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SETTEMBRE 2010

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articolo

ESERCITAZIONI

Lavorare con i difensori: come allenare marcatura e intercettamento


A cura di Massimo Sacc

Le esercitazioni per allenare le abilit specifiche del ruolo.


Massimo Sacc, ventitreenne laureando in Scienze Motorie, istruttore scuola calcio dellEmpoli Giovani FC, societ per la quale ha allenato le seguenti categorie: Stagione 2005/2006 categoria Piccoli Amici ed Esordienti B Stagione 2006/2007 categoria Piccoli Amici ed Esordienti A Stagione 2007/2008 categoria Piccoli Amici, Pulcini a 5 ed Esordienti A Stagione 2008/2009 categoria Piccoli Amici ed Esordienti A Stagione 2009/2010 categoria Piccoli Amici, Pulcini a 6 ed Esordienti Prof.

In questo articolo andremo ad analizzare due fondamentali di tattica individuale, parlando in particolare del difensore e dei sui compiti. In fase di non possesso il compito pi importante del reparto difensivo quello di fermare o limitare lazione offensiva avversaria. Allinterno del reparto il difensore, rapportandosi comunque spesso con i compagni, agisce a livello individuale con lobiettivo di ostacolare lavanzata di uno o pi avversari. I fondamentali di tattica individuale sono dieci e sono divisi in due sotto categorie: Tattica individuale in possesso di palla: Smarcamento; Difesa e copertura della palla; Passaggio; Finta e dribbling; Tiro in porta;

Tattica individuale senza possesso di palla: Presa di posizione; Marcatura; Contrasto; Intercettamento; Difesa della porta; Ci concentriamo ora su due fondamentali di tattica individuale senza possesso di palla: la marcatura e lintercettamento. MARCATURA Per marcatura intendiamo labilit tattica individuale che consiste nel togliere libert allavversario mantenendo, nei suoi confronti, la distanza pi conveniente per impedire o per limitare la costruzione del gioco da parte di questultimo. Possiamo suddividere in due sottocategorie questo fondamentale: Marcatura del portatore di palla Marcatura dellavversario senza palla

Nel caso della marcatura sul portatore della palla il difensore pi vicino alla sfera dovr marcare il portatore della stessa, effettuando un pressione che permetta di impedire il gioco immediato, dovr cercare anche di coprire il pi possibile la traiettoria di passaggio verso un secondo avversario o lo specchio della porta in caso di forte vicinanza alla stessa. Per ottenere questo il difensore deve velocemente ridurre le distanze, mettersi nella posizione fondamentale del marcatore (che garantisce massimo equilibrio e massima reattivit) e fare molta attenzione allimpostazione dei piedi. Se il difensore viene attaccato alla sua destra si posizioner con il piede sinistro spostato pi in avanti del destro; se invece viene attaccato alla sua sinistra sposter il piede destro pi avanti del piede sinistro (fig.1a).

equilibrio e stabilit a tutta la struttura permette di effettuare movimenti rapidi e potenti sia sul piano frontale che su quello sagittale. Dallanalisi di questa posizione nasce il concetto di lato debole, relativo alla parte del piede avanzato e di lato forte che corrisponde al piede arretrato (fig. 2).

Attacco sul lato debole

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Attacco sul lato forte

Fig. 2

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Nel caso della marcatura dellavversario senza palla il difendente, in linea generale, dovr posizionarsi fra lavversario e la porta e possibilmente vedere la palla e lavversario. Inoltre pi lunga la distanza del passaggio e quindi il punto da cui proviene la palla e maggiori sono le possibilit di intercettamento da parte difensore.

Fig. 1a

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Se invece il difensore viene attaccato centralmente importante fare alcune valutazioni. A livello individuale dovr posizionarsi in modo che lattaccante si sposti, se possibile, la palla sul suo piede debole. A livello tattico invece lobiettivo quello di non permettere lapertura del gioco sul lato debole della squadra (dove lavversario pu trovare maggiori spazi) e di conseguenza occorre assumere la posizione corretta affinch il possessore sia indotto a giocare verso il settore di provenienza della palla stessa. La posizioni semi-accosciata con un piede pi avanti rispetto allaltro oltre a dare
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Fig. 3

INTERCETTAMENTO Lintercettamento quellabilit tattica individuale che permette al giocatore di impedire a due avversari di trasmettersi

la palla interrompendo la linea di passaggio fra i due. Essere in grado di intercettare vuol dire essere in grado di anticipare lavversario che si appresta a ricevere il passaggio di un proprio compagno. Un difensore forte nellintercettamento innanzitutto bravo a percepire e ad analizzare le traiettorie dei palloni. Per valutare bene le traiettorie deve inoltre effettuare alcune valutazioni tipo: La posizione da dove arriva il pallone; La postura del giocatore che sta effettuando il passaggio; La dislocazione in campo degli avversari e dei propri compagni; Di seguito sono proposte alcune esercitazioni utili per allenare marcatura ed intercetto. ESERCIZIO N1

i relativi contro movimenti. Il compito del difensore giallo quello di andare a pressare in maniera del tutto passiva i giocatori che hanno la palla o che la devono ricevere. Il difensore deve quindi impostarsi nella giusta maniera (presa di posizione e copertura palla porta). Al fischio dellallenatore si passa a una situazione reale di gioco 1 > 1 con il difensore che deve opporsi al portatore di palla che punta la porta.

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Fig. 6

ESERCIZIO N3
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Fig. 4

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Descrizione: Al via i primi 3 giocatori rossi partono in guida della palla e sono affrontati in maniera passiva dai 3 difensori. Successivamente al fischio dellallenatore due dei 3 attaccanti lasciano il pallone, e si da vita a una situazione di 3 > 3 che pu durare per un massimo di 30 (fig.4). ESERCIZIO N2 Descrizione: I 4 giocatori rossi effettuano un possesso palla a 2 tocchi del tutto indisturbato, con

In un campo di gioco di 40 x 20 mt. si affrontano due squadre di 4 o 5 elementi con un jolly che gioca con la squadra che detiene il possesso della palla. In questo esercizio si gioca con le marcature fisse a uomo per favorire lo sviluppo dell1 > 1 e dei fondamentali come la marcatura e lintercettamento. Il jolly gioca a 2 tocchi e non pu essere attaccato.
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