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LETTERA ALLE FAMIGLIE

D E L L U N I T A P A S T O R A L E D I

CAPEZZANO PIANORE - MONTEGGIORI


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N 526

30 OTTOBRE 2011

XXXI SETTIMANA DEL TEMPO ORDINARIO - LITURGIA DELLE ORE III SETTIMANA

IL PIU' GRANDE TRA VOI SIA IL VOSTRO SERVO Salire in cattedra l'espressione proverbiale di chi si ritiene maestro, capace di insegnare agli altri e si erge a modello di vita. ci che facevano abitualmente gli scribi e i farisei. Amavano esibirsi in pubblico per carpire l'ammirazione degli altri, esigevano i primi posti nei conviti e nelle sinagoghe e si facevano chiamare maestri. La falsit, l'ipocrisia e la vanit pervadevano ormai la loro vita. C' il rischio ancora oggi di diventare ciarlatani della Parola di Dio. fin troppo facile cadere nell'esibizionismo e nella vanit e nella spettacolarizzazione anche in campo religioso. Pu accadere ancora che tuoniamo moralismi dai nostri pulpiti e infanghiamo di miserie la nostra vita nella pi assurda incoerenza. Anche i sacerdoti di Cristo possono cadere nella tentazione di allargare filatteri e frange per far mostra di una dignit che non possiedono e non testimoniano con la vita. Ad ogni cristiano pu accadere di guardarsi intorno per condannare e piangere i mali del mondo e ignorare i propri mali. Dover essere modelli per i propri figli ed essere incapaci di assolvere a tale dovere. Quanti maestri pretendono di insegnare solo con la voce e non con la forza dell'esempio. Per questo Ges ci raccomanda la coerenza e ci esorta a non farci chiamare maestri. prudente e saggio nascondere i titoli e sentirsi invece impegnati costantemente ad essere modelli di verit. La via che Ges ci indica, per non cadere in queste tentazioni, l'umilt vera, quella che ci fa riconoscere per quel che siamo e ci che dovremmo essere, che ci predispone ad essere sempre gli ultimi, abbassati, per essere innalzati da Colui che la nostra forza. Quel Dio che ci ha chiamati alla nostra personale vocazione, che ci ha affidato la sua vigna, non ci lascia mancare il suo aiuto, a condizione per che non cadiamo nella presunzione di poter assolvere da soli il mandato che Egli ci ha affidato. Il pi grande tra voi sia vostro servo; chi invece si innalzer sar abbassato e chi si abbasser sar innalzato.

1 NOVEMBRE - SOLENNITA DI TUTTI I SANTI I VERI BEATI

Oggi la Chiesa militante, tutti noi che siamo ancora in cammino verso la patria beata, ci uniamo alla Chiesa gloriosa, alla schiera dei santi nei cieli. Lo facciamo durante tutto l'anno quando ricorre il loro "dies natalis", come viene definito, il giorno cio della loro morte, ma nell'arco di un anno non ci proprio possibile il ricordarli tutti, e nel corso dei secoli fino ai nostri giorni, la Chiesa ha dovuto necessariamente, operare una scelta, anche perch il loro numero costituisce una schiera che nessuno pu numerare. Infatti oggi, oltre che ricordare i santi canonizzati ufficialmente dalla Chiesa, ricordiamo tutti coloro che, spesso in modo nascosto e rimasti anonimi, hanno raggiunto la santit. Sicuramente tra questi speriamo di poter annoverare tanti nostri cari, persone semplici, che senza mai salire a particolari onori della cronaca e senza nessuna proclamazione, hanno per servito il Signore con costanze e fedelt. Li festeggiamo perch volgiamo innanzitutto rendere grazie a Dio, autore e fonte della santit, a Cristo nostro redentore e modello e anche a tutti loro che ci incoraggiano con i loro esempi e intercedono per noi, affinch possiamo con loro un giorno godere la stessa gioia nella visione beatifica. Ricordandoli e festeggiandoli oggi la liturgia proclama ancora una volta, il vangelo delle beatitudini. Vuole dirci qual stato il loro codice di vita, come hanno potuto raggiungere la vera e definitiva beatitudine. Vogliono anche distoglierci dal nostro mondo di distrazioni, di superficialit e di fatuo materialismo. Oggi i nostri occhi, il nostro spirito deve essere rivolto pi che mai alla patria che ci attende. Dobbiamo riprendere fiducia e riappropriarci di certezze che solo la fede e la fedelt vissute possono infonderci. Dobbiamo avere il coraggio di pensare con fermezza che la nostra vocazione comune una chiamata alla santit. Non definitivamente importante che questa sia riconosciuta e proclamata dalla Chiesa. E' importante che sia riconosciuta dal Signore giusto giudice e Padre misericordioso. Sant'Agostino pensando ai santi, meditando sulle loro eroiche virt, affermava: "Se questi e queste perch non io?"

SOGNANDO

LA

VITA

In un grembo, vennero concepiti due gemelli. Passavano le settimane ed i bambini crescevano. Nella misura in cui cresceva la loro coscienza, aumentava la gioia: Di', non fantastico che siamo stati concepiti? Non meraviglioso che viviamo?. I gemelli iniziarono a scoprire il loro mondo. Quando scoprirono il cordone ombelicale, che li legava alla madre dando loro nutrimento, cantarono di gioia: Quanto grande l'amore di nostra madre, che divide con noi la sua stessa vita!. A mano a mano che le settimane passavano, per, trasformandosi poi in mesi, notarono improvvisamente come erano cambiati. Che cosa significa?, chiese uno. Significa, rispose l'altro, che il nostro soggiorno in questo mondo presto volger alla fine!. Ma io non voglio andarmene, ribatt il primo, vorrei restare qui per sempre!. Non abbiamo scelta, replic l'altro, ma forse c' una vita dopo la nascita!. E come pu essere, domand il primo, dubbioso, perderemo il nostro cordone di vita, e come faremo a vivere senza di esso? E per di pi, altri prima di noi hanno lasciato questo grembo, e nessuno di loro tornato a dire che c' una vita dopo la nascita. No, la nascita la fine!. Cos, uno di loro cadde in un profondo affanno, e disse: Se il concepimento termina con la nascita, che senso ha la vita nell'utero? assurda... Magari non esiste nessuna madre dietro tutto ci!. Ma deve esistere, protest l'altro, altrimenti come avremmo fatto ad entrare qua dentro? E come faremmo a sopravvivere?. Hai mai visto nostra madre?, domand l'uno. Magari vive soltanto nella nostra immaginazione. Ce la siamo inventata, perch cos possiamo comprendere meglio la nostra esistenza!. E cos, gli ultimi giorni nel grembo della madre, furono pieni di mille domande e di grande paura...

Un giorno, finalmente, nasceremo!.

CALENDARIO DELLA SETTIMANA


DOMENICA 30 OTTOBRE SANTE MESSE ORE 7 - 9 - 11 - 17 (A MONTEGGIORI) ORE 18,30 GRUPPO FAMIGLIE LUNEDI 31 ORE 17 SANTA MESA FESTIVA MARTEDI 1 NOVEMBRE - SOLENNIT DI TUTTI I SANTI SANTE MESSE ORE 7 - 9 - 11 - 17 (A MONTEGGIORI) MERCOLED 2 NOVEMBRE - COMMEMORAZIONE DEI FEDELI DEFUNTI SANTE MESSE: ORE 7 PRESSO IL CIMITERO ORE 9 - 11 IN CHIESA ORE 16 A MONTEGGIORI SEGUIR PROCESSIONE
AL CIMITERO PER LA PREGHIERA E BENEDIZIONE AI DEFUNTI

VEERDI 4
ORE 17,30 - RITROVO DEL GRUPPO I COLORI DEL CIELO. ORE 21 - CORSO IN PREPARAZIONE AL MATRIMONIO

SABATO 5
ORE

14,30 PULIZIA DELLA CHIESA

16 CONFESSIONI 17 MESSA FESTIVA DOMENICA 6 NOVEMBRE SANTE MESSE ORE 7 - 9 - 11 - 17 (A MONTEGGIORI) ALLE ORE 18 CI RITROVEREMO presso le Figlie di Nostra Signora, a Marina di Massa per dare inizio al
ORE ORE

RITIRO SPIRITUALE P E R

T U T T I

che proseguir nei giorni 7 - 8 - 9 Novembre. Il rientro per il pomeriggio di mercoled 9 novembre. Vi invito ad essere presenti numerosi.
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OFFERTE PER I LAVORI DELLA CHIESA


200,00 Da Bruno a Anna Bernardini, nel 50 del loro matrimonio 400,00 Da L. B. 50,00 Da B. B.
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SONO TORNATI ALLA CASA DEL PADRE Dati Bruno - Moriconi Faliero

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