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Conosciuto soprattutto come l'innovatore del movimento realista (e accreditato anche dell'invenzione del termine stesso), Courbet pittore

e di composizioni figurative, paesaggi e paesaggi marini. Si occupa anche di problematiche sociali, prendendosi a cuore le difficili condizioni di vita e lavoro dei contadini e dei poveri. Il suo lavoro non pu essere classificato come appartenente n alla scuola romantica, all'epoca predominante, n a quella neoclassica. Courbet crede invece che la missione dell'artista realista sia la ricerca della verit, che aiuterebbe ad eliminare le contraddizioni e le disuguaglianze sociali[1]. Plage de Normandie. (c. 1872/1875). Washington D.C.: National Gallery of Art. Per Courbet il realismo non ha a che fare con la perfezione del tratto e delle forme, ma richiede un uso del colore spontaneo ed immediato, che suggerisca come l'artista grazie all'osservazione diretta ritragga anche le irregolarit della natura. Ritrae la durezza della vita e, cos facendo, sfida il concetto di arte accademico tipico della sua epoca, attirando su di s la critica di aver deliberatamente adottato una sorta di "culto della bruttezza". Ritratto della Contessa Karoly (1865), collezione privata Nato ad Ornans (Dipartimento del Doubs) in una prospera famiglia di agricoltori che vorrebbe si dedicasse allo studio della legge, decide di trasferirsi a Parigi nel 1839, trovando lavoro nello studio di Steuben e Hesse. Spirito indipendente, abbandona presto i maestri preferendo sviluppare uno stile personale attraverso lo studio dei pittori spagnoli, francesi e fiamminghi ed eseguendo copie delle loro opere. I suoi primi lavori sono un' Odalisca, ispirata agli scritti di Victor Hugo, e una Llia, illustrazione per l'omonimo romanzo di George Sand, ma lascia presto perdere le ispirazioni di tipo letterario per dedicarsi alla studio della vita reale. Un viaggio nei Paesi Bassi fatto nel 1847 rafforza la convinzione di Courbet che i pittori dovrebbero ritrarre la vita che sta attorno a loro, come avevano fatto Rembrandt, Hals e gli altri maestri olandesi. Tra i suoi primi dipinti vi sono due autoritratti, uno con il suo cane e l'altro con la pipa in bocca: entrambe le opere vengono rifiutate dalla giuria del Salon di Parigi. Tuttavia i critici pi giovani, legati ai movimenti neoromantico e realista, cominciano ad acclamarlo e lodarlo e gi nel 1849 Courbet inizia a diventare abbastanza noto, realizzando dipinti come Dopocena ad Ornans (per cui il Salon lo premia con una medaglia) e La valle della Loira. Funerale ad Ornans [modifica] Gustave Courbet. Funerale a Ornans. 1849-1850. Olio su tela. 314 x 663 cm Museo d'Orsay, Parigi. Una delle opere pi rappresentative di Courbet Funerale a Ornans, una tela in cui fissa un avvenimento a cui assiste nel settembre 1848. Il quadro, che ritrae il funerale di un prozio dell'artista, considerato uno dei primi capolavori delle stile realista. Come modelli l'artista si serve semplicemente delle persone che hanno partecipato alla cerimonia. In precedenza, per ritrarre i protagonisti di scene a carattere storico ci si serviva di veri modelli; in questo caso invece Courbet afferma che ha "ritratto le vere persone presenti alla sepoltura, tutte le persone del paese". Il risultato una rappresentazione estremamente realistica del funerale stesso e della vita a Ornans. Il dipinto suscita un vivo dibattito sia tra la critica che tra il pubblico. un'opera enorme (misura m. 3,1 x 6,6) e ritrae un rito banale e ordinario in una scala che fino ad allora era stata riservata a soggetti religiosi o relativi alle famiglie reali. Il pubblico finisce per interessarsi maggiormente al nuovo approccio realistico all'arte di Courbet e il sontuoso e decadente immaginario del romanticismo finisce per perdere popolarit. L'artista pienamente consapevole dell'importanza della sua opera; dice infatti: "Il funerale a Ornans stato in realt il funerale del romanticismo."

Gli spaccapietre, 1849, andato perduto durante i bombardamenti a Dresda durante la seconda guerra mondiale All'esposizione del Salon del 1850 Courbet riscuote un grande successo grazie a Funerale a Ornans, Gli spaccapietre (dipinto andato distrutto nel 1945 durante la seconda guerra mondiale) e I contadini di Flagey. Realizza altre opere a carattere figurativo in cui ritrae persone comuni o suoi amici, come Le fanciulle del villaggio (1852), I lottatori e Le bagnanti. Courbet, oltre a sviluppare le basi del movimento realista in campo artistico, abbraccia l'ideologia anarchica e, sfruttando la propria popolarit, sostiene e diffonde pubblicamente ideali democratici e socialisti scrivendo saggi e dissertazioni politiche. Nel 1850 scrive ad un amico: ...nella nostra societ, cos civilizzata, sento il bisogno di vivere la vita di un selvaggio. Devo essere libero anche dai governi. Le mie simpatie vanno al popolo, e devo rivolgermi direttamente a loro.[2] (Gustave Courbet) Nel 1855 espone al pubblico il monumentale L'atelier dell'artista. Si tratta di un'allegoria della sua vita di pittore, vista come un'epica avventura, nella quale lo si vede circondato dai suoi amici e ammiratori, tra cui il poeta Charles Baudelaire.

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