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N 36 - MAGGIO 2010

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DEL NORD

LEGA NORD
LA VOCE DELLA GENTE VENETA
m.conte@regione.veneto.it

Editoriale di

Maurizio Conte
Le elezioni dello scorso marzo hanno indicato una direzione ben precisa del Popolo Veneto, concedere fiducia alla Lega Nord e ai suoi rappresentanti per rimettere in corsa questa Regione che fino ad oggi ha vissuto inique vessazioni finanziarie e parte della propria identit. La squadra formata dal neoGovernatore Luca Zaia punta ad obiettivi storici ed indissolubili per il nostro Movimento in questo mandato amministrativo come la maggiore autonomia del territorio ottenuta grazie ad un banco di prova federalista che verr applicato e sperimentato con decisione e celerit. Il ruolo che mi onoro di ricoprire, quale Assessore regionale allAmbiente, sono cosciente che comporta grandi responsabilit proprio perch Il Nord-Est da sempre attento all'ambiente, e la sua tutela e il suo utilizzo sostenibile sono il fiore all'occhiello di questa parte dell'Italia. La nostra regione, peraltro, vanta uno dei patrimoni paesaggistico ambientali tra i pi ricchi.. Ma insisto nel dire che bisogna tenere alta la guardia e mettere in campo tutti gli strumenti a nostra disposizione per proteggere quella risorsa insostituibile che il nostro ambiente, prevenendo possibili incidenti. La congiuntura storica, sociale e politica in cui ci troviamo mi spinge ad affrontare le moltissime questioni ambientali che sussistono nella nostra Regione con una forte attenzione agli attori e protagonisti di questo ambito e cio tutti noi: Enti locali, Associazioni , Comitati, rappresentanti del mondo civile, lavorativo, cattolico ecc. dovranno poter usufruire di una forte vocazione e sensibilit alla tutela ambientale nel nostro Veneto, proprio perch questo ambito riguarda ognuno di noi e anche se le risorse economiche risultano sempre meno adeguate agli investimenti necessari la barra rimarr dritta su progresso e sviluppo nel completo rispetto del nostro ambiente.

ZAIA DETTA LE LINEE GUIDA DELLA NUOVA AMMINISTRAZIONE REGIONALE


Respirare assieme il respiro della modernit; questa maggioranza consapevole delle aspettative di tutto il popolo veneto, che sono immense. Sappiamo che il cammino che ci aspetta tutto in salita, ma vogliamo un Veneto autonomo in una Italia federale, in cui i popoli possano autodeterminare il proprio futuro. Questo il filone determinato e introduttivo del Piano programmatico della Giunta, illustrato davanti al Consiglio regionale, dal Presidente Luca Zaia il quale ha indicato la necessit di arrivare ad un federalismo reale, a geometria variabile, diversa, centrata sullidea della cantonalit, cio un territorio capace di autogovernarsi, di legiferare, di spendere i soldi dei propri cittadini, di rimanere ancorato alla propria storia, alla propria tradizione e alla propria lingua. Il nuovo patto che noi proponiamo postula che deve incominciare una stagione di responsabilit per tutti e che bisogna rifondare il principio dellautonomia della regione. Questa la regola: i limiti a tale autonomia, ha proseguito Zaia, devono essere leccezione! Vogliamo innescare una forza cetripeta che terr unito il nostro Paese e ponga un limite alla forza centrifuga esaltata dall ingiustizia. Zaia, citando Severino Boezio, un grande pensatore dei secoli a cavallo tra la classicit latina e la vitalit barbara che imponeva nuove regole, ha precisato che tempo di offrire rimedi, anzich lamentarsi. Ecco i punti pi significativi, malgrado una crisi che attanaglia tutti i sistemi, sui quali lEsecutivo guidato da Zaia andr ad operare. Zaia in precedenza ha proposto allo stesso Consiglio regionale di produrre sempre, senza peraltro soffocare il ruolo della minoranza: senza una buona opposizione verrebbe meno la spinta propulsiva della stessa maggioranza, ha sostenuto Zaia, il quale passato ai problemi da affrontare e di cercare di risolvere (in questo Consiglio, ha proseguito, maggioranza e opposizione, possono davvero illuminare la strada di tutto il Paese). Zaia ha messo a fuoco la linea della nuova Giunta regionale che si pu cos riassumere:competitivit del Veneto a livello internazionale; garantire un mobilit sicura con larchitrave della Metropolitana di superficie e lalta capacit ferroviaria. Bisogner risolvere il problema di Porto Marghera e assicurare il completamento delle dighe mobili per la tutela di Venezia dalla acqua alte (sistema Mose) e di conseguenza disinquinare il territorio veneziano dalla acque scolanti in laguna. Tra le altre azioni forti che la nuova Giunta Zaia si prefissata di raggiungere: far crescere gli investimenti in ricerca e sviluppo, porre le basi per una radicale sburocratizzazione. Completeremo, ha proseguito Zaia, nei bandi un 25-30 per cento di piccole e medie imprese nella realizzazione di opere finanziate con il meccanismo del Project financing. Sar sostenuto il settore manifatturiero e pensare al tempo stesso alla qualit del made in Veneto al cento per cento. Altra voce da dare nuovi impulsi sar agricoltura che , ha detto Zaia, una delle ricchezze identitarie che sosterremo fino in fondo (ci sono 160 mila aziende agricole, lavorano 350 prodotti tipici, siamo leader nelle DOP e negli IGP e siamo punto di confronto mondiale). Nel campo sanitario, Zaia ha reso noto che si andr ad un Piano semplificato, snellendo maggiormente le liste dattesa. . Nel settore occupazionale niente si lascer al caso, si ridisegner un welfare compatibile con le risorse. Zaia ha concluso ripromettendosi di frequentare i lavori del Consiglio, al di l degli impegni istituzionali, ed ha fatto una sorta di giuramento davanti allassemblea attraverso il quale s impegnato a 360 gradi ad occuparsi di questi problemi e a dare risposte concrete ai Veneti.
(Da Veneto Globale maggio 2010)

Assessore Regionale allAmbiente Maurizio Conte

P A G I NA 2

FEDERALISMO

Il Consiglio dei Ministri approva in via definitiva la riforma del demanio

PRIMO SI AL FEDERALISMO
Un primo passo ma storico, il Paese ormai indirizzato verso il federalismo. Finalmente arrivato il primo via libera definitivo al decreto legislativo sul federalismo fiscale che permetter agli Enti Locali di tornare ad essere padroni a c a s a propria. P arallelamente, e non un caso, dopo il Consiglio dei Ministri un vertice tra Berlusconi, Tremonti, Bossi e Calderoli ha praticamente dato lok alla bozza della manovra finanziaria. Un legame strettissimo tra i due provvedimenti, perch solo con la piena attuazione del federalismo fiscale si potr interrompere la voragine che da decenni si aperta nei conti pubblici. Intanto la Lega Nord ha portato a casa il primo obbiettivo, la prima tappa che porter questo Paese ad abbandonare il centralismo per abbracciare una struttura federale dello Stato. Il Federalismo demaniale entrato in vigore, semaforo verde quindi per lattesa riforma con cui una parte del demanio pubblico, in particolare quello idrico, marittimo e montano potr essere trasferito a titolo gratuito alle Regioni e agli Enti Locali che avranno il compito e la responsabilit di valorizzare questi beni. Cominciamo a goderci il presente, il mondo va avanti, ma la tappa di oggi molto importante. Umberto Bossi sereno nel giorno del via libera al federalismo demaniale, primo passaggio della pi ampia riforma fiscale mai approvata in Italia dal dopoguerra. Passo dopo passo sta prendendo corpo il progetto di trasformazione dello Stato che costituisce il dna stesso della Lega. Un sogno coltivato con pazienza e determinazione per oltre due decenni. il Federalismo, aggiunge Bossi, partito. Quando si tratta di cose importanti e sentite dalla gente, alla fine i partiti si schierano dalla parte dei cittadini. E i cittadini di certo apprezzeranno un riassetto istituzionale che porter pi efficienza, migliori servizi e meno costi. Nonch maggiori responsabilit per i politici e amministratori pubblici. Il Federalismo non costa, fa risparmiare, fa guadagnare allo Stato - ha ribadito il Senatur. Era una cosa enorme e difficile da fare. Ci stiamo riuscendo. Un pezzo dopo laltro, stiamo portando a casa i risultati.
(da La Padania del 21/05/2010 )

PONTIDA 20 GIUGNO 2010 TUTTI SUL SACRO PRATO


Finalmente Pontida! Un appuntamento atteso e sentito da tutti noi che, quest'anno, cade in un momento particolare: quello dell'approvazione dei decreti attuativi del Federalismo fiscale, il cui primo decreto, quello riguardante il Federalismo Demaniale, gi entrato in vigore. Attraverso questa riforma che consente alle nostre Regioni, alle nostre Province e ai nostri Comuni, di poter amministrare i propri fiumi, i propri laghi e il proprio patrimonio naturale o immobiliare, finora gestito dal Demanio Pubblico potremo finalmente essere padroni a casa nostra. Un primo passo importante verso l'autonomia che tutti noi auspichiamo. Ma il cammino per completare le riforme ancora lungo e per questo abbiamo bisogno di far sentire forte e unita la voce del Nord e dei suoi popoli. Pontida sempre stata la nostra festa, ma non solo: sempre stato un momento politico fondamentale, in cui sono state annunciate decisioni che hanno cambiato il corso degli eventi politici e delle legislatucon le nostre bandiere. Dobbiamo farci vedere e farci sentire. Questo significa che ogni nazione, ogni provincia e ogni singola sezione deve fare la propria parte: la macchina organizzativa in queste settimane si attivata con il consueto impegno, ma tutti voi, ognuno di voi, pu fare qualcosa in pi. Andate nelle piazze nelle strade, nei mercati, nei bar e parlate con tutti i nostri simpatizzanti, e non solo con loro, e convinceteli a venire a Pontida, per fare in modo che il nostro segretario Umberto Bossi, dal palco, si trovi davanti a s una distesa verde, un mare verde, fatto di teste e di bandiere. I nostri parlamentari e i nostri segretari regionali e provinciali stanno gi facendo la loro parte, nelle interviste su tv, radio e giornali, ma tocca a voi farci compiere il salto di qualit. Tutti a Pontida, con Umberto Bossi, per festeggiare il Federalismo demare. Per tutte queste ragioni a Pontida dovremo esserci tutti: dobbiamo riempire il niale e che nessuno manchi! nostro sacro prato, le colline e le strade Ministro Roberto Calderoli tutto intorno, invadendole e colorandole (da La Padania del 01/06/2010)

SICUREZZA - LAVORO ED ECONOMIA

P A G I NA 3

REALE INTEGRAZIONE SOLO CON IL RISPETTO DELLE REGOLE


Nessuna garanzia a chi viene nel nostro paese per delinquere
Senza regole, senza rispetto della legalit non pu esservi integrazione degli immigrati, ma solo diffidenza e rifiuto. Questo non significa essere xenofobi, ma solo convinti,che per creare le condizioni per une vera accoglienza e integrazione di chi viene nel nostro paese, sia indispensabile garantire ordine, sicurezza e rispetto delle leggi, che sono alla base di ogni societ civile. Sono concetti espressi anche da Papa Benedetto XVI nel corso della recente udienza al Palazzo Apostolico con i partecipanti allAssemblea plenaria del Pontificio Consiglio della Pastorale per i Migranti e gli Itineranti. Consentire agli immigrati, per un mero e falso buonismo, quello che ad altri non sarebbe consentito, subire passivamente limmigrazione clandestina, che ogni anno coinvolge milioni di persone per lo pi vittime del traffico di esseri umani, non significa essere tolleranti, ma solo ciechi di fronte ad un problema che ha assolutamente bisogno di essere governato. Il rispetto della legge condizione fondamentale per poter accogliere ed integrare quanti vengono nel nostro paese per lavorare onestamente, contrariamente queste persone cadano vittime dello sfruttamento, dello spaccio di droga, dellaccattonaggio, della vendita ambulante di merce contraffatta, fenomeno questo sempre pi dilagante e con conseguenze gravi per la nostra economia. Questi prodotti, infatti, frutto del lavoro illegale e dello sfruttamento, compreso quello minorile, dove non vi sono garanzie di nessun genere e dove non viene osservata alcuna norma sanitaria, creano un danno enorme alle piccole e medie aziende, ai commercianti, che ogni giorno lavorano onestamente. In questottica la legge contro limmigrazione clandestina, che ripeto ha nel traffico di esseri umani il suo aspetto pi aberrante, fondamentale. Certo queste misure saranno tanto pi efficaci se saranno prese nellambito di un coordinamento delle politiche sullimmigrazione da parte dei paesi dellUnione Europea, perch nessun paese pu da solo affrontare e pensare di risolvere un fenomeno di queste dimensioni.
Maurizio Conte

Assessore Regionale

ARTGIANFIDI: STOP AI FINANZIAMENTI ALLE IMPRESE STRANIERE


Intendo fare prevenzione, s intendo esprimere solidariet e vicinanza sin da subito ad Artigianfidi che ha intrapreso, numeri alla mano, una giusta iniziativa: non concedere prestiti agli stranieri che non siano iscritti da almeno 5 anni alla Camera di Commercio . Dico prevenzione perch gi immagino quale sar la reazione di tante associazioni e gruppi che strumentalizzeranno, a sfondo politico , questa utile quanto necessaria azione. Lo stop ai finanziamenti agli stranieri che fino ad ora ha prodotto un buco di ben 1 milione di euro nelle casse di Artigianfidi si dimostrato un intervento indispensabile. I numeri dinsolvenza snocciolati sono precisi quanto allarmanti, quasi la met della imprese condotte da stranieri che hanno chiesto ed ottenuto un prestito non hanno restituito la somma a loro erogata, nemmeno una rata. Sono convinto che le imprese artigiane che, con il duro lavoro hanno versato parte dei loro capitali ad Artigianfidi e che adesso vendono i loro risparmi utilizzati per appianare buchi economici creati da imprese straniere che conducono attivit avventate senza conoscere il nostro tessuto imprenditoriale ne tantomeno il nostro fare credito, debbano obbligatoriamente correre ai ripari, ed il consorzio di fidi non ha fatto altro che ascoltare le istanze dei propri associati. Laccesso al credito negli ultimi 10 anni, anche nel nostro Veneto dove il tessuto economico sostenuto per la maggiore da piccole imprese una pratica di difficile accesso anche per le nostre imprese che producono e danno lavoro a migliaia di lavoratori da decine di anni. Il concetto federalista applicato anche a questo ambito, nonch i numeri forniti da Artigianfidi, suggeriscono che le priorit per laccesso al credito debbano essere stabilite anche in base alla permanenza negli anni delle attivit produttive sul territorio e a seconda del beneficio che queste ultime hanno prodotto per la nostra gente. Molte aziende condotte da stranieri, otre a non versare le rate dei prestiti concessi, di prassi scordano anche di pagare le tassazioni previste per le attivit produttive. I cartelli appesi agli sportelli Artigianfidi dovrebbero pertanto citare : Garanzie sul prestito a coloro che sono iscritti alla Camera di Commercio da almeno 5 anni e che pagano regolarmente le tasse.

Il federalismo uguale all'autonomia e l'autonomia uguale alla cultura locale e la cultura locale produce indisponibilit all'omologazione dei popoli
Umberto Bossi

Maurizio Conte

Assessore Regionale

P A G I NA 4

LEGA NORD AL GOVERNO

Lotta alla clandestinit, entro il 2010 un Cie anche in Veneto


La politica del Carroccio di contrasto all'immigrazione clandestina passa anche dalla realizzazione di nuove strutture e quattro nuovi Centri di identificazione ed espulsione verranno realizzati entro la fine del 2010. Lo ha annunciato il ministro dell'interno, Roberto Maroni, nel corso del question time alla Camera. Vogliamo realizzare un Cie in ciascuna delle regioni italiane ha detto Maroni. Oggi sono tredici i centri in nove regioni ha aggiunto in tutte le altre regioni saranno realizzati nel corso della legislatura. Prevediamo, entro la fine di quest'anno, di cominciare la realizzazione di centri in quattro regioni: Veneto, Toscana, Marche e Campania". Abbiamo gi individuato delle aree, lontane dai centri abitati e vicine agli aeroporti, in strutture pubbliche dismesse da ristrutturare, ad esempio delle caserme ha spiegato il ministro nelle prossime settimane incontrer i presidenti di queste quattro regioni per valutare le nostre proposte e definire con loro la sede pi idonea in ciascuna di queste quattro regioni". Il titolare del Viminale ha ricordato che, "negli ultimi due anni, oltre al blocco degli sbarchi, sono stati effettivamente rimpatriati oltre 42mila cittadini extracomunitari irregolari ed ha sostenuto che, "per procedere alle espulsioni occorre potenziare i Cie. Attualmente, ha detto Maroni, la capacit ricettiva dei tredici Cie esistenti di 1.811 posti, certamente insufficienti per gestire l'azione di contrasto, anche considerando il prolungamento dei tempi di trattenimento, da due a sei mesi, previsti dal pacchetto sicurezza. A rispondere alla proposta di Maroni il governatore del Veneto, Luca Zaia, che conferma: Stiamo valutando, insieme al ministro Maroni con il quale abbiamo gi avuto un incontro e con

il territorio, le soluzioni migliori per l'eventuale attivazione nella nostra Regione di un nuovo Centro di identificazione ed espulsione. Da parte nostra ha detto Zaia c' la massima collaborazione con il Governo nelle politiche di contrasto all'immigrazione clandestina, unica garanzia di sicurezza per i cittadini e di autentica integrazione e coesione sociale.
(da La Padania, 27-05-10)

CIP Maurizio Conte - Assessore Regionale Veneto

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