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Anno XII n.

2 Aprile-Giugno 2011

Poste Italiane - Spedizione A.P. - Art. 2 comma 20/c legge 662/96 - Tassa Pagata/Tax Perceu - Aut. DCO/DCBA/138/2002 del 04/03/2002

el 2007, anno del nostro Giubileo, presentando lo Statuto dei Familiari, abbiamo dato il via ufficiale al cammino formativo per gli Oblati, i Gruppi Ancilla Domini e i Giovani di Betania. In questi quattro anni abbiamo visto crescere in numero e in carit i nostri Familiari, si sono delineati meglio e consolidati sempre pi i diversi cammini, aumentato lo spirito di comunione e limpegno di fede. Allinizio di questanno sociale la Fraternit ha intuito che era arrivato il momento di concentrarsi assieme ai Familiari, sullobiettivo di essere sempre pi ununica famiglia spirituale di consacrati e laici che camminano insieme verso una meta comune: la santit. Le linee generali di base ha detto p. Pancrazio devono essere chiare e comuni a tutti. Con questa impostazione direttrice, le tre responsabili nazionali dei Familiari (Oblati, Gruppi Ancilla Domini, Giovani di Betania), dopo aver studiato la proposta pastorale della Chiesa Italiana per il decennio 2010-2020 sulla sfida educativa, si sono riunite per stilare un programma di formazione per tutti i nostri Familiari. Cercheremo di cogliere e trasmettere lurgenza di ri-educarci alla scuola di Ges-Maestro. Per il primo anno, abbiamo scelto lespressione Camminava con loro in riferimento al brano evangelico dei discepoli di Emmaus (Lc 24,13-35), e saremo accompagnati dalla luminosa figura di S. Francesco. I temi che svilupperemo sono: la priorit della preghiera, dellaccoglienza e della fraternit secondo la nostra specifica spiritualit; la solidariet reciproca; la laicit vista come impegno del cristiano nel e per il mondo; lattenzione alla famiglia, limpegno per la vita. Pericolo da evitare assolutamente quello di intendere il laico come un piccolo religioso di serie B. Ci raccomanda caldamente p. Pancrazio: Se stiamo veramente con Ges, dobbiamo muoverci! Non possiamo rimanere fermi! Questo vuol dire essere tutti in cammino. Il gruppo come un corpo: tutte le membra debbono muoversi insieme. Lunit una parola ripresa da tutti i santi e che i fondatori hanno sempre raccomandato ai propri discepoli. Ges la lasci come testamento il gioved Santo, prima di consegnarsi alla morte.
sor. Maria Pia Fazzi, ffb

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Un unica famiglia in cammino


Ritiro Invernale Giovani di Betania Rinnovo Promessa di vita evangelica: Testimonianze Speciale: Il Natale a Betania

Ritiro Invernale Giovani di Betania 2-5 gennaio 2011

alpassoconTe@gdb.disvolta
Anche questanno i nostri giovani hanno vissuto la gioiosa e fraterna esperienza del ritiro invernale. Il gruppo GdB small (scuole medie) si riunito presso la nostra Fraternit di Roma, i GdB medium (scuole superiori) nella casa di accoglienza dei missionari Scalabriniani a Loreto, i GdB large (gli over 18) nel convento dei Cappuccini di Giovinazzo (BA). Tre gruppi diversi, tre luoghi diversi ma un unico cammino e ununica meta, con gli stessi compagni di viaggio: S. Francesco, p. Pio e p. Pancrazio.
La verit vi far liberi
[] Tutto scaturisce da un atteggiamento di ascolto: Non in perturbatione vocabitur, ossia Dio non parla, non chiama nel chiasso e nel frastuono, ma soltanto in un ambiente di silenzio: silenzio delle proprie agitazioni, dei propri arrivismi, dei propri desideri. Ecco la necessit di questo ritiro: non altri, ma Lui deve parlare dentro di noi. Ges nel Vangelo dice: La verit vi far liberi (Gv 8, 32) e la verit, lo sappiamo, Cristo. Quando Cristo entra nella vita di una persona, inizialmente pu sembrare un guastafeste, perch guasta i nostri piani, i nostri progetti in realt egli ha un progetto ancora pi bello, migliore. Che cosa vuole il Signore da noi? Come si fa a conoscere la volont di Dio, che la nostra pace? Il Signore stesso ce lo fa capire: quando la sua parola e i suoi disegni su di noi ci portano al contempo il silenzio, la serenit e la pace, allora continuiamo, andiamo avanti! Ma quando quello che state per fare vi d agitazione, angoscia e paura, fermatevi! Mettetevi ancora in preghiera, fino a quando non siete di nuovo padroni di voi stessi, capaci di dominare gli istinti e gli impulsi che sanno troppo di umano e troppo di se stessi. Voglio augurare alle vostre vite di riempirsi del gusto di stare con Lui, nostra pienezza, e completamento di noi stessi. Dio pu tutto: noi sogniamo, Dio realizza Che in voi ci sia questanelito di incontrare Lui. Cercate continuamente Lui, il quale ha detto: Senza di me non potete fare nulla, ed io aggiungo: nulla di buono. E ricordate che c una grazia che Dio non d una volta per sempre: la perseveranza, bisogna chiederla ogni giorno. Possiate avere il desiderio di incontrare Dio, anche comunitariamente: date continuit al vostro incontrarvi, una continuit di vita. Arrivederci! Dove? Il Signore gi lo sa, noi lo scopriremo pi avanti.
dal messaggio di p. Pancrazio ai GdB Terlizzi, 5 gennaio 2011

Camminava con loro


Trainers
Carissimi GdB, ci fermiamo a contemplare tre trascinatori che hanno segnato le nostre vite e ancora le segneranno. Loro stanno al passo con te, camminano con te, per accompagnarti. Cominciamo dal nostro patriarca spirituale: S. Francesco dAssisi. Francesco paradigma di vita fraterna: un innovatore, stravolge lo schema della vita religiosa del tempo, e crea una comunit di pari, di fratelli, dove il superiore un fratello. Francesco scopre questa chiamata alla vita fraterna dallincontro con il lebbroso, esperienza per lui assai amara. Il lebbroso nel corpo, rimanda dolorosamente a Francesco che Lui quello piagato nello spirito. Abbracciando il Cristo piagato, Francesco guarisce dalla sua lebbra spirituale: il peccato. Da questa esperienza liberatoria, Francesco riuscir a riconoscere nei primi discepoli, i fratelli-dono del Signore: il Signore mi don dei fratelli (Testamento 14 /Fonti Francescane 116). Trascorrono sei secoli e mezzo e compare nella storia un uomo che la segner per sempre: p. Pio, il nostro ispiratore fondazionale. Anche lui al passo con te come maestro di preghiera. Egli usava definirsi un povero frate che prega. Quanti miracoli? Quante grazie ha strappato al Cielo? La Bibbia ci dice che la preghiera dellumile penetra le nubi! Il segreto di tutta la sua vita stato sicuramente il Santo Rosario: arrivava a dirne pi di 100 al giorno! Ma come faceva? Ununione costante con Maria, nella quale lo Spirito Santo lo plasmava ad immagine del Figlio di Dio. Da qui sgorgava tutta la vita di grazia che conosciamo. Infine incontriamo p. Pancrazio, al passo con noi come modello di accoglienza. S, perch nei ventuno anni trascorsi a Loreto (1946-1967), il nostro Fondatore si immerso nella contemplazione del mistero dellIncarnazione. Come Maria riceve il dono del Verbo incarnato, cos analogicamente, p. Pancrazio riceve il carisma della Fraternit (1959), quel programma di vita che lo interpellava, che lo invitava a conformarsi a Maria Ancella del Signore. In quei lunghi anni trascorsi in preghiera nello stesso luogo in cui lo Spirito adombr Maria di Nazareth, cerc di allargare il cuore per comprendere a quale accoglienza il Signore lo chiamava.
fr. Carlo Onofri, ffb

Punto di svolta
Ritrovarsi per stare insieme, per condividere, per pregare, per crescere sempre di pi nellamore di Dio e nella consapevolezza che siamo suoi, chiamati ogni giorno a stare al passo con Lui. alpassoconTe@gdb.disvolta questo lo slogan che ha accompagnato i Giovani di Betania durante il ritiro invernale, questo il filo conduttore che ha unito profondamente tre esperienze diverse in tre luoghi diversi. Rispettando, infatti, la suddivisione stabilita per et, i giovani si sono dati appuntamento presso la Fraternit di Roma (small), il convento degli scalabrini a Loreto (medium) e il convento dei cappuccini a Giovinazzo (BA) (large). Tre esperienze diverse, ma un unico obiettivo: stare al passo con Lui; tre luoghi diversi, ma un unico cammino, perch una la direzione, una la strada da percorrere.Accompagnati in questo viaggio da S. Francesco, p. Pio e p. Pancrazio, i giovani hanno potuto immergersi nella storia del francescanesimo, in un excursus che ha voluto segnare nelle loro menti e nei loro cuori la bellezza di seguire Ges pi da vicino, in una radicalit evangelica che ancora oggi fa sentire la sua voce nella storia. E i Giovani di Betania sono parte integrante di questa storia, un vero e proprio punto di svolta, nuovo germoglio in questa famiglia francescana, chiamati a portare Ges nella vita di tutti i giorni. Uniti dal profondo desiderio di stare con il Signore, i giovani hanno fatto della preghiera il cuore del ritiro, individuando nellAdorazione eucaristica uno dei momenti pi intensi per stare cuore a cuore con Lui.
sor. Mariangela Grisoni, ffb

Con un grande sorriso


Partecipando al mio secondo campo nazionale a Loreto, ho trovato tanti ragazzi con i quali ho vissuto nel nome di Cristo risorto momenti di preghiera, giochi e le varie attivit che i nostri animatori ci hanno proposto. In particolare abbiamo meditato sul senso di essere Giovani di Betania e compreso che siamo le foglie di un albero, che ha come radici S. Francesco, come tronco p. Pio e come rami p. Pancrazio, chiamati a essere germe di novit e di speranza nella Chiesa. Grazie ai momenti forti di preghiera vissuti, il mio cuore si riempito di tanta gioia e serenit e i miei passi hanno trovato la forza e il coraggio di correre e testimoniare lamore di Ges, con un grande sorriso!
Ilaria Peruzzi, GdB

scelta e la preparazione dei canti, i vari momenti di scherzo, la semplicit del vivere senza malizia, con vera amicizia; il confortarsi, per costruire un legame e lo stimarsi vicendevolmente, il raccontarsi i doni grandi che Dio ci ha fatto; la gioia di rincontrarsi e di stare insieme, di condividere, anche alcune spese, vivendo la carit nelloffrire del proprio per un bene comune; tanti gesti di solidariet e di amore fraterno nel condividere i servizi domestici. Unesperienza ogni giorno pi edificante che ha acceso ancora di pi in me la speranza della vita eterna. Sono convinto: Ges ci aspettava l! Arricchito da questa esperienza vorrei testimoniare che possibile donare a chi ci vicino la parola e la luce di Ges, la sua gioia e la sua pace, attraverso la nostra vita, che Lui ci insegna a vivere in un cammino di fede sempre nuovo che ci permette di crescere come cristiani e come Giovani di Betania!
Claudio David, GdB

Senza malizia
Lesperienza contemplativa e di preghiera, in comunione con il carisma della fratellanza e dellaccoglienza che il buon Dio mi ha of-

Sempre pi in profondit
Questanno ho partecipato al campo invernale dei Giovani di Betania nella Fraternit di Roma ed stata unesperienza fantastica! Ripercorrendo le strade di

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Camminava con loro


ferto nel ritiro a Giovinazzo con i Giovani di Betania Over 18, mi ha forgiato lanima. Ho condiviso con gli altri ragazzi lo stesso grande Amore, che ci ha unito facendoci sentire ci che realmente siamo: corpo mistico di Ges di cui egli stesso Capo. stata per me occasione di crescita nella fede perch ho avuto la grazia di capire che Ges vuole lasciarsi conoscere da noi, e che ci ama perdonandoci. Ci ha donato il meglio attraverso tutti i momenti passati insieme: la Santa Messa, lAdorazione eucaristica, la preghiera del S. Rosario, e la Coroncina della Divina Misericordia (recitata dopo le tre del mattino penso che se non era Lui per noi e noi per Lui, non ci saremmo alzati dal letto!), le lodi rivolte a chi infervora i nostri cuori cambiando in meglio la nostra vita. E poi ancora: la s. Francesco, di p. Pio e di p. Pancrazio abbiamo compreso la bellezza e la responsabilit di appartenere al gruppo dei Giovani di Betania. Aiutato dalla costruzione di un albero, che si andato completando di giorno in giorno con gli insegnamenti dei personaggi che incontravamo, ho riflettuto sul fatto che le nostre radici, rappresentate dalla preghiera, quanto pi vanno in profondit tanto pi assorbono acqua, cio lo Spirito Santo che mi permette una maggiore comunione con Dio e mi rende pi accogliente e amorevole verso gli altri. Questa la novit che noi giovani dobbiamo testimoniare: senza la preghiera, i doni ricevuti sono come alberi senza radici! Infatti pregando, e ancor di pi pregando tutti insieme, ho fatto esperienza dello Spirito di Dio dentro di me.
Gabriele Angioli, GdB

Gli Oblati, la Promessa: Testimonianze


Il 25 marzo, Solennit dellAnnunciazione, gli Oblati hanno rinnovato, nelle rispettive Fraternit di riferimento, la Promessa di vita evangelica. Abbiamo raccolto alcune significative testimonianze.

Un amore cos grande


Il 16 gennaio, dopo sei mesi di malattia, Marcello Marchese, oblato della nostra Fraternit, nato al cielo. Ci ha donato una meravigliosa testimonianza di piena adesione alla Divina Volont e di silenziosa offerta damore.

Se lo vuoi Tu, lo voglio anchio


La malattia, la sofferenza, il dolore che ti cambia la vita, per noi credenti, non una disgrazia. il momento pi alto di affidamento, di fiducia e di fede. Purtroppo viviamo in una civilt in cui tutto ci che compromette l'efficacia lavorativa, la produttivit, la qualit della vita viene rimosso. La sofferenza certamente un profondo mistero... ma soprattutto un momento di grazia nel quale Dio parla, a tutti. Per questo non va sprecata, come ci dice sempre il nostro carissimo p. Pancrazio. Don Tonino diceva che la sofferenza tiene il mondo spiritualmente in piedi. Ed proprio cos. Beninteso, c' sempre la nostra dimensione terrena-umana che resiste; ha il diritto di farlo e di domandarsi il senso di tutto ci: perch? Perch proprio a me? Perch proprio ora? La possibile risposta a queste domande - me ne vado convincendo - una sola, quella che diede durante la sua malattia Chiara Badano, la ragazza di 19 anni beatificata domenica scorsa (25 settembre, n.d.r.) da Benedetto XVI: "Ges, se lo vuoi tu, lo voglio anch'io".
da una e-mail di Marcello ai colleghi insegnanti

9 giugno 2010
Quando, dieci anni fa, la nostra famiglia approd per la prima volta in Fraternit a Terlizzi - a dire come e perch ci vorrebbero molte altre righe! - non avremmo mai immaginato cosa sarebbe stato della nostra vita e cosa sarebbe successo a distanza di anni. Durante un colloquio di noi cinque con p. Pancrazio ci sentimmo chiedere, mentre ci guardava uno per uno negli occhi: Sapete perch Dio ci ha creati?, e dopo un attimo prosegu: per conoscerlo, amarlo e servirlo in questa vita, per poi goderlo nellaltra, in Paradiso. Correva lanno santo 2000, e fu davvero un anno santo per la nostra famiglia! Da allora abbiamo conosciuto prove, tribolazioni e difficolt di ogni genere, fino al punto di pronunciare espressioni di questo tipo: Signore, se questo il tuo amore per noi, perch non ami un po anche qualcun altro?!... Tuttavia sentivamo crescere lamore di Dio in noi. Attraverso le prove e le tribolazioni lamore che ci legava a p. Pancrazio e alla Fraternit diventava sempre pi forte e ci portava a maturare un grande desiderio: diventare Oblati della Fraternit. Abbiamo cos cominciato a vivere la spiritualit di Betania, a scandire la giornata con gli appuntamenti di preghiera: Lodi, Vespri, Rosario e Santa Messa, che da impegno di devozione, quasi obbligo morale preso con noi stessi, diventavano desiderio di intimit con Dio e di amore fraterno. Il 9 giugno 2010 nelle mani di p. Pancrazio, presso la Fraternit di Rovio abbiamo formulato la Promessa che ci impegna come Oblati della Fraternit Francescana di Betania a lode e gloria di Dio.
Roberto e Marilena Pagni, oblati

Signore: sposati nella consapevolezza di una vocazione, tre figli accolti come dono del Signore, gli studi, il lavoro, le nostre scelte... tutto vissuto come chiamata a cui rispondere con gratitudine. Eppure mancava qualcosa. Ci eravamo avvicinati a tante esperienze: gruppi laicali, terziari di ordini religiosi, ma senza entrare, rimanendo sempre sulla soglia. Nella Fraternit Francescana di Betania invece ci siamo trovati subito dentro! qui che il Signore ci voleva: voleva che fossimo Oblati della Fraternit, voleva che i nostri figli fossero Giovani di Betania, ci voleva nella famiglia di p. Pancrazio e la consapevolezza di questa volont del Signore tuttora forte. Il senso di appartenenza andato sempre crescendo, grazie soprattutto alla condivisione della preghiera e al cammino di formazione. Al primo incontro eravamo tanti, con niente in comune! Abbiamo creduto per, fin dallinizio, che eravamo fratelli, chiamati a portare nel mondo il carisma di Betania. Nellultimo incontro, in cui ci preparavamo al rinnovo della Promessa, mentre davanti allaltare tenendoci per mano invocavamo lo Spirito Santo, ci siamo sentiti un piccolo drappello che si offriva completamente a Dio: Signore, riempici! Formaci! Usaci!.
Rodolfo e Lorella Papa, oblati

Sorridigli...
Caro amico mio, cara amica mia, ti vorrei ringraziare per essermi stato vicino in questo momento cos buio, quando il mio pap nato al cielo. Un momento difficile in cui ogni cosa sembrava perdere il suo sapore, perch un padre per il figlio, tutto: un amico con cui giocare, un confidente nel quale rifugiarsi, un angelo custode da ringraziare, un eroe da cui prendere spunto, un maestro da cui imparare Per me il mio pap stato tutto questo, e molto di pi. Spesso ci faceva le prediche: erano i pilastri su cui costruire il nostro futuro e noi ci arrabbiavamo! Ci siamo accorti solo ora dellimportanza delle parole che nostro padre ci diceva, ora che non possiamo pi ascoltarle. Per questo caro amico mio, cara amica mia, ti voglio dire di amare tuo padre, anche quando ti sgrida e ti fa i predicozzi, perch lo fa per il tuo bene. Amalo perch lunico uomo su cui puoi contare e che non ti tradir mai. Sii per lui un figlio degno di questo nome! Accoglilo a braccia aperte quando torna stanco dal lavoro e sorridigli, perch il valore di un sorriso immenso e il tuo pap te ne sar enormemente grato. Dagli il bacio della buona notte e fagli sentire il tuo affetto, tu che ancora puoi farlo. Ringrazia Dio di avere un pap che si preoccupa per te, anche se la sua importanza nella tua vita potrai capirla solo quando non potrai pi sentire la sua voce che ti consiglia.
Rita Marchese ai Giovani di Betania

Baciate le vostre fedi


Grazie fratelli per la vostra vicinanza in questo momento di sofferenza che ci ha fatto sperimentare la fragilit del nostro essere uomini. Lassenza di Marcello, immensa, come il cielo si stende sopra ogni cosa. Ma al Padre che della vita il Signore ci affidiamo e di Lui ci fidiamo. La sofferenza scuola, ed scuola dAmore. Senza sofferenza passeremmo davanti alla vita senza capire nulla. Amare di pi, per soffrire di meno: questo che mi ha insegnato Marcello in questi mesi di malattia vissuti come dono e grazia. Tutto ci che ha sofferto lha offerto... aveva profondamente capito il legame tra lamore e il dolore, la morte e la resurrezione. Marcello non ci sar pi quando mi sento sola, quando cercher sostegno la casa vuota, non posso pi parlare con lui, non posso guardarlo negli occhi, non posso pi abbracciarlo io non posso ma voi, cari fratelli, potete. Vi chiedo di coltivare quello che noi a caro prezzo avevamo imparato: prendetevi del tempo per stare insieme, per guardarvi negli occhi, parlare prendetevi del tempo perch ritorni tra voi la tenerezza: che la genitorialit non prevalga mai sulla coniugalit. I figli sono doni di Dio, ne siamo responsabili, ma cresceranno bene solo se voi sarete felici, appagati e godranno nel vedervi insieme. Regalatevi tenerezze, baciate le vostre fedi alla sera Non togliete Dio dalla vostra vita: pregate insieme! Dio unisce, Dio sorregge.
Daniela Marchese agli Oblati

Nel giardino di ogni vita


Sono una povera peccatrice come tutti, ma il Signore ha cura di me e mi ha fatto dono di essere Oblata nella Fraternit Francescana di Betania. Nel ritrovarmi con gli altri Oblati nella Fraternit di Cella di Noceto, sboccia ogni volta nel mio cuore la gioia di rivedersi e di condividere lo stesso cammino, si ravviva il desiderio di appartenere sempre pi al Signore e lo stimolo di vivere la quotidianit con lamore che il lui riversa in me. Pur vivendo ognuno a casa propria, sento che ormai i fratelli e le sorelle Oblati fanno parte di me ed arricchiscono la mia vita. In Fraternit si gusta il valore della preghiera come esigenza del cuore, come di unacqua che zampilla e fa spuntare fiori di bont nel giardino di ogni vita. Grazie Signore, per il dono degli Oblati!
Albarosa Cuminetti, oblata

Nella famiglia di p. Pancrazio


Non possiamo dimenticare la prima volta che siamo entrati nella Fraternit di Roma. Era la prima domenica dAvvento del 2006, e subito abbiamo sentito di essere arrivati a casa! Alle spalle un lungo cammino con il

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Natale per strada Ci che del Natale mi commuove particolarmente, la dignitosa povert nella quale Giuseppe e Maria hanno accolto la nascita del Figlio di Dio. Ges venuto tra noi come un profugo senza casa. Ed lesperienza che possiamo dire di aver vissuto: un autentico Natale! Non tra le calde mura di casa in unatmosfera di festa ma, come la Sacra Famiglia, per le strade innevate, spostandoci da una missione allaltra per celebrare il Mistero del Dio che si fa visibile.
fr. Claudio Bertacchi, ffb

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In fraterna semplicit Anche questanno il dolce Bambino di Betlemme ha avvolto la Fraternit nel mistero del Natale. Il fare di Marta non mancato, ma il silenzio di Maria ha creato il clima di preghiera necessario per disporci ad accogliere lo straordinario evento di Colui che, assumendo la nostra umanit, ci dona la sua divinit. Tanti amici ospiti hanno voluto condividere con noi questi giorni in fraterna semplicit e, ancora una volta, il nostro cuore stato ricolmato di gioia per linfinita bont di Dio.
sor. Stefania Sgalippa, ffb

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Un viaggio attraverso le nostre Fraternit: brevi pennellate che svelano i colori del tempo pi tenero dellanno
Ges bussa al cancello Questo Natale per noi stato decisamente diverso. Non abbiamo potuto cantare Bianco Natale perch a Salvador eravamo in piena estate con 30-35 gradi! Tuttavia il clima di festa e di accoglienza si vissuto ugualmente: il giorno di Natale eravamo in 25 ad attendere con gioia la nascita del Signore. Unesperienza particolare che vogliamo condividere quella vissuta il 26 dicembre: mentre stavamo lavorando, un ragazzo si presentato al nostro cancello dicendo: "Per favore, mi date qualcosa da mangiare? Anche poco... per calmare un po la fame, abbiamo avuto in quel momento la forte sensazione che il Signore stesse bussando alla nostra porta come 2000 anni fa bussava alle porte delle locande di Betlemme questa volta ha trovato risposta!
sor. Maria Rosaria Pellegrini, ffb

Il Natale a Betania...
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Un Natale pi profondo bello constatare come ogni Natale diverso dai precedenti. Dio, nella sua illimitata fantasia sa presentarsi sempre in modo nuovo e inaspettato, e diversi siamo anche noi come singoli e come Fraternit. Il ridotto numero di amici ospiti rispetto agli anni precedenti ha favorito un clima di distensione e familiarit. Liniziativa del presepe vivente, realizzato al termine della veglia di Natale, ci ha aiutati a vivere con maggior consapevolezza e interiore coinvolgimento il mistero del Dio con noi. Anche il concerto di Natale stato un vero successo: i canti natalizi tradizionali, nella loro semplicit e profondit hanno saputo stimolare in noi genuini sentimenti di tenerezza verso Ges Bambino.
fr. Luigi La Carrubba, ffb

Savino onte San M

Stanchi ma pieni di gioia Anche questanno le festivit del Santo Natale sono state loccasione per un coinvolgimento della nostra Fraternit su tutti i fronti: una no-stop di tre settimane tra allestimento degli addobbi natalizi, turni infiniti di cucina, refettorio, riassetto camere, animazione della liturgia e dei momenti di festa condivisi con gli amici ospiti. I fratelli sacerdoti si sono impegnati nellamministrazione del sacramento della Riconciliazione: lunghe file di penitenti li attendevano ad ogni ora del mattino, del pomeriggio e della sera, alla ricerca del volto misericordioso di Dio. Impressionante stato il numero dei frequentatori del Santuario, soprattutto il giorno di Natale. Ci eravamo preparati a questo impegno con unintensa giornata di ritiro, fatto di preghiera e raccoglimento per creare in noi lo spazio per accogliere lAltro e gli altri. Al termine di ogni giornata la stanchezza era evidente sui nostri volti ma si leggeva anche la gioia di aver fatto qualcosa di buono per il Regno di Dio.
fr. Giovanni Onorato, ffb

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Una nuova cappellina per Ges Abbiamo trascorso un tempo natalizio molto impegnato in un sereno, gioioso e fraterno aiuto reciproco. Con il nuovo refettorio, molto pi capiente, abbiamo potuto accogliere tanti amici e parenti alla ricerca di un incontro personale con il Signore. In un clima di maggiore distensione, grazie alla chiusura del cantiere, abbiamo inoltre potuto curare e rendere pi solenni le liturgie eucaristiche avvalendoci anche della disponibilit di alcuni amici. Ges ha trovato accoglienza nella rinnovata, calda e raccolta cappella per lAdorazione Eucaristica della comunit.
sor. Paola Chiappavento, ffb

Partanna

Roma

Loreto

Rovio

Una Casa piccola... come la grotta! Natale a Loreto significa avvertire la presenza di Maria come madre: una presenza forte che invita alla fede nelle circostanze concrete! Abbiamo vissuto la mancanza di una casa dove poter accogliere i fratelli, come un segno natalizio di povert. Il Signore ci ha comunque visitato con parenti ed amici mossi soprattutto dal desiderio di pregare con noi. In particolare il giorno di Santo Stefano abbiamo avuto con noi p. Giuseppe Santarelli e p. Albino Giovagnoli della fraternit cappuccina del santuario: una grande gioia che ci ha confermati nella consapevolezza di quanto sia importante per noi il legame con i fratelli cappuccini.
sor. Monica Redivo, ffb

Calorosamente sotto la neve Latmosfera natalizia, preparata da diverse nevicate, ha trovato coronamento nella calorosa presenza di diversi amici e Familiari di Betania. I piccoli doni giunti a ciascuno di noi, sono stati segno eloquente dellaffetto e della riconoscenza di molti. Lincontro con un nuovo amico in difficolt ha dato un tono di solidariet a questo tempo dAvvento e di Natale: aiutandolo a sistemare la sua abitazione, abbiamo fatto una profonda esperienza daccoglienza. Nei giorni a cavallo dellEpifania abbiamo accolto per un ritiro un radioso gruppo di giovani educatori della Parrocchia dello Spirito Santo di Parma, che hanno gioiosamente animato le nostre ricreazioni con i loro bei canti.
fr. Elia S. Coviello, ffb

Allinsegna dellaccoglienza Nel tempo del S. Natale abbiamo spalancato le braccia all'accoglienza di molti familiari e amici che hanno scelto di vivere con noi il mistero di un Dio che rivela il suo volto d'amore facendosi bambino. Nella domenica della Sacra Famiglia, inoltre, abbiamo ospitato alcune famiglie che hanno rinnovato le promesse matrimoniali, accompagnandole con la preghiera e la gioia della festa.
sor. Tiziana Fruttarol, ffb

Tutto si trasforma La nascita del piccolo Ges Bambino ci ha riempito il cuore di una grande gioia, di una capacit di amare ancor pi grande e ci ha fatto toccare con mano la sovrabbondanza della sua grazia e presenza. Ogni anno di pi ci accorgiamo che, quello del S. Natale, il periodo pi incantevole. La casa si riempie e tra noi c un Bimbo speciale: la sua presenza ci aiuta a superare qualsiasi difficolt. un po quello che accade in ogni famiglia quando nasce un bambino: tutto si trasforma e anche le difficolt si guardano con occhi diversi, con la gioia nel cuore, volando pi alto.
sor. Raffaella Falconi, ffb

...da Salvador, a Partanna passando per Wrzburg

Come tu, Padre, sei in me e io in te, siano anch'essi in noi una cosa sola, perch il mondo creda che tu mi hai mandato.

Gv 17,21

News

Fraternit di Terlizzi

Case...
dalle

Fraternit di Rovio - Svizzera


Il 21 gennaio presso lUniversit Cattolica Ludes di Lugano alcuni nostri fratelli e sorelle hanno animato la Celebrazione Eucaristica in occasione dellanniversario della nascita al cielo del Fondatore Gianni Sotgiu. Nel mese di marzo sor. Francesca Entisci, sor. Paola Barbabella, fr. Iginio Cattaneo insieme a fratelli e sorelle provenienti da altre Case, hanno tenuto gli esercizi spirituali per la comunit parrocchiale S. Giuseppe in Sesto san Giovanni (MI). Domenica 20 marzo la Fraternit ha accolto un numeroso gruppo di bambini per il ritiro in preparazione alla prima Comunione; in questa circostanza i bambini si sono accostati per la prima volta al sacramento della Riconciliazione. L11 febbraio, in occasione della festa della B.V. Maria di Lourdes, abbiamo trascorso una giornata di fraternit a Milano presso una chiesa in cui riprodotta la grotta dellapparizione. Qui abbiamo pregato insieme il S. Rosario per poi concederci un tempo di preghiera personale. Abbiamo inoltre vissuto unesperienza ecumenica incontrando i monaci ortodossi della chiesa russa di S. Nicola.

In gennaio la Fraternit ha avuto la gioia di accogliere i novizi e le novizie per il consueto ritiro invernale con il nostro Fondatore. A febbraio, invece, si svolto lincontro dei fratelli e sorelle referenti per gli Obalti e i Gruppi Ancilla Domini, per la prima volta insieme. Nel mese di marzo siamo stati chiamati ad animare tre missioni parrocchiali: Ischitella(FG), Cornate dAdda, Porto dAdda, Colnago (MB) e Sesto S. Giovanni (MI); nello stesso mese ha avuto inizio un ciclo di catechesi domenicali tenuto da p. Alfredo Marchello (ofm) su La preghiera nel vangelo. Domenica 3 aprile il prof. Francesco Forliano, oblato della Fraternit ha tenuto un interessantissimo insegnamento sul risorgimento italiano mostrando gli interventi di Dio nella storia umana. Nel mese di febbraio si svolto il corso di esercizi spirituali dal titolo Il Signore mi diede dei fratelli e delle sorelle, tenuto da Sua Ecc.za Mons. Flavio Roberto Carraro, vescovo emerito di Verona gi ministro generale dei Cappuccini. Un viaggio semplice e profondo nella bellezza e particolarit del nostro carisma, accompagnati dal serafico padre S. Francesco e da p. Pio.

Fraternit di Roma
Quella del 20 marzo stata una domenica speciale per i nostri Oblati. Mons. Guido Mazzotta, ordinario di Metafisica presso la Pontificia Universit Urbaniana, nonch amico della Fraternit da lungo tempo, ha tenuto per loro una memorabile catechesi sul tema: La consacrazione a Ges per mezzo di Maria proposta da San Luigi M. Grignon de Monfort. stata loccasione per rinverdire la genuina devozione a Maria nostra madre. Nel mese di febbraio si svolto il corso per i formatori della Fraternit organizzato e tenuto dal nostro fr. Roberto Fusco. Sono intervenuti come relatori il prof. Tonino Cantelmi, presidente dellIstituto di Terapia Cognitivo-Interpersonale e il prof. Germn Snchez Griese, direttore dellIstituto di Scienze Religiose dellAteneo Pontificio Regina Apostulorum. sentazione sulle origini del nostro Istituto: dal s di Maria a quello del nostro Fondatore, che trova poi eco nel s di ogni consacrato e di ogni laico aggregato alla Fraternit.

Fraternit di Loreto
Nel mese di gennaio fr. Stefano Vita ha partecipato, come relatore e moderatore, ad una serie di incontri sulla famiglia organizzati dallAssociazione Famiglie Numerose. Il tema della famiglia stato anche loggetto di un approfondimento per gli Oblati, i Gruppi Ancilla Domini, e il gruppo famiglie di Civitanova Marche (MC), tenuto dal Dott. Andrea Lucantoni, psicologo, in occasione della giornata comunitaria di febbraio. Sabato 2 febbraio si svolta, con il patrocinio della Delegazione Pontificia di Loreto, la presentazione degli Atti del I Convegno sulle Nuove forme di Vita Consacrata, organizzato nel 2007 dalla nostra Fraternit. Sono intervenuti Sua Ecc.za Mons. Giovanni Tonucci, Arcivescovo Delegato Pontificio di Loreto, p. Giancarlo Rocca, direttore del Dizionario degli Istituti di Perfezione, fr. Roberto Fusco e fr. Stefano Vita nel ruolo di moderatore.

Fraternit di Wrzburg - Germania


L11 gennaio abbiamo partecipato alla festa organizzata nella Martinushaus per il congedo di don Stefan Eirich, gi decano di Aschaffenburg, nominato dalla Conferenza Episcopale Tedesca direttore spirituale del Comitato Centrale dei Cattolici che ha sede a Bonn. A don Stefan auguriamo ogni bene e lo ringraziamo per il cammino fatto insieme in un clima di vera amicizia e reciproca stima. Prosegue la nostra partecipazione allanimazione delle Adorazioni Eucaristiche organizzate in citt dal movimento giovanile tedesco sorto dopo la GMG di Colonia 2005. E prosegue anche il nostro impegno pastorale nelle carceri di Aschaffenburg e Wrzburg con lanimazione di azioni liturgiche, incontri a tema con gruppi di detenuti, colloqui individuali, rapporti con le famiglie e laiuto per il reinserimento nella societ.

Fraternit di Monte S. Savino


Nel mese di marzo sor. Lucia Cane e sor. Silvia Mura hanno accompagnato il pellegrinaggio Sulle orme di Santa Margherita da Cortona; mentre fr. Giovanni Onorato ha predicato un triduo in preparazione alla quaresima presso la parrocchia S. Tommaso, in Castelfranco di Sopra (AR). Il 15 febbraio la Fraternit ha avuto la gioia di vivere una giornata di preghiera e servizio presso la Cattedrale di Arezzo per la festa della Madonna del Conforto; i fratelli sacerdoti si sono resi disponibili per il sacramento della Riconciliazione e le sorelle hanno prestato assistenza in sagrestia; era presente Sua Em.za il Cardinale Paolo Romeo.

Fraternit di Cella di Noceto


Nel mese di marzo la Casa stata impegnata nellaccoglienza di gruppi di bambini in preparazione alla prima Comunione; abbiamo inoltre ospitato don Giuseppe Busani per una lezione sullesortazione post-sinodale Verbum Domini. Nella Solennit dellAnnunciazione tutti gli Oblati hanno rinnovato la Promessa di vita evangelica, alla quale si impegnato per la prima volta don Giovanni Cremonesi. Lannuale corso di esercizi spirituali stato tenuto, dal 28 marzo al 1 aprile, da p. Alfredo Marchello, vice ministro provinciale dei Cappuccini di Puglia, tema del corso La Parola di Dio. Sabato e domenica 19-20 marzo, la Fraternit ha vissuto un importante momento di formazione con il seminario di bioetica tenuto dai coniugi Davide e Marina Zanelli dellassociazione Casa Betlemme di Arezzo; il seminario era rivolto principalmente ai Familiari di Betania che hanno partecipato con grande entusiasmo e interesse.

Fraternit di San Quirino


In questi primi mesi dellanno, la Fraternit stata impegnta nellaccoglienza di diversi gruppi: i politici cattolici della Regione Friuli-Venezia-Giulia, che hanno partecipato alla S. Messa rimanendo, poi, a cena con noi; i chierichetti della parrocchia di Roveredo in Piano (PN) con i genitori ed il parroco, per una giornata di ritiro; e i cresimandi della Base USAF di Aviano con il loro cappellano cattolico; per questa circostanza abbiamo potuto avvalerci del prezioso aiuto di fr. Corradino Di Sante, inviatoci dalla Casa Madre. Dal mese di marzo al mese di aprile abbiamo avuto la gioia di ospitare, per unesperienza di vita fraterna, Jeniva Boonabaana proveniente dallUganda e appartenente alla giovane comunit Iesu ahuriire Community (Comunit Ges vivo), composta da 45 persone e fondata da p. Emmanuel Tusiime, responsabile del Rinnovamento Carismatico Cattolico per lAfrica anglofona.

Fraternit di Salvador - Brasile


Il 9 dicembre abbiamo partecipato alla consacrazione dellaltare nella chiesa matrice di So Cristvo, la cerimonia stata presieduta da Sua Ecc.za Mons. Gregorio Paixso vesvovo ausiliare di Salvador e vicario episcopale per la vita consacrata. Il 20 dicembre abbiamo celebrato per la prima volta la S. Messa in lingua portoghese con la partecipazione di alcuni fedeli del luogo. Il 16 gennaio presso la nostra Fraternit si svolto il ritiro dei responsabili della pastorale della Parrocchia di So Cristvo. Il 24 Gennaio 2011 alcuni dei nostri fratelli e sorelle hanno partecipato all'incontro dei Missionari Italiani in Brasile tenutosi a Salvador sul tema: "Una Chiesa che fa comunione con gli oppressi.

Fraternit di Partanna
Nei mesi di marzo e aprile abbiamo ospitato i ritiri di quaresima del clero e dei giovani della diocesi unitamente al vescovo Sua Ecc.za Mons. Domenico Mogavero. Negli stessi mesi fr. Dante Mazzotti ha partecipato alla missione della Fraternit presso il liceo G. Mazzini di Vittoria (RG), mentre fr. Giuseppe Pugliese ha tenuto due predicazioni in preparazione alla quaresima nelle parrocchie di Favara (AG) e Dattilo (TP). In aprile fr. Roberto Fusco ha tenuto un corso sulla Liturgia delle Ore per i nostri oblati ed un corso sulla direzione spirituale per i membri della Fraternit. Nel mese di marzo, in occasione della Solennit dellAnnunciazione, abbiamo tenuto una piccola rappre-

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Sabato 25 giugno, presso la Casa Madre in Terlizzi avr luogo la celebrazione della professione perpetua di alcuni nostri fratelli e sorelle. Sabato 2 luglio, presso la Casa Madre, avranno luogo le ordinazioni diaconali e presbiterali di alcuni nosri fratelli. Dal 31 luglio al 7 agosto avr luogo presso Frontignano di Ussita (MC) il consueto ritiro-vacanza organizzato dalla Fraternit. Per informazioni e prenotazioni rivolgersi alla sig.ra Franca Mannetta: franca-6@hotmail.it Tel. 0733-8136 45/3498163648 Dal 4 al 9 luglio, presso la Fraternit di Cella di Noceto (PR), si celebrer il Capitolo Generale dellIstituto. Invitiamo tutti ad unirsi alla nostra preghiera.

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Il 18 marzo la Fraternit si stretta intorno al nostro caro p. Pancrazio per festeggiare il suo 38 anniversario di ordinazione presbiterale.

Eventi

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