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La Stampa, 17 febbraio 1999

La riforma delle Poste parte dal basso ma in 3-4 anni saremo competitivi
L'Editoriale di Alfredo Recanatesi Banche contro Posta e l'arbitro il Tesoro pubblicato luned da La Stampa - con il quale in gran parte concordo - mi offre l'occasione per ribadire tre punti molto rilevanti. Il Piano di Impresa 1998-2002 ha un primo obiettivo irrinunciabile: migliorare la qualit del servizio postale, che nei prossimi 3-4 anni dovr raggiungere standard europei. In questa direzione va la maggioranza dei cento e pi progetti previsti dal Piano, avviati e in via di realizzazione. Il Prioritario, il rafforzamento del corriere espresso, la ristrutturazione del settore pacchi, il ridisegno della logistica, l'ammodernamento dell'automazione, la motorizzazione del recapito, non sono che pochi esempi. Il Piano ha un altro obiettivo importante: riequilibrare i conti. Perci introduce alcune regole, tra le quali la remunerazione dei servizi sociali svolti dalle Poste per conto dello Stato: b servizio universale - salvaguardato dab'Unione Europea - e b recapito a tariffe politiche per i settori agevolati (editoria e non profit). Il nostro onere netto attuale di 2500 miliardi. Abbiamo chiesto e ottenuto il rimborso di 1100 miliardi e ci impegneremo a recuperare il resto con la maggiore efficienza e aumenti di volume. I servizi finanziari costituiscono il 40% dei nostri ricavi e occupano 60 mila persone. Amministriamo 250 mila miliardi di risparmi, abbiamo milioni di clienti ed effettuiamo il doppio dei pagamenti dell'intero sistema bancario. Nel 60% dei Comuni come sportello finanziario c' solo la Posta o - oltre a questo - un solo sportello bancario. Vogliamo dare anche a questi cittadini servizi finanziari di base (conto corrente, carta di debito, carta di credito, mutui e polizze assicurative e cos via) competitivi e al passo con i tempi? La risposta sta nella modernizzazione di questi servizi, per esempio mettendo in rete tutti gli sportelli e dotandoci di un sistema informativo capace di gestire milioni di operazioni. Siamo certi che un sistema di pagamenti pi efficiente e capillare sia un vantaggio per tutti, e nel far questo ci poniamo come partner del sistema bancario. La funzione della Posta anche di migliorare la qualit della vita dei cittadini. Partiamo da livelli bassi e veniamo giustamente messi sotto accusa quando forniamo prestazioni e servizi scadenti. Credo che gli sforzi di miglioramento intrapresi vadano nella direzione opportuna: quella di dare alle imprese e ai cittadini servizi notevolmente migliori. Anche cos si contribuisce a far entrare il nostro Paese in Europa. Corrado Passera amministratore delegato Poste italiane Spa

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