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27.01.

2009
Polizia carica i rifugiat* di
c.so Peschiera...
che rispondono!
Nessuna risposta del Comune alle richieste
dei migranti, "Casa Lavoro Residenza". Il
presidio sotto il Comune diventa corteo per le
vie della citt. Il prefetto latita, la polizia
carica selvaggiamente sotto la prefettura e in
piazza Castello. Migranti e solidali
rispondono con determinazione e
armamentario di fortuna; la polizia disperde
il presidio a suon di lacrimogeni.
Quest'oggi, in concomitanza con l'incontro
tra gli assessori del Comune di Torino
(Giuseppe Borgogno e Marco Borgione) e i
migranti occupanti di via Bologna e corso
Peschiera, si tenuto un partecipato presidio
sotto la sede comunale, indetto dal Comitato
di solidariet con profughi e migranti oltre
che dagli immigrati stessi, i quali hanno
riempito lo spazio antistante il palazzo con il
loro slogan "Casa Lavoro Residenza" per
tutto il pomeriggio.
L'incontro non ha ottenuto nessun riscontro,
continuando la scia di immobilismo
intrapresa da tempo dal Comune di Torino
sulla questione migrante, posta da anni.
L'assessore Borgione ha addirittura avuto la
spocchia di alzarsi dal tavolo di confronto,
sordo alle richieste dei migranti e incurante
dell'urgenza del problema posto. Il presidio
ha per questo deciso di occupare la strada di
fronte al palazzo comunale, dopo oltre 2 ore
di attesa di un qualche risultato e risposta.
Casa, lavoro e residenza: queste le richieste
dei profughi occupanti degli stabili, con
l'ultima caratterizzata da una centralit
prioritaria per la valenza che questa va ad
assumere nelle dinamiche burocratiche e di
agibilit del nostro paese. Rivendicazioni
accompagnate dalla richiesta dell'assunzione
delle proprie responsabilit istituzionali di
fronte alla minaccia di sgombero che
incombe sullo stabile di corso Peschiera.
Il blocco del traffico, all'uscita della
delegazione dal Comune, diventato quindi
corteo spontaneo per le vie del centro, nella
rabbia per l'ennesima non risposta degli
assessori e nella determinazione di chieder
conto sulla questione all'autorit del governo
in citt (la prefettura).
Il corteo, arrivato sotto la prefettura in via
Po, ha chiesto di essere ricevuto in
delegazione dal prefetto, che in un primo
momento ha accettato, chiedendo per di
aspettare 5 minuti. Passata oltre mezz'ora,
nel continuo ripetere dello slogan "Casa
Lavoro Residenza" da parte dei migranti e
nella chiarezza della volont del prefetto di
non incontrare i profughi, la polizia posta a
difesa della prefettura ha caricato i
manifestanti, i quali si sono quindi mossi
nella piazza antistante gli uffici, luogo nel
quale la polizia tornata a caricare
selvaggiamente i migranti e i solidali, scena
ripetutasi per ben 4 volte! Un ragazzo del
comitato di solidariet stato accerchiato e
picchiato da 10 agenti della polizia, la quale
ha sparato diversi lacrimogeni e rincorso i
manifestanti per le vie del centro. Migranti e
solidali del comitato di solidariet hanno
per risposto con determinazione alla
violenza poliziesca, difendendosi e
contrattaccando con quanto offriva la
piazza: bottiglie, bastoni e cubetti di porfido.
La polizia spara decine di lacrimogeni per
disperdere i manifestanti.
Migranti e comitato sono quindi tornati nello
stabile di corso Peschiera, dove stata tenuta
una conferenza stampa per denunciare le
modalit con le quali le autorit cittadine
hanno trattato la questione impellente dei
migranti, con il silenzio e la polizia.
Sul nostro canale di youtube:
http://www.youtube.com/infoautTO
puoi trovare i video della giornata:
Casa Lavoro Residenza!
Marted 27 gennaio alle ore 17:00 un nuovo
presidio in solidariet con i rifugiati e
occupanti delle due palazzine di via Bologna
e corso Peschiera in piazza Palazzo di Citt.
Per chiedere ancora una volta alla giunta
comunale e ai suoi assessori di onorare
l'obbligo istituzionale di occuparsi di una
prima assistenza concreta e non
emergenzialistica agli stranieri immigrati
titolari dello status di 'rifugiato polico', come
codificato dalla convenzione di Ginevra.
L'appello degli/lle occupanti e del
comitato di solidariet
Siamo donne e uomini rifugiate/i, arrivate/i
in Italia da alcuni mesi. Il governo Italiano ci
ha riconosciuto un permesso di soggiorno per
asilo politico o per motivi umanitari, ma poi
si e' dimenticato di noi, lasciandoci in mezzo
a una strada, senza una casa, senza la
possibilit di trovare lavoro, senza la
possibilit di costruirci una vita migliore di
quella che abbiamo lasciato nei nostri paesi
martoriati dalle guerre.
Il comune di Torino, attraverso l'ufficio
stranieri, non da' nessuna risposta concreta
che non sia l'iscrizione in improbabili liste
d'attesa, per pochissimi posti che prevedono
qualche mese di assistenzialismo fine a se
stesso, dopo di che le persone sono ributtate
in strada, come succede anche alle persone
italiane con le liste d'attesa per la casa
popolare.
L'inverno torinese e' molto freddo, e l'ex
clinica San Paolo rappresenta l'unica
opportunit concreta di avere un posto in cui
poter vivere. Tanti sono i lavori che devono
essere fatti nello stabile,un posto lasciato per
quasi dieci anni all'abbandono e al degrado.
Luce, acqua e riscaldamento sono requisiti
essenziali per poter vivere. Ad alcune di
queste cose stiamo provvedendo grazie ai
lavori svolti da Comitato e occupanti e altri
aiuti stanno arrivando grazie alla solidariet
concreta di tante persone del quartiere San
Paolo e della citt.
Ci sono cose -come ad esempio il
riscaldamento- dove la solidariet dei singoli
(siano persone o gruppi o associazioni) non
pu arrivare. Nella stesse condizioni,vivono i
nostri fratelli e sorelle africani che occupano
lo stabile di via Bologna. Qui entrano in gioco
le responsabilit politiche del comune di
Torino che vergognosamente, continua a non
fare niente per migliorare le nostre
condizioni di vita all'interno dei due stabili
occupati.
Mille promesse sono state fatte e mai
mantenute. La nostra richiesta e' quella di
avere una casa. Il diritto alla residenza e'
necessario, per poter vivere dignitosamente e
cercare un lavoro. Le nostre vite e i nostri
diritti negati non sono una questione che pu
essere affrontata con risposte tampone o di
emergenza!
Siamo disposti a incontrare, discutere,
valutare insieme quali possono essere le
soluzioni pi opportune.
Siamo disposti ad ascoltare ma vogliamo
essere ascoltati! Vogliamo risposte concrete e
non soluzioni temporanee!
Marted una delegazione di rifugiati comitato
e associazioni sar ricevuta
dall'Amministrazione Comunale.
FACCIAMO SENTIRE LA NOSTRA
VOCE AFFINCHE' QUEST'INCONTRO
NON SI TRASFORMI NELL'ENNESIMO
BUCO NELL'ACQUA!!
Marted 27 gennaio 2009 Ore 17:00
PRESIDO IN PIAZZA PALAZZO DI CITTA'!!!
Gli occupanti e le occupanti di corso
Peschiera e via Bologna
Comitato di solidariet con rifugiati e
migranti
Torino: video, foto e testimonianze
sulle cariche sotto la prefettura
11 denunce per gli scontri di marted. I
rifugiati: "nessuno parla per noi!".
Tra le righe dei numerosi articoli apparsi in
questi giorni, inframmezzate alle mille
dichiarazioni dei politici di turno - dal solito
Ghiglia (An): "chiudiamo i centri sociali", al
sindaco Chiamparino "I profughi hanno dei
diritti ai quali il governo deve dare delle
risposte. Loro per debbono sottrarsi alla
logica di chi li sta strumentalizzando - fa
ogni tanto capolino la presa parola degli
stessi rifugiati...
Parole difficilmente equivocabili:
Siamo responsabili delle nostre vite, di
quello che facciamo e diciamo, non c
nessuno che parla per conto nostro. Noi
chiediamo solo diritti, non abbiamo i fucili,
ma i nostri slogan. Siamo dei rifugiati politici
scappati dai nostri Paesi dove c la guerra
civile per salvare i nostri bambini e le nostre
famiglie ma ieri sera abbiamo capito che
lItalia non il nostro secondo Paese.
Solo un uso infame e molto ideologico del
montaggio video ha permesso al Tg3
(nazionale) di mettere in bocca ad un
occupante di corso peschiera delle parole
di"presa di distanza" dalla resistenza di
marted sera, estrapolando una frase da un
discorso molto pi lungo e di tutt'altro tenore.
Intanto la digos cittadina fa sapere che sono
gi pronte 11 denunce per gli scontri di
fronte alla Prefettura. Da parte sua, il
prefetto ha dichiarato che effettivamente s,
lui era presente la sera nel suo ufficio ma,
non ha voluto incontrare "quella
delegazione".
Non ci hanno dato garanzie di non
sgomberare ledificio almeno per il tempo
necessario a inserire tutti i profughi, non
hanno risolto la questione del cibo e
nemmeno dei ticket gratuiti per le docce
pubbliche, ha sintetizzato un portavoce dei
centri sociali. Le associazioni chiedono di
tornare ai tavoli. Il comitato di solidariet si
dice disponibile ma precisa: bisogna trovare
una soluzione per tutti i rifugiati di corso
Peschiera e non solo per 85 di essi.
Fino a qui, non certo stata questa la
condotta della giunta comunale: Non ci
hanno dato garanzie di non sgomberare
ledificio almeno per il tempo necessario a
inserire tutti i profughi, non hanno risolto la
questione del cibo e nemmeno dei ticket
gratuiti per le docce pubbliche, chiosa Pier
Paolo del comitato di solidariet.
Sabato 31, alle h 15 un nuovo presidio di
protesta e solidariet con le lotte dei migranti
di queste ultime settimane, e contro il
"pacchetto sicurezza", si dar di nuovo
appuntamento in piazza Castello, sotto
quella stessa prefettura teatro di violenza
poliziesca e resistenza migrante.
COMUNICATI DI SOLIDARIET
Casa Lavoro Residenza... e RESISTENZA!
[comunicato stampa del network antagonista
torinese]
Quotidiani: "Prefettura attaccata";
Chiamparino: "rifugiati manipolati dai centri
sociali", Mortola: "piano premeditato di
ricerca dello scontro".
Ogni volta che in questa citt un problema
reale si palesa in tutta la sua concretezza,
andando aldil delle dichiarazioni salottiere
cui si riduce oggi "la politica", scatta la
panoplia di politici e giornalisti, dalla
mistificazione al giudizio preconfezionato,
fino alla pura e semplice menzogna.
Come compagni e compagne del network
antagonista non abbiamo nessun problema
nel rivendicare politicamente le forme di
resistenza messe in campo ieri sera come
risposta a una presa in giro che sta durando
da troppo tempo. Quello che non accettiamo
di essere accusati di manipolazione di
soggetti terzi ingenui. Ce n' uno buono per
ogni stagione: gli studenti medi, gli
universitari.. oggi i migranti! Dietro tutto, a
Torino ci sono sempre gli autonomi ( o i
centri sociali).
Scorciatoia comoda che, a ben vedere,
mostra tutto il disprezzo e la sufficienza che
si ha verso i governati. Una retorica che si
perde nei decenni. La soggettivit politica dei
soggetti sociali non esiste per chi comanda;
dietro ci deve sempre essere un cattivo
consigliere che manipola e specula: l'eterno
racconto del complotto.
Nelle parole del sindaco Chiamparino sono
sedimentati secoli di sapere coloniale. Dietro
le sue dichiarazioni ci sta questa convinzione:
che "i poveri negretti profughi non possono
essere in grado di decidere e praticare la
resistenza e lo scontro".
Ben altro abbiamo visto ieri sera! Abbiamo
apprezzato e sostenuto l'esplosione di una
rabbia giusta e spontanea di decine di uomini
e donne stanchi di essere presi in giro. Una
consapevolezza - correggeteci se sbagliamo
- che a quanto pare si sta ripetendo a
diverse latitudini del nostro paese... Quello
che successo in piazza Castello tutto da
leggere nella linea che va da Lampedusa a
Massa, da Castelvolturno alla spontaneit
che invase Milano dopo l'omicidio di Abba.
La giornata di ieri inoltre esemplificativa
delle due facce del potere istituzionale:
carota e bastone. La differenza qualitativa
che ieri sera la ricetta non ha pi funzionato
perch i dirett* interessat* (i rifugiati-
occupanti di corso Peschiera) non hanno pi
digerito la carota che gli assessori Borgione e
Borgogno continuano a somministrargli da
mesi (un anno e mezzo per quelli di via
Bologna), rimpallando verso l'alto o verso il
basso le responsabilit, giocando con troppa
disinvoltura con la vita di uomini e donne
che, per giungere nel nostro paese, hanno
attraversato mari e deserti per fuggire da
guerre, persecuzioni e carestie.
Uomini e donne che per hanno dimostrato
di non accettare la presa in giro, ed qui che
scattato il bastone del vice-questore
Spartaco Mortola, decorato sul campo a
Genova per la mattanza alla scuola Diaz. Ha
poco da cianciare il signor vice-questore di
"piani preordinati" e "aggressioni
premeditate". Il dato reale con cui lui e i suoi
colleghi devono fare i conti la
determinazione di quei rifugiati e degli
italiani e italiane che li hanno accompagnati.
Uomini e donne (molte donne) che non hanno
avuto paura di difendersi e contrattaccare le
cariche vigliacche e pesanti delle forze
dell'ordine anche perch, con buona pace di
Mortola, per arrivare nel nostro paese hanno
affrontato prove e difficolt ben pi dure che
le sue manganellate intimidatorie, per
quanto infami queste possano essere.
Ribadiamo: come compagni e compagne del
network antagonista torinese non abbiamo
nessun problema nel rivendicarci la serata di
ieri, che fosse opera nostra o di altri.
Chiamparino e i suoi colleghi invece
dovrebbero piuttosto preoccuparsi
dell'emergere di una questione migrante
dentro le nostre metropoli e, al suo interno, di
una pi specifica questione rifugiati e
richiedenti-asilo. Non lo dicono gli/le
autonomi/e, lo dicono i fatti che si stanno
ripetendo e che continueranno a succedere
nei nostri territori. Loro il compito di
affrontare una questione politica centrale dei
nostri tempi, a viso aperto, in tutta la sua
portata.
Sarebbe il loro lavoro... Ci crediamo poco: la
politica oggi mera gestione dell'esistente e
non abbozza altro che governance di basso
profilo, per portare a casa la poltrona, uno
stipendio, quattro precarissimi equilibri.
Altro abbiamo nei nostri programmi, per
questo sabato saremo di nuovo in piazza, di
fronte a quella stessa prefettura che ci ha
respinto.
Contro il pacchetto sicurezza! In
solidariet con la popolazione di
Lampedusa!
Con i migranti che lottano!
Contro la violenza della polizia e lo
sgombero di corso Peschiera!
Network Antagonista torinese
csoa Askatasuna - csa Murazzi
collettivo universitario autonomo -
Kollettivo studenti autorganizzato
Diritto di R - esistenza
gabrio
Torino 28 gennaio 2009
Lennesimo capitolo della lotta per il diritto
ad esistere dei rifugiati e delle rifugiate in
Italia ( Lampedusa e Massa ). Dopo 2 anni di
occupazioni e manifestazioni, di incontri con
assessori del comune e della provincia, dopo
aver ricevuto diverse visite degli esponenti
dellACNUR in Italia, dopo che addirittura a
livello europeo la commissione che si occupa
di monitorare la situazione dei rifugiati per
conto del parlamento europeo si era espressa
per una tutela del diritto alla casa per le
persone che fuggono da paesi martoriati
dalla guerra e chiesto chiarimento al
governo Italiano in merito alla situazione di
indigenza in cui sono costretti a vivere in
Italia ed in particolare a Torino, negli ultimi
giorni ha iniziato a girare la voce di un
possibile sgombero della Ex-Clinica San
Paolo da 4 mesi divenuta lunica casa per
oltre 200 rifugiati donne, uomini e bambini.
Palesandosi questa prospettiva i rifugiati, il
comitato di solidariet e il mondo delle
associazioni che negli ultimi tempi si
mobilitato a supporto delle persone che
stanno dando vita a questa esperienza di
riappropriazione diretta sono stati convocati
dagli assessori Borgione (servizi sociali) e
Borgogno (polizia municipale) per un
incontro che si preannunciava risolutivo.
La proposta, per, pi che una soluzione al
problema della casa sembrata a tutti i
partecipanti allincontro, in buona parte
rifugiati, uno stratagemma ben pensato per
arginare un problema politico che diviene
giorno dopo giorno pi difficile da gestire per
lamministrazione di centro sinistra del
sindaco Chiamparino. Infatti durante questo
colloquio amichevole la discussione si
arenata su una sorta di sgombero soft
durante il quale sarebbero stati censiti per
lennesima volta, come vacche al macello, gli
occupanti della ex-clinica ed in funzione del
sesso, dellet e delleventuale disponibilit al
lavoro a basso costo, sarebbero stati smistati
una parte allinterno dello pseudo-cpa di
settimo, di gestione croce rossa ( manco a
dirlo), una parte rispedita nelle citt di
residenza ( vedi Roma, Caltanisetta,
Lampedusa ) una parte in mezzo alla strada.
I dettagli di questa proposta se possibile la
rendono ancora pi agghiacciante, infatti
contando che stiamo parlando di un nucleo
di oltre 200 250 persone di cui oltre 40 donne
e una decina di bambini, la soluzione
prospettata dal comune, prefettura e croce
rossa (che si intascherebbe 180 mila euro)
prendeva in considerazione solo 80-90
rifugiati uomini che non fossero ancora
entrati in progetti di aiuto ed inserimento
con la seguente formula: nellambito
dellemergenza freddo per una durata quindi
non superiore ai tre mesi 80-90 persone
ospitate in notturna allinterno della
struttura della croce Rossa di settimo, alle
quali verrebbe fornito un sacchetto per la
colazione al sacco da consumare allesterno,
rientro alla struttura entro le 20:00 o
qualcosa di simile per poi spegnere le luci un
paio di ore dopo.. Mentre dentro ai palazzi
del comune prendeva vita la farsa della
politica allesterno un presidio composto da
un centinaio di persone in buona parte
occupanti della EX-Clinica San Paolo
scandiva slogan Casa Lavoro Residenza
attendendo, neanche troppo fiduciosi, che la
delegazione riportasse dellincontro
risolutivo. Di fronte allennesimo buco
nellacqua arrabbiati, esausti per un inverno
rigido passato senza riscaldamento, cibo e
acqua calda i rifugiati hanno deciso di
improvvisare un corteo che arrivasse fino
alla prefettura per chiedere un incontro con
il prefetto o qualcuno che potesse
rappresentarlo per chiedere che garantisse
una soluzione per tutti e tutte e duratura. Poi
quello che successo in una piazza Castello
vuota e sommersa dalla nebbia, nascosta agli
occhi di possibili testimoni, qualcosa che
difficile raccontare. Arrivati sotto i portici
della prefettura eravamo oramai solo una
settantina di persone. Abbiamo chiesto ai
funzionari di piazza un dialogo con la
prefettura, la richiesta a quanto pareva
sembrava essere stata presa in
considerazione, se non che invece di veder
comparire un interlocutore per le nostre
richieste, sono arrivate diverse camionette
della celere, dalle quali sono usciti due
reparti in assetto antisommossa che sono
andate a ingrossare le file degli agenti che
formavano il cordone di fronte allingresso.
E passato il tempo di un applauso e di
qualche slogan ironici rivolti alle forze
dellordine che queste, probabilmente offese
non tanto per il fatto di essere state derise
quanto dal fatto che a deriderle fossero stati
dei negri hanno fatto partire una prima
carica di alleggerimento dalla quale alcuni
di noi sono usciti con mani braccia e schiene
ammaccate altri con il sangue che scorreva
sul volto. Il sangue dei loro fratelli e delle
loro sorelle colpiti, ha fatto si che le persone
presenti al presidio facessero oggetto di un
lancio di palle di neve i cordini della celere.
Probabilmente i ragazzi vestiti di blu non
sono stati abituati neanche a giocare a palle
di neve con ragazzi e ragazze con la pelle
nera e questo deve averli ulteriormente
indispettiti. Erano anni che in piazza castello
non si vedevano scene come quelle che si
sono viste ieri sera. La polizia ha caricato
una due tre quattro cinque sei sette otto volte
avanzando. Nel silenzio della piazza si
sentivano prima i manganelli battere sugli
scudi per incutere timore poi grida
scomposte provenire sempre dalla stessa
direzione: Negro di merda vieni qua! Dove
scappi! Coniglio! Zecca!. I rifugiati, donne e
uomini scappando hanno cercato di mettere
tra i propri corpi e la folle, razzista violenza
della polizia tutto quello che trovavano,
improvvisando delle piccole barricate, a volte
forse lanciando anche qualche san pietrino.
La scena durata diversi interminabili
minuti, il presidio stato spinto da sotto la
prefettura fino in via Pietro Micca. Alcune
persone si sono trovate isolate in via Roma
inseguite in una vera caccia alluomo, uno di
noi un compagno del Centro Sociale Gabrio
stato intercettato sotto i portici di piazza
castello dalla parte opposta della prefettura
vicino alla pizzeria al taglio, finito per terra
dopo alcuni colpi ricevuti mentre
indietreggiava stato preso a calci e
manganellate da una decina di celerini che
intanto gli urlavano Cazzo fai coniglio, non
ti difendi? Zecca!. Il bilancio di una ventina
di feriti tra i manifestanti di cui uno con 30
giorni di prognosi, una mano e una spalla
rotte e il volto tumefatto dai colpi inferti
dagli agenti. I giornali oggi parlano di 6
agenti feriti. La giornata si conclusa alla
casa occupata dove fervono i preparativi per
organizzare la resistenza ad un eventuale
tentativo di sgombero. Per sabato pomeriggio
alle ore 15 stato indetto un presidio sotto la
prefettura, perch non ci spaventano, perch
attendiamo ancora risposte. Lappello a
tutti e tutte nativi e migranti contro il clima
razzista che cresce nelle nostre citt nel
silenzio dei televisori accessi sul grande
fratello a cui tutti vorrebbero partecipare,
mentre sembra che nessuno si accorga che ci
siamo gi tutti dentro. Il pacchetto sicurezza
sta trasformando in realt in nostri peggiori
incubi.
Centro Sociale Occupato
Autogestito Gabrio -
Sportello di autodifesa legale Il-
legale
Rifugiati: com stampa SOLE Onlus
Ma che belle le dichiarazioni dell' Assessore
Marco Borgione che ha detto testualmente:
"Il comune non chiede al prefetto di
soprassedere allo sgombero.
Alla luce degli eventi, al tavolo di co-
progettazione siederanno solo le associazioni
e non i rappresentanti dei profughi:
diversamente non ci sar il comune."
Penoso, davvero penoso, bell'esempio di voler
risolvere i problemi. Poi che un assessore
decida chi si e chi no si deve sedere ad un
tavolo di co-progettazione mi sembra un
sopruso ed una scorrettezza politica davvero
irricevibile. E questo un comune (quello di
Torino) di centro sinistra aperto ai bisogni
della gente ? Ho da tempo molti dubbi su
questo e sono depresso e disgustato dal
comportamento irrespondabile che si deduce
dalle dichiarazioni dei rappresentanti nel
Comune di Torino, non solo di tutta la destra
politica ma anche del Sindaco, e di alcuni
suoi assessori e rappresentanti del PD. Basta
leggere i giornali di oggi.
Personalmente credo che il Coordinamento
farebbe un grave errore politico se non
continuasse il suo arduo lavoro anche con il
coinvolgimento e la costante presenza dei
rifugiati e dei suoi rappresentanti (cio il
Comitato di Corso Peschiera e Via Bologna).
Oggi i giornali (in particolare La Stampa)
riportano molte bugie, travisamenti ed
imprecisioni sui fatti accaduti. Meno male
che gli risponde Fredo Olivero e Max Orlandi.
Io mi riconosco in parte anche con l'articolo
di Roberto Orlando "Bisogni primari e
saldature pericolose" a pagina I di
Repubblica-Torino del 29 Gennaio 2009 ed
esprimo la mia solidariet agli 11 denunciati.
Ho partecipato anch'io alla manifestazione
dal Comune fino a Piazza Castello,
manifestazione che era si di protesta ma
nella pi assoluta calma. Ho lasciato Piazza
Castello 10 minuti prima degli scontri e
quando sono andato via vi erano solo urla e
slogan (Residenza, casa e lavoro) per essere
ricevuti dal prefetto.
Non mi riconosco nelle dichiarazioni del
Sindaco Chiamparino:senza il Comitato i
rifugiati politici di Corso Peschiera non si
sarebbero organizzati, non avrebbero avuto
un tetto (anche se senza riscaldamento), non
avrebbero avuto da mangiare, non sarebbero
stati difesi per l'ottenimento dei pi
elementari diritti civili. Invece di
criminalizzarli, ed isolarli, una comunit
aperta, umana e ragionevole li aiuterebbe a
risolvere i problemi per cui lottano giorno
per giorno. Cosa che invece non si vuole fare:
si accetta supinamente il prossimo sgombero
forzato gi deciso dalla prefettura, e si
balbetta invece di mettere subito in campo
soldi e strutture per risolvere i problemi.
Soldi e strutture, che pur nelle difficolt in
cui versano i Comuni e gli Enti locali a causa
delle decisioni del governo nazionale,
potrebbero essere stornati da opere spesso
non prioritarie ma solo di facciata.
Associazione SOLE Onlus
Gianfranco Molinar Min Beciet
Torino, profughi, Agnoletto: L'Ue
ha gi preso posizione.
Responsabilit del governo che non
rispetta le convenzioni
internazionali
Comunicato stampa di Vittorio
Agnoletto
Milano, 28 gennaio 2009 La responsabilit
dell'intera vicenda dei profughi di Torino
dichiara Vittorio Agnoletto, eurodeputato
Prc/Sinistra europea, membro della
Commissione Diritti umani del Parlamento
europeo, da Belm, Brasile, dove si trova per
il nono Forum sociale mondiale - del
governo. Come ha anche sostenuto l'Ue.
L'Europa, infatti, si gi pronunciata in
merito alla situazione dei rifugiati:
rispondendo ad una mia interrogazione,
presentata dal sottoscritto dopo aver visitato
la struttura dove abitano i rifugiati, la
Commissione ha dichiarato che la situazione
da me descritta sembra sollevare una serie
di questioni in merito al rispetto, da parte
delle autorit italiane, degli obblighi imposti
dalla direttiva sul riconoscimento dello status
di rifugiato e si impegnata a chiedere
spiegazioni alle autorit italiane.
Il governo non rispetta per tanto gli accordi
nazionali ed europei in materia di rifugiati.
Le istituzioni locali hanno il dovere morale di
intervenire per evitare che le scelte del
governo lascino nella miseria chi non pu
tornare nel proprio Paese. Si tratta di
garantire a rifugiati scappati da guerre e
fame i diritti previsti per loro dalle
convenzioni internazionali.
Il Comune di Torino non pu pi lavarsene le
mani. necessario che l'amministrazione
comunale apra un confronto con tutte le
parti in causa e intervenga tempestivamente
per risolvere il problema.
Vittorio Agnoletto, eurodeputato
Prc/Sinistra europea
Barbara Battaglia
Ufficio stampa di Vittorio Agnoletto
www.vittorioagnoletto.it
31.01.2009
Contro il pacchetto sicurezza: da
Torino a Roma in corteo
Tante piazze quest'oggi sono state
attraversate da cortei contro il pacchetto
sicurezza, per i diritti dei immigrati. Tanti i
migranti che hanno partecipato alle
manifestazioni di Roma, Torino, Brescia,
Bologna. Una scadenza lanciata dalla Rete
contro il pacchetto sicurezza della capitale e
assunta da molte altre realt territoriali.
Un appuntamento quello di oggi che arriva
dopo le tensioni e il conflitto divampato nei
giorni scorsi a Torino, Lampedusa, Massa. Un
segno importante da parte della componente
migrante del nostro paese, un protagonismo
determinato nel rivendicare i propri diritti: a
Lampedusa nella fuga dal cpa al grido di
"libert! libert!", a Massa con il blocco della
citt e il reclamo dello status di rifugiati, a
Torino nella rabbia contro il silenzio delle
istituzioni e la violenza della polizia.
Roma 2000 persone, molti i migranti e gli
studenti, hanno percorso le vie della capitale
contro il pacchetto sicurezza. Manifestazione
partita da piazza Maggiore e conclusosi
all'Esquilino. Corteo indetto innanzitutto
contro il provvedimento razzista e securitario
del governo Berlusconi, ma che ha assunto
via via tutti gli altri temi ad esso strettamente
collegati arrivati dalle lotte dei migranti.
Presenti immigrat*, le realt del movimento
romano e uno spezzone dell'Onda.
Torino Almeno 500 persone hanno
partecipato al presidio indetto quest'oggi dai
migranti occupanti e dal comitato di
solidariet con profughi e migranti. Un
appuntamento, dopo le cariche della polizia e
la risposta determinata dei migranti, contro
il pacchetto sicurezza ma che ha anche
riportato in piazza le parole d'ordine della
lotta dei migranti "Casa Lavoro Residenza".
Presidio che si trasformato in corteo,
capace di attraversare le vie cittadine,
passando dal mercato multietnico di Porta
Palazzo per poi concludendersi di fronte alla
sede della Rai torinese. Moltissimi gli
interventi dei rifugiat*, che a pi riprese
hanno precisato di saper decidere da soli ed
essere determinati a continuare la loro lotta
per vedersi riconosciuti i diritti fondamentali.
Altre citt - Manifestazioni vi sono state
anche a Milano, dove stato ridipinto un
murales dedicato ad Abba, a Bologna e
Brescia. Il corteo di Bologna, contro il
pacchetto sicurezza partito dalla sede della
coop Adriaca, pr protestare contro il
licenziamento del tutto inacettabile un
giovane senegalese, avvenuto nei giorni
scorsi. La sicurezza che noi vogliamo,
ricordano da Bologna, non pi essere ad
esclusivo appannaggio dei cittadini italiani,
ma vale per tutti, soprattutto quando si parla
di sicurezza del lavoro, di dignit e rispetto.
Il corteo di Brescia contro il pacchetto
sicurezza ha attraversato il centro cittadino,
transitando in Corso Zanardelli, dove era
presente anche un banchetto della Lega in
difesa del discriminatorio bouns beb per i
soli figli di cittadinanza italiana.
500 persone in solidariet con i
rifugiati e contro il "Pacchetto
Sicurezza"
migranti
La citt di Torino risponde solidale ai
rifugiat* di corso Peschiera caricati lo scorso
27 gennaio dagli agenti del vice-questore
(gi macellaio della Scuola Diaz) Spartaco
Mortola. 500 persone hanno risposto
all'appello lanciato dal comitato di
solidariet con rifugiati e migranti che ha
indetto l'appuntamento in continuit con la
scadenza nazionale organizzata a Roma e
lungo la linea delle ribellioni migranti degli
ultimi giorni che, da Lampedusa a Massa,
fino al nostro capoluogo, hanno riportato il
nodo politico della 'questione migrante' al
centro del dibattito pubblico.
In piazza era presenta la citt
dell'antirazzismo e delle lotte sociali,
soggettivit singole, associazionismo
(corretto nel giudicare gli scontri di marted
27, addossando la responsabilit
all'inettitudine del Comune) e centri sociali.
Grandi assenti i sindacati e i partiti della
sinistra, forse troppo spaventati dall'idea di
mostrarsi pubblicamente d fianco chi la
stampa cittadina e nazionale ha mostrato
come "assalitori di poliziotti".
Il corteo si invece svolto in maniera
estremamente serena ma determinata, con le
forze dell'ordine che hanno fatto la saggia
scelta di starsene piuttosto defilate e lontane ,
limitandosi a presidiare i presunti "punti
caldi" attraversati dal corteo: Prefettura e
sede Rai regionale, punto d'arrivo e
scioglimento del presidio-corteo, individuata
come principale responsabile di un resoconto
faziosissimo e falso riguardo ai fatti di
marted 27 gennaio.
I veri protagonisti sono per stati ancora una
volta i/le rifugiat* di corso Peschiera e via
Bologna, cos le parole d'ordine ripetute
senza soste dall'inizio alla fine della
giornata: "Casa, Lavoro, Residenza",
"Sanatoria per tutti i migranti", "No al
Pacchetto Sicurezza ", "No allo sgombero!"
Prossimo appuntamento: una
nuova mobilitazione citatdina
contro il "Pacchetto Sicurezza"
Rassegna del 28/01/2009


COMUNE
GIORNALE PIEMONTE - I profughi del Darfur traslocano sotto il Comune - ... 1
REPUBBLICA TORINO - I profughi protestano in Prefettura, la polizia carica: dodici feriti -
Piazza Castello, scontri tra profughi e polizia - Cravero Federica
2
STAMPA TORINO - Alta tensione alla San Paolo Il Sindaco: strumentalizzati - ... 4
STAMPA TORINO - Profughi, scontri in centro - La battaglia di piazza Castello - Laugeri
Claudio - Numa Massimo
5
TORINO CRONACA - Rifugiati e squatter attaccano la polizia con spranghe e pietre -
Romanetto Enrico - Tamagnone Stefano
8
VITA DELLA CITTA'
CORRIERE DELLA SERA - Immigrati e no global assaltano la prefettura. Sei i poliziotti
feriti - Bardesono Marco
10
REPUBBLICA - *** Assalto alla Prefettura, sei agenti feriti a Torino - Edizione della mattina
- Cravero Federica
12
SOLE 24 ORE - *** Scontri a Torino, sei agenti feriti davanti alla Prefettura - Edizione della
mattina - ...
13
COMUNE 1
COMUNE 2
COMUNE 3
COMUNE 4
COMUNE 5
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VITA DELLA CITTA' 10
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VITA DELLA CITTA' 12
VITA DELLA CITTA' 13
Rassegna del 29/01/2009


COMUNE
GIORNALE PIEMONTE - In Prefettura un agguato premeditato - Attaco premeditato: via
donne e bambini prima dell'assalto - Lorenzetti Simona
1
LIBERAZIONE - Torino, blitz della polizia contro i profughi - Torino, profughi senza diritti
all'attacco notturno della Prefettura - Pagliassotti Maurizio
3
MANIFESTO - Chiamparino contro i centri sociali: "Usati gli immigrati" - Ravarino Mauro 5
REPUBBLICA TORINO - Bisogni primari e saldature pericolose - Orlando Roberto 6
REPUBBLICA TORINO - Intervista a Don Fredo Olivero: Don Olivero: "Non siamo nella
citt degli sgomberi" - ...
7
REPUBBLICA TORINO - Profughi, scattano le denunce e polemiche - Caso profughi,
dopo i tafferugli scattano le denunce e polemiche - Cravero Federica
8
STAMPA TORINO - "Assurdo ricevere quei vandali" - Minucci Emanuela 11
STAMPA TORINO - Assalto alla Prefettura denunciati 11 autonomi - Scontri in Prefettura
11 autonomi denunciati - Numa Massimo
13
TORINO CRONACA - "Insultati e aggrediti dalla polizia" - ... 16
VITA DELLA CITTA'
REPUBBLICA TORINO - Intervista a Paolo Padoin: Il prefetto: "La polizia si comportata
bene" - Ponte Meo
17
STAMPA TORINO - "Sfiniti, affamati, Meglio la guerra di questa vita" - Zancan Niccol 18
COMUNE 1
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VITA DELLA CITTA' 19
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ZZ ' Cenna|o 00'
Le reazioni. Cenlrodeslra e cenlrosinislra, una condanna unanine: Si sgonberino l'Askalasuna e l'ex asilo
Scontri trapoliziaecentri sociali
uBorgioneli havisti, si dimettan
DIeri il Pdhadeciso.
Presenlerlanozione
di siduciaconlro
il presidenleCaslronovo
Torino
MMarcoBorgione, assessoreafamigIiaeapoIitichesociaIi
EMMEPI
StefaniaAoi
sleania.aoiepolis.sn
Doo gIi sconlri di due
giorni fa lra rofugli e forze
deII'ordine sollo Ia Prefellura, i
arlili di cenlrodeslra e di cen-
lrosinislra ieri lanno condan-
nalo I'azione dei rifugiali deIIa
ex cIinica San PaoIo cle lanno
Iancialo sassi conlro gIi agenli,
aoggiali are da esonenli
dei cenlri sociaIi. A PaIazzo di
Cill iI PdI, Ia Lega, Ia Deslra e iI
PelannoersinocliesloIedi-
missioni deII'assessore ai Servi-
zi SociaIi Marco Borgione cle
oco rima dei lafferugIi aveva
inconlralo i manifeslanli. Se
laarIaloancle coni cenlri so-
ciaIi deve andarsene - lannoal-
laccalo DanieIe Canlore, Anlo-
neIIo AngeIeri, Roberlo RaveI-
Io, Andrea Tronzano, Ferdinan-
doVenlrigIia, MicleIe CooIa,
Giusee Lonero - inaccella-
biIe cle Ie isliluzioni diaIogli-
no con cli usa Ia vioIenza er
far vaIere Ie rorie ragioni.
Per I'oosizione I'alleggia-
menlodi Borgione riscliadi es-
sere assimiIabiIe a queIIo di Ca-
slronovo. Non si caisce er
quaIi ragioni iI sindaco- la ro-
seguilo Canlore - non dovrebbe
rendere rovvedimenli con-
lro I'assessore quando la slig-
malizzalo I'alleggiamenlo deI
residenle deI ConsigIio cle la
inconlralocli bruciavabandie-
re. II Pdieri la infalli decisodi
resenlare Ia mozione di sfidu-
cia conlro iI rifondaroIo. Lo
lanno annuncialo iI segrelario
CarIo Cliama e iI caogruo
Andrea Giorgis. Poi iI Pdla re-
soosizionesui falli accaduli in
iazza CasleIIo. II coordinalore
regionaIe Slefano Lorusso la
soIidarizzalo con gIi agenli fe-
rili eallaccaloi cenlri sociaIi rei
di slrumenlaIizzare iI dram-
ma umano di lanle ersone
reoccuale er iI fuluro la
dello Lorusso oi unlando
I'indice conlro iI governo. Se-
condo iI Pd e I'eseculivo nazio-
naIe cle deve mobiIilarsi er-
cle Ia cill non uo accoIIarsi
da soIa ancle queslo genere di
robIemi. II Parlilo democrali-
coinfine ladaloiI suososlegno
a Borgione e aII'assessore ai Vi-
giIi Bee Borgogno. Menlre su
Facebook Agoslino GligIia
(PdI) avvaIendosi dei mezzi
messi a disosizione daIIa lec-
noIogia, la aerlo un gruo
daI liloIo Cliudiamo i cenlri
sociaIi. Basla vioIenze". Ela in-
vilaloi lorinesi a scrivere aII'in-
dirizzo maiI deI sindaco er in-
vilarIo a rendere rovvedi-
menli. I arIamenlari deI Car-
roccio Slefano AIIasia ed EIena
Maccanli lanno invece annun-
cialo un' inlerrogazione er
cliedere aI minislro Maroni Io
sgombero di Askalasuna o deI-
I'ex asiIo di via AIessandria. Re-
sla aerlo iI robIema dei ro-
fugli. Cliamarino la i voI-
le dello: I rifugiali lanno dei
dirilli ai quaIi iI governo (er-
cle non e comilo degIi enli Io-
caIi) deve dare risosle. Loro
ero devono saersi sollrarre
aIIa Iogica di cli Ii sla slrumen-
laIizzandooIilicamenle.

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Jo||'vscito ovtcstroJo|c 1crirc-Mi|orc, i| Ritz Ji |ivossc c vr |ctc| trc stc||c
roIIrotc c rcJcrrc c|c Icrriscc, rozic oJ vro csticrc rorocrio|c, scrvizic Ji
csjito|ito corottcrizzotc Jo vro rorJc ottcrzicrc jcr i Iiscri Jc| c|icrtc.
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|c 50 corcrc, occc|icrti c rcccrtcrcrtc rirrcvotc, scrc Jctotc Ji tvtti i ccrIcrt c|c
ccrtroJJistirvcrc i roicri storJorJ Ji cotccrio. wiI, |irco tc|cIcrico Jirctto, 1v ccr
coro|i sotc||itori, orio ccrJizicroto c IricIor.
crj|cto |'cIIcrto vr orjic so|crc ottc o ccrIcrcrzc, stocs c jrciczicri, |'irtcrrct Pcirt rc||o
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' Cenna|o 00'
Z3
La ricostruzione. Secondo la queslura a sconlrarsi con gli agenli sono slali 40 esponenli dei cenlri sociali
Per laDigos colpadei solili noli"
i proughi: Ci hannoaggredilo
DAcquisli i ilnali
degli sconlri inpiazza.
I poliziolli slannorico
slruendol'accadulo
EMMEPI
Ie slime deIIa oIizia lra i ma-
nifeslanli, invece, ci sarebbe so-
Io un giovane ferilo, cle la ri-
orlalo una frallura aIIa mano.
Ma er gIi esonenli dei cenlri
sociaIi i conlusi e ferili sono
moIli di i, una venlina. Tra di
Ioro ancle un giovane cle la
una rognosi di 8u giorni. Una
ricoslruzione, queIIa falla daIIa
queslura, cle conlrasla con Ia
versione racconlala sia dai ro-
fugli cle dagIi esonenli deI
Gabrio e deII'Askalasuna. A
roosilo di quanlo accadulo, i
rifugiali e i raresenlanli deI
comilalo di soIidariel lanno
MLaprotestanatadopounincontroaI Comuneper discuteredeIIaexcIinicaSanPaoIo
Le dichiarazioni. I riugiali riballono al sindaco Chianparino che li ha invilali a non arsi slrunenlalizzare
Nessunoparlaper noi
unanoslraprolesla
ML'incontroneIIaexcIinica
EMMEPI
recisalo cle da arle Ioro
nonc'eslaloaIcunlenlalivodi
assaIire" Ia Prefellura, ma soIo
unanoslrareazioneaIIecaricle
deIIe forze deII'ordine cle lan-
noIancialonei noslri confronli,
in arlicoIare degIi immigrali,
insuIli a sfondo razzisla. La
manifeslazione di marledi sera
lafalloseguiloauninconlroin
Comune rorio suIIa queslio-
ne dei rifugiali e dei rofugli
daI quaIe - lanno dello gIi
esonenli deI comilalo di soIi-
dariel - non abbiamo avulo
nessuna risosla aIIe ricliesle
dei migranli, Casa Lavoro Re-
sidenza". Quindi iI residio cle
si era formalo sollo aI Munici-
io - lanno aggiunlo gIi eso-
nenli dei cenlri sociaIi - la de-
ciso di divenlare un corleo
sonlaneo er Ie vie deI cenlro,
neIIarabbiaer I'ennesimanon
risosla degIi assessori e neIIa
delerminazione di clieder con-
lo suIIa queslione aII'auloril
deI governo in cill. II corleo,
arrivalo sollo Ia refellura la
clieslo di essere ricevulo in de-
IegazionedaI refello, cleinun
rimo momenlo avrebbe accel-
lalo, cliedendo ero di asel-
lare. Passala oIlre mezz'ora, e
neIIa cliarezza deIIa voIonl
deI refello di non inconlrare i
rofugli, Ia oIizia osla a di-
fesadeIIarefelluralacaricalo
i manifeslanli cle lanno riso-
slo con delerminazione, difen-
dendosi e conlrallaccando,
lanno concIuso i raresen-
lanli deI comilalo di soIidarie-
l.
GIi sconlri di marledi sera
in iazza CasleIIo, davanli aIIa
Prefellura di Torino, sono du-
rali oco, circa 8u minuli. Se-
condo quanlo ricoslruilo daIIa
oIizia una quaranlina di eso-
nenli dei cenlri sociaIi, doo
aver clieslo di arIare con iI
Prefello, lanno inizialo a sin-
gere verso iI orlone di ingres-
so. ConIoroc'eranosoIounade-
cina di rofugli. In base aIIe ci-
fre ufficiaIi in lolaIe a scendere
in iazza erano slali ollanla ri-
fugiali. La maggioranza si e aI-
Ionlanala doo iI sil-in davanli
aI Comune, cle invece e duralo
lullo iI omeriggio. Quando so-
noiniziali gIi sinloni Ia oIizia
la deciso di inlervenire con
un'azione er diserdere i ma-
nifeslanli, cle lanno reagilo
Ianciando oggelli vari, basloni,
cubelli di orfido e ancle i ez-
zi di un lombino. SuII'eisodio
sla indagando Ia Digos, cle la
acquisilo Ie immagini degIi
sconlri e sla rovando a indi-
viduare i resonsabiIi. Si lral-
la comunque di ersone cle gi
conosciamo- sieganogIi agen-
li - soIo cle sliamo moniloran-
do lulli i fiImali er ricoslruire
I'accadulo. Sei gIi agenli ferili,
lulli agIi arli inferiori. Nessuno
di Ioro e grave e Ie rognosi va-
rianodai ai 2ugiorni. Secondo
Torino
Siamo resonsabiIi deIIe
noslre vile, di queIIo cle faccia-
mo e diciamo, non c'e nessuno
clearIaer conlonoslro. Co-
si i rifugiali cle da quaIcle me-
se occuano I'ex cIinica San
PaoIo di Torino risondono a
quanlo affermalo ieri mallina
daI sindaco Sergio Cliamari-
no doo gIi sconlri di marledi
sera con Ie forze deII'ordine.
Una secca reIica er conlro-
ballere aIIe dicliarazioni deI
rimo cilladino cle la invilalo
i rofugli a non farsi slrume-
laIizzare oIilicamenle dai cen-
lri sociaIi.
Noi nonabbiamoi fuciIi, ab-
biamo soIo gIi sIogan e neIIe
manifeslazioni arIiamo e non
facciamo casino" la siegalo
Daiud, uno degIi immigrali so-
maIi. Viviamo qui -la aggiun-
lo riferendosi aII'ex cIinica oc-
cuala - senza riscaIdamenlo,
Iuce, acqua e cibo. Siamo dei ri-
fugiali oIilici scaali dai no-
slri Paesi dove c'e Ia guerra ci-
viIe er saIvare i noslri bambini
e Ie noslre famigIie e I'aIlra sera
abbiamo cailo cle I'IlaIia non
e iI noslro secondo Paese come
ci lannosemredello. Laro-
lesla di marledi, secondo gIi
esonenli dei cenlri sociaIi Ga-
brio e Askalasuna, e slala im-
orlanle ercle la ribadilo an-
cle a IiveIIo nazionaIe cle i
migranli lanno reso coscien-
za deIIa roria forza e sono
ronli a manifeslare er difen-
dere i rori dirilli.
InoIlre Ia rabbia esressa,
er i giovani dei cenlri sociaIi, e
slalo un segnaIe forle conlro
uno sgombero deIIa slrullura
cle olrebbe essere imminenle
e cle era gi slalo revislo er
Io scorso J8 gennaio. Hanno
fallo caire cle se vogIiono
sgomberare Ia slrullura cle
osila i rifugiali avranno dei
robIemi. Ora sanno cle qui ci
sono ersone disosle a lullo e
non sar faciIe farIo sia a IiveIIo
lecnico cle di resonsabiIil
oIilica. MoIli dei rifugiali lan-
nodelloclesonodisosli aer-
dere Ia vila rima di andarsene
di qua, lanno concIuso gIi
esonenli deII'area anlagoni-
sla.
Organizzato un aItro presidio
contro iI pacchetto sicurezza
La protesta
DopoqueIIodi marted
inprogrammaper sabatoaI
IeoreI5davanti aIIaPrefet
turadi Torinounnuovopre
sidio, questavoItacontroiI
pacchettosicurezzaeIe
Ieggi razziste. Lamanife
stazionestataannunciata
ieri pomeriggioduranteun
incontrovoIutodaI Comitato
di soIidarietdei rifugiati e
dai profughi cheoccupano
I'excIinicaSanPaoIo. Un'ini
ziativa, comespieganoi pro
motori, cheoItrearibadireIe
richiestegipresentateaI
Comune, vuoIeesprimere
soIidarietaIIeIottedi Lam
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Rassegna del 31/01/2009


COMUNE
MANIFESTO - Orizzonte Obama. La lotta dei migranti a Torino - Ravarino Mauro 1
TORINO CRONACA - Profughi e autonomi tornano in Prefettura "Sar rivolta totale" - ... 3
VITA DELLA CITTA'
STAMPA TORINO - Autonomi Tensione per il presidio delle 15 in Prefettura - Autonomi,
sale la tensione L'ex clinica sar sgombrata - Numa Massimo
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TORINO CRONACA - "Sgomberare subito l'ex clinica San Paolo" - ... 7
COMUNE 1
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