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Pedro ngel Palou

IL DENARO DEL DIAVOLO


Traduzione di Anita Taroni B.C.Dalai editore Editori dal 1897 www.bcdeditore.it - info@bcdeditore.it Traduzione dallo spagnolo di Anita Taroni Titolo originale: El dinero del diablox Pedro ngel Palou c/o Guillermo Schavelzon & Asoc, Agencia Literaria www.schavelzon.com Editorial Pianeta, S.A., 2009 Diagonal, 662-664, 08034 Barcelona (Espana) 2010 Baldini Castoldi Dalai ISBN 98-88-603-62-5 S.p.A. Milano

A Indir Il mondo esiste per i tuoi occhi

Nota dell'autore

Federico Lombardi, ha comunicato che gli archivi segreti del controverso papa Pacelli dalla difficolt di catalogare pi di sedici milioni di documenti. La comunit ebraica internazionale pretende che siano visibili. La verit storica anche.

Mentre stavo per concludere questo romanzo il portavoce della Santa Sede, padre

saranno resi pubblici nel 2014. Secondo il portavoce, la ragione di questo ritardo dipende

Questo libro vuole porsi proprio al centro del dibattito. significativo che Benedetto XVI, che ha difeso pubblicamente Pio XII nell'omelia pronunciata in occasione dell'anniversario della sua morte, abbia affermato che il processo di beatificazione del modo da prendere in esame i reclami della comunit ebraica e riflettere profondamente sulla questione. I documenti pi compromettenti appartenuti a Pio XII sono per scomparsi il giorno stesso della sua morte: suor Pasqualina, sua fedele assistente personale, si chiuse nell'appartamento di Pacelli, riemp tre grandi sacchi di tela e li trasport lei stessa a fatica fino all'inceneritore del Palazzo del Laterano. Non si mosse da l finch non furono completamente distrutti. Questa un'opera di finzione basata su documenti originali e indagini condotte in pontefice previsto per il 2008, che costituisce il nucleo del romanzo, sar posticipato in

diversi archivi segreti, e che si avvalsa della collaborazione di alcune persone appartenenti a reti di spionaggio interne ed esterne al Vaticano, cosa che mi impedisce di inserire il loro nome nei ringraziamenti. In molti si sono rifiutati di aiutarmi; alcuni mi hanno persino minacciato quando

hanno scoperto che l'obiettivo delle mie ricerche era scrivere questo libro, come se la montagna di melma rischiasse di sommergere anche loro.

Nelle ultime pagine il lettore curioso trover un'ampia bibliografia che gli consentir di addentrarsi ulteriormente negli intrighi di un potere retto da uomini lontanissimi dalle aspirazioni divine. Non importante sapere chi impugn l'arma: necessario invece scoprire chi diede Dicembre 2008

l'ordine di sparare e cosa ha voluto nascondere e seppellire per sempre.

Coloro che pi hanno amato l'uomo gli hanno sempre reso il massimo danno. Hanno preteso da lui l'impossibile, come tutti gli amanti. Nietzsche

Lo sapevi, peccare non significa fare il male: non fare il bene, questo significa peccare. Quanto bene tu potevi fare! E non l' hai fatto: non c' stato un peccatore pi grande di te. A un papa, Pier Paolo Pasolini

Prologo

Il deserto brucia. Il deserto nasconde. nessun motivo. E fuggito dalla menzogna, dalla stoltezza, dalla mancanza di fede, e ora crede di nuovo nell'amore. Solo l'amore pu salvare, perch potente. L'unica ragione della sua esistenza stare l, in mezzo alla morte. Servire nel luogo peggiore del mondo, forse l'ultimo in cui c' bisogno di lui. In quel campo non sono solo i profughi a sentirsi spaesati, e lui non l'unico ad avere paura. Come se tutti quelli che se ne vanno non volessero arrivare mai, o ritardare il loro arrivo il pi possibile. Tutte le guerre sono insensate, gli aveva detto molti anni prima il suo caro padre Il deserto immenso, come la perdita. Ignacio Gonzaga sente che non deve tornare per

generale, il Papa Nero, come veniva chiamato in segno di rispetto. Era un uomo esile, quasi prendere la forma di un fungo denso, irrespirabile.

trasparente a causa delle radiazioni della bomba atomica. A Hiroshima aveva visto il male Ed insensata, continuava il sopravvissuto della peggiore delle guerre, perch

sacrifica l'unica cosa importante: la vita dell'essere umano, il nucleo fondamentale della signori della guerra e del dolore. Creature mostruose, pi che divine.

creazione. Ora, nel deserto, il gesuita non ne pi cos sicuro. Gli esseri umani sono i Da qualsiasi parte si guardi, appare la signora delle ore, dei giorni, della morte. L'odio stato seminato ovunque, perch dell'odio che noi uomini ci nutriamo, cos

come della menzogna, sua sorella corrotta. Anche Gonzaga fuggito per una menzogna. feriti, a chi ha perso un arto o la vista.

Dalle prime luci dell'alba alle ultime della sera dedica il proprio tempo a offrire conforto ai Il mondo esplode: una bomba a orologeria. E loro sono i frammenti della codardia, del silenzio, dello stupore. Questa mattina una donna gli ha preso la mano e gliel'ha stretta con forza. parlava arabo. Lui si liberato, ma dopo qualche minuto ha voluto prenderla di nuovo; lei allora ha stretto con pi forza ancora. scoppiata a piangere e l'ha supplicato di non lasciarla sola. Morir. Aiutami, gli ha detto indicando con la mano libera la figlia che si trascinava sulla

sabbia. La bambina era senza un braccio. Ha chiesto alla madre cosa le fosse successo. Il fuoco, il fuoco, ripeteva la donna stordita. Scottava per la febbre. Aveva ragione: non erano scappate dalla guerra, erano profughe dell'Inferno. Il mondo va in pezzi. Impossibile salvarlo. Lui non ha la forza di opporsi al male. Solo nei film il bene trionfa sempre, diceva a se stesso. L'acqua calda della doccia improvvisata non sarebbe servita a ripulirlo. La sera una telefonata da Gerusalemme. Un invito a cena. La speranza di vedere, anche solo per qualche ora, uno scenario meno macabro. E la bambina senza braccio? Cosa poteva fare per lei e per la madre moribonda? Le trombe abbattono le mura di Gerico. Ogni cosa va in frantumi, anche la speranza. Ha approfittato della chiamata della sua amica, un medico forense, anche lei dottore della morte, per abbandonare rapidamente quel luogo. Per oltrepassare la frontiera, consapevole di essere sempre dall'altra parte.

sua piccola stanza a Borgo Santo Spirito; era disteso sul letto e nelle mani stringeva una scrittoio su un vassoio insanguinato. Accanto c'era un pezzo di stoffa. La camera era giudicare dallo stato in cui si trovava il corpo di padre Jonathan Hope, non doveva averlo trovato.

Il primo cadavere fu trovato la domenica di Pasqua. Il gesuita era stato decapitato nella

nota di avvertimento: Come pu Satana scacciare Satana? La testa giaceva sopra lo sottosopra: chiunque fosse entrato l dentro cercava disperatamente qualcosa. E a

Il padre generale, subito avvisato, ordin che il cadavere venisse imbalsamato nell'infermeria. Era necessario procedere con cautela e condurre internamente le indagini, disse al suo segretario, l'italiano Pietro Francescoli. Non una parola su quello che successo, intesi? Prima il nostro medico firma l'atto di

morte e meglio . Francescoli era metodico e servizievole, ma il padre generale era segretario cercasse di fare del proprio meglio, ogni volta era colto di sorpresa.

talmente imprevedibile che, nonostante si conoscessero da vent'anni e per quanto il Cosa diciamo ai familiari? Che ha avuto un attacco di cuore. E che siccome a Roma S, contatti immediatamente padre Gonzaga, gli chieda di venire qui dovunque si trovi.

fa caldo, abbiamo deciso di seppellirlo subito. Porga loro le mie condoglianze. C' altro?

E voglio che scompaia ogni goccia di sangue. Se imbalsamiamo il corpo, il lavoro di colpirono la scrivania con un gesto teatrale.

Gonzaga sar ancora pi difficile. Le mani affusolate del padre generale si contrassero e Faccia quello che le ho detto. E scatti qualche foto prima dell'asepsi completa. Il padre

pronunci la parola asepsi in modo che il suo segretario capisse a quale tipo di sterilizzazione si riferiva.

Agli altri cosa dico? Presto inizieranno a girare voci. Le voci, caro Francescoli, sono gi uscite da questa casa e ormai avranno raggiunto l'orecchio del Santo Padre. Sono perdendo tempo. O meglio, mentre lei perde tempo. L'Entit era il nome generico usato Alleanza. Francescoli fece una smorfia solo sentendone pronunciare il nome: per quelli come lui, non avere il controllo sulle cose era il peggiore dei peccati. Lo ripugnava l'idea di non sapere se ci fosse un infiltrato: poteva essere persino il tuo migliore amico o addirittura il sicuro che ha gi ordinato a qualcuno dell'Entit di ficcare il naso. Mentre io e lei stiamo per indicare i servizi segreti vaticani, lo stesso organismo che un tempo si chiamava Santa

tuo stesso confessore. Avrebbe fatto in fretta. erano dati appuntamento al ristorante del Crown Plaza di Gerusalemme, un luogo anonimo in una citt piena di mistero e stupore. A Shoval piaceva quel locale, e poteva raggiungerlo a piedi dal suo ufficio alla Corte suprema. Contro il parere dei suoi superiori, Gonzaga aveva deciso di passare quegli anni prestando il proprio aiuto nei campi dei profughi iracheni in Giordania. Era per strada quando gli suon il cellulare. Riconobbe il numero: Pietro Francescoli. Aspett fino al terzo squillo, indeciso se rispondere o no, poi cedette. Al vecchio segretario del Papa Nero Pedro Arrupe rimaneva pur sempre un residuo di obbedienza. Gonzaga aveva conosciuto Arrupe da giovane, quando era ancora novizio, e il padre generale si era subito affezionato a lui. All'inizio Ignacio pensava che quella stima fosse solo per il suo cognome: Luis Gonzaga, suo antenato illustre, era il protettore dei giovani - era stato Arrupe era per lui e per i casi che aveva risolto; invero pochi, ma abbastanza da dargli una accettare un'altra autorit che non fosse quella della sua memoria. Aveva da poco passato i Ignacio Gonzaga era partito molto presto da Amman per incontrare Shoval Revach. Si

nominato tale da Pio XII - e un santo martire. Poi per si era reso conto che l'affetto di certa notoriet. Dopo la morte del padre generale, Ignacio aveva fatto di tutto per non cinquanta; era in forma, o almeno cos gli pareva, con appena qualche capello bianco. Camminando dondolava il corpo magro e slanciato, come se la testa fosse troppo pesante. Quanta ostinazione a nascondersi nel luogo pi complesso della Terra. Hai perso qualcosa, Francescoli? Io? No, niente, Ignacio. Si davano del tu da

vent'anni. Avevano studiato insieme alla Pontificia Universit Gregoriana, eppure diffidavano ancora l'uno dell'altro. Parevano pi due atleti in competizione, che due religiosi. Sei tu che ti sei perso nel deserto. Da chi stai scappando? Non mi avrai pi presto a Roma. chiamato per confessarmi. Indossi almeno la stola? Basta con gli scherzi. Devi tornare al Non posso lasciare il campo ora, l'ho spiegato migliaia di volte. Torner tra un anno. Forse. una questione diversa. Devi risolvere un nuovo caso. Francescoli sottoline la parola caso, come se stesse parlando con Hercule Poirot.

un crimine, come le altre volte. Abbiamo poco tempo. Sei atteso per questa sera. Il primo caso che Gonzaga aveva risolto riguardava l'omicidio di un gesuita a El Salvador. In poco

Il padre generale richiede la tua presenza a Roma oggi stesso. Di cosa si tratta? Di

tempo era riuscito a collegare tutti i fili scoprendo una trama politica nella tormentata America Centrale di quegli anni. Quando Ignacio era piccolo, il padre, appassionato di Conservava ancora come un tesoro una vecchia Luger, fuori produzione dagli anni Quaranta, che aveva ereditato da lui. A San Salvador gli era servita solo per minacciare. detto Francescoli. Ma da allora erano passati molti anni. L'aveva puntata contro un uomo in un'altra occasione. Per un altro caso, come avrebbe Gonzaga riflett su quella richiesta. Impossibile, rispose alla fine. L'unica cosa impossibile per te stata non bruciacchiare con la fiamma della verit chi ha incrociato il tuo cammino. Sono molto occupato. Ora sono in viaggio, sto guidando. Gonzaga riattacc: non aveva nessuna voglia di continuare a discutere con Francescoli. Il deserto una pelle abbacinante. Si mise gli occhiali da sole e acceler. Francescoli era un uomo che non raccontava storie: doveva trattarsi di qualcosa di molto importante se gli aveva chiesto di tornare in Italia. Qualcosa che aveva a che fare con il suo passato di investigatore. Padre Arrupe lo prendeva sempre in giro per questo. Chiamate il Parti oggi, anche se dovessi arrivare all'alba... Partir domani con il primo volo. caccia, gli aveva insegnato a sparare trasmettendogli un po' della sua passione per le armi.

detective, diceva riferendosi a Gonzaga se capitava un pasticcio in qualche zona del mondo. Aveva continuato a farlo anche quando, pur conservando un enorme potere, non era pi padre generale dei gesuiti. Era la met degli anni Ottanta e Gonzaga aveva ventisette anni. Il suo compito era chiarire le cose, convincere che la verit rende liberi. Che stupidaggine! La verit un cappio che strangola lentamente. La verit secca e rovente come la sabbia del deserto, e acceca allo stesso modo. solo. Un sacerdote spagnolo accusato di collaborare con i separatisti baschi era stato trovato morto a Bilbao. Ignacio aveva scoperto rapidamente che si trattava di un omicidio passionale e che non aveva niente a che fare con la politica. Aveva sfruttato i contatti che aveva mantenuto in Spagna grazie alle relazioni di suo padre. O meglio, grazie ai milioni Dopo El Salvador Gonzaga aveva avuto fortuna: il caso successivo si era risolto quasi da

di suo padre. Non gli era mai piaciuto fare affidamento sull'eredit familiare. Molti l'avrebbero considerata una specie di sicurezza personale, ma non Gonzaga: lui usava il

proprio denaro per aiutare il prossimo, piuttosto che se stesso. Come se altrimenti fosse qualcosa di sporco. Dietrich, un vecchio compagno del collegio svizzero - il padre aveva spedito l Ignacio

nella speranza che poi avrebbe seguito gli affari di famiglia - prelevava la somma lui bastava poco per vivere, e sentiva la responsabilit di alleviare le sofferenze che lo circondavano. Arrupe lo aveva definito un eroe dopo quei due primi casi. Ma Ignacio non si sentiva

necessaria a inviare regolarmente le medicine di cui Gonzaga aveva bisogno ad Amman. A

n un detective, n un agente segreto. Era solo un gesuita atipico che detestava il denaro, era appassionato di teologia e cui capitava di risolvere crimini. Usava se stesso. Nei momenti di pi alta tensione morale pensava che stava utilizzando tutte le proprie risorse,

economiche e intellettuali, per aiutare gli altri. In un mondo corrotto, si diceva, bisogna imparare a vivere con un certo decoro. Raggiunse il quartiere di Givat Ram con un quarto d'ora di anticipo. Lasci le chiavi del suo Land Rover al parcheggiatore e si diresse al bar dell'hotel.

Gonzaga non aveva i modi e i capricci del bambino viziato: suo padre era stato uno degli

uomini pi ricchi della Navarra, se non dell'intera Spagna, eppure Ignacio svolgeva la sua attivit umanitaria nel Vicino Oriente con un furgone blindato di sua propriet e servendosi di generose somme di denaro che prelevava dal proprio conto corrente. Era personale: doveva tenere una riserva di denaro, l'unico modo per fuggire in caso di non se lo chiedeva; i suoi occhi preferivano guardare altrove. Entr nell'anonimo bar dell'hotel - un enorme edificio bianco, quasi che un architetto pazzo avesse voluto costruire una nuova torre di Babele proprio alle porte della citt - e chiese un whisky doppio senza ghiaccio. Il colore brillante del malto, quel sapore lievemente amaro che scivola gi come seta e

figlio unico e i suoi genitori erano morti. Aveva inteso il voto di povert in modo molto necessit. Cosa ci faceva lui in Giordania, in mezzo ai profughi iracheni? Era tanto che

stordisce immediatamente... Gonzaga lo assapor come fosse un premio, anche se non aveva vinto nulla negli ultimi tempi. In guerra si raggiunge una sola certezza: la miseria dell'essere umano.

Proprio in quel momento vide arrivare la sua amica, che agitava un braccio esile e

abbronzato. Shoval Revach, il turbine, le disse dandole due baci sulle guance. Era bellissima: indossava un vestito rosso senza maniche e i capelli mossi le ricadevano sulle spalle; aveva il collo affusolato, i suoi occhi parevano fatti di uno strano minerale. Sembrava pi una sofisticata stilista che il miglior medico forense di Israele. Ignacio Gonzaga, il seduttore in incognito, ribatt lei. La frecciata and a segno. Lui la invit a sedersi. No, no. Andiamo subito al ristorante: mi aspetta un pomeriggio di fuoco. E io devo andare a Roma. Francescoli fece pulire in fretta la stanza. Il medico personale del defunto prima di mezzogiorno il corpo, o meglio, i due pezzi del corpo erano stati sigillati in una si prese carico, nell'infermeria di Borgo Santo Spirito, dei particolari meno gradevoli. Gi bara di metallo. Fu lo stesso segretario a officiare il funerale corpore insepulto nella cappella della casa, di fronte agli altri gesuiti che, in quel vecchio edificio bisognoso di una anche il potere mondiale dell'ordine. Francescoli pensava a queste banalit mentre recitava l'omelia e invocava l'eterno riposo per l'anima di Jonathan Hope. Il Paradiso, terra della vita, anche il territorio della morte. Lui era cos: la sua ortodossia sempre in lotta con il suo pragmatismo. Era un conservatore obbligato ad agire. Riposare in pace? Qualcuno la cui morte improvvisa frutto di una violenza? Sorrise maliziosamente. La mente un sabotatore potente, e quella di Francescoli si perdeva nella propria retorica, viaggiando dalle fatture alle piccole cose quotidiane a quella metafisica da quattro soldi. Sent se stesso dire: Le anime dei giusti non attraversano il Purgatorio: ricevono la visita di Cristo ed lui a condurli in Paradiso. Il nostro fratello riposa accanto al Padre Eterno. Mentre pronunciava queste parole senza alcuna convinzione richiam alla mente i versetti del Vangelo di Matteo: Il suo sangue ricada sopra di noi e sopra i nostri figli. quell'immagine tetra e si fece il segno della croce. Tutti lo imitarono. Pass a dare la comunione. Pi che celebrare la messa, Francescoli scrutava: l'assassino era tra loro. Con la sua intelligenza e il suo sangue freddo Gonzaga ne avrebbe colto l'occhiata colpevole, il punto debole. Vedeva ancora gli occhi terrorizzati di Jonathan Hope che lo guardavano. Allontan consistente ristrutturazione, amministravano non solo la sede centrale in Vaticano, ma

ascoltavano la sua omelia, fatta eccezione per gli occhi lucidi di padre Di Luca, il vecchio

Non scorse alcun particolare rivelatore nelle pupille dei trentasei uomini che

economo della casa. Francescoli lo chiam da parte al termine della funzione. Il gesuita si sacerdote senza tanti giri di parole: Enzo, lei sa cos' successo a padre Hope? Padre Di Luca annu. Lo sanno gi in tanti. E quelli che ancora ne sono all'oscuro conosceranno la verit

sentiva pi a suo agio nel suo ufficio da burocrate che dietro l'altare. Interrog il vecchio

prima di sera. In refettorio si parla. E quale sarebbe questa verit? Padre Francescoli, non si prenda gioco del mio dolore. Lo hanno assassinato. Chi? E perch usa il plurale? chi ha commesso il crimine? Non l'ho mai vista vicino a Hope, per questo ora sono Non lo so... perch si dice cos. Lei direbbe "Lo ha assassinato", al singolare, se non sapesse sorpreso dal suo dolore e dalle sue lacrime. Non vorr insinuare che potrei essere stato io...? Sta perdendo il suo tempo, Francescoli. Farebbe meglio a chiamare la polizia. Non voglio prendere il posto delle autorit, Enzo. solo che lei il pi anziano qui, e forse sa qualcosa pi degli altri. Alla mia et pi conveniente passare inosservati. Quando si invisibili si ascoltano molte cose. Per esempio? Cos'ha sentito? Niente di importante, padre. Solo che Jonathan Hope stava mettendo il naso in faccende poco chiare. Torbide. stanco, dimagrito. Gli ho chiesto se stava bene, e lui mi ha raccontato una serie di cose, niente di particolare in realt, solo che stava concludendo delle indagini, che aveva molta paura e che non voleva ritornare da solo nelYArchwum secretum apostolicum

E come lo sa? stato Hope a parlarmene qualche giorno fa, dopo cena. L'ho visto molto

vaticanum. Lei sapeva che Hope lavorava l? All'inizio no. Sapevamo soltanto che era stato nominato aiutante nella Biblioteca Vaticana; il resto erano affari misteriosi, o quanto meno privati. E le ha detto cosa stava facendo nell'Archivio Segreto? Doveva compiere delle ricerche per conto del segretario di Stato. Per questo aveva accesso a fondi riservati. Quanto riservati? Non lo so. Lavorava in un luogo quasi privo di luce, la sezione relativa agli archivi delle famiglie o di singoli personaggi. A Francescoli la circostanza non diceva nulla, e prefer concludere l'interrogatorio. Che il Signore l'abbia in gloria. Lo spero, Enzo, lo spero. Jonathan Hope era un Grazie, padre. Mi scusi per il disturbo. Le sono vicino nel suo dolore per padre Hope.

diligente storico della Chiesa, un topo da biblioteca, dunque totalmente inoffensivo. Non avrebbe mai corso rischi per divulgare un segreto. La paura ci fa agire nei modi pi inaspettati, e cos Hope non aveva saputo come gestire quelle faccende torbide, come le aveva definite Enzo Di Luca, scoperte mettendo il naso dentro delle carte che non puzzavano solo di umidit.

Francescoli sorrise: aveva qualcosa di importante da comunicare al padre generale prima dell'arrivo di Gonzaga. Pronunciava sempre il nome del suo superiore calcando su Padre come se avesse la maiuscola, e pronunciando generale con la minuscola. Lui era un servo, il figlio minore del suo superiore cui obbediva come un cagnolino. Che grande giorno per un apprendista detective! disse tra s sorridendo. L'umilt non era tra le sue virt: la lasciava volentieri ai francescani. Gonzaga apprezzava la compagnia di Shoval Revach; con lei si sentiva sempre a proprio agio, come non gli capitava con nessun'altra donna. Potevano rimanere a lungo in silenzio senza che ci fosse imbarazzo tra loro. Shoval rendeva onore allo humour nero del gesuita con il proprio, non meno nero: un'eredit dei suoi parenti rabbini, in particolare di uno zio di Haifa che ripeteva sempre gli stessi racconti chassidici alla sua quasi infinita discendenza. A prima vista Gonzaga e Shoval non avevano niente in comune, a parte la loro intermittente amicizia decennale: lui, come sacerdote, aveva sempre indagato le ragioni ultime della vita, che fosse la sua o quella di coloro che cercavano di sopravvivere nel Vicino Oriente; lei, al contrario, si dedicava alla morte, cercando nella sala delle autopsie i perch della malvagit e del crimine. Tuttavia entrambi condividevano la stessa passione per la verit, una passione intellettuale pi che emotiva. Prendendo i voti Gonzaga aveva

Ecco cosa cercavano gli assassini: gli appunti di Hope. Li avevano trovati? Pietro

messo a tacere i propri sentimenti, o almeno questo credeva; Shoval era convinta che, come donna, l'unico modo per riuscire nel lavoro fosse di non interessarsi agli uomini. Per entrambi la castit era una conseguenza delle rispettive professioni, come se, al di l dell'abito o del lavoro, non avessero avuto altra scelta. Era bizzarra, questa castit, soprattutto per una donna affascinante come Shoval. Lei e Gonzaga si vedevano di tanto in tanto - erano passati anche due anni senza che si sentissero nemmeno al telefono - come due fratelli o due cugini. Questa comodit piaceva molto a Gonzaga, che aveva sempre avuto difficolt a relazionarsi con l'altro sesso; il dell'altra. Si erano conosciuti a Tel Aviv dopo lo scoppio di un'autobomba. Tra loro era subito scattato qualcosa di pi della semplice empatia: erano due anime che si incontravano in mezzo all'odio. Due esseri umani che si guardavano in faccia in un luogo in cui l'umanit passato tra di loro era sempre sottinteso. Nonostante tutto, per, sapevano poco l'uno

pareva in esilio. Per Gonzaga, Shoval rappresentava una ragione in pi per restare: alla fine era riuscito a trovare un essere umano. Per lei, il gesuita aveva avuto all'inizio il sapore dell'esotico e amicizia. Shoval cominci a raccontargli del suo lavoro. Aveva lasciato la sala delle autopsie da appena sei mesi per entrare alla Corte suprema di giustizia, ma odiava la sua nuova occupazione. Oltretutto il presidente della Corte si divertiva a importunarla. Tutto iniziato come semplice galanteria: fiori, piccoli regali, inviti a cena. Pensavo del proibito poi, come in tutte le relazioni, era diventato la consolazione della vera

fosse solo un modo per esprimere il suo apprezzamento professionale, poi diventato insopportabile. Diglielo. Tu sei un prete, Ignacio, non puoi capire. Certo che gliel'ho detto, chiaro e cristallino come l'acqua. Ma per lui doveva essere acqua salata del Mar Morto. Ho toccato il suo orgoglio e ora un uomo ferito deciso a fare l'impossibile per perfettamente nel profilo. Gli esseri umani non sono mai semplici profili, Shoval. Sono

portarmi a letto. Sposato? Ovviamente. Ed pure un ebreo ortodosso. Rientra macchine complesse, oltre che incomprensibili. Il mio lavoro trovare le motivazioni dei loro gesti. Disattivarne la complessit. La semplificazione l'arte del medico forense. E quali sono le motivazioni del tuo persecutore, oltre all'orgoglio ferito? Sono un trofeo. Un giorno mi appender alla parete insieme alle altre conquiste e mi dimenticher. Vattene se non riesci pi a sopportarlo. E butto dalla finestra vent'anni di lavoro? Non sotto la luna e coltivare pomodori. L'utopia finita, Ignacio. E anche i kibbutz. sono matta. Poi non pi il tempo di lasciare la citt e andarsene in un kibbutz a cantare Gonzaga le prese la mano. Shoval tremava; poco ci mancava che diventasse verde dalla

rabbia. Poi riusc a calmarsi, esperta com'era a controllare le proprie emozioni. Cambi argomento. Perch devi tornare a Roma? gli chiese, mentre tagliava con precisione chirurgica il suo rombo alla brace con salsa al pepe rosa. Devo incontrare il padre generale. Gonzaga pronunciava sempre quel nome come se padre avesse la minuscola e Generale la maiuscola. Fin da quando era accanto al Papa Nero, Gonzaga si sentiva un soldato, come Loyola. Anche se gli era sempre pi difficile comprendere le ragioni della sua crociata personale. Prese fiato e prosegu: Pare che sia qualcosa di molto grave, ma non so niente di pi. Vieni con me. Lui stesso si sorprese di

quella proposta improvvisa. Anche se noi ebrei non abbiamo pi bisogno di nasconderci a Roma, i tuoi superiori potrebbero spaventarsi della mia presenza. Ti servir una catacomba per nascondermi. Gonzaga fece finta di niente e continu a insistere. Prenditi una vacanza. Te la meriti. Da suppongo che ti dovranno parecchi giorni di straordinari. Dai, non difficile. Chiedi un Ignacio? Potrei avere bisogno di te. Ma io ci sono sempre, disse lei appoggiando una mano sulla sua. Gonzaga non ebbe il coraggio di guardarla. Gerusalemme gli era sempre sembrata il crogiolo del mistero. Quella citt costruita sulla sabbia, che riunisce tutti i luoghi sacri della cristianit ed abitata da ebrei e da arabi, non smetteva mai di essere un paradosso. quando non... ? Da mai. La parola "vacanza" non nel mio vocabolario. Allora permesso e ti prendi un po' di riposo sulle rive del Tevere. Perch dovrei venire,

lui era andato nel deserto per espiare una colpa sconosciuta. Stare a Gerusalemme significava sempre passare dalla sensazione di sentirsi estraneo, perfino rifiutato, a sentirsi parte di una famiglia, di un'esperienza comune che aveva avuto inizio con Abramo e Mos. A questo pensava osservando il fervore religioso degli ebrei. Perch sei venuto in un posto cos lontano? gli aveva chiesto una volta Shoval. Ora lo sapeva: per ritornare.

Gonzaga pass davanti al Muro del Pianto e contempl gli uomini in penitenza. Anche

Roma, 1929 In quella mattina del primo gennaio l'aria dell'anno nuovo non pareva per nulla beneaugurante. Sua Santit Pio XI si svegli ancora una volta come un semplice mortale. Era di nuovo quello che era stato sette anni prima: Ambrogio Damiano Achille Ratti, l'uomo, l'archivista, il paleografo, l'agguerrito alpinista che aveva conquistato tante vette ed era sopravvissuto una notte intera in un crepaccio sul monte Rosa in mezzo a una tormenta. Solo che ora gli antichi documenti che tanto amava o le cime innevate delle sue montagne non erano con lui. Nel grande letto che, quando stava disteso, gli consentiva di vedersi solo le punte dei piedi, si sent solo, piccolo e miserabile. Da secoli non c'era un papa pi povero di lui, pens. E cos, senza nemmeno il denaro per ristrutturare il Palazzo per la Chiesa. Era un papa prigioniero, non un degno erede di Benedetto XV, suo protettore e amico. L'oscurit era quasi totale; non era ancora l'alba. A svegliarlo era stato il rumore dei topi che correvano sul tetto e tra i muri. Nascosti e acquattati di giorno, si muovevano sale e i sotterranei, le vecchie condutture e i precari servizi. Persino la basilica di San freneticamente di notte. Migliaia di roditori infestavano la Santa Sede, riempiendone le Pietro. I dieci anni di Achille Ratti come umile bibliotecario, prima a Milano alla Biblioteca Ambrosiana, poi in Vaticano, gli avevano insegnato qualcosa sulle piaghe: bisognava sterminarle prima che distruggessero ogni cosa. Ma Pio XI non aveva neanche i soldi per affumicarli. Il suo impero si stava disfacendo, Come poteva liberarsi della peste? Apr l'ampia finestra e il freddo penetr nel suo del Laterano, in cui era rinchiuso in seguito alla rovina del Vaticano, poteva fare ben poco

corroso dalla povert e dai denti affilati di centinaia di migliaia di roditori.

corpo. Non aveva denaro sufficiente per riscaldare le stanze perennemente gelide del

vicario di Cristo sulla Terra. Tempi duri per un pontefice, si disse contemplando

l'obelisco egizio con l'enorme croce che lo sovrastava. Abbass lo sguardo sui quattro leoni dall'aspetto feroce sul piedistallo. L'obelisco era caduto pi volte, e poi eretto di nuovo. Era stato al Circo Massimo, quindi rimosso durante l'incendio di Roma, finch Sisto V non lo successori di Pietro lo avevano contemplato alle prime luci dell'alba? La sua mente di storico cont rapidamente: trentaquattro. Il sole stava sorgendo. Un nuovo anno. Non si pu essere poveri e forti allo stesso tempo, pens. Ma non era disposto ad arrendersi. aveva rimesso al suo posto. E l si trovava ancora, imponente, dal 2 agosto 1587. Quanti

per chiedere al pontifex maximus se gli serviva qualcosa.

Nella camera del papa si sent un forte rumore. Uno dei pochi servitori rimasti entr

solo. Non poter rivolgere la parola alla servit e alle guardie svizzere - un decreto imposto da Leone XII - era una delle cose che pi lo infastidivano da quando era terminato il vestirsi di bianco. Erano servite quindici votazioni perch alla fine si levasse la fumata bianca e il camerlengo annunciasse Habemus papam. Erano in lizza il cardinale Merry del Val, un conservatore dal pugno di ferro, e il lungo conclave che lo aveva eletto papa ed era entrato nella Stanza delle Lacrime per

Ratti scosse la testa e con un gesto della mano fece intendere che voleva essere lasciato

cardinale Gasparri, ex segretario di Stato del Piccoletto, come tutti chiamavano Benedetto XV per quanto era minuto, anche se avrebbe potuto essere soprannominato il Mostro visto che era gobbo e aveva perso un occhio da bambino. A settantuno anni Achille Ratti era invece un uomo ancora imponente, con un corpo da

lottatore pi che da mistico. Il figlio di un commerciante di seta, semplicemente. Sarebbe potuto diventare uno stivatore al porto di Genova o un sicario. Non assomigliava per nulla preghiera, quasi stessero parlando direttamente con Dio. Ci che salvava Ratti dall'invidia e dagli intrighi del Vaticano era la grande preparazione in teologia, grazie alla quale poteva sostenere anche la pi complessa disputa scolastica. Chi gli era vicino temeva di iniziare una discussione con lui: nessuno poteva batterlo. Ratti sapeva sempre quale padre della Chiesa aveva pronunciato la frase esatta vedeva con nostalgia le epoche di splendore e potere del papato. Nel 1215 il IV Concilio Lateranense aveva proclamato che il patricius romanus aveva autorit assoluta non solo in materia spirituale, ma anche temporale. Ci siamo fatti un po' prendere la mano, diceva Benedetto XV scherzando con il vecchio bibliotecario, che era stato anche nunzio in Polonia prima di essere nominato cardinale. agli asceti che riempivano le stanze del palazzo, sempre con gli occhi socchiusi in

con cui si era chiusa una disputa secolare, e in che anno ci era avvenuto. Per questo

lamentiamoci, Ratti, replicava il vecchio papa Clemente XI aveva accumulato un debito di cento milioni di scudi. Siamo andati e venuti dall'Inferno alla gloria, Santit Fino a Pio IX, l'ultimo Papa Re. Non negher, Ratti, che si tratta di una contradictio in abjectio. Da

Eravamo padroni di quasi tutta l'Italia con i nostri diciotto patrimonio.. Non

tempo non predichiamo con l'esempio. Ora la povert ci obbliga a ritornare alla Chiesa delle origini. La Chiesa un cumulo di contraddizioni, Santit Pio [X l'ha dimostrato meglio di chiunque altro chiedendosi Wera possibile che il sommo pontefice non avesse alcuna influenza nel Paese. Poveruomo, debole ed epilettico, costretto a fuggire da Roma mentre perdeva tutto a causa dei rivoltosi. Lo Stato della Chiesa ha perso i propri territori, tutti i patrimoni, uno dopo l'altro. La pubblicazione del Sillabo stata solo l'ultima uscita di che ricordavano, come due ragazzini che si scambiano battute. un disperato. Forse anche una soluzione tardiva. Avevano iniziato a recitare gli errori Errore numero settantasette: "In questa nostra et non conviene pi che la religione

cattolica si ritenga come l'unica religione dello Stato, escluse tutte le altre quali che si

vogliano". Errore numero ottanta, continu lo storico alpinista che non poteva essere da meno del papa. "Il Romano Pontefice pu e deve riconciliarsi e venire a composizione col progresso, col liberalismo e colla moderna civilt." Erano scoppiati a ridere. Parlavano in latino, ma le risate erano tutte italiane.

Concilio Vaticano I per autoproclamarsi pastor aeternus: doveva insistere sul fatto che il potere del papa nel mondo, e soprattutto in Italia, era tutto meno che temporale. Il Concilio aveva poi stabilito per decreto che il sommo pontefice parla sempre ex cathedra dal trono di San Pietro, definendo cos il dogma della infallibilit papale. Niente possono le parole contro le orde della rivoluzione, aveva pensato allora Achille Ratti, futuro Pio XI. A ragione aveva scelto il nome di quel papa epilettico ma energico di cui amava parlare Benedetto XV, e il cui corpo aveva rischiato di finire nelle acque del Tevere per volont della folla affamata. Ancora due pontefici avrebbero visto la rovina e la

Pio IX non si era limitato a compilare la sua lista di errori, ma aveva anche convocato il

povert abbattersi sull'antico potere papale. Sacco di ossa, come i vescovi statunitensi avevano ribattezzato Leone XIII, aveva potuto fare ben poco per impedire ai cattolici italiani di votare alle elezioni. Come i suoi due predecessori anche Giuseppe Sarto, divenuto Pio X nel 1903, impartiva

la sua benedizione dal balcone di San Pietro, un gesto inequivocabile del fatto che il papa si sentiva prigioniero del governo italiano. Benedetto XV avrebbe fatto lo stesso. Adesso era tempo che tutto questo finisse. Achille Ratti era entrato nella Stanza delle Lacrime - l'ultimo posto in cui avrebbe mai immaginato di trovarsi un giorno - dove i volta, aveva aperto le finestre del balcone per pronunciare la sua benedizione urbi et orbi. servitori lo avevano vestito di bianco e gli avevano aggiustato l'abito. Poi, per la prima

La folla sotto di lui aveva gridato di giubilo: Viva Pio undicesimo! Viva l'Italia! Da allora la sua preoccupazione principale era stata di trovare il denaro. Questione romana, l'aveva chiamata. Ma, nel palazzo del Quirinale, Vittorio Emanuele gli aveva risposto: L'Italia, Santo Padre, muore di fame. Aveva parlato al telefono con un vecchio amico del re, il generale Cittadini, senza

arrivare a nulla. Gli scioperi si succedevano uno di seguito all'altro. Dopo la Germania, l'Italia era il Paese con l'inflazione pi alta d'Europa. Poi, un giorno, un uomo inquietante era riuscito a radunare le masse dicendo: Il nostro programma semplice: vogliamo governare l'Italia! Quell'uomo era un genio con tutte le case del popolo; neanche la polizia poteva fare niente contro i fascisti. Per questo ora il papato era sottoposto a grandi pressioni e schiacciato dallo stivale di Benito Mussolini. Il Piccoletto non avrebbe mai potuto immaginare che quel giornalista damante del cardinale sarebbe cresciuto come la schiuma insieme alle sue camicie nere fino a conquistare l'arena del potere. Ratti si prepar a benedire la folla che riempiva piazza San Pietro per l'anno nuovo. frustrato, autore dell'infamante libello Dio non esiste e di un romanzetto lascivo dal titolo le parole, mentre i suoi uomini spargevano il panico. Citt dopo citt, avevano incendiato

Preg un poco, per prendere coraggio e concentrarsi, come quando era un atleta; gli

incutevano sempre timore quelle migliaia di fedeli ansiosi di un gesto, di una benedizione, del sorriso lontano del papa dal suo balcone. Anche l'Italia in quei giorni era miserabile, e aveva bisogno di essere consolata. Ratti ne era consapevole. Pi volte dal giorno della sua elezione si era ripetuto il senso della sua missione: La pace di Cristo nel regno di Cristo. Aveva imparato qualcosa dall'infaticabile Piccoletto e dalle sue lotte interne: la Chiesa

doveva rompere con l'isolamento cui era stata costretta e recuperare potere e influenza. La chiamata all'impegno non era per i pusillanimi: era il momento di lottare contro la alla loro Chiesa. Negli ultimi sette anni Pio XI aveva consacrato i primi vescovi cinesi e giapponesi, nonostante la ferma opposizione della curia. nelle missioni, ripeteva sempre, che sta il futuro della Chiesa. Non pi tempo di benedire urbi et orbi: occorre uscire dalla prigione del Vaticano e arrivare fino all'ultima anima del pianeta. Ma per fare questo, cos come minaccia dell'ateismo comunista e contro i suoi appelli ai bisognosi perch si ribellassero

per portare a termine i suoi progetti di rinnovamento della Biblioteca Vaticana e

dell'Istituto pontificio di archeologia, aveva bisogno di denaro. I soldi erano il suo unico

cruccio. Molto terreno. Dio ha il papa sulla Terra, ma io cosa ho se non un esercito di

inetti abituati a fare la bella vita? Le casseforti erano vuote e le banche tedesche soffocavano il Vaticano con i pagamenti degli interessi sui prestiti concessi. L'usura tutto ci che si aggiunge al capitale, diceva Pio XI citando Sant'Ambrogio. Scacci dalla mente quella frase e si concentr su qualcosa di pi mondano. Ratti e Mussolini erano saliti al potere nello stesso momento, sette anni prima. Lunghi anni di privazioni per il papa; anni di grandi soddisfazioni per il Duce. Entrambi per nutrivano ben altre ambizioni. Pio XI voleva salvare il corpo ormai agonizzante del Vaticano, e Mussolini si era

accorto che il suo anticlericalismo gli avrebbe impedito di divenire il nuovo imperatore di Roma. Per questo si era convinto di dover stringere un accordo con il suo vecchio nemico. Una serie di azioni inequivocabili si era succeduta dal 1923, quando Mussolini aveva messo fuori legge la massoneria e aveva dispensato il Vaticano dal pagamento delle niente contro lo Stato, niente al di fuori dello Stato. Mussolini si era sempre visto come un imperatore della Roma antica. sposato e convivesse con la sua amante Donna Rachele. Tra i due era un continuo scambio di missive. Il papa temeva che Mussolini non fosse Da diversi mesi Pio XI pensava di chiedere all'anziano -aveva settantotto anni imposte al suo affamato governo. Il Duce aveva detto chiaramente: Tutto nello Stato,

segretario di Stato, il cardinale Ga-sparri, di dedicarsi esclusivamente a convincere il Duce a sposarsi. Gasparri aveva chiamato accanto a s il nunzio in Germania, Eugenio Pacelli. I tempi richiedevano l'energia degli uomini migliori. Doveva stringere un accordo con romana.

Benito Mussolini a ogni costo; erano tre anni che stava preparando la famosa questione Pio XI concluse la benedizione, sorrise e ritorn nel suo studio. Era troppo stanco per

leggere il lungo resoconto della situazione in Russia compilato dal suo protetto, il gesuita Michel d'Herbigny, una delle spie della Santa Alleanza.

Roma primaverile. Dopo aver lasciato Shoval all'hotel St Regis in via Vittorio Emanuele Orlando, una limousine condusse Gonzaga a Borgo Santo Spirito.

L'aereo della El Al decollato ore prima dall'aeroporto Ben Gu-rion atterr in una calda

Durante il volo avevano parlato poco. Gonzaga aveva poi accompagnato l'amica alla reception dell'albergo, dove si erano dati appuntamento per cena salutandosi come al solito con due baci sulle guance. Riposati e fatti un bel bagno. Ci vediamo verso le nove, le aveva detto. Poco dopo, nella sala d'attesa del padre generale, Francescoli fece a Ignacio un breve resoconto della situazione. Pietro, ripulendo la scena, probabilmente avete cancellato indizi preziosi. Ordini del padre generale. Dovevi convincerlo a non farlo, visto che mi hai chiamato con tanta urgenza. Ci ho provato, Ignacio. Dio solo sa quanto ci ho provato! Ma lui ha preteso un'asepsi totale. Ha usato proprio questa espressione. Non vuole che quelli dell'Entit mettano il naso qui dentro. Questo posso capirlo. E il corpo? Sepolto. Bisogna riesumarlo immediatamente. Devo esaminarlo! Temo che anche questo sia impossibile, o contravverremo all'ordine di nascondere la causa della morte. La versione ufficiale che deceduto per colpa del cuore. Tutti moriamo per il cuore, Pietro. Anche il tuo un giorno smetter di battere. A me interessa sapere quello che successo prima che il cuore si fermasse. Pietro Francescoli dispose Gonzaga tradendo la sua passione per i gialli. Anche se non era la prima volta che Ignacio vedeva immagini simili, dovette distogliere lo sguardo. Le infil in una cartellina per esaminarle in seguito. Ho interrogato tutti, qui. Cosa? Da quando sei diventato un investigatore privato? Non preoccuparti. Li ho interrogati con gli occhi. Una nuova tecnica di cui non ho mai sentito parlare? Enzo Di Luca stato l'unico a mostrare una certa debolezza. Di Luca? Ma anziano. Il responsabile dev'essere un giovane. Un professionista. Non lo troverai tra le mura di questa casa. Sicuro? Assolutamente. Nel suo studio, il padre generale aspettava impaziente di ricevere Gonzaga. Ma prima doveva liberarsi dell'inviato del papa: il sottosegretario di Stato per gli affari straordinari gli chiedeva della morte di padre Hope con una certa insistenza.

sulla scrivania le trentasei foto che aveva scattato sulla scena del crimine, come spieg a

sua assenza e siamo andati a controllare nella sua camera: era nel letto, con le mani giunte come un santo.

morto in pace. Forse non se n' nemmeno reso conto. La mattina abbiamo notato la

Il padre generale non sapeva perch mentiva. Forse perch, nonostante l'obbligo di obbedienza verso il sommo pontefice, la Compagnia di Ges era piuttosto lontana dal cuore del Vaticano. Da tempo i funzionari della curia parevano spartire il potere con due soli ordini: l'Opus Dei e i Legionari di Cristo. Il sottosegretario non sarebbe riuscito a estorcergli una sola parola. Lo sapeva, padre, che Jonathan Hope era stato incaricato dal Santo Padre di condurre

un'indagine segreta? No, eravamo al corrente solo del suo lavoro nella Biblioteca Vaticana. Non ha mai detto a nessuno che si trattava di una ricerca speciale. contrattaccare.

Suppongo che, come suo superiore, avrebbe dovuto comunicarmelo. Ora era lui a Padre generale, non fa parte dei miei compiti scrutare nella mente di Sua Santit. Il

papa molto preoccupato per la morte di Hope, e mi ha chiesto di indagare. Posso dirle che il pontefice pensava a lui come relatore in un processo di beatificazione. Chiss, forse lo stava mettendo alla prova. Le ho detto tutto ci che so. Desidera vedere la stanza di accompagnarlo. All'altro capo della linea il fedele segretario aggiunse: Gonzaga qui, padre. Fallo entrare. Subito. Il padre generale si conged cerimoniosamente dall'inviato del papa e si vers un bicchiere d'acqua. Aveva la gola secca. Il sottosegretario di Stato agli affari straordinari, un lungo appellativo per l'uomo a capo dello spionaggio vaticano, si stup alla vista di padre Gonzaga. Quello non padre Ignacio Gonzaga? chiese a Francescoli. S, tornato a Roma per terminare un libro. Non era riuscito a inventarsi di meglio. padre Hope? Il sottosegretario di Stato annu, e il padre generale chiese a Francescoli di

Si tratterr qualche mese. sempre un piacere vedere i segugi del padre generale nella Citt Eterna. Chiedigli di farmi visita, per favore. Certo, non si preoccupi. Il capo defunto padre Hope, fatta eccezione per il messale aperto sulla Epistola ai Romani. segreto dell'Entit non trov niente di interessante nella cella pulita alla perfezione del

gi raccontato tutto. Per quale motivo venuto a Roma accompagnato da una donna? A Borgo Santo Spirito le notizie volano. Le voci in questa citt si diffondono come il vento. Uno dei miei doveri come capo di questa milizia prestare ascolto a tutte. Quella donna il miglior medico forense d'Israele. Pensa di coinvolgerla nelle indagini? Ci sar utile. A maggior ragione, visto che sono state cancellate tutte le tracce di quello che successo nella camera di padre Hope. Sar meglio che non si presenti qui cos com' travestirsi. Se vuole, posso dirle di mettersi il camice. Non questo il punto. La faccia venuta. Un travestimento sarebbe pi opportuno. un dottore, non ha nessun bisogno di vestire da suora. L'esperto lei, tuttavia la sua amica entrer qui dentro solo con un abito. Non so se riuscir a convincerla. Non un mio problema. Sono d'accordo: abbiamo bisogno di lei. Prima scopriamo cosa successo a padre Hope, pi saremo tranquilli. Ma una religiosa che mi ha accompagnato dal Vicino Oriente. Una cattolica di Ramallah. Ma, per quanto riguarda quella donna, questa la mia ultima parola. Va bene. Dir che come le dicevo, non sono sicuro che accetter. una condizione imprescindibile. Gi

Padre Gonzaga, si fatto aspettare. Sono venuto il prima possibile. Francescoli mi ha

devo sopportare la presenza della sua amica tra di noi. Se non fosse per la stima che il

nostro vecchio padre generale, padre Arrupe, aveva per lei e per i servizi che ha reso alla Compagnia, le assicuro che l'avrei gi mandata via da tempo. Lei ha conosciuto Arrupe della sua sincerit, padre. Non mi ringrazi. Pensi piuttosto che solo un segno di rispetto Gonzaga pens a quanto fosse bizzarra la sua vita: era proprio il suo passato a salvarlo. Da quando era gi anziano, e forse per questo che l'ha presa tanto in simpatia. Grazie al suo "stato di servizio", ma sappia che non mi piace quello che sta facendo in Giordania. quando non aveva pi un presente? Non solo dalla morte di Arrupe, forse addirittura da avevano lasciato denaro sufficiente per vivere, perfino per sperperarlo nelle sue avventure

prima, dalla morte dei suoi genitori. Due volte orfano, due volte solo. Almeno i suoi gli umanitarie nel Vicino Oriente. La morte di Arrupe, invece, lo aveva trasformato in un gesuita di un'altra epoca: troppo vicino al suo mentore per fare qualcosa di rilevante, troppo giovane per restare a guardare la corruzione del Vaticano. All'inizio vivere in Giordania era stata una via di fuga. Ma quando si fugge nel cuore

dell'Inferno, le cose cambiano. Si era reso conto che poteva mettere a frutto la propria

esistenza invece di negarla, e usare il suo denaro invece di nasconderlo. Aveva cominciato

a lavorare in un campo profughi che aveva poi trasformato in un piccolo ospedale. Tante volte aveva pagato i medici di tasca propria, e cos aveva compreso il significato dell'essere utile in mezzo alla rovina. Allo stesso tempo, per, aveva fatto in modo che nessuno scoprisse che era lui il generoso finanziatore. Dietrich, il suo amico banchiere, si era impegnato a mantenere la massima discrezione.

gesuiti, un'auto non troppo appariscente, preferibilmente con i finestrini oscurati e senza autista, e una totale libert di movimento. Finch non riveleremo che sta indagando sulla morte di Hope potr procedere come meglio crede. Nel frattempo cosa diremo? Che sono stato colto da un improvviso attacco l'incarnazione del Leviatano. Non esageri. Quell'uomo ha un compito, e noi lo di misticismo? Ha visto il sottosegretario di Stato uscire dal mio ufficio? Certo. sfrutteremo: diremo che il Santo Padre le ha chiesto di tornare a Roma per un'indagine speciale nella Biblioteca Vaticana. Dove lavorava Hope. Dove voglio che lei vada, padre. Per la precisione Hope stava conducendo le sue ricerche per ordine del segretario di Stato nella sezione degli archivi familiari o di singoli personaggi. Non sappiamo cosa dovesse trovare, per. Far in modo che la lascino in pace, non si preoccupi. Bene, la scelta? Forse per Edith Stein. Molto acuto. Di Luca, una vecchia volpe. terr informato. E come si chiamer la sua amica suora? Sorella Edith. Perch questa Gonzaga usc dall'ufficio e sal due piani. Buss con le nocche alla cella di padre Enzo

Non era il caso di discutere con il suo superiore. Chiese una camera nella casa dei

Enzo, sei sempre uguale. Per te gli anni non passano! Ovviamente mentiva. Grazie, Ignacio. Neanche tu te la passi male in Giordania, vero? Cosa porta il gesuita ribelle nel recinto delle pecore mansuete? Sono venuto a riposare. Non mentirmi. Ti hanno chiesto di indagare sulla morte di Hope. Gonzaga si sedette accanto a un piccolo tavolo da lettura. Di Luca si sistem in una sedia nell'angolo della piccola stanza. Ho gi raccontato tutto quello che so a Francescoli, Ignacio. Non sono qui per interrogarti; perderei solo il mio tempo. Volevo solo salutare un vecchio amico. Di Luca acciacchi. Lo sai qual l'epitaffio sulla tomba di un ipocondriaco, Enzo? Non ne ho idea. "Ve l'avevo detto". Scoppiarono entrambi a ridere. Mentre lo abbracciava, tuttavia, Gonzaga sent che quell'uomo custodiva un segreto. Ignacio telefon dal suo cellulare all'hotel St Regis, ma nella camera di Shoval non non credeva a una sola parola di Gonzaga, ma stette al gioco ed elenc tutti i suoi

rispondeva nessuno. Contatt allora Raniero Mancinelli, soprannominato a ragione il sarto di Dio, che da vent'anni vestiva Ignacio e tutta la curia vaticana, e prese un appuntamento per quella sera stessa, alle sei, al numero 90 di via Borgo Pio. per una religiosa che da tempo vive a Ramallah e ha bisogno di qualcosa di decente

per visitare la Citt Eterna. Come potr immaginare, il suo abito un disastro. Poco dopo Ignacio riusc finalmente a contattare l'amica. Devo chiederti un grosso favore, il pi grande da che ci conosciamo. Non potrei

negare nulla alla persona che era con me allo scoppio di un'autobomba. Gi, si erano proteggersi dai frammenti di vetro; lui, d'istinto, si era buttato a proteggere il corpo di quella sconosciuta.

conosciuti cos. A volte Gonzaga lo dimenticava. Erano entrambi stesi a terra per

Erano morte otto persone. Al momento dell'attentato si trovavano tutti e due in una caffetteria e, grazie alla loro posizione, erano riusciti a salvarsi. Ma non avrebbero mai dimenticato l'immagine della bomba che esplodeva facendo saltare tutto per aria, persone comprese. Devi accompagnarmi dal Giorgio Armani della curia. Rinnovi il guardaroba, Ignacio? No, per te. Se voglio che mi aiuti a risolvere questo caso devo darti una nuova identit. Ho gi pensato al nome: sorella Edith. Fossi in te, non sarei cos sicuro che direbbero al tribunale? Che il miglior medico forense dello Stato d'Israele fa l'impossibile per smascherare un criminale. E se rifiutassi? Shoval, sei pi concreta di un broker ridere. Faremo il possibile. Intanto ti metterai un vecchio abito da missionaria che ho trovato. Per un po' dovrai girare per la citt vestita in modo orribile. Un'opportunit da non Shoval, non c' nessuno pi vanitoso di un francescano. A Gonzaga fu consegnata una perdere per provare la sensazione dell'umilt e della povert. Sar quasi una francescana. piccola Fiat nera, insieme alle credenziali per entrare nell'Archivio Segreto Vaticano, un nome fin troppo misterioso per qualcosa di molto pi semplice: le carte davvero segrete chiave della sua stanza. Tutto questo in meno di due ore. E la pistola? A cosa ti serve una pistola? Siamo in Vaticano. A Hope non hanno sparato, rispose Francescoli. Vero, ma ci non significa che non l'abbiano usata. Come credi che si possa minacciare un uomo prima di tagliargli la testa? A parole? Desidera un modello particolare, agente speciale? lo prese in giro Francescoli. non si trovavano certo l. Fu messo al corrente di altri piccoli particolari e gli fu data la ebreo di New York. Accetta, per favore. Basta che sia di seta pura. Gonzaga scoppi a accetter. Ordini del padre generale. il tuo superiore, non il mio. Ti immagini cosa

in Vaticano. Infatti non fu per nulla difficile. Poco dopo Francescoli chiam Gonzaga per consegnargli l'arma. Era davvero l'efficienza fatta a persona. Certo, pensava Gonzaga dentro di s, non serve a nulla essere efficienti senza un obiettivo. Pietro era come un aereo all'arrivo non sapeva perch era partito.

Basta che funzioni e sia carica. E dove la trovo un'arma? Non cos difficile. Siamo

con un radar perfetto: atterrava sempre puntuale e alle coordinate esatte. Solo che Nel suo nuovo bagno, davanti allo specchio del minuscolo lavandino, Gonzaga si chiese

chi fosse. da tanto che io ho perso quel radar, disse a voce alta di fronte all'immagine che il vetro gli restituiva senza piet. Usc in fretta e si incammin verso la Biblioteca Vaticana. Era il suo ritorno in societ: avrebbe fatto le presentazioni di rito, mostrato le credenziali, e infine sarebbe stato lavorato Hope prima di morire. Prima di varcare l'ingresso si ripromise di essere gentile. Cortese e impeccabile, attento e silenzioso, come sono gli accademici. Ignacio Gonzaga era un artista nel cambiare camaleonte. Prima di uscire aveva chiesto che l'abito da missionaria, avvolto in un grosso pacchetto, occupante. fosse consegnato al St Regis; specific solo il numero della stanza, non il nome della sua Come temeva, nell'Archivio Segreto Gonzaga non trov nulla. Almeno a prima vista. identit. Chiss, forse era riuscito a sopravvivere nel Vicino Oriente proprio perch era un condotto fino al luogo in cui, stando alle parole di Enzo Di Luca, per due mesi aveva

Fece qualche domanda al bibliotecario a proposito di Hope, ma l'anziano sacerdote si limit a un Che riposi in pace. Padre Hope era un uomo molto silenzioso, sottoline. Era sempre solo con le sue carte. Un abitudinario. Lo infastidiva che qualcuno occupasse il suo tavolo. Infatti era sempre il primo ad arrivare la mattina e l'ultimo ad andarsene la sera. A cosa lavorava? Voi gesuiti siete pi misteriosi dei cinesi. Cosa ne so io di come Hope occupava il suo tempo? Ha notato qualcosa di strano in lui, soprattutto negli ultimi giorni? A cosa si riferisce? Stanchezza, difficolt a respirare. E morto per un infarto

fulminante, ma non fumava e non beveva. A quanto si dice, era un asceta. Un asceta di e a portargli i faldoni. Gonzaga decise di non fare altre domande per non rischiare di tradirsi.

cattivo umore. Comunque no, padre, non ho notato niente. Mi limitavo ad aprirgli la porta

Chiese allora di poter vedere alcune carte per conto del segretario di Stato. Quali documenti le servono? Un colpo di fortuna, l'intuizione di chi si sente preso alla sprovvista. Chiss cosa fu a far rispondere a Gonzaga: Le ultime che ha consultato padre Hope. Devo proseguire le sue ricerche dal punto in cui le ha lasciate. Ha con s i suoi appunti? Io? No. Li ha consegnati di persona al sottosegretario per gli affari straordinari la notte prima di morire. Quando convincente, la menzogna apre molte pi porte della verit. L'anziano archivista replic: Vogliono riportare a galla qualcosa di molto oscuro. So

per esperienza che meglio non mettere il naso nell'Inferno. Poi, scuro in viso e in tono si va tra la perduta gente.

grave, cit Dante: Per me si va ne la citt dolente, per me si va ne l'etterno dolore, per me Eseguo solo degli ordini. Gonzaga si trov tra le mani due cassette di metallo, che

contenevano rapporti segreti del controspionaggio risalenti alla Seconda guerra mondiale. Impieg due ore a passarli in rassegna tutti. Erano stati redatti usando il famoso codice conto non riuscendo a decifrarlo. Quei fogli non erano altro che esercizi infiniti di tachigrafia. Era ancora lunga la strada da percorrere prima di poter trovare l'assassino di Hope. Sorella Edith, cosa l'ha spinta a lasciare la sua missione in Medio Oriente per venire nella Citt Eterna? disse Gonzaga vedendo Shoval apparire nella lobby dell'hotel. Sembro un sacco. Pi che altro una colonna, visto quanto sei alta. Oggi il sarto ti prender le misure e domattina avrai due abiti all'ultima moda. Non sono in vena di scherzare, Ignacio. Non so nemmeno perch ho accettato di seguirti a Roma. Sorella Edith Stein... Suona bene, no? L'ebrea che divent mistica e si convert al cattolicesimo? comment Gonzaga. Perch non sai di cosa sono capace! esclam lei di rimando. verde, di cui Gonzaga aveva sentito parlare molto ma del quale sapeva poco, come si rese

Esatto. Alla mia amica medico forense mancava solo questo: cambiare identit,

vista viveva solo per il suo lavoro; a volte gli raccontava qualcosa della sua famiglia, ma

Gonzaga riflett un momento. Shoval continuava a essere un mistero per lui: a prima

sembrava non avere una vita privata. Andiamo, presto*, esclam lui salendo sulla piccola Fiat. diciamo che hai studiato in... * In italiano nell'originale. [N.d.T.] * In italiano nell'originale. [N.d.T.] Germania. Parlo il tedesco perfettamente e senza accento. Che sorpresa! Dove l'hai imparato? In famiglia. I miei nonni emigrarono dall'Austria quando mio padre era bambino. Molti dei miei parenti sono morti a Treblinka, a parte il rabbino di Haifa di cui ti ho parlato spesso. Ah, s, quello dei racconti chassidici. Cos ora sono sorella Edith. L'affascinante suora di origine tedesca che si occupa degli orfani di Ramallah. Come un'infermiera esperta. In quale altro modo potrebbe essere utile in una zona di guerra? far a svolgere il mio vero lavoro? Ci hai pensato? Ovviamente sorella Edith Subito**. E da dove vengo? Sei nata a Ramallah, ma siccome non parli italiano

Dovresti dirigere un'agenzia di spionaggio, non un campo profughi. Magari in un'altra vita. Gonzaga non disse nulla per non spaventare l'amica, ma anche lei si era accorta che qualcuno li seguiva. Era una Lancia Delta blu piuttosto appariscente. Gonzaga tent di

seminarla, ma senza successo. Erano uomini dell'Entit: nessuno sarebbe meno accorto, sembravano travestiti da gigol. scomparve.

pens. Ignacio guard dallo specchietto retrovisore: per non sembrare sacerdoti Gonzaga e Shoval entrarono nella sartoria. La Lancia gir tre volte l'angolo, poi Solo due cose sono infinite: l'universo e la stupidit umana, pens Gonzaga. Shoval rimase incantata dal laboratorio del sarto; sembrava una ragazzina persa in Saks Fifth Avenue. E cos questa l'alta moda del Vaticano, disse tra s vedendo uscire un migliori, enormi sedie di pelle, specchi a figura intera e modiste che avrebbero potuto anche vestire un re. Pi tardi, a cena, Shoval raccont a Gonzaga le sue impressioni. Diciamo che il sarto veste i principi della Chiesa, e siccome siamo tanti, a lui gli affari vanno meglio che a Valentino, scherz Ignacio. Gonzaga stava cenando al ristorante Terrazza dell'Eden in via Ludovisi con una religiosa ancora malvestita, contemplando i tetti di Roma. cardinale obeso avvolto nel suo nuovo abito color porpora. L dentro c'erano le stoffe

missionaria soggiorni al St Regis? Ci inventeremo qualcosa. In un convento le altre Le suore sono ancora pi oziose dei sacerdoti e altrettanto inclini a dare falsa

Non sarebbe meglio che cambiassi albergo? chiese Shoval. Chi creder che una

religiose finirebbero per fare domande e indagare sulle scuole che dici di aver frequentato. testimonianza. Rimasero in silenzio e si guardarono. Per la prima volta dalla per un lungo istante in quelli di Gonzaga. Nessuno dei due ruppe il silenzio. Un cameriere serv del vino bianco.

dichiarazione di Shoval a Gerusalemme si guardarono di nuovo. Gli occhi di lei si persero

Roma, 1929 Le notizie dalla Russia non erano affatto confortanti. Il comunismo ateo stava avendo la meglio. Stalin aveva ordinato la distruzione delle chiese e due dei tre vescovi del Paese erano stati spediti in Siberia ai lavori forzati. Il papa pens al sacerdote francese Eugne Neveu, l'unico ancora in libert. Una volta

aveva eluso la censura imposta dalla Ogpu, la temibile polizia politica del regime, e rischiato di finire alla Lubjanka, il cosiddetto Palazzo nero, dove i religiosi venivano torturati o uccisi, solo per chiedere che Roma gli facesse avere un paio di pantaloni nuovi. Appena tre anni prima, per ordine del papa, padre Michel D'Herbigny aveva

consacrato vescovo Neveu insieme ad altri, conferendo loro pieni poteri per portare la religione nei luoghi pi remoti del Paese. Era l'Operazione Russicum. Adesso pareva piuttosto chiaro, pensava Pio XI, che il piano era fallito. L'ordinazione di Neveu, come quasi tutte le azioni clandestine, era avvenuta a St. Louis

des Francais, l'unica chiesa di Mosca ancora in piedi. Fino al momento in cui Stalin non aveva cambiato strategia facendo saltare per aria i luoghi di culto.

Non era servito a niente impegnarsi a conservare una gerarchia cattolica clandestina, seppur fragile. I vescovi Aleksander Frison e Boleslas Sloskans ora si trovavano probabilmente sotto tortura, mentre lui, Pio XI, leggeva il rapporto della sua spia h fl/56 Lragg e si disse che i Clandestini, come Michel DHerbigny aveva chiamato i membri Achille Ratti odiava pi un comunista che un avversario teologicamente inetto. Con Lenin era stato possibile raggiungere un qualche tipo di accordo nonostante la chiusura di tutti i seminari. Ma dal 1924, anno della sua morte, le cose erano andate di male in peggio. Per questo Pio XI e Michel D'Herbigny avevano ideato Russicum, il piano fallito. Ora pi nessun sacerdote voleva essere mandato in Russia Nel marzo del 1926 D7'Herbigny aveva incontrato Pacelli in Germania. Il gesuita sapeva bene con chi aveva a anche la spia pi importante della Santa Alleanza durante la Prima guerra mondiale. Per lui era come trovarsi di fronte a un veterano di tante battaglie, per questo lo ammirava. Michel d'Herbigny sapeva il russo alla perfezione; dirigeva il Pontificio istituto orientale che fare: non era solo il nunzio papale, nonch uomo di fiducia del pontefice, ma era stato della sua organizzazione, avevano ottenuto ben pochi successi in quei tempi oscuri.

da quattro anni, e stava muovendo i primi passi nello spionaggio. Era rimasto sorpreso di trovare Pacelli cos minaccioso. D'Herbigny, sicuro di non mettere in pericolo la vita dei suoi uomini senza motivo?

Sono ordini del papa. Ordini del papa, ordini del papa... Voi gesuiti mi fate disperare. Il suo compito di consigliare il pontefice. Quante volte e stato in Russia? Tre. . Pacelli era incredibilmente alto e aveva l'abitudine esasperante di alzarsi dalla sedia nel bel mezzo di una conversazione e camminare per la stanza fermandosi alle spalle del proprio interlocutore. Il naso aquilino spuntava da dietro gli occhiali d'oro; gli occhi scuri e lucenti sembravano l'unica parte viva del suo corpo, pens D'Herbigny. Gli pareva di trovarsi di fronte a un cadavere, a un uomo plasmato con le ceneri del primo mercoled di

Quaresima. Nonostante lo inquietasse, non disprezzava la compagnia di quest'uomo dell'oltretomba. Pacelli riprese la sua predica. Tre non bastano. Conosce Neveu? No, per ho il suo rapporto. Sa cosa sta facendo in questi giorni? No. Esatto, padre. Non sappiamo niente di lui dal 1917, se non contiamo quella ridicola lettera che ha inviato al papa per chiedere un paio di pantaloni e un planisfero. A cosa gli serviva poi un planisfero? Pensava di scappare in Mongolia?

Abbiamo fissato un appuntamento con lui a Mosca. I miei informatori mi hanno confermato che ci sar. Se le interessa saperlo, Neveu in Russia dal 1907. Non ha nessun bisogno di una mappa. Ma lei s. Con quale pretesto viaggia? Come le hanno ordiner Neveu, poi viagger per il Paese per dare al papa un resoconto completo della errore, la prenderanno e la tortureranno. Poi si perder nella steppa. Scoppierebbe un incidente diplomatico: io non sono russo. Cerchi di capire, d'Herbigny. In tutta la Russia rimangono solo duecento sacerdoti e un vescovo anziano. Gli altri stanno scontando pene ai lavori forzati in Siberia. O, semplicemente, sono morti con una pallottola in testa. Come potrei proteggermi, dal papa. secondo lei? Per la prima volta, il gesuita pens con preoccupazione all'incarico ricevuto Pacelli era un grande attore. Rimase a lungo in silenzio scrutando il gesuita, un uomo concesso il visto? Un invito della Chiesa ortodossa. Mi tratterr a Mosca un giorno solo: situazione. Lei un principiante, padre. Le consiglio di stare attento. Se commette un solo

buono, certo, ma molto ingenuo. Lui, invece, aveva perso ogni traccia d'innocenza durante la Grande Guerra.

ortodossa le permetter di entrare nel Paese senza problemi; l'altro sar di un personaggio con un certo peso politico. La prima sera incontrer a cena il conte Ulrich von BrockdorffRantzau, l'ambasciatore tedesco. Inizio a pensare che sar quasi impossibile portare a termine la mia missione. Il conte le offrir una cena eccellente, cosa di cui mi sembra lei abbia bisogno, e berr vini pregiati. L'ambasciatore le insegner come muoversi

Gli inviti saranno due, riprese infine Pacelli. Quello dei suoi amici della Chiesa

a Mosca passando inosservato. In quel Paese tutti - mi ascolti bene, padre - tutti sono spie di Stalin. Dovr guardarsi anche dalla sua ombra! Una serata di addestramento con Pacelli non era stata sufficiente. Poco dopo essere uscito dall'hotel Mosca per incontrare gesuita non si accorse mai della sua presenza. Era il 21 aprile del 1926 e la neonata Operazione Russi-cum era fallita per mano del suo stesso creatore. Da quel momento ogni passo di d'Herbigny nel Paese fu scrupolosamente documentato a sua insaputa: dopo cinque giorni la Ogpu era riuscita a individuare tutti i membri della rete dei Clandestini intessuta a Roma con tanta perizia. I viaggi di d'Herbigny a Niznij Novgorod, la futura Gor'kij, e Leningrado, la citt degli

Neveu, d'Herbigny fu seguito da un ufficiale della Ogpu che non lo lasci un istante. Il

zar, erano serviti a estendere la rete. Nella chiesa di Notre Dame de France, nella ex San Pietroburgo, il gesuita aveva ordinato il quarto vescovo clandestino, padre Antoni Malecki.

Un'altra pessima scelta: Malecki era appena stato rimesso in libert dopo cinque anni di lavori forzati per crimini contro la rivoluzione. Tuttavia il gesuita voleva rendersi utile e conosceva un solo modo per farlo: agire. Pacelli, che ormai era considerato l'equivalente di mille soldati, possedeva la virt pi quando necessario. Chi agisce instancabile. Il 28 agosto, soddisfatto per quello che riteneva un successo personale, d'Herbigny chiese il rinnovo del visto in scadenza il 4 settembre. Gli fu esteso fino al 12 dello stesso mese. Devo recarmi anche in Ucraina. Prenderemo in considerazione la sua richiesta, gli Era al settimo cielo. Nei giorni successivi visit quattro volte la chiesa pi vigilata di Mosca per dare preziosa per una spia: dare l'impressione della massima tranquillit; essere invisibile

fu risposto con un gelido sorriso sovietico.

istruzioni. Se non fosse stato un membro del clero lo avrebbero ammazzato la prima volta. Non gli fu concesso altro tempo: quattro agenti lo sorpresero nel suo hotel il primo settembre e gli chiesero di fare i bagagli; gli restituirono il passaporto e lo scortarono sul treno senza mai dirgli una parola. Disperato, d'Herbigny volle sapere dove lo stavano portando, sicuro che sarebbe morto.

L'unica risposta venne dal pi giovane degli agenti, che forse provava pena per lui. Da questo momento lei considerato persona non gradita nel Paese. Lo lasciarono alla frontiera con la Finlandia. Qualche settimana pi tardi in Russia fu tassativamente proibito agli stranieri di

professare qualsiasi religione. Un altro dei contatti, monsignor Ilijn, che segretamente era

stato nominato dal papa amministratore apostolico a Cracovia con una lettera consegnata da d'Herbigny, fu arrestato per il solo fatto di avere un quotidiano straniero sotto il braccio. L'altro vescovo ordinato di recente, Slokans, venne spedito in Siberia. La settimana successiva Teophilus Matulonius avrebbe avuto lo stesso destino. D'Herbigny venne a sapere tutto questo di ritorno a Monaco. Il colloquio con il nunzio fu umiliante, nonostante le poche parole che il prelato us per riferirsi al viaggio in Russia o alla situazione di pericolo in cui aveva lasciato i suoi Clandestini. Com' finito nella tana del lupo? chiese Pacelli. Lei ha ragione. Confido tuttavia di aver portato il mio conforto a quelli che non sono stati ancora presi. La parola di Dio vincer, padre. Chi che non stato ancora preso? Neveu. Ci ha detto che aggiorner il Santo Padre ogni due settimane sui suoi progressi. Reclutare Neveu stata la cosa pi sensata: sa come muoversi. Dubito per che ci dar mai qualche informazione importante. E H suo amico, l'ambasciatore tedesco? Anche "Clandestini". Avrebbe fatto meglio a presentargli Neveu. Non ci ha pensato? lui ci terr informati, non si preoccupi. Il problema che non ha contatti con nessuno dei Nelle condizioni in cui mi trovavo non era possibile... Padre Gasparri gi al

corrente di tutto: ci penser lui a informare il Santo Padre. Si riposi qualche giorno: ha un aspetto terribile. Lei riceve ordini dal segretario di Stato, io dal papa. Devo incontrarlo di persona. Ci sar tempo. Ora ha bisogno di una vacanza, giusto due o tre giorni.

giorno in cui gli agenti segreti lo avevano lasciato in Finlandia. Il gesuita lesse le parole

Segua il mio consiglio. Pacelli porse a d'Herbigny un giornale russo con la data del

veementi di Stalin: Il papa un cospiratore, e i suoi sacerdoti lo aiutano a diffondere i loro intrighi in tutto il mondo. Compagni, il Vaticano un alleato dei poteri anticomunisti disposti a distruggere il Passi una buona notte, padre! Pacelli troncava sempre bruscamente le sue udienze. Se

modello di vita della Russia, che con il sangue e il sudore ci siamo costruiti.

fosse stato un pugile avrebbe sferrato un pugno al fegato, ma siccome era un sacerdote preferiva colpire in modo molto pi sottile. Gestire il dolore era un'altra cosa che aveva imparato facendo la spia. ecclesiastico. Il nuovo Codice di diritto canonico, redatto sul modello del Codice napoleonico, era opera sua. Pacelli non sorrideva mai. Il sorriso lo scudo dei deboli, diceva. XI aveva ricevuto un altro rapporto di Michel d'Herbigny, uomo che il papa continuava a tenere in grande considerazione. Una notizia consolante: la nuova strategia del gesuita aveva avuto successo. Prima che Stalin facesse saltare in aria le chiese, l'Operazione Librorum era riuscita a portare in salvo icone e antichi testi religiosi dalle chiese, dalle accuratezza, comprando migliaia di libri del XVI e del XVII secolo per pochi rubli; altri, Tutto questo era successo nei tre anni dell'Operazione Russicum. Nel gennaio 1929 Pio Farsi obbedire, invece, veniva dalla sua prima occupazione, in giovent, come giurista

scuole e dai monasteri russi. Eugne Neveu aveva portato a termine l'incarico con pi recenti, gli erano stati consegnati direttamente dai proprietari prima che le autorit potessero bruciarli. L'ordine di Stalin era chiaro: distruggere ogni testo e ogni immagine religiosa. L'ambasciata italiana a Mosca e la sua valigia diplomatica erano il salvacondotto di quell'immenso tesoro che avrebbe raggiunto la Biblioteca Vaticana e i suoi musei. Insieme al rapporto, Michel d'Herbigny aveva spedito una cassa di legno, un regalo speciale per il pontefice. Achille Ratti, vecchio bibliotecario, apprezzava l'impegno delle sue spie per salvare qualcosa che lui considerava prezioso quanto la vita: i libri. Apr la cassa con impazienza, pregustando il piacere di ci che vi avrebbe trovato. Fu allora che lo vide: un piccolo crocifisso ortodosso pieno di pietre preziose. Baci Cristo sulla croce e non riusc a trattenere le lacrime. Allora scrisse di suo pugno l'autorizzazione: Michel d'Herbigny poteva organizzare una commissione per la Russia della quale avrebbero fatto parte i migliori seminaristi, che sarebbero stati addestrati con tutte le armi a disposizione. Non avrebbero mai pi improvvisato.

della lingua russa, scritta e parlata, stona, cultura, gastronomia. Letteratura russa, giornali

Quando il gesuita lesse la lettera prepar all'istante il piano di studi: dominio assoluto

russi. Due membri dell'esercito polacco avrebbero insegnato loro il paracadutismo per era ancora vivo, nonostante Pacelli.

essere lanciati in diverse zone dell'Unione Sovietica. La sua amata Operazione Russicum

ufficio nella Pontificia Universit Gregoriana. Era quello del rettore.

Il secondo cadavere fu trovato il giorno successivo, appeso a una trave del soffitto di un Anche in questo caso il lavoro era stato portato a termine da un esperto, che per

questa volta aveva cercato di inscenare un suicidio, lasciando due messaggi scritti al computer e stampati su carta di riso intestata dell'universit. La prima lettera era per il suo gesto. Richard, sono io l'unico responsabile. La colpa mi sta divorando. Non ce la faccio pi. Se ricevi questa lettera perch mi sono tolto la vita. Per maggiore verosimiglianza era stata inserita una lunga digressione piena di particolari sulla vita dei due fratelli negli Stati Uniti. Particolari irrilevanti che chiunque avrebbe Salmi: Non c' sincerit sulla loro bocca, pieno di perfidia il loro cuore; la loro gola un sepolcro aperto, la loro lingua tutta adulazione. Condannali, o Dio, soccombano alle loro trame, per tanti loro delitti disperdili, perch a te si sono ribellati. Nella conclusione, solo poche parole: Sono stato io a uccidere Jonathan Hope. Era senza dubbio una messinscena, pens Gonzaga. Qualcosa gli diceva che l'assassino potuto trovare in un almanacco. Il secondo messaggio conteneva solo una citazione dai indirizzata al fratello della vittima, che viveva a Chicago, cui il rettore chiedeva perdono

era sempre lo stesso, un pazzo il cui desiderio di vendetta non si era ancora placato. Non solo i corpi, ma anche le citazioni parlavano chiaro. La mente di Ignacio doveva dividersi in due se voleva fare qualcosa prima che il responsabile di quelle morti colpisse ancora. Grazie all'intercessione di Francescoli, Gonzaga e sorella Edith furono i primi a entrare

nell'ufficio del rettore. Era stata la segretaria di padre Korth a trovare il corpo, una suora robusta, quasi rubensiana, se non fosse stato per la veste. L'esatto opposto di suor Edith, cos esile ed eterea. Padre Korth e padre Hope erano molto amici, sorella? chiese Gonzaga alla segretaria. Hope era l'allievo prediletto del rettore. In tutti i suoi anni all'Universit Pontificia padre Korth non mai stato cos affezionato a uno studente. Questo il luogo del sapere, come disse Pio XI, pienissimo iure ac nomine. E Korth? Che lei sappia, negli ultimi tempi qualcosa lo angosciava? successo qualcosa di recente che avrebbe potuto portarlo al suicidio? Padre Korth non si suicidato, disse la suora, pi infallibile del papa. Come fa a esserne cos sicura? Lo so e basta. Quando si passa met della propria vita

a servire un uomo, si ha accesso ad alcune parti della sua mente che gli altri non conoscono. E si impara a capire come funziona il suo cuore, quali sono i suoi meccanismi. Quale meccanismo muoveva il cuore di padre Korth? La verit. La ricerca di una verit creda, era quella la sua unica passione, sottoline la suora tristemente. Quando stata l'ultima volta che padre Korth ha visto Jonathan Hope? cui stavano lavorando. Pu cercare su Internet: hanno firmato insieme centinaia di conservava da qualche parte? No, ora si trovano a Basilea. Ieri mattina mi ha chiesto di articoli. Sa di cosa si trattava? No, padre. Mi pu mostrare quelle carte? Korth le Quattro giorni fa. Hope gli ha consegnato alcune carte in una grossa busta. Qualcosa

profonda che credeva di poter trovare nei libri e nelle discussioni con i suoi studenti. Mi

spedirle con posta prioritaria. A una banca. Quale? Mi lasci controllare. Ecco, questa la copia della ricevuta. Ignacio Gonzaga trascrisse i dati, il numero di telefono e il nome del destinatario. Ricorda se Korth ha mai inviato qualcos'altro a questa banca? No. O almeno a me non ha mai chiesto di farlo. Gonzaga, come un poliziotto esperto, lasci alla suora i suoi contatti e le chiese di chiamarlo se le fosse venuto in mente altro. Lei annu e, in quel preciso istante, la sua precaria sicurezza croll: la donna scoppi in un pianto profondo e sincopato. Respirava come il mantice difettoso del vecchio organo di una cattedrale, incapace di suonare una partitura diversa da quella della propria disperazione. Gonzaga entr nell'ufficio del rettore e domand alla finta sorella Edith se le serviva aiuto. Anche con l'abito immacolato di una religiosa, Ignacio non pot non notare quanto era bella, e soprattutto la grazia e la destrezza dei suoi movimenti. Shoval aveva gi raccolto varie impronte digitali e capelli. Inoltre, servendosi di una sedia, aveva esaminato simulazione, e se era stato torturato prima di spirare. Quest'uomo stato interrogato con violenza prima di essere ucciso, Ignacio, gli disse Shoval pi tardi salendo sulla Fiat parcheggiata in piazza della Pilotta. Come lo sai? Erano esperti. Lo hanno colpito ai gomiti, alla mandibola e alla clavicola. A quanto pare stato un interrogatorio lungo. S. Se si tortura qualcuno in questo modo, bisogna aspettare che si riprenda dal dolore prima di colpirlo ancora. Dalla quantit di ossa rotte presumo che la cosa non sia durata meno di tre ore. O tutta la notte. Korth dovrebbe essere morto tra le due e le quattro. Posso stabilirlo anche senza il cadavere per stabilire se padre Korth era davvero morto impiccato o se si trattava di una

autopsia in base alla temperatura corporea. Ho raccolto varie tracce di sangue. Quello che non riesco a capire come facevano a essere cos sicuri che non avremmo scoperto che era solo una messinscena: persino il medico pi inesperto, con il cadavere all'obitorio, quasi, esce da queste mura. Questo uno Stato con le sue leggi, la sua polizia. Ed pieno di fango. indagini qui? Solo se il Vaticano a richiederlo. Anche Ges consigliava di sollevare uno scandalo solo come ultima risorsa. E sarei io la cinica, Ignacio? E morto impiccato o vertebre cervicali prima di appenderlo. Il resto sempre una questione di pochi secondi: l'asfissia, la rottura dello ioide, il riflesso di urinare. Neanche l, come nella cella di Hope, hanno trovato quello che cercavano. Korth ha strangolato? Propendo per la seconda ipotesi. La corda era lenta. Gli hanno rotto due Un fango con cui ben pochi vogliono sporcarsi. La polizia di Roma non segue mai

sarebbe arrivato alle mie stesse conclusioni. Confidavano nel segreto vaticano. Niente, o

spedito tutto a Basilea, a una banca. Cosa ha spedito? La sua assistente dice che era una busta voluminosa. Hai lasciato quella suora tra le lacrime. Perch a una banca? . Korth e Hope temevano per la loro vita. Il problema ora sar come entrare in quella banca e vedere quelle carte. Sar molto rischioso e non ti porter all'assassino. Ma porter l'assassino da noi, il che anche meglio. Tutti quegli anni nel deserto ti hanno fatto uscire di senno, Ignacio.

Questa gente non ha solo un grande potere: spietata. Gente? Nell'ufficio sono entrate almeno tre persone oltre a Korth. Non stiamo cercando un serial killer, come hai detto l'altro giorno. Stiamo cercando diverse persone assoldate per trovare, a qualsiasi sul Vaticano, Shoval. Tutti i segreti sono stati rivelati: lo sa il papa, e lo sanno tutti, fino costo, quei documenti. Oggi nessuno ucciderebbe per un segreto. Hai visto troppi film all'ultimo inserviente del Palazzo del Laterano. Non esiste nessun libro scandalo, n un

documento che screditer la Chiesa una volta per tutte. Su questo siamo d'accordo. Sei tu l'investigatrice... Dimmi, sorella Edith, perch si uccide? Mettiamoci comodi, questa potrebbe essere la mia conferenza numero sette. Troviamole anche un titolo, Ignacio: "La una mente malata, perch uccidere? mente criminale". O "Le intenzioni del pazzo". Parlo seriamente. Se non siamo di fronte a Per fede o per denaro. Non mi vengono in mente altre ragioni. Se si tratta di questo,

allora siamo sulle tracce di una setta interna al Vaticano, abbastanza potente ma preoccupata di perdere ci che le consente di rimanere nell'ombra, di avere accesso a

vero, potrebbe trattarsi di una setta, Ignacio. Un gruppo nascosto nelle profondit della

ricchezze e privilegi. Qualcuno teme di perdere tutto. E la fede? Cosa suggerisci?

curia, formato da persone che ritenevano Hope e ci che aveva scoperto una minaccia. Le sette operano in segreto, come saprai. Rivelarne l'esistenza non comprometter il Vaticano, ovviamente. Ma i suoi membri s. E se a spingerli a uccidere sono state le due cose, la fede e il denaro insieme? Probabile. Ma allora le motivazioni sono tre: fede, segretezza e denaro. Magari uno di loro potrebbe cedere, un uomo debole che, messo alle strette, potrebbe portarci al responsabile. Uno psicopatico? O qualcuno che vuole farci credere di esserlo. Nessuno taglia la testa a un sacerdote, la mette su un vassoio e lascia un messaggio simile. Ho pensato molto a quelle parole. Raggiunsero l'hotel St Regis. Madame, la lascio. Devo informare i miei superiori. Io spedisco i reperti per farli analizzare. Dovrei riuscirci senza problemi attraverso l'ambasciata israeliana. Ti dispiace madre Teresa di Calcutta. Dove pensi di cambiarti? O di prendere i vestiti. Ho la chiave della stanza. Prover a svignarmela senza essere vista, per insisto: devo cambiare albergo. Non preoccuparti, sei pi alta della vera suor Edith di almeno un metro, scherz Gonzaga. Nonostante l'abito, Shoval gli mand un bacio. Poi entr nella hall. Ignacio Gonzaga torn in Vaticano. Come avrebbe potuto riferire ci che Shoval stava per fare? Non aveva alternative: non poteva dire nulla delle prove al padre generale. Ignacio immagin la sua indignazione: Impronte e reperti di crimini compiuti in quando attravers il ponte Vittorio Emanuele II per tornare in via della Conciliazione, il lungo viale che Mussolini aveva fatto costruire per il nuovo Stato vaticano. Nella casa dei gesuiti a Roma la notizia della morte di Korth era appena trapelata. Francescoli fu chiamato d'urgenza nell'ufficio del suo superiore. Il padre generale era furioso. Sua Santit in persona mi ha chiesto spiegazioni delle violenze che si stanno Vaticano analizzate in Israele? forse impazzito? Gonzaga stava ancora sorridendo se torno a essere me stessa? Potrebbe risultare piuttosto strano se mi presentassi come

verificando nel mio ordine. Ha detto proprio cos, come se qui dentro fosse scoppiata una guerra civile. C'era da aspettarselo, padre. Gli uomini del segretario di Stato sono gi venuti qui e nello studio di padre Korth. Si riferisce agli uomini dell'Entit? Temo di s. E Gonzaga? Li ha seminati. Ma sono stati loro a slegare padre Korth dal cappio, e

procederanno con le indagini. I due omicidi sono collegati: Hope era uno degli allievi prediletti del rettore. Lo sapevo gi. Tutta questa lentezza mi esaspera. Dica a Gonzaga che mi serve

qualcosa per parlare con il papa. Pietro Francescoli compose il numero del cellulare di Ignacio Gonzaga che, questa volta, rispose al primo squillo. Era a due passi dallo studio del risposta, entr. Cos'abbiamo, Gonzaga? Mi ha chiamato il papa. L'Entit c' dentro fino al collo. Nessuno creder pi che Hope sia morto di morte naturale. Sono d'accordo, padre. Hanno agito d'impulso. Credo che ora si proceder a riesumare il cadavere. Dobbiamo

padre generale e buss alla porta prima ancora di riattaccare. Senza attendere una

impedirlo. Come potevamo sapere che questa storia avrebbe avuto un seguito? Come vuole, padre. Ma temo che le notizie non siano buone e che, di fatto, non sia finita. Sospetto Korth? Fino a ieri. Le ha spedite a Basilea, a una banca. Nelle banche si depositano che non lasceranno in vita nessuno di quelli che hanno visto le carte di Hope. Le aveva soldi o gioielli. A volte anche le bombe, come in questo caso. Armi cos pericolose che potrebbero esploderci in mano. Hope e Korth sono caduti sotto una raffica di mitragliatrice, se mi concede la metafora. Secondo lei quella gente sa dove si trovano ora i documenti? C' solo un modo per scoprirlo: dobbiamo muoverci. Ha qualche amico a Basilea, Gonzaga? Non proprio amici. Conoscenti, piuttosto. Persone molto vicine a mio cassette di sicurezza? Non lo so, padre. Ma spero di s. Allora vada con Dio! Mors tua vita mea si sente ripetere spesso in Vaticano. Nei corridoi della Citt Eterna si impara da bambini a farsi lo sgambetto. Giunti all'adolescenza, i prelati hanno imparato a conoscere i sentieri pi nascosti per arrivare al potere. Ogni volta che Ignacio Gonzaga guardava Francescoli negli occhi sentiva il tradimento che, come una spada, gli squarciava la carne lacerando la pelle e penetrando dritta fino al cuore... Gonzaga strinse la mano del segretario per salutarlo. Il padre generale lo conged urlando: Si sbrighi, Gonzaga! Non aveva fatto altro che correre da quando aveva lasciato Amman. Ignacio compr i biglietti e telefon al St Regis. Si va a Basilea. Riesci a essere pronta fra qualche ora? Certo. Intanto ho gi messo tutto nella valigia diplomatica dando istruzioni precise a Tel Aviv. Ho spedito tutto a un

padre, in grado di aprire qualche porta se si bussa all'ora giusta. Aprono anche le

amico molto pi discreto dei miei colleghi del tribunale. Perfetto. Chi sar, sorella Edith o me stessa? Shoval Revach. Capisci perch era meglio che rimanessi nello stesso hotel? Il personale creder che sono una libertina che aspetta il suo amante senza l'abito. bella. Non giocare con il fuoco, Ignacio. Di solito ci si scotta. Stavo scherzando, scusami. Adesso perch non parli? Stavo ancora immaginando la tua espressione arrabbiata. Passo a prenderti pi tardi. Torn all'Universit Gregoriana. L'assistente di padre Korth lo guard con sospetto. Il modo migliore per risolvere un crimine in Vaticano indagare senza seguire il protocollo: l'ufficio del rettore non era solo gli occhi attenti della suora che aveva perduto il suo mentore in maniera violenta, la religiosa che non credeva che il suo amato padre si fosse suicidato. So seguire gli ordini, padre Gonzaga, ma ci sono alcune cose che vorrei sapere per stato posto sotto sequestro, n c'era una guardia a sorvegliare l'entrata. A vigilare c'erano

Mi odieranno. E io inizio a odiare l'abito. Non mi piacerebbe desiderare una suora cos

Gonzaga aveva ancora qualcosa da fare a Roma, ma gli restava poco tempo.

dormire tranquilla. Io non le ho dato nessun ordine, madre. I miei erano solo consigli.

Padre Francescoli mi ha istruito su cosa fare all'arrivo degli investigatori del Vaticano. Ha di Stato, ovviamente, rispose Gonzaga. Ignacio entr nell'ufficio di Korth. Era convinto che ai livelli pi alti della curia la discrezione si trasformasse in cinismo. Molte volte ne era stato testimone, e in qualche caso Chiesa e la cui fede era ancora intatta. Una fede eterodossa, certo, come quella di qualsiasi altro membro della Compagnia, un amalgama di devozione per Ignazio di Loyola, di un divina. eccessivo rispetto per la propria intelligenza e della convinzione profonda della saggezza Essere un gesuita, gli aveva detto il suo mentore, padre Ignacio De la Torre, all'inizio era stato persino avvertito. Allora era un giovane gesuita che credeva ciecamente nella

usato proprio questa parola: "investigatori". Invece sa chi venuto qui? Il sottosegretario

piuttosto semplice: studia come un ossesso, credi come un mistico e obbedisci come un

soldato. Un giorno tutto questo finisce e rimani solo e miserabile come un cane. In quel momento ti volti, e scopri che non avresti mai dovuto fidarti nemmeno dei tuoi fratelli. Padre, perch me lo dice proprio adesso che sto per prendere i voti? Non le sembra un po' tardi? Ricordi le Costituzioni ignaziane? "Colui che ha madre e padre e fratelli li dimenticher e non avr altra madre che la Chiesa, altro padre che il papa e altri fratelli

De la Torre. Per nulla. E precisamente ci che intendeva dire Loyola. L'unico modo per diventare un soldato di Cristo dare tutto te stesso. Finch un giorno, e ti succeder, Ignacio, anche la tua famiglia ti abbandoner al tuo destino. Ignacio non aveva chiesto consiglio, n gli era stato impartito per evitare che prendesse i voti. Quelle non erano le parole di un cinico, n i pensieri di un apostata: erano le raccomandazioni di un amico realista. Gonzaga usc di nuovo dall'ufficio di Korth. Pensava alla vita della suora che, dopo tutti fu: Quali sono stati gli ordini di padre Francescoli, sorella? Potevo guardare in giro, quegli anni di servizio, all'improvviso non aveva pi senso. L'unica cosa che riusc a dirle

che i suoi compagni dell'ordine. " un'interpretazione un po' libera della lettera, padre

toccare, mettere tutto sottosopra, ma non dovevo parlare a nessuno della busta. Della

busta, sorella? Non sono stato io il primo a entrare nell'ufficio del rettore e a interrogarla? Padre Francescoli stato qui per chiedermi di accogliere lei e suor Edith. Ha fatto anche molte domande, per, e ha esaminato la stanza. Con tutta probabilit, avrebbero trovato che le impronte che Shoval Revach aveva raccolto con tanta perizia erano del segretario privato del padre generale. Ancora una volta Francescoli aveva cancellato ogni prova concreta dalla scena del crimine, come l'avrebbe chiamata. E se il segretario aveva alterato il quadro a suo piacimento in entrambi i casi? Nella Chiesa esistono tanti chiodi piegati a colpi di coscienza, pens Gonzaga. Poche ore fa mi ha detto che era la prima volta che padre Korth spediva un pacco a una banca. Chi era il destinatario? Sappiamo qualcosa di pi? L'ha spedita a un banchiere. Questo tutto ci che posso dirle. Era un uomo molto riservato. Ho bisogno di altre informazioni. Potrei vedere il computer di padre Korth? chiese Gonzaga. Era certo che l'Entit non lo aveva controllato. secolo. Dopotutto erano dei primitivi, semplici ufficiali dell'inquisizione che avevano sbagliato La suora lasci solo Gonzaga. Gli ci volle appena mezz'ora per copiare il contenuto del

disco rigido e fotografare la scena del crimine con una fotocamera speciale che gli avrebbe permesso di averne una rappresentazione tridimensionale, uno strumento sviluppato dalla polizia scientifica italiana ora in possesso dei maggiori esperti mondiali. Nel frattempo

pass in rassegna i documenti che le spie della segreteria di Stato avevano di sicuro gi controllato. Non c'era niente, assolutamente niente che riportasse i dati di una banca. Meglio cos.

Appena ebbe finito, telefon al St Regis. Ci vediamo direttamente in aeroporto. Prendi un taxi o perderemo l'aereo, d'accordo? Shoval gli disse che aveva delle novit, ma che non poteva comunicargliele al telefono. Ancora una volta la Fiat era parcheggiata vicino all'universit. Ormai si era fatto buio. Ignacio accese i fanali e premette sull'acceleratore. Due isolati dopo vide di nuovo la Lancia Delta blu. Appena l'auto fu cos vicina che quasi Gonzaga ne sentiva l'odore, si accorse che al suo interno non c'erano affatto gli uomini del segretario di Stato. Quello che,doveva essere un breve tragitto verso l'aeroporto divent un inseguimento

frenetico. Gonzaga tent di seminarli imboccando una stradina, ma si rese conto che cos sarebbe finito presto in trappola. Lo avrebbero raggiunto in un attimo. Prese via dei Lecchesi e svolt rapidamente a sinistra in largo Pietro di Brazz per ritrovarsi in via dell'Umilt. Gli piaceva questa parola, cos lontana dallo spirito della curia e dai suoi stessi fratelli gesuiti. Acceler di nuovo. Nello specchietto retrovisore vide le facce dei suoi inseguitori: erano

gli stessi della volta precedente, con grandi occhiali scuri che coprivano met del volto.

Cerc la pistola che gli aveva dato Francescoli, cos piccola da sembrare un giocattolo. Non quegli uomini avessero fatto fuoco, con quell'arma sarebbe riuscito a malapena a difendersi. Non solo, la Fiat si rivel pessima: era piccola e agile, ma non aveva un motore potente.

pensava che avrebbe dovuto usarla, e ora sentiva la mancanza della Luger di suo padre. Se

Raggiunse piazza Venezia. Gonzaga pass con il rosso dopo essersi assicurato che al massimo avrebbe rischiato un colpo di clacson. La Lancia fece lo stesso. A quell'ora della notte non c'era traffico. Gonzaga sent lo stridore dei freni e degli pneumatici di due auto che inchiodavano. I Controll nello specchietto retrovisore. Abbagliato dalle luci, ci mise un po' a mettere a

suoi inseguitori erano sempre pi vicini. Imbocc via dei Fori Imperiali.

fuoco la Lancia. Cerc di seminarla prendendo piazza del Colosseo, quindi gir a sinistra in via Celio Vibenna e poi in San Gregorio. L'auto era ancora dietro di lui, anche se a una certa distanza. Il cuore gli batteva nel petto come l'enorme batacchio di bronzo di una campana.

L'adrenalina correva cos velocemente nel suo corpo da non lasciargli il tempo di sentire la

paura. Perch la paura solo una reazione secondaria al desiderio di fuggire. L'ormone responsabile della paura, l'epinefrina, pu paralizzarti o spingerti a correre; la paura pu Imbocc una stradina che lo condusse in via delle Terme di Caracalla. La Lancia era Il proiettile si conficc nella carrozzeria, ma il sibilo penetr cos profondamente nelle

essere fredda o calda come la sabbia del deserto.

ancora dietro di lui. Un incubo. Uno sparo colp la portiera.

orecchie di Gonzaga che reag d'istinto. Fece inversione come aveva visto nei film procedendo poi in direzione contraria rispetto ai suoi inseguitori. Torn in piazza di Porta Capena e per un istante li perse di vista. Respir e inizi a tremare.

Cos questa la paura vera, pens. Un impulso frenetico. Teneva la pistola tra le gambe ed entrambe le mani sul volante, come un adolescente che ha appena imparato a guidare. Attravers cinque incroci senza preoccuparsi dei semafori, senza sentire nulla, senza vedere nulla. Era una preda che fugge spaventata e i cui sensi la conducono, come un automa, in fondo al bosco. Il ronzio del motore era un sottofondo appena percettibile; l'unica cosa che Ignacio avvertiva distintamente era il proprio respiro agitato, affannato. Gli mancava l'aria. Si infil in una stradina a sinistra di piazza del Lavoro. La Lancia era scomparsa.

Abbandon l'auto con le portiere aperte e il motore acceso. Prese soltanto la pistola, che mise nella borsa, e inizi a correre fino a che le gambe lo sostennero. Tre isolati dopo, quasi senza ossigeno e con il cuore che batteva come se volesse schizzare fuori dal petto, prese un taxi e si fece portare all'aeroporto. Era madido di sudore. In fretta per favore. E una questione di vita o di morte. Dicono tutti cos. Far quello Presto furono sul viadotto della Magliana. Gonzaga calcol il tempo: sarebbe stato al

che posso. Ma perch non uscite per tempo? replic il tassista premendo sull'acceleratore.

banco della compagnia aerea in venticinque minuti se il tassista avesse imboccato la A9 prima che qualche altro pazzo si mettesse a inseguirli.

La paura lo accompagnava ancora, cos forte da essere quasi il terzo passeggero sul taxi. Gonzaga non vide pi la Lancia Delta.

Roma, 1929 Sua Santit, Mussolini si sposato e ha fatto battezzare i figli, comunic a Pio XI un emozionato Pietro Gasparri. Il concordato stato rivisto due volte e ora il Duce pronto a firmare. Abbiamo salvato il Vaticano! Pacelli ha richiamato a Roma uno degli uomini migliori per gestire le nostre finanze. L'ha conosciuto quando era nunzio in Baviera. Ha gi parlato con Bernardino Nogara, cardinale? Perch sar lui a salvare il Vaticano, non noi. Ripongo in quell'uomo tutte le mie speranze, anche se temo che non avr un grande margine di manovra. Abbiamo pi debiti che denaro, replic Pio XI. Bernardino Nogara, milanese come la maggior parte degli intimi del papa, aveva gi

salvato la Reichsbank tedesca. Avere totale libert d'azione era l'unica richiesta che l'ex banchiere aveva fatto prima di accettare l'incarico. Sarebbe stato una sorta di sacerdote laico fino alla sua rimozione molti anni dopo, nel 1954. Nogara era consapevole che l'impresa era titanica, ma altrettanto grande era la sua

volont di salvare il papa e la Chiesa. Era tempo di pensare all'eternit, non a minuzie terrene, si era detto uscendo per la prima volta dall'ufficio del Santo Padre. La sua estrema volte nei decenni successivi. Quel giorno si era passato il dorso della mano sulle labbra per modestia, la sobriet nel vestire, e il suo pizzetto ben curato sarebbero stati avvistati tante togliere via il sapore amaro dell'anello papale che aveva baciato prima di congedarsi. Si era messo in bocca una caramella, la sua passione, e quella sensazione era subito sparita. Il pontefice. Pio XI torn a rivolgersi a Gasparri. impossibile soddisfare i suoi desideri di autonomia. Ogni cosa a suo tempo, Gasparri. Per Solo laici. Ha chiesto per s qualcosa che siamo in grado di dargli? Denaro, palazzi, servitori? Pio XI conosceva gi la reputazione da asceta del banchiere. No, pare vivere di aria. Chiss, forse se ne nutre anche. Mi hanno informato che sempre il primo ad arrivare e l'ultimo ad andarsene. Abita in un appartamento modesto e insiste per raggiungere il Vaticano in tram. I nostri grassi cardinali, oziosi e abulici, potrebbero imparare qualcosa da lui. Hic manebimus optime. Qui staremo benissimo, scherz in latino Gasparri. Dunque, ha gi parlato con Nogara? Molte volte. Tuttavia, Santit, temo che sar nuovo banchiere era energico e scettico, due qualit che avevano impressionato il

essere un uomo anziano va troppo di fretta. Non vuole nessun cardinale nel consiglio.

Pacelli. Pio XI fece un gesto con la mano e l'alta figura del cardinale si avvicin al trono del papa con tre ampie falcate. Si inginocchi e baci l'anello del successore di Pietro. Ci hanno chiesto di modificare nuovamente il concordato, Santo Padre. Allora, quanto ci toccher soffrire questa volta? Ci offrono un territorio di quarantaquattro ettari. Niente di pi, intervenne Gasparri. In cambio di qualche soldo. Nogara riuscito a fare in modo che il regalo del Duce fosse molto pi generoso. Cosa vuole in cambio Mussolini? L'Italia ci dar un congruo indennizzo per i patrimoni persi dal 1870 a oggi. La Chiesa inoltre non pagher pi alcun contributo allo Stato. chiese il pontefice. Niente pi tasse per saecula saeculorum. E a quanto ammonta il regalo del Duce? Nogara e io abbiamo contrattato in dollari: novanta milioni in contanti, buoni del Non sar il bacio di Giuda, Pacelli? Al contrario, sono notizie molto buone, Santit! Regalo? Stiamo parlando di qualcosa di pi dell'esenzione dal pagamento delle tasse?

Il papa rise. Un sacerdote giovane e minuto, quasi un chierichetto, annunci l'arrivo di

tesoro e una somma sostanziosa, molto sostanziosa, per le spese personali del pontefice. La cifra non comparir nell'accordo, ma sar il doppio dell'indennizzo. Nogara prevede che presto l'economia italiana collasser, cos mi ha detto in privato. Per questo i pagamenti saranno in dollari. Bernardino pensa di cambiare il denaro immediatamente; solo la borsa papale potr essere spesa. Il Vaticano ha un bisogno immediato di nuovi capitali. C' un'altra cosa, per nulla disprezzabile, Sua Santit, per la quale mi sono impegnato personalmente, intervenne Gasparri. Il governo italiano pagher gli stipendi dei sacerdoti che officiano nel Paese. Il pontefice riusc a stento a contenere la sua soddisfazione, ma con severit aggiunse: E per le questioni politiche? Non ci servir a nulla il denaro, se non salvaguardiamo la nostra sopravvivenza durante il fascismo. Altrimenti un giorno di questi ci ritroveremo pieni di camicie nere. Fu di nuovo il turno di Pacelli di presentare un'altra delle sue vittorie o, meglio, del

fratello, che aveva negoziato la parte non economica del patto. Eugenio Pacelli era abile come pochi. Gli anni come spia durante la Prima guerra mondiale lo avevano dotato della sua arma migliore: la capacit di sfruttare gli altri a proprio vantaggio, cosa che per lo obbligava a raccogliere informazioni senza sosta e a tessere reti di contatti. A seconda delle circostanze sapeva essere un sottile diplomatico o un soldato. La seconda sezione del concordato, Sua Santit, esplicitamente a nostro favore. Si

parla del nostro territorio e delle nostre propriet: non solo la basilica di San Pietro, le Vaticano, disse Pacelli.

quattro caserme della Guardia Svizzera, questo palazzo e tutte le strade e le piazze del Ci hanno lasciato poco pi di quaranta ettari. Ma ci stata concessa l'extraterritorialit su Castelgandolfo e sulle altre tre basiliche di Roma, nonch altre propriet a Milano e del resto d'Italia. Questi edifici non dipenderanno dalla giurisdizione italiana e saranno trattati come ambasciate all'interno del Paese. Siamo di nuovo indipendenti e sovrani, Santit. Lei stesso ha rivisto i piani del nuovo Stato, che Barone ha cambiato tre volte dall'aprile dell'anno scorso in base alle nostre richieste. Status Civitatis Vaticanae. Si ricorda quando mi disse di cenare a casa di Mussolini e di pretendere questo ricordarlo! La povert della Santa Sede era l'unica preoccupazione del papa da sette anni. Ma il nome, Stato della Citt del Vaticano, non era forse una contraddizione in termini? Gasparri era al corrente delle trattative di Pacelli, ma voleva mostrarsi cauto di fronte al l'approvazione di Sua Santit? Era gi tutto preparato. Il giovane sacerdote tir fuori la bozza e la pass a Gasparri, che finse di esaminarla con attenzione prima di porgerla a Pio XI. I piccoli occhiali dorati del papa non celavano del tutto l'emozione del vecchio pontefice. Cos domand: Quando avremo un'ultima versione del concordato per territorio a costo di minacciare l'interruzione delle trattative? Come poteva non

archivista. Pens ai progetti di portata storica che aveva tra le mani: il restauro della biblioteca, la creazione di un Istituto pontificio di archeologia e di un osservatorio astronomico a Castelgandolfo, tutte idee di un piccolo monarca che fino a quel momento

aveva avuto le mani legate. Eppure si limit a commentare: Finalmente riusciremo a liberarci dei topi. Nogara sedeva nel suo ufficio austero. Ora presiedeva una nuova istituzione del

Vaticano, pi potente di qualsiasi dicastero: l'Amministrazione speciale della Santa Sede. Ormai si era lasciato alle spalle gli anni da ingegnere - aveva studiato al Politecnico di Milano nelle miniere del Galles, della Bulgaria e dell'Impero Ottomano, e poi quelli da banchiere in Germania e a Istanbul, quando vedeva l'alba sul Bosforo, forse il modo migliore per iniziare un giorno. E ancora i tempi in cui faceva parte della Commissione per i risarcimenti in qualit di rappresentante per l'Italia al Trattato di Versailles. Il consigliere pi efficiente, diceva allora, colui che sembra invisibile, ma la cui impronta evidente in ogni documento firmato. Aveva imparato a essere l'eminenza

grigia di tanti progetti e ora, al servizio del papa, sarebbe stato eccezionale. Ha le mani libere, Nogara. il papa in persona a garantirglielo, disse Pacelli in visita al banchiere nel nuovo ufficio. l'unica maniera per ottenere risultati soddisfacenti in poco tempo. sacerdoti che si fanno la guerra tra loro. Questi lavori ingrati li lascio agli uomini devoti titoli di Mussolini. Riscatteremo i titoli quanto prima. Per quanto riguarda il denaro, ho gi studiato una lunga lista di imprese in cui investire. Diversificheremo le nostre entrate in modo da ridurre i rischi. Molto saggio. Questo non lo so. Diciamo che quantomeno una soluzione pragmatica. E urgente. Intorno al 15 febbraio avremo piazzato circa la met dei contanti. Dobbiamo iniziare a ricevere gh' intende fare con la sua borsa? Non permetteremo che la usi senza criterio. Non si interessi il prima possibile. Il santo Padre le ha parlato dei suoi progetti? Di quello che preoccupi, Pacelli. L'avverto che Pio inflessibile quando si tratta delle sue priorit. E parlava seriamente. Vede questa cartellina? Contiene informazioni dettagliate sulle trentatr imprese pi sane in Italia. Presto diventeremo soci. Perch proprio trentatr? Superstizione. un modo per raccomandarmi a Cristo. Non voglio compromettere tutto nel tentativo di mettere d'accordo un pugno di

come lei, Pacelli. Io so fare solo ci che mi compete: soldi. Presto avremo i contanti e i

io sono bravo a soddisfare i capricci dei potenti. Sapr gestire la situazione. Nogara

notizie. Sa come la pensa il papa sull'usura. Faccia attenzione. Non contravverr ai principi del Santo Padre. Non ne ho bisogno. Quando il denaro inizier a fluire i suoi dubbi si dissolveranno e smetter di interessarsi alla natura degli investimenti. Daremo il pane agli affamati. Questo tutto. Bernardino Nogara avrebbe investito tanto nella Borsa valori, quanto nelle armi o nelle fabbriche di contraccettivi. La morale ha bisogno di poche parole e di molte azioni. Alla fine si contarono una quarantina di imprese. Ogni dieci sarebbe trasferito per essere pi vicino al papa e ai suoi affari. Pacelli espresse la sua preoccupazione con un gesto e azzard una domanda al vecchio banchiere, senza prevedere i suoi piani futuri. Investiremo il nostro denaro in qualcosa di

Ma non con la fortuna che si risolvono i problemi. Presto arriveranno le buone

giorni Nogara avrebbe informato Pio XI della situazione economica del Vaticano e presto si

peccaminoso? Le sembra peccaminosa la luce, Pacelli? Perch porter la luce in questo luogo immerso nelle tenebre della povert. Magari non proprio la luce, ma certamente il calore. Nogara aveva gi trattato l'acquisto della Italgas di Riccardo Panzarasa, sull'orlo

della bancarotta. Il gas del Vaticano avrebbe raggiunto tutte le case dell'Italia unificata. Due anni dopo Nogara avrebbe fatto parte dei trentatr consigli di amministrazione delle imprese che aveva individuato, iniettandovi nuove idee e capitali. intu che l'ex banchiere stava eludendo le sue domande. comunicato quando arriver il denaro? Pacelli non poteva neanche immaginare ci che Nogara aveva tra le mani, e tuttavia

Capisco, si limit a dire. Non le chieder altro. I collaboratori di Mussolini le hanno

somma consistente, e hanno ritardato il pagamento al primo luglio. Se il papa lo venisse a

Credo che per questo avr bisogno di lei e del cardinale Gasparri. Si tratta di una

sapere, potrebbe negare la sua firma. Faremo tutto il possibile per anticipare la data.

Non importa se frazionano i versamenti. Dobbiamo poter contare su quelle risorse il detto che il mio compito soddisfare i capricci dei potenti? Pacelli annu. Quell'uomo non era una vecchia volpe, ma un lupo. Ho intenzione di anticipare le richieste del papa. Ho gi commissionato a Giuseppe Momo due progetti per il Palazzo del Governatorato e per il restauro della Biblioteca Vaticana, tanto per cominciare. Momo era un architetto milanese amico della famiglia Ratti. Pacelli aveva cenato con lui qualche volta. Noga**a prosegu. Scacceremo i topi, come dice il pontefice, e rki tetteremo in piedi questi ruderi. Nessuno pu governare un territorio senza un luogo ad hoc per la burocrazia. Gli uffici importanti saranno l, e l si affronter ogni questione relativa allo Stato. Tutto questo senza mai dimenticare la storia. Il Vaticano ci che per il suo libri. Non sar pi prigioniero. E lei lo render ricco, disse Pacelli al banchiere, un cosmopolita come il Vaticano: parlava correttamente otto lingue. Esatto. Se le cose andranno come previsto, la prossima volta che ci vedremo lei vestir l'abito cardinalizio, scherz il banchiere. Nessuna delle sue predizioni si rivel errata. Quella notte pioveva in Vaticano. Pioveva acqua e pioveva storia. A volte la pioggia sa passato, non per questo presente cos cupo. Il papa non pu allontanarsi troppo dai suoi uomo che oltre all'intelligenza possedeva una qualit fondamentale per un luogo prima possibile. Parler con il segretario di Stato. Ci conti. Ha presente quando le ho

di cenere. Il cielo si squarciava e scaricava la sua ira sui religiosi che correvano a ripararsi

sotto le tettoie e i portoni degli edifici. Nel Palazzo del Laterano si stava plasmando il futuro del nuovo Stato papale. Pio XI aveva ceduto alle richieste di Mussolini concedendogli un'udienza privata prima della firma del trattato. A poca distanza dal luogo in cui, nell'anno 800, papa Leone III aveva incoronato Carlo

Magno re del Sacro Romano Impero due guardie aprirono le porte della sala in cui il Duce stava per incontrare il papa, richiudendole al suo passaggio: restarono fuori cardinali, deputati e la corte di lacch di entrambe le fazioni. Solo il cardinale Gasparri e l'arcivescovo Pacelli rimasero accanto al papa. Il Duce entr da solo nell'enorme salone. amanti, fece il suo ingresso nella sala delle udienze vestito per l'occasione. Il sarto gli aveva capelli pettinati con la brillantina lo facevano sembrare un attore di terz'ordine. Benito Mussolini, l'uomo che qualche anno prima si era vantato delle sue centotrentasei

confezionato un completo nero con righe grigie quasi invisibili e ampi risvolti. I pochi Eppure il Duce entr con passo sicuro. Contempl gli arazzi e la tappezzeria, i grandi

quadri e i mobili vetusti. E cos, questo il Vaticano, avrebbe potuto pensare con una certa commiserazione. I danni dovuti all'umidit e alla scarsa manutenzione erano evidenti: alla sola forza di volont. L'Italia un Paese profondamente cattolico, si sarebbe detto poi Mussolini, e io sar visto come una sorta di redentore, di salvatore della fede. Doveva fare in modo che il giorno successivo i giornali riportassero esattamente queste parole. Fuori pioveva ancora, e le gocce battevano sulle ampie finestre. Non c'era nessuna corona da appoggiare sul capo di Mussolini. In fondo alla sala il papa aspettava seduto sul trono indossando la tiara. In un ultimo rigurgito di orgoglio, che si era concentrato il dolore ormai rancido di almeno quattro papi prigionieri di Roma. Il in realt celava l'umiliazione di quel momento, Pio XI non si alz nemmeno in piedi: in lui suo volto non nascondeva la diffidenza verso l'uomo che era appena entrato, una diffidenza che sentiva fin dalla prima volta che aveva sentito parlare di lui sui giornali, tanto tempo prima. Quello stesso uomo che ora faceva sfoggio di penitenza e falso papa. pentimento. Quante volte aveva contemplato la menzogna sul volto degli uomini, pens il pareva di entrare nella casa in rovina di un anziano malfermo che si regge in piedi grazie

Mussolini era la perso: ificazione dell'ipocrisia. Il Duce vanz lentamente e si inginocchi di fronte al pontefice. Baci l'anello e i piedi nudi del Santo Padre, che si limit a pronunciare meccanicamente in latino: Benedicat te omnipotentis Deus Pater, Filius et Spiritus Sanctus. interlocutore, che aveva lo sguardo fisso a terra. Pio XI fece il segno della croce. I suoi occhi si posarono sulla testa calva del suo Con una lentezza studiata Mussolini si alz. La trasformazione era stata istantanea.

Achille Ratti rimase profondamente turbato: in pochi istanti era apparsa un'enorme cisti scoppiare.

sul capo del Duce. La protuberanza, rossa e umida di sudore, sembrava sul punto di

Proprio come annunciava il Libro della Rivelazione. bocca per sorridergli.

L'orrore del papa si fece sempre pi intenso. Il segno della bestia, si disse convinto. Osserv l'accenno di barba nerastra di Mussolini e per la prima volta lo vide aprire la I malvagi hanno i denti gialli e separati, pens Pio XI ricordando un detto di sua madre.

Nella superstiziosa Milano della sua infanzia, quel sorriso sarebbe stato un segno di malvagit. Il papa chiuse gli occhi cercando di distrarsi, mentre il Duce cercava di esprimere nel

suo miglior italiano il rispetto del popolo per il patriarca cattolico. Ripete popolo quattro volte nelle tre frasi che pronunci di fronte a Pio XI. Gasparri, allarmato dagli inequivocabili segnali di rifiuto del papa alla vista di

Mussolini, prese la parola e lo ringrazi a nome della Chiesa cattolica per la sua benevolenza. La sua comprensione della precaria situazione del Vaticano ci ha permesso finalmente di risolvere la "questione romana", Duce. Le saremo eternamente grati. Con quale facilit congedava scortato da due sacerdoti. Magari non stiamo davvero stringendo accordi con l'Anticristo, si disse. era di nuovo solo nel grande salone. Si alz dal trono e inizi a camminare pensieroso con Le porte si richiusero; da fuori arrivavano risate e rumori di pacche sulle spalle. Pio XI si usa l'eternit come moneta di scambio, pens Achille Ratti mentre Mussolini si

le mani intrecciate. Non riusciva a smettere di pensare alla fronte del Duce con quell'enorme cisti umida. Quegli occhi sono senza dubbio quelli di un serpente, pens. Ormai era troppo tardi per fare marcia indietro e oltre tutto non aveva alternative. L'il settembre 1929 il suo segretario di Stato avrebbe firmato a suo nome il concordato. Pio XI non sarebbe stato presente. Nogara, seduto al lato di Mussolini, avrebbe passato i documenti, mentre lo sguardo

sempre diffidente di Eugenio Pacelli sarebbe stato testimone della fine per il papato di un'epoca di privazioni. Come sempre, aveva compiuto la sua missione.

ingessata. Quel giorno indossava un vestito nero aderente che le lasciava le spalle scoperte. Lui, al contrario, era in pessime condizioni. Shoval se ne accorse subito. Dov'eri finito, Ignacio? Pensavo che non arrivassi pi. Ti avevo chiamato. Poi ti spiego. Facciamo il check-in, poi lasciami andare al bagno. Gli aeroporti sono luoghi

Gonzaga trov Shoval al banco dell'Alitalia. Era molto pi bella di suor Edith, cos

bizzarri, i veri crocevia dei mondi, pens Ignacio. Allontanandosi dal banco della compagnia dove gli fu consegnata la carta d'imbarco, e dirigendosi verso la toilette, passeggino. Dov'erano diretti? Da cosa fuggivano? Vide diversi uomini d'affari con i loro computer, una signora disperata che correva temendo di perdere l'aereo e una coppia di giovani, senza dubbio italiani, che si baciavano, felici di essersi ritrovati. Tir lo sciacquone e avvolse la pistola nella carta igienica per lasciarla nel cestino della spazzatura. Aveva gi controllato che in bagno non ci fosse nessuna telecamera. Si tolse il collarino e si rinfresc. Si comportava ancora come se lo stessero seguendo. Respir a fondo, si rivest e si bagn i capelli. Si incammin verso la sala d'aspetto, dove aveva chiesto a Shoval di attenderlo. Lei gli offr del caff nero in un bicchiere di carta. Bevi, ti far bene. Stanno gi imbarcando, andiamo? Appena l'aereo decoll la hostess di prima classe che pochi minuti prima aveva ritirato i bicchieri d'acqua torn a chiedere se volevano altro da bere. Gonzaga ordin un whisky on the rocks e Shoval dello champagne. Allora, cosa ti successo? Il gesuita raccont all'amica tutti i particolari dell'inseguimento. Li avevi mai visti prima? Il giorno in cui siamo stati dal sarto. Perch non mi hai detto niente? Dopo, li hai visti ancora? No. Ma mi hanno spaventato a morte. Volevano ricordi? Gonzaga rise. Buone notizie? Ho studiato con attenzione i segni sul collo del rettore: s ato strangolato, e poi appeso al cappio per inscenare il sui tidio. Ne sono sicura. Me lo avevi accennato anche nell'ufficio di Korth. Da cosa lo deduci? La morte avviene sempre per asfissia, ma in caso ucciderti. Significa che non ancora finita. Ti avevo detto che ci sono buone notizie, Gonzaga si imbatt in una famiglia indiana al completo, dal pi anziano al pi piccolo nel

di strangolamento il segno lasciato dalla corda circolare, mentre nell'impiccagione diagonale. Tracci un disegno nel suo taccuino per gli appunti. Siamo di fronte a qualcuno con parecchio sangue freddo e di cui, ovviamente, le

vittime hanno paura. Gi. Ci manca ancora il movente, per. E senza movente c' il crimine, ma non il criminale. Le carte di Hope sono la causa. No, Shoval. Le carte di Hope sono la prova che l'assassino, o gli assassini - perch chiss quante persone ci sono dietro questa storia vogliono far sparire. La morte dei due uomini cancella qualcosa di ancora pi grande: ci che sapevano, ci che quelle carte contengono. Ho preso qualche appunto sui documenti cifrati che stava consultando Hope. Nell'Archivio Segreto? Di solito si tratta di codici noti. Chieder a qualcuno la chiave per decifrarli e potremo leggerli. Per molti documenti dell'archivio si usano codici semplici che conosco anch'io. Ma i documenti di Hope sono cifrati con un sistema molto complesso, il "codice verde". Lo usavano solo i

membri del Sodalitium Pianum, un organismo di controspionaggio, per comunicare in privato con il papa. Allora cosa suggerisci? A chi ti rivolgeresti in Israele? A un crittologo che lavora con me, Ari Goloboff. Potremmo provare... Non abbiamo niente da appunti, cos mi porto avanti mentre siamo in volo. Accesero entrambi i loro computer. perdere. Appena arriviamo a Basilea mandagli una e-mail. Fammi trascrivere i tuoi Gonzaga e Shoval presero due camere attigue nell'hotel Les Trois Rois di Basilea, al

numero 8 di Blumenreinstrasse. Gonzaga le disse che l'avrebbe raggiunta per pranzo: quattro del pomeriggio, quindi avrebbero avuto tutta la mattina per parlare. Shoval sped l'e-mail al crittologo dandogli istruzioni dettagliate.

aveva bisogno di riposare. L'appuntamento con il suo amico banchiere era fissato per le

Ricevette alcuni dei risultati preliminari sui reperti che aveva raccolto nello studio del rettore. Senza dubbio si. trattava del lavoro di un professionista: nessun indizio, nessuna traccia di Dna. Il rettore aveva subito la frattura dello ioide, come lei stessa aveva ipotizzato Le informazioni da Israele, insomma, non aggiunsero niente di nuovo a ci che gi

esaminando il collo della vittima, ed era stato strangolato. sapeva.

pi l'aspetto di una relazione tecnica - in cui annotava ore, minuti e intere conversazioni

Come faceva sempre quando aveva un minuto libero, aggiorn il suo diario - che aveva

con precisione maniacale, quindi lo invi a un indirizzo di posta privato che non

consultava mai. Era una sorta di archivio segreto che, prima o poi, avrebbe aperto scoprendo che questo mondo sopravvive solo grazie alla menzogna. Nessuno, le ripeteva sempre suo padre, conosce la verit. Nemmeno Dio. Diede un

morso a una pesca da un vassoio di frutta che aveva trovato in camera e bevve un lungo sorso di Perrier. Mangiarono in albergo come due turisti in visita alla citt, quasi avessero dimenticato il motivo per cui erano l.

Gonzaga chiese del vino bianco. Almeno per qualche istante la conversazione usc dalla routine in cui l'avevano costretta dall'inizio delle indagini facendoli sembrare due vecchi poliziotti in un commissariato di periferia. Shoval raccont a Ignacio di quando si era trasferita a Tel Aviv al tempo della prima

intifada, per studiare medicina. Poi, come spesso capitava, finirono a parlare della una storiella.

questione ebraica. Ma quel giorno Shoval non era in vena di discorsi seri e gli raccont

al solo pensiero di come l'amica avrebbe continuato.

Sai cosa dissero i cinque ebrei pi famosi della storia? No, rispose Gonzaga ridendo Il primo, Mos, disse: "Tutto legge". Poi Ges disse: "Tutto amore". E Marx: "Tutto denaro". E il quarto, Freud, disse: "Tutto sesso". S'interruppe e bevve

un sorso di champagne gustandosi l'impazienza dell'amico. Allora Gonzaga domand: E il quinto? Il quinto, Einstein, disse: "Tutto relativo". Scoppiarono a ridere come due sorridere e bere un altro sorso. adolescenti. Shoval era davvero bella, pens Ignacio ancora una volta, guardandola Il turbamento che produce la bellezza, disse tra s. Il telefono di Shoval interruppe il Poco prima delle quattro presero un taxi per raggiungere la banca. Devono essere pi che amici, pens Shoval vedendo i due uomini salutarsi. la sua ricchezza: sapeva della sua attivit in Giordania, e una volta lo aveva consigliato nella scelta di una quipe medica per una sala operatoria. Il gesuita fece le presentazioni. Shoval mi sta aiutando nel nuovo incarico che ho Probabilmente il banchiere gestiva tutti gli investimenti di Ignacio. A lei non disturbava

suo silenzio. E il silenzio non ha mai tradito nessuno.

ricevuto dal padre generale. Come ti ho accennato al telefono, abbiamo bisogno di

informazioni su una cassetta di sicurezza al Credit Suisse. Ho gi fatto le mie ricerche, Gonzaga. Non ci porteranno molto lontano, ma forse saranno sufficienti. In effetti risulta una spedizione alla banca a nome di padre Jonathan. Hope, ma siccome non aveva un conto aperto nell'istituto, ha usato quello di un altro

sacerdote. Si tratter sicuramente di padre Korth. Ho controllato, ma la persona che ho allora? intervenne Gonzaga interrompendo l'amico.

contattato si rifiutata di rispondermi per via del segreto bancario... Cosa abbiamo, Ancora nulla. Il mio contatto ha promesso di chiedere l'autorizzazione al suo

superiore e di farmi sapere qualcosa questa sera stessa. Mi deve un grande favore che gli novit. Intanto, questo per te. Porse a Gonzaga una grossa busta e aggiunse: Spero che ti sia utile.

ha portato una commissione piuttosto sostanziosa. Ti cerco in albergo appena ho qualche

Dietrich, siamo venuti fino a Basilea perch ci dessi un nome. Questa avresti potuto anche spedirmela per posta. Devo vedere quella cassetta di sicurezza il prima possibile; molto importante. Appena si sapr chi ha accesso a quel conto potrebbero esserci altre morti, e il tuo amico del Credit Suisse rischia di essere il primo. C jm' possibile? Ne ho vanno tanto per il sottile. Hanno gi ucciso due volte, e volevano uccidere anche me prima che lasciassi Roma. Potrebbero gi essere qui, per questo devo fare in fretta. Uno pi, uno meno... Cerca di concludere entro stasera, domattina al massimo. Far il possibile, Gonzaga, ma non posso prometterti nulla. Shoval e Ignacio decisero di raggiungere a piedi il Credit Suisse per dare comunque un'occhiata. Appena arrivarono al numero uno di Sankt Alban-Graben capirono che era tropp tardi: la polizia aveva gi circondato la banca. Era successo qualcosa. Il cellulare di Gonzaga inizi a squillare con un suono particolare, o almeno cos gli sembr. Lo hanno ucciso, padre. Te l'avevo detto, Dietrich. Cosa sai? Poco. La segretaria dice che sono entrati due italiani molto alti. Non avevano un appuntamento, ma hanno insistito per aprire un conto. Da due milioni di euro. Ovviamente gli hanno aperto la porta. Ti riferisci alla porta del caveau, vero? O una metafora? No, parlo seriamente, Gonzaga. Non sono in vena di scherzare. Volevano vedere dove si trovano le cassette di sicurezza, come sono fatte, cose cos. Ma niente di tutto questo li avrebbe condotti a ci che volevano. Conoscevano gi il numero della cassetta. Quando il mio amico stato

parlato solo con te. Ti assicuro che le persone che cercano questa informazione non

trovato, ce n'era una aperta. Vuota. Non possibile. Quelle cassette si aprono solo se il

proprietario usa la propria chiave e l'addetto gira contemporaneamente la chiave principale nell'altra serratura. Come ci sono riusciti? L'hanno fatta saltare in aria. neanche senso. In quel momento videro caricare sull'ambulanza il cadavere di un uomo. L'edificio dell'Ubs, la banca di Gonzaga, opera dell'architetto Mario Botta al numero sei di Aeschenplatz, era un luogo freddo. Un'enorme scultura all'esterno le conferiva un visto che il terzo omicidio era avvenuto proprio a Basilea. Sono stato io a portare qui gli assassini, pensava Gonzaga. Ho altre informazioni, esord Dietrich. Abbiamo visto portare via il tuo amico. Un solo colpo alla fronte. Hanno usato il silenziatore e solo la quantit necessaria di plastico a far saltare la serratura. Erano esperti. Sono sicuro che sono gli stessi uomini che mi hanno inseguito con la Lancia. Due italiani alti. Non hanno nemmeno cercato di nascondere la loro identit. Ormai la ogni angolazione possibile. Sappiamo che sono venuti per quei documenti e che li hanno trovati. Forse le mie indagini finiscono qui. L'intestatario della cassetta di sicurezza un aspetto gelido che non ti abbandonava per tutto il tempo della visita. A maggior ragione, Esplosivo al plastico. Torniamo da te. Ora non ci farebbero passare, e non avrebbe

polizia li star cercando anche sotto i sassi. Le telecamere della banca li hanno ripresi da

gesuita come te. Vive a Roma. Il direttore della banca lo star informando del furto proprio in questo momento. L'assicurazione pagher la somma fissata al momento dell'apertura del conosci? Molto bene. Il vecchio ci ha preso in giro. Di cosa stai parlando? Sai conto, m? nessuno sa cos'hanno rubato. (come si chiama il sacerdote? enzo Di Luca. Lo qualcosa? mio dovere informare... Non so niente. E il tuo unico dovere verso i clienti. Non so nient'altro e tu non ci hai mai visto, intesi? Dietrich Mller annu con forza tendendo la mano nervosa a Shoval e Gonzaga. Dovevano tornare immediatamente in Vaticano. Prepararono le valigie, pagarono l'albergo e noleggiarono un'auto per raggiungere Roma pi in fretta. Erano entrambi molto nervosi. Shoval vers a Gonzaga un caff disgustoso da un thermos, e iniziarono a parlare perch lui non si addormentasse alla guida.

detto che molto complicato. All'archivio di Haifa sono conservati i documenti dello spionaggio della Seconda guerra mondiale: sicuro che l trover la chiave. Lui cosa ci guadagna? La mia amicizia, ovviamente. Poi una questione di orgoglio. Ti immagini quando dir che riuscito a decifrare il codice segreto del Sodalitium Pianum, l'agenzia di controspionaggio del papa? Le sue quotazioni come criminologo avranno un'impennata. Gli abbiamo dato tutti gli elementi per riuscire. Esatto. Forse potr dirci che cosa stiamo cercando. Enzo dovr raccontarci molte cose, Shoval. Ho chiesto al padre generale di nasconderlo. Temo per la sua vita. Non c' lui dietro tutto questo? Non ne sono sicuro. Se cos fosse, perch rischiare tanto? Avrebbe potuto prendere quei documenti senza dover uccidere nessuno. Allora perch ha detto di non sapere a che cosa stava lavorando loro ancora vivo. Per questo abbiamo bisogno di lui. E la nostra unica risorsa. Shoval accese la radio per sentire un po' di musica. Il padre generale chiese di vedere Gonzaga prima che iniziasse a interrogare padre Di

Qualche novit da Israele? Non ancora. Ari sta lavorando al codice verde. Mi ha

Hope? Le vittime ed Enzo Di Luca dovevano essere a conoscenza del segreto. Solo uno di

Luca. Shoval aveva cambiato albergo: Gonzaga la lasci alla Villa Spalletti Trivelli, vicino alla Fontana di Trevi. In un distributore alle porte di Roma si era rimessa l'abito da suora. Gonzaga entr nella casa di Borgo Santo Spirito. questioni pi delicate non fossero discusse in una stanza ma camminando. Questa volta il padre generale propose di uscire dall'edificio: il giardino era troppo pericoloso. Raggiunsero piazza San Pietro, dove si confusero tra la folla di turisti in fila per entrare nella basilica o sparsi sulla grande spianata. Il padre generale prese la parola per primo. Ci sono giorni come oggi, Ignacio, in cui mi sento soffocare. Ho bisogno di aria, spazio. Mi pu assicurare che Di Luca al sicuro? Francescoli sempre con lui, e due giovani sacerdoti controllano la porta della sua cella. Come mi ha suggerito, Di Luca in isolamento. Ora pi di prima dobbiamo fare in fretta. Lasci che le racconti una cosa, poi avr tutta la serata libera. Gonzaga si sentiva esausto. Camminando, contemplavano la cupola di San Pietro. Non c'era vento, e le stelle erano coperte dalle nuvole; persino la luna era scomparsa dal cielo. Un piccolo lampione illuminava i loro volti. Mi ha chiamato il Santo Padre. Voleva parlare di quanto successo. Sa gi tutto, grazie Il Santo Padre mi ha detto che sarebbe arrivato fino in fondo a questa storia. Poi mi ha

Una vecchia abitudine, forse inaugurata dallo stesso Sant'Ignazio, voleva che le

all'Entit. Tutto? S. Non hanno mai creduto all'infarto di Hope, n al suicidio di Korth.

chiesto di lei. Sa che sono qui? Lo ha informato il sottosegretario di Stato. Il pontefice stato molto chiaro, Ignacio. "Voglio Gonzaga fuori da tutto questo. Agita troppo le acque e si lascia alle spalle troppi scandali. In questo momento non ci possiamo assolutamente permettere un terremoto in Vaticano." Cos mi ha detto. E lei gli ha offerto la mia testa, immagino... Siamo gesuiti: nostro dovere ubbidire al papa. questa la nostra unica ragion d'essere. Mi lasci continuare, padre. D'accordo. Ma dobbiamo essere molto cauti. Ho detto al papa che lei ringrazio, padre. Non mi ringrazi. Piuttosto mi trovi delle risposte. E tutto quello che voglio da lei. Ritornarono verso la casa. Lei crede che Di Luca sia coinvolto? chiese all'improvviso il padre generale. No, padre. Ma so che mi ha mentito. Ha detto di non essere a conoscenza delle attivit di Hope, poi ho scoperto che Korth aveva spedito i documenti - sicuramente le carte perdute di padre Jonathan - a una cassetta di sicurezza intestata proprio a Di Luca. Le sue parole mi sollevano. Padre Arrupe gli era molto legato: prima di morire mi aveva non sono riuscito a portare a termine l'incarico: lei un ribelle molto particolare. In che di fede. l'unica cosa che mi tiene in piedi. Un'ultima domanda, Gonzaga. Crede che ci saranno altre morti? Temo di s, padre. Chiunque si trover vicino a quelle carte pagher la sua audacia, a meno di non riuscire a svelare il segreto. Padre Enzo Di Luca era avvilito. Subito dopo essere stato informato del furto alla banca era stato incarcerato senza motivo. Sei stato tu a ordinarlo, Ignacio, vero? Non prenderla cos. solo una misura preventiva, per proteggerti. Tu sei il prossimo della lista, lo capisci? Io? E perch? Non continuare a fingere. Non ha senso, e non far che renderti pi vulnerabile. Mi avevi assicurato di non sapere che cosa faceva Hope nell'Archivio Segreto e ora scopro che chiesto di occuparmi anche di padre Enzo, oltre che di lei, Gonzaga. Solo che nel suo caso senso, padre? Perch un vero ribelle non obbedisce mai. Lei s. Mi resta ancora un po'

si trova a Roma per altri motivi, e che ero stato io a chiederle di seguire le indagini. La

invece ci sei dentro fino al collo. Perch mi hai mentito? Diciamo che era per proteggerti. Nessuno pu proteggere una persona che, per ordini superiori, costretto ad affondare nello sterco. Io non ti ho mentito, ti ho detto subito perch sono venuto a Roma. Non ce n'era bisogno: tutto il mondo sa cosa fai. Altrimenti perch saresti tornato,

Gonzaga? D'accordo, basta con i rimproveri. Cosa c'era nella busta che ti ha mandato Korth a Basilea? Non l'ha mandata a me. Io gli ho solo suggerito un luogo sicuro in cui custodirla. Non so che cosa contenga. Menti di nuovo, e non ne capisco il motivo.

Erano note, appunti sparsi. Niente di particolare. Be', quegli "appunti sparsi" hanno carte non ti crederanno quando gli dirai che non sai niente. Saranno molto pi persuasivi

causato la morte di tre persone, Enzo. E tu sarai il prossimo. Gli uomini che hanno preso le di me. E pi veloci. Qualcosa mi fa pensare che hanno poco tempo. la fretta, Enzo, lunica cosa che potrebbe portarli a commettere un errore. Hope era molto riservato, ma questo lo sai gi. Appena ha capito cosa gli aveva chiesto di fare la curia, si confidato con il suo maestro, Korth. Voleva che rimanesse una traccia di quello che aveva scoperto prima che cancellassero ogni cosa. E cosa aveva scoperto? Sai cos' il codice verde? Certo, il linguaggio cifrato attraverso cui comunicavano il papa e le sue spie. Le sue controspie, vorrai dire. Era usato dal temibile So-dahtmm Pianum. In pochi sanno decifrarlo, ma Hope c'era riuscito. Non pu essere stato ucciso solo

per questo. Lo stavano usando, Gonzaga. Questo mi ha detto. Volevano che raccogliesse C' solo una cosa da fare con il passato: lasciarlo dov'. Mi stai dicendo che gli hanno insegnato quel codice, o hanno fatto in modo che scoprisse da solo la chiave per decifrarlo, qualcuno? Esatto. Ma io non so chi sia questa persona, non ha voluto dirmelo. Era gi solo di nascondere i documenti, o di seppellirli. "Se muoio, questo segreto deve morire con me", diceva. Perch non li ha bruciati, allora? E io che ne so? Magari voleva che li trovassero. Ho paura per te, Enzo. Non

tutti i documenti compromettenti per il passato di qualcuno... Io l'avevo avvertito, Ignacio.

perch poi desse a quella gente una serie di carte che avrebbero infangato la memoria di abbastanza rischioso per lui. Non ne ha rivelato l'identit nemmeno a Korth; gli ha chiesto

potresti andartene da Roma, sparire per qualche tempo? Dove potrei andare alla mia et, Gonzaga? Se qualcuno vuole uccidermi, mi farebbe solo un favore. Sono troppo debole per togliermi la vita, ma ormai non ho pi niente da fare qui. Vegeto, faccio pena. Smettila di dire sciocchezze. Chieder al padre generale di trovarti un posto sicuro. Ci penso io. Non credo che ci riuscirai. Gira voce che il papa in persona ha chiesto che tu stia fuori da vero? Non posso dirti che stato lui a ordinare gli omicidi. Non oserei mai. questa storia. Sa quanto sei testardo e che non ti darai per vinto. lui che ha paura, Ma i suoi uomini s: ci sono loro dietro a tutto questo. La mattina successiva Shoval

aspettava Gonzaga con ansia. Si erano dati appuntamento per colazione per aggiornarsi indagini impediva loro un rapporto pi intimo. Gonzaga sentiva di desiderarla, e mai come in quel momento avrebbe voluto non aver mai preso i voti. Qualcosa di nuovo? chiese lui distante dopo averla baciata sulla guancia.

con le ultime novit sulle indagini. Il linguaggio asettico cui erano costretti dall'inizio delle

Shoval avvert la sua freddezza. Forse. Un amico che ha avuto informazioni dalla Svizzera mi ha detto che il proiettile che ha ucciso il banchiere molto particolare. Perch? Quel tipo di pallottole fuori produzione dalla Seconda guerra mondiale. La fabbrica era di propriet del Vaticano o, forn le munizioni a Mussolini per la guerra d'Etiopia. quantomeno, il Vaticano ne possedeva la maggioranza delle azioni. E la stessa impresa che Ne sei sicura? Assolutamente, Ignacio. La pistola e il proiettile sono molto vecchi. E

stato qualcuno di voi. Non mi convince. A meno che non si tratti di un altro messaggio. Non ingaggi un killer per armarlo con una pistola cos antiquata. C' sotto qualcosa di ancora pi oscuro: i responsabili volevano che qualcun altro rimanesse coinvolto. Cosa dicono i tuoi colleghi gli chiese lei. Gonzaga non aveva ancora toccato cibo. Le rifer allora quello che gli aveva raccontato Enzo Di Luca. Pietro Francescoli inizi a indagare per conto suo. Non aveva informato il padre generale in proposito, per non disturbarlo. Se le chiavi del suo superiore potevano aprire porte a Gonzaga, perch non usarle lui stesso? le carte su cui lavorava Hope. Quella mattina entr nell'Archivio Segreto e chiese, come gi aveva fatto la sua nemesi, Erano scritte in un linguaggio cifrato. Per quella strada non sarebbe andato molto Sa per caso di cosa si occupava padre Hope? gli chiese. L'ho gi detto: di faccende poco chiare di cui nessuno dovrebbe interessarsi o, quantomeno, nessuno che non abbia il permesso di farlo. Sta insinuando che Hope consultava quelle carte senza l'autorizzazione del papa? Il papa un sovrano temporale, padre. Mi riferisco a poteri davvero eterni, rispose il bibliotecario, sempre pi irritante. Parli chiaramente, padre. Dubitiamo che Hope sia morto per cause naturali. Almeno la verit a muoverla. Ma lei cos ingenuo, Francescoli, persino troppo per la sua et. I gesuiti l'hanno protetta anzi, viziata, eccessivamente. Basta girarci intorno. Non sono venuto a confessarmi. Invece non le scherz il bibliotecario. farebbe male confessarsi qualche volta. Potrebbe liberarsi dal peso di molte umiliazioni,

avanti. Prov con il padre bibliotecario, proprio come aveva fatto Gonzaga.

qualcuno di particolarmente suscettibile. Hope stato mandato qui: nessuno potrebbe entrare senza il permesso del papa o di uno dei suoi uomini di fiducia. Qual era il suo compito? Non ne ho idea. L'unica cosa che posso dirle che il contenuto di questi documenti non piaciuto a nessuno. Oltretutto, padre, lei sar forse l'ultimo a vederli. Mi era stato chiesto di portarli nella Riserva, poi il papa ha deciso che li avrebbe custoditi nella sua cassaforte personale. Quindi d'ora in poi potr vederli solo con il permesso del

Chi stato? A chi ha pestato i piedi Hope? Lo vede? Non si tratta di pestare i piedi a

pontefice? Le consiglio di aspettare che sia il padre generale a chiederglielo. Lei non fatto per queste cose. Per il suo bene, non smuova troppo le acque.

Citt del Vaticano, 1930 Abbiamo bisogno di uomini di fiducia, cardinale Pacelli. Non possiamo cedere il controllo delle nostre imprese a sconosciuti. Prestanome, Bernardino. Non uomini di fiducia. Diciamo le cose come stanno. Gli ultimi mesi erano stati pieni di buone notizie. Il papa aveva richiamato d'urgenza a Roma Eugenio Pacelli nell'ottobre dell'anno precedente chiedendogli di abbandonare la nunziatura; un mese dopo lo aveva nominato cardinale e, durante una riunione privata, gli aveva offerto la segreteria di Stato al posto di Gasparri. per ottenere l'incarico. Al pontefice aveva domandato: Santo Padre, sono preoccupato per la salute del cardinale Gasparri. Gli ha gi dato la notizia? stato lui a fare il suo nome, Pacelli, anche se non era necessario. Gli ultimi colloqui fra i tre uomini erano stati tranquilli, qualcosa che portasse un reale beneficio al Vaticano: in questo era instancabile. Gasparri nonostante Pacelli si annoiasse enormemente. Preferiva occupare il proprio tempo in avrebbe presto compiuto ottant'anni e l'artrite lo aveva piegato al punto da costringerlo a guardare solo a terra. Eugenio Pacelli, invece, magro e asciutto, guardava dritto in faccia tratto curioso di un uomo che cercava di simulare la distanza di un mistico. uomini di fiducia della curia. gli uomini con i suoi occhi azzurri, freddi come lame. Erano la sua arma preferita, l'unico Ora Nogara chiedeva, o meglio, pregava il nuovo cardinale segretario di scegliere solo Oltre a mio fratello, disse Pacelli, da ora pu contare sui miei tre nipoti. Hanno tutta

Lo stesso Pacelli non si aspettava tanto in cos poco tempo, nonostante avesse lavorato sodo

la mia stima e sanno come muoversi nei circoli dell'economia e della politica. Buona idea. Organizziamo una cena insieme quanto prima. Lei un vero mago, Nogara. Il

mondo sta collassando, la Borsa di New York ha fatto crac, come dicono gli esperti, ma lei ovunque. Il dono di Dio: l'onnipresenza. Nogara sorrise. Qualcosa in quell'ebreo continua a portare nuovo capitale in Vaticano. l'arte di diversificare, di essere

convertito continuava ad attrarre Pacelli. Forse erano l'abito ricercato, quasi una tonaca da malvagio. Anche il Santo Padre se n'era accorto: Pare che sia affiorato un giorno dal lago di Como. Gli uomini come Nogara non hanno mai avuto un'infanzia, diceva.

laico, oppure i suoi modi affettati. Chiss. Bernardino Nogara aveva qualcosa dell'angelo

apparteneva. Non solo. I riti cattolici erano diventati per il banchiere una sorta di ossessione: a met pomeriggio poteva interrompere una riunione per pregare, come un

Certo, come immaginare Bernardino da piccolo? La felicit dell'innocenza non gli

fedele islamico che si inginocchia in direzione della Mecca a ore prestabilite. Tutte le notti, aveva rivelato suor Pasqualina a Pacelli con ammirazione, recitava il rosario a voce alta.

peccato molto grave che ora cerca di espiare, come se si strofinasse la pelle per lavare via lo sporco, continuava l'assistente di Pacelli, che gli era accanto fin da quando il cardinale rappresentava il Vaticano nella Repubblica di Weimar. Suor Pasqualina lo aveva sempre servito come una madre devota, senza chiedere niente per s salvo il silenzio. Nogara interruppe i pensieri del cardinale. A che ora ha appuntamento con Herr Bruning? Pacelli non rispose subito - una spia esperta diffida sempre di chi sa qualcosa che non gli stata comunicata direttamente - poi si ricompose.

molto religioso, un vero penitente. Ma qualcosa mi dice che deve aver commesso un

di Stato. Il cardinale sottoline queste ultime parole con un tono di rimprovero.

Tra un'ora, Bernardino. Posso sapere come ha avuto notizia dell'incontro? un segreto Siamo entrambi amici di padre Kaas. Prenderemo un caff insieme durante la sua

riunione con il nuovo cancelliere tedesco. Dunque a conoscenza del motivo del nostro incontro. Posso intuirlo, Pacelli. E sono d'accordo: necessario frenare l'avanzata del o prendere l'iniziativa e raggiungere un accordo con il nazionalsocialismo. Ho lavorato quasi due anni per questo, e ora mi si presenta l'opportunit. Faccia attenzione. Legga questo editoriale del "Der gerade Weg". La retta via. Pacelli conosceva quel giornale leggere l'articolo. Nazionalsocialismo significa avversione verso i Paesi vicini, dispotismo nelle questioni interne, guerra civile, guerra mondiale. Nazionalsocialismo significa menzogna, odio, fratricidio e miseria. Le parole di Adolf Hitler sono un cumulo di bugie. Sono tutti caduti vittime delle frustrazioni di un uomo Tuttavia, per troppo tempo noi cattolici abbiamo affermato il nostro odio per Hitler e per le sue idee. Ora tempo di riavvicinarsi a lui e alla sua gente. Il papa approva? Il Santo Padre mi ha chiesto di occuparmi personalmente della questione, e far il possibile per arrivare a un accordo simile a quello firmato con Mussolini. Hitler salir al potere con noi o senza di noi, e a quel punto decider chi gli stato amico e chi nemico: per questo preferisco avvicinarmi a lui ora. Che Dio l'assista! Padre Ludwig Kaas, il rappresentante ossessionato dal potere. Svegliatevi! Detesto le prediche, ma non ha tutti i torti, Nogara. comunismo, costi quel che costi. Il Centro Cattolico pu fare finta di niente e arrendersi,

cattolico: i suoi toni incendiari lo irritavano profondamente. Tuttavia ascolt il banchiere

dei cattolici e del loro partito al Reichstag, fece le presentazioni e lasci soli i due uomini nello studio del nuovo segretario di Stato. Eugenio Pacelli aveva il dono particolare di saper leggere nelle persone, mettendole a

nudo. Alcuni vedevano nei suoi occhi minacciosi un segno di santit, altri di una natura

demoniaca. All'inizio di ogni conversazione lasciava sempre che fosse l'interlocutore a parlare per primo; sembrava persino indifferente, quasi che non stesse ascoltando. Poi, quando il monologo iniziava a farsi ripetitivo, graffiava con la sua ironia. Dunque, Herr Briining, disposto a negoziare con noi, o questa solo una visita di cortesia? Un po' troppi segreti e giri di parole se voleva soltanto fare una gita a Roma. Ha gi avuto modo di vedere il Colosseo? Capisco la sua impazienza, cardinale. Intendevo solo metterla al corrente della

situazione nel Reich. Crede davvero che non la conosca? Smettiamola di tergiversare, Brning. Lei un uomo molto occupato e io ho bisogno di tempo per gestire le questioni terrene e celesti allo stesso tempo. Mi d la sua parola? Briining non era certo l'ultimo arrivato. La mia parola su che cosa, cardinale? Non mi ha nemmeno spiegato perch dovremmo raggiungere un accordo. Lei sa che siamo fedeli servitori di Sua Santit, e che siamo

desiderosi di collaborare. Allora arriviamo al punto. Beva il suo caff: si sta raffreddando. Ancora una volta una pausa studiata, giusto il tempo necessario per capire se l'uomo di fronte a lui aveva abboccato all'amo e stava dalla sua parte o se fosse continu. necessario blandirlo ncora un po'. Heinrich Briining sembrava una preda facile, cos Hitler non Bismarck. Non ci sar una persecuzione simile al Kulturkampf del 1870.

Io e lei lottiamo dalla stessa parte, Briining. Ha letto il Mein Kampf? Pacelli indic il libro che aveva strategicamente preparato sulla scrivania. Il cancelliere tedesco annu, ma non si sbilanci a esprimere un opinione. Tutti i tedeschi l'hanno letto, cardinale. Per dissentire o essere d'accordo, ma l'hanno

letto. Hitler propone una distinzione netta tra politica e religione, e questo gioca a nostro favore. Abbiamo bisogno di un governo che prenda in mano la situazione. Nessuno vuole un'altra misera Weimar. Su questo ha ragione, cardinale. Per insisto: non vedo come sia possibile stringere un patto con i nazionalsocialisti. Ha studiato con attenzione Adolf Hitler, Briining? Sicuramente non quanto lei, ma so che stato educato da buon cattolico austriaco.

Non solo. Da alcune informazioni confidenziali ho saputo che oltre ad aver studiato in un giovent. In Austria, chiunque prima o poi desidera prendere i voti. Hitler un uomo

istituto di religiosi, in giovent desiderava prendere i voti. Appunto, cardinale, in presuntuoso, forse perch piccolo di statura. Da lui vengono solo deliri e affronti. arrabbiato con il mondo intero. Per un politico. Sa che deve negoziare se un giorno vorr essere qualcosa di pi del nemico di tutti. maturato. Dobbiamo concedergli il beneficio del dubbio. Cosa suggerisce dunque? Una cosa molto semplice: che Adolf Sarebbe interpretato come un sintomo di debolezza, una concessione. Il vero sintomo della sua debolezza, come di molti miei colleghi in Germania, l'ostinazione. Preferite che i socialisti ottengano la maggioranza al Reichstag? Se cos, stanno per riuscirci, e allora che il Signore abbia piet di voi. Pacelli aveva alzato la voce: quella che all'inizio suonava come una supplica, di colpo si trasform in un rimprovero. Il cardinale pass alla carica, impartendo ordini all'uomo che vedeva l per la prima volta. Se lei non collabora, diversamente. Lei sa che senza il partito non avremo l'appoggio sufficiente per governare. Il nostro esecutivo fragile, e l'alleanza tra socialisti e cattolici fondamentale. tempo di cambiare gli amici. Non mi lascia alternativa, cardinale. Non esiste alternativa, Herr Brning. Non si Brning, chieder a padre Kaas di lasciare la guida del Centro Cattolico. Non potr fare Hitler abbia un ruolo importante nel suo nuovo gabinetto, cancelliere. E inammissibile.

tratta di ci che vuole il papa, ma di ci che richiedono i tempi. La Chiesa cattolica tedesca ha proibito ai membri del Partito nazista di partecipare ai riti e alle messe. Non le sembra un po' tardi per tentare una riconciliazione? Non mai troppo tardi. Il che riusc ad aggiungere fu: Forse il Vaticano ce la far grazie a Hitler. cancelliere sospir e fin il suo caff, ormai freddo quanto la conversazione. L'unica cosa Confidiamo nel Signore, Brning. Lei sa meglio di me perch le cose accadono.

Prendiamo questi tempi difficili come una prova di forza: ne usciremo a testa alta, glielo

assicuro. Padre Kaas e Nogara aspettavano fuori dallo studio di Pacelli. Heinrich Briining a vuoto. Non so come potr soddisfare le sue richieste. Kaas sapeva a cosa Brning si riferiva: il cardinale lo aveva gi messo al corrente di

salut il banchiere che aveva salvato la Reichsbank e al sacerdote disse: Pacelli non parla

ogni cosa. Per tutto il viaggio di ritorno cerc di convincere il cancelliere che il cardinale Eugenio Pacelli aveva ragione: Hitler poteva essere controllato meglio da dentro il governo che all'opposizione. Nogara si conged da Kaas e Brning sulla scalinata del Palazzo del Laterano e torn da

Pacelli. Si aspettava di trovarlo contrariato, invece il cardinale era al settimo cielo. Abbiamo fatto un grande passo avanti, Bernardino. Ormai solo questione di tempo. Baster fare un po' di pressione sui nostri amici. Spero che Kaas le abbia fatto capire che ci aiuter. Ludwig sar fondamentale, cardinale. convinto quanto lei, e ha usato quasi le sue stesse parole: solo una questione di tempo. I tedeschi si sentono umiliati. Non sopportano di aver perso la guerra e sono stremati dalle penose condizioni economiche cui li ha costretti la pace. Sbaglieremmo a continuare a sostenere la divisione: finiranno per

uccidersi l'un l'altro. Magari Hitler porter la Germania alla riconciliazione. Per prima cosa dobbiamo lasciargli mano libera. Pi tempo passa a urlare per le strade senza poter mettere in atto le sue idee, pi sar come una preda ferita: estremamente pericoloso. La sua forza viene dall'ira. l'unica cosa che mi rende diffidente nei suoi confronti. I vescovi furore ti d gloria", dicono i Salmi.

cattolici hanno condannato il nuovo paganesimo che predica. "L'uomo colpito dal tuo

passeggiano conversando, avrebbe potuto pensare qualcuno vedendoli. Due vecchi amici che chiacchierano, avrebbero detto altri osservandoli da vicino. Non hai bisogno di un medico forense, Ignacio. Ti serve un avvocato, disse Shoval. comunicargli una brutta notizia: nella tasca del banchiere assassinato era stata trovata una lettera indirizzata a lui. Il capo della Guardia Svizzera ne aveva ottenuta una copia che, attraverso il papa, era arrivata nelle mani del padre generale. La lettera era simile ai messaggi rinvenuti sul luogo dei precedenti omicidi. Chiunque Qualche ora prima il padre generale aveva chiesto di vedere Gonzaga con urgenza per

Erano insieme davanti al Colosseo, protetti dalla notte. Un sacerdote e una suora che

l'aveva scritta voleva che fosse chiaro che le tre morti erano collegate, e cercava inoltre di del papa di sollevare Ignacio dalle indagini.

coinvolgere Gonzaga nelle proprie trame. Soprattutto, il responsabile sapeva della volont Padre Ignacio Gonzaga, non si possono servire due padroni. Odier l'uno e amer

l'altro; stimer uno e disprezzer l'altro. Non si pu servire Dio e il denaro. no Nessuna firma, come negli altri casi. Sulla busta, proprio sopra il nome del destinatario, c'era un cerchio perfetto disegnato con l'inchiostro nero dentro il quale era stato attaccato un pezzo di stoffa anch'essa nera. Alcuni esperti stanno esaminando la lettera, Ignacio. Qualcosa verr fuori. Shoval, questo messaggio per me. Per qualche motivo vogliono tirarmi in ballo. Le analisi serviranno solo a confermare, com' successo con il proiettile, che si tratta di qualcuno interno alla curia. O almeno di qualcuno che vuole far ricadere la responsabilit degli omicidi sul Vaticano. Ne dubiti ancora? Non so che cosa pensare. Cosa ti dice il tuo intuito? Come mai il vecchio segugio di Arrupe si arrende cos presto? L'intuito mi porta su una strada impervia, in un labirinto. Non vorrei nemmeno pronunciare questo nome, ma non posso evitarlo. Credo che tutto questo abbia a che fare con l'Ordine Nero. Ci sono loro dietro questa carneficina. Cos' l'Ordine Nero? Chi ne fa parte? Gonzaga era turbato. una lunga storia, una lunga e brutta storia. Si tratta di un gruppo infiltrato nelle alte sfere lei Vaticano fin dal XVII secolo, all'epoca di Innocenzo X. Raccontami la tua teoria cospiratoria. Ogni cosa porta a loro... Continua, ti ascolto. Non ti interrompo pi. La vedova Olimpia Maidalchini stata forse la donna pi potente nella storia del papato. Era la cognata di Giovanni Battista Pamphili, poi papa Innocenzo X. Le comunicazioni tra lei e il papa avvenivano tramite il figlio maggiore di Olimpia, Camillo, nominato cardinale da Innocenzo, finch non lasci l'abito per sposarsi. Fu Olimpia a

raccoman dare il cardinale Panciroli alla carica i segretario di Stato. Da quel giorno si

pu dire che assistette a tutte le udienze e controll tutte le risorse del Vaticano. Olimpia odiava il cardinale Mazzarino, e quando la regina Anna d'Austria lo nomin capo del Consiglio di reggenza approfittando della sua vicinanza a Richelieu, la nobilt francese si undici spie addestrate da lei. L'Ordine Nero. Esatto. Olimpia aveva scelto gli uomini personalmente: dovevano essere undici sacerdoti spietati disposti a obbedirle ciecamente. ribell di fronte allo stesso Innocenzo X, e la Maidalchini si present con un gruppo di

L'odio verso Mazzarino era giustificato? Da anni Olimpia manovrava la Santa Alleanza a suo piacimento, eppure Mazzarino era riuscito a infiltrarvi le sue spie. Innocenzo X le diede carta bianca per scovare gli infiltrati? S. Come avrai capito, l'Ordine Nero non che un antenato del Sodalitium Pianum: un organo di controspionaggio. Di fronte a un agente di Mazzarino, i membri dell'Ordine Nero non avevano piet e lo uccidevano a eletti. Per avevano una sorta di marchio: un pezzo di stoffa nera con due strisce rosse. sangue freddo. La loro identit era segreta? S, nessuno sapeva chi fossero gli undici Lo stesso simbolo che stato trovato sul luogo di due dei tre nostri omicidi. Non ti avevo detto nulla riguardo alla tela nera perch non volevo essere il primo a parlarne. Nessuno lo fa. Per paura. Ora per ne sono sicuro: si tratta dell'Ordine Nero. Alcuni degli assassini con cui avremo a che fare, temo, saranno mercenari; altri, fanatici senza scrupoli che obbediscono semplicemente agli ordini. Non so se mi terrorizza di pi scoprire che quella saremo noi a condurre le indagini. Sempre che il papa ti permetta di continuare. Questa Olimpia: gli uomini dell'Ordine Nero erano molto potenti; il loro obiettivo a quel tempo era in realt uno solo: trovare Alberto Mercati, un semplice sacerdote che era stato destinato alla segreteria di Stato come esperto in questioni francesi. Ogni documento Mazzarino. Un complicato sistema di posta. Tutto complicato in Vaticano, come avrai visto anche tu. Per Mercati era molto abile e sapeva che l'Ordine Nero gli stava alle portavano un sigillo pontificio in argento su cui era raffigurata una donna vestita con la calcagna; per questo lasciava falsi indizi per depistare gli assassini. Gli undici uomini tonaca, con una croce in una mano e la spada nell'altra. Il ritratto della loro protettrice. Precisamente. Mercati per era introvabile. Una talpa abilissima. Dunque l'Ordine Nero nominarlo. Nonostante Alessandro VII abbia soppresso l'Ordine nel 1648, esistono prove esisterebbe ancora da tutto questo tempo? Qualcuno pensa di s, anche se nessuno osa sufficienti per dire che nel 1670 il gruppo si fosse ricostituito. Un altro potente segretario di Stato se ne serv di nuovo. Poi di loro si sono perse le traccie. Finora. Solo per curiosit, setta esiste ancora, o che tu abbia usato l'espressione "nostri omicidi". Lo sono finch lettera lo obbligher a ripensarci, non temere. Ma non avevo finito con la storia di

papale che gli passava tra le mani veniva subito trascritto e inviato in segreto a

Ignacio, cosa ne stato di Mercati? Fu trovato impiccato a una trave di casa sua: nella

bocca gli era stato infilato un pezzo di stoffa nera. I metodi di esecuzione si assomigliano molto. Vorrei sapere quale sar la prossima mossa, ma con quello che abbiamo in mano dell'Ordine Nero, disse lei sospirando. Ci basterebbe conoscerne uno, Shoval, e gli altri cadrebbero subito dopo! Squill un cellulare. Entrambi guardarono il proprio: era quello di Ignacio. La chiamata veniva dal padre generale in persona: non aveva bisogno della mediazione di Francescoli per comunicare che il Santo Padre desiderava che Ignacio continuasse le indagini. Abbiamo bisogno di qualche risposta, disse a Gonzaga. Forse, padre generale, ci riuscirei se avessi pi piste. Pu domandare a Francescoli di impossibile prevederla. Io invece vorrei sapere chi sono i nuovi undici membri

fare in modo che mi aprano di nuovo la Riserva? Certo, ma non trover niente, Gonzaga.

I documenti sui quali lavorava Hope sono stati trasferiti. Ora si trovano nella cassaforte del papa, classificati come Secretum sancti off idi. Ma io ne ho assolutamente bisogno. Vedr quello che posso fare, per non le prometto nulla. Sua Santit ha deciso che cifrati. Me l'ha gi detto. Intanto provi con un'altra strada. Lo sto facendo, padre.

saranno i segreti del suo papato. Li ho avuti a disposizione per appena due ore ed erano Gonzaga camminava per Roma. Era molto confuso. Non sapeva nulla, n sapeva pi come rivolgersi alla sua amica: chi aveva di fronte? La Shoval di sempre o la meravigliosa sorella Edith che lui stesso aveva inventato?

telefonata del padre generale: le era bastato ascoltare le risposte di Gonzaga per capire. Hai paura, Ignacio? si azzard infine a domandare.

Lei lo guard come se ne intuisse i pensieri. Non gli aveva chiesto niente della

Non lo so, Shoval. Sono giorni che ho le idee poco chiare. Nemmeno il cielo, cos misterioso, avrebbe potuto consolarlo. Francescoli lo cerc la mattina molto presto. Gonzaga fu svegliato da un battere di nocche. In qualche modo riusc a rispondere: Avanti! e accese la lampada sul comodino. Ti ho svegliato? gli chiese il segretario, mentre Ignacio si stiracchiava sedendosi sul letto. Francescoli avvicin una sedia e, come se temesse che qualcuno potesse sentirlo, inizi a parlare a bassa voce. Cos'hai trovato nell'Archivio Segreto? Poco. O meglio, tanto, ma

non ho avuto tempo di tornarci. Il padre generale mi ha detto che hanno chiuso tutto nella

cassaforte del papa. Al momento posso contare solo su alcune congetture. Cosa c'era scritto su quelle carte? Cosa si ritrovato Hope tra le mani? Se jreti di spionaggio. Di alto livello: lettere inviate al papa e ifrate con il codice verde. Ho trascritto qualcosa su un taccuino. Sei riuscito a decifrarlo? No, ma ci sto lavorando. O meglio, ci starei

lavorando se non fosse che qualcuno mi ha inseguito, che c' stato un altro omicidio, e che sono dovuto tornare a Roma. Gonzaga non poteva rivelare a Francescoli che Shoval aveva mandato in Israele una copia dei suoi appunti. Era troppo rischioso. Qualche sospettato, a parte padre Di Luca? Di Luca non un sospettato. Ho chiesto che fosse messo in isolamento per proteggerlo. A proposito, lo hanno gi trasferito? No, rifiuta di andarsene. Dice che non uscir dalla sua stanza, che non lascer mai questa casa fino alla morte. Va bene, allora. C' un modo perch sia al sicuro? Ho chiesto a due studenti di teologia della Gregoriana che si notte. Chi dorme nella stanza accanto? Un sacerdote irlandese, Anthony Shannon. In occupino di lui. Gli fanno compagnia, chiacchierano. Si danno i turni. Il problema la che rapporti con Di Luca? Non credo che abbiano ancora fatto amicizia: Shannon arrivato soltanto da due mesi. Insegner qui per un anno poi torner a Dublino. Allora D'accordo? Va bene. Non sai quanto vorrei che le cose tornassero alla normalit. Detesto questo clima di angoscia. Non far male un po' di movimento al vecchio Francescoli, scherz Gonzaga. Ormai il tuo corpo troppo abituato all'ozio. Non hai mai sentito il bisogno di appendere l'abito? Non capisco da dove ti viene questa domanda, Ignacio. Posso risponderti con sincerit di no: sono nato gesuita e morir gesuita. Mio padre ha avuto una vita piena di frustrazioni perch non aveva preso i voti. Era... Come posso dire? Un sacerdote mancato. Io sono cresciuto tra membri dell'ordine: fa' in modo che domattina mi spostino accanto a Enzo, e dai la mia stanza a Shannon.

mangiavano a casa nostra, venivano con noi in vacanza... Studiavo con loro. Se non figli di un gesuita mancato?

sbaglio hai due fratelli e nessuno di loro prete. Come pu nascere gesuita uno solo dei Non proprio cos. Diciamo che a me non mai importato molto del mondo esterno.

E questo che mondo ? Gonzaga continuava a incalzarlo solo perch non voleva essere il primo a mollare la presa. L'unico di cui mi importa e, ti ripeto, desidero che torni alla normalit. Comunque, non volevo interrompere il tuo sonno per parlare della mia famiglia, ma per avvertirti.

Di cosa? Riguarda la tua amica, la suora. Ieri ho sentito il padre generale chiedere informazioni su di lei in Israele. Dove l'hai conosciuta? A te cosa interessa? Non sar un altro qui a voler appendere l'abito, Ignacio? Suor Edith merita tutto il nostro rispetto. questo stette al gioco. Scusami, volevo solo dirtelo. Quando il padre generale si interessa di qualcuno, significa che c' qualcosa che non va. E non sbaglia mai. Io so chi suor Edith, ed pi argomento. Abbiamo cercato di sbarazzarcene. Purtroppo a Roma non sono efficienti quanto in Vaticano. La convivenza con la polizia italiana non mai facile. Sei riuscito a scoprire qualcosa del numero di targa della Lancia che ti ho dato? L'auto stata rubata in Sicilia due mesi fa. Buonanotte, Ignacio. Francescoli se ne and lasciando Gonzaga con un pessimo sapore in bocca; tent di liberarsene bevendo un po' d'acqua. Aveva la sensazione di essere osservato, Perch il padre generale si era messo a indagare su Shoval? Avrebbe fatto meglio a occuparsi degli omicidi all'interno del suo ordine. L'unica consolazione era l'austerit della sua stanza e della sua vita. Era stato lui a sceglierla. Aveva fatto voto di povert, e ci credeva fermamente. Il suo conto in banca era solo una protezione, e lo usava soprattutto per aiutare gli altri. A lui bastava quella camera modesta, qualche libro, tre cambi di biancheria. Era come se tutto avesse sempre un che di provvisorio, di effimero. Chi possiede molto, un giorno finir divorato dalle sue stesse ricchezze, si ripeteva sempre. Ora si trovava in una stanza nuova con pochissime cose a fargli sentire che era davvero sua. I soldi erano sempre stati un impaccio: la sua povert - una pura messinscena, come quella della stanza - gli permetteva di respirare. Pens a Shoval, al vestito nero senza maniche che indossava durante il viaggio a Basilea. La vedeva sorridere. Una frase delle Scritture lo riport alla realt: Poi la concupiscenza concepisce e genera il peccato, e il peccato, quand' consumato, produce la morte. Riusc a riaddormentarsi a fatica. il codice verde. Cos pi o meno diceva il messaggio che Gonzaga ricevette appena riaccese il cellulare. L'amico crittologo di Shoval aveva spedito alcuni dei risultati del suo sforzo di decifrare che sufficiente. Cosa ne hai fatto della mia Fiat? domand Gonzaga provando a cambiare Gonzaga non riusc a capire se Francescoli avesse scoperto la vera identit di Shoval, per

torn con prepotenza. Doveva cancellarla o smettere di lottare contro di essa. Ma finch avessero lavorato insieme non poteva fare altro che liberarsene. Shoval lo aspettava all'hotel Villa Spalletti Trivelli leggendo L'Osservatore Romano. La tua non propriamente una stampa libera, scherz lei. Se cercavi l'autonomia di pensiero, hai scelto male. No, al contrario: volevo capire cosa pu avere a che fare ci che Ari ha scoperto in quelle carte con l'attualit. Una pista, almeno. Prima fammi prendere un caff. Ho dormito malissimo. Poi mi racconti, va bene? La salut con freddezza e si sedette di fronte a lei. Shoval ripieg il giornale. E sorella Edith? chiese Ignacio dopo aver finito la prima tazza di caff. Un cameriere gliene serv un'altra.

Si diedero appuntamento per colazione. Mentre faceva la doccia, l'immagine dell'amica

Sar in camera sua, rispose lei. stanca di Roma e deve tornare con urgenza a Ramallah, all'orfanotrofio. E quel terremoto di Shoval Revach? Mi stupisce che sia lavoro con me. Indic il portatile. Bene, adesso sono pronto. Dimmi che cos'ha scoperto il tuo amico Ari. Il linguaggio usato in quei documenti effettivamente il codice verde. Si tratta di relazioni confidenziali indirizzate a Pio XI e redatte da spie della Santa Alleanza poco prima dello scoppio della Seconda guerra mondiale. Di cosa parlano? Le spie sono sempre pettegole: del resto, la loro funzione. Seguono qualcuno, lo il loro lavoro. I frammenti che hai copiato vengono da tre rapporti diversi. Il primo, molto smascherano e raccontano i suoi segreti. * Credo che tu stia semplificando un po' troppo dettagliato, stato scritto nel 1932 da due sacerdoti tedeschi a proposito delle attivit di un documento si parla quasi esclusivamente delle pratiche sessuali che avvenivano in quel riuscita a stare lontano dal suo lavoro per cos tanto tempo. Non difficile: ho portato il

ospedale. Quale? Il RassenHeirat Institut, nel castello di Hartheim, vicino a Linz. Nel luogo. Ecco un ottimo punto da cui cominciare. Aspetta. Il secondo rapporto classificato come molto confidenziale: riguarda i tentativi di Eugenio Pacelli di firmare un suo protettore, Achille Ratti, a farlo spiare. Non so. Mi avevi detto che questo era il documento pi breve. E il terzo? Non una relazione, ma una lettera firmata da un cardinale, Eugne Tisserant. Ed cifrata? S, con il codice verde. Questo Tisserant doveva far parte della Santa Alleanza o del tuo Sodalitium Pianum. C' altro negli concordato con Hitler. un fatto noto ormai. Piuttosto, curioso che sia stato proprio il

appunti che ho preso? Molto poco. Sei riuscito a trascrivere i dati del mittente e il saluto rituale. Ma ad attirare la mia attenzione stato questo avvertimento. Guarda. Shoval gir il computer verso Gonzaga. "Vogliono ucciderla, Santo Padre!" lesse lei a voce alta. Non pensi che sarebbe stato pi efficace metterlo in guardia di persona? probabile che Tisserant non potesse comunicare direttamente con Pio XI in quel momento, o che non gli permettessero di farlo. Il papa pu essere la fortezza pi inespugnabile del pianeta, Shoval. Ora abbiamo dati a scoprire il pi possibile a proposito dei Rasse-Heirat Institut e tu segui la pista Tisserant. Perch andare in Germania? probabile che quell'ospedale non esista pi. Magari esiste un archivio. Cos potrei fuggire da Roma e dall'obbligo di vestirmi da sorella Edith almeno per qualche giorno. D'accordo, mi rassegno a perderti. Ho un'altra novit. Vuoi sentirla? Non ne sono cos sicuro... Dalle novit non viene mai niente di buono. un punto all'esterno dell'albergo. Attraverso la vetrata Gonzaga scorse due uomini seduti a un bar: assomigliavano molto a quelli che lo avevano inseguito. Cosa si fa in questi casi? chiese Ignacio. Non lo so. Salutali, rispose lei. accorse e inizi a guardarsi intorno per capire se Ignacio stava salutando proprio lui. L'altro, a disagio, si alz e pag il conto. Se ne vanno? Non credo. Ma almeno adesso saranno pi cauti. Sono loro? Credo di s, ma come faccio a saperlo? Anche se non credo che siano due onesti funzionari in lasciare in aeroporto. Spero che questa volta Francescoli me ne dia una vera. Ti piacciono le armi? Mio padre mi ha insegnato a usarle e a venerarle. Potrei farti una lezione lunghissima sulla differenza tra le dimensioni della camera di scoppio di una Beretta e di una Luger. attesa che apra l'ufficio. Ora cosa farai? Mi procurer una pistola; l'altra l'ho dovuta Senza neanche pensarci, Gonzaga agit la mano sorridendo. Uno dei due uomini se ne

sufficienza per iniziare. Qualche suggerimento? Dividiamoci. Io andr in Germania a

Credo che qualcuno ci stia spiando. Forse sono i tuoi amici della Lancia. Shoval indic

mio furgone in Giordania. Mi fa stare pi tranquillo, anche se non la uso. Non farmi credere che non hai mai sparato in vita tua. Non saresti cos ossessionato dall'idea di

Conservo ancora la vecchia pistola di mio padre, una Luger appunto, nel cruscotto del

recuperare un'arma, altrimenti. Ti posso assicurare che non c' niente di cui vantarsi nel fatto di dover sparare. Ho ucciso e ferito, sempre per autodifesa, e ne provo ancora il rimorso. Chiedi a qualcuno di venirti a prendere. Non tornare solo. Andrai al RasseDovr darti un po' di soldi. Paga l'hotel e siamo pari. Hai davvero buon gusto: questo posto splendido. Gonzaga rimase in silenzio. Alle undici Francescoli si present all'albergo. Era pi distrutto di Gonzaga. C' anche un giovane sacerdote con me. Andiamo. Dovresti lasciarli studiare, non sfruttarli come autisti e guardie del corpo. Non sono in vena di scherzi, Ignacio. Non sarei riuscito a guidare, non vedi come tremo? Te l'ho detto ieri notte: non sono fatto per queste cose. L'unico mio desiderio la tranquillit. Ho avvertito il padre generale di quei

Heirat Institut? Pensi di partire oggi? S, questa sera. C' un volo alle sei e mezzo.

due uomini. Devo parlare con Di Luca, Francescoli. E ho bisogno di una buona biblioteca e di una connessione Internet. Ah, e di un'altra pistola. Sar fatto, ma questa volta cerca Ti do la password. Era strana la velocit con cui Francescoli riusciva a trasformarsi da timoroso accompagnatore a efficiente segretario. Quando era nel suo territorio e aveva il controllo assoluto su ogni cosa, la sua estrema sicurezza poteva passare per arroganza. Appena un passo fuori da quei confini, nel vasto mondo dell'ignoto, e tutta la sua disinvoltura scompariva. Tornarono insieme a Borgo Santo Spirito. Enzo Di Luca sembrava molto scosso quando Gonzaga and a trovarlo. passato non si pu cambiare: meglio lasciarlo al suo posto, tranquillo e silenzioso. Sono proprio venuto a chiederti del passato. Non so se voglio risponderti. Quando sono tornato da Basilea te l'ho detto chiaramente: tu sei il prossimo della lista. Ho paura per te. Perci ti conviene collaborare. Collaborare? Cosa sono adesso, il principale sospettato? Tu non ascolti i consigli di un amico, Ignacio. Non capisco a cosa ti riferisci. Il di non perderla. Puoi andare nella biblioteca della Gregoriana: c' la connessione wireless.

Ovviamente no. Cerca di capire, Enzo. Chiunque ci sia dietro tutto questo non si fermer fino a quando non avr cancellato tutte le tracce di quel passato. Tu sei l'anello mancante. Te lo ripeto: mi farebbero un favore a uccidermi. Non temo la morte, e questa convinzione mi d coraggio. Nel frattempo potresti aiutarmi, per. Non hai nessuna persona cara, nessuno cui sei affezionato? Sono un gesuita, non una carmelitana scalza. Va bene, Enzo. Allora rispondi a una sola domanda: chi era Eugne Tisserant? Il volto di

padre Di Luca si trasform immediatamente. Il sacerdote si mosse nervoso sulla sedia e prese un fazzoletto, una volta bianco, per asciugarsi il sudore dalla fronte. Detesto il caldo di aprile. Puoi aprire la finestra? O pensi che un cecchino potrebbe

approfittarne? Gonzaga si alz e fece come richiesto. Poi torn alla carica. Allora, Tisserant... Un cardinale. Lo conoscevi? Non hai detto che sono l'anello mancante? Certo che lo conoscevo. Era un brav'uomo, forse un po' troppo ossessionato dal gesuiti ora deceduti lo abbiamo aiutato nella preparazione di alcuni documenti. Non ho comunismo, ma fondamentalmente buono. Gli eri vicino? Diciamo che io e altri due tempo per le tue risposte telegrafiche. Ho bisogno di informazioni. Eugne Tisserant nacque a Nancy alla fine del XIX secolo. I suo genitori si chiamavano Hippolyte e Octavie. Enzo Di Luca era capace di esasperare come pochi. Gonzaga lo interruppe. Studi teologia, ebraico e patristica nella sua citt natale, poi si trasfer a Gerusalemme... Non m'interessano queste minuzie biografiche. Posso trovarle anche da solo con

un'enciclopedia. Prima ti lamenti delle mie risposte laconiche e poi mi rimproveri di

essere prolisso. Comunque, a Gerusalemme Tisserant impar l'aramaico e si interess di patristica orientale. Era un erudito. Poi lavor come archivista nella Biblioteca Vaticana, Erano fatti l'uno per l'altro. Ma solo in apparenza. Tisserant era stato una spia dell'esercito francese durante la Prima guerra mondiale. Questo si sapeva? Ovviamente no. Durante il pontificato di Pio XI scal le gerarchie alla velocit della schiuma che sale in un bicchiere: prima cardinale diacono, poi cardinale presbitero e infine cardinale vescovo. E continu a fare il bibliotecario? No, ricopr molti altri incarichi. Fu segretario della Congregazione per le Chiese d'oriente, presidente della Pontificia commissione biblica e finalmente ottenne la carica che desiderava da sempre: capo dell'Archivio Segreto Vaticano. Non accett pi altre promozioni dopo la per tutti quegli anni ha avuto accesso a ogni tipo di documento? A eccezione della dove conobbe Achille Ratti. Cos va meglio. Era amico di Pio XI? Due topi da biblioteca.

nomina nel 1957. Fino a quando rimase nell'Archivio? Fino al 1971. Significa che Riserva. L entra solo il Santo Padre, anche se l'archivista conosce la combinazione della cassaforte. Quando non c'era nessuno poteva entrare e uscire a suo piacimento e consultare i segreti pi remoti. Quasi. Alcune cassette sono sigillate dai vari pontefici: solo il papa pu aprirle. Non importa. Ti rendi conto, Enzo? Una spia che ha un controllo totale sull'Archivio Segreto. Non c' niente di male se la spia, come la chiami tu, fedele al suo signore. Ed Eugne Tisserant era fedele ai suoi papi tra il 1957 e il 1971? idea. Io ero molto giovane, mi chiedeva di fare delle cose.

Non lo so. Ti ho gi detto che era un brav'uomo. Aveva qualche nemico? Non ne ho

leggeva e scriveva perfettamente in tredici lingue. Era stupefacente. Se non faccio male i due occasioni, ma credo che non abbia ottenuto pi di cinque voti. Era uno studioso, non calcoli partecip a tre conclavi. Non mai stato un candidato? Si fatto il suo nome in

Non sono mai diventato suo intimo. Ero impressionato dalla sua erudizione: parlava,

un politico. Certo la politica gli piaceva, e ancora di pi gli intrighi. Fu decano del Collegio dei cardinali e, come tale, offici le messe funebri di Pio XII e Giovanni XXIII. E del suo lavoro di spia si sa nulla? Ti riferisci al periodo in cui serviva la Francia? Certo, a

cos'altro senn? Tisserant fece anche parte della Santa Alleanza. Fu uno dei suoi membri pi illustri durante il pontificato di Pio XII, come lo era stato anche Pacelli. Troppi segreti per un uomo solo, non ti pare? Prima di morire disse che aveva scritto dei diari, ma che non voleva venissero alla luce. Sarebbero stati una bomba contro il Vaticano. A chi lo rivel? A me e a molti altri. Capisco. I suoi voti gli impedivano di rivelare quei segreti. Non aveva scelta. C' sempre una scelta, Gonzaga. Chi sono stati i tuoi insegnanti di Enzo Di Luca ai suoi ricordi. Ora alloggiava nella stanza a fianco. Il quadro iniziava piano

filosofia? Perch hanno fatto un pessimo lavoro: c' sempre una scelta. Gonzaga lasci a ricomporsi, nonostante mancassero ancora molti tasselli. Alcuni, per, sembravano possibile attentato alla sua vita: La vogliono uccidere! Avevano molte cose in comune: l'odio per il comunismo e l'amore per il sapere e per i libri. Dopo la morte di Achille Ratti - per un infarto la versione ufficiale, anche se con i papi la causa di decesso non mai certa, visto che non si procede con l'autopsia (salvo in un caso, quando si sospett di Napoleone per la morte di Clemente XIV) - Tisserant come Pio XII. partecip al conclave pi corto della storia, di appena un giorno, dal quale Pacelli usc In apparenza il cardinale aveva molto in comune anche con Pacelli: erano stati essere gi al loro posto, pens Ignacio. Tisserant aveva cercato di avvertire Pio XI di un

entrambi spie ed entrambi detestavano il comunismo. Inoltre, grazie a lui, Tisserant avrebbe ottenuto molti incarichi e promozioni. Sembrava proprio che Tisserant non fosse mai stato tormentato dai segreti che custodiva. Anzi, furono proprio quei segreti a salvarlo, pens Gonzaga. Ma aveva sentito il bisogno di scriverli, forse temendo di doverli conservare dentro di s anche da morto. Francescoli interruppe i suoi pensieri: era stato trovato il quarto cadavere.

10

Citt del Vaticano, 1933 Alla fine ce l'aveva fatta. Il cardinale Pacelli stava festeggiando in privato e, per l'occasione, aveva chiesto a suor Pasqualina una cena speciale. La solitudine gli sembrava il premio perfetto per tutti i suoi sforzi. La solitudine la sala delle udienze di Dio, pensava. Quel codardo di Briining era stato sostituito da Franz von Papen, cavaliere del papa che

aveva accettato di convincere il presidente della Germania, Paul von Hindenburg, sulla aveva raggiunto il suo obiettivo: Hitler sarebbe stato nominato cancelliere e Von Papen

necessit di coinvolgere Adolf Hitler nel governo. Dopo mesi di pressioni, Eugenio Pacelli vicecancelliere. Era da prima della riforma luterana, pensava il cardinale segretario di guadagnarsi i favori di Hitler. Pacelli brind con suor Pasqualina. Alla sua salute e a quella del suo Paese, sorella. La Pasqualina aveva preparato cinghiale al sugo di Madeira che Pacelli innaffi con una bottiglia di Lambrusco. Ci mise quasi un'ora a ripulire il piatto. Pasqualina sapeva che il cardinale non prendeva mai il dolce, cos gli port un cognac e si sedette con lui. Non sa quanto sono contenta, cardinale. l'inizio di una nuova epoca per il Vaticano, Pasqualina. Grazie a Hitler, recupereremo il potere che non avremmo mai dovuto cedere, a maggior ragione oggi, di fronte alla minaccia del comunismo. Potremmo seguire la strada proposta da Pio XI: lottare all'interno della Russia attraverso l'evangelizzazione, impegnandoci in una nuova crociata. Oppure potremmo seguire la nostra, pi duratura ed efficace, alleandoci con i nemici naturali del comunismo ateo. Brindo a noi, cardinale, disse la suora, prima di alzarsi e lasciare la stanza. Pacelli apr le due enormi finestre della sua camera. Su un davanzale appoggi la religiosa sorrise timidamente e serv lo stufato: Pacelli adorava la selvaggina. Quella sera

Stato, che la Santa Sede non aveva tanta influenza in Germania. Ora mancava solo di

bottiglia con quello che rimaneva del vino e sull'altro il bicchiere vuoto; di tanto in tanto si dei sette colli, gli restituiva un sorriso.

affacciava, riempiva il bicchiere, e tornava dall'altra parte. Il cielo chiaro di Roma, la citt Non importava che al Vaticano fosse rimasto uno solo di quei colli: mentre il vecchio Il giorno successivo, la mattina presto, avrebbe avuto la prima riunione segreta con

alpinista invecchiava, Pacelli riusciva a scalare le cime pi ripide del potere europeo.

Von Papen, che in quel momento alloggiava in citt, in casa della contessa Melania Manfredi, una buona amica di Pacelli. Da tempo il cardinale non si sentiva cos sottosopra. L'effetto del vino lo spinse a letto.

Non si svegli nemmeno quando Pasqualina lo copr, tanto dormiva profondamente. Erano le sette di sera. Franz von Papen salut Pacelli con un abbraccio e una energica stretta di mano.

questa riunione informale che la gentilezza di Melania ha reso possibile, preferirei che

Segretario di Stato, un piacere rivederla. Piacere mio, vicecancelliere. Per, in

fossimo Eugenio e Franz. d'accordo? Assolutamente. Dimentichiamo le cariche e comportiamoci da amici quali siamo. Cos sia, allora. Le ricordo che merito suo se Hinden-burg ha chiesto a Hitler di formare un nuovo governo. Le confesso che stato molto difficile: il presidente ancora diffidente verso il nazionalsocialismo, ha delle riserve. L'appoggio della Santa Sede e le lettere che mi ha spedito per... convincerlo, se cos possiamo dire, sono state molto utili. Kaas l'emblema dell'efficienza, Franz. stato un ambasciatore esemplare dei desideri del pontefice. Io sono solo un veicolo perch siano soddisfatti. Ma certo, Eugenio. E chiaro che il papa a sollecitare questi cambiamenti. La cosa importante che il Centro Cattolico abbia agito di conseguenza, appoggiando il presidente senza riserve. Gli ultimi governi sono stati molto deboli, e la situazione economica della Germania dev'essere risolta al pi presto. Franz, il mondo intero sta vivendo momenti difficili. Per questo dobbiamo agire con decisione. Il comunismo ateo un nemico potente, e mi fa piacere che i cattolici tedeschi ne siano consapevoli. Hitler

invece nostro alleato: ho cercato di farlo capire a Brning per due anni, ma senza successo. Vecchio testardo. Non gli servito a niente rimanere fermo nelle sue convinzioni. Melania, credi che sia il momento di offrire al nostro amico una colazione interesse per l'accordo di cui abbiamo parlato. come si deve? Io muoio di fame. Ho parlato con Hitler, Eugenio. Ha mostrato un grande Cosa vuole in cambio? Mi piace la gente come lei, che va dritta al punto. Avremmo Purtroppo la situazione mi obbliga a rimanere in questa piccola citt di appena

bisogno di uomini cos in Germania, comment Von Papen.

duecento abitanti nella quale non nascono bambini e si emettono pochissimi passaporti. In mezzo a vecchi edifici, accanto al Santo Padre, replic Pacelli con studiata umilt.

Sono sicuro che un giorno lei calzer i sandali del pescatore, cardinale Pacelli. La

ringrazio, ma in questo momento a guidarmi solo il desiderio di servire il papa. Glielo chiedo di nuovo: cosa chiede Hitler in cambio? Di aiutarlo a prendere il controllo del governo. Per riuscirci, servono i due terzi del Reichstag. Ora il suo partito arriva appena a

un terzo. Ne ho parlato con Kaas. E arrivato il momento che il Centro Cattolico rompa la sua alleanza con i socialisti e stabilisca un nuovo patto con i nazisti. esattamente quello che ci aspettiamo. Io stesso ho fatto qualche domanda all'interno del partito: la maggioranza d'accordo, ma alcuni, pi restii, attendono una lettera del pontefice. Si

pu fare, ma solo in cambio del concordato. Dobbiamo sederci a un tavolo con Hitler e comunicargli le nostre condizioni. Anche questo si pu fare, e a breve. E proprio il tempo il suo cuore sta gi dalla parte del nuovo governo nazista? Domanda curiosa, dato che viene da qualcuno che ci spinge a stringere un'alleanza. Le rispondo senza tanti giri di parole: credo in entrambi. Allora lei sar il nostro uomo migliore, e difender i nostri interessi mentre si discute l'accordo. Non voglio metterci potremo firmare? Entro sei mesi. Lo dia per fatto. Al pi tardi a marzo si former il anni, come con Mussolini. Continuando ad andare dritti al punto, come dice lei, quando nuovo governo. Allora dovremo manifestare il nostro appoggio deciso a Hitler e quattro ancora le sue parole, Von Papen, ma credo che questo punto debba essere chiaro a tutti, trattative si interruppero. Sarebbe stato scortese continuare di fronte alla padrona di casa. Pacelli usc dalla lussuosa villa della contessa Manfredi come un'ombra. politica in Vaticano, invece, gli avevano insegnato a ricomparire al momento opportuno. a Pasqualina di portare via le bottiglie alla fine della cena. Doveva essere disciplinato. Gli anni da spia gli avevano insegnato a essere invisibile; gli anni passati a occuparsi di a preoccuparlo. Mi dica una cosa, Franz. Lei ancora un dirigente del Centro Cattolico o

mesi dopo firmeremo con la Santa Sede. Pu contare su di me. Mi perdoni se ripeto vero, Melania? Noi contiamo gi su di lei. La contessa serv un'abbondante colazione, e le

La testa gli pulsava e si ripromise di non bere pi come la sera precedente: avrebbe chiesto Achille Ratti non era a conoscenza delle trame segrete di Pacelli. Lo ricevette quella sera

stessa, preoccupato dall'urgenza con cui il cardinale aveva chiesto un incontro. Tutti i marted e i gioved il papa e il suo segretario di Stato esaminavano le questioni in sospeso, suo periodo di riposo a Castelgandolfo. Dalla costruzione del nuovo osservatorio e dalla fine dei lavori di ristrutturazione della biblioteca, Pio XI passava la maggior parte dei fine settimana nella residenza di campagna per godere di una pace totale, lontano dalle maldicenze e dalle pressioni del Palazzo del ma fino a quel momento nessun imprevisto aveva obbligato il pontefice a interrompere il

Laterano. Oltretutto il rumore del cantiere per la costruzione del Governatorato si era fatto insopportabile. Nogara si era rivelato efficiente quanto Pacelli, e Ratti non poteva che compiacersi del fatto che gli permettessero di riposare nonostante la situazione. Negli libero all'archivista, e preferiva la lettura e la tranquillit. fianco, gli ripeteva spesso Benedetto XV. ultimi mesi sentiva di essersi affaticato molto: in lui l'alpinista aveva ormai lasciato campo Per ci che riguarda il sapere, sempre conveniente avere un gesuita al proprio Era stato il padre generale dell'ordine, Wfodzimierz Ledchowski, a mandargli il

giovanissimo padre Enzo Di Luca come astronomo di Castelgandolfo. Negli ultimi tempi,

sentendosi sempre pi solo nella curia, Ratti si era rifugiato nelle conversazioni con Di Luca, finendo per affezionarsi a lui: quel suo misto di candore e saggezza lo inteneriva. Si maggiore intimit. sentiva troppo vecchio per fargli da maestro, ma questo, forse, gli permetteva una Vado a curiosare tra le stelle, diceva Pio XI, e si incamminava dall'astronomo capace Secondo lei, padre, quando il corpo inizia il suo declino si cerca la consolazione

di descrivergli il firmamento come se fosse il palmo della sua mano.

dell'infinito? chiedeva il pontefice. L'astronomo non poteva che sorprendersi di tanta confidenza. Quelli come me, Santo Padre, nascono interrogando l'infinito. Galileo. Ho rotto il sigillo che uno dei miei predecessori aveva apposto, e che ovviamente poi ho sostituito con il mio, solo per accedere ai suoi arcani. E cos'ha scoperto? Che Galileo era un uomo semplice e che la Chiesa si sbagliata molte volte. Siamo troppo stupidi, o troppo orgogliosi, per accettare i nostri errori, padre. Non mai troppo tardi familiarit con cui il papa gli si rivolgeva. Non credo che tocchi a me farlo, sono solo un vecchio archivista. Non ho le capacit necessarie per un'impresa di questa portata. Poi di questi tempi c' un solo compito che mi tratta, Santit? Riguarda il secondo segreto di Fatima: consacrare la Russia alla Vergine. sta a cuore ma che, credo, non riuscir a portare a termine. Posso chiederle di cosa si Temo che sia praticamente impossibile vista la situazione politica. Ho dispiegato tutte le forze di cui disponevo per ordinare vescovi in segreto, per inviare sacerdoti nel Paese a perch la Chiesa emendi il proprio passato, si azzard a dire Di Luca incoraggiato dalla Ieri sono stato nella Riserva dell'Archivio Segreto per consultare la deposizione di

compiere opera di evangelizzazione. Sacerdoti in incognito, ovviamente. Uno dei miei migliori uomini ha coordinato la "missione", come mi piace chiamarla. Proprio ieri ho ricevuto l'ultimo rapporto: quasi tutti i sacerdoti sono stati scoperti e ora

si trovano in Siberia ai lavori forzati. Lo sconforto ammutol il pontefice per un istante. La sua espressione preoccupata spinse Di Luca a chiedere: Adesso cosa pensa di fare? Non lo so, padre. Non posso rassegnarmi a lasciare incompiuta la richiesta della Vergine, ma allo stesso tempo temo di mettere in pericolo altre vite. Il mio uomo in Russia tornato, e forse siamo stati troppo severi con lui obbligandolo a entrare in monastero per riflettere. Un uomo della curia? No, un gesuita come lei. Un soldato che ha solo obbedito ai miei ordini. Quando si papa, si ha una grande, terribile responsabilit: basta desiderare qualcosa,

anche di indegno, e ci sar sempre qualcuno che soddisfer quel desiderio. Sono tempi

uomini si fecero il segno della croce e rivolsero di nuovo i loro occhi al firmamento, punteggiato di piccole consolazioni. Un giovane prete che serviva come segretario privato del papa a Castelgandolfo consegn a Ratti una breve nota di Pacelli. Si incontrarono nella sala delle udienze. Santo Padre, cattive notizie, disse il cardinale entrando. Cosa c' adesso, Pacelli? E arrivata un'informazione riservata da Berlino. Un

difficili per un pontefice, padre Di Luca, temo che avr l'eternit per pentirmi. I due

militante comunista si dato fuoco in Parlamento. Il Reichstag sta bruciando! Ci sar una nuova rivolta? Non credo, Hitler sapr riportare l'ordine. la sua specialit. Il vicecancelliere Von Papen mi ha comunicato personalmente che il cancelliere vuole firmare un concordato con la Santa Sede simile a quello concluso con il Duce. Ci sono giorni, cardinale, in cui mi pento terribilmente di avere stretto accordi con Mussolini, di aver accettato il denari del diavolo. Comprendo i suoi sentimenti, Santo Padre, ma non il momento di ascoltare il suo cuore. I dividendi di un accordo con la Germania non

sarebbero nemmeno paragonabili a quelli ottenuti con Mussolini. Nogara le spiegher i dettagli in settimana. Io sono venuto per un'altra cosa molto urgente. La ascolto. Abbiamo bisogno di due missive scritte di suo pugno. Nella prima deve condannare l'attentato al Reichstag con parole dure. Nella seconda, pi delicata ma non meno importante, deve sollecitare i membri del Centro Cattolico a dare il loro appoggio per formare un governo con a capo Adolf Hitler. consapevole di quello che mi sta

chiedendo? Dovrei non prestare ascolto alle richieste di quei vescovi tedeschi che, al contrario, mi pregano di condannare Hitler e la sua politica dell'odio? Se non conoscessi Stato, Santit, le ho chiesto di lasciare la politica estera del Vaticano nelle mie mani: ora le bene la situazione tedesca non oserei tanto. Quando ho accettato il ruolo di segretario di domando soltanto di agire di conseguenza. Dobbiamo dimostrare chi sono davvero i nostri amici. E il comunismo la vera minaccia della Germania: necessario sconfiggere questo Satana ateo con tutte le nostre forze. Allora le scriva lei le lettere e metta la mia firma e il mio sigillo. Le do la mia autorizzazione. C' altro? Niente, Santo Padre. La lascio riposare. Pacelli

se ne and con una sensazione di malessere: Ratti lo esasperava ogni giorno di pi. Nel momento meno indicato per essere codardi, il papa mostrava i primi sintomi della vecchiaia: debolezza e pentimento. Speriamo che il Signore si prenda la mia vita prima di ridurmi cos! disse a voce alta

salendo sull'auto che l'avrebbe riportato in Vaticano.

Kirchensteuer, che Von Papen aveva promesso, li avrebbe resi enormemente ricchi. Il Reichskonkordat sarebbe stato di grande beneficio al Vaticano. Solo chi gode di un'assoluta indipendenza economica, pens, davvero libero dai capricci del potere. Infatti, grazie alla donazione di Mussolini, Ratti aveva potuto ricominciare a passeggiare in assoluta libert, uscire sul suo balcone e riposare a Castelgandolfo. Franz von Papen aveva inoltre promesso una percentuale, per nulla disprezzabile, del nove per cento sul salario di tutti i cattolici tedeschi. Amen!

Ora doveva parlare con Nogara: la riscossione della tassa ecclesiastica, la

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Dovevano battere ogni pista prima che fosse troppo tardi. Enzo Di Luca.

Gonzaga riusc a fermare Shoval appena in tempo: aveva bisogno di lei in Vaticano. Eugne Tisserant e il passato non potevano rimanere sepolti, come si era raccomandato Questa volta la vittima non era un gesuita, ma l'incaricato dell'Archivio Segreto che

aveva consegnato a Gonzaga le carte di Hope. Era stato ucciso nel suo appartamento nel Palazzo Apostolico, proprio sopra le stanze del pontefice. Il padre generale fu avvertito immediatamente e fu richiesto l'intervento di Gonzaga. stiamo per riunirci in sinodo. Spero che Gonzaga possa fare qualcosa in fretta. Gli

Lei non vuole scandali nel suo ordine e io non voglio che qualcosa turbi il Vaticano:

chieder di recarsi subito sul posto, Santo Padre. Con lui c' suor Edith, la religiosa che...

Sappiamo gi tutto di lei, che la porti pure con s. Il segretario di Stato accompagn Shoval e Gonzaga sulla scena del crimine. Negli ultimi tempi parlavano tutti come i freddezza, quindi gli si avvicin per evitare che altri lo sentissero. Non si intrometta troppo. Lei qui solo per volont del Santo Padre. Non sappiamo nemmeno se questo omicidio ha a che fare con gli altri. lei il medico, replic Gonzaga indicando suor Edith. Perch non ascoltiamo cos'ha da dirci prima di arrivare a conclusioni affrettate? La avverto: da qui non deve uscire una parola. Non successo niente. Cardinale Grothoff, disse Ignacio al potente segretario di Stato, ho gi sentito molte volte questo avvertimento e so come devo comportarmi. Shoval infil un paio di guanti e chiese a Ignacio e al cardinale di indossare le mascherine. Nel frattempo il capo della Guardia Svizzera sorvegliava l'ingresso della camera. Avevano poco tempo: le esequie di padre Hugo Bianchi, la vittima, erano state fissate per quella sera stessa. Il sacerdote era a terra coperto dal proprio vomito. La camera puzzava di alcol, formaggio fermentato e lattuga. Sul torace della vittima erano sparsi grossi pezzi di verdura, gli occhi spalancati e arrossati sembravano voler dire qualcosa. Gonzaga si mise i guanti e frug nelle tasche di padre Bianchi: sembrava non ci fosse personaggi di un giallo. Il cardinale salut suor Edith con studiata distanza e Gonzaga con

nessun messaggio che annunciava le ragioni dell'omicidio o che minacciava il popolo di

Dio. Ignacio vide per una Bibbia aperta; si avvicin e si accorse che un versetto era stato

sottolineato con un pennarello rosso. Nessuno pu entrare nella casa di un uomo forte e rapire le sue cose se prima non avr legato l'uomo forte; allora ne sacchegger la casa. Ancora una volta un passo del Vangelo di Marco, come nel caso di padre Jonathan Hope. Gonzaga lesse il versetto precedente, anche se non era evidenziato. E se Satana si ribella contro se stesso ed diviso, non pu resistere, ma sta perfinire. l'impossibilit del perdono, il potere di Satana all'interno del Vaticano, l'annuncio che, con quelle morti, tutto sarebbe finito. Bisognava leggere i quattro messaggi in sequenza per prevenire l'omicidio successivo. Shoval concluse l'esame del corpo e fin di raccogliere le prove. Apr la bocca della Ecco cosa stava cercando di dimostrare l'assassino: un errore fatale della Chiesa,

vittima, contratta dal rigor mortis: all'interno trov un pezzo di stoffa nera con due strisce

rosse incrociate. Lo prelev con le pinzette e lo chiuse in un sacchetto, quindi mise tutto in Solo che il corpo di Bianchi era ancora caldo. Shoval trov anche una siringa e il segno di una puntura sul braccio della vittima. Scatt due fotografie, poi riprese con la telecamera la scena completa. Sapendo che il

una piccola valigetta, come fosse la perizia di un archeologo che maneggia antichi reperti.

corpo dell'archivista non sarebbe mai stato sottoposto a un'autopsia prelev tre campioni di sangue, che poi etichett e mise in un piccolo frigorifero portatile. Suor Edith sembrava perfettamente a suo agio, mostrava grande freddezza e professionalit. lavora nell'infermeria di un orfanotrofio, ma un medico forense. Il segretario di Stato se ne accorse e disse a Gonzaga: Non mi sembra una suora che Shoval lo sent. Un tempo lo ero, eminenza. Ma ora preferisco servire Dio aiutando la

vita, non contemplando la morte. Allora, sorella, diciamo che se riuscir a portarci all'assassino, star offrendo un grande servizio a Dio. Come fa a essere sicuro che si tratta di un omicidio? Crede che un uomo perfettamente sano potrebbe morire soffocato dal proprio vomito e con un segno sul braccio? Sono abituata a non credere, cardinale. Lo vedo. Ma non si preoccupi, lei ha ragione: si tratta di un omicidio. Le dar la conferma dopo gli esami di laboratorio. Gonzaga sembrava assente; aveva lo sguardo fisso fuori dalla finestra. All'improvviso si risvegli dai suoi pensieri e chiese: Cardinale, sa se Bianchi aveva

qualche nemico? Chi ha il compito di custodire segreti il nemico naturale di chiunque, non le pare? Bianchi aveva sostituito padre Tisserant all'Archivio: lavorava l da pi di vent'anni. Sar difficile rintracciare tutti i suoi potenziali nemici. Gonzaga quasi si trasfigur sentendo pronunciare il nome di Tisserant. C' qualcosa che i due uomini potrebbero aver scoperto? Un segreto particolare

custodito nell'Archivio? Non ne ho idea, Gonzaga. Ma lei qui per questo: riannodare i fili sparsi di queste storie e fornirci un racconto che abbia senso. Temo che non sar possibile, se mi viene impedito di esaminare i documenti che Hope stava consultando e che

sono stati messi sotto sigillo dal pontefice. La chiave si trova l. Far quello che posso, Gonzaga. Ma la avverto che curiosare tra quelle carte ha gi causato molto dolore. So badare a me stesso, cardinale. La mia vita ormai in pericolo da tempo. Gonzaga rifer al segretario di Stato dell'inseguimento della Lancia Delta e del fatto che quegli stessi uomini lo stessero spiando da vari giorni a Roma e in Vaticano. Chieder al capo della Guardia Svizzera se pu fare qualcosa. Qualche suo amico nella polizia italiana potrebbe aiutarci a trovare queste persone. Se lei fosse cos gentile da comunicargli i dati in suo possesso... Ho anche la targa dell'auto. Grothoff pareva esausto. Domand a suor Edith se avesse finito con il suo lavoro, poi li

accompagn alla porta. Mentre Gonzaga parlava con il capo della Guardia Svizzera e Shoval prendeva qualche appunto, il cardinale diede ordine al suo segretario di procedere con la sepoltura di padre Bianchi.

gli piaceva tanto e che gli era stato regalato quando era missionario in Cina. A Grothoff non interessavano gi pi le ragioni di quella morte: ora tutto sarebbe stato solo una questione di forma. La nostra una religione di apparenze, disse Ignacio a Shoval. Shoval e Gonzaga camminavano in piazza San Pietro. Nonostante l'avesse vista tante volte, Ignacio si stupiva ancora ogni volta della bellezza di quel luogo. Le magnifiche colonne del Bernini erano imponenti sotto il sole del tramonto, che splendeva di un rosso acceso dietro il colle. Shoval vestiva ancora i panni di suor Edith, con il suo abito bianco e la borsa da medico. Un luogo non mai solo il presente che lo abita: un labirinto del passato, una sovrapposizione di tanti momenti diversi. Piazza San Pietro l'enorme specchio in cui contemplare il volto del Vaticano.

Lo vestiremo con il suo vecchio completo cinese, gli sent dire Gonzaga, quello che

Dove saranno condotte le analisi? chiese Gonzaga. Il cardinale Grothoff mi ha raccomandato l'Ospedale Bambin Ges. assurdo! un direttore. Le faremo al Policlinico Gemelli: conosco uno dei suoi medici migliori. risultati. ospedale pediatrico. Ha detto che l c' un ottimo laboratorio e che parler con il Mi dispiace, ma non posso fidarmi del segretario di Stato. Potrebbero alterare i Come vuoi, ma dobbiamo sbrigarci. Prendiamo un taxi allora, sugger Gonzaga. Ne Per evitare che l'uomo origliasse, Ignacio e Shoval rimasero in silenzio qualche istante, Gli hanno iniettato dell'eroina, ne sono quasi sicura. Posso anticipare anche l'esito La droga fluita cos rapidamente che padre Bianchi andato subito in overdose. Per

ferm uno e diede l'indirizzo al tassista. poi lei inizi a parlare in tedesco.

degli esami del sangue: una dose pari a una siringa intera.

questo ha vomitato. Come ci sono riusciti? Non ci sono segni di colluttazione, vero?

tranquillante, che volevano portarlo via senza che opponesse resistenza, o qualcosa di simile. Il vomito normale? S, se l'eroina viene iniettata subito dopo un pasto. I riflessi sono pi lenti e l'albero bronchiale finisce per aspirare i residui solidi. Non morto per la droga, anche se sarebbe possibile, ma per asfissia. Mi stai dicendo

Devono averlo minacciato con un'arma. Padre Bianchi pu aver pensato che fosse un

che si strozzato con un pezzo di lattuga? In effetti non sembrava averla digerita molto

bene. Magari stato il formaggio. Se avessimo potuto fare un'autopsia avremmo trovato

tracce di cibo nella gola. Per questo Bianchi aveva quel colore bluastro. Esatto. Per consolarti, posso dirti che era talmente drogato che non ha sentito nulla. morto in estasi, come i mistici. Tipico umorismo ebraico. Macabro, direi. Hai trovato un messaggio? Questa volta no. Si sono limitati a sottolineare un versetto del Vangelo di Marco, una sorta di risposta alla domanda aperta della prima nota, quella che abbiamo trovato nella stanza di Hope. Ricordi? S, certo. "Come pu Satana scacciare Satana?" "Con la divisione" la risposta. L'assassino ha voluto dirci che tutto sta per finire, perch il regno di Satana si diviso. Sai di chi sta parlando? Del Vaticano, credo. Ci sta fornendo degli Gonzaga quella sera, sorpreso che suor Edith non avesse portato i reperti al Bambin Ges. Era troppo lontano. Ma non si preoccupi, cardinale, domattina le faremo avere una relazione completa. Si ricordi che non per me, ma per il Santo Padre. Si muova con

indizi per trovare la falla nella trama che lui stesso ha intessuto. Grothoff contatt

cautela! Riattacc. L'avvertimento, o il tono, disturbarono Gonzaga. Stava uscendo dal refettorio, quasi al buio, quando sent la voce di Enzo Di Luca: Ho saputo che c' stato un altro morto. Mi hai spaventato, Enzo. Non ti ho sentito arrivare. Vorr dire che hai la coscienza sporca, Gonzaga. Non riesci a sentire un vecchio che trascina i piedi? Dove stai andando? Da nessuna parte. Vago senza meta, scherz. Aveva sempre odiato le domande dirette. Posso accompagnarti? Certo. Andiamo in giardino. Le ombre degli alberi erano

molto pi di un paesaggio interiore: Gonzaga sent che lo stavano proteggendo. Padre Di Luca gli chiese della morte di Hugo Bianchi, e Ignacio gli rifer quanto sapeva senza nascondergli nulla. L'Ordine Nero. Solo la morte capace di illuminarti e indurti a ricordare, Enzo? Non capisco di cosa parli. Tu sai molte cose e adesso me le racconterai. Non ho tempo per le tue lezioni di scolastica. Bianchi ha sostituito Tisserant all'Archivio. Evidentemente i due erano a conoscenza di qualcosa che, non so per quale motivo, sai

anche tu. Se fosse vero, a quest'ora sarei gi morto. Lo hai detto anche tu. Ma, come vedi, ti sei sbagliato. Chi sar il prossimo, allora? Come posso saperlo? Non mi piace quando cerchi di mettermi in mezzo. Detesto la violenza, lo sai. Sono undici, Enzo. Undici membri segreti. Non ce ne

andremo di qui finch non mi dirai chi sono gli altri dieci. Senza nemmeno rendersene conto, Ignacio Gonzaga estrasse la pistola. Sei impazzito, Ignacio? Cosa direbbe il padre generale se ti vedesse? Non credo che

gli importer molto, quando sapr che ci sei tu dietro queste morti, che stai giocando con

noi. Sai una cosa? Sono stanco. Sarei capace di ucciderti in questo preciso istante. Raccontami tutto quello che voglio sapere. Che stupido! Te lo ripeto: non ho paura di andarmene. Spara! No, finch non mi dirai qual il loro scopo e chi sono gli altri. Non ho idea di chi siano ora gli undici membri dell'Ordine Nero, e siccome io non c'entro te ne mancano ancora undici, non dieci. Non hai niente che possa incolparmi. Gonzaga sudava. Aveva agito spinto da un impulso cieco. Abbass l'arma. morire. Anzi, sarebbe una benedizione se qualcuno meno codardo di me mi aiutasse ad

molto pigro, per, aggiunse l'altro. Non riesci a venire a capo delle indagini e pensi che minacciando un vecchio riuscirai a risolvere il mistero. Dimmi dove devo cercare, sia nell'edificio qui di fronte, nel Palazzo Apostolico. Magari, se hai fortuna, l troverai anche gli undici membri dell'Ordine. Il vecchio stati loro, ma gli angeli ribelli. sacerdote scoppi a ridere e, prima di allontanarsi zoppicando, aggiunse: Forse non sono Di Luca aveva ragione: bisognava cercare altrove, e velocemente. Gonzaga si chiese da allora. Non credo che la risposta si trovi in questa casa. pi probabile che il colpevole

Mi hai fatto spaventare. Sei un imbecille. Parla, Enzo. Sei anche un investigatore

quando ci che capitava nei corridoi del Vaticano non lo interessava pi. O forse non lo aveva mai interessato. La sua lealt verso padre Arrupe nei suoi ultimi giorni di vita,

quando ormai era stato rimosso dalla carica di padre generale, aveva a che fare con una fede cieca nella verit. La stessa fede che in questo momento, come tante volte gli era successo con il suo maestro, lo spingeva a scavare nei segreti di altri uomini. Proprio lui, che detestava la menzogna, il segreto, la delazione. Gonzaga aveva ricevuto in eredit qualcosa di molto pi importante del denaro: la fedelt a quella verit. La verit non ci render liberi, ripeteva sempre. Ma la giustizia s. Era questo il suo modo di ribellarsi. Fu Shoval a svegliare Gonzaga. Aveva ricevuto i risultati delle analisi. Come ti avevo detto, la quantit di eroina era sufficiente a uccidere un intero convento. Ho bisogno di vederti. Ho fatto una sciocchezza stanotte. Sei in albergo? S, suor Edith ti aspetta nella sala ristorante. Sar l tra mezz'ora. Ignacio si lav e si vest pi in fretta che pot. Pietro Francescoli lo ferm mentre usciva. Il padre generale molto arrabbiato con te, Ignacio. S, s, lo so. Enzo si lamentato

del mio interrogatorio. Dice di essere innocente e che non ho cercato nel posto giusto. Di cosa stai parlando? Il segretario di Stato ha chiamato il padre generale per comunicargli

che non ti sei servito dell'ospedale che ti aveva raccomandato per le analisi dei reperti raccolti nella stanza di padre Bianchi. Respira, Pietro. Prendi fiato. Sei patetico, replic Francescoli, per segu il consiglio Meglio cos. Avr tempo di chiarirmi in seguito con il padre generale. Per ora digli che sto andando a prendere i risultati e che lo contatter appena so qualcosa. Aspetta. Queste sono le chiavi della tua nuova auto- La trovi nello stesso posto

dell'altra. Buona fortuna! Nel regno invisibile dell'efficienza, Francescoli continuava a essere il migliore. Shoval lo aspettava sommersa di carte e con il computer gi acceso. Gli chiese un

minuto per finire di rispondere a un'e-mail. Lo disse sussurrando, come se Gonzaga avesse interrotto una conversazione telefonica. Ma dall'altra parte dello spazio cibernetico non c'era una persona, solo l'indirizzo di posta del destinatario dei suoi messaggi. Revach o, meglio, chi nascondeva? Gonzaga riflett ancora una volta sulla vera natura della sua amica. Chi era Shoval

ti hanno gi servito il caff. Bene, perch ti voglio sveglio. Ho campioni di capelli e tracce di Dna. Cosa ne stato della tua Fiat? Perch me lo chiedi? Se quegli uomini l'hanno trovata, potrei scovare al suo interno qualche loro traccia che li collega agli omicidi. Perderesti solo tempo, Shoval: sono collegati. E comunque, non riusciremo mai a commesso il loro primo errore: hanno lasciato troppi indizi. Magari successo anche con Hope, sol che poi la stanza stata ripulita. O forse l'assassino un altro e ha replicato le modalit del primo omicidio per avere una copertura. Dobbiamo prendere in diversi. O a due gruppi diversi di assassini, se l'Ordine Nero implicato in questa storia.

Non ebbe il tempo di trovare una risposta: lei spense il computer e gli disse: Vedo che

identificarli. Invece abbiamo bisogno di sapere chi stato. Sono d'accordo. Hanno

considerazione tutte le ipotesi. Mi sembra un po' azzardato pensare a due assassini Hai qualche dubbio? Ridendo, Enzo mi ha detto che potrebbe trattarsi di angeli ribelli. Cio? Era una battuta. Significa o loro o chiunque altro. Voleva farmi capire che siamo solo all'inizio. Forse l'assassino vuole farci credere che si tratta dell'Ordine Nero, che magari non esiste nemmeno pi. Di Luca ha cercato di confonderti. Cos' successo? Cosa volevi raccontarmi di ieri sera? Gonzaga le rifer quanto accaduto nel giardino di Borgo Santo Spirito. Shoval lo rimprover. Come ti venuto in mente di minacciare Di Luca? solo spingerlo a confessare. Ma l'unica cosa che hai ottenuto di mettertelo contro. Lo Come fai a essere cos sicuro che sia coinvolto? Infatti non ne sono sicuro! Volevo

so. Ho agito d'impulso e forse ho esagerato. Per non posso smettere di pensare che Enzo sappia molto pi di quel che dice. Da tuo protetto diventato il tuo principale sospettato, Ignacio. Devi calmarti. Non ci riesco. Mentre io perdo tempo a calmarmi, il responsabile

di tutto questo sta decidendo chi sar la sua prossima vittima. Magari lo sa gi. Sai

dirmi perch gli esseri umani si arrendono cos facilmente al male? "Il nulla di Dio si infrangeva di fronte al suo No nella libert divina, sempre nuova, dell'atto." La libert dell'uomo sempre finita, Ignacio, a differenza di quella di Dio, che la vera libert.

Shoval Revach, la nipote del rabbino. Da dove viene questa saggezza? Da uh libro, La stella della redenzione. Faresti meglio a leggere qualcosa di filosofia ebraica, invece di limitarti ai tuoi Padri della Chiesa, sempre cos contorti. Non sapr mai chi sei veramente. Perch io sono tante donne diverse, Ignacio. Invece l'unica cosa che ti qualifica che sei un gesuita. Che noia... Rideva, ma Gonzaga non riusciva a fare lo stesso: l'angoscia lo ancorava al tempo unico della ripetizione. Se solo potessi parlare ancora con Enzo senza perdere il controllo. Lui ha il collegamento che ci manca. Anche tu ce l'hai. Credo che sia Eugne Tisserant. Ignacio annu energicamente: il suo corpo sapeva che Shoval Revach gli aveva appena suggerito il passo successivo. E se la lettera di Tisserant alla fine fosse arrivata nelle mani di Ratti? Il silenzio del cardinale di guardiano dei pi oscuri segreti vaticani. francese poteva essere stato ricompensato da Pacelli con il ruolo che pi desiderava, quello Gonzaga ricord l'infinita bont che aveva visto sul volto di padre Bianchi, quando Chiese a Shoval di prepararsi per uscire: avevano appuntamento con il cardinale Padre Gonzaga, devo dirle che il suo amico Enzo Di Luca ha un protettore molto

aveva consultato quelle stesse carte per cui Hope era stato ucciso. Grothoff.

potente che ora molto arrabbiato con lei, esord il cardinale ricevendo Ignacio e suor Edith nel suo lussuoso studio. Parl senza nemmeno aspettare che si sedessero. Ora, se permettete, devo firmare alcune richieste di beatificazione e rispedirle ai postulatori. Questi fascicoli ci hanno occupato per diversi mesi: oggi molto pi difficile provare il

cammino di santit di un uomo. Il sospetto il destino del nostro tempo. Ma molto facile riconoscere le virt nelle alte sfere quando la parola del pontefice a richiederlo... Far finta di non averla sentita, padre Gonzaga. La canonizzazione non solo un atto giuridico: soprattutto un atto di fede. Un atto di grande spiritualit. Chi sono gli scorso, una monaca polacca di cui abbiamo ereditato il caso dal precedente pontificato e, per preciso volere del Santo Padre, papa Pio XII. Shoval non riusc a reprimere un gesto di disgusto.

uomini scelti per diventare santi, cardinale? Un sacerdote messicano morto nel secolo

Chi sono io per giudicare un papa? Non sar che tanti anni in Israele l'hanno i risultati della... autopsia, se cos possiamo definirla, su padre Bianchi. Cosa sappiamo? Shoval prese la parola. Gli hanno iniettato una quantit di eroina sufficiente a uccidere grande stima di Bianchi. Sar molto rattristato. Morire cos! Spesso lo consultava per questioni di storia. Si era anche impegnato a chiarire il ruolo di papa Pio XII nell'Olocausto. O... com' che lo chiamano in Israele? Shoah, padre. stato Bianchi a scrivere la relazione che ora invieremo al postulatore. Ha sollevato papa Pacelli da ogni responsabilit, provando che non solo non ha taciuto davanti alla morte di milioni di ebrei, come si dice, ma che ha rischiato in prima persona salvandone alcuni a Castelgandolfo dalla persecuzione e dalla morte. E ricordi che eravamo in pieno regime fascista. Grothoff nascondeva qualcosa, o almeno sapeva pi di quello che era disposto a condividere, pens Gonzaga. Mi dispiace interromperla, cardinale, ma non abbiamo molto tempo. Ho il permesso di consultare i documenti di Hope? ncora no, padre, ma non si preoccupi. Sono sicuro che quando comunicher la causa della morte di Bianchi, il Santo Padre le dar l'autorizzazione. Lui pi di chiunque altro desidera che tutto questo finisca. Gli dica allora che siamo sulle tracce di un assassino molto abile. Lo far, Gonzaga. Ma le ricordo che il papa infallibile. Quello dell'infallibilit papale era uno degli argomenti pi abusati in Vaticano, forse il dogma pi dannoso nella storia della Chiesa moderna, frutto deboli, e Pio IX un uomo povero, in tutti i sensi, pens Gonzaga. della paura e delle difficolt economiche. Il Concilio Vaticano I si era rivelato un sinodo di Il sommo pontefice non parla sempre ex cathedra. Dice anche cose senza senso, lui e altri dieci uomini. Credo che padre Bianchi non abbia sofferto. Il Santo Padre aveva trasformata in un'ebrea? Gonzaga cerc di interrompere lo scambio di battute. Abbiamo

Non d'accordo, suor Edith? Non compito di questa umile servitrice commentare.

mangia, va in bagno... Le assicuro che quando deve decidere se qualcuno pu o non pu discussione. consultare l'Archivio Segreto parla ex cathedra. Il segretario di Stato risolveva cos ogni Suor Edith gli porse i risultati delle analisi, stampati su carta intestata del Gemelli, e il

cardinale ne approfitt per rimproverarli di nuovo: Per quale motivo non vi siete rivolti all'ospedale che vi ho consigliato? Gonzaga tagli corto. Non avevamo tempo, cos siamo andati a quello pi vicino. L'inflessibile cardinale fece una smorfia di fastidio e con un gesto della mano chiese loro di sparire dalla sua vista. Un gesto tipico di un uomo del

Vaticano, spieg Gonzaga a suor Edith, mentre scendevano la grande scalinata del Palazzo

Apostolico. Suor Edith o, meglio, Shoval Revach, era rimasta estasiata di fronte agli enormi quadri dei pi grandi artisti del Rinascimento - Raffaello, Leonardo, Tiziano e Botticelli - che affollavano quei corridoi. Angeli di ogni colore e sembianza circondavano santi e vergini come un esercito nudo. Gonzaga le chiese a che cosa stesse pensando. importanti di tutto l'Occidente. Tele che valgono centinaia di milioni di dollari. L'ebrea nonostante quell'opulenza la infastidisse. Aveva sempre pensato che la burocrazia inclini al peccato. che in te non pu trattenersi dal fare i conti, anche del sublime. Shoval sorrise, Forse non te sei reso conto, Ignacio, ma avevamo intorno a noi le opere d'arte pi

richiedesse uffici impersonali e lugubri. Ora capiva perch quegli uomini erano cos come se per loro la storia fosse un fastidio, disse a Gonzaga. Il cellulare del gesuita interruppe la loro conversazione: era Enzo Di Luca, e sembrava agitato. Forse avevi ragione e io non sono che un vecchio superbo. Vieni subito. Ti racconter tutto quello che so dell'Ordine Nero e di Eugne Tisserant. Sento che la mia vita in pericolo. Calma, Enzo. Non sono lontano. Arrivo. Cosa faccio nel frattempo? Ho paura. Cerca Francescoli: ti aiuter. "Missit me Dominus. Missit me Diabulus. Missit me Satanas". E riattacc. Cosa ti ha detto? domand Shoval. Sei molto pallido. Cosa ti ha detto, Ignacio? Il

Signore mi ha mandato. Il Diavolo mi ha mandato. Satana mi ha/mandato. Corri alla casa! Ignacio Gonzaga si diresse di corsa a Borgo Santo Spirito: qualcosa gli diceva che non sarebbe arrivato in tempo.

12

Citt del Vaticano, 1933 Pio XI, un tempo Achille Ratti, quel luglio riposava fuori dal Vaticano. Come faceva quando si trovava in disaccordo con le persone o con le idee si era rifugiato a Castelgandolfo per fuggire da ci che lo ripugnava. Il nuovo concordato con Hitler, nonostante Pacelli e Nogara lo avessero convinto della

sua necessit, gli dava la nausea. Che lo firmassero altri: lui desiderava solo la solitudine e il pentimento. Spesso si ripeteva che il fine giustifica i mezzi. Si sentiva quasi come Davide. Non aveva fatto niente per indossare la tiara papale, niente per calzare i sandali del pescatore, eppure un disegno che lui stesso ignorava aveva fatto s che divenisse sommo pontefice. Come Davide, anche lui fuggiva da Saul per rifugiarsi in quel luogo a pochi sporco, per, lo tranquillizzava. Il cardinale era di fronte alla fattoria di Nabal, non aveva essere una parabola. passi da Roma, quasi fosse costretto a nascondersi. L'idea che fosse Pacelli a fare il lavoro lasciato vivo nessuno e pretendeva denaro che forse non gli apparteneva. Non poteva che Pacelli stava per stringere un patto con Satana. Un giorno, Ratti ne era sicuro, avrebbe

pagato per questo. Certo, sarebbe iniziata una nuova era di potere e prosperit come il Vaticano non ne conosceva dai tempi di Innocenzo III, o forse da prima ancora. Grazie all'aiuto di Nogara, gli anni successivi sarebbero stati di vacche grasse. Questa cosa lo lacci che impediscono la pienezza. consolava: la ricchezza consente di crescere, di essere liberi. Allenta temporaneamente i Il fine giustifica i mezzi? si chiedeva ancora una volta Achille Ratti nel silenzio della Quel dipinto lo aveva sempre affascinato. Nemmeno quel bambino sapeva perch era

sua grande stanza davanti all'Adorazione di Raffaello.

venuto sulla Terra, n quante pene e dolori lo aspettavano, nonostante il presagio di essere adorato dai re venuti dall'Oriente.

Il papa pregava, prostrato davanti al quadro, consapevole di una triste verit: Pacelli era Davide, mentre lui, Pio XI, era piuttosto Giuditta. Aveva negato tutto ci in cui credeva per salvare il Vaticano, aveva ucciso per dare da mangiare ai poveri, proprio come la vedova disperata, capace di consegnare le donne del suo villaggio perch fossero violentate e le case perch fossero saccheggiate. E se alla fine lui non avesse avuto il tempo di cambiare le cose, di tagliare la testa di Oloferne?

Si sentiva debole, indifeso. Pianse sconsolato per diversi minuti. Fu un pianto di vergogna, inarrestabile come un fiume in piena. Un pianto profondo, quanto profonde erano la tristezza e l'impotenza che lo tormentavano e che negli anni che gli restavano da vivere non si sarebbero mai placate. affezionato al giovane sacerdote, di cui apprezzava la saggezza e la prudenza. Quella sera Ratti parl con il gesuita astronomo, il suo nuovo confidente. Il papa si era

a un incessante monologo, non viene mai assalito dal rimorso? A volte mi succede anche di giorno, scherz il gesuita. Parlo seriamente.

Padre Di Luca, di notte, quando da solo nella sua stanza e la conversazione si riduce

naturale che io abbia dei rimorsi e soffra, ma il giorno dopo cerco di comportarmi di conseguenza, di agire con rettitudine. L'azione l'unica vera indulgenza. Certo, Enzo. Ma Parlo di questioni che sfuggono alla volont, e davanti alle quali non si ha scelta. Si ha sempre una scelta, Santo Padre. Me lo ha insegnato lei pregando per i suoi nemici. Con la sua fede nei cattolici russi, per esempio. Suona cos semplice. La persona che qui di non mi riferisco a piccole mancanze, a ci che pu essere controllato autonomamente.

Sua Santit parla sempre seriamente. Forse proprio questo il suo problema.

fronte a lei, non il papa ma l'uomo, si sbagliato tante volte e ha pagato per questo. Come chiunque altro. Vuole che le elenchi i miei errori? Poi non vorr pi avermi al suo

fianco. Ratti non rispose, e continu a parlare. L'astronomo era il suo specchio, era come lui da giovane, quando non aveva sulle spalle la responsabilit di essere papa, ma solo le sue passioni di bibliotecario. Un semplice uomo pu decidere in autonomia. Gli costa meno fatica. Un papa invece

non ha margine di manovra: sono le circostanze a muoverlo.

Non posso fare altro. Quando mi sono seduto per la prima volta sul trono di San Pietro, padre Di Luca, il Vaticano era povero. Un animale dolente e malato. Il papa era prigioniero dell'Italia: non osava nemmeno uscire sul balcone per benedire i fedeli. In questi anni tutto cambiato, ma per riuscirci sono stato costretto a reprimere il mio orgoglio e la mia dignit, e a scendere a patti. Sa a cosa mi riferisco? Chiunque legga il giornale o ascolti la Radio Vaticana lo sa. Ecco una prova di quello

Deve gestire l'eternit della Terra, dove il tempo lo sollecita. La capisco e la ascolto.

che le sto dicendo: la prima stazione radio diffusa in tutto il mondo nata proprio qui. Dopo la Riforma, il cattolicesimo aveva perso la propria universalit; ora invece possiamo

sognare di essere ascoltati in tutto il pianeta. Inoltre, la minaccia del comunismo ci obbliga gesuita. Ma di sicuro la pi potente. L'ateismo un nemico pi forte di Satana, padre Di Luca. Diciamo che ha ragione. La voce del papa arriva nuovamente a milioni di fedeli nel mondo, e questo non pu che renderla un pontefice libero. Il mio motto, fin dal

a molti altri provvedimenti, a molti altri sacrifici. Non l'unica minaccia, insinu il

primo giorno, stato... "La pace di Cristo nel Regno di Cristo." Lei sa tante cose. Non potrei servirla senza conoscerla, Santo Padre. Lei ha fatto un voto contrario a quello di Pio X, per il quale il modernismo era un nemico della Chiesa. Tutto ci che moderno e che pu servirci deve essere il benvenuto, senza mai perdere di vista il fatto che uno strumento per un fine pi grande. Un fine superiore. I suoi dubbi stanno svanendo, Far finta di non aver sentito. E sa perch? Perch il mio pentimento non si cura nemmeno

Santit? Un gesuita sempre orgoglioso quando discute, Enzo, persino di fronte al papa. con una delle parole che ci siamo detti. Mi perdoni, Santo Padre, non volevo essere arrogante. Desideravo solo che vedesse i grandi risultati raggiunti dal suo papato. Pio XI passer alla storia. Le risponder con le sue parole: io volevo essere solo un alpinista. Il Signore le ha chiesto di scalare la cima pi difficile, la pi ripida e piena di pericoli:

il Vaticano. Achille Ratti si concesse una risata. Padre Di Luca aveva ragione: quanto era coltivare le viti nel deserto.

arduo scalare la montagna della Santa Sede! E ora eccolo l, in salute anche se anziano, a Posso esserle utile in qualche altro modo? gli chiese Di Luca dopo un lungo silenzio.

L'osservatorio era ancora aperto sul firmamento, ma inutilmente in quella notte di tante parole e poche stelle.

S, padre. Devo chiederle un favore molto importante. Ai suoi ordini, Santit. Ratti ci aveva pensato molto. Non voleva che nessuno nella curia scoprisse i suoi peccati, ma sentiva la necessit di liberarsi del peso della colpa. Il giovane gesuita avrebbe saputo un ordine. essere discreto: la sua obbedienza era esemplare. Pi che una domanda, quello di Pio XI fu Deve confessarmi. Non sar indegno di questo onore? Assolvere lei, Santo Padre?

Lasciamo stare i convenevoli. Ho bisogno di dirle alcune cose che devono rimanere segrete. I giorni precedenti alla firma del Reichskonkordat, molto simile all'accordo cardinale, vedendo la firma di Franz von Papen sul documento che Nogara gli stava passando perch facesse lo stesso, non pot trattenere un sorriso di soddisfazione. siglato con Mussolini, erano stati piuttosto turbolenti per Eugenio Pacelli. Per questo il

Non era stato affatto facile. Aveva dovuto cedere su parecchi fronti! Dopo l'incendio del Reichstag, Hitler era diventato ancora pi forte, e Pacelli aveva dovuto faticare per convincere il vecchio papa che l'alleanza fosse moralmente accettabile. Gli informatori del pontefice parlavano di morti e persecuzioni, senza preoccuparsi di usare maggiore cautela. Pacelli era stato cos costretto a lottare su due fronti: per convincere i tedeschi e per vincere la resistenza dei suoi. Era esausto. La prima richiesta del Fhrer era arrivata come un fulmine: il Vaticano doveva

sciogliere il Centro Cattolico. Kaas aveva chiesto a Pacelli di impegnarsi a convincere il richiesta di Mussolini. Il Terzo Rei che poteva sorgere solo dall'unit.

papa perch desse il suo assenso, come gi era successo con il Partito popolare italiano su Pacelli aveva scritto una lettera non ufficiale ai membri del Centro Cattolico, ai vescovi

e ai cattolici di Germania: La determinazione del cancelliere Hitler di sciogliere il Centro

Cattolico coincide con il desiderio del Vaticano di disinteressarsi della politica e di limitare partito. Il desiderio era stato espresso.

le proprie attivit a quelle dell'Azione Cattolica, un'organizzazione lontana da qualsiasi Molti protestarono. Com'era possibile essere rappresentati in un nuovo ordine in cui i cattolici non avevano voce? Tuttavia Pacelli non aveva ceduto: i patti tra la Santa Sede e il posizione nella vita della nazione. Un mese dopo, quando tutti gli ingranaggi sembravano funzionare, Ludwig Kaas era tornato di nuovo in Vaticano. Il Fhrer ha aggiunto una nuova richiesta, che gli sembra fondamentale per portare avanti il nostro accordo. Inizio a stancarmi, Kaas. Abbiamo acconsentito a tutto. Ho gi all'incendio. E non si dimentichi della questione Deubner. Alexander Deubner una macchia anche per lei e per il Vaticano. La Santa Alleanza tornata sulle prime pagine dei giornali e il Fhrer sicuro di essere stato l'obiettivo di azioni di spionaggio. Lei crede che io sia cos stupido, Kaas? Il Fiihrer ha infiltrato le sue spie negli alti ranghi della curia, e ora devo stare attento a ogni mio passo. Le informazioni volte! Quindi non venga a darmi lezioni. In confronto, un prete come Deubner che diventa arrivano prima a Hitler che al papa. Ho cambiato il personale della segreteria di Stato tre l'amante di una comunista un peccato veniale. Non si arrabbi, cardinale. Non volevo offenderla. I rapporti tra Deubner e Clara Zetkin sono stati sulla bocca di tutti. Poi hanno dett a Von Papen quanto stato difficile convincere il Santo Padre, dopo i fatti successivi governo nazionalsocialista erano la garanzia che i cattolici avrebbero mantenuto la loro

mandato lei a Berlino dopo che lui fu espulso dalla Polonia. Credo che ci sia una talpa nei suoi servizi segreti. Stiamo raccogliendo informazioni in proposito. Uno degli uomini pi vicini al papa, monsignor d'Herbigny, sta pagando per Deubner. Io stesso li ho ricevuti allontaniamoci troppo dal motivo della sua visita. Mi diceva che Hitler ha un'altra richiesta. Esatto, cardinale. Vuole che i vescovi cattolici in tutta la Germania giurino sulla nuova bandiera, il Reichsstatthalter. Ha chiesto inoltre che, in accordo con l'articolo sedici del nostro patto, pronuncino queste parole: "Giuro davanti a Dio e ai Santi evangelisti, e prometto come vescovo di essere leale al Reich tedesco e allo Stato. Giuro e prometto di rispettare il governo costituzionale e farlo rispettare al mio clero". Va bene, Kaas. Ad alcuni sembrer indegno, ma non importa. il papa. Non sarebbe meglio avere prima la sua approvazione? Le ho detto di aggiungerlo. Anch'io per ho un'altra condizione, Ludwig. Pu anticiparmela ora? Certo, e dovr anche trasmetterla: fino alla firma del concordato non ci sar alcuna dissoluzione formale del Centro Cattolico. Siamo d'accordo. Non sopporto quando usa la prima persona plurale per riferirsi al Reich. Lei uno di loro, o un semplice sacerdote che deve rispondere solo al Santo Padre e al Vaticano? Sono un umile servo di Cristo, e un ancora pi umile cittadino tedesco. Questo tutto. Smettiamola con queste smancerie. Ora vada e porga i miei saluti a seppe della conversazione tra Kaas e Pacelli dichiar alla stampa che il concordato con la Santa Sede aveva creato un clima di fiducia e sostegno verso il Terzo Reich di grande importanza per la lotta contro il giudaismo internazionale. scrivere il suo nome accanto a quello di Von Papen. Finalmente, nella sala delle udienze del Palazzo Apostolico, Eugenio Pacelli pot Poi arrivarono anche i regali: una Madonna di Meissen per Pacelli e una medaglia del Von Papen. Presto lo vedr di persona. Non abbiamo tempo da perdere. Appena Hitler

entrambi: ora chiedono il perdono. Sono stati sollevati da ogni funzione. Ma non

Aggiunga il giuramento al concordato: non c' bisogno che discuta di questa minuzia con

pontefice per Von Papen, oltre al primo assegno per Bernardino Nogara dall'ambasciata tedesca a Roma: venticinquemila marchi gi convertiti in lire, con la promessa che le casse del Vaticano avrebbero presto iniziato a riempirsi grazie alla Kirchensteuer. Anche il nuovo nunzio in Germania, Cesare Orsenigo, volle congratularsi per la ratifica

del concordato officiando una messa solenne nella cattedrale di Santa Edvige a Berlino.

gli inni, come se entrambi i partiti mirassero agli stessi fini. champagne durante la cena che segu la firma. Lunga vita! ripet il cardinale Pacelli.

Le bandiere naziste e cattoliche sventolavano insieme per la prima volta; si cantarono Lunga vita al Terzo Reich! esclam Von Papen brindando con una coppa di

Brindarono tutti, in una estatica profusione di cristalli tintinnanti e bollicine che rinfrescavano la gola.

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alterava la voce. Parl in latino.

L'uomo indossava un lungo mantello nero e un'antica maschera veneziana che gli Dii inferi, vobis commendo, si quidquam Sanctitates habetis, ac trado idiota: quidquid

agat, ut incidant omnia in adversa. Enzo Di Luca inciamp terrorizzato e il suo aggressore gli trapass la spalla con una spada. Il gesuita lanci un grido, ma l'uomo non si ferm. Dii inferi, vobis commendo ilius membra, colorem, figurarti, caput, capilla, umbram, cerebrum, frontem, supercilia, os, nasum, mentum, buccas, labra, verbum, victum, collum, iecur, umeros, cor, pulmones, intestina, ventrem, bracchia, digitos, manus, umbilicum, parola della maledizione. Si trattava di una cantilena pagana, come di una vecchia strega che si raccomanda all'Inferno e ai suoi signori. Lo so chi sei! os dire Enzo. Prima o poi ti troveranno. Ormai ti sono alle calcagna. Padre Di Luca si trascinava per la stanza; l'uomo affond di nuovo la spada, questa volta preda al panico. Il dolore, immenso, era invece gelido. L'uomo con la maschera ripet: Dii inferi, vobis commendo, si quidquam sancttats habetis, ac trao idiota: quidquid agat, ut incidant omnia in adversa. Enzo Di Luca comprese anche queste parole, e le tradusse dentro di s: Dei degli inferi, se in voi c' qualche traccia di santit, vi consegno la vita di quest'uomo meschino e tutto il terrore e il male che pu portare con s. Non poteva che essere uno scherzo, pens Di Luca. Quell'uomo non stava davvero vicino allo stomaco. Il sangue inizi a sgorgare a terra. Com' tiepido! pens il gesuita in vesicam, femina, genua, crura, talos, plantas, digitos. L'anziano gesuita cap ogni singola

invocando Satana. Pronunciava quelle parole per distrarlo, per ingannarlo. Era lui l'uomo meschino. Se solo avesse potuto scrivere qualcosa di pi a Gonzaga... ma non ne aveva alla carica. Ti riconosco, tu cerchi vendetta. Ti fai scudo con finte maledizioni per

avuto il tempo. Di Luca era furioso e, come se fosse lui il cacciatore e non la preda, torn nasconderti ancora una volta. Ma io so chi sei, e capisco le ragioni della tua ira. Forse le condivido, anche. Potrei essere stato tuo complice e chiss, forse proprio perch ti comprendo, non ti ho denunciato prima... Padre Enzo Di Luca premeva con forza sulla ferita al ventre, e continu con un filo di voce appena. Insisteva a voler giocare con il nemico, cercando di dominarlo sul suo stesso campo di battaglia. Periture tuaque aliis documenta dature morte, ait, ede tuum nomen, disse. La citazione di Ovidio sembr avere effetto, anche se l'altro non dichiar il suo nome,

come Di Luca gli aveva chiesto in latino. Quell'uomo cercava il silenzio, non la verit. Si abbass e colp il gesuita al collo recidendogli la giugulare con un solo fendente. La stanza si riemp di sangue. Enzo Di Luca riusc a vedere gli occhi del suo assassino e non si sorprese quando lo riconobbe. Ci vediamo all'Inferno, sussurr prima di morire. La porta della casa dei gesuiti era socchiusa. La portineria era vuota; sembravano essere

usciti tutti di fretta. Ignacio Gonzaga corse fino alla camera di padre Di Luca senza mai incrociare nessuno. L'edificio era silenzioso a quell'ora del mattino. C'era odore di sangue. giaceva a terra, coperto di sangue.

Ignacio avvert una stretta al petto e un brivido di paura lo percorse. Padre Di Luca Il suo corpo era scomposto, come se negli ultimi istanti di vita avesse ingaggiato una

lotta contro se stesso: le gambe, piegate da un lato, sembravano appartenere a un'altra persona. Una mano era contratta sulla sua pancia. Sul volto, il rictus aveva dipinto un ghigno macabro. Sulla scrivania c'era un messaggio, conficcato nel legno con una spada, probabilmente

l'arma usata per uccidere. La camera era tutta sottosopra: libri imbrattati di sangue sparsi sul pavimento, fogli e vestiti. Gonzaga lesse la lettera. Questa volta non conteneva alcuna minaccia. non dissero niente a nessuno, perch erano piene di paura.

Ed esse, uscite, fuggirono via dal sepolcro perch erano piene di timore e di spavento. E L'elsa della spada era stata avvolta nella stoffa nera con le strisce rosse. Gonzaga pens

subito all'Ordine Nero. Certo, era anche possibile che qualcuno volesse coinvolgere quest'antica setta, forse mai esistita, solo per depistarli. Ignacio guard ancora il volto di Enzo Di Luca, con gli occhi spalancati e quella Suor Edith non era ancora arrivata. Non c'era nessuno nello studio di Francescoli, n in quello del padre generale. Scese al refettorio.

smorfia di paura e dolore. Dovette reprimere un conato di vomito e usc a cercare aiuto.

Dove sono finiti tutti? si chiese. Aveva le mani sporche di sangue, e cos il collarino. grido vedendo Ignacio, e gli punt contro il coltello con cui stava tagliando un pollo. Appena lo riconobbe si calm e domand cosa fosse successo. Padre Di Luca stato assassinato. Non c' nessuno qui? chiese Gonzaga. Gregoriana per la nomina del nuovo rettore. Non avete sentito nulla? Gonzaga sapeva offr un bicchiere d'acqua che lui bevve come fosse l'ultimo della sua vita. che aveva trovato nella stanza di Enzo Di Luca: non sapeva nient'altro. No, sono usciti tutti. Il padre generale e Francescoli avevano una riunione alla In cucina, un sacerdote che stava preparando il pranzo insieme a due suore lanci un

che era una domanda inutile, infatti il cuoco e le religiose alzarono le spalle; una suora gli Si allontan e trov suor Edith in corridoio. Le raccont tutto o, meglio, le descrisse ci Vorrei essere in un Paese normale e poter fare un'autopsia! Potremmo scoprire una

quantit di cose... stato brutalmente ammazzato. Hanno lasciato persino la spada con cui stato ucciso. A loro non importa di nulla, Shoval. Nemmeno di essere visti. Parli al plurale, osserv lei mentre esaminava con attenzione la scena del crimine, stando attenta a non toccare niente. Io invece direi che si trattato di un uomo solo. Come fai a saperlo? Lo so e basta. Non ci sono indizi di ulteriori violenze. L'assassino ha fatto tutto in fretta: prima ha colpito, poi ha iniziato a cercare qualcosa che non ha trovato, come negli altri casi. Per questo ha sparso il sangue dappertutto. Allora perch non ci sono le impronte

delle suole dell'assassino? Perch le sue scarpe sono qui. Suor Edith indic un paio di stivaletti neri accanto al letto, con una grossa fbbia, simili a quelli di un moschettiere. Indoss dei guanti di lattice e apr il piccolo armadio di Di Luca. All'interno c'erano gli altri sporchi di sangue. vestiti usati per il travestimento: la maschera veneziana e il mantello nero. Erano entrambi Ha avuto il tempo di cambiarsi e di lasciare qui gli abiti macchiati. Sono corso qui

subito dopo la chiamata di Enzo. Quanto tempo sar passato? Venti minuti, forse

qualcosa di pi. Sono stati sufficienti? S. Per uccidere un uomo anziano come padre Di Luca, l'assassino non deve averci messo pi di due, tre minuti al massimo. Ha impiegato ci sfuggito per un pelo. Non c' nessuno all'entrata? Non dovrebbe esserci sempre una pi tempo a rovistare e poi a cambiarsi. Hai detto che la porta era socchiusa? S. Allora persona, o sbaglio? Non necessariamente. Il padre generale riceve solo su appuntamento

e oggi era alla Gregoriana con Francescoli per l'elezione del nuovo rettore. Chiunque sia il responsabile, sapeva che la casa sarebbe stata vuota. Eppure questa volta penso che si sia trattato di una vendetta: tutta questa violenza

rompe il rituale degli omicidi precedenti. Solo degli ultimi, suor Edith. O vuoi dirmi che decapitare padre Hope stato un crimine di poco conto?

Hai ragione. Aprimi la valigetta, per favore. S. Poi ti lascio, devo telefonare a Francescoli per avvisarlo. Il padre generale ci dir cosa fare con il corpo. Se solo mi permettessero di fare un'autopsia! Scordatelo. Piuttosto, raccogli pi prove possibili. appena gli fu possibile. Impronte. Mi servono delle impronte. Il padre generale torn a Borgo Santo Spirito Sembrava sconvolto, incapace di ragionare. Cos'altro deve succedere, Gonzaga, prima che tutto questo finisca? Non lo so. Di Luca ha portato con s nella tomba la chiave che ci avrebbe aiutato a risolvere il caso. Avevo chiesto a Francescoli che fosse sorvegliato giorno e notte. Dov'erano gli uomini che dovevano proteggerlo? Fu Pietro Francescoli a rispondere. Negli ultimi giorni Enzo denunciare tutto al papa. Ha parlato persino con il segretario di Stato. Era grande amico del pontefice. Lo so. Me lo ha detto il cardinale questa mattina. Devo comunicare subito al Santo Padre la morte di Enzo Di Luca. Scusatemi, concluse il padre generale. Allora, Pietro, hai qualcosa a che fare con tutto questo? Davvero un bel modo di condurre le indagini, Gonzaga, incolpare uno a uno tutti quelli che ti trovi di fronte. Ti ricordo che pensavi che anche Di Luca fosse coinvolto. Lo hai persino minacciato. E colpa quando successo. tua: hai esagerato, e lui ha preteso che lo lasciassimo senza vigilanza. Poi io non ero qui Suor Edith vorrebbe fare l'autopsia. Neanche per sogno. Procederemo come negli Francescoli e Gonzaga rimasero soli. Per la prima volta Ignacio gli chiese spiegazioni.

voleva essere lasciato tranquillo; si sentiva prigioniero, diceva, e aveva minacciato di

altri casi, nel riserbo assoluto. Immaginavo. Per ti avverto, Pietro: arriveremo fino in fondo, costi quel che costi. Ti prego solo di fare presto. Non vogliamo altre vittime. Gonzaga ritorn nella stanza di padre Di Luca. Stavo pensando a una cosa, Shoval. Suor Edith, per favore. Hai ragione, scusami.

Pensavo al messaggio dell'assassino. Quelle sono le parole con cui si conclude il Vangelo di Marco, ma non in tutte le versioni. In alcune, il racconto finisce prima, nel momento in cui

le donne entrano nel sepolcro di Ges. Qui invece si spaventano e fuggono. Sai cosa significa? Non ne ho idea. Che non ci sono testimoni di quello che accaduto l dentro. il lettore del Vangelo a dover completare il racconto. L'assassino sta relazione chiara. Il sepolcro rimasto vuoto... E noi siamo usciti fuggendo per il raccontassimo a tutti quello che capitato. Ma noi non abbiamo fatto altro che mettere a cercando di comunicarci qualcosa. Hai detto che Enzo Di Luca era l'ultimo testimone. La panico, lasciando il luogo senza protezione. come se l'assassino volesse che tacere, nascondere... Ci saranno altre morti se non scopriamo il collegamento tra i diversi omicidi e lo rendiamo pubblico. Cos scacceremo Satana con Satana, come diceva il primo messaggio. Si pu semplicemente fuggire, come hanno fatto le donne nel Vangelo, o si pu, nonostante la paura e la minaccia della morte, raccontare a tutti ci che Enzo Di Luca teneva gli occhi chiusi. Una forma di piet, pens Gonzaga. A quel punto lui le chiese: Hai finito? Quasi. Dovresti andare in albergo a recuperarmi un altro vestito. Non posso uscire in questo stato. Gonzaga annu: aveva bisogno di aria fresca. fosse completo. Mentre si dirigeva all'albergo pens a ci che ancora gli mancava perch il quadro Gli serviva un tassello solo. La chiave di tutto. Il segretario di Stato Grothoff chiese di vederli tutti quella mattina stessa. Aveva ricevuto istruzioni precise dal papa. La conoscenza un'invenzione degli animali intelligenti, padre Gonzaga, ma abbiamo bisogno di risposte. Non possiamo continuare a starcene con le mani in mano e affiancare Chiese loro di sedersi, e una suora port del caff e dell'acqua. Il Santo Padre era un grande amico di Enzo Di Luca, forse l'unico amico del gesuita, riprese Grothoff. Soffre molto per la perdita, ma non tempo di condoglianze. Sono morti cinque uomini e ancora non sappiamo niente. La settimana scorsa abbiamo ricevuto un rapporto scritto da lei, padre Gonzaga, in cui avanzava alcune ipotesi, che per non sono altro che semplici congetture. Dubito che serviranno a interrompere tutta questa sofferenza. Il papa non vuole, per nessun motivo, che la notizia trapeli. La polizia di Roma ci ha messo in guardia. Incredibile, no? Anche il sindaco ci ha fatto sapere che se abbiamo intenzione di continuare a un poliziotto a ogni sacerdote del Vaticano, non crede? esord il cardinale ricevendoli.

successo. Suor Edith si alz in piedi guardandosi le mani insanguinate. Mentre parlava di

collezionare morti, dovremmo almeno avvisarlo prima. Credo che si tratti di una questione potremo nasconderci dietro un dito, cardinale? lo interruppe Gonzaga.

interna ai gesuiti. Non voglio che il Vaticano continui a essere coinvolto. Fino a quando Il segretario di Stato fece un gesto con la mano e continu: L'Ordine Nero. Non suona molto convincente, padre. Non vogliamo che le indagini proseguano su questa strada. I nostri uomini pensano che si tratti di altro, di qualcosa di esterno alla Chiesa. Le sue fonti storiche sono precise, padre, ma non altrettanto le sue osservazioni sul presente: non so da quanti secoli l'Ordine Nero non esiste pi. Come ho detto: e se tutto questo fosse in realt un conflitto interno alla Compagnia? Senza andare troppo indietro nel tempo, non stato forse l'Ordine Nero a uccidere il capo del Sodalitium Pianum Umberto Benigni per il suo coinvolgimento nelle azioni di controspionaggio di Mussolini? Non ne abbiamo la ebbe lasciato la segreteria di Stato. Insisto Gonzaga: dobbiamo cercare altrove. Questi

certezza. Secondo alcuni, Benigni morto di vecchiaia. Non si sa molto di lui dopo che omicidi sono estranei alla curia. Estranei alla curia se le vittime sono tutte sacerdoti? Chi ci sarebbe dietro secondo i suoi uomini, cardinale? O forse dovrei dire secondo l'Entit? Lei crede di sapere molte cose sulla curia, padre Gonzaga, da quanto abbiamo appurato dalla sua relazione. Per sopravvaluta il ruolo dello spionaggio vaticano: gli agenti non sono poi cos tanti, e non hanno certo le stesse risorse della Cia o del Mossad. Mentre parlava, il segretario di Stato scrutava ora Gonzaga, ora suor Edith; alla fine ferm lo sguardo sul padre generale, cui chiese un favore in nome di Sua Santit. vorremmo che padre Gonzaga continuasse le sue indagini. Padre generale, il suo ordine ha subito un attacco diretto. solo per questo motivo che Il papa ha dato la sua autorizzazione perch Gonzaga esamini la Riserva. Avr solo due giorni, vale a dire ci che resta di questo pomeriggio e domani mattina. Poi sui documenti cui stava lavorando Hope verr di nuovo apposto il sigillo papale. Ignacio sorrise dentro di s, ma all'esterno rimase impassibile. Sar sufficiente per scoprire qualcosa? chiese il padre generale. Avremo le informazioni per la decodifica, ma non sono sicuro di riuscire in cos poco tempo, rispose Gonzaga. Porti con s suor Edith, potrebbe farle da segretaria. Entrerete solo voi due nell'Archivio Segreto. Spero che capisca il motivo della prudenza del pontefice. Si sa qualcosa dei miei inseguitori? La polizia italiana sta indagando. Hanno chiesto a Basilea un identikit degli uomini che sono entrati nella banca. L'Interpol li sta cercando. O li

troviamo, o vorr dire che saranno finiti sottoterra, come capita a tutti i sicari. Come fa a

dire che si tratta di sicari? Ha qualche altra ipotesi, Gonzaga? Io so solo quello che mi comunica il capo della Guardia Svizzera. E lui, a sua volta, sa solo ci che gli raccontano i suoi amici della polizia italiana. Non credo che quegli uomini si fermeranno: sono coinvolti in questa storia tanto quanto chi li ha assoldati. Vede, padre? Anche lei presuppone che siano killer pagati da qualcuno. Lasciamo che le autorit facciano il loro lavoro. Il suo compito unicamente quello di

trovare il legame tra tutte queste morti, per avvicinarci alla fine di questo incubo. Il padre generale prese la parola e si rivolse al segretario di Stato.

Grazie, eminenza. Sono sicuro che padre Gonzaga comprende le implicazioni di quello che ci ha detto. solo che siamo molto preoccupati di non riuscire a scoprire chi ha stare qui a parlare. Le assicuro che la nostra agenda piena di impegni. Arrivederci! senza nemmeno congedarsi dai suoi invitati. Uscirono tutti uno dopo l'altro. Gonzaga. d'accordo con la versione del cardinale Grothoff? chiese il padre generale a No, credo che voglia metterci fuori strada. Prendere tempo. Prendere tempo? S, i pianificato tutto questo prima che colpisca ancora. Allora facciamo in fretta. inutile tagli corto Grothoff nel suo italiano scolastico. Il segretario di Stato torn alle sue carte

suoi uomini hanno qualcosa da nascondere. Per favore, Gonzaga! Il cardinale ha ragione: lei troppo ossessionato dalle storie di spionaggio. Se temessero davvero la

risoluzione del caso, non le avrebbero concesso di accedere alla Riserva. Gonzaga pens che quelli che sembravano pi interessati a scoprire la verit erano in realt coloro che pi volevano nasconderla. Due uomini scesero da un'auto nera in piazza Navona. La fontana dei Quattro Fiumi

era in funzione e il luogo pieno di turisti e automobili che sfrecciavano in ogni direzione. grosso calibro.

Sotto la giacca blu scuro di uno dei due si distingueva appena la forma di una pistola di Entrambi portavano gli occhiali da sole e avevano i capelli pettinati all'indietro con la

brillantina. Cercavano qualcuno. Non sembravano molto preoccupati di essere mafia.

riconosciuti, anche se chiunque li avrebbe identificati all'istante come due killer della Entrarono in un bar semivuoto, fatta eccezione per tre turisti che contemplavano i loro

rosari di petali di rosa appena comprati. Ordinarono due caff macchiati e sfogliarono un giornale: avevano quindici minuti. Non aspettarono neanche il conto, lasciarono due banconote e si diressero verso la

chiesa di Sant'Agnese in Agone, dove si trovava la famosa statua della vergine denudata nel luogo concordato, lo stesso delle altre volte.

martirio, i cui capelli cresciuti miracolosamente le avevano coperto il corpo. Era quello il Un sacerdote straniero li aspettava seduto su una panca in fondo alla navata, consegn

ai due uomini la busta e la valigetta con i soldi. Non scambiarono neanche una parola. Il prelato rientr nella sacrestia e i due se ne andarono in fretta cos com'erano arrivati.

Il pi grasso si fece il segno della croce con l'acqua benedetta. Appena fuori, abbagliati dalla luce del sole, infilarono di nuovo gli occhiali scuri. Il sacerdote prese un taxi cinque minuti dopo, e raggiunse la sua casa, in una via a pochi passi da piazza San Pietro: Borgo Santo Spirito. Mezz'ora dopo usc con una piccola borsa a tracolla. Non sarebbe andato lontano; non stava partendo per un viaggio. Si sarebbe nascosto solo per il tempo necessario. Poi la sua termine la missione entro mezzanotte. Gli erano stati di grande aiuto, pens il sacerdote. Nemmeno con tutta la sua fede sarebbe riuscito a farcela da solo. Il capo della Guardia Svizzera accompagn di persona Ignacio Gonzaga e suor Edith parte in quel macabro spettacolp si sarebbe conclusa. I due uomini avrebbero portato a

nell'Archivio Segreto. Al posto di padre Hugo Bianchi era stato nominato un nuovo archivista, anche se definirlo nuovo era forse un po' eccessivo, visto che sembrava ancora pi anziano del suo predecessore. Anche lui come padre Bianchi pareva essersi mimetizzato con l'ambiente che lo circondava, assumendo lo stesso colore delle pergamene. La sua fama la precede, padre Gonzaga, disse il vecchio archivista stringendo la mano

a Ignacio e salutando suor Edith con un cenno del capo. davvero un piacere conoscerla. Ho studiato con padre Di Luca, e mi ha sempre parlato molto bene di lei. So cosa gli successo. Fino a due giorni fa lavoravo nella biblioteca privata del papa, a Castelgandolfo, ma venivo spesso a Roma. Quando ha sentito Enzo per l'ultima volta? Il giorno successivo alla morte del rettore della Gregoriana. Come si chiamava? Padre Korth. Esatto, Korth. Scusate, sono un maleducato. Sedetevi. Sorella, per favore, si metta comoda.

Shoval sorrideva ancora quando la chiamavano cos. Enzo le ha detto qualcosa di particolare? Secondo lei poteva sapere qualcosa che a noi non ha raccontato? chiese Gonzaga. Non so di cosa abbiate parlato, per s, qualcosa sapeva, anche se non si confidato con me. "Meno gente sa, meglio . Vogliono cancellare ogni ricordo", mi ripeteva. Il le mie domande con citazioni ironiche o versetti della Bibbia. Era sicuro che la chiave per svelare questo enigma fosse Eugne Tisserant. S, e gli ho chiesto spiegazioni, ma anche in questo caso stato molto evasivo. Tisserant era convinto che Eugenio Pacelli avesse ucciso Pio XI. Purtroppo per si portato le sue congetture nella tomba. Esiste un diario, o cos mi ricordo di cosa, padre? Intuisco che non avete parlato poi cos tanto. Di Luca eludeva

ha rivelato Di Luca. Frammenti di un diario, padre. Una parte andata perduta per S, dalla cassetta di sicurezza di padre Enzo. Allora aveva ragione a dire che avrebbero sbrighiamoci.

sempre; l'altra si trovava in una banca di Basilea fino a poco tempo fa. E stata rubata? fatto qualsiasi cosa perch non rimanesse alcuna traccia di ci che successo. Ma ora Il Santo Padre mi ha detto di lasciarle consultare queste carte. Sono tutte sue. Ora, se mi

scusate, vi lascio soli: il momento delle mie preghiere. Mi troverete nella piccola cappella qui a fianco. Vi prego per di non lasciare incustoditi quei documenti neanche per un al centro della Terra, a venticinque metri sotto il suolo. Il luogo era blindato da ogni parte: era stato papa Wojtyla a portare a termine i lavori per la costruzione delle nuove strutture che proteggevano quelle migliaia di documenti. Si dice che in Vaticano tutto ci che non sacro segreto, mormor Gonzaga a Shoval. Di fronte a loro c'erano due cassette. Shoval accese il portatile, pronta a iniziare la trascrizione. Gonzaga aveva suggerito un sistema per essere pi rapidi: lui avrebbe scelto i documenti e li avrebbe passati a Shoval perch ricopiasse i paragrafi iniziali e finali e tutte quelle parti che, nonostante fossero scritte in quel linguaggio incomprensibile, le sembravano importanti, magari per la loro posizione nel testo o perch evidenziate. Gonzaga prendeva qualche appunto a mano. Lavorarono concentrati per almeno due ore. Prima di passare i fogli a suor Edith, minuto. Il vecchio sacerdote se ne and trascinando i piedi. Shoval e Gonzaga rimasero l,

che Ari Goloboff aveva spiegato loro, permettevano una prima, provvisoria, decodificazione. Potremmo stare qui sei settimane, non due giorni. E anche cos probabilmente non troveremmo niente. Chi lo sa? Magari la soluzione davvero tra queste carte. Non esserne cos sicura. Se cos fosse, non ci avrebbero permesso di consultarle. Quello che si trova qui innocuo. Qualcosa diceva a Gonzaga che gli avevano teso un tranello: se anche l ci fosse stato un documento importante, ormai era stato eliminato. La sua mente stava gi cercando i diari di Tisserant. Ignacio procedette comunque con il suo lavoro, pi per disciplina che per convinzione. Il suo telefono trill. Un sms. Non conosceva il numero da cui lo avevano mandato. I miei occhi grondano lacrime notte e giorno, senza cessare, per la figlia del mio popolo. Gonzaga impallid. Lesse di nuovo: erano parole del profeta Geremia. Ripet il messaggio a Shoval. Di cosa si tratta? Non lo so. Cos'altro dice? tutto. No, cos'altro si dice nel Libro di Geremia? Lasciami pensare... "Se esco in aperta campagna, ecco i trafitti di spada; se percorro la citt, ecco gli orrori della fame. cellulare squill ancora. Una chiamata. Perch ci hai colpito, e non c' rimedio per noi? disse una voce camuffata, forse con un panno appoggiato al telefono. Chi ? Cosa vuoi? Riattaccarono. Poi si sent un rumore sordo, un colpo. E si spensero le luci. Anche il profeta e il sacerdote si aggirano per il paese e non sanno che cosa fare." Il

Trovarono circa trenta lettere e due rapporti confidenziali. I rudimenti del codice verde

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Citt del Vaticano, 1933 Pacelli realizz con dolore che si stava allontanando sempre pi dal vecchio papa. Con gli anni si diventa stupidi, pensava. Che il Signore mi salvi dall'arrivare a un'et cos avanzata. Era il colmo: Pio XI aveva accettato di ricevere i cardinali tedeschi, scavalcando il suo Non erano questi gli accordi quando aveva accettato la segreteria di Stato. Non era semplice mantenere buoni rapporti con il Fiihrer e allo stesso tempo fare contenti gli alti prelati, e ormai Pacelli era stanco di dover gestire due canali diversi. Negli ultimi due anni era stato costretto a scrivere note ufficiali in appoggio ai cattolici, naziste all'interno della sua segreteria. sembrando cos ostile al Terzo Reich. Come conseguenza, aveva dovuto vedersela con spie Era successa la stessa cosa anche con Mussolini, che aveva infiltrato i suoi uomini nei

ruolo di responsabile delle relazioni internazionali.

luoghi pi remoti della curia. Pacelli aveva dovuto sfruttare tutte le proprie risorse per Enrico Pucci formata da spie reclutate da Arturo Bocchini che facevano il doppio gioco al soldo dell'Ovra.

smascherare quella che aveva battezzato rete Pucci - dal nome del capo, monsignor

Il cardinale si era inventato una falsa spia, Roberto Ganille. Un'idea geniale: in questo modo aveva fatto credere a tutti che ci fosse davvero una talpa. Cos, una dopo l'altra, le vere spie del governo erano cadute: Stanislao Caterini, Giovanni Fazio, Virgilio Scattolini. Per alcuni era bastata una lezione, ma non per Fazio: la sua carica di ufficiale della

Guardia pontificia, il braccio operativo della Penitenzieria Apostolica, gli aveva garantito l'accesso a troppi segreti. La punizione di Fazio doveva essere esemplare. Impiccagione. L'unico segno che avevano lasciato fu un pezzo di stoffa nera con due righe rosse. La voce si era poi diffusa in Vaticano con la velocit e la violenza della peste. Eugenio Pacelli non ci aveva pensato due volte: far rivivere l'Ordine Nero sarebbe stato Ora, con i nazisti, le cose tornavano a complicarsi. Pacelli doveva assolutamente sapere

sufficiente a spaventare chiunque avesse intenzione di fare il doppio gioco.

da che parte stavano le fedeli spie della Santa Alleanza e, ancora di pi, doveva resuscitare solo lui, e non il papa. Achille Ratti aveva troppi pensieri e acciacchi di cui preoccuparsi.

il Sodalitium Pianum: solo cos si sarebbe circondato di uomini fidati che avrebbero servito Pacelli non si fidava dell'umore instabile del pontefice: in pi di un'occasione si era sentito sorvegliato, spiato. Nel marzo del 1933, mentre lavorava allo scioglimento del Centro Cattolico tedesco e alla firma del concordato con Hitler, Pacelli aveva intercettato i rapporti settimanali che le spie vaticane inviavano al pontefice. Il cardinale era riuscito a ottenerne uno del 3 aprile in cui le azioni diplomatiche del segretario di Stato e di Kaas erano giudicate infruttuose. In quella stessa relazione erano riportati anche brani dei discorsi del Fhrer: Giuro di sradicare il cristianesimo dalla Germania. O si cristiani o si tedeschi: non si pu essere tutte e due le cose allo stesso tempo. Le spie avevano inoltre compilato una lista delle organizzazioni, dei periodici e delle case editrici cattoliche soppressi dal Terzo Reich. L'uso del codice verde in quei rapporti suggeriva che si trattasse di informazioni segrete. Ma questo non era certo un problema per il cardinale: durante la Grande Guerra con la stessa facilit con cui leggeva il latino, riuscendo a vedere le parole nascoste tra le centinaia di lettere quasi fosse dotato di una retina speciale. L'anno successivo aveva scoperto una relazione ancora pi compromettente nella quale aveva inviato molte relazioni cifrate con quel sistema e dunque era in grado di leggerlo

si informava il pontefice dei cattolici giustiziati durante la cosiddetta Notte dei lunghi

coltelli, il 30 giugno 1934. Tra le vittime si contavano Erich Klausner, capo dell'Azione Cattolica, Edgar Jung, Adalbert Probst e Fritz Gerlich, editore del Der gerade Weg. Si menzionavano anche le persecuzioni contro i membri delle SA, le Sturmabteilungen, colpevoli di non seguire la guida del Terzo Reich. Infine, con un gesto di grande insolenza, le spie del papa avevano trascritto l'elenco Era stata una fortuna aver trovato in tempo la corrispondenza per farla sparire, anche Nonostante ci il papa era riuscito a scoprire qualcosa e per questo aveva convocato il

delle persone non gradite al Reich, in cui comparivano centinaia di cattolici. se poi era stato necessario eliminare il messaggero. segretario di Stato.

confronti di Hitler. Abbiamo firmato un accordo con lui, Santo Padre. Non credo che sia opportuno.

Cardinale, credo che sia tempo di manifestare pubblicamente il nostro dissenso nei

Tutti i governi hanno delle liste nere, Santit. Ma non tutti i governi giustiziano coloro

Sa quanti alti prelati ha fatto uccidere e quanti ancora si trovano sulla sua lista nera?

che vi compaiono, Pacelli. E cieco forse? Non possiamo permettere che queste cose

accadano davanti ai nostri occhi. Come pastore, ho l'obbligo di prendermi cura del mio gregge, e le dico che i cattolici in Germania sono in pericolo, ora come non mai. Non posso con uno dei suoi servitori pi leali. Perch non sono stato avvisato che Wilhelm August Patin lavorava sia per la Santa Alleanza sia per i nazisti? Lo abbiamo appena scoperto. Era un insospettabile. Era anche cugino di Heinrich Himmler. Poteva essere pi accorto, Pacelli, a scegliere i suoi uomini per le missioni all'interno del Reich. Sono tempi complessi che richiedono da parte nostra qualcosa di pi della prudenza e pi fidarmi di nessuno, nemmeno di lei. Santo Padre, la prego di non essere cos severo

del silenzio. La informo che Patin gi stato rimpiazzato. I nostri informatori ci hanno

comunicato che il sostituto Martin Wolff. Ha portato con s nella sua centrale operativa

di Monaco padre Albert Hard. So gi tutto. Hard ha lasciato il sacerdozio e ha accusato il suo mentore in seminario, Josef Rossberger. al corrente delle torture che ha subito Rossberger? Non solo. So che Hartl ha presenziato alle sessioni e vi ha partecipato attivamente. Il padre generale dei gesuiti me l'ha comunicato alcune settimane fa. Lei a conoscenza del fatto che ha presentato a Hitler un rapporto sulla Compagnia di Ges? No, non lo sapevo. Vede, Pacelli? Lasci che sia io ad avere il quadro completo della ce ne staremo con la bocca chiusa un giorno di pi. Certo, Santo Padre, le porgo le mie

situazione, e non mi nasconda le informazioni. Forse sbaglieremo, ma le assicuro che non scuse. Non era mia intenzione nasconderle nulla. Desideravo solo risparmiarle la pena di sapere certe cose. Prima o poi il papa viene a sapere della sorte dei suoi fedeli, e il dolore ancora pi grande se le notizie arrivano troppo tardi. Mi capisce, cardinale? Assolutamente. D'ora in avanti ricever un rapporto settimanale sugli avvenimenti in Germania e, se vuole, potremo discuterli di persona. Allora questo potrebbe essere il nostro primo incontro. Padre Leon Brendt e padre Gnther Hessner mi hanno scritto a

proposito del RasseHeirat Institut, l'Istituto del matrimonio razziale. Sa di cosa si tratta? A grandi linee. E una mostruosit! Un antico castello trasformato in ospedale, anzi, in un laboratorio di riproduzione - non so nemmeno come chiamarlo ! - dove gli alti ranghi del Partito nazista hanno rapporti sessuali con donne chiamate da tutta la Germania, e scelte unicamente a scopo riproduttivo. Brendt stato qui due giorni fa, Santo Padre, e mi ha informato di questa e di altre pratiche mediche, tra cui l'inseminazione artificiale. Pare che i controlli siano strettissimi. S, la sorveglianza strettissima. Hessner pu entrare e uscire a suo piacere, ma chiss per quanto ancora. il segretario di Clemens

August von Galen, a Monaco. Capisco. Cosa possiamo fare? Per ora limitiamoci a osservare, poi procederemo con le denunce. Gli uomini, scelti per la loro prestanza fisica all'interno del Partito nazista, entrano nell'ospedale e riposano due giorni prima di essere Le infermiere fanno spogliare uomini e donne, che poi hanno rapporti sessuali sotto gli occhi dei medici. Lei ha molto da lavorare. Passeremo tutta la notte, a scrivere comunicati in cui denunceremo la situazione. Vuole accennare al Rasse-Heirat Institut? Non coinvolgere nessuno. Sono morti gi troppi innocenti. Quella sera Pio XI e Pacelli elaborarono dieci comunicati. Nei giorni successivi il pontefice convoc nuovamente il segretario di Stato: pareva Pacelli non pot farci nulla. Si rassegn ad aspettare le risposte di Hitler o di Von Papen. Pio XI riposava nella sua stanza cercando di riprendersi dalle fatiche degli ultimi giorni, nel tentativo di reagire contro i nemici del Vaticano e dei cattolici. Aveva difficolt detto il medico. Se fosse solo il cuore, dottore. Sono un vecchio diabetico. Le sue gambe piene di ulcere mi preoccupano, Santit. Pi la malattia progredisce, pi la cicatrizzazione lenta. Ormai sono un rudere inutile. Proprio adesso che i fedeli hanno pi bisogno di me! suoi fidati cardinali Adolf Bertram, Michael von Faulhaber e Karl Joseph Schulte. I tre uomini baciarono l'anello papale e accostarono al letto tre grandi sedie. Santo Padre, ha saputo cosa sta accadendo in Germania? S, e ne sono molto rattristato. Le chiediamo allora di pronunciarsi pubblicamente. Non voglio attirare una nuova ondata di ira e odio dei nazisti contro di noi. Dobbiamo essere molto prudenti con le parole. E se ci facessero del male? Lo stanno gi facendo. Hanno vietato il culto della sono un pericolo per nessuno, disse Bertram irritato. Cosa proponete allora? Ho inviato note diplomatiche alla cancelleria manifestando la mia condanna delle persecuzioni e delle campagne d'odio. Temo che non sia sufficiente, Santit. Abbiamo bisogno di un documento pi efficace, qualcosa che possiamo leggere dai pulpiti delle chiese, rispose Schulte. Pallido e con gli occhi socchiusi, Pio XI era quasi irriconoscibile. In questo stato ricevette i a dormire, per, e la mattina non si sentiva affatto bene. Il cuore era debole, cos gli aveva

sottoposti a rigorosi esami medici. Brendt e Hessner non sono stati cos espliciti con me.

posso, si tratta un'informazione confidenziale. Daremo qualche indizio, ma senza

elettrizzato. Scrissero cinquantacinque proteste formali indirizzate alla cancelleria tedesca.

religione cattolica; hanno persino chiuso i circoli di cucito nelle diocesi, che certo non

professionisti dell'intimidazione e del terrore. Capisco. Un'enciclica, insomma, indirizzata a tutti i vescovi cattolici della Germania. Non potremmo chiedere di pi, Santo Padre. Le parole del nostro pontefice saranno un'arma per combattere. Parla come se fossimo in guerra, cardinale Bertram. Siamo in guerra, Santit. Ne dubita ancora? La

Qualcosa che unisca tutti i cattolici e, soprattutto, che li fortifichi in mezzo a

guerra la madre di tutte le cose. Nonostante la malattia, Pio XI lavor con Von Faulhaber, cui aveva chiesto di fermarsi in Vaticano, e con lo stesso Pacelli alla redazione dell'enciclica. Impiegarono due settimane a preparare una prima bozza.

titolo ad effetto, anche se non si leggono. Mit brennender Sorge, sugger Von Faulhaber senza nemmeno pensarci. Pacelli cap subito, mentre il papa ebbe bisogno della traduzione. "Con viva preoccupazione". "Con viva preoccupazione e con stupore sempre crescente veniamo osservando da lungo tempo la via dolorosa della Chiesa in Germania..." Aggiungete qualcosa sul paganesimo, e rendete il riferimento meno diretto. "Al posto della vera fede Come le sembra? chiese Von Faulhaber. Il pontefice si dichiar d'accordo. Pacelli intervenne chiedendo se l'enciclica fosse davvero opportuna. Convinse il papa a evitare qualsiasi riferimento all'antisemitismo nazista e riusc a far cancellare due punti suggeriti da Von Faulhaber per la loro allusione diretta alle azioni dei nazionalsocialisti contro gli ebrei. Stiamo difendendo i cattolici, non gli ebrei. Rischieremmo di essere fraintesi se

Dobbiamo trovare un titolo, osserv Pacelli. Tutte le encicliche si ricordano per un

in Dio, in Germania si propone una deificazione della razza, del popolo e dello Stato."

aggiungessimo anche queste parole. Allora eliminatele. Non voglio in nessun modo essere frainteso. Deve essere chiaro che sosteniamo unicamente i cattolici, e che d'ora in avanti non ce ne staremo pi in silenzio. Per questo bisogna evitare che si confonda lo scopo di questa enciclica con un attacco diretto al Fhrer. Otterremmo il risultato contrario: una campagna contro di noi. Sarebbe vista come una prova di debolezza, non di forza. Achille Ratti soppes ogni singola parola e, alla fine, scelse una data per la pubblicazione. L'enciclica Mit brennender Sorge venne letta in poche chiese tedesche, e quasi

clandestinamente per timore di rappresaglie, il 14 marzo 1933, Domenica delle Palme,

giorno della Passione del Signore. semplice essere papa? A cosa serve il dogma dell'infallibilit nelle questioni di fede di fronte ai dubbi che pone il mondo? si chiese Pacelli sarcastico appena l'ambasciatore tedesco in Vaticano usc dal suo studio. Il Fhrer molto irritato per la vostra condotta. troppo tardi per ritirare l'enciclica,

tuttavia non vuole nessun'altra intromissione del pontefice nella vita dei tedeschi, aveva detto l'ambasciatore poco prima. Comprendo la sua preoccupazione. Porti al Fhrer il rispetto della Santa Sede. Credo che non potr portargli altro che semplici parole. La speranza che presto troveremo il amichevoli, aveva aggiunto Pacelli sorridendo, prima di alzarsi dalla sua poltrona.

modo di dimostrare che le relazioni tra il Vaticano e il Terzo Reich sono assolutamente Aveva imparato questo gesto cos efficace da Gasparri: in tal modo era lui a decidere quando un'udienza era conclusa. Pacelli aveva stretto la mano del diplomatico per congedarlo. Per ora l'aveva lasciato disarmato.

15

luce, o agire subito e mettersi al sicuro?

Ignacio Gonzaga valut rapidamente cosa fare: restare fermo in attesa che tornasse la Fu Shoval a parlare: Non muoverti, Ignacio. Potrebbe essere una trappola. Gonzaga riflett un secondo prima di prendere la pistola. Tu rimani qui.

perci si assicur che fosse tutto a posto: Suor Edith, mi sente? chiese a voce alta.

Non allontanarti dai documenti per nessun motivo. L'oscurit gli impediva di vederla, S. Ignacio sentiva solo il rumore dei propri passi. Silenzio. Ancora i propri passi. La paura era palpabile, prendeva corpo e riempiva l'enorme sala sostituendosi alle

centinaia di scaffali pieni di documenti. Gonzaga avanz ancora un poco e avvert una presenza. Non riusciva a distinguere preghiere? tent. nulla al buio, ma ne era sicuro: l c'era qualcun altro. lei, padre? Ha concluso le sue Nessuna risposta. Ignacio? disse suor Edith. in cui credeva si trovasse la porta. Assurdo, pens. Era troppo buio. Si trovavano a venticinque metri sotto terra e separarsi da Shoval era ancora pi pericoloso. Prov allora a tornare indietro. estrasse la pistola e la punt verso l'oscurit. Sent chiaramente i passi di qualcuno alle sue spalle. Il panico lo paralizz. Si volt, Pass appena qualche secondo ma il tempo sembrava essersi fermato, quasi che una Gonzaga avvert il proprio respiro affannato, e il cuore che batteva con forza. Uno strano sibilo lo fece trasalire e d'istinto si butt a terra. Non cap subito se fosse stato colpito, se quella fosse la morte. Cerc sul proprio corpo il segno di una ferita: niente sangue. Poi ud due spari e il tonfo di un corpo che cadeva. Un oggetto metallico rimbalz al Sono qui. Stai bene? S. Gonzaga avanz ancora di qualche metro nella direzione

pietra avesse bloccato lo scorrere della sabbia in una clessidra.

suolo. Prov a parlare, ma non gli usc alcun suono.

paura gli aveva tolto e si mise in piedi dietro l'amica. Continuava a tenere l'arma puntata, anche se non vedeva nulla. I suoi occhi non si erano ancora abituati all'oscurit.

Shoval gli si avvicin. Sei ferito? Non credo. Il gesuita recuper le forze che la

Attento con quella pistola, Ignacio. Potresti ferire qualcuno. Fu allora che Gonzaga se ne accorse: l'aggressore giaceva a terra. Il sangue sgorgava da due minuscoli fori prodotti da una Beretta . che Shoval aveva usato con estrema precisione, salvandogli la vita. Dove hai preso la pistola? le chiese mentre si chinava a esaminare il corpo. L'ho chiesta all'ambasciata quando siamo tornati da Basilea. nient'altro. Per fortuna sono stata pi veloce di lui. Credi di riconoscerlo? S, dovrebbe essere Anthony Shannon, un gesuita irlandese. Peccato che i morti non parlino. Da lui cellulari guardarono nelle tasche del sacerdote: non c'era niente, solo biglietti della metropolitana, alcune medicine e un taccuino con alcuni fogli scritti. Nell'oscurit croce: Jonathan Hope, Fritz Korth, Enzo Di Luca, Ignacio Gonzaga e Shoval Revach! all'interno trov anche un messaggio e il pezzo di stoffa dell'Ordine Nero. Saremmo stati i prossimi. Lessero alla luce dei cellulari. Guai alla citt ribelle e contaminata, alla citt prepotente. Eliminer da te tutti i superbi millantatori e tu cesserai di inorgoglirti. Un'altra citazione dalla Bibbia, questa volta dal Libro di Sofonia. Shannon avrebbe lasciato il messaggio sulla scena dopo averli uccisi. Loro due, lui e Shoval. raggiungerli all'Archivio Segreto. Ignacio compose il numero del padre generale; gli chiese di informare Grothoff e di Si tratta di padre Shannon. Lei sapr cosa fare. E il bibliotecario? chiese Shoval. Si erano dimenticati di lui, ma la luce non era ancora tornata e non avevano alcuna intenzione di muoversi. Dovevano proteggere i documenti responsabili di quella catena di leggevano a malapena. Nell'ultima pagina, per, c'erano alcuni nomi accompagnati da una Conosceva la mia vera identit! esclam Shoval. Porse il taccuino a Gonzaga; non sapremo altro. Con gli occhi ormai abituati al buio e grazie all'aiuto delle luci dei Ottima mira. Ho intravisto una sagoma e ho sparato. Non riuscivo a distinguere

omicidi e anche l'assassino, che con quell'ultimo crimine aveva scritto la sua confessione. E gli altri dieci? chiese Gonzaga ancora spaventato. Dieci cosa? domand Shoval di rimando. Gli altri membri dell'Ordine Nero. Non capisci? Non abbiamo finito. Temo che le indagini si fermeranno qui, anche se ci saranno altri omicidi. Qualcosa diceva a Gonzaga che l'amica aveva ragione. Non sappiamo quale fosse il movente di Shannon, e nemmeno se fosse un semplice

esecutore. Credo che sia cos, ma per ora hai eliminato solo l'untore, non la peste. Noi siamo elementi nuovi del suo piano. Temono che Enzo Di Luca ti abbia raccontato qualcosa, e che poi tu abbia raccontato tutto a me, Ignacio. Gli uomini come Shannon non hanno bisogno di un movente, Shoval. A loro bastano gli ordini. La verit, si ripet ancora una volta il gesuita, non ci rende mai liberi.

Negli ultimi tre giorni avevano studiato ogni singolo movimento della donna.

Due killer della camorra si preparavano a portare a termine il loro nuovo incarico. La sua giornata iniziava molto presto: usciva di casa alle otto e si incamminava verso il

lavoro con la lentezza di chi, oltre agli anni, si porta dietro qualche chilo di troppo. Rimaneva nell'ufficio per quattro ore poi, poco prima di pranzo, usciva e si dirigeva, sempre a piedi, verso una piccola chiesa, Sant'Andrea al Quirinale. L, sempre nella stessa panca - la seconda dall'altare, verso sinistra - pregava per mezz'ora sgranando un rosario d'argento. Una volta fuori prendeva un panino dalla borsa e lo mangiava tornando al lavoro. Sempre la stessa routine, il luned, il marted e il mercoled. Ora era gioved e i due uomini la osservavano mentre addentava il suo pranzo. Quel giorno non le permisero di tornare nel suo ufficio all'Universit Gregoriana. Il pi alto dei due la blocc alle spalle mentre usciva dalla bellissima chiesa del Bernini e con un solo movimento le spezz il collo. Non si sent nemmeno il rumore dell'osso che si rompeva. Pi difficile fu trascinare rapidamente quel corpo pesante sui sedili posteriori della loro auto. Avrebbero potuto portare a termine l'incarico prima, ma avevano deciso di aspettare il compenso per il lavoro in Svizzera. Se a quei due fosse interessato sapere chi li aveva assunti, non gli sarebbe parso casuale

che la chiesa in cui avevano ucciso la suora era stata inaugurata nel 1658 dal cardinale e Nero.

principe Camillo Astalli Pamphilj, figlio di Olimpia Maidal-chini, fondatrice dell'Ordine

avrebbe sorriso. Peccato che i morti non sorridano.

Di sicuro se l'avesse saputo Anthony Shannon, uno degli ultimi membri del gruppo, Il cadavere della suora fu abbandonato quella sera stessa alla periferia della citt, e

l'auto buttata nel Tevere. Nella tasca dell'abito della religiosa i due uomini misero una nota che era stata consegnata loro insieme ai soldi.

Il messaggio diceva: Tu sei troppo giusto, Signore, perch io possa discutere con te; ma vorrei solo rivolgerti una parola sulla giustizia. Perch le cose degli empi prosperano? Avevano ricevuto istruzioni molto dettagliate: non dovevano uccidere la donna n lasciare il suo corpo in territorio vaticano, ma a Roma. In via Stoppato, per la precisione. Era importante che le autorit trovassero subito il corpo. Per questo i killer dovevano fuggire a lavoro ultimato. Infatti lasciarono la citt in treno un'ora dopo. che teneva nascosta sotto l'abito e che non aveva ancora usato. Ripose il messaggio nella tasca del suo aggressore. Il sangue di Shannon si era raccolto in una pozza sul pavimento. Il padre generale arriv insieme al capo della Guardia Svizzera e al segretario di Stato e, poco dopo, comparvero anche due guardie che sorreggevano il padre archivista, pallido e bianco in volto. Lo avevano addormentato con il cloroformio, raccont, ma non era riuscito a vedere Finalmente le luci si riaccesero. Senza pensare, Gonzaga appoggi la mano sulla pistola

chi fosse stato. Qualcuno lo aveva sorpreso da dietro e gli aveva coperto la bocca e il naso ora lo scortavano lo avevano svegliato nella cappella accanto all'archivio.

con un panno. Non ricordava nient'altro fino a due minuti prima, quando gli uomini che Ordini una perquisizione degli oggetti personali di Shannon, chiese il segretario di

Stato al capo della Guardia. Anzi, meglio, proceda lei stesso. Poi si volt verso il padre generale: Ci permetter di svolgere le nostre indagini, vero? Certo, cardinale. Chieder a Francescoli di accompagnarvi nella stanza di Shannon. Cos'altro sappiamo di lui? che, dietro sua richiesta, lo aveva fatto allontanare da padre Di Luca. Sospettava qualcosa, padre? chiese Grothoff. Gonzaga riport ci che il segretario del padre generale gli aveva raccontato; rifer anche

camera di Shannon per proteggere padre Di Luca durante la notte. Nella stanza ha trovato qualcosa? Era vuota ovviamente. Shannon aveva gi portato via tutte le sue cose. Grothoff si rivolse allora a suor Edith. Come si sente, sorella? Gonzaga e Shoval avevano convenuto di dichiarare che era stato lui a sparare a Shannon, e lei aveva nascosto la pistola di Gonzaga nella borsa. Ancora un po' scossa, cardinale. Ma anche molto sollevata, rispose Shoval. Per fortuna padre Gonzaga ha sparato per primo, osserv Grothoff indicando il corpo del gesuita, accanto cui si trovava una pistola dotata di silenziatore. Gonzaga l'aveva spinta con il piede vicino al cadavere prima che gli altri arrivassero. In verit stato Shannon a fare fuoco per primo, ma non mi ha colpito. Eravamo al buio completo. Forse tra le sue carte troveremo la ragione di tanta violenza! esclam il segretario di Stato una volta fuori, mentre salivano tutti sulla sua Mercedes. Forse s, cardinale. Ma temo che un uomo possa essere mosso da tanto odio solo

No, ma avrei voluto, se fosse servito a impedire altre morti. Mi sono trasferito nella

perch qualcun altro attizza le braci dell'inferno nella sua anima. Mi chiedo se un giorno riusciremo a scoprire chi aiutava Shannon ad ardere. Me lo auguro. E se lo augura parole non bastavano a nascondere la loro desolazione. anche Sua Santit. Il silenzio era interrotto di tanto in tanto da uno dei quattro, ma le

Informer subito il Santo Padre. Non allontanatevi, avr bisogno di voi, disse il cardinale salutandoli a Borgo Santo Spirito. Suor Edith entr con loro nella casa. Il padre generale abbracci Gonzaga prima di freddezza dalla falsa religiosa al cui travestimento lui stesso aveva contribuito. ritirarsi nel suo studio. Riposati, Ignacio. Prova a dormire un po'. Poi si conged con Faccia attenzione, Shoval! Ignacio e Shoval si trasferirono in una piccola sala al Ti senti bene? gli chiese. Non lo so. Sono un po' stordito. Andiamo al tuo albergo: ho bisogno di qualcosa di forte e di una lunga chiacchierata. Ma anche tu sarai esausta. Preferisci riposare? Come potrei dormire dopo aver ucciso un uomo? Un assassino, vorrai dire. Ed stata legittima

primo piano della casa. Gonzaga aveva preso una tazza di caff e lei un bicchiere d'acqua.

domanda che lo tormentava da quando aveva esaminato il corpo senza vita di Shannon. la prima volta che uccidi qualcuno, Shoval? le chiese pensando ancora una volta a quanto poco conoscesse l'amica. S. Uscirono e presero un taxi. bello stare in silenzio con te, Shoval. Non ho voglia di parlare. Io invece s, Ignacio. Ne ho bisogno. Stavano bevendo whisky. Lei lo aveva invitato a salire nella sua stanza. meglio non farci vedere in pubblico, aveva suggerito. Shoval si era fatta una doccia e aveva indossato un abito lungo. Niente male come vacanza. Non avrei mai pensato che ci fosse un altro omicidio dopo quello di Hope. Costa fatica giocare al detective, Shoval, e se non fosse stato per te, ora sarei morto. Dove imparano i medici forensi a sparare cos? Non certo in facolt. Nel mio Paese la morte non fa pi notizia: la cosa strana sopravvivere. Il fatto che sappia usare un'arma non ha niente a che fare con la mia professione. Sono stata nell'esercito. Io, come molti giovani, ero convinta che fosse mio dovere difendere lo Stato dai suoi nemici.

difesa. lo stesso. Era pur sempre un uomo, no? Gonzaga non riusc a trattenere la

Ora condividiamo qualcosa di pi dell'essere stati entrambi testimoni di un attentato. Adesso abbiamo un cadavere in comune, Shoval. Solamente questo? Fu lei a fare il primo passo. Appoggi il bicchiere sulla tavola e gli si avvicin. Quando lo baci, le labbra di Gonzaga ci misero un po' a riconoscere altre labbra. La bocca umida di Shoval, che sapeva di malto e di alcol, lo spinse ad aprire la sua. Sfior la sua lingua, mentre lei lo mordicchiava piano. Lo eccitava. Ignacio sent il calore del corpo di Shoval contro il suo. Lei sal piano con la mano sui pantaloni e tocc il sesso di Gonzaga. Si tolsero i vestiti, ancora scossi dal ricordo degli spari. L'oscurit lo avvolse di nuovo, denudandolo e lasciandolo senza alcuna protezione. Per tanti anni aveva resistito alle donne che gli si erano offerte, lottando contro il proprio desiderio. Ma ora si trattava di un'altra cosa. Eppure si sentiva bloccato dalla colpa. Un animale violento sembrava nascere tra quei due corpi che, pi che amarsi, si

aggredivano. Gonzaga si sentiva a disagio; provava pena per se stesso, forse addirittura ribrezzo. O le due cose insieme. Non posso, Shoval. Mi dispiace, le disse all'improvviso allontanandosi da lei. per Gonzaga, per la sua diffidenza, e si sent offesa. Il volto dell'amica non esprimeva insoddisfazione, ma ira. Pef un momento prov odio Ignacio raccolse i suoi vestiti quasi stesse recuperando i pezzi del proprio corpo Non ci furono lacrime, n la magra consolazione del pentimento. Quando Ignacio Mi dispiace, Shoval. Fuori rimasero solo Gonzaga e i suoi dubbi. Usc di corsa dall'albergo. Chiunque vedendolo avrebbe detto che sembrava un morto, da quanto era pallido e stanco. Erano passate poche ore, ma parevano anni. Gonzaga si metropolitana fino alla fermata Repubblica. Era tanto che non usava la metro, ma aveva bisogno di stare solo per un po' prima di tornare alla casa dei gesuiti. La testa gli girava come una trottola, e dentro sentiva una bomba a frammentazione pronta a esplodere. Ovviamente a ridurlo cos era stato ci che era appena successo con Shoval. Ma sent di colpo invecchiato ed esausto. Cammin fino a una rotonda e prese la

disfatto. Shoval, ancora nuda, si copr con le lenzuola.

Gonzaga usc dal bagno era di nuovo un sacerdote, protetto dal collarino inamidato.

quell'episodio non era il combustibile, quanto piuttosto la miccia, il meccanismo di attivazione, l'inizio del conto alla rovescia prima dello scoppio.

Il treno avanzava a scatti in uno stridio di freni; i vagoni, vecchi quanto Roma, cigolavano. I tunnel della metropolitana gli erano sempre sembrati le moderne catacombe della citt. Solo che non vi si nascondevano pi i cristiani, ma la gente povera e sola. Di ritorno a casa. Lo ripet a voce alta, come un pazzo: Di ritorno a casa. Lui non aveva nessun posto dove tornare. Non aveva una casa. Chi era? Un soldato di Ges? Era la solitudine il suo destino, comune a tutti i soldati? Perch era diventato un gesuita? Forse solo perch, da orfano qual era, aveva avuto bisogno di un modello di virt e saggezza.

quello dopo ancora aveva seguito la sua prima indagine.

Un giorno aveva preso i voti, quello dopo era stato chiamato a servire padre Arrupe, e Alla morte di Arrupe erano venuti l'esilio e la fuga. Ignacio Gonzaga era un uomo che

si nascondeva dietro l'abito e le buone maniere come un animale ferito si nasconde nel bosco. Un rompicapo senza soluzione.

Osserv gli altri passeggeri, tutti ugualmente assorti negli scampoli delle proprie vite. Una donna troppo truccata, che a stento riusciva a mascherare le rughe con il rosso sulle guance e il mascara violetto sulle ciglia, stringeva una borsa come se contenesse la sua intera esistenza. Un ubriaco, sul fondo, emanava un odore acre che sembrava infastidire tutti quanti. Era circondato dal suo vomito e dal vuoto. In piedi lungo il corridoio due giovani si baciavano con passione: la mano del ragazzo era sulle natiche di lei, e insieme ondeggiavano al ritmo del treno. No. Ci che era successo con Shoval non era la cosa pi preoccupante. labbra. I suoi occhi spalancati gli avevano detto che non era solo, e che era necessario continuare a indagare. E se davvero si trattava di una questione interna ai gesuiti, come Gonzaga rivide il volto di Anthony Shannon e il'rivolo di sangue che scorreva sulle sue

sosteneva Grothoff? Una trama ordita per mettere in discussione l'autorit del padre generale e prendere il potere dell'ordine? Troppe morti, in ogni caso. E perch liberarsi di lui e di Shoval? E se davvero Shannon non aveva complici? Se fosse stato cos allora quel bagno di sangue era ancora pi inspiegabile. A meno che le carte di Hop non celassero il motivo di quell'accanimento, le ragioni di tanto odio. sorrise. Non so ancora nulla, disse ancora una volta a voce alta. La signora truccata gli Era la verit: non sapeva nulla. Gli venne in mente una serie di nomi: Eugne Tisserant,

Olimpia Maidalchini, Camillo Pamphilj, Ordine Nero, Eugenio Pacelli, Enzo Di Luca, Jonathan Hope, Anthony Shannon, Fritz Korth, Benito Mussolini, Adolf Hitler, Achille Ratti, Shoval Revach, Ulrich Grothoff, Sodalitium Pianum. parole. Senza nessun ordine e senza nessun legame. I nomi arrivavano, sparivano e tornavano come se fossero qualcosa di pi che semplici Li ripass di nuovo uno dopo l'altro. Il vagone cominci a svuotarsi, ma Ignacio

Gonzaga non si accorgeva gi pi di ci che accadeva al di fuori della sua mente. Nervoso,

mordeva una penna. Prese il suo taccuino cercando uno sfogo. Cominci a decifrare a fatica gli appunti presi all'Archivio, sfruttando le sue scarse conoscenze di crittologia e le chiavi fornitegli da Ari Goloboff, l'amico di Shoval. Era riuscito a trascrivere una decina di Provenivano per lo pi da Berlino, Mnster e Monaco. Uno solo, all'apparenza un telegramma, era stato spedito da Roma. La firma era di Tisserant, il cardinale francese. Il testo era cifrato con il solito sistema. Per decodificarlo bisognava sostituire le lettere di una riga con un certo numero di lettere della riga inferiore. Il problema era che ogni giorno la chiave cambiava: la sostituzione poteva essere di sei posizioni oppure di dieci. In questo stava la fortuna del sistema di cifratura: se il destinatario conosceva il numero delle lettere sostituite invertiva il processo. Questo linguaggio cifrato era un'invenzione di Francesco Capaccini che, nominato da

pagine. Le date dei documenti andavano dalla nascita del nazismo fino alla morte di Pio XI.

papa Gregorio XVI segretario della Cifra, dedicava a risolvere le chiavi lo stesso numero di ore che impiegava a inventarle. Per complicare il lavoro delle spie e perch i corrieri, i cosiddetti messaggeri di Dio, non scoprissero il contenuto di ci che avevano tra le mani, Capaccini aveva introdotto anche l'uso dei numeri. Eugne Tisserant aveva scoperto il piano per assassinare Pio XI e cerc di fermarlo,

scrisse Gonzaga sul taccuino. Ma forse era troppo tardi.

XII, non si trovano per in quelle pagine, che certo lo condannano senza riserve, ma che Alleanza. Cio nelle lettere e nelle relazioni cifrate con il codice verde inviate a papa Ratti dal 1933 al 1939, stando agli appunti di Gonzaga.

Solo un diario interrompeva il suo silenzio. Le prove della colpa di Pacelli, futuro Pio

potrebbero essere solo le elucubrazioni di un uomo risentito, ma nei documenti della Santa

Dunque l'Ordine Nero esisteva ancora? O era un'invenzione di Shannon? Era piuttosto evidente che l'obiettivo fosse quello di eliminare tutti coloro che avrebbero potuto chiarire Ratti era entrato nel regno dell'immortalit. Qualcosa di pi profondo si nascondeva dietro gli omicidi di cui Gonzaga era stato testimone. gli avvenimenti di quella notte di febbraio del 1939, quando il vecchio alpinista Achille

viaggiavano per l'Europa trasportando informazioni segrete. Le citazioni bibliche trovate insieme ai cadaveri... Il responsabile non voleva il silenzio. Gonzaga se ne rese conto per la prima volta. Ma quelle carte non erano le uniche a dover rimanere nascoste: le severe leggi del sub

Anthony Shannon voleva essere un messaggero di Dio, come gli uomini che

secreto pontificio, che esigevano la totale sottomissione e il silenzio totale, avevano fatto s che gli omicidi fossero cancellati uno dopo l'altro. Che stupido a non averlo capito. Nessuno si preoccuperebbe tanto di cambiare il modo di uccidere, di studiare la frase con cui si avvertiranno i primi testimoni del delitto. Decapitare, strangolare, impiccare. Troppo voleva portare alla luce con la sua assurda carneficina. Solo in quel momento Gonzaga si accorse di quanto tempo aveva passato sul treno. Il conducente annunci l'arrivo al capolinea e invit tutti i passeggeri a scendere. Ignacio ci mise due ore per tornare in Vaticano. per chi cerca soltanto di liberarsi della verit. C'era un'altra verit che Anthony Shannon

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Citt del Vaticano, 1938 Pio XI voleva qualcosa di pi di una nuova enciclica. Le atrocit commesse da Hitler si moltiplicavano: quell'uomo era mosso dall'odio, dall'ira. Il male si era incarnato in lui, e la Mussolini non era nulla, pens il pontefice. Forse tutta quella responsabilit era troppa per un papa ormai anziano e prossimo alla morte che avrebbe portato nella tomba il prezzo della propria vigliaccheria o del proprio dei gesuiti, Ratti chiam accanto a s due teologi della Compagnia perch lo aiutassero segretamente nell'impresa. Nemmeno Eugenio Pacelli doveva sapere del documento. Questa volta nessuno avrebbe coraggio, a seconda di come la storia lo avrebbe giudicato. Scavalcando il padre generale Chiesa aveva il dovere di combatterlo con tutte le proprie forze, a ogni costo. In confronto

impedito al papa di chiamare le cose con il loro nome e di esprimere qualcosa di pi di una viva preoccupazione.

Lo aveva detto anche Von Faulhaber: la guerra era gi iniziata, e Ratti era pronto a combattere. La sua arma si sarebbe intitolata Humani generi unitas, e avrebbe dovuto dimostrare padre John LaFarge, americano, che da appena un anno lavorava per lui. proprio questo: l'unit del genere umano. Il pontefice convoc il suo segretario personale, Era stato il padre generale a raccomandargli il gesuita, e mai Pio XI avrebbe potuto

immaginare quale servizio gli avrebbe reso non solo come amanuense, ma anche come pensatore. LaFarge era l'autore di un libro fondamentale, ma forse troppo in anticipo rispetto ai tempi, intitolato La giustizia interrazziale. Il papa lo aveva letto tutto di notte, a Castelgandolfo. Ormai Pio XI disprezzava il Vaticano ogni giorno di pi; si sentiva soffocare, come se fosse stato avvolto in un sudario. Durante la visita di Hitler a Roma si dedicare una sola riga all'evento. Sono angeli caduti, fratelli indemoniati. Porteranno questo mondo alla rovina, disse un giorno il pontefice al sempre pi distante cardinale Pacelli. Ora, quasi sette mesi dopo quel maggio terribile, tornava a isolarsi quasi fosse gi morto.

era chiuso nelle proprie stanze ordinando espressamente ali'Osservatore Romano di non

di confidarsi con qualcuno. Le sue spie gli avevano consegnato una nuova relazione, che lo con un'altra anima. Era l'unico modo per liberarsi dalle fiamme.

Quando arriv il suo segretario, Ratti lo salut a malapena. Aveva un disperato bisogno

aveva fatto inorridire. Non sarebbe riuscito a mantenere il segreto: doveva condividerlo Ho ricevuto un'altra informativa segreta, padre LaFarge: quello che ho letto atroce.

Voglio metterla al corrente di alcune di queste notizie, solo perch sappia con cosa abbiamo a che fare. Il mondo deve sapere di Hitler e Mussolini. Purtroppo il Vaticano tratta del male autentico. Capir che una prova molto dura per un pontefice.

caduto nella tentazione di queste due incarnazioni del demonio, padre. Sono sicuro che si Certamente. La ascolto, Santit. Sa come si chiama H nuovo progetto scientifico dei nostri amici nazisti? Vernichtung lebensunwerten Lebens, "eliminazione delle vite che non valgono la pena di essere vissute". Un modo molto sottile per definire una particolare forma di eutanasia. Una forma ricercata, vorr dire. Chi se non Dio pu stabilire se una vita vale la pena di essere vissuta? Si rende conto che questi uomini hanno deciso di sostituirsi alla volont divina? Dove avverranno questi esperimenti? Nello stesso luogo di cui le ho parlato a proposito dell'inseminazione artificiale che assicura la discendenza ariana pura: padre. Per prima cosa sono stati eliminati quelli che chiamano Unntze Esser, le "bocche

il Rasse-Heirat Institut. terribile, Santit. Qualunque aggettivo sarebbe inadeguato, da sfamare": anziani, minorati mentali e malati incurabili... Poi verr il turno di tutti quelli che saranno giudicati non abbastanza puri. esattamente ci che temo. Secondo quella gente, si tratta di persone che consumano molto e non producono niente. Per questo vengono spediti nell'istituto i malati cronici. Hanno intenzione di svuotare asili e ospedali.

Chi prende le decisioni? Chi alla guida di questo macabro rituale? Il Fiihrer? Stando alle informazioni in mio possesso, sono medici noti come T4. Tipico di quegli uomini usare sigle e formule asettiche per le loro cosiddette soluzioni etiche. Le leggo la XVI secolo, formato da quattro torri e varie file di finestre. Oltrepassando i cancelli descrizione di quel luogo fornita da un inserviente. Il castello, un edificio imponente del sorvegliati da SS si arriva in un grande patio circondato da colonne. Gli abitanti di Alkoven

hanno dichiarato che, nonostante si tratti di un ospedale, non vi hanno mai visto entrare dei pazienti. Come li trasportano allora? Dentro camion chiusi, di notte. Come se fossero oggetti. Ci sono altri luoghi simili in Sassonia, a Limburgo, Brandeburgo e Linz. , Come vengono uccisi, Santit? Con una iniezione letale. Poi un uomo fotografa i

cadaveri ed estrae le otturazioni d'oro, che spediscono subito a Berlino. Vengono eliminate circa trenta persone ogni mattina. Se ne rende conto? come se stessero preparando H

Giudizio Finale. Esatto, LaFarge. Stanno anticipando l'Apocalisse. Per questo la nuova

enciclica cos urgente. Il cardinale Clemens August von Galen ci ha preceduto denunciando Hitler nella sua ultima omelia. Cos ha firmato la sua condanna a morte. Non credo. Hitler non oserebbe tanto: il cardinale un uomo molto rispettato in pubblicamente con il Vaticano? Ne dubito. Potrebbero inscenare un incidente, Santit. Germania e gode della mia protezione. Il Fhrer rischierebbe mai di rompere Chiunque potrebbe morire per strada alla guida della sua auto. Vero. Tuttavia il il periodo natalizio per scrivere l'enciclica, padre; la rivedremo poi insieme all'inizio dell'anno nuovo. Solo lei e io. Nessun altro deve sapere. Capisco. Le legger il discorso di Von Galen in modo che possa farsi un'idea del tono

coraggio di Von Galen mi obbliga ad agire. Non possiamo continuare nel silenzio. Ha tutto

che voglio usare. "Si tratta di esseri umani, di nostri simili, fratelli e sorelle, di povere persone malate. In che, modo hanno perso il diritto alla vita? Tu, o io, abbiamo forse il

diritto di vivere solo perch siamo produttivi, o se altri ci riconoscono tali? Se si stabilisce o si difende il principio che lecito eliminare gli uomini improduttivi, allora poveri noi, l'argomentazione dovr essere teologica: gli uomini sono tutti uguali agli occhi di Dio e appartengono a una sola razza. Ricorda il Vangelo di Matteo? "Guai a voi, scribi e farisei ipocriti, che rassomigliate a sepolcri imbiancati: essi all'esterno son belli a vedersi, ma quando saremo vecchi e deboli a causa dell'et!" D'accordo, Santo Padre. Ma

dentro sono pieni di ossa di morti e di ogni putridume. Cos anche voi apparite giusti all'esterno davanti agli uomini, ma dentro siete pieni d'ipocrisia e d'iniquit". Perch cita proprio queste parole, padre? Perch anche noi abbiamo coperto queste ingiustizie nei nostri palazzi. Con le nostre azioni abbiamo negato tutto il buono che c' nella Chiesa. onestamente. Si alz un silenzio pesante che il papa ruppe con un ordine. Ma, forse, non ancora troppo tardi per pentirci. Non mai troppo tardi se si agisce Ora basta parlare. Padre Di Luca mi aspetta all'osservatorio. Vuole accompagnarmi?

John LaFarge annu, anche se la cosa che meno desiderava in quel momento era contemplare le stelle. La perfidia degli ebrei stava per essere dimenticata a causa della codardia di Ratti, pens Pacelli. Doveva fare qualcosa. Subito. Una delle sue spie gli aveva confermato che il papa aveva incontrato John LaFarge.

Rimasto solo nel suo studio, Pacelli diede un pugno sulla scrivania. Pens a Bernardino Nogara: per lui, pi che per ogni altro, le cose si sarebbero complicate se il pagamento della tassa ecclesiastica fosse stato interrotto. Fu lo stesso banchiere a trovare rapidamente una soluzione. Cambiamo medico! sugger. Per quale motivo? Il papa si riprende ogni giorno di pi. L'unico modo per evitare la nuova enciclica di allontanarlo dal cammino della guarigione. Le tasse versate dalla Germania fruttano cento milioni di dollari ogni anno. Ratti non acconsentir mai. Pacelli fece una pausa. A meno che... Il pontefice molto anziano, sar sufficiente debilitarlo. Sostituiremo anche le sue cameriere, poi il tempo far il resto. Indebolito dalla malattia, non potr essere presente al sinodo n leggere l'enciclica. Sar complicato trovare un sostituto. Ho gi in mente chi potrebbe essere. Il resto lo lascio nelle sue mani, cardinale. A chi ha pensato? Al dottor Francesco Petacci. Qualcosa a che vedere con Claretta? il fratello. Spero che abbia una buona reputazione, altrimenti Ratti non accetter mai. Il pontefice malato di cuore e Petacci uno dei pi stimati cardiologi Mussolini, baster nascondergli che il cognato. Dovremo qualcosa di pi del denaro alla famiglia del Duce. Chi rinuncerebbe alla possibilit di assistere il pontefice? Poi si immagina la reputazione del dottor Petacci dopo? vorrebbe avere a che fare con un medico che una spia. Devo confessarle che mi Ha qualche altra soluzione? Pacelli scosse la testa. Nogara assicur che avrebbe contattato Petacci quella sera stessa e si conged dal cardinale stringendogli la mano. Pacelli si ritrasse, infastidito ogni giorno di pi dal contatto umano. Appena rimase solo, and in bagno e si lav le mani con cura. Mentre si sciacquava, pens a Bernardino. Quell'uomo aveva una vita privata? Aveva Oltretutto sar obbligato a essere molto prudente: se si venisse a sapere, nessuno pi sembra comunque rischioso. Capisco, eminenza. Ma dobbiamo correre questo rischio.

italiani. Non avremo nessun problema. Riguardo alle riserve che il papa nutre verso

qualche altra passione oltre all'efficienza? Sembrava di no. Di Nogara non si sapeva nulla. La Santa Alleanza lo aveva sorvegliato scrupolosamente, ma pareva non fare altro che lavorare e pregare. Solo la domenica sera interrompeva questa routine andando al cinema. Stando agli informatori del cardinale, gli piacevano soprattutto i film americani. Non era mai stato con una prostituta, n era mai stato coinvolto in uno scandalo, e non si conoscevano nemmeno pubblicazioni contro di lui.

contatto epistolare e che a volte incontrava a Roma. Affari?

Amici? Nessuno a parte lo zio Giuseppe, arcivescovo di Udine, con il quale era in Solo quelli che avrebbero portato qualche profitto al Vaticano, e solo con esponenti Maria Odasso. Oltre a chiedere al papa che nessun cardinale lavorasse nell'Istituto per

della nobilt, come il conte Paolo Blumenstihl, o il barone Francesco

le opere di religione, prima di accettare l'incarico anni prima aveva posto una sola altra lasciare il suo appartamento di Roma per trasferirsi nel Governatorato in costruzione. perfettamente!

condizione: un salario minimo con il quale viveva modestamente, e che l'aveva obbligato a Nogara era una macchina ben oliata con l'unico fine di servire Dio. E ci riusciva Oltre alla Bibbia leggeva un solo libro, che teneva sempre sul comodino come

ur^messale: la Divina Commedia. Si era anche guadagnato un soprannome: lo Gnomo del Vaticano. Pacelli fin di lavarsi le mani l'operazione era durata ben cinque minuti - e pass ai denti. Li spazzolava sei, sette volte al giorno, usando un dentifricio prodotto apposta per lui. Nonostante ci, subito dopo si sentiva di nuovo la bocca amara, un sapore metallico, come se avesse mangiato rame. Poi c'erano le mosche. Era sicuro che trasmettessero ogni genere di malattie. Pacelli le

odiava. Dedicava gran parte del proprio tempo a schiacciarle; nel suo studio aveva fatto installare trappole speciali per ucciderle.

Il dentista gli aveva prescritto una soluzione per sciacquarsi la bocca, anche se le ulcere gli causavano forti dolori. Come quelle allo stomaco. Gastrite cronica, era stata la diagnosi del medico. Chiss, forse quello che ha bisogno del dottore sono io, pens il cardinale tristemente. Pio XI salut LaFarge e il giovane padre Di Luca. L'intelligenza dei gesuiti lo impressionava da sempre, nonostante nutrisse una certa diffidenza verso la malvagit di alcuni. I due sacerdoti che stavano al suo fianco, invece, erano l'esempio della fede votata perfettamente a suo agio. allo studio. Non avrebbero potuto fare del male a nessuno! Con loro, il papa si sentiva Il papa entr nella sua stanza. Mangiare gli costava sempre pi fatica. Allontan il vassoio che avevano appoggiato vicino al letto e si mise a leggere un manoscritto che nascondeva in una borsa che portava a tracolla.

sincero. L'unico modo per salvarsi dall'inferno che la colpa porti a un vero pentimento. Nel suo caso era anche necessario cancellare le scelte che aveva fatto in passato, sintomi questo non aveva agito correttamente. In segreto Pio XI stava scrivendo un altro testo che pensava di leggere il giorno prima della data prevista per la pubblicazione dell'enciclica. della debolezza umana e dell'orgoglio terreno. Aveva voluto salvare il Vaticano e a causa di

Quel testo era l'espressione sincera del suo pentimento. Forse tardivo, pens, ma

L'aveva intitolato Nella luce. Proprio come nell'Esodo: Verranno tenebre sul Paese di Egitto, tali che si potranno palpare. Achille Ratti aveva peccato e aveva potuto toccare il male sulla Terra: le tenebre del fascismo. Era venuto il momento di dichiarare solennemente che l'ideologia fascista era incompatibile con gli insegnamenti di Ges. Sarebbero state le sue ultime parole, ne era sicuro, ma era suo dovere pronunciarle.

17

Fece un lungo bagno e si distese su quel letto anonimo. Il materasso, durissimo, lo accolse parole che aveva scritto in metropolitana gli ronzavano in testa impedendogli di riposare.

Ignacio Gonzaga torn nella sua stanza a Borgo Santo Spirito che non era ancora l'alba.

senza piet. Cerc di pregare, ma non riusc a concentrarsi nemmeno sull'afe' Maria. Le Accese la luce e sistem il cuscino per leggere. Fu allora che si accorse della busta

appoggiata sul letto: era una lettera di Enzo Di Luca, tre fogli scritti con calma, nonostante qualche riga sembrasse spezzata dalla paura. Forse aveva finito il messaggio poco prima di telefonargli. O poco dopo, quando aveva riattaccato. L'intestazione recava un semplice Gonzaga. Gonzaga, l'Ordine Nero esiste. Non so se sia composto ancora da undici uomini, o se questa volta siano meno. Ma sono sicuro che non agiscono da soli: ricevono ordini da qualcuno. In questa casa abita uno dei suoi membri, Anthony Shannon. L'ho scoperto oggi che arriverai prima che sia troppo tardi. Potrei scappare, ma sarebbe inutile. Sono troppo vecchio e non raggiungerei la porta. stato Shannon a uccidere Hope e Korth, ma dubito ascoltando una sua conversazione al telefono. Io sar il prossimo, come hai detto tu. Spero

che sia responsabile anche della morte del banchiere. Hanno cercato tra le mie cose pensando che avessi io le carte di Jonathan, poi hanno scoperto che erano state spedite a Basilea. Perch parlo al plurale? Non lo so. Te l'ho gi detto, non credo che Shan non agisca in autonomia. Eugne Tisserant non contava niente: era venuto a sapere che dietro la morte di Pio XI c'era Eugenio Pacelli. Lo sapevo anch'io: ero il confessore del papa. Ti chiederai com' successo. Un tempo ero astronomo a Castelgandolfo. Pio XI mi usava per scrollarsi di dosso l'enorme fardello di essere papa. Giocavamo a biliardo tutte le sere; poi un giorno mi chiese di confessarlo e mi raccont un segreto che ho custodito gelosamente per tutto questo tempo. A quest'ora avrai forse gi risolto il rompicapo. Achille Ratti era convinto che Mussolini e Hitler fossero l'incarnazione del male, angeli

caduti inviati da Lucifero. Ovviamente se ne accorse troppo tardi. Ormai aveva accettato i Santa Sede.

loro regali, donazioni per milioni di lire e marchi tedeschi grazie alle quali pot salvare la Ma questa consapevolezza gli impediva di vivere serenamente. Pio XI scrisse una lettera

pastorale intitolata Nella Luce e un'enciclica, insieme al gesuita John LaFarge. Pacelli voleva impedire che fossero rese pubbliche, e per questo fece uccidere il pontefice. O l'elezione del nuovo papa, Pio XII. almeno, di questo era convinto Tisserant. Il fatto che il francese non parl mai, e accett Hope aveva trovato alcuni frammenti del suo diario. Era ossessionato dalla lettura dei

documenti della Santa Alleanza custoditi nell'Archivio Segreto. Invece di cercare le prove del fatto che Pacelli salv tanti ebrei a Castelgandolfo, come gli aveva chiesto il segretario di Stato, trascrisse tutte le prove contro Pacelli.

fece nascondere nella sua residenza estiva ebrei convertiti - tra i quali anche il banchiere del Vaticano, Bernardino Nogara - tutti uomini facoltosi che collaboravano alla buona fascismo, ma oper in modo tale da favorirli. Questo ci che Hope mi ha raccontato poco prima di essere ucciso. Ti domanderai perch non te l'ho detto fin dall'inizio. Pensavo che non ci sarebbero stati altri omicidi e che la tua ignoranza sarebbe stata la tua salvezza. sparire prima me e poi te e la tua amica suora. Solo oggi mi rendo conto che queste morti non finiranno mai finch non faranno Non deve rimanere alcuna traccia, ho sentito dire a Shannon al telefono. Cancelleranno la memoria solo per poter procedere con la beatificazione di papa Pacelli. Perch tanto impegno? ovvio: perch in questo modo il Vaticano pu coprire il proprio coinvolgimento nella Seconda guerra mondiale. Il Signore riuscir a perdonarli. Io no. Il papa aveva capito che stavano per ucciderlo. Come abbia fatto a scoprirlo lo sapeva mai. La sopravvivenza del Vaticano dipende da molti espedienti, tra questi la menzogna. Come si legge nell'Apocalisse: Quando i mille anni saranno compiuti, Satana verr liberato dal suo carcere e uscir per sedurre le nazioni ai quattro punti della Terra... e Ignacio, e ora cingeranno d'assedio l'accampamento dei santi e la citt diletta. Ho amato questa citt, Il testo si interrompeva, eppure Di Luca aveva avuto il tempo di mettere i fogli in una riuscita degli affari della Santa Sede. Dunque non solo Pacelli non denunci nazismo e

L'impegno di Pacelli verso gli ebrei non certo, o almeno lo solo parzialmente. Pio XII

solo Hope. davvero un peccato che i suoi appunti siano andati persi. Ora non lo sapremo

busta e di nasconderla sotto il cuscino di Gonzaga. Ignacio recuper i suoi appunti e li rilesse. l'omicidio di Basilea, forse i due uomini che non si erano minimamente preoccupati di essere ripresi dalle telecamere della banca. Di sicuro gli stessi della Lancia Delta blu. Chi li aveva assoldati? Shannon? Gonzaga spense la luce e si avvolse nelle lenzuola come un polpo preso nella rete che, a s. incapace di fuggire, non pu fare altro che schizzare inutilmente il suo inchiostro intorno Ci sono notti in cui impossibile dormire. Il segretario di Stato li convoc tutti su richiesta del Santo Padre per un'udienza privata con cui la curia voleva esprimere la propria gratitudine per il lavoro e l'aiuto di Gonzaga e di suor Edith nel chiarimento dei fatti. Cos aveva detto Francescoli a Gonzaga quella mattina. ' Non ho nessuna voglia di parlare con il segretario di Stato, Pietro. Non hai stesso a evitarlo. Dovevo solo avvisarti. Grothoff vi aspetta tra due ore. Si incontrarono alternative, Ignacio. Anche il padre generale invitato. Sarete solo voi quattro. Prover lo davanti all'obelisco egizio, e da l entrarono insieme nel Palazzo Apostolico. Il padre che non morisse nessuno, padre. Non vedo nessun trionfo. generale salut Gonzaga con un abbraccio. Congratulazioni, Ignacio. Avrei preferito Diciamo che almeno non morir pi nessun altro. Non ne sono cos sicuro, replic Shannon aveva ucciso Hope, Korth ed Enzo Di Luca. C'era qualcun altro dietro

Gonzaga. Non conosciamo ancora il movente di Shannon, pens, ma non os esprimere questo pensiero per non turbare la pace cos precaria del suo superiore. Non crede che Shannon abbia agito da solo? Oserei risponderle che ne sono quasi certo. Secondo Grothoff una faccenda interna ai gesuiti. Lo ha lasciato intendere almeno due volte. Cos'ha in mente di preciso? Crede che possa essere un tentativo di indebolirmi per indurre il papa a intervenire come ha fatto con Arrupe. Quel caso era molto diverso. Lei lo sa bene. Non stiamo discutendo di questo, Gonzaga. Lei cosa pensa della teoria di Grothoff? Vorrei crederci, ma mi sembra che le manchi qualcosa. Salirono con l'ascensore privato, insieme a una guardia che li scortava dall'entrata. Il padre generale poteva ancora aprire molte porte. E chiuderne molte altre. Grothoff, seduto su una grande poltrona, li invit ad accomodarsi con un gesto.

Il padre generale entr per primo. Devo congratularmi con lei, Gonzaga. Certo, non approvo la sua scelta discutibile di sprecare il suo talento in Giordania, devo ammetterlo. Avremmo bisogno di lei in Vaticano. Questa citt santa, ma anche un luogo pieno di peccatori, esord il segretario di Stato. Rimasero tutti in silenzio; nessuno osava parlare. Anche lei suor Edith merita il nostro ringraziamento, disse alla religiosa. Un ringraziamento del tutto inaspettato, se posso permettermi. in Terra Santa ci sono peccatori, cardinale, replic. Non sar anche lei un'altra anima smarrita? A Haifa, Tel Aviv, o chiss dove. Anche Certamente, ma continuo a non comprendere la crociata solitaria di Gonzaga, e

ancora meno comprendo la sua. E medico, vero? S, lavoro in un ospedale. Anzi, servo i miei orfani. Shoval parlava in tedesco, come lei e Gonzaga si erano accordati di fare fin dall'inizio. Lasciamo perdere i rimproveri. Vi ho chiamato per ringraziarvi dei vostri servigi al

Vaticano a nome del papa. Siete riusciti a sradicare un'erbaccia dalla casa del Signore e questo non ha prezzo. Fece un'altra pausa, come se avesse bisogno di dosare bene le

parole; poi guard il padre generale e aggiunse: Da dove veniva Shannon? Dall'Irlanda, cardinale. Era a Roma da un mese. Mi stupisce la coincidenza di date, padre generale. In quegli stessi giorni abbiamo chiesto a Hope di iniziare le sue ricerche su Pio XII, comment il segretario di Stato. Da due mesi almeno, osserv il padre generale, padre Hope si dedicava esclusivamente alle sue indagini. Non volevamo illuderlo fino a che non si fosse immerso nella vita di Eugenio Pacelli. Lo stavamo preparando perch si facesse carico del processo di beatificazione. Pensavate a Hope come postulatore della causa? chiese Ignacio. Se avesse trovato prove contro Pio XII, cosa avreste fatto? Il postulatore non un semplice agiografo, Gonzaga, lo corresse il segretario di Stato. Piuttosto un avvocato del diavolo. l'unico cammino verso il perdono. Perch? Pacelli aveva qualcosa da farsi perdonare? Tutti gli uomini hanno qualcosa da farsi perdonare. Non sia superbo, Gonzaga, ribatt Grothoff. Lei non ha mai commesso alcun peccato? Niente di cui non mi sia pentito in tempo. Ha usato la parola

Avevamo bisogno di una mente brillante come quella di Jonathan Hope. La comprensione

giusta: pentimento. Allora riconosce che fa parte del carattere umano. Peccare, intendo. Durante quello scambio il padre generale era rimasto in silenzio. Finalmente intervenne. Il peccato esiste anche se non lo riconosciamo. Il giudizio

deve sempre partire dalla casa di Dio, da noi, replic il segretario di Stato. Non vedere la pagliuzza nell'occhio del prossimo, ricorda? Gonzaga decise di non insistere, nonostante tutti si aspettassero che aggiungesse qualcosa. Il silenzio era scomodo. Chi non sa che ha peccato non conosce la colpa, disse infine. Sar Dio a giudicare i colpevoli, non gli uomini. Nemmeno un gesuita, intervenne ancora Grothoff scusandosi subito con il padre generale per l'ironia delle sue parole. Questo commento sembr turbare i presenti. Ignacio ebbe la sensazione che il cardinale nascondesse qualcosa: non si era mai fidato di lui. Il segretario di Stato sembrava molto stanco. Si port una mano al viso e disse: D'accordo, non siete venuti qui per una lezione di morale. Devo ringraziarvi di nuovo. Non facile separare il grano dal loglio. Ora potremo vivere tranquilli. continuato. XII? Questo significava che il processo di beatificazione di Eugenio Pacelli sarebbe Cardinale, ancora dell'idea di portare avanti il processo di canonizzazione di Pio Certamente, cos vuole il pontefice. Desidera tornare a Roma e sostituire Hope come

postulatore della causa? No, no, rispose subito Gonzaga. Non ne ho nessuna intenzione. L'unica cosa che desidero fare ritorno in Giordania. L hanno bisogno di me. Mi piacerebbe risponderle che il padre generale a decidere chi ha davvero bisogno di Grothoff. Ho gi abbastanza figli prodighi da seguire. Anche se, a quanto pare, il padre os rispondere, e sul volto di tutti fece la sua comparsa un sorriso stentato. Si congedarono, genuflettendosi e tra molti sorrisi. L'ultimo a lasciare la stanza fu Gonzaga. Grothoff era dietro di lui, cos vicino che quasi riusciva a sentirne il respiro sulla nuca. Sedi cum viris vanitatis, disse il cardinale per schiaffeggiarlo. salutarlo. Che non abbia niente di cui vergognarmi. Poi gli sfior la guancia fingendo di lei, Gonzaga, ma non voglio intromettermi in questioni che non mi riguardano, replic generale non in grado di controllare molto bene i suoi. O sbaglio? Il padre generale non

Una volta fuori, il padre generale lasci soli Gonzaga e Shoval. Il sole cadeva su piazza San Pietro; turisti e curiosi, venditori e burocrati del Vaticano attraversavano l'enorme spianata. Gonzaga si mise gli occhiali scuri. Shoval Revach, una donna bellissima nascosta sotto un abito bianco da religiosa. Avremmo tanto da dirci, pens Ignacio. Ho bisogno di parlarti, esord lei. Si diressero verso un bar vicino. Nessuno dei due osava rompere il ghiaccio. Quello che era successo la sera prima era come un velo spesso che li obbligava a non essere diretti. Si erano comportati come due occhi. Esitante parafras il suo pensiero. Due corpi desiderano, Shoval, e possono perdersi. Ma noi possediamo anche la volont ed stata questa a trattenerci, fortunatamente. E stata la cosa migliore. Sicuro? Non possiamo lasciare che siano i nostri corpi a decidere per noi, come se avessero una volont propria. Non credo che fossero solo i nostri corpi a cercarsi ieri. Tu eri solo un corpo, semplici corpi, non come due esseri pensanti, si disse Gonzaga guardando Shoval negli

Ignacio? Non confondermi. proprio perch non sono solo un corpo che ti dico che stato meglio cos. Fino a quando continuerai a fuggire? Perch questo che hai fatto stanotte: sei corso via come una lepre spaventata. Non sto fuggendo. Di cos'hai paura? qualcosa di pi. Ti considero la mia unica amica, e non voglio che questa cosa finisca. Non paura la mia! prudenza. Da quanto tempo ci conosciamo? Da dieci anni, forse Poi ti ricordo i miei voti: io credo nella mia vocazione. Nessuno sta parlando della tua

vocazione! Non usarla come uno scudo. Davvero, Shoval. Ho resistito a molte pretendere che non esisto. Ma io sono qui. Mi vedi? Gli prese la mano e se la port alle labbra. Toccami! Sono una tentazione? Parlavo in senso figurato, Shoval. Non possibile che stiamo avendo questa conversazione proprio qui, a cos poca distanza da Borgo Santo Spirito. Fuggi ancora. Cerchi protezione dietro il tuo abito. Permettimi di chiedertelo in un altro modo: hai mai amato, Ignacio Gonzaga? Un'altra volta fu costretto al silenzio. Shoval Revach si asciug le lacrime. Era forte: non avrebbe mai permesso che lui l'avesse vinta. Ripartiamo dall'inizio, allora. Parlavi della tua vocazione. Bene, la vocazione non ha tentazioni. Io non sono una tentazione, Ignacio. Non squalificarmi cos. Negarmi

nulla a che vedere con l'amore, o sbaglio? Mi ami, e lo stupido voto di castit dei cattolici l'unica cosa che ti impedisce di condividere con me questo amore. Stai correndo troppo, Shoval. No, ti sbagli. Questo non un mondo per gli insicuri, e tu non hai mai rischiato dopo Gonzaga pag il conto e se ne and. Doveva riflettere. Forse una passeggiata gli sarebbe stata utile; non aveva voglia di tornare subito a Borgo Santo Spirito. Non aveva nemmeno voglia di essere vivo. Cammin per circa mezz'ora. Senza rendersene conto si mosse in cerchi concentrici che lo riportavano sempre al punto di partenza. Pass per via Cola di Rienzo, vicino a piazza dei Quiriti. Di fronte alla fontana delle Cariatidi ebbe la sensazione che qualcuno lo stesse

nulla. Sei un codardo. Shoval Revach si alz in piedi e lo lasci li, da solo. Qualche minuto

seguendo; prese allora via Silla e al numero 26 entr nel ristorante Ragno d'Oro. Chiese un tavolo accanto alla vetrata: se davvero qualcuno lo spiava, voleva vedere chi era il suo cacciatore. Voleva che sapesse che si era accorto di lui.

aveva per nulla appetito.

Risotto di pesce*, chiese al cameriere, e un bicchiere di Nebbiolo. In realt non Gli squill il cellulare. Dobbiamo parlare, Gonzaga, disse Francescoli, e gli lasci l'indirizzo della chiesa in

cui si sarebbero visti, dall'altra parte del fiume. Pietro sapeva esattamente dove si trovava, pens Gonzaga: forse era proprio lui a seguirlo. O uno dei suoi uomini. Magari aveva fatto in modo che chiudessero la chiesa perch rimanessero solo loro due soli. Gonzaga non aveva ancora fame. Per la prima volta non aveva nemmeno paura. cinque minuti. Aveva un aspetto poco invitante ma il sapore non era malvagio. Gonzaga mangi solo qualche boccone. Cerc di contattare Shoval al cellulare. Niente. Le mand un sms con il nome della rispondeva la segreteria. Forse stava riposando. chiesa e aggiunse solo una parola: Aiuto. Prov allora con il padre generale, ma Come in tutte le trattorie per turisti il piatto era gi pronto; glielo servirono in meno di

pensava di fare. Forse lo ascolter prima che sia troppo tardi, pens. non di se stesso.

Lasci un messaggio preciso, comunicandogli dove si trovava e gli spostamenti che La sua voce non tradiva alcun timore. Era chiara, come se parlasse di qualcun altro e Fin il risotto, e bevve il vino in due sorsi, poi pag e usc. Desiderava allo stesso tempo tornare a casa e affrontare chiunque ci fosse l fuori. Si

incammin in direzione contraria al Vaticano imboccando via Germanico; quando si accorse di avere ancora qualcuno alle spalle, inizi a correre per via Pompeo Magno fino al ponte Regina Margherita. In italiano nell'originale. [N.d.T.] Gli sembr di aver seminato il suo inseguitore. Quasi fosse il suo unico rifugio, entr

nella basilica di Santa Maria del Popolo per incontrare Francescoli, e finse di pregare. vide nessuno.

Come immaginava, era quasi vuota. Sent la pesante porta di legno che si apriva, ma non Si sedette su una panca riflettendo sulla prossima mossa. Prima di poter fare qualsiasi Perch, Francescoli? chiese spaventato riconoscendo la voce. Hai sparato a Shannon. Ti pare poco? Sei stato tu a ordinargli di uccidere me e suor Edith. Perch tanto odio? Chi stai servendo, Pietro? La tua suora non era sulla lista. So Chi? L'Ordine Nero. Sei cos stupido che non ci sei ancora arrivato, Ignacio. Non ti credo. La tua solo una montatura. L'Ordine Nero non esiste. Te lo sei inventato. Secondo te sarebbe un'invenzione? Pagherai per la tua arroganza, Ignacio. Non mi fermer qui: la prossima sar la tua amica. E ora taci una buona volta. Cosa ci ancora di pi nel fango perch il Vaticano si svegli e si renda conto del peccato. Chi ti credi di essere, Francescoli, per giudicare gli altri? Forse ha ragione Grothoff: tutta questa guadagni? Non lo capisci? Non hai letto nessuno dei messaggi? Bisogna sprofondare che un'ebrea e che si chiama Shoval Revach. Abbiamo indagato su di lei. Abbiamo?

cosa ud una voce proprio dietro di s e avvert la canna di una pistola, fredda, sulla nuca.

sceneggiata solo un modo per prendere il posto del padre generale. Volevi farlo sembrare inadatto al suo ruolo agli occhi del papa. Insolente! esclam Francescoli. Sembrava esasperato.

contemporaneamente spinse la panca contro Francescoli facendogli perdere l'equilibrio per un momento. Ne approfitt allora per allontanarsi strisciando sul pavimento. L'altro riusc a vederlo e grid: Saluta tutti, Ignacio. Ne ho abbastanza di te. tentativo di scappare e ora tremava per il dolore. Usc dal suo nascondiglio. Francescoli, anche lui spaventato, spar per la prima volta in vita sua. La pallottola colp Gonzaga alla spalla imbrattando la colonna di sangue.

Gonzaga fece due movimenti in perfetta sincronia: si butt a terra e

Gonzaga si alz in piedi, terrorizzato, sorreggendosi a una colonna: si era fatto male nel

Il secondo colpo and a vuoto, ma per la paura Gonzaga si abbass finendo per urtare un'acquasantiera. Cadendo perse conoscenza, ma riusc a scorgere Shoval e il capo della Guardia Svizzera che puntava un'arma contro Francescoli. Sent un grido. Part un terzo colpo, ma ormai Ignacio aveva perso i sensi. Il capo della Guardia riusc a disarmare Francescoli: sparando in aria era riuscito a spaventarlo. Il gesuita si inginocchi e si arrese. La guardia lo condusse fuori dalla chiesa incaricando Shoval di pensare a Gonzaga. Il capo della sicurezza del Vaticano, in abiti civili, caric Francescoli sulla propria auto

e lo port immediatamente alla Penitenzieria Apostolica allontanandosi a tutta velocit da piazza del Popolo per via di Ripetta. Shoval rimase ad aspettare i soccorsi. Le ferite sul corpo di Gonzaga erano superficiali, e si tranquillizz. La pallottola gli aveva appena graffiato una spalla, e cadendo aveva battuto la testa. Niente che non sarebbe guarito con qualche punto.

Erano davvero undici? La persecuzione sarebbe mai finita? pens Shoval. Aveva inviato un resoconto su quanto era successo, e presto sarebbe dovuta tornare in Israele, magari appena Gonzaga si fosse ripreso. Forse avrebbero potuto tornare insieme. Decise di smettere di pensare. Baci dolcemente Ignacio che giaceva tra le sue braccia privo di conoscenza e sanguinante. Si avvicinarono alcuni curiosi.

immobilit non era nient'altro che un'illusione.

La sirena dell'ambulanza ruppe l'incanto della scena e Shoval cap che quella

18

Citt del Vaticano, 1939 Pio XI aveva dedicato i primi giorni dell'anno a rivedere con attenzione il testo redatto da LaFarge, cui aggiunse una frase conclusiva: Condanniamo la lotta per la purezza della razza che divide i "nostri fratelli ebrei. La consideriamo un atto disumano, ha persecuzione contro gli ebrei riprovevole sotto ogni punto di vista, nonostante essi siano accecati dai loro desideri di ricchezza e di successo materiale. LaFarge aveva scritto un passaggio che Achille Ratti considerava fondamentale e lo Tante persone innocenti private di ogni tutela legale vengono trattate come criminali,

aveva sottolineato per usarlo nella lettera pastorale Nella luce.

nonostante abbiano seguito scrupolosamente le leggi del loro Paese. Anche coloro che in

tempo di guerra hanno combattuto per la loro patria con coraggio sono considerati stranieri in virt della sola parentela.

traditori, e i figli di quelli che hanno dato la loro vita per il proprio Paese sono considerati

Le informazioni che arrivavano dalla Santa Alleanza erano sempre pi allarmanti: Pio XI sentiva che una nuova guerra era ormai imminente. Nonostante gli sforzi di Pacelli per isolarlo, obbligandolo ad avere contatti solo con il suo medico Francesco Petacci, Pio XI era riuscito a ottenere che in quei giorni lo seguissero altri quattro dottori e due suore. Sentiva che la sua vita era in pericolo. Gennaio era un mese freddo, inclemente in La sua voce suonava stanca nelle trasmissioni di Radio Vaticana. All'alba di quella mattina gelida Achille Ratti riusciva a stento ad alzarsi dal letto. Una religiosa che lo aveva assistito durante la notte si accorse che si stava svegliando. Gli offr un bicchiere d'acqua e usc a chiamare il dottor Petacci. Insieme a lui entr il cardinale Pacelli. Chiesero alla suora di lasciarli soli. Come si sente, Santo Padre? Mi sento mancare, dottore. Non ho pi forze. Deve rimanere in assoluto riposo. Ho disposto che solo io e Pacelli possiamo prenderci cura di lei. Qualsiasi altra presenza le ruberebbe ossigeno. Una religiosa verr a controllare ogni ora che sia tutto a posto, ma l'unica intromissione che tollerer. per il suo bene,

Vaticano, e il suo cuore era vecchio e malato. Doveva fare attenzione.

Santit. Capisco. Desidero solo poter assistere al sinodo che ho convocato. Sono gi arrivati, cardinale Pacelli? Quasi tutti i cardinali e la met dei vescovi; aspettano solo che lei sia pronto. Torno a chiederle perch desidera tanto essere presente: non ha mai avuto Germania, come mi ha detto? Il suo discorso potrebbe causare forti tensioni con i nostri

alcun segreto con me. Pensa di parlare delle nuove posizioni della Chiesa verso l'Italia e la amici al potere. Per lei non esistono segreti, cardinale. Una spia rimane sempre una spia. Mi offende davanti al dottor Petacci. Lei sa bene che ho sempre servito lealmente la Santa Sede. Gasparri ormai morto. stato suo mentore, ma ha mancato in una cosa. Petacci con rabbia. Purtroppo, io non ho pi la forza di emendare il suo cammino. Il papa si rivolse a I cattolici mi ascoltano. La Radio Vaticana diffonde come mai prima d'ora la voce del

papa in tutta la terra. Devo metterli in guardia da Hitler e Mussolini! Forse riuscir a impedire la guerra. Lasciatemi vivere almeno altre quarantotto ore! Pacelli ascoltava allarmato, ma si trattenne da qualsiasi commento. In quanto a lei, cardinale, la supplico di mantenere la pi assoluta discrezione. Mi

obbedisca, almeno per una volta. Eugenio Pacelli riport subito a Bernardino quella conversazione, mentre Petacci rimaneva accanto al pontefice. Era tempo di farla finita. nuova enciclica: pensa di renderla pubblica al sinodo, ma temo altre sorprese. Ha ragione, eminenza. Ormai prossimo alla morte e sa che gli resta poco tempo per Per quando prevista l'udienza con i vescovi italiani? Fra tre giorni. Allora bisogna impedire in ogni modo la lettura dell'enciclica. Cosa ne pensa Petacci? Mi sembra che oggi Ratti stia molto male. Peggiorer ancora la sua salute? Lo spero. Ho chiesto a Petacci di dargli qualcosa. Mi ha promesso che lo far. Ratti mi ha confidato di voler usare l'enciclica per mettere in guardia i cattolici da Hitler e Mussolini. Pensa di attaccare anche il Duce! Con la Germania rischiamo solo una rappresaglia economica, ma con l'Italia le conseguenze pentirsi. Perder tutto ci che ha ottenuto per il Vaticano durante il suo pontificato. La stupidit di Ratti rasenta ormai la pazzia, Nogara. Ho saputo che ha terminato la

sarebbero terribili: potremmo tornare a essere prigionieri del governo. Perdendo anche questi miseri quaranta ettari. Se succedesse, dovremo scordarci di partecipare alla vita di societ importanti. Temo che sia troppo tardi per convincere il papa con le parole. economica italiana. Proprio ora che stiamo acquisendo quote significative in una dozzina

Sono d'accordo, cardinale. Speriamo che Petacci agisca in fretta. La sera del 9 febbraio Pio XI si sent meglio e chiese di alzarsi da letto. La stretta vigilanza cui era costretto lo esasperava. Riusc a vestirsi da solo con l'aiuto di

una suora, che poi lo lasci solo a scrivere al suo tavolo. La religiosa corse ad avvertire Petacci della buona notizia. Il papa si ristabilito! urlava per i corridoi. Ha ripreso a scrivere! Presto gli uomini pi vicini al papa si riunirono davanti alla porta della sua stanza; Eugne Tisserant aveva Nogara e Pacelli. Senza nemmeno bussare, il medico apr la porta. Non voglio essere disturbato! Ho molto lavoro da sbrigare! Non mi sembra opportuno, Santo Padre. Le ho raccomandato di riposare. Mi sento molto bene, Petacci, e Lasciatemi in pace! Insisto, Santit, continu Petacci. Qui l'unico a dare ordini sono io. Uscite subito dalla mia stanza! Obbedirono malvolentieri. Fuori, il gruppo si guardava senza sapere cosa fare. Credo che dovremmo lasciarlo solo per qualche ora, sugger Tisserant. Non bene che si alzi da letto. Ij&i piacerebbe sapere cosa pensano gli altri medici. Io lo Lei non ha seguito l'evoluzione della salute del pontefice, cardinale, ribatt Pacelli. ho varie questioni in sospeso. Tra due giorni devo parlare agli alti prelati d'Italia. in mano alcuni documenti che il pontefice aveva richiesto dall'Archivio. Arrivarono anche

trovo bene. L'unico medico responsabile della sua salute sono io, cardinale. Mi dispiace, l'attenzione dalla stanza del papa, e chiese a tutti di mantenere la calma. Lasciamolo

ma non il momento di chiedere altri pareri. Nogara si rese conto che doveva distogliere lavorare per un momento. Pi tardi torneremo e gli chiederemo di riposare. Siamo tutti molto alterati in questi giorni, e ritengo sia sconveniente restare qui a discutere. Sua ora, concluse Pacelli. Furono tutti d'accordo e lasciarono al dottore il compito di vegliare sul pontefice. La mattina successiva le notizie furono molto diverse. Petacci aveva ordinato che il Santo Padre non venisse disturbato oltre, proibendo ogni visita. stato molto male durante la notte. Ormai temiamo il peggio, annunci il dottore al cardinale Pacelli in modo che tutti lo sentissero. Stava albeggiando: erano le sei e Santit ha bisogno anche di silenzio. Se ci che volete... Ma che sia solo per qualche

diciannove minuti. Non ha chiesto di vedere nessuno di noi? Si rende conto delle sue condizioni? si inform Eugne Tisserant. No, cardinale. molto provato. Ha passato una notte terribile, ma ora dorme. Per il suo bene, ho dato disposizioni che non entri nessuno. Deve dormire. Qual la sua se volete scusarmi, devo tornare dentro. Petacci si chiuse alle spalle le porte dal suo fedele segretario. In realt Achille Ratti era spirato alle cinque e trenta. L'unico a saperlo era Eugenio Pacelli, che non si era ancora staccato dal corpo. Sapeva che le tracce erano leggere, ma si preoccup comunque. L'ha gi lavato? chiese a Petacci. S, e ho anche usato un po' di cipria bianca. Ma credo che dovremo imbalsamarlo. una pratica poco diffusa in Vaticano. Come faremo a non destare sospetti? chiese il segretario di Pacelli. A questo dovrete pensare voi, io sono solo un medico. Cardinale, al collo del papa Pacelli prese la borsa di cuoio e ne estrasse il contenuto. una lettera pastorale. Probabilmente pensava di leggerla in concomitanza con la pubblicazione dell'enciclica. Vi stava lavorando proprio ieri. Meno male. Vecchio La battuta non piacque a Pacelli, che lo rimprover con un'occhiata. Bussarono alla porta. Pacelli infil la borsa al collo e ordin: Lasciali entrare, Petacci. sconsolate. Tre cardinali, tra i quali Tisserant, irruppero nella stanza. Due religiose piangevano In accordo al suo ruolo di camerlengo, il cardinale e segretario di Stato Eugenio Pacelli testardo. L'ha intitolata Nella luce. Alla fine quella luce si spenta, scherz il segretario. diagnosi allora, dottore? Posso solo dirle che qualcosa di molto delicato. Di serio. Ora, dell'appartamento papale, cui avevano accesso solo lui e il cardinale Pacelli, accompagnato

abbiamo trovato questa borsa, si affrett a dire il segretario.

prese un martelletto d'argento e colp due volte la fronte del papa. Pio XI morto? chiese. Era un rito antico quanto il papato, o quasi, da compiere prima di confermare il decesso del pontefice. Pacelli baci la fronte e le mani del papa, e gli tolse l'anello del

pescatore, che poi avrebbe dovuto distruggere in modo che nessun altro sigillasse un documento con il marchio di Achille Ratti. Cos esigeva il protocollo. pelle, la cipria bianca con cui lo avevano truccato... Eugne Tisserant guard il corpo senza vita di Pio XI: lo strano colorito bluastro della A che ora morto, dottore? si azzard a chiedere. Intorno alle cinque e mezzo, credo. Ma quaranta minuti dopo lei mi ha detto che il era spirato, cardinale, ma dovevo seguire le prescrizioni del diritto canonico riguardo alla dichiarazione di morte di un pontefice. Il camerlengo mi ha istruito giorni fa sulle rigorose procedure vaticane. Esigo che sia condotta un'autopsia! esclam allora il prelato francese. Credo che anche gli altri cardinali saranno d'accordo con me. Non c' nessun motivo di infierire in questo modo sull'integrit del corpo di Sua Santit. Mi dispiace, Eugne. Le ricordo che finch non si riunir il conclave e non sar eletto il nuovo papa, sono io l'autorit, disse Pacelli. Ma l'unico modo per sapere cosa successo... Lo sappiamo gi, lo interruppe Petacci. Lei dimentica che nelle ultime ventiquattro ore sono sempre stato al fianco del pontefice. E assurdo chiedere un'autopsia. Non vedete il colore della sua pelle? Tisserant era ormai incontenibile: non era pi il meticoloso erudito, il fine teologo di sempre. Guardava gli altri cardinali spingendoli a intervenire, ma non ebbe successo. Il colore dovuto all'infarto massiccio di cui ha sofferto, cardinale. Il suo cuore era molto malato. Pacelli approfitt dell'occasione per chiedere l'imbalsamazione del corpo. Inammissibile! Nessun papa stato imbalsamato! Si sbaglia, Tisserant, la tradizione recente. In questo modo potremo esporre il corpo a San Pietro. Vogliamo che la memoria di Pio XI, cos amato dai fedeli, rimanga intatta. Diede ordine al suo segretario di fare uscire tutti dalla stanza. Eugne Tisserant torn nella sua camera furioso. Annot nel diario ci che era successo, come faceva sempre. Ils l'ont assassine, scrisse. Non era servita a nulla la lettera che aveva fatto recapitare a Pio XI qualche giorno prima: evidentemente non gli aveva creduto. Alla fine i suoi timori si erano rivelati fondati. suo stato di salute era "delicato". Petacci non os mentire. Da un punto di vista medico

Provava rabbia, la rabbia che viene dell'impotenza. Da ultimo Tisserant aggiunse un paragrafo in latino: Il segretario di Pacelli, una spia che fa il doppio gioco per la Santa Alleanza, di cui fa parte anche il segretario di Stato, ha preso parte alla cospirazione. Lavora anche per Mussolini. Probabilmente stato lui a procurare il veleno. Fin di scrivere e chiuse a chiave il suo prezioso diario. Non sapeva perch si limitava a un gesto cos inutile come la semplice registrazione degli eventi, invece di denunciare pubblicamente l'accaduto. O meglio, certo che lo sapeva: chi avrebbe mai ascoltato le parole di uomo della curia di fronte al potentissimo Pacelli, cardinale camerlengo? No, nessuno gli avrebbe mai creduto. Per lui sapeva la verit. Il papa era stato assassinato. Eugenio Pacelli convoc padre John LaFarge nel proprio studio. Era l'ultimo che mancava prima di officiare l'omelia per la morte di Pio XI. Le chiedo di darmi l'enciclica. La bozza la teneva il Santo Padre. C' qualche altra copia? Nessuna. Pio XI preferiva cos. Appunti? Ho tutto qui dentro, rispose LaFarge indicandosi la testa. Lui dettava, mi chiedeva di fare ricerche ma, come le ho detto, non voleva che facessi altre copie. Spero che non mi stia mentendo. Non oserei mai. Non tempo di discutere. Detestava la vanit dei membri della Compagnia dei Ges, la loro falsa obbedienza. Capisco, LaFarge. Credo che per lei sia tempo di emigrare: l'Europa non sar un posto per rispetto a lei, ma per la memoria del pontefice. Pacelli decise di fidarsi: non aveva

sicuro nei prossimi anni, soprattutto per gli stranieri. Si parla di una guerra imminente.

Me ne andr, cardinale, ma solo dopo le esequie di Sua Santit. Va bene, come preferisce. Avviser il padre generale che i suoi servizi non sono pi richiesti. La settimana successiva John LaFarge avrebbe lasciato l'Italia. Nella sua valigia non c'era una copia dell'enciclica -non aveva mentito riguardo la richiesta del papa - ma c'erano tre taccuini pieni di appunti e due lettere di Pio XI con indicazioni precise. Non avrebbe raccontato niente a nessuno. Sono obbediente, ma non stupido, pens il gesuita mentre usciva dallo studio di Eugenio Pacelli. Dopotutto, era tanto tempo che non faceva visita alla sua famiglia a Chicago.

la porta alle spalle.

Si sent addosso gli occhi del cardinale, affilati come spade, anche dopo essersi richiuso

19

mormor Gonzaga ancora stordito dai farmaci.

Pi forte della morte l'amore, dice la Sulamita nel Cantico dei Cantici, Shoval, Non sforzarti, Ignacio. I medici hanno detto che hai perduto molto sangue. Lascia che

ti tenga la mano. Shoval non vestiva pi i panni di suor Edith; indossava il suo solito vestito, quello che le lasciava le spalle nude.

A volte penso che tutto questo sia solamente un incubo, che niente sia successo davvero. Anch'io. Ma avremo tempo di parlarne, Ignacio. Ora cerca di stare tranquillo. E proprio la tranquillit che ho perso venendo a Roma. Il giorno prima lo avevano trasportato in ambulanza al pronto soccorso del Gemelli. Shoval, durante la notte, non lo stanza, per andare in albergo, farsi una doccia e riposare. Quando torn in ospedale Gonzaga si era appena svegliato. a fermare Francescoli. Poi? Sei rimasta sempre con me? Fino all'arrivo dell'ambulanza. Ma non essere cos melodrammatico: la pallottola non penetrata nella spalla. Francescoli? Non mi ascolti, vero? Ma avremo tempo di parlare. Ora devi solo dormire. Vuoi che ti diano qualcosa? Come credi che possa dormire senza sapere cosa ne stato di Francescoli? Lo hanno arrestato. In questo momento lo staranno interrogando. rilasciarlo. Potrebbero accontentarsi di spedirlo lontano e permettergli di continuare a fare A Roma? No. Alla Penitenzieria Apostolica, in Vaticano. Loro sarebbero capaci di del male. Lui e chi sta dietro di lui. Ma non pi un mio problema. Ho chiuso con Roma e i responsabile di almeno sei omicidi. Non posso pi fidarmi di nessuno. Gonzaga guard Shoval, si rese conto di aver esagerato e subito si corresse. Di nessuno all'infuori di te, chiaro. Invece forse sono proprio io quella di cui non devi fidarti. Non sappiamo mai chi abbiamo di fronte, Ignacio. Non conosciamo nemmeno noi stessi. Ma Shoval... io sto iniziando a farlo. Ora riposati. Prendi questo. Shoval gli porse un bicchiere di carta e d'acqua. una piccola pastiglia rosa; Gonzaga se la mise sulla lingua e la ingoi con un sorso Ti sentirai meglio. Hai bisogno di dormire. Shoval gli accarezz i capelli a lungo, suoi intrighi. Non credo che lo lasceranno libero cos facilmente. In fin dei conti Sei stata tu a salvarmi? Questa volta no. Ci ha pensato il capo della guardia vaticana

aveva abbandonato neanche per un minuto. Lo lasci all'alba, addormentato nella sua

come fosse un bambino, mentre Gonzaga scivolava di nuovo nel sonno.

Quando si svegli gli sembrava di non ricordare nulla. Shoval lo inform delle novit. Francescoli ha confessato: stato lui a ideare il piano, mentre Shannon era l'esecutore. Voleva prendere il controllo della Compagnia di Ges. Non ha insistito con l'Ordine Nero? Non che io sappia. Ci hanno chiesto di assistere questa sera a un'udienza del tribunale ecclesiastico che segue il caso. Credo che Francescoli abbia detto quello che voleva Grothoff: che era un piano per spingere il padre generale alle dimissioni. Nient'altro. Ti ripeto che non credo che per ottenere qualcosa di cos semplice fosse necessario tutto questo sangue. Stanno coprendo il vero movente, come sempre. Cosa si fa in questi casi? Francescoli sar giudicato da un tribunale italiano? No, non succede

mai. successo tutto in Vaticano e rimarr tutto in Vaticano. In quale carcere sar recluso? In nessuno. Il segreto rester qui e Francescoli sar spedito in qualche monastero o in una vecchia abbazia. Esistono vari posti nel mondo dove finiscono gli apostati o le persone scomode alla curia. Lo dici con amarezza. che mi dispiace, Shoval. Provo un grande dolore: io servo un'istituzione marcia. Non vero. Tu servi Dio... Dio non ha bisogno della Chiesa. N che io porti l'abito talare o che obbedisca ai dolore. La pallottola ti ha appena sfiorato la spalla; ti sei fatto pi male da solo cadendo sull'acquasantiera. Non niente di grave, per: solo sette punti. Ero stordito. Ora dormi un po'. Torno pi tardi. Il sedativo fece di nuovo effetto. Quando Shval rientr nella stanza Ignacio era gi vestito. una camicia: non ho intenzione di far entrare mai pi un sacerdote nella mia stanza. Non voglio tornare alla casa dei gesuiti. Vengo con te in albergo. Dovrai comprarti tribunali della menzogna. Oggi ti dimetteranno. Ti hanno dato qualche sedativo per il

Allora accompagnami da Franco Litrico, in piazza Capitelli. Chiamiamo un taxi? Sei bianca. Shoval accese l'aria condizionata e la radio. E il Concerto per due violini in Re minore di Bach. Esegue Schiomo Mintz. La musica

matto? Ho affittato una macchina. Adesso s che sono in vacanza. Salirono su una Volvo

riemp l'abitacolo mentre uscivano dal parcheggio dell'ospedale sotto il sole cocente di quella primavera romana. fece notare. Shoval era sorpresa che Ignacio volesse immediatamente rifarsi il guardaroba, e glielo Ho solo collarini e abiti neri. Tra i miei voti c' anche quello di povert. Pensavo che

quello di castit fosse l'unico. Ormai non servono pi a molto quei voti. C' una

parabola ebraica che mi sempre sembrata bellissima. Aronne ormai alla fine della sua vita, e Dio dice a Mos: "Parlagli tu: a me fa accapponare la pelle". Ti immagini Dio che Non lo so. Non ancora. Shoval fece un respiro profondo e gli prese la mano. non osa parlare della morte? E noi, riusciremo mai a parlare di quello che successo?

ora no. C' posto in casa tua per un ospite? Certamente, Per prima mi merito due giorni di vacanze vere, e non a Roma. C' qualcosa che non mi piace in queste strade. Guarda, tutto sporco. E Napoli anche peggio. Ti porter a casa mia. Casa tua? Forse farei un'isola minuscola nell'arcipelago della Maddalena. E il tuo voto di povert? Se si tratta di fuggire, il denaro di famiglia serve eccome. Come credi che mi sia mantenuto tutti meglio a chiamarla la mia tana, un piccolo rifugio che ho usato poco in questi anni.

Cosa pensi di fare? Tornerai ad Amman senza la protezione della Chiesa? No, per

questi anni in Giordania? La casa era dei miei genitori; possedevano quasi tutto l'isolotto. L staremo tranquilli: quasi nessuno sa dove si trova. Allora non avrai nessun bisogno di vestiti, gli disse Shoval maliziosa. Lo baci sulle labbra e Gonzaga per la prima Volta si sent libero. Il sarto gli avrebbe fatto trovare gli abiti pronti entro un'ora. vestita cos: sono ancora una suora. Accompagnami a cambiarmi. E tu sistemati il con un nome che non lo rappresenta, un'altra tipica istituzione del Vaticano. Grothoff lo presiedeva insieme al capo della Penitenzieria Apostolica e ad altri due sacerdoti. Cardinali della curia, la questione molto delicata, disse il segretario di Stato guardando suor Edith mentre lei e Gonzaga prendevano posto. Li interrogarono per un'ora. Francescoli non era presente. Gonzaga era irritato da questa cosa. Padre Francescoli? chiese. Grothoff tagli corto: gi stato sentito a lungo e ha confessato la sua responsabilit nei crimini. Lui era la mente e Shannon il braccio. tutto molto chiaro: l'obiettivo era di salire al generalato della Compagnia di Ges. Non dimentichi, cardinale, che Pietro ha cercato di uccidere anche me. Perch farlo se era quello il suo obiettivo? Grazie a Dio non ha centrato il bersaglio, padre Gonzaga. Era fuori di s; sapeva che con lei intorno non sarebbe mai riuscito a collarino. l'ultima volta che lo uso. Allora usalo bene. Il tribunale, per chiamarlo Giusto il tempo per andare in tribunale e tornare, sugger Ignacio. Si va? Non

prendere il potere dell'ordine. Ripeto: non ha centrato il bersaglio. Le pare poco un

tentato omicidio? Non abbiamo ancora deciso la pena per padre Francescoli. Ma non si preoccupi, sar molto severa. E il banchiere svizzero? Come spiega la sua morte? Shannon aveva ingaggiato due killer della camorra. Francescoli non sa chi fossero, anche se li aveva pagati per uccidere un'altra persona. Chi? La segretaria di padre Korth,

ricorda? Era... Certo che la ricordo. Gli assassini hanno abbandonato il suo corpo a Roma. La polizia ha fatto le sue indagini, senza per trovare niente. Questo crimine rimarr irrisolto. Anche tutti gli altri! Non avete indagato sulle sue attivit nella Gregoriana, sulla morte del rettore? Le ricordo che lei, Gonzaga, a essere sotto

interrogatorio, non noi. Le ricordo anche che ha ucciso un uomo. Nemmeno questo uscir dai confini della Santa Sede. stato per legittima difesa. Qualsiasi tribunale mi assolverebbe. Ma questo non un tribunale qualsiasi e, se le interessa saperlo, io l'ho gi assolta. Ora se permettete dobbiamo pronunciare la nostra sentenza per il caso di Pietro della Penitenzieria Apostolica. Inestimabili. Con il suo solito gesto il segretario di Stato fece capire a Shoval e Gonzaga che era il momento di ritirarsi. Quella sera, dopo aver raccolto le sue cose, Ignacio invit l'amica a cena. Per l'occasione

Francescoli. Le vostre testimonianze ci sono state di grande aiuto, concluse il presidente

rinnov uno dei completi nuovi, di lino azzurro con la camicia bianca. Cos vestito sembrava tutto fuorch un ex sacerdote. Gonzaga e Shoval raggiunsero il centro di Roma e parcheggiarono vicino all'Altare della Patria. /La ferita sulla fronte di Gonzaga, ancora bendata, era l'unico segno che gli ricordava gli ultimi avvenimenti. Dopo una lunga attesa il cameriere del ristorante Agata e Romeo li accompagn al tavolo. Per cominciare ordinarono champagne. finocchietto e Ignacio una crpe di castagne con ricotta di pecora aromatizzata al timo. Assaggiavano l'uno dal piatto dell'altra, baciandosi a ogni boccone. Domani partiamo per l'isolotto Barrettinelli, cos avrai la tua vacanza. Ho avvisato che preparino la casa, disse Gonzaga. L'antipasto era sublime: Shoval aveva ordinato un tortino di alici con salsa di

signora che se ne prende cura durante l'anno. Come ti ho detto, un po' che non ci vado. Raggiungeremo l'isola in yacht. La prospettiva di stare qualche giorno con Ignacio la rendeva felice. Aveva tante cose da raccontargli. Ma doveva farlo il prima possibile, per evitare che

Come? Mi avevi detto che nessuno sa dove si trova. Nessuno in Vaticano. C' una

scoprisse tutto da solo. Quella, per, non era la sera adatta.

parlartene in questi due giorni, disse Gonzaga quando arrivarono i secondi.

Enzo Di Luca mi ha scritto una lunga lettera prima di morire. Non sono riuscito a Cosa diceva? Confermava alcune delle nostre ipotesi, soprattutto riguardo a Eugne

Tisserant. Anche io so qualcosa su Tisserant. Ho la copia di alcune parti del suo diario. Come le hai avute? Da un amico ebreo che vive negli Stati Uniti, Pupko. Era un rabbino, ma ora si dedica a qualcosa di molto pi redditizio. Strani, i tuoi amici. Com' che un rabbino cambia vita cos facilmente? Gliel'ho chiesto anch'io l'ultima volta che ci siamo visti. La sua risposta stata fulminante: "Ho perso la fede". Grazie. Mi hai regalato la davvero senza parole. Ma non questo l'importante. risposta che dar domattina al padre generale. "Ho perso la fede". Pupko mi ha lasciato Nemmeno io sono riuscita a raccontartelo, per ho saputo che i diari di Tisserant, o

almeno una parte di essi, non si trovavano in Svizzera. Non sono andati perduti nella rapina al caveau della banca. E allora? Anni fa un donatore anonimo li regal alla Columbia University. Non c' niente di cui vantarsi in ci che ha scoperto Pupko: il tuo cardinale non era certo un santo. Nessuno lo nella curia, Shoval. Te ne sarai resa conto in questi giorni... Spero. Il caso grave. Tisserant partecip alla creazione del cosiddetto "Corridoio Vaticano", anche chiamato "Operazione Convento". Di cosa si tratta? Di un'operazione per nascondere i criminali nazisti. Tisserant contribu attivamente alle azioni per nascondere gli ex nazisti in

Argentina, dove il governo di turno forniva loro documenti nuovi. Aiut persino Eichmann anticomunista... Erano anni difficili per il Vaticano: essere contro il comunismo significava spesso appoggiare il nazismo o il fascismo. Ora li giustifichi? No, ti spiego solo perch Tisserant esegu gli ordini di Pio XII dopo la sua elezione. Non la stessa cosa lealt... Ho sempre avuto l'impressione che i cattolici debbano amministrare l'eternit e il che essere spaventati per aver scoperto che il papa era stato ucciso. una questione di a fuggire! Com' possibile che odiasse cos tanto Pacelli? Anche lui era un convinto

peccato allo stesso tempo. La vita dell'anima e gli appetiti della carne. Non ha senso che

continuiamo a discutere, ma su una cosa hai ragione: Tisserant era tutto meno che un

santo, e il punto non dimostrare la sua bont. I suoi diari accusano Pacelli di essere un

assassino: questo ci che ci interessa. Stranamente, i diari che mancano negli Stati Uniti corrispondono proprio a quel periodo. Non c' niente del 1939! Come temevo. Hanno fatto molto bene il loro lavoro.

saranno altre morti. Per questo in tribunale non hai chiesto nulla a Grothoff dell'Ordine

Anche noi dobbiamo dimenticare tutto quanto. Se non ci sono prove, allora non ci

Nero? Esatto. Sia che esista ancora e qualcuno dei presenti ne facesse parte, sia che fosse interessati alla cosa. Hai ragione. Il cameriere port i dolci. Divisero una millefoglie di Agata e bevvero una grappa eccellente. Il padre generale ricevette Gonzaga di persona. Non ho ancora avuto tempo di Sar un colloquio breve, padre, disse Ignacio. Sono venuto solo per salutarla.

solo un'invenzione di Francescoli, meglio che nessuno sappia che siamo ancora

nominare un nuovo segretario, si scus dopo averlo invitato a sedersi.

Torna ad Amman? Ancora non lo so. Ma voglio porgerle il mio addio definitivo: penso di lasciare l'ordine. Ora capisco perch vestito in abiti civili. L'avevo previsto da tempo, dalla morte di padre Arrupe. Un giorno, pi prima che poi, sapevo che si sarebbe tolto ne ho bisogno. Solo una cosa, per: se lei esce da quella porta non potr mai pi tornare indietro. Se ha preso la sua decisione, allora non sar mai pi un membro della Non una minaccia. Mi lasci finire, santo Cielo! Mi scusi. Le dicevo che una decisione irrevocabile. Inoltre devo darle una brutta notizia: non solo non apparterr pi all'ordine, ma non sar neanche mai pi un gesuita. Capisce cosa intendo? Purtroppo s, padre. Posso darle un ultimo consiglio, Ignacio? Non si innamori. Non ancora. E non di quella donna. Gonzaga scatt in piedi, infastidito da questa intromissione nella sua vita privata. Comunic al padre generale la sua irritazione. Non mi fraintenda, lo dico per il suo bene. Io so chi quella donna, lei no. Sfortunatamente, un profugo recente del sacerdozio. Ho chiesto di indagare e... Non Gonzaga. Pensavo di riuscire ad avvertirla in tempo, ma ora mi rendo conto che gi Ignacio guidava l'imbarcazione come se non avesse fatto altro in tutta la sua vita. voglio sapere altro, padre. Devo partire subito. Non la incolpo. Provo solo pena per lei, innamorato. Quella mattina Gonzaga e Shoval lasciarono lo yacht club di Civitavecchia. l'abito. Ma mi dispiace comunque. che... Non le ho chiesto nessuna spiegazione. Non

Compagnia di Ges. Non c' bisogno di minacciarmi, padre. Non penso di tornare.

Shoval leggeva le e-mail; poteva connettersi anche in alto mare. A Ignacio infastidiva che se ne stesse tutto il tempo al portatile e glielo fece notare. dimenticato? Gonzaga ripens alle parole del padre generale: cosa poteva aver fatto Shoval di tanto terribile? Ti manca la medicina forense? tent lui. S. Da quando ho iniziato a lavorare alla Corte suprema mi manca stare in mezzo ai cadaveri. Sentire l'adrenalina quando ti trovi di fronte a una prova. Anche il nuovo lavoro ha le sue gratificazioni, per. Di cosa ti occupi esattamente? Sono, per cos dire, un'esperta di criminologia. Appoggio i magistrati nelle loro requisitorie. Scherzo sempre con gli amici su questo: per la prima volta sono al di sopra della legge. Hai molti amici? Si era accorto che, come gli aveva fatto notare il padre generale, Shoval era per lui una perfetta sconosciuta. Un po'. Nel mio lavoro difficile diventare intimi di qualcuno. Forse per questo che nessuno prima d'ora mi ha chiesto di andare a vivere con lui, come hai fatto tu. Shoval abbracci. In lontananza scorse il promontorio dove si trovava casa sua. Shoval lo baci sulle labbra. Il bacio sapeva di sale. Arrivarono alla villetta e attraccarono al molo privato. chi fosse quella bellissima donna insieme a Gonzaga. qualcosa per la cena. Simonetta, la persona che seguiva la casa, diede loro il benvenuto non senza chiedersi Tuttavia non disse nulla e si conged dopo aver domandato se volevano che comprasse Abbiamo gi tutto, Simonetta. Non si preoccupi per noi. Staremo bene. Mentre Shoval chiese a Ignacio di poter guidare lo yacht. Gonzaga si stup dell'abilit con cui lo faceva. La Lasciami inviare quest'ultima e-mail. Un momento. Qualche minuto dopo gli rispose. Preferisco farlo adesso e spegnere tutto sull'isola. Ho ancora un lavoro. O te lo sei

faceva il bagno Ignacio Gonzaga, come una delle spie che tanto disprezzava nei giorni imparato in seminario gli era utile per qualcosa di pi del confronto tra i passi biblici.

delle indagini in Vaticano, frug nel suo computer. Finalmente l'ebraico che aveva

quelle informazioni cos rapidamente, Gonzaga si era chiesto se avesse fatto bene a coinvolgerla, se l'amica non nascondesse in realt qualcosa. Non la conosceva affatto, ora ne era sicuro. Si vers un whisky e aspett che lei uscisse dal bagno. Non sapeva cosa fare o cosa dire. Da quando? le chiese. bagnati che le sfioravano le spalle nude. Lei era coperta soltanto da un asciugamano. Le lunghe gambe abbronzate, i capelli Non capisco, Ignacio. Sai perfettamente di cosa sto parlando, Shoval. Da quando mi Ho letto i tuoi rapporti. Ora ho capito. No, tu non hai capito niente. Questo lo

Quello che lesse lo lasci senza parole. Fin da quando Shoval aveva ottenuto tutte

stai usando? Le indic il computer acceso.

pensi tu. Sono stato uno stupido a stare al tuo gioco. Ti costato fatica farmi credere di amarmi? Io ti amo: la verit. Ma tu sei una spia! Spiavi me! Avresti dovuto di me e anche questo mi era utile. Poi anch'io mi sono lasciata trascinare dalla passione. accorgertene. O forse avrei dovuto parlartene prima. Ma avevo paura. Tu ti eri innamorato Quello che stavamo scoprendo mi impediva di pensare. Ma non ti impediva di mandare puntualmente le tue relazioni. Non hai il diritto di sbirciare nel mio computer. Shoval stava iniziando a spazientirsi. Fino a quel momento era sempre stata lei a condurre gli interrogatori, e le domande le aveva sempre poste a dei cadaveri, la cui conversazione ora si difendeva attaccando. Il diritto me lo d il fatto che mi hai spiato per tutto questo tempo. E la legge del taglione, tanto cara ai farisei come te. Basta, Ignacio. Non il caso di farci ancora pi male. Aveva ragione. Gonzaga rimase in silenzio. Sul suo volto non c'era rabbia, solo delusione. Pens allora a ci che aveva perduto e chiuse gli occhi. L'Istituto, come veniva chiamato il Mossad, lo aveva usato per raggiungere il proprio obiettivo: impedire la beatificazione di Pacelli. Gonzaga guard Shoval e poi le chiese infervorato: Cosa dirai ai tuoi capi? Missione compiuta? E quale sar la prossima? Fino a quando pensavi di continuare a mentire? Vuoi che risponda a tutte le domande insieme o preferisci che mi concentri solo su una? rispose Shoval con ironia. Per me uguale. Non so nemmeno se voglio ascoltarti. Siamo soli su un'isola. Puoi

silenziosa assomigliava pi a un rompicapo che a un dialogo. Gonzaga l'aveva disarmata, e

chiedermi di andarmene o possiamo fingere che non sia successo nulla... Fingere io? Sei

tu l'esperta... E io che pensavo di averti obbligato a travestirti, suor Edith. Chi sei davvero? La donna che hai di fronte. La donna che ha perso i nonni in un campo di concentramento. La donna che vive in un Paese in cui la morte non ha nessun valore e non conosce sosta. La donna che un giorno stata reclutata dal Mossad e ha creduto che fosse vacanza, e che poi ha dovuto avvertire Tel Aviv di quello che stava succedendo e ha ricevuto istruzioni precise su cosa fare. Non capisci? Nemmeno a noi sembrava giusto che Pacelli diventasse un santo. Ma la mia unica colpa Shoval cerc di baciarlo. Questa volta non era un gioco, n voleva sedurlo. Era un modo

un modo per servire la patria. La donna che ha viaggiato con te per fare qualche giorno di

di essere la donna che si innamorata di te. Ti basta?

per continuare la battaglia. Due lottatori che si trincerano e che usano la loro forza per indebolire il nemico. Ignacio la allontan bruscamente.

Penso che non abbiamo altro da dirci, Shoval. Prima quasi mi rapisci e ora pensi di liberarti di me? Forse stavamo solo scappando. Non mi importa di quello che farai con la battaglie, tent di nuovo lei. Non mi interessa combattere insieme a te. Puoi battere in ritirata o comunicare ai tuoi capi che hai vinto. Lasciami solo. Per favore, Shoval, non prolungare il mio dolore. Gonzaga si chiuse nella sua stanza. Shoval, infreddolita e confusa, si diresse verso la spiaggia lasciandolo alla sua rabbia. tua vita. Io per devo tornare. Per tornare, Ignacio, dobbiamo combattere ancora molte

Ora voleva solo dimenticare. Sal sullo yacht che Gonzaga le aveva offerto di prendere e se ne and. Senza voltarsi indietro. giorno, in qualche modo. Tutto sarebbe ricominciato. Di certo gi iniziava a sentire la sua mancanza. Ignacio Gonzaga era alla finestra e la segu allontanarsi. Sarebbe arrivato un nuovo

20

Citt del Vaticano, 1939 Era tempo di fare politica. Aveva pochi giorni per convincere i cardinali della sua candidatura e per disattivare qualsiasi alleanza che gli sarebbe stata sfavorevole. La Francia lo appoggiava, cos gli aveva comunicato il ministro degli Affari esteri Georges Bonnet, che si era offerto di convincere gli inglesi. Pacelli si impegn a che il D'Arcy Osborne, il quale gli assicur che il Foreign Office avrebbe rilasciato un rapporto L'ambasciatore francese in Vaticano, Francois Charles Roux, gli comunic che un solo Tisserant, disse Pacelli. Come fa a saperlo? Me lo aspettavo. un uomo debole che preferisce un papa debole. Ho saputo che sosterr Maglione, il nunzio a Parigi. I tedeschi? Li incontrer domani. La terr informata in modo che rinforzi qualsiasi patto possibile. Cos fece. Con l'aiuto del dottor Petacci, convinse Garetta a fare il suo nome a Mussolini. Due ore dopo von Bergen per assicurargli che Pacelli era il preferito del Duce. Cos pensa anche il Fhrer. Dodici anni in Germania. Non avr un altro pi germanofilo di lui. Che mi dice di Maurilio Fossati e di Elia Dalla Costa? In quanto italiani otterrebbero l'appoggio di Mussolini? Pignatti riflett sulla sua risposta. Entrambi sono dalla parte dei fascisti. Sarebbero buone carte... Ma? Ma non sono candidati forti. Rischiamo di trovarci un terzo su cui non siamo d'accordo e di cui non conosciamo le simpatie. Non si dice che chi entra papa al conclave ne esce cardinale? Appoggiare troppo Pacelli potrebbe avere per noi gravi conseguenze. Non un conclave qualsiasi, esperienza in politica estera. il momento di Pacelli. Si accordarono sull'appoggio. interessato al conclave e aveva inviato una spia, Taras Wisnieczyk. Fu, il segretario a comunicarlo al cardinale. Chi questo Wisnieczyk? Un viennese di origine ucraina. Ha studiato teologia. stato reclutato due anni fa. Secondo i nostri informatori la missione di cui a capo si Diego. Siamo sull'orlo di una guerra. Gli stessi cardinali vorranno un uomo che abbia Quella sera, tuttavia, Pacelli scopr che l'Obersturm-bannfiihrer Albert Hard si era l'ambasciatore italiano in Vaticano, Bonifacio Pignatti, si riun con l'ambasciatore Diego rappresentante britannico alla Santa Sede pensasse la stessa cosa. Cen in privato con molto positivo.

cardinale francofono aveva negato il suo voto.

chiama Eitles Gold. "Oro puro"? Vogliono comprare il conclave... Taras custodisce l'oro persona. La Reichsbank ha consegnato i lingotti agli uomini di Himmler quattro giorni fa. qualcuno. Cerca il Messaggero: questo un lavoro per lui. Bisogna intercettare Wisnieczyk e fargli credere che Estorzi potrebbe aiutarlo. Poi, chiave nella Cappella Sistina. Mi fido di lei: nessun cardinale deve ricevere un solo dove farlo. Voglio quei lingotti con lo scudo del Vaticano prima della fumata bianca. Se

che sta gi viaggiando in treno verso Roma. L'invio stato autorizzato dal Fhrer in Lingotti della Reichsbank... Dovranno fonderli prima di poterli usare per corrompere

cardinale? Poi ci libereremo del teologo viennese il prima possibile. Io mi chiuder a

grammo d'oro. D'accordo. Sar fatto. Dovete fonderlo subito. Nogara sapr come e il conclave non dovesse favorirci? Non succeder mai, non si preoccupi. Le ho detto che Pianum di far sparire la spia viennese. No, meglio che a pensarci sia lo stesso Messaggero. Dovr essere chiaro che non stata n la Santa Alleanza, n il Sodalitium Pianum. Questa volta si tratter dell'Ordine Nero. Appena fosse stato eletto pontefice

mi chiuder a chiave, non che sar paralizzato. Chiederemo a qualcuno del Sodalitium

avrebbe parlato a Luigi Maglione per evitare ulteriori problemi, pens Pacelli: aveva bisogno che fosse anche lui dalla sua parte. Lo avrebbe nominato segretario di Stato e lo avrebbe obbligato a condividere con lui la responsabilit della guerra. alleati. Pacelli era un uomo pragmatico e privo di amici. La tormenta sarebbe iniziata presto, gli avevano detto. Per questo aveva bisogno di

Una questione mondana esigeva per la sua attenzione. Ah, un'altra cosa. Ai suoi ordini, cardinale. Per quando uscir dal conclave dovrai esserti sbarazzato delle sedici automobili di Ratti, soprattutto di quelle sportive. Non dovr pi capitare che le autorit fermino un papa per eccesso di velocit. Dobbiamo eliminare qualsiasi elemento di ridicolo dalla vita personale del pontefice.

Devo sembrare un santo: solo cos i potenti si inginocchieranno di fronte a me. Zitto che il tuo amico ti ascolta! avrebbe potuto essere il motto dei corridoi del Vaticano. Una

vecchia spia , per definizione, un uomo che diffida. Un papa che stato una spia, uno scettico di natura: un uomo che non ha amicizie ma costruisce alleanze. Sempre effimere e temporanee. Alla fine, dopo un brevissimo conclave di appena mezza giornata - il pi breve degli

ultimi trecento anni - Pacelli sent le parole del nuovo camerlengo, carica da cui si era

dimesso dopo la seconda votazione, quando aveva ottenuto qualche voto meno del cardinale Maglione, che ne aveva ricevuti trentacinque. Poco dopo, alle cinque e venticinque del pomeriggio, Eugenio Pacelli, con quarantotto voti, fu eletto papa. Che nome sceglier? Pio XII, rispose. prima volta si sarebbe vestito di bianco. Suor Pasqualina rimase sempre al suo fianco in quel momento nel quale si smette di essere uomini e si diventa eredi e vicari di Cristo in Terra. Pacelli preg nell'inginocchiatoio di fronte alla Vergine, recitando le parole del Signore Ricevette le congratulazioni e fu accompagnato nella Stanza delle Lacrime, dove per la

a Geremia. Le pronunci in latino, a voce alta: Tu, poi, cingiti i fianchi, alzati e di' loro

tutto ci che ti ordiner; non spaventarti alla loro vista, altrimenti ti far temere davanti a loro. Ed ecco oggi io faccio di te come una fortezza, come un muro di bronzo contro tutto muoveranno guerra ma non ti vinceranno. il Paese, contro i re di Giuda e i suoi capi, contro i suoi sacerdoti e il popolo del Paese. Ti Amen, disse suor Pasqualina, e si fecero entrambi il segno della croce. Venti minuti dopo il camerlengo annunci: Habemus papam! E una fumata bianca si lev dal camino della Cappella Sistina. Si aprirono le finestre e quello che non sarebbe mai pi stato Eugenio Pacelli fu presentato come Pius Duodecimus. Viva Pius Duodecimusl Viva il papa! url la folla raccolta nella piazza. Il nuovo pontefice diede la sua prima benedizione urbi et orbi. Sarebbe stato il papato di una spia. Il papato del silenzio. Quattro giorni dopo convoc i cardinali di lingua tedesca. Eminenze, voglio dirvi fin da ora, prima che questo possa essere male interpretato o suscitare stupore, che continuer a dirigere le questioni tedesche della Chiesa come ho esattamente ci che ci aspettavamo da lei, Santit. Confidiamo nel suo buon senso. piuttosto eloquenti. Bertram, Schulte e von Faulhaber non espressero alcuna opinione, ma i loro volti erano fatto fin da quando ero nunzio nella Repubblica di Weimar. Innitzer rispose:

Ascoltate. "All'illustre Herr Adolf Hitler, Fhrer e cancelliere del Reich tedesco. All'inizio del

Voglio leggervi questa bozza. la lettera che domani spedir ad Adolf Hitler.

54 nostro pontificato vogliamo assicurarle che continueremo a interessarci del benessere spirituale del popolo tedesco confidando nella sua guida." Dopo il cammino intrapreso dal nostro amato Pio XI non le pare un passo indietro? intervenne von Faulhaber. Un passo indietro sarebbe metterci contro Hitler. Non vi rendete conto che siamo noi cattolici a uscirne perdenti? Lasci che il pontefice concluda la sua lettura! lo ammon Innitzer. La ringrazio, cardinale. "Ora che la responsabilit della nostra funzione pastorale ha

accresciuto le nostre opportunit, preghiamo ancora pi ardentemente per il conseguimento di questo obiettivo. Che la prosperit e il progresso del popolo tedesco raggiungano il loro pieno compimento, con l'aiuto di Dio!" Conged i cardinali nel modo in cui lo avrebbe fatto con chiunque altro: con un gesto. I quattro uomini uscirono facendo le loro congratulazioni a un papa che li ignorava. Pasqualina. Dopo essersi lavato le mani ed essersi spazzolato energicamente le gengive chiam suor gi arrivato il Messaggero? Sta aspettando. L'ho fatto passare dalla mia stanza

perch nessuno lo vedesse. Si ricorda, Josephine, quando ci siamo conosciuti? La religiosa annu. Erano anni che non la chiamava con il suo vero nome. Erano tempi senza obblighi, quelli! Mi stavo riposando alle terme. Ma non sarei mai entrata al suo servizio, Santo Padre, se non fosse stato perch cercava una domestica durante la nunziatura a Monaco. Perch hai deciso di prendere i voti? Da quando l'ho conosciuta, ho capito che dovevo servirla. Che lei un santo. Un

santo... Non mi prendere in giro. Tu mi conosci meglio di chiunque altro. Sai che ho

dovuto fare molte cose ben poco sante. I tempi esigono sacrifici, lo so, ma nessun mezzo improprio per conseguire i nostri propositi. Al contrario, invece, sono spesso le buone azioni a provocare molte sofferenze. Dopo l'enciclica Mit brennender Sorge di Pio XI sono iniziate le persecuzioni e gli arresti. Pi di trecento sacerdoti sono ancora detenuti a Dachau. Quanta ragione hai! Capisco ci che ora ha proposto ai cardinali tedeschi. Le consiglio solo una cosa, se sua Santit me lo permette. Lascia stare i nomi e le cariche! Germania. I governi sono terreni, effimeri. Il Santo Padre invece eterno. La suora si fece Dimmi, per favore... Se scoppier la guerra, faccia lo stesso gioco con i nemici della il segno della croce mentre diceva queste parole e ascoltava Pio XII, il nuovo pontefice, il

suo papa, che le rispose con dolcezza: Tu mi hai sempre capito, Josephine. Accarezz la guancia della religiosa, che gli rivolse un sorriso beato: era la comprensione di una madre. Il Messaggero sar stanco di aspettare, disse suor Pasqualina cambiando argomento appena vide le lacrime agli occhi di Eugenio Pacelli. L'uomo, e non il papa, le rispose: Fallo entrare. che una suora a vegliare notte e giorno sul nuovo erede di San Pietro ci sarebbe stato un La fedele religiosa obbed senza battere ciglio, come faceva sempre. Da quel giorno, pi

generale. Nessuno senza il suo consenso sarebbe mai riuscito a vedere papa Pacelli. Alcuni, per scherzo, finirono per soprannominarla la Papessa. Josephine Lehnert aveva cessato di esistere da molti anni. Ora era solo Pasqualina. Estorzi, finalmente sei tornato. Com' andata la missione? Bene, Santit. Tutto come previsto. L'oro? I tre milioni di marchi tedeschi in lingotti sono partiti due giorni fa dall'isola di Murano. Sono stati fusi come ha ordinato e sono stati rimodellati con lo scudo vaticano sopra ognuno di essi. Che assurdit voler comprare il conclave! L'importante era bloccare l'operazione. Erano tre anni che sorvegliavo Hard, mentre lui credeva di "Oro puro". Ovvio, no? "Oro puro" trasportato in treno da uomini di Himmler. L'ho capito stare spiando me. La sua pi grande stupidaggine stata chiamare la missione Eitles Gold, subito: volevano che vincesse Maglione. E Wisnieczyk? Abbiamo proceduto come da

sue istruzioni. Lo abbiamo impiccato alla trave di un padiglione nel parco che avevamo detto. Con la stoffa in bocca, perch non ci siano dubbi. Il terrore una delle armi del potere, Estorzi. Far rivivere l'Ordine Nero qualcosa di pi di un gesto simbolico. Per ora, almeno, sar cos. Dobbiamo cercare altri dieci uomini che ti accompagnino. Uomini di fiducia, capisci? Perfettamente, Santit. Li sceglieremo con attenzione... Non dobbiamo avere fretta. la peggior nemica di chi cerca la lealt. Una volta i membri della Santa Alleanza fondarono un gruppo chiamato Fedelt e Appena Estorzi se ne fu andato Pio XII pens al suo predecessore, il vecchio Ratti. Lo

Mistero. Che questo sia il nostro motto!

ricord imbalsamato, con il volto gonfio, all'apparenza tranquillo. Pens alle sue tribolazioni e cerc di comprenderlo, ma non ci riusc. Erano due uomini cos diversi. Sei un insolente, Pacelli, gli aveva detto uno degli ultimi giorni, quando si divertiva a

insultarlo. Quanto poco lo aveva capito il vecchio alpinista! In quell'occasione Pacelli gli aveva risposto: Mi dispiace, Achille. Quando si esibiscono gli empi, gli insolenti sono coloro che pi si distinguono dagli altri uomini. Ora era libero, anche se all'improvviso fu assalito dai pensieri. Non era una impresa facile essere il massimo pontefice, ma Eugenio Pacelli non avrebbe sprecato la possibilit per cui aveva lavorato con tanta fatica. In Vaticano il sole si nascose e la notte cancell le ultime ombre. Ignacio Gonzaga cercava di dormire, con le gambe fuori dalle lenzuola, accaldato. Almeno l'isola era una consolazione, he onde si rifrangevano sulle rocce sopra cui era Era stato facile passare dagli occhi della donna al cielo e poi tornare al volto umido del mare. Ora Shoval non c'era pi. Non c'era mai stata per lui. Gonzaga avvert di nuovo il peso Una bambina aveva perso la madre in un campo profughi nel deserto. Una religiosa la costruito il suo rifugio. Il mare lambiva il cemento della sua unica fortezza inespugnabile.

della sua assenza misto alla rabbia per essere stato usato.

abbracciava mentre portavano via il corpo della donna per cremarlo, ha morte era ancora la signora e la padrona dei giorni. ha sabbia risplendeva come fosse fosforescente. Il come la pelle nuda, ma chi vi abita non se ne fa nulla della metafisica. Il territorio si ha fortuna. Il dolore e l'odio non sono sentimenti, ma corpi.

deserto ci spoglia di tutte le banalit, di tutto ci che relativo, h'essenziale resta l, esposto guerra, sopravvivenza. Il mare non un paesaggio, n un passaggio: ci sono solo i pesci, se

pi resistente della sua stanza. Aveva lasciato sul letto un messaggio d'addio scritto nervosamente di suo pugno: incolpava gli altri della sua morte. Un biglietto che pareva scritto sempre da lui diceva: Vedr Angel Mander un mio messaggero a preparare la via davanti a me e subito

In un monastero dei Carpazi il corpo di Pietro Francescoli pendeva inerte dalla trave

entrer nel suo tempio il Signore, che voi cercate; l'angelo dell'alleanza, che voi sospirate,

ecco viene, dice il Signore degli eserciti. Il cardinale Grothoff ricevette la notizia del decesso pochi minuti dopo il fatto. della linea. stato giustiziato senza lasciare tracce, sent dire alla voce che parlava all'altro capo Ha scritto il biglietto prima di morire? Certo, eminenza. Tremava come una foglia

mentre gli puntavo la pistola, per l'ha scritto. Il Messaggero, come da istruzioni, aveva lasciato nella tasca dei pantaloni un pezzo di tela nera con due strisce rosse. L'Ordine Nero bisogna anestetizzare prima di estrarre il dente. Ogni uomo come l'erba... disse Grothoff riattaccando. Era solo. A voce alta aggiunse: E tempo di riposare.

doveva ricomporsi ora, una volta espulsa la scoria. La verit fa male come un nervo che

Ver la prima volta nelle ultime settimane il segretario di Stato riusc a dormire tranquillo. Un incubo lo svegli. Dal profondo della notte una voce gridava come Malachia le stesse parole che Grothoff aveva usato per l'ultimo messaggio dell'Ordine Nero: Ora a voi escrementi, gli escrementi delle vittime immolate nelle vostre solennit, perch siate Aveva bisogno di conforto. Si alz e cominci a pregare. poi gli circond tutto il corpo. La luce bianca lasciava scorgere ben poco. La luna piena lo illumin creando un'aureola sopra di lui, simile a quella dei santi, che Grothoff contempl la propria ombra e per la prima volta in vita sua sent una paura questo monito, o sacerdoti. Ecco, io spezzer il vostro braccio e spander sulla vostra faccia spazzati via insieme con essi. Il segretario di Stato aveva inzuppato di sudore le lenzuola.

irrefrenabile: il panico di chi all'improvviso conosce la dimensione dell'Inferno.

Bibliografia

Arianna per orientarmi nei labirinti del Vaticano sono stati gli eccezionali: Francis X.

Per la scrittura di questo romanzo mi sono servito di diversi testi. A fornirmi il filo di

Blouin, Vatican Archives: an Inventory and Guide of the Holy See, Oxford University Press, and the Glory, Basic Books, New York 2006; ed. it. Habemus papam: il potere e la gloria, Nuovi mondi media, San Lazzaro di Savena 2006); Jason Berry e Gerald Renner, Vows of

Londra 1998; David Yallop, El poder y la gloria, Temas de Hoy, Madrid (ed. or. The Power

Silence: the Ahuse of Power in the Papacy of John Paul II, Free Press, New York 2004 (ed.

it. I legionari di Cristo: abusi di potere nel papato di Giovanni Paolo II, Fazi, Roma 2006); John Follain, City of Secrets. The Startling Truth hehind the Vatican Murders, Harper Collins, New York 2003; David Gibson, The Rule of Benedici: Pope Benedici XVI and His Baule with the Modem World, Harper Collins, New York. Per comprendere il ruolo di Eugenio Pacelli nell'Europa fascista ho consultato il libro pi recente e documentato di John Cornwell (cui il Vaticano ha aperto per la prima e Barcelona 2000 (ed. or. Hitler's Pope: The Secret History ofPius XII, Viking, New York 1999; ed. it. Il papa di Hitler: l storia segreta di Pio XII, Garzanti, Milano 2000). Nonostante il titolo, questo testo non afferma in nessun modo che il papa simpatizzasse per il nazismo. L'eccezionale studio di Cornwell ha suscitato molte polemiche e da qui nata la leggenda di Pacelli come papa di Hitler. L'autore risponde alle critiche nell'ultima edizione (del 2008) con una prefazione magistrale. Sullo stesso argomento anche Peter Godman, Hitler and the Vatican: inside the Secret Archives that reveal the New Story of the Nazis and the Church, Free Press, New York 200 (ed. it. Hitler e il Vaticano: dagli archivi segreti vaticani la vera storia dei rapporti fra il nazismo e la Chiesa, Lindau, Torino 2005). Da un'altra prospettiva - troppo vicina alla unica volta i dossier di Pio XII) El papa de Hitler: la verdadera historia de Pio XII, Pianeta,

causa ebraica, cosa che pregiudica molti dei giudizi dell'autore - utile per la documentazione fornita il testo di Daniel Jonah Goldhagen, La Iglesia Catlica y el Holocausto, Tauros, Madrid 2002 (ed. or. A MoralReckoning: The Role ofthe Catholic Church in the Holocaust and Its Unfulfilled

Duty of Repair, Knopf, New York 2002; ed. it. Una questione morale: la Chiesa cattolica e l'olocausto, Mondadori, Milano 2003). Migliore per scrittura e documentazione il classico di Paul L.Williams, The Vatican

Exposed: Money, Murder and the Mafia, Prometeus Books, Amherst 2003. A mio giudizio tuttavia Susan Zuccotti a chiarire in maniera definitiva le responsabilit della Santa Sede nell'Olocausto in Under His Very Windows: the Vatican and the Holocaust in Italy, Yale University Press, New Haven 2002 (ed. it. Il Vaticano e l'olocausto in Italia, Mondadori, Milano 2001). Uno dei pi esperti crittologi, Simon Singh, la ciencia de la criptografia, desde el antiguo Egipto a la era de Internet, Debate, Barcelona mi ha aiutato a trovare la chiave del codice verde con il suo Los cdigos secretos. El arte y 2000 (ed. or. The Code Book: the Science of Secrecy from Ancient Egypt to Quantum Cryptography, Anchor Books, New York 1999; ed. it. Codici & segreti, Rizzoli, Milano 1999). Riguardo allo spionaggio vaticano, un riferimento obbligato sono i testi del peruviano

Eric Frattini, in particolare La Santa Alianza, ciuco siglos de espionaje vaticano, Espasa Calpe, Madrid 2004 (ed. it. L'Entit. La clamorosa scoperta del servizio segreto vaticano: utile il libro di Thomas P. Doyle, A.W.R. Sipe e Patrick J. Wall, Sex, Priest and the Secret intrighi, omicdi, complotti degli ultimi cinquecento anni, Fazi, Roma 2008). Altrettanto Codes: the Catholic Church's 2000-year Paper Trail of Sexual Abuse, Volt Press, Washington 2006. L'imprescindibile testo di Hugh Trevor Hitler's tahle talk, Enigma Books, Londra 2000, e la meticolosa ricostruzione di Robert Jay Lifton, The Nazi Doctors: medici nazisti, Bur, Milano 2004), cos come lo studio d'insieme di Michael Burleigh, El Medicai Killing and the Psychology ofGenocide, Basic Books, New York 2000 (ed. it. I Tercer Reich, una nueva historia, Taurus, Madrid 2002 (ed. or. The Third Reich: a New History, Pan MacMillan, London 2000; ed. it. Il Terzo Reich: una nuova storia, Rizzoli, Milano 2003), mi sono serviti per addentrarmi nell'universo nazista e nei suoi retroscena. nomi, perch appartenenti a ordini religiosi o perch interni alla curia vaticana. Come in altri miei libri devo ringraziare coloro che, con grande pazienza, hanno letto e commentato il manoscritto: in Messico, Jorge Alberto Lozoya, Jos Prats, Alberto Susana Snchez e Ricardo Baduell, che ha letto il libro con un'attenzione speciale. Un ringraziamento particolare merita Willie Schavelzon, il mio agente, grande lettore e amico; con perizia ha annotato e sottolineato il testo prima di difenderlo in tutto il mondo. Ovviamente, tutti gli errori e le stupidaggini che rimangono sono una mia responsabilit. Il sub secreto pontificio ancora complesso e fa s che, come afferma Hans Kng, il papa sia l'unico monarca assoluto rimasto al mondo. Il lettore pi impaziente pu indagare Castellanos, Juan Gerardo Sampedro, Carmina Rufrancos e Gabriel Sandoval; a Barcellona,

Questo romanzo deve la sua esistenza a diverse persone di cui non posso per citare i

all'interno dell'Institute of Documentation for the Investigation of Nazi War Crimes a ostina a negare.

Haifa, attraverso il quale potr chiarire molti aspetti del papato di Pio XII che il Vaticano si

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