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ritornarono da Sisitro. Questi ripet lesperimento. Al terzo tentativo si ebbe un esito positivo e i volatili tornarono con i piedi macchiati di fango; allora gli dei lo assunsero in cielo. Quanto al vascello, esso ancora in Armenia, dove gli abitanti plasmano amuleti e braccialetti con il suo legno.
Frammenti di Berosso (da Alessandro Polistore) Della Cosmogonia e delle Cause del Diluvio
Nel suo primo libro, in cui tratta della storia babilonese, Berosso dice di vivere allepoca di Alessandro, figlio di Filippo. Egli riferisce che a Babilonia esistevano resoconti scritti conservati con grande cura che coprivano epoche storiche di enorme durata (15 miriadi di anni : 15 x 10.000, equivalente a 150.000 anni). Questi testi contengono una storia dei cieli e del mare, e narrano la nascita delluomo, nonch la storia di coloro che assursero al trono regale, con le azioni da loro compiute. Innanzitutto, Berosso descrive Babilonia come il paese situato fra i fiumi Tigri ed Eufrate, lodandone labbondanza di messi di grano, orzo, abelmosco e sesamo; nei laghi si trovavano le radici delle rape, che sono commestibili e altrettanto nutrienti dellorzo. Inoltre cerano meli e palme, e vari alberi da frutto, ma anche pesci e uccelli, sia volatili sia quelli che si adattano allacqua. La regione babilonese confinante con lArabia era deserta e senza bacini dacqua, ma dallaltra parte cerano colline che producevano diversi frutti. Allora, a Babilonia vivevano molti popoli di varie nazioni, che occupavano tutta la Caldea e che si comportavano come le bestie dei campi, senza regole n ordine. Durante il primo armo, dal mare Eritreo che costeggia Babilonia affior un animale dotato di ragione, detto Oannes. (Secondo quanto dice Apollodoro) Tutto il corpo dellanimale assomigliava a quello di un pesce; sotto la testa di pesce si nascondeva un altra testa, umana, come umani erano i piedi attaccati sotto la coda ittica. La sua voce e la sua lingua erano umane e articolate; ancora oggi si conserva una sua raffigurazione. Durante il giorno, questo Essere usava conversare con uomini, ma non si nutriva di frutti; egli insegn loro le scienze e le lettere, e ogni genere di arte. Mostr come si dovevano costruire le case, erigere templi, compilare leggi, e spieg i principi delle teorie geometriche. Inoltre, mostr agli uomini la diversit dei semi esistenti e come bisognava raccoglierne i frutti. In breve, istru il genere umano in ogni cosa che serviva a raffinare i costumi e a umanizzarsi. Da allora, nulla stato pi aggiunto che fosse un miglioramento, tanto erano universali le sue lezioni. Al tramonto del sole, questo Essere soleva rituffarsi in mare, nelle cui profondit rimaneva tutta la notte, poich egli era anfibio. Dopo di lui (Oannes), apparvero altri animali, suoi simili, che Berosso promette di definire meglio quando parler della storia dei re. Oannes
parl anche della generazione dellumanit, spiegando i diversi stili di vita delle varie nazioni, inclusi i sistemi politici; ecco il senso di ci che disse: <<Una volta non esisteva niente, se non l oscurit e un abisso di acque, in cui risiedevano esseri mostruosi originati da un principio duplice. Gli uomini avevano in genere due ali, ma alcuni ne avevano quattro, e due facce. Essi possedevano un corpo con due teste, una di uomo, l`altra di donna. Anche i vari organi erano contemporaneamente maschili e femminili. Talune figure umane erano dotate di gambe e di corna di caprone. Alcuni avevano piedi di cavallo, altri arti posteriori cavallini e anteriori umani, sicch parevano ippocentauri. Analogamente, i tori avevano testa umana, e i cani un corpo quadruplice, con coda di pesce. I cavalli avevano testa canina, e alcuni uomini e animali crescevano con testa e corpo cavallino e coda ittica. In breve, esistevano creature con arti di ogni specie animale. A ci va aggiunto che pesci, rettili, serpenti e altre bestie meravigliose assumevano ognuno la forma e il comportamento dell`altro. Di tutti questi sono conservati degli schizzi nel tempio di Belo, a Babilonia. La persona che si suppone stesse a capo di tutti questi animali era una donna che rispondeva al nome di Omoroca, che i Caldei chiamavano Thalatth, che il greco Thalassa, il mare; tuttavia, secondo altri pi informati, ella equivaleva a Selene, la Luna. Stando cosi le cose, intervenne Belo, che smembr la donna: da una sua meta formo la Terra, e con laltra i cieli; nel contempo, egli uccise gli animali e li getto nellabisso. Tutto ci (secondo Berosso) era una descrizione allegorica della natura. Infatti, lintero universo e composto di materia umida in cui vengono continuamente generati degli animali; la divinit menzionata (Belo) si recise la testa e, mentre il sangue sgorgava, gli altri dei mescolarono il sangue con la Terra; con questo atto furono formati gli uomini. Ecco perch essi sono razionali e partecipano della sapienza divina. Questo Belo, che gli uomini chiamano Dis, divise loscurit e separ il Cielo dalla Terra, mettendo inoltre ordine nelluniverso. Ciononostante, gli animali creati per ultimi non erano in grado di reggere alla prevalenza della luce, e quindi morirono. Allora, Belo vide che vi era un grande spazio disabitato, ma fertile e potenzialmente fruttuoso, e ordin che uno degli dei si recidesse il capo, dopo di che gli altri dei mescolarono il loro sangue a quello del dio e al terreno; da tale azione nacquero altri uomini e animali capaci di sopportare la luce. Belo plasmo anche le stelle, il sole, la luna e i cinque pianeti>> (contenuto del primo libro di Berosso). Nel secondo libro c la storia dei dieci re caldei e la specificazione del periodo di ciascun regno; la durata complessiva fu di 120 saros, o 432.000 anni, fino al tempo del Diluvio. Secondo Alessandro, che si attiene agli scritti caldei, il nono re fu Ardate, a cui succedette il decimo, Sisitro, come segue: Alla morte di Ardate, sal al trono Sisitro, suo figlio, che regno per 18 saros. Fu allora che venne il Diluvio Universale, che inizi in questo modo: La Divinit, Crono, apparve in sogno a Sisitro e gli disse che il quindicesimo giorno del mese Desio ci sarebbe stata un inondazione che avrebbe distrutto lumanit. Pertanto, gli ingiunse di scrivere una storia, dallinizio di tutte le cose, fino al loro termine e ai tempi attuali, consigliando di nasconderla accuratamente nella citta del Sole, a Sippara, inoltre, doveva costruire un vascello in cui avrebbe accolto i suoi amici e parenti, portando a bordo ogni cosa necessaria per il sostentamento vitale, oltre a ogni specie animale, sia i volatili sia le bestie terrestri. Il Dio lo rassicur circa il futuro. Allora, egli chiese al Dio in che direzione dovesse veleggiare e questi rispose: Verso gli Dei, e gli insegn una preghiera per il bene dell umanit. Egli obbed al consiglio divino e fece costruire un vascello lungo 5 stadi e largo 2 stadi, in cui mise ogni cosa che aveva preparato; per ultimi, vi fece entrare sua moglie, i suoi figli e gli amici. Poi arrivo il diluvio, che col tempo si attenu; allora, Sisitro liber alcuni uccelli, che pero non trovarono cibo, n alcun sito ove posare i piedi, cos che ritornarono da lui. Dopo alcuni giorni di intervallo, egli li liber una seconda volta, ed essi tornarono coi piedi sporchi di fango. Egli
fece un terzo tentativo e gli uccelli non tornarono pi : da ci dedusse che la superficie terrestre era di nuovo al di sopra delle acque. Quindi, apr un varco nel vascello e, guardando fuori, vide che esso stava dirigendosi verso il banco di una montagna, sicch ordin a sua moglie, a sua figlia e al timoniere di fuggire con lui, Appena sceso, Sisitro mostr la sua adorazione per la Terra: costru un altare e offr sacrifici agli dei. Fatto ci come si conviene, Sisitro scomparve con quelli che uscirono insieme a lui dal vascello. Coloro che rimasero nellimbarcazione, vedendo che gli altri non tornavano, emisero alte grida di lamento e continuarono a chiamare il nome di Sisitro. Ma non lo rividero pi, bench potessero sentirne la voce nell`etere che li ammoniva a mostrare il giusto rispetto per gli dei; inoltre, egli diceva loro di essere stato assunto in cielo come ricompensa per la sua devozione, e che sua moglie e sua figlia, oltre al timoniere, avevano avuto lo stesso onore. Egli soggiunse che li avrebbe guidati lungo la via migliore per Babilonia, dove avrebbero dovuto cercare gli scritti di Sippara, da divulgare poi a tutta lumanit. Inoltre, li inform che la regione in cui si trovavano attualmente era l Armenia. Avendo udito queste parole, anche coloro che erano rimasti sul vascello offrirono sacrifici agli dei; poi, tornarono a Babilonia seguendo un percorso circolare. Il vascello rimase arenato in Armenia, e alcune sue parti sono tuttora sulle montagne Corciree (in Armenia); la gente ne raschia via il bitume, di cui erano ricoperte, per fame uso come amuleti e alessifarmaci. Gli altri tornarono a Babilonia, dove trovarono i testi di Sippara e dove si misero a rifondare citt e ad erigere templi, sicch il paese di Babilonia fu di nuovo abitato.
Di Nabonasar
I Caldei (da cui copiano i matematici greci) conoscono bene i movimenti celesti solo dal periodo del regno di Nabonasar, il quale raccolse tutti i documenti dei re che lo precedettero e li distrusse, di modo che lordine di successione dei sovrani caldei cominciasse da lui.
Di Nabukadnezar
Quando Nabopolassar, il padre di Nabuccodonosor, seppe che si era ribellato colui che aveva nominato governatore di Egitto, Fenicia e Celesiria, non riuscendo pi a tollerare le sue trasgressioni, mise suo figlio, ancora piuttosto giovane, a capo di parte del suo esercito e gli ordin di sconfiggere il ribelle. Nabuccodonosor obbed e riport lordine in tutto limpero. Poco dopo pero Nabopolassar si ammal e spir a Babilonia: il suo regno era durato 29 anni. Venuto a sapere della morte del padre, Nabuccodonosor sistem le cose in Egitto e negli altri paesi, consegno i prigionieri ebraici, fenici, siriani ed egiziani ad alcuni amici, a cui deleg anche le salmerie e parte delle forze con pesanti armature, mentre lui si affrettava a tornare a Babilonia con una esigua scorta. Arrivato, vide che i Caldei avevano svolto le necessarie operazioni e che il loro personaggio principale aveva occupato l interregno in attesa di restituirgli il potere e tutti i domini paterni. Poi, Nabuccodonosor ordin che i prigionieri fossero distribuiti nelle varie colonie babilonesi; fece abbellire il tempio di Belo e gli altri templi, arricchendoli piamente con il bottino di guerra. Fece ricostruire la citta vecchia e ne allarg la periferia di modo che nessuno in futuro avrebbe potuto assediarla, n deviare il corso del fiume per entrarvi pi facilmente (per far ci, fece erigere tre fila di mura attorno alla cittadella e tre fila attorno alla periferia). Alcune di esse erano composte di bitume e mattoni, altre solo di mattoni. Dopo aver fortificato la citt, ne fece adornare magnificamente le porte e costru un nuovo palazzo reale, che si aggiunse a quelli in cui soggiornarono i suoi predecessori: il suo era ancora pi alto e lussuoso, Per descriverlo ci vorrebbero molte parole, eppure fu finito in 15 giorni, malgrado la sua grandezza e il suo splendore. Cerano elevati camminamenti sostenuti da pilastri in pietra; abbondavano i giardini pensili, un vero e proprio paradiso, ricchi di ogni tipo di piante e alberi, sicch sembrava di essere in un paese di montagna. Ma questo lo fece anche per compiacere la sua regina che, essendo cresciuta in Media, adorava il paesaggio montagnoso.
Frammento di Elladio
(Tramandato da Fozio, circa 820-893 d.C. Conservata in forma riepilogativa, codice 279) (Elladio) racconta la storia di un uomo chiamato Oe che emerse dal mar Rosso: aveva corpo di pesce ma testa, piedi e braccia umani; egli insegn agli uomini le lettere e lastronomia. Secondo un`altra leggenda, egli usc da un grande uovo (cosi si spiega il suo nome) ed era un vero uomo, anche se pareva un pesce perch aveva la pelle di una creatura marina".