rocce, era allora coperto di grandi boschi (Rogers, I, 356). Ci suppone un acd'Arabia vicina
cordo perfetto
cipi
fra
i
prin-
Dobbiamo
simi marinari
inoltre notare,
il
Naram-Sin,
il
famoso re
di
Agade
settentrionale),
rTippur
fece
verso
(')
il
3750 una
I,
Magan
(Rogers,
(')
Magan, secondo
il
De Morgan
al
{Les prim. CiviL, 245). sarebbe Khabur, un affluente del fiume Eufrate;
366),
155
questa volta per militare e predatrice. La preziosa notizia rivela tale una stretta unione fra la popolazione marinaresca del Golfo Persico ed
e
i
Sumeri-Babilonesi prima,
sospetto, che
cio
stati in principio
Sumeri an-
ch'essi, e pi tardi
la fusione delle
due razze.
Ala se
i
302 e segg.
Hommel,
19-20)0, tale coincidenza fa istintivamente pensare alla Cina, e conferma l' ipotesi del Sayce {Archaeology
GriLidriss,
of Cunei/. In script.,
in
p. 75
Meyer, Sumerier,
p. 114;
Haupt,
ZDMG.,
si
ipotesi meno
alla
il
arrischiata che
non
creda
che
Sumeri venissero
Babilonide per
loro
dominio su terra
ferma continuassero a mantenere il dominio dei mari. L'ipotesi anche confermata dalla leggenda di quell'essere favoloso
dal
mare
e civiUzz
popoli della
(?).
ma
in
il
Hommel
I
ed
il
il
sia
una regione
Arabia, cio o
(')
Midyan, o
che
nuovi studi filologici pi approfonditi sembrano aver dimostrato sumerico ha stretta parentela con il gruppo di lingue dette uraloaltaiche, e pi precisamente con le altaiche propriamente dette (turco,
il
mongolo, uigurico, ecc.; cfr. Hommel, Gnmdriss, pag. 20 e segg.). Il sumerico che gi dopo il 3000 era un idioma in decadenza, e cadde in disuso durante il dominio Kassita, dopo il 1500 circa, pu dunque considerarsi
come
la
lingua pi antica
al
mondo,
quasi
ima lingua preistorica: con il popolo che parl quell'idioma noi varchiamo, quasi si pu dire, l'abisso che separa la storia d dia geologia. Se la origine ural-altaica della lingua surr. erica sar un giorno confermata da nuovi studi e ricerche, allora cadr da per s la tesi del De Morgan che Sumeri siano una razza aborigena della Babilonide. Le
i
comunicazioni tra
lonide
le sedi
La
chiusa dai ghiacciai e dai grandi mari interni del periodo glaciale e di
quello pluviale che Io segu.
156
il
conto di rammentare
il
che Berosus,
consult
gli
quale
periodo quando
l'Ellenismo trionfante
tizie
Alcuni vedono
in
di
ondate semitiche:
nella
io crederei invece,
le
remotis-
sima
quale Berosus
non
tutte,
almeno
in larga misura,
ondate
di
Sumeri venuti
per mare.
(//
Stuueri).
i
so-
Accettando questa
comprendiamo meglio
che sono sempre
rapporti
i
esistiti fra
i
quali
Mar Rosso.
che, allorquando
Sumeri furono
sopraffatti
ed assorbiti dai
(il
Semita
non ama
le
il
pi avventurarsi su per
preferirono lasciare
Aden. La
i
de-
primis-
di terra fra
Aden
e la Pa-
meridionale. Tali
coincidenze,
non
fortuite, merite-
ranno
la
che
Sumeri furono
di
il
paese
Sumer
fu
Lo scambio dunque
del
delle
157
merci
Mondo
fu,
antico
il
Europa,
il
tale
a.
comC. in
mercio
4000
mano
Infatti, fino al
giorno in cui
il
si
scopr la via di
mare
tra
r India e
di tante
l'
Europa,
il
transito
Questa regione, posta all'estremit d'una profonda insenatura marittima, era solcata da un fiume, l'Eufrate, facile a
navigare, dalla foce sino a Tilbarsip, la capitale di Bit-Adini,
ossia la
moderna Biregik,
punto
Su e gi per l' Eufrate dalla citt di Ur, emporio un tempo della Babilonide meridionale, sulla riva araba
Anteriore.
dell'Eufrate
(cfr.
Delitzsch,
le
Siria, essere
un punto
l
assai
terraneo e di
di l dei mari, a
Europa
e altrove. Il
i
Mar Rosso
maggiori per
naviganti primitivi,
nico arcano, ed
il
quali ne
segue
la linea
minor
resistenza.
inutile
Non
la
te-
niam presenti
tutti
commerciale che
comprendiamo subito
esercitata
le
tra
l'influenza
sul
mondo
avuta
fra
fici,
i
minore
deserti,
non
si
traf-
vicini
I5S
dalla
Il
lati,
tutti
impregnarsi
di
coltura babilonese,
mentre
il
traffico
mon-
ed abbondantis-
mondo
stina, in
Asia Minore
Le
lettere trovate
che
danno
la
al
L'immensa
fra
i
feracit,
ed
il
pi svariati
come
vera
di
fenomeno quasi
cultura del
inevitabile,
mondo: anzi
di quella civilt
che
fu forse la
madre
moderna
l'
ultim.o e lontanissimo
ram-
commercio
commercio,
discorso,
vennero
dunque
siasi
da ragioni
in
s'impadronirono
un qual-
modo
della via
numero
grande po-
ma
fos-
come
in
un mosaico
di piccoli principati,
ebbero
forse qualche
159
la
il
Babilonide
loro
com-
civilt.
accumularsi di
chezze
e quindi
contatto, anzi
la
gi popolanti la Babilo-
formarono insieme
dello
la
genesi e
teatro
storia.
il
straordinario
di
cui fu
Meyer,
cit.,
pag. 6 e
io)
s
che
rozzi,
prodotti pi
ca-
hanno un
pito
da questo
fatto,
che,
maginato
essi
fossero
il
Meyer
considerandola
come uno
bilonide
meridionale.
Dunque
nella
ma
di
neppur
coltura
:
essi
erano giunti ad un
il
grado assai
svisi
questa prese
con
il
miamo
min
il
civilt,
mondo.
Collegata in
tal
i6o
modo
la esistenza dei
con
di cui essi
avevano
il
monopolio, v'
in
a concludere
che essi
fossero
particolar
altri
modo un
po-
marinai
anche
de-
pi antichi templi
Sumeri sorgevano
la
sulla riva
emerse
presente Babilonide.
La citt sumerica forse pi antica che noi conosciamo, come sede del pi antico santuario, era Nun ki o Eridu, la
citt
driss,
nume della Terra, En-ki. Ivi Adam, pescando nelle acque del
tico,
e,
an-
altrettanto
attuale dell'Eufrate
Ambedue
del
onde
mare lambivano le loro mura, e la maggior parte della Babilonide era un golfo marino. Sumeri siano stati una razza uraloOra, se vero che
i
altaica,
essi
trale
sappiamo che
non ha
Sumeri.
avremmo dovuto
trovare
le loro
confermano che
i6i
Sumeri fissarono le loro sedi sulla costa araba; il che implica abbastanza chiaramente la loro venuta per via di mare.
]Ma donde vennero?
Vano
fantasticare su questo
la
attraente
mistero
qua-
lunque fosse
loro
origine,
venuta
si
compi
da
essi inventati,
quali
si
mutarono
in corsivi e cusi
fanghi impiegarono come materia prima di scrittura Babilonide dove manca la pietra ed il legno.
i
della
difficile
farsi,
di
tutta la
i
pi
si
pu ormai
e
del-
dire con relativa sicurezza che, tranne rare eccezioni, gli alfabeti
l'
(e
carat-
pag. 73, 96, 145 e segg.; Morgan, Prem. Civilis., 178 e segg.). Tutti sanno quale immenso impulso acquisti una civilt ap-
pena
ma
ben
difficile
il
Poich
l'
la
maggioranza dei
me-
popoli a occidente
dell'
India ha presa
ebbero da alcuno,
ma
crearono spontaneamente,
per noi
pressoch impossibile
farci
l62
un adeguato concetto
di
quale
immenso lavoro
intellettuale, e
necessari perch
la
concetto
una
scrittura
dapprima ideografica,
il
da parecchi
ideogrammi
cu-
neiformi.
Pi
oltre
in
questo argomento,
sto-
dacch delle
non abbiamo
babilo-
Quando venissero
al
Sumeri
blema,
documenti scritti presume necessariamente come anteriore un lunghissimo periodo di preparazione, forse molti millenni
di lenta evoluzione. Trasformazioni che oggi
piersi in
possono com-
il
quando
ac-
e propria,
uno svolgimento
scritti
Se perci gi prima
componevano quegli
i
Sumeri erano
noi possiamo
dai
.Semiti
(De Morgan,
195),
tra Semiti e
i63
il
primo incontro
di ghiacci
Sumeri deve
risalire al
quando
ed
inabitabili
(De Morgan,
di
penetrarono cautamente
i
interno del
Le pi antiche
dagli
strati
i
iscrizioni
pi profondi
non
tradi-
scono
ma
rivelano
239).
una
(De Morgan,
Fu
la
non prodotto
di
generazione locale
Semiti
dussero
caratteri fonetici a
si
complemento
di quelli ideografici.
Tutto ci
primitivi.
svolse
con
la
La penetrazione sumerica
fu lentissima e
l'
immi-
Come
nuta
si
indicazione
elementi arbitrari,
ma
meno
non
sembri a prima
vista.
prime
citt
sume-
riche siano state fondate nelle vicinanze del mare, e noi co-
nosciamo
babilonici
stabilire,
incirca con quale misura di rapidit i due fiumi vadano colmando il Golfo Persico potremo cos con un errore di pochi secoli, l'et approssimativa
all'
:
in cui citt
come Ur
Nippur giacessero
in vista del
mare.
il
Plinio sapeva
gi sin dal
con
foci separate
di Alessandro il Grande sicch allora l'odierna comune non esisteva, come per lo meno non esisteva, dal mare in su, una regione lunga 40 chilometri e larga circa
tempi
foce
25 del
i64
paese odierno.
Il
la terra
metri all'anno,
ma
che anticamente
(cfr.
il
progresso era pi rapido. vSecondo altre autorit a pag. 128-129) la spiaggia del mare a Bassora,
poc'anzi
alle
bocche
ogni settanta anni, e prima dell'Era Volgare avanzava con rapidit maggiore, ossia di 1600 metri ogni trenta anni equivalente a circa 53 metri
calcola che ai tempi
di
C.)
all'anno.
Il
Delitzsch
a.
(pag.
179)
Sargon
il
II
(722-705
Cristo) e di
Sanherib (704-681
150 km.
a.
oggi
le rovine di Eridu distano in linea retta circa 250 km. dal mare, quelle di Ur circa 300 e quelle di Nippur pi di 400. Tenendo anche calcolo di tutti questi indizi e del come e
quanto
tale
misura
di
quando fiumi erano assai pi grandi e portavano perci una quantit infinitamente maggiore di melma, risulterebbe che la regione di Ur e Nippur si trovava in riva al mare rispettivamente
circa 7000 o 8000 anni avanti Cristo, quella di
i
Eridu
cultura sumerica ci (') Un concetto dell'altissima antichit della viene offerto da un confronto dei calcoli astronomici con le modificalunghi zioni introdotte dai babilonesi nel loro calendario pel corso di premettere, come hanno chiaramente dimostrato gli millenni. bene
studi
geniali del Hommel e del VVinckler, che la religione babilodella nese antica era strettamente collegata ad uno studio continuo dei moti dei vari astri. I moti della luna e del sole volta celeste e erano quelli che regolavano rigidamente il calendario, e fissavano
le
numerose
feste
i
annuali:
la
primavera,
l'autunno,
solstizi
e gli
equinozi erano
noto oramai
Un
rica
ci
165
altro indizio
Oppert,
quale studiando
rapporti
e
esistiti
(cfr.
antichissima-
mente
tra
Sumeri babilonesi
162;
l'Egitto
Congrcs de
De Morgan,
210) rilev
come
il
Sumeri gi
in detto
come
primi a dividere
il
cammino apparente
sono appunto
mesi, quindi, e
attraverso
ognuna
parente, passa
il
il
Anche
loro
numero
di
di dodici
furono inventati e
1
fssati
dai Babilonesi,
come
ore, e dell'ora in
60 minuti.
fu
punto
la religione astrale
natura
si
mondo sembra
di
di
in
noto per
primavera,
lunghi
secoli
sole,
all'equinozio
si
compie
un
ciclo di
non
La
differenza annuale
il
ma
con
moltiplicarsi degli
anni e dei secoli, questo moto lentissimo del sole viene riconosciuto da quanti studiano la volta celeste e conservano memoria dei fatti astro-
Questo facevano appunto gli antichi Babilonesi e con la massima diligenza perch nel loro culto costellazioni, calendario e feste religiose, formavano un sistema strettamente connesso. Quando perci il sole nel corso dei secoli non ritornava, all'equinozio di primavera, nella medesima costellazione di prima, Babilonesi erano costretti a rinnovare tutto il calendario ed a riformarlo con le loro osservazioni astronomiche. Cos il re babilonese Nabona.ssar, a mezzo I' vai secolo (precisamente nel 747 avanti Cristo), dovette cambiare il calendario, perch il sole all'equinozio di primavera non era pi come prima nella
nomici.
;
ma
sappiamo che il grande re Sargon I, fatto anche lui una simile riforma, perch il sole, all'equinozio di primavera, non era pi nella costellazione dei Gemelli, ma era passato
in
Win-
si
era valso di
di
tale riforma
in
per
Marduk,
luogo del-
tardi
i6
risulta
insegnarono ad
altri
popoH; ne
che
in et anti-
anche prima
di
immigrare
in Babilonide,
quando
in
merciali e
non colonie
in
al
momento
dire.
della
comparsa
Ram-
menteremo innanzi tutto quel che il Winckler ha giustamente rilevato {A. O., I, 5) cio, che, se una coltura pu essere
salita
in
ci
che riguarda
bi-
scrittura,,
spontanea
non importazione
straniera,
periodo di preparazione e di
nelle
misteriose
dell'Ame-
con
loro grandiosi
antico
della
monumenti
(Sin).
religiosi, le strade
l'altro
assai
i
pi
Luna
Ora,
come
risulta
dal
Sumeri avevano avuto, prima di Sargon, un calendario, il quale partiva con l'equinozio primaverile, quando il sole era nella costellazione
nome,
dei Gemelli.
Da
calcoli
astronomici
si
ritrae
adesso che
prima
di
a dire nel 6000 circa avanti Cristo gi in quel tempo dunque i Sumeri avevano osservato i fenomeni astronomici connessi con il moto apparente del sole ed avevan fissato il calendario. Perci sin da questo remoto periodo noi dobbiamo presupporre presso Sumeri un grado assai elevato
i
molto antica, perch solo in questa possibile si formasse una disciplina astronomica tanto precisa: l'astronomia una scienza a.ssai difficile che richiede lunghi secoli di osservadi coltura
ed una
civilt gi
zioni costanti
ed accurate e
la
poc'anzi,
del
quali
pongono appunto
ci
la
fondazione di
lo stesso millennio.
ci
fanno
sostare maravigliati
civilt
sumerica,
le
avuto
la quale avanti di piantarsi nella Babilonide deve aver sue primissime origini in qualche altra regione marittima, in
dei
i67
meno
inizi,
pari a quelle
statario, eb-
Romani,
il
loro complesso
organamento
ai
suoi
comprendere dunque che cosa avvenisse Sumeri si fissarono merin quei tempi remotissimi, quando canteggiando nella Babilonide, e si fusero con i Semiti
i
Sumeri).
Per
creando
la civilt babilonese,
dobbiamo
figurarci
la
una
lenta,
Sumeri con
popolazione
moni
misti.
Le donne
agli
si
trattive
speciali
belli,
occhi
dei
non
fossero
come
pu intravedere
Meyer: erano
con lunghi
uomini con
la testa rasa,
senza barba n
baffi e
nasi adunchi.
Ma
Sumeri formarono
la
la casta
regnante,
come
sovrani, sa-
e via discorrendo,
mentre
molta
artigiani erano
padroni unirono
mano
mura
di fango, l
ovunque
una piccola
permetteva d'innalzarsi
sopra
il
i6S
livello del
ebbe principio quel meraviglioso sistema d'irrigazione e di distribuzione delle acque, merc canali scavati dalla mano
dell'uomo e rinchiusi entro altissimi argini.
probabile che
mate
in
un certo
modo
la
guida e
in
mano
perfezion
si
mondo
forse
non ha mai pi
Pi
tardi,
visto, e
a partire
del
se-
Cristo, successe
un periodo
di con-
di tanto
in
ripristinare
il
completo funzio-
namento
dovremmo
e dei
grado
di civilt dei
Sumeri
loro sudditi
semitici,
tanto
barbari
i
una
Sappiamo
infatti
che
la
la
costa arabica
Samak, presso
il
ed anche
driss, 24),
Magan (Hommel,
Gricn-
provato
dal
e nota
i
169
(cfr. id.
iB
Come
il
indispensabile
trale e settentrionale
medesime
ragioni
Sumeri.
in
:
L'immigrazione semitica
Babilonia fu quindi un
fe-
nomeno semplice
toccati
dall'
e naturale
di
iniluenza
una
civilt
pacificamente un'emigrazione
rite
interna
impove-
Come
appresero
religiosi e perfino
il
per imitare
il
Semiti
in principio, di porre
il
verbo sempre
(Hommel,
la
Grniidriss, ig-20).
marea
semitica, la
quale pacificamente
ma
anche
in
modo
irresistibile,
aveva
Non
ma
dunque da parlar di invasione armata semitica, bens di un continuo mescolarsi e sopraffarsi delle due
si
ebbero
conflitti
sociali fra
per ragioni
locali.
i
biamo memoria
stinti
in alcuni tra
politici locali,
non nettamente
di-
da
caratteri etnici
del paese, tra gli antichi padroni sumeri (ridotti oramai alle
lyo
famiglie
principe-
sche) ed
Semiti immigrati,
Forse fu
dissidio che
sempre
la vittoria dei
nuove
il
ma decaduti e senescenti, sono spazda nuove onde popolari pi giovani e vigorose. I Sumeri adottarono la lingua semitica e divennero con tempo in apparenza Semiti come tutti gli altri: probasi
bilmente
alla
quale in maggioranza
in
mano
rica e
potere.
La lingua sume-
molte usanze,
si
Babilonide
credenze dei primi occupatori della conservarono nella religione, nella liturgia, in
riti,
gene-
si
parl e
si
scrisse in
sume-
latino, per parecchi secoli dopoch la societ romana non esisteva pi.
si
si scris.se
veri
pi non
esistevano, cos
parl e
Le
stirpi
un
completa solo 3800 avanti Cristo, sebbene anche allora Sumeri, come casta dominante, quaU antichi padroni del suolo, pi
dopo
di
il
a prevalere precariamente sulla marea semitica che li travolgeva (cfr. Rogers,History of Bob. and Ass., I, 356 e segg. Winckler, in A. O., annata II, fase. I, pag. iij. Queste reazioni furono
;
una
volta,
con grandi
sacrifizi riuscissero
la
maggioranza
dominanti sumeriche,
171
revolmente, scomparvero
alfine vinte
gate dalla crescente inondazione semitica. La lunga durata del conflitto fra Semiti e Sumeri, per
eflfetto
Se-
degli
specialmente in principio, pacifica infiltrazione avvenuta durante secoli di rapporti commerciali ed amichevoli (cfr. HilY>rech.t,
Exploradon
in Bible
Lands, 545-546).
Come ha bene
nomadi semiti erano barbari, osservato il privi di qualsiasi coesione poHtica e militare; onde le loro azioni militari contro i confini sumerici devono essere state
Winckler, questi
della stessa
le piccole trib
confini dell'
impero
i
otto-
facile allontanare
pre-
ma
assai pi
dificile
impedir
la
lenta immigrazione
di Semiti entro
loro confini,
ed operai a mercede. Tale opinione trova una conferma nelle molte iscrizioni cuneiformi, compro-
come
vanti
pacifici lavoratori
come l'Arabia
debba
Winckler
A.
O.,
annata VI,
fase.
I,
pag.
i
12).
Semiti
la coltura
sumerica e
si
unirono con
migrati dalla penisola arabica durante l'occupazione sumerica del paese. Allora
civiliti
i
sudditi antichi ed
nuovi venuti,
in-
In principio
nel sangue,
nuti pi
ma
div^e-
ricchi,
altri
meglio
disciplinati, e
avendo cliiamato
in
soccorso
Semiti d'Arabia,
e maggiori,
i
sempre novelle
lennio, rimasero
ed
dopo pi
di
un mil-
Sumeri
avla
Babilonide, ossia
fatti
Cristo,
vennero due
d'eccezionale importanza:
ossia
l'uno
monti persiani;
e,
mille anni
dopo
(cfr.
De Morgan,
civilt egi-
mit tra
la
le
nota 65^
LXIII, igog, pag. 524-529): nei monumenti e nei ricordi di quell'et remotissima le tracce delle influenze
in
ZDMG.,
e segg.). Si
pu persino
sta-
bilire
ondate successive,
dente
ai
neolitico, corrisponle
ultimissime
(De Morgan,
Non
fu
invasione
puramente semitica,
ma
dovuta o
gl'invi pe-
Mar Rosso,
occuparono
la valle superiore
egiziane
p.
De Morgan,
all'
236
Semiti, apportatori
vi
Egitto dei
civilt,
Rosso
allo stretto di
173
il
]\Iar
Bab el-Mandeb,
nuova
pal-
sono motivi
vennero
i
in
pi
volte,
quando
che
si
suppone fossero
i
razza libico-mediterranea, ed
esser divenuti
primitivi, e chiusero
zioni armate,
dando principio
egiziane.
legami
pri-
la
Babilonide
un periodo lunghissimo, molte volte secolare, in cui era per la maggior parte una palude, composta di isole melmose
pili
meno
dove
ietto e
si
costitu
una comunit a
se.
conserv in
in
223).
Le
une
dalle altre,
ma
oggi
diremmo
di
spiegheremmo
l'in-
certato
174
delle
da
al
quanto sappiamo
che una
conseguenze
mente
4000, fosse la
di-
e,
dopo un periodo
di
anarchia
sempre pi vaste
il
e pi potenti fino
re di Kish, Manishtusu,
la
dominare tutta
Babilonide
le
Ma
prodezze
cessori
Sargon
di
Agade
(')
il
e poi
Naram-Sin,
la
Mesoal
(")
Le memorie che
e.
abbiamo su Sargon
di
Agade hanno un
stesse
iscrizioni,
Come sappiamo
dalle
sue
l'impero da
lui
appresso un re babilonese pot vantare. Tutta l'Asia Anteriore fu a egli penetr fin nel cuore dell'Armenia, e non contento lui soggetta
:
dominare 1' intera costa mediterranea in Siria, allest una flotta e fece una grande e vittoriosa spedizione marittima di ben tre anni non si sa dove, forse a Cipro o a Creta, oppure nell'Oceano Indiano ritornando carico di bottino e di prigionieri. (Cfr. Winkler neU'^lie Orient,
di
Suo
annata VII,
fase. 1,
pag.
delle glorie del padre, anche egli peracque del Mediterraneo (?), domin tutta l'Asia Anteriore tranne l'Asia Minore e l'Egitto e compi una grande spedizione in Arabia, che sembra essere stata quasi intieramente da lui sottomessa. (Cfr. Winckler nell'^. O., annata VI, fase. I, pag. 12 e segg. annata VI, fase. II, pag. 91.
figlio
Naram
Sin,
emulo
le
dionale (Sumer),
175
dobbiamo scorgere una delle fasi pi spiccate dell'immigrazione semitica. Ondate di Semiti prorompenti dall'Arabia, trovando difficile l'ingresso nel paese di Sumer,
si
rovesciarono pi
al
di
Akkad donde
verso
il
poi
sud,
Se-
miti
Il
piombarono
in questi
trionfanti sul
di
Sumer.
vede
Winckler {Alfe Orient, annata II, fase. I, pag. lo-ii) due imperi o un resto o una ricostituzione di
politico creato dalla popolazione presemitica
un vasto dominio
Ma
il
De Morgan
I
(1.
e, pag. 241)
Sargon
il
come
il
storia,
i
primo imperio
un uomo
solo.
tro-
tutti
viamo
tentativi per
sumerico-semitico di
sic-
Sargon
verso
il
come la prosperit della bassura Tigro-Eufratica dipende per la massima parte dal dominio assoluto della via commerciale
fra
il
Golfo Persico e
il
terri-
un solo
una
storica.
Questa fu
la
ragion
campagne
e
i
Roma
Roma
(Bisanzio) ed
di
musulmane, e
dell'Islam in poi.
Le
gevano
rato se
medesime che
vi:
Asia Anteriore
alla
dimane
non unite
sotto
176
Ommiadi, degli Abbasidi ed oggi ancora dei Turchi Ottomani sono risuscitazioni, anzi quasi imitazioni di una tradizione babilonese, e questa a sua volta forse una ripetizione
di
al
4000 avanti
Cristo.
[Rapporti d'Arabia
coti
In
dire
vale a
modo
ed
esistite tra
modo
trasfor-
mazione un
ma
di
serti
un modo
da
di
vedere erroneo
ritenersi invece
come elemento
fat-
vSe
ancora
ai
tempi di Mao-
la
pensare che
siffatti
assai
177
tratti del
,
quando immensi
pi lardi, dai
suo
dipendevano
nello
di
Da-
quindi d'Arabia da
:
riscri-
noi possiamo
i
soltanto sfiorare
cipali.
il
grande argomento
e toccarne
punti prin-
Se consideriamo bene siffatta conclusione, dobbiamo convenire che non poteva essere altrimenti. Non era possibile che
sulla costa orientale
come
popolazioni
dell'interno e quelle
fossero
Quindi
ad-
allontanato
sempre diminuendo d'importanza, man mano che l'Arabia divenne pi arida, pi povera e pi deserta, perch la Babilonide aveva sempre
prova convincente
di
meno da temere da quella parte. Una quanto asseriamo troviam negli annali
quando
i
ed obbligarono
guerre.
gli
Assiri
ad innumerevoli e costosissime
i
Lo stesso insegnano
i
rapporti fra
i
Sassanidi e gli
gli
Arabi, e pi tardi
scismatici,
rapporti tra
i
Califfi
Abbasidi e
Arabi
Egira.
178
paese
allu-
una
civilt
progredita
minerali.
La mancanza
paese
stato
umida
e bassa,
sembra essere
coltivazioni boschive.
Sappiamo perci
i
so-
somme
di danaro,
e continue cure alla creazione e conservazione di boschi e giardini artificiali nella Babilonide
(cfr.
Delitzsch,
Wo
lag das
Paradies, 95-96).
contendeva
deva
la
Babilonide
marmi, metalli e minerali preziosi come oro, rame, via discorrendo, abbondarono sempre in Arabia.
gemme
Cristo, fino a
dei monarchi
alla
assiri,
gione
quale di preferenza
le
rivolsero
dopo
il
se-
Cristo,
il
inaridimento.
di
179
Regnante Gudea
Lagas
nella Babilonide
il
palesi, ore-sacerdote
fornivano di cedri
gli abitanti si
legnami
da costruzione dall'Arabia
statue da
Magan
(in
Nagd
o la regione
confine sirio-palestinense e
Quale produttrice
dirsi,
di
primato assoluto e
finora
montagne
del-
l'altipiano iranico,
alla Babilonide,
e sebbene
rali e
ricche in mine-
Babilonesi
come paese
di
rifornimento.
di
Agade,
l'
ai piedi
i
Ba(')
come
e preferirono
dello Zagros
popolazioni
difficili
montanare
dell'
Elam
rendevano
degli
gli
Per Sumeri brbilonesi l'Arabia era il Dingirra-ki , o terra Dei. Tale denominazione d'Arabia era comune anche presso Egizi, che solevano chiamarla Ta-nuter , ossia terra degli Dei.
(')
i
il
termine Dingirra
ki riferi-
che anche il re sumerico Lugal-zag-gi-si (circa 4000 avanti Cristo) vantasi d'aver assoggettata, chiamandola sempre la terra degli Dei icfr, Hommel, Aufs. u. Abhaiidl., pag. 281 e seg.). Tali scoperte hanno un immenso valore storico, perch rivelano come Sumeri, Babilonesi semiti ed Egizi, in et quasi preistoriche, considerassero l'Arabia
come
perci
necessariamente come
il
in parte
anche della loro razza. Si comprende perci anche meglio come e perch in Arabia ponessero anche Sumeri e Semiti la leggenda del Paradiso terrestre.
vano. Inoltre
i
i8o
come
gi
amato
paesi montuosi.
quando
Sumeri domina-
vano
di
la Babilonide.
Perci
di
un Naram Sin e
pacifici rapporti
commerciali con
la
Sumeri vennero a
la
stabilirsi
prima migra-
in
si
modo
una
dei
La
nostra imperfetta
vieta ogni
Semiti della
si
anche
in
Mesopotamia
non
si
ma
i
se
avessimo
in
mano
documenti
numerosi
tali
o tumuli mesopota-
mici,
avremmo
nostri
annata
II,
fase.
I,
pag. 22
i8i
osserva giustamente che, siccome nei tempi a noi conosciuti la civilt del paese fra i due fiumi, la Steri dei Babilonesi
(r= Mesopotamia) era profondamente imbevuta di civilt sumerico-bablonese-semitica, l'influenza morale e politica degli
Stati della Babilonide
fin dai
pi remoti
Tigri.
le
lecito
diverse
migrazioni ed
gione mesopotamica.
supporre che
se,
Non
il
il
come vuole
Meyer,
Semiti
si
trovarono
dei Sumeri,, di l
devono essere
infiltrazioni
grafiche
avvenute
ai
dove
meno
mettere
da
merica che
essi
avevano
assorbita.
i
Semiti immigrati
in
Mesopotamia ed
in
Assiria, vi penetrassero
grande
nemmeno
traversare
le
Babilonide, ci non
di
Suez
(cfr.
De Morgan
215-217).
Non
l82
ci
progressivo impove-
moto centrale
di
si
propagasse
di trib
in
come
il
le
onde
un lago,
le
une sospinte
le
dalle altre.
Ne
deriva perci
orde migranti
fossero,
e che
meglio conoscevano
che
i
paese da invadere.
chiaro
d'altra parte
poco numerose,
le
sovraggiungendo
in schiere
proprie ca-
mitizzandole.
Notevole
altres
tal
il
proposito
come
i
stato osser-
si
sempre ad evitare
di
grandi gruppi
montuosi.
Il
Semita
direzioni,
ovunque il paese fosse pianeggiante, ma in ogni direzione pose un limite alla sua espansione non appena vide
ergersi dinanzi
caratteristica,
rinnov,
le
come
conquiste
bene interpretiamo
le
scarse
memorie
frate sui
Naramsin,
da
tutti
altri
domini
di
varia natura e di
i
varia estensione,
ma
prevalentemente semitici,
quali
conservarono fino
sovrani semiti per
a'
iS3
re-
pi
come
antica
vorrebbe
il
De Morgan
ha una
storia
forse pi
ancora della Babilonide, sebbene popolata da razze non semitiche, rimase tutto questo
tempo
circa
ma dopo
un lungo servaggio,
la
2300
C, grazie al Kudur-Nakhunte,
a.
sua indipendenza,
i
ma
tramuta-
mica gett
alcuni
(cfr.
lo
scompiglio tra
le stirpi
semitiche,
e,
secondo
De Morgan,
nuove
sfuggono purtroppo,
ma
1500
a.
C. videro
un grande movimento
Asia:
movimento che
il
se in parte fu
lande sempre pi
sterili,
prin-
un periodo storico
il
quale
si
distingue in vari
ci
modi
dato sa-
comprende
il
il
fase,
pag. 14-15;
De Morsi
La
d'immigrazione
suol
si
chiamare
sebbene impropriamente
la
dalla quale sorse la
iS4
cosiddetta
quella dell'ormai
tore,
il
famoso re Hammurabi,
grande
legisla-
Mos
della Babilonide.
Questa designazione
inesatta,
di seconda migrazione sicuramente non solo perch noi ignoriamo quante migrazioni in
anche perch la corrente di migrazione semitica nei tempi preistorici fu pressoch continua,
e senza divisioni molto precise.
realt la precedessero,
ma
il
nome
il
di
200
in
emigrazione semitica agli eventi dopo Babilonide per vari motivi ed ordine di fatti.
il
seconda
ventesimo secolo, nei nomi dei sovrani della cos detta prima dinastia babilonese noi troviamo elementi semitici assai pi puri che non nei nomi
et precedenti
di
;
partire da circa
di tutte le
ha una sola spiegazione possibile, ed presupporre una nuova infiltrazione semitica, anzi addici
avvenuta in proda sommergere quasi la popolazione preesistente. In secondo luogo la nuova dinastia che ebbe
porzioni
cos grandi
sede nella
citt di
Babilonia
il
importanza
grandi conquiste,
di
merc
le
quali
restaurato
vasto
impero
Sargon
Naram
Sin, dal
Mediterraneo
al
Golfo Persico.
re di Babilonia
i
Sotto lo scettro di
Hammurabi,
le
(citt),
confini
La grande fama
di
Hammurabi
in particolar
alle
gloriose conquiste,
ma
Il
modo ad un
tempo
suo.
tumuH
e
di
De Morgan,
dest
mondo
iS5
E
evidente
umana
non
politico, e
caratteri d'un
dinastia babilonese
diati,
imme-
nella
Il
Winckler
massa semitica gi stanziata nel bacino dei due fiumi. (cfr. A. O., annata II, fase. I, pag. 14) ha giugli
Ommiadi:
la sp'ccata so-
che
che
cade fra
il
2500 e
il
1500
Canaaniti ed
Fenici, con
quali pochi
secoli pi tardi
gli Ebrei. I
Canaaniti
Fenici,
marinari e pescatori
A rad
e Dil-
mun
forse principal-
commercio,
alle
coste
mediterranee,
traffico
Del pari
migrazione
primi-
questa
seconda
lasciassero circa
tiva,
la loro patria
Edom
dando
regione
Mar Morto,
alla
11.
trasferissero
nuova
patria
il
nome
dell'antica (cfr.
Hommel, Aufs.
e segg.).
A
tori
i86
Pastori,
detti
al-
appartiene
celebre
invasione dei re
Hyksos,
in Egitto,
dove
il
dal-
devastarono selvaggiamente
di
gli abitanti
avevan
di pi sacro,
(De
Egi-
Morgan,
ziani
259),
Gl'invasori
secoli
si
II
dominio
fu per gli
un periodo
varie
le
di tetra miseria e di
perpetuo obbrobrio.
Le
fasi caratteristiche
costituiscono
venne
verso
{cfr.
infatti,
come
si
da oriente
attra-
di origine
non semitica
II, fase. I,
Winckler, A.
anno
II, fase. I,
Aggiungi
bilonese,
il
fatto
che
nomi
creata
hanno forma e
(cfr.
Wini
A.
O.,
anno
I,
fase.
I,
altra parte
mana
adunque
la pi
grandiosa
che pi
si
iS7
delproprie sedi che fecero gli Arabi sotto i primi Califfi dell'altipiano l'Islam. Tutto il mondo antico, dalle pendici
alla iranico fino all'Egitto, all'Africa, all'Italia ed
Spagna,
infatti
ne sent
le
oltre ai rivolgimenti
da noi ora accennati e propri svolse anche, per opera dei 1^ eemigranti semiti in tutto
il
la diffusione di
bacino mediterraneo. Salpando almeno di razze asiatiche fortemente imbevute di coltura babilonese,
vennero sicuramente
di popoli,
in conflitto
con
la civilt cre-
trascinate dal
grande
movimento
:
fondarono probabilmente quella etrusca allo stesso tempo sorsero le colonie semitiche in Africa Cartagena e e in Spagna, donde poi nacquero Cartagine, via discorrendo (cfr. Winckler, A. O. anno I, fase. I, pag. 12;
anno VII,
fase. II,
Dalla vastit
dunque o
emigrazione dobbiamo arguire che speciali cause abbian conDobtribuito a imprimerle un moto s poderoso ed esteso.
biamo
si
for-
tentissimo impero sotto la prima dinastia babilonese (quella in parte l' impero novello in parte agevol, di Hammurabi)
:
contenne
altri
popoU
J\la
arabici e forse
delle
orde semitiche.
quando questa
prima barriera croll per interno disfacimento, le forze di espansione accumulate e rese pi intense dal lungo ritegno, eruppero con violenza tanto maggiore e travolsero tutta
l'Asia Anteriore in
una sanguinosa anarchia. E certo che nel caso presente, accadde il contrario di quanto osservammo nella cos detta prima emigrazione la novella comparsa dei
:
mano
ar-
mata con
Ma
le
i88
peggioramento assai sensibile del clima arabico, accompagnato certamente da fortissime convulsioni politiche nell'interno
della penisola.
Hammurabi
Ba-
Esse furono,
in altre parole,
una
di quelle
periodiche
tormente umane,
ma
della quale, nel caso presente, giunta sino a noi un'eco pur-
E come una
tempesta
Non
si
la cos
politici del
furono
svolse ora in
modo
pacifico,
Per cogliere nel vero dobbiamo rappresentarci l'emigra2one dei Semiti dall'Arabia
dall'interno
della
come un
non
pu
ci
sono ignote,
il
movimento
od un insieme
il
di trib, riuscirono
ad imporsi con
lasciando di s
storia.
armi e con
numero
nei
paesi
invasi,
nome
pi durevole e traccia pi
luminosa nella
Da
ci
iS9
il
venuto l'uso
l'
di
distinguere con
di
nome
di
una nuovti
altri
emigrazione,
esodo
un gruppo
di trib
che pi di
Ma
negli
potremmo chiamare
l'
luminosi,
nel
moto
esterno vi fu poi un
le
perpetuo emigrare di
pi oscure,
politici,
confini e
ad
internarsi,
come nomadi
di ventura, entro
paese
col-
quando
da pioggie, e
vi
pascolavano
ma
si
nomadi lentamente
si
tramu-
bestiami,
si
Di questi
fatti
che
si
ripetevano a mi-
su
tutti
non ha conservato precisa memoria, ove se ne eccettuino alcuni casi particolari, ad uno dei quali vogliamo special-
mente accennare, a quello cio degli Ebrei. Con il nome di Khabiru essi appaiono fra
il
1
il
2000 ed
di
nomadi
bellicosi
che tentano di
come Beduini dell'Evo presente, quali nomadi temuti dalle popolazioni sedentarie cui ceri
cano
d' imporsi.
I90
dai
ai loro
Tale
il
sovrani
Egitto,
dopoch
i
gli
Hyksos erano
il
niliaca
ed
noto come
al-
nome
di
dalla peni-
questo
il
periodo cui
Promessa,
la
sissima questione se
non
dir nulla in
questo luogo
ma
famosa
sia
un docu-
mento di gran peso per dimostrare che gli Israeliti non si movessero dall'Arabia, perch appunto si battevano in Palestina contro gli Egiziani, in quel periodo durante
la
il
quale
il
Bibbia
li
Fadi-
raone. In ci
la
mora
voco
model-
lo stesso
i
nome, Musri,
da
ci tratti
in
errore,
tradizionisti
posteriori,
il
colorito
egiziano,
il
Nilo,
O
si
forse solo
in Egitto,
una frazione
tempo
popolo vi
trovasse.
191
non
ci
Ma
le
riguardano
di
grande
rammentare
della Terra
28),
secondo
nella
il
Mos
dalla
Trans-Giordanica (Deuteron.,
le
XXXIV,
para-
gonino
che invece regna oggi dal monte Nebo sino alle porte stesse di Gerusalemme. O lo scrittore bibHco ha smisuratamente
esagerato
le bellezze della Palestina,
il
o,
come
noi riteniamo
pi probabile,
chma
il
zione ha perduto
Interpretando poi con una certa larghezza le tradizioni bibliche sull'ultima fase dell'Esodo, chiaro che gli Ebrei,
poco prima
di entrare
in Palestina,
settentrionale; e questa supposizione trova la sua conferma nelle memorie sul JNlidyan, sui rapporti di Mos con gli abitanti di quel paese,
dove
i
re di
Midyan. Non
forti
nemmeno
im-
Ma
gli
Ebrei,
Khabiru
delle
lettere di Tali
al- Amarna,
erano soltanto l'avanguardia di altre e pi numerose ondate di popolo che, sospinte dalla fame, dal cuore dell'Arabia do-
vevan
non gi
di
sulle
traccia
degli Ebrei,
dire che noi
ma
pi verso
il
maggiore intensit
migratoria, che
Essa
fu pi
192
nome
com-
d'Arabia
(cfr.
O.,
anno
I,
pag.
ii),
come nomadi
stabilitisi
premuti
da
altre
lo
Mesopotamia settentrionale
di
La grande importanza
quando
si
questa immigrazione
risulta manifesta,
consideri
la
come
la
lingua ara-
e tale
la
venuta
Sino
al
tempo
Babilonese,
testano
le
fabeto era
ba-
delle
per nel
popolo
si
diffonde, per
l'
e per propria
spontanea genesi
nuovo idioma
schiettamente fonetico.
alfabeto
il
La rapida
il
e vasta diffusione
del
nuovo
avvenne
in
continentale tra
Golfo Persico e
Mare Mediterraneo,
il
perch appunto
la
corso
medio dell'Eufrate e
la
traffico
bedue
le rive
193
era appunto nelle mani degli Aramei, che popolavano amdell'Eufrate medio.
mezzo
al
gli
tutti
mezzi di trasporto,
i
Grazie dunque a queste circostanze, in Assiria e in Babilonide la lingua corrente tra l'xi e il IX secolo avanti Cristo
il
hnguaggio semitico-babilonese
come
il
l'elemento semitico.
Contemporanei, o
i
circa,
si
li
steppa
ad oriente
come di nomadi aggirantisi per la di Damasco. Frazioni di questa nupenetrarono poi nella Babilonide
merosa
e potente
stirpe
abbiamo
notizia di
un
sponda
dove lasciarono
nome
di Sittacoene
ad una
come contemporanea
s
a quella degli
Suti,
della
nuta dal cuore della penisola arabica, donde, espulsa dal continuo impoverimento del paese, mosse verso est ed occup
13
le regioni pi orientali d'
i
194
si-
due nomi
di
lungo
le rive
stabil
lungo
il
Poco prima
infatti del
viamo gi
la quale
T.e
stabih-nente fssati
di Caldea.
nuove
un numero
da perenni
conflitti fratricidi
ed
in lotte
con
tutti
vicini,
formarono un centro
di continui disordini, e
compromisero gravemente
leghi. Allora
la quiete della
Babilonide, ogni
e potente,
Mira
Semiti fu certa-
tamente
ed
il
Babilonide
in particolar
I.a
modo
della
metropoh
si
principale, Babilonia.
il
Hi e
i
il
pi numerosi ed intraprendenti, e diedero assai pi filo da torcere ai re d'Assiria che i Lakhmiti ed i Ghassanidi in-
ai re di
i
Persia ed
ai
Cesari di Bisanzio.
II
veri e propri
Arabi del
millennio
il
numero
sterile e
deserta,
ci
riconfermano quanto
le
le
favorevoli,
anzi da
permettere una
agricola, dove oggi pando una misera vita,
'95
in
fame
la sete.
La comparsa degli Ebrei in Palestina, dei Suti in Siria, degli Aramei in Mesopotamia e dei Caldei nella Babilonide,
unita alla grande espansione del famoso impero dei Hittiti
(
Cheta o Chatti,
l'
interessantissima comu-
in Mtteilungen
der Deutschen
11
35,
l'egemonia
lungo tempo non riconobbe pi un unico padrone. Altri grandi movimenti migratori di popoli nel cuore del continente
asiatico, vere
il
mondo;
simili a
e l'Asia
Anteriore ne risentiva
contraccolpi,
schiacciata tra le
ondate potenti
remote tempeste,
si
precipitavano
Lo
rico,
momento
le
sto-
sensi da popolazioni in
cammino con
armi
alla
mano, spinte senza dubbio dalla forza maggiore che muova gli uomini, la fame, forse quasi unico nel suo genere. Esso
ci
fa intendere in
come
le
quanto
peggiorate.
Non
secondo
196
[Gh
la
Assiri
il
loro
dominio suirAsia).
Per salvare
pericolo di soccombere
commercio trans-continentale, gravemente turbato da tanti disordini e da tanta anarchia politica. A questo grave compito si accinsero, al principio del I millennio avanti Cristo, gli Assiri, un ramo di Semiti; militare da tempo i quali, sebbene costituiti in unit politica e
remotissimo, gi prima di
Hammurabi
(cfr.
Fr. Delitzsch, in
ma
dotati, grazie
eccezionali virt
politiche ed amministrative.
Questo popolo, uno dei pi singolari nella storia dell'Asia Anteriore, che, pur assorbendo tanta coltura babilonese,
aveva serbato
le caratteristiche
pi genuine e pi ferocemente
aggressive della natura semitica, produsse molti e potentissimi sovrani, animati di tendenze assai bellicose e creatori
mai
visto.
La
storia
dell'Assiria
inter-
durarono, se risaliamo
alle
un millennio,
gli Assiri
ferocia sanguinaria da
volta inorridire,
ma
il
pratica-
mente ottennero
il
dominio
drammatiche
vi-
ginosi,
i
197
di foschi
romanzi immail
loro imperio
il
da un mare
sangue
a costituire
cuore dell'Asia, premevano sui confini settentrionah. Quando lo stato dell'Assiria cadde nella polvere, allora sopravvennero
i
Gli Assiri
di
loro
necessit di esistenza
comuni con
fu crudele e
Semita antico
Lo sgozzamento
XI, 15-16;
II,
a sangue freddo
d' intere
I,
popolazioni
(I,
Re,
;
Samuele, X-XII;
le
Cronache,
XIX-XX)
gli
Ammoniti
I,
forni per
2):
mattoni
Samuele, XVIII,
Cronache, XVIII,
che possiamo
sero questi
citare senza
addurne cento
altre. Gli
Assiri spin-
istinti
di cui
son pieni
Alcuni
re,
i
sur-Nazir-Abal,
rivolta e d'aver
ribelle,
si
vantano
di
inchiodato
pelli
sulle
mura
i
citt
senza contare
gli altri
mu-
rati vivi
ed
altri
orrendamente mutilati
modi. Delle
corde,
re fece
comdella
porre ghirlande
stessa
orrori,
citt
appese probabilmente
349).
alle
mura
(De Morgan,
Mi astengo
:
cenno
influ
persino sulla
dell'arte ellenica:
amanti
splen:
monumenti
la nostra
ammirazione
golarmente forte ed
efficace.
enormi furono
le ricchezze
Sotto
il
loro
dominio
di stridenti contrasti, di
drammatiche vicende
e di inenarrabili
;
orrori ed eccidi,
non
si
n mai se ne
in tutti
Ma
la
alti
e bassi
a potenti
sovrani, che
dominarono
il
civili.
fra
successivi do-
ai confini
d'Arabia ed allagarono
Mesopotamia,
traffico pe-
il
Questo
chissimi
ampiamente
fatti
Mesopotamia meridionale.
gli Assiri
altri del
il
Oltre gli
Aramei ed
palmente
per
nord per
ragioni
le quali
trale verso
199
le
intristita
da crudelt ripugnanti,
in-
contriamo nella
direi quasi di
un senso
di maraviglia,
noi la
i
ammirazione. Specialmente degna di nota per spedizione di Sanherib, nel 702 avanti Cristo, contro
il
Kaldi, in cui
scempio
di villaggi,
borgate e citt sul lembo d'Arabia, dove oggi stendesi uno squallido deserto, e dove allora rigogliosa germogliava una
vegetazione capace di sostentare una numerosa popolazione.
Furono
distrutte 76 citt,
in esilio
189).
Se mirabile fu la pertinacia degli Assiri nel difendere e consolidare il loro imperio, altrettanto sorprendente fu quella
dei Kaldi,
i
incursioni devastatrici
com-
spontaneo
di rinforzi
sempre ritornare
pato babilonico e fondarono, con Nabucadnezzar (Nabuccodonosor) il grande impero caldeo, che si estese dall' Egitto
all'
altipiano iranico.
probabile che nel corso dei sei lunghi secoh, durante quali i Kaldi lottarono contro i loro avversari in Babilo-
immi-
a battersi con
propri Arabi.
L'impero
Nabuccodonosor,
il
primo
re
come
quello fondato da
Hammugli
arabo,
il
modello che,
altri
Arabi
il
ricostituire sotto
ca-
{Caduta
Asia).
i
dell' egemonia
semitica e
il
ii
valsero
dunque
Kaldi,
quali, impadronitisi alfine della Babilonide, fondala pi celebre dinastia babilonese, la dinastia
il
mondo
famoso Nabucadnezzar,
:
il
grande
ri-
stauratore di Babilonia
Gerusalemme
Medi
men
di
in
Ma
potenti
segui-
rono
al tra-
monto
sori,
finale
dell'
Roma
da un
lato,
Parti,
met del
III
secolo
dell'Era Volgare,
il
di
un millennio
Semiti languirono
come
servi di domina-
zioni straniere,
l'avvento dell'Islam,
difficili
a indovi-
sull'Asia Anteriore.
probabile che ci
si
dovesse
al fatto
che oramai
disponevano
poco prima
poco dopo
l'
Era Volgare
come
i
entro ad
i
una cerchia
i
di ferro,
i
che sotto
Persiani,
Greci,
Parti,
Romani ed
spezzare.
strare
La storia per di quel lungo millennio sta a dimocome il peggioramento continuo delle condizioni climanon cessasse mai dal tormentare gl'infedallo spingerli a cercare un'uscita da quella
abitanti e
Appena
alcune
turbe avevan potuto abbandonare le patrie steppe, quelle rimaste cominciavano a guardar con occhi gelosi alla sorte
degU emigrati
arabica
che
si
Gi
Arabi
fra
popoli da
lui vinti.
L'onore
di siffatta
men-
serio fra
dai loro
confini.
il
Tralasciando
di parlare
mi-
nori, tanto
nella
Palestina meridei
Romani
Rosso
fatti
Mar
Damasco,
nella provincia
Ma se cessarono
fu interrotto
fini della
il
le
con-
imperiosa delle trib arabe di salvarsi dalla morte o dalla fame che le minacciava nel cuore della patria riarsa. Di questa
sit
romano
di
ma
prima
esaminar queste brevemente dobbiamo ritornare addietro per studiare con qualche maggior attenzione quanto avveniva in
Arabia
ed
Asia
modo
la nostra attenzione,
fatto
il
centro irradiatore delle migrazioni semitiche, per quelle ragioni geografiche la cui forza sarebbe oramai vano voler contestare
I.
(cfr.
Winckler, A.
O.,
I,
io).
di causa,
infe-
essersi
il
modo
alla
simile
vii secolo
di simili
tetico
Winckler gi rilevava con quel mirabile intuito sinlo distingue, e sono un fenomeno della pi alta importanza, che lo studioso di questi argomenti deve sempre
che
il
che
ci
moto
islamico, simile in
esposti.
detto,
che
moto etnico arabo-semitico si rivela sempre e chiaramente la necessit di distinguere due Arabie, quella orien-
tale e quella occidentale.
203
Questo concetto distintivo gi filologicamente propugnato dal Hommel e dal VoUers ha, noi vedremo, la sua ampia conferma nelle successive vicende Delle due parti d'Arabia, la prima, od orientale, storiche.
riversante
suoi
popoH
Mesopotamia
comprende
come
i
un nastro lungo
Palestina.
ai
le
suoi
Vedremo
ripetersi
chiaramente
:
lo stesso
fenomeno
esso deve le
dall'altra
sin dai
momenti pi
come vedremo,
vero significato di
dell'
Islam.
vanno sempre pi
conformando
il
come
si
popoli del-
maggiore
e pi efficace di
quanto
sinora sospettato,
modo
negli
Medio Evo
ai giorni nostri.
si
storia antica.
sempre meglio questo aspetto fondamentale della Pi anzi risaliamo nel passato, maggiore questa
si
dovr
la
rico-
feconda
anche
in
della preistoria,
il
204
modo
forse
V Arabia
di
orientale
ed
occidentale).
Premesso
come
la
questo,
tempo ora
quale principalmente
dobbiamo rivolgere
di tutti
i
la
madre
i
popoli se-
dotti le
sono
i
stati
avari,
ma
che
in
suoi
tranquillo e minuto delle sue rovine e delle innumerevoli iscrizioni di cui sono coperti
i
suoi monti.
Purtroppo
la
ap-
prossimativa
ciali
delle
commer-
e parallela al
Mar Rosso
ma
sull'altra parte, di
gran lunga
maggiore
in superficie e
il
centro ed
il
versante
orientale
della
in
quanto che
i
giusta
lume
tale.
ci
di-
si
le
danno
esista,
sulle
pu
Il
dire
non
e quel
strappato,
tra molti
dubbi ed incertezze,
i
documenti babilonici.
le
giorno che
dotti
potranno percorrere
provincie orientali
d'Arabia ed
in particolar
205
la
modo
Jemamah, non
v'
dubbio
valore verranno che molte iscrizioni e monumenti di altissimo di cose arabe, e mi fu alla luce. noto a tutti gli studiosi
Beduini, ibn Bassm, ripetuto da un influentissimo capo di nella Jemamah, sino a Damasco, nel febbraio del 1908, che
in
figure
(maktub
nell'uso
comune
l'arabo
moderno non
di-
stingue scrittura da figure scolpite), ma distrutta dai fanatici figure, e che questa torre fu demolita e
pi probabilmente
Wahhabiti
di al-Riyd,
quali in quel
monumento vedevano
sa mai una obbrobriosa traccia del paganesimo antico. Chi quali misteri non ci a qual epoca risaliva quel monumento e
dai vandali avrebbe rivelato, se fosse stato possibile salvarlo abbastanza conosciuto teologici della Jemamah. poi un fatto
in
valli
jemamiane abbondano
iscrizioni scol-
misteriosa valle di alpite nelle rupi, e piena di rovine la che dalla Jemamah conduceva un tempo sino aljemen.
Dawsir
Lo
questa diviforme sul conto d'Arabia, confermando sempre ed occidentale, sione fondamentale della penisola in orientale che sembra riferirsi escluci offre uno scarso materiale storico alla sivamente al versante orientale, ai monti del Nagd, ed
parte pi setcosta araba sul Golfo Persico. Menzione della
tentrionale dell'Arabia occidentale appare nelle
sire soltanto
memorie
as-
quando
le
i
trate in
un certo modo commerciale che per venuti a taghare l'antichissima strada dello via di terra portava i prodotti preziosi dell'India e
Palestina, ed
re di Ninive erano in
ai porti
maggior parte
di
penisolri
206
i
che poi
Il
ci
due nomi
di
Jemen
e Higiz.
assai
quadro che
cercheremo
di costituire sar
in
monco ed
imperfetto
appresso
alla
la nostra
esclusivamente rivolta
matrice stessa
non
Le
ci
consta dalle
tura. In
la fornitrice princi-
come
pietre,
ma
in
un periodo posteCristo,
Asia Meridionale ed
in
Estremo Oriente.
le
Non
immersa
di
in condizioni politiche
molto primitive
ed
il
cammino
sul
terra
Ghazza
Mar Mediterraneo
Golfo Persico e
frate.
la Siria settentrionale
lungo
il
corso dell'Eu-
dentale e sulle
207
E
probabile per
politici
grandi sconvolgimenti
frequenti
nella
millenni
rire
avanti
Cristo
sospingessero
la
mercanti a prefe-
temporaneamente
il
Aden
attra-
versa
Jemen
il
Higiz. Difatti,
quando
l'incertezza poli-
tica nell'Asia
cio dalla
incursioni caldee che terrorizzavano e devastavano le regioni alle bocche del Tigri e dell'Eufrate, allora i mercanti defi-
nitivamente
si
dal commercio.
sin dalle et pi
remote
male
merci
stenza del
Mar Rosso
e della possibiHt di
giungere anche
ai porti
venti che
dominano nel
ar-
Mar Rosso
la logica
diti
rendono periglioso
e'
il
pi elementare
porto di
Aden
e
di
Elath (Haupt,
e nota
8)
Mar Rosso, cio da Aden sino ad Midian und Sinai, in ZDMG., 1909, pag. 506
Finch era aperta
la via
per
at-
la Babilonide,
E
il
politiche incepparono
verso
l'altra,
il
bacino tigro-eufratico,
mercanti
si
valessero del-
pi lunga e dispendiosa,
Il
ma
pi tranquilla e sicura
attraverso l'Arabia.
chma
allora pi
lungo tragitto per via
lande non ancora inaridite e
2o8
faticoso e attraversava
di terra
ricchezza e
dell'estensione
del
commercio, e
allestite
(cfr.
ogni
da Salomone con
99) in
navi fenicie
De-
litzsch, p.
merci preziose di
nelle
ricco,
loro
mani un
l'
grande
e ricco
da destare
il
in-
vidia e le
fenicio
brame
Salomone
e di
Hiram
ricco re
(i).
ma tracce
di-
Le miniere
di
jamanico e
indiano
l'
si
cal-
di 75 milioni di lire
un periodo
remotissimo preistorico
predominano, come
da
tanti
emblemi
ma
abso-
bondano anche
indizi arabo-semitici.
(i) Alcuni correggendo il testo biblico vorrebbero vedere in Hiram un re di Musri, o Arabia settentrionale. (Cfr. Encycl. Biblica, edizione Cheyne, IV^, 4682-46831.
due punti
:
209
resti,
sicuri
sono
con l'Arabia
con
l'India.
di
ma
in
suo potere
Anteriore.
il
traffico
Le
spedizioni di
Salomone
Ophir
Punt debbono,
aver
pu avere assorbito
s in-
genti quantit d'oro. Basti tale breve e fuggevole cenno per indicare quali de-
duzioni seducenti
si
ma
noi
dobbiamo
che
gli asiatici
delle
grandi miniere
oro del-
ed
in-
sin
da epoca
Incominciamo
come
immensa
semitiche
la
il
come
di
gran lunga
maggior parte
l'Arabia orientale e
le
moti
storici del
popolo
abbiamo accennato all'Arabia occidentale, quale luogo d'origine di una razza semitica emigrata fuori della penisola. Ne risulta che pressoch tutte
le
e assai probabilmente anche molte di quelle che ignoriamo, furono costituite da trib dell'Arabia orientale, includendo naturalmente in questo termine la maggior parte dell'Arabia
centrale,
la
quale,
come
si
gi
notato e
come vedremo
ra-
megho
alla
in
met orientale
Arabia.
dello sdoppiamento d'Arabia nello studio della carta generale della penisola, ne vediamo la ragione e la giustificazione. L'Arabia, frammento
, fisiograficamente parlando, un'alta terra o tavolato ricinto da orli montagnosi e
distinto
in
il
montagnosa
che, dal
al
Jemen
Midyan
presso
al
il
nord, corre
parallela
(di
Mar Rosso
Golfo Elanitico
Aqabah), costituendo
monti
del Jemen, dell' Asir, del Higiz e del Midyan. Questa ca-
una
linea di
due parti
di assai ineguale
La
occidentale
gnosa e
le
molta esattezza
il
predetto confine,
dovremmo qua
e l al-
largare la striscia
tratti del-
quando veniamo
alle parti
pi
alla
Palestina.
cosa di
Ma
tale irregolarit in
mon-
tagnosa (Jemen-Higiz-Midyan) e
il
Mar Rosso.
distinte,
Se paragoniamo ora
notiamo subito
l'
le
immensa
in
essenza pia-
neggiante, molte e molte volte pi vasto dell'Arabia occidentale, che, tranne la zona strettamente marittima,
sempre
sue
di-
montuosa, e
mensioni
feconda matrice
di
popoli
all'Asia
gravitato verso
il
bacino Tigro-Eufras'
immerge.
D'altra parte
stata assai
spieghiamo come
meno
perch queste
Dal nostro esame abbiamo a disegno esclusa una terza parte di Arabia, la quale storicamente unita al Jemen, ma -che in realt ebbe vita e vicende sue proprie ed una popolazione, che,
tut-
al
sull'
fuori del
mondo
Dahna,
da
s, e
il
settentrione.
Questa regione
sta
orientalisti la parte
d'Arabia donde
vennero
Nilo circa
Ma
di
5000 avanti Cristo, se non prima ancora. queste contrade ci lecito tenere poco conto nello
il
la
ragion principale
non
vi
hanno parte
tale
zione. Trascurando cos l'Arabia meridionale, possiamo convergere la nostra attenzione sull'Arabia occidentale, che
la
regione
comparsa ed
iniziativa rehgiosa
il
di
centro
rehgioso
del
studiando questi nella luce proiettata dalle precedenti considerazioni, ritroveremo il carattere schiettamente occidentale dell'Islam primitivo.
Maometto
il
suoi seguaci
non
Jemen, l'Abissinia e
la Pale-
stina Trans-Giordanica e meridionale: n l'Arabia orientale detta, in gran parte nemmeno la centrale, propriamente
hanno che
fare
con
lui,
ma
la
la
grande levata
1
guerra
e
la
della gira.
Le conquiste muil
sulmane
ci
porgeranno
medesima
lezione;
bacino Tigro:
Eufratico fu la conquista degli Arabi orientaU e centrali la quella specialmente degli Arabi occidentali (Higiaziani,
Siria
A questa
giungerne anche
che accentuano
il
divario.
L'Arabia occidentale raggiunse un grado di coltura, di prosperit e di potenza politica, miHtare e commerciale, che
la
resero
come
attestano
il
viaggio della celebre Regina di Saba (la cui storicit sembra oggi sicura: cfr. Glaser, Skizze, II, pag. 380-387), le ricchezze
favolose
dell'Arabia
Felice, e le
altre
testimonianze della
simile
21:;
mentre
di
un fenomeno
non abbiamo
destini
traccia
nell'Arabia orientale.
Da
tutto
ci sorge spontanea la
differenti
storici?
difficile:
alla
posizione geografica diversa configurazione fisica, alla diversa processo cosmico corrispose anche una spiccata differenza nel nell'altra parte d'inaridimento, che fu maggiore nell'una che
della penisola.
grande maggioranza pae del centro, rimasti di necessit in a muoversi sempre, quasi stori, furono, spinti dalla fame
babiloniche, e furono istintivamente, verso le ricche lande predoni, o invasori, o conall'occorrenza costretti a divenire
effetti furono meno quistatori. Nell'Arabia occidentale, questi l'elevatezza dei monti salv sensibili: specialmente nel Jemen, dell'inauna buona parte del paese dalle funeste conseguenze
ridimento. Durante
monsoni,
le
vengono
le
cariche di
vette
dell'et
glaciale
pluviale
inabitabih,
incominciato
visto,
relale
processo d'inaridimento,
che
fu,
come
si
le parti
s'invertissero.
Quando
steppe del centro espulsero, con la loro crescente nelle pianure abitanti, questi trovarono scampo, o scendendo
babiloniche, o salendo le catene del
aridit, gli
Jemen
Jemen
e dell'Asir, re-
golarmente
irrorate, in
piose e fertilizzanti.
In
modo
il
buona parte
numerosa;
la quale,
divenuta con
il
tempo
industriosa, agri-
ficenza.
214
di emigrazioni.
Da
ci assai
minor necessit
Le
altre parti
la
rapidamente
crebbero,
i
fiumi dein
boschi ed
pantani
si
tramutarono
lenta
steppe
sempre pi
i
aride, sinch,
dopo
i
secoli di
ruscelli
si
evoluzione,
fiumi
si
ridussero a ruscelli, e
aride vallate
:
biti dalle
le
steppe
di verzura, e
gradualmente trasformaronsi
sempre
rimase nuda e
sterile
al
sole,
al
terra e roccie
disgregarono
in
sfasciume di polvere e
qua
e in
l,,
e nacquero
cos quei
grandi e desolati
li
hanno
lo
spaventoso
il
Mar Rosso
e la
Palestina.
Questo
delle
ci
spiega
il
oscuri, e porre
E tempo
meno sommaria
quale prepara-
dell'Arabia
occidentale,
i
entro
occidentale.
215
piti antica:
Hammtirabi).
Le vicende
tenebre impenetrabili. Le vaghe memorie che abbiamo di un'immigrazione semitica, o semitico-sumerica nell'Egitto
preistorico, sui particolari della quale
non necessario soffermarci, non pu essere avvenuta senza una qualche compartecipazione degli Arabi occidentah del v o vi millennio
avanti Cristo.
e se
tivamente molto pi recenti, probabile che essi abbiano calcato le orme di altri Semiti pi antichi, da loro poi com-
pletamente assorbiti.
necessario
supporre,
si
come
vor-
valessero delle
Mar
alle
dall'
India
al
Golfo Persico,
Semiti se ne servissero
Mar Rosso
arabico diretto, e
non possediamo verun documento siamo perci lanciati nell'alto mare di sup-
La prima
indi-
propria, documentata da
fonti locali
ed
tichit della Babilonide, quasi recente, vale a dire alla fine del secondo millennio, forse non molto prima del looo, o
tutto al pi verso
il
tengono forse
le
minee
e sabee,
2l6
e di fede.
e
Queste provano
la quale oltre
in
nell'Arabia occidentale
veramente
minima
parte,
di al-
permette
di
tracciare un abbozzo
cune grandi
linee,
mettendo
in rilievo
certe caratteristiche
Profeta.
il
carattere locale e
grado elevato
di coltura
che
ci
sono
manifestati
dai pi
antichi
di
convincente che
erano gi
gli eredi
una
civilt assai pi
lontanissimi qualche rapporto con la coltura sumerico-babilonese, le cui tracce sono per assai
l'alfabeto
siasi
deboli.
mineo
formato nell'Arabia occidentale per l'influenza della coltura palestinense, e non direttamente per effetto della coltura babilonese. Tale indizio molto importante: noi ve-
niamo
cos a stabilire
che
il
Jemen
e in
occidentale rimasero molto isolati dai centri babilonesi ed ebbero invece rapporti diretti e continui con la Palestina sin da
un periodo
assai remoto.
Ne induciamo
testi
le
cuneiformi debbonsi
riferire specialmente all'Arabia centrale ed orientale e non a quella occidentale ci che anche pi logico e naturale.
:
alla
met circa del quarto millennio avanti Cristo, tutta l'Asia Anteriore, come gi si disse, era sotto l'influenza morale, e forse
anche
in
gran parte
vita di
Gudea,
il
palesi
attestano che anche una gran parte d'Arabia si trovava sotto infatti le iscrialla sua autorit circa il 3000 avanti Cristo:
zioni cuneiformi ci dicono che per costruire
ligiosi egli
i
faceva venire
alabastro e
le-
gnami
da
la in
da statue dall'Arabia orientale, detta Magan (forse Jemmah), rame dai monti di Ki Mash (forse una catena Arabia centrale) ed oro dalla regione chiamata Melukha,
taglio e
in cui alcuni
vorrebbero intendere
il
il
Midyan ed
il
Sinai.
improbabile che
indiret-
tamente dipendenti dalla sua autorit poHtica. Quindi noi dobbiamo supporre che la grande generatrice dei popoli semitici, l'Arabia
centrale, gi sin
da quell'et remotissima,
dacch
la penisola,
non ancora spopolata da ripetute emigrazioni, doveva godere allora di un clima assai pi ospitale, avere nei punti pi
ameni
e feraci,
centri
in-
somma, una
coltura e
non esser pi
notizia.
Le
abbiamo per
seconda
luce assai
La
i
dinastia
Hammurabi, che
il
dominio
di tutta l'Asia
Antedei
riore circa
2000 av. C,
come
:
lo
attestano
nomi
la
una parte
ci rivela
come
data dalla coltura sumerico babilonese, dall'altra prova come avesse il ceppo della razza semitica nella sua culla primitiva
gi assunto un indirizzo proprio indipendente, in particolar modo nei suoi concetti religiosi. Gi dunque alla fine del
terzo millennio,
sorta, e
21 8
Cristo, in
Arabia era
rapidamente
vano
assai
nettamente dalle
e in
pi diretto contatto
con
la
d'Arabia hanno
nomi propri
prima
come presso
Semiti, per
alla divinit
pi venerata dalla
nomi propri
dei Semiti
coloro che
portano.
il
Ma
nomi, per-
dendo
omaggio
alla divinit,
divengono veri appellativi personali, n rappresentano pi i sentimenti delle persone che li conferirono ai figliuoli, e sic-
come
assai
il
conservatore,
ne
risulta
chiaramente che
in
codesti
traccie e
memorie
di culti e di
credenze
vivono
nominati.
per stabilire
caratteri morali di
si
una generazione,
nostri
sulla
si
po-
volume.
esempio,
Nei
la
pi singolare
il
da
noi,
Roma
Gugliemo
Alfredo,
che
sono
reminiscenze
delle invasioni
tratti dalla
219
molti
nomi
nomi,
Bibbia e dal
Nuovo Testamento,
Tra
il
quali Giuseppe,
i
Pietro,
Paolo
e via discorrendo.
gli
Arabi invece
ritraggono in particolar
modo
sentimento religioso.
conservati nelle
Lo
arabi,
me-
morie cuneiformi,
quella del
ili
ha rivelato
come l'Arabia pi
antica,
Cristo,
e forse
(tra
1500 ed
il
fenomeno
di
Hommel
vare come l'evoluzione arabica antica abbia nel campo religioso una caratteristica sua propria del pi alto valore e di
tal
natura da gettare indirettamente viva luce sulla genesi forse del giudaismo e persino su quella dell' Islamismo.
Orbene,
nomi
dei re della
affini
assai a
men
se
ne viene quindi
la
non
In
tal
modo
la certa origine
nomi
seppure an-
cora fondate su semplici supposizioni, non sono da mettersi in disparte come sogni, ma da tenersi in conto di probabili
realt. Ci vale a dire
in-
siamo cio indotti a presupporre un' influenza preponderante degli Arabi occidentali su tutto il religiosa
contrario
:
avanti Cristo.
Ma
v' di
pi
siccome
al
la dinastia di
Ham-
murabi elev
la citt di
Babilonia
grado
di capitale po-
tempo
degli Abbasidi.
Anche
dell'Arabia oc
sull'Asia Anteriore.
quindj
della
grande verosimiglianza
dinastia
nell' ipotesi
che
la
comparsa
Hammurabiana
politico,
il
in
un rivolgimento
religioso,
non scevro
un largo sostrato
for-
merc
matasi
in di
uno o pi
uomini
si
allarg su
tutta
l'ab-
Anche
il
bondanza
tirono poi
di elementi
puramente
parrebbe indicare
giuristi
islamici nel
secolo
della
Egira, di
fatto,
osservato dal
De Morgan
da
altri,
che
il
codice
Hammurabiano
Morgan,
273-74).
Come
spiegarlo?
babilonesi
il
suo corpus
jiris,
volle,
per
spi-
le
classi
qualunque ne fosse
la fede.
un sovrano
di
argomento
grado
di
maraviglia,
la fede
Hammurabi propugnato
Mardk, cercando
di elevarlo al
di divinit
supe-
L'indipendenza intellettuale e religiosa degli Arabi occidentali trova forse un' indiretta
conferma
in
quanto hanno
osservato
delle
concordemente
si
considerano
le
per
noto,
quali
quanto
ci
in
proporzioni minime.
Veniamo
cos a conchiudere,
riassumendo
le
precedenti
fra
gli
Ebrei,
gli
i
Amoriti,
Abissini
forse anche
orieTitali,
Kanaaniti, ossia
lonico e mesopotamico.
presentare
il
per
la
in condizioni
relativo
dell'Asia e
di singolare vigoria e di
si
premessa non
spiegano
le
Sebbene
sia diff-
o anche contrario
al
vero
l'
il
storica
non abbia
si
risentita
rico-babilonese,
non
fu assorbita, e
ma
ratrice
stimolatrice
semitica
dove
il
in
Arabia
occilo
contraddistingue, sent
prie,
bisogno
conservando
le
Arabi occidentali,
con l'alfabeto
tali
fisio-
sebbene, come
si
disse,
abbia qualche
il
affinit
fenicio,
mostra per
d'
nomie sue
mento, che
debole.
particolari,
il
tali
traccie
altri alfabeti
Ultimamente
occidentali
debbano provenire da un
altro
non
si
spiegherebbe come
si
sud-arabico,
siano svolti in
modi
dagli
altri.
Da una
ometter persino
riassunto,
l'Hommel ed
il
Winckler,
in prin-
un alfabetico fonetico
non
se-
mitica, diverso
da quello cuneiforme
origine ideografica
soli
secondo
il
loro
modo
di
Ne
seguirebbe
(cfr.
Weber, A.
met del
iii
O., Ili,
e che
donarono
l'
alfabeto
natio per
come
i
ma
altrove
sciamo),
Kanaanit ed
stabiliti in
regioni assai pi
modo, con
il
il
ci
apparisce sui
e finita di
una
Arabi
occidentali).
Il
carattere
ci
una larga
appare,
;
iscrizioni sud-arabiche
ma
comprendere l'ambiente
che
in cui
il
cooperarono a generarlo, e
sente, noi
legame
perpetua
Arabia
e quella pre-
mente alcuni
principali aspetti
Non possiamo
ed uniforme
le iscrizioni
appartengono ad
il
millennio
Islam, abbrac-
Higiz settentrionale,
speciali
quelle
genius
g-iori,
loci,
il
mag-
224
I
tutti
loro cugini
mar-
vedevano o
il
Come
tutti
popoli nomadi,
Semiti
la
luna come
il
la divinit
mag-
sesso
in
il
maschile, ed
il
sole
come sua
consorte.
Ancor oggi
mascolino, e
arabo
nome
i
qamar
(luna) di
genere
come
lo
Invece
nel
elevarono
schilo
sole al
il
sesso
ma-
e tramutando
luna in
sua consorte
allo
stesso
modo che
culto
Hammurabi
luna
in Babilonia;
il
che considerava
la
come una
i
divinit
maschile.
mentre
Semiti orientali,
subendo
le
diandone
i
la
modo ben
diverso.
ma
pi ap-
mune
nit,
aveva
la
maggiore
di tutte
e teneva in
minor conto
altre,
con
la propria.
Era un
da esso
ma
solo
poteva nascere
si
l'
idea
monoteistica.
gli
Il
monoteismo ebraico
tente popolo,
ritennero
tali
lare,
il
225
come
quale perci
necessariamente fu considerato
come
divinit maschile
smo
e nel Cristianesimo, e
la precisa
Maometto
abbiano
saputo produrre
gl'indizi
formula monoteistica.
il
Abbondano
Jehova degli
Ebrei e l'Allah dell'Islam siano solo trasformazioni della primitiva divinit lunare d'Arabia: e se gH Arabi antichi ve-
nerarono
la
luna,
il
sole e
gh
astri,
non
li
adorarono gi
come
ad
essi rivolsero
vinit;
ma
mai adorazione materiale come a vere ditributaron loro venerazione come ad immagini
si
mostrava agli
sud-arabica
fatto
che
la religione
idoli.
(Cfr. Nielsen,
Die altara-
vStudiando infatti
nomi propri
delle
iscrizioni sud-ara-
altri indizi di
altissimo pregio
moin-
ed
allo stesso
tempo
il
ele-
fedele e
la luna).
Hommel
parlare
come Dio
zio,
il
sempre in termini generali, astratti, non con un nome speciale di una delle pantheon sud-arabico. Dio il padre, lo
che benefica, che tutto sa, che guarisce dai mali, che tien
lontane
le
226
Ili-kariba
Ili-azza
=: Mo Dio ha benedetto
=z Mio Dio potente
-sz^
;
lli-yadi'a
Mio Do onnisciente Ili-rapa'a z= Mio Dio ha guarito Ili-sami'a =: Mio Dio ha udito, ecc.
;
Le
variet nei
nomi
Do
nelle
vesti d
un parente:
di padre, per
esempio:
oppure
di zio
zio onnisciente
;
zio giusto
zio
Mio
ha benedetto,
i
ecc.
in cui,
nomi
come
non
si
ma
(il
si
dice con
perifrasi
astratto di Dio,
.
Come
sem
Yahwe
:
indicato con
(il
biamo
Sumhu-kariba
Sarebbe
il
suo [santo]
nome ha
benedetto.
di
difficile,
io
credo, trovare
prove pi palesi
come
e quanto, nell'et in cui si sentimenti religiosi degh Arabi occidentali, la coscienza e i sincere e le aspirazioni religiose del popolo fossero devote,
pure.
Il
esaltato e approfondito da
una
cui
il
comunione
di senti-
,227
da cui emana
{
il
concetto
nazionali.
Insomma, contrariamente
tali,
alla
di considerare la divinit in
i
pi puramente e genuinamente Semiti, la inclinazione a concepire la divinit con concetti astratti e morali, ed a rappresentarsela
gliari,
come vivente
il
in rapporti
con
uomo
e dio, quale
non troviamo
altrove.
astrale,
Lo
studio
approfondito
di
ed in particolar
potuta scaturire
modo da
la
sia
l'umanit credente.
Da
ch'^ gli
il
monoteismo
tutt'altro
denza
al
ma
poich
in
per
la
mase sempre
La
22S
eccellenza della
nuova
fede,
come
altri
la
Casa
di Allah.
Omettendo
di
menzionare
grande imbreve,
nel
Musri-Midyan,
di
cui
parleremo
fra
lawi , e
che
sono
il
Leviti
della Bibbia:
altro
prezioso'
donne
come
sacerdotesse.
di purit, in ispecie
dopo
gli atti
genesiaci
caratteristica
l'atto
come
pu-
compimento
in
essi di deter-
minati
si
riti.
Anche queste
nell'
annidarono poi
Islam.
* *
secondo
stirpi
;
La societ era retta norme primitive della costituzione per trib o ma esisteva altres una classe nobiliare, proprietaria
le
di terre e
d'immobili
di vario
precisa dell'altra
di trib o stirpe.
A
il
l'istitu-
confermanti
sospetto che
vincoli tra
sessi fos-
229
il
sero molto deboli e vigessero usanze con caratteristiche primitive, ossia forme che ricordano
dria.
matriarcato e la poliani
sessi,
che
perdur sin nel tardo Medio evo in alcuni punti del Jemen e forse vi perdura tuttavia. Da ci si pu inferire che nei
lontani millenni, di cui ora trattiamo, la licenza sessuale fosse
anche maggiore.
Sopra
al
re,
conere-
norme
il
della
monarchia
ne
poteri,
n domini molto
estesi,
tempi normali,
di fatto
in piccoli principati,
meno
centrali.
Le
miswad
(cfr.
Hartmann, Die
l'a-
Arahische Frage,
del popolo
e dell'aristocrazia.
La
dotti agricoli di
Ma
tali fonti
di
bein-
ed infine
lo
smercio
voga
del-
una
zona
e
curati
con
massima
si
pi
costituivan la privativa,
dice, di sole
3000 famiglie,
dere
le quali
le piante.
ricchezza non
solo
230
del
per
proprietari
la
Hadramaut,
ma
cura di trasportare
Al commercio
sito delle
di
l'altro di tran-
orientali,
sbarcate
ai porti
a Ghazza.
Ai tempi
era gi in
di franchi
quando cio il commercio arabo piena decadenza, Roma pagava circa dieci milioni
di Plinio,
pro-
meridionale.
Altrettanto
ne
vale oggi, ed
avessero in
mano
Arabi.
assai
incomplete, comuni
mettendo che
il
non
concorde
as-
senso dei
Omettendo
polemiche e
le
discussioni,
dar soltanto
la
disastrose
condizioni politiche dell'Arabia moderna, recentemente aggravatesi ancora nel Jemen, precludono, per molti anni ancora, forse per parecchie generazioni avvenire, ogni speranza
di esplorare
regolarmente
la
molte e
che
Jemen
e dei
Ka-
e
ixd
2;i
principio del
Jemen propriamente detto, debba porsi al secondo millennio a. C, quando, come noi veavvenne
e
la terza
i
demmo
port
in
i
poc'anzi,
Kanaaniti in Palestina,
i
Mesopotamia
sud,
e,
seguendo
la
costa
nel
Hadramaut
della
e nel
ridionali
fatta
penisola arabica.
i
da
quelli per
presenti
per essi
come
oggi, era
un
Ma
ora
il
permette
modo un poco
Jemen
sia stato
il
glaciale,
il
Jemen doveva
bondanza
essere,
per
la
monti, pressoch inabitabile all'uomo, data la stragrande abdelle pioggie e la probabile esistenza di nevai du-
rante r inverno.
Con
il
il
Jemen
tutta la
dimora umana ed
attir a
grado
pi
dove
si
il
della
superficie
oggi tristemente
posteriori conipotesi,
nome di Rub' al-Khali. Fatti fermeranno, come diremo a suo tempo, tale
famoso con
il
perch
il
movimento
etnico
si
e verosimile che
il
popolarsi
porsi
Jemen
e del
precisamente
in un'et
come un fenomeno
si
il
dato
il
gi
vedemmo,
il
sotto
da
con
lo sfacelo
dell'
dinastia
arabo-babilonese
tardi,
che av-
venne, assai pi
lo sfacelo dell'
per
indipendenti dopo
Lo
il
luce dalle iscrizioni conosciute, rivela, per ragioni che non mette
conto di
il
antichissimi
con
(cfr.
altri
introdotti ed
1.
Hartmann,
e,
pag.
13).
Siccome
nomi
dei
re
e di altre
persone della
come avvenuta,
risalire
il
ci
porge un'idea
di
per arrivare a quell'et, in cui ebbe principio la coltura sudarabica, per effetto forse d'un invasione di
della penisola.
nomadi
dal centro
erasi
Quando
Jemen
di trib
aggregamento
con
d'al-
vSumero-Semiti, o
i
altri
scoperto e sfruttato
prodotti preziosi
Hadramaut,
il
set-
Mar Rosso.
233
il
Si
rammenti
inoltre che
5000 avanti
sumero-semitica
o traversarono l'Arabia centrale, o lambirono l'Arabia meridionale prima di varcare il Mar Rosso e scendere nella valle
superiore
del
Nilo.
si
potr
che
le
remota, ossia
il
ed
il
il
com-
carattere
insomma converge
a dimostrare
come
il
sud-arabica, gi a
mezzo
presupponga una lunga preparazione ed uno ir millennio svolgimento progressivo d'una antichit da computarsi a
secoli e forse a millenni.
Passando ora dal campo delle ipotesi pi o meno audaci a quello dei fatti concreti, diremo che lo stato delle cose esistente nel Jemen ai tempi delle pi antiche iscrizioni ci rivela un governo potente, stabilito nei centri pi feraci
detto stato Mineo, ossia di Ma'in,
(il
cos
con
la capitale in
Kar-
nawu,
il
Karna
di
possiamo risparmiare
al let-
tore.
Al sud
e ad oriente di
le sedi
dei
Katabani
e dei
il
attivi
rapporti con
la
regno Mineo.
Il
massima potenza
da porsi nella seconda met del secondo millennio avanti Cristo, ossia poco prima del 1000 o del 1200. SugH stati Katabaniti e Hadramiti presin questa et, tranne la loro esistenza,
essi
ma
caduta del regno Mineo: fino ad un periodo relativamente recente, grazie all' importanza commerciale grandissima delera abbondantel' incenso e della mirra, di cui il loro paese
e circondati
com'erano da mari, monti e
234
altre simili
(// coniDiercio
intcriiazionale attraverso
V Arabia
antica).
11
sin
da non
campo
politico,
commerciale: esso
ma anche
merci dell'India, dell'Estremo Oriente, dell'Arabia meridionale e della costa africana sino ai porti e mercati della Palestina.
il
Gi
il
I200 e
Jemen
si
diretto e
re di Ma'in, ricchi
potevano dire
fornitori
pi
potenti e pi
mercanti del
cre-
mondo,
Lungo
il
cammino eran
disposte tappe o
stazioni
tori.
con luoghi
di ricovero e di rifornimento
per
il
viaggia-
dott.
Moritz
di questi luoghi di
i
convegno
cameli
il
che
desume
bestie
da soma
ma
in
quel tempo
il
di-
dove
un tempo
le
sorgenti e
caravane. Tale fu
la
235
bont
di
commerciale, che
di
un vero e
storico, chiaro
che mercanti
non
j-i
contentavano
di
mercanteggiare
paese,
ma
facevano anche
traffico di
derrate di
altri
luoghi ed anche
di schiavi. Cos
comperarono
Giuseppe
in Palestina e lo
vendettero in Egitto.
servizio di trasporti erano
immane
commercio fosse
con
essi
in
mano
terre
classe
di
ricchezza e di tal
tiva,
movimento d'energia
e d'iniziativa colletnostri.
dire,
degna
dei migliori
Quanto
pu
ma
molto tempo, ed
inutile fantasticare
tempo sia stato. Non possibile per sottrarsi alla condizione che il commercio arabico sia da porre in istretta relazione con resto del commercio asiatico, con lo scambio perpetuo di il
merci tra l'India, l'Africa orientale, e forse anche
la
Cina da
una
raneo
traffico
il
corso
d'Arabia,
giungeva
la
alle rive
sicuramente
maggior fonte
misteriose popolazioni
stiche e
civili,
s
236
arti-
che dominarono
2000
anche degno
di
il
Hall (The
Discoveries in
Crete
and
their
Relation
to the
History of
Egypt and Palestine, Proceedings of the Soc. of Biblical Archaeology, XXXI, 1909) ed altri orientahsti ed archeologi moderni,
ridionale
i
mesi-
alla
il
nome
erano
di
Creta e dell'Egeo.
appunto dovuta
anche
al
commercio arabico,
il
non
si
minea
avanti
dobbiamo
ili
il
di Delos,
che era
raccoglievano
in
Asia, a Ghazza,
Jemen
si
Nessuno
qui
di
rali
lo
ripetiamo
rese
abbastanza
gli
conto
fin
antico.
Dicemmo
237
meri in Babilonide, ed uno dei massimi coefficienti della ricchezza e della civilt babilonica, fu la grande via commerciale, che, valendosi del corso dell'Eufrate, congiungeva
i
Tale
per richiedeva che la via di transito fosse sicura da esazioni vessatorie di piccoli principati, o da depredazioni di nomadi e di briganti. Quindi la prosperit della
via commerciale sirio-mesopotamico-babilonese dipendeva in
e queste erano
Anteriore, dal Golfo Persico al Mediterraneo. Allora tutto il traffico doveva prendere la via babilonese, come quella pi
breve, pi facile e che attraversava paesi pi ricchi, nei quali era pi
probabile vendere e
condizioni
le
merci. Siffatte
prima volta forse sotto i Sumeri, poi pi tardi, dopo la cos detta prima migrazione semitica, quando Sargon di Agade e Naram Sin dominarono tutta l'Asia Anteriore, e infine durante
il
regno del grande Hammurabi e suoi discendenti, della cos detta prima dinastia babilonese. Queste condizioni vanno quindi
poste nei tre millenni dal 5000
al
Per nei periodi intermedi, tra un grande sovrano e l'altro, quando le dinaste decadevano, gl'imperi si sfasciavano e i nomadi migranti d'Arabia riversavansi appunto attraverso la regione
solcata
dall'Eufrate
tagliando la pre-
al traffico: le
caravane
erano esposte a vessazioni e pericoli d'ogni sorta, e mentre ardevano quelle innumerevoli guerre, di cui ci rimasta notizia,
il
speso, con
danno rilevantissimo
i
di tutti quelli
mercio traevano
mezzi
di sussistenza.
E
chiaro
238
dunque che
sin
che approdavano
gere
al
Mar Rosso
ma
quando, come gi
le
disse,
naviganti videro
quanto, con
piccole navi di
una via sebbene lunga, pur tranquilla e sicura, che si prestava a un traffico intenso, e la cui popolazione era disposta
e adatta a favorire
il
transito
la
il
vantaggio
imperi
di essere sicura
asiatici.
Un
meridionale produceva
monti
in
La
fusione
sollecita e durevole, e
commerciale dei Semiti divenne un potente stimolo che accrebbe l'intensit e la regolarit degli
naturale istinto
scambi.
E
della
riguardo,
sulle
che
tra le notizie pi
da noi possedute
di
vicende
at-
Babilonide,
memorie
Gudea, re
di T.agash,
testano
come
gi in quell'et remotissima,
ossia nel
le
3000
coste occi-
IMidyan dove
Babilonesi andavano a
ed
il
l'altis-
e la
fa
scambi
tra la
Babilonide e l'Arabia
occidentale, e quanto
239
primissima origine
remota
altres la
Una
a dorso
dure,
alla
Babilonide,
attraverso la penisola;
ma
certo altres
foggiate
adunque, grazie
alla
degli abitanti,
importanza
della
porti
naturali
costa
Ghazza
in Palestina e in et pi
moderne a Busra
nel Haurn,
non lontano da Damasco, dove, per esempio, vivente Maometto, convenivano preferibilmente
i
mercanti arabi e
siriaci.
La
modo
da
considerarsi
come una
via di concorrenza,
come sbocco
il
ba-
Data poi
la
maggiore
Ba-
difficilmente
si
lasciassero persuadere
(9.,
pag.
in
9).
torbidi e le g"uerre
anche
Arabia occidentale
vedremo, e gravi
rono assai pi
e gli uni e gli
ma
i
commercio era
diritti dei
commercianti,
ai
quali dovevano,
di quello
altri, la
che non
li
240
facessero
non era
la
risorsa e fonte di
ricchezza.
il
tempo
una
commer-
dell'Asia
la pi
tuttavia
non
simo
vigiiati
traffico
remota preistoria dell'Asia, rimarremmo maranell'appurare quanto lontane sono state le origini del
arabico.
Se dunque gi
secondo mil-
Aden
il
regno
diventato
mercio asiatico attraverso l'Arabia occidentale si debba assegnare ad un'et anche anteriore al secondo millennio.
Ci sembra pertanto giustificato
il
ricollegare lo sviluppo
eccezionale del traffico arabico con quella migrazione semitica, che port gli Aramei in Mesopotamia e in Siria, e sospinse i
Caldei contro la Babilonide meridionale.
Ambedue
questi moti
vissimamente.
Dopo
la
prima
un
periodo molto torbido ed agitato, non solo per effetto delle nuove turbe uscenti d'Arabia, ma anche per la comparsa di
nella
gli Hittiti,
parono
la Siria settentrionale,
un ramo dei
n.
Mitanni
(o Mitani: cfr.
Winckler,
in
MDOG.,
due
35,
1907, pag. 30
e segg.),
si
stabilirono suhe
etnici, in cui
i
TaH mutamenti
conflitti di
razza tra
indo-
germaniche o
ariane, che
241
e dall'Asia Minore, furono accompagnati da lotte sanguinose^ e quindi si ebbero condizioni di fatto sfavorevohssime alle
la
nuovi venuti,
Kheta, o Mi-
tanni, sottomesso
commerciale: ci spiega
dimostra
il
altres che,
appena
fluire,
commercio torn a
antiche
vie,
seppure
in
le
sulle
quali, e
il
non
altrove,
Kheta ed
ai
come
Mitanni ad
occidente e contro
dei Paesi di
si form alle bocche dei due fiumi famoso Stato detto Bit Yakin, o Terra Mare, popolato per lo pi da Caldei, e che
in conflitto
con
la
Babilonide e l'Assiria,
chiudendo cos l'estremit meridionale della via ai traffici attraverso l'Asia Anteriore. Per un lungo tempo quindi le
merci dell'India e della Cina e l'oro dell'Africa australe
trovarono gravemente ostacolata
la via
mesopotamica, dove
mercanti furono ne-
cos
Da
tica,
ci le ricchezze dei
Minei,
loro coltura
e civilt,
e la
il
indispensabile per
fama dell'immensa prosperit dell'Arabia meridionale che le merit il nome di Arabia Felice. A questo momento di crisi appartiene appunto la gi
di qui la
mentovata spedizione
di
Salomone e
sito delle
242
il
merci
in
Mesopotamia ed
desiderio
il
di aprire
nuove
il
Arabi minei
loro primato,
loro monopolio.
fornivano
il
commercio
dififcile,
singolare e
e gli
il
mercio, costituendo
trust
Le esigenze
torit
confini
della
Palestina:
la
il
Minei provvidero
caravane con
fonda-
tratto al
la
medesima
alle feste
annuali del
massimo santuario d'Arabia e dell'Islam. Tra queste colonie abbiamo notizia precisa di una pi celebre, detta Musran, che da collocarsi dove oggi abbiamo il Midyan, e che
sembra
si
reggesse
il
in
a capo
i
un luogotenente,
suoi
{Miisri, Assur,
/arc
Kush).
Sar opportuno
ricor-
Hommel
quali
Winckler
han
confrontato
le notizie
minee, con
le altre
conoscenze storiche.
In primo luogo abbiamo Alusri, ossia la provincia minea
di
come dicemmo, con
la
243
s'
identifica,
forse
alla
pag. 27-28).
mente
il
Un
altro
nome
X,
6),
che, nonostante le
cuneiformi e
alla
il
tentrionale; e
(o Giof),
nel
Wdi
Sirhan
in altre parole, la
Dumah-al-Gandal dei
Un
finora
sinia,
ultimo
si
nome
nibile
trale,
certo ora
Kush deve
come
Terrestre.
L' importanza storica di questi accertamenti
si
compren-
il
lettore
si
sia reso
si
riferi-
gli ultimi
ma
bens all'Arabia
settentrionale, a Musri, o
Musran,
la
moderna Midyan.
Una
narrazione biblica l ove
si
244
siffatti
singolare conferma di
risultati
ci
viene dalla
sommo
sacerdote mi-
civilt
minea
riconosce
come
Sinai
gli
Jethro avesse un grandissimo ascendente sul futuro riformatore ebreo. Jethro infatti pi tardi raggiunse e gli dette molti consigli sul
Mos
al
modo
di
preparare e riunire
Ebrei
a Jethro dovuta
il
l'
tissimo poi
fatto,
troviamo menzione
istituzione
di
Leviti
come
gli
sacerdoti di Musri,.
Ebrei.
Siffatte constatazioni
campo
biblico
rivoluzione
partiti pi conservatori
tutte le
un vulcano, dovrebbe
sioni del
pi recenti conclu:
...
nicht
am
), la
da Giuseppe e Mos, forse leggenda ispirata dall'errore del nome IMusran interpretato come Egitto, invece di Mi-
dyan
ed
infine,
quale bene andar per ora molto guardinghi, assai probabile che
il
sia
Nielsen,
lidian
245
il
monoteismo mosaico
si
und
Sinai,
dove per
con-
eliopolitano, cui
presso
gli
abitanti dell'Arabia
occidentale
nel
primo
mil-
La
di
steriori si identificato
Nilo (Winckler,
pure
la
di
uno degli
pu essere
il
stato o
il
Wadi
Wadi al-Humth, che gi conosciamo e che si Mar Rosso. Altra prova storica dell' inaridimento
gettava nel
d'Arabia.
Ritornando
di
pur-
troppo possibile
striscia
stabilire
in
qual
modo
tutta la
lunga
dell'Arabia occidentale
vano l'autorit dei re di Ma'in e dei suppone che una grande maggioranza
la loro
loro luogotenenti. Si
fosse
nomade,
e che
in
un certo modo
dalla
E
doli
246
probabile che
del settentrione
con
il
servizi resi
infatti
sap-
gl'interessi del
commercio
regno fu
ragion
d'essere:
il
loro
pro-
babile altres,
le
rovine di
al-Khuraybah
al-Higr,
al
sud
di
Ma'an, nell'Arabia
Midyan,
suppone l'esistenza
tempi
di
ai
rovine di al-Higr;
tanto
fiume,
il
come
lo attestano le iscrizioni,
Wadi
al-Humth, o
ai
il
Wadi
assai
a credere nell'esistenza,
zione
sedentaria ed
agricola
numerosa,
la quale, vi-
vendo pur essa del grande traffico internazionale, validamente contribuiva a contenere nomadi ed a garantire la
i
Su Ma'in
che non su
stesso nel
le
informati
dall'avere
a nostra disposizione
dionale,
dove migliaia
d'iscrizioni
atten;
dono ancora
i
il
le
scopra ed interpreti
stabilire
abbiamo possiamo
Ma'in,
i
il
quali
il
attestano gi d
di circa settecento
anni per
regno mineo cadde nel vii secolo abbiamo le migliori ragioni per sostenere
Cristo.
247
che esso ebbe principio non pi tardi del xiv secolo avanti
Con
vate nel
iscrizioni
stabilire
minee
tro-
che Musran
meno
durante
il
ha un'importanza tutta speciale per fissare cronologicamente l'et del regno mineo. Nel secolo Vili avanti
Questo
fatto
Sargon ed Asar-
settentrionale, principalmente Musri (Musran); la quale regione gi allora non apparteneva pi ai sovrani dell'Arabia
meridionale:
il
Weber
quindi {A.
O., Ili,
i
I,
XII ed
il
che
di
il
predominio egiziano, e quindi sembra momento fosse opportuno per permettere ai re di Ma'in
IX
155
(cfr.
Weber, A.
O., Ili, I,
pagg. 16-17,
iscrizioni
28),
con
la
le altre
si
due
men-
ziona un
Ammisaduq
e si fa
quale
di
kabir
o luogotenente d
lui
Musran,
Si narra
cenno
un
felice
viaggio da
compiuto
Mare Mediterraneo.
commerciali con
(si
che
Minei fossero
e
in
rapporti
l'Egitto, con
Assur (Edom)
men-
ziona Ghazza
come stazione commerciale in un altro testo contemporaneo). Vi si mentova pure una guerra fra Madai
i
mercanti riuscirono
il
signore del
Nord
e quello del
Sud
248
dell'Arabia, tra
le aggressioni dei Sabei e dei Khanomadi che infestavano la via commerciale Ma'an presso il confine palestinense e Rag-
mat
(sul
confine
Ma'in).
La
per
un monumento
alla divinit
mineo
suo
Karnawu.
di
L'importanza storica
mensa
luoghi
poc'anzi
come
siti
abbiamo la distinzione netta tra Egitto o Misr e Musran-Midyan o Arabia settentrionale: abbiamo inoltre
ridionale
i
testimonianza irrefragabile che in sul finire del regno mineo Sabei erano nomadi associati ai Khawilah e vivevano nel
settentrione
mercanti.
Il
come
i
validamente
nel Jemen.
le
vSiria
i
scendevano
confini
del-
Ne desumiamo
quanto
il
devoto mineo
Le
Jathi'u,
condizioni d'Arabia
:
stato d'anarchia
in
non furono per sempre in tale tempi anteriori un re, un certo Abijadi'a
in
menzionato
figlio di
Midyan
(Genesi,
XXV,
4),
come
figura ge-
nealogica.
249
i
Minei nel
poco c'insegnino
rapporti con gli
sulle
altri
vicende politiche dei Minei e sui loro Stati arabici, pure rivelano chiaramente
come
verso la fine del periodo mineo lo stato fosse oramai stravecchio e privo di vitaUt propria. Dopo il sedicesimo
re di Ma'in
della colonia
Musri,
la quale, cos
dalle
iscrizioni
pone un capo arabo per nome Idibi'il quale suo luogotenente in Musri, mentre prima tale diritto d'investitura spettava solo al re mineo di Ma'in. Questo saykh
siria Tiglath-Pilasar III
arabo fu per un luogotenente assai irrequieto, anzi un ribelle, che brig contro il suo signore con Hanno di Ghazza
e con
Hosea
d'Israele. Cos ai
tempi
di
Sargon
re d'As-
siria (721-705) troviamo menzionato un Pir'u re di Musri, che cospir contro il suo sovrano ed ospit presso di s Ya-
mani
di
Asdud,
ma
mineo
aveva
la
sua
ragione non solo nella decadenza militare e civile d' un organismo politico gi stravecchio, ma anche nell'inaridimento
crescente della penisola e nel crescere perci del nomadiiscrizione, sulla via del
modo
minei
videro sopraffatti
dall'
clima
le
regioni pi settentrionali,
e
il
Higiz,
il
Midyan,
ina-
riditesi
prima
maggiormente
di quelle meridionali,
dovettero
dovi pi
Ai sedentari
spinti
sostituirono
nomadi,
le vie
i
del
commercio
nomadi Sabei,
pur
essi
dalla
fame
e dall'essiccamento progressivo
il
lunghe
spiega
la
decadenza e infine
si
la
morte del
i
fa-
moso commercio
.Sabei, sorti sulle
dell'Arabia; cos
comprende come
e
regni
dersi
oltre
gli
come
tutta la
il
terri-
dunque
perdita di Musri,
del regno mineo;
il
il
cui peggior
i
nemico
e futuro successore
era
il
Aribi-Jareb, o
Arabi
davan
di
le
quali dimoranti a vm dipresso nella moderna Giof (la Dumah al-Giandal degli Maometto), da nomadi irrequieti com'erano deprecaravane sul cammino tra la Palestina e il Jemen,
in quella striscia
probabilmente
Wadi
al-Qura.
i
Con
la scorta
successivi progressi
dei Sabei,
quali,
la via del
scesero verso
il
re-
gione Aribi-Jareb
mineo
Jemen.
si
Il
chiaro indizio
iscri-
trova nelle
zioni di
251
il
quale
Minei nelle
nemici sabei: stato d'animo questo che rivela lo scoraggiamento dei Minei ed il desiderio che avevan di propiziarsi
le
I,
(cfr.
Weber, A.
O.,
HI,
(/ Sabei nel
Jemen
e gli
il
Il movimento dei Sabei dal settentrione d'Arabia verso Jemen incominci nel IX secolo avanti Cristo e prosegu
per tutto
l'vill,
vale a
dire durante
il
sima potenza militare degli Assiri. Ci spiega come Sabei, scacciati dalla patria per il suo progressivo inaridimento, e non potendo infrangere la barriera assira, che chiudeva i
confini a
settentrione,
nella fertile
sue ricchezze. Durante l'apogeo della potenza assira non mancarono i rapporti ed i conflitti tra Arabi ed Assiri. Sotto
il
Salmanassar II (860-825 avanti Cristo), quando gh undici re della regione Khatti (le due rive dell'Eufrate in Mesopotamia) si unirono contro di lui, un capo di Beregno
di
tenne
mano
al
meli, adibiti
probabilmente
di cavalcature
anche ad uso
Museum. Sappiamo
tributi ai Sabei,
II
imposero
Wo
ri-
menzione
infatti,
tributo da
mara
il
re di Musri, da Sciamsi regina di Aribi, da ItaSabeo, dai re sulla riva del mare (Mar Rosso?) e
della steppa
(il
252
.
Il
deserto arabo-sirio?)
nell'iscrizione,
altri
modo
anche
col quale
il
Sabeo
menzionato
non
re,
ma
induce a
un poco
nostro,
al
sud
di
Giof,
Nagd
del
tempo
che
si
sottomisero
;
ai re
avanti Cristo
e siccome Aribi-Jareb
i
appunto
si
la
regione
dove abitavano
visitare
Sabei
ai
tempi
di
Salomone,
viene alla
come vuole
con
la
leggenda
biblica,
ma
Trans-Giordanica. Ci rivela
il
come
quando
ai
erano
sostituiti
ai
Minei
di
lo scrittore
tempi
nel
dei
Jemen molto tempo dopo Salomone. La regina quindi Sabei nomadi del settentrione fu rivestita di tutto lo
di tutte le ricchezze e gli
splendore e
antichi.
le
Per
il
cam-
pagne
di
quando invase
la
Kaldi,
per
le loro
gnate
le citt di
capi delle
tutta la
regione, dicono
le iscrizioni, fu
devastata
come
se
una tem-
Importantissima
altres
253
la
fu
spedizione
di
vSargon II
la trib dei
pagato tributo a Tiglath-Pilasar II e poi si erano ribellati con l'aiuto degli Sbadidi, Marsiani e Thamd. Gli ultimi
sono indubbiamente
i
Thamd
altri
le
Khaiapa dimoravano
esito fehce,
nella regione
verso Mecca.
probabilmente pi a mezzod
ed anche
la
gi
mand doni
e tributi in Assiria.
Altra importante menzione d'Arabia troviamo negh annaU militari del tanto temuto re d'Assiria, Sanherib o Senacherib (704-682) e precisamente negli
ultimi
anni
del
suo
regno, dopo
il
688.
Le
vittorie
del
gon II non avevano prodotto effetti durevoli in Arabia, perch le trib nomadi avevan tanti modi possibiH per eludere il pagamento del gravoso tributo: perci Sanherib si
vide costretto ad una
trionale, nella quale
il
diffcile
re
sicuramente
la
Dumatha
Tolomeo,
la
Dmah
nostri.
al-Giandal
N si pu omettere menzione delle celebri campagne arabe dell'altro sovrano assiro Esarhaddon {680-668), il quale
dovette punire varie trib che avevan dato molestia a Sar-
gon II ed a Sanherib. Nel 674, prima della famosa campagna egiziana, egli assal Milukhkha (Arabia settentrionale) traversando regioni deserte nelle quali le genti assire
forse
si
re di
si fu
Milukhkha
fu fatto pri-
monti chiamati oggi Giabal Sciammar nel cuore del Nagd; e per cattivarsi la fedelt degli abitanti e mostrare la sua riconoscenza verso gli alleati, il sovrano assiro, cedendo a
richiesta di
restituiti
Hazael re degli Aribi, concesse che venissero a lui gli idoli della divinit asportata dal paese nei
a Hazael,
il
254
il
fatto
che a lato
educata alla corte assira, ma di nascita araba. L'unione di queste due autorit regah, maschile e femminile, richiede una spiegazione che noi non possiamo dare: il fatto deve
esser messo in raffronto con
le
presso
Nabatei (pure
in
figurasse sempre
del re (con-
monete
allo stesso
tempo
pag. 133-135, 164 213-214, 2^1-27,^). Molte notizie sull'Arabia e gli Arabi si trovano negli
II,
Rogers,
a.
Arabi presso
avevano preso parte alla rivolta di suo Samassumkin. Pi tardi, nella sua nona campagna,
dopo il 648, fece la sua celebre spedizione nel cuore dell'Arabia settentrionale. Egli cominci con lo scorrere vittoriosamente tutta la regione a oriente del fiume Giordano, dal
al
Mar
Partendo dalle rive dell'Eufrate verso occidente, varc in Arabia una catena di monti coperta di boschi ombrosi (altra
prova che allora
Nagd
il clima era pi umido!), forse quelli del (Giabal Sciammar), e dopo un viaggio di cento kasbu
kakkar
(ossia
il
da Ninive,
di 1000 km. [cfr. Delitzsch, pag. 177] che significa oltre l'oasi di al-Giof, sino ai
pi
da veruna
(i
dificolt,
sconfisse
di
nomadi, tra
12]),
quaH
Qidra'a
Kedareni o Cedrei
Plinio [V,
e quindi giunse a
Damasco. Quaranta giorni dopo, il 3 del mese di Ab, lasciata Damasco, con una marcia forzata penetr nella regione vulcanica presso
il
monte Hawrn,
sconfisse di
nuovo
mede-
255
re,
Abig-ata
Amm.
Per punire
nomadi
egli fece
Be-
La
vittoria assira fu
il
completa, tutto
il
Hawrn
sottomesso, e tale fu
numero
come
allagata, tanto
ciale. (Delitzsch,
pag. 296-301).
il
moto
sud; onde
il
Weber
i
I,
iscrizioni, in cui
leggiamo
di
ma
graduale e progressivo.
i
loro capi,
titolo di
esercitato, per
un
certo tempo,
una specie
che dur
;
Watar
il
il
il
colpo mortale,
e,
assumendo
. I
il
titolo di
pose
Mukarrib
persino
Minei scomdi
storia, e
nome
Ma'in
che
i
Abbiamo ragione
di sospettare perci
sovente e validamente
il
loro
discusso parecchio
ma
come arguisce
assai
il
un
si
titolo
giosa,
fenomeno
comune
tra
Semiti, e che
tante
256
il
titolo di INIukarrib
il
che significa un periodo di circa 250 anni ed ebbero residenza in Sirvvah, una delle regioni oggid pi inospiti e selvaggie d'Arabia altra prova dell'inaridimento poste-
riore
si
(Weber, A.
O., Ili,
I,
32);
ma
trasferirono,
dopo
la distruzione
completa
loro
acque e
di
di coltura.
.
il
titolo
Re
Saba
nomi
Per
il
periodo dei re
Saba abbiamo
ammettendo che ne debbano essere esistiti altri a noi sconosciuti, questo periodo pu aver abbracciato circa 400 anni. Siccome la fine di detto periodo va messa verso il 5 avanti Cristo, re di Saba ebbero
diciassette
di re, sicch,
1
1
principio circa
il
550.
{Decadenza politica
di
Le
iscrizioni di
fanno compren-
Jemen
signific
una
serie
per sottomettere
la
segnale
un periodo
possibile
non
ricollegar questo
medesima,
Aden
e Ghazza.
Sappiamo gi che Alessandro Magno invase l' India appunto nell'intento di aprirsi un varco diretto in quelle remote regioni e strappare agH Arabi il loro monopolio e che l'esito
;
guerriero
macedone
l'idea
fantasiosa d'invadere
volosi tesori.
257
noto
altres
come Alessandro,
commercio internazionale,
nomiche
porio del
s
decadute della
un tempo l'emsuo
mondo
dell'Evo antico,
corso navigabile
il
Indo a quelle
dell'
i
La morte tronc
d'Arabia occidentale,
cammino dal Jemen a Ghazza, non pi come ne' bei tempi del regno dei Minei,
pi
difficile
i
rese
il
traffico assai
aumentare considerevolmente
cino mediterraneo.
Tale
rincaro
desiderio
d'impedire
che
la
il
Babilonide, indusse
monopolio
commercio
agli
Arabi Sabei.
flotta
numerosa
di
navi commerciali,
Persico,
e,
assalirono
seleucida nel
Golfo
il
rifornimento delle
un commercio
quale per per varie ragioni, tra cui principaldegli abitanti dell'Arabia
il
mente
l'ostilit
meridionale, non
traffico arabo.
i
Con questa
la
abile
Sabei perdettero
mag-
sviato dal
il
Jemen
tutto
vantaggio
di
antico,
sbarcavano
australe, le
la
258
gemme
ci
Ceylan e
le
spezie d'Arabia.
disa-
Diffcilmente
strosi
effetti
materiali e
ebbe
tale rivoluzione
di
le trib
avevano gi
paese ima
ma
essi
rimanevano pur
sempre
il
principio di un periodo di
Le
che insanguinarono
il
Jemen
Volgare e
la diffusione rapida,
il
loro
fedeli, e
e pi progredite.
diato e completo,
disastro economico
non
fa
per immegli
ma
lento e graduale.
lungo
Arabi
minor
i
ma
questi, pail
Mar Rosso
rovin
il
suo
del-
basso
si
alla vigilia
Islam, onde
spiega in parte
luzione
Esso spiega
altres
come
nei primi eserciti dei
Siria e la Palestina, la
di
Califfi,
259
la
militi fosse
maggioranza dei
composta
Arabi del Jemen, che partivano dai loro paesi con tutti gli averi mobili e con l'intenzione di non fare mai pi ri-
torno in patria.
Date dunque queste condizioni, data la costante diminuzione del commercio mondiale per la via jemenica e la perdita
dell'antico monopolio, tutto
non poteva pi avere importanza alcuna per il Jemen. Nel Nord prevalsero un tempo le trib predatrici dei Kedar e dei Nebajot, che avevano gi dato molto filo da torcere agli Assiri dalla met del
settentrionale dell'Arabia occidentale,
Salamiti,
in
Musri (Arabia
nale
fine del
Il
al
Jemen cessa quindi d'essere uno Stato partecipante grande movimento mondiale, rimane isolato nell'angolo
le
voluzione verso
sempre maggiore. Cos preparossi la nuova riil 115 avanti Cristo, quando dopo combattiil il
Re
il
di
Saba
regno Ka-
rivale
dei
per molti
Il
al
300
dopo
La cronologia
dei sovrani di
Himyar
a noi co-
ma
la loro storia
il
singolare
di schiatte arai
dominio Sabeo,
quali
tentarono ora di riporre
il
26o
Nel 26 avanti Cristo, poco tempo dopo il trionfo definitivo dei Himyariti nel Jemen, si ebbe la famosa spedizione
romana
di
Aelius Gallus,
il
Romani, superando
difficolt
nono-
stante
il
loro inutile e
ma
il
tentativo
ai
completamente
il
sempre
Romani
fece
sempre pi
300 del-
disgregamento
himyarita favor
l'
le
loro
E. V.
il
Nagisci o Negus
:
d'Axm
del
Jemen
insieme con
gli eserciti
d'occupazione vennero
sottomissione.
Gli
Abissini
ingerenza, estese di
molto
suoi confini:
il
sovrani vassalli
di .Saba e di
nome
:
di
Re
Raydn,
del
Hadramaut
e del
si
Jemen
estese sino a
Leukokome.
novello Stato
Le vivissime
sud-arabico,
rilevata
lotte intestine,
non hanno importanza per noi cui basta averne l'esistenza per dare una novella prova dello sfacelo
{Giudaismo
per
Cristiatesii/io
nel Jemen).
lo
D'un valore
di questi
scopo speciale
la
genesi dell'Islam,
comparsa
delle
due
grandi fedi universali,
la
201
giudaica e
stabilirsi su
la
cristiana, le quali
con singolare
rigoglio.
La Jemen
generalmente
la
in
Arabia
fatta
Gerusalemme
dell'
mane
disastro,
che colp
il
Giudaismo nel 70
E. V.,
molti in Arabia,
ma non
v'
pero Romano.
tradistingue
il
Il
popolo ebreo,
aveva gi da
secoli sospinto
coefficiente di attivit
economica
scambi
torto
:
dovunque
vi fossero
agglomeramenti umani
si
e grandi
commerciali.
Dal che
Uti-
navi
numquam
altre co-
lonie
numerose erano
E dunque
fortissimo
mercanti ebrei in
un senso
di
maraviglia che
in
tutti
gli altri
202
in
paesi del
mondo, assunse
Arabia, e
e
in particolar
modo
nel
proselitrici
ottenne sin-
sembra
fuori di posto,
perch
felici e special-
mente prosperi successi del Giudaismo nel Jemen si legano strettamente con quanto dicemmo altrove sul
ricol-
senti-
mento religioso dei Minei e Sabei, con il fatto che gli Ebrei sono un popolo semitico emigrato in origine appunto dall'Arabia occidentale, ed infine con l'influenza grandissima
monoteismo
di
Mos.
GU
con
gli
altro
popolo
mondo, mentre
il
che
Jemen,
disastri politici
ed eco-
nomici dell'Arabia meridionale avevano creato negli animi di quelle popolazioni, s propense a vivi sentimenti religiosi,
quello speciale stato della coscienza, nel quale
religiose
fioritura.
nuove idee
trovano
se
passiamo
in
viamo esclusivamente nell'Arabia occidentale a partire da Tayma, Wadi al Qura e Khaybar, al nord, sin gi al Jemen. particoIl Giudaismo arabico fu quindi un fenomeno tutto
lare dell'Arabia
occidentale ed intimamente
s
connesso con ed
tutto
il
passato da vincoli
al
nostro esame
Veniamo
che
le
Maometto, specialmente nel Higiz, non fossero interamente costituite da Ebrei immigrati in Arabia, ma fossero per la massima parte trib arabe,
Arabia
ai
tempi
di
26;
feraci
d'Arabia occidentale,
come Wadi al Qura, Khaybar e Medina. Premesso ci, non credo dobbiam maravigliarci
corso dei conflitti tra Abissini e
se,
nel
il
Giudaismo facesse
Slato indipendente
tanti proseliti
da
un vero
nente fu
il
celebre e temuto
figura che
ebbe quale incremento validissimo la lotta nazionale contro gli Abissini cristiani, i quali agivano appoggiati dalla vasta
potenza dell'impero cristiano di Bisanzio.
I
che nell'immaginazione dei popoli occidentali, e non fossero ormai che il miraggio di un passato scomparso
sero, altro
ele-
mento morale
era
di
un vero
Giudaismo,
il
il
conflitto, in
di
schierarono naturalmente
altri
uni con
Cri-
con
armi degli
di conquista la pi attiva
propaganda
religiosa.
due
fedi
ci
menerebbero troppo
com'era da aspetper la
distinse,
un
quale
le
due parti
si
combat-
terono ad oltranza.
204
cristiani
I martirologi
amano
dilungarsi
a narrare
le
pardcolar
modo
del famige-
Dzu Nuws.
o esagerati,
ma
si
in essi
permane
la
religiosa vivissima
Ai
Cristiani
un col
tempo
tutto
dai Himyariti,
ed aiutata
materialmente e
Giustiniano
:
in valido
modo, dall'imperatore
di Bisanzio,
jemenico, che quando incominci l'invasione abissina, nel 525 dell'E. V. lo Stato giudeo-sabeo, rappresentato dall' ultimo
re
fu abbattuto, e tutto
il
Jemen torn
sotto
dominio abissino.
tradizione
La
ha conservato memoria
le iscrizioni
di quattro re abis-
sini nel
Jemen,
ma
poco
capo per
in-
sue vicende,
all'
un adoratore
avesse
i
del fuoco.
Ma
questi era
i
il
reggiava minacciosa
lare della Persia.
alla possibilit
la
potenza
nemico seco-
Al quale proposito
i
che
mentre
il
giudaismo.
I Sassailidi
265
dell'E. V.,
di
ed ab-
batterono
il
la
dominazione abissina,
ma
invece
restituire
una specie
i
governo cen-
trale
Ctesifonte,
rimasero
al
rivoluzione interna, che fu contemporanea agli ultimi giorni del profeta Maometto.
il
settentrione,
in Siria,
in
in
La
storia
d'Arabia
comparsa
di
decadenza dell'impero
romano ed
il
sassanida, contiene
altri indizi
il
nome
di
Arabi
la
dalla
abbiamo
Odenato e Zenobia, che, nonostante la sua breve durata, ebbe fasti gloriosi, e sembr un momento voler rinnovare le glorie di Babilonia e di Ninive. Ma Roma non
aveva ancora perduto
la celebre
sono
la
campag-na di Aureliano,
fine di Zenobia.
presa di Palmira, e
drammatica
ili
il
VII secolo
rilievo
266
ci
per
il
nostro
argomento, e che
furono
in
parte
arabo-musulmana, relative
trib sud-arabiche verso
il
al
movimento migratorio
delle
primo
sul
confine persiano,
di spazio noi ci
il
che
ci
menerebbero ad una
Narra
la tradizione
Jemen
un immenso serbatoio, irrigavano poi un grande paese, dando vita ad una intensa coltura, e nutrendo una densa popolazione. In appresso, narra sempre la tradizione, questo argine si ruppe, rovinando ogni
del Jemen, raccogliendosi entro
cosa e precipitando
le
settentrione. Cos
avvenne che molte genti Jemenite andarono a stabiUrsi nell'Arabia settentrionale. Una, per esempio, i banu Qaylah, si
ferm
in
gli
i
Aws
ed
Khazrag,
anda-
che costituirono
Ansar, o Ausiliari,
qua e
l nel
Nagd,
altre
rono ad occupare
il
le
fondarono
il
principato Lakhmita
Hirah.
Una
gina 75;
quali
principalmente
il
Halvy, ha creduto
/.
poter sostenere
7^,
{ZDMG., XXXII,
pa-
A., serie
tome XIX, 461) che tali tradizioni e che non sia mai avvenuta una miil
settentrione. Pi recentemente
per
le
207
scoperte
archeologiche
in
hanno confermato
argine:
si
modo
resti
medesimo
le
in
quaU
si
ricordano
successive
Glaser,
in
;
(cfr.
MVAG.,
cfr.
1897, VI,
e segg.
anche D. H. MUer,
arabiens nach
di
dem
Iklil
Hamdaui,
il
in Sitzungsberichte
Vienna,
il
188), e si accertato
fatto
che
il
serbatoio era
un tempo
fattore principale, se
non
convinzione che l'abbandono di quest'opera idrauHca deve aver radicalmente mutato le condizioni del paese un tempo,
Acquistano perci valore storico assai maggiore le tradizioni musulmane su questa emigrazione in Arabia, perch
esse
presentano come un fenomeno logico e naturale. Studiandole ora con i dati raccolti nei nostri precedenti apsi
punti,
veniamo a comprendere megUo il loro vero significato e a dar loro una nuova conferma. Possiamo cio conchiudere, che molto probabilmente non la rottura di un solo
argine in una parte del Jemen,
ma
la
il
progressivo inaridi-
mento
indusse
miseria e la decadenza,
la
abitanti
ad abbandonare
manutenzione dei
che la tradizione, deperimento, abbia per conservato memoria di un del lento qualche evento storico speciale, e che la trascuranza dei lavori idrauhci e la rottura improvvisa, per esempio, del grande
argine in Ma-rib, abbia accelerato, con una catastrofe irreparabile, l'immiserirsi della regione.
In ogni caso la catastrofe di Ma-rib fu solo uno degli incidenti maggiori, del quale si sia conservata memoria per le
motore della migrazione
certo che la
di
il
268
il
ed
fame
fu
il
movente principale
poich da tutte
della partenza
moltissime trib;
le quali,
le parti,
tranne
settentrione, ogni uscita era chiusa dal mare, necessarial'unica via che loro
si
apriva.
in
una semplice ripetizione di tutte le altre migrazioni precedenti, da noi brevemente descritte, dal quinto millennio avanti Cristo in poi. Essa fu identica nei modi, e
prodotta dalle stesse ragioni delle migrazioni pi antiche,
dalle quali sorsero
gli
principati ca-
naaniti e
delle
trib
tutti
sud-arabiche
gli
come un
i
fatto storico,
che
si
connette con
eventi analoghi
precedenti, e dal
due principati
di
di
Ghassn
e di Hirah.
doverle porre in un
alla
prima fondazione
di
non venne accompagnata da verun grande conflitto fra le trib, e che la maggioranza degli emigrati si stabil nel settentrione senza incontrare nessuna seria resistenza. Abbiamo da
ci
le
trib jeme-
pacificamente, sia
269 -
come bande
di predoni, su tutti
punti
trattare
con
gli
Arabi
di
Pharan, e pi tardi
nella
accadeva verso
crarono
feta
Amos,
nella Palestina,
spingendosi
nei pressi di
non sorpresero ed uccisero san Girolamo. Altre trib invece, prima del 420 E. V. vennero dai confini persiani a
visitare sant'
si
convertirono
citt detta
Cristianesimo e fondarono
vicino una
nuova
citare
Ilapsa^oXat.
fatti
il
potremmo
molti
altri
analoghi.
di
In Siria
sopravvenire
meno ben
difesa e le con-
ai
tempi
di Giusti-
le altre
provincie
ambedue le rive dell'Eufrate erano talmente popolate da Arabi nomadi venuti dal deserto, che l'imperatore dovette
il
matrimonio. Corrotti
i
gli
quali
rivando fino
ai
Tutte
le
leggi di
di lui
dopo
da
fre-
nare efficacemente
gli abusi.
Non
occorre cercare
altri
par-
ticolari
('),
270
storici
:
arabi
non
ci
non
toglie
che
Arabi erano
vuoti aperti
(')
queste notizie
di
come
(Odenato)
sovrano
di
Palmira
forse
confini bizantini.
la
Ai tempi di Dzu Nuws (circa 480, a. . V.) dal Jemen emigr grande stirpe dei Rabi'ah (Rakr e Taghlib) dirigendosi verso coni
corso di lunghi anni con esodo costante essa popol una grande parte della Mesopotamia, vaie a dire tutta la regione
fini
della
Persia:
pel
di
Nisibin,
Karkamish,
altre.
come
al
mo-
mento
un certo
Amr
Malik al-Tazidi,
con le due trib qudaite dei Tazid e degli Ism, immigrasse in Mesopotamia e si stabilisse nei villaggi del paese mescolandosi con gli
abitanti.
p.irte del
cresciuti in numero, g' inmiigrati conquistarono una paese e venuti cos in conflitto coi Persiani, li misero in fuga. Questo accadde prima che .Sabur Dzu lAktaf salisse sul trono, ossia
Poi,
prima del 309 . V., e probabilmente durante i torbidi che funestarono l'Asia alla caduta degli Arsacidi. Sabur espugn una loro citt
Tazid, ed uccise molti Arabi:
parte in Siria, e in parte
(o in Siria? Cfr.
si
la
maggioranza dei
i
superstiti pass
in
fuse con
Tankh
nel principato di
Hirah
appresso).
Siria, vi
Quando
stabiliti
trovarono
allo stato
nomade,
ed erano
Li
tutti convertiti
al
Cristianesimo.
anch'essi
dalla
lyd
provenienti
si
Tihmah
del
Jemen,
Nagd
e poi verso la
frontiera persiana, fondendosi con i Tankh e con le altre popolazioni arabe immigrate in territorio Sassanida. Essi molestarono un tempo i
ma poi sconfitti e dispersi da Anuscirwn [531-579. a. .V.], andarono a stabilire a Takrit sul Tigri, a Mawsil e in Mesopotamia. Quindi una pirte, dopo alcuni conflitti con milizie persiane mandate da Anuscirwn, emigr nel territorio bizantino e si stabil in Siria presso Hims (Hamath), abbracciando il Cristianesimo. Altri autori narrano che li lyd si unirono con Ghassn, Quda'ah, Lakhm e Gud/am e sotto il
re persiani,
si
i
i
i
nute
in Siria e in
271
Mesopotamia durante
dell'.
I
V.
trionale
ma
poi,
trovando anch'essi
paese insufficiente
ai
s
loro
bisogni,
andarono
oltre
premettero in numero
grande e con
re persiani,
stabilire
quanto
pace
gli
di
la
sulla
i
ammisero entro
di
la
medesima ed eressero
di
Hirah
Ghassn.
Non
babile
esiste alcuna
la pro-
verit
della
sapposizione
la
di
Ode-
Volgare.
riore durante
il
sorgere dei
nuova im-
migrazione arabo-semitica.
comando
Se
di
in
numero
lyd
di
40,000 uomini
il
si
sta-
Cristianesimo.
Siria
va posto verso
le
o
ai
il
tempi del
Umar
fra
e dietro
sue minacce.
Quando abu-Ubaydah
nel 16. a. H., nella Siria
tutto
il
musulmani penetr,
stabiliti
settentrionale
:
paese pieno
di
Arabi
da molto
tempo Arabi della stirpe Tankh: vicino ad essi numerosi Tayy avevano pure fissato la loro stanza fin dal primo tempo dell'emigrazione delle trib jemenite, ed intorno a Halab vivevano pure moltissime trib arabe appartenenti alle pi diverse stirpi. Tutte queste avevano gi abbandonato la vita nomade ed erano divenate sedentarie, forse terreni abbandonati per effetto delle guerre fra Greci e occupando Persiani. Presso Balis, in Siria, musulmani trovarono molte stirpi dei Qays entrate nel paese prima dell'Isim (prima del 600. a. . V.).
i
Come
di popoli
272
le
Stato
le
settentrione.
Dacch primi si erano messi d'accordo con andando pi verso settentrione, fecero
Bizantini,
i
e fra
il
491
il
6518
di
Ana-
stasio
elev
al
Giafnah
(Ghassn)
grado
Con
veniamo
ri-
cos a stabilire
come
il
detto
movimento interno
delle trib
numero
di
anni, sib-
fattori del
grande
morte
movimento
del Profeta.
di quella
dopo
le
la
conseguenze
politiche
mondiali,
ma
altres,
e forse maggior-
si
creda,
come un vero
e proprio
movimento
aspetto
fenomeno
di quelle
l'
della loro
273 --
disunite,
del paese, in
niun
modo poterono
spezzare la barriera di
le vie
Gon
l'andar
del
tempo per
le
di essa e di penetrare,
Mesopotamia
bilonide settentrionale
molti
Taghlib
in
Mesopotamia,
conflitti fra
Roma
e la Persia).
{Rapporti tra
moti arabici
facilitazioni,
e la rivoluzione islamica).
Nonostante queste
ranea, gli Arabi
disfare
in
di
pienamente
si
Arabia quindi
andarono accumulando
fra le strettoie
ogni giorno pi urgentemente una immediata soddisfazione. Or proprio nel momento in cui i due Stati, che sbarravano l'esodo dall'Arabia, trovavansi,
nell'
quali richiedevano
nuova
religione.
barriere dei
confini
germe primo
i8
di quella
274
mondo nuovo
le
e che
ultime resi-
in
Quando la propaganda di Maometto di religiosa che era Mecca assunse in Medina una evoluzione schiettamente
dando origine
allo Stato militare pi
politica,
potente che
allora
animi
:
al
disagio economico gi
conflitti
Arabia dolorosi
L'attivit
profondamente
crisi
nazionale dell'anno
a suo
1.
dell'Egira.
L'Arabia,
tutta in
come narreremo
di
tempo
e luogo,
si
trasform
un vasto campo
sangue
si
di battaglia,
all'
ma dopo
un tragico
in-
battesimo
trov
improvviso,
come per
un solo
e potente scettro. Alle trib balen allora spontanea e concorde, per quanto da principio inconsapevole,
l'
idea d'adol'
odiosa
in cru-
aveva tenute
miserie e
l'
gli
fu
trib
della
dal-
gi unite
all'Islam
fine
guerra
civile.
Persia,
il
Califfo di
Medina perch
si
nessuno
primi musul-
mani varcarono
fratelli
predoni,
mentre
menavano ancora
Arabi erano, o
si
mani
mezzogiorno
concordi,
della penisola.
Gli
sentivano,
forti,
uniti,
pieni
d'immenso
ardire, sospinti
fame
dall'altra
parte Bisanzio e la
dei
275
AI comparire
degli
mezzi pi necessari
la
di
resistenza.
Arabi
travolta
con fulminea
ra-
urtarsi eserciti
uomini
pronti
battersi
con un
ardire,
al
quale
come
convinzione,
delle con-
fenomeno singolare
e tanto sorprendente
il
la fatale, inevitabile
direi
dei
pi
nemmeno ad
essa,
ma
Dopo
le notizie
il
su tutto
problema
Le nostre
una sorprenil
Winckler
{MVAG.,
nemmeno
la civilt
di quello
che non
al solo Je-
le iscrizioni
Tayma,
in al-
le notizie di
276
come l'Arabia
nei
due
ul-
timi millenni avanti Cristo fosse divisa fra vari Stati potenti,
ricchi e relativamente civili, dediti parzialmente al
commercio
a
tesi di
grande
rilievo, vale
come
creduto finora,
di barbarie,
infelice,
languiva in deperimento
Tale concetto,
il
quale trasforma
le
in
rimaneva sempre
grave
stesso
(1.
non
quel deserto
Ma
una
siffatta tesi
i
o giustificazione non
scorrere
cersi
viaggi del
Doughty
in
il
nuovisdi ri-
simi dati,
apresi
ci
ora un
nuovo
campo
cerche, che
impresa:
la tesi del
perch
sua.
la
277
avuto
il
tempo
di
farla
stati in
errore
i
quali
il
Winckler
nella sua
valenti
orientalisti,
hanno dedicato
di scoprire in essa
vera Arabia,
procreatrice dell'Islam.
forse
non
esenti
il
probabile che queste sue critiche, da qualche esagerazione, abbiano avuto per
in cui si finora tenuta la sua
conseguenza
poco conto,
nuova
tesi, la
finora saputo e
immaginato intorno all'Arabia preislamica. A noi sembra pertanto che la sua idea non solo sia corretta, ma che il Winckler stesso non ne abbia forse potuto
nemmeno
lui
mezzo
alle civilt
antiche
dell'
morale ed
intellettuale
un popolo infante che tenta emergere dalla sua barbarie primitiva, ma bens una stirpe immiserita, rovinata moralmente e materialmente dal
Arabi
di
gi pi
mutamento implacabile
delle
condizioni chmatiche, e
che
nostro
modo
di
in
un tempo
assai lontano
una
dizioni
27S
che
le
con-
alla
lunga radi-
La popolazione
e le stirpi
la
camente
le
paesi
probabile anche,
e, p. 39), che
i
come
popo-
Winckler
(1.
nomadi,
alla
buissero
Jemen
vediamo
la
popolazione
modo
la storia
jemen ica
riassuprei-
merebbe
cos
gli
storica, attraversati
come
la vita dell'individuo
umano riassume
e riproduce
Molte
altre
e di
sono
le
consi:
potremmo dedurre
bilire
come,
fosse in
e che la
Arabia gi nettamente
in
distinta
e
da quella nomade,
di
inond
Semiti l'Asia
:
Anteriore
presso,
solo in ap-
quando
composero quasi
esclusivamente
ai
di
nomadi.
Il
tempi
di
Maometto
fra sedentari e
considerarsi
classi,
279
dei
come un
ma
la
piuttosto
primi
verso
nomadi.
per noi di rilievo anche mag-
Un'altra considerazione,
Maometto apparisce non gi come il tentativo di sollevare un popolo dal letargo barbarico primitivo, ma quale impulso
incosciente verso
il
ricupero di beni e di
felicit perduti.
Ac-
si
pretende che
l'Islam
antica.
non
fosse
ma
il
ripristinamento d'una
Venendo ora
Maometto
noi
di
chiarire
collochiamo cio
storico
mitica.
in
la
genesi
alle
dell'
rapporto
derare pi
dette
il
La propaganda di Maometto non si pu dunque consinel senso eroico che le come la causa personale
Carlyle
suprema e
come
il
svoltisi
da
essa, e
ma va
il
bens
altre
considerata
modo ed
il
mezzo con
quale
la
loro
espressione nei
Ne
alto
le quali,
dell'Asia e del
mondo,
delsin-
storici
La propaganda
religiosa
di
Maometto
fu
un
uno
un disagio morale
con
lo
28o
il
sguardo tutta
il
L'irrequietezza,
suoi
coetanei
indi-
rizzo
pessimista e religioso,
Ma
rono
caduto
di quelli cui
potesse recar
dot-
un mutamento soltanto
Il
spirituale,
una nuova
trina religiosa.
e vigoroso, perch
la religione, in
quanto
il
rassegnazione
alla
volont
di Dio,
pu essere
supremo
esausti,
come
lo
prova
la diffusione
;
ma non
e
basta a lenire
soffe-
Fuggendo
perci da
la
Mecca
comprese meglio
rimedio; onde
il
quale cercava un
mente
il
il
solo
di quelli
che
si
associavano a
Non
che
egli
per tanto
e
si
nemmeno Maometto
vide
tutta intiera
la verit,
aver
veva,
come
istrumento di cose,
come
alla testa d' un movimento, su cui non aveva pi dominio, che superava tutto quanto egli avesse mai sognato, e che, per la sua et
si
sua carriera
avanzata, e per
la indebolita salute,
egli
runa voglia
di capitanare.
28l
ma
lo
come un
certalui fu
scatenamento
lui
intuita,
ma non
perduto ogni ritegno, e l'Arabia tormentata da tante profonde e contrarie passioni, esasperata da un malessere universale, che nessuno
sapeva ben
si
definire,
ma
che
tutti sen-
abbandon
la
alla pi
spaventosa
sua
storia.
Ai
suoi
successori
compagni Maometto
la
lasci
una
conservare
mini di grande
virt. Questi
beri oramai dall'influenza moderatrice del Maestro, con geniale ardire, affrontarono l'arduissimo
problema
e lo risolsero
stare la pi
con una energia ed una sagacia, che ancor oggi deve degrande nostra maraviglia. Retti da loro, gli
uniti in
un
fascio
i
ove da secoli
dai
l'
istinto
sospingeva
Semiti
cercare
scampo
sempre
Gli Arabi,
appena consapevoli
precipitando
si
varcarono,
come
bufera
sopra un
campo
di grano,
tutto
il
mondo
mondo
si
come
avvoltoi
af-
famati
si
loro
accese passioni;
ma
le
ricchezze del
mondo
fuori d'Arabia, pi
non
si
curarono
immane
razzia
si
tramut
282
di
dominio,
In
spinti
altre
medesime
gesta, soi
dalle
medesime
dal
ragioni,
loro
poi.
avi
preistorici
sesto
millennio
in
mondo
di tutte le religioni.
l'ultimo
sono river-
sate sul
mondo
civile,
si
gagharde, esubeil
ripetutamente rigenerarono
mondo
se-
Studi
la
formano
d'
l'alto
commovente
un immenso dramma
zione con
il
clima d'Arabia).
:
mia esposizione
a volte forse
ho divagato
campi appa;
ma
credo
e spero che anche le divagazioni abbiano contribuito al voluto scopo, nonostante le lacune e le imperfezioni del
mio
della
grande sfinge
storica
mutismo miin se
il
asconde forse
viaggiatore, l'archeologo e
lo storico dell'avvenire.
al
L'Arabia
nostro
ferrabile e indefinibile
283
noti
fieri
belUcosi abitanti: perci io spero non sar riuscito a tedio per 1' aver chiarito la caratteristica singolare di questa il lettore
grande matrice
di
popoh,
di quel
con parto quasi perenne sono venute alla luce della storia ed alla conquista del mondo una gente appresso all'aUra.
moltipUcatrice del
tavoliere arabico, si accentua quando indaghiamo meglio le caratteristiche singolari comuni a tutte quelle genti che
la
al
mondo con
caratteristiche
miti, la razza,
ariana, pi prodigiosa,
i
tanto per le
suoi
difetti;
a questi
quale abbiam tentato nelle pagine precedenti, offresi spontanea un'altra domanda. Se vera la intima correlazione tra
cHma
e razza
come
io
non
grande intelligenza
collettiva di essa, della sua mirabile coscienza religiosa, della sua ingenita crudelt di animo, della sua insaziabile, aspra,
Non
difetti,
il
ed a cercare
il
clima ed
ca-
adducendo prove
e considerazioni
Renan
nella introduzione
alla sua Grammatica comparata delle lingue semitiche. Io mi contento qui di rendere omaggio alle forze naturah, merc le quali l'Arabia plasm i suoi abitanti come niun'altra terra
plasm
suoi
figli,
pendo una
hanno
in
mano
destini di
indirette, sopra
i
284
destini
Una
sue pi
fini
virt alla
sottile,
miste-
ma
la
parte migliore
moderna.
di cui gli
deve
madre
terra
Arabia
le
sue
mondo ha posseduto
in
eguale misura.
]\Iadre bella, crudele e spietata, l'Arabia accolse a turbe
infinite gli
lieta
nubi
irroratrici
ma
riarsa,
d'animo
e quindi
li
altri,
Or questo
superbo
si
rispecchi appunto
della
ricchezze e di godi-
Presso
divinit
la
nomi
di
venerande
e pretesto
De Morgan
rapina.
La
crudelt e la sensualit
feroce sono istillate nel loro sangue, forse dall'arsura crudele dell'ingrata
madre che
li
gener.
La
285
sarebbe
si
un
fatto storico,
n qui
vi
alcun
vantaggio
in
di
commettevano
nome
Questa
fu
con gl'interessi apparenti d'una giustizia soprannaturale, e di un vantaggio collettivo, le pi spaventose brame sensuali
si
arrogano
il
diritto
di entrare in
comunione con
le
divinit.
ingiuste e
di
ostilmente parziali,
senti-
Semiti hanno in
altari,
sacrifizi di
sangue sugli
ma
in antico quasi
ambedue
Ma
quegli stessi
olocausto
il
come
atto di lieto
nato e
lo
appena
mandavano
deflorare
le figlie
giunte a
pubert a
pubblicamente
una volta
al-
il
frutto
della
:
harmo creato
il
le
mondo, ed hanno
si
sia
Sono
dinanzi
ai
questi
singolari
contrasti
il
della
natura umana,
quali lo storico ed
filosofo si
il
soffermano per-
plessi nella
vana ricerca
di
spiegare
mistero.
fisica del-
l'Arabia, che
286
form
gli
uomini duri
deserti;
di
animo e
di
corpo
figli
come
partiti
le
e che
quando
suoi
eransi disfatti
ed
pi molli,
mand
altre
e se
il
mellifluo e timido
Ebreo
degU
pogrom
czaristi,
sono molto
da quegli
la
Israeliti
bellicosi di cui
leggiamo nella
Bibbia durante
dei Giudei
contro
Roma
morale e
fisica la
nota dominante
la
quale in qualunque
luogo
altri popoli,
ha da questi
si
preso assai
abbia dato.
Dovunque
pro-
immagine
la
ed a sua foggia
sua lingua,
i
popoH con
costumi e
cui
la
si
unita,
ha imposto ha
suoi
tra-
ha
semitizzati .
Do-
come popolo
ne assor-
ha potuto
sopraffarla,
fato
il
resistenza
che desta
la
vigha. Cos, per citare due soU esempi, noi vediamo la razza
israehtica diffusa in tutto
tradizioni
e
il
mondo
conservare
immediatamente
la fa riconoscere
mille e mille
riore rimasta sempre semitica, sebbene da un millennio prima della storia, dai Sumeri del 6000 avanti Cristo, sino
ai
287
il
sole
sia scesa in
sorbirlo.
di as-
Ma
tipo semitico,
il
hanno sempre
sopraffatto
tipo,
Se poi
con
ci
soffermiamo a considerare
sulla
storia del
presenti
tra loro
perpetuo
stupore
conflitto,
e di
non possiam sottrarci a un senso di vero non esagerata ammirazione. La fede semitica,
di
nelle sue
Giudaismo,
mondo,
ma con
il
il
moltiplicarsi
sua influenza, in un
si
debbono
alla
posizione unica al
mondo
hanno ormai inseparabilmente innestati Semiti debbono le forze maggiori della loro
bene che
in male, alla loro patria di
anima
difesa
etnica, tanto in
il
che
mai ha conosciuto
giogo umiliante
un padrone
straniero,
come
suoi
figli
e dai rigori
La guerra odierna
delle regioni attorno
Jemen
le
condizioni politiche
alle Citt
Sante
di
Mecca
Medina,
Califfo
nemmeno un
musulmano, quale
il
mente pretende
autorit
di essere,
pu affermare sull'Arabia
la
sua
dopo quattro
razza,
quantunque sempre
in condizioni di coltura
inferiore
rispetto
alle
nazioni che
Anche
se
suoi
il
figli
oltre
dominio straniero,
pura ed
prima originaria
con
l'
intatta, e
invio di
domini non semiti e restaurare l'egemonia politica e morale dei figU d'Arabia. Cos fu ai tempi del primo Sargon e Naram-Sin nel 4000 avanti Cristo: cos
ad abbattere
i
la
quinta o
succesin-
lo studio
il
si
disse,
merito speciale di
pi
abissi
remoti
secolo
del
ci
che
le
conquiste
arabe del
VII
appaiono quale ultima ripetizione od immagine recente di quanto avvenne gi tante volte neh' et trascorse, nel 4000
sotto Sargon,
Assiri,
Hammurabi,
sino
ai
e poi
sotto
gli
sotto
storici
con cui
si
incombe l'obbligo
un poco pi minutamente
le
particolarmente in quella occidentale, quando Maometto incominci a predicar la sua fede. La quale riappar vera-
destini
di
tutte le genti
parola
di
Dio
la pi volte
con pi profonda ammirazione, il giudizio del vecchio PUnio Arabia gentium nulli post ferenda !
III.
L'Arabia e
gli
storici.
La
musulmane.
La
paese;
dopo quanto
sommaria non richieder molte altre parole, stato esposto nei due capi precedenti.
Abbiam
quale un
gi detto
come l'Arabia
da un
si
possa considerare
la cui
altipiano inclinato
lato,
lunga linea
Babilonide e lambisce
di
meno
forma
di di
un paese
assai
montuoso;
ma
erge assai
rapidamende dal
il
grandi pioggie,
acque piovane.
Penetrando attraverso
il
centro
della
penisola,
sale
molto rapidamente, e
arriva
poi,
come
19
290
e l nel piano
('),
e che
il
Dobbiamo per
far eccezione
Al principio
fatto
una
striscia
poco
mente
da intensa aridit
il
il
quello di tutto
Ben
minare
i
due
alti
il
gruppi
di
montagne,
ai quali
abbiamo gi
fatto allusione,
Jemen
e l'Umn. Queste
assai pi
alle
trovano poste
mense
Esse sorgono
(') Le due eccezioni pi notevoli sono: i' Le due lunghe montagne parallele Agia e Salma, nel Nagd settentrionale, luogo di dimora, ai tempi di Maometto, della grande trib dei Tayy, regione dove si trovavano pi celebri cavalli di puro sangue arabo. 2 Il lungo
i
gruppo montuoso molto frastagliato della Jemmah, a mezzod della valle Wadi al Rummah, paese ancor oggi pieno di valli feraci e di popolazioni agricole. Vivente Maometto era la sede della grande trib dei Hanifah, decimata dai musulmani nel 12. ., durante la conquista d'Arabia. Oggi il centro politico della celebre setta Wahhabita, che
al
sola araba,
ma
fu poi
si era resa padrona di quasi tutta la penimilitarmente infranta dal genio bellico di Ibrahim
Pasci.
II
prendeva tutto
l'Asir dei tempi nostri e compaese dal mezzod di Mecca fino all'estrema punta
littorale
291
come
delle
sentinella, all'ingresso
occidentale,
e l'altra,
La
configurazione
speciale
due provincie,
la
monsoni
le
l'aria,
ceano
si
avanzano con
soffio
forte
continuo
correnti
al contatto
il
vapor
il
ac-
queo
paese
in-
di ricca
tensivamente
delle valli.
Invece
le
correnti
liquido prezioso
di
si
di sabbie e
roccie
calore, esse
pri-
mavera
si
e in autunno, del
quando
le notti
pi lunghe raffreddano
e l rare pioggie, o
la superficie
deserto,
cadono qua
in
forma
ciclonica, a secchi
le varie valli si
trasformano
al-
si
cammino
i
non
di
rado
improvvisi e
terribili
che pi
bestiami e la vita.
Medina
Califfi
piovano che
meridionale della penisola. L'Asir o la met settentrionale del Jemen ha l'elevazione dei monti minore di quella dei monti jemenitici, e quindi
in
Jemen
Le pioggie
traversa
i
292
piena
le
sobborghi
nei giorni di
acque hanno
In Mecca,
le case.
ove
la valle
estremamente angusta,
assai
il
stato
sempre
abbon-
dano
le
non
pi
ma
fra breve, in
abitati
pi esposti alle
secoli,
il
miserie
due
xvill e
xix, queste
grandi piene
si
meno
frequenti, e
mai giunsiti
:
gono
tati,
Tranne che
nei
abi-
gli
delle
dopo
poche ore
s
di tempesta, ritorna
sono avida-
mente bevute
ben raro
il
onde
al
mare. Tutta
infiniti
rari pozzi.
e nei
Dahna
il
Nafd,
si
pu
dire che
non
nemmeno
a inumidire
il
suolo.
Tanta scarsit
parzialmente, per
di
un immenso tavoliere
quale solo
poche pioggie
noi,
ma
Anche
nutriti
bestiami per
essere ben
Nelle
parti
pi
penisola
la
vegetazione
al-
tutto.
Questo
appunto
il
293
il
Nafud
il
il
Dahna,
Mentre per
in
primo
in
Beduini, e serve
ai
parte,
magro pascolo
di
cameli
il
secondo, quello
:
nessuno
esso,
ed una
delle
poche
il
regioni del
mondo
in
cui nessun
uomo
Dahna ha
creato
numerose
cuore inac-
cessibile della
immane
il
solitudine stendasi
,
tevole, detta
a giardini e
frutteti,
un vero paradiso
un cerchio impenetrabile
i
di sabbie infiammate.
il
Queste
fatti
dimostrano che
cuore del
Dahna
vi-
ma sicdel-
come avremo
l'Islam,
in
seguito
parlare
spesso
sorgere
Arabi
stessi
suddividono
la loro
quadro gene-
la
scena in cui
si
* *
il
colari,
la
littorale
maggior
(') La larghezza del Higiz varia da un minimo di loo chilometri, ad un massimo di 200 circa; la sua lunghezza approssimativa si pu
parte
294
che
gli
il
compresa
nella regione
antichi
chiamavano
carat-
ove
per
Midyan, Lungo
il
littorale
una
striscia di
Questa
parte pi settentrionale,
dalla
ma
di
Higiz
si
compone
larghezza.
Una prima
marittima,
sabbiosa e perfettamente
una
terza
tutti
caratteri
La prima
arda,
meno
ter-
ha qua
e l nel
fondo
delle valli
acque sorgive e
siva di
in
palme e
di cereali.
:
rapporto
alla superficie
gh
abitanti,
sedentari ed agri-
altri,
ossia la
grande maggioranza,
famoso santuario
breve a discoril
nomadi. In questa
striscia,
Mecca,
la
fra
tempio
pi sacro dell'Isim.
Nella terza
striscia,
arida,
i
centri
abitati,
due
maggiori dei
(poi detta al
quali, ai
tempi
di
Mednah, o
la citt
mora
tra
295
Wdi
al-Qura,
ma
nuti
dopo
la distruzione di
l
e Adriano.
Disseminati qua e
per tutto
in
tempi
contempo-
hanno schiantato l'altipiano di terra arenaria ed allagato il paese con immensi torrenti di lava nera. Memoria della loro ossia il origine ignea rimasta ancora nel nome Harrah nome, con il quale gli Arabi luogo dei grandi ardori
chiamano questi antichi centri vulcanici, punto non ancora completamente spenti.
potenti trib dei Qud'ah, dei
in
qualche raro
le
Giudzm
tra
Muzaynah, ed
i
altre
minori
Medina
Mecca pasco-
lavano
Khuz'ah dominavano presso Mecca, ed i Hawzin, a oriente verso il deserto. In Medina stessa erano mescolati le trib jemenite degli Aws e dei Khazrag,
famosi: nel mezzod,
in
Mecca abitavano
i
dissoluti,
ma
A mezzod
i
del Higiz, a
confini esatti
aveva
(').
prin-
cipio
anticamente
Essa
eguale superfcie
una settentrionale
oggi
conosciuta con
ha una lunghezza di circa looo chilometri, ed in (') Il Jemen media pi largo del Higiz; in alcuni punti arrivando quasi a 450 chilometri di larghezza.
il
gS
valli
Home
Asir
molto
;
montuosa con
profonde e in
di difficilissimo accesso
poco conosciuto
l'altra,
il
Jemen propriamente
:
detto, o
met meridionale del Jemen antico regione che si eleva ad altezza molto maggiore dell' Asir, ed quella famosa nella
storia
con
il
nome
di
Arabia Felice.
Anche
qui abbiamo,
ma
le
caratteri di
come nel Higiz, tre striscio parallele, ognuna sono assai pi distinti la striscia
:
striscia
elevate,
da trattenere
venti dei
monsoni e da
revole
striscia,
far precipitare in
oceanici.
La
terza
quella pi interna,
comprende
di
l'altipiano jemenico,
pidit verso
scia era
il
grande deserto
Dahn. Quest'ultima
il
resto del
Jemen, e nel
gigantesche
fra
Mrib
tratte-
nevano
le
deserto e irriga-
vano
tutto
paese.
l'aridit della
Crescendo per
dell'Era Volgare, le
dente,
in
dighe,
come
esse caddero
abbandonarono
il
Jemen,
dice
trate
nelle Pro-
La
e ferace, tuttavia
Jemen, pur essendo ora meno ricca ha conservato una grande parte della sua
monsoni.
mantenere
il
tutto
il
resto
della
297
Per
tale
rala
pi inaridendo.
maggioranza
della popola-
alle industrie,
dotata perci
culti,
usanze,
nomadi
del Higiz
Nagd.
Il
Jemen
singolare,
una
specie di altipiano che sorge quasi a picco dal lato occidentale verso
il
Mar Rosso,
specie
di
oriente,
ove
Dalma.
disse
Su questa
in
come
si
di
acqua.
Bench
di siccit,
pure
la
tensit singolare. I
da
valli
anguste,
come
non sarebbe
pazienti
monti l'aspetto
di
buon'ora
Il
Jemen
famoso
fin
l'esi-
quali essi
si
mesi
di siccit,
dopo
il
La
una coltura
inten-
Qui
si
298
prono
le
rupi del
Jemen
di coltura al
quale giunsero
Jemeniti, mentre
di
loro fratelli
nomadi continuavano' a vivere in uno stato e progredirono ben poco rispetto agli avi
semi barbarie
preistorici.
Le
hig,
1
quali
Jemen erano Kindah, i MadzHamdn, Himyar e gU Azd, molti rami minori delle erano gi migrate verso il settentrione. In Nagrn vitrib principali del
i i
veva da tempo una numerosa colonia cristiana, in tutto il Jemen erano sparse molte comunit ebraiche, ed in San'a,
vivente Maometto,
venuti con l'esercito sassanida, poco tempo prima che nascesse risU'im.
*
Se, costeggiando,
proseguiamo
il
lungo
il
tratto
il
tre regioni,
bagnato dall'Oceano Indiano, troviamo altre Hadramawt, la Mahrah, e l'Umn, tutte isolate
or poc'anzi descritto.
Di queste regioni non solo noi oggid sappiamo assai poco, ma gU Arabi stessi per l'isolamento di quei paesi si sono sempre di esse pochissimo occupati. Chiuse da un lato da un deserto impenetrabile, e prospicienti sopra un immenso
oceano sovente assai burrascoso, con coste rocciose prive
di
si
trovarono peren-
nemente separate dal resto d'Arabia e del mondo. Di esse la pi remota ed isolata la Mahrah, la vera ultima Tuie
d'Arabia, ove
gh
abitanti parlano
un
non v' dubbio che essi, da grazie al loro isolamento quasi perfetto, hanno conservato un tipo e forse anche un idioma d'un periodo assai remoto, che si perde nel buio pi profondo della preistoria. Il Haquello di tutti gli altri Arabi, e
299
dramawt a occidente e l'Uman a oriente della Mahrah hanno subito maggiormente influenze estranee, ma anch'esse in misura assai limitata. Il Ha dramawt e la Mahrah sono regioni
piuttosto montuose, sebbene
tanti perci
abi-
sempre
in
maggioranza sedentari e
loro vicende
dediti per
lo pi all'agricoltura.
Le
ma
nuova
propense a dottrine
L'Umn,
gere
abitato, vivente
sembra pununa
larga striscia di
monti
il
La
superficie
ma
dal-
le
ed intensivamente coltivata.
tutto
il
Lungo
si
ergono, a guisa
o
i
di massiccia muraglia,
la
Le
valli
ma
gli abitanti
mamente ostili agli stranieri. E una delle regioni, ancor oggi, meno note di Arabia. D'estate calori sono tremendi, tali da
i
fi
^-
L' interesse
tutto
speciale che
il
destano
le
quattro prola
Jemen,
che
il
Hadramawt^
Mahrah
fatto
sono sempre
etnicamente ben
no-
madi
le quali
3oo
hanno popolato il resto della penisola. La nitura montuosa dei paesi, le occupazioni sedentarie e l'antichit remotissima della loro coltura resero le genti sudara-
Le scoperte
epigrafiche del
Jemen
e del
Ha-
dramawt hanno
fior, in
et anti-
culti, di
gli abitanti
avevano
altres
un alfabeto proprio ed un
divario
si
pu spiegare con
il
la
maggior coltura
il
dei
fatto
Jemen
quale affluivano
costantemente
le
La
ricchezza generata
dal
Jemen molte
lin-
guaggio,
il
azione esterna,
modific pi lentamente ed
modo
in-
discendenti
monsoni,
le fu
possi-
bile proseguire
la vita sedentaria
ed agricola.
Hadramawt
e della
Mahrah
il
nulla in
non solo
,
loro
paese
i
ancora
quasi
tutto
terra
incognita
ma
perfino
loro
Strani dialetti
30I
solo
sappiamo che
sono peranco assai imperfettamente conosciuti pur essendo sesi distinguono molto
mitici
il
dall'idioma delle
fra
Ne
mette
che dovremo
breve narrare.
menti sappiamo,
ma appena
gli abitanti
a governare, e propensi in
modo
singolare
ivi
rintanarono
i
Kharigiti e gli
secolo.
Oggid ancora
gli
abitanti
musulmani
la
cos detto
Bahrayn, troviamo
si
Il
paese piano e
pu dividere
da
due parti
tempi
di la
Maometto, come
nomadi;
immediato con-
imperi
asiatici,
vera; e la
pesca,
com-
che scambiavano
si
le
merci fra
e
la Babilonia, l'India
fratelli
e l'Egitto,
distinse
ben presto
profondamente dai
sin
dell'interno.
Nei porti vi
fu anche,
moni
il
della stirpe.
nomadi, molti gruppi
specialmente nei
vi
siti
302
le
trib
palme,
nicchi d'acqua.
Ai tempi
le
Da
ultimo
le
regioni del
confine,
il
tano condizioni di clima e di suolo senza alcun divario essenziale dalle condizioni dell'interno.
di
Etnicamente per,
ai
tempi
biamo
Maometto, erano avvenute grandi trasformazioni. Qui able porte, attraverso le quali l'Arabia ha per secoli
i
riversato sull'Asia
suoi
figli irrequieti,
le
armi
mano come
cui
fe-
cero i primi musulmani, oppure con un processo continua infiltrazione. Per nel tempo stesso in
di lenta,
dal-
di
pe-
delle trib di
anteriore
Cristianesimo,
ma
ai
tempi
Maometto
noi scopriamo
Mar Rosso
Cristianesimo
Specialmente ad
il
oriente, dalla
tramite
dell'Era Volgare,
il
la
Jemmah, erano
le le trib
pressoch
e fra
Tamim
consan-
territorio persiano.
confine persiano,
ai
tempi
di
Maometto, era
il
prin-
303
predomina-
vano per
i
gli
quali furono
anche
Un ramo
di essi,
confine ricor-
deremo
Bahra nell'estremo
settentrione,
Dumah
Damasco,
provincie
dell'im-
pero bizantino.
noi
veniamo a
stabilire
come
meno
tocco da influenze
Mar Rosso
Proseguendo
e fosse accerchiato
da elementi
diversi, per
maggior parte
il
in via di trasformazione.
vedremo come
la
grande
il
moto
nelle quali
si
svolse, la
nazionale contro
gi
le
influenze straniere,
descritto nei
come
noi abbiamo
sommariamente
due
capitoli precedenti, e
come
quando avremo
trattato in par-
come
gli
anche sull'Asia Anteriore.
304
Arabia prima,
e poi
* *
La
Arabi
il
Nagd,
la
regione
gli
la loro patria
per eccellenza,
loro
culla
della
loro
pi
care
gloriose
tradizioni.
L'immenso
altipiano,
duro e sassoso
strisele di
e l
da grandi
interrotta
da pochi e bassi cespugh, e, in certe stagioni, da un'erba arsiccia e rada. Pi nel centro, il deserto perde il suo carattere roccioso e diviene quasi interamente sabbioso
;
la superficie
composta
di
immense
creste o
dune
di sabbia
formate in linee parallele dai venti e dette gU al-Nafd, regione temuta dagli stessi Beduini e che non senza pericolo.
I
si
traversa mai
ritrovare e
salmastra e malsana.
dell'anno,
il
Qn grande
,
simm
spaventoso
fenomeno
si
simile ad
un
raramente
nel
mezzo
si
di esso.
La natura
si
precisa del
fenomeno
sciuta:
sa per che
roventi
si
Nel centro
mente quasi
vi
la
ma
alla
zione
da ci
la
simm
si
addensino gas mefitici e velenosi. L'immane tromba bia e di polvere si avanza con maestosa lentezza, ergendosi
di sab-
come gigante
il
305
tramuta
si
:
cameli
Beduini
si
tempesta
ma
cavalli periscono
sempre
soffocati
miseramente
i
dall'aria
pregna
che riempie
polmoni
Al sud
infelice,
il
di
meno
sorgono
famosi monti
granitici
Agia
mente
Questa era
la
regione
traversata un
nel cui letto essiccato trovansi ancora alcune delle oasi pii
celebri e pi fertili d'Arabia.
al-Rummah
di
si
montuosa con
ai
valli feraci e
tempi
e popolata
Jemmah
si
Bahrayn
sul
Golfo Persico
mezzod
di tutto
il
Nagd
sabbioso, di cui
orrida al
abbiamo gi
parlato, la regione
pi
mondo,
la cos detta
Dahn
o la scarlatta,
immensa regione
la
centrale, dal
Nagd
al
nord
suai
Dahn
pi
come
che
met dell'Arabia
le trib
abitata,
vivevano
tempi di Maometto
pi numerose, pi potenti, pi
3o6
confederazioni maggiori
i
Kalb ed
Tayy
i
al
Ghatafn e
gli
Asad, pi a mezzod
Tamim
numerosi
Saybn,
Una
aDzu
Taghlib, era,
in
come
gi
dicemmo,
Mesopotamia.
l'indole, le
questo popolo,
destini
del
mondo.
abitanti che
popolavano
potremmo
trattenerci a fare
una
di
nomi
di
trib, oltre
della
penisola e
in
dei
paesi,
possiamo contentarci
sommario. Quanto ha
stretta attinenza
con
il
nostro soggetto
l,
narra-
Arabi
distin-
Arabi
mondo
antico,
sembra
di valore assai
dubbio
:
307
anzi a considerarla
il
la critica
moderna tende
fiducia,
come
degna di pochissima
V'
come avremo occasione di esporre La classifica stata probabilmente suggerita dalla memoria d'un remotissimo
origine post-maomettana,
i
se-
e dalle
figlio
Abramo
la distinzione
Ma
non sarebbe
critica
alla tradizione.
grandi generalizzazioni teoriche, elucubrate dai teorici e coordinatori sistematici della tradizione arabo-islamica nel
ili
IV secolo dell'era
un germe
puri
altri,
di
musulmana. D'altra parte essa racchiude verit che non si deve trascurare. Gli Arabi
gli
,
i
Mustaribah, sono
Abramo.
guineo d'Israele e di
secondo
l'artificio
genealogi,
beninteso
Maometto.
chiaro
quasi giustificare
ripiego cos spic-
l'attivit profetica di
catamente
semitico.
la
questi dubbi,
classifica
tempi quando
il
Jemen
mentre
merso
di di
nella barbarie.
strati della
Essa rispecchia
contrasto antichissimo
due
di fiducia
sono
le tradizioni
riguar-
si
come
gli
Ad,
Thamd,
Tasm
e Gadis, razze
che
cronisti e tradizionisti ci
3o8
ma
i
Le
in
massima parte
meno
credeva.
gli
Cos, per
esempio,
famose grotte
di al-Higr,
che
Arabi ritenevano
i
Thamd,
di-
da Dio per
giatori
moderni
si
Paris, 1909).
non furono mai n studiate, n viste da nessun Europeo. Nondimeno le memorie di Babilonia, dissotterrate in questi ultimi decenni di ricerche archeologiche, danno ragione di
ritenere che la
Jemmah ed
il
Bahrayn siano
i
state
paesi
Kaldi
((Caldei), di
rovine predette
i
siano
appartenenti a citt
re Assiri,
nomi
di questi popoli
stirpi
scomparse,
non
v' ragione
Arabi
di
onde noi
potremmo
considerarle rispetto
ai
contemporanei
agli
Maometto
a un dipresso
come
questi
rispetto
Arabi moderni.
di
Comunque
sia,
lecito, senza
tema nessuna
commettere
tradizione
ci
309
genda
la storia della
danno.
Ben
altrimenti
Arabi
in
due
r ahi al-madar
o abitanti
fissi
2 r ahi al-wabar
o abitanti
nomadi
ai
tempi
allora
di
Mao-
due grandi
classi
si
regnava gi
una mal
ma che
perfino consacrata
da alcune espres-
etnica,
Pur tuttavia non esisteva ancora alcuna vera perch nelle vene degli abitanti sedentari
matrimoni
fra
differenza
delle oasi
made, ed
quenti. Si
nomadi
pu
occidentale,
dove
nacque
nel
fra gli
Nagd
uni e
altri
esistesse soltanto
grado
si
pel resto
non
rozzi
i
distinguevano molto:
pi oziosi, vivevano
pastorizia
di
brigantaggio;
sedentari, alquanto
pi ricchi,
pi
civili
e pi tranquilli,
traevano
mercio.
il
com-
immigrazione
in
di schiavi
ed operai negri,
oltre
che
Negli odierni abitatori delle oasi arabe, nel centro della penisola,
il
negri
arabizzati sono
Ai tempi nomadi e
;
di
Maometto
quanto
nomadi erano pi
:
turbolenti, pi ignoranti
i
meno
religiosi
avevano pi spiccatamente
caratteri
barbarici.
La
a
differenza fra
nomadi
gioni,
ed
e
in alcune era
pi
Mecca
Medina
il
era, per
esempio,
la
meno
regione
tradizione
sedentaria,
aveva gi
vivente
persiani,
abissini,
ed
altri,
con
Un
assai raffinato
costumi
Lo stesso dicasi di varie regioni del Hadramawt, delrUmn, del Bahrayn e della Jemmah. La parte insignificante avuta per dalle trib dell'Arabia
orientale e meridionale
d'ignorarle, ricordando
la distinzione cio pi
alla
genesi dell'Islam
si
ci
permette
quanto gi
Arabi
in
occidentali e
e lo traspor-
due sbocchi
;
diffe-
L'una
l'altra sulla
Babilonide e la Persia.
Una
specie di fusione
il
prin-
Umayyadi.
3"
*
la
nostra attenzione
dobbiamo
sof-
Maotramandatoci dagli antichi tradizionisti, getta non poco lume sulle condizioni generah della regione. Le trib nomadi del Higiz, propriamente dette, non erano n molto
le
spedizioni militari di
metto,
e,
Mecca
nomade che agricola, non si preoccup mai troppo del Profeta. Non lo osteggi troppo vivamente nei suoi inizi, e lasci che si sollevasse senza prodell'Arabia occidentale, tanto
testare
quando
si
Me-
dina. Tale
popolazione
oggi, e
violenze.
Le
simo
spedizioni coercitive
di
sovente composte
inoltre
poche diecine
abitati
le
singolarisfatte
da
Maometto contro
Arabi del Higiz.
di rapine
o popolazioni agricole di
Solo
:
musulmane
musulmane non
si fa
nemmeno
Le
Mecca, al-Taif e
citt, e
Dumah
al-Giandal,
sono perci
di tal
il
natura
in considerazione sotto
io
rapporto
intendo piuttosto
alludere
ai
abitati
e coltivati
onde
abi-
era cosparso
teocratico di
tanti privi di
Medina senza
mai parlar
di
di s.
Gh
subirono passivamente
vivevano.
nomadi
mezzo a
cui
Ben
ci
altro
il
il
vr)]giamo
al
grandi confederazioni
i
Ghatafn,
Hawazin
e via discorrendo.
filo
da torcere
al
suo
confini
penetrare nel cuore della penisola, nel quale abbondavano gli abitanti nomadi. Nel Higiz, tra genti per lo pi sedentarie e pacifiche,
vigevano ancora
le
antichissime tradizioni
assai minori, le ca-
commerciah,
ravane
d
e,
sebbene
in proporzioni
merci continuavano sempre a trafficare tra la Palestina e il Jemen. Il rispetto verso tali caravane, proprietari principali delle quali pare fossero i Qurays d Mecca, era
quasi ingenito nelle popolazioni, tanto nomadi che sedentarie
regione; unanime pare fosse l'accordo, o la convenzione, di riconoscere in quei viaggi e traffici una preziosa fonte di ricchezza, che sarebbe stata stoltezza distruggere.
della
Le caravane regolarmente, a
il
paese viaggiando con poca scorta, e senza timore di gravi molestie; grave fu perci lo scandalo e lo spavento, quando
fu
una spedizione speciale per salvarla. Le tradizioni con il loro silenzio sull'attivit commerciale delle altre trib lasciano l'impressione che i Qurays di Mecca
fossero
i
soli
ma
molti indizi
indiretti
vi fossero
pure numerosi
e
Medina
Mecca.
le relazioni d'affari e le
313
spiegano,
ed intime. Solo
in
tal
modo
come vedremo,
le
il
sicurezza, e ci
accorda con
il
fenomeno
le
in varie spedizioni
musulmane
fatte
Maometto
i
fos-
Beduini
fossero ancor meno numerosi, e fuggivano quasi sempre senza tentare veruna resistenza e prima di venire alle mani.
Rari furono
danno
di
Mu-
danno
1
altrui.
predominante
tempi
di
Maometto
e le condizioni etniche
in cui
i
norari
madi dominano
centri abitati.
e atterriscono tutti
in
gh
Anche
una indicazione
dismo
mente progredito
Maometto
in
i
poi. Il
nomala sola
centri abitati
Wadi
Medina numero
che, vivente
il
un deserto come
La
politica di
Maoalla
mir costantemente
tutti,
nomadi, temuti da
aper-
tamente scevri
di
di
e semi-sedentari
:
314
nomadi come avversari, condannandoli pi volte nei versetti coranici, e valendosene non gi come materia convertibile, ma specialmente come arma di
tratt
i
conquista.
tra
due elementi
il
della
popola-
sedentario e
nomadico, risiede
una
la
quale se
non
possibile inisla-
La
critica storica
due
ele-
nomadi che
non ne volevano
ma
nomadi costituirono
fu
conquista
l'
Islam divenne
;
ma
non
mai realmente, n
allora
ai
dei
nomadi
della penisola.
Le
nella
ma
in
forma ancora pi
netta ed accentuata,
ritrovano, vivente
Maometto, anche
in
Jemen. Anche
predominava
la
popolazione sedentaria,
ric-
ma
eravi anche,
riunita
numerosa
in
temibile, la
di
nomade, che,
medesimi.
grandi federazioni
trib, tentava
tributi estorti ai
I
torbidi,
Profeta,
rivelarono
l'autorit
nominale
Jemen
medesime,
princi-
nomadi era
palmente dovuta
all'
315
la crele
con-
tra
primi ad emigrare
confini, e
stabilirsi in Siria,
che divenne
in
in
il
nomadi
Jemen divenne
a questi
offr,
nuova
oppressori, ed
di azione
sin d'ora,
come
diversivo,
al di l della frontiera.
sebbene
si
non
;
si
nel-
fedele
alle
con
il
resto dell'Islam.
Il
Jemen, come
ed rimasto
attac-
Oual'era
ai
la
tempi di Maometto?
quasi superfluo
il
dire
che difettano
il
dati
statistici
ma
per
nostro
moderni
sulla
XIX
mutate condizioni
di clima e
Maometto.
Higiaz.
dati
3i6
Secondo
il
seguenti
XIX
met nomadi e met sedentari e agricoltori. Le due citt di Mecca e Medina sono ora assai pi grandi e popolose che ai tempi di Maometto forse lo stesso si pu dire anche di al-Taif. Difatti oggid Medina conta,
di cui
:
da
me
mentre
lo
Sprenger
guerrieri
le
vi calcola per
III,
tempi
di
Maometto
di
circa
il
6 nota).
Se paragoniamo
gli abi-
numero
forniti
Mecca, durante
tanti delle
i
due
citt
erano
di
numero
circa eguale,
bench
Uhud, nel 3 anno dopo la Egira, o migrazione di Maometto da Mecca a Medina. D'altra parte i Meccani non osarono aggredire i 1800
uomini
di
Maometto
il
riuniti in
al-Hudaybiyyah, nel
anno
dell'Egira,
citt
pi popolata di
sebbene
e
dei
dintorrii
non
come popolazione
della citt
propriamente detta.
Se per
allora
due centri
abitati
meno
meno
non
con-
secoli di
mal governo
islamico, e
le
Infine
abitati,
ed
opprime
e impoverisce,
polare
la
317
di
Khaybar, per esempio, che giace a breve distanza da Medina, ha ora appena looo anime, come attesta il viaggiatore Doughty, mentre vivente
regione.
L'oasi
meno cinque
al
o sei volte
di
maggiore. La vallata di
era,
Wadi
al-Qura
nord
Medina
come
si
striosi coltivatori
ora un deserto.
Didot, 6ii,
i8 e
Strabene
littorale
(ediz.
segg.), descrivendo
il
arabo sul
Mar Rosso,
boschi,
ricco
Higiz,
come d'un
paese coperto
di
d'acque,
popolato di ogni
gran numero
leoni,
i
(-Xrl^o^;
i
zOtw),
leopardi ed
lupi.
Questo era
tutti
i
pochi secoli
tutti questi
prima
di
boschi e
animaU sono scomparsi, e il paese arido e inospite, un vero deserto. Se dunque vivente Maometto le condizioni del
paese erano assai migliori di ora,
danti, certo
i
che
la
Arabi nomadi. Tenendo conto della relativa produttivit del suolo e abbondanza di acque, nel Higiz poteva, ai tempi di
lo
meno
Crediamo perci
che nel vii secolo
di
la
Jemen. In questa regione noi inchiudiamo (seguendo Palgrave) i distretti moderni di:
1 Asi'r,'
assai
montuoso con
valli
profonde
in
ma
colti-
vate, popolazione
nomade
e agricola, forse
eguali pro-
porzioni
3iS
lo
al
pi di
Tihmah
;
molti
pochi agricoltori
4
lato,
Jemen propriamente
nomadi
detto,
per
lo pi d'agricoltori, viventi in
;
innumerevoli villaggi;
e relativamente pochi
5
ivi
era
il
celebre
ser-
batoio di Marib, una delle capitali dell'antica Arabia meridionale nei tempi preislamici
6
;
lo pi
da agricoltori
7 I piccoli
come
Qal'at
Bisciah,
altri,
per lo
Wadi
Dawsir, a oriente
del
Palgrave d pi
alla realt
di
un milione;
cifra
certamente inferiore
esagerazione
di
nel secolo
ma
quando durante
disfece tutto
un periodo
acqua piovana,
si
il
artificiale
che rendeva
il
fertile
deserto
Rub' al-Khali. Ci avvenne, l'abbiam detto pi volte, molto tempo prima di Maometto le vicende storiche del Jemen rivelano infatti un lungo periodo di decadenza ed
di
;
al trionfo dell'
and
in
durante
Egitto,
da permetterci
Jemen
sia allora
319
di
avvenuto un processo
continuo spopo-
Ai tempi della grande monarchia minea o sabea niti ammontarono a parecchi milioni.
Arabia meridionale
d'Arabia,
il
Jeme-
e orientale:
Per
le
rimanenti parti
abi-
neirUmn
la
500,000 Be-
Nagd, includendovi
Per
Maometto
assai
e dei
una prosperit
mag-
il
musulmani
ogni caso
nelle battaglie di
altre,
in
indizio di popolazioni
che
per
il
Bahrayn
per
le altre
regioni sopra
dire,
elencate
al-
perch
come
come
se
come
alle
se
l'
alla rivoluzione
parzialmente intervennero
qualcuno emigr,
li
sbocco aperto
al
mare ed
il
commercio pare
chiamassero
di preferenza in
Egitto.
Per
le
conquiste e per
emi-
solo le
Se queste,
vivente
alla
secondo
il
4 milioni
di abitanti,
Maometto
prima della
320
le
conquiste) ve
ma
il
fenomeno
non
maggiore doppia,
;
cio, se
il
mondo
dall'Atlantico
all'Indo ed arabizzarlo
si
compito molto
difficile
tempi
di
Maometto
nebuloso
lo
figgendo
di tante
lo
velo
informazioni
di
trasmesse con
scopo
premeditato
nasconderci
con
modificare
opinioni
formate con
inespli-
Ma
cit
sorprendente
Dunque
ficato, e
la
si
pu ottenere
pi acuti
:
descrizioni
i
viaggiatori (tra
quali
principalmente
Doughty)
a che
per indispensabile
aggiungere ancora
la
conoscenza visiva
del paese
che
sia,
con
nomadi medesimi
321
Essere un valentissimo arabista senza aver per viaggiato nel deserto arabico, non basta per immedesimarsi con l'animo arabo complemento indispensabile l'aver vissuto con gli
:
fine e
pun-
che
sia siffatto
lungo e
tirocinio,
difficile riesce
poi
il
compito
di
comunicare
al lettore
conten-
teremo
di
radunare alcuni appunti che diano un'idea, quane costumi degli Arabi che
sorgere dell'Islam.
le
Abbiam
schizzato
linee
le
geografiche
della
le
penisola
enumerando sommariamente
cui lo trov
vicende per
quali questo
Maometto. Abbiamo
due
creare l'impero
pi vasto che
cono-
sebbene
inferiore in popolazione,
I
Arabi
detta
Sciam) e
lasciano
disparte
Facemmo
quelli
abitanti sedentari e
il
nostro
molto
razza.
Il
322
spiccati,
sebbene
modo
nelle
di vita,
nelle
occupazioni,
i
erano per
Io
pi la gente dell'ordine,
I
nomadi
primi erano
occasione
si
esisteva molto
discreti,
dacch
buon sangue, ma i rapporti erano in genere i nomadi non erano allora molto numerosi
ed
molestia e
viene
lo stesso
dovunque
nomadi arabi
i
in
alcune stagioni
popolato da
citare
altri
Arabi sedentari
Trans-Giordanica, allorch
ciate dalla
grande arsura
i
estiva,
be-
stiami tra
Ma
allora
anche
come
compenso
fisso
acquistava
diritto di
Da
ci
e vincoli
altri
sembra nondimeno
conflitti
nomadi
stessi
perch
es-
sendo
tutti briganti, si
danneggiavano pi spesso
i
tra di loro di
sedentari.
Da
ci guerre inter-
minabili tra
le lor
ed
alle implacabili
vendette.
Allora,
323
volte
come
oggi,
molte
famglie nomadi,
per
esempio, in caso di perdita totale del bestiame ucciso da una moria, si stabilivano come pastori e domestici presso qualche
famiglia o trib sedentaria, e dopo una o due generazioni
la memoria della loro nomadi conservavano origine nomade. Tanto sedentari che
egualmente
la costituzione sociale in
famiglie e
trib,
con
la persuasione pi o meno fondata di consanguineit, perch discendenti da un preteso comune antenato. chiaro quindi come tra nomadi e sedentari esistessero,
somiglianze e
affinit e, in certi
delle nostre
conoscenze porterebbe
alla conclusione
casi,
che non
i
considerare
seden-
come
nomadi
dei
Narrammo
infatti nel
il
Higiz
settentrionale costituisse
un tempo una
il
avremmo
come
in-
tardi,
segna
il
migrate dal cuore della penisola, donde erano via via espulse dalla crescente aridit, e venivano ad occupare quelle lande
che
per
la
Le
il
tradizioni pi antiche di
la
maggioranza
II
Jemen
(forse circa
III
il
secolo dopo
questi Jemeniti
migrarono
verso
settentrione
i
antenati,
tizia
Minei.
Dunque
i
Medina avremmo
di
no-
precisa che
sedentari
fossero
origine
totalmente
In
fu oggetto, a
324
po' diverso:
il
santuario
di conflitti fra le
trib
nomadi
le tradi-
e gli abitanti
quali, vivente
Maometto,
e,
secondo
denti da
sedentari e commercianti
ma
a ritornare.
all'epoca in cui
di poi a
questa
ma
se
un nucleo
tale titolo
di essi
avr forse
di nobilt, la
mag-
di
Maometto,
strapparono
il
meccano)
ai
nomadi Khuza'ah,
non
in
ci
interessa,
le stesse condizioni,
ne
meno
simile
dove vivevano
e
coltivate,
in centri abitati
come, ad esempio,
Il
Medina, nel
Wadi
al-Qura e altrove.
reddito
pi
co-
le quali,
i
dove
maggiormente abbondava
pi lontane,
l'acqua,
si
coltivavano
;
soliti er-
nelle parti
di
meno bene
siffatte
irrigate e
non coperte
palme,
si
Siccome
costumi.
IVIa
strano
appunto perch considerate come cose troppo cognite, e perci non meritevoli di essere rammein realt (forse
che
sedentari agricoltori.
325
anzi
di
Sappiamo
pi
sul
conto dei
nomadi, perch
dai
lari
la storia e le tradizioni ci
i
furono tramandate
sedentari,
sui
quali perci
vicini,
madi erano
riosi,
numerosi
poeti ed
guerrieri glostoria
mentre
non ebbero
n esclusa
la probabilit
di origine
nomade.
sedentari per esisteva un'altra classe assai impori
Tra
tante,
quali
furono poi
Qurays. La
gU
altri
i
Qurays
infatti
si
fossero
merci
in
Arabia, ed
nella biografia di
Maometto,
le
serbi
delle
memoria
ha
la
tradizioni,
errore,
prima origine in Medina, dove Maometto divenne sovrano del Higiz orbene Medina era
Queste ebbero
loro
:
cammino
i
pi conil
nome
Ansar, o
e
ausiliari,
i
del Profeta,
disdegnavano
rischi del
commercio
preferivano
il
duro,
ma
cu-
le quali
pre-
la strada piana,
lungo
del
Mar Rosso.
Medina ha
Il
carattere
dunque assolutamente
per la quale,
di
agricolo di
dati
i
soli
mercanti degni
menzione
mercanti
parvero
Qurays.
altri
dovettero esistere in
Arabia e persino
cos detto
in
perch
s'incontravano
326
le lor
transito,
sia
La
dalle tradizioni,
e quindi
mercanti e speculatori
divennero
tali
per eccellenza
musulmani
delle geprei-
nerazioni posteriori
per
quali
il
commercio d'Arabia
nei Jemeniti
:
Ma
loro prede-
in verit esist
il
un
traf-
Higiz e
si
Jemen, ed
in-
dubitato che in
Mecca
Medina
quindi
n esclusa
la possibilit
che
Qurays fossero
in realt
mercanti dell'Arabia
commercio mineo
* *
e sabeo.
Degli
altri
la striscia occi-
cereali e di
palme
dattilifere.
si
in
alcuna
utilit,
dopo quanto
Jemen
si
sulle occupazioni
in cui
anche
momento
Maometto
327
La
nomadi
in
il
arabici,
massimo
rilievo
quanto riguarda
abbondante
perch
ed
al sociologo.
Essi non
combatterono,
ma
ebbero, appunto
certamente a smorzare
I
prima
pi
viva
opposizione.
nomadi intesero
l'Islam a
modo
lo trasmi-
ai
popoli del
mondo.
tra
i
nomadi
di
Arabia furono
e
l'anello di
i
congiunzione
sedentari di
i
Mecca
Medina, ed
sedentari dell'Asia
Anteriore. Senza
la
Grazie
ai
nomadi
questi
mondiale
ma
il
trasmesso
di Persia e di Bisanzio,
secolo,
avevano inteso, ai vinti dopo breve egemonia di appena un ne abbandonarono ad altri il primato s morale che
materiale.
Quando
l'Islam
ebbe affermata
la
rale e politica in
nima
che
di fronte a
vi contribuirono le razze
i
non arabe
si
convertirono
d'altra parte
al
nocui
madi
il
mondo.
I sedentari agricoli, di
medinese degli
Ansar,
328
forte,
ma
non molto
verun
mente attaccata
dottrinale della
terra.
Buoni
soldati,
non produssero
nello sviluppo
il
grande stratega,
uomo
di
Stato:
partito
con-
servatore e reazionario
sui
destini
dell'Islam internazionale,
scomparvero nella
massa musulmana, nella societ cosmopolita, che inond Medina dopo la costituzione dell'impero.
Ben
diverso
il
un tempo
e repellente, che
il
nomade
il
arabo,
il
l'uomo
il
copiosa e pregevole
allo
materia d'esame
all'etnografo ed
storico.
del-
Vero tesoro
zioni
Siti
di
memorie,
fossile
di
costumi e di superstizioni
l'uomo primitivo,
umane,
ma
egli
le
corredato
si
facolt
intellettuali
generis,
preso, e con
buon
diritto,
uno dei
nomade
i
d'Arabia sono
usciti
Baessi
quanto ad
debbono
e
gli Egizi.
L'Arabo nomade
Semiti.
il
il
discendente diretto
lui
studiamo perci
l'antenato di tutti
in
un
tesi
l'Arabo
la
nomade invece
questo
sua tradizionale
mut
in
modo
La
il
irri-
conoscibile.
matrigna delle
nature, e
nomade
329
mitivo erano
meno
spiccati, e
ratteristica tutta
Il
sua speciale.
non
vuol morire,
il
fattore
La
nomeno proprio
ora per
della
ci
varremo
arabico,
chiarire alquanto
carattere
del
nomade
ripetendo l'avvertenza che molti suoi aspetti peculiari trovansi anche tra i sedentari, sebbene in forma meno accentuata.
Il
deserto ha
le
rigeneratrici e le sue
tali
contrasti
si
il
rispec-
cHma
hanno un'influenza
le
tale
altre e trasfor-
marlo
in
un'immagine
ridotta, nel
morale, di quello
mondo grande
circostante
asciutta, nervosa,
dura e istancabile
altres la fibra
Uomini obesi
rari tra
i
e panciuti
non
nomadi, e son
.
sedentari.
L'aridit
estrema
dell'aria
i
embra aver prosciugato anche l'adipe dei quali aspetto comune aver il volto scarno
i
tonde e
le
gote piene
nuamente a reprimere
sete, la scuola
gli stimoli
330
volti,
come un senso
di
represso do-
una
dalla
godimenti seme
giovinezza,
brilla
di
la
lor
pelle
bronzina.
Negli
occhi
nondimeno
un raggio
abbandona. Invece
sembra
alla
gli
pu rinunziare mai
manca: sembra accumulare nel fondo dell'animo le passioni non soddisfatte, pronto ad abbandonarsi ad esse appena se ne offra
speranza di avere quanto
chma
nomadi d'Arabia,
caratte-
morale incrollabile che tanto distingue il Semita. L'ariano europeo ha iniziative pi prodigiose, ed ha mirabile tenacia
nell'agire e geniaUt nel creare
:
egli
l'Arabo
cit
fiorisce,
perch
gli
manca
alla
di
resistenza
passiva
Il
privazione
cose pi
Doughty
ma-
latte di
allo
lo
camela,
che assaggiato
le
prime volte d
crampi
stomaco,
vi
ma
poi,
quando
tale
stomaco
e
adatta,
infonde
al
corpo
quella
vigoria
quelle
il
La donna,
sotto la sferza di
una
vita
aspra e dura, in
oppressa dalle pi
e
si
331
nessuno pi
dopo
cura.
primi
figli
L'uomo perde
schezza giovanile,
egli
la fre-
ma
gli
sem-
volto
un aspetto
quando
barba copiosa diviene bianca. Nei giovani singolare talvolta come i tratti del viso siano tanto fini da apla
:
due treccie lunghe che pendono un uso pagano antichissimo, che conforme ad
completa per
le
teologi del-
l'Islam
di sradicare.
ed eccitante sembra
sangue degli Arabi, comunicando ad essi un ardore vulcanico pronto sempre ad erompere con tempestosa violenza. Niun popolo al mondo forse pi appassionatamente sensuale, come
ricca del
lo attesta
anche
la lingua, la pi
mondo
in vocaboli
i
che
si
riferiscono ai pi minuti
due
sessi.
Non
per
la
svergo-
ma
la
necessaria sodisfazione
pi piccola offesa
come una
il
scintilla
che
fa
nascere un
incendio: la
il
talvolta
di
ben
La vendetta araba
vale a frenarla.
Di pari
un
massimo
presenta,
una repressione
si
continua di desideri:
il
cos
che,
il
allorquando l'occasione
pi generoso cavaliere
vaso trabocca, ed
di-
venta brigante.
332
primitivi, cor-
A
non
dominato da impulsi
gran parte anche
il
assai primitiva
fra
i
nomadi,
ma
in
sedentari.
Nell'Arabia
nomade
d'allora
erano per
lo pi in
comune,
il
e,
messa a danno
furto o delitto.
di trib estranee
per sangue
come un nemico,
meno verso
risarcire
Dio,
con
il
ma solo un danno materiale che si poteva una somma gi prestabilita dall'uso. Sacrosanto
il
era per
dovere e
diritto di
vendetta
Ma la
puramente umana,
nella
veruna
consanguinei.
L'estraneo,
le
sue donne e
mezzi e
la
opportunit di impossessarsene.
quando v'era
la
coscienza di
mente
ai
suggerimenti delle
rabbrividire.
Un
vecchio guerriero
allietare
il
Hugr
gliendo in
Hund.
Il
uomo
rabbioso e
lo pungeva, dalla bocca uscivagli una bava che facevalo somigliare ad un camelo, quando mangia le piante amare
murar
perci aveva
il
soprannome
marito.
di
tirannico
Un
la
333
fu
giorno
il
campo
il
di
Akil
al IMurir
depredato da un
di
giovane guerriero,
sposa
plessi del vecchio
tore.
Giadzimah
fu rapita e
passare
dagli am-
giovane rapi-
Non
cos
il
piomb
di sorpresa sul
la
Hugr che fu pronto a vendicarsi: campo di Ziyad, a sua volta gli rap
lei,
perch
in-
namorata
in
di Ziyad, le
scann
il
due
la
Kulayb,
fiero degli
i
vera vedova,
lui
il
pi
Arabi:
la
donna
risponde che
pi
fieri
sono
suoi
fi-atelli
della trib di
Tamim. Kulayb,
irritato e offeso,
si vendica squarciando con una freccia la mammella dell'unica camela posseduta dalla povera donna. Un suo nipote
giur di vendicarla: attende Kulayb nel deserto, lo ferisce a morte con la lancia e assiste alla lunga agonia, saziando
la
le
grida
sorso
le
dell' infelice,
che morendo
in-
voca
sollievo
d'un
d'acqua.
trib,
Da
questo incidente
due
conflitti e di
sanguinose
dopo ogni
propri
battaglia,
secondo
l'antico
il
costume arabo
donne
campo curando ed
e
i
assistendo
feriti
feriti
moribondi dei
Ma
potremmo
non dare
fare
altri
lunga e
saggi,
rac-
per
non turbare
Il
di
soverchio
la
come
lo
la
attestano passi
fa
prova
le
suoi
seguaci verso
colonie
non
veemenza
altrui,
i
verso
mali
Quelli
altrui,
bili
334
beni e
diritti
mo-
e pi
conseguimento
di
di vita,
da quello proprio
nomade che
alla
per sempre
povert,
anzi
per
il
peggioramento con-
pi atroce.
arricchirsi,
nessuno pu menare
pascoli, per
non consumare
non
non correre
sono
i
il
od
uccisi.
La fame
e la sete
momento lasciano in pace l'infelice abitatore del deserto. Quando l'uomtj arriva appena a procurarsi il necessario per
campare, quando deve vivere quasi sempre solo con
famiglia, in perpetuo
li
sua
di sete o di
fame
come
Come possono
delicati,
in simile
ambiente
gli
fio-
quei sentimenti pi
che elevano
uomini
disposto
in
modo
speciale a
a sconfi-
nati ardimenti,
pur
di soddisfarle
una cieca
ferocia ed
una
non potevano
il
allignare.
Socialmente dunque
imperfetto, con
Stato.
il
Beduino
ed ancora, un essere
Le sue
un ostacolo
al
suo progresso
morale e materiale. Tra
fierezza,
il
335
poniamo
la
le
sua
che lo rendevano
ospitale: lo straniero
Ma
non oltrepassa
scorsi
quali
il
ramingo
alla
il
tivamente
alla trib e
andarsene
di
nuovo
ha
ospitato.
Il
viaggiatore
Doughty
Questa
la
esiste autorit
certo at-
traente, e se
esso, pur
guadagnando
sgomento
che di simpatia.
La
il
loro fierezza
non conosce
il
limiti,
ma
fa
fondata sopra
pi spietato egoismo:
l'aria
pungente
le
e rigida
dell'altipiano
denti e
il
intirizzisce
membra,
le
gli
uomini
si
accucciano presso
i
fuoco e lasciano
donne a compiere
i
tutti
bagagli, prendere
cameli e legare
Nessun capo
;
di famiglia si
sognerebbe
di
mano ad aiutarle le donne stesse lo condannerebbero come un'offesa alla dignit dell'uomo. Le donne , dicono,
dar
sono per
la fatica e
debbono
L'umore
ma sempre
con dignit.
volte
336
con
le
mogli
la
pi filosofica
Beduino
si
la
busse. Nel
colpi
deserto le
spalle
e tra
ma nemmeno
moglie
:
approva
oggetto di biasimo.
INIa la
mente araba
siffatta
hanno piena
per effetto
bene
pi che gli
del
altri
uomini, non
per ipocrisia,
ma
carattere
.
pure
nessuno meno
conforma
alle
e del giusto.
La mente
del
nomade
viziata dagli
immensi
prontis-
patimenti e dall'indolenza prolungata delle lunghe ore passate inertemente in interminabili conversari
:
mente
sima a intendere,
ma
lenta ad agire se
non punta
dalla pas-
come
l'infanzia, vittima
arguzie, di sarcasmi, di
figure
presenza
donne, che
in tal
guisa
amano tormentare.
Nel deserto
s
congiungimento dei
naturale, che
i
lo scherzarci su
non
considerato e lecito.
natura nomade
la
sua frenetica,
e gli
vene
annebbia
fu
eccessi.
Come
un
tempo esecrato
metto, ed anche
bestie,
tempi di Mao-
giorni nostri,
le
il
nonostante
pi
crudeli
pene
l'universale
con-
danna, sempre
sconfinate
della
ad abbandonarsi
Terribili nell'ira,
il
337
loro linguaggio
i
membri
le
figli
pi leggere mancanze,
il
come
Il
Bibbia
insultare
il
figlio sbrai-
nomade
:
perverso,
ma
;
tale lo
ha reso
il
deserto.
La
sogna
ognora razzia vuol arricchire non importa a spese di chi squallore, nell'ignoranza rozza sia, n con quah mezzi. Nello
di perpetui, orribili e abbrutente della solitudine, nella vita
stenti,
Gi del Beduino formul il Profeta sfavorevole giudizio e non esit ad esprimerlo molto nettamente in un versetto coranico: poi, dopo le conquiste, l'Arabo della citt non cess
dal considerare questi uomini
il
violenti,
il
che conquistarono
in essi
i
mondo, appena
possibile
istillare
Ma
prima an-
conquiste fossero terminate, riarsero in loro pi feroci che mai le antiche passioni individuah, e l'impero na-
cora che
civili.
Grandissima
fu
sem-
pre la loro instabilit morale, e le condizioni di quasi perpetua anarchia che regnarono, ad esempio, per circa un secolo, in
al-Kufah, la metropoli araba nella Babilonide, debbono prin-
cipalmente ascriversi alla popolazione della citt composta per la massima parte di Arabi nomadi o discendenti immediati dei
medesimi.
di
secolo
durante
i
il
quale intra-
nomadi
relazioni
poco
ostiH.
La sua propaganda
ai
fu specialmente tra
sedentari, e
a s,
si
nomadi,
quali o
lui e lo
z^
di
338
Maometto furono
Medina, nomadi
altri,
che erano
fedeli alla
meno
e rimasero
ma
di
la loro
alla
morte
Maometto defezionarono
e fu
un corollario necessario di un insieme di fatti, che comprenderemo meglio in appresso, quando avremo riuniti tutti gli elementi del grande quadro e chiariremo meglio la parte, sulle prime un po' secondaria, avuta dal Beduino al sorgere
dell'Islam nell'Arabia occidentale.
Maometto,
sorge spontanea
deserto,
rozzi
domanda: come mai questi Arabi del come erano, riuscirono ad infliggere ai Greci s spaventose ed umilianti disfatte ? La stessa Sassanidi dimanda si pu porre per le campagne contro
la
ignoranti
eser-
una grande potenza militare, di quella stessa che in numerose circostanze aveva inflitto sanguinose disfatte alle legioni agguerrite di Bisanzio, e che per ben due volte era
giunta vittoriosa
fin
sotto le
mura
di Costantinopoli, occu-
pando pressoch
gli
Arabi
per comprendere
la
della conquista
musulmana.
parti
:
339
in
tre
le
Arabi
la
;
seconda,
la terza
le
tegiche
rit
tratter
ragioni morali
gli altri
della superiodell'
militare degli
Arabi su
tutti
popoli
Asia.
e la freccia).
le
L'arco e la
come
:
ben noto,
le
noi difatti
la caccia,
quanto per
la guerra.
arco
per
le
frecce,
indigene
breve enumerazione.
quelle
dette
nab'ah
{Grewia populifolia
Chadara
archi e
Arabi fabbricavano da s
tutti
i
stessi
gli
quantunque, disprezzando
farli
mestieri manuali,
preferissero
eseguire
dagli schiavi.
molto
in
uso
in
Arabia
ai
tempi
di
Maometto, perch
considerate
come armi
lancia
insidiose,
raggioso;
si
moderne,
zione
della
e ritenute
pi gloriose, efficaci e
fiero
maneggiare
e
la
pedone portava
e
le
sapeva usare
con valentia
di
la
spada,
l'arco
Maometto, per
lo spirito bellicoso di
quella generazione,
di
adoperate soltanto
da una minoranza
persone,
dedite
trib,
le
quali
si
du-
frecce:
si
340
La
arcieri,
fa persino
menzione
che abbando-
narono
di
il
una
una grande
musulmana, a Uhud.
deve dire che
l'uso di dette
In generale per
armi
gli
che
formassero
la
parte
meno importante
l'Islam.
delle
schiere
{La
lancia).
Le principah armi
la lancia e la
spada. Esse
dell'eroe,
Arabi,
il
tanto
La
tenaci sono le
fucile
preferisce la lancia
il
sono
per
altis-
considerate
armi molto
meno
le
nobili.
lancia
era
eccellenza l'arma
simo pregio,
in ispecie fra
vano
cavalli e cameli.
Era usanza
come
oggid, di
in
una mischia.
I lancieri
erano
agrifa-
sconosciuti in
cole,
Arabia.
Perci
gli
le
trib sedentarie ed
di
Arabi
Medina, non ne
e
possedevano
ben pochi cameli. Nelle battaglie combattute da Maometto, nei primi anni di Medina, si vede che i Musulmani non
facevano punto uso della lancia,
e di spade.
ma
La
lancia
nelle scul-
Arabi nel
Museum)
nudi, con lunghi capelli, ed
lancia
341
archi e frecce.
la la
armati di
:
La
tanto
punta
di
ferro,
quanto
scevano
massima parte
dove
cre-
dall'India,
i
fabbri, e
bamb,
fatto,
Da
ci pro-
venne
il
che
le
Bahrayn:
ivi infatti le
punte di ferro ed
il
bamb
dell'India venivano
lavorati secondo
Anche
il
gli
le
ma
dal-
l'India,
E degno
si
faccia
mai menzione
cavano,
i
ma non le adoperavano
Medinesi,
quali,
di cavalleria,
accenna
maneggio
il
La
(o
menzione
anazah
nelle tradizioni su
Maometto,
),
lanciotto da getto
anche
harbah
che
si
scagliava
come un
ma proveniente
perci
rarit
:
come una
lo
Hamzah, venne ucciso da un colpo di giama per mano di un abissino, specialmente esperto
342
[La spada).
La
meglio di tutte
le
altre,
ci
il
il
principe-poeta Imru-alqays,
il
dormendo
ed
il
La natura spiccatamente
dizioni infide
del deserto,
il
rendevano
spada compagna
il
inseparabile dell'uomo,
suo pi fido
l'or-
il
mezzo pi
efficace
per
La spada
dritta, fina,
lucente
al
come un raggio
di sole ,
ai
tempi
anche
comune
la
in Arabia, anzi si
pu
quale nessun
uomo
riteneva
i
pelle-
armi entro
il
territorio .sacro,
avevano
diritto
la
di assi-
con
Tutte
la
quanto allorch
le
dovute
alla
medesima arma
la
batteva a piedi, e non
si
343
di
di lancia.
la
spada, risulta
chiaramente dal
che
in
un nome proprio
vata
archi
nomi
si
conser-
memoria
famosi,
di
non mai
di
alle
lance.
si
Cos sappiamo
della
co-
spada
chiamava Mala;
contenteremo
nosciamo
spada
Badr
ed,
omettendo
la
di ricordarne altre, ci
rammentare
durante
le
guerre dell'anno
ii.
dell'
poi
passata,
di
mano
il
in
mano,
come oggetto
di
somma
rarit
la
al-Wathiq [f 232. a. E.] volendo rimetterla a nuovo, diede ad un armiere che ne rovin la lama e la tempra.
questa spada famosa dedic alcuni versi
:
A
in
il
poeta abu-1-
Hawl
...
del sole
Come
cate in
la lancia, la
straniera; la grande
fama
godevano
le
spade fabbri-
per, nel
fini
Jemen
e nell'Arabia
si
settentrionale,
lungo
con-
dell'impero Bizantino,
damaschina, bench
supera in fama tutte
gli
le
mondo: ancor oggi la vera lama Arabi pi non sappiano fabbricarne, altre. In Arabia, ai tempi di Maole
spade al-Masrafiyyah,
vSiria.
In quella parte
d'Arabia,
in
cui
ignoravano
prare
le
344
il
l'arte di
;
lavorare
armi
le
del set-
(/ cavalli).
Dacch facciamo menzione dei mezzi ofin guerra, non sar inopportuno
ai cavalli [faras)
ed
alla ca-
godono
tuttora
fama mondiale,
Europa abbiamo
illusioni
molte
illusioni su
questo argomento,
ritiene,
Invece
il
forse
dal-
dall'Asia
in
Arabia
il
come
un animale
di lusso
ed una
rarit.
dove
ai
tempi nostri
il
Prje-
archeologo inglese, prof. W. Ridgeway, (') In un libro del dotto sull'origine e l'influenza fisiologica del cavallo puro sangue (VV. Rid7tfluence of the thoroughbred horse. Cambridge, molte e preziose notizie, si cerca di dimostrare 1905)1 che il cavallo arabo il prodotto d'un incrocio del cavallo asiatico con quello libico e si adducono numerose ragioni a conferma di tale afferma
zione.
che
e
la
inglesi, sdegnati
modello dei
cavalli, sia
Il
dimostrato, in
modo
sicuro da
modo
il
nell'Arabia,
cavallo
non
vi
mai
walsky
fu
il
345
la
sopravvivenza
di alcuni di
primo a scoprire
che anche l'Africa settentrionale possa essere stata la culla di una razza equina ben distinte da quella dell'Asia centrale,
ossia la razza libica,
periale,
in
Roma
im-
mote
utilit
il
persiano,
di
perch
popoli
iranici,
riconosciuta
la
immensa
che
le
rassomigliano molto a
vi
l'animale
prosper immensa-
mente.
uno dei
piamo
dalla
re di Ninive
importavano
fissato
Media
avevano
pascoli
e l'allevamento.
Strano a
dirsi
bench
molto diffuso
Arabia
si
('):
le sculture assire
gina 20I e 207) osserva come gli Arabi dell'esercito di Serse non avessero cavalli ma solo cameli (pag. 198-199; cfr. Erodoto, VII, 86). Gli Arabi vennero a conoscere ed allevare i cavalli soltanto dopo l'ra di
;
Cristo:
si
rileva (pag.
213),
degli eventi di
dacch solo come cavalieri, potuto compiere le loro grandi conquiste. In questo punto le sue conclusioni concordano perfettamente con le nostre. (') Abbiamo vero in Giobbe, xxxix, 19-25, la magnifica descrizione del cavallo, e sappiamo che Giobbe era nativo di Uz, ossia Arabia Petraea. Ci farebbe supporre che il cavallo fosse conosciuto in Arabia, ma nulla pi infatti Giobbe, il pi grande di tutti gli uomini d'Oriente possedeva a migliaia pecore, cameli e bovi, e centinaia
del
mondo
avrebbero
essi
di asine, ma nemmeno un solo cavallo. Quindi possiamo dire che l'autore del Libro di Giobbe, anche se era nativo dell'Arabia Petraea, poteva aver visto molti cavalli nell'adiacente Palestina, o in Siria e in
Babilonia,
ma
rimase fedele
alla
verit,
descrivendo
il
pi
insigne
ritraggono
gli
346
l'antichit classica
ignorano
l'esi-
La prima menzione
di caval-
ai
tempi
di
Mao-
grande centro
di produ-
importanza
nidi,
dell'allevamento
equino
sotto
Sassa(altro
foraggio
dato di preferenza
ed
in
Mesopotamia.
Non
il
da escludersi che
in
un tempo molto
antico,
quando
stallone
ma
par
del
certo che
le virt
compagno dell'uomo
solo
in
un'et
molto recente,
dell'Era
volgare.
Non
possibile estendersi
rilievo.
Dobbiamo
per
le
vantaggi
offerti
imprese guerresche, ne
intrapresero
come animale da
la-
ma
Come
animale da
fatica,
il
cavallo in Ara-
dell'Arabia
cavalli,
tranne
Petraea come possessore di molto bestiame, appunto perch non ve n'erano ancora (cfr. Ridge-
way, 203-204).
bia di gran lunga
di
347
meno
utile del
buon nutrimento,
e soffre
molto
mentre
il
camelo
pu rimanere senza bere per molti giorni, anche portando carichi pesanti, e nell'inverno pu viaggiare anche pi di
una settimana senza abbisognare di un sorso d'acqua. Ci nondimeno l'esperienza aveva dimostrato che allevato in Arabia
qualit di
il
sommo
pregio,
una
vivacit,
di
una forza
di
resi-
corsa superiore
razze,
il
alle
ge-
nere di
sulla
vita, forse
anche
lo resero
uno
dei pi belli e pi
efficaci
menza
Il
docile sempre alla mano del suo cavaliere, agevolmente a compiere movimenti rapidi e coms'addestra plessi, e pu essere utile ed efficacissimo in una mischia a corpo a corpo. Chi ha viaggiato nel deserto sa bene
cavallo,
invece
come
il
camelo, nonostante
resto, capriccioso,
dell'uomo, facile
infastidito
ad impaurirsi, disobbediente, e pronto, se dal padrone, a gettarsi a terra, senza che nulla
gli
Arabi scoprirono
tutto
il
che poterono
battimento, e
come mezzo per giungere sul luogo di commontando sul destriero quando arrivavano in
di
Ai tempi
mazione, e
trasfor-
Arabi avevano gi rinunziato in gran parte all'uso del camelo nelle battaglie campali. Per mentre gli Arabi nomadi del VII e dell' vili secolo avanti Cristo, da nudi
gli
selvaggi ch'erano,
si
duzione
in
348
la
Arabia
di
spada,
fu ab-
che pu
camelo
bandonato, e
Arabi presero
la
consuetudine
di battersi
piuttosto a piedi.
Nelle
campagne
un
lusso,
di
Maometto
Arabi
cavalli
compariscono come
:
una
il
rarit,
prezzo, al
quale
cavalli
in
Arabia.
si
Lo Sprenger ha
mentre
il
Allora,
come
oggi, l'estrema
rendevano
stoso
:
il
dove
mantenimento del cavallo assai difficile e coil camelo vive rigogliosamente, anche senza
il
l'assistenza dell'uomo,
In Arabia quindi
cavalli
sono sempre
stati,
sono
tut-
mesi
gi
primaverili vi
nel
si
ma
Nagd
cavalli
incominciano ad essere pi
scarsi, e pi
rari.
scendiamo verso
il
Mezzogiorno, pi diventano
i
Nel
stati
cavalli
sono sempre
la
consuetudine di allevarli e
il
tenerli.
grande esercito
contava
di
gli
Muhammad
sol-
perfino nel
Nagd
sole 20
giumente.
difficolt di nutrire
i
cavalli
il
deserto
quali nell'estate
349
prezzo della
devono
in
per
biada,
devono essere
nutriti
Ma
loro
con
il
solo latte,
sol-
ed ogni cavallo
di
suo deegli
che quando
per
il
le
munge prima
Polo,
i
Hadramawt,
ai
tempi
di
Marco
erano
nutriti
al sole.
Non
pi celebre d
tempi
in Arabia,
alcuna per
il
cavallo
mercanti
di
cipuamente
la
sua natura di
uomo sempre
egli
assorto in pensieri
ovvero
dignitoso per un
tudini,
uomo
ispirato
da Dio
di
mostrarsi in
atti-
che non ispirassero ed aver creduto pi decoroso assumere un contegno tranquillo e severo. EgH non aveva natura gioviale, ma sibbene
un senso
timore e di rispetto,
una spiccata tendenza a gravit di discorso, a tranquillit di movimenti, ed a moderazione studiata in tutti gli atti pubblici.
Perci l'animale da
le
lui
costantemente preferito fu
il
camelo,
mosse lente
pompose
nivano
alla
suprema
Sappiamo per
fra
che,
le
sue faccende
un modesto
e tran-
Ben raramente
si
ci
350
si
sommo
anche
rilievo.
essersi servito di
cavalli
in
tradizioni,
valli,
ma
ma-
lamente
in terra
da scorticargli
il
fianco, e
le
da costringerlo a
preghiere con
il
i
La
notizia rivela
e
anche come
la detta
Pro-
dopo
caduta,
altre volte
sopra
ridicolo dinanzi ai
Com-
Quando
circostanze, che
avremo a descrivere
in seguito,
in realt bench Arabi fossero, teoricamente almeno, amantissimi dei cavalli, praticamente per ben pochi avevano i mezzi per sod:
disfare tale predilezione. Tutte le tradizioni attribuite al Profeta sui pregi del cavallo, tutti
i
consigli di trattare
in
bene
il
bocca a Maometto,
erano com-
quando per
posti
l'influenza degli
Arabi nomadi,
dell'Islam,
di cui
interamente
gli eserciti
Persiani, grandi cultori ed allevatori di cavaUi, ed appassionati amatori di giuochi equestri, colte e ricche dell'impero
si
e la
Tutte
alla
le notizie
in
351
la
giuochi a cavallo
stiita,
ed ancora,
altro
le
pi
intensa e
diffusa,
come provano
fra
innumerevoli miniature
speciale, e
si
nell'
si
Iran
vive a cavallo,
guer-
rieri
lieri
i
Arabi
tramutarono
potamia e
pu
massima
parte, su
sangue persiano
cavalli arabi
nel passato,
come
(Armi
tersi
difensive).
lusso di
loro
spirito ardito
ed avventuroso
pericoli
menzione
di
uno scudo
un elmo
{baydali).
di
ferro
{halaq,
grande
ispecie
maglie, durante
le
abbiamo
numero
Da
ci
una
file
dei Musulmani,
ma
Non
ci
352
dif-
Maometto:
tutto
porta per
probabile che
il
a
la
credere che
fosse
sempre
molto limitato.
armi oggetti
di lusso,
Questo stato
di cose
le
prime
temporanei
armi dei Greci e dei Persiani. Dai papiri egiziani, conalla conquista araba della valle del Nilo, sap-
piamo che insieme ad ogni distaccamento militare viaggiava una piccola compagnia di fabbri aventi il compito di riparare le armature dei guerrieri.
Limitando per
in
il
Arabia prima delle conquiste, dobbiamo insistere sul fatto che gli Arabi nomadi del centro d'Arabia, quelli cio, che
la
formarono
maggioranza degli
eserciti
conquistatori
del-
o predoni:
l'unica
donne tessendo
tutti
i
peli
di
gli
Arabi
mestieri
le
donne e
Tutte
le
potevano o dovevano occuparsi di simili cose. armi quindi nell'Arabia centrale erano importate
Una
quella di procurarsi
le
armi per
suoi seguaci. Ci
le
si
deduce
armi
di tutte le specie
ma
anche dal
fatto
ammesso
dalle
che
il
di armi, di cui egli, e in
353
genere tutti gli Arabi occidentali, grandemente difettavano. Tipiche a questo riguardo sono
alcune tradizioni della battaglia di Badr, dalle quali sfron-
dando
alcuni
in
gli
si
Musulmani debbono
di spade.
essersi battuti
mancanza
si
comune
confine
gli altri
sirio,
governo bizantino,
che abitavano
confine persiano, un
e
tempo
gli
stipendiate e protette
abitanti del
dal
governo sassanida,
infine
di civilt, d'industrie
dei loro
cunnazionali
Damasco,
fio-
come
gi
si disse,
di ottime spade,
comunit
erano valenti
di
artefici,
armaiuoli ed
armare un popolo che aborriva dai mestieri, trov nella spoHazione delle comunit ebraiche un mezzo efficace e comodo per provvedere di armi
i
dove pi spesse
sorgevano
le citt,
era in maggioranza
industrie, lavoravansi
agricola
preparavano
i metalli, si fabbricavano armi e si due produzioni pi celebri e pi stimate d'Arabia, i corami e le stoffe striate a colori, di cui s spesso anche menzione nelle notizie sul Profeta. Fra le trib in-
le
settentrionale
alla
dovevano essere
dei popoli vicini,
diffuse,
oltre a vari
costumi ed
fede
anche
23
le
354
di
zionata.
Le
trib
viventi
alla
periferia
della
penisola non
eb-
mana, e
le
si
gruppo numeroso
di
trib,
che
quale
sol-
appena
con
le
prime
vittorie
pot accumulare
le
mezzi
sufficienti,
rivolse
assiduamente
Con
la
munit
in
Israelite
dell'Arabia occidentale
Profeta
si
trov
queste rendite
al
dobbiamo intendere
ed
quest-^
i
espressioni
come eufemismi
tradizionistici
i
per designare
i
proscritti
al
senza patria,
fortunato teocrate di
Medina.
al loro
Non
v'
dubbio che
il
sostentamento,
ma
somme molto
morte
di
considerevoli.
le
Da
visti
ci segu
che,
alla
Maometto,
milizie
ma
Su
di vittoria, contro
nemici.
questi ultimi,
esamineremo
ed
in parte alla
ai
Greci ed
ai
Sassanidi,
355
le armi, fu di assai breve durata e niuna importanza effettiva nella decisione della vittoria.
in ci
che riguarda
di
(L'arte militare degli Arabi). Dopo questa breve ed incompleta descrizione delle armi e dei mezzi materiali di
offesa e di
difesa di cui
i
disponevano
Musulmani
al
mo-
mento
di varcare
camente almeno,
grandissima
nidi,
gli
Arabi non
trovassero in condizioni di
presso
arte militare, retaggio di tutte le civilt antiche dell'Asia e della potenza militare di Roma. La scienza di muovere
grandi
masse
rienze
di
di
battaglia,
come
pezzi sopra
studiata,
e
le
corredata da espe-
guerre secolari, di cui la Siria, la valle dell'Eufrate e del Tigri, erano state, fin dai tempi pi remoti, l'agone preferito.
Presso
l'arte
gli
complessa e rischiosa
di
un campo
nella
ancora
imperizia militare
degli
Arabi
non
nemmeno da
non
esistesse
paragone.
Presso
gli
Arabi,
si
pu
dire
semplice ragione che in Arabia, a memoria d'uomo, non v'era mai stato un eserla
cito.
veruna scienza
militare,
per
Tutti, vero,
erano guerrieri:
nel
momento
i
del pe-
in
cui
si
trattasse
di
difendere
propri
vicini.
gli
uomini vive-
vano
si
pu
comune una
tivo affatto
356
di
bottino, e la
passione, ingenita, di
colo di perdere
propri beni, o
quando
si
trattava di ven-
propria roba.
Mancava per
esisteva, se
dine, di
del
prendere
bisogno
ma l'Arabo non si batteva mai per un ordine avuto. La sua partecipazione era sempre e soltanto volontaria: nessuno poteva impedirgli di rimanere
con
la
il
coraggio di battersi.
temevano
solo
una cosa
lo
memoria
Le
si
adunavano
in reidt
in
ogni gruppo
di famiglie,
alcuna formazione
Se
consideriamo che
la
maggior parte
della penisola
era co-
nell'A-
mihtare,
ma non
Abbiamo
il
nemmeno
nascere, finch
le
con-
dizioni politiche di
cessare.
create con
ma
assegnamento.
molto
elastici,
Gli
obblighi imposti
da
di
erano
sti-
e se la
il
maggioranza
mava suo
malafede,
interesse
mantenerli, con
arabica volubilit e
mancava
agli obblighi
assunti.
Date
tali
357
condizioni,
non
v'
gana n
Tutto
di eserciti
propriamente
di scienza militare.
al pi
possiamo parlare
di
consuetudini bellicose e
Se
talvolta,
in
casi
formava
ci
mare un
esercito,
dei Qurays,
Medina
nel 5"
anno
tavasi per
sempre
di
coesione:
ogni frazione
batteva a
modo
suo,
andava ad attendarsi ove pi le piaceva, e perfino come si vede nelle tradizioni sull'assedio di Medina stessa ove
le piacesse, si
A un certo momento,
caricava
i
ognuna
proprie tende,
il
menomo
impresa
pensiero degli
assai
La unione
di tante
forze era
quei
disciplina,
su-
e fra
quali
in
un attimo
scitare
dare
la
comando
la libert
della mino-
ranza: ogni capo doveva poi, a sua volta, tenere una riu-
suoi di-
prima
di
Lo
il
stesso
la sua volont.
L'indipendenza
358
fra loro
da
stretti vin-
campagne
Dobbiamo
non esisteva
nonostante
i
vero,
menzione
pagana, di
sto-
ayym
di
bisogna per
Le
soltanto
scaramuccie,
non
si
anche
in sin-
Generalmente
tutti
una
trib
mico, massacrava
talvolta
ferocia,
belle,
i
piombava improvvisamente sopra un campo negli uomini che non riuscivano a fuggire, infieriva anche contro le donne con raccapricciante e infine portavasi via le fanciulle e le donne pi
il
bambini ed
fai
ceva appello
soccorsi, alla
alle altre
volta sopra
altri,
modo
degli
rinca-
sofferti,
Lo
e se ne
modo
di
in
Arabia,
pagine del
vedere rievocate
Barbarie,
sorprese
359
la storia
come
di
fu poi
chiamata
araba preislamica
attendamenti nomadi,
duelli,
donne
sfregiate
dopo aver
tutti
visto
morire dinanzi
occhi
propri pargoletti,
orrori insomma di Maometto cerc, quantunque a modo Anche a Hunayn, nonostante divieti del
gli
i
donne
i
e la
gente accorse a
mirarne
cadaveri
(').
Ne
A
ed
siffatto stato di
cose
il
bench non fosse per natura un guerriero, vi apport senza dubbio profonde modificazioni, che sopravvisegli,
Maometto non
;
fu
un generale,
dei suoi.
ci
un
fatto strano
che
il
non
fosse
un guerriero;
la
ma
pure cos
fu,
guerra come
in s.
(') Le sanguinose sevizie contro le donne inermi, uno dei pi truci ed orribili aspetti della societ araba antica, erano purtroppo molto comuni. La consuetudine rimase a lungo in vigoie, e le notizie raccapriccianti che troviamo sulle guerre fra Cristiani (!) Taghlib in Mesopotamia alla fine del i secolo della Egira, quando dall'una e dall'altra parte vennero regolarmente sventrate tutte le donne gravide, fanno davvero rabbrividire. Purtroppo l'uso perdura ancora in Arabia, e chi vuol persuadersene, legga le pagine del Doughty sulle guerre fra gli Aneyzah ed Qahtan. Fra tanti orrori merita anche menzione un incidente comico
i i
narrato dal
medesimo
come
la vita
trava-
soccomberebbe come una pecora al rompono sul campo, una donna, per salvare
ed educhi lo spirito nel dove il molle abitante d'una macello. Mentre gli Arabi iril
peculio del
marito as-
il metallo prezioso del marito, ne chiude la bocca, e dopo essersi spogliata intieramente nuda, fugge gridando, con l'otre sulle spalle, pel deserto. I nemici la vedono, alcuni vorrebbero fermarla ma immaginando che
getta
dentro tutto
predata dai compagni, la per non esporla alla morte per sete.
seguaci un
ordinamento militare e
e l'obbedienza, che
rali e religiosi della
non a svolgere
e perfezionare
tal
lati
mosua
gli
sua dottrina. In
modo
l'attivit
nell'arte della
guerra presso
le trib
si
comando
di
di
di
erano rassegnate a
rispet-
madinese
sulle trib
dopo
tutti,
la
morte
di
Maometto, e prepar
offerti dall'Islam
fiscali e
la via delle
grandi
come
le
vantaggi
compensassero amrituali,
piamente
odiose imposizioni
che
quan
il
capo,
polo
si
mondo.
*
ai
doveri
-3i
quali perfezionamenti
nella
militare
scienza
possiamo noi
La risposta non facile per mancanza di ragguagli precisi. Anche se il Profeta non avesse perfezionato in alcun
modo
le
consuetudini di guerra,
potremmo
dire
che con
egli,
l'inse-
di tante forze, e
gnamento
della disciplina,
si
forse
anche
invincibile,
entro
pi,
anche
di
un vero progresso
di
Ma
trattava
campagne contro
le
Persia, e gli
di assalire
ed espugnare piazze
resco
si
alla resistenza
bruta di
mura
e di trincee.
in
il
una condizione
grande
inferiorit.
Alcuni
storici europei,
pio,
generali
come Khalid
fra
i
ibn
al-Walid,
compagno
di
Maometto, ponendolo
e
conquiste musul-
esalta.
Khalid divenne un
fe-
migliore,
il
ma non
362
il
suo
sin-
al
trionfo
armi
arabe in Siria
ma
le
altri.
Le
vittorie arabe
sono
di
sommi
capi,
indagando
le virt marziali e
morali
non
tiva
dirette
da uomini
di genio.
e primidi
come
si
rivela
com-
consuetudine
tanto famosi
di
Non bisogna
credere che
si
nemiche
trovavano l'una
Questo probabil-
riori,
mente un errore commesso dai tradizionisti di secoli postequali pi non sapevano come si battessero gli Arabi i antichi. Bisogna invece rammentare che le schiere nemiche
degli Arabi
dall'altra
parte,
un
ordinamento regolare,
in
ma
correvano
dosi sopra
qua
e in l nel
massimo
un pugno
di uomini, se
credevano
assalirlo
conflitto, se la
veniva che
Le
vittorie di
do-
vute
alle
modo
^
vennero a dar
Persiani.
ripetersi
3^3
Greci e dei
Seguendo
militare
gli
musulmana, vediamo
duelli,
sempre pi raramente
accenni a questi
i
quando
Musulmani adottarono,
e forse in alcune cose perfezionarono anche, l'arte militare dei loro nemici.
irra-
da ragioni,
simili a quelle
che indussero
barbari germanici
ad invadere l'impero
le invasioni
Romano
somiglianza fra
e quelle arabe
Romano,
ma
su questo argomento
non qui
guerrieri
tino,
il
luogo
si
di intrattenersi.
Orbene,
:
se
partivano
durata,
in
poteva lasciare
la
famiglia
ed
dove un pugno di malfattori avrebbe potuto farne impunemente scempio, e poi scomparire. L'usanza quindi degli Arabi d' intraprendere le grandi
deserto,
spedizioni,
Anche
Musulmani
donne
mariti
consuetudine, bench
si
la sicurezza delle
il
Yarmk
campo arabo
i
pugna, quando
le
i
le
pere fra
tende.
Prima
donne
bambini furono
deserto, in
364
in
battaglia di
Marg
al-Suffar, la
quali le
donne
si
cospargevano
i
il
batt con
Greci,
brandendo un palo
precauzione fosse
si
facessero se-
le
donne
alla cucina,
riaccomodavano
campo,
vestiti
laceri
riparavano
avevano con s
vigilia delle
tale
!
grandi battaglie
il
conform a questa piacevole consuetudine, e nella maggior parte delle sue spedizioni ebbe
Profeta
si
Anche
le
men appresso
tutte e nov^e,
* *
(Preteso fervore religioso degli
di
Riassumendo ora
Arabi
trovavano
le
precedenti
osservazioni,
dobbiamo
in condizioni
Greci che
il
di ricacciare
stesso
modo con
Roma
native
di
la
risospinsero felicemente
foreste
barbari del
nord entro
le
dell'Europa
centrale.
Anche quando
il
milizie
Roma
non ebbero
dalla loro n
tinuarono ad opporre
ai
occorsero
altri
365
ai
due
secoli e
in
resto dell'impero
Romano
Greci ed
bari
ai
modo
:
quello che
Bar-
rispetto
impero d'occidente
i
sicch
ora
avanti di
trionfi
suoi
primi grandi
e duratura, che
non quella
dei Barbari
abbiamo
fatto poc'anzi
cenno.
di narrare le
In un altro capitolo, al
momento
grandi consi
tro-
vavano
remo
quaU estremi di miseria, d'impotenza e di sfacelo fossero caduti. Noi vogliamo ora stabilire invece come, moin
ralmente e fisicamente,
avversari, da poterli
gli
lingua e
hanno eluso
e
lo studio del
problema,
credendo pi che
trovando
la giustificazione di
ogni
neo-Musulmani. Al
dire di co-
Arabi
si
per adempire agh ordini del defunto Profeta, che imponevano di convertire tutto il mondo alla nuova fede. Essi hanno
creduto doversi ritenere
le vittorie
come dovute
sovrattutto
a disprezzare temerariamente la morte, e rendeva irresistibile Siffatto conil loro impeto furibondo sui campi di battaglia.
cetto fondato sopra
un cumulo
di errori,
Ma
intanto
sommi
concetto antico
366
al
Arabi
momento
delle grandi
conquiste
sia,
a nostro
modo
di vedere,
le
fondamentalmente
:
enunceremo
nostre conclusioni
la
dimo-
la religione
dell'Arabia antica e
nomade
gli
e quale la
compierono
le
massima parte
minoranza, e
ziato
moto islamico
religiosa,
le
diretto
da
lui,
seppur fu
ini-
come riforma
fede,
degener poi
in
un movimento
fiscali della
essenzialmente politico:
imposizioni rituali e
in
s,
nuova
ben leggiere
assai
imperfettamente
il
Profeta,
si
una
quale
non
ascon-
deva alcuna vera passione religiosa. Difatti tranne poche trib, appena il Profeta cess di vivere, le genti del deserto
vollero emanciparsi da ogni obbligo islamico.
di
Il
principato
lo
Maometto
risult
composto
di trib
sottomesse per
pi
con armi,
e solo
in piccola parte
da ragioni d'interesse e
forma
storici
che descri-
vono
fanatici
di nazioni /zi^/z-arabe in et
ci
cos
come
gli
367
si
autori e
teologici medio-evali
immaginavano fossero
gli
lanciati
alla
esclusivamente
costituiti
le armi in battaglie campali. Questi uomini, pochi mesi prima ribelH contro l'Islam,
crudelmente
alla
fanatici
propugnatori della
il Dllinger, semplici predoni, avidi di bottino e di sfrenata Hcenza, uomini pronti ad associarsi come fratelli e colleghi ai nemici del giorno
nuova
fede. Erano,
come
gi felicemente intu
innanzi,
si
mondo
Musulmani
siasmo verso
il
loro
doveri di buoni credenti. Essi per formavano una minoranza trascurabile, ed appartenevano tutti alla classe dei pi
antichi e provati
al
si
Compagni,
la
termine delle prime grandi conquiste. Ben pochi di loro batterono in Siria e in Persia. La grandissima maggioranza
nome,
e di cui
bramavano
soltanto
vantaggi materiali.
A questi
quarto non
tre punti
meno degno
si
Invano
per
la fede.
compenso dopo ogni amplesso, tornano ad essere vergini come prima: bevande deliziose, giardini incantevoli, frutti delicati ed una eterna gioia. Ma questi compensi erano promessi in cambio di servizi resi
nell'altra vita
:
Maometto promette
credenti un lauto
la
altiimente
l'Islam,
36S
cristiano, s'infiltr in
quando centinaia
di migliaia di
Beduini
il
paradiso,
Quando
compensi
si
ai
quaU avevan
i
diritto quei
^lUa
Mai per
i
sogn
di invitare
suoi seguaci
morte:
guerrieri
intenti a
rapire
ed a godere,
ma
nessuno poteva e voleva fare sicuro affidamento. Le vere ragioni dell'impeto irresistibile con il quale gli Arabi eruppero dai confini degli arsi deserti, furono di natura pratica e materiale, dovute in gran parte al profondo
disagio economico, l'ultimo prodotto cio dell'immiserimento
argomenti
sufficienza
ivi
come
da noi raccolti hanno dimostrato, io spero, a gli Arabi fossero sospinti da motivi assai
gli
si gettarono a un tempo sulla Arabi trovavansi travagliati da una
Persia e su Bisanzio
di
;
di
una pronta
e vasta soddisfazione
sospingevanli, insomma, la
miseria e la fame, la necessit disperata di salvarsi dall'ardente prigione del deserto, non pi capace di nutrirli. Questo
li
incit
ad agire contempora-
neamente su
tutti
fugo direi quasi spasmodico, che ninna volont umana era capace di frenare e che equivaleva all'esplicarsi d'una forza
irresistibile della natura.
In questo
pulso religioso, n pi n
meno
di
moventi
varcarono
i
369
confini
dell'impero
Romano, o
quelle
dei
Tartari che inondarono l'Asia nel secolo xii. Gli Arabi com-
pirono
morali,
le
le virt
l'Islam nulla
aveva che
forza
fare.
ad
la
forma necessaria,
per cui
gli
atomi arabici
costretti a fondersi
temporaneamente
mattoni e
un organismo solo:
le
l'Isim
ebbe
in quel
mento che
tiene legati
le pietre di
un
edificio,
mura
il
e delle volte,
ma non muta
l'edi-
essenzialmente
cemento
decompone,
ed
quali eran
cenni dopo
grande
efflusso
lar-
Arabia poterono
Veniamo
l'una
eserciti
il
araba, le quali
possono raggruppare
delle genti
in
due categorie:
formarono
le
numero
armate
che
gli
conquistatori, l'altra
deve comprendere
qualit
(Ammontare
compirono
le
conquiste).
quasi tutte
le
24
tini,
370
non
gli
Arabi,
ma
credono giustificare ogni cosa, affermando come argomento principale che gli Arabi erano in turbe innumerevoli. Teofane,
ztts-.oov
(').
Gli
eserciti
vengono
di
ingi-
gantire,
danno pur
Si trattava di glorificare
come
u cataclisma mondiale
a
pur
di
i
ottenere
siffatto
risulta-
uomini, e
disastro inflitto
nemico.
Aumentando per
ragionevole anche
ingente
alle
le
d tanto
il
numero
falso,
aumentare
proporzione
Dare un numero
e
ai
permetteva
come convertita
partecipe dei
La maggior
il
prodotto di
si
siffatto
europei
dati
mu-
sulmani sul numero degU Arabi vincitori ad Agnadayn e al-Yarmk: perfino il dotto e coscienzioso De Goeje fonda
alcuni suoi ragionamenti su questi numeri,
mostrando
cos
C)
Due
al
Saceliario
chiedendo soccorso
I,
nlr.^oc stvat
ts; ''Apafia;.
(Theo-
questi due vaghi cenni leArabi possano essere stati non solo pi arditi, ma anche pi numerosi dei Greci. Tale deduzione mi sembra giustificata da quanto sappiamo sulle condizioni militari dei Bi337,
lin.
phanes de Boor.,
25-27).
Da
che
grandezza delle
si
Greci fossero
pi numerosi
ad un'opinione contraria.
di accoglierli
371
Generalmente
si
come
autentici e sicuri.
il
cre-
in
cronisti bizantini
come
tra-
ragioni, esagerato
primi la Siria,
fu-
siasi
creduto finora, e
le mighori) sono tutte molto esagerate. Ci mancano argomenti precisi per dire con certezza quale possa essere stata la forza numerica degli in-
vasori in Siria,
ma non
i
credo
andremmo molto
di 10,000
lontani dal
la
meno
uomini iniziarono
campagna
delle forze
in Siria, e
fonti,
totale
musulmane
i
dopo
l'arrivo di tutti
rinforzi
mandati da Medina.
io credo, ritenere
meschine
a quelle arabe. Le conseguenze prodigiose di quelle vittorie infiammarono la fantasia dei cronisti, i quali tutti, tanto bizantini
che musulmani,
l'
gli
le disfatte,
gh
altri
per glorificare
Islam,
il
si
abbandonarono a computi
fantastici
e ingigantirono tutto,
nemico,
il
numero
In conclusione
furono,
due
le parti
meschine, e, numericamente, senza grandi sproporzioni. La vera superiorit degli Arabi si trov invece in altri fattori, sovratutto morali, fattori che
ora esamineremo con qualche attenzione, perch piuttosto
potremmo quasi
complessi e non
facili
a definire.
372
* *
(Ragioni
Quanto
storico,
il
si
come
le
conquiste islamiche
problema dello
i
di tutti
lati
Abbiamo
il
per
l'arte guerriera, s
la
per
numero,
e,
anche per
armi, gli
Arabi erano
inferiori o pari
nemici.
seguaci di
Abuna
sia
nuova
fede, attribuito
da alcuni
Arabi conquistatori,
una favola che non regge ad un'analisi minuta. Nonpertanto, bench poco numerosi, bench mediocremente armati, bench
guidati da generali che molto imperfettamente conoscevano
l'arte difficile della guerra,
del
battaglie campali, e di
comandare con .speranza di felice successo in grandi far manovrare in paesi sconosciuti
vinsero in
mici, che
i
modo
ne-
impero
si
gli
invincibili,
ma
perfino invulne-
rabili.
reli
erano,
il
che
di
come proveremo a suo tempo, tanto infelici, momento presentavasi assai propizio per la comparsa
fattore nella
tutti
i
un nuovo
nuova
ed
il
il
seme
vita e
disposto
a trasformare,
rigenerar la
umana
Lungo
i
373
confini d'Arabia
lo Stato pi in
:
grado
di
compiere
le
sue
la
Da
T.e
po-
governi che
le
dissanguavano
offenderne crudelmente
il
senti-
mento
di razza,
non pi sopportabile: da qualunque parte codesta liberazione venisse, qualunque essa fosse, era ansiosamente
tirannia
Le popolazioni semitiche
consanguinee rappresentavano
semitica
la
soccombenza
della
razza
all'impero dell'ariana.
Rimaneva
solo
un ultimo
della vasta famigUa semitica, che ancora non conosceva giogo umiliante della servit: la grande nazione araba. Da questa venne la salvezza: i barbari, cugini del deserto,
il
ramo
vennero
arabe segnano
tica contro
il
La comparsa
del deserto
ai
confini
significato
d'immenso
il
rilievo
mondo
asiatico:
segna
con
la
mano
prima
degli
dalle
sconfitto
di
374
una religione
la
origine semitica,
ma
il
i
quasi
l'ortodossia bizantina,
testa, si libera
da
tutti
e questa e quello
cri-
si
cre cos
immediatamente uno
lingua affine, di
vittorie sui
gente di
comune
campi
di battaglia
campo
numero
pre
il
Cristianesimo.
Gli Arabi
dunque irruppero
in
propizio, e la conquista
mondo
antico e decre-
vennero a dar
facilit.
i
maggiori
dell'
della vittoria
i
musulmana furono
deUtti, per
ne-
mici stessi
Islam,
quah, per
un vero e proprio
suicidio.
Faremmo
rono con
i
per torto
ai
i
loro cadaveri
campi
di battaglia della
Siria e
della Persia, e
commetteremmo un grave
errore storico, se
la decrepitezza dei
nemici e
le
sim-
dei
trionfi
375
altri,
arabi. Questi
dipesero anche da
grandi e
Se
danno
stare
gli
Arabi fossero
stati
di
anche totalmente
paese
il
ma
il
la loro
comparsa avrebbe
supremo
disastro dell'Asia
la
Anesi-
caos politico e
miseria
mondiale segna
non
ma
:
strazione
civilt
due
religioni,
ambedue decadenti e precocemente senili e decrepite, rianimarono l'esausta societ asiatica, infondendole una vita nuova
e vigorosa,
fondando
insomma
non
si
Ma
civilt,
ad una maravigliosa
le
tutte
altre
civilt
e convertirono
ai
milioni di uomini ad
un nuovo credo,
il
quale soddisfece
dogmi
cristiani.
completo,
alla
nuova dottrina:
si
in
meno
di
fecero
mu-
siilmani,
376
popo-
lazioni
pi completa soddisfazione
l'uomo cerca
arabe
sempre
Veniamo
cos a
le vittorie
un cozzo
no,
di forti
la
predoni
nar-
semphce
le
dette vittorie
di altissimo
interesse,
ma
assai
di
immensa
non
si
di
rado
dramma
non sep-
pero conservare quelle memorie che avrebbero avuto maggiore pregio storico.
Il
ai
ancora una volta e con qualche maggior cura, l'attenzione grandi artefici di questa rivoluzione, agli Arabi, e di stu-
diar
meglio
il
carattere,
le qualit
ed anche
fra
difetti,
che
avremo
breve a narrare.
mente semphce, natura degh Arabi, senza una chiara conoscenza delle condizioni geografiche del loro paese, e della
vita di stenti e di pericoli continui, che
il deserto inesorabilmente impone a quanti vivono in esso. Di questo sog-
ma dobbiamo
ora chiarire
magle
giormente
dove
il
buon prezzo.
e la vita facile e sicura, l'esistenza
377
del-
cos
re-
gnano una
calori asfissianti,
ove l'acqua
di rarit preziosa, e
la
vita
di
ogni
indi-
viduo
clima,
in costante pericolo
ma
anche per
la
pericoli e le
solitu-
impongono
agli
morte
certa, nel
modo
Non tenteremo
sabbia infocata,
nemmeno
lori estivi,
di descrivere
il
deserto con
con
le
con
le
implacabile, dove di estate ogni palmo di terreno arde a segno da potervi difficilmente posare la mano. Chi non l'ha
figurarsi
terra,
il
bagliore
accecante del
dal
del
cielo
della
arsa e riarsa
il
fuoco cecre-
mondo
in
un forno
matorio.
Tranne
di monti, e
la
lembi del-
l'altipiano arabico
sono
il
rotti e solcati
tranne
quali
si
ha talvolta
un clima apenninico, e
la
Jemmah,
montagne
triste al
una sterminata
colline,
da piccole
da gruppi
alla
decomposto
le
immensi
qua e
in l dalle
il
correnti aeree,
loro
mo-
tendono perci
sempre pi ad aumentare
le
sabbie e
desolazione. In queste
modo
eccezio-
per
gii
tura impossibile.
si
estendono sconfinate
onde gigantesche
smisurato oceano
si
dalla
cima
di
suolo
pu scorgere un
ma
non
si
pu distinguere quanto
senza
fine.
Solo
il
fumo
dei fuochi, o
tradire la presenza di
Sopra
le solitudini
sterminate
si
poche
per
lo
ma
esso sem-
si
comprende come
la
non ostante
mai
tredici
Oltre
le
un
filo
d'ombra viene a
ristorare lo stanco
irresistibile,
alle
Siffatto
379
la patria
abbiamo spiegato a
dire,
come non
fos-
ma
geologica,
fosse a
incantevole e ridente
c'anzi tentato
di
quello
desolato
dunque
dell'et
di
Maometto erano
di
ri-
poso e
di rifugio,
ma
irta di
tormenti
e di orrori.
alla
La trasformazione
lenta,
da sfuggire
nerazione ignor sempre che quella precedente aveva vissuto in condizioni pi miti e pi favorevoli. Avvennero,
vero, molte
emigrazioni,
ma
le
ragioni e
la
natura delle
secoli,
di fatto,
ammesso
inoltre
come
geografiche e fisiche
fisico e sul
morale
umana
al-
maravigliosa per
il
modo con
il
il
quale pu adattarsi
l'ambiente
l'uomo
mondo
:
noi
veniamo ad una
attra-
Difatti
quando
gli
storia, aves
vano gi
a lungo
adat-
era completamente
parire esso
il
3So
meglio
di
vella, in
grandi
soli-
tudini.
paese gi
storia,
completo
fin
dal loro
primo comparire
che noi
gli
altri
della
Essi
sono gi
da esso su
di
uno
slampo
popolo.
speciale, che
altrove, presso
veiun
Fra
la
il
dunque un legame
l'ambiente nel
le doti
intimo,
che
deserto
realmente
geniale
di uomini, unici al
mondo
Non crediamo
Un
il
mente
e avverso
il
deserto
ove
l'aria
il
sempre sana,
precipuo
pura e invigorente
della razza araba.
Il
fu l'educatore e
,
fortificatore
popolo arabo
il
carattere e la storia.
in
il
una
primato
popolo privo
al-
quegli
aiuti,
che rendono
meno
tollerabile. L'esistenza
nomade
fra
durezze e asprezze
s
3'Si
pii
fatte,
si
continua con
la
nell'
non
e
piega
Il
alle condizioni
sempre
la
fame
la
sete,
clima
il
es-
sono poveri,
tutti
devono vivere
di stenti,
in vita gli
armenti e s
La
le
belve a rapire
armenti
i
(in
nemici che,
gli
campo, uccidono
;
donne ed
bestiami
ma
possono
cit; malattie infettive possono distruggere il bestiame, e, morto questo, all'Arabo non rimane che perire di fame, o divenir brigante, rubando al prossimo quello che gli occorre
il
formarsi di
il
costituirsi
le
mezzo
di sote-
Ogni gruppo, anche piccolo, non pu rimanere mai a lungo in un medesimo sito, perch ben presto cameli e le capre hanno avidamente divorato quelle poche
i
il
gruppo
di famiglie
di
382
giando spesso per vari giorni senz'acqua, e contentandosi sovente di miseri pozzi d'acqua amara e spesso anche malsana,
satura di sali
che solo la tempra ferrea dell'Arabo pu assorbire senza danno. Ogni vita civile, ogni forma anche rudimentale di governo
irritanti,
medesima
trib, vive
perfetto isolamento
sovente avviene che una piccola famiglia in uno stato di vada errando per mesi nel silenzio infi-
mai con
gli altri
consan-
guinei.
La
che
la
rimanere
separati:
i
pi
il
loro animali, e le
capre tornano
campo
la
latte il nutrimento principale del nomade. Ogni persona che s'incontra pu essere un nemico: vive tranquillo e sicuro solo chi ignorato da tutti.
oggi pu essere il nemico di domani: se oggi regna abbondanza nel campo, perch le camele tornano sazie dal pascolo, domani forse una malattia o una
di
L'amico
razzia
tutti gli
animali,
l'Arabo,
spada e farsi brigante, scannando forse l'amico di ieri per rapirgli il bestiame. Nessuno esiter ad ammettere che, per sopportare una vita s dura, ed assuefarsi alla medesima in modo da trola
perche l'Arabo
un popolo
ama
il
suo
deve possedere
eccezionah.
ed una tempra
Ad
lare
una salute
di ferro
la
che ignorano
una tenacia
di propositi
Questo spiega
in
383
il
gran parte
Da
un
lato
lo
troviamo
in lui crassa
degradarlo
allo stato di
un essere
solo animato
come
egli
sentimenti,
ferocia: ci
che
si
conoscano:
lingua
un popolo
suoi difetti.
Vediamo
il
mondo
:
ha prodotto di pi bello, creare da s, realmente dal nulla, una splendida, concettosa poesia, con metri svariati e difficili
immagini
virili
rivela tutta
ma
Il
conscio, nella
linguaggio
ma
in esso spira
una forza
di
sentimento, una vigoria di pensiero ed un'eleganza concisa e forbita di forma, che lo rendono unico nel suo genere fra le
letterature dell'Asia, e che
pu sostenere
il
paragone con
le
al
mondo.
possa essere
abbia non
la
Lasciamo
solo
al
filosofo
la
l'indagare
terribile
come
del
ci
avvenuto, e come
vita
deserto
fortificata la fibra
dell'uomo,
il
ma
anche acuito
sua
di
intelligenza
temprato
suo carattere.
cavallo,
Non
fuori
proposito
il
notare
come
il
tato in
384
tali
il
Arabia, abbia
ivi
il
acquistato
qualit,
da ren-
mondo come
tipo
pi perfetto
del deserto
Questo
effetto rigeneratore
dunque
possono
re-
sistere in esso.
tale
notammo in altro luogo sulle condizioni preislamiche d'Arabia. Vediamo cio come si possa, confermare e completare
il
il
quale l'Arabia
regresso.
Abbiamo
Arabia un popolo che ha raggiunto un grado di sviluppo morale di gran lunga superiore alla vita barbara
che menava: bench vivente
mente,
gnifica,
lo in
un paese deserto ed
nell'uso
incle-
troviamo
addestrato
d'una
lingua ma-
strabocchevolmente ricca
di vocaboli e
d'immagini
;
in possesso di
un tesoro
di bellissime
poesie
fiero di
un prezioso retaggio
ideale era
sui
d gloriose tradizioni,
animato da senil
pi alto
di valore
campi
di
o con
atti
di
illimitata
generosit.
instancabile, che
ir-
ideali
nessun
pu arrestare paziente
:
anche implacabile
quando
scopo raggiunto.
Tutto questo, che pare un' incomprensibile contradizione,
si
il
spiega ora
risultato di
e naturale,
:
come
l'uno cosmico,
arido, pi misero
e forte,
al pro-
umano,
difficolt,
spezzare
delle
condizioni
fisiche
3S5
Irli
delUi
sua patria.
Arabi quindi
non
una
civilt in
ma
che
dovevano per
cu-
Era
cos
lotta fra
momento
pi
un punto culminante
di
il
modo
le
di
spezzare
il
bramato
riscatto.
condizioni spe-
dere
peri-
coli pi
numerosi che
momento, avessero
le
di necessit sviluppato in
grado altissimo
penoso
di vi-
un
normale
in
un paese,
in cui tutto
di requie.
Dovunque
stese
si
immense
di-
di terreno,
roccie,
compatto
di mobili
dune interminabili
me-
sabbie
in esse scarsi
sono
d'ombra finch
il
Durante
lunghi viaggi,
conciato,
a chi
la
la
sembra disseccare
bocca invece
11
.^?6
miraggi ingannatori
:
spossano ed
tempeste spaven-
tose di vento
cammino, tramutando
il
cammino
e di
con
Il
un tempo
Arabia abbondavano
a ogni istante
Nemmeno
che
gli
Beduino possesso
il
sicuro e durevole
pu comparire
ladro
rapisca
tutto ci che
possiede, che
tronchi
senza
piet la sua precaria esistenza, o che lo getti nella pi squallida miseria, la qual cosa, oltre al dolore cocente della perdita
di tutti
i
per
lo
smisurato orgoterri-
glio dell'Arabo.
bile
A
un
questi pericoli
otre
si
aggiunge quello
della sete:
vuotarsi in
cammino
quando
lungi
conosca,
Per necessit quindi inevitabile del destino, tutto sospingeva l'Arabo a vivere in uno stato di guerra continua,
gli
uo-
La sua
felicit,
suoi averi, la
cater-
sua
stessa vita
erano soltanto
sicuri,
in
un
effetto algli
cedere e soccombere,
Arabi
e pi
.vS7
pi gravi
essi
le
numerosi erano
ijcricoli,
clure^/.c
della
vita e pi
strenuamente appresero
si
a combatterle, pi
ardita e tenace
form
la loro natura.
T/immensa energia
felice-
da tante prove
la vigoria morale del popolo, che, uscendo felicemente da tanti duri cimenti,
diveniva sempre pi sicuro di s, sempre pi fiducioso nei propri mezzi e nelle proprie forze, sempre pi pronto perci a nuove e pi rischiose avventure.
Ninna impresa, p^r quanto temeraria, lo faceva indietreggiare; nessun deserto aveva terrori sufficienti per arrestarlo. ].a sobriet nel bere e nel man-jiare, e la bont del nutri-
mento
principale,
il
latte
di
di corpo in
apparenza
di
nacia ferrea,
i
calori atroci
magro, ma dotato d'una teuna resistenza adamantina ai patimenti. N della grande estate, n rigori talvolta glaesile e
i
ciali
trione,
la
temprata come
n
le
l'acciaio
i
perci n
patimenti,
lui
pericoli,
belve, n
ter-
rori:
grazie all'esperienza accumulata da innumerevoli generazioni, egli cono.sceva quasi istintivamente come supe-
con
la
misura
minimo dispendio
di forze:
quando
egli
si
era
prefisso
arrestarlo.
duino
ma
i
travede
ne calcola
van-
taggi, le difficolt ed
Quando, per ormai innata oculatezza, si convince che una cosa non umanamente possibile, nessuno pi dell'Arabo pronto a prendere una
decisione, rinunziando senza esitare a quello che
sembra o
388
gli
apparisce
paz-
questa
patimenti ed
ai
pericoli.
La natura
atti
Beduino
quindi
ci
ci
il
sembrano
appaiono
ispirati
vili
ad
un ardire meraviglioso,
sillanimi: nell'uno e
rato,
invece
e pu-
nell'altro caso
i
sentimenti e
condiatto
cal-
sembra
grande
il
risultamento di un
un' azione
colo
mirabilmente previdente, e di
:
intelligente-
mente ed arditamente energica come quella del nuotatore sperimentato, che si tuffa da una grande altezza entro le
onde del mare,
duta.
l dove un altro si ucciderebbe nella caSe per quello stesso nuotatore rifiuta di tuffarsi, per-
la
egli
capo contro
il
fondo, non
po>,.->i;imo
accu-
dalla consapevolezza di
un rischio
Non
v'
ed aggressivo,
si
trovasse in una
difetti.
Gli Arabi,
intolleranti
anche della
forma pi mite
uomini
di sindacato e di autorit.
il
Questo sentimento
il
fatto
che
deserto impose
in
gruppi separati,
perpetua
c completa
libert,
389
mai contare
sull'aiuto
di
senzci
poter
alcuno.
La
contro
e vivace ad
le
un tempo,
ma
quando
ventosamente crudele e vendicativo. Vivendo sempre in piccoli gruppi, non vincolato da alcuna legge, non conoscendo
alcunch
di sacro fuori della cerchia della propria
famigha,
senza
dolorosi
cocenti,
tiva in lui
una rapacit sitibonda che non conosceva ben sovente tutte le sue migliori
freno,
qualit.
ed attu-
Mentre
poteva essere a volte mirabilmente ospitale e generoso, quando un estraneo infelice veniva a chiedergli protezione e soccorso;
niun nemico era pi temibile di lui, quando era mosso da sete di rapina e di vendetta. Egli poteva trovare un diletto speciale nel versare sangue nemico, e mostrare
d'altra parte
inumana per le sofferenze altrui. T.a natura dell'Arabo, lo ripetiamo a disegno, piena di monotonia e
un'indifferenza
di contrasti sorprendenti,
come
il
La
tibile
aveva reso l'animo estremamente suscetun minimo incidente, una parola pungente, poteva destare le ire pi impetuose per un nulla l'Arabo metteva mano alla spada ed uccideva il suo offensore. Motivi futili
lotta dell'esistenza,
:
facevano perci scoppiare guerre interminabiU e sanguinose, nelle quali si svolgeva una serie raccapricciante di delitti e
di vendette,
con retaggio
generazione
di rancori inestinguibili
in
che erano
tramandati
di
cati,
Mr>
coniitli fratricidi.
riaccendevano costantemente
i
Nessuno
la
morti
le
donne potevano
farlo sotto
tende nere
il
ven-
tempi
di
Maometto, era
quale tutte
quindi
le
di battao-lia, nel
infinite
la
maggiore
prediletta, era
essenza stessa
di
morire sul
La campo
di
fine pi
di batta-
coperto di gloria.
poeti
si
vantavano
il
non avere
maglia
di
altra
occupazione che
il
la
guerra, ed
guerriero esprimeva
la
in versi
ferro fino al
fonda.
Gli Arabi
formavano quindi, vivente Maometto, una nadelle armi, unica arte la poesia, unica
ardente
uomini,
il
Fra questi
una fede
nata
come
di
dottrina
tra-
mutatasi in
apr agli
una leva
passioni
ordinamento politico e
militare,
Arabi
era possibile
soddisfare le
mai nemmeno sognata. In questo ambiente, un appello alla morale ed al timore di Dio doveva di necessit tramutarsi,
o presentarsi
come un
il
ed
alla
rapina in
nome
di Dio:
dell'ambiente, e la
carriera,
in in
principio
puramente
:
religiosa, di
Maometto
si
tramut
politica e marziale
il
divenne
il
fondatore di un impero.
Cos
391
la
tusione
in
un
fascio
pur mettendo
modificando
fine
ma non
fa-
le
tendenze e
le
talmente sospingere
trib riunite
ad ag'gredire
tutte quelle
loro,
Mentre
mu-
tavano
le
imprevisti sconvolgimenti
gl'innocui
rigagnoli ven-
sorprendenti di
siffatta
unione furono
illustrati in la
modo
morte
cammino.
sopraffatti si uni-
rono
i
al
vincitore;
il
torrente
crebbe
in
fiume orgoglioso;
;
lo spi-
rito
profondamente bellicoso
;
delle
unit riunite
richiedeva
regnare improvvisamente
la
pace.
1/ Islam
avrebbe
animi e
la
la
Ma
ci
possibile; a
uno stato
dei
soddisfaci-
mento, e che niuna forza umana sarebbe mai bastata a contenere durevolmente sotto un regime di pace e di giustizia.
Se non potevano
dilaniarsi
a vicenda,
dovevano assoluta-
mente
dilaniare
gli
altri
;
392
fu-
insieme
ma
mezzo a
Il
com-
piuta.
mo-
lecole d'acqua
mente per
un qualche fattore
fortuito,
i
rapidamente
uniscono
torrenti,
il
raccolgonsi
in
irrompono confusi
^dfine in
un fiume impetuoso
che allaga
Analizzando cos
zione
tabile incompletezza e
la
qualche non
meno
inevitabile ripetiin
natura araba
ai
tempi
di
Maometto, e mettendola
carattere
Arabi, scorgiamo
il
degli
Appunto
dobbiamo cercare
;
le ra-
solo
dure e
difficili,
si
unissero in
in-
selvaggia.
La vera
civilt
uomini
si
riuniscono numerosi,
il
lavoro, aiutandosi
fisse e
si
riconosciute
accumulano
le ric-
chezze, fioriscono le
arti, si
tendenze religiose,
e,
impressioni e di esperienze,
393
si
chiamiamo progresso
civilt.
Ma
da permettere all'uomo
di
zioni sedentarie
prima
ed
Solo l'aggruppamento
il
di
uomini
fra uo-
condizioni pu creare
sentimento religioso;
civilt,
L dove
umane
una specie
di equilibrio, d'immobilit,
che tiene
cri-
la civilt
rimane primitiva, e
non
si
solleva al di l della
pi bassa superstizione.
Una
vera
quando l'uomo pu facilmente vincere le forze avverse della natura, e dedicare la maggiore e miglior parte delle sue
energie,
non gi
vivere,
ma
ad
un fenomeno
i
generale
che
si
nostri occhi:
non
esiste istruzione,
le arti,
n scienze,
mondo
intellettuale, l
la
dove
cibo quotidiano.
L'esame precedente
barbara
la
ha dimostrato che, per vivere nel deserto, erano necessarie una intelligenza ed una forza
metto
;
ma
allo stesso
tempo
ci
di
Appena
Essi
la
si
ed
in
394
ci
riempiono
:
felice
gli
dur poco
man-
cando
vinto
il
Arabi degenera-
ma
rivelarono superiori
ai
che,
nuova
civilt, traccie
incan-
breve
in
ma
splendido trionfo.
Se ora mettiamo
arabo
alla
vigilia
delle
con-
Sassanida e
il
Bizantino,
contro
Arabi
comprende
cio
i
come
Greci
n
che
Persiani fossero
si
grado
di resistere al
nuovo nemico
contro di loro.
da una
dai
oppressi da governi
protettori
;
considerati
sudditi
non gi come
ed amici,
ma come
crudeli
contro questi
infelici si
ogni pericolo.
Dobbiamo
completamente
crepiti
di
allora meravigliarci
vittoriosi, se, sotto
se
i
gli
Arabi riuscirono
i
colpi ripetuti,
in
due de-
brevissimo corso
anni? Le
ha saputo
~
Anzi
lo
studili
395
la
difendersi
con tanto
le
inutile ardore.
conla
di
questo fenomeno,
dal concetto di
quista.
una grande
gli
invasori. Dalle
alle frontiere
da razze semitiche,
tutte per lo pi di
un tempo
idolatre,
Cristianesimo
si
pu
dire
con
sicurezza che, al
momento
zione per gli Ebrei e per una grande parte degli arabi no-
madi, tutta
la
al
Cristiane-
simo
Purtroppo
la
.sia
per
natura
damente corrotto
della
e degenerato.
ai
dogmi fondamentali
da questa
nuova
il
incertezza,
numero stragrande
di tali conflitti,
conseguenza
non
si
pu
La
facilit
con
si
la
quale
la
propaga-
l'instabilit delle
396
I.a
tensione degli
Imperatori di
Costantinopoli,
quanto
re
di Ctesifonte,
mente oppresso
e perseguitato le popolazioni
mutar
fede.
Era nato
cos
ed una tendenza
di razza,
al martirio,
timento
Da
una
forte
in Siria e
in Palestina
una intensit
l'
Aramei
con-
sideravano oramai
modo con
avevano
in
odio
il
so-
vrano ariano
di
popolazioni
dimora
in Siria, ed
un accordo con
non
Provincie asiatiche.
varono per
le
la crisi e
sempre meglio
il
grave,
perch
il
sun pensiero
diti
si
processo
di
decomposizione
governo
397
l.a
Aramei
i
am-
bedue erano
in
aspro
conflitto
con
Studiando ora
grafica,
le
siamo
subito colpiti
da un
fatto
se fissiamo cio
li-
dopo
sor-
quale vi fu
la
dell'Asia Anteriore.
Questo
fatto singolare
non
fortuito,
ma ha la
sua spiega-
Dobbiamo dun-
mente agevolati
manifesta, in
altri tacita
ed occulta
ma
pur sempre
efficace,
le
milizie imperiali
fecero opposi
arresero
gli
neppur bisogno
di cingerle di
regolare assedio.
Damasco, Gerusalemme
di
qualche opposizione, avevano guarnigioni imperiali ma ove queste (come a Damasco e Gerusalemme) erano poco
numerose,
la
resistenza fu fiacca, e
ed a venire a patti
lungo,
con
il
maggioci-
e militari di Costantinopoli
ivi
affluiti
anche molti
Ma
evidente che
ilLrove
gli
39S
accolli
come
si
liberatori e
non come
offrirono
come
spie ed informatori, e
non
esclusa la possibilit
liberarli.
;
che molti
ciuesti im-
chiamassero
gli
Arabi a
Le
tasse
che
inoltre,
dopo
la
le
prime
inevitabili
dopo
successione di
Umar
nuovo
furono severamente
i
frenati gli
e rispettati
diritti,
beni e
dominio, sotto
tutti
gh
aspetti,
prometteva
di essere migliore
assai dell'antico.
Lo
nella
alle
provinole persiane
la capitale
ove risiedeva
al-
non oppose
milizie persiane,
:
non parteciparono al conflitto i soli avversari armati furono gli Arabi cristiani del confine, ai quali il dominio musulmano sembrava poco gradito, perch poneva fine alla loro anarchica indipendenza. Tutte le numerose e popogli abitanti
ma
l'esaurimento
agli Arabi, e
dell'
le
porte
mai nemmeno
sistere. Il caHffo
lizie
Umar eman
Greci ed
i
perch
Assai
le
le
mi-
diffcile
quindi fu per
Persiani
il
difendere
i
provinole
i
popolate da
quali
rap-
come
ti
veri nemici.
per fare anche un'altra osservazione, che, se fondata su dati precisi e non messi innanzi come semplice suplecito
probal>ile
in Siria
che
in
le
ed
Babi-
399
Arabi mutarono
pria conquista.
Tra
gli
accorti
Compagni
del Profeta in
Me-
dina non tard a prevalere il concetto che, invece d'un proguerrieri e per una fitto precario, devoluto a favore dei soh
volta tanto, durante
s
una
razzia che
di
un deserto,
il
sibile di
vantaggi effimeri della spedizione, in una rendita continua e sicura a perpetuo vantaggio di tutti Furono perci, a parer nostro, Siri ed i Bai Musulmani.
tramutare
i
bilonesi di
gli
Arabi a divele
i
nire
conquistatori
essi
in
i
ogni
modo
aiutarono
di tutti
i
armi
musulmane, informando
le
generaH arabi
essi
piani e
mosse
offersero
propri servizi
per impiantare
nuova amministrazione.
le
non
costituisce
i
frammentari ed incompleti
diminuire prosaicamente
luogo,
le
in
secondo luogo,
non conveniva
terzo
il
in cui
forme e
fiscali
per questioni
cordi
antichi e
i
importava
comparire,
per quanto
era
possibile,
Musulmani
quali
padroni
assoluti dell'Impero,
incertezze
fasi di
pu
quel
lo storico ricostruire le
vere ragioni e
le varie
l'aspetto e la storia di
-^ 400
Il
dammino
e ingrato,
ma
la
scuola stopii
rica
moderna
il
sulla
buona via e
i
oramai non
lontano
giorno
in cui
I.
Oriente e
Occidente
Islam e Cristianesimo.
.
Pag.
1-12
12-24
.
.
Influenza della civilt arabo-persiana sui popoli europei Influenza araba sulla terminologia e materia scientifica. L'opera di Maometto giudicata da scrittori occidentali
24-26
26-27
27-50
II.
L'Arabia preistorica e l'essiccamento della terra. Sguardo sintetico sulle grandi emigrazioni dei popoli semitici in rapporto all'Arabia preislamica. L'Arabia antica e sue principali vicende storiche.
Condizioni geografiche della penisola arabica Asia e Africa durante il periodo glaciale
....
Pag.
L'Arabia nel periodo glaciale Fine del periodo glaciale ed essiccamento della superficie
restre
ter-
68-78
79-89
89-95
.
.
Prove
Primi moti migratori dei popoli preistorici Le varie teorie .sulla sede primitiva dei popoli semitici.
95-101
La sede
Ragioni contrarie
favore della
112-117
.
.
Accordo tra la tesi del prof. Guidi e la tesi arabica. Il problema geografico dei quattro fiumi del Paradiso Terrestre. La trasformazione del clima arabico e sue conseguenze
.
.
1
1
17-120
21-132
I33-I35
26
402
Correlazione tra
della Terra
le
136-142
Sumeri e Semiti nella Babilonide internazionale attraverso l'Asia Anteriore 11 commercio l'Evo antico Il commercio antico dell'Asia Anteriore e Sumeri Arte della scrittura
i
142-148
14S-156 156-160
160-162
. .
....
con
i
162-167
conflitti
Su167-176
. .
meri
Rapporti d'Arabia con l'Asia Anteriore nell'Evo antico Le prime migrazioni storiche dei Semiti nella Babilonide
Gli Ebrei iu Palestina Gli
176-180 180-188
188-191
Aramei
191-195
Gli Assiri e
196-199
in Asia.
.
.
200-201
201-204
204-214
La
Hanmiurabi
215-223 223-228
228-230
230-234
.
.
234-242
242-245
Kush
.
Decadenza
I
del
Sabei nel
commercio arabico e caduta del regno mineo Jemen e gli Assiri nell'Arabia settentrionale
.
:
245-251
251-256
256-265
Decadenza politica e commerciale dell'Arabia occidentale Giudaismo e Cristianesimo nel Jemen Migrazioni arabiche verso il Settentrione, in Siria, in Mesopotamia e nella Babilonide
Rapporti tra
i
265-273
la rivoluzione islamica.
. . .
moti arabici e
273-282
clima d'Arabia
282-288
L'Arabia e
gli
La psicologia
musulmane.
.
in
generale
Pag.
289-293 293-295
Higiz
Jemen
295-298
11
403
Jladramaut.
la
Mahrali e
del
T'Uman
.......
/'(?a'.
29S-299
Jemen,
del-
Umn
;
299-301
:iOr-304
siiiiiim
11
Il
Bahrayn
Nagd
il
304-306
Indole,
consuetudini e caratteristiche principali dt-1 poi)ulu arabo. La probabile popolazione dell'Arabia occidentale ai
306-33S
vittorie
musulmane. Le armi
Arabi (344-350,
degli
la
la freccia (339-340),
i
la lancia (340-341;,
cavalli degli
'^rm\ difen-
Arabi
("355-
364) Preteso fervore religioso degli Arabi concjuistatori Ammontare delle forze arabe che compirono le conquiste.
^^'^'^^'^
....
.
364-369
369-371
in
popolo arabo
Le
26'<
Africa, 2, 3, 4,
7,
9,
IO, ti,
14, 22-
figlio di
Midyan), 248.
85,
138,
88-90,
140,
92,
141,
93,
153,
96,
117,
124,
157. 160,
r,
212, 341.
Agnadayn,
370.
Abovvyn
(=
Husayn), 38.
Abramo,
243, 307.
332,
159,
2,35-
abu-1-Hawl, 343.
Akkad,
60, 67.
174,
175.
Acaba (Golfo
di),
Algeria, 23.
Ali, 38.
Diglali
Tigri), 37.
205, 206,
207,
239,
Almedina,
37.
118,
135,
136.
Adesora (Marchese),
Adriano, 261, 295.
Adriatico, 27.
Altipiano armenico, 59, 241. Altipiano della Media, 193. Altipiano iranico, 149, 179, 182-184,
187,
Adunia
(la
Dmah
253-
198-200, 395.
Amalfi, 22.
Profeta o
nostri),
Amanus,
America,
Adzarbaygin, 109.
Aelius Gallus, 260.
Amid,
270.
Afganistn, 92.
Amm,
255.
4o6
240, 396-398.
15,
Ammoniti,
197.
i,
Arcipelago Egeo,
221.
153.
Amoriti, 189, 2r
e profeta), 269.
al-Tazidi, 270.
42.
200, 373.
Andalusia,
io.
Aribi-Jareb, 250-252.
i
fedeli
seguaci
174.
i95. 395-
12,
16,
21,
15,
19-
177.
>*'7.
>94, 199-
9,
12-15,
17-24.
3'.
254277,
33, 35, 41, 47, 53, 54, 58-60, 62, 65. 67, 74. 75. 77-82, 84-86, 9193, 96, 97, 99, 100,
II 5-
308-
no.
124,
149,
118,
12
1,
122,
145,
138,
140-142,
156-158,
180,
152,
'53.
160,
161,
174192,
176,
183,
187-189,
206,
191,
72,
74-76,
108,
195-198,
200-204,
209,
211.
103-106,
133-135.
155.
112-121,
142,
149.
128150,
216, 217, 220, 221, 236, 237, 240, 241, 251, 255, 265, 270, 271, 273,
275, 277-280, 282, 286, 288,
131,
154,
140,
160,
167-169,
171-180,
302,
304, 319, 327- 328, 344, 345, 350. 351. 352. 355, 363. 365. 367-369. 372, 374. 375. 383. 395-397.
Asiatici, 40,
399-
301-305,
309-312,
330, 332,
273.
314,
318-321.
325-327.
103,
114,
131,
171-
177.
376-378,
381,
384.
193,
247,
249,
285,288,328,
Arad,
185.
373-
Assiria, 99,
130, 169,
407
100, iSo,
109,
181,
no,
125, 126,
Baghdad,
3, 8, 24, 37,
Balira, 303.
Baku,
62.
18.
Ba'labakk,
Balad, 318.
Balcani,
Bali,
Atbara, 88.
Ateneo bolognese,
Atlantico,
2,
6.
io,
36, 92.
5,
22, 320.
Aureliano, 265.
Australia, 88, 89,
Balis,
banu Qaylah,
Barbari, 365.
Austria,
5.
Avicenna,
25.
Aws,
266, 295.
Bassora,
giornate
degli
164.
Ayym
al-nas
uo-
mini), 35S.
Baydah (elmo),
351.
Beduini, 189, 255, 293, 304, 305, 313. 319. 334-33S. 340, 349. 366 -368, 386-3S8.
Behistun, 201.
92.
Babilonide,
94. 97-99.
124,
125,
15,
60,
64-66,
115,
76,
Bellarmino, 39.
Belucistan, 81, 96, 117.
104-113,
127,
118, 120,
134, 135. 1S3, 185,
129, 132,
Benitamini
(^
Taniim!), 37.
142-162,
188,
164,
166-181,
199,
Bent
J.
T., 87.
192-195,
206,
Berosus, 156.
Blanford, 80.
Biregik, 157.
Bisanzio, 21,
28, 30,
175,
235.
399Babilonesi, 95,
179. 199.
176, 263,
114,
132,
143.
165,
Bab el-Mandeb,
Bit-Adini,
157.
Bit-Amukkani, 252.
Bit ^'akin (o terra dei p:u-si di ni AVC),
157-159.
1S2,
184,
241.
l'izantini,
187,
194,
272, 370.
Boghaz-ki, 195.
Boiardo, 34, 25.
Bosforo,
IO.
Badiyah
al
Baedeker, 60.
Boscawen,
61.
Roulainvilliers (Conte di), 43-45-
4oB
Cinesi, 82, 91,
162.
Brahmanisnio,
British
3,
4.
Museum,
251, 340.
Colombo,
Como,
Congo,
137.
IO.
io.
99.
3,
8.
165,
195. 231,
Cordova,
12,
Canaan,
108.
153,
157,
158.
Cristianesimo, i-ii,
114.
19,
21,
22,
25,
Canaanitiche
Carducci, 71.
(Stirpi),
Carmati, 177.
Carlyle, 49, 279.
375. 395Cristiani,
io, 11,
Cartagena, 187.
Cartagine, 187.
31,
35, 4'.
Casa
di Allah,
Catena dell'Amanus,
Cattolici, 43.
Cattolicesimo, 41.
Culto
fallico,
208.
Caucaso, 59, 73, 92, 198. Caussin de Perceval, 46. Cerchio artico, 137.
Cesarea, 397. Ceylan, 258.
193.
D'Ancona,
41.
Deccan,
59.
88.
De
91, 140, 155,
IO,
74,
88,
409
Eiciiorn, 95.
Delos (Isola
di),
236.
58, 59, 62. 67, 76,
De Morgan,
149.
55,
Elam
172,
(Susiana), 95,
179,
1S3,
151,
154,
160,
186.
154-156,
I75i
fSi-
161-163,
165,
172, 197,
Elamiti,
Elatli,
150.
I73>
207.
3, 4,
220, 284.
Ellenismo,
Ellsvvorth
19.
Denne, 256.
Deyr, 51.
Huntingdon,
82.
En-ki, 160.
185.
Dilmun,
Eridu, 164,
166.
Dio, 144,
390.
280,
285,
Estremo Oriente,
giachi o cotte), 351.
234-
3,
166,
205-207,
Dir' (corazze,
Dissard, 358.
Dllinger, 367.
Et paleolitica,
72. 72.
Et pleistocena,
276,
Doughty,
54,
317,
320,
330,
Etiopi,
115.
124,
243, 259.
Domenico
di
Gaztelu, 36.
Eufrate,
108,
III, 163,
124-132,
164, iSi,
153, 185,
154,
157,
160,
192-194,
264, 270.
Europa,
95,
103,
3,
5, 7, 8,
9,
11,
14-19, 22,
121,
123,
125,
195,
131,
144,
118, 161,
136-138, 140,
141,
225, 244,
152,
157,
170,261, 344,364,
22, 23,
365, 400.
Europei, io,
121-128,
130,
11,
273.
Eden (Giardino
I3T.
di),
Europeo
cristiano, 24.
Edom,
Edomiti, 95.
61,
140,
Fenici,
16,
95,
185,
1S7,
198, 223,
124,
158, 186,
169,
172-174,
192, 198,
184,
190,
14.
193, 284.
36.
317-319, 362,
1S6,
Fernando
Filippo
li,
(re),
IO.
26, 99,
179,
Filistei,
236.
Finlandia, 80.
4IO
Flinders Petrie
Giudibu (capo
(iiudzm, 295.
al-Gif (Oasi
di),
W.
M., 62.
di
Beduini), 251.
Franchi, 32.
Frazer, 87.
64
cfr.
Giof.
Gange,
124.
Genova. 22, 26, 32, 35. Germania, 5, 45, 46, 58, 70, 93- ^3^Germaniche (Orde), 369. Gerusalemme, 31, 191, 200, 261, 269,
295. 397-
Golfo
di
Aqabah,
294.
52,
63-65,
76,
105,
128, 156,
[85.
129,
131,
155'
158,
192,
160,
194,
Ges,
7,
31, 48.
1S4,
205-207,
Granada,
239, 247,
36.
200,
257,
352,354.361,
Ghe'ez (Abissinia), loi. Giabalah ibn al-Ayham, 271. Giabal al-Aklidar (i Monti Verdi),
299.
52, 65,
105, 253.
di
La-
Gudzam,
270.
di Tiro, 35.
Guglielmo Arcivescovo
Guidi, 97-114,
1
16-120.
Hadramiti, 231-233.
Gibbon,
7.
Gibilterra, 90.
Halab, 271.
Halaq,harsaf( Maglia
di ferro), 351.
di piccoli
amili
Halevy, 266.
Hall, 62, 93, 208, 236.
Giordano, 243, 254, 322. Giordano (Valle del), 60. Giovan Andrea, 36.
Giuda, 268.
Hamdn,
298.
146. 144,
al-Hamman, Hammurabi,
196,
146,
187,
188,
288.
41
Hanno
Harrah
295-
di (ihazza,
249.
sjrandi
(luojjo
dei
ardori),
il)aditi,
253, 301.
di
Harran, 61.
ibn
229, 232.
Bassm (capo
Beduini
in
Da-
Hartmann,
Hawran (Monte),
]ier
l'arco), 339.
Haximisti {=z Hascimiti), 37. Hazael (re desili Aribi), 253, 254.
Hitiiaz, 68,
133,
134,
Ilu (Dio),
Imalaia, 73,
293-297,
309,
3ii-3>4.
333.
34-"^.
316361,
Zeno-
265.
Higiaziani, 212.
Hims (Hamath),
270.
Arabo-Musulmano,
301.
d'Occidente, 365.
Ottomano,
171, 316.
Romano,
Hind al-Hund,
Hiram, 20S.
Hit, 67,
Hittiti
332.
129,
14S.
i
171.
(Cheta o Chatti,
195,
Cln'ttim
della Bibbia),
240.
6,
10,
23,
26,
29,
51, 59,
Hoang-ho,
91.
Homar
130, 169,
{:=:
'Umar), 38.
100, 103, 117, 127, 160,
161, 164, 168, 155, 185,
156,
157,
160,
161,
Hommel, 64,96,
142,
179,
241, 256,
Indiani, 92.
242.
Indo,
5,
132,
257, 320.
\fj.
Hopf, 90.
Indo-africano (Continente),
249.
Hosea
d' Israele,
Indo-Cina,
Inghilterra,
Iraq, 266.
Iran,
io.
Indogermani,
38.
104.
Houzmen (= 'Uthman),
al-Hudaybiyyah 316. Hugr, 332, 333.
,
16,
84,
151.
77, 85,
92,
ni,
Hiill
E., 60.
351. 362.
Irlanda, 84.
Isabella (Re.a^ina), 36.
412
Jethro
tiro),
(sommo
191.
sacerdote midyani-
244, 245.
Isacco, 243.
Iscrizioni katabanitiche,
Iscrizioni niinee e sabee,
223. 204,
215.
Islam,
1-3,
5-13,
21-25,
30. 32-44.
187,
194,
Kanaaniti,
231. 285.
185,
1S6,
189,
221, 223,
274-279, 285,
309-315.
31''^.
(Stirpi),
343. 350, 360, 361, 363, 365, 367371. 374. 378, 390. 391. 399-
255.
di
Islamismo,
287, 348.
i,
2,
8,
Karnawn
Kashmir,
Kassiti,
(il
Kama
Eratostenc),
233. 248.
81.
Ism, 270.
Ismaele, 307.
Isole Britanniche, 5, 58, 70,
Isole del Tirreno,
Israele,
Israeliti, Italia, 6,
7,
186.
138.
15.
190,
15,
227, 286.
24, 26, 27, 32, 50, 135,
137,
Italiani,
140,
25.
il
141,
187.
189,
191.
Khabur,
61,
154.
Itamara
Sabeo, 251.
Khaffn, 363.
Jahwe-Elohim,
Jareb, 243.
Karkamish, 270.
Kharig^iti, 301.
Khartum.
Khata, 87.
11
Jehova, 225.
Jemmah
128,
al-Khatt, 341.
194,
Khatti (regione;
frate in
Jemen, 63-65,
232-236,
67, 81,
230,
252,
246,
248-250,
255-264, 266, 267, 270, 275, 2S7, 290, 291, 295-300, 307.
27S,
310,
Jemeniti,
212,
263,
29S,
300,
313,
Khawilah, 248. Khaybar, 262, 263, 317. Khayl (Cavalleria araba), 344. Khazrag, 266, 295. Kheta (o Hittiti, 192, 241. Khotan, 82. al-Khuraybah, 246. Khuz'ah, 295, 324.
Kindaii, 298, 332.
King, 172.
Ki
413
Mash (Monti
164.
di),
217.
Lorica, 351.
Lovvell, 71, 74.
Korna,
Krall, 98.
179.
Luna
(.Sin),
70,
166.
Kudar-Nakhunte,
1S3.
del), 81,
82,83.
Ma'an, 246, 248, 250. Madai (Midj'an), 247. Madagascar, 59. Madinah, 349.
Madinesi, 326.
Kum
Madzhig, 29S.
del),
Kurdistan fMonti
97,
109.
Magan, 61, 154, 155, 16S, 179, Mahdismo, 11. Mahrah, 211, 298-300, 319. Mahumeth, 35.
Ma'in
(il
217.
cos
detto
Stato
Mineo),
137.
Mala (spada
qs), 343.
di .Sa'd ibn
abi
\Vaq-
Malacca, 151.
Manciuria, 79, 84, 91.
Lane Poole,
26.
Manishtusu Maometto,
(re di Kish),
174.
8-10,
12,
23, 31,
34,36225,
Lapponia, 137.
176,
212,
228, 244
Leviti.
18.
299,
Lecocq,
316-
Legge Legge
di Baer, di
Ferrei,
136.
Leh, 81.
Leopardi, 71.
Marco Polo,
Mardin, 270.
260. 244.
del),
82, 349.
Leukokome,
Leviti, 228,
di),
165,
221.
Libano (Monti
Libii, 94.
178.
266,
Lidi, 95.
Little A., 88, 91.
Littorale Mediterraneo,
Marte, 71.
Martello Carlo, 32.
Lob-Nor
(o
di
Loftus, 129.
Loira,
5.
Londra,
58.
414
53.
nei;li al-
Milukhklia,
179,
Scim), 343.
249-251,
255,
257,
259,
Mawsil, 270.
Mayyafariqin, 270.
Misr, 24S.
92, 97.
79,
Misr
in
Egitto, 247.
58.
229.
Moagua (=
Mu'uiyali). 3S.
155.
103,
185,
254, 269.
IO,
IO.
32. 36.
67,
Moriscos,
156,
157.
172,
204, 207, 210, 211, 214. 215, 232, 233, 238, 245, 257, 258, 289, 290,
Mos, Mosso,
191. 244,
16.
262.
Mecca,
Muhammad
Mller, 267.
Ali, 348.
deserto), 332.
316,
64,
190,
242,
Musru,
61.
Medinesi, 341.
Melchisedec, 255.
Musulmani.
342, 351.
12.
MeUikka, 217; cfr. Miluklikha. Menephtah, 190. Mesopotamia, 52, 61, 67, 84, 87,
97, 175,
353-355. 363.
365-368,
Muzaynah,
295.
108-110,
180,
i[3, 195,
135,
153,
181,
198,203,231,
])er
l'arco),
239, 240, 242, 243, 250, 270, 271, 273. 303. 306, 346, 348, 351, 359,
396.
Nabonassar,
199,
165.
Nabucadnezzar
87,
155,
(Nabuccodonosor),
190,
200, 261.
210, 2ir,
217,238,239,
Nafd (Deserto),
254, 304.
415
Padova, 40.
Paese arameo, 192. Paganesimo, 19.
Pagani, 43.
Palestina, 51, 52, 59, 60, 63, 67, 68,
86, 93, 96, 97,
Xagd,
65,
67,
i_^o,
205,
252-254,
34.S,
377.
26(j.
174, 180,
73,
123, 153,
156,
237, 288.
158,
181,
185.
186,
189-191,
195,
Nabatei), 254.
Nebo
Nilo,
124,
(fiume),
396, 397-
15,61,62,76,88,116,
172, 173, 190, 212,
135,
166,
Ninive,
265, 345.
Nippur
Paradiso
terrestre,
121,
125,
127,
Nisibin, 270.
131. 243.
llapsu.[J5Xai,
Nizza, 58.
269.
Noeldeke T.,
271.
175, 200.
Pechino, 81.
Pelasgi,
140.
Oaunes,
Oasi
155.
Peloponneso, 140.
254.
di al-Giof,
Periodo neolitico,
135,
73.
152-154,
Persia,
11,
264,
345,
291, 298.
Occidente,
256, 371-
16-24,
150, 531,
338, 350,
52.
Pharan, 269.
185.
Phrat, 123-126.
Pirenei, 32, 58. 79.
Pir'u (re di Musri), 249,
Pisa,
22.
251.
43, 57,
Pischon, 122,
Plinio,
124-126,
128.
150,
Oronte, 190.
Polo
artico, 58.
Popolazioni aramairlif
.
396.
Razze ariane, 4, 241. 396. Razze indo-germaniche, 241. Razze semitiche, 395, 396.
Regina
Gialiah,
di
Saba, 212.
323.
paese
di
Sumer
),
154.
Rhodesia, 153.
212,
216, 272,
Ridgeway W.,
Ritter,
344, 346.
32.
324. 327,
Riforma protestante,
132.
5,
Rodano,
64.
Proto-arabi,
168.
Roma,
7,
18,
19,
22, 30,
175, 20U,
355, 364-
di),
363.
Qahtan, 318.
Qal'at Bisciah, 318.
Oamar
(luna),
Rumma,
Russia,
92,
65-67.
5,
58,
62,
70,
79,
80,
88,
13S.
Kedareni
254.
Cedrei
di
Rutonu, 87.
Ruuenzori, 135.
Sabei,
243,
248,
Quda'ah, 270, 295, 303. Quinto di Dio, 352. Uurays, 311, 312, 316, 324-326, 357,
al-Ouwayt, (Golfo Persico), 53, 65.
250-252,
256-259,
270.
74,
118,
135, 140.
Salamina (Vittoria
Salaniiti,
di),
17.
259.
Sale, 45.
Salerno, 27.
417
S.ilniaiiHSsar
II,
251.
Salomone,
.Samak, 168.
Scozia, 84.
Sem
(t.glio
di
141,142,
343.
San'a, 29S.
'75,
180-182,
185-188,
190,
218,
339, 340,
373,
3746.
Santa Inquisizione, io. Sant'Eutimio, 269. Santo Graal, 25. Santuario di Mecca, 342.
Saraceni, 269.
Shansi, 88.
Shensi, 88, 91.
Siberia, 59, 62, 69,
Sicilia,
79,
80, 91.
16,
Spagna,
16,
155,
Siri,
8,
181,
Sardegna,
22.
399.
18,
Sargon
174,
di
Agade,
179.
Siria,
15,
64,66,87,93,
152, 153, 174,
185, 187, 189-
175.
180,
95, 96,
175,
113,
180,
181,
Sarrabani, 252.
Sassanidi,
20,
192,
175,
195,
177,
200,
265,
310,
315, 317, 318, 326, 343,345,346, 348, 353, 355, 362, 364, 367, 371, 373, 374. 395-398Sirvvah, 256.
Savignac, 308.
Saybn, 306.
Sayce, 98, 99, 155, i6u. Scandinavia, 5, 58, 70.
Scheil (Padre), 179.
Sittacoene,
Slavi, 32.
193.
Snouck Hurgronje,
Sole, 58, 69-71.
Somali, 211.
Sciamas
(Sole), 224.
di
Sciamsi (Regina
Sciati va, 36.
.Sciati
Aribi),
251-253.
Sorbona, 6. Spagna, 6, 9,
93, 151,
io,
15,
187, 319.
Spagnoli, 25.
Sciatt al-Nil,
41
Tartari, 369.
di),
i-Si.
Taslis, 318.
Tasm,
307, 308.
Sulaym, 295. Sumaysat, 270. Sumer, 143, 156, Sumeri, no, in,
155-173286.
176.
Tayma,
175.
262, 275.
i79-i''>i'
202,
237.
Teofane, 370.
155.
Sumeri Babilonesi,
76-7'''.
So, 93,
Sumero
Sur,
Semiti, 232.
n8,
132,
133,
142.
185.
(
= Mesoi)otamia),
Thamd,
Thaqif, 295.
Thecoe, 269.
Thiele,
n7.
del),
Suyi'if al
79-
India), 343.
Tibet, 88.
Tiglath Pileser
'l'iglath
I,
60, 61.
Stirpi Paleolitiche.
149.
Tiglath
(re
d'Assiria),
Stirpi Semitiche,
170.
108,
109,
132,
ni,
18,
116,
124-T26,
164,
128-130,
Sven Hedin,
Svezia, 80.
Svizzera, 93.
85.
153,
163,
181,
Tihmah
Tilbarsip,
del
157.
Tabna, 254.
Taff,
194.
Tipo sumero
149.
semitico
babilone.se,
Tito, 261,
295.
Tolomei, 258.
3n,
316.
79, 81,
Tomba di Tommaso
82.
Cristo, 31.
d'Aciuino, 39.
65.
18,
Takla-Makan (Deserto),
Takrit, 129, 270.
Tali al-Amarna,
190-192.
Toveiq (catena),
322.
Trans-Giordanica,
Tribie
86,
191, 252.
Tamim,
(=
Yathrib), 37.
Tanganika, n.
Tanukii, 270, 271.
Tuggurt,
61.
Tarbasu, 252.
Tarim, 84,
91.
Turchi Ottomani,
22,
176.
Turchia,
i
i
419
AN'adi
al-Humlh,
64, 66,
245, 246.
Wadi
87.
al-Qura, 250,
262,
263,
295,
Turs (scudo),
351.
Tutmes
Ubezar
Wadi al-Runma,
305-
64, 65,
128,
290,
(=
aliu
Hakr), 37.
di Fal-
Wadi Davvsir, 64, 65, Wadi Firan, 62. Wadi Miya, 61. Wadi Igharghar, 61. Wadi Sirhn, 64, 130,
Wahhabita
Wahhabiti
(Setta),
128, 318.
243.
290.
(di al-Riyd),
205.
Umn,
al-Wathiq, 343.
Weber,
256.
310.
Umm
al-Agarib, 146.
Ungheresi, 32.
100,
117,
130,
142,
170,
155, 175,
159,
iSo,
164-166,
183,
171,
174, 192,
185-187,
190,
193,
384.
Ur-Nina
154-
(il
re
sumero
Sungir),
Wredenburg,
81.
Wiistenfeld, 39.
Utrecht, 42.
Uz (Arabia
Petraea), 345.
Yabuilu, 252.
226.
11.
di
Asdud,
249.
Yang-Tz-kiang, 91.
jemamiane, 205.
Yarmk
264.
Wabar
(peli di
Zagros (Monti
179.
del), 59,
Waddel,
88.
60.
Wadi Wadi
al -Araba,
Zimbabwe,
Ziyd, 333.
153.
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