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Aut.ne del Tribunale di Livorno n 683 del 05/03/2001 - Spediz. in abb. postale: D.L. 353/2003 (conv. in L.

27/02/2004 n 46) art. 1, comma 1, DCB LIVORNO Anno XI - n 115 Ottobre 2011

LEditoriale La storia la memoria,


di Enrico Dello Sbarba

Un articolo dellOn. Ivo Butini

Decadenza e mediocrit
Avevo quasi deciso di lasciare in bianco lo spazio che mi riservo per leditoriale per protesta, per denunciare, in qualche modo, una situazione ai limiti della disperazione, poi ho pensato che non fosse giusto rinunciare a denunciare lo stato fallimentare in cui si trova questo nostro povero paese. Mi sono pertanto riservato uno spazio ridotto per alcune rapide considerazioni. E ormai assodato che lItalia sta correndo grossi rischi: la perdita di stima e purtroppo della dignit rappresentano una dolorosa costante. Sta fragorosamente crollando il mito di un paese che nel ventennio 1950-70 era riuscito a salire sul proscenio del mondo occupando una delle pi prestigiose posizioni tra i grandi della terra. La decadenza, purtroppo, generalizzata e non circoscritta alla mediocrit sconfortante della classe politica che la cosiddetta Seconda Repubblica ha prodotto. La decadenza, infatti, ormai generalizzata e coinvolge anche alcune eccellenze nel campo dello sport, vedi, per esempio, la debacle della Ferrari e quella della Ducati, il grigiore del nostro ciclismo che non riesce, da anni, ad esprimere corridori di classe. E un quadro sempre pi grigio quel
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non nostalgia

Gli anni 1990-1994 sono anche gli anni in cui la DC d prova di senso dello Stato e di responsabilit, favorendo la nascita dei governi di Amato prima e di Ciampi poi, avviando quellitinerario complesso, a tratti impopolari, che permetter allItalia di non perdere laggancio con lEuropa. Cos Stefano Folli su Il Sole-24 ore di domenica 25 settembre 2011. Nel corso del suo viaggio in Germania, Benedetto XVI volle rendere omaggio a un grande della recente storia tedesca ed ebbe un colloquio privato con lex-cancellerie Helmut Kohl, nella sede del Seminario Arcivescovile di Friburgo.Lincontro avvenne su esplicita richiesta del Papa. Kohl si muove oggi su una sedia a rotelle, ma il Papa voleva parlare dellEuropa con lui. Cos, da una nota di Avvenire del 25 settembre 2011.

Sempre nel Seminario di Friburgo, sabato 24 settembre, il Papa incontr il Consiglio del Comitato Centrale dei cattolici tedeschi. Disse il Papa che, in Germania,la Chiesa organizzata in modo ottimo, aggiungendo che c, per, una eccedenza delle strutture rispetto allo Spirito. E precis che la vera crisi della Chiesa nel mondo occidentale una crisi di fede. Il succitato intervento di Stefano Folli prendeva le mosse dalla segnalazione di tre libri: La balena bianca di Gerardo Bianco; La D.C. Il partito che fece lItalia di Giovanni Di Capua e Paolo Messa; Attilio Piccioni. La scelta occidentale di Gabriella Fanello Marcucci. Il cattolicesimo politico italiano, cio i cattolici che in Italia si occupano di politica, hanno perduto la fede in se stessi e sono schiacciati dalla memoria. On.Ivo Butini

Al di l della crisi: verso nuove forme di aggregazione tra i cattolici


di Nicola Graziani
Un think-tank cattolico che prepari la prossima fase politica creando un progetto comune e una rete sul territorio, coordinata da unassociazione a livello nazionale. E il progetto lanciato oggi in un convegno svoltosi a Roma ed organizzato da

Retinopera, Istituto Sturzo ed Eptaforum. Le tre sigle del mondo cattolico hanno avviato una riflessione comune per rispondere alla chiamata che giunge, ancora prima che dalla gerarchia ecclesiastica, dalla fase storica che si sta chiudendo nel Paese e da quella che si sta per aprire, spiegano gli organizzatori. Chiaro, fin da subito, il messaggio: secondo Francesco Gagliardi, di Eptaforum, occorre creare discontinuit per passare dalle ricette neoliberiste a quelle di economia sociale di mercato. Lobiettivo di Eptaforum, pensatoio telematico che nel corso dellultimo anno andato presentandosi come una delle novit pi forti nel mondo cattolico (www.eptaforum.it), quello di elaborare una agenda che affronti i problemi del pa
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Politica
sioni sui problemi della libert di informazione, sulle riforme istituzionali, sulla crisi della forma partito. Ineludibile fin da subito porsi il problema dellattuale crisi politica, oltre che economica. Non si tratta di ripararsi dietro richiami fin troppo facili al passato recente, spiegano ancora gli organizzatori, ma di creare momenti di riflessione comune per elaborare una sintesi in cui sia possibile, per il numero piu ampio possibile di cattolici e non cattolici, ritrovarsi in un progetto comune. Insomma, prima i contenuti poi si affronter eventualmente il resto, perch non praticabile la speranza che arrivi un federatore capace con le sue sole forze di mettere intorno allo stesso tavolo le varie esperienze in cui si articola il mondo cattolico. Per il futuro nessuna strada preclusa, cos come nessuna strada segnata n obbligata. Limportante che mondi finora tra loro quasi sconosciuti abbiano ripreso a dialogare, ritrovando le ragioni di unazione comune.

dalla prima pagina Decadenza e mediocrit


lo che appare mentre non compaiono allorizzonte elementi tali da creare presupposti di speranza o di inversione di tendenza. In un momento delicato come quello che sta attraversando leconomia con continue chiusure di aziende, con un tasso di disoccupazione crescente, con il dramma di milioni di giovani disperati in cerca di un lavoro che non trovano, si sta assistendo, allibiti, allennesima sceneggiata quale quella della nomina del nuovo presidente della Banca dItalia. Di fronte a questo sfascio gli italiani hanno votato, in massa, nellultima consultazione referendaria, la pubblicizzazione dellacqua andando contro la tendenza, ormai generalizzata, di una privatizzazione controllata mettendo a serio rischio la regolarit di un servizio cos delicato e prioritario mentre hanno firmato, con inusitata rapidit, la proposta referendaria sullabolizione dellattuale legge elettorale porcellum: in sostituzione viene proposta dai soliti noti il cosiddetto Mattarellum che ha gi ampiamente dimostrato la sua inadattabilit e colpevole di aver facilitato lattuale vergognosa sistemaQuanto sopra nella inaudita prospettiva di riproporrre la terza edizione dellULIVO (sic!). Ed in questo le responsabilit sono da addebitarsi sia al radicalismo della destra che a quello della sinistra. Chiudiamo qui queste brevi note: non ci resta, amici lettori, che sperare nello stellone che ci ha sempre supportatonei passaggi complicati della nostra storia: ma limpressione pessimistica perch, questa volta, il nostro orizzonte coperto da un quasi infrangibile spessore di nubi.

Dopo lintervento di Giorgio Kutuf sulle colonne del Tirreno

Repliche e polemiche della destra livornese


Lintervento del Presidente della Provincia Giorgio Kutuf - su IL TIRRENO di alcune settimane fa non poteva non provocare repliche e polemiche pi o meno opportune specialmente da esponenti della destra livornese alcuni dei quali hanno, con la chiesa cattolica, un rapporto largamente discutibile. Siccome, atteggiarsi a strenui difensori dei principi della chiesa cattolica pu fare consenso possiamo, allinterno di un nostro netto dissenso, cristianamente capirli. Non comprendiamo le loro critiche allintervento di Giorgio Kutuf invece largamente condivisibili, sul ruolo tiepido che le autorit ecclesiastiche hanno avuto durante tutto il periodo della gestione berlusconiana caratterizzata, specialmente nel corso della corrente legislatura, da comportamenti morali assolutamente disdicevoli e deplorevoli. No, caro Guido Guastalla,noi cattolici siamo soliti condannare il peccato ed il peccatoreallorch un uomo pubblico, investito di altissime responsabilit istituzionali, tiene un atteggiamento e compie atti moralmente discutibili tali da ingenerare motivi di grave preoccupazione e disdoro nei confronti dei credenti.(Almeno noi cattolici la pensiamo cos). Al gruppi dei cosiddetti cattolici (sic.!!!!!) appartenenti alla destra berlusconiana ricordo essere obbligo morale deplorare e stigmatizzare comportamenti che offendono quella morale che tutti siamo invece tenuti a rispettare ed alla quale dobbiamo obbligatoriamente riferirci. Anche lo scrivente, proprio sulle colonne de IL TRRENO, qualche tempo fa, aveva espresso analoghe, negative valutazioni denunciando questa strana indifferenza delle autorit ecclesiastiche su di un tema, quello dei discutibili comportamenti morali del Cavaliere (alias del Presidente del Consiglio) che stavano mortificando schiere sempre pi crescenti di cattolici italiani (per carit di patria evitiamo di citare le patetiche giustificazioni di Mons. Fisichella rilasciate in occasione di una delle tantissime scorribande sessuali del Cavaliere). La puntuale presa di distanza,e laperta denuncia del cardinale Bagnasco in sede CEI che invita il mondo politico ed in particolare i rappresentanti delle Istituzionia comportamenti dignitosi rappresenta, sicuramente, una significativa inversione di tendenza e la presa datto di una situazione ormai insostenibile. Tra laltro ci sembra giunto il momento che cominci ad essere messo in discussioneanche lantico,stretto feeling che da sempre -Comunione e Liberazione -ha con il Cavaliere ed il suo timenon certamente motivato da valutazioni meramente spirituali e di dottrina. Enrico Dello Sbarba -IL CENTRO

Periodico mensile del Circolo Culturale

Autorizzazione del Tribunale di Livorno

Redazione ed Amministrazione: Via Trieste 7, tel. 0586/427137 - Livorno www.circoloilcentro-livorno.it

DIRETTORE RESPONSABILE: Enrico Dello Sbarba


Hanno collaborato a questo numero: COMITATO DI REDAZIONE: Daniela Armani, Fabrizio Burchianti, Massimo Cappelli, Laura Conforti Benvenuti Alberto Conti, Salvatore DAngelo, Francescalberto De Bari, Davide Livocci, Mauro Paoletti, Marisa Speranza, Franco Spugnesi.
Cristina Battaglini, Massimo Cappelli, Laura Conforti Benvenuti, BeniaGiarmino Franceschini, Giuseppe Giarratana, Giovanni Gudrun, Luca Lischi, Mario Lorenzini, Renato Luparini, Silvia Menicagli, Paolo Mirenda, Roberto Olivato, Jacopo Pizzi, Luigi Speranza, Scatizzi, Marisa Speranza, Franco Spugnesi.

Al di l della crisi
ese, formando una classe dirigente allaltezza, sullesempio di quello che fu Camaldoli nellimmediato dopoguerra del II conflitto mondiale, per pensare in una fase successiva ai contenitori attraverso i quali concretizzare questo processo. Non a caso Francesco Paolo Casavola, presidente emerito della Corte costituzionale, in un messaggio ai partecipanti, ha denunciato lo stato di silenzio in cui vivono in cattolici in Italia, paese di forti radici cattoliche e si augurato un percorso in cui non appaiano piu separati comportamenti della vita privata e vita pubblica, vita sociale e vita politica. A questa prima giornata seguiranno, a scadenza quasi mensile, altrettante rifles-

STAMPA: Editrice Il Quadrifoglio, Via Pisacane 7, tel. 0586/814033 - Livorno

Giornale chiuso in tipografia il 4/10/2011

Politica

Un paragone imbarazzante per il Cavaliere


di e.d.s.
In questa lunga e calda estate ho avuto occasione di leggere un libro - Il Prezzo del Coraggio - Enrico Mattei ed il cane a sei zampe tra mistero e realt - di Rosario DAgata, ex funzionario ENI. Si tratta di una storia romanzata della vita di questo grande italiano, ormai quasi dimenticato ed ignorato specialmente tra i giovani: una conseguenza drammatica della nebbia che sta avvolgendo il nostro paese che, ormai in caduta libera, pu permettersi il lusso di dimenticare figure che hanno concorso, in maniera mirabile, a ricostruire lItalia. Ebbene, nel romanzo di DAgata vi un episodio che mi ha particolarmente colpito e che ritengo meritevole di citazione e collegato alla tragicomica historia che sta caratterizzando il nostro paese e che vedono quale assoluto ed indiscusso protagonista il nostro Presidente del Consiglio. Una mattina, Enrico Mattei, uscendo dal grattacielo ENI allEUR si fece accompagnare alla chiesa di S.Pietro e Paolo a Roma, la cui cupola assomiglia a quella della basilica di San Pietro. In chiesa, a quellora, non cera nessuno; Mattei si sedette e si raccolse in alcuni momenti di riflessione e di meditazione ponendosi il dilemma e chiedendosi se stava facendo le cose giuste nello svolgimento di quella che si rilevata storicamente una grande opera per il rilancio del Paese, sfidando nemici interni ed esterni. Poi,dopo alcuni minuti,alza la testa e vede un uomo sulla cinquantina che avanza zoppicando verso un a sedia vicino al confessionale.Aveva un vestito liso ,la barba lunga,lo sguardo triste e vuoto,ma Mattei vide anche che,allocchiello del risvolto della giacca, aveva un nastrino azzurro che indicava una decorazione al valore militare. Immediatamente Mattei , si rese conto che le sue perplessit sul modo di agire per il paese, non avevano senso, ma che era quello il modo giusto di agire, perch le attese erano anche per quelluomo e che pertanto, doveva impegnarsi ancora di pi, per dare una speranza ed un futuro ad un paese povero come lItalia. Mattei si accost a quelluomo affranto e disperato, e lo invit a seguirlo, lo fece salire in macchina con lui senza dire nemmeno una parola.Raggiunsero il grattacielo dellEni, chiam lusciere, invitandolo ad assistere questo suo amico. E aggiunge: verr il capo del personale ad occuparsi di lui: sar un vostro nuovo collega.Mattei tese la mano alluomo che gliela strinse con timida incertezza ,scrive lautore. Si rec nellufficio del capo del personale dando istruzioni perch quellitaliano veramente bisognoso fosse assunto nei servizi generali dellEni. Luomo rimase sorpreso e chiese chi era quel signore.E il presidente Enrico Mattei . risponde lusciere. Luomo sorrise : Enrico Mattei? Ne ho sentito parlare . Luomo si sedette ed aggiunse Non poteva essere che lui. Ecco, tutta questa lunga ma necessaria premessa, serve per fare un paragone! Anche il Cavaliere, alias il nostro Presidente del Consiglio,colpito da un improvviso senso di piet,di solidariet e di sano altruismo, ha inteso aiutare una famiglia in difficolt,in gravi ristrettezze finanziarie, con una moglie affranta e due bambini piccoli da sfamare:si trattava di Tarantini che non aveva allocchiello il nastro azzurro ma che ricattava il Premier chiedendo soldi in cambio del suo silenzio, nellambito dellinchiesta della magistratura su uno squallido giro di escort e di affari. Mi sembra superfluo aggiungere altro:le considerazioni ed altre eventuali valutazioni sono rimesse interamente al giudizio dei lettori!

Luned 17 Ottobre, h. 18
c/o il Circolo Il Centro, via Trieste 7,

Incontro dibattito con il dott. Fabio Del Nista


Presidente ASA

Venerd 4 novembre, h.17,30


ChiesadegliArmeni-ViadellaMadonna-Livorno

Presentazione del libro

Il mercante armeno
di Massimo Ghelardi editrice fiorentina Introduzione: Prof. Giangiacomo Panessa
rappresentante della Chiesa Armena

Relatrice: Dott.ssa Silvia Menicagli

Marted 8 novembre, h. 16,30


Sala consiliare della Provincia.

Presentazione del libro:

La Balena bianca
Gerardo Bianco

Lultima battaglia 1990-1994


conversazione con Nicola Guiso Partecipano: Sen.Vannino Chiti Vicepresidente del Senato Prof. Saverio Lotti professore emerito in Storia Moderna e Contemporanea Universit di Firenze On.Calogero Mannino On. Ivo Butini Moderatore: Dott. Nicola Graziani giornalista Agenzia Italia Saluto del presidente della Provincia Dott. Giorgio Kutuf Introduzione: Dott. Enrico Dello Sbarba direttore de IL CENTRO

Politica

Rischiamo di fare la fine della Grecia


di Renato Luparini

Ormai diventato un luogo comune dire: Non finiremo come la Grecia con la variante se continua cos facciamo la fine dei greci. Confesso che appena sento frasi del genere mi arrabbio molto; dietro c una forma assurda di presunzione e un incomprensibile complesso di superiorit . L Ellade viene vista come un Paese da poco, con cui non si ha niente a che vedere, la si ripudia come uno zio che non ha fatto soldi. Invece come ha scritto Marcello Veneziani La Puglia (e tutto il nostro Sud aggiungo io) la continuazione della Grecia con altri mezzi . La Grecia nostra vicina e nostra parente stretta; chiuderle la porta in faccia nei momenti di crisi non solo una vigliaccata (come linvasione mussoliniana degli anni 40) ma una colossale sciocchezza. Non possiamo pensare di essere simili ai tedeschi e sperare di emularli: a noi piace il vino non la birra, viviamo di sole, mare e turismo come gli Ateniesi e non di crauti e industria chimica come a Dusseldorf . La Grecia sconta tutti i mali tipici della nostra societ mediterranea: pensare agli amici invece che allo Stato e aver creduto che lEuropa fosse la Fata Turchina o il Deus ex machina che toglieva dai pasticci gli eroi delle tragedie di Sofocle e Euripide. Mi spiego meglio, visto che la Grecia il paese della mia infanzia, che ho continuato a frequentare sentendomi ogni volta che ci tornavo, un emigrante e uno stra-

niero al tempo stesso, come Ulisse: in Grecia la democrazia ha funzionato per trentanni come un ufficio di collocamento gestito da due partiti a gestione familiari, i socialisti del Pasok, cio la premiata ditta Papandreou di Patrasso (tre primi ministri, nonno, babbo e figliolo in sessantanni) e Venizelos di Creta (altrettanti ministeri in altrettanti anni) e i centristi di Nuova Democrazia, cio le famiglie Karamanlis di Salonicco (zio e nipote primi ministri a distanza di ventanni) e MitsotakisBakoianni di Atene con origini cretesi (specialisti in sindacature). I due partiti si sono alternati pacificamente al potere e ciascuno quando lo riprendeva infornava una bella pattuglia dei suoi iscritti nel pubblico impiego senza peraltro licenziare nessuno di quelli messi dagli altri . Risultato : pace sociale assicurata e conti pubblici in delirio. I greci per non si impaurivano. Con molta ingenuit e altrettanta furbizia (nei greci coesistono come nei bimbi) erano convinti che lEuropa avrebbe appianato tutto: del resto, pensavano al Pireo e dintorni, esiste un debito di riconoscenza storico di tutti i popoli occidentali verso lEllade che ha dato allEuropa la sua civilt . Purtroppo le vicende di questi giorni hanno dimostrato una realt molto pi triste e amara. La Germania di oggi un paese di giovani turchi e vecchi cresciuti nel materialismo che ignora o disprezza larte clas-

sica e che vede nel Mediterraneo solo una costosa e chiassosa discoteca da chiudere per fallimento. LEuropa che uccide la Grecia, mettendola alla fame e spingendola allanarchia con limposizione di misure che in altre epoche (quando la storia di Atene era il pane quotidiano delle classi dirigenti europee) si sarebbero definite draconiane, dimentica di se stessa, del suo ruolo e della sua missione: pretende di imporre a tutti il pareggio di bilancio e le misure di austerit che possono funzionare in un paese ricco e manifatturiero come la Germania ma che sono veleno per paesi agricoli e turistici, che campavano sullo stato sociale e sulle stagioni estive. Della Grecia non importa a nessuno, come delle famose (o famigerate) radici cristiane dellEuropa . La storia, fatta di passione per la libert e la democrazia (che in greco la parola con cui si definisce la repubblica) non conta niente, come la religione diventata materia opzionale. I tedeschi e i loro vassalli pretendono di metterci tutti in riga a lezione di contabilit e di ficcarla dentro le nostre costituzioni. LEuropa che ho in mente io unaltra cosa, dove contano i numeri, ma soprattutto le persone, i PIL ma anche le memoria e il destino comune. Speriamo di ricominciare da qui, come stanno facendo ad Atene . L Europa non la periferia di Francoforte.

Politica

Echi sulla Conferenza Internazionale tenutasi a Livorno sulle opportunit di cooperazione e sviluppo con il Marocco

Mediterraneo Nord e Sud


Ripensare a questo spazio economico, politico e culturale
di Giovanni Gudrun Abbiamo seguito per il Centro la Conferenza Internazionale che si tenuta a Livorno il 22 e 23settembre sulle opportunit di cooperazione e sviluppo con il Marocco. Una ottima occasione per Livorno, dopo molti anni di silenzio e di chiusura entro i propri confini, per riappropriarsi di una nuova ed autentica identit e vocazione di citt marittima e portuale, operosa ma anche aperta e dialogante verso nuove istanze politiche e sociali, su cui oggi possibile scommettere il futuro. Numerosi gli spunti di discussione ed approfondimento suscettibili di divenire una concreta agenda di lavoro per le istituzioni, le imprese, i soggetti associativi che animano progetti di cooperazione. Tra le raccomandazioni fatte quelle che vogliamo ricordare, perch aprono una prospettiva di straordinario interesse, sono quelle proposte dallAmbasciatore in Italia del Marocco S.E. Hassan Abouyub. In primo luogo si sostenuto che i territori e le comunit sono le vere fondamenta per la costruzione della comune casa futura. Definire e lanciare a questo livello solidi programmi congiunti e paritetici di cooperazione economica, di formazione, ricerca ed innovazione, lo strumento pi efficacie per governare in termini concreti e positivi le relazioni tra i Paesi mediterranei garantendo pace e sviluppo allArea. La prospettiva economica dellintegrazione dei mercati strategica. I nuovi ingenti piani di investimento in infrastrutture ed il progressivo, seppur lento, ampliamento delle garanzie democratiche e di regolazione dei mercati dei paesi del magre, possono rappresentare una concreta opportunit per le piccole e medie imprese italiane per irrobustirsi sui mercati internazionali, anche attraverso la costituzione di societ miste con partners locali. Pur tuttavia il cuore economico della Convenzione di Barcellona, non riuscito ad affrancare una solida e coerente politica per il Mediterraneo: quindi necessario ripensare ad una nuova prospettiva fondativa. La recente via delle riforme e gli accidentati processi di democratizzazione dei paesi del nord africa, la pressione demografica ed i flussi migratori crescenti, accorciano in termini sostanziali e temporali la necessit di ipotizzare una cittadinanza comune, ci obbligano ad affrontare la problematica centrale ed essenziale del futuro: come conciliare luniversalit dei valori e la diversit delle culture. Linversione delle priorit, identificando la centralit di un progetto di Cultura Mediterranea, lunica via che pu garantire perequazione e pari opportunit, allentamento e soluzione dei conflitti politici e sociali tra nord e sud. E un forte richiamo alla politica alta ed autorevole, in grado di indirizzare verso forme evolute di governance internazionale e di gestione dei conflitti, necessaria in uno spazio cos ristretto in cui convivono identit e sovranit nazionali tanto diverse. In una fase difficilissima per il benessere e lo sviluppo dei cittadini c chi, erroneamente, immagina che la ricetta sia meno politici e meno politica, nessuna intermediazione. Il prezzo di questa logica per limbarbarimento ed il collasso della societ nazionale e transazionale. Dunque ripensiamo allo spazio mediterraneo dove sempre pi spesso le prospettive tra nord e sud si invertono, dove per raccontare la nostra storia dobbiamo comunque discutere e riflettere di questi protagonisti, di questi luoghi geopolitici, culture e societ , in quanto attori e parte del nostro centro e del nostro periferico.

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Sezione Costruttori Edili

Via Aurelia 7 - Tel. 0586/940134 Stagno - Livorno

Politica

Fra le righe del discorso di Angelo Bagnasco, presidente della Cei

Il rimpianto nella scena politica italiana della mancanza di un partito dei cattolici
di Roberto Olivato
Angelo Bagnasco (Pontevico, 14 gennaio 1943) un cardinale e arcivescovo cattolico italiano, presidente della Conferenza Episcopale Italiana e arcivescovo metropolita di Genova, gi ordinario militare per lItalia dal 2003 al 2006.

Fra le righe del discorso di Bagnasco, presidente della Cei (Conferenza Episcopale Italiana ndr), si notato un certo rimpianto circa la mancanza, nella scena politica italiana, di un partito dei cattolici. Anche la Sir ( Servizio Informazioni Religiose ndr), ha sottolineato questo vuoto. Si fatto finalmente sentire anche Rocco Buttiglione che da anni assieme al senatore Luca Marconi, molto vicino al nostro Movimento Pensionati, sono al lavoro per ridare credibilit allUdc nei confronti dei cattolici presenti nel nostro paese e Buttiglione, convinto che lUdc stia gi interpretando le attese di Bagnasco e della Sir afferma: noi vogliamo rappresentare politicamente questa realt di popolo cattolico, se questo popolo ci d una soggettivit, vogliamo dialogare con questa soggettivit. Questi interventi di Bagnasco, della Sir e di Buttiglione, rafforzano il pensiero che il Movimento Pensionati ha sempre sostenuto da pi di tre anni e cio, che se non si riuniscono le anime cattoliche, sparse nelle due coalizioni e nella societ, lUdc sar destinato a scomparire o nella migliore delle ipotesi a rimanere al disotto delle percentuali a due cifre. In diversi numeri de La Minima, abbiamo sempre sostenuto che in quel 45% di astensioni, schede bianche ed indecisi emerse da vari sondaggi pre e post elettorali, vi fosse una buona parte di moderati anche cattolici che, non sentendosi rappresentati, preferiscono stare alla finestra. Queste nostre frasi sono sempre state derise da molti allinterno del nostro partito e solo Buttiglione e lamico Marconi hanno da sempre condiviso il nostro pensiero e con loro anche il consigliere provinciale

di Bologna Cristina Marri e tanti altri. Oggi giunto il momento di raddrizzare il timone e cominciare a rivedere lutilit del Terzo Polo, che da tanti nostri amici visto come il fumo negli occhi e cos anche da parte di quel 45% di astenuti che in questa triplice alleanza di ex An ed ex Radicali no si riconoscono affatto. Oggi pertanto giunto il momento di una svolta politica decisiva che ci permetta, smettendo di rincorrere Bersani o Berlusconi, di ricostruire, in parte, quella vecchia? Dc, per ridare a milioni di italiani un partito di cattolici per i cattolici. Come ricordato dal professor Fisichella la fede dovr essere coniugata con le esigenze della laicit dello stato. Per noi questo pu essere possibi-

le, come la Dc riusc sino agli anni ottanta. Ci vuole solo coraggio e non farsi intimorire dal laicismo che imperversa trasversalmente tutti i partiti e specialmente le coalizioni, dove molti ex democristiani si sono venduti per un pugno di lenticchie. Questa un delle altre cause che hanno portato allassuefazione verso la politica da parte di quel 45% di nostri potenziali elettori. E auspicabile che nei congressi provinciali e regionali, che prenderanno il via fra qualche settimana, questo tema venga preso in seria considerazione, lasciando da parte ipotesi astratte di alleanze fini a se stesse, che ci farebbero sprofondare nella pi totale indifferenza da parte di quei cattolici che, dagli squilli di tromba di Bagnasco, attendono una nostra responsabile risposta.

Il Centro on line
Ricordiamo ai nostri lettori che possibile visionare on-line o scaricare il nostro periodico visitando il sito internet del circolo:

www.circoloilcentro-livorno.it

Politica

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A proposito del leggendario personaggio alanfordiano

La repubblica di Superciuk
di Luigi Scatizzi

Chi si ricorda del leggendario personaggio alanfordiano di Superciuk? Uno straccio di uomo che grazie alla sua fiatata alcolica terrorizzava la New York inetta e corrotta prodotta dalla penna e dal sarcasmo caustico di Max Bunker. Superciuk rappresenta leroe della classe dominante, che vive avulsa dal popolo che lavora, subissato e depredato, insomma questo strambo eroe, che ruba ai poveri per donare ai ricchi, pari alla tassa dellIVA e di tante altre ingiustizie di questo nostro paese. Ma chi ha letto la collezione, almeno per i primi 90 numeri, si rammenter che viene rappresentata con sapiente ironia la societ stereotipata (forse per lepoca, erano gli anni settanta) di una opulenza corrosiva delle istituzioni, rappresentate dai suini consiglieri comunali viscidi e corrotti supini e servi di un potere sociale ed economico che vive e prolifera grazie alla connivente disponibilit delle stesse istituzioni. Il creativo Max Bunker quando scriveva i suoi fumetti, impegnando le proprie doti di immaginazione, mai avrebbe creduto che un giorno la realt sarebbe stata oltremodo peggiore di quelle fantasie. Insomma una Cassandra a fumetti, un Nostradamus dellumorismo. Ma oggi, quando leggiamo delle misure del Governo, della loro ridicola storia,

preparate per far pagare anche la casta fotografata con lucida e amara ironia in Alan Ford, ci accorgiamo che qualche Superciuk intervenuto nottetempo per restituire alla casta, quanto furbescamente era stato inizialmente annunciato, e depredare attraverso laumento delle aliquote dellIVA, nuovamente il popolo che lavora e che fa fatica ad arrivare da qualche parte nel mese. E ai margini della casta lavora anche qualche Gommaflex che riesce a derubare per se e solo per se qualche cosa anche ai ricchi; il trasformismo plastico dei faccendieri, attratti dal potere e da chi lo esercita in modo immorale e brutale, spudorato e antidemocratico,trova un fertile terreno in cui proliferare. In questo limo vischioso e putrido, feccia di una societ pericolosamente degradata, questi parassiti trovano lhabitat ideale per proliferare e per farsi prestare soldi, pagare mutui di appartamenti (senza saperlo), adescare escort e cortigiane di ogni sorta. In questo quadro matura un degrado complessivo dei servizi, a cominciare da quello sanitario, proseguendo con quello dei trasporti e della sicurezza pubblica. Certo non emerge ancora lindefesso ispettore Brok, sempre tra lincudine e il martello del potere e dei ricattatori, ma se guardiamo bene anche quello un mondo in moto. Insomma chi ha amato e letto Alan Ford ridendo per lesasperazione della rappre-

Corsi per Sommelier


CORSI DI QUALIFICAZIONE PROFESSIONALE PER SOMMELIERS

Corso di 1 livello - Livorno dall 11 Ottobre 2011 al 14 Febbraio 2012


(dalle h. 20.30 alle 22.30) presso il Circolo Libertas Sport - via dei Condotti Vecchi 29 - Livorno Informazioni/Iscrizioni: Delegato AIS Livorno: Paola Rastelli cell. 3382683370

sentazione delle vignette, adesso piange lacrime amare. Mai come in questi giorni il mondo in bianco e nero della china di Max Bunker e quello della patinata plastificazione della non cultura berlusconiana, si livellano. Personaggi irreali, ottantenni dalla fisionomia trasfigurata dalla chirurgia plastica, dal trucco e dalle baggianate dogni sorta, rappresentano un mondo irreale lontano anni luce dalla realt che viviamo quotidianamente. Ma la nostra anche la societ della rappresentazione fantozziana, dove si abituati a subire, quasi con piacere, le dolci angherie dei potentati; bevendo ciecamente e sistematicamente tutte le false verit e le mistificazioni propinate, senza possibilit di reagire. E ora di svegliarsi, non di indignarsi ma soprattutto di incazzarsi. Anche il mondo arabo alla fine si incazzato e ha prodotto le rivoluzioni che solleticano il calcagno del nostro stivale. Dopo la farsa delle misure destinate alla casta, annunciate e poi furbescamente eliminate (nella sostanza) sarebbe lora di brandire forconi per andare a cacciare dai palazzi romani i topi di appartamento che ci sono finiti grazie ad un sistema elettorale che si basa su liste di nominati, funzionali a ricatti e condizionamenti. Una vergogna nazionale! Spudorati e inetti pifferai magici che pur di salvare il proprio orgoglio, certo non dalla critica storica, trascinano un intero paese verso il baratro, al suono del grande fratello e delle telenovelas. Non possiamo contare sul generale War (personaggio sempre di Alan Ford), in quanto anche le Forze Armate non danno segnali di vita; ne sul Grande Cesare, gangster riconquistato alla collaborazione con la giustizia. Beh, consola il fatto che ormai siamo prossimi al 2012. Del resto noi cattolici dovremo saper riconoscere quale epoca caratterizzata dallassurgere a valori per lumanit della mistificazione della verit, dellinganno, della corruzione e della decadenza di tutti i valori morali specie se estesi a tutte le istituzioni storiche ed umane, nessuna esclusa. Insomma se non ci incazziamo almeno rimettiamoci a leggere Alan Ford nella speranza di essere aiutati dal Gruppo TNT.

Attualit

Alcune considerazioni sulle vite umane affogate e barconi carichi di morte

Giovani, neet e immigrati


di Luca Lischi adulti investendo un po di pi sulleducazione? Il problema di fondo infatti educativo se non siamo pi in grado di controllare un presente che sta sfuggendo di mano a tutti, compreso a chi dovrebbe fornire linee guida per governare il futuro. Occorre comprendere che solo leducazione a nuovi stili di vita, magari basati sui fondamenti evangelici che mai tramontano, che possono costituire un ripartire verso nuovi orizzonti di speranza e di vita. Per tutti e non solo per i giovani! A Madrid, per la giornata mondiale della giovent, migliaia di giovani hanno avuto loccasione di incontrare il Papa, Benedetto XVI e riflettere sul tema Radicati e fondati in Cristo, saldi nella fede , lespressione di San Paolo ai Colossesi che contiene tre verbi di cui si perso traccia. Mancano radici che diano linfa. Siamo sempre pi sradicati dalla nostra storia, dalle nostra citt e dalle nostra famiglie. Sempre pi nomadi e senza mete non riusciamo pi ad avere fondamenta stabili. Siamo su case di argilla, su terreni liquidi e intessiamo relazioni fugaci, da facebook (entra-esci). E quindi non siamo saldi. Siamo disancorati e ci dirigiamo verso derive ignote senza pi governare da protagonisti la nostra esistenza. Ecco limportanza di riflettere su chi pu essere realmente nostro fecondo alimento: Colui che la via, la verit e la vita. Non possiamo vivere in una dimensione di cattiverie e avvelenamenti cos come non si pu assolutamente continuare una guerra di tutti contro tutti. Il nostro paese e lEuropa hanno bisogno di uno slancio che si fondi su virt civili di

Vite umane affogate e barconi carichi di morte: continuano nellindifferenza pi totale o nella spettacolarizzazione eccessiva delle notizie gli sbarchi di moltitudini di immigrati alla ricerca di spiragli di salvezza. Non ce ne rendiamo conto ma lItalia e lEuropa ormai sul baratro della natalit nei prossimi decenni vedranno la loro salvezza venire dagli immigrati dei barconi. Giovani, giovani, giovani! Si parla troppo e male dei giovani. Moltissimi di loro senza lavoro e circa due milioni nullafacenti (definiti Neet, ovvero not in Employment education or training). Ma invece di continuare a fare analisi, studi, ricerche e a fotografare una realt che si presenta costante da molteplici anni (e purtroppo sempre in peggio), non sar il caso di passare a proposte concrete e a rivedere i tanti errori e orrori causati dagli

Allaeroporto Galilei di Pisa

Agosto 2011: record assoluto per traffico passeggeri


Nel mese di agosto 2011 laeroporto Galilei ha stabilito il nuovo record di traffico passeggeri mensile, per un totale di 560.524 passeggeri trasportati euna media di oltre 18.000 passeggeri al giorno. Lincremento rispetto allo stesso mese dellanno precedente stato pari al +8,4%. Nei primi otto mesi dellanno i passeggeri totali del Galilei di Pisa hanno superato i 3 milioni (3.092.511), in aumento del 12,1% rispetto allanalogo periodo del 2010. Inoltre, i dati Assaeroporti (al momento disponibili sino al 31 luglio 2011) vedono laeroporto Galilei di Pisa registrare nel 2011 un tasso di crescita (+13,0%) ben superiore a quello della media degli scali nazionali (+8,6%).

reciprocit e rispetto. Non possiamo continuare a conformarci a questo mondo insipido e insipiente. E urgente lasciarsi trasformare rinnovando il nostro modo di pensare. Superando il peso dato alla dimensione emozionale, il predominare delleccitazione, dello scandalo a tutti i costi. Ecco lesigenza della riflessione e della comprensione degli eventi. Forse questi nostri tempi sono dominati da troppa scrittura, unabbondanza eccessiva di parole che invadono ogni mezzo di comunicazione, internet in particolare, che produce un inquinamento del pensare. Laccesso potenzialmente a tutto produce leccesso. E proprio vero il proverbio che dice il troppo stroppia. La valanga di parole scritte e riscritte se non sono accompagnate da una meditatio e dalla contemplatio, quindi da un pensare profondo che passi dal dire al fare e al dar, rischiano di rimanere solo scritte (e forse anche scarsamente lette!).

Attualit

Assistiamo ogni anno al progressivo calo del numero dei bambini che nascono nel nostro paese

Denatalit, la vera emergenza


di Franco Spugnesi

C unemergenza nascosta, una crisi che mette in pericolo non solo il benessere ma la nostra stessa sopravvivenza futura come popolo: si chiama denatalit cio il progressivo ridursi del numero dei bambini che ogni anno nascono nel nostro paese. Come ogni dieci anni ci apprestiamo ad effettuare il censimento dei residenti ma esso non potr dirci molto di pi di quanto gi sappiamo e cio che le donne italiane fanno sempre meno figli, cosi che il tasso di fertilit delle donne in Italia di 118 figli ogni cento donne, il pi basso del mondo (e bisogna pure tener di conto che le donne immigrate hanno mediamente pi figli delle italiane), ora poich maschi e femmine sono praticamente lo stesso numero, questo dato significa che ogni generazione sar sostituita non da un pari numero di cittadini ma da circa il 35% in meno. Per effetto sia dellimmigrazione che dellallungamento della vita media la popolazione del Paese non diminuita ma fanno riflettere dati come quello del rapporto tra giovani e vecchi. Nel 1971 erano present 14 milioni di giovani (da 0 a 19 anni) e 8 milioni di ultra 65enni; nel 2010 (aggiornamento Istat) sono residenti in Italia solo 11 milioni di giovani e ben 12 milioni di vecchi! Non solo, di questi le persone di oltre 85 anni (i cosiddetti vecchi vecchi) che nel 1971 erano solo 349 sono adesso pi di 1.500.000. Sono immediatamente e facilmente comprensibili i problemi di welfare (pensioni, assistenza, sanit) che linvecchiamento della popolazione gi genera adesso e ancor pi provocher nel futuro immediato. Ogni nato questanno quando, arrivato allet adulta nel 2040, inizier a produrre reddito e pagare le tasse, avr teori-

camente a carico 8 anziani. Naturalmente, come gi accade, gli effetti negativi della denatalit possono essere attenuati dallassorbimento di quote rilevanti di giovani immigrati che lavorando e pagando tasse e contributi, manterrebbero un certo equilibrio ma sarebbe veramente possibile accogliere un flusso di duecento o trecentomila nuovi arrivi allanno senza stravolgere gli equilibri culturali costitutivi della nostra unit nazionale? Chi nasce oggi ha unaspettativa di vita di dieci anni pi lunga di chi nasceva nel 1974, e la crescita del numero degli anziani chiama in causa anche il ruolo della famiglia, sono, infatti, le famiglie che attualmente svolgono opera di assistenza per l80% degli inabili, anziani o meno, (e mantenere gli anziani in famiglia si dimostrato essere il metodo migliore e meno costoso di assistenza) ma un ridotto numero di famiglie giovani potr continuare ad assicurare un servizio di tali dimensioni? E poich il valore del lavoro che le famiglie gratuitamente svolgono stimato in 75 miliardi di euro allanno, come potr il Servizio Sanitario, che gi la voce di che pi incide nel bilancio pubblico, reggere a incrementi paurosi delle spese di assistenza? Queste brevi riflessioni, nate dalla lettura del libro curato dalla deputata Luisa Santolini La famiglia al centro da cui sono tratti anche i dati riportati, in un momento in cui tutte le attenzioni della pubblica opinione sono attratte dalla crisi economica, fanno sorgere la convinzione che la vera crisi politica prima che economica, cio sociale, frutto certamente del decadimento del sentire comune nella societ e

di una mancanza di speranza per il futuro ma anche della mancanza di iniziative della politica a sostegno della famiglia. E indicativo che di fronte allaccertato tasso di fertilit fermo a 1,18 a donna, una recente indagine ha registrato invece che il desiderio di far figli raggiunge il livello di 2,19 a donna, e che ci non accade per motivazioni che vedono la grande prevalenze delle difficolt economiche e di lavoro. Ora evidente a tutti che i sostegni alla natalit non sono affatto un costo ma una necessit inderogabile per il paese e possono divenire una opportunit di crescita e sviluppo, cio di benessere per tutti ma purtroppo le politiche familiari, che sono possibili da subito, non incontrano grande favore nelle forze politiche perch dispiegandosi in 20 o 30 anni non creano immediato consenso. Un progetto per sostenere la natalit non paga elettoralmente in una Italia che al momento del voto non valuta i programmi lungimiranti o progetti complessivi di societ, come i vecchi partiti ideologici, ma si limita allinteresse immediato, al fascino televisivo dei candidati, che tifa per questo o per quello, che ride o denigra, che si esalta il premier o lo condanna. Speriamo di non doverci pentire troppo presto.

10 Spigolature

Per
Ritrovato un ragazzo che ha vissuto cinque anni nei boschi, non ricorda nulla, nemmeno come si chiama per ha chiesto: C ancora Berlusconi?. Dalla Jena - La Stampa

Dopo la trota il cefalo!


Non bastava la luminosa carriera del Trota lormai mitico primogenito del Senatur, destinato, sembra o vorrebbe, a sostituire il grande padre alla guida della Lega. Infatti, nei giorni scorsi, uscito fuori Cristiano laltrettanto mitico figlio del grande cultore della lingua italiana (frequenta assiduamente lAccademia della Crusca) Antonio Di Pietro. Si candidato alle elezioni regionali in Molise sollevando un vespaio di polemiche e di proteste che hanno provocato, addirittura, le dimissioni in blocco di tutti gli iscritti alla sezione di Termoli. Lo hanno definito, sempre per confermare la scelta nel campo dellittica: il Cefalo.

re tu la go pi S
malcapitato Pier Luigi Bersani - visibilmente accaldato. Con la benedizione del sempreterno e quindi redivivo Romano Prodi che resta il grande ispiratore delloperazione, sembra sia stato dato vita o meglio rivitaallUlivo, pronto, visti i precedenti, ad una immediata rimorte. Auguri, evidentemente le lezioni dellultimo ventennio sul fallimento del bipolarismo non sono servite a niente!

fiume, dopo aver fatto le corna (anche questa ormai una simpatica consuetudine) ad una vasta rappresentanza di sindaci di molti comuni che protestavano contro i tagli, ha dichiarato che lItalia sta andando a picco. Agli scarsi partecipanti (qualche centinaio alle sorgenti e non pi di tremila alla foce) ha annunciato il referendum per lautonomia dello stato della Padania. Nel silenzio colpevole del Cavaliere e dei suoi colleghi di governo e di partito, il Senatur ha offerto una ulteriore e valente prova di cosa si trasformato il nostro paese dallavvento della Seconda Repubblica!

Livorno: rinata la giunta comunale


Non potevamo chiudere questa pagina senza rammentare le tormentate conclusioni della crisi della giunta di Livorno. Dopo un percorso pieno di ostacoli, di ripicche, di risentimenti provocati, in gran parte, da quel tranquillo partito ed alleato che lIdV stato sacrificato un gentiluomo il vice sindaco Toncelli e sostituito con altro un neofita della politica. Poi, per dirimere le divergenze allinterno del corpaccione del PD livornese, arrivato un fiorentino alla guida dellassessorato allurbanistica. Tutto a posto, tutto sistemato per le glorie future di Livorno.

Un appunto utile per il Ministrone!


A proposito ma il ponte sullo stretto di Messina,la cui realizzazione era stata sbandierata per due volte, agli inizi dei governi Berlusconi - 2001 e poi 2008, sembra godere di ottima salute. Infatti caduta, su quella che doveva essere lautentica opera del regime berlusconiano, una cappa di piombo. Lultima notizia che, allo stato dei fatti, sono stati spesi i primi 400 milioni per esami dei fondali e ricerche varie. Attendiamo, con ansia, notizie certe sullinizio dei lavori, fatti salvi i finanziamenti, che non dovrebbero essere a carico dei contribuenti!!!

Il Senatur, e la seccessione2
Il nostro prestigioso Ministro per le Riforme - il sen. Umberto Bossi -questa volta non in cannottiera - ormai sullorlo della disperazione, in occasione della ricorrente buffonata alla sorgenti ed alle foci del Po (anzi del dio Po) con tanto sversamento delle ampolle della sacre acque del

Lunion sacre
Non c peggior sordo di chi non vuol capire. Ci riferiamo allo storico incontro di Vasto in occasione della festa dellItalia dei Valori alla quale hanno partecipato il descaminados Antonio Di Pietro, Niki Vendola -in completo noir ed infine il

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Livorno Una considerazione del Presidente Roberto Nardi

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La Camera di Commercio ed Effetto Venezia


Nel corso di una conferenza stampa tenutasi per illustrare i provvedimenti che la Camera di Commercio di Livorno ha assunto per allievare la preoccupante situazione economica di Livorno e provincia, il Presidente Roberto Nardi (nella foto) ha espresso alcune valutazioni mettendo in risalto come lintervento della CC.I.AA non possa certamente essere considerato esaustivo ma ci auguriamo che sia sprone ad analoghe iniziative da parte di altre istituzioni. Durante il suo interessante intervento, il presidente Nardi ha anche ricordato come il congruo contributo versato dallEnte Camerale per assicurare lo svolgimento di Effetto Venezia non pu, certamente, divenire una costante annuale. Forse, sar il caso, che ci si convinca sulla opportunit di prevedere un biglietto di ingresso a carico dei non residenti. Questo accade regolarmente, aggiungiamo noi, in ogni loco provincia di Livor-

Camera di Commercio

neo vice presidente


La Giunta della Camera di Commercio ha eletto stamani nel corso della sua riunione Arcadio Carlo Diego Setti quale vice presidente. Setti dal 2007 direttore di Confcommercio Livorno e dal gennaio 2009 componente dellorgano esecutivo della CCIAA. Nato a Milano nel 1963, ha una lunga esperienza nellassociazione di categoria livornese, in particolare nellambito dei consorzi di garanzia Fidi. Figura prevista dalla legge che disciplina le Camere di Commercio, il vicepresidente assume temporaneamente le funzioni del presidente in caso di sua assenza o impedimento. Per il presidente Nardi, Setti pu assicurare un raccordo pi stretto e un confronto continuato con le categorie economiche, promuovendone lunit dintenti e una comune progettazione a beneficio delle imprese.

Carlo Setti

no compresa (a Campiglia Marittima, a Rosignano M., a Cecina ed altre localit) dove si svolgono manifestazioni che hanno, comunque, un costo organizzativo. Vuol dire che i livornesi sacrificheranno una cena allinterno dei tanti, sicuramente troppi ristoranti aperti per loccasione!

CONTRIBUTI DIRETTI ALLE IMPRESE


TERZAEDIZIONE DELPREMIO IMPRESAINNOVATIVA Il Premio Impresa Innovativa diretto a premiare 3 imprese della provincia di Livorno che nellultimo biennio si sono distinte nella valorizzazione economica di innovazioni e invenzioni sviluppate dallimpresa stessa.Alle tre imprese vincitrici sar consegnato un assegno di: E. 20.000 (1 classificata); E. 15.000 (2 class.); E. 10.000 (3 class.).Le domande possono essere inoltrate alla Camera di Commercio fino al 20 ottobre 2011. CONCESSIONE DI CONTRIBUTI A SOSTEGNO DELLE PMI CHE EFFETTUANO P ROGRAMMI DI INVESTIMENTO O DI RISTRUTTURAZIONE FINANZIARIA La Camera di Commercio concede un contributo in conto capitale alle imprese che abbiano ottenuto un finanziamento chirografario per una delle seguenti finalit: a) Investimenti: contributi pari al 10% del finanziamento ottenuto per linvestimento e comunque per un importo massimo di E. 5.000; b) Razionalizzazione della struttura finanziaria (solo per imprese costituite da oltre 12 mesi): contributo pari al 5% del finanziamento ottenuto per la copertura dello scoperto di conto dellimprese e comunque per un importo massimo di E. 1.500.Le domande possono essere inoltrate alla Camera di Commercio fino al 31 dicembre 2011.

Bandi e modulistica sul sito internet www.li.camcom.gov.it

12 Livorno

Un evento musicale nella chiesa di S. Caterina a Livorno dopo il

Lo splendido organo di A
UN DOPPIO CONTRIBUTO - Trattandosi di un evento di particolare rilevanza per Livorno, abbiamo ritenuto opportuno pubblicare sullargomento questi due significativi interventi di Marisa Speranza e Massimo Cappelli.

Che emozione quelle prime note della Toccata Deo gratias


di Marisa Speranza E stato per tutti un momento di forte emozione quello in cui il maestro Matteo Imbruno ha fatto risuonare la prima nota di quella Toccata Deo gratias di Giovan Battista Martini (1706-1784) che ha introdotto il concerto dinaugurazione del gran-

de organo della chiesa di Santa Caterina, rinato a nuova vita dopo un accuratissimo restauro. E stata la festosa conclusione di una bella storia iniziata qualche tempo fa, quando gli Amici dei Musei e dei Monumenti livornesi, con la loro presidente Annamaria Pecchioli Tomassi , decisero di promuovere, con il sostanzioso contributo ricavato da una sottoscrizione cittadina, il restauro dellorgano del fiorentino Antonio Ducci (1837). A cui si un, con il contributo della Fondazione Cassa di Risparmi e degli Amici stessi, quello del telo, dipinto da Luigi Ademollo (1764-1849), che anticamente ricopriva lo strumento musicale. La storia ha tanti protagonisti che la rendono avvincente e partecipata : dai restauratori dellorgano, Nicola Puccini di Migliarino (Pisa) e Giuliano delle Monache di S. Giovanni allAvena (Lucca) a quelli

Lo splendido organo Antonio Ducci completamente restaurato della Chiesa di Santa Caterina.

del telo, Moira Brunori e Luca Gianni Trapani; dal vescovo Simone Giusti al parroco don Donato Mollica; dalla soprintendente Loredana Brancaccio a Loretta Bertona (rappresentante Associazione noprofit di Santa Caterina). Una segnalazione anche per Fabrizio Bartalucci e Anna Franca Gronchi, autori del pregevole volumetto su Gli organi antichi di Livorno. Protagonisti e comprimari, insieme a tante comparse, hanno cos dato consistenza a una storia che reclamava un happy end. E lha ottenuto. Nella chiesa affollatissima, ricco scenario di tanto evento, sceso il silenzio quando si alzato il sipario calato sullorgano. Lo splendido telo raffigurante S. Caterina , unica opera di Ademollo rimasta a Livorno, stato lentamente sollevato per esporre alla vista un bellissimo esempio di organo meccanico ottocentesco ricco di registri e dotato di ben 1003 canne. Gli intagli dorati a mecca, collocati sul fronte della cassa dipinta, mandavano bagliori di luce. Suspence perfetta. Ma quando il maestro Imbruno, organista titolare della Oude Kerk e del Museo Hermitage di Amsterdam, ha posto le mani sulla tastiera, un forte applauso ha sciolto la tensione. Dopo Martini, ecco Corelli, Bach, Galuppi... E per finire lamatissimo Mascagni. E solo linizio, ha avvertito don Mollica, per cui lorgano a disposizione della citt per allestire concerti, ma anche, ed un auspicio, per organizzare un festival per organisti. Il successo della serata ha messo le ali alle iniziative. E Gli Amici dei Musei ne hanno gi annunciato una: Ogni anno, il primo sabato di ottobre, si rivolgeranno ai loro concittadini invitandoli a versare un euro per il restauro di un preciso Bene, impegnandosi a seguirne liter. Il dado tratto. Con la speranza che lesempio sia contagioso.

II

Speciale Autorit Portuale

Livorno, Porto Gateway


Le opportunit di sviluppo e cooperazione con il Marocco

LAutorit Portuale di Livorno rilancia la cooperazione mediterranea a partire dal Marocco Firmato un importante accordo con i porti marocchini Un Convegno Internazionale al LEM
Un Accordo Strategico per stare nel Mediterraneo
Il frutto pi concreto di queste attivit la firma dellAccordo. Giuliano Gallanti, Presidente APL, e Nadia Laraki, Direttrice Generale della Agence Nationale des Ports del Marocco, lEnte che manovra le leve della portualit marocchina, un sistema di pi di trenta porti con ambiziosi progetti despansione delle infrastrutture, di formazione del personale, di aumento dei traffici. Gioved 22 e venerd 23 settembre, presso il LEM, lAutorit Portuale di Livorno ha proposto alla citt un importante convegno internazionale, in occasione della firma dellAccordo con i partners marocchini. LAccordo prevede unampia gamma di attivit comuni, dal carattere molto concreto, il cui filo rosso lo sviluppo dei traffici: assistenza tecnica, progettazione di infra-

Progetto Italmed
Liniziativa si svolta nellambito del Progetto Italmed, che ha visto lAPL impegnata come ente attuatore della Regione Toscana. Infatti le attivit di sviluppo e cooperazione in ambito portuale con il Marocco sono state finanziate dal programma di sostegno alla cooperazione regionale, che coinvolge il Ministero degli Affari Esteri, il Ministero dello Sviluppo Economico ed otto regioni italiane: un esempio di capacit di muoversi come Sistema Paese, cosa che ultimamente non sembra cos frequente.

Speciale Autorit Portuale III

strutture, formazione, governance della comunit portuale, nuove tecnologie, coinvolgimento reciproco nello sviluppo dei collegamenti tra porti ed interporti. Di particolare rilievo poi il ruolo proattivo di coinvolgimento delle imprese portuali, logistiche ed industriali, anche attraverso missioni ed incontri italo-marocchini per favorire nuovi investimenti. ANP ha espresso in particolare la priorit di costituire tavoli tecnici per lo sviluppo di soluzioni in due filiere strategiche anche per la protualit toscana, lagroalimentare e le auto nuove. LAccordo appena firmato in qualche modo un ulteriore passo per la cooperazione, dopo lAccordo del giugno scorso sulla formazione e la ricerca nel campo logistico-portuale, che ha coinvolto APL, Polo Sistemi Logistici, Comune di Livorno, SantAnna e due prestigiose Universit marocchine (Casablanca e Tangeri).

na, delle modalit pi efficaci di trasferimento di valore sul territorio, a partire dal dato concreto delle opportunit per le piccole e medie imprese nei nuovi mercati del Mediterraneo.

Un futuro mediterraneo da costruire


In definitiva, molte cose possono cambiare e stanno cambiando. Non pu cambiare per il fatto che Livorno ed il suo porto sono nel Mediterraneo: tra le due sponde del Mediterraneo si gioca il nostro futuro. Se questa la consapevolezza, gli Accordi sottoscritti da istituzioni del nostro territorio col Regno del Marocco sono i primi passi di un percorso molto lungo. Primi passi che vanno nella direzione giusta.
Sua Eccellenza lAmbasciatore del Marocco, Hassan Abouyoub: un amico di Livorno che ha voluto essere di nuovo presente dopo la partecipazione al convegno di Giugno. LAmbasciatore Abouyoub, che anche Presidente del Gruppo 77 della FAO, ha una grande esperienza non solo diplomatica, ma anche politica: altissimo dirigente, Ministro del Commercio Estero prima e dellAgricoltura poi, ha condotto per il Regno del Marocco le trattative con lOrganizzazione Mondiale del Commercio. A ci unisce una grande capacit comunicativa ed una forte simpatia umana.

Il Convegno

In occasione della firma si svolta una intensa due giorni presso il LEM: Livorno, Porto Gateway. Le opportunit di sviluppo e cooperazione con il Marocco . Un convegno internazionale nel quale si parlato con franchezza delle prospettive euromediterranee, della politica europea delle reti, del ruolo di un porto come Livorno, delle opportunit dinvestimento per le imprese. La prima sessione ha visto autorevoli studiosi internazionali discutere delle implicazioni degli scenari commerciali e trasportistici euromediterranei, in termini di rischi e opportunit per i porti gateway e per Livorno. La seconda sessione, di tipo istituzionale, ha tratatto il tema della revisione delle politiche delle reti transeuropee e la loro dimensione esterna, vale a dire la loro proiezione verso i Paesi terzi della sponda sud del Mediterraneo. Durante questa animata sessione c stato uno scambio di opinioni non esattamente amichevole tra il Presiedente di Assopirti Nerli ed il Sottosegretario Giachino. Nella terza sessione operatori e le imprese hanno discusso, con gli Interporti di Guasticce, diGenova Quarto dei Mille-Livorno di km. 212. Veduta aerea del punto di arrivo della tappa Bologna e di Vero-

Nadia Laraki, La Donna dei Porti, la Direttrice Generale dellAgenzia Nazionale dei Porti del Regno del Marocco.

IV Speciale Autorit Portuale

Inaugurato il Reefer Terminal


di Cristina Battaglini E stato inaugurato il Livorno Reefer Terminal nuovo polo logistico dedicato alla movimentazione e stoccaggio di prodotti refrigerati, alla presenza di numerose autorit ed operatori del settore. Plauso del presidente della Regione Rossi, per uniniziativa - ha spiegato- a vantaggio dellintero sistema infrastrutturale toscano. Presenti il presidente dellAutorit Portuale Giuliano Gallanti, che ha posto laccento sul fatto che non esistano nel Mediterraneo terminal con queste capacit e caratteristiche( il Terminal ha una capacit operativa di movimentazione stimata in 400.000 tonnellate annue). Il Reefer, situato allinterno del Terminal Leonardo da Vinci del porto di Livorno, occupa una superficie di 33 mila mq e si affaccia su un fronte banchina di circa 360 m sul Canale Industriale del Porto con un fondale di 9,50 m, logisticamente a 500 m dallo svincolo per innesto sulle grandi strade di comunicazione (FI PI LI) ed a 900 m dal container TDT, dove arrivano decine di migliaia di contenitori frigo dai principali porti del mondo. Per la sua realizzazione sono stati investiti 25 milioni di euro, la compagine societaria composta da: Compagnia Portuale di Livorno, S.A.R. (Spedizioni Agroalimentari Riuniti), Immobiliare Saffi e Baccini Ortofrutta. I mercati di riferimento sono quelli del nord est, nord ovest,

Africa e paesi dellAmerica Latina. Presenti allinaugurazione tra gli altri lambasciatore dellUruguay Alvarez, il presidente di Livorno Porto 2000 Roberto Piccini, il presidente Lega Coop Toscana Stefano Bassi, il Sindaco Alessandro Cosimi, gli imprenditori Neri e DAlesio, il prefetto Domenico Mannino, il questore Bruno dAgostino, il presidente della provincia Giorgio Kutuf e ling. Claudio Bertini dellInterporto.

Livorno

13

zioso restauro voluto dagli Amici dei Musei e dei Monumenti livornesi

ntonioDuccitornaasuonare
lorgano meccanico antico pi importante della nostra Provincia
di Massimo Cappelli Lorgano della Chiesa di Santa Caterina, opera di Antonio Ducci,costruito nel periodo 1832-1837, lorgano meccanico antico pi importante della nostra Provincia e , con le sue 998 canne per la tastiera, 55 per la pedaliera e 5 per gli Usignoli, uno dei pi grandi della Toscana. Dopo un laborioso restauro, compiuto dalla Bottega Organara di Nicola Puccini, che ha riguardato lo smontaggio e pulizia delle canne , la ricostruzione della Viola 4 Bassi,delle prime 8 canne Tromba 16 e di 5 canne interne ,lorgano che prima presentava un suono afono e debole tornato alla sua originaria potenza. Il restauro ha riguardato anche il rifacimento del copri consolle realizzato in noce nazionale ed altri interventi migliorativi nel rispetto dei criteri storici degli organi Ducci .Un ulteriore importante restauro ha poi riguardato il prezioso telo copri organo con una sacra pittura del pittore settecentesco Luigi Ademollo,unica opera dellartista rimasta nella nostra citt dopo la distruzione ,per gli eventi bellici, delle sue decorazioni del Teatro S.Marco e della cappella della Concezione in Duomo. Linaugurazione dellorgano restaurato avvenuta il 5 settembre u.s. alla presenza di un foltissimo pubblico che ha assistito per loccasione al concerto del maestro Matteo Imbruno,organista titolare della Oude Kerk e del Museo Hermitage di Amsterdam,solista virtuoso dei pi prestigiosi festival organistici di tutto il mondo che, nella esecuzione di numerose sonate di vari autori, ha esaltato le ritrovate caratteristiche strumentali dellorgano della Chiesa di S.Caterina. Da sottolineare come questa opera di restauro, che arricchisce di un bene prezioso la nostra citt,sia stata frutto della collaborazione tra lAssociazione Amici dei Musei, la CEI ,lAssociazione Santa Caterina e la Fondazione Cassa di Risparmi di Livorno e abbia potuto contare anche sul contributo di singoli cittadini. In definitiva una concreta azione culturale compiuta per la gran parte da privati che completa lopera di restauro della Chiesa di S. Caterina,senza dubbio una delle pi belle della nostra citt, per la quale hanno collaborato tanti cittadini tra i quali vogliamo ricordare lamico profesIn occasione del restauro dellorgano della Chiesa di S. Caterina, a cura degli Amici dei Musei e del Monumenti Livornesi, uscito un libro su Gli Organi antichi della citt di Livorno, di F. Bartalucci e A.F. Gronchi.

sore e architetto Dario Vukich sempre presente nei cuori di noi de IL CENTRO.

La Chiesa di Santa Caterina, una delle pi belle e suggestive di Livorno

14 Livorno Cambio della guardia per il biennio 2011-2013

Margherita Mazzelli alla guida della Fidapa


di Laura Conforti Benvenuti Da questo 1 ottobre la Sezione di Livorno della FIDAPA (Federazione Italiana Donne, Arti, Professioni, Affari), movimento di opinione a carattere internazionale che si occupa principalmente di valorizzare le competenze e la preparazione delle socie, di incoraggiare le donne a una consapevole partecipazione alla vita sociale, amministrativa e politica, sar guidata da un nuovo Direttivo. Infatti, nello scorso mese di giugno si sono svolte le votazioni per il rinnovo delle cariche sociali per il biennio 2011-2013. Sono state elette socie di notevole spessore, con importanti esperienze di vita associativa, che si sono messe a disposizione con entusiasmo e buona volont al servizio dellAssociazione. La nuova presidente Margherita Mazzelli Minucci, consulente aziendale per lItalia e lestero; Cavaliere Ufficiale dellOrdine al merito della Repubblica Italiana; candidata a sindaco nel 1999, successivamente Consigliera Comunale a Collesalvetti. Nel 2004 stata eletta consigliera provinciale di Livorno; gi membro del Consiglio di Amm.ne del Conservatorio di Santa Marta in Montopoli, incarico conferitole dal Ministero dellIstruzione. Nel 2001/02 stata responsabile dellUfficio Studi per la Link Campus University of Malta sede di Roma. Alla vice presidenza stata eletta Yasmine Cipriani, amministratore unico della C.S. laboratori associati srl, amministratore unico della MI.GRE. srl e componente della Commissione Sanit presso Confindustria Toscana. La segreteria affidata a Rossella Passavanti, coordinatore amministrativo con funzioni di Vicario del Direttore, dirigente responsabile dellArea Legale e del Contenzioso e responsabile del Servizio Politiche del lavoro presso la Direzione Provinciale del Lavoro. Ha al suo attivo pi di venti pubblicazioni in riviste specializzate. Continua a far parte del Comitato di presidenza Tosca Gazzarrini, questa volta con funzioni di tesoriera. Ha una vasta esperienza amministrativa a commerciale nellazienda Tecnochimica di articoli strumentali, diagnostici e monouso per laboratori di analisi, case di cura, privati e laboratori veterinari con la carica di consigliere e amministratore delegato. Inoltre, stata designata a rappresentare la FIDAPA in qualit di uditrice alle riunioni del Comitato Imprenditoria Femminile della CCIA. Nicla Capua resta in carica con funzioni di past presidente. Pronte a dare il supporto nelle varie materie le nuove consigliere M. Giovanna Alari, Annamaria Di Batte, Rossella Chelini, Grazia Di Fazio, Oriana Petri, Melania Va-

La nuova presidente Margherita Mazzelli (a sinistra) con a fianco la past president Nicla Capua.

iani. Revisori dei Conti: Anna Casciello, Teresa Consogni, Marisa Genovesi. La sezione di Livorno, per lattivit svolta ad alto livello, da sempre molto stimata sia dalla cittadinanza che dalle Istituzioni oltre che a livello nazionale. Tanto vero che molte socie sono state elette alle pi alte cariche nazionali e distrettuali.

Livorno BOLGHERI: Casa di Terra dei f.lli Frollani ha illustrato un progetto nello stile dello chteau francese

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Una cantina fra tradizione, sviluppo e solidariet


Anche durante i periodi di crisi ci sono imprese che investono, che si adoperano per la realizzazione di idee che uniscano qualit e innovazione senza mai tralasciare le radici storiche e tradizionali dei territori nei quali operano. questo il caso di Fattoria Casa di Terra, dei fratelli Giuliano e Gessica Frollani, unazienda vitivinicola di Bolgheri che ha appena presentato allagriturismo Il Pelago il progetto della nuova cantina. Fonte dispirazione, - ha spiegato larchitetto Sergio Scienza di Rovereto, autore della struttura - stato il concetto francese dello chteau, del castello posto al centro del vigneto e con esso perfettamente in armonia. Ledificio, costruito in acciaio e cemento su due livelli per un totale di 7.500 mq, sorger in via dei Marchigiani, traversa della Bolgherese: La cantina, - continua larchitetto, - progettata per permettere al proprio interno le visite e la degustazione. Avr un impatto ambientale pressoch nullo, grazie al ricorso a tecniche arrivate direttamente dallantichit. Una torre di quindici metri nella quale avranno sede anche gli uffici amministrativi, e dalla cui sommit si avr accesso al panorama circostante, garantir un riciclo naturale daria. Linvestimento superer i 3,5 milioni di euro, e, sebbene la piena operativit sar raggiunta soltanto nel 2013, gi dal prossimo anno la cantina potr essere impiegata per la vendemmia. Casa di Terra, con 120 ha di vigneti e 150mila bottiglie lanno (il progetto presentato consentir di raddoppiare la cifra), produce vini sia nella D.O.C. Bolgheri (i rossi Moreccio, Mosaico e Maronea, il rosato Allegra e il vermentino), sia nella D.O.C. Terratico (Lenaia). Inoltre, tramite la societ Bolgheri Wine Distribution, di recente costituzione e con allinterno anche Tiziana Mazzetti e Stefania Brunetti, lofferta sar ampliata con prosecco e champagne Louis Barthelemy: In unottica di valorizzazione della qualit e di rinnovamento del marchio - ha spiegato Giuliano Frollani, - stiamo valutando la creazione di vini monovitigno, oltre ad aver gi previsto nuovi vigneti. Casa di Terra, infine, ha reso noto un progetto di collaborazione con il Coisp, sindacato della Polizia di Stato, consistente nella devoluzione di una percentuale delle vendite a Fervicredo, unassociazione che unisce le famiglie dei poliziotti caduti in servizio. Beniamino Franceschini

Quando Rostock era gemellata con Livorno


Questanno la Vespucci ha fatto scalo nel porto tedesco di Rostock nel Baltico. Chiss se qualcuno ha ricordato agli allievi che Rostock stata gemellata con Livorno negli anni ottanta insieme ad altre citt come Bat-Yam, Haiphong, Novorossijsk. Rostock la conosciamo bene perch andammo a visitarla insieme ad una delegazione della Provincia di Livorno di cui facevano parte i rappresentanti dei Sindacati della scuola. Dodici giorni intensi di visite, incontri, dibattiti. Era ancora la Germania dellEst e i tedeschi avevano tutto linteresse a farsi conoscere e nello stesso tempo a conoscere anche lItalia attraverso i gemellaggi fra cui Livorno. Scambi annuali, un anno a Livorno e un anno a Rostock. Lorganizzazione tedesca era perfetta. Accolti allaeroporto di Berlino Est e presi in consegna dal responsabile, accompagnati da una guida che parlava perfettamente litaliano,non fummo mai mollati dallalba al tramonto fino al momento di andare a dormire. Ricordo che rimasi sorpreso dellautostrada Berlino-Rostock senza aver incontrato una stazione di servizio e dal rigoroso rispetto da parte dellautista del limite di velocit di 50 Km allora. Ricordo lorganizzazione scolastica similare a quella del libro e moschetto del fascismo. Infatti fra le materie di studio anche listruzione militare. Impressionante la disciplina nelle scuole tutte dotate di ampi spazi,di palestra e anche di piscine. In Italia avevamo introdotto la presenza degli alunni portatori di handicap nelle classi comuni e ricordo di aver evidenziato questa conquista umana e sociale mentre in Germania funzionavano la classi speciali con personale specializzato. Negli istituti professionali era presente il soggetto femminile mentre in Italia questo era quasi inesistente. I ritratti di Lenin e Stalin erano dappertuto, Rostock viveva con lindustria pesante,con il porto ma alla sera si divertiva. Ricordo che la nostra comitiva cerc di entrare in un locale dove si ballava ma non avendo la cravatta non fu ammessa, cos come di aver visto lavorare di sabato ma la giornata era offerta al Partito. Al rientro a Livorno relazionai con un diario 12 giorni nella RDD che consegnai al presidente della Provincia mentre un copia fa parte del Museo dei diari nel Casentino. Tanta acqua passata sotto il ponte. Correva infatti lanno 1980. Mario Lorenzini

Wine e Food Dal territorio alla tavola


La Provincia di Livorno con il supporto di Provincia Livorno Sviluppo promuove una rassegna gastronomica alla quale hanno aderito trenta ristoranti, dallElba a Livorno, ma anche dalla provincia di Pisa e di Grosseto. Wine e Food, dal territorio alla tavola mira a dare una risposta alla domanda turistica, a tutelare la qualit dei prodotti tipici e a favorire la diffusione di alimenti sani e genuini. Una iniziativa che vuole valorizzare le produzioni a km zero e i principi della Dieta Mediterranea - afferma lassessore provinciale allagricoltura e turismo Paolo Pacini e favorire un legame sempre pi stretto tra il mondo

della ristorazione e quello dei produttori agricoli e vitivinicoli locali, con una formula aggiunge - che ha incontrato il consenso dei ristoratori. I commensali avranno la possibilit di votare il piatto preferito. A giornalisti ed esperti del settore enogastronomico, capitanati da Salvatore Marchese (e con loro anche i produttori), il compito di dare un sapore culturale alla serata con la presentazione delle varie portate previste nel men (dallantipasto al dolce, vini compresi per una cifra che deve restare entro i 50 euro). I men proposti saranno poi raccolti in un libro. Il calendario della iniziativa disponibile sul sito: www.plis.it. Luca Lischi

16 Rosignano 11 Dopo il buco di bilancio

Crom deve cambiare mentalit


di Jacopo Pizzi Il buco di bilancio di Crom suscita preoccupazione in tutte le persone di buon senso, perch pone serie questioni sulla natura di Crom e sul modo in cui stata ed gestita. In primo luogo, scioccante venire a conoscenza che i 23 dipendenti della societ partecipata costino ad essa pi di un milione di euro lanno, con qualifiche e stipendi da direttori e dirigenti senza niente da dirigere. Senza considerare prebende e gettoni di presenza dei membri del consiglio di amministrazione. In secondo luogo, paradossale che una societ, nata per gestire le farmacie comunali, si sia ritrovata a gestire servizi tanto diversi da quelli per cui stata creata, come i cimiteri, lemergenza abitativa (questultima, per gentile concessione della giunta Franchi) o addirittura la mediazione civile e commerciale. Quali economie e/o migliori servizi discendono da una CROM tuttofare? A quale strategia risponde? Infine, risultano fuori luogo sia la proposta del direttore di Crom, Tarita Tani di distribuire questionari davanti alle farmacie prima con hostess, poi con dei totem fissi, al fine di valutare il gradimento dei clienti, in quanto i questionari sembrano piuttosto un modo, abbastanza puerile, di colmare le lacune del servizio e, magari, scoprire su quali servizi Crom possa allungare i propri tentacoli, sia la proposta avanzata dalla CGIL di unire Crom allAzienda farmaceutica cecinese, che invece presenta un bilancio in attivo: questa sembra una scelta campata per aria, perch, come tutti sanno, se si inserisce un organo malato in un corpo sano, questultimo che viene contaminato. Rosignano non pu pi permettersi una simile gestione della cosa pubblica, soprattutto in un momento di grave crisi economica sia nazionale che locale; necessario, dunque, un ripensamento radicale della societ partecipata, che privilegi il merito e lefficienza invece delle solite rendite politiche e di posizione. Un motivo di ulteriore elogio che conferma lalto livello professionale, riguarda la protrazione dei servizi alla spiaggia assicurati fino a primi di ottobre invertendo una tendenza che vuole chiusi gli stabilimenti balneari al 20 settembre. Allamico Roberto, alla signora Elena ed ai suoi tre magnifici figli Gianni, consigliere comunale di Rosignano, Alessandro e Francesco, le congratulazioni e gli auguri della redazione de IL CENTRO:

Nuova collocazione del Fonte Battesimale


Nel corso delle cerimonie religiose per la Festa patronale nell80 anno della dedicazione della chiesa parrocchiale di Santa Teresa del Bambin Ges, si proceduto alla nuova collocazione del Fonte Battesimale grazie al contributo di S.A.T. S.p.A. Aeroporto Pisa e Circolo Culturale La Carta in memoria dell ing. Pier Giorgio Ballini, gi amministratore delegato e direttore generale di detta societ, nonch parrocchiano e attivo protagonista in giovent dellassociazionismo cattolico della comunit rosignanese.

Operatori turistici da segnalare


Lo scorso anno, a conclusione della stagione turistica, elogiammo lalta professionalit del Caff Ginori la cui conduzione si conferma sempre di ottimo livello: la bella e ormai tradizionaleserata del Ferragosto entrata nel novero delle migliori performance di Castiglioncello. Nella edizione degli elogi agli operatori estate 2011 il turno de il bagno Tahiti che si trova in via della Forestale -Loc.la Mazzzanta -Vada. Siamo di fronte ad una conduzione a gestione interamente familiare, integrata, naturalmente da alcuni validi collaboratori, il cui leader il nostro antico amico di tante epiche battaglie politiche - Roberto Daddi -che, dopo una vita vissuta alla segreteria del Consorzio di Bonifica di Vada, gestisce, da molti anni, questo stabilimento balneare collocato in prossimit della stupenda e storica pineta di Vada. I servizi sono inappuntabili e questo spiega, meglio di qualcosaltro, lalta frequenza dei turisti cona una vasta partecipazione di stranieri.

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Cultura

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Allinaugurazione singolare rappresentazione su tema risorgimentale dellattore Blas Roca Rey

Splende di nuovo il monumento di Lorenzo Gori ai patrioti livornesi


In occasione della presentazione del restauro del monumento Alle vittime degli Austriaci di Lorenzo Gori, Blas Roca Rey, attore di teatro ma apprezzato anche al cinema e in tv (e marito di Amanda Sandrelli), stato il protagonista di una singolare rappresentazione su tema risorgimentale, svoltasi luned 26 settembre al cimitero comunale dei Lupi, alla Cigna. Blas Roca Rey ha interpretato 1849. Da Mameli ai fratelli Berni, un adattamento dello spettacolo Cronache della Repubblica romana: Cristina Belgioioso e Goffredo Mameli che lattore ha recitato insieme a Margherita Buy in occasione della Notte Tricolore romana. La performance, che rientra fra le iniziative promosse dal Comune per i 150 dellUnit dItalia, ha accompagnato la presentazione del lavoro di restauro dellottocentesco monumento sepolcrale dedicato Alle vittime degli Austriaci, di Lorenzo Gori, una delle opere di maggior rilievo artistico del viale monumentale del cimitero livornese, dedicata ai tanti giovani livornesi che persero la vita nelle due giornate del 10 ed 11 maggio del 1849 per combattere coraggioIl monumento Alle vittime degli Austriaci di Lorenzo Gori, che stato riportato a nuovo, dopo apposito restauro, curato da Sandra Roca Rey, al cimitero comunale della Cigna

samente sulle barricate contro gli invasori austriaci. Il monumento tornato alla bellezza originaria dopo un intervento di restauro conservativo a cura del Soroptimist International Club di Livorno, sotto la direzione della Sovrintendenza dei Beni Architettonici, Paesaggistici, Storici, Artistici ed Etnoantropologici di Pisa e Livorno (nella persona di Loredana Brancaccio). Lintervento stato realizzato

dalla restauratrice e nostra carissima amica Sandra Roca Rey che ha provveduto, oltre alla pulitura ed al consolidamento del manufatto, anche al rifacimento delle parti mancanti a conferma delle elevate capacit nellarte del restauro.

Chi Blas Roca Rey


Blas Roca-Rey nasce a Lima, in Per, il 21 gennaio 1961. Si trasferisce in Italia e dal 1980 lavora come attore teatrale, cinematografico e televisivo. Tra i suoi lavori, ricordiamo i film: Facciamo fiesta (1997), regia di Angelo Longoni, Ecco fatto (1998) e Ricordati di me (2003), entrambi diretti da Gabriele Muccino, e La cena per farli conoscere (2007), regia di Pupi Avati. Tra i lavori per il piccolo schermo, ricordiamo le miniserie tv: Valeria medico legale (2000-2002), regia di Gianfrancesco Lazotti, e Scusate il disturbo (2009), regia di Luca Manfredi. Dal 2007 fino al 2009 stato guest star di Un posto al sole dove ha interpretato Cesare DOnofri. il marito dellattrice Amanda Sandrelli, dalla quale ha avuto due figli.

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Cultura

Il ricordo di un valoroso livornese caduto purtroppo nel dimenticatoio

Eugenio Cecchi, scrittore di memorie garibaldine


di Giuseppe Giarratana

gi docente di materie letterarie

Il tempo ridimensiona tutto e molti personaggi e avvenimenti meritevoli di ricordo finiscono nel dimenticatoio: questo il caso di Eugenio Cecchi - livornese- scomparso nel 1932 quasi centenario. Al tempo delle III guerra di indipendenza (1866) aveva ventanni e si arruol fra i Garibaldini. Checchi era una persona colta ed intelligente, tanto che negli ultimi anni dellOttocento, dopo la fase eroica della sua partecipazione alle nostre guerre del Risorgimento, ritornato nella sua citt (Livorno), fu giornalista molto apprezzato e professore liceale. Passer poi al giornalismo romano con lo pseudomino di TOM: Alcuni amici ed estimatori(Aleardo Aleardi, Giacomo Zanella), conoscendo le qualit di scrittore del Nostro lo esortarono a scrivere i suoi ricordi. Nacquero cos le Memorie di un garibaldino Quando io ero giovane e si commemorava il centesimo anniversario (1961) della riunificazione italiana, Checchi veniva letto e apprezzato. Oggi chi vuol conoscere lautore lo deve cercare nelle biblioteche pubbliche e in poche private. Le memorie di cui parlo videro la luce (1903) a Milano. A quei tempi il Checchi era noto, oltre che come giornalista e valido docente, anche come critico teatrale. La sua lingua limpida e comunicativa, svelta: la caratteristica saliente dellautore il frequente alternarsi della nota lieta con quella triste, quando meno te laspetti. Ricordo alcune descrizioni dopo la vittoria di Garibaldi a Bezzecca. Le chiese sono piene di feriti, alcuni subiranno amputazioni e moriranno. Eugenio, che li per una palla in una gamba, si imbatte in un tirolese (ricoverato per una grave ferita pure lui ad una gamba) e con rapide notazioni umoristiche ci rappresenta quei tirolesi: i quali, mentre i nostri feriti urlavano continuamen-

te come dannati, se ne stavano zitti e tristi (erano tiloresi e perci incompresi!) esprimendosi per con gli stralunamenti degli occhi e i moti convulsi delle braccia, Uno di essi muore e dice al vicino italiano le uniche parole che sa Addio, italiano!. Il passaggio dal tono distaccato a quello patetico (nel che consiste lumorismo vero, commovente) ci coglie a tradimento. Italiano e tirolese: due sofferenti. In unaltra chiesa, un siciliano medico (capitano) un personaggio vulcanico, un agitato fra le necessit

del soccorrere ora questo ora quel soldato sofferente.Ma per caso giunge in quella chiesa il generale Garibaldi in visita ai compagni feriti ed il capitano, furente per natura, si scioglie in lacrime. Gli episodi toccanti del libro sono tanti. Forse il pi coinvolgente la risposta del generale , telegrafica Ubbidisco! allintimazione di fermarsi, dato che la vertenza era entrata nella fase conclusiva diplomatica. E il generale era lunico dei nostri ad aver riportato una vittoria, com noto, a Bezzecca.

Cultura

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Grazie al Garden Club il Gran Premio si svolger al parco di Villa Mimbelli i prossimi 14, 15 e 16 ottobre

Harborea: gran festa del mondo vegetale


di Silvia Menicagli Rosa gallica, rugosa, muschiata, damascena, canina, rifiorente, spray , sono solo alcuni dei nomi della pregiata regina dei fiori che ricever il gran premio Harborea 2011 nei giorni del 14, 15 e 16 ottobre a Livorno. La nostra citt si appresta infatti, grazie al Garden club labronico, ad entrare nel grande circuito espositivo e di eventi botanici del quale fanno gi parte da molti anni Milano con Orticola o Lucca con Murabilia. Sar cos che quindi si apriranno i giorni botanici, nel parco di villa Mimbelli, appositamente strutturato grazie agli interventi dellufficio tecnico del Comune di Livorno ad accogliere pi di 80 espositori nazionali esperti del settore. La rosa, suprema dominatrice da secoli della bellezza effimera del mondo floreale, sar premiata secondo un attento esame della giuria, in base alla sua rifiorenza, profumo, colore, portamento e bellezza incontrastata. Il suo coltivatore ricever dalle mani della presidente del Garden stesso la medaglia al merito ricavata dalla riproduzione fedele della pezza della rosa, moneta coniata in citt dal Gran Duca Ferdinando. I visitatori, saranno accolti ed accompagnati alla visita dei molteplici aspetti della mostra mercato di piante insolite e rare, attraverso le tre giornate dedicate a Flora. Ogni giorno sar affrontato ad un argomento e di esso si condivideranno le opportunit di crearne composizioni floreali allinterno dello spazio scuola Garden aperto per tutto il giorno con possibilit di prenotarsi a corsi flash di decorazione. Girovagando nel parco, il visitatore trover poi lopportunit di degustare prodotti tipici della natura e lopportunit di rilassarsi al gazebo del caff letterario per ascoltare le novit editoriali, scientifiche e culturali con ospiti esperti della materia. Allora del t gli amici ospiti saranno appagati da una degustazione in tema con la giornata. Ed allora preparatevi alla giornata della rosa il venerd, delle piante venute da lontano nel giorno di sabato e dei paesaggi verdi la domenica in cui si celebrer anche lanno internazionale dedicato alle foreste. La chermesse non si dimentica neanche dellopportunit che pu essere trasmessa ai pi piccoli di condurli alla scoperta di erbari fantastici o vecchie storie e giochi di lupi e foreste. Assaporando in tal modo la magia che il regno verde pu infondere in un epoca in cui purtroppo si sogna poco e non lascia spazio a voli fantastici. Il Garden club di Livorno si appresta quindi ad intraprendere questa nuova esperienza di organizzazione di un evento di risonanza nazionale, ad introdurre la citt in questo mondo di appassionati del vivere verde, attorno al quale invece gravit un settore culturale in continua espansione, grazie alla acquisita consapevolezza che la cura e lamore per la natura sono garanzie per la nostra vita futura. Il Comune di Livorno e la Provincia ci hanno appoggiato in questa ambiziosa proposta alla citt, condotti per mano da abili promotori di eventi, quali larchitetto paesaggista Vitaliano Biondi e Mimma Pallavicini esperta in comunicazione.

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Cultura da LEco del Santuario di Montenero - Gennaio/Febbraio 2011

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Il Beato J.H. Newman a Livorno


Il Prof. Paolo Mirenda laureato in Medicina e Chirurgia, ha svolto attivit didattica e scientifi ca presso la Universit di Pisa. Ha ricoperto incarichi in societ scientifi che: Socio onorario della societ italiana di flebologia; membro della Direzione della societ italiana di patologia vascolare. In ambito politicoistituzionale stato Consigliere del Comune di Livorno per tre legislature. Membro del Consiglio Superiore di Sanit. La sua indole speculativa oltre lambito medico si rivolta allo approfondimento di studi teologici, di biografi e concernenti importanti personaggi della Chiesa cattolica; di problematiche religiose e di fede, di cose vaticane. Appassionato cultore di J.H. Newman, nella imminenza della sua beatificazione ad opera di Benedetto XVI, ha inaugurato lanno sociale 2010-2011, del SERRACLUB, del quale stato Presidente trattando il tema, riferito allillustre personaggio. autore di testi di spiritualit, apologetica, patristica, dogmatica, morale, pedagogia, autobiografi ci. Chiuse gli occhi al mondo l11 agosto 1890. Nel 1991 Giovanni Paolo II, approvando il decreto sulle sue virt eroiche, lo proclam VENERABILE e Benedetto XVI BEATO nella sua Birmingham, il 19 settembre 2010. Aveva scritto non sono portato a fare il santo. Mi basta lucidare le scarpe ai santi. LEc dSui Mtnr 19 Nella vita di questo insigne personaggio, vi uno spazio vissuto a Livorno. A questo dedicata la nostra nota. A causa della sua malferma salute, nel viaggio di ritorno da Roma per lInghilterra, dopo la nomina a Cardinale, si ferm a Livorno dal 4 al 20 giugno. La notizia espressa in una sua lettera al Duca di Norfolk scritta da Roma il 30 maggio. In altra lettera, datata 1 giugno, sempre da Roma, Hotel Bristol via Sistina 48, indirizzata a Artur Wollaston Hutton, scrive che a Livorno sarebbe stato ospite dellANGLOAMERICAN HOTEL. La presenza nella nostra citt del neo-cardinale documentata dalle lettere inviate. La prima del 5 giugno indirizzata al Cardinale Manning in Inghilterra. Nella lettera inviata al Duca di Norfolk, datata 5 giugno, per la prima volta indica la sede della compilazione: LEGHORN THE ANGLOAMERICAN HOTEL. La stessa appare ancora nella lettera a Miss M.P. Giberne nella quale denuncia i mali di cui affetto, febbre, polmonite, diarrea. In altra breve corrispondenza al duca di Norfolk, l11 giugno dice di essere confortato dalle cure di un medico inglese e di uno italiano. Il 16 scrive a Charles Ryder, secretary of the society of St. Bede. In pari data, altra lettera per il duca di Norfolk. Il 19 giugno fa sapere a mrs Sconce, una signora inglese che abitava a Firenze e che lo aveva assistito durante la malattia, di lasciare lindomani Livorno per partire alla volta di Genova. Scrive a Bryan J. Stapleton lo stesso giorno. La corrispondenza epistolare del cardinale da Livorno fi nisce qui. Il 21 giugno invia da La Spezia una lettera, completata a Genova, indirizzata a E.B. Pusey nella quale si dice convalescente. Perch Newman sost a Livorno? Riteniamo che non si possono escludere motivi climatici e la presenza di una nutrita colonia inglese nella citt. La nostra indagine faticosa, ma feconda ci ha molto interessato ed incuriosito. Tra laltro: In quale parte della citt era sito lANGLOAMERICAN HOTEL ? Non esiste oggi a Livorno un esercizio alberghiero denominato Anglo-American hotel donde la nostra curiosit di scoprire la collocazione di questo albergo. cata da Newman allinizio delle sue lettere. Lalbergo era sito sul Viale Regina Margherita, oggi Viale Italia, nel palazzo che fa angolo con via C. Mayer, oggi civico 131: Nel miglior punto della passeggiata in faccia ai giardini, veduta splendida sul mare, luce ed ascensore elettrico, proprietario Polese F. telefono 88. Questa scarna nota, circa la presenza del beato J. H. Newman a Livorno, nel silenzio di altre autorevoli fonti alle quali ci eravamo indirizzati, vuole documentare il suo soggiorno a Livorno, segnatamente lalbergo che lo ha ospitato e stimolare altres interesse per la grandiosa opera DI UN SINGOLARE APOSTOLO del Cristianesimo, MAESTRO e DIFENSORE dei valori prioritari della persona, tra i quali brillano quelli della Coscienza, della Libert, della Verit, cos indispensabili al vivere civile, di ogni tempo. da LEco del Santuario di Montenero Gennaio/Febbraio 2011

Newman a Livorno
A cura del Prof. Paolo Mirenda IL BEATO J. H. NEWMAN a LIVORNO Nota biografica: Newman J.H. nacque a Londra il 21 febbraio del 1801. Il 29 maggio del 1825 venne ordinato sacerdote anglicano. Fu Guida del Movimento di Oxford teso a proteggere langlicanesimo dalle deviazioni dottrinarie protestanti. Si convert al cattolicesimo nel 1845. Nel marzo del 1847 fu ordinato sacerdote della chiesa cattolica. Fond in Inghilterra lOratorio di S. Filippo Neri. Leone XIII riconoscendogli genio e dottrina, il 13 maggio del 1879, gli confer la porpora cardinalizia.

22 Cultura 11
A cura del Prof. Giangiacomo Panessa presso la Chiesa degli Armeni venerd 4 novembre

Prosegue lescalation pittorica dell artista livornese

Presentazione del libro Il Mercante Armeno


Il 4 novembre alle 17e30 presso la chiesa armena in via dela Madonna il prof. Giangiacomo Panessa console onorario della Repubblica Ellenica e Rappresentante della Chiesa Armena presenter, dintesa con il circolo IL CENTRO, il romanzo storico di Massimo Ghelardi dal titolo Il Mercante Armeno centrato sulla figura e le vicende di un mercante internazionale che fece della Livorno delle nazioni seicentesca il centro della propria attivit di promotore di molteplici relazioni tra Oriente e Occidente. Unoccasione per rivisitare grazie allavvincente trama del romanzo la storia del periodo doro di una Livorno i cui fasti meriterebbero di essere valorizzati nel contesto di un vero recupero della memoria in un progetto sinergico di carattere culturale e turistico di fondamentale importanza per un nuovo modello di sviluppo per il territorio. Per loccasione interverranno personalit cittadine interessate al tema.

Personale di Vincenzo Greco dal 22 ottobre a Studio Blu

Vicenzo Greco: Il mito americano tecnica mista su tela - 2011 Dopo lo strepitoso successo conseguito con la personale tenuta nello scorso mese di giugno presso la seicentesca Sala Ottagonale della cattedrale di Mazara del Vallo, Vincenzo Greco si ripresenta al pubblico livornese con unimportante rassegna di opere pittoriche che verranno esposte dal 22 ottobre al 6 novembre 2011 presso il prestigioso Studio Blu (piazza Barontini, 4 - Livorno). Linaugurazione fissata per sabato 22 ottobre alle ore 18 e prevede anche la presentazione ufficiale di una recente monografia dellartista curata da Massimo Masiero. La mostra sar visitabile tutti i giorni dalle 9.30 alle 12.30 e dalle 16.00 alle 20.00. Per ulteriori approfondimenti sullattivit artistica di Vincenzo Greco si rimanda al sito www.grecovincstudio.it

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Cultura

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Lo ha deciso la Giunta Municipale per ricordare le quattro figure che hanno valorizzato il patrimonio storico artistico della citt

Intitolate a Castignoli, Chiellini, Costagliola e Sanpaolesi le sale dei Granai


Le sale espositive dei Granai di Villa Mimbelli porteranno i nomi di Giuseppe Costagliola, Piero Sanpaolesi, Enrico Chiellini e Paolo Castignoli. Lo ha deciso la Giunta Municipale anche su proposta dellassociazione Amici dei Musei e dei Monumenti Livornesi, per ricordare personaggi che hanno avuto un ruolo di primo piano nel salvare, quasi per intero, le opere del Museo Fattori durante la seconda guerra mondiale o che, in periodi pi recenti, si sono adoperati nella tutela e nella valorizzazione del patrimonio storico della citt. A loro, dunque, saranno intitolate varie sale del polo espositivo dei Granai, sia a piano terra che al primo piano. Un riconoscimento particolare va a due grandi amici dei musei e dei monumenti: Giuseppe Costagliola e Piero Sanpaolesi A Giuseppe Costagliola per la cura e dedizione nella salvaguardia delle collezioni civiche verr dedicato il grande salone di piano terra dei Granai. Dipendente del Comune (fu nominato custode del Museo Civico nel 1920) svolse infatti con grande passione la sua attivit e proprio a lui si deve la salvezza del patrimonio artistico della citt. Quando il Museo Civico Giovanni Fattori che fino alla seconda guerra mondiale aveva sede in piazza Guerrazzi and distrutto sotto i bombardamenti del 1944 , fu leroico custode Costagliola ad adoperarsi tra mille rischi per metterne al sicuro la collezione: cur il trasferimento del patrimonio in luoghi sicuri e verific negli anni, anche sotto il pericolo costante di improvvisi bombardamenti, lo stato di conservazione di quanto rimasto nelle sale di piazza Guerrazzi. Piero Sanpaolesi, direttore della Soprintendenza ai Monumenti e Gallerie per le province di Livorno, Pisa, Lucca e Massa Carrara, fra il 1943 ed il 1944 si occup di proteggere il patrimonio delle province toscane, tra cui appunto anche Livorno. Sanpaolesi gest il trasferimento delle opere del Museo Fattori a Valle Benedetta e a Poggio a Caiano durante la seconda guerra mondiale e, negli anni successivi, segu loperazione di rientro delle opere in citt per lallestimento del nuovo Museo. Altra personalit a cui sar dedicata una sala Enrico Chiellini , illustre concittadino (1822-1892), uomo di grande sensibilit appassionato darcheologia. Chiellini don nel 1883 al Museo Fattori (di cui fu anche direttore per pochi anni dal 1896) la sua grande collezione numismatica, paletnologica ed archeologica che rappresenta ancora oggi una documentazione insostituibile per lo studio del territorio livornese. Infine Paolo Castignoli che dal 1973 al 2001 ha coperto lincarico di direttore dellArchivio di Stato. Nel suo lavoro, anche

Paolo Castignoli (1936 - 2010) attraverso la pubblicazione di libri e riviste e la fondazione di associazioni culturali , ha favorito la riscoperta delle radici antiche della citt, della sua popolazione e del suo territorio nel contesto della storia italiana e del Mediterraneo.

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Enrico Chiellini (1822 - 1892)

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