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ANNO XVI - N 1
30 APRILE 2010
Ed eccoci al diciassettesimo anno di vita. Abbiamo camminato, e non poco, e tantissimi amici con noi. E siamo cresciuti. Ma siamo cresciuti bene!? Anche la Calabria, lItalia, il Mondo nel frattempo sono cresciuti. Ma sono cresciuti bene!? Non ci pare che ci sia da essere contenti. Cambier? Anche noi abbiamo il dovere di sperarlo, insieme ai tanti nostri lettori ai quali va il nostro abituale saluto.
SOMMARIO SOMMARIO
01 Primo salutare (direzione) Limmagine (V. Squillacioti) 03 La poesia di casa nostra (V. Maida) Nozze doro (redazione) Nozze dargento (redazione) 04 Porta Portese (A. Barbuto) 05 Lauree (redazione) 06 Badolato 1896: la breve latitanza (N. Criniti) 07 Badolato: lo Statuto della congrega (M. Mirarchi) 08 Dove sono finiti i Siculi? (U. Nistic) 09 Luna di Badolato (S. Mongiardo) 10 Patrimonio fondiario dei Ravaschieri (G. De Loiro) 11 Aforisma (R. Talarico) 12 Sergio Romano, Rohlfs e Badolato (V. Squillacioti) 13 Gerhard Rohlfs e le guerre: esperienze (F. Mosino) 14 La baia di Soverato a rischio (A. Maida) Il pensiero (C. Alvaro) 15 Figure (A. Fiorenza) 16 Spazio scuola (M. Gervasi) 17 Il consiglio del fiscalista (G. Bove) 18 Un altro libro, un altro scrittore (V. Squillacioti) 19 Il consiglio del medico (G. Leuzzi) 20 Unopera ricca di nomi, date e (V. Squillacioti) 21 La Storia di Badolato (V. Squillacioti) 22 Testate amiche (V. Squillacioti) 25 Quasi unanagrafe (M. R. Gallelli) 26 Cronaca (M. R. Gallelli) 27 Cos ha votato Badolato (V. Squillacioti) 28 Badolato chiama, Wetzikon risponde (V. Squillacioti) 31 Deriva (V. Squillacioti) 32 Una storia locale (G. Pagano) 33 Libri ricevuti (redazione) 34 Operazione Fontane (V. Squillacioti) 36 A manna do fan (V. Squillacioti) 37 I mpetrti (V. Squillacioti) 38 Il cinque per mille (direzione) 39 Biblioteca Comunale (V. Squillacioti) 42 Musica scolastica (V. Squillacioti) La nota (V. Squillacioti) 43 Disposizioni testamentarie (V. Squillacioti) Serenata (T. Gallelli) 44 Avvenne a Badolato (V. Squillacioti) 46 La lingua (V. Squillacioti - A. Rosa) 47 Riflessione linguistica (G. Durante) Diamo i numeri (redazione) 48 Lettere (direzione) 50 Contributi (direzione) 51 Prvaci (P. Menniti) Usi e costumi (T. Gallelli) Lo sapevi che (redazione) 52 Enigmistica (T. Gallelli) Proverbi (T. Gallelli - C. Sorgiovanni)
LA RADICE Periodico trimestrale dellAssociazione culturale La Radice BADOLATO Anno XVI - n 1 (30.4.2010) Registrazione Tribunale di Catanzaro N 38 del 12.04.1995 *** Direttore responsabile Vincenzo Squillacioti *** Hanno collaborato: Antonio Barbuto Giovanni Bove Gori Campese Nicola Criniti Giulio De Loiro Giovanna Durante Mario Ruggero Gallelli Tota Gallelli Marina Gervasi Giacomo Leuzzi Angela Maida Patrizio Menniti Marziale Mirarchi Salvatore Mongiardo Franco Mosino Franco Mui Ulderico Nistic Gerardo Pagano Antonio Rosa Clara Sorgiovanni Michele Varipapa *** LA RADICE Casella postale n 4 88060 BADOLATO MARINA (CZ) - Italia Web: www.laradice.it E-mail: info@laradice.it c.c.p. 16388886 Spedizione in abbonamento postale Art. 2 comma 20/c legge 662/96 Poste Italiane - Filiale di Catanzaro Addetto alla spedizione: Vincenzo Martello
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(Tra le tante poesie, -oltre cento- rimaste necessariamente fuori dalla raccolta Spine e Spighe, pubblicata postuma nel 2005, del poeta Vito Maida, ne riproponiamo qui una, perch i lettori, attraverso questi pochi caldi versi, ricordino ancora lamico Vito e la sua poetica di memoria e di sofferenza.)
NOZZE DORO
Il 30 aprile 2010 hanno festeggiato il
50
anniversario di matrimonio PIETRO PIROSO e VITTORIA SQUILLACIOTI * * * Il 30 aprile 2010 hanno festeggiato il
50
anniversario di matrimonio VINCENZO MESSINEO e SAVERIA OLIVETI (Felicitazioni e auguri da La Radice)
NOZZE DARGENTO
Il 15 settembre 2009 hanno festeggiato il
25
anniversario di matrimonio RICCARDO CANNIZZARO e MARIANNA CRINITI (Felicitazioni e auguri da La Radice)
Segue da pag. 1
Fotografo. O, pi probabilmente, Vincenzo Rudi, detto Vicenzzzu, padre, per intenderci, del bravo fotografo scomparso amico Giocondo Rudi, Egli andava e veniva dagli Stati Uniti dAmerica, e -ci risulta- amava portare con s una bella macchina fotografica. Solo ipotesi, ovviamente: lieti di esaminarne altre, se ci vengono partecipate.
Vincenzo Squillacioti
P O R TA P O R T E S E
LAUREE
Il 17 luglio 2009 allIstituto Superiore di Osteopatia di Milano ha conseguito la laurea di OSTEOPATA FELISIANO VILLANI (di Matteo e di Rosa Priolo) * * * Il 23 ottobre 2009 allUniversit Bicocca di Milano si laureato in PSICOLOGIA DELLA COMUNICAZIONE MARIO LENTINI (di Antonio e di Ada Brancia)
Il 10 dicembre 2009 allUniversit Bicocca di Milano ha conseguito la laurea specialistica in INFORMATICA MARZIALE COMITO (di Vincenzo e di Maria Repice) * * * Il 20 aprile 2010 allUniversit di Cosenza ha conseguito la laurea specialistica in INGEGNERIA INFORMATICA ALESSIO GALLACE (di Luciano e di Maria Lentini)
APPROVATO CON REGIO ASSENSO DEL 6 MAGGIO 1789 IL NUOVO STATUTO DELLA RIVITALIZZATA CONGREGA DELLIMMACOLATA DI BADOLATO
Soppressa al pari di altri Luoghi Pii su disposizioni emanate dal re Ferdinando IV di Napoli in occasione della catastrofe sismica del 1783, la congregazione dellImmacolata - esistente in Badolato almeno fin dal 18 maggio 1713 (1) - si attivata per ottenere il placet per poter positivamente continuare a contribuire al publico vantaggio della Sua Padria. L1 gennaio 1789 si sono presentati dal notaio Rosario Gallello del luogo (per far redigere, in forma di atto pubblico, il memoriale da inoltrare al Re tramite il procuratore Domenico Carnevale e per predisporre le regole e capitulazioni dellassociazione): 1) Diego Maria Paparo, olim rettore, 2) Giuseppe Paparo, olim primo assistente, 3) Giuseppe Mennite, olim secondo assistente, e i fratelli 4) Pasquale Mennite, 5) Vincenzo Sgr, 6) notaio Rosario Gallello, 7) Antonio Mannelli, 8) Lorenzo Mennite, 9) Nicola Mennite, 10) Antonio Piroso, 11) Michele Gallello del Giotto, 12) Vincenzo Gallello del Giotto, 13) Gaetano Gallello, 14) Nicola Gallello, 15) Gregorio Gallello, 16) Tommaso Piperissa, 17) Vincenzo Mennite, 18) Bruno Campagna, 19) Nicola Piperissa, 20) Nicola Gallello, 21) Raffaele Menniti, 22) Vincenzo Argiro, 23) Giuseppe Bressi, 24) Giuseppe Spagnolo, 25) Nicola Nilio, 26) Pasquale Pironace, 27) Domenico Paparo, 28) Alessandro Paparo, 29) Giovanni Battista Gallello, 30) Tommaso Gallello, 31) Davide Mannello, 32) Felice Menniti e 33) Giuseppe Sgr. Il Cappellano Maggiore il 16 marzo 1789 ha espresso parere favorevole allaccoglimento della richiesta dei badolatesi che, il 6 maggio dello stesso anno, ha incassato il regio assenso. Per la definitiva approvazione, lincartamento stato, il 14 novembre 1789, trasmesso alla Giunta di Corrispondenza della Cassa Sacra dal Supremo Consiglio delle Finanze (2).
Marziale Mirarchi
(1) Le confraternite religiose in Calabria e nel Mezzogiorno, a cura di M. Mariotti, V. Teti e A. Tripodi - edizioni Mapograf, Vibo Val., 2002 - vol. 1, pag. 319. (2) Archivio di Stato di Napoli - Giunta di Corrispondenza di Cassa Sacra / Processi -busta 13, fascicolo 203.
MEMORIALE Il Priore, Ufficiali e Fratelli della reverenda congregazione sotto il titulo della Immacolata Concettione della Terra di Badolato in Provincia di Calabria Ultra supplicando espongono a V.M. qualmente per il buon governo di detta congregazione hanno i supplicanti formate alcune regole le quali aver non possono la loro sussistenza senza il vostro Real Assenso; perci ne ricorrano dalla Real Clemenza di V.M. ed umilmente la supplicano degnarsi accordare il suddetto Regio Assenso e lavranno a grazia, ut Deus.
(Nel ringraziare lamico Marziale Mirarchi anche per la puntualizzazione delle preziose fonti storiche, siamo costretti, per motivi di spazio, a rimandare al prossimo numero la stampa delle regole e capitulazioni, peraltro gi acquisite. - ndd)
LUNA DI BADOLATO
Scrivo questo racconto come cartolina di auguri e lo dedico particolarmente agli Amici del Sissizio, che dal 1995 in poi mi hanno fatto compagnia in questa bella avventura. Quando, nel sissizio dellagosto 2009, il professor Vincenzo Squillacioti arrivato madido di sudore con il ! Bue di Pane, la signora Franca Carnuccio esclam: A vaccarhra e pana! La vacchetta di pane! Scoprimmo cos che a Badolato, con la prima infornata di pane fatto col grano nuovo, le donne facevano una vacchetta di pane che davano ai bimbi. Questa scoperta ci riporta indietro di venticinque secoli allofferta del Bue di Pane fatta da Pitagora, uso sopravvissuto miracolosamente a Badolato fin quando noi labbiamo ripreso. Riflettendo a come la vita mi aveva portato in quel di Badolato, mi sono ricordato di questa storia che mio padre raccontava. Era il 1922 e mio nonno Salvatore il fabbro mor. Erano nove persone, sua madre, mio padre, il pi grande, e altri sette figli. Mio nonno era morto per la polmonite contratta nella prima guerra mondiale sul Monte Grappa, non aveva voluto andare allospedale di Catanzaro per farsi riconoscere la malattia, cos la famiglia rimase senza pensione e mio padre dovette imparare in fretta il mestiere di fabbro. Un giorno arriv un uomo che gli chiese una grata di ferro per la finestra. Mio padre non la sapeva fare perch la grata ha il segreto, che consiste nel rendere impossibile sfilare una o due delle sbarre di ferro. Le sbarre non si possono sfilare n da sopra n da sotto n da destra n da sinistra. Mio padre pens di rivolgersi a uno che conosceva il segreto, mastro Pietro, intagliatore e fine falegname, ma figlio di un fabbro che gli aveva tramandato il segreto. Mastro Pietro per giudic che mio padre era troppo giovane, quattordici anni appena, e gli disse che glielo avrebbe spiegato quando sarebbe cresciuto. Mio padre, mastro Vincenzino, come cominciavano a chiamarlo i clienti, si vedeva costretto a dire alluomo di rivolgersi a un altro fabbro: faceva brutta figura e perdeva il cliente. Con questi pensieri in testa si avvi a piedi assieme agli altri musicanti per il viottolo da SantAndrea a Badolato, dove dovevano suonare per una festa. A Badolato i bandisti passarono la notte alloggiati dalle famiglie; a mio padre tocc una famiglia numerosa dove cerano ventisei letti e gli fu dato un letto nel mezzanino che aveva una finestra con la grata. Stanco del viaggio prese subito sonno, ma nel cuor della notte si svegli, guard alla finestra e vide la luna, si proprio la luna al centro della grata. Not cos che ogni sbarra di ferro aveva i fori che per met erano maschi e per laltra met femmine. Cio ogni sbarra era trapassata da unaltra che era trapassata da unaltra ancora incrociandola. Cera un riquadro tra le sbarre, quello del segreto, che permetteva di assemblare le sbarre solo verso il centro. Mio padre non chiuse pi occhio perch non vedeva lora di tornare a SantAndrea. Appena arrivato, scald le sbarre di ferro, le buc, un la grata e la port a mastro Pietro che la guard stupito e gli chiese: Mi devi dire chi ti ha svelato il segreto! Mio padre gli disse: La luna di Badolato!
Salvatore Mongiardo
Non sono idee greche, come mostra la loro assenza dai poemi omerici; ma i Greci le presero dai popoli cui si sovrapposero, e in qualche modo sono arrivate fino a noi. Anche il dio Bacco o Diniso non omerico; e di lui dice Sofocle che regna sullItalia, dove vivono gli Enotri, il popolo del vino, congiunti dei Siculi, se non sono essi stessi siculi. Tra le nostre antichissime radici annoveriamo dunque anche i Siculi, non del tutto scomparsi e in qualche modo tra noi, o in noi. Ulderico Nistic
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D. Pietro Francesco Ravaschieri cum integro eius statu direttamente a don Ettore Ravaschieri, nipote di don Pietro Francesco, passaggio sul quale l08 ottobre del 1610 fu impartito il Regio Assenso in Privilegium. Dieci anni dopo, il 10 maggio del 1621, con decreto di Re Filippo IV, ad Ettore Ravaschieri viene conferito il titolo di Principe di Satriano, titolo questo che consente al discendente di questa nobile famiglia genovese di sedere nel Consiglio Collaterale di Corte, lorganismo istituzionale che determina le scelte politiche del Regno di Napoli, dal 1621 fino al 1658, lanno della sua morte. A tal punto, investito di tale importante privilegio, don Ettore Ravaschieri, ai beni e ai corpi legati al Feudo unisce tutta una serie di Corpi Burgensatici, impegnandosi in una vera campagna di acquisti in tutto il territorio di Satriano. Sono ben 59 gli istrumenti di acquisto che portano la firma del primo Principe di Satriano e fra questi la maggior parte sono riferiti ad acquisti perfezionati in soddisfazione di crediti vantati sui signorotti locali. Giusto per entrare nel merito di tale politica di espansione, relativa solo ai territori vicini al mare, per il possesso del territorio denominato Ziccana e successivamente Ravaschiera don Ettore Ravaschieri completa loperazione di acquisto di unarea di 165 tomolate attraverso 13 istrumenti notarili. Quantificare, poi, con esattezza il costo complessivo di tutte le propriet acquistate da don Ettore , invece, un compito un po arduo, in considerazione del fatto che talvolta, specie per i numerosi acquisti avvenuti in soddisfazione di crediti vantati dal Principe e per qualche permuta operata, quasi sempre non viene specificato il valore del bene acquisito. Pur tuttavia, sulla base, dei dati disponibili ritenuti sicuri, don Ettore Ravaschieri in trenta e pi anni, per mettere su una interessante continenza di territori, sborsa una cifra che si aggira a pi di 10.000 ducati, che allepoca era una somma notevole, che corrispondeva, giusto per darne unidea, a cinque volte il denaro occorrente ogni anno allUniversit di Satriano per affrontare tutte le spese per i bisogni dellintera comunit satrianese, che superava allora le 2000 unit. Ovviamente per far fronte a tanto dispendio, don Ettore attinge a man bassa allimponente fondo delle entrate assicurato al feudo di Satriano dai numerosi censi ed imposte giurisdizionali dovuti al Principe in forza dei diritti feudali, quali la Dogana, lo Scannaggio, la Portolania, la Bagliva, la Catapania, lErbaggio e le varie esazioni fiscali sulla stessa Universit di Satriano. A tutte queste entrate, legate al privilegium feudale del Principe, vanno poi aggiunte le rendite dei corpi burgensatici, che sono abbastanza consistenti, in considerazione del fatto che le sue propriet vengono sfruttate al massimo, e che la produzione di grano, sete, olio, vino, castagne e fichi viene tutta immessa nella rete commerciale dei mercati del Regno di Napoli e della Liguria, terra di origine della famiglia Ravaschieri. Non va, infatti, dimenticato che i Ravaschieri sono essenzialmente banchieri e commercianti, e che, perci, anche quando ricevono dal Re di Napoli delle investiture feudali, non smettono le attivit che consentono loro di far crescere il patrimonio familiare, convinti come sono che alle loro risorse finanziarie resta legato anche il peso politico di cui godono presso la Corte Borbonica. Sar questa la strategia vincente di questa famiglia, una strategia che le consentir di sedere per due secoli nel Consiglio Collaterale del Re, condizionandone talvolta importanti scelte politiche.
Giulio De Loiro
AFORISMA
Carruggi genovesi: i fiordi dellanima.
Raffaele Talarico
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COMUNICATO STAMPA
La baia di Soverato a rischio. Chiediamo lintervento delle associazioni ambientaliste ed in particolare a: Gregorio Carratelli, Presidente Regionale FAI; Beatrice Barillaro, Presidente WWF Calabria; Carlo De Giacomo, Presidente regionale Italia Nostra; Alberto Gioffr, presidente regionale Accademia KRONOS Calabria; Antonino Morabito, Presidente Legambiente Calabria. Chiediamo di collaborare assieme per salvare un sito archeologico dinteresse nazionale: i resti sommersi dellunico porto romano e bizantino attestato nel golfo di Squillace. Sono a rischio sia le strutture archeologiche sia lhabitat del cavalluccio marino, che nella baia di Soverato ha trovato il suo luogo di accoppiamento e riproduzione. Il Gruppo archeologico Paolo Orsi di Soverato, chiede losservanza delle leggi in materia di archeologia preventiva, come previsto dalla legge 163 del 2006 art. 95 e 96 del codice civile, e dellart. 28 del codice dei Beni Culturali. Le ultime ricerche eseguite dai soci del gruppo, relative a ricerche bibliografiche e archivistiche, raccolta di fonti orali e studio e sovrapposizioni di foto storiche, tavole IGM, rilievi Soprintendenza Arch. del 1931, conducono a ipotizzare, con buona approssimazione che, in corrispondenza delluscita sud della galleria ferroviaria, al km 311,800, ubicato in mare lantico porto di Soverato Larea archeologica oggi maggiormente conosciuta e sita in localit Poliporto o San Nicola, relativa a unantica cava di macine, ed era collegata al porto con un tracciato stradale ben visibile dalle foto storiche e in parte ancora esistente. Il vecchio attracco portuale, in uso fino agli anni trenta, ancora vivo nella memoria degli anziani; linsabbiamento della baia di Soverato in seguito ad alluvioni e successivo spostamento della sabbia, a causa delle correnti di scirocco, il risultato delloccultamento del vecchio porto e dellantico porticciolo che poteva svilupparsi in quellarea, laddove previsto il pennello che sar realizzato a breve. Nella medesima zona, in prossimit della battigia, risultano ben evidenti dalle foto storiche in ns possesso, alcune anomalie; le tracce visibili sono estremamente regolari e potrebbero essere interpretate come ambienti. Inoltre, da uninformativa del settore LL. PP. del Comune di Soverato, si evince che non vi alcuna certezza circa le conseguenze che le opere previste possano arrecare al parco marino Baia di Soverato, si legge infatti: che la realizzazione dei pennelli non dovrebbe interferire nella vita dellippocampo presente nella Baia con una densit molto elevata Inoltre, dalla medesima informativa si evince che il nucleo V.I.A. - V.A.S. - I.P.P.C., nellesprimere parere positivo raccomanda alcune prescrizioni obbligatorie tra cui quella di: effettuare ante e post operam il monitoraggio delle due specie di cavalluccio marino e della Cymodocea nodosail report dellattivit dovr essere trasmesso allARPACAL. Pertanto rinnoviamo, alle suddette associazioni ambientaliste, linvito a esprimere il loro dissenso sulla realizzazione dei pennelli a mare nella baia di Soverato. Cordiali saluti.
Angela Maida legale rappresentante gruppo archeologico Paolo Orsi di Soverato
IL PENSIERO
La disperazione pi grande che possa impadronirsi di una Societ il dubbio che vivere rettamente sia inutile.
Corrado Alvaro
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Tra le tante, quella di Padre Bonaventura Falcone certamente la figura rimasta pi impressa in quanti della mia generazione abbiamo avuto modo di conoscere ed apprezzare per le sue qualit umane e sociali, per le sue doti e spirito evangelico, per quel cristianesimo operante, incarnato dal poverello di Assisi, di cui Bonaventura stato degno seguace, tutto serafico in ardore, nellopera di evangelizzazione del Pax et Bonum! Distinta figura di francescano, dal carisma particolare, alla mano, perfettamente integrato nel tessuto sociale, rappresentava per Badolato lesempio di un cristianesimo militante di quel dinamismo della Carit, improntato ad umilt e povert, che avvince, colpendoti, per quella serafica letizia che ti infondeva ogni volta che lo incontravi in paese, per lo pi alla Posta, ove si era soliti sostare, in attesa delluscita del portalettere, per il quotidiano giro nel paese. Progressista, innovatore: allacci la luce elettrica al Convento, fine anni Trenta, sopportando notevo- (Archivio famiglia Squillacioti) - Padre li spese, per la linea dalla cabina che si trovava a San Bonaventura Falcone (il primo a sinistra) Domenico, nella parte opposta del paese. nellorto del convento nel 1950 Intraprendente, dinamico, cur il restauro del Convento, nella facciata e nellinterno, con affreschi alla cupola, raffiguranti una galleria di papi, per lo pi dellOrdine, ben conservati, da oltre un sessantennio, eseguiti da un confratello molto esperto e creativo. Fortemente legato alla tradizione, per la Liturgia, ripropose alcune feste, cadute in disuso, di cui non resta che il ricordo (*), quali la Porziuncola, quella di San Francesco, di SantAntonio, con relativa Tredicina, e del Cuore di Ges, le cui processioni avvenivano in paese, partendo dal Convento, ove facevano ritorno, con gran concorso di fedeli, precedute dai paggettie dai rappresentanti del Terzordine secolare, da lui riorganizzato. Affabile, rispettoso, sempre disponibile, discreto, umile soprattutto; in occasione della Festa della Porziuncola, riusciva a convogliare tutto il clero badolatese e del comprensorio -e non erano pochi i sacerdoti e parroci- che trascorrevano nella pace di quellaugusto Convento, una giornata di preghiera. Il convento ai suoi tempi era sempre aperto, linconfondibile suono della campana con i suoi rintocchi puntualmente annunciava il sorgere del nuovo giorno al mattino, prima dellalba, e unora di notte, la sera tardi, la tradizionale ora de monaci, per come previsto dalle canoniche disposizioni. Questo risvegliato fervore francescano dur finch visse padre Bonaventura, che ritornando alla casa del Padre, in umilt francescana, secondo consuetudine dellOrdine, in una bara scalzo, col saio ed una tegola per cuscino, fu deposto nella nuda terra, in una fossa comune, fra i tanti poveri, nel Cimitero di Badolato. Ora del Convento non resta che un vago ricordo e non poca tristezza, per tutto un glorioso passato, legato a tante care figure di parenti ed amici, che hanno degnamente rappresentato unepoca nella Storia di Badolato, prima met del secolo scorso, molto vicine ai monaci, devote di SantAntonio, il Santo delle tredici grazie, clemente e pio, supplice a Dio, per noi dal ciel.
Antonio Fiorenza (*) La festa di S. Antonio, (con tredicina), stata ripresa lo scorso anno ad opera di alcuni devoti (ndd).
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S PA Z I O S C U O L A
LA RIFORMA SCOLASTICA
Dal prossimo anno scolastico 2010/2011 la Scuola Superiore Italiana subir un radicale cambiamento. stata varata infatti dal Governo una riforma che il Ministro della Pubblica Istruzione ha definito epocale per le trasformazioni e i cambiamenti previsti. Si partir dalle prime classi per poi entrare progressivamente a regime. Le novit saranno tante: sfoltimento dei corsi, ripensamento dei quadri orari, potenziamento delle lingue, incremento di matematica e scienze. I nuovi licei saranno sei: classico, scientifico, linguistico, artistico, musicale e delle scienze umane. Nel classico verr introdotto linserimento di una lingua straniera e sar potenziata larea scientifica e matematica. Nello scientifico aumenter il peso della matematica e delle discipline scientifiche. Il linguistico preveder sin dal primo anno linsegnamento di tre lingue straniere e dal terzo anno una materia sar impartita in lingua straniera, mentre nel quarto anno le materie saranno due. Il liceo musicale rappresenta la novit della riforma e sar strutturato in due sezioni: musicale e coreutica che potranno essere attivate in convenzione con conservatori e accademie di danza. Il liceo artistico sar articolato in sei indirizzi: arti figurative, design, architettura e ambiente, scenografia, audiovisivo e multimedia, grafica. Il liceo delle scienze umane sostituir il liceo socio-psico pedagogico e contempler anche unopzione economico-sociale senza latino, ma con lapprendimento di una seconda lingua straniera e lapprofondimento di scienze giuridiche, economiche, sociali e storiche. Gli istituti tecnici saranno divisi in due settori: economico e tecnologico con undici indirizzi. Gli istituti professionali avranno due settori: servizi e industria-artigianato e sei indirizzi. La media delle ore settimanali sar di 32 di sessanta minuti. evidente che dal prossimo 1 Settembre tante saranno le novit introdotte dalla riforma che mira al riordino dei percorsi di studio, ponendo fine a sperimentazioni, frammentazione degli indirizzi per avvicinare la nostra scuola a quella degli altri Paesi. La scuola superiore necessitava di una riforma per poter realizzare un migliore collegamento con luniversit ed un contatto pi stretto con il mondo del lavoro e con il territorio. Spesso in passato imprese ed associazioni hanno sottolineato la scarsa preparazione dei giovani licenziati dalla scuola, del tutto inadeguata allinserimento nel mondo del lavoro. Pertanto risultato indispensabile un riordino complessivo degli indirizzi ed, in particolare, dellistruzione tecnica e professionale. In attesa dellintroduzione della riforma le scuole continuano per a svolgere le attivit, previste dai docenti, nei vari progetti. In particolare nellIstituto Comprensivo di Badolato-Santa Caterina, nella scuola primaria si sta svolgendo il progetto Ambiente e Salute rivolto agli alunni. Nella scuola secondaria di primo grado, i docenti di Badolato stanno svolgendo il progetto di Formazione pratico-scientifica, mentre i genitori quello di Comunicazione scuola-famiglia. Gli allievi di Badolato e Santa Caterina, classi seconda e terza, vengono impegnati nel progetto Matematicando, mentre nelle classi seconda e terza di Badolato si svolge il progetto I nuovi modi di comunicare. Le classi seconda e terza di Santa Caterina frequentano, invece, quello intitolato Imparare ad apprendere le tecniche della comunicazione, Attivit pratiche, decorative ed artistiche, A scuola di postura. Lotto Marzo, infine, gli allievi hanno realizzato uno spettacolo Otto Marzo tra canzoni e rime per ricordare, simpaticamente, la festa della donna.
Marina Gervasi
I L C O N S I G L I O D E L F I S C A L I S TA
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IL MODELLO 730
Con il 730/2010, approvato con provvedimento del 15 gennaio, pi di 13 milioni di contribuenti dovranno nei prossimi mesi comunicare allAmministrazione finanziaria i redditi percepiti nel 2009. Il modello di dichiarazione dei redditi semplificato di facile compilazione, non richiede calcoli e soprattutto permette di ottenere in tempi rapidi gli eventuali rimborsi, che arriveranno direttamente in busta paga. Va presentato al datore di lavoro entro il 30 aprile, corredato della busta chiusa indicante la scelta per la destinazione dell8 per mille e quella del 5 per mille. Se presentato ad un CAF o ad un professionista abilitato, la scadenza fissata al 31 maggio. Il modello 730 per i lavoratori dipendenti, pensionati; non possono presentarlo i titolari di partita IVA, i contribuenti che partecipino in societ, i non residenti in Italia nel 2009 e 2010, coloro che debbono presentare la dichiarazione per conto di contribuenti deceduti e quei dipendenti i cui datori di lavoro non siano obbligati a effettuare ritenute dacconto. Tra le principali novit di questanno abbiamo la detrazione IRPEF del 20% per acquisto di mobili, elettrodomestici ad alta efficienza energetica, televisori e computer, acquistati tra il 7 febbraio e il 31 dicembre 2009, destinati allarredo di immobili ristrutturati. La soglia massima di spesa 10.000 euro per singola unit abitativa, e la detrazione riconosciuta sar erogata in quattro rate di pari importo; le condizioni sono analoghe a quelle previste per le agevolazioni per la ristrutturazione della prima casa, comunicazione preventiva allAgenzia delle Entrate di Pescara, in questo caso non anteriore al primo luglio 2007, spese di ristrutturazione edilizia sostenute e pagate con bonifico bancario a partire dall1 luglio 2008 Proseguono le agevolazioni fiscali dedicate ai giovani. Per gli sportivi in erba, di et compresa tra i 5 e i 18 anni, i genitori possono detrarre dallimposta lorda il 19% delle spese sostenute per liscrizione annuale e labbonamento ad associazioni sportive, palestre, piscine, fino a un massimo di 210 euro. Per gli universitari fuori sede, che studiano ad almeno 100 Km da casa e stipulano o rinnovano un contratto di locazione, prevista una detrazione del 19% sul canone daffitto, da calcolare su un importo massimo di 2.633 euro annui. La casa ancora al centro di agevolazioni fiscali, con uno sconto dimposta fino a 991,60 euro, per i ragazzi tra i 20 e i 30 anni che stipulano un contratto di locazione per lunit immobiliare da destinare a propria abitazione principale, come previsto dallultima Finanziaria. Prosegue la detrazione per il risparmio energetico. Anche nel 2009 chi ha effettuato interventi per la riqualificazione energetica della propria abitazione, avr diritto ad uno sconto Irpef pari al 55% della spesa sostenuta, compreso tra un minimo di 30mila e un massimo di 100mila euro. Nel beneficio rientrano, ad esempio, linstallazione di pannelli solari e la sostituzione di impianti di climatizzazione invernale. Per le spese relative a coperture, pavimenti e finestre comprensive di infissi la detrazione massima pu arrivare a 60mila euro. Inoltre la Finanziaria 2010 ha prorogato fino al 31 dicembre 2012 la detrazione per le spese sostenute per interventi di recupero del patrimonio edilizio, ristrutturazione prima casa di abitazione. La sostituzione dei vecchi elettrodomestici con frigoriferi e congelatori a basso consumo premiata con una detrazione pari al 20% dei costi sostenuti, fino a un rimborso massimo di 200 euro per ciascun apparecchio. Ulteriori detrazioni del 19% alleggeriscono le spese sostenute per badanti che assistono persone non autosufficienti (limporto massimo agevolabile di 2.100 euro), quelle per intermediazione immobiliare, per lacquisto di personal computer da parte di docenti di scuole pubbliche e per erogazioni liberali a favore di istituti scolastici. Anche questanno sar possibile destinare lotto per mille dellIrpef allo Stato o a una istituzione religiosa e il 5 per mille alle Onlus, alle associazioni di promozione sociale, a quelle sportive dilettantistiche, alla ricerca scientifica e sanitaria. Il modello disponibile sul sito dellAgenzia delle Entrate, ed inoltre verr distribuito dai comuni nei prossimi mesi. Il fiscalista
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LORZAIOLO
Lorzaiolo uninfiammazione batterica acuta, provocata dallo stafilococco, che colpisce le ghiandole sebacee delle palpebre situate alla base delle ciglia. Colpisce prevalentemente i giovani. Lorzaiolo pu formarsi nelle palpebre superiori o inferiori, allesterno o nella parte interna dellocchio. Si manifesta con un rigonfiamento della grandezza di un chicco dorzo (da cui il nome) e un arrossamento della palpebra spesso accompagnato da dolore localizzato nella zona colpita. Fra i sintomi possono verificarsi anche senso di bruciore, lacrimazione eccessiva e fastidio quando locchio esposto alla luce. Se linfezione esterna, spesso lorzaiolo guarisce spontaneamente attraverso la formazione di un puntino giallastro seguito dalla eliminazione del pus. Lorzaiolo non deve essere strizzato, perch in questo modo linfezione potrebbe espandersi a tutto locchio. Evitare luso di lenti a contatto o lapplicazione di trucco. Sono utili impacchi di camomilla per lenire il dolore e favorire la pulizia. Se dopo una settimana dalla sua comparsa lorzaiolo ancora presente, meglio rivolgersi al medico. Se invece lorzaiolo interno, linfezione pi difficile che guarisca spontaneamente ed necessario il ricorso al medico che prescriver una cura pi specifica. Lorzaiolo in alcuni soggetti tende a ripresentarsi frequentemente e/o in forma pi grave: a volte pu rendersi necessario inciderlo o asportarlo chirurgicamente.
Il medico
dellAmministrazione Provinciale di Catanazro, il Sindaco di Badolato Nicola Parretta, i familiari di Antonio Fiorenza e di Nicola Caporale, e tanta gente, proveniente da tutto il Comprensorio, ad ascoltare la relazione del professore Luigi Maria Lombardi Satriani, ma soprattutto a rendere omaggio allamico scomparso Antonio Fiorenza, uomo di scuola e di cultura, e al letterato Nicola Caporale al quale Fiorenza era profondamente legato fin da ragazzo. Due brevi (Foto M. Varipapa) - Il tavolo dei relatori al convegno di presentazione del libro intermezzi musicali, con chitarra e mandolino nelle mani di due nostri giovani amanti della musica, hanno sottolineato il grande amore di Fiorenza e di Caporale per le pi belle forme di espressione della nostra cilvilt. Al sottoscritto, curatore di questa bella opera letteraria per volont della famiglia Fiorenza, secondata dai responsabili dellAssociazione Nicola Caporale, il privilegio e lemozionante soddisfazione di condividere con lamico di sempre la fatica che comporta la delicata fase finale della costruzione di unopera darte che rimarr per sempre, a insegnamento e ricordo. Vincenzo Squillacioti
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LA STORIA DI BADOLATO
Il professore Antonio Gesualdo, grande studioso badolatese e nostro collaboratore nel passato, ha di recente dato alle stampe unaltra sua opera che arricchisce la sua gi vasta produzione libraria, di tipo storico soprattutto. Vogliamo qui ricordare in particolare Storia di Badolato medioevale e moderna (Frama Sud, 1986), Storia di Badolato dal Medioevo al Novecento (Frama Sud, 1989), Storia politica di Badolato - Dal 1799 al 1999 (Edizione della Biblioteca Gesualdiana Charles Baudelaire, 2000). Questultimo lungo e impegnativo lavoro dello storico badolatese, che ricalca e accentua, nella metodologia e nellinconfondibile anzi unico stile, le opere precedenti, stato gi acquistato senza indugio da La Radice, come in passato gli altri suoi libri, perch le opere di Gesualdo, a saperle e a volerle usare, sono comunque una grande fonte di dati, da cui talvolta non si pu prescindere nel trattare argomenti di storia badolatese. Ecco uno stralcio del comunicato-stampa, a firma di Domenico Lanciano, sullimmane fatica di Gesualdo: Comunicato-stampa di mercoled 03 febbraio 2010 mattina Fresca di stampa la monumentale opera di Antonio Gesualdo BADOLATO (Catanzaro, Calabria, Italia): UNA STORIA LUNGA MILLE ANNI Storia di Badolato dal 1080 al 2009 lo storico locale, ma di cultura e di fama internazionale, prof. Antonio Gesualdo, giornalista nonch rettore dellUniversit dei Popoli, ha dato alle stampe, a proprie spese, il volume Storia di Badolato dal 1080 al 2009 consistente in ben 696 pagine, graficamente fitte fitte ed eleganti, corredate da 32 figure a colori e 77 figure in bianco e nero, a tutta pagina. Stampato presso lo stabilimento litografico Abramo di Caraffa di Catanzaro, tale monumentale opera costata oltre trenta anni di ricerche e stesure (12.210 fogli preparatori scritti a mano e 4897 fogli scritti a macchina) al virtuosissimo Autore, il quale ha usato ben 33.198 documenti di 23 archivi pubblici e privati ed ha consultato 14 biblioteche in Calabria e a Napoli, nonch 24 riviste specializzate e 1239 volumi a stampa. Uno sforzo esistenziale straordinario (pure economico) che ha costretto Antonio Gesualdo, nato il 4 gennaio 1936, ad un impegno redazionale davvero certosino e ad un assai disciplinato e severo stile di vita senza cui una simile opera non poteva essere portata a termine con perizia e successo. Il volume, fresco di stampa, pregevole pure dal punto di vista editoriale poich unopera in-8 (cm 17,5 x 24,5), ben cucita, rilegata in tela con titoli in oro e sovracoperta a colori raffigurante la congiura di Tommaso Campanella contro gli Spagnoli. Stampata in appena trecento copie, lopera disponibile unicamente presso lo stesso Autore in Badolato Superiore ad un prezzo fin troppo contenuto rispetto al costo affrontato concretamente e ai decenni di indefesso ed intenso lavoro. Intanto, fra qualche mese andr in stampa in tre volumi, sempre presso Abramo, una Storia della Calabria scritta dallo stesso prof. Antonio Gesualdo, personaggio che vanta una interminabile lista di pubblicazioni e di referenze socio-culturali e che resta un punto di riferimento per studiosi, documentaristi e giornalisti provenienti da ogni parte del mondo per meglio conoscere la Calabria e in particolare quella Badolato che La Radice porge da queste colonne al professore Gesualdo auguri di salute e di lungo e proficuo lavoro. Vincenzo Squillacioti
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TESTATE AMICHE
Con il n 3/2009 questo periodico ha compiuto sedici anni. Non vogliamo qui dire del lungo cammino, n delle tappe, non tutte gioiose, che ne hanno segnato il percorso, e tanto meno degli eventuali risultati ottenuti. Oggi ci piace soffermarci, invece, a considerare i contatti che abbiamo avuto e continuiamo ad avere con altri organi di stampa cartacei come il nostro, che hanno anchessi contribuito ad allargare non poco la rete che La Radice ha creato negli anni, e ci hanno aiutato non solo a crescere sul piano delle conoscenze, ma anche e soprattutto ad arricchirci a livello relazionale, culturale, umano. Impossibilitati -dallo spazio e dalle mutate realt territoriali- a ricalcare sul piano metodologico il censimento degli organi di stampa della provincia di Catanzaro, che abbiamo realizzato nella seconda met degli anni 90 per espresso desiderio ed amichevole incarico del mai dimenticato Padre Nicola Criniti, responsabile culturale della diocesi di Catanzaro-Squillace, ci limitiamo ad elencare i periodici che riceviamo -quasi tutti abitualmente e solo qualcuno saltuariamenteed ai quali facciamo pervenire La Radice, espressione, sia pure incompleta, della nostra Comunit. Spiacenti di non poter dire in questo spazio di ogni testata, esprimiamo il piacere di riceverle e il ringraziamento per quanto ci danno, ciascuna a suo modo e nella propria misura. APOLLINEA - Rivista bimestrale del territorio del Parco nazionale del Pollino - 40 pagine - Dal 1997 - Castrovillari - Direttore: Pietro Napoletano. LA BARCUNATA - Periodico di Storia, Antropologia e Tradizioni - 32 pagine - Dal 1995 - San Nicola da Crissa - Fondatore e direttore: Bruno Congiust. CALABRIA SCONOSCIUTA - Rivista trimestrale di cultura e turismo - 80 pagine -
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Dal 1978 - Reggio Calabria - Direttore: Carmelina Sicari. IL CALABRONE - Attualit, Politica, Cultura, Satira, Sport e Spettacolo - 32 pagine - Dal 2002 - Soverato - Direttore: Antonella Mongiardo. IL CORRIERE DI SAN FLORO e DELLA CALABRIA - Periodico trimestrale - 8 pagine - Dal 2007 - San Floro - Fondatore e direttore: Domenico Paravati. ELPIS - Periodico del Gruppo ELPIS ZEROUNO - 32 pagine - Dal 2002 SantAndrea Apostolo dello Ionio Direzione: collegiale. LA FORMICA - Periodico dellAssociazione Eidos - Stignano, Placanica, Riace 16 pagine - Direttore Luisa Alfarano. IDENTIT - Edizione di Pizzo - 6 pagine - Dal 2008 - Pizzo Calabro - Direttore: Giuseppe Taccini.
LINEDITO - Fascicolo che nasce da un progetto ideato e realizzato da Bernardino Baciccia promuove la divulgazione personale di racconti, poesie e proverbi - 4 pagine - A cura di Bernardino Baciccia. LETTERATURA & SOCIET - Rivista quadrimestrale fondata da Antonio Piromalli - 152 pagine - Dal 1999 - Cosenza - Direttore: Tommaso Scappaticci. IL PAESANO - GIORNALE DEI BIVONGESI - Bimestrale dinformazione 4 pagine - Dal 1991 (rifondato da Ernesto Franco) - Bivongi - Direttore: Pietro Melia. PARALLELO 38 - Rivista (bimestrale) per tutti gli altri - 32 pagine - Dal 1960 - Reggio Calabria - Fondatore e Garante: Giuseppe Reale - Direttore: Domenico Sacchetti. PUNTO&@CAPO - Mensile di Informazione Cultura Sport - 36 pagine - Dal 2004 Davoli Marina - Direttore: Pietro Melia. ROGERIUS - Bollettino dellIstituto della Biblioteca Calabrese - Periodico (semecontinua a pag. 24
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Segue da pag. 23
strale) di Cultura e Bibliografia - Dal 1998 Soriano Calabro - Fondatore: Nicola Provenzano - Direttore: Antonio Tripodi. LA TRASVERSALE DELLE SERRE Periodico di Ambiente, Arte, Attualit, Cultura, Religione, Tradizioni, Scuola, Sport - 16 pagi-
ne - Dal 2007 - Serra San Bruno - Fondatore e Direttore: Bruno Tozzo. Vincenzo Squillacioti
MATERIALE da pubblicare o da conservare; NOTIZIE storiche e daltro genere; INDIRIZZI di Badolatesi che ancora non ricevono il giornale; FOTOGRAFIE, di qualche interesse; SUGGERIMENTI, che terremo presenti; CONTRIBUTI in denaro. Il bollettino di c.c.p. allegato non significa che necessariamente bisogna contribuire: serve soltanto come promemoria a chi e quando intendesse servirsene. In particolare, tutti coloro che, a qualunque titolo e in qualunque modo, collaborano con la nostra Associazione o per la realizzazione di questo periodico, sono pregati di scusarci se trovano allegato anche loro il bollettino di c.c.p.: ci dovuto unicamente alla necessit di evitare il maggior dispendio di energie che comporterebbe una mirata selezione degli indirizzi, che non sono poi tanti, ma che sono pur sempre millesettecento, per giunta ripartiti in trentatr diverse destinazioni. Lo stesso dicasi per gli amici direttori di periodici che puntualmente riceviamo. ACCETTIAMO: Indirizzare a : LA RADICE Casella postale n 4 - 88060 BADOLATO MARINA (CZ) - ITALIA
QUASI UNANAGRAFE
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laugurio di ogni bene alle seguenti nuove coppie: luogo data sposo sposa residenza futura Isca Ionio 02.01.2010 Epifani Antonio Mirarchi Rosa Badolato Badolato 24.04.2010 Ricco Gianluigi Spasari Vincenza Badolato 25.04.2010 Gallelli Andrea Romeo Arena Rossella le condoglianze ai congiunti di chi passato nel mondo dei pi: luogo data cognome e nome Argentina 19.10.2009 Mellace Vittoria Soverato 03.01.2010 Cund Michele Badolato 05.01.2010 Piroso Vittorianna Empoli 10.01.2010 Menniti Caterina Badolato 10.01.2010 Spagnolo Vincenzo Soverato 06.02.2010 Bressi Andrea Catanzaro 11.02.2010 Guarna Antonio Milano 12.02.2010 Piperissa Angela Badolato 19.02.2010 Lentini Caterina ved. Piroso S. Andrea Ionio 20.02.2010 Spasari Teresa ved. Carnuccio Badolato 28.02.2010 Giannini Antonietta ved. Pultrone Badolato 24.03.2010 Femia Domenico Immacolata ved. Campese Criniti 01.04.2010 Soverato Domenica Fiorenza 13.04.2010 Badolato Badolato 17.04.2010 Loiero Santa Teresa ved. Papaleo di anni 81 65 93 80 86 77 49 85 85 88 90 81 (*) 80 87 89
(*) Sentiamo il bisogno di ricordare ai nostri lettori che lamico Domenico Femia stato uno dei protagonisti del periodo storico che ha visto il popolo di Badolato lottare con determinazione per il riscatto sociale. Un politico attivo anche se con manifestazioni poco appariscenti, ma non per questo meno importanti e meno efficaci. SITUAZIONE ANAGRAFICA 33 persone (17 maschi - 16 femmine) Sono andate via: Sono arrivate: 26 persone (12 maschi - 14 femmine) Risiedono a Badolato: persone: Sup.: - Marina: - Totale: 3.276 (di cui 135 stranieri) famiglie: Sup.: - Marina: - Totale: 1.356
(A cura di Mario Ruggero Gallelli)
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CRONACA
NOTIZIE FLASH
24.01.2010: Presso i locali dellAssociazione culturale La Radice si svolta lAssemblea ordinaria dei soci dellA.V.I.S. di Badolato che ha approvato il bilancio consuntivo 2009 e quello preventivo 2010. 07.02.2010: Organizzata dallA.V.I.S. di Badolato si svolta, presso i locali del Centro Operativo Misto (C.O.M.) di Badolato, la giornata dedicata alla donazione del sangue. 13.02.2010: La Compagnia teatrale Le Tre Torri di Badolato stata protagonista a Badolato Marina, presso il Centro Polifunzionale, con la rappresentazione della commedia in due atti Mannaja lu citrolu per la regia di Tot Scoppa. 20/21.02.2010: Una delegazione di Amministratori del Comune di Badolato insieme ad un gruppo di Badolatesi, accompagnati dal Sindaco rag. Nicola Parretta, si sono recati a Wetzikon (Svizzera) dove si svolta la cerimonia di gemellaggio tra il Comune di Badolato e la cittadina elvetica. 14.02.2010: La Compagnia teatrale Le Tre Torri di Badolato, lAmministrazione Comunale e lAmministrazione Provinciale di Catanzaro hanno organizzato, presso il Centro Polifunzionale di Badolato Marina, Tutti in maschera a ballare, serata di divertimento in occasione del Carnevale. 28.02.2010: Si svolta, presso la sede sociale, lAssemblea ordinaria annuale dei soci dellAssociazione culturale La Radice che ha approvato il conto consuntivo per lanno 2009 e il bilancio di previsione 2010. Sono state, inoltre, illustrate ed approvate la relazione delle attivit svolte nel 2009 e il piano delle attivit per lanno 2010. 04.03.2010: Manifestazione a Badolato Marina, nei pressi dello scalo ferroviario, organizzata dal Comitato di lotta Franco Nistic: un sit-in per denunciare la soppressione, da parte di TrenItalia, di alcuni treni tra cui i diretti che passando da Badolato portano a Milano e a Torino. 08.03.2010: Il movimento femminile di Badolato, in occasione della Festa della donna, ha organizzato una serie di manifestazioni per ricordare il ruolo della donna in famiglia. Molto apprezzata stata la visita che una delegazione del movimento ha fatto a tutte le donne che hanno superato lottantacinquesimo anno di et. 14.03.2010: Il Centro diversabili Prisma di S. Sostene ha organizzato, presso il Centro Sociale di Aggregazione Incontro di Badolato Marina, la seconda sagra degli agrumi. La manifestazione stata patrocinata dallAssessorato alle politiche agricole della Provincia di Catanzaro nonch dalle Amministrazioni Comunali di Badolato e S. Caterina dello Jonio. 21.03.2010: LAssociazione culturale Nicola Caporale di Badolato ha presentato, presso i locali della Scuola Media di Badolato Marina, una rappresentazione teatrale in vernacolo ! badolatese dal titolo Si Mangiaru u Cavahr!u per la regia di Saverio Cristiano. 28.03/04.04.2010: Le parrocchie di Badolato hanno celebrato i riti della Settimana Santa. 11.04.2010: Per la principale via del Borgo sono stati portati in processione il Cristo Risorto, la Madonna e San Vincenzo. 24.04.2010: Borgo in festa. Prima edizione Piatto del Borgo 2010, concorso gastronomico svoltosi in Piazza Castello a Badolato Borgo voluto dallAmmunistrazione Comunale con la Regione Calabria e lAmministrazione Provinciale di Catanzaro. Chef per un giorno sono stati i protagonisti di Ballando con le Stelle Angela Melillo, Benedetta Valenzano, Edoardo Leo, Loredana Cannata, Massimiliano Rosolino e Simone Di Pasquale abbinati ai ristoranti: Agriturismo Zangarsa, Luna Rossa, Excalibur, Villa Ersilia, I Pirari, Oasi. Questa prima edizione stata vinta dal ristorante Excalibur di S. Caterina dello Jonio. 24.04.2010: LA.C.A.T. Serre/Catanzarese ha organizzato, presso i locali della Delegazione Municipale di Badolato Marina, un convegno di sensibilizzazione sui rischi e i disagi che possono essere consequenziali alluso delle bevande alcoliche.
C O S H A V O TAT O B A D O L AT O
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Agazio LOIERO
438
Giuseppe SCOPELLITI
1.055
Disponiamo anche dei voti assegnati in Badolato ai 110 candidati consiglieri, ma non riteniamo opportuno riportarli.
NOTA - Si consideri il numero degli elettori (4.420) e il numero dei votanti (1.701). Il calcolo semplice: in Badolato ha votato soltanto il 38,484 %. Cosa che non scandalizza pi nessuno e che, con i tempi che corrono, peggiorer. Bisogna, per, dire, in verit, che nei 4.420 elettori sono compresi tutti gli iscritti allAIRE, che vivono abitualmente allEstero. Bisogna aggiungere, per ulteriore chiarezza, che i residenti a Badolato sono 3.284 (al 31 dicembre 2009), molto al di sotto di quelli iscritti nelle liste elettorali. E va ancora detto che tra gli elettori residenti, tantissimi, sono certamente centinaia, sono domiciliati altrove, Roma, Bologna, Milano: sono i nostri giovani che vanno via, e tanti tra loro non torneranno pi. triste, ma cos! Ed un fenomeno irreversibile. O no!? Vincenzo Squillacioti
26.04.2010: LAssociazione culturale - Circolo Letterario Nicola Caporale di Badolato, con il contributo dellAmministrazione Provinciale di Catanzaro e dellAmministrazione Comunale di Badolato, ha organizzato, nella chiesa di San Domenico a Badolato Sup., la presentazione del libro di Antonio Fiorenza Vecchio Mondo. 29.04.2010: LOrchestra dellIstituto Comprensivo T. Campanella di Badolato prende parte al 5 Concorso Nazionale di Musica dinsieme presso lIstituto Comprensivo L. Montini di Campobasso. Mario Ruggero Gallelli
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Wetzikon con il vice-sindaco Franz Behrens. Sono seguiti altri passi formali attentamente condotti dal Sindaco di Badolato che, recandosi nuovamente in Svizzera, ha concluso laccordo istituzionale: era la fine di maggio del 2009. Il documento ufficiale elvetico, firmato da Urs Fisher Prsident e da Marcel Peter Gemeindeschreiber, porta la data del 3 giugno 2009. Con Atto n 33 dell11 luglio 2009 il Consiglio Comunale di Badolato ha deliberato: 1- Approvare, per le motivazioni esposte in premessa, il Protocollo di Gemellaggio tra i Comuni di Badolato e Wetzikon quale Patto di amicizia per lavvio di scambi volti alla valorizzazione e allo sviluppo dei rispettivi Territori Comunali secondo le modalit contenute nel documento allegato (alleg. A) alla presente deliberazione come parte integrante e sostanziale; 2- Autorizzare il Sindaco pro tempore del Comune di Badolato alla firma con il collega Sindaco pro tempore del Protocollo di Gemellaggio tra i Comuni di Badolato e Wetzikon quale Patto di amicizia per lavvio di scambi volti alla valorizzazione e allo sviluppo dei rispettivi Territori Comunali. Quanto segue storia recente. la fase davvio di un processo di avvicinamento, tra la nostra Comunit e quella elvetica, che vada ben al di l di quanto avvenuto sino ad oggi, e che secondo lintenzione dei responsabili delle Istituzioni interessate dovr essere proficuo e duraturo. Per cominciare, al fine di suggellare di fatto, se non ancora sul piano formale, il gemellaggio, la Comunit badolatese ha portato a Wetzikon il Festival della Musica Popolare Calabrese. Guidati dal Sindaco Nicola Parretta il 18 febbraio sono partite da Badolato circa sessanta persone per incontrarsi, giorno 20 a Wetzikon, con la Comunit badolatese col residente e con le Autorit del luogo. Cera, tra gli altri, Vincenzo Piperissa, il vicesindaco di Badolato, al quale abbiamo chiesto di scrivere per i lettori de La Radice una specie di cronaca che riportiamo in parte, obbligati a sintetizzare per motivi di spazio: Non c famiglia di Badolato che non sia stata coinvolta con qualche familiare, parente o amico, e che non si sia recato a Wetzikon per lavoro o viaggio di piacere. Non c badolatese che non conosca la famosa Castagnara; quanti viaggi, quanti bagagli, quanta cultura gastronomica in quelle valigie, allandata in un modo, al ritorno in un altro. Quanti ragazzi che parlano oggi la doppia lingua, quanti matrimoni misti, una integrazione avvenuta in modo fisiologico nel tempo, e che oggi si concretizza e viene dato riconoscimento anche a livello istituzionale. Dopo tanti anni di promesse elettorali da tutte le liste che si sono succedute nel comune di Badolato, doveva arrivare Nicola Parretta a concretizzare e suggellare questo sospirato evento che vuol dire appunto scambio a tutti i livelli tra due comunit che ormai si conoscono molto bene, ma che con questo atto suggellano un reciproco avvicendamento socio-culturale. S, grande merito va proprio allattuale Sindaco di Badolato, al suo impegno, alla sua perseveranza, al suo savoire-faire Il viaggio del gemellaggio che ho vissuto direttamente, essendo stato uno dei passeggeri sul pulman, stato molto sacrificato ma nello stesso tempo molto piacevole. Una comitiva di mamme, bambini, sonaturi e cantaturi. Abbiamo portato a Wetzikon il migliore del folklore badolatese, la vecchia e la nuova generazione, a cominciare da quel pezzo di antiquariato come ormai usa definirsi mia sorella Minicuzza, a Micu a Massara, a Pasquale Cunsolo, a Peppi Naimo che ha avuto anche il coraggio di esibirsi cantando, lui che stato sempre, a mio parere, uno dei migliori musicisti autodidatti di Badolato. Cos come grande merito ed elogio va ai tanti giovani della nuova generazione che hanno partecipato; definirei eccellenti le loro esibizioni, apprezzate dai tantissimi presenti la sera del 20 Febbraio al Krone. Giovani che meritano essere tutti citati a cominciare da Daniele Andreacchio (pirari), i fratelli Domenico e Raffaele Gallelli (culacchio), Pasquale Piroso (figlio di Tota), Nino Bressi (figlio di Giocondo Bressi), Stefanelli Antonio (figlio di Giocondo Stefanelli), Caporale Roberto (figlio Abate), Caporale Bruno (figlio di Katia), Spasari Andrea (figlio di Cec Spasari meccanico), Spasari Andrea (figlio di Tot Spasari), Raffaele Frsac (figlio di Pino), Gino Scoppa, Giuseppe Battaglia (figlio di Rosa Cossari), Antonio Naimo (figlio di Andrea). Cos come molto bravi sono stati il trio ormai famoso di Piero Frasc, Andrea Naimo, Pep Gallelli (Colonna), musicisti di qualit che hanno saputo accompagnare e coordinare musicalcontinua a pag. 30
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mente tutti i partecipanti. Per non parlare della presentatrice Anna Lagan che ci ha stupiti per la sua bravura nel tenere magistralmente tutta la serata, per la sua naturalezza e la capacit di coinvolgere il pubblico in sala; molto brava meglio della Clerici e della Milly Carlucci. Gradita anche la sorpresa che ci hanno fatto gli Svizzeri con lesibizione di una delle bande di tradizione locale; in fila e coperti alla tedesca, ma molto bravi, divertenti e coinvolgenti. Una serata da non dimenticare con momenti esaltanti, specialmente quando sono seguiti gli interventi molto apprezzati a met spettacolo, del Sindaco di Badolato Nicola Parretta e del vice-sindaco di Wetzikon Franz Behrens con la consegna di alcune targhe raffiguranti il paese di Badolato. Nel suo intervento il Sindaco Parretta ha voluto puntualizzare che lAmministrazione Comunale ha fatto la sua parte e tutto quello che era doveroso fare. Adesso la palla passa a tutti voi, e sar vostro compito rafforzare e fare crescere questa collaborazione predisponendo e intensificando scambi culturali e fare in modo che questo rapporto duri e viva nel tempo. finita con una tarantella generale con i rappresentanti dei due comuni a ballare sul palco e la consegna di una medaglia ciascuno a tutti i partecipanti la macchina del parentato partita, facciamo in modo che continui a camminare negli ani senza fermarsi. Qui finisce, in parte sintetizzata, la circostanziata relazione del vicesindaco Piperissa. A noi piacerebbe continuare riportando lo scritto che abbiamo chiesto allamico Andrea Naimo, ma lo spazio ci costringe a tagli forzati. Vogliamo tuttavia far conoscere ai nostri lettori un segmento di quello che Naimo ha scritto per noi. Ecco: La sorpresa stata lesibizione della banda musicale di Wetzikon che con la sua musica ha dato un input brillante ed emozionante, poich solo allora si sentita la vicinanza al gemellaggio dei due paesi la particolarit di queste ed altre bande che ho visto, sta nelleseguire non brani della loro cultura musicale che sicuramente non hanno, ma musiche contemporanee di genere pop, vale a dire canzoni italiane ed inglesi arrangiate in modo spettacolare Il vicesindaco di Wetzikon ha detto che la loro musica bella, per la nostra molto calorosa. Domenica pomeriggio (21 febbraio) c stata la sfilata di carnevale lungo il paese con i carri e le bande musicali (30 bande che si succedevano) distribuivano caramelle, buttavano coriandoli, qualche spicciolo ecc. ecc. Chi voleva stare nel corteo (na noia) o lungo la strada dove cerano le sfilate, doveva pagare 10 franchi. Le sfilate sapevano dinnaturalezza come fosse un obbligo e non un divertimento. Altra cosa che non mi piaciuta sta nel fatto che subito dopo la fine della manifestazione sono partiti allopera gli spazzini per pulire le strade: E che cavolo, giusto essere civili e comportarsi in modo tale, per il tempo di voltarti ed gi finito tutto, non c gusto! Comunque sicuramente il prossimo anno si allestir un carro tradizionale badolatese che sfiler in mezzo a quelli svizzeri, e vedranno che musica, che divertimento e che odore di salsicce, andranno in estasi Abbiamo sentito in merito anche il nostro Sindaco il quale ci ha riferito che dal 4 al 6 giugno prossimo sar ospitato a Badolato un gruppo di persone provenienti da Wetzikon, di cui fanno parte: il Sindaco, il Cancelliere, tre Assessori tra i quali il vicesindaco e una delegazione di Badolatesi che vivono a Wetzikon. La Radice pronta a fare la sua parte se utile.
Cartella sulla S.S. 106 a Gallipari
Vincenzo Squillacioti
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DERIVA
Chi fermer la deriva dItalia? Chi salver questo nostro Sud dallo sfacelo totale? Chiss, forse Gheddafi, giacch i nostri incapaci Governatori si passano catastrofiche consegne luno allaltro! O, invece, no?! La nostra salvezza verr, piuttosto, dalla Solidariet del necessario Federalismo Fiscale di cui si empiono la bocca le pi alte Autorit dello Stato. Sono anni, daltronde, che si sente dire per televisione che lItalia ha bisogno di meno Stato e di pi Solidariet. Ecco: lora giunta, o quasi. Stato ce n rimasto pochino; Solidariet unopzione spesso a pagamento. Naturalmente, se non disturba. Catastrofismo? Giudichino le persone serie. Quindi la tratta ferroviaria ionica ridotta al lumicino. La legge ferrea: il ramo che non produce deve essere tagliato! Venute meno le accanite resistenze che si coagulavano intorno a Franco Nistic nel passato, sar sempre pi difficile piegare la precisa volont di perseguire unicamente logiche di bilancio, che difficilmente si conciliano con le esigenze della gente. La Gente ormai rimasta di casa soltanto presso i filosofi, gli antropologi, i sociologi, i poeti, e presso altre sparute minoranze. Tutto il resto azienda, anche la Scuola, che non obbligata a produrre cultura, ma soprattutto titoli. Anche la Sanit, con tanti premi di produzione, per tutti, anche per chi lavora soltanto carte. Il funerale c stato il 4 marzo, con tanto di bara, messa a disposizione da una locale agenzia funebre. Cerano pure alcuni sindaci: pochi, come quasi sempre. I partecipanti non erano proprio da stadio, ma cerano. Cerano gli organi di informazione, come quasi sempre, la cui funzione, nella maggior parte dei casi, finisce dove finisce il servizio. Al resto pensa il potere, in funzione di bilancio e di cassa. Il Comitato di lotta Franco Nistic ha il gravoso compito di continuare a lottare. La Radice augura qualche vittoria, ogni tanto, e d una mano.
Vincenzo Squillacioti
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LIBRI RICEVUTI
Da Alberto Battaglia Silvio Governali SELINUNTE LEPOS Editrice per BANCA NUOVA Palermo - 2009 *** Da Giuseppe Cossari Achille Curcio - Giovanni Pisano INSIEME A MONTAURO Edizioni La Forgia Catanzaro - 2004 *** Da Lucia Scuteri Lucia Scuteri Conoscenza, Comunicazione e Identit Edizioni MeEdusa Spezzano Albanese - 2008 *** Da Imelda Bonato IL VOLO di Wim Wenders Donzelli Editore Isola del Liri - 2010
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Da I.I.M.S. Luigi Verolino GIUSEPPE TROPEANO Precursore della Medicina Sociale e fondatore del Pausilipon I.A.S. - Roma 2009 *** Da Orazio Raffaele Di Landro Orazio Raffaele Di Landro A RELIQUIA (d capidi d Madonna) (Poesie in dialetto di Caulonia) Tipolitografia Diaco Bovalino - Aprile 2010 A CORAJSIMA E A SETTIMANA SANTA (Poesie in dialetto di Caulonia) Tipolitografia Diaco Bovalino - Aprile 2010 *** Da Giuseppe Olivadoti Giuseppe Olivadoti UNA STORIA DIMENTICATA GraficheLAB Amaroni - 2010
esistenti tra lorganizzazione della Chiesa Cattolica e lo Stato italiano secondo i Patti Lateranensi del 1929. La materia, in particolare il sostegno del clero, stata poi diversamente regolata nella nuova formulazione del Concordato siglato tra Stato italiano e Chiesa Cattolica nel 1984. Dal racconto emerge con grande rilievo la figura del primo parroco, don Tito Voci, la cui personalit, sotto laspetto pastorale, culturale e artistico, documentata non solo dalle parole a lui dedicate nel periodico diocesano Comunit Nuova dal compianto don Mario Squillace, ma anche da quella che Armogida chiama preziosa Indagine su S. Andrea Ionio del 1978 e dalla tela dellUltima Cena, riproduzione del quadro di Philippe de Champaigne, e dai quadri di San Nicola e di San Bruno, dipinti insieme con i fratelli Bruno e Peppino nel 1981. Il ricordo del primo parroco consegnato nella lapide posta a sinistra della porta centrale della Chiesa, a cura della comunit parrocchiale con la data del 17 dicembre 1983. Dal 1 gennaio 1984 la Parrocchia affidata, con Bolla di nomina firmata da Mons. Antonio Cantisani, a don Alberto Vitale. Armogida racconta con continui riferimenti ai documenti e alle cronache i lavori di restauro della chiesa e la incisiva e zelante azione pastorale del nuovo parroco. Tre sono i momenti di tale attivit che lautore sottolinea: la catechesi, la liturgia e la carit. La catechesi, in particolare: risulta particolarmente significativo il richiamo alla crescita di una fede adulta in una chiesa adulta, che abbia come fondamento una educazione religiosa seria ed eviti quella che Armogida designa come religione dello scenario, incapace di incidere sulle scelte personali concrete e significative dellesistenza. una linea pastorale, quella scelta da don Alberto Vitale per la sua missione, fondata sulla convinzione che in una societ paganizzata dal consumismo di massa necessario, anzi, indispensabile, recuperare lo spazio per una esperienza religiosa autentica. In conclusione, ancora una volta va dato atto ad Enrico Armogida di aver prodotto un fatica letteraria veramente significativa non solo sotto laspetto del contributo alla memoria storica del nostro territorio, ma anche per larricchimento del dibattito culturale su alcuni temi essenziali del nostro tempo. Soverato, 24 aprile 2010 Gerardo Pagano
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OPERAZIONE FONTANE
Lacquedotto comunale di Badolato stato realizzato, su progetto del 1917 dellingegnere Domenico Taverna, nei primi anni Venti dello scorso secolo. Si trattato, ovviamente, di acqua che sgorgava soltanto nelle fontane pubbliche e in pochissime case private di nobili e di borghesi. Prima di allora, per secoli i Badolatesi si sono approvvigionati di acqua nelle fontane che sorgevano quasi a corona intorno al centro abitato: Granli a nord, Cafni ad ! ovest, Funtanhra a sud-ovest, Santula (SantEla) o Santu Nicla u Vecchju a sud, Cramata
ad est. Cerano numerose altre sorgenti sparse un po in tutto il territorio comunale (le abbiamo censite a scuola, quando ancora non esisteva la Scuola dei Progetti). La pi nota quella di Zangrsa, sulla strada provinciale per lo scalo ferroviario. Erano tutte molto utili, specialmente ai contadini nelle ore in cui erano al lavoro nei campi, da Fangmi a San Leonardo. Ce
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nera una, molto antica, forse la pi bella, in contrada SantIsidoro: ne abbiamo scritto qualche anno fa su questo periodico. Le cinque ubicate sul perimetro dellabitato venivano usate in tante occasioni, ma soprattutto erano meta, con barili in legno e recipienti vari in argilla, della gente contadina ed artigiana. Nobili e borghesi, invece, pagavano delle donne, se proprio non erano salariate fisse, affinch, con il barile sulla testa e magari per pi di un viaggio al giorno, rifornissero la casa padronale di acqua per ogni uso, primo quello potabile. La Radice ha messo gli occhi su tali fontane fin da quando nata, per recuperarle (Foto M. R. Gallelli) ove possibile, e comunque per riportarle alla luce e additarle alla gente quali documenti, poveri ma fondamentali, della nostra civilt. Un primo intervento stato portato alla fontana do Cafni nel luglio del 1997 (La Radice, n 3/1997, pag. 1): riportata alla luce, soltanto con le nostre mani, le caduta addosso una frana ed ancora in attesa di venire dissotterrata. Altro pesante intervento stato realizzato alla fontana e Santu Nicla u Vecchju in due riprese nellagosto del 2008 (La Radice, 2/2008, pag. 45): ci hanno aiutato in quelloccasione gli amici Peppino Caminiti, Maurizio Falzoni, Franco Gallelli e Pep Menniti. Abbiamo riportato alla luce la storica fontana, ma, non avendo noi la capacit economica di intervenire per un assetto consistente e duraturo, la sorgente sta per essere nuovamente sommersa dalla vegetazione del Copnu, il rigagnolo che vi scorre accanto. Questanno 2010, stimolati da una persona tanto vicina a La Radice, abbiamo presentato allAmministrazione Provinciale di Catanzaro un formale progetto per poter mettere mano ad unattivit di recupero organizzato e duraturo. Il progetto stato approvato, anche se il relativo finanziamento copre soltanto la quarta parte della spesa sostenuta per recuperare a funtna e Granli, la pi importante, forse, tra le fontane di cui si scritto. Un lavoro di cui siamo veramente soddisfatti, eseguito con passione e perizia anche dalle maestranze che hanno lavorato per conto della ditta Tot Scoppa cui La Radice ha affidato lincarico, eseguito con capacit e intraprendenza. Una soddisfazione aumentata dalla coincidenza, temporale e concettuale, dei lavori di ripristino della mpetrta e Cerasa decisa dal Sindaco di Badolato. Due tasselli strutturali che si sposano storicamente: una strada che, sino alla realizzazione della provinciale per lo scalo ferroviario, stata percorsa per secoli, mattino e sera, dalla nostra gente essendo di accesso al paese da nord; una fontana che, per secoli anchessa, ha dissetato umani e animali al loro servizio nella gioia e nella sofferenza della vita di lavoro. Non nascondiamo di avere avvertito un brivido al pensiero di calcare le orme dei nostri padri sui sudati sentieri della loro vita. Una realizzazione alla quale dovrebbero seguirne altre, come altre lhanno preceduta. Un risultato per il quale sentiamo di dover pubblicamente ringraziare la persona amica che ci ha stimolato, lAmministratore e il Funzionario della Provincia, il Sindaco di Badolato, lAVIS di Badolato e il titolare della ditta che ha eseguito i lavori e le sue attente maestranze.
Vincenzo Squillacioti
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A MANNA DO FAN
Qualcuno dei nostri lettori ricorder loperazione Bottiglie in mare realizzata il 27 ottobre 1996 da dieci artisti calabresi, tra cui il nostro Gianni Verdiglione, con il supporto de La Radice. Nel pomeriggio di quella giornata sono state lanciate nel Mediterraneo 302 bottiglie, con allinterno la scritta Badolato non vuole morire ed accanto limpronta digitale dei Badolatesi (302 persone hanno apposto la propria impronta in piazza Castello). Per quelloccasione lamico Gianni Verdiglione ha realizzato un monumento che in un primo tempo abbiamo nomato Il grido, e solo successivamente chiamato con il nome indicato dallartista: A manna do fan. Lenorme masso, deposto nei pressi della spiaggia, finito presto in acqua, ma noi, con la collaborazione di (Foto M. R. Gallelli) Pasquale Fiorenza intervenuto con un suo potente mezzo meccanico, labbiamo recuperato e posto sulla via Marina, allaltezza dellinizio del lungomare (La Radice, n 2/1999). Ed rimasto l ormai per tanti anni, senza un nome, grande sasso di senso oscuro. Oggi, a cura de La Radice, il monumento offre finalmente la possibilit di lettura del proprio nome mediante una targa litica realizzata dallo stesso Gianni Verdiglione: A manna do fan. La manna vuole essere il cibo necessario per vivere; il fan la tipica finestrella che veniva ricavata con le tegole in ogni sottotetto di casa di contadini. Il monumento di Verdiglione, richiamando un antico adagio badolatese, vuol dire alla gente, ai giovani soprattutto, che non si deve stare con la bocca aperta (la svasatura nelle parte alta del macigno) in attesa che scenda la manna dal cielo per sfamarsi. Un monito, quindi: Non bisogna aspettare a manna do fan.
(Foto M. R. Gallelli)
Vincenzo Squillacioti
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I MPETRTI
Mpetrti, strade selciate, a Badolato ce nerano parecchie, anzi tutte le strade del centro abitato erano mpetrti, cos come, riteniamo, in tutti paesi di questo mondo, dopo lepoca della terra battuta e prima dellavvento del cemento e poi dellasfalto. I mpetrti allinterno del perimetro urbano sono scomparse a Badolato nei primi anni Cinquanta, quando s ritenuto necessario cementificare tutte le sedi stradali per eliminare i gravosi danni di infiltrazione di acqua piovana nelle case, come era massicciamente avvenuto durante il nubifragio dellottobre 1951. Si detto allora, e si ripete ancora oggi in parte col senno di poi, che per si poteva evitare di abolire le gradinate che, in verit, rendevano molto meno pesante linerpicarsi per le ripide vie del paese. E si ribatte ancora oggi che s fatto per rendere possibile il traffico agli automotoveicoli: chiss perch non stata adottata la soluzione, che c, di salvare capre e cavoli! Rimangono ancora selciate le strade esterne, (Foto archivio famiglia N. Caporale) - Un quelle che collegavano la campagna con il centro segmento di corso Umberto I negli anni abitato, ma sono ormai un disastro perch, avendo- Quaranta le abbandonate quasi completamente per viaggiare in automobile su altre strade, non c lesigenza di manutenzionarle, e si dimentica persino che esistono, anche da parte di chi avrebbe il dovere di conoscere minuziosamente il territorio comunale. Rimangono pur sempre dei documenti storici, ma chi ha in mente e la possibilit di por mano ad esse!? Lattuale Sindaco di Badolato, il ragioniere Nicola Parretta, ha deciso di risanarne due, per ora, delle cinque che noi conosciamo: quella che dal ponte di Granli porta a Cerasa e la storica e panoramica petta e lngioli. Due belle strade selciate, rimesse a nuovo nello scorso mese di marzo da alcuni giovani incaricati dallAmministrazione Comunale; due belle e storiche strade che hanno suscitato, ricordi, emozioni e interesse durante la Settimana Santa quando sono state calpestate dalle partecipate processioni dei misteri della Passione. A completare lapprezzabile
(Foto F. Mai) - A petta e lngioli oggi
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opera del non usuale recupero, lilluminazione della petta dalla strada provinciale sino al Convento: un bel lavoro, una bella immagine, unencomiabile operazione di recupero e di valorizzazione. E ancora. Quanti i porcili intorno al vecchio centro abitato? Li abbiamo contati anni fa: alcune centinaia, oggi ruderi inservibili, sporchi e coperti da intricata vegetazione. LAmministrazione Comunale ha recuperato anche queste brutte testimonianze del passato, cominciando da quelli che guardano a nord, i pi visibili attraversando in automobile la provinciale a Mingiano: puliti, e di notte illuminati, ricordano, non tanto vagamente, limmagine che si gode osservando i Sassi di Matera.
Vincenzo Squillacioti
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Siamo lieti di comunicare che lAmministrazione Comunale di Badolato non solo ha deciso la riapertura, in tempi previsti brevi, della Biblioteca nei locali di via Garibaldi, ma ne ha deliberato listitituzione in forma ufficiale. Con delibera del Consiglio Comunale n 7 del 13.03.2010 stato approvato lo Statuto e il Regolamento della nuova Biblioteca Comunale la cui gestione affidata a La Radice mediante apposita e articolata Convenzione (delibera n 8 del 13.03.2010). Poich i necessari adempimenti da parte degli amministratori e dei responsabili degli Uffici comunali stanno avvenendo proprio in questo periodo, riteniamo di poterne dare dettagliata comunicazione nel prossimo numero del periodico. Prendiamo nota, intanto, di altri arrivi da parte di amici, vicini e lontani. Abbiamo ricevuto i seguenti libri: - Da Mimmo Badolato: Mimmo Badolato - LA RADICE di Badolato - Raccolta dei termini dialettali badolatesi dal 30 giugno 1995 al 31 agosto 2009. Un fascicolo di 20 pagine realizzate al computer, con cui lamico Mimmo ci ha un commosso quando venuto a trovarci per portarci il gradito dono. Un gesto autonomo e non del tutto conforme alla scrittura del periodico, ma ugualmente apprezzabile per liniziativa e per linteresse che appalesa. - Da Lorenzo Viscido: Lorenzo Viscido - Lessico zoologico nelle Variae di Cassiodoro - Grafiche Lucia Catanzaro - 2010. Unaltra bella opera questa dellamico professore Viscido, degna di notevole considerazione e di attento studio da parte di cultori della lingua latina e in particolare del grande calabrese di Squillace. - Da Dante Maffia: Dante Maffia - milano non esiste - HACCA - Avellino - 2009. Antonio Iacopetta - Il cerchio aperto Studio su Dante Maffia - Edizioni Feeria Panzano in Chianti - 2009. milano non esiste ci presenta in forma di romanzo una delle tante tragiche piaghe della moderna emigrazione della gente del Sud
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BIBLIOTECA COMUNALE
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(Maffia di Roseto Capo Spulico), che spesso sfugge allanalisi superficiale e frettolosa anche di addetti ai lavori: una terribile dicotomia tra lemigrato che ha il bisogno di tornare e la nuova famiglia nata, cresciuta e radicata altrove. Il volume di Iacopetta un serio saggio su uno tra i maggiori scrittori calabresi viventi. - Da Istituto per gli Affari Sociali (I.A.S), Roma: Luigi Verolino - Giuseppe Tropeano Precursore della Medicina Sociale e Fondatore del Pausilipon, dellAsilo a Marechiaro e dellIstituto di Medicina Pedagogica a Ponticelli - I.A.S. Roma - 2009. Il libro, da poco ricevuto per interessamento del sempre attento nostro lettore Mimmo Lanciano, senzaltro uno dei pi belli e dei pi interessanti per tantissima gente di studio e per tutti i Badolatesi. Giuseppe Tropeano, fratello del dottore Antonio e dellavvocato Luigi, e quindi zio del senatore avvocato Luigi Tropeano anche lui, si laureato in medicina a Napoli dove stato professore universitario, il primo in Italia ad insegnare Medicina Sociale di cui ritenuto valido precursore. La Radice ne aveva scritto succintamente alcuni anni fa. Questo libro, ora, potr essere utile per fare conoscere meglio uno dei pi grandi figli di Badolato e di Calabria, la cui attivit ha lasciato il segno ben oltre i confini nazionali. - Da Pasquale Battaglia: Pasquale Battaglia - I racconti del nonno nelle serate dinverno - BruMar Catanzaro - 2010. il settimo libro dellamico Pasquale Battaglia, da quando ha cominciato a dare i suoi lavori alle stampe. I racconti del nonno sono undici, uno per uno introdotti da riflessioni personali dellAutore. Nel leggerli ci viene in mente che Pasquale Battaglia, e tutti quelli che scrivono/scriviamo racconti della nostra civilt ormai scomparsa, faremmo bene, forse, a scrivere in dialetto -qualche amico gi lo fa- con il duplice obiettivo di porgere pi efficacemente quanto si vuole raccontare e di recuperare lautentico linguaggio dei nostri nonni. Dovrebbero essere loro, per, quei pochi che ancora ci sono, a parlare, e noi a riportare fedelmente le loro parole.
BIBLIOTECA COMUNALE
Continuano ad arrivare tesi di laurea, ed per noi motivo di conforto: siamo sempre lontani da quella massiccia archiviazione progettata anni fa, ma contenti del gettito, che rimane continuo. Le due tesi pervenuteci in questo periodo interessano in modo diretto Badolato. Quella del badolatese Guglielmo Priolo, in due volumi, ha per oggetto specifico il territorio di Badolato, e tratta, in particolare, la nascita e levoluzione del centro abitato di Badolato Marina. Quella di Paola Mattioli, una Signora romana che abbiamo avuto il piacere di sentire per telefono, tratta di Badolato nel contesto dei ventotto comuni oggetto di studio nel territorio cha va da Stalett a Serra San Bruno, a Guardavalle. Due documenti che potranno essere utili agli studiosi di oggi e di domani. Ecco le tesi: - Politecnico di Milano - Facolt di Architettura - Dipartimento di Program-
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mazione Progettazione e Produzione Edilizia ARCHITETTURA BIOCLIMATICA IN CALABRIA Anno Accademico 1982-83 di Guglielmo Priolo - S. N. D. L. S. INDAGINE DI CAMPO SUI RUOLI FEMMINILI IN FAMIGLIA E NELLA SOCIET IN UN COMPRENSORIO IN TRANSIZIONE DELLITALIA MERIDIONALE Anno Accademico 1966-67 di Paola Mattioli Prendiamo con piacere nota, inoltre, che il giovane Marziale Bressi ci ha regalato tre giornali pervenuti a notabili di Badolato in anni ormai lontani: 1898, 1899, 1903. Ringraziamo tutti gli amici che ci sono vicini con la loro sensibilit e con linteresse per il nostro lavoro.
Vincenzo Squillacioti
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MUSICA SCOLASTICA
Badolato ha una bella tradizione musicale che risale al lontano passato, e sono numerosi ancora oggi i Badolatesi che si dedicano con passione alla musica, da dilettanti e da professionisti, con risultati spesso apprezzabili in paese, nella regione e nel resto dItalia. In linea con quanto avvenuto ed avviene nel mondo degli adulti, da alcuni anni si dedicano con passione alla musica tanti nostri ragazzi frequentando appositi cors di strumento allinterno dellIstituto Scolastico Comprensivo di Badolato e Santa Caterina. Quale logica, concreta e operativa conseguenza, nata, allinterno delle struttura scolastica, lOrchestra Tommaso Campanella, che da alcuni anni esce dalla scuola per partecipare a rassegne e concorsi musicali. Sta partecipando, in particolare, al Concorso Nazionale Musica dinsieme, del quale ha vinto la 3 e la 4 edizione negli anni 2008 e 2009. Questanno ha preso parte alla 5 edizione che s svolta dal 28 al 30 aprile presso lIstituto Comprensivo L. Montini di Campobasso. Quaranta nostri ragazzi, maschi e femmine delle tre classi di Scuola Media, partiti da Badolato mattina del 29 aprile, si sono esibiti nel pomeriggio, alcuni con il pianoforte, altri con il flauto, altri ancora con la chitarra e numerosi con il violino: hanno riportato un meritato 2 posto. A prepararli, oltre allinsegnante di educazione musicale Maria Carmela Mic, a farli appassionare al linguaggio internazionale che la musica, e ad accompagnarli nelle trasferte, i docenti Marco Maida, Silvia Calascibetta, Pantaleone Froio e Fabio Grande. La trasferta di questanno in Molise si conclusa il 30 aprile ad Agnone dove i ragazzi hanno avuto il piacere di visitare la rinomata fabbrica di campane della Famiglia Marinelli, accompagnati per tutta la giornata da una guida deccezione, il badolatese Mimmo Lanciano. Ad aumentare la soddisfazione dei musicisti in erba la notizia che la manifestazione andr in onda su SKY ai primi di maggio. Il 28 maggio prossimo un altro importante appuntamento nazionale a Cetraro. Chiss se da questo bel vivaio nascer qualche stella a brillare nel firmamento della musica! il nostro grande augurio. Vincenzo Squillacioti
L A N O TA IO NO!
Io non sono per nulla contento di vivere in un Paese in cui la precariet regna sovrana. In un Paese in cui una schiera infinita di giovani ha tanta paura del futuro da non sentirsela a mettere su famiglia e dare alla luce dei figli. Un Paese in cui puoi anche morire prima dellaccertamento sanitario richiesto, se segui la trafila prevista dalle norme. Un Paese in cui se vuoi entrare in ospedale devi quasi sempre passare attraverso costosi canali privati. Un Paese in cui i giovani non trovano lavoro, o lo trovano da fame, e chi ce lha lo perde, e magari si uccide, per colpa di una crisi mondiale e nazionale che lascia ricchi i ricchi che lhanno creata e i poveri sempre pi poveri. Un Paese in cui un dirigente dello Stato si difende da pesanti accuse dicendo che non ha bisogno di mazzette perch guadagna due milioni di euro lanno. Un Paese in cui si moltiplicano i manager -uomini come tutti noi, e non sempre- che guadagnano somme semplicemente scandalose. Un Paese in cui un tale diventa pi ricco dellanno precedente di 2,5 miliardi. Un Paese in cui lo Stato viene sempre pi svuotato, e la legge calpestata e lonest irrisa. Un Paese in cui si continua a chiamare onorevoli le innumerevoli persone scelte dal potere per governare, ma pagate con compensi scandalosi dalle casse pubbliche. Un Paese in cui per mania di grandezza si spendono 512 milioni di euro per realizzare un inutile quanto presuntuoso e pretestuoso G8. Un Paese in cui Poste, Ferrovie, Compagnie petrolifere, Case assicuratrici e simili fanno il bello e il cattivo tempo, calpestando impunemente i cittadini, con la benedizione, se non proprio con la complicit interessata delle Istituzioni. Io no! Io non sono affatto contento di essere cittadino di un Paese cos! Vincenzo Squillacioti
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DISPOSIZIONI TESTAMENTARIE
Vito Maida, il poeta soveratese Vito Maida, lamico Vito se n andato prematuramente il 18 dicembre 2004. Presagiva, per, la sua fine (La Radice, n4/2004, pag. 3), per cui ci ha lasciato precise indicazioni in merito alla stampa di una selezione tra le tante sue poesie ancora inedite. Le sorelle Signore Carmela e Teresa, nel rispetto della volont del fratello, hanno allora affidato a La Radice la cura e la stampa di Spine e Spighe (maggio 2006). Lo scorso anno, poi, stato trovato tra le sue carte un breve e chiaro manoscritto testamentario: Tutti i miei libri calabresi alla Biblioteca Calabrese di Soriano (prof. Provenzano); altri ai giovani che amano la lettura dopo che i miei nipoti ne hanno scelto qualcuno per loro; quelli scolastici, utili per lo studio, vadano a La Signora Carmela Maida, confermandoci la stima e la fiducia, ci ha contattati perch fosse ancora una volta La Radice a realizzare la volont dellamico Vito. Tra le migliaia di libri ancora scaffalati nella casa ove abitava, abbiamo selezionato trecentocinque volumi riguardanti la Calabria per contenuto o/e per autore, e il 20 gennaio u. s. li abbiamo portati alla Biblioteca Calabrese di Soriano consegnandoli, in nome dellamico comune Vito e delle sorelle, allimpareggiabile fondatore-direttore dellIstituto preside Nicola Provenzano, che ci segue dal 1994, come noi lo seguiamo nellaltamente meritoria sua attivit. La gentile Signora Carmela, inoltre, sicura dinterpretare la volont del fratello, ha fatto poi dono a La Radice, per la Biblioteca Comunale di Badolato, di circa mille volumi che saranno a suo tempo catalogati per costituire la Sezione VITO MAIDA della nostra Biblioteca.
Vincenzo Squillacioti
(Foto M. R. Gallelli) - A Soriano Calabro, il 20 gennaio 2010, con il direttore della Biblioteca Calabrese professore Nicola Provenzano
S E R E N ATA
A LUNTANNZA
Bella stu cora meu tamu tantu, quandu lu trenu frischja nu tormntu. Lu trenu ti cacciu de lu me cantu e ti vozza levra a nattru puntu. Quandu mi scrivi mi cumpndu tantu: mi salti nta carta e maccuntntu.
(A cura di Tota Gallelli)
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AV V E N N E A B A D O L AT O
OSPITI A BRINDISI
Nel n 3/2009 (pagg. 50-52) abbiamo scritto di bambini badolatesi che in occasione dellalluvione del 1951 sono stati a Parghelia e a SantAngelo di Drapia, oggi in provincia di Vibo Valentia. Abbiamo concluso il pezzo scrivendo che altra volta avremmo scritto di altri bambini che nello stesso periodo sono stati ospitati a Brindisi. Ed quello che facciamo ora, con la collaborazione di tre dei protagonisti di quellavventura che si avvia ormai al sessantesimo compleanno. Abbiamo sentito mastro Rosario Pacetta (Provulru) che ci ha pure regalato due belle fotografie che qui riproduciamo. Abbiamo ascoltato Felice Tirabosco che da lungo tempo vive a Soverato. E per telefono abbiamo sentito a lungo Peppino Gallelli (do Dui), che, emigrato per lavoro alcuni decenni fa, vive oggi a Wetzikon, dove per 18 anni stato presidente dellARCEW, sigla che sta per Associazione Regionale Calabresi Emigrati a Wetzikon, alla quale egli ha tolto la E -lo dice con piacere- per veicolare un concetto molto importante e serio: non si pu continuare a parlare di emigrazione, quando siamo gi alla seconda e alla terza generazione. Bisogna ormai che si parli di integrazione. Sorvolando sulle condizioni socio-economiche di quel triste periodo storico, perch ne abbiamo scritto nel numero de La Radice sopra citato, facciamo opportuna e doverosa sintesi di quanto i tre amici ci hanno raccontato su quella lontana esperienza della loro vita. In mancanza di documenti, di cui non facilmente immaginabile lesistenza in Badolato, diamo credito -e lo facciamo volentieri- alle risposte che i tre amici hanno dato alle nostre domande, provocatrici di ricordi e di emozioni. In particolare Peppino Gallelli che, come ogni emigrato, porta con s come rinchiusi in uno scrigno esperienze e ricordi della vita trascorsa nel paese dorigine, ci ha raccontato particolari che contribuiscono a illuminare questaltro segmento di storia di casa nostra. Liniziativa stata come sempre dellArciprete don Antonio Peronace, che non ha mai lasciato in pace i funzionari della Prefettura di Catanzaro, n in quelloccasione n in tutti gli anni della sua dinamica esistenza, con lintento di aiutare linfanzia del popolo in un momento in cui le famiglie avevano difficolt persino nel provvedere al fabbisogno alimentare. I bambini ospitati fuori Badolato venivano alimentati negli Istituti in modo regolare e sufficiente. Vestivano e calzavano come bambini normali. Uno dei tre amici da noi interessati ci ha raccontato che, essendo stati accompagnati a casa per la Pasqua, si vergognava di girare per le vie del paese perch vestito con scarpe, pantaloni, camicia, giacca, cappotto e cappello (basco). Un altro ci ha confessato: Magari si poteva stare l! Nessuno ricorda il giorno della partenza da Badolato, ma qualcuno ha memoria del giorno di Natale trascorso in famiglia. Peppino Gallelli ricorda che lui non voleva partire, ed andato a casa sua per convincerlo Vincenzino Gallelli, futuro collocatore. La partenza avvenuta, quindi, negli ultimi giorni di dicembre del 1951 o nel gennaio del 1952. NellIstituto hanno frequentato, difatti, lintero anno scolastico: quinta elementare alcuni, primo o secondo anno di avviamento professionale altri, a seconda dellanno di nascita (dal 1935 al 1939). Accompagnati da don Peronace sino a Catanzaro, sono partiti da Badolato per lo scalo ferroviario con il postale di don Raffaele Bressi. Nella citt di Catanzaro, a cura della Prefettura sono stati (Archivio famiglia R. Pacetta) - Bambini badolatesi sfollati a vestiti in modo decente. Hanno Brindisi nel 1952 poi proseguito per Catanzaro
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Lido, dove avrebbero fatto sosta per consumare la cena, ripartendo poi per Crotone, Metaponto e Brindisi. Nessuno dei tre nostri collaboratori ricorda se e chi li ha accompagnati nel viaggio sino a Brindisi, forse il primo viaggio in treno della loro vita. Erano circa trenta. Ecco i nomi che si ricordano: Cec Battaglia, Pep Battaglia, Vincenzo Bressi, Gianni Caminiti, Ciccio Cossari, Ciccio Gallelli, Pep Gallelli, Tot Guarna, Vincenzo Femia (di Pietro), Bruno Martello (fu Generoso), Pep Menniti, Giuseppe Nistic, Antonio Paparo, Andrea Piroso, Giuseppe Primerano, (Archivio famiglia R. Pacetta) - Bambini badolatesi sfollati a Andrea Gallelli (di Giuseppe), Pep Brindisi nel 1952 Rudi, Felice Spasari, Andrea Squillacioti. Si aggiungono, ovviamente, i tre intervistati, Peppino Gallelli, Rosario Pacetta, che ha conservato le due belle fotografie, e Felice Tirabosco. Insieme ai nostri ragazzi a Brindisi ce nerano tanti altri, perch le alluvioni del 1951 hanno creato difficolt e tragedie anche in altri paesi di questa nostra zona: ce nerano quindi di Nardodipace, Chiaravalle, SantAndrea, Isca, Guardavalle. Erano circa centocinquanta in tutto, secondo il racconto dei nostri che ci ricordano ancora qualche cognome: Codispoti (Bruno), Muccari, Pilato (Anselmo), Sorrenti. Ad ospitarli un capiente Istituto (il San Francesco, pare), retto da sacerdoti, in localit Casale alla periferia di Brindisi, secondo il ricordo di Peppino Gallelli; un edificio contiguo ad un filo spinato, confine di un aeroporto militare. La direzione dellIstituto ospitante era affidata a certo don Daniele, coadiuvato da cinque o sei tra istruttori e assistenti, laici, e da altro personale per la pulizia e per la mensa. Cos ci dice Rosario Pacetta, che ricorda una donna di nome Maria e un istruttore di nome Vincenzo. Ci racconta, inoltre, che nei primi anni Novanta un istruttore di allora, certo professore Filippi, passando in automobile da Badolato Marina si fermato per chiedere di alcuni ragazzi di allora di cui ricordava ancora il cognome: mastro Rosario li ha bloccati, lui e la moglie, a casa sua per la cena e il pernottamento. Lindomani hanno proseguito il viaggio per la Sicilia. Frequentavano la scuola allinterno dellIstituto; nelle giornate di sabato e/o di domenica venivano accompagnati fuori a passeggio. Felice Tiabosco ci racconta che una volta sono stati a villeggiare per quindici giorni in unisola di cui non ricorda il nome. Ricorda, lamico Felice, che, essendo scarso il personale ausiliario al seguito, uno dei pi grandicelli tra loro, Andrea Pultrone, aveva lincarico di aiutare nella distribuzione del cibo. La mutualit nel nostro passato era una pratica quasi abituale, ed un valore. Mim Guarna, cognato di Felice Tirabosco che ci ha aiutato in questa ricerca, ricorda che in quel periodo (1952) si sentiva canticchiare a Badolato, e la canticchiava anche lui, una canzoncina che ha rimemorato per noi: Sulu sulu mi cunsmu / ardu comu nu ccippni / tuttu fiamma e tuttu fumu / pe ttia cantu sta canzni. // Venitnda bedda mia / jamu a SantApollinre / l si stacia in allegra / jamunnda ad abballri. // Mannggia lu remu / stasra si voga / stasra mi noia / mi facia morr. // Si aza lu ventu / / sagghjmu la vela / mi sentu cuntntu / e cantu pe tte. Si tratta di una canzoncina che non ha alcuna pretesa, n sul piano linguistico n su quello documentale: labbiamo recuperata perch potrebbe provocare qualche ricordo in qualcuno dei
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LA LINGUA
nostri lettori. In ogni caso abbiamo scoperto che SantApollinare stata, sino agli anni Settanta, la pi bella e pi frequentata spiaggia di Brindisi Talvolta arrivava dalla lontana Calabria qualche genitore: Rosario Pacetta ne ricorda due, il pap di Bruno Codispoti, da S. Andrea, e da Badolato il pap di Felice Tirabosco, lindimenticabile mastro Felice, che, avendo sentito (da chi?) che i ragazzi a Brindisi non si trovavano bene, ha raggiunto la citt pugliese in treno, portando con s delle caramelle, una ciascuno. Non era cosa di poca importanza, per ragazzi emigrati nel 1952, ricevere la visita di un genitore, anche se non il proprio, che veniva dal paese. Ci ricorda per telefono Peppino Gallelli che non era affatto facile telefonare a casa, a sentire la voce della mamma: bisognava mandare un preavviso, tramite il centralino, e poi aspettare per ore, al centralino, lorario prefissato. Una lettera, continua Gallelli, impiegava due mesi per arrivare a destinazione. A parte la sofferenza per la lontananza da casa, nessun ricordo triste nei nostri amici ormai cresciuti: Mangiavamo tutti allo stesso refettorio e dormivamo nella stessa camerata. Ogni tanto ci veniva data qualche sigaretta da un istruttore, e la fumavamo di nascosto nei gabinetti. Non avevamo la divisa, ma vestivamo per bene, in modo decente e ordinato, e portavamo tutti il basco. Alla fine dellanno scolastico ci hanno chiesto se volevamo restare per continuare a studiare. Io -dice per telefono dalla Svizzera Peppino Gallelli- ho detto di s. Poi ci hanno detto che dovevamo preparare il corredo, ma la mia famiglia non poteva: mio padre non aveva neanche i soldi per il treno per venire a trovarmi. Eravamo lontani. La lontananza finita con il ritorno a casa, a fine anno scolastico, tra giugno e luglio. Nella marina di Badolato erano gi sorti, a tempo di record, i primi settantadue alloggi per alluvionati. Ma era gi iniziata lemigrazione di massa: per Badolato cominciava un capitolo di notevole cambiamento, dopo nove secoli di storia senza grossi scossoni. Vincenzo Squillacioti (Si ringraziano sentitamente i tre cari amici Peppino Gallelli, Rosario Pacetta e Felice Tirabosco, ed anche Pep Menniti e Mim Guarna, per la fattiva collaborazione che ci ha consentito di riportare alla luce questaltro capitolo di storia badolatese.)
RIFLESSIONE LINGUISTICA
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DIAMO I NUMERI
Nel dizionario dialettale da noi fin qui realizzato:
12 sono i termini che cominciano con u 14 sono quelli che cominciano con e 18 quelli che cominciano con o
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LETTERE
Anzitutto il dovere di ringraziare tutti gli amici che ci hanno contattato in questaltro quadrimestre. Sono sempre pi numerosi e quasi esclusivamente per e mail, ai quali abitualmente rispondiamo con lo stesso mezzo o, quando possibile, per telefono. Ringraziamo in particolare quelli che ci hanno fatto avere gli auguri per la Pasqua, che ricambiamo anche da queste colonne. Un contatto telefonico lo abbiamo avuto con il dottor Antonio Squillacioti, residente a Roma, che ci legge dal 1994. Ci ha commosso quando, ricordanto lillustre suo padre generale medico Raffaele Squillacioti, Direttore Generale di Sanit Militare in Italia, ha espresso il grande rammarico di non poter rivedere il paese dei suoi avi perch impedito da seri motivi di salute. Un altro contatto, che ci riporta anchesso al passato, lo abbiamo avuto con Michele Catanzariti, un ingegnere che vive e lavora a Cosenza. Essendogli capitato per caso tra le mani il n 3/2009 de La Radice, ha letto, in particolare, la pagina in cui Pep Brancia scrive di quando era bambino e del suo maestro, il fiduciario Francesco Gallelli: una forte emozione per luomo maturo Catanzariti, che s rivisto bambino anche lui a Badolato nei primi anni Cinquanta, quando suo padre, Domenico Catanzariti, maresciallo maggiore, comandava la locale stazione dei Carabinieri. Scriviamo adesso di due lettere che abbiamo ricevuto per e mail da due amici, lavvocato Francesco Misitano dalla Germania e il professore Pasquale Rudi da Badolato. Lettere che abbiamo letto, come sempre, con lattenzione dovuta, e di cui abbiamo colto, come sempre, motivazioni e ragioni, quelle espresse dalle parole e quelle sottese dallinsieme. Motivazioni e ragioni che rispettiamo; alle quali, per, non contrapponiamo le nostre, intanto perch note da chi ci legge abitualmente -lavvocato Misitano e il professore Rudi ci leggono sempre- ma anche perch il dialogarne potrebbe andar bene seduti a gustare un buon caff, ma non sulle pagine di un giornale, non sulle colonne di questo atipico periodico. Ringraziamo sentitamente i due amici per averci scritto. Ecco la lettera dellavvocato Misitano: Waldenburger Weg 15 48308 Senden/Westf. Tel.: 02597 / 7381 Dallestero: 0049 /2597 / 7381 Dr. Francesco Misitano, Waldenburger Weg 15, D.48308 Senden/W. E-mail: f.misitano@gmx.de Al Professor Vincenzo Squillacioti Direttore della rivista La Radice Casella Postale n. 4 I - 88060 Badolato Marina (CZ) Senden/Westf., li 18 febbraio 2010 Oggetto: il ponte sullo Stretto di Messina Egregio Direttore, sul numero 3 del 31 dicembre 2009, pag. 18, de La Radice, Lei scrive: Ci ha lasciati anche Franco Nistic. Il 19 dicembre 2009 (). Il giorno prima, essendoci incontrati per discutere per lennesima volta di S.S. 106, mi aveva invitato ad andare con lui lindomani a Villa San Giovanni, per partecipare alla manifestazione del NO al ponte sullo Stretto. Se non fossimo stati lindomani impegnati nel Convegno sullA.I.D.O. a Badolato Marina, sarei andato volentieri per gridare anchio la mia rabbia. La notizia di una manifestazione del genere mi ha lasciato perplesso. Tale manifestazione lavrei potuta capire se essa fosse stata organizzata contro la demolizione di un ponte gi esistente, ma non contro la costruzione di un ponte necessario per agevolare il traffico e gli scambi commerciali tra la Sicilia e il Continente. A tal proposito Le devo dire che le isole non collegate con la terraferma da reti stradali, ne soffrono molto. Me lo raccontava anni fa un giovane sardo: Noi, mi diceva, siamo puniti dal mare. Da noi, causa il mare, i prezzi sono alle stelle, molto pi salati che sul Continente. Per andare da Reggio o Villa San Giovanni a Messina, e viceversa, occorrono almeno tre ore, perch Francesco Misitano
LETTERE
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bisogna prima aspettare che arrivi la nave-traghetto, poi che venga scaricata e ricaricata, poi che riparta e quindi attraversare lo Stretto in quaranta minuti o unora circa. Mentre con un ponte su quel tratto di 3 km di mare saremmo in una ventina di minuti allaltra sponda. Di ponti di questo tipo nel mondo se ne sono costruiti parecchi. Gliene elenco qui alcuni di mia conoscenza: - dopo loccupazione del tratto nord della California da parte degli Stati Uniti dAmerica, nel 1848, fu costruito allimboccatura della Baia di San Francisco un lungo ponte per collegare il Nord col Sud di questa regione; - nel 1883 fu costruito il famosissimo ponte di Broccolino, per collegare lisola di Nuova York (Manhattan) con quella di Long Island, dove sorge la citt industriale di Brooklyn; - nel 1940 Salazar realizz la costruzione di un ponte ad una campata sullestuario del fiume Tago, presso Lisbona, che divideva il Paese in due; - nel 1963 lAustria fece costruire al Brennero il ponte Europa ad una campata su una profonda e vasta valle, onde evitare agli automobilisti i numerosi tornanti per raggiungere il fondovalle e altrettanti sulla fiancata opposta per risalire in cima; - i Turchi costruirono di recente sul Bosforo il loro ponte Europa, per collegare la sponda europea con quella asiatica della Turchia; - in Danimarca tutte le isole sono collegate tra loro o con il Continente da gallerie sottomarine o da ponti sul mare. In ultimo fu costruito un lunghissimo ponte per collegare la Danimarca con la Svezia; - sotto il Canale della Manica, non da molto, fu scavata una galleria per istituire anche traffici ferroviari tra i due Stati, Francia e Inghilterra; - pure il Monte Bianco fu perforato per accelerare i contatti tra lItalia e la Francia. Opere queste, colossali e di progresso, che furono realizzate col favore e fervore delle popolazioni interessate. In Calabria, invece, per la costruzione di un ponte sullo Stretto, si fa tanto baccano. Qui c un controsenso che anche non riesco a capire. Ci troviamo in una spaventosa crisi economica su scala mondiale. Ci si lamenta, e Lei stesso lo scrive, che non ci sono provvedimenti per la soluzione dei problemi della gente, dei giovani in particolare che, per avere la speranza di un qualche futuro, sono ancora costretti ad abbandonare questa terra per andare a cercare lavoro nel Nord della penisola se non proprio allEstero; e quando il Governo interviene per creare posti di occupazione con lavori pubblici a lunga scadenza, come nel caso della costruzione di un ponte sullo Stretto, ci si mette di traverso con manifestazioni oceaniche, perch quei lavori non si facciano. Per la realizzazione di un progetto del genere il ponte ad una campata pi lungo del mondo! - altri popoli avrebbero esultato, sia per il prestigio nazionale che per lo sviluppo delleconomia. Da noi, invece, ci si schiera contro, e non per convinzione, ma solo per principio: Costi quel che costi, si recita, ma questo ponte non sha da fare, n domani, n mai! (Cfr. I Promessi Sposi, cap. I). Un tale atteggiamento non costruttivo, ma deleterio per leconomia della Regione. I provvedimenti a favore del Paese o di una sua Regione, da qualunque parte essi provengano, bisogna accettarli e favorirli, non osteggiarli, se veramente si ha a cuore il benessere di quelle popolazioni, e non cavillare che bisognerebbe fare quello e non quellaltro. Al momento c il progetto del ponte sullo Stretto che si deve realizzare; nel contempo si svilupperanno altre iniziative e si provveder ad altre esigenze. La temuta paralisi economica, a causa del ponte, non ci sar. Ed allora, a che scopo tanto rumore? Con cordiali saluti Francesco Misitano Ed ecco la lettera del professore Rudi: Gent.ma Redazione, con sincero rammarico, ancora una volta vedo trascurare il servizio che la CRI di Badolato svolge nel proprio paese e nel comprensorio tutto. Negli avvenimenti accaduti nel nostro paese, lo sbarco dei profughi stato attentamente segnalato. Si detto del loro stazionamento presso la sede C.O.M., ma nulla emerso o fatto evidenziare, in riferimento allenorme lavoro svolto dalla
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CONTRIBUTI
Nel corso dellultimo quadrimestre abbiamo ricevuto i seguenti contributi: Alcamo: Guarna Vincenzo; Badolato: Battaglia Andrea (via Gramsci), Battaglia Pasquale (via Gramsci), Bressi Antonio, Bressi Marziale, Bressi Umberto, Caporale Rosa (c/da Chianti), Carnuccio Andrea (corso Umberto I), Carnuccio Mario (via Scuteri), Signorine Cosenza, Cossari Andrea (Gioia), Cossari Bruno, De Vito Giuseppina, Ermocida Antonio, Fresh Fruit, Lanciano Vincenzo, Lentini Giuseppe (via Dante Alighieri), Lopilato Giuseppe (via don Francesco Caporale), Martello Eleonora, Nistic Mario, Paparo Antonio (via F.lli Bandiera), Paparo Pasquale-Rudi, Paparo Vincenzo, Parretta Franco, Parretta Mim, Peronace Giuseppe, Piroso Pasquale (1946), Plaidit Andr, Piperissa Maria, Primerano Maria Vittoria, Pultrone Andrea (via De Gasperi), Spasari Pasquale, Sportelli Lucia; Bastia Umbra: Tommaseo Giuseppe; Beinasco: Caminiti Giovanni; Binasco: De Rosi Vincenzo; Bologna: Battaglia Teresa, Dardanelli Rosario; Cambiano: Pultrone Pietro; Cardano al Campo: Maida Colomba; Catanzaro: Battaglia Claudia, Battaglia Vincenzo, Carnuccio Teresa, Fregola Gennaro, Gallelli Maria (via Masciari), Menniti Vincenzo, Oliveti Angiolina, Scuteri Pietro; Cesano Boscone: Procopio Eloisa, Procopio Vittorio; Chivasso: Belpanno Benito; Cologno Monzese: Fusto Luigi; Cornaredo: Teti Maria; Davoli: Monterosso Domenico, Piperissa Vincenzo; Deruta: Steffanelli Teresa; Feltre: Pace Caterina; Firenze: Femia Antonio; Germania: Misitano Francesco; Ghezzano: Guarna Caterina; Gorlago: Rudi Eugenio; Grezzana: Leuzzi Teresa; Grugliasco: Emanuele Carmela, Miele Antonio; Guardavalle: Ussia Valentino; Isca sullo Ionio: Feudale Bruno, Famiglia Nistic Gerardo; Lametia Terme: Bruzzano Nicola; Malalbergo: Battaglia Marianna; Marina di Strongoli: Sirimarco Carmela; Monasterace: Arz Maria Assunta; Milano: Lanciano-Schiavone, Menniti Pietro, Rudi Domenico; Napoli: Spagnolo Candida; Nichelino: Piperata Francesco; Ozzano Monferrato: Martinotti Claudio; Palermo: Balletta Giuseppe; Perugia; Steffanelli Giuseppe; Pieve Emanuele: Lentini Andrea; Placanica: Muscolo Raffaele; Pregnana Milanese: Marafioti Vincenzo; Rho: Amato Antonio; Reggio Calabria: Reale Giuseppe; Roma: Codispoti Giuseppe, Cosenza Pasquale, Iorfida Pino, Lentini Damiano, Niglio Giuseppe (piazza Prati degli Strozzi), Tirabosco Giuseppe; Salerno: De Girolamo don Alfredo; Santa Caterina Ionio: Larocca Teresa; Scandicci: Gellini Mauro; Soriano Calabro: Istituto della Biblioteca Calabrese; Soverato: Amato Pietro, Gallelli Vincenzo (via Leoncavallo), Guarna Andrea Vincenzo, Guarna Letizia, Rovito Domenico, Schiavone Cosimo, Scuteri Donatella; Stalett: Balletta Giovanni; Torino: Bussone Zaffino Emma, Gallelli Maurizio, Gallelli Silvana, Zaffino Melania; Volla: Di Vicino Maria. Ringraziamo tutti gli amici che contribuiscono a tenere in vita questo periodico. Un particolare ringraziamento va alla Signora Elisa Valenti Lanciano per il gradito dono di una macchina per lavori a maglia, che conserveremo per il futuro Museo di Badolato. Ancora sentiti ringraziamenti per i titolari della OME, sempre vicini alle nostre esigenze, in particolare, questa volta, per aver contribuito alla realizzazione dei lavori di restauro della fontana di Graneli. Sentito il nostro ringraziamento alle dottoresse Giuseppina De Vito e Rosaria Sesti, rispettivamente dirigente e direttore amministrativo dellIstituto Scolastico Comprensivo di Badolato, per la sensibilit dimostrata nel donare a La Radice del materiale didattico alienato perch inservibile e non pi in uso a scuola: lo terremo anche questo in custodia per il futuro Museo.
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CRI per oltre 48 ore. In tutte queste ore, la CRI di Badolato ha assistito, rifocillato, accudito, e rassicurato i profughi. Per quanti non lo sapessero, nella stessa sede del C.O.M. vi la SEDE DI CROCE ROSSA ITALIANA, ed ovviamente per le oltre 48 ore di permanenza dei profughi, la CRI stata operativa giorno e notte con uomini e mezzi. Il tutto passato ordinariamente in silenzio. Cordialmente. Pasquale Rudi Vincenzo Squillacioti
P R VA C I
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U CAPU LUMBARDRI
! Ahra processini do Sbatu Santu, dal momento in cui la statua della Madonna (coda della processione) nescia da chjesa da Mmeculta fino a quando a Cruci arriva allngiali, passano 2 ore e mezza. In questo periodo di tempo la processione percorre 2,5 km mentre u Capu Lumbardri vacia avnti e arredi dalla testa alla coda della processione. Supponendo che la processione sia lunga un terzo di chilometro e che u Capu Lumbardri si muova con una velocit media pari a 3 volte quella della processione stessa, quanti chilometri ficia u pvaru Capu Lumbardri?
Per i pi arditi: non mettendo qui in gioco le velocit di spostamento, ipotizziamo che, nel tempo in cui u Capu Lumbardri compie unandata e ritorno dalla testa alla coda, la processione avanzi di 250 metri. Quanti metri ficia u Capu Lumbardri in questo lasso di tempo?
Patrizio Menniti Soluzione al precedente: circa 4 millesimi di euro (7 lire circa). Per i pi arditi: 2 + 3T*(2n 1) /2
(Un amico lettore, che ringraziamo, ci fa notare che il giorno di Capodanno il Bambinello Ges che visita le case di Badolato ancora oggi seguito da una valigetta con vestitini pronti per il cambio che viene richiesto da alcuni devoti. Non si tratta, quindi, di unusanza scomparsa, come scritto a pag. 29 del n. 3/2009 del periodico.)
LO SAPEVI CHE...
nei primi decenni del secolo scorso viveva ancora in Badolato una vecchietta che inventava testi di serenate mali o strambottrachi a richiesta di chi a lei si rivolgeva.
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ENIGMISTICA
LINDUMENTO
SOLO ORIZZONTALI
(con parole in dialetto badolatese)
123456-
Lavoro nei campi nel mese di maggio Rotolo di tela Copricapo maschile Alveare Nato fuori dal matrimonio Chiesetta di campagna da poco restaurata 7- Pianto lamentoso
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(A soluzione ultimata nella colonna a bordi ingrossati si legger il nome di un indumento per bambini, ormai non pi in uso)
Tota Gallelli
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T S L V S T B S
PROVERBI
! - Quandu vai ahr!a fera domanda do razzu. - Nessnu dicia Lvati ca si cchj bella e mia. ! - Ahr!u zzillsu nci capitnnu i peju cosi. - Sputa ncelu e ti cada nta facci. - Cu gallu e senza gallu si fa jornu.
(A cura di Tota Gallelli)
PROVERBI DI CAULONIA
Alcune volte capita che per la nostra incapacit o negligenza ci troviamo in situazioni poco gradevoli che ci fanno soffrire molto. Certo non piacevole soprattutto se le consideriamo con gli occhi della sconfitta, e cerchiamo di giustificarci accusando altri, che non solo non sono causa del nostro malessere ma nemmeno lo vogliono essere. Quindi cerchiamo di fare un passo indietro prima di prendercela con qualcuno, guardiamoci dentro, riflettiamo bene su quello che abbiamo fatto, contiamo fino a 10 e poi parliamo. - Cui vittima du mali soi si ciangi sulu. - A gadina faci lovu e o gadu nci brucia u culu. - Cu si guardau si salvau. - Cu zappa fujndu cgghij ciangendu. - Cui cu figghioli si curca cacatu si arza.
(A cura di Clara Sorgiovanni)