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LAutore di questo libro ormai conosciuto in tutto il mondo per Sua fama che ha varcato i confini del Suo piccolo Villaggio natale, nel Sud dellIndia, ora divenuto un centro mondiale di pellegrinaggio. Per toccare i cuori di molti uomini in ogni angolo della terra. I Suoi miracoli e i Suoi prodigi, raccontati da tutti coloro che sono stati a vederLo, ormai fanno parte di una folta letteratura che affascina e sbalordisce. Ma se si vuole capire il loro significato e trarne vantaggio personale non vi altro che ascoltare i Suoi insegnamenti di questo (Dialoghi con Sai) rappresenta un saggio che tutti gli aspiranti spirituali dovrebbero poter leggere. Solo attraverso la comprensione, la meditazione e la messa in pratica di questi elevati insegnamenti morali, luomo potr trovare pace e divenire un utile strumento nelle mani di Chi questo mondo ha voluto ed al quale ha dato un significato: AMORE.
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EDIZIONI MILESI srl Via Sallustio, 9/15
41100 MODENA
Tel. 059-82.81.62
P.IVA 02190860367
Traduzione dal telugu: N. Kasturi Traduzione dallinglese: Antonio Craxi Titolo originale dellopera: Sandeha Nivarini Fondazione Sathya Sai Seva 6535 - Roveredo GR -CH
DIALOGHI
CON SAI
INDICE (Del Maestro e del discepolo) (Della maldicenza sul Signore) (Della natura del mondo) (Della pura consapevolezza) (Della natura dellIo) (Degli strumenti dellindagine interiore) VII. (Delle regole di condotta) VIII. (Della dottrina dellAtma) IX. (Del principio di Prakriti e del Purusha) X. (Della liberazione e della disciplina per ottenerla XI. (Degli ostacoli alla conoscenza XII. (Del mondo grossolano e sottile nella Ghita) 93 XIII. (Del mondo grossolano e sottile nel Ramayana e nella Bhagavatham XIV. (Dei falsi maestri) XV. (Della meditazione) XVI. (Della illusione) (Glossario dei termini in sanscrito) I. II. III. IV. V VI. pag. 15 23 35 41 49 53 61 67 75 87 9
PREFAZIONE Io sono Sai Baba di Shirdi ritornato! annunciava Sathya Sai Baba abbandonando i libri di scuola e indirizzandosi a un gruppo di devoti. Allora ero impegnato a prepararvi da mangiare, ora sono venuto per dare cibo a tutti. Era il 1941 e sin da allora Baba ha consolato, curato, messo sulla strada giusta, con il Suo amore e la Sua compassione irresistibili, una sempre crescente folla di sofferenti nel fisico e nello spirito, iniziando la costituzione della nuova era del Sai di pace e serenit. Nel 1956 inizi un mensile al quale diede il nome di Sanathana Sarathi. La Sua intenzione con quel titolo era di annunciare che Egli era (Sanathana) (eterno, antico) e (Sarathi) (lAuriga di tutti gli esseri). Egli dichiar che con quella rivista si sarebbe impegnato nella campagna contro la falsit di ogni tipo e in specie contro lo spirito dellegoismo. Questa serie di dialoghi con Sai, pubblicati nella rivista originalmente in lingua telugu, rivelano i misteri della verit spirituale e amorevolmente rimuovono il velo che copre la visione allaspirante spirituale. Se letti e meditati con fede e attenzione, questi dialoghi hanno il potere di rafforzare, chiarire e convincere. (N.Kasturi, M.A., B.L.) pag.7
DIALOGHI CON SAI DISCEPOLO Swami, a chi dobbiamo credere? Il mondo cos pieno di inganni! Come avere fiducia quando quelli che credevamo buoni si sono poi rivelati cattivi? MAESTRO Be, ragazzo mio, perch mai in questo mondo o in qualunque altro dovresti sentire il bisogno di aver fede negli altri? Comincia ad aver fiducia in te stesso, poi credi nel Signore e in Dio. Se avrai questa fede n il bene n il male potranno influire su di te. DISCEPOLO Swami, talvolta scema in me la fede nel Signore, perch?
MAESTRO Quando il mondo ti delude, perch non soddisfa i tuoi desideri, la fede nel Signore diminuisce. Perci, abbandonali. Desidera solo le relazioni spirituali, che non siano bersaglio di dubbi e difficolt. Ma per farlo, la cosa pi importante la fede nel Signore; se questa manca, dubiterai di tutte le cose, grandi o piccole che siano. DISCEPOLO Si dice che sia importante stare in compagnia dei grandi e dei buoni e avere anche un (Guru), sino a quando non si sia realizzata la Realt, davvero necessario? MAESTRO Certo che necessaria la compagnia dei giusti, ed anche importante il (Guru), per farti conoscere questa Realt. Ma in questo devi fare molta attenzione perch i veri (Guru) sono molto pochi. Si sono moltiplicati gli imbroglioni e i Maestri si sono ritirati in solitudine, per realizzare se stessi senza essere disturbati. (Guru) genuini ce ne sono molti, ma non facile trovarli e se ne trovi uno, puoi ringraziare la tua buona sorte se ti dar pi di una sola (Sadvakya) (parola illuminata) e non vorr pag.10
I. DEL MAESTRO E DEL DISCEPOLO genere di storie. Nella ricerca del (Guru) non si deve aver fretta. DISCEPOLO
MAESTRO Ebbene, proprio per questo abbiamo i (Veda, le Sastra, i Purana e le Ithihastha) (poemi epici). Studiali, attieniti alla Via che insegnano e fai tesoro dellesperienza; comprendi il significato e lo spirito del loro messaggio, praticalo, medita su Dio in quanto Dio (Guru). Allora quei libri diverranno il tuo (Guru), perch che cos il (Guru?) quello per il cui mezzo la tua mente si fissa in Dio. Se prendi come tuo (Guru) Dio stesso, fai (Sadhana) (disciplina) con amore incrollabile. Dio stesso apparir dinnanzi a te e ti impartir (Upadesa)(insegnamento) proprio come un (Guru). Oppure, grazie al tuo (Sadhana), potr concederti di trovare il (Guru) dei (Guru) (il Sadguru). DISCEPOLO Per oggigiorno ci sono dei Grandi che danno (Upadesa) a chiunque si presenti e li lodi. Sono essi dei (Sadguru), Swami? MAESTRO Non voglio dire quali lo sono e quali no. Dico solo questo: non segno del (Sadguru) dare (Upadesa) al primo venuto che gli dica di apprezzarlo; deve prima considerare il passato e il futuro dellaspirante, scoprirne le qualificazioni e le negativit e stabilire se adatto. DISCEPOLO Allora ho fatto un errore, Swami! Quando venne al nostro paese un certo personaggio, e tutti andavano a ricevere (Upadesa) da lui, ci andai anchio, mi prostrai ai suoi piedi e glielo chiesi anchio. Mi diede un buon (Upadesa) e ripetei il suo (Manthra) per qualche tempo. Quando per venni a sapere che era un imbroglione, persi la fede nel Nome e non recitai pi il (Manthra). Ho fatto male o bene? pag.11
DIALOGHI CON SAI MAESTRO Hai dei dubbi? Hai fatto malissimo! Cos come il (Guru), ho detto pocanzi, deve accertarsi delle qualificazioni dei discepoli, anche il discepolo deve esaminare con occhio critico le credenziali del (Guru), prima di farsi dare l(Upadesa). Il tuo primo errore stato di non aver fatto attenzione a questo (Upadesa) troppo frettolosamente accettato. E poi, anche se il (Guru) te lavesse dato prima dei necessari accertamenti, perch hai rotto il tuo voto e hai smesso di recitare il Nome? Questo il tuo secondo errore: scaricare gli errori di un uomo sul Nome di Dio che sacro. Avresti dovuto prender tempo prima di ricevere (Upadesa) e assicurarti della sua sincerit per dargli fiducia. Solo allora avresti dovuto accettarlo. Per, una volta accettato, lo dovevi seguire, quali fossero state le difficolt e non abbandonarlo mai. Cos sei incorso nella colpa di accettare senza vera convinzione e di rifiutare sempre, senza vera decisione. Non dovevi accettare un Nome mentre avevi ancora dei dubbi, o perch non lo gradivi. Ma avendolo accettato non dovevi abbandonarlo.
DIALOGHI CON SAI avere una sola volta poich essa non ripetibile. Se ne lasci uno per un altro quando ti salta il ticchio, ti comporti come un adultera.
DISCEPOLO E allora, quale sar ora il mio destino? Non ho nessuna speranza?
MAESTRO Pentiti dellerrore, ma seguita a meditare sul Nome che hai ricevuto. Per il (Namasmarana) (ripetizione costante del Nome) e non per (Giapa) (ripetizione del Nome), puoi usare tutti i Nomi che vuoi. Invece per (Dhyana) (meditazione) devi usare solo il Nome che ti stato dato per (Upadesa), ricorda. Non cambiare quel santo Nome, e trasforma te stesso col desiderio costante, con lo sforzo e non ti fermare. DISCEPOLO Oh, Swami! Questo proprio un grande giorno per me, perch tutti i miei dubbi sono spariti con quello che mi hai detto. L(Upadesa) aveva creato il dubbio e il Tuo (Sandesha) lha dissolto. Col Tuo permesso, tornerei al mio paese e, quando avr altri dubbi da dissipare, verr di nuovo alla Tua speranza. Se me lo ordini, torner tra un mese. MAESTRO Molto bene. proprio quello che voglio; quelli come te si devono liberare dai dubbi, afferrare il vero significato della vita e accogliere il (Sandesha) con fede e con costanza, rimanendo sempre nel ricordo costante del Nome del Signore. Chiunque venga, qualunque sia il momento, impari da me il modo per liberarsi dal dolore, dai dubbi e dalle preoccupazioni. Non si deve soffrire, perch chi soffre non pu fare (Sadhana). Qualunque (Sadhana) si faccia in quelle condizioni sarebbe come versare profumo sulla brace. Bene ora vai e torna fra un mese. pag.14
MAESTRO Ebbene, caro ragazzo, il riposo fatto per la pace della mente. Se tu avessi raggiunto quella pace, che bisogno avresti di riposo? Le bende sono necessarie finch la ferita non rimarginata; a che servono dopo? DISCEPOLO Swami, in questi tempi la mia menti inquieta. Non riesco a decidere nulla, e non so quale sia la ragione. Che cosa devo fare? MAESTRO Non c effetto senza causa. Tu sai certamente qual la causa della tua condizione attuale. Non occorre far altro che questo: nei momenti di sofferenza mentale fai (Nmasmarana) per un p, seduto in un posto isolato, oppure canta ad alta voce dei (bhajan) e, se non ti possibile, cerca di dormire per un p. Poi potrai ripensare ai tuoi guai. pag.15
DIALOGHI CON SAI potere del discernimento, che borioso della propria autorit non conosce nulle dell(Atma). Perci li devi considerare come appartenenti alla razza delle tignole. Non lasciare spazio a idee e a preoccupazioni di questo genere, cerca invece di rafforzare la tua fede. DISCEPOLO Molti (Asthika) (credenti), nel mondo, stanno diventando (Nasthika) (atei) a causa loro, non vero, Swami? Non esiste un modo per eliminare queste persone che insultano i (Mahapurusha) (grandi uomini) senza alcun rispetto per il loro sapere, e che non fanno il minimo sforzo di conoscere la realt? MAESTRO A che pro? Sono un sacco di stracci su di una sella logora, come dice il proverbio. Le loro parole saranno ascoltate solo da gente come loro; nessun vero ( Asthika) si vorr accompagnare con loro. Se per caso lo facesse, scapperebbe non appena scoprisse le loro menzogne. Perci larma per abbatterli sta nelle loro stesse mani. Ricordi la storia di Bhasmasura? Bastava che mettesse la mano sulla testa di qualcuno, per ridurlo in cenere, e un giorno se la mise sulla sua e si incener da solo. Cos sar di loro: a forza di accusare gli altri, con le loro stesse parole saranno accusati. Coloro che vedono difetti nel Signore sono di quattro specie: 1) coloro che non hanno nessun interesse nelle cose che riguardano Dio; 2) Coloro che per timore di essere impiccioliti non possono ammettere la grandezza altrui; 3) Coloro che non hanno nessuna esperienza personale, nessun contatto e nessuna conoscenza e ciononostante fabbricano storie basate su voci alle quali supinamente credono; pag.18
DIALOGHI CON SAI gioia, si sono allontanati i dubbi e i timori che avevo. Con i discorsi di quella gente, diminuiscono anche quel poco di fede, di devozione e di fervore che hanno gli uomini. Questo il motivo delle mie domande, e nientaltro. Perdonami, non Te ne parler pi. MAESTRO Molto bene! Se nel poco tempo che hai, invece di pensare a qualcosa di buono, ricordi solo le ciance ignoranti degli altri, come se anche tu partecipassi alle loro maldicenze, e ci fa del male ai (Bhaktha) (devoti). Qualunque cosa dicano gli altri, non devi perdere la tua fede. Quando essa fermamente stabile non troverai difficolt di sorta. Quando, invece, a una parola se ne ribatte unaltra nascono ira e dolore, mentre la (Bhakthi Marga) (il sentiero della devozione) ha per fine la loro soppressione e non il loro accrescimento. Hai detto che devozione e fede svaniscono in coloro che danno loro retta, ma per quanto tempo? Non appena si scopra la verit, gli si prester ancora orecchio? Saranno ancora credute le loro parole? Le chiacchiere di questi maldicenti sono come il suono del bronzo: pi i metalli sono preziosi e meno risuonano. Loro, che il pi prezioso, non suona. I veri (Bhaktha) seguono la via che del Silenzio. Essi hanno la lingua troppo occupata a pronunciare la vera grandezza del Signore. Non permettere quindi che la voce di quelle persone entri nelle tue orecchie, ma riempile col nome di Dio, che la (Pranaananda( (la gioia del Pranava, di OM) stessa. Tra un mese, se avrai qualche domanda da fare su argomenti utili come la (Sadhana) o (lAnusthana) (la condotta) ritorna qui e troverai risposta, ma non venire con dubbi di questo genere. pag.20
pag.21
III.
DISCEPOLO Vuoi sentirlo proprio dalla mia bocca? Sarebbe bello sentirlo da Te!
MAESTRO Va bene. Fare in modo che linquirente si dia da solo risposta alle sue domande il metodo (Sanathana) pag.23
DISCEPOLO Mi chiedi di parlare delle cose che hanno visto i miei occhi?
MAESTRO Non solo gli occhi. Dimmi tutto quello che hai provato e conosciuto per mezzo di tutti i tuoi (Jnanendriya) (strumenti per la conoscenza: vista, tatto, udito, odorato, olfatto). DISCEPOLO Terra, cielo, acqua, sole, luna vento, fuoco, stelle, crepuscolo, monti, colli, piante, fiumi, donne, uomini, bimbi, vecchi, bestie, uccelli, il freddo, il caldo, gente felice, triste, pesci, insetti, malattie ... ne ho viste cos di cose! MAESTRO Basta, basta. Questo il (Prapancia). Lhai visto solo oggi? Cera ieri? Ci sar domani? DISCEPOLO Perch me lo chiedi, Swami? Non esiste da millenni? Chiss per quanto tempo esister ancora, e da quanto esistito! MAESTRO Da quanto tempo esistito hai detto. Questo l(Anadi) (senza principio) di cui si parla. Questo mondo esterno (Anadi). Se c un esterno ci deve essere anche un interno, no? Be,hai mai visto un cinema? DISCEPOLO E che diamine, Swami, anche il cinema fa parte del (Prapanciam), no? Ne ho visti tanti. pag.24
MAESTRO No, sbagli. Ripensaci. C qualche differenza tra una cosa e la sua natura? possibile separare e vedere la natura staccata della cosa? Eppure tu hai detto due. DISCEPOLO Mi sono sbagliato, Swami; non sono separabili; i due sono una cosa sola. pag.30
MAESTRO (Vidya) significa conoscenza, (Jnana). Se ci metti davanti una A diventa (Ajnana), nescienza, ignoranza. (Ajnana) una sola ma prende molte forme. DISCEPOLO S, Swami. Ma come si produce questa (Avidya)?
pag.33
IV. DELLA PURA CONSAPEVOLEZZA MAESTRO Oh, sei arrivato! Ho atteso di vedere se saresti venuto. So che sei puntuale e sono perci contento di vederti. DISCEPOLO Potrei mancare a tutto, meno che ad eseguire un Tuo ordine, Swami. In effetti io aspetto con ansia il giorno sedici di ogni mese per venire da Te. Che cosa c di pi lieto per me? Che cibo migliore potrei avere? MAESTRO Molto bene! Una (Sraddha) e una (Bhakhti) (fede e amore per Dio) come queste aiutano molto il cammino dellUomo. Invece di perdere sonno e rinunciare al pranzo in cerca di inutili ed effimeri successi del mondo, quanto pi gioioso raggiungere la Meta santa, vera e significativa! Be, veniamo a noi. Che cosa vuoi, adesso? Vediamo, chiedi. DISCEPOLO Swami, il mese scorso hai detto qualcosa riguardo a (Cith) e hai avuto la bont di promettere che avresti continuato il discorso questo mese. Da allora ho contato i giorni ansioso di saperne di pi. Finalmente venuto quel giorno: Ti prego, parlamene. MAESTRO Hai capito tutto ci che stato detto finora? Capire non vuol dire apprendere intellettivamente ma pag.35
DISCEPOLO tutto nettare, per me; ma finora non mi hai detto chi sono io!
MAESTRO Per oggi basta; fra un mese chiarir i tuoi dubbi con degli esempi illustrativi. Afferra bene quello che ti ho detto; mettilo in pratica, non dimenticarlo. Meditalo. Adesso puoi andare. pag.39
V.
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(1) Uno dei tre (guna). Vedi definizione nel glossario. pag.44
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DEGLI STRUMENTI
DELLINDAGINE INTERIORE
DISCEPOLO MAESTRO Saluti, Swami. Saluti.
DISCEPOLO Con la Tua Grazia ogni cosa benefica, senza di essa ogni cosa diventa insignificante! MAESTRO Bene, ma hai notato che entrambe - la cosa benefica e quella insignificante - sono dovute alla Grazia? In essa sussistono entrambe. Lasciamo questo argomento per il momento. Lultima volta dovresti digerire un poema popolare che deve aver influito profondamente sui tuoi pensieri. Qual ora la tua equanimit? DISCEPOLO Eh s, adesso tutto mi sembra un teatro di burattini, ma solo in certi momenti, perch la mia mente se ne dimentica e si fa prendere dal fascino degli oggetti. Che mistero questo, Swami? MAESTRO Vedi, la mente legata a ogni genere di attivit , o (Fritto). Segue sempre la traccia dei (Vasana), istinti e impulsi. Quella la sua natura. DISCEPOLO Vale a dire che non la possiamo far rigare dritta? Che speranza c? Finiremo per essere sempre pi immersi nei (Vasana) e diventare degenerati? pag.49
DIALOGHI CON SAI MAESTRO Una speranza c, ragazzo mio. Non detto che ci si debba perdere. Anche se questa la sua natura, pu essere cambiata. Il carbone per sua natura annerisce tutto ci che tocca, ma non definitivamente. Con il fuoco il carbone si fa rosso; cos la mente che cambia di natura quando il fuoco di (Jnana) laccende, con laiuto della Grazia di Dio, anche se vorrebbe sempre vagare nelle tenebre dellillusione. La sua natura cambia quando la qualit divina di (Satwa) entra in lei. DISCEPOLO Swami, che cos (Anthah-Karana)?
MAESTRO Equivale a mente. (Karana) vuol dire (Indriya); (Anthah-Karana) significa (Indrhya) interiore, senso interiore.
MAESTRO (Manas) nel cranio, (Buddhi) nella lingua, (Cittham) nellombelico e (Ahamkara) nel cuore. pag.51
MAESTRO Siamo giunti al dunque. Tu non sei nessuno di questi! Essi esistono solo fino a quando esiste il sentimento di questo corpo mio. Essi sono associati con qualche attivit, o (Fritto). L(Atma) che osserva tutte queste (Fritto) sei tu. Il piacere e il dolore, la perdita e la tristezza, il bene e il male dipendono tutti dal corpo e quindi non sono tuoi, tu sei (lAtma). Finch questa verit non viene sperimentata sei nel sonno di Io e di Mio. In quel sonno vengono i sogni di danno, tristezza, dolore e gioia, sogni che durano finch non ti risvegli. Allora la paura che sentivi nel tuo sogno doloroso sparisce. Cos, quando ti liberi dallillusione e ti risvegli capisce che tutto ci non sei tu e che tu sei (lAtma). pag.52
VII.
MAESTRO Oh, sei venuto? Perch non ceri alla festa di Dassera?
DISCEPOLO Temevo che ci sarebbero stati moltissimi devoti e che non avresti avuto tempo di parlare con me; cos sono venuto qualche giorno prima del Tuo compleanno, in modo che, con la Tua Benedizione, possa realizzare lideale che Tu insegni a veder nascere della Tua nascita. MAESTRO Ottimo, davvero una buona intenzione. Ma credi forse che (Bhakthi e Jnana) ti possano venire solo nel giorno del mio compleanno? DISCEPOLO No, no, non cos. Tu venisti al mondo in un fausto giorno, in un momento sacro, con una Forma augurale, non vero? La mia idea che in tale giorno potrei scolpire nel cuore le Tue sante parole e purificarlo. Il giorno sacro e il momento fausto.
DIALOGHI CON SAI Anche se vai a Kasi, abbi al tuo fianco (Saniswara), cos oggi non sono venuto accompagnato dal diavolo del dubbio, e lo devo alla Tua Grazia. MAESTRO Ottimo. Capire che questi dubbi non vengono da soli, e che non li coltivi in te, vuol dire che la mente pura e che ben centrata. B lasciamo perdere; se non ne hai, perch dovrei parlarne? Dimmi allora, di che cosa vuoi che Ti parli? DISCEPOLO Swami, dimmi come ci dovremmo comportare in generale. Quali sono le qualit che dovremmo avere? Quali sono le cose che dovremmo conoscere? Che azioni dovremmo compiere per ricevere la Grazia divina e raggiungere la Tua santa presenza? Ti prego, dimmi le cose pi importanti ed essenziali, i gioielli da scegliere! MAESTRO Oh! Pare che un giorno Parvati avesse chiesto a Iswara: difficile ricordare a mente i (Sahasranama), i mille Nomi di Dio; ci vuole molto tempo a impararli e a ripeterli; ti prego, dimmene uno solo, che sia lessenza di tutti i mille. Come Parvati, anche tu forse trovi difficile afferrare tutto ci che io scrivo e spiego e anche tu chiedi a me che ti dica le cose pi importanti. Ma vedi, i Nomi hanno la loro essenza, come gli argomenti dei quali mi chiedi. Per quanto il loro obiettivo e il risultato finale siano Uno, le pratiche, le strade non possono essere una. Non le puoi riassumere in una parola! Comunque ti dar ora alcuni gioielli scelti, delle norme di condotta che sono le pi importanti. Raccoglile e fanne tesoro, sperimentale bene, mettile in pratica e gioisci di esse. Indossa questi gioielli che ti adorneranno. pag.54
DIALOGHI CON SAI ogni giorno. Non vasta ascoltarle o leggerle: acquistano forza solo se le accompagna la Tua Grazia! Ora vado, Swami. MAESTRO Bene! Va e torna per la Festa del Compleanno; oggi il 16 e il compleanno il 23, tra sette giorni. In tutto questo tempo fa che la dolcezza di questi insegnamenti riempia il tuo cuore fino a traboccarne. pag.60
VIII.
MAESTRO Non devi n chiedere perdono per aver fatto male, n chiedere compenso per aver fatto bene. Fare il bene dovere delluomo e ha in s il suo compenso pag.61
DIALOGHI CON SAI quale altro premio potrebbe avere? Il tuo compenso la gioia di aver fatto il tuo dovere. Fare il male cosa contraria al dovere delluomo. Quindi si deve pregare con contrizione per avere lintelligenza e il discernimento necessari a non ricadere nellerrore. Dipender poi dalla Sua Grazia punire e proteggere, oppure perdonare e correggere. DISCEPOLO molto bello! Dora in avanti mi comporter cos, Swami. MAESTRO Cos deve essere. Hai fatto tesero delle gemme che ti diedi nel giorno del Compleanno? Nei fai buon uso? DISCEPOLO Il pi possibile, col mio maggiore impegno.
MAESTRO Che intendi dire con il pi possibile? Per un (Bhaktha) come te, quale altro compito pi grande di questo? Perch non sarebbe possibile? Ti occorrono solo Fede e Volont e tutto ti sar facile. DISCEPOLO Swami, Tu stesso hai detto che anche avendo Fede e Volont, mettere in pratica certe cose pu essere difficile senza le circostanze adatte e talvolta anche il significato delle cose pu non essere chiaramente comprensibile. MAESTRO Ah! Vuoi dire che sei ostacolato sia dalla mancanza di circostanze adatte, sia da scarsa comprensione? Ma se non hai capito, chiedi e se non ti favorisce latmosfera dimmi qual lostacolo. DISCEPOLO Lostacolo maggiore il dubbio; quale altro potrebbe essere pi grande? Anche dopo aver ascoltato tante cose, il diavolo del dubbio ogni tanto mi afferra. pag.62
MAESTRO Be, vedere una corda e credere che sia una serpe, vedere onde di aria riscaldata dal sole e credere che siano cavalli, vedere la luce del sole riflessa da uno specchio e credere che sia una lampada ...
DIALOGHI CON SAI e ti spaventi. A causa di questa illusione sei vittima di tutte queste debolezze e cade nel dubbio. Se tu vedessi giusto. lillusione sparirebbe insieme col dubbio e la fede che esso Dio si affermerebbe fortemente e coraggiosamente in te. Per avere questa fermezza occorre la lanterna di (Viveka) (Discriminazione). Luomo soffre finch vede il serpente al posto della corda. Che spavento e che illusione! Sar possibile accorgersi della verit non appena apparir la luce? Anche questi dubbi e queste illusioni spariranno non appena ti renderai conto che (Prakriti Paramatma). (Adhyasa) significa sovrapporre illusione a illusione, credere che un oggetto sia un altro. DISCEPOLO Ma come possibile, Swami, realizzare che (Prakriti Paramatma)? Se mi chiedi di capire che questo mondo, che appare come (Prapancia), invece (Paramatma), certo che mi vengono dei dubbi! MAESTRO vero, ma se ragioni un p sulla realt ti apparir come (Paramatma) anche quello che tu vedi adesso. Senza filo non si fa la tela e la tela non si chiama filo. Questo precisamente il rapporto fra (Prakriti e Paramatma. Paramatma) il filo di cui fatta (Prakriti). Tela e filo sono separabili? No. Il filo viene impiegato in un certo modo e la tela in un altro. la sola ragione per cui sarebbe errato considerare filo e tela come cose differenti. DISCEPOLO S, Swami. Essendo (Prakriti) la forma del (Paramatma), evidente che non sono separati. Orbene, se sono la stessa cosa, quale dei due (Giava)? (lanima individuale). MAESTRO proprio questo il dubbio che ti tormenta, figliolo. La (Giava) la consapevolezza dellio! legata pag.64
DIALOGHI CON SAI MAESTRO Non c nessun rapporto. LIo separato dal corpo, dalla mente ecc. LIo si sovrappone sulla (Giava), che lui stesso, la coscienza del corpo, la coscienza dei sensi e i comportamenti interiori della mente ecc. Io sono buono dice la (Giava), e sovrappone su di s una cosa con la quale non ha collegamento. Io sono muto, dice, facendo lo stesso errore con i sensi. Dice che ha questo o quel desiderio, e cos sovrappone su di s le attivit della mente. Sono solo tutte delle sovrapposizioni; mentre la verit di fondo solo Una, il (Paramatma), la (Paramgyothi) (la Luce Suprema). LEterno, la Verit Una! DISCEPOLO un insegnamento superbo. Swami; volesse Dio che questa dottrina del Principio dell(Atma), che pu esser capita anche da un bambino, si spargesse sul mondo intero, e lo portasse dalla tenebra alla luce! MAESTRO per questo che parlo con te di ogni argomento. La luce del sole cade sullo specchio, dallo specchio la luce cade sulla capanna, e dalla capanna cade sullocchio. Cos questa (Sandeha Nivarini), questa dissoluzione di Dubbi stata voluta affinch la luce del mio insegnamento cada sullo specchio del (Bhaktha), e da quello sulla capanna di (Sanathana Sarathi), affinch da essa i suoi raggi possano spargere la luce della Pace e dellArmonia nel mondo. pag.66
IX.
DEL PRINCIPIO DI PRAKRITI E DEL PURUSHA
MAESTRO Eccoti qua; che notizie mi porti? DISCEPOLO Lunica notizia sei Tu! Ho saputo che il Tuo giro ne l Krala stato molto piacevole e fruttifero. Mi spiace non esserci stato anchio. MAESTRO Perch ti dovrebbe dispiacere? Ascolta il reso conto e sii felice. Abbi fede e spera che alla prima occasione anche tu possa partecipare, e non star a rimpiangere il passato. DISCEPOLO A che serve sperare e aver fiducia se non si destinati? La speranza non pu che aggravare il disappunto. MAESTRO Il destino ha forse una forma e una personalit tale che tu lo possa riconoscere anche prima che si presenti? Non devi dipendere dai suoi favori, e parlar sempre di destino, destino ... Come pu dar frutti il destino, senza il tuo desiderio e la tua volont? Qualunque esso sia devi continuare ad agire. Il (Karma) devesser fatto, anche per seguire il proprio destino.
DIALOGHI CON SAI Sua natura non cambia mai, non si aggiorna n si corregge col tempo: Saggezza Eterna. La Sua natura Luce, e non ammette neanche un punto oscuro. Lo splendore del sole non si accresce per effetto del mondo che illumina, e brilla lo stesso, che ci siano o non ci siano pianeti. Il (Purusha) splende di luce propria, sempre il soggetto della conoscenza; Egli conosce tutte le (Vritti), le mutazioni della (Cittha), la coscienza. immodificabile, (Aparinami), e non ha evoluzione. Il (Purusha) consapevolezza stessa; non affetto da comprensione o da incomprensione. Non tcco da (Vyapara), attivit, e anche se immanifesto, la Sua natura Splendore. Nel terreno il seme diventa albero, e lalbero la forma manifesta del seme. Questo cambiamento da seme a albero e da albero a seme mostra che la (Shakti) ha (vyapara), azione, nel seme. Questa (Parinama) (evoluzione), mentre il (Purusha) immutabile e intangibile. Egli lOsservatore, ed del tutto separato da (Prakriti). Nessun fatto pu diminuire il Suo Splendore n la Sua Personalit.
DISCEPOLO Allora il (Samsara) (lesistenza umana) dovrebbe essere senza inizio, vero Swami?
pag.70
DISCEPOLO Fra questi, Swami, dimmi qua il (Purusha) reale e quale lattivo!
MAESTRO Non ho parlato del Sole e del suo riflesso? Il (Purusha)-Immagine lagente, il fruitore, colui che esperimenta. Loriginale, il (Bimba) non affetto; il non-agente, il non-fruente. Il (Purusha)-Immagine lo chiamano il (Vyavahari-Purusha) o il (Grihitha). Quello che accetta; mentre il (Bimba) il Vero, lEterno, il Reale, (lAtmaswarupa). Il (Grihitha) il Conoscitore, e con questo atto di conoscere subisce modificazioni. DISCEPOLO Bene, Swami, stupendo. Quanti testi avrei dovuto consultare al fine di sapere tutto questo! E non mi facile capirlo neanche cos. Adesso so che il (Purusha) non nel mondo, che tutto solo una commedia, e che il solo (Purusha) il (Paramatma). In (Prakriti) tutto si sforza pag.71
IX.
MAESTRO Che dici! Se Io facessi questa Grazia andrei contro la libert di cui vi ho dotati. Fate la (Sadhana) prescritta per meritarvi questa Grazia, lavorate; questo il modo. Non cosa da regalare. Tu preghi il Sole perch ti mandi i suoi raggi? La sua natura risplendere, e lo fa sempre. Allora, se tenete tra voi e i raggi della Grazia gli ostacoli dellillusione, dellego e del senso dellego e del mio, perch vi lamentate che i raggi non cadono su di voi? Che possono fare i raggi? DISCEPOLO Ci vorrebbe dire che dobbiamo rimuovere dalla mente ogni traccia di egoit e di possessivit? MAESTRO Perch dici vorrebbe dire? Lo dico e lo grido, sempre e di nuovo. Se volete i raggi della Grazia, cercati di togliere di mezzo gli ostacoli. Ricorda che se anche non ne senti la voglia adesso, la sentirai presto o tardi; non la puoi evitare. Questa uscita dalle reti dellillusione deve avvenire, una volta o laltra. Ma perch posporre il giorno della gioia, della liberazione? Comincia da oggi, anzi, da questo stesso istante. Adesso puoi andare, figliolo, ma quando tornerai ti dir una cosa. Per il momento non andare agli estremi: sii paziente e costante. pag.73
X. DELLA LIBERAZIONE E DELLA DISCIPLINA PER OTTENERLA MAESTRO Bene! Ti vedo pieno di gioia, oggi! DISCEPOLO Non hai detti Tu che luomo la personificazione della gioia? MAESTRO Allora devi essere sempre di questo umore: lo sei? DISCEPOLO Cerco di esserlo. MAESTRO Perch dici cerco? Non sparisce di colpo il dolore quando appare la Realt? DISCEPOLO Ma cos la Realt, Swami? MAESTRO Questo tutto irreale! I tuoi sforzi, le tue parole, tutto irreale; quando lo saprai la Realt diverr evidente. Togli via tutte le idee, le opinioni e le azioni irreali, e potrai vedere la Verit occulta. Se ci accatasti sopra tutta questa roba, come potrai vedere la Realt che vai cercando? DISCEPOLO Come possibile ritenere irreale tutto ci che si fa, si dice, si vede, si tocca e si ascolta? MAESTRO Comincia a capire chi colui che sperimenta tutte queste cose. Tu parli del tuo corpo come di io pag.75
DISCEPOLO Il mio. MAESTRO Ma tu hai coscienza della presenza di un io solo al risveglio da un sonno profondo, da un (sushupti), no? Allo stesso modo c (Atma) anche nel cadavere. Se sai discriminare a dovere, non c n vivere n morire. Si chiama vivo un corpo che si muove, e morto uno che non si muove pi. In sogno si possono vedere ogni quantit di corpi vivi e corpi morti, che poi nella veglia non esistono. Allo stesso modo, questo mondo, mobile o immobile, inesistente ... La Morte solo lo svanire della coscienza dellio, e la rinascita avviene quando riappare tale coscienza. Questo quanto si chiama nascita e morte, ragazzo! (Ahamkara) nasce, (Ahamkara) muore: ecco tutto!
X.
DELLA LIBERAZIONE
MAESTRO (Cibadhasa) la cosapevolezza dellio condizionato (Cith); cos lUno divenne Tre, i Tre divennero Cinque; e i Cinque divennero i Molti. La coscienza dellio ( Sathwa) divenne Tre a causa del contatto con (Ragias e Thamas); in questi tre sorsero i cinque (Bhuta) (elementi: Akasha, Vayu, Aghni, Giala e Prithvi = Spazio, Aria, Fuoco, Acqua e Terra) e per mezzo di questi pag.77
DIALOGHI CON SAI Cinque si ebbe la Molteplicit. questo che causa lillusione che il corpo sia io. Parlando in termini di (Akasa), sono tre: (Cidakasam, Citthakasam e Bhutakasam). DISCEPOLO MAESTRO DISCEPOLO Che cos (Cidakasam)? (lAtma). E (Citthakasam)?
MAESTRO la sua deformazione, ossia (Cittham) (la coscienza, il riflesso sullAtma). Quando (lAtma) si cambia in (Manas, Buddhi e Ahamkaram) si chiama (Anthakaranam), parola che indica gli (Indriya), i sensi interiori. (Cidabhasam) dotata di (Anthakaranam) la (Giva). DISCEPOLO E (Bhutakasam), che cos?
MAESTRO (Cidakasam) condizionata da (Citthakasam). Quando quella vede (Akasa) elementare (la Bhutakasam) (Mano-akasam); quando vede loggetto, il (Vasthu) (Cinmaya). Ecco perch, ragazzo mio, detto: La (Manas) sola per lUomo la causa della schiavit e della Liberazione. La Mente fabbrica ogni quantit di illusione. DISCEPOLO Come pu sparire quellillusione, Swami? MAESTRO Quando avrai afferrato il suo segreto con la ricerca, i Molti si tornano a riunire nei Cinque, i Cinque nei Tre e i Tre nellUno, allora il S esiste come S. Ti viene mal di capo, ti spalmi lunguento, il dolore ti passa e torni quello di prima. Lillusione io sono il corpo una cos, e sparisce se applichi lunguento di (Viciara), dellindagine. DISCEPOLO Lo possono seguire tutti, questo sentiero dellindagine? pag.78
X.
DELLA LIBERAZIONE
MAESTRO No, figliolo, solo quelli la cui (Cittha) maturata.
DISCEPOLO Molte persone non aprono la bocca, non parlano. utile questo?
MAESTRO Certamente! Se non usi la lingua, se taci per tener lontani dalla tua (Sadhana) gli ostacoli esterni, puoi di sicuro sviluppare i tuoi pensieri, non disturbi gli altri, pag.79
MAESTRO Coloro che conoscono (lAtma) nel modo con cui (lAtma) conosce se stessa, come latte aggiunto a latte, olio a olio, acqua ad acqua. Quando muore il loro corpo fisico essi si fondono nell(Atma). Alcuni per possono conservare qualche caratteristica, qualche desiderio e qualche decisione. Finch non sono esaurite essi vanno per il mondo col loro corpo. Tali uomini sono anche detti briciole di Divinit nati come Uomini (Daiwamsambhuta), e ci per Volont del Signore.
X.
DELLA DIFFERENZA
MAESTRO Vengono dalla (Sadhana) di ognuno e dalla (Sankalpa). Se hai mangiato un mango ti ritorna il suo sapore. Come impedirlo? Lo stomaco ti rimanda il profumo di quello che hai mangiato.
X.
DELLA LIBERAZIONE
quello stadio, a chi non preparato, abbandoner ogni (Sadhana), non rispetter pi regole n ordini e perder il senso del bene e del male. (Queste cose devono esser solo rivelate da un Guru o per ordine del Signore). Coloro che hanno la sete e la determinazione di sottoporsi alla disciplina, ovviamente, possono chiederlo, ma non basta solo ascoltare e poi ripetere: Tutto Uno; bisogna mettere in pratica. DISCEPOLO Swami Shankara aveva detto: Se penetri il senso occulto del mondo, come una citt vista in uno specchio. Questo modo di vedere, che il (giagath), il mondo irreale, che tutto (Maya), solo per gli (Jnani) o anche per la gente comune? MAESTRO Locchio dello (Jnani) vede tutto come (Brahma)! l(Ajnani), chi non ha (Jnana) non capir, qualunque cosa gli si dica. Perci tutte le (Sastra) sono fatte a beneficio dei mediocri.
DISCEPOLO Allora la (Viciara Marga), la Via della Ricerca (del S) include tutte le (Sadhana)?
MAESTRO S. Linsegnamento del (Vedanta) gira tutto attorno alla domanda Chi sono io? Per fare questa indagine sono qualificati solo coloro che sono muniti dei (Quattro Strumenti). Lo scopo di questi quattro la realizzazione che (lAtma) reale e che tutto il resto irreale, e anche di discriminare tra (lAtma) e tutto il resto. DISCEPOLO Come lo si pu realizzare, Swami? MAESTRO Con lindagine sulla natura dell(Atma)! Fai prima tutti i tipi di (Sadhana), e poi inizia lindagine. Ai bambini si insegna lABC, nevvero? Anche gli studi di laurea consistono nellABC ... e nelle permutazioni delle pag.83
DISCEPOLO C qualcuno che giunge al (Samadhi). Nel (Sama-dhi) esiste tutta questa indagine?
MAESTRO Come ci potrebbe essere indagine nel (Samadhi)? Se dormi sodo pensi al mondo che ti circonda? lo stesso nel (Samadhi).
X.
DELLA LIBERAZIONE
XI.
DEGLI OSTACOLI ALLA CONOSCENZA DISCEPOLO Swami, ho un dubbio; posso fare una domanda? MAESTRO Perch mi chiedi il permesso?
DISCEPOLO Alcuni dicono che (Brahman Asthi Bhati Priyam): che cosa vuol dire? Che rapporto hanno questi nomi con (Brahman)? MAESTRO il tuo dubbio tutto qui? Asthi significa ci che e Bhati ci che risplende, mentre Priyam, non lo sai? Ma s che lo sai, significa gradevole, desiderabile, soddisfacente. Tutto ci che per te (Priyam Brahman). Se vuoi molto bene al tuo cane, anche quel cane (Brahman). Il cane ha un nome e una forma. Se elimini il tuo nome e la tua forma e il nome e la forma del cane, resta solo (Brahman). Nome e forma sono ostacoli sorpassati, (Bhautha prathibandha). In tutti i molteplici nomi e forme solo (Brahman) immanente, e devi saper riconoscere questa essenza in tutto. Questa essenza (Asthi); la conoscenza del conoscente (Bhati), la Luce, lo splendore raggiante. Anche questo (Brahman). Esiste il desiderio di vederlo, di sperimentarlo, di cercarlo? Ci si deve a (Priyam), allattivit, al fascino. Queste tre sono caratteristiche basilari di (Brahman), figliolo. pag.87
DIALOGHI CON SAI DISCEPOLO E quel (Satcitananda) di cui si parla, cos? MAESTRO la stessa cosa di (Asthi-Bhati-Priyam). DISCEPOLO Swami, dato che (Priyam) lamabilit la natura di (Brahman) e che tutto (Brahman), non dovrebbe essere amabile tutto? Per gli scorpioni, i serpenti e le belve non sono amabili! MAESTRO Pu darsi che tu non riesca ad amarli, va bene; ma non credi che si amino fra loro? Un ladro pu piacere a un altro ladro; un devoto a un altro devoto; ognuno ama chi della sua specie. DISCEPOLO Non capisco bene, Swami. Dammi un esempio di questo (Asthi-Bhati- Priyam) preso da questo mondo, se ce n qualcuno! MAESTRO Figlio caro, perch dici se ce n? Se tutto (Brahman), dove mai non c un esempio di questo? Bene, tu vai al cinema. Il film esiste sopra lo schermo; persiste,. Questo (Asthi). Chi lo vede e lo capisce? Tu; cos (Bhati). Vanno e vengono nomi e forme piacevoli, amabili, (Priyam). Anche se le rifiuti e non ti lasci ingannare da esse, lo schermo rimane. Qui conviene notare una cosa. Le immagini cadono sullo schermo per mezzo di un fascio luminoso che viene da un piccolo foro della parete della cabina di proiezione. Se la luce non fosse opportunamente concentrata, le immagini non si vedrebbero; lo schermo sarebbe bagnato uniformemente dalla luce. Cos, finch il mondo visto attraverso il piccolo pertugio della mente umana lo si conosce come il multiforme e policromo Creato; se invece si riversa la luce diffusa di (Atmajnana), e lo si vede attraverso (lAtma) sar Luce Una e Illimitata, e non si vedr pi nessuna figura individualizzata. pag.88
XI.
Vale a dire che tutto sar conosciuto come il (Brahman) Uno e Indivisibile, capisci?
DISCEPOLO Lho capito con chiarezza, Swami; adesso so che cosa vuol dire ostacoli superati, che vengono dal passato. Quali sarebbero gli ostacoli del presente? MAESTRO Bene, te lo dir. Questi sono di quattro tipi: attaccamento agli oggetti dei sensi, cinico scetticismo, ottusit di comprensione e orgoglio assurdo. Il primo la causa dellattaccamento agli oggetti dei sensi; il secondo scoprire significati erronei nellinsegnamento del (Guru). Il terzo causa confusione perch non si capisce ci che il (Guru) insegna; e lultimo ostacolo quello di sentirsi un grande dotto, un (pandit) o un asceta, condendo il corpo e i sensi con (lAtma). DISCEPOLO E gli ostacoli del futuro? MAESTRO Oh, vengono sempre dalle cattive azioni! DISCEPOLO Come li possiamo affrontare, Swami? MAESTRO Non a tutti possibile. Laspirante pu fino a un certo punto prevedere il danno e le sue origini. Esso crea un desiderio, travestito da piet. Allora lo puoi riconoscere come un ostacolo del futuro. difficile premunirsi cos con lo sforzo di una sola vita; ce ne vogliono molte per acquistare questa capacit.
DIALOGHI CON SAI vite. Non ci potremmo riuscire senza tutto questo fastidio? MAESTRO Laspirante, ragionando su di essi pu evitare di esserne colpito. Altrimenti, gli occorrono molte vite. DISCEPOLO Swami, come faccio per liberarmi dagli ostacoli del presente? MAESTRO Per mezzo di un (Karma) (comportamento) adatto. Lattaccamento agli oggetti pu essere superato con (Sama, Dama, Uparathi e Thithikscia): purezza, autocontrollo, ritenzione dei desideri e sopportazione della sofferenza. Lottusit dellintelligenza pu essere eliminata con la ripetizione dellascolto. Il cinismo scettico pu essere eliminato con la riflessione costante sulle cose udite. Lorgoglio assurdo svanir con gli insegnamenti ricevuti. DISCEPOLO Swami, pare impossibile riuscire in tutto ci! Che cosa pu giovare a rendere un p pi facile limpegno? MAESTRO Caro ragazzo, per conoscere qualcosa occorre (Vijnana) (conoscenza), (Ajnana), invece, ti rende ignorante. Lo sapevi? DISCEPOLO C molta gente che dice un sacco di cose su (Jnana e Ajnana); vorresti dirmi che cosa c di fondamentale in queste due cose? MAESTRO Adesso sei tornato ancora al primo gradino. (Ajnana) quellatteggiamento mentale che si rivolge agli oggetti esterni; (Vijnana) invece quello che si rivolge al Soggetto Interiore. (Ajnana) ha anche nome (Manas) e pag.90
XI.
(Ciththam) Quando invece lazione e latteggiamento sono volti verso linterno, il loro nome (Buddhi e AnthahKaranam). DISCEPOLO Alcuni dicono che lo (Jnani) deve avere solo due cose: il desiderio di raggiungere laltro mondo e il gravame del (Karma) passato. vero? MAESTRO Tanto lo (Jnani) quando (lAjnani) hanno desideri, assenza di desideri per laltro mondo e il legame del (Karma) passato. Per lo (Jnani) non ha la coscienza di essere lagente, e quindi non resta legato (dal karma) mentre (lAjnani) ritiene di essere lagente, e cos resta legato; ecco la differenza. Non ti ho gi detto che la mente la causa della schiavit e anche della Liberazione? La mente la causa di tutto.
DISCEPOLO Mente, mente, continuano a dire. Ma che cos? Qual la sua forma?
MAESTRO La sua forma cognizione, comprensione. Se tu conosci la base di questo conoscere per te non esister pi alcuna schiavit!
XII.
DEL MONDO SOTTILE E GROSSOLANO
NELLA GHITA
DISCEPOLO Swami, nell(Adhyatmika Sabha), a Venkataghiri hai detto certe cose che non ho capito bene, posso chiederTi di spiegarmele ora? MAESTRO Sono felice quando qualcuno mi chiede spiegazioni. Hai tutto il diritto di farlo. DISCEPOLO Hai parlato di (Sthula Rupa) e di (Sukshma Rupa), la forma grossolana e la forma sottile, sono delle caratteristiche solo di (Manas), o anche di tutto il resto? MAESTRO Sono caratteristiche di tutto; in effetti, tutti i nomi e le forme che esistono allo stato grossolano esistono anche allo stato sottile. Perch? Il grossolano c solo per farti capire il sottile! DISCEPOLO Allora, Swami, il firmamento che noi vediamo lo (Sthula-akasa) di un (Akasa) sottile? MAESTRO Figlio caro, tutto ci esiste in quell(Akasa) sottile. Questo (Sukshma Akasa) tanto impercettibile e onnipervadente quanto la (Sthula Akasa). DISCEPOLO Come si chiama? MAESTRO Il suo nome (Sukshma hridayakasa), il firmamento sottile del cuore. pag.93
MAESTRO Certo! Chi dice di no? Senza di esso, come potrebbe esserci tutto questo splendore, tutta questa luce e tutta questa sapienza? DISCEPOLO Qual il suo nome, Swami? MAESTRO Se il cuore (lAkasa), il sole ovviamente il (Buddhi), lIntelletto che illumina questo Cielo. Lo splendore del (Buddhi) forte quanto i raggi del Sole; dunque il Sole sottile (Buddhi). DISCEPOLO Allora possibile che nel cuore sottile ci sia anche la forma sottile della Luna? MAESTRO Perch mi fai una domanda per volta? Non te lho detto fin dal principio? Ogni nome e ogni forma grossolana hanno il nome e la forma sottile che loro corrisponde. La forma sottile della Luna (Prema) che piace al cuore per la frescura dei suoi raggi. LAmore la forma sottile della Luna. DISCEPOLO Scusami, Swami: i Pandava e i Kaurava si sono combattuti, vero? Quale fu la guerra sottile fra quei Pandava sottili contro i loro nemici, i Kaurava sottili?
XII.
GHITA
forma sottile, continua ancor oggi, tra le qualit malvagie, i Kaurava, e quelle buone. I cinque fratelli Pandava sono (Sathya, Dharma, Shanti, Prema e Ahimsa), mentre quelle cattive sono unorda e unorda erano anche i Kaurava. Ogni persona sta combattendo questa guerra, sotto il proprio (Haridayakasa) in ogni momento. DISCEPOLO Swami, si dice che i Pandava erano figli del re Pandu, e i Kaurava erano i rampolli del re Dhritharasthra. Oggi come li possiamo riconoscere, nella loro forma sottile? MAESTRO Entrambe le fazioni si disputano il regno dello stesso cuore, e in ognuno sono (Ajnani e Sujnani), la Personalit Ingorante e la Personalit Saggia. Il cieco re Dhritharasthra la prima, e il saggio Pandu il padre delle cinque buone qualit, hai capito? DISCEPOLO E quei milioni di soldati e di carri in quella guerra, e i sudditi,chi sono in questo conflitto sottile? MAESTRO Certo che ci sono tutti, nelluomo. Sono i milioni di impressioni e di sentimenti. I dieci (Indriya) sono i reggimenti e i cinque sensi sono i carri. In ogni cuore si combatte questa perpetua guerra tra il Bene e il Male, tra i Pandava e i Kaurava. Ti chiaro? DISCEPOLO Bene; ma chi Sri Krishna in questa guerra sottile; Lui che si teneva neutrale in questa lotta per il potere? MAESTRO Non lo sai? Egli il Testimone, (lAtma). Egli il (Sarathi) del carro di (Giva). DISCEPOLO Altra domanda: a quei tempi tutta questa gente aveva per capitale Hasthinapura. Qual la (Hasthinapura) delluomo? pag.95
XII.
GHITA
sudditi sono le illusioni, le quali spingono alla battaglia luomo. Se i sudditi sono pochi, non si fa la guerra. Perci spogliati dei sudditi, che sono le tue illusioni, dei sentimenti di io e di mio, e godrai di una pace indisturbata, ragazzo mio! Adesso vai, e lascia che ti dica che coltivare dubbi di ogni genere unillusione anche quella, (Vyamoha); cerca di liberarti anche da questa caratteristica! Vai, e torna tra qualche tempo. pag.97
MAESTRO Rama (lAtma), venuto nel personaggio della (Givi), indossando labito chiamato corpo. DISCEPOLO Perch Egli come (Sankalpasiddha), la cui Volont prevale e, nonostante la sua onnipotenza, deve soffrire tanto? MAESTRO tutto una commedia: il Suo (Lila), un gioco. Cosa sono per Lui la gioia e la sofferenza? Egli (Anandaswarupa), e non le conosce. Con la Sua Volont di creare (Maya) Egli pu produrre tutto. Ha inscenato il (Ramayana) sul palcoscenico del mondo. Egli stesso ha preso una parte e ha dato una Forma diversa a ogni (Guna). Il (Ramayana) avviene anche oggi, in ogni cuore. Rama, nel Cuore come (Atmarama), vede tutto come un testimone. pag.99
DIALOGHI CON SAI DISCEPOLO (Ramayana)? Ma, linerte materia, la (Givi), che parte ha in questo
MAESTRO Questo (Giada) riceve la (Ciaitanya) Attiva, ossia la Conoscenza di (Brahman. Ciaitanya) nasce col nome di Sitha; e il Giada-Ciaitanya diviene una unica entit. lunione (Sitharama). Finch il (Giada) e la (Ciaitanya) sono Uno, non ci sono problemi; tutto il guaio nasce dalla loro separazione. DISCEPOLO Come avviene ci, Swami?
MAESTRO Sitha, che la (Brahmajnana) (cio la conoscenza di Brahma), si allontana dall(Atma) sotto forma di (Giva). Rama ha recitato in questo modo per mostrarcelo. Se si perde Sitha, ossia (Brahmajnana), si finisce per vagare nella foresta delle tenebre. DISCEPOLO Se cos , Swami, perch Lakshmana (il fratello di Rama), sta sempre con Lui? A che cosa corrisponde Lakshmana nella nostra vita? MAESTRO Non si deve esser soli nel buio della giungla della vita, ma aver sempre al fianco (Manas) (la mente), ed per questo che Lakshmana sta sempre accanto a Rama. DISCEPOLO Nel (Ramayana) compaiono Vali e Sugriva. Chi sono?
MAESTRO Vagando nella foresta sopravviene la disperazione, ma anche il discernimento. Tra loro esiste un odio feroce. La disperazione devessere eliminata e solo allora si avr il successo. La disperazione Vali e la discriminazione Sugriva. pag.100
XIII.
RAMAYANA E BHAGAVATHAM
MAESTRO la personificazione del Coraggio, che di grande aiuto per distruggere la disperazione. Con il suo aiuto possibile attraverso lOceano dellIllusione e Rama ha dimostrato che si pu costruire il (Sethu), il ponte, quando Hanuman al Suo fianco.
DISCEPOLO Dopo aver attraversato lOceano delle Illusioni che cosa ci attende?
MAESTRO Sai che cosa ha fatto Rama dopo di aver passato il ponte? Ha conquistato (Moha), lIllusione, e ha ammazzato Ravana e Kumbhakarna: il (Ragioguna) e il (Thamoguna). Il fratello rimasto, Vibhisana, che corrisponde a (Satwaguna), fu coronato Re. I personaggi dei tre fratelli Ravana, Kumbhakarta e Vibhisana illustrano i caratteri dei tre (Guna). DISCEPOLO Dopo cosa dobbiamo fare?
MAESTRO Che cosa, chiedi? C il raggiungimento di Sitha, che (lAnubhavajnana), la (Jnana) ottenuta in questa vita con lEsperienza. Unite di nuovo, (Giada e Ciaithanya), ecco la (Pattabhisceka), lIncoronazione, ossia la (Givanmukthi), la Salvezza dellanima. Perci linsegnamento fondamentale del (Ramayana) questo: La Giva, Manas, Jnana, la disperazione, la discriminazione, il Coraggio, lIllusione, Ragias, Thamas e Sattwa si presentano ognuno con una diversa forma; e si deve imparare il modo di dominare o di acquisire codeste qualit. Tutto ci fatto dall(Atma), venuta con la Forma e il Nome di Rama, con la Sua azione, la Sua condotta, la Sua direzione e la Sua guida. Quindi il (Ramayana) non terminato in quei giorni, ma finch in ogni vita c la lotta per il raggiungimento lungo queste vie della (Anubhavajnana) pag.101
DISCEPOLO Hai detto, Swami, che ogni (Guna) e ogni (Indriya) una forma separata, nel (Ramayana). Mi sorprende un p che anche i Sensi possano prendere una forma! Nei due (Ramayana) quello grossolano e quello pag.102
XIII.
RAMAYANA E BHAGAVATHAM
sottile, sotto che forma appaiono i Sensi? Vorresti aver la bont di dirmelo? MAESTRO Qualunque (Guna) o Qualit si voglia, come potrebbe eprimersi se non per mezzo dei Sensi? I (Guna) sono allevati nei sensi. I Sensi dAzione sono cinque, e cinque sono i Sensi della Conoscenza. Con laiuto della (Manas), questi dieci creano gli attaccamenti, altrimenti non esisterebbe lunione. Nato in (Maya), cresciuto in (Maya), la missione delluomo di dominare (Maya), detto. Cos pure la (Giada Ciaithanya), nata nei Sensi, cresciuta nei Sensi, deve dominare i Sensi. Questa la loro caratteristica basilare, non lo sapevi? Rama, la (Givi) di che Figlio? Di re Dasaratha, che il simbolo dei Dieci (dasa) (Indriya, Dasendriya). Qualunque (Guna), o (Rupa) prendiamo in considerazione, non possiamo slegarlo dai Dieci Sensi. I Dieci Sensi, cinque di Conoscenza, (Jnanendriya), e cinque dAzioe, i (Karmendriya), sono tutti riassunti nella forma di (Dasaratha). DISCEPOLO Dasaratha ebbe quattro figli; che cosa rappresentano, Swami?
MAESTRO Dai Dieci Sensi possono aver origine non solo quattro, ma qualunque numero di Qualit (Guba) e di (Rupa) (Forme). Ma solo i principali che sono quattro, a simbolo delle quattro facce del Signore, ebbero origine per Sua volont. Essi nacquero come Rama, Lakshamana, Bharatha e Sathrughna. Nella loro forma sottile essi sono (Sathya, Dharma, Santhi e Prema) (Verit, Azione giusta, Pace e Amore), le quattro Facce del Signore. DISCEPOLO Tra essi, che (Sathya)? E quali (Dharma, Santhi e Prema)? pag.103
DIALOGHI CON SAI MAESTRO Non lo puoi scoprire da solo? Rama (Saqthya Swarupa); mentre La condizione e gli onori devono andare a chi ne ha diritto, non a me, disse Bharatha, e ci mostra che egli (Dharmaswarupa). Lakshmana, che diede fede totale all(Atma), ossia a Ramaswarupa, convinto che non c (Ananda) pi dolce della sua costante compagnia, seguiva sempre Rama, e cos egli (Premaswarupa). Satrughna, che non aveva nessuna ambizione e seguiva le tracce degli altri tre fratelli, calmo e impenetrabile, (Santhiswarupa): chiaro? DISCEPOLO S, Swami, ma i quattro nacquero da tre madri, che cosa esse rappresentano? MAESTRO Come ho detto prima, nato in (Maya) resciuto in (Maya), luomo deve trascendere (Maya); e cos si nasce dai (Guna), si cresce fra i (Guna), e alla fine si devono trascendere i (Guna). Proprio per dimostrarlo,le tre madri rappresentano i tre (Guna): Kausalya (Satwoguna), Kaikeyi il (Ragioguna), e Sumithra (Thamoguna), come dimostrato l dal loro comportamento nella storia. Dasaratha, che impersona i dieci sensi, maritato con codesti (Guna), ed perci (Indriyagunaswarupa). Poich luomo non pu facilmente afferrare la Verit per mezzo dei sensi e dei (Guna); il Signore gliela insegna in tutto il (Rmayana) in tanti modi; e lo sta facendo anche adesso. In quel giorno il Signore esegu il (Ramayana) a livello grossolano, ed oggi Egli esegue il (Sukshmaramayana) sul palcoscenico del cuore umano. DISCEPOLO Swami, il senso occulto del (Mahabharatha) e del l(Ramayana), che hai spiegato veramente interessantissimo. Se si va a fondo, che altro ci si pu trovare? La loro vicenda si svolge in ogni cuore attraverso le azioni e le reazioni di (Manas, Cittham e Buddhi). Hai detto che pag.104
XIII.
RAMAYANA E BHAGAVATHAM
avviene lo stesso per la (Bhagavatham): me Lo vorresti spiegare? MAESTRO Vedi, la (Bhagavatham) diversa dagli altri due; non ha n qualit n forma. Tratta dell(Atma), che trascende e sta dietro le qualit o (Guna), i sensi o (Indriya), la (Manas) e la (Chiththam); tratta dei poteri e delle gesta dell(Atma), e delle sue apparenti attivit, i (Lila). La (Bhagavatham) contiene le storie delle Incarnazioni di ci che il Testimone di Tutto. DISCEPOLO Quali sono le Forme che Egli assunse? E perch le assunse?
MAESTRO In realt Egli tutte le Forme, (Sarvaswarupi), e non c limite al numero e alla natura delle Sue Forme; c per qualcosa da dire nei confronti di ci che accaduto. Brahma, Vishnu, Maheswara, Matsya, Kurma Varaha, Vamana, Narasimha, Rama e Krishna sono le Sue Incarnazioni. Al fine di attuare la Creazione, la Conservazione e la Distruzione del Mondo, per punire gli iniqui e proteggere i giusti, Egli assunse la Forma che designa quale la pi adatta al momento e allo scopo che Egli si proposto. Realizzato questo proposito, Egli come era prima, il Testimone, l(Atmarupa). DISCEPOLO Anche Rama e Krishna punirono i malvagi e protessero i buoni, non vero Swami? Perch allora nel (Mahabharatha) e nel (Ramayana) dici che esiste (Gunaswarupa) e nella (Bhagavatham) non c? MAESTRO Vedi, i (Guna) hanno principio e fine, ma l(Atma) non ne ha. Anche Rama e Krishna essenzialmente non hanno qualit, e hanno dimostrato come, senza esser dotati di (Guna), si possono tenere i (Guna) sotto pag.105
MAESTRO La stessa che c fra (Maharagia) (Imperatore), (Yuvaragia) (Principe Ereditario Incoronato) e (Kumararagia) (Principino, presunto Erede). (Bhagavantha), il Signore, il (Maharagia); il (Bhagavatha) viene secondo perch procede dal Signore col grado di (Yuvaragia); il (Kumararagia) dipende dai due, e perci il (Bhaktha). Il grado di (Kumararagia) non un grado qualunque; pu anche meritare la posizione di (Maharagia). Tutti gli altri sono inferiori a questi tre. Coloro che non si elevano al pag.106
XIII.
RAMAYANA E BHAGAVATHAM
E allora gli (Yoghi), gli (Jnani), gli asceti non lo meritano?
grado di (Bhaktha), cio di (Kumararagia) non hanno diritto di essere ammessi alla Corte del (Maharagia). DISCEPOLO
MAESTRO Chiunque, se non ha (Bhakthi), lamore per la Verit Suprema, come potrebbe esser divenuto uno (Yoghi), uno (Jnani) o un asceta? Tutti costoro hanno (Bhakthi) in ugual misura. Prendi quei dolci che si chiamano (lass, gilebi e Mysore pak) e tutti gli altri; in tutti, per dare il dolce c un ingrediente comune, lo zucchero, non vero? Quindi anche per queste tre vie c una componente comune, la dolcezza del Nome di Dio, la (Bhakthi). Se manca diviene assurdo perfino il loro nome! DISCEPOLO Unaltra cosa, Swami! possibile giungere vicino al Signore solo con la fede in Dio e facendo, con tale fede, (GIapa, Dhyana, Bhagiana e Pugia)? Non sarebbe possibile arrivarci anche per la via della Verit, del (Dharma) e del (Prema), del servizio al prossimo? MAESTRO Come potrebbero nascere le tendenze che dici senza il timore del male e di Dio? Sono ordinarie e comuni queste vie e le qualificazioni che occorrono per seguirle? No, esse sono le porte allappartamento interiore del Signore. Coloro che sviluppano codeste qualit sono amici, ma coloro che le praticano insieme con la devozione al Nome e alla Forma diventano parenti: ecco la differenza. La meditazione sul (Nama) e la (Rupa) serve anche a irrobustire i (Guna). Senza questo fondamento i (Guna) non possono divenire forti e puri. Il Nome e la Forma del Signore tolgono la scoria dalle qualit umane. pag.107
XIII.
RAMAYANA E BHAGAVATHAM
ambedue le forme: nella forma grossolana e in quella sottile. pi sottile del sottile, pi grossolana del grossolano; non ha limiti n misura. Il (Ramayana) e il (Mahabharatha) sono (Ithihasa) o storie epiche. La (Bhagavatham) differente, essa descrive l(Atma), istruisce sulla via della (Bhakthi). Non pu mai finire, il sipario non cala mai. questo il significato della (Bhagavatham). pag.109
XIV.
DEI FALSI MAESTRI
DISCEPOLO Vorrei che mi togliessi dal capo un grosso peso, Swami. Per quanto cerchi di dimenticarmene, dovunque mi volga, esso mi fa male; non odo che quello! Come me lo posso togliere dalla mente? Poich non ci riesco mi rivolgo a Te. Non vorrei essere frainteso; Ti prego, dammi una risposta diretta, se lo farai sar tolto un grosso peso dal capo di quelli come me, e aumenter lentusiasmo per la (Sadhana). Se no temo molto che potremmo perdere anche quel p di fede che abbiamo nel Signore e perfino diventare degli atei. La Tua risposta ci pu essere di immenso aiuto, a me e a tutti i (Bhaktha) del mondo. Perci Ti scongiuro di spazzar via i miei dubbi e di dirmi, ben chiaramente, la Verit.
XIV.
un (Sanyasi) che non abbia qualche desiderio. Se i (Sanyasin) hanno tante voglie, come criticare i (Grihastha) per le loro? Dovunque vada sento dei (Sanyasin) che chiedono: (Money, money, money)! MAESTRO Veramente, il (Sanyasi) non deve avere nessun desiderio, come hai detto. Gli appetiti e lavidit sono i loro peggiori nemici ed essi non dovrebbero avere il minimo contatto con essi. Dovrebbero accettare solo quel poco di cibo che gli si d, dovunque gli venga offerto, e basta. Non devono desiderare altro; il loro voto, la regola. Non devono avere nulla a che fare col denaro. DISCEPOLO Per, Swami, scusa. Io li vedo perpetuamente in cerca di soldi. Non c nessun padre di famiglia che stia dietro ai soldi come loro! Speculano sui loro discepoli e spillano loro i guadagni duramente procurati, e chi na d viene condannato. Va bene questo, giusto, Swami? Sono dei (Guru) questa gente? MAESTRO Nessuna persona sensata direbbe che queste cose sono giuste. Come potrei dirlo io? Ma perch non chiedi loro: Signori, che bisogno avete di soldi? Non forse un male che voi abbiate tanta smania di denaro e di quello che viene dal denaro?.
DIALOGHI CON SAI MAESTRO Il (Guru) deve impegnarsi nel progresso dei discepoli che si affidano alla sua guida e non in quello dell(Ashram). (Lashramita) pi importante dell(Ashram). Linteresse e lansia per l(Ashram) diventa un grosso (Sramam), onere. A causa di ci la gente perde anche quel poco di fede e di devozione che ha e diventa atea. I (Guru) di questa fatta, invece di essersi liberati da ogni legame si sono aggiogati ancora di pi e sono diventati come bestie di soma. Dammi retta, figliolo, non guardarli neppure i (Guru) che premono sui discepoli per spillar quattrini; tienti il pi lontano possibile da loro, per non perdere la Fede. DISCEPOLO Siamo andati da loro nel desiderio di apprendere le cose supreme della vita e di conoscere la Via che conduce al Signore; li abbiamo cercati, ignari di entrare nella fossa dei serpenti; e, sotto il saio ocra, abbiamo trovato le vipere! I loro desideri di grandezza per l(Ashram) non sono anchessi sbagliati Swami? Se vogliono servire la gente in quel modo, si presentino come gente comune, coi loro nomi originali, e vadano a raccoglier fondi e li spendano senza tanti orpelli! Farsi chiamare (Sannyasin), e con addosso quel saio, con una (Upadesa), prendere un sacco di voti quando si fanno iniziare al monachesimo, dire di aver rinunziato a tutti i desideri ... e poi mettersi ad accumulare, non sacrilegio? MAESTRO Luomo pu esser sacrilego, ragazzo mio, ma lideale mai! E lideale del (Sanyasin) non potr mai essere intaccato. Non portare con te questa idea. Naturalmente nel mondo di questi tipi ce ne sono, ma non li devi includere nella categoria dei (Sanyasi) o degli (Swami). Non hanno niente a che fare con essi, e dandosi laria di pag.114
XIV.
esseri (Sanyasi) o (Swami) fanno solo il male dei loro allievi. Non li devi degnare di un solo pensiero. DISCEPOLO Va bene, Swami. Ma ce ne sono che hanno edificato dei grossi (Ashrams) e sono riconosciuti come dei (Guru); giusto o no che abbiano desiderio di avere del denaro? MAESTRO Perch lo domandi? Queste persone hanno dei segni speciali, come corna in testa o simili? In realt costoro devono essere pi cauti di tutti. Hanno molti allievi e devono mettercela tutta affinch i giovani acquistino le attitudini giuste e siano completamente immersi nella contemplazione del Signore, in caso contrario farebbero molto danno. Se il (Guru) pone massima attenzione al progresso spirituale e alla gioia interiore dei discepoli, saranno proprio questi ultimi a darsi da fare per linteresse dell(Ashram). Non si deve fare nessuna pressione. Se invece, dimntico del loro progresso, egli chiede soldi a gran voce, tassando sia i discepoli, sia i suoi devoti per lo sviluppo del suo (Ashram), finisce per perderlo! Il discepolo perder la sua devozione e il (Guru) perder il suo istituto! Che bel risultato! DISCEPOLO Inoltre, se qualcuno gli dice che fanno male, si inviperiscono e minacciano punizioni severe. giusto, Swami? MAESTRO una colpa in pi. Come potrebbe esser giusto? Non corretto per un (Guru) colpire il cuore di un discepolo, ma deve compiacerlo e soddisfarlo. Chi minaccia ed estorce non un maestro, ma un maldestro (nel testo inglese: not teachers, but cheaters); non sono pastori, ma lupi. pag.115
DIALOGHI CON SAI DISCEPOLO Allora, che cosa consigli di fare? Come trattare con loro? Ti prego, dimmelo!
MAESTRO Caro figliolo, non parliamo pi di gente che ha perso la sua strada, ma della tua strada. Smetti ogni contatto con simili persone e vai solo dove non c lussuria, n avidit, n altri desideri. Cerca un (Guru) deve avere queste qualit, ricordalo; se ci sono queste qualit, vai da lui e sii felice. Se non trovi un posto cos, medita su Dio dentro di te. Fai (Dhyanam e Bhagiana), perch sufficiente; non occorre cercare altri posti. Ogni volta che hai del tempo libero, leggiti dei buoni libri e anche da questi estrai solo quanto ti occorre e scarta il resto. Stai in guardia e non farti accalappiare da reti o da trappole di nessun genere.
XIV.
DISCEPOLO Va bene, Swami. Ma ho ancora un piccolo dubbio. Com che questi grossi (Guru), pozzi di dottrina, capaci di parlare per ore, non si rendono conto di questo? Questi granduomini non possono vedere da s i loro errori e correggersi.? MAESTRO Vedi, anche un solo grammo desperienza utile, ma una tonnellata di cultura pu essere utile. Molta gente parla per ore nelle Universit e non fa che ripetere quello che ha imparato a memoria. Si pu diventare grandi solo per merito della lunghezza o della magniloquenza dei propri discorsi? come rivomitare il pranzo. Dovete vedere quanto di quello che predicato vien messo in pratica, e se quelli che danno consigli li seguono essi stessi. Se non sei capace di evitare di fare una cosa, non chiedere agli altri di evitare di farla. Quindi, per quanto istruita sia una persona, se non mette in pratica ci che dice di sapere, come se girasse a vuoto. ovvio che queste qualit che ho detto non si dovrebbero trovare solo nei (Guru), ma in tutti. Quindi smettila di parlare degli altri se agiscono bene o male; accresci la fede e la devozione in te; rafforza la disciplina per la meditazione sul Signore; impegnati in opere benefiche; parla solo di ci che porta bene; adora il Signore e tienilo nella memoria; fai (Giapam e Dhyanam). Se sei cos impegnato non preoccuparti affatto di ci che giusto o errato per gli altri. DISCEPOLO Swami, hai spiegato meravigliosamente il rapporto fra il (Guru) e lo (Sishya) (discepolo). Se per guardiamo lo stato attuale, colui che rivela la realt non piace a nessuno. Come dici, molti (Guru, Swami e Sadhu) si comportano male e in molti modi rovinano la fama di pag.117
XV.
DELLA MEDITAZIONE
DISCEPOLO Swami, ho qualche dubbio sullargomento di (Dhyana) (meditazione) di cui stai scrivendo; posso farTi una domanda? MAESTRO Ma certo che mi puoi fare domande per dissipare i tuoi dubbi. A te fa bene e a me fa tanto piacere. DISCEPOLO Alcuni praticano (Dhyana) ma non riescono a sapere se hanno fatto progressi o no. Cosa mi puoi dire a questo proposito? MAESTRO Il progresso nella (Dhyana) il raggiungimento di (Echeggiata), Concentrazione. Ognuno pu giudicare da s, senza difficolt, qual il progresso che ha fatto nella concentrazione, no? DISCEPOLO Certuni dicono che nella (Dhyana), vedono ogni sorta di cose, o sentono tanti tipi di suono. Questi sono segni di progresso? MAESTRO Sono illusioni, e la ostacolano. Danno presunzione e disperdono la concentrazione. La distrazione per visioni e suoni non segno di (Dhyanam). DISCEPOLO Che cosa bisogna fare quando ci accade?
MAESTRO Non permettere che la mente si rivolga ad essi e non perdere mai di vista la forma Divina che ci si pag.119
DIALOGHI CON SAI raffigurati. Convinciti che queste illusioni sono solo ostacoli destinati a distogliere lattenzione dalla forma scelta. Se lasci che queste visioni e questi suoni si intrufolino, ti annebbieranno la forma Divina, aumenter il tuo (Ahmkara) (ego) e perderai la strada. DISCEPOLO progresso! Eppure, Swami, alcuni dicono che quelle cose sono segni di
MAESTRO Questo vuol solo dire che quei tali non praticano (Dhyana) in modo giusto! Inoltre, dato che non sanno cos (Dhyana), ingannano i loro discepoli, compiacendoli. tutto il loro guadagno. DISCEPOLO Allora vuol dire che (Dhyana) non ci porter a vedere il Signore?
MAESTRO Perch no? certamente possibile. Se fissi la tua attenzione sulla forma sublime e bella del Signore e ti concentri solo su di essa, riceverai la Sua Grazia in vari modi. Ci facendo possono intervenire molti disturbi, ma non devi lasciarti illudere e non dimenticarla mai. Dipingi davanti a te, immerso in essa, tutto il Creato. DISCEPOLO Come facciamo a vedere allora a che livello giunta la nostra (Dhyana)? MAESTRO Vuoi determinare il tuo progresso solo con dei numeri: livelli uno, due ecc.? La (Dhyanaswarupa) non ha n fine n principio, e la sua fruizione non si pu mai dire n completa n terminata. DISCEPOLO Allora (Dhyana) senza fine? pag.120
XV.
DELLA MEDITAZIONE
MAESTRO Ci che generalmente chiamata fine la dissoluzione dellego e la fusione di tutto nellunica forma. (Dhyana) non finisce mai.
MAESTRO Fa conto di aver preso un treno per giungere a un villaggio. Hai saputo che in quel villaggio c una stazione, e lungo il viaggio il treno si ferma a tutte. Ma tu non scendi dal treno con la valigia solo perch si fermato, vero? Se scendi non arriveresti dove vorresti e avresti molte difficolt compreso il ritardo. pi prudente, prima della partenza, prender nota di tutte le stazioni intermedie chiedendo i nomi a qualcuno pratico della linea. DISCEPOLO Pare che tutti siano dei viaggiatori sperimentati, su quella linea! Come fare a distinguere tra quelli che mentono e quelli che sanno? MAESTRO Certo, ci si deve pensare bene. Ognuno potrebbe aver percorso una sua linea speciale, mentre altri, per raccontare tutti i particolari hanno bisogno della carta geografica. Cos, non devi seguire le loro indicazioni su simili basi. Considera da dove sono partiti loro e donde dei partito tu; confronta litinerario che hanno percorso loro e quello che devi percorrere tu. E poi non pag.122
XV.
DELLA MEDITAZIONE
possibile chieder consiglio a quelli che sono arrivati, perch non tornano indietro al punto dove sei arrivato tu. Ecco perch non devi prenderti la briga di andare a cercare persone che ti raccontino le loro esperienze di viaggio. Il meglio ricorrere allaiuto e al consiglio dei veterani, che si trovano nella (Ghita), nelle (Sastra), nei (Veda), nelle (Upanisciad); poi affidati alle parole del Signore e segui (lUpadescia) degli (Avathara Purusha). Infine ci sono innumerevoli grandi uomini che ti possono guidare, ma solo fino al punto in cui sono arrivati, non oltre. Come potrebbero infatti parlare di cose che essi non hanno sperimentato? DISCEPOLO Bene; ma come possono tutti aver loccasione di trovare la strada e arrivare alla meta? MAESTRO Se sono destinati non avranno alcuna difficolt. Loccasione li andr a cercare; ricordi il detto Luomo che andava in cerca della liana ci inciamp mentre la cercava? Non aver dubbi, succeder. DISCEPOLO Swami, coloro che dicono che se nella (Dhyana) non ci sono visioni, luce e suoni vuol dire che non abbiamo fatto progressi, hanno allora torto! MAESTRO Non che abbiano torto, una loro idea. Forse hanno (Dhyanam) proprio per avere tali sensazioni, e cos le hanno. Sono cose che li illudono ed essi non sanno analizzare la verit che sottost alle loro visioni. Non si dovrebbe andare in cerca di tali illusioni passeggere!
XV.
DELLA MEDITAZIONE
che preferisci, e non limmagine del tuo (Guru). Il Signore di grado pi elevato del tuo (Guru), non credi? Certo, le parole del (Guru) ti son servite di base per cercare di attingere lorigine di tutte le cose; questo sar il coronamento e il frutto di tutto lo sforzo. Ti chiedono di trattare la gemma come un ciottolo, e il ciottolo come una gemma! Lo puoi fare per imposizione, ma nel tuo intimo credi che sia una cosa sincera? Non segno di (Dhyanam) aver una idea di dentro e laltra fuori. Finch codesto conflitto non s risolto e non esiste la stessa idea dentro e fuori, non ci sar n stabilit n successo in (Dhyanam). DISCEPOLO Ebbene, Swami mi va molto bene. Molti (Sadhaka) sprecano il loro tempo in una sedicente (Dhyanam) perch non sanno le cose a fondo. Per essi non ci sono leggi n limiti. Il Tuo consiglio mostra loro la Realt, e li mette sulla strada giusta.
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XVI. DELLA ILLUSIONE (MAYA) DISCEPOLO da tempo che desidero chiederTi certe cose per imparare dalla Tue risposte. Oggi ne ho loccasione. Questa (Manas) e questi principi sono categorie ignote a me. Il loro significato non mi chiaro perch non ne ho fatto lesperienza. Per, Swami, questa illusione del (Samsara) forte e fitta, come le nere nubi di un temporale. Cos quella forza possente che ci trascina? una cosa che mi disturba, mentre vedo persone che capiscono tutto chiaramente fin dal primo momento. Vorresti aver la bont di illuminarmi? MAESTRO Certo, ragazzo. La tua sofferenza nasce dalla paura, che ti fa vedere lombra di un assassino in un tronco dalbero. Cio stai confondendo il Non-duale, pieno, l(Adwaitha), il (Purna) che (Brahman) con una (Giva) separata e incompleta e soffri per questo errore. Questa la causa di tutte le tue sofferenze.
XVI.
discorsi superficiali. Anche se la sua (Cith), la sua coscienza, gli dice che la cosa che nega vera, la sua (Moha) lo spinge ad affermare che non esiste. Questo il bieco lavoro di (Abhan-avarana).
MAESTRO Te lho gi detto, non ricordi? Lincapacit di comprendere (Brahman) ... bench tu sia basilarmente (Brahman) ... questa (Ajnana).
XVI.
crea tutto questo panorama di nomi e di forme con laiuto di (Vasana). DISCEPOLO Bellissimo, Swami. Se stanno cos le cose, che differenza c tra lo stato di veglia e quello di sogno, in realt? MAESTRO Sono entrambi della natura dellillusione; in entrambi agiscono i (Vasana), solo che il (Giagath) unillusione stabile, mentre nel sogno unillusione instabile. Non c altra differenza. DISCEPOLO Swami, come si pu dire che questo (Giagath) irreale, se concreto e lo si pu sperimentare in tantissimi modi diversi? MAESTRO Esso unillusione che cela la realt allintelligenza; il (Giagath) una sovrapposizione su (Brahman) quanto lo sarebbe una serie di dipinti su di una parete. DISCEPOLO Si dice che (Avidya Anadi) (senza principio), vero? E allora perch ne parlano tanto male? MAESTRO Essa lillusione che nasconde la Realt. La (Anadi Avidya) ha fine quando spunta (Vidya). perfettamente logico. Le Tenebre sono distrutte dalla Luce. Ogni oggetto ha cinque componenti: lorigine, la natura, la funzione, la durata e il risultato. Solo nel caso del (Paramatma) non possono essere enunciati, bench tutto ci che nasce da Lui le abbia. Solo (Maya) non ha origine spiegabile. Essa ha in s la sua prova; in (Brahman), con (Brahman: An-adi). Non si pu trovare la causa per la quale essa si manifesti con tanta foga lussureggiante. Come la bolla sorge per la forza della sua natura, cos dallIllimitato, dal Pieno, dal (Paramatma) sorge una forza che prende la forma di (Namarupa). Ecco tutto. Solo pag.131
XVI.
(Perch avete passato con Me queste lunghe ore? Per udire le Mie parole! Non lasciate che tutto codesto ardore, finita la lezione, vada perduto. Avviatevi lungo il sentiero delleterna legge del Dharma e quando, per questa via, la vostra vita sar trasformata in una lunga preghiera, dimenticate tutto, nellestasi della gioia divina. Chiunque studi e comprenda Questo nostro dialogo pieno Di insegnamenti sul Dharma Compie un sacrificio E con esso Mi adora).
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Finito di stampare nel mese di settembre i989 da Arti Grafiche Decembrio - Milano