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Newsletter a cura dellAssessorato allo Sviluppo del Comune di Napoli

Citt e Consumi

dicembre 2009

Lingresso di Palazzo San Giacomo Piazza Municipio

Questo mese: i prezzi al consumo del mese di ottobre e novembre; la fiera dell'artigianato artistico, religioso, del pastore, dell'addobbo e dei prodotti dell'ingegno; la tradizione presepiale; e tanto altro.

Citt e Consumi, numero 6, dicembre 2009 - http://www.comune.napoli.it

in questo numero
La voce di... gli auguri del Sindaco Rubrica speciale - la fiera dell'artigianato artistico, religioso, del pastore, dell'adpag. 3 pag. 4-5 pag. 6 pag. 7 pag. 8 pag. 9-12 pag. 13 pag. 14 pag. 15 pag. 16-18 pag. 19-20 pag. 21-22 pag. 23 pag. 24 pag. 25-29 pag. 30 pag. 31

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dobbo e dei prodotti dell'ingegno; l'artigianato napoletano in mostra alla fiera annuale di San Giacomo della Marca Natale dei popoli a Rovereto

Il mercato del mese - Il mercatino dell'Epifania I mercati a Napoli I prodotti del mese - le noci - le cime di rapa La tradizione napoletana - lo zampognaro e la zampogna - la storia del presepe - il cenone della vigilia - il pranzo di Natale Evitiamo gli sprechi - i consumi a Natale La tutela del consumatore disabile - shopping e disabilit I prezzi al consumo del mese di ottobre e novembre Gli eventi del mese Le associazioni dei consumatori a Napoli

<<"Citt e consumi" intende essere uno strumento di dialogo con il cittadino, versatile e dinamico, aperto ai suggerimenti, sensibile alle richieste di approfondimento ealle sollecitazioni che nascono dai bisogni dei singoli, dal territorio, dei visitatori esterni. Per questo motivo abbiamo voluto superare la dimensione tipicamente commerciale della newsletter, per dedicare spazio - ad esempio - ai giovani e ai turisti, con approfondimenti sulla movida cittadina, sulle occasioni culturali e di intrattenimento della nostra citt, sulle attrattive turistiche, classiche e di nicchia. E allo sviluppo e alla valorizzazione di questo fermento culturale e commerciale, che vogliamo dar spazio>>. Lo staff di Citt e Consumi aperto a suggerimenti e richieste di approfondimenti che possono essere inviati all'email cittaeconsumi@comune.napoli.it Ringraziamo tutti coloro che, attraverso interventi, articoli e foto, hanno partecipato alla realizzazione di questo numero della newsletter. Assessorato allo Sviluppo Comune di Napoli
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le voci di ...
Napoli, la nostra citt, fa tutti i giorni i conti con le sue insufficienze e debolezze, con i suoi errori e la sua povert in un quadro internazionale confuso e complicato, con una crisi economica che mette in ginocchio economie forti e sviluppate, citt ricche e potenti. Non abbiamo bisogno di elencare i problemi, li conosciamo tutti, quello che serve alla citt recuperare fiducia in se stessa, rafforzare gli anticorpi della legalit e della trasparenza, operare contro la camorra, la micro e la macrocriminalit. Lo deve fare lintera comunit a partire dal comportamento dei singoli. In questi anni ho sempre combattuto catastrofismo e vittimismo, poich dobbiamo imparare a non lamentarci e pretendere ma a costruire e lavorare, sapendo altres che lo sviluppo di una grande citt dipende in gran parte dalle politiche dei governi nazionali e dallattenzione di investitori locali, nazionali ed internazionali e dallopinione pubblica. Ed per questo che parlo spesso della Napoli positiva, affinch il Paese conosca la complessa realt fatta di problemi ed insufficienze, ma anche di progetti in corso, cantieri aperti, realizzazioni di assoluto valore nazionale ed internazionale. Chi promette miracoli mente ma la nuova fase che abbiamo aperto mira a completare importanti realizzazioni. Lamministrazione comunale, in quest'ultimo anno, ha lavorato e continuer a farlo, con particolare attenzione sul tema della cura della citt e della valorizzazione dei beni comuni, degli spazi e delle funzioni pubbliche, con lobiettiQuesto mese, come per il numero di lancio della newsletter, la rubrica La voce di stata affidata al Sindaco della nostra citt, Rosa Iervolino Russo. Il Sindaco fa gli auguri ai suoi concittadini.

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vo di migliorare la sua qualit della vita. E necessario che Napoli, a partire dalla sua classe dirigente, imprenditoriale, culturale, rialzi la schiena e accetti la sfida, ardua ma non impossibile, di lavorare per una ripresa che ci sar se sapremo mobilitare le energie migliori come la citt spesso ha fatto nei momenti di maggiore crisi. Con questa consapevolezza delle nostre difficolt, ma anche con il fermo proposito di affrontarle e superarle continuando con la mia Giunta a svolgere il lavoro al servizio dellinteresse generale della citt, mi rivolgo a voi tutti, cari concittadini, per esortarvi a non lesinarci critiche, ma anche e soprattutto a mantenere un impegno comune per il futuro della nostra citt. Concludo a questo punto con l'augurio che il Natale, che ormai prossimo, e il nuovo anno possano portare nelle vostre case e quelle dei vostri cari, la serenit di cui anche la nostra citt necessita. Il Sindaco di Napoli Rosa Iervolino Russo

Citt e Consumi la newsletter a cura dellAssessorato allo Sviluppo e dell VIII Direzione Centrale artigianale e turistica del Comune di Napoli. alla redazione di questo numero 6, di dicembre 2009, hanno collaborato:

Dr.ssa Mariangela Contursi e Dr.ssa Lilly Bencivenga Assessorato allo Sviluppo Arch. Luigi Lopez - Dirigente del Servizio Progettazione, Realizzazione e Manutenzione Ing. Giuseppe Contino Servizio Web Comunale; Dr.Vincenzo Mauriello e Dr.ssa Maria Pia Capaldo Servizio Statistica;
Impaginazione e grafica a cura di Sigeta srl Mercati IV Direzione Centrale Lavori Pubblici; con delega al Commercio;

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Rubrica speciale Fiera dell'Artigianato artistico e religioso, del Pastore, dell'Addobbo e dei Prodotti dell'Ingegno dicembre 2009
Decongestionare l'area di San Gregorio Armeno e far crescere il flusso di visitatori, cittadini e turisti, con beneficio non solo per gli artigiani presepiali, ma anche per tutti gli altri soggetti ed enti che, usualmente, se ne avvantaggiano, come gli albergatori, i commercianti, i musei e i luoghi di culto. Con questo obiettivo l'Amministrazione ha varato e messo in opera il piano per l'edizione 2009 della Fiera di San Gregorio Armeno. Piano su cui si lavorato per un anno e che stato lungamente discusso e concordato nei mesi scorsi in numerose riunioni con gli operatori della fiera. Piano che gi operativo da inizio novembre. L'assessore allo Sviluppo con delega al commercio, Mario Raffa a pi di un mese dalla partenza della nuova Fiera dell'Artigianato artistico e religioso, del Pastore, dell'Addobbo e dei Prodotti dell'Ingegno traccia un primo bilancio. Quest'anno la storica fiera di San Gregorio Armeno ha cambiato volto e si ampliata, diventando la Fiera dell'Artigianato
Quest'anno la storica fiera di San Gregorio Armeno ha cambiato volto e si ampliata, diventando la Fiera dell'Artigianato artistico e religioso, del Pastore, dell'Addobbo e dei Prodotti dell'Ingegno. Vi illustriamo i dettagli e le motivazione di questa scelta.

artistico e religioso, del Pastore, dell'Addobbo e dei Prodotti dell'Ingegno. Ebbene, dalle prime impressioni che ci sono pervenute dagli operatori dell'artigianato, del commercio e anche dagli albergatori, nonch da sopralluoghi condotti da personale comunale e dell'assessorato allo sviluppo negli ultimi due week-end, si pu dire che il lungo lavoro svolto insieme agli assessori Nuzzolo (Mobilit Urbana), Scotti (Legalit), Valente (Turismo), in collaborazione con l'Assessore Alle Attivit Produttive della Regione Campania, Riccardo Marone e con il Responsabile dell'Ente Provinciale per il Turismo di Napoli,

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Rubrica speciale
Dario Scalabrini sta producendo risulta- Istituzioni in una modalit innovativa rispetto ti positivi. al passato. La pressione sulle strade meglio distribuita, sono migliorati l'ordine, il decoro e la sicurezza, soprattutto grazie all'allargamento dell'area che beneficia commercialmente dei flussi di visitatori (turisti e cittadini) tradizionalmente diretti a San Gregorio Armeno. A ci va aggiunto che il numero stesso dei visitatori appare particolarmente significativo. Sei sono state le linee guida seguite dall'Amministrazione per la nuova fiera dell'Artigianato artistico e religioso, del Pastore, dell'Addobbo e dei Prodotti dell'Ingegno e portate avanti anche grazie al lavoro degli uffici tecnici comunali, in particolare dell'VIII Direzione Commercio e del Servizio Commercio su Aree Pubbliche: 1. sinergia inter-istituzionale tra Comune, Regione ed Ente Provinciale per il Turismo 2. concertazione con i principali attori del territorio e con le associazioni di categoria 3. pianificazione territoriale integrata tra turismo, commercio, artigianato, cultura, legalit, viabilit, sicurezza, decoro. 4. organizzazione in proprio da parte del Comune allo scopo di conciliare la tutela della tradizione, e degli interessi economici delle categorie con le pi recenti normative in tema di sicurezza urbana, grazie alle linee individuate dal Consiglio Comunale e al lavoro portato avanti dall'assessore Scotti. 5. estensione dell'area dedicata alla fiera, realizzando ulteriori punti espositivi in alcune delle principali aree di accesso al Centro Storico: Borgo Orefici, Piazza Mercato, Porta S. Gennaro/Piazza Cavour e valorizzazione dell'area contigua al Duomo ed al Museo Diocesano. 6. conferma e potenziamento delle misure di sicurezza, viabilit e decoro messe in atto nella passata edizione della Fiera. Per vincere questa sfida il Comune ha chiamato a raccolta la parte pi vivace e innovativa degli operatori, quella parte dell'imprenditoria artigianale e commerciale che pronta a mettere in campo il proprio entusiasmo e voglia di fare, per operare a fianco alle Il piano di mobilit messo in atto con l'aiuto dell'assessore Nuzzolo frutto di un lungo lavoro scientifico che, partendo dalle diverse modalit di arrivo dei visitatori all'area di San Gregorio, ha consentito di studiare tutti i possibili percorsi e dunque gli altri luoghi in cui estendere la fiera. Mentre infatti chi decide di raggiungere la fiera con mezzi propri o autobus di linea (cittadini, abitanti della provincia e turisti che soggiornano in albergo) accede direttamente all'area di San Gregorio Armeno transitando da Piazza del Ges, abbiamo fatto in modo che gli altri flussi (crocieristi, pullman turistici e utenti della metropolitana) siano orientati verso tre nuove porte di accesso, in cui sono stati allocati altri operatori e artigiani storici, ovvero Piazza Mercato, Borgo Orefici e Porta S. Gennaro/Piazza Cavour. La fiera dell'Artigianato artistico e religioso, del Pastore, dell'Addobbo e dei Prodotti dell'Ingegno realizzata con il fondamentale contributo dell'Ente Provinciale per il Turismo e insieme all'assessore Valente abbiamo deciso di inserirla nell'ambito delle iniziative legate al Natale a Napoli, di cui vi riporteremo una sintesi nella rubrica Gli eventi del mese di dicembre.

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Rubrica speciale L'artigianato napoletano in mostra alla fiera annuale di San Giacomo della Marca Monteprandone (AP)
Domenica 29 novembre, nel centro storico di Monteprandone, Comune che sorge nell' Napoli e il suo artigianato tipico parteamena provincia di Ascoli Piceno, si tenuta cipano all'annuale Fiera dedicata a San l'annuale Fiera dedicata al Santo Patrono della Giacomo della Marca, patrono della citcitt, San Giacomo della Marca, compatrono t di Monteprandone di Napoli. La fiera ha carattere atigianale, culturale ed anche eno-gastronomico, e ed atteso, come ogni anno, un grande numero di fedeli e turisti. La citt partenopea stata rappresentata dall'Associazione ANAPRECA (Associazione Napoletana Artisti e Presepisti Campani) che ha esposto, oltre agli spettacolari presepi tradizionali, anche quelli in miniatura magistralmente creati dal Presid e n t e d e l l ' A s s o c i a z i o n e, Gennaro Corona. In pi, dipinti e lavori ad uncinetto che richiamano la tradizione antica delle nostre bisnonne. Nel tardo pomeriggio di domenica, poi, il Gonfalone della citt di Napoli, ha sfilato in prosono utili alla promozione, al di fuori dei cessione con i Gonfaloni degli altri Comuni e confini regionali, dell'artigianato artistiProvince presenti. co e religioso della nostra citt. La cooperazione tra la citt di Napoli e i CoL'Assessore allo Sviluppo con delega al- muni di piccole dimensioni, ma ricchi di l'Artigianato del Comune di Napoli, Mario tradizione artigianale e commerciale Raffa, in merito all'evento ha dichiarato: Rin- come quello di Monteprandone, imgrazio il Sindaco, Stefano Stracci, per aver portante anche alla luce dell'ingresso invitato la citt di Napoli alla Fiera annuale di della nostra citt nella rete delle citt e Monteprandone. Occasioni come queste province competitive, il progetto promosso dall'AISLO (Associazione Italiana per lo Sviluppo Locale) che ha lo scopo di attivare percorsi di miglioramento reciproco mediante il confronto con altre citt che, a prescindere dalla dimensione, presentano con la nostra caratteristiche comuni. A questo proposito ho personalmente invitato il Sindaco di Monteprandone a partecipare alla tre giorni Citt e Futuro che si svolta a Napoli, presso Citt della Scienza, il 1011-12 dicembre 2009 e che stata dedicata proprio all'esposizione e al trasferimento di buone pratiche tra le citt e i relativi attori dello sviluppo: dalle imprese, alle universit, ai centri di ricerca, alle associazioni, alla Pubblica Amministrazione.

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Rubrica speciale Napoli e Salisburgo al Natale dei Popoli di Rovereto


Dopo aver partecipato, domenica 29 novembre, alla Fiera di San Giacomo della Marca in occasione della commemorazione del Santo compatrono di Napoli, unitamente al Gonfalone e tre Vigili Urbani in alta uniforme, una delegazione del Comune di Napoli, sabato 5 e domenica 6 dicembre, ha nuovamente rappresentato l'Amministrazione Comunale, questa volta a Rovereto, in occasione dell'evento Natale dei Popoli a Rovereto, organizzato dal Consorzio Rovereto in Centro, in collaborazione con il Comune di Rovereto e la Provincia Autonoma di Trento. Quest'iniziativa, stata rivolta all'incontro tra la cultura napoletana, con i suoi presepi e quella di Salisburgo con i tipici addobbi natalizi. Ben studiata la coreografia, il corso Rosmini era delimitato dalle casette che ospitavano i prodotti dell'artigianato e quelli della solidariet in favore dell'Abruzzo, le luci di Natale magistralmente illuminavano tutta l'area e le musiche natalizie risuonavano creando un' emozionante atmosfera. Il Sindaco di Rovereto, Prof. Valduga, si commosso al momento dell'accensione del grande albero in piazza Rosmini, quando sul palco, insieme alla delegazione di Napoli, a Luigi Necco grande giornalista e al Console generale d'Austria Teresa Untersteiner, ha gri-

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Napoli con la sua tradizione presepiale e Salisburgo con la sua rinomata cultura per gli addobbi natalizi si incontrano in occasione dell'evento Natale dei popoli a Rovereto.

dato: che la luce arrivi. La piazza gremita scoppiata in un flagoroso applauso che ha accompagnato i canti natalizi dei bambini del minicoro e del coro femminile Swingirls. Alla fine della cerimonia, nel Palazzo della Fondazione, Luigi Necco ha tenuto una lectio magistralis sulla storia del presepe partenopeo ed riuscito, in maniera ineccepibile, a fondere mito, archeologia e religione. A conclusione della serata, Giobbe Covatta, con la sua inequiparabile comicit, stato il protagonista della Conferenza anticonvenzionale su temi convenzionali dedicata alla dichiarazione universale dei diritti umani adottata dall'ONU. L'Assessore allo Sviluppo, con delega all'Artigianato del Comune di Napoli, Mario Raffa ha dichiarato: occasioni come queste sono utili alla promozione dell'artigianato artistico e religioso, al di fuori dei singoli confini regionali e il confronto, la cooperazione tra realt diverse sono fondamentali per lo sviluppo delle citt!.

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il mercatino del mese Il mercatino dellEpifania.


Quest'anno, il 5 e il 6 gennaio, in occasione della Festa dell'Epifania, la tradizionale vendita di giocattoli e dolciumi stata estesa, in via sperimentale, a molte altre parti della citt. Questo quanto l'Amministrazione ha previsto con l'Ordinanza Sindacale n.1602, del 15/12/2009. Diverse sono le motivazioni del provvedimento. Innanzitutto di carattere economico-sociale, poich si inteso ampliare le opportunit di mercato a un maggior numero di operatori, rispettando ovviamente le normative vigenti in termini di sicurezza, legalit e decoro; di carattere culturale, in quanto si amplia la zona di esercizio del commercio di prodotti tipici e tradizionali, rinvigorendo cos una delle pi antiche manifestazioni che si svolge nella nostra citt; di carattere logistico, in quanto contribuisce ad una pi razionale regolazione del traffico veicolare, impedendo leccessiva concentrazione di postazioni di vendita e quindi di pedoni . L'Ordinanza, messa a punto grazie al contributo del nuovo dirigente del Servizio Commercio su Aree Pubbliche, Fabio Fracasso, e che, segue quella emanata in occasione della tradizionale Fiera dei Fiori e del Torrone che si svolta in concomitanza con la Commemorazione dei Defunti, si inserisce nel lavoro, avviato gi da diversi mesi, tendente alla riorganizzazione del modello di gestione del commercio itinerante. Con questa nuova iniziativa l'Amministrazione Comunale ha inteso fare un passo verso l'ampliamento delle opportunit di commercio itinerante volto ad una pi organica interazione con il
Questo mese, in prossimit delle feste natalizie, la consueta rubrica dedicata a Il mercato del mese dedicata all'iniziativa che l'Amministrazione Comunale con O.S. n.1602, del 15/12/2009 mette in campo in occasione della Festa dell'Epifania, con la sua tradizionale vendita di giocattoli e dolciumi. Per quest'anno, cos com' stato fatto in occasione della Commemorazione dei defunti, la vendita stata estesa, in via sperimentale, a molte altre parti della citt.

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tessuto urbano e con gli eventi che in esso si svolgono.Tutto ci tenendo conto, naturalmente, delle vocazioni e delle tradizioni delle aree, delle compatibilit con il sistema distributivo e viabilistico locale, delle potenziali sinergie con altri eventi o altri luoghi contermini, e dunque stabilendo, area per area, anche tempi, livelli qualitativi e quantitativi, tipologie commerciali ammissibili. Questo nuovo provvedimento di regolamentazione delle attivit commerciali, cos come gli altri che nella stessa direzione seguiranno, sar utile per il rafforzamento di alcuni spazi pubblici che progetti di riqualificazione urbana e di pedonalizzazione hanno reso nuovamente fruibili o potenzialmente compatibili con nuove funzioni duso: commerciali, culturali, sociali. 8

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i mercati a Napoli
In ogni quartiere della citt vi sono mercati, aperti a tutti i cittadini in cui possibile effettuare i propri acquisti nelle varie merceologie. Alcuni di questi sono addirittura specializzati per settore merceologico e il seguente elenco li indica tutti.

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Da questo mese, sul sito del Comune di Napoli nell'area tematica dedicata al Commercio, possibile visualizzare la mappa dei mercatini di Napoli, suddivisi per Municipalit. Inoltre, a breve saranno disponibili le schede informative di tutti i mercatini presenti sul territorio cittadino.

Mercatino

Merceologie

Area e/o struttura

numero operatori

orario

giorno di mercato

Via F. Galiani alla Torretta Piazza Eritrea - Largo Torretta Via Imbriani Via Torelli Viale Virgilio

alimentare e non alimentare alimentare e non alimentare non alimentare alimentare non alimentare

mercatino coperto strada pubblica strada pubblica strada pubblica strada pubblica

38 28 31 15 140

7.00 19.30 7.00 15.00 7.00 15.00 7.00 15.00 7.00 15.00

tutti i giorni tutti i giorni tutti i giorni tutti i giorni gioved

2^ Municipalit Avvocata/montecalvario/S.Giuseppe/Porto/Mercato
Mercatino Merceologie Area e/o struttura numero operatori orario giorno di mercato

Piazzetta Pontecorvo (mercatino Lambo) Piazza e via Pignasecca Piazza Garibaldi Piazza Montesanto Via Baracca Via Carmignano (Soprammuro) Traverse Garibaldi Via E. Toti Via S. Candita - Scherillo - Fazzini Via S.M. delle Grazie - Via Pl. Da Casoria Via C. Battisti

alimentare alimentare e non alimentare non alimentare non alimentare non alimentare alimentare e non alimentare non alimentare non alimentare alimentare e non alimentare non alimentare

mercatino coperto strada pubblica strada pubblica strada pubblica strada pubblica strada pubblica strada pubblica strada pubblica strada pubblica strada pubblica

9 26 26 6 14 26 12 132 36 6

7.00 19.30 7.00 15.00 7.00 15.00 10,00 19,00 10,00 19.00 7.00 15.00 10,00 19.00 7.00 15.00 7.00 15.00 7.00/1 5.00

tutti i giorni tutti i giorni tutti i giorni tutti i giorni tutti i giorni tutti i giorni tutti i giorni tutti i giorni tutti i giorni tutti i giorni

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3^ Municipalit Stella/S.Carlo Arena


Mercatino Merceologie Area e/o struttura numero operatori orario giorno di mercato

Via Arena sanit (mercatino Lambo) Via del Poggio

alimentare e non alimentare non alimentare non alimentare alimentare non alimentare

mercatino coperto strada pubblica strada pubblica strada pubblica strada pubblica

18 15 75 10 14

7.00 19.30 7.00 15.00 7.00 15.00 7.00 15.00 7.00 15.00

tutti i giorni tutti i giorni sabato tutti i giorni tutti i giorni

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Rione Lieti a Capodimonte Via Mario Pagano Via Vergini

4^ Municipalit Poggioreale/S.Lorenzo/Vicaria e Zona Industriale


Mercatino Merceologie Area e/o struttura numero operatori orario giorno di mercato

Via Stadera a Poggioreale (merc. Lambo) Via Arenaccia (mercatino Lambo) Via Marino di Caramanico

alimentare e non alimentare non alimentare non alimentare

mercatino coperto mercatino coperto area recintata

13 23 556

7.00 19.30 7.00 19.30 7.00 15.00 7.00 15.00 7.00 15.00 7.00 15.00 7.00 15.00 7.00 15.00 7.00 15.00

tutti i giorni tutti i giorni venerd/ domenica/luned tutti i giorni tutti i giorni tutti i giorni tutti i giorni tutti i giorni tutti i giorni

Piazza S. Anna a Capuana Via Emiciclo a Poggioreale Via Ferrara Via S. Antonio Abate Via S. Maria del Pianto Via S. Maria del Riposo Via Vicinale S. Severino Via Bologna (mercato interetnico)

alimentare e non alimentare non alimentare alimentare e non alimentare alimentare e non alimentare non alimentare non alimentare non alimentare non alimentare

strada pubblica strada pubblica strada pubblica strada pubblica strada pubblica strada pubblica strada pubblica strada pubblica

41 25 154 88 46 38 67 56

7.00 mercoled 15.00 7.00 15.00 tutti i giorni

5^ Municipalit Arenella/Vomero
Mercatino Merceologie Area e/o struttura numero operatori orario giorno di mercato

Via Casale De Bustis Via Kerbaker ang- via Solimena Via A. di Massimo via Alvino ex via Merliani

alimentare e non alimentare alimentare e non alimentare alimentare non alimentare

mercatino coperto mercatino coperto strada pubblica strada pubblica

49 39 28 4

7.00 19.30 7.00 19.30 7.00 15.00 10,00 19,00

tutti i giorni tutti i giorni tutti i giorni tutti i giorni

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6^ Municipalit Barra/Ponticelli/S.G. a Teduccio


Mercatino Merceologie Area e/o struttura numero operatori orario giorno di mercato

Via Lago di Scanno a Ponticelli Via Taverna del Ferro

alimentare e non alimentare alimentare e non alimentare

mercatino coperto strada pubblica

26 77

7.00 19.30 7.00 15.00

tutti i giorni marted

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7^ Municipalit Secondigliano/Miano/S.Pietro
Mercatino Merceologie Area e/o struttura numero operatori orario giorno di mercato

Via Montesomma a Secondigliano via del Cassano Rione Berlingieri - Via delle Dolomiti Via Monte Nevoso Via del Parco IV Aprile Rione Don Guanella - Via Zuccarini

alimentare e non alimentare non alimentare fiorai non alimentare alimentare e non alimentare alimentare e non alimentare

mercatino coperto strada pubblica strada pubblica strada pubblica strada pubblica

84 10 169 33

7.00 19.30 7,00 15,00 7.00 15.00 7.00 15.00

tutti i giorni tutti i giorni marted luned gioved/ domenica

8^ Municipalit Chiaiano/Piscinola/Marianella/Scampia
Mercatino Merceologie Area e/o struttura numero operatori orario giorno di mercato

Via Ghisleri lotto R Scampia Via della Resistenza Via G.A. Campano

alimentare e non alimentare alimentare e non alimentare alimentare e non alimentare

mercatino coperto strada pubblica strada pubblica

22 170 102

7.00 19.30 7.00 15.00 7.00 15.00

tutti i giorni venerd sabato

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9^ Municipalit Soccavo/Pianura
Mercatino Merceologie Area e/o struttura numero operatori orario giorno di mercato

Via Tevere a Soccavo Via Livio Andronico

alimentare e non alimentare alimentare e non alimentare alimentare e non alimentare alimentare e non alimentare

mercatino coperto mercatino coperto area recintata strada pubblica

28 20 131 147

7.00 19.30 7.00 19.30 7.00 15.00 7.00 15.00

tutti i giorni tutti i giorni tutti i giorni marted/ venerd

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Via Nerva Soccavo Via del Polo artigianale ex Via Cumana

10^ Municipalit Bagnoli/Fuorigrotta


Mercatino Via Starza a Bagnoli Via Pendio Agnano Via Marco Polo Via Cumana (mercatino Lambo) Via Metastasio ex via Cerlone Piazza C. Fera Via Caio Asinio Pollione Via M. Gigante Merceologie misto alimentare e non alimentare misto alimentare e non alimentare misto alimentare e non alimentare misto alimentare e non alimentare misto alimentare e non alimentare non alimentare misto alimentare e non alimentare misto alimentare e non alimentare Area e/o struttura mercatino coperto mercatino coperto mercatino coperto mercatino coperto mercatino coperto e non strada pubblica strada pubblica strada pubblica numero operatori 67 11 31 24 218 + 105 32 65 4 orario 7.00 19.30 7.00 19.30 7.00 19.30 7.00 19.30 7.00 19.30 7.00 15.00 7.00 15.00 7.00 15.00 giorno di mercato tutti i giorni tutti i giorni tutti i giorni tutti i giorni tutti i giorni tutti i giorni tutti i giorni tutti i giorni

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i prodotti del mese

Le noci
La frutta secca (dalle noci, nocciole, mandorle, arachidi, pistacchi, fino ai meno noti anacardi) gode da sempre, tra i nutrizionisti, di una reputazione che nella migliore delle ipotesi potremmo definire dubbia. Il suo elevato apporto di calorie, conseguenza di un contenuto importante di composti oleosi, la fa infatti guardare con sospetto, specie in relazione ai tanti soggetti attenti alla bilancia e ai suoi responsi. Si tratta di un giudizio ormai superato. In realt, la frutta secca, e la noce in particolare, ha invece carte importanti da giocare in unalimentazione attenta alla salute, alla ricerca ed al mantenimento del benessere. La quota lipidica della frutta secca, di tipo oleoso, ricca di grassi insaturi preziosi per il nostro organismo; le sue proteine contengono in abbondanza un composto di notevole importanza preventiva (larginina), quantit non trascurabili di fibra alimentare e di componenti minori (vitamine e sali minerali) completano il ricco profilo nutrizionale di questi alimenti. Ma iniziamo dalla componente lipidica. Nelle noci particolarmente contenuto lacido alfa-linoleico, della famiglia degli ormai ben noti acidi grassi omega-3: si tratta di composti poco presenti sia nel regno vegetale che in quello animale (ne contengono in abbondanza solo i pesci e gli altri animali marini), in grado di svolgere unimportante azione di controllo dei livelli dei trigliceridi (uno dei due grassi che circolano nel sangue, e che se in eccesso pu creare problemi alla salute delle nostre arterie), di prevenzione delle irregolarit del battito cardiaco, di miglioramento del tono dellumore. Questi effetti favorevoli sono ben documentati dai risultati di alcuni importanti studi epidemiologici, che hanno mostrato come il consumo di frutta secca si associ ad una riduzione del tasso di colesterolo nel sangue, ad un minor rischio di diventare diabetici, ad unimportante riduzione della probabilit di morte improvvisa. Ma anche le proteine della frutta secca sono importanti ed interessanti. Tra gli aminoacidi che le compongono (e che possiamo immaginare come le perle, di differenti forme e colori, che costituiscono, tutte in fila, la collana delle proteine) troviamo quantit significative (dal 2 al 4%) di arginina, un aminoacido essenziale per la salute delle nostre arterie. Dallarginina le cellule della parete delle arterie ottengono infatti il nitrossido, una sostanza in grado di prevenire e contrastare i fenomeni dellarteriosclerosi. E importante ricordare che questi meccanismi di difesa tendono a essere pi compromessi in coloro che hanno il colesterolo alto, la pressio-

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Il consumo delle noci, indicato da tutti come nocivo per la salute, pu avere anche dei risvolti positivi per il miglioramento della qualit della vita.

ne arteriosa elevata o che fumano: in tutte queste persone, quindi, lapporto alimentare di arginina particolarmente importante. Gli effetti dei componenti lipidici e proteici della frutta secca si sommano a quelli di altri componenti minori, ma non privi di interesse. La vitamina E (dotata di uninteressante azione antiossidante, in grado cio di controllare gli effetti sfavorevoli dei temuti radicali liberi), lacido folico (che permette di controllare la concentrazione nel sangue di uno dei nuovi fattori di rischio coronarico, e cio lomocisteina), il magnesio, la fibra alimentare. Anche lelevato contenuto energetico della frutta secca, che ne suggerisce un uso moderato in tutti coloro che hanno problemi di soprappeso, pu essere invece interessante per qualcun altro. Per tutti coloro che svolgono unattivit sportiva, per esempio, il contenuto calorico di un alimento descrive la sua capacit di fungere da carburante, essenziale per qualunque sforzo fisico. Per lo sportivo professionista o della domenica, indifferentemente interessante anche la capacit dellarginina, prima ricordata, di dilatare i vasi sanguigni, che portano il sangue ricco di sostanze energetiche e di ossigeno ai muscoli, migliorandone cos la prestazione fisica. Consumata con criterio e saggezza, la frutta secca merita quindi una piena riabilitazione. Pu contribuire a fare della nostra alimentazione una fonte di benessere e a prevenire molte delle malattie pi tipiche della nostra societ, in particolare quelle cardiovascolari.
FONTE: http://www.kwsalute.kataweb.it/Notizia/0,1044,4 997,00.html

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i prodotti del mese

Le cime di rapa
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Le rape hanno costituito per milllenni una delle fonti di sopravvivenza per l'uomo agricoltore, poich, potendosi conservare fino al raccolto successivo, hanno consentito l'accumulo di scorte per i mesi in cui la terra non produceva. Le rape vere e proprie sono radici ingrossate della Brassica campestris variet rapa. Le cime di rapa, invece, sono i racemi ancora non fioriti della Brassica campestris variet cymosa. La Rapa un ortaggio consumato soprattutto nel periodo invernale. Viene utilizzata la radice carnosa e anche le foglie come verdura cotta. In alcune regioni viene impiegata anche per l'alimentazione del bestiame. La Cima di rapa (nota anche come Broccoletto di rapa) viene coltivata per l'utilizzo delle infiorescenze e della parte tenera del fusto con le foglie, come verdura cotta. E' una produzione tipicamente mediterranea assai ricercata nel periodo autunno-invernale. Le regioni di maggiore diffusione sono il Lazio, la Puglia e la Campania. coltivazione: La rapa si adatta bene ai climi temperati umidi e resiste bene al freddo, fino a -10C. Normalmente la induzione a fiore avviene in condizioni di giorno lungo dopo la formazione della radice, quindi in primavera. Si adatta ai diversi tipi di terreno, ma predilige quelli profondi, freschi e ben drenati, con pH compreso tra 6,5 e 7,5 e con bassa salinit. Le esigenze nutritive sono medio basse, mentre sono elevate quelle idriche. Coltivata soprattutto per la produzione autunno-invernale, viene in genere impiantata da luglio a settembre dopo una coltura primaverile-estiva. STAGIONE gennaio, febbraio, marzo, ottobre, novembre, dicembre. MESE MIGLIORE Tutto l'anno PROPRIET NUTRITIVE Le cime di rapa sono ricche di calcio, ferro, fosforo, vitamina C, A, B2. Hanno anche un buon contenuto proteico.
Come sempre un prodotto tipico della stagione con le curiosit sui metodi di coltivazione e di consumo.

Sono un naturale disintossicante per l'organismo. CALORIE 27 Kcal per 100 g di prodotto COME SCEGLIERE Le infiorescenze delle cime di rapa devono essere chiuse e compatte, senza parti gialle. Le foglie devono essere consistenti al tatto, di un bel colore verde brillante. COME CONSERVARE Conservare le cime di rapa in frigorifero nello scomparto della frutta e verdura. Si mantengono per 2-3 giorni. Cotte si conservano per 2 giorni, in frigorifero, accuratamente coperte. COME PULIRE Selezionare le cimette e le foglie pi tenere. Lavare abbondantemente sotto acqua fresca corrente, facendo molta attenzione a che non restino frammenti di terra. Sono, di solito, abbastanza sporche, un po' come gli spinaci. PRINCIPALI METODI DI COTTURA - Bollitura: bollire in abbondante acqua salata (4 litri per 1 Kg di verdura) per 15 minuti. - In padella: se le foglie e le infiorescenze sono piccole e tenere, metterle in una capace pentola senza altra acqua che non quella che resta sulle foglie dopo il lavaggio. Portare sul fuoco e far bollire a fuoco moderato per 15 minuti. Salare a met cottura. FONTE:http://www.lospicchiodaglio.it/index.ph
psez=materie&azione=scheda&elemento=232

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le tradizioni napoletane Lo zampognaro o U' Ciarameddharo


Quello dello zampognaro non era un vero e proprio mestiere. Era una missione. Per lungo tempo scomparsi ora stanno tornando grazie al rinnovato interesse per la cultura e le tradizioni popolari. Gli zampognari si muovevano in coppia: uno suonava la zampogna, strumento simile ad una cornamusa, l'altro la ciaramella, strumento a fiato fatto di canne. Indossavano un giubbotto senza maniche di montone ed un cappello guarnito di nastri. Gli zampognari scendevano dai monti e dai paesini, verso le citt, per rimanervi per la durata della novena (15-23 dicembre). La citt offrivano loro la possibilit di guadagno ed esercitavano un fascino particolare in tutti i sensi. Molti pastori apprendevano, con impegno, a suonare la zampogna o la ciaramella, aspettando l'et per poter seguire il "rito" sulle orme paterne. Essi sentivano parlare tanto di quelle citt, delle sue luci, delle donne, dei soldi guadagnati tanto da rivivere tutto, in sogno, per anni. Finalmente veniva il loro turno. Con i cappelli a cono invellutati, le "zaricchie" ai piedi, il nero mantello, lo strumento sotto braccio, e, via, verso la "mecca" tanto sognata. Giravano per le vie suonando, fermandosi qua e l e raccogliendo le offerte occasionali o stipulavano accordi con le famiglie che allestivano i presepi, per suonare davanti a quella "sacra raffigurazione" ogni sera, all'ora della novena. Poi, a divertirsi. Quelle settimane modulate dai suoni dolci delle nenie natalizie, e tutto il resto diveniva, poi, oggetto di racconto per un anno. Ai cittadini non restava che una lunga attesa, per risentire quelle melodie, che fanno tanto Natale. Nei paesi, invece, pastori e contadini scendevano dai monti, con le loro zampogne solo il 24 a sera. Andavano in giro per le case di amici e conoscenti a suonare davanti al presepe. Le padrone di casa offrivano vino e fritture, per cui immaginabile quale fosse alla fine il loro stato di ebrezza. FONTE: http://www.calabriaonline.com/col/tradizione_fol clore/antichi_mestieri/zampognaro.php Nell'excursus tra gli antichi mestieri non poteva, nel periodo di Natale, mancare la descrizione dello zampognaro e dello strumento da lui utilizzato.

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Lo zampogna
La zampogna un aerofano a sacco (cio laria immessa nella sacca consente di far suonare contemporaneamente pi canne) ad ancia doppia. Il termine zampogna deriverebbe da un etimo greco sympohonia che identifica un insieme di suoni. Infatti il suono della zampogna (popolarmente detto tuono) proprio fornito dallinsieme dei suoni prodotti contemporaneamente da ciascuna delle varie canne di cui si compone lo strumento. In Campania sono presenti (almeno) sei tipi di zampogna con caratteristiche proprie per ciascun tipo. Infatti, si parte dalla due palmi e mezzo, per proseguire con la tre palmi, tre palmi e mezzo, quattro palmi , cinque palmi, sei palmi. Il palmo un antica unit di misura in uso nel Regno delle Due Sicilie, quindi in epoca borbonica, e corrisponde allincirca a 25 centimetri. Ciascuna ha una caratteristica: la piccola due palmi e mezzo adatta per danze veloci, (le tarantelle ), molto acuta nel suono e leggera nel peso. La tre palmi e mezzo la pi indicata per le novene. La tre palmi si accoppia bene con la sei palmi, dal suono molto grave e solenne. Infatti il concertino si compone delle zampogne a sei e a tre palmi, due ciaramelle e - ove disponibile - la doppia ciaramella. Caratteristiche comuni dei sei tipi sono: una canna pi lunga (la c.d. manca) dotata di quattro fori, di cui uno munito di chiave; una canna pi corta (la c.d. ritta) con cinque fori, di cui quello pi basso composto da due forellini affiancati , (la c.d. croce) , che si raggiunge con il mignolo della mano destra; due canne senza fori a nota fissa, i c.d. bordoni; ceppo a tronco di cono, che raccorda le canne all'otre, negli appositi condotti; otre di pelle di capra, o pi raramente di pecora; cannello di insufflazione, generalmente provvisto di valvola. Accessori, in comune, sono quelli usati per l'accordatura: cera d'api, un p attaccata sul ceppo, di pronto impiego, per chiudere o restringere i fori delle canne; ossi, corni e bastoncini appuntiti, attaccati ad una catenella che pende da una delle canne, per aprire i fori, liberandoli dalla cera in pi; tappi, (di legno o di sughero) appesi a ciascun bordone, per chiuderne l'estremit, quando vengono intonate le canne munite di fori. Due canne per il canto, denominati anche chanter, pi due bordoni. Le canne, che sono divergenti, hanno un profilo interno leggermente conico e terminano con una caratteristica svasatura. I bordoni (le canne senza fori che emettono una nota fissa) sono sempre composti di due elementi, che si infilano l'uno nell'altro, regolabili in lunghezza per l'intonazione. I legni principali usati per le canne sono: acero, gelso, noce, ulivo, mandorlo. Lotre la pelle, intera, rivoltata di una capra. Viene sfilata dallanimale attraverso una zampa; poi subisce un trattamento a base di sale per la concia, che la rende morbida e bianca, oppure con il verde rame. FONTE: http://www.promemorianews.org/band/111208.ht ml

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le tradizioni napoletane

La storia del presepe


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"Ma a te...te piace 'o presepe??" "No. Nun me piace. Voglio 'a zuppa 'e latte!" (Luca Cupiello, rivolgendosi al figlio Tommasino che non vuole alzarsi dal letto la mattina della vigilia di Natale, in Natale in casa Cupiello, di Eduardo de Filippo)
La storia del presepe dalle origini ad oggi con riferimento alla simbologia dei personaggi e dei luoghi.

Il presepe napoletano una delle tradizioni natalizie pi consolidate e seguite che si mantenuta inalterata per secoli. Il termi- settanta centimetri. Il presepio pi famoso fu realizne presepe (o presepio) deriva dal latino praesepe (o zato nel 1627 dagli scolopi alla Duchessa. La Chiesa prasepio o ancora praesepium) che vuol dire mangiatoia. degli scolopi lo smontava ogni anno per rimontarlo il Natale successivo: anche questa fu un'innovazione Le origini perch fino ad allora i presepi erano fissi. Nel 1640, Il primo presepio a Napoli viene menzionato in un grazie a Michele Perrone, i manichini conservarono documento che parla di un presepio nella Chiesa di testa ed arti di legno, ma furono realizzati con S. Maria del presepe nel 1025. Ad Amalfi, secondo un'anima in filo di ferro rivestito di stoppa che convarie fonti, gi nel 1324 esisteva una "cappella del sent alle statue di assumere pose pi plastiche. Verpresepe di casa d'Alagni". Nel 1340 la regina Sancia so la fine del Seicento nacque la teatralit del presed'Aragona (moglie di Roberto d'Angi) regal alle pio napoletano, arricchita dalla tendenza a mescoClarisse un presepe per la loro nuova chiesa, di cui lare il sacro con il profano, a rappresentare in ogni oggi rimasta la statua della Madonna nel museo di arte la quotidianit che animava piazzette, vie e San Martino. Altri esempi risalgono al 1478, con un vicoli. Apparvero nel presepio statue di perpresepe di Pietro e Giovanni Alemanno di cui ci sonaggi del popolo come i nani, le donne sono giunte dodici statue, e il presepe di marmo del con il gozzo, i pezzenti, i tavernari, gli osti, i 1475 di Antonio Rossellino, visibile a Sant'Anna dei ciabattini, ovvero la rappresentazione degli Lombardi. Nel XV secolo si hanno i primi veri e umili e dei derelitti: le persone tra le quali propri scultori di figure. Tra questi sono da menzio- Ges nasce. Particolarmente significativa fu l'agnare in particolare i fratelli Giovanni e Pietro Ale- giunta dei resti di templi greci e romani per sottolimanno che nel 1470 crearono le sculture lignee per neare il trionfo del cristianesimo sorto sulle rovine la rappresentazione della Nativit. Nel 1507 il lom- delle colonne pagane. Nel Settecento il presepio bardo Pietro Belverte scolp a Napoli 28 statue per i napoletano visse la sua stagione d'oro, usc frati di San Domenico Maggiore. Per la prima volta dalle chiese dove era oggetto di devozione il presepio fu ambientato in una grotta di pietre ve- religiosa per entrare nelle dimore dell'arire, forse venute dalla Palestina, ed arricchito con stocrazia. Nobili e ricchi borghesi gareggiarono una taverna. Nel 1532 si registrarono delle novit: per allestire impianti scenografici sempre pi ricerDomenico Impicciati fu probabilmente il primo a cati. Giuseppe Sanmartino, forse il pi grande sculrealizzare delle statuine in terracotta ad uso privato. tore napoletano del Settecento, abilissimo a plasmaNel 1534 arriv a Napoli San Gaetano da Thiene re figure in terracotta, diede inizio ad una vera scuoche aveva gi dato prova di grande amore per il la di artisti del presepio. Nel Seicento il presepe alpresepio in Santa Maria Maggiore a Roma. Si de- larg il suo scenario. Non venne pi rappresentata ve ai sacerdoti scolopi, nel primo ventennio del Sei- la sola grotta della Nativit, ma anche il mondo cento, il presepio barocco. Le statuine furono sosti- profano esterno: in puro gusto barocco, si diffutuite da manichini snodabili di legno, rivestiti di stof- sero le rappresentazioni delle taverne con ben espofe o di abiti. I primissimi manichini napoletani era- ste le carni fresche e i cesti di frutta e verdura e le no a grandezza umana per poi ridursi attorno ai scene divennero sfarzose e particolareggiate (Michele Perrone fu tra gli artisti principali in questo campo), mentre i personaggi si fecero pi piccoli: manichini in legno o in cartapesta saranno preferiti anche nel Settecento. Il secolo d'oro del presepe napoletano il Settecento, quando regn Carlo III di Borbone. Per merito della fioritura artistica e culturale in quel periodo anche i pastori cambiarono il loro sembiante. I committenti non erano pi solo gli ordini religiosi, ma anche i ricchi e i nobili. La simbologia del presepe napoletano. Si pu attribuire un significato particolare a ciascun personaggio del presepe ed addirittura ai singoli

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elementi che compongono lintero quadro. I personaggi tipici del presepe napoletano: Benino o Benito: Questa figura un riferimento a quanto affermato nelle Sacre Scritture: E gli angeli diedero lannunzio ai pastori dormienti. Il risveglio considerato inoltre come rinascita. Infine Benino, nella tradizione napoletana, anche colui che sogna il presepe. Il vinaio e Cicci Bacco: Il percorso del presepe napoletano anche rappresentazione della rivoluzione religiosa che avverr con la morte del Messia. Difatti il vino e il pane, saranno i doni con i quali Ges istituir lEucaristia, diffondendo il messaggio di morte e resurrezione al Regno dei Cieli. Ma contrapposto a ci, c la figura di Cicci Bacco, retaggio delle antiche divinit pagane, dio del vino, che si presenta spesso davanti alla cantina con un fiasco in mano. Il pescatore: simbolicamente il pescatore di anime. Il pesce fu il primo simbolo dei cristiani perseguitati dallImpero Romano. Infatti laniconismo, cio il divieto di raffigurare Dio, applicato fino al III secolo, comport la necessit di usare dei simboli per alludere alla Divinit. Tra questi cera il pesce, il cui nome greco (ikthys) era acronimo di "Iess Krisths Theo Yis Sotr" (Ges Cristo Figlio di Dio e Salvatore). I due compari: i due compari, zi Vicienzo e zi Pascale, sono la personificazione del Carnevale e della Morte. Infatti al cimitero delle Fontanelle in Napoli si mostrava un cranio indicato come A Capa e zi Pascale al quale si attribuivano poteri profetici, tanto che le persone lo interpellavano per chiedere consigli sui numeri da giocare al lotto. I re magi: Rappresentano il viaggio notturno della stella cometa che si congiunge con la nascita del nuovo sole-bambino. In questo senso va interpretata la tradizione cristiana secondo la quale essi si mossero da oriente, che il punto di partenza del sole, come chiaro anche dallimmagine del crepuscolo che si scorge tra le volte degli edifici arabi. In

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origine rappresentati in groppa a tre diversi animali, il cavallo, il dromedario e lelefante che rappresentano rispettivamente lEuropa, lAfrica e lAsia. La parola magi il plurale di mago, ma per evitare ambiguit si usa dire magio. Si trattava di sapienti con poteri regali e sacerdotali. Il Vangelo non parla del loro numero, che la tradizione ha fissato a tre, in base ai loro doni, oro, incenso, mirra, cui stato poi assegnato un significato simbolico. Le soluzioni estetiche adottate per il posizionamento dei Magi sulla scena sono molteplici, spesso originali ma tutte artisticamente valide. I luoghi Il mercato: Nel presepe napoletano del 700 le varie attivit lavorative rappresentano come in un'istantanea i principali commerci che si svolgono lungo tutto l'anno. Quindi possibile interpretare arti e mestieri come personificazioni dei mesi seguendo questo schema: Gennaio: macellaio o salumiere Febbraio: venditore di ricotta e formaggio Marzo: pollivendolo Aprile: venditore di uova Maggio: una donna che vende ciliegie Giugno: panettiere Luglio: venditore di pomodori Agosto: venditore di cocomeri Settembre: contadino o seminatore Ottobre: vinaio Novembre: venditore di castagne Dicembre: pescivendolo Il ponte: chiaro simbolo di passaggio ed collegato alla magia. Alcune favole napoletane raccontano di tre bambini uccisi e seppelliti nelle fondamenta del ponte allo scopo di tenere magicamente salde le arcate. Rappresenta quindi un passaggio tra il mondo dei vivi e quello dei morti. Il forno: evidente richiamo alla nuova dottrina cristiana che vede nel pane e nel vino i propri fondamenti, nel momento dell'Eucarestia, oltre a rappresentare un mestiere tipicamente popolare. Chiesa, crocifisso: La presenza di una chiesa, come anche del crocifisso, testimonia l'anacronisticit del presepe napoletano che ambientato nel 700. Il monaco: viene letto in chiave dissacrante, come simbolo di un'unione tra sacro e profano che si realizza nel presepe napoletano La zingara: una giovane donna, con vesti rotte ma appariscenti. La zingara un personaggio tradizionalmente in grado di predire il futuro. In questo caso la sua presenza simbolo del dramma di Cristo poich porta con s un cesto di arnesi di ferro, metallo usato per forgiare i chiodi della crocifissione. 17

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Stefania: una giovane vergine che, quando nacque il Redentore, si incammin verso la Nativit per adorarlo. Bloccata dagli angeli che vietavano alle donne non sposate di visitare la Madonna, Stefania prese una pietra, lavvolse nelle fasce, si finse madre e, ingannando gli angeli, riusc ad arrivare al cospetto di Ges il giorno successivo. Alla presenza di Maria, si comp un miracoloso prodigio: la pietra starnut e divenne bambino, Santo Stefano, il cui compleanno si festeggia il 26 dicembre. Losteria: Riconduce, in primo luogo, ai rischi del viaggiare. Di contrasto, proprio perch i Vangeli narrano del rifiuto delle osterie e delle locande di dare ospitalit alla Sacra Famiglia, il dissacrante banchetto che in esse vi si svolge simbolo delle cattiverie del mondo che la nascita di Ges viene ad illuminare. La meretrice: Simbolo erotico per eccellenza, contrapposto alla purezza della Vergine, si colloca nelle vicinanze dell'osteria, in contrapposizione alla Nativit che alle spalle. Il fiume: Lacqua che scorre un simbolo presente in tutte le mitologie legate alla morte e alla nascita divina. Nel caso della religione cristiana, essa richiama al liquido del feto materno ma, allo stesso tempo, all'Acheronte, il fiume degli inferi su cui vengono traghettati i dannati. Il pozzo: collegamento tra la superficie e le acque sotterranee, la sua storia ricca di aneddoti e superstizioni, che ne fanno un luogo di paura. Una su tutte, quella per la quale un tempo ci si guardava bene dallattingere acqua nella notte di Natale: si credeva che quellacqua contenesse spiriti diabolici capaci di possedere la persona che lavesse bevuta. Il presepe oggi La vera portata e il lascito culturale del presepe napoletano risiedono nel realismo delle sue rappresentazioni. Non pi solo un simbolo religioso, ma uno strumento descrittivo, identificativo e unificante della comunit di appartenenza, nella sua dettagliata composizione. Si potrebbe forse dire che il presepe napoletano stato e rimane un veicolo di identifiicazione della "gens napoletana" e l'antesignano di quel realismo che

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ha caratterizzato le rappresentazioni teatrali e le produzioni cinematografiche napoletane. Oggi alcuni pastorai producono anche pastori che rispecchiano le personalit dei nostri tempi, quindi non c' da meravigliarsi se si trovano personalit conosciuti nelle vetrine della caratteristica via San Gregorio Armeno, nel centro storico di Napoli, che famosa in tutto il mondo per la produzione artigianale di presepi. Sono presenti mostre permanenti e negozi artigiani, che permettono di comprare e quindi costruire il presepe personale a proprio piacimento. Inoltre maestri artigiani costruiscono, oltre alle classiche statuette, pastori raffiguranti personaggi moderni, come ad esempio Tot, Pulcinella o... Berlusconi, Prodi, Obama! In molti luoghi della Campania ci sono associazioni e gruppi di persone che ogni anno ripetono il rituale: agli inizi di Novembre danno l'avvio alla costruzione di presepi all'aperto che invitano a visitarli durante una passeggiata. Esistono anche esposizioni che vengono allestite proprio in quel periodo. Inoltre, al giorno d'oggi, il presepe "classico" partenopeo si evoluto: sono sempre pi frequenti le notizie di nuovi e giovani artisti che hanno modernizzato l'arte presepiale, creando presepi sempre nuovi ed originali, presepi in miniatura, presepi all'interno di lampadine, presepi all'interno di una cozza, di una rosa essiccata e addirittura all'interno di una lenticchia e su una testa di spillo realizzando cos il presepe pi piccolo al mondo. Tratto da: www.wikipedia.org Foto tratte da: www.scenografiepresepiali.com

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Il cenone di Natale
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La cena della vigilia caratterizzata da: Spaghetti con le vongole Baccal alla napoletana Capitone fritto Spigola al vapore Insalata di rinforzo Roccoc Struffoli Mentre si aspetta la mezzanotte non possono mancare sulla tavola dei napoletani: frutta di stagione e noccioline. Spaghetti alle vongole veraci Ingredienti: 400 gr. di spaghetti - 1 kg. di vongole veraci 3 cucchiai d'olio extravergine - 1 ciuffo di prezzemolo - 1 spicchio d'aglio - sale Preparazione: Mettere a spurgare le vongole in acqua fredda e salata per 4 - 5 ore; scolarle facendo attenzione ad eliminare tutta la sabbia e porle in una padella larga con l'olio, l'aglio ed il prezzemolo tritato. Cuocere a fuoco vivo, tenendo la padella coperta e rimestando di tanto in tanto; quando le vongole saranno tutte aperte, spegnere il fuoco, sgusciare una parte delle vongole, lasciando le altre intere per guarnire i piatti. Cuocere gli spaghetti al dente. Filtrare il liquido delle vongole e rimettetelo in padella insieme a quelle sgusciate e agli spaghetti. Mettere sul fuoco per 2 minuti per far insaporire e servire in un grande piatto di portata, decorando con le vongole non sgusciate. Se le preferite macchiate, prima di unire spaghetti vongole e sughetto, fate scottare in padella con un p d'olio, qualche pomodorino tondo e maturo.e proseguite poi come sopra.
Questo mese la nostra rubrica su La tradizione napoletana si arricchisce. Riportiamo la descrizione del cenone della vigilia di Natale e il pranzo di Natale che sono il sinonimo di una vera e propria tradizione. Su una tavola napoletana, nei giorni di Natale, sono immancabili sono il capitone fritto e l'insalata di rinforzo che sono presenti entrambi i giorni sulle tavole napoletane. Ma ci sono anche una serie di dolci senza i quali a Napoli non sarebbe Natale che vanno preparati 4-5 giorni prima della vigilia e che fanno parte degli addobbi natalizi nelle case napoletane proprio come l'albero e il presepe. Essi sono: roccoc, struffoli.

Baccal alla Napoletana Ingredienti: 1 kg. di baccal gi ammollato 500 gr. di pomodori freschi dl. di olio extra vergine di oliva 150 gr. di olive di Gaeta 30 gr. di capperi un pizzico di origano prezzemolo tritato sale pepe. Preparazione: Risciacquate il baccal, tagliandolo a pezzi, infarinatelo e friggetelo in olio bollente. In una teglia soffriggete l'aglio nell'olio, aggiungetevi il pomodoro e met prezzemolo, le olive di Gaeta snocciolate e i capperi. Fate cuocere per una ventina di minuti la salsetta, poi allineate nella teglia i pezzi di baccal fritto, ricopriteli con la salsa e fate stufare in forno a calore medio per una decina di minuti. Al momento di servire, spruzzate il baccal con il rimanente prezzemolo. Capitone fritto alla napoletana Ingredienti:1,200 kg di capitone, qualche foglia di alloro, Farina, Sale, 1 padella piena di olio per friggere. Preparazione: Pulite i capitoni dalla loro lima con uno straccio, sviscerateli sciacquateli e tagliateli a pezzetti di circa dieci centimetri. Infarinate e friggete i capitoni in olio caldo a fuoco moderato finch diventer biondo e croccante. Poggiatelo su carta assorbente e salatelo mescolandolo con foglioline di alloro.
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Spigola al vapore Ingredienti:5 spigole, 2 limoni, 1 patata, 1 sedano, olio. Preparazione: La spigola va cotta in un modo molto naturale a Napoliva cucinata al vapore, cotta sulla pesciera solo con il vapore perch non perda il suo sapore delicato. Dopo pu essere condita a piacimento con olio e limone, o con un cucchiaio di maionese (ovviamente fatta in casa). Nell'acqua della pesciera vanno aggiunti limoni tagliati a met e a met strizzati, prezzemolo, patate, sedano e un filo d'olio per rendere il vapore odoroso e grasso. Insalata di rinforzo Ingredienti:1 cavolfiore, olive nere, olive bianche, Sottaceti, acciughe salate, aceto, olio. Preparazione: Scottate per qualche mn in acqua salata il cavolfiore tagliato a grossi pezzi, lasciatelo raffreddare e poi in una larga insalatiera conditelo con i sottaceti, le olive bianche e nere, i filetti di acciuga, un po' d'olio e aceto...Lasciate insaporire l'insalata per qualche ora e poi servite. I roccoc

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Ingredienti: gr.500 farina, gr.500 zucchero, 1/2 bicchiere d'acqua fredda, gr.250 mandorle, 12 chiodi di garofano, mezza noce moscata grattugiata, buccia grattugiata di 1 arancia e 1 limone, un cucchiaino di pepe, gr.2 carbonato di ammonio, sale, un tuorlo d'uovo.

Preparazione: Riunite sul tavolo tutti gli ingredienti, con tutti gli aromi che avete triturato in un mortaio, mentre in ultimo aggiungerete la buccia grattugiata del limone e dell'arancia. Mescolate tutti gli ingredienti a secco ed aggiungete a poco alla volta l'acqua. Lavorate poco la pasta (la presenza dello zucchero non lo consentir) ed in ultimo aggiungete il carbonato d'ammonio, dando ancora un'ultima lavorata all'impasto. Lasciate riposare l'impasto per tutta una notte in un luogo riparato e fresco coprendolo con un canovaccio. A pasta riposata prendete le mandorle, pulitele con un panno e fatele tostare in forno a calore moderato per circa 15 minuti, dopo di ch mescolate la paste alle mandorle intere e formate tanti bastoncini dello spessore di un dito e la lunghezza di circa 12 cm. Riunite le estremit dei bastoncini saldando con le mani i due punti d'incontro. Spennellate i roccoc con un tuorlo d'uovo, appena diluito con un goccio di latte, e infornateli distanziandoli l'uno dall'altro di circa 2 cm. utilizzando la teglia del forno precedentemente coperta da carta forno. Il calore del forno, all'inizio, dovr essere al massimo 250 per dare modo ai rococ di gonfiarsi e consolidarsi. Dopo 7/8 minuti potrete diminuire il calore a 180. La cottura dovrebbe essere completa dopo circa 20 minuti. Non appena tutti i rococ saranno pronti, perch durino un certo tempo, rimetteteli in forno a biscottare a calore moderatissimo (50) anche per qualche ora. Struffoli Ingredienti: 500 g. di farina, 5 uova, 150 g. di zucchero, 25 g. di burro, scorza di 1/2 limone grattata, scorza di 1/2 arancia grattata, sale, olio da frittura, 1 cucchiaio di Brandy, 250 g. di miele, 100 g. di frutta candita, 60 g. di confettini colorati. Preparazione: Mettete sul tavolo la farina a fontana unite tutti gli ingredienti ed impastate. Lasciate riposare l'impasto per alcune ore, poi tagliatelo a pezzi e modellate dei bastoncini sottili; tagliateli a pezzetti e friggeteli nell'olio caldo. Scolateli accuratamente. In un recipiente versate il miele, lo zucchero e qualche cucchiaio d'acqua; fate bollire fino a quando il composto non apparir di colore giallo. Mantenete il fuoco lento ed aggiungete gli struffoli insieme ai frutti canditi e mescolate bene. Sistemateli poi in un piatto inumidito d'acqua e date loro la forma di ciambella. Spolverizzateli con i confettini
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Il pranzo di Natale
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Il pranzo di Natale invece costituito da: Insalata di rinforzo Minestra maritata Cappone ripieno Broccoli Struffoli L'insalata di rinforzo, gli struffoli, i dolci di Natale e le immancabili noci e le castagne del prete, gi degustate nel cenone, non possono certamente mancare sulla tavola imbandita nel giorno di Natale. Tipiche portate della giornata sono: Minestra maritata (o pignato grasso) Ingredienti: Mezza gallina; 150 gr di prosciutto crudo; 500 gr di polpa di manzo; 150 gr di salsiccia secca piccante; qualche cotenna di prosciutto; carota; sedano; cipolla; prezzemolo; una piccola verza; 300 gr di scarola; 300 gr di borragine; 200 gr di cicoria; 300 gr di broccoli di Natale; sale. Preparazione: In una grande pentola mettere la gallina, il pezzo di carne, la salsiccia intera spellata, il prosciutto in un sol pezzo, le cotenne, carota, cipolla, sedano, prezzemolo e sale. Ricoprire d'acqua e far cuocere dolcemente come per il comune brodo. Lessare separatamente le varie verdure senza cuocerle troppo, scolarle e strizzarle in modo da eliminare tutta l'acqua possibile. Passare il brodo e immergervi le verdure cotte spezzettate, la salsiccia a fettine, il prosciutto, le cotenne, la carne e la gallina disossata, il tutto tagliato a pezzetti. Portare la minestra a bollore e lasciarla sobbollire per almeno due ore. La minestra dovrebbe riposare prima di essere consumata. Cappone ripieno Ingredienti: 1 cappone; 250 gr carne di vitello; 300 gr carne di maiale; 200 gr mortadella (in 2-3 fette); 150 gr. prosciutto cotto; 150 gr prosciutto crudo; 4 uova; 150 gr di parmigiano; 1 bicchierino di Marsala; 1 cucchiaio di pistacchi spellati; 2 spicchi di aglio; 1 carota; 2 coste di sedano; 1 cipolla; burro; brodo; sale; pepe; noce moscata. Preparazione: Un cappone piuttosto grosso, pulitelo, asportategli le ali e le cosce e disossatelo senza romperlo. Asportate anche il petto e le interiora che terrete da parte per il ripieno. Passate al tritacarne la carne di vitello e la carne di maiale. Tagliate a dadini la mortadella, tagliate a listerelle il prosciutto cotto e il prosciutto crudo. Mescolate tutti questi ingredienti e unitevi le uova sode sminuzzate, il parmigiano grattugiato, le interiora tritate del cappone, il bicchierino di marsala, i pistacchi spellati, sale, pepe e un odore di noce moscata. Tagliate a listerelle il petto del cappone e disponetelo a strati nel ventre del cappone stesso, alternandolo a strati del ripieno preparato. Nel riempirlo cercate di restituire al cappone la sua forma, quindi cucitene l'apertura. Avvolgetelo in un panno bianco e immergetelo in abbondante acqua fredda insieme alle ali, le coscie, le verdure e il sale necessario. Dopo circa 2 ore (o pi, a seconda della grossezza del cappone) estraetelo delicatamente dall'acqua e lasciatelo raffreddare. Tagliatelo quindi a fette e sistematele in un piatto coperte di gelatina. Oppure potete cuocere il cappone al forno, sistemandolo in una teglia con aglio, sale e qualche fiocco di burro. Infornatelo in forno caldo per circa 3 ore e bagnatelo di tanto in tanto con cucchiai di brodo caldo.
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le tradizioni napoletane
le castagne del prete Le castagne del prete (in foto) sono un prodotto tipico delle feste natalizie; anticamente venivano preparate solamente in Irpinia, nellAvellinese, zona nota per la coltivazione castanicola, utilizzando i forni presenti nelle abitazioni rurali. Oggi sono conosciute e consumate tipicamente nel periodo natalizio nella tradizione napoletana e sono riconosciute come prodotto agroalimentare tradizionale nella regione Campania. La loro tecnica di produzione rimasta invariata: in locali detti gratali, le castagne fresche ancora con il guscio, vengono disposte su graticci di legno, al di sotto dei quali si accendono i fuochi alimentati da legna di castagno. Il fuoco deve essere lasciato acceso per 15 giorni, in modo tale da fare seccare completamente le castagne, che dopo vanno tostate in forno per 30 minuti circa. A questo punto, per farle insaporire e reidratare, vengono immerse in cassoni di plastica pieni di acqua o di acqua e vino. diversi mesi. Si dicono castagne infornate o nvornate, quando vengono sgusciate prima di essere poste sul fuoco. Quando, invece, le castagne sono caratterizzate da unalta percentuale di umidit, nonostante la permanenza sui graticci, rimangono mosce e, una volta tolte dal fuoco, vengono infilate ad uno spago, a mo di rosario ed appese in attesa di essere consumate. Le castagne mosce o tenerelle, nate come castagne del prete mal riuscite oggi si preparano di proposito, poich sono assai richieste dal mercato, essendo molto saporite e zuccherine, oltre che conservabili per diversi mesi.

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Evitiamo gli sprechi I consumi a Natale


Lo shopping in periodo di crisi ha trasformato sensibilmente lo stile di vita dei cittadini ridotto i consumi, modificato le abitudini alimentari, tagliato gli sprechi, ma soprattutto le loro tasche e la loro capacit di acquisto. Sta emergendo una nuova figura di consumatore, pi accorto allutilit e alla durevolezza dei prodotti, pi scrupoloso nelle decisioni di spesa e soprattutto pi attento ad evitare gli acquisti dimpulso. La tendenza quella di praticare una razionale comparazione dei prezzi, anche attraverso lausilio di internet, di confrontare le alternative e valutare la qualit dei prodotti sulla base del loro reale valore. Per il Natale 2009 i consumatori sceglieranno sicuramente beni meno superflui, ponendo maggior attenzione al rapporto qualit/prezzo. Quello, che secondo i dati della Coldiretti, trionfer l'acquisto Made in Italy. Sulla base dell'indagine "Xmas Survey 2009" di Deloitte, il 75% degli italiani, ossia tre su quattro, per le festivit di fine anno pensano di acquistare prodotti nostrani, evidenziando cos un atteggiamento patriottico di molto superiore a quello degli altri Paesi europei, dove in media solo il 59% dei cittadini metter sotto l'albero prodotti del proprio Paese. C' una maggiore oculatezza nelle compere, si guarda pi che in passato alla convenienza e all'utilit di un acquisto, dinanzi al moltiplicarsi di vendite promozionali, affari, prezzi scontati e svendite sottocosto che anticipano di fatto il periodo dei saldi. Considerato landamento delle vendite piuttosto ridotte nella prima settimana di dicembre, il Natale alle porte non lascia molte illusioni, anche se i commercianti sperano di poter recuperare terreno, ma l'attuale momento di recessione colpisce tutti.
Lo shopping natalizio, dal Made in Italy ai prodotti scontati. Il consumismo del periodo natalizio contrapposto alla crisi economica.

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Monitorando landamento dei consumi natalizi, le prossime festivit saranno accompagnate da un sensibile calo degli acquisti identificabile percentualmente in un meno 15% rispetto allanno precedente, complice principalmente la crisi economica che ancora attanaglia il nostro Paese e laccantonamento di eventuali risparmi e tredicesime mensilit per ottemperare con un minimo di tranquillit alle spese fisse che gravano sulle famiglie quali mutui, affitti, bollette varie, in attesa di tempi migliori. Fermo restando gli acquisti alimentari che grosso modo non dovrebbero subire flessioni rispetto allanno precedente, anche se il ricorso a sconti, promozioni, caccia alle offerte, ricorso agli hard discount con acquisti sempre meno delle grandi marche in costante aumento e la tenuta del settore elettronico concentrato soprattutto su computer e cellulari, le riduzioni pi consistenti riguarderanno il settore abbigliamento, in attesa dellapertura ufficiale dei saldi, il settore viaggi, il settore gioielleria, il settore calzature, discorso a parte per i regali che oltre ad essere sempre pi improntati allinsegna dellutilit, verranno effettuati soprattutto in famiglia, ricorrendo al denaro in contanti, che servir cos per limpiego nelle piccole spese quotidiane. Per quanto concerne gli auguri di Natale, la tecnologia contribuir a far risparmiare i consumatori che piuttosto del classico invio del biglietto postale di auguri, ricorreranno sempre pi allinvio di e-mail, preferendolo laddove possibile rispetto agli sms che incidono sulle spese di ricarica telefonica. Fonte: http://www.strill.it

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La tutela del consumatore disabile

Shopping natalizio e disabilit

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Per la tutela dei diritti delle persone con disabilit


Si sta avvicinando il Natale e presto tutti si affretteranno alla spasmodica usanza dello shopping natalizio, con acquisti compulsivi per i regali pi inutili ed assurdi da fare a familiari, amici, consorti o fidanzate/i, o i soliti regali di cortesia al professionista come: bottiglie di vino, penne stilografiche o cravatte. In centinaia di migliaia si riverseranno per strada affollando boutique, negozi, botteghe artigiane, enoteche, gastronomie, e pasticcerie. Centri commerciali intasati allinverosimile con flotte di famiglie con carrelli della spesa stracolmi fino allorlo con panettoni, spumanti, frutta secca e scatolame di tutti i tipi, alberi di natale in plastica ed addobbi natalizi chic. Ore di traffico snervante. Strade intasate da auto in sosta criminale in seconda, terza e quarta fila, ostacolando passaggi pedonali e scivoli per disabili. Marciapiedi ostruiti da motorini, occupati da venditori ambulanti abusivi e mercanzie di ogni genere. In tutto questo marasma (traffico) di umanit, un misto di schizofrenia, euforia dellacquisto compulso e grovigli di lamiere che emettono fumi nocivi, sfido chiunque a muoversi con normalit. Chiedo al lettore attento: come pu una mamma che spinge un passeggino, una signora anziana che tira un carrellino della spesa o una persona obesa a muoversi liberamente in queste condizioni? Ebbene in tutto questo caos da febbre di acquisti natalizi, ci sono anche le persone con disabilit che vorrebbero anche loro contribuire alleconomia del commercio nazionale, acquistando i loro regali di Natale. Ma per questa categoria di potenziali acquirenti non ci sono speranze. Se in altri periodi dellanno chi ha una ridotta mobilit o per chi si muove in carrozzina i negozi sono off limits, a causa delle barriere architettoniche, durante il periodo natalizio sono ulteriormente discriminate, a causa di una folla che si accalca presso le vetrine ostruendole alla vista, una folla colma di pacchi e pacchetti, intasa i marciapiedi e si fa largo con gomitate, le persone in carrozzina vengono sbattute e percosse in faccia da gomitate e spigoli di pacchi, e non mancano anche bruciature di sigarette tenute disinvoltamente da tabagisti incalliti. Quando ritorna a casa tutto tumefatto e bruciacchiato nel viso e negli indumenti, senza essere riuscito ad acquistare nulla, acuendo la frustrazione di una condizione di disabilit motoria perch ogni volta deve confrontarsi con le barriere architettoniche ed una societ poca attenta nei confronti di chi si muove in modo diverso. In questa citt cosi scostumata lo shopping natalizio negato alle persone con grave disabilit motoria. Buon Natale. Il Presidente Luigi Montanaro

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I prezzi rilevati nel mese di ottobre e novembre


indicazioni sullandamento dei prezzi al consumo a Napoli
Qui di seguito sono indicati i prezzi al consumo rilevati ed elaborati dall Ufficio Comunale di Statistica effettuati in circa mille punti vendita suddivisi tra i 29 quartieri di Napoli e tra le differenti tipologie distributive. Il campione prevede, infatti, la rilevazione in mercati rionali, hard discount , minimercati, supermercati ed ipermercati. I prezzi minimi e massimi indicati nelle tabelle sono da rapportarsi, oltre che alla tipologia distributiva, anche alle quantit di riferimento, nonch alla stagionalit dei prodotti. Le norme metodologiche utilizzate sono quelle stabilite e codificate dallISTAT e da Eurostat e prevedono, tra laltro, possibili sostituzioni di prodotto, di ditta, di variet, di grammatura, di sconti e di offerte che, ovviamente, condizionano tutti i prezzi osservati. Con la lettura delle seguenti tabelle, si spera di aver contribuito a fornire un quadro generale, se pur non completamente esauriente, dellandamento dei prezzi in citt al fine di consentire una sempre maggiore consapevolezza nei consumatori napoletani.
ottobre minimo 0,89 3,02 3,40 2,56 12,00 0,93 0,80 0,81 0,24 massimo 1,47 5,86 14,86 11,13 16,90 4,30 2,25 2,00 1,00 ottobre minimo 6,90 3,00 8,00 10,00 6,00 6,00 7,50 8,00 7,00 2,10 5,99 9,50 6,75 massimo 16,00 6,00 28,00 26,00 20,00 20,00 19,95 16,00 17,00 5,00 27,00 50,00 15,00 medio 11,85 4,71 15,68 20,52 8,22 9,24 12,11 11,52 11,65 3,22 12,86 18,08 10,27 minimo 6,90 3,00 8,00 10,00 6,00 6,00 7,50 8,00 7,00 2,25 4,99 11,00 6,75 medio 1,12 4,17 9,41 7,12 13,89 2,12 1,27 1,19 0,59 minimo 0,89 3,02 3,40 2,56 12,00 0,93 0,80 0,79 0,24 novembre massimo 1,47 5,86 14,86 11,13 16,90 4,30 2,25 2,00 1,00 novembre massimo 16,00 6,90 30,00 28,00 20,00 20,00 25,00 20,00 18,00 5,00 25,00 35,00 15,00 medio 11,90 5,04 16,24 20,76 8,36 9,33 12,30 12,70 12,09 3,14 12,34 18,51 10,26 medio 1,12 4,18 9,37 7,07 13,89 2,13 1,27 1,19 0,59 quantit di riferimento 1000g 1000g 1000g 1000g 1000g 1000g 1000g 1000g 1000g quantit di riferimento 1000g 1000g 1000g 1000g 1000g 1000g 1000g 1000g 1000g 1000g 1000g 1000g 1000g

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Prezzi in euro Zucchero Confettura di frutta Miele Vaschetta di gelato Gelato artigianale Legumi lessati in confezione Pomodori pelati Passata di pomodoro Yogurt

Prezzi in euro Baccal o stoccafisso Alici fresche di pescata Merluzzi o naselli freschi di pescata Pesce spada fresco di pescata Orate fresche( di allevamento)* Spigole fresche( di allevamento)* Calamari freschi Polpi freschi Seppie fresche Mitili o cozze fresche Vongole fresche Gamberi rossi freschi Tonno in olio d'oliva

* orata e spigola (stessa pezzatura fresca o allevamento)

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I prezzi al consumo a Napoli


Prezzi in euro Caff tostato Vino comune Birra nazionale ottobre minimo 4,76 0,65 1,48 1,49 0,60 1,59 0,78 1,49 0,50 2,27 11 9 5,99 6,2 5,2 5,2 6,5 6,5 9,9 5 5 10 16 2,99 2,9 1,29 1,49 5,4 1,4 1,19 0,65 12 8,85 9,5 5 10 6,5 5,82 3,95 0,59 massimo 9,96 2,67 3,33 3,00 2,14 2,50 2,60 3,59 1,00 5,60 22 17,99 10,33 15 10 10 10,6 11,5 18,1 15,9 8,5 23,5 29 6,5 7,5 2,3 2,9 14,4 6,8 1,9 2 21,69 15 25,9 10 13,6 11,5 28,57 9,55 1,99 medio 8,03 1,48 1,73 2,10 1,40 1,95 1,44 2,08 0,78 4,16 15,56 12,14 8,53 8,48 7,41 7,18 8,12 8,12 12,93 10,8 7,03 17,33 24,79 4,93 4,52 1,77 2,04 9,2 3,94 1 1,59 16,25 12,12 11,77 7,35 11,71 9,15 9,08 8,45 1,13 minimo 4,76 0,65 1,48 1,49 0,60 1,59 0,78 1,49 0,50 2,27 10,9 9 5,99 6,2 5,2 5,2 6,55 6,5 9,9 5 5 10 16 2,99 2,9 1,29 1,49 5,4 1,4 1,19 0,65 12 8,85 9,5 5 10 6,5 5,82 3,95 0,59 novembre massimo 9,96 2,67 3,33 3,00 2,14 2,50 2,60 3,59 1,00 5,60 33,33 16,5 10,33 15 10 10 10,6 11,5 18,1 15,9 8,5 23,5 29 6,5 7,5 2,3 2,9 14,4 6,8 1,9 2 21,69 15 25,9 10 13,6 11,5 28,57 9,55 1,99 medio 8,01 1,48 1,73 2,11 1,35 1,95 1,43 2,08 0,78 4,19 21,02 12,1 8,57 8,57 7,41 7,18 8,01 8,18 12,93 10,8 7,03 17,33 24,86 4,87 4,5 1,77 2,07 9,21 3,95 1,59 1,59 16,25 12,16 11,84 7,35 11,71 9,19 8,99 8,45 1,13 quantit di riferimento 1000g 100 cl 100cl 900cl 100cl 1000g 1000g 1000g 1000g 1000g 1000g 1000g 1000g 1000g 1000g 1000g 1000g 1000g 1000g 1000g 1000g 1000g 1000g 100cl 100cl 100cl 100cl 1000g 1000g 100cl 100cl 1000g 1000g 1000g 1000g 1000g 1000g 1000g 1000g 6

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Acqua minerale Succo di frutta Pane Pasta di semola di grano duro Riso Farina di frumento Biscotti secchi Salame (in confezione) Carne fresca bovino adulto, primo taglio Carne fresca bovino adulto, secondo taglio Carne fresca bovino adulto, tritata Carne fresca suina senz'osso Carne fresca suina con osso Petto di tacchino Petto di pollo Pancetta Mortadella Salsicce di carne tritata Prosciutto cotto Prosciutto crudo Olio extra vergine di oliva Olio di oliva Olio di semi di girasole Olio di mais Burro Margarina Latte fresco Latte a lunga conservazione Parmigiano Reggiano Grana padano Pecorino Ricotta Mozzarella di bufala Fior di latte di mucca Formaggi fusi in scatola Formaggi fusi in fette Uova di gallina

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I prezzi al consumo a Napoli


Prezzi in euro Carciofi senza spine Finocchi Insalata indivia scarola ottobre minimo 0,00 1,20 0,54 0,54 0,60 0,90 0,00 1,00 0,65 0,00 1,00 0,00 1,00 0,80 0,99 1,99 2,00 2,00 1,00 1,50 1,10 0,90 1,40 1,79 1,98 0,40 1,40 0,85 1,59 1,79 0,80 0,80 6,63 5,40 1,00 0,80 2,80 massimo 0,00 2,76 1,60 1,60 1,80 2,00 0,00 2,00 1,90 0,00 3,00 0,00 2,50 1,50 2,00 5,00 3,50 4,50 2,70 3,60 2,75 2,50 2,70 5,20 3,75 0,85 7,50 4,89 4,79 5,69 1,80 1,80 16,86 8,00 1,70 2,00 6,00 medio 0,00 1,91 1,10 1,09 1,14 1,25 0,00 1,51 1,09 0,00 1,55 0,00 1,37 1,03 1,29 3,05 2,73 2,99 1,80 2,18 1,62 1,37 2,07 3,05 2,49 0,60 4,30 2,64 3,56 3,89 1,19 1,22 11,40 6,50 1,17 1,34 4,02 minimo 0,00 0,60 0,62 0,55 0,60 1,00 0,00 1,35 0,90 2,90 1,00 0,80 0,80 0,75 0,70 0,99 2,30 2,30 1,45 1,65 0,90 1,00 1,60 1,88 1,98 0,40 1,99 0,85 1,59 1,79 0,80 0,99 6,63 3,56 0,00 1,20 3,00 novembre massimo 0,00 2,20 1,60 1,60 1,60 2,00 0,00 2,20 2,00 11,98 2,25 2,50 2,50 1,50 1,75 5,00 4,48 5,97 2,85 3,98 3,00 2,50 2,90 4,50 3,75 0,90 7,50 5,11 4,79 5,69 1,80 1,80 16,85 8,00 0,00 2,00 7,50 medio 0,00 1,30 1,08 1,06 1,07 1,54 0,00 1,73 1,22 6,27 1,51 1,26 1,26 1,01 1,27 2,88 2,85 3,22 1,93 2,41 1,59 1,63 2,24 2,73 2,49 0,59 4,46 2,64 3,56 3,89 1,15 1,25 12,07 6,07 0,00 1,69 4,35 quantit di riferimento 1000g 1000g 1000g 1000g 1000g 1000g 1000g 1000g 1000g 1000g 1000g 1000g 1000g 1000g 1000g 1000g 1000g 1000g 1000g 1000g 1000g 1000g 1000g 1000g 1000g 1000g 1000g 1000g 1000g 1000g 1000g 1000g 1000g 1000g 1000g 1000g 1000g

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Insalata lattuga cappuccia Insalata variet locale Melanzane violette lunghe Piselli Peperoni lunghi verde Peperoni quadrati verde Asparagi verdi Bietole verdi Broccoletti Broccoletti di rapa / cime di rapa Carote Cavolfiori bianchi Cicoria radicchio rosso Funghi freschi coltivati prataioli (champignon) Funghi freschi coltivati pleurotus (orecchioni) Pomodori da insalata Pomodori ciliegini rossi a grappolo Spinaci a foglia liscia o riccia Zucchine chiare o scure Zucchine piccole con fiore Fagiolini Legumi secchi Patate comuni tonde Piselli surgelati Patate surgelate Minestrone surgelato Spinaci surgelati Cipolle bianche Cipolle rosse Insalata in confezione rucola/ rughetta Insalata in confezione mista Pomodori da sugo tipo San Marzano Pomodori da sugo tondo rosso Agli bianchi secchi

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I prezzi al consumo a Napoli


Prezzi in euro Albicocche comuni Ciliegie durone Ciliegie variet locale ottobre minimo 0,00 0,00 0,00 1,40 1,00 1,00 1,20 1,40 1,80 1,45 1,20 0,00 0,00 1,35 0,00 1,49 1,49 1,00 1,20 0,00 0,00 0,00 0,76 1,00 0,00 0,00 0,00 0,00 1,50 1,14 1,24 massimo 0,00 0,00 0,00 4,00 2,00 2,00 2,00 2,00 2,00 2,00 2,20 0,00 0,00 3,80 0,00 2,00 2,50 2,50 2,50 0,00 0,00 0,00 1,80 2,50 0,00 0,00 0,00 0,00 3,80 2 3,3 medio 0,00 0,00 0,00 2,12 1,54 1,50 1,79 1,72 1,95 1,76 1,68 0,00 0,00 2,17 0,00 1,81 1,90 1,78 1,84 0,00 0,00 0,00 1,12 1,72 0,00 0,00 0,00 0,00 2,36 1,52 2,02 minimo 0,00 0,00 0,00 1,16 1,15 0,99 1,25 1,20 1,50 1,40 1,40 0,00 0,00 0,00 0,00 1,49 1,39 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 1,00 0,00 0,00 1,00 1,25 1,00 1,09 1,4 novembre massimo 0,00 0,00 0,00 3,50 2,00 2,00 2,20 2,25 2,50 2,20 2,00 0,00 0,00 0,00 0,00 2,00 2,40 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 2,20 0,00 0,00 2,00 2,50 3,40 2 2,8 medio 0,00 0,00 0,00 1,95 1,55 1,49 1,75 1,66 1,87 1,70 1,75 0,00 0,00 0,00 0,00 1,81 1,90 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 1,42 0,00 0,00 1,53 1,62 2,10 1,52 1,94 quantit di riferimento 1000g 1000g 1000g 1000g 1000g 1000g 1000g 1000g 1000g 1000g 1000g 1000g 1000g 1000g 1000g 1000g 1000g 1000g 1000g 1000g 1000g 1000g 1000g 1000g 1000g 1000g 1000g 1000g 1000g 1000g 1000g

dicembre 2009

Mele annurche Mele delicious rosse Mele golden delicious Pere abate fetel Pere conference Pere decana Pere kaiser Pere spadona Pesche pasta bianca Pesche pasta gialla Pesche percoche Susine gialle Uva cardinal Uva italia o moscato Uva regina Uva fragola o americana Cocomeri-angurie lunghi Fragole comuni Fragoloni Poponi- meloni lisci (cantalupo) Arance bionde comuni Arance tarocco Mandarini comuni Mandaranci, mandaroni Clementine Kiwi Banane centro America Limoni gialli

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I prezzi al consumo a Napoli


Prezzi in euro Detersivo per stoviglie a mano ottobre minimo 0,73 1,25 0,80 1,73 1,00 0,65 0,36 massimo 1,87 4,48 3,27 11,11 2,69 1,95 1,30 medio 1,25 2,70 1,98 5,57 1,78 1,26 0,77 minimo 0,73 1,25 0,80 1,73 1,00 0,65 0,36 novembre massimo 1,87 4,48 3,27 11,11 2,94 1,95 1,30 medio 1,26 2,70 1,98 5,33 1,80 1,26 0,77 quantit di riferimento 1000g 1000g 1000g 1000g 1000g 1000g 1000g

dicembre 2009

Detersivo per lavatrice in polvere Detersivo per bucato a mano liquido Detersivo per lavastoviglie Detersivo per biancheria delicata Detersivo per pulizia casa Candeggina

Prezzi in euro Primo piatto Secondo piatto Contorno Acqua minerale Frutta o dessert Pasto al ristorante Pasto al fast-food Cappuccino al bar Caff espresso al bar Aperitivo al bar Bevanda gassata al bar Pasta lievitata al bar Spremuta al bar Pasto in pizzeria

ottobre minimo 3,00 3,00 1,00 1,00 1,00 10,50 3,00 1,10 0,70 1,20 0,85 0,80 1,40 4,70 massimo 10,00 9,80 4,50 2,50 3,50 27,60 6,20 1,30 0,80 2,00 1,60 1,00 2,50 9,00 medio 4,82 5,29 2,22 1,38 1,57 16,64 4,00 1,16 0,78 1,54 1,28 0,86 1,92 6,32 minimo 3,00 3,00 1,00 1,00 1,00 10,50 3,00 1,10 0,75 1,20 1,00 0,80 1,60 4,70

novembre massimo 10,00 9,80 4,50 2,50 3,50 27,60 6,20 1,30 0,80 2,00 1,60 1,00 2,50 9,00 medio 4,82 5,12 2,22 1,38 1,57 16,47 4,00 1,17 0,79 1,56 1,30 0,86 1,95 6,32

quantit di riferimento 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1

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gli eventi del mese


Un Natale sotto il segno del Barocco, quello che avr luogo dal 5 dicembre al 6 gennaio a Napoli e che si snoder tra concerti di musica classica napoletana, concerti pop e gospel, presepi viventi e racconti teatralizzati dei pi importanti monumenti storici della citt, fatti da attori che si "mettono nei panni" dei pi famosi personaggi dei lavori di Eduardo, Viviani e Tot. E possibile scaricare la versione integrale del programma Natale a Napoli 2009 sul sito istituzionale del Comune di Napoli, all'indirizzo: www.comune.napoli.it

dicembre 2009

NAPOLI TRA VECCHI RICORDI E ANTICHI MESTIERI A partire dal 19 dicembre 2009, sar possibile visitare la fiera Napoli tra Vecchi Ricordi e Antichi Mestieri, allestita nel suggestivo scenario dei porticati della Basilica di San Francesco di Paola a Piazza del Plebiscito Napoli. L'iniziativa, oltre a permettere al visitatore di godere di un'atmosfera che celebra i tempi dei nostri nonni, rievoca i tradizionali e antichi mestieri e mira alla rifioritura di molti settori dell'artigianato oramai in disuso o in estinzione. La citt partenopea dispone di un patrimonio invidiabile, di un artigianato ricco di storia che deve essere tramandato ai giovani e presentato ai turisti. L Assessore alla Cultura, Nicola Oddati, e l'Assessore allo Sviluppo con delega allArtigianato, Mario Raffa, hanno sostenuto con entusiasmo questa iniziativa: Eventi come questo favoriscono lo sviluppo della tradizione artigianale partenopea; la laboriosit, lingegno e la tradizione napoletana sono obiettivi centrali dellazione politica e di sviluppo di questa amministrazione. Nello specifico, l'auspicio che la fiera contribuisca a rivitalizzare le attivit commerciali di piazza del Plebiscito, con particolare riferimento alla libreria Treves, una delle pi antiche di Napoli.

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Le Associazioni dei consumatori a Napoli

Informazioni ed indicazioni per un consumo consapevole


dicembre 2009
Adiconsum Resp. Regionale Luigi Matera Via Medina, 5 80133 - Napoli (NA) Tel. 0815513269 Fax. 0815514395 e-mail: adiconsum.napoli@cisl.it Apertura degli uffici: Luned al Venerd 9:30/13:30 e 15:30/18:00 Adusbef Av. Roberta De Lillo - Responsabile Regione Campania Via S. Lucia, 20 80132 Napoli (NA) Tel. 0812471209 Email: studiolegaledelillo@virgilio.it ACU Associazione Consumatori Utenti Via Alessandro Telesino, 13 80136 Napoli (NA) Numero Verde 800 00 99 55 Tel: 081/5645425 - Fax: 081/4430846 Mail: acucampania@acu.it Codacons Corso Umberto I, 191 80138 Napoli Tel. 081.5630966 Orario ricevimento : LUN - MERC - VEN dalle 16,00 alle 19,30 previo appuntamento al num. verde 892007 Cittadinanza Attiva Presidente regionale: Carlo Caramelli Segretario regionale: Ferdinando Iavarone Vicesegretario regionale: Fabio Pascap Via Degni, 25 80125 Napoli Tel. 081.2548055 Email: napoliattiva@libero.it cittaattiva.campania@yahoo.it Casa del Consumatore sez.Campania Presidente regionale: Dott.ssa Elena Aceto di Capriglia Sede legale: P.zza Vittoria 7 - 80121 Napoli email: elena.acetodicapriglia@gmail.com T./F: + 39 081 7642737 e +39 081 7642706 M. +39 335 5230498 Confconsumatori Responsabile: Michele Di Fiore Centro Direzionale, Isola G1 80143 Napoli Telefono: 081.0608753 Email: micheledifioredifiepartners.it Federconsumatori Presidente: Rosario Stornaiuolo Stazione Marittima varco Angioino 65 P.zza Municipio 80133 Napoli NA telefono 0814202363 fax 0815510271 email: tutorcontratti@federconsumatoricampania.it email: tutorfinanza@federconsumatoricampania.it Lega Consumatori P.za Principe Umberto, 14 80100 Napoli 081/289612 081/5634967 napoli@legaconsumatori.it Movimento Consumatori via Santa Caterina da Siena, 36 80132 Napoli Numero verde 800135957 napoli@movimentoconsumatori.it Unione Nazionale Consumatori Responsabile: Avv. Vincenzo VITIELLO Via Gian Lorenzo Bernini, 25 80129 Napoli Tel. (081) 5569997 (16.00-20.00) Fax. (081) 5785410 E-mail: unc@consumatori-campania.it UDICON Unione per la difesa dei Consumatori Responsabile: Sig.ra Liliana Di Fiore Via A.C. De Meis, 251 80100 Napoli Tel. (081) 5962866 Responsabile: Luisa Del Monaco Corso Ponticelli,28 80147 Napoli tel. 0810490024

( Foto di Marta Ponari ) Citt e Consumi, numero 6, dicembre 2009 - http://www.comune.napoli.it

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