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BOT

I bot sono titoli zero coupon (senza cedola) a breve termine (3-6-12 mesi). Il taglio minimo di
questi titoli è 1000 euro di valore nominale.
Sono negoziati su due mercati: Mot, per i lotti di 1000 euro e multipli, Mts, per i lotti di 2.5 mln
e multipli.
I privati che intendono acquistare i bot in asta devono rivolgersi agli intermediari incaricati:
banche/sim;
L’interesse maturato è determinato dalla differenza tra il prezzo di rimborso (nominale) e il
prezzo di emissione. Per chi acquista successivamente all’asta è dato dalla differenza tra prezzo
di rimborso e prezzo di acquisto.

Rischio del Bot: tasso è fisso, se tassi salgono io avrò rendimento peggiore di quello di
mercato.
 tassi crescenti: bot a breve scadenza; tassi decrescenti: bot a lunga scadenza.

CTZ
I certificati del tezoro zero coupon sono titoli con scadenza 24 mesi. Tagli e mercati identici ai
Bot.
L’interesse maturato è dato dalla differenza tra valore nominale e il prezzo di acquisto.
Il rendimento del titolo si determina secondo il regime di capitalizzazione composta.
NOTA: se i tassi sono crescenti è possibile che una vendita anticipata porti a una perdita in
conto capitale.
Quando si prevedono tassi decrescenti invece gode di grande successo sul mercato.

BTP
Sono titoli di stato a medio lungo termine (3,5,10,15,30anni) , a tasso fisso, con cedola
prestabilita al momento dell’emissione. Taglio minimo pari a 1000 euro di valore nominale;
tagli e mercati come per Bot.
Gli interessi sono corrisposti in misura fissa e vengono corrisposti semestralmente in via
posticipata, mediante lo stacco delle relative cedole.

CCT
Certificati di credito del tesoro, sono titoli di stato a medio lungo termine (7anni).Tagli e
mercati soliti.
I cct sono titoli a tasso variabile indicizzato(cedole semestrali posticipate).
Indicizzazione consiste in tasso=tasso annuale dei Bot a 6 mesi * 0.5 + spread.
Avrò quindi sempre un rendimento in linea con il mercato, con un ritardo temporale di 6 mesi.

PRONTI CONTRO TERMINE


Consiste in una duplice compravendita di attività finanziarie di segno opposto.
Il caso più comune di operazione pct prevede un acquisto da parte del cliente di una attività
finanziaria a pronti e la rivendita a termine alla banca.
Il prezzo della seconda operazione è maggiorato, e la differenza costituisce il tasso di interesse
percepito dal cliente.
Le controparti perseguono diversi obiettivi ma hanno uguali esigenze di durata, il vantaggio dei
pronti contro termine è la possibilità di gestire in modo flessibile le esigenze di liquidità.
Raramente si scende sotto i 30000 euro ma non ci sono regole stabilite né per la quantità né
per la durata (strumento flessibile proprio per questo).
Il difetto è che non è possibile rientrare in possesso della somma investita prima della
scadenza (a meno che non si riesca a vendere il contratto ad altro soggetto).

Esempio:
io acquisto bond argentini per 100000 euro per un prezzo X dalla banca; la banca si impegna a
riacquistarli tra tre mesi a un prezzo Y per 100500 euro. Con questa operazione il cliente
ottiene un interesse di 500 euro in tre mesi.
Nota: in caso di default dell’argentina, il cliente non ha nessun problema in quanto la banca
dovrà comunque riacquistarli restituendo il denaro più un interesse.
AZIONI
L’azione è un titolo di credito rappresentativo di una quota parte del capitale sociale di
un’impresa e attribuisce al titolare la qualifica di socio.
Valore nominale=importo del capitale sociale / numero azioni
Valore emissione=prezzo a cui la società colloca le azioni (non può essere inferiore al
nominale)
Valore di mercato= prezzo a cui le azioni venogno scambiate sul mercato
Sono titoli a reddito variabile, cioè non è determinato un reddito che verrà percepito, un prezzo
di rimborso o una scadenza.
I redditi generati dalle azioni (dividendi e incrementi di valore) sono funzione anche del buon
andamento degli utili societari.

Le società possono creare diverse categorie di azioni:


azioni ordinarie, privilegiate, di risparmio

AZIONI ORDINARIE
Sono nominative e i possessori partecipano pienamente e direttamente alla gestione della
società poiché dispongono di pieno potere di voto.
La remunerazione delle azioni ordinarie è assicurata dal dividendo, il quale dipende dall’utile.
Assegnano anche il diritto al rimborso del capitale in caso di scioglimento della società e il
diritto di opzione in caso di aumento di capitale sociale.

AZIONI PRIVILEGIATE
Sono nominative e assicurano al loro possessore la prelazione nel riparto degli utili e nel
rimborso del capitale allo scioglimento della società  dividendo in via proritaria rispetto
all’azionista ordinario (ma non necessariamente maggiore).
Dati questi privilegi i portatori di azioni privilegiate subiscono delle limitazioni nel diritto divoto,
esercitabile solo nelle assemblee straordinarie.

Azionipriv+Azionirisp <= 50%*Capitale sociale.

AZIONI DI RISPARMIO
Possono essere emesse solo da società ammesse alle negoziazioni in Borsa. Sono ammesse a
quotazione le azioni emesse da società ed enti nazionali ed estri che posseggano i requisiti di
libera trasferibilità e sufficiente diffusione.

Le azioni di risparmio non consentono di partecipare alla gestione della società, il possessore
on ha diritto di voto e potere decisionale. Tale limitazione è compensata da un maggiore
dividendo. La redditività del dividendo in fatti è più alta per due ragioni : il maggiore dividendo
ed il prezzo inferiore del titolo, anche se non esiste una regola matematica.

Nota: un dividendo alto per la società significa uncosto elevato, per cui, quando i tassi sono
bassi, le società preferiscono ottenre finanziamenti bancari all’emissione di azioni di risparmio.

Inoltre, oltre al maggiore dividendo danno al loro proprietario

- privilegio nel riparto degli utili distribuibili


- privilegio in caso di aumenti di capitale
- privilegio in caso di rimborso del capitale
TITOLI OBBLIGAZIONARI SOCIETARI
L'obbligazione (spesso chiamata con il termine inglese bond) è un titolo di credito emesso da
società o enti pubblici che attribuisce al possessore il diritto al rimborso del capitale più un
interesse.
Lo scopo di un'emissione obbligazionaria (o prestito obbligazionario) è il reperimento di
liquidità.
Di solito, il rimborso del capitale avviene alla scadenza al valore nominale e in un'unica
soluzione, mentre gli interessi sono liquidati periodicamente (trimestralmente, semestralmente
o annualmente). L'interesse corrisposto periodicamente è detto cedola perché in passato per
riscuoterlo si doveva staccare il tagliando numerato unito al certificato che rappresentava
l'obbligazione.
Se l'emittente non paga una cedola (così come se è insolvente nei confronti delle banche o di
creditori commerciali), un singolo obbligazionista può presentare istanza di fallimento.
Il prezzo di un'obbligazione è determinato da 4 parametri fondamentali:

Tasso d'interesse di mercato


Cedola (tasso d'interesse pagato dall'emittente)
Scadenza dell'obbligazione (maturità)
Rating.

Tasso d'interesse di mercato


Il corso di un titolo obbligazionario è legato all'andamento dei tassi d'interesse di mercato per
la divisa di riferimento. Ad un aumento del livello dei tassi verrà matematicamente osservata
una diminuzione del corso dell'obbligazione. Al contrario, qualora i tassi d'interesse
scendessero, il valore di mercato dell'obbligazione salirebbe.
Vediamo come: quando i tassi d'interesse salgono, i prezzi delle obbligazioni già emesse
scendono, perché il loro rendimento diventa meno conveniente rispetto a quello offerto dai
nuovi titoli.
Se, per ipotesi, ho pagato 100 un'obbligazione che offre una cedola del 5% e i tassi generali
salgono al 6%, difficilmente riuscirò a vendere il mio titolo allo stesso prezzo. Gli investitori
preferiranno investire nei titoli nuovi, più redditizi. Il prezzo di mercato della mia obbligazione
dovrà allora scendere. Quanto? Quanto basta a far sì che il rendimento, si avvicini al 6%.
Se le obbligazioni sono a tasso fisso:
Più è lunga la durata dei titoli, maggiore è la reazione del prezzo al variare dei tassi d'interesse
generali. I Buoni del Tesoro poliennali (Btp), che hanno durate fino a 30 anni, sono i titoli di
Stato più redditizi e quelli soggetti a maggiori oscillazioni di prezzo.

Tieni a mente questo schema:


- tassi in salita = prezzi delle obbligazioni in discesa
- tassi in discesa = prezzi delle obbligazioni in salita
- lunga scadenza = ampie variazioni di prezzo
- breve scadenza = scarse variazioni di prezzo

Se le obbligazioni sono a tasso variabile (indicizzate) Sono titoli che hanno una cedola il cui
importo varia, a seconda dell'andamento dei tassi d'interesse generali.
Quando i tassi salgono, vengono aumentati gli importi delle nuove cedole e vice versa. Grazie a
questa variabilità delle cedole, il prezzo di queste obbligazioni rimane quasi fermo.

IL RATING

Il rating è un sintetico indicatore della probabilità che i pagamenti degli interessi e i rimborsi di
capitale vengano effettuati puntualmente, forinsice cioè una valutazione globale della solvibilità
di un determinato soggetto.
Esistono infatti alcune società specializzate che studiano la situazione economico-patrimoniale-
finanziaria delle società che emettono obbligazioni e che rilasciano un report sulla società e un
singolo indicatore, che chiamiamo rating.
È di importanza fondamentale per l’investitore in quanto determina il tasso di rendimento (e il
valore di mercato). Le società di rating provvedono a monitorare continuamente il rating ed
eventualmente migliorarlo(upgrade) o peggiorarlo(downgrade) a seconda della mutata
situazione economico-finanziaria.
Downgrade prezzo di mercato scende; opposto per upgrade.
Per qusto le società di rating godono di un enorme potere e deve esserne garntita una solida e
duratura indipendenza ed imparzialità.

Va notato che il rating valuta esclusivamente il rischio di credito dell’emittente e non altre
tipologie di rischio come il rischio di cambio o di tasso. Ad esempio il Btp trentennale ha ottimo
rating, ma in termini di tasso è molto rishioso in quanto oscilla pesantemente a seconda dei
movimenti di cambio.

Si può distinguere tra rating di emittente e rating di emissione : il seocndo valuta infatti la
probabilità di solvibilità per quanto riguarda una specifica emissione obbligazionaria (è infatti
possibile che una emissione obbligazionaria sia più sicura di altre grazie alla differenza tra
scadenze: è possibile che ne venga pagata puntualmente una e non un’altra.

Il rating può essere di breve periodo(entro12 mesi) o di lungo periodo (solvibilità futura).

Le due più grandi e rinomate agenzie di rating mondiali sono Standard&Poor’s e Moody’s, a
seguire viene Fitch.
I simboli con i quali esprimono il loro giudizio sono diversi
Moody: Aaa, Aa1, Aa2, Aa3, A1, A2, A3, Baa1, …
S&P: AAA, AA+, AA, AA-, A+, A, A-, BBB+, BBB, BBB-, …

Analizziamo ora i vari tipi di obbligazioni e successivamente le varie tipologie di rischio a cui ci
si può esporre acquistando oblbigazioni.

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