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Caro corrispondente,
la corrosione costa miliardi di dollari all'anno.
Nel mondo intero, da più di 25 anni, i nostri metodi, i nostri prodotti (in particolare il silicato
inorganico di zinco) danno una soddisfazione senza uguale, non solamente nelle numerose
industrie di punta (anti-inquinamento, chimica, nucleare, petrolifera), ma soprattutto ai
numerosi utilizzatori di imbarcazioni da diporto in metallo (acciaio e alluminio), affermando
cosi' la nostra reputazione di leader di qualità nella cerchia molto ristretta degli specialisti
dell'anti-corrosione.
Non dimenticate che un utilizzatore di imbarcazione da diporto, (contrariamente ad un
armatore di naviglio industriale o da pesca, per esempio), non tollera la minima colatura
colorata sulla sua bella barca bianca! (l'estetica obbliga!..)
A Tarare, il sig. Fricaud vi spiegherà molto semplicemente perché con Meta le protezioni
industriali e marine attraversano i decenni con successo.
Joseph Fricaud.
MSABB.doc
METODO DI SABBIATURA RACCOMANDATO PER IMBARCAZIONI IN ACCIAIO
Condizione ambientale.
Scegliere un luogo al riparo dalla pioggia e dal sole. Operare con tempo relativamente
secco.
Attrezzatura consigliata.
• Compressore da 40 a 60 CV.
• Sabbia: 0.4 a 1 mm; ugello della sabbiatrice diametro 8.
Beninteso se ne può utilizzare anche di meno ma con un maggior lavoro di recupero perché
la sabbia diventerà memo abrasiva, si consumerà più carburante, si terranno le attrezzature a
noleggio per un maggior tempo, ecc.: alla fine il recupero non sarà più molto conveniente.
Nei cantieri professionali, non si cerca di recuperare la sabbia troppo a lungo in ragione del
costo della mano d'opera: dunque si calcolano 10 tonnellate per una barca di 12 metri.
Attrezzature.
Sabbiatrice: di capacità sufficiente per non essere obbligati a ricaricarla ogni quarto d'ora.
NB: l'ugello di sabbiatura appropriato sarà generalmente da 8 mm (si può utilizzare un 10
mm per potenze superiori ai 60 CV).
Si convenga che siano contati solo i giorni in cui si può effettivamente sabbiare nelle
condizioni richieste, cioè che non vengano fatturati i giorni di maltempo nei quali non sarà
possibile lavorare.
Molti pensano che la polvere della sabbia all'interno degli scafi non permetta di vedere il
lavoro che si sta effettuando.
Ciò non è vero; tuttavia è necessaria un'illuminazione appropriata con un fascio molto
stretto. Una soluzione eccellente consiste nel montare sul casco una lampada tipo PAR 24 volt
(con trasformatore da 220-24 volt all'esterno dello scafo). Questa illuminazione sarà perfetta
per il lavoro da compiere; inoltre queste lampade resistono bene agli schizzi di abrasivo.
Dotarsi di una tuta appropriata e di un buon casco ventilato (sia per mezzo del compressore
che, meglio, di un ventilatore separato per il casco).
Le sabbie silicee sono proibite per i professionisti che sabbiano a lungo durante tutto l'anno,
ciò che è normale poiché certi operatori avevano preso la pessima abitudine di sabbiare
talvolta senza alcuna protezione; peraltro sappiate che con una protezione adatta non si
respira un solo grammo di polvere.
Ambiente.
Prevedere un certo spargimento di sabbia e polvere nei dintorni della zona di lavoro; si può
limitarlo ma non eliminarlo del tutto.
MAPPINT.doc
GUIDA PRATICA DI APPLICAZIONE
DEL NOSTRO SISTEMA ANTICORROSIONE ACCIAIO
Primo giorno:
1 - Applicazione della prima mano di Orgazinc.
2 - Levigatura leggera, se necessario, per togliere la polvere di zinco.
11 - Facoltativo: è interessante applicare 2 mani di Metaflux Alu (aerosol) sotto i motori per
una miglior tenuta agli idrocarburi.
Attenzione: il trattamento dell'interno di uno scafo richiede molta prudenza. Bisogna sempre
lavorare in due persone che devono essere in costante relazione al fine di evitare ogni rischio di
intossicazione causata dai solventi delle pitture: un operatore all'interno, ben protetto dalle
emanazioni tossiche, ed un sorvegliante all'esterno, all'aria libera, che tenga sempre d'occhio
l'operatore e abbia la possibilità di aiutarlo ad uscire dallo scafo in caso di malessere.
MAPPEST.doc
GUIDA PRATICA DI APPLICAZIONE
DEL NOSTRO SISTEMA ANTICORROSIONE ACCIAIO
Primo giorno:
1 - Applicazione della prima mano di Metagrip (coperta, opera morta, opera viva).
2 - Levigatura leggera, se necessario, per togliere la polvere di zinco.
9 - Nel caso sia stato scelto il lavaggio acido neutralizzante (A), si può applicare il sistema
di aggrappaggio Metadere Pi Bis, dopo accurata sciacquatura e controllo del grado di acidità
(pH) del
rivestimento.
10 - Nel caso sia stata scelta la neutralizzazione lenta naturale (B) saranno necessari molti
mesi alle intemperie; in verità noi preferiamo questa ultima soluzione più sicura a priori
(peraltro la combinazione dei due metodi è comunque possibile per guadagnare tempo) ma
questa seconda soluzione offre talvolta un piccolo inconveniente: lo zinco lasciato all'aria
aperta per lungo tempo tende a ri-ossidarsi; ora gli ossidi di zinco possono talvolta risultare
pregiudizievoli per la buonatenuta del Metadere Pi Bis; pertanto sarà conveniente, dopo un
lavaggio disinquinante dello zinco lasciato alle intemperie, disossidarlo con una nuova
levigatura (spazzola metallica inox o abrasivo leggero) prima di applicare la sequenza
Metadere Pi Bis.
18 - Applicazione della terza e ultima mano di Metalac unicamente sulla coperta e sull'opera
morta; poi attendere l'asciugatura finale, talvolta abbstanza lunga.
NB: se si opta per un tappeto anti-sdrucciolo, per es. il TBS o il Treadmaster), non si deve
applicare il Metalac che dopo l'incollaggio del tappeto direttamente sul Metadere Pi Bis
levigato; si avrà cura di ricoprire le zone al di fuori del tappeto con il sistema Metalac, senza
dimenticare di ricoprire la striscia di colla che fuoriesce al fine di metterla al riparo dagli UV.
SCHEDA TECNICA.
Prestazioni.
Vantaggi di applicazione.
CARATTERISTICHE TECNICHE.
Pellicola secca:
grigio satinato; 1 solo colore.
Da 15 a 35 micron per 2 mani; 99% di zinco (da 85 a 90% in contatto con il metallo
soggiacente).
Confezione standard.
Molto buona; preferibilmente al riparo dal calore forte e dalla forte umidità.
Un magazzinaggio prolungato del prodotto (ca 18 mesi) può fargli perdere la sua
consistenza farinosa e lasciar apparire degli grumi di zinco che possono essere disaggregati al
momento della miscelazione insistendo un pò.
Un magazzinaggio prolungato del legante (ca 24 mesi) fa perdere una minima quantità di
liquido che vetrifica leggermente l'interno dei bidoni e provoca talvolta qualche deposito che è
possibile sciogliere rimestando con cura.
NB: quest'ultimo può anche gelare; tornerà intatto al disgelo.
La più rapida possibile: massimo 1 ora in caso di umidità limite; massimo 5 ore con tempo
secco.
Strumenti di applicazione.
• Pennello: nuovo (che non sia mai stato usato con pitture o solventi organici).
• NB: tirare bene la mano; è sconsigliabile applicare un eccesso di prodotto.
• Pistola ad aria: nuova (o sgrassata con molta cura seguendo il nostro ciclo raccomandato).
• NB: è richiesta una certa abilità per evitare la polverizzazione.
Esclusivamente con acqua; il loro riutilizzo quando ben lavati non pone problemi.
NB: per evitare l'ostruzione degli scarichi, se l'operazione di lavaggio è frequente, scegliere
un lavatoio munito di scarichi a sezione abbastanza larga.
Agitare il legante nel suo bidone originale, poi versarlo in un recipiente aperto nuovo o ben
pulito (che non abbia contenuto solventi organici), poi versare lentamente la polvere
mescolando fino ad ottenere una miscela perfettamente omogenea (utilizzare un agitatore ben
pulito, ed eliminare tutti gli eventuali grumi).
Proporzioni: 700 g di polvere + 300 g di legante = 1 kg di prodotto.
Il prodotto è cosi' pronto per l'uso (non è richiesto alcun tempo di maturazione).
Poiché la densità della polvere di zinco è superiore a quella del legante, è necessario
rimescolare il prodotto durante l'applicazione al fine di mantenerlo omogeneo.
Diluizione.
Se si applica, per esempio, il rivestimento in pieno sole l'asciugatura istantanea può talvolta
produrre delle piccole screpolature (in articolare negli angoli o in zone non ben pulite) che
possono destare preoccupazioni riguardo alla tenuta della protezione. In effetti tali screpolature
hanno poca importanza; basterà spazzolare senza forzare questi eccessi con una spazzola
metallica inox e ritoccare. Per evitare questo inconveniente è comunque preferibile mettersi al
riparo dal sole prima dell'applicazione.
NB: un eccesso di calore aumenta sensibilmente lo spessore del rivestimento, e dunque il
consumo del prodotto.
Insudiciature accidentali.
Se si è dovuto interrompere a lungo il lavoro di applicazione tra due mani, per motivi
meteorologici ad esempio, alla ripresa dei lavori bisogna lisciviare l'opera inquinata (liscivia
Saint Marc per es.) e sciacquare abbondantemente; attendere 24 ore e applicare le mani
seguenti.
Comparsa di striature o aureole bianche.
Provocate dalla condensa notturna, esse appaiono più frequentemente all'indomani di una
applicazione con tempo secco; conviene allora spazzolare scrupolosamente o lavare con liscivia
e abbondante sciacquatura.
NB: esse sono comunque la prova di una buona applicazione: non preoccuparsi.
Possibile dopo che il rivestimento sia asciutto al tatto. In generale è raccomandabile non
interrompere i lavori per evitare ogni inquinamento accidentale provocato da fumi, gas di
scarico o polvere (bisogna comunque assicurarsi che la mano precedente sia ben asciutta).
In media due mani, ma è indispensabile fare riferimento alle nostre schede tecniche
complementari specializzate poichè in certi casi una sola mano può bastare; peraltro in altri
casi molto particolari si può arrivare a 4 o anche 5 mani (impiego come antialga per esempio).
NB: nella maggior parte dei casi un eccesso di prodotto è negativo.
E' indispensabile fare riferimento alle nostre schede tecniche complementari specializzate.
Per alte temperature umide: minimo 24 ore. Per acqua dolce e di mare: minimo 48 ore.
MGRIP2.doc
METAGRIP MARINE
SCHEDA TECNICA complementare specializzata -
Silicato di zinco inorganico fase acquosa.
(foglio A):
Si intende per opera viva quella che è immersa e per fascia di galleggiamento la parte limite
che si trova a + o - 125 mm dalla linea di galleggiamento.
NB: il nostro silicato di zinco inorganico fase acquosa non richiede alcuna mano di altri
prodotti per questa funzione.
E' tecnicamente del tutto inutile; la protezione con il nostro silicato di zinco, senza ulteriore
ricopertura, offre le più ampie garanzie. Tuttavia è possibile ricoprire quest'ultima operando
come segue:
NB: se la barca è già stata immersa per un certo tempo, la neutralizzazione va sostituita
con una semplice pulizia.
Se si desidera conservare il sistema (A) della prima messa in acqua (vedi foglio C), è
necessario rigenerare le qualità anti-alga del rivestimento con l'aggiunta di una o due mani di
silicato di zinco al momento del carenaggio.
La loro protezione con il silicato di zinco li garantisce contro i rischi di corrosione galvanica.
La protezione con il silicato di zinco, non solo le garantisce durevolmente contro i rischi di
corrosione galvanica ma rinforza notevolmente la loro tenuta all'abrasione.
(foglio B):
PRECAUZIONI DA PRENDERE
PRIMA
DELLA RICOPERTURA DEL SILICATO DI ZINCO CON I NOSTRI SOTTO-FONDO
SPECIALI
(TRATTAMENTO DI NEUTRALIZZAZIONE).
Dopo l'applicazione delle varie mani di silicato di zinco, l'opera trattata presenta uno stato
superficiale alcalino; per verificarne il pH bagnare una cartina di tornasole (Prolabo 1-10, per
esempio) in acqua e applicarla immediatamente al rivestimento; inevitabilmente si riscontra
che esso vira in breve al violetto (pH 10 su Prolabo 1-10).
D'altra parte, l'aspetto satinato del rivestimento ispira a prima vista l'impressione di un
buon aggrappaggio dei rivestimenti successivi, ma, attenzione, questo non significa niente:
ogni ulteriore pitturazione senza trattamento di neutralizzazione deve essere assolutamente
evitata; ogni rivestimento applicato sul silicato di zinco terrà per qualche giorno o qualche
settimana ma comincerà in seguito a sfogliarsi, quale che sia la sua natura.
Dopo il trattamento dell'opera viva con 3 mani di silicato di zinco, ci sono due soluzioni:
Sistema A:
aggiungere due mani a pennello (ciò che fa un totale di 5 mani) (senza neutralizzazione
preventiva: non tenere conto di quanto indicato al foglio B.
Sistema B:
applicare il nostro sistema anti-alga Tropic-Alu. Tra il silicato di zinco (lavato per
immersione o perfettamente neutralizzato) e l'anti-alga Tropic-Alu utilizzare il nostro Metadere
Pi Bis (2 mani).
Osservazioni:
Statisticamente, il 70% dei nostri clienti preferiscono il sistema A, molto sicuro, molto
semplice, poco costoso e di grande resistenza all'abrasione che permette tutte le pulizie di
carenaggio che si desiderano.
Queste pulizie, anche con spazzola dura, anche ripetute, non rovinano assolutamente il
rivestimento; i nostri clienti le eseguono spesso tra due maree o in immersione.
Il 30% dei nostri clienti preferiscono il sistema B, più polivalente sul piano anti-sporco.
Conclusioni:
Quando si toglie la barca dall'acqua, è importante non lasciare asciugare l'alga prima di
averlo rimosso completamente: in tal modo la pulizia ne risulta sorprendentemente facilitata.
La migliore soluzione consiste nel mantenere abbondantemente bagnata l'opera viva con un
getto d'acqua per evitare l'essiccazione durante la pulizia.
La pulizia vera e propria può essere vantaggiosamente eseguita con un getto ad alta
pressione (molte stazioni di carenaggio ne sono dotate) anche se ciò non esclude l'operazione
di lotta contro l'essiccazione con un normale getto d'acqua specialmente se la temperatura è
elevata.
In materia di scelta di anti-alga su scafi in metallo, conviene essere molto prudenti; non
esitate a chiederci la documentazione "Meta vi dice: attenzione!".
MORGAZ.doc
META - Dipartimento anti-corrosione.
Tipo di prodotto:
Applicazione.
Incorporazione al sistema:
-Preparazione prima dell'applicazione (o sottofondo consigliato):
lamiera assolutamente priva di calamina, ruggine, impurità , e non
lucidata con smerigliatrice a disco.
-Limite d'impiego: temperatura da 5 a 35 C; umidità < 80%.
-Numero di mani consigliate: 3.
-Da ricoprire: si, preferibilmente con delle glicero (vedere
informazioni specifiche).
-Da immergere: possibile in certi casi particolari (consultateci).
Strumenti:
-Pennello: si, raccomandato.
-Rullo:si.
-Pistola pneumatica: si.
-Pistola airless: si.
-Pistola elettrostatica: NO.
-Bagnatura:NO.
-Ganto da pittura: NO.
Diluente
(solo se strettamente necessario).
-1a mano: max 10%
-2a mano: max 5%
Miscela:
pronta per l'uso.
Agitazione necessaria:
-prima dell'uso : si, molto accurata per mezzo di un agitatore (lavoro talvolta lungo).
-durante l'uso: si, molto accurata per mezzo di un bastone.
Sovrapposizione di mani di colori differenti:
NO, un solo colore.
Asciugatura:
Dopo l'asciugatura:
colore grigio mat.
PRESTAZIONI.
Tenuta:
-all'umidità: buona.
-alla nebbia salina: buona.
-alle radiazioni solari: media.
-agli alcali: debole.
-agli acidi: debole.
-ambiente rurale secco: perfetta.
-ambiente rurale umido: perfetta.
-ambiente industriale: da ricoprire.
-ambiente marino: da ricoprire, preferibilmente.
-ambiente industriale + marino: da ricoprire.
-ambiente tropicale + marino: da ricoprire.
SICUREZZA D'IMPIEGO.
NB: Se gli imballaggi non sono perfettamente stagni, Orgazinc può presentare, all'apertura
dei bidoni, un aspetto gelatinoso avanzato: niente di grave; sarà allora necessario rimestare
abbastanza a lungo al fine di rimettere lo zinco in perfetta sospensione nel legante; se ciò non
bastasse, diluire molto progressivamente con il nostro diluente 1000 S.
INFORMAZIONI PARTICOLARI.
Quando si ricopre l'Orgazinc con un rivestimento di finitura, bisogna farlo al più tardi nei
due o tre giorni successivi l'applicazione dell'ultima mano (di Orgazinc) sennò si raccomanda di
lavare con una buona liscivia (St. Marc, per esempio) e poi sciacquare abbondantemente prima
di applicare qualsiasi mano a finire.
VANTAGGI.
E' il miglior sistema ricco di zinco conosciuto per la sua eccellente capacità di penetrazione
negli interstizi di assemblaggio per puntature non stagnate dalla saldatura (il caso di ordinate e
bagli puntati all'interno di scafi in acciaio).
INCONVENIENTI.
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Le informazioni presentate in questa scheda sono indicative e derivano dalla nostra
conoscenza della materia, ma non possono, in alcun caso, comportare garanzia né impegnare
la nostra responsabilità nell'utilizzo dei nostri prodotti. Ci riserviamo il diritto di qualsiasi
modifica della formula.
MADHERE.doc
SCHEDA TECNICA METADHERE PI BIS (UNIPRIMER)
TIPO DI PRODOTTO:
• Primer reattivo di formulazione completamente originale (iper-aderente e anti-
corrosivo).
APPLICAZIONE
Incorporazione al sistema:
preparazione prima dell'applicazione:
• acciaio: sabbiatura o molatura rugosa
• alluminio: sabbiatura o spazzolatura con filo inox
• zinco: pulitura, dirocciatura e neutralizzazione (zinchi alcalini)
Mani consigliate:
1 sola; 2 su zinchi silicati alcalini.
da ricoprire: non prima di 6 ore (ma prima di 15 giorni).
Strumenti:
• pennello: si
• rullo: si
• guanto: NO
• pistola pneumatica: si (soluzione raccomandata)
• pistola airless: si
• pistola elettrost.: NO
• immersione: NO
Diluente:
• 1a mano: (compresa nella fornitura) (minimo necessario per pennello)
• 2a mano: 30% necessario per pistola.
Miscela:
• prodotto pronto per l'uso, salvo diluizione se necessaria.
Agitazione necessaria:
• prima dell'uso: indispensabile.
• durante l'uso: consigliata.
Pulizia degli strumenti:
• con il diluente compreso nella fornitura.
Asciugatura:
• fuori polvere: 10 minuti.
• secco al tatto: 20 minuti.
• ricopribile: 6 ore minimo.
Dopo l'asciugatura:
• aspetto grigio-verde mat.
PRESTAZIONI.
• Potere coprente medio: 9 m2 al chilo (circa).
• Tenuta: in tutte le situazioni: sotto-fondo universale.
SICUREZZA D'IMPIEGO.
• etichetta legale su tutti i contenitori: prodotto infiammabile.
• tossicità del prodotto: debole, tenuto conto che le applicazioni sono generalmente in
esterno all'aria libera.
VANTAGGI.
• Ben utilizzato, il Metadhere PI Bis offre delle prestazioni eccezionali di aderenza su
supporti ritenuti di difficile aggrappaggio.
• Contrariamente ai prodotti classici a base di resine epossidiche, la forcella delle
temperature di applicazione è molto ampia e permette un impiego facile e "ogni
tempo" in esterno (salvo con igrometria superiore all'80%).
INCONVENIENTI.
• Conservazione limitata.
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Le informazioni presentate in questa scheda sono indicative e derivano dalla nostra
conoscenza della materia, ma non possono, in alcun caso, comportare garanzia nè impegnare
la nostra responsabilità nell'utilizzo dei nostri prodotti. Ci riserviamo il diritto di qualsiasi
modifica della formula.
MBLACK.doc
SCHEDA TECNICA METABLACK
APPLICAZIONE
• pennello, rullo, pistola (in aria libera di preferenza).
Incorporazione al sistema:
• preparazione prima dell'applicazione (o sotto-fondo consigliato): numerose
possibilità.
• mani consigliate: 1, 2, 3 o 4 mani.
• da ricoprire: NO.
• da immergere: si.
Solvente:
• 1a mano: nessuno.
• 2a mano: nessuno.
• 3a mano: nessuno.
Agitazione necessaria:
• prima dell'uso: si.
• durante l'uso: si.
Asciugatura:
• fuori polvere: 4 ore.
• secco al tatto: 12 ore.
• ricopribile: 48 ore.
PRESTAZIONI.
• Potere coprente: da 4 a 8 m2 al kilo.
Tenuta:
• alla nebbia salina: eccellente.
• alcalina: media.
• acidi: media.
• ambiente rurale secco: eccellente.
• ambiente marino: eccellente.
• ambiente rurale umido: eccellente.
• ambiente industriale marino: buona.
• ambiente industriale: eccellente.
• ambiente tropicale marino: medio.
SICUREZZA D'IMPIEGO.
• incorpora degli idrocarburi pesanti il cui impiego è autorizzato con decreto del 29
dicembre 1948.
• punto di infiammabilità (metodo di Luchaire): 33. C.
• tossicità: sorveglianza medica speciale del personale (decreto del 16 ottobre 1939 o
ordinanza del 10 aprile 1947) con riserva delle dispense che possono essere
accordate.
• captazione dei vapori al loro punto di emissione (art. 6 del decreto del 10 luglio
1913).
NOTA:
prodotto polivalente conveniente in numerosi casi ivi comprese le carene del naviglio
marittimo; protegge anche il legno immerso.
VANTAGGI.
Assicura una protezione eccezionale tenuto conto del prezzo modesto.
INCONVENIENTI.
Questa pittura conserva male la sua brillantezza nel tempo e rischia talvolta di imbrattare
ciò che viene premuto contro essa (parabordi appoggiati all'esterno degli scafi).
Necessita di precauzioni serie per l'impiego in atmosfera confinata.
PRECAUZIONI DI APPLICAZIONE DI CERTE PITTURE ALL'INTERNO DI UNO SCAFO.
DA RISPETTARE SCRUPOLOSAMENTE !!!
1o caso:
• L'impiego di pitture che incorporano degli idrocarburi benzenici pesanti richiede
l'utilizzazione di una maschera autonoma alimentata ad aria pura pompata con un
compressore situato all'esterno in modo tale che non aspiri assolutamente i vapori
nocivi.
• E' assolutamente imperativo lavorare in due persone: una persona all'esterno
sorveglierà quella che lavora all'interno. Queste due persone dovranno darsi il cambio
il più spesso possibile per evitare ogni rischio connesso le emanazioni.
2o caso:
• L'impiego di certe pitture meno tossiche richiede solo l'uso di una maschera a
cartucce.
• Le cartucce dovranno essere appropriate al prodotto impiegato!
• E' indispensabile lavorare in due persone: una persona all'esterno sorveglierà quella
che lavora all'interno. Queste due persone dovranno darsi il cambio ogni quarto d'ora
per evitare ogni rischio connesso le emanazioni.
In ogni caso:
• non fumare.
• utilizzare attrezzature elettriche anti-deflagranti.
• ventilare molto efficacemente.
MLAC.doc
SCHEDA TECNICA METALAC (BASE E COLORI)
TIPO DI PRODOTTO:
• Smalto gliceroftalico marino lungo in olio, tipo olandese, di altissima qualità.
METALAC (BASI)
• Smalto gliceroftalico marino lungo in olio, tipo olandese, di altissima qualità: Bianco,
Nero, (grigi ottenuti per miscela); bianco tintabile con colorante universale (pastelli).
METALAC (COLORI)
• Smalto gliceroftalico marino lungo in olio, tipo olandese, di altissima qualità:
• Blu marin (550),
• Giallo vivo (510),
• Arancio rescue (520),
• Rosso vermiglio (530),
• Verde SNCF (716);
• tutte le tinte sono miscelabili; tinte chiare modificabili.
APPLICAZIONE
• Incorporazione al sistema: preparazione prima dell'applicazione: sottofondo
abrasivato se necessario.
• limiti d'impiego, temperatura, igrometria: grande flessibilità d'impiego.
• mani consigliate: 2 al minimo; 3 o 4 per un'ottima protezione.
• da ricoprire: NO
• da immergere: NO
Strumenti:
• pennello: si (preferibile ad ogni altro strumento)
• rullo: NO
• guanto: NO
• pistola pneumatica: si
• pistola airless:si
• pistola elettrost.: NO
• immersione: NO
Agitazione necessaria:
• prima dell'uso: SI, importante!
• durante l'uso: SI!
Sovrapposizione di mani di colori diversi:
• si, (non utilizzare il rosso intero).
Asciugatura:
• fuori polvere: 2 ore 20 minuti
• secco: 10 ore
• duro: 12 ore
• tra due mani: 15 ore
• prima della messa in servizio: 48 ore.
Dopo l'essiccazione:
• aspetto brillante, laccato, teso.
PRESTAZIONI.
• Potere coprente medio: da 8 a 11 m2 (seconda colore) al kg per 40 micron.
Tenuta:
• all'umidità, alla nebbia salina, alle radiazioni solari: buona.
• agli alcali, agli acidi: debole.
• ambiente marino: molto buona.
• ambiente industriale marino: buona.
• ambiente tropicale marino: buona.
SICUREZZA D'IMPIEGO.
• tossicità del prodotto: nulla per uso in esterno.
NOTA:
• è sempre bene tirare bene le mani e in particolare applicare le prime mani molto
finemente.
INFORMAZIONI PARTICOLARI:
• La viscosità è regolata per l'applicazione delle mani di finitura.
VANTAGGI.
• Smalto molto bello, di presentazione molto curata, senza traccia visibile del sistema
di applicazione.
INCONVENIENTI.
• Essiccazione relativamente lunga.
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Le informazioni presentate in questa scheda sono indicative e derivano dalla nostra
conoscenza della materia, ma non possono, in alcun caso, comportare garanzia né impegnare
la nostra responsabilità nell'utilizzo dei nostri prodotti. Ci riserviamo il diritto di qualsiasi
modifica della formula.
MANTIFOU.doc
ANTIFOULING
LEGISLAZIONE FRANCESE.
Oggi la legislazione concernente l'uso delle pitture antivegetative è molto chiara.
Un estratto della Gazzetta Ufficiale:
Ministero dell'ambiente.
Decreto n. 82.782 del 14 sett. 1982 relativo all'impiego delle pitture marine antivegetative.
• Art. 1 è vietato ricoprire le carene delle navi e delle imbarcazioni la cui lunghezza sia
inferiore a 25 metri fuori tutto con pitture marine antivegetative contenenti dei
composti organostannici.
• Art. 2 Le disposizioni dell'articolo 1 qui sopra non sono applicabili alle navi e alle
imbarcazioni il cui scafo sia costruito il lega leggera.
LEGISLAZIONE INTERNAZIONALE.
A: Paesi anglo-sassoni:
Essa è molto severa: le pitture antifouling a base di stagno (organostanniche) sono vietate
non solo per quanto riguarda l'uso ma anche per quanto riguarda la vendita (Regno Unito,
USA, ecc.): senza altro commento.
Come mai il legislatore non lascia la scelta di una soluzione antifouling ideale a livello anti-
elettrolisi?
Perché il compromesso efficacia + anti-elettrolisi + anti-inquinamento non esiste.
ATTENZIONE
Sappiate che tutte le antifouling utilizzate sulle grosse navi e approvate dai Ministeri
pubblici e dalle compagnie marittime sono a base di rame o di metalli pesanti; le loro
motivazioni si spiegano, ma tali prodotti non sono assolutamente adatti per le imbarcazioni da
diporto.
Sappiate inoltre che i negozianti di pitture per la nautica da diporto vi esorteranno molto
spesso ad utilizzare delle pitture a base di rame poiché nella maggior parte dei casi essi non
conoscono le motivazioni precise degli armatori delle grosse navi: essi vi diranno, per esempio,
che tale antifouling è adatta per imbarcazioni in metallo poiché essa è utilizzata da tale
compagnia sul tale cargo.
Questa confusione è sfortunatamente molto corrente, e proprio essa è causa di tanti
incidenti in materia di elettrolisi.
Infine, siccome tali pitture al rame sono poco onerose, la tentazione di acquisto e vendita è
molto forte.
Certi fabbricanti propongono da qualche tempo, una "nuova generazione" di antifouling non
inquinanti e a loro dire "senza pericolo" o "senza grande pericolo" sia per l'alluminio che per
l'acciaio. Una "sfumatura" sulla quale si potrebbe discutere per ore!
Ma non cambia nulla poiché questa "nuova generazione" è composta non da ossidi di rame
ma da tiocianati di rame, che sono dei sali di rame effettivamente meno aggressivi per i metalli
rispetto agli ossidi tradizionali.
Tuttavia, i fabbricanti più coscienziosi raccomandano con forte insistenza una protezione
anti-corrosione estremamente seria.
Altri, infine, nuovi venuti sul mercato dell'antifouling, si mostrano singolarmente imprudenti
e gridano al miracolo.
In ogni caso e per la sfortuna dei diportisti, le nuove generazioni di antifouling fanno
scorrere molto inchiostro, in particolare presso gli avvocati e i tribunali.
Tropic-Alu conserva tutta la sua efficacia, anche esposto agli ultravioletti della luce naturale
o alle intemperie, allorché le imbarcazioni trattate sono lasciate in secco.
Tropic-Alu è proposto in 2 sole tinte: nero e bianco (per una migliore estetica delle barche le
cui opere morte sono di colore scuro).
Il nero resta tuttavia il colore raccomandato per due ragioni:
1 migliore fotosintesi, dunque massima efficacia.
2 protezione contro l'inquinamento dei porti che macchia la zona di galleggiamento.
IMPIEGO
Imbarcazioni in acciaio o alluminio trattate con silicato di zinco che siano state già immerse
nude:
• pulizia con acqua ad alta pressione (e leggera levigatura se necessario).
• 1 mano di Metadhere Pi Bis per 1 mano di Tropic-Alu
• 1 o 2 mani di Metadhere Pi Bis per 2 mani di Tropic-Alu
• 2 o 3 mani di Metadhere Pi Bis per 3 mani di Tropic-Alu
Imbarcazioni di ogni altro materiale che abbiano già utilizzato un altro tipo di
antifouling:
• pulizia con acqua ad alta pressione e levigatura dell'anti-fouling esaurito, se
necessario.
• 1, 2 o 3 mani di Tropic-Alu direttamente, o con un sottofondo appropriato
(consultateci).
Essiccazione a 20. C
• fuori polvere: 20 minuti
• secco: 40 minuti
• duro: 60 minuti
• ricopribile: 3 ore minimo.
Nota: alcune persone possono essere disturbate dalle sostanze tossiche contenute nella
pittura (irritazione della pelle e delle mucose).
Portare in tal caso degli occhiali e delle maschere di carta di protezione e, se necessario,
proteggersi il viso e le mani con una crema protettiva.
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Le informazioni presentate in questa scheda sono indicative e derivano dalla nostra
conoscenza della materia, ma non possono, in alcun caso, comportare garanzia né impegnare
la nostra responsabilità nell'utilizzo dei nostri prodotti. Ci riserviamo il diritto di qualsiasi
modifica della formula.