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INTRODUZIONE
"Un pensiero triste che si balla" sembra essere divenuto lo slogan del mondo
triste, allegro o serio; non esiste un solo stile, bensì un'infinità di variabili. Forse
sarebbe opportuno dire che il tango "è una possibilità infinita"2 nel creare passi,
stili o nel legarsi ad altre danze; è il luogo dell'incontro ed ogni incontro origina
cambiamenti.
Il tango non è folclore, e neanche può essere considerato una pura danza
creazione di nuovi stili. Nel tempo si sono delineati uno spazio coreografico ed
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Cfr. Salas Horacio, EL TANGO, una guia definitiva, Buenos Aires, Aguilar, 1996, p. 101: Santo
Discépolo Enrique (1901-1951), poeta, compositore, attore e direttore di cinema e di orchestre.
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Frase di Leopoldo Marechal (1900-1974), poeta argentino del XX secolo.
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delle norme e dei valori che permettono all'individuo di relazionarsi con il mondo
del tango e all'interno della coppia stessa. Riteniamo che i valori che traspaiono
quelle occidentali a quelle orientali; è per questo che il tango si rivela una danza
della notte, che nelle sue epoche successive ha incorporato le tecniche e gli
ideali artistici del balletto classico e moderno, le forme della musica europea, il
bandoneon. Tale varietà d'elementi accolti nei cento anni di vita di questa
danza, ne fanno un'arte viva ed attuale. Allo stesso tempo il tango ha dato la
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Linguaggio popolare della città di Buenos Aires, in parte inventato ed in parte legato alla lingua parlata
dell'immigrante (costituita dalla convergenza di dialetto, du elementi casuali della lingua natia e di
spagnolo). Originariamente veniva usato come gergo dalla gente della malavita, poi dai settori popolari,
infine consacrato dal tango e dal teatro popolare. Ha un lessico di circa 7000 parole ed esiste un certo
rigore lessicale poiché la sua terminologia è frutto di un cosenso collettivo sui significati.
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tango si sviluppa una tribù con regole precise, in cui tutti si conoscono
eventuali novità. Col tempo è facile che l'attenzione si sposti dalla danza alla
necessità di socializzazione.
Ed ecco che il tango si trasforma e si deforma nella simbologia che gli viene
sempre più in questi anni (ormai una ventina) che vedono questo ballo al centro
di tutte le culture e classi: nel corso della trattazione intendiamo evidenziare che
stata subito sfruttata dai mezzi di comunicazione che hanno utilizzato questa
danza come portatrice di valori esteriori e futili. A volte, inoltre, per vendere il
Vicente Rossi, Carlos Vega e Carlos Muzzio Sáenz Peña, studiosi attenti
hanno dato versioni diverse sull'origine del tango. Non mi costa nulla
Abbiamo una storia del destino del tango che il cinematografo divulga
periodicamente…4
col suo nome qualsiasi elucubrazione a riguardo, o per attribuirgli frasi a lui
estranee.
Secondo Ernesto Sábato, Borges rifiutava il tango perché era nato dalla
4
Cfr. Borges, Jorge Luis, EVARISTO CARRIEGO, Torino, Einaudi Editore, 1999, p. 87.
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Borges ignora, inoltre, il travaglio linguistico dell'Argentina: sdrammatizza la questione non
considerando il faticoso problema di acculturazione ed inserimento linguistico dell'immigrato. Per
approfondimenti consultare il testo di Vanni Blengino OLTRE L'OCEANO, Roma, Edizioni Associate,
1987
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Cfr. Lao, Meri, T COME TANGO, un invito a muoversi al di là degli stereotipi, Roma, Melusina
Editrice, 1997, p.130.
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confronti del tango, soprattutto per ciò che concerne la danza e la musica7.
Pare, anche, che Borges si sia contraddetto più volte, e che abbia manifestato
titoli come "Borgestango", apparso sul manifesto del Roma Europa Festival, per
indicare l'incontro che ha avuto luogo il 4/10/2000 alla Casa della Letteratura.
Einaudi. Dalle parole di Collo sembra che Borges abbia avuto legami con il
Ricordo che verso il 1926 io attribuivo agli italiani (…) la colpa della
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Cfr. Lao, Meri, T COME TANGO, un invito a muoversi al di là degli stereotipi, Roma, Melusina
Editrice, 1997, p. 130: "su Piazzola dice che avendo lavorato con lui, ha potuto accorgersi che non ha
orecchio".
8
Cfr. Borges, Jorge Luis, EVARISTO CARRIEGO, Torino, Einaudi Editore, 1999, p. 88.
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"Si direbbe che senza i crepuscoli e le notti di Buenos Aires non possa nascere un tango e che in cielo ci
attende, noi argentini, l'idea platonica del tango, la sua forma universale (…) e che questa specie
fortunata abbia, per quanto umile, il suo posto nell'universo".
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Alla mia denigrazione del tango di oggi qualcuno vorrà obiettare che il
(…)la differenza non riguarda solo il tono edonistico, ma il tono morale. Nel
tango quotidiano di Buenos Aires, nel tango delle serate famigliari (…) vi è
una malvagità banale, un sapore d'infamia che i tanghi del coltello e del
Cos'è il tango? Il tango nell'accezione più ampia del termine può essere inteso
che appaiono nella loro unicità, e mai come anonimi attori. In esso si rivela il
costituisce riflesso spietato. Rispetto all'etimologia del termine tango non esiste
certo che la voce tango sia comparsa molto prima della danza o della musica.
10
Cfr. Borges, Jorge Luis, EVARISTO CARRIEGO, Torino, Einaudi Editore, 1999, p. 95-96.
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L'argomento, trattato già da Meri Lao nel libro T COME TANGO, viene approfondito da Horacio Salas
nel volume EL TANGO, Editorial Planeta, Buenos Aires, 1986.
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apportato dalla traduzione del libro El Tango (1986) di Horacio Salas, il quale
esistite del senso attribuito al termine tango. Si tratta di un'arte poliedrica, che
musica si combina con i versi della poesia; è anche una danza dell'abbraccio,
codificati.
Il tango argentino è una cultura a sé stante che oltrepassa i confini della terra
tango è nato tra Buenos Aires e Montevideo, sul Rio della Plata. Sin dall'inizio
alla fine del XIX secolo come maniera di vivere, di camminare ed esprimersi, di
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Cfr.Nuova Enciclopedia della Musica, Roma, Garzanti Editore, 1983: indicazioni ritmiche che
consentono di leggere uno spartito rispetto a tempo, struttura e tonalità della frase musicale.
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sentire e fantasticare, voce di coloro che non potevano usare la propria, perché
società. Il tango cresce nei sobborghi urbani di Buenos Aires, come la Boca,
retaggi di differenti culture. Sono due i gruppi di persone che s'insediano intorno
alla città. Il primo è costituito dai gauchos, uomini nomadi provenienti dalla
campagna dell'entroterra, che vivevano come dei fuori legge. Il loro modo di
vivere era del tutto opposto al prestabilito; basti pensare a Martin Fierro, il
non si trovava né con l'indio né con il bianco, e sceglieva di vivere a modo suo.
scacciati dalla campagna ormai suddivisa tra i vari proprietari terrieri, ma qui
d'individui.
hotel chiamati "hoteles de inmigrantes" in cui restavano per sette giorni; poi
arrivata una barca con altri immigrati, e spesso i primi venivano alloggiati nei
febbre gialla alla fine dell'800. Questa gente, privata della propria identità e
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José Hernàndez (1834-1886): poeta, scrittore, periodista argentino.
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Intorno agli anni '10 molti ballerini si esibiscono nei cabarets parigini, ottenendo
nuovo ballo. Presentato come una danza esotica, il tango entra a far parte dei
balli mondani, sconvolgendo una società divisa tra i suoi estimatori e coloro che
cambiamenti culturali. Allo stesso tempo viene modificato dagli europei, mutilato
per essere adattato alle regole dell'epoca. Gli viene data una certa distinzione e
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Personaggio buffonesco del teatro argentino, nato a fine '800 e caratterizzato dall'uso di un linguaggio
che riuniva spagnolo, calabrese ed italiano; l'imperfezione linguistica si associava ad un
comportamento ridicolo. Imitando buffonescamente il gaucho, egli indica però, una volontà
d'inserimento da parte dell'immigrante nella società argentina.
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si altera principalmente sul piano della danza, al fine di essere ballato dalle
classi sociali più alte. Da Parigi il tango si diffonde in tutta Europa, giungendo
pericolosità di questo ballo per la morale dei buoni cristiani. Gli italiani
Durante un soggiorno in argentina abbiamo rilevato che oggi il tango, nel senso
quella della musica e della poesia. La musica è apprezzata come nel resto del
diffusa meno all'estero; tra gli argentini, però, ottiene un vasto consenso: si
paesana; sono veramente pochi coloro che si cimentano nel difficile studio della
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come maestri, e la possibilità di ballare nei locali turistici della capitale porteña.
Oggi, in Argentina, maestri, impresari ed esperti di tango cercano una nuova via
affinché questo sia vissuto in maniera diversa, non più come un ballo popolare
repressive; il tango potrebbe farsi portavoce di una cultura viva ed eclettica. Gli
qualcosa sta cambiando e che l'attenzione verso il tango sta crescendo, forse
in tutte le sue forme, di evolvere e crescere. Infine riteniamo che il tango abbia
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Cit. in Salas, Horacio, TANGO, poesía de Buenos Aires, Buenos Aires, Manrique Zago, 1998, p. 35:
frase di Leopoldo Marechal.
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1. ALLE ORIGINI
Le date servono per ordinare fatti salienti, estetiche, stili sociali, nazionali e
della storia del tango argentino, principalmente sotto il profilo della danza.
ipotesi fatte sulla nascita di questo ballo, spesso travisata rispetto a luoghi e
date.
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Cfr. Ferrer, Horacio, EL SIGLO DE ORO DE TANGO, Buenos Aires, Manrique Zago, 1998, p. 9.