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Il presidente della Repubblica Alle origini della figura presidenziale Ogni ordinamento statale conosce una figura istituzionale

che lo rappresenta nella sua interezza e nella sua unit: il capo dello stato. Capo dello stato era per definizione il re. Oggi non pi cos, anche se le monarchie restano numerose. In qualche raro caso capo dello stato un organo collegiale. Il capo dello stato pu essere:

Un presidente della repubblica di estrazione rappresentativa, cio eletto direttamente dal corpo elettorale oppure indirettamente da un collegio a sua volta tutto o in parte elettivo; Un monarca di estrazione ereditaria, oppure titolare di altra carica nobiliare o altro titolo ancora.

Il presidente della Repubblica: elezione e durata in carica Il presidente della Repubblica viene eletto dal Parlamento in seduta comune integrato da 58 delegati regionali (3 per ciascuna regione eletti dal consiglio regionale, tranne la Valle dAosta che ne ha 1); lelezione del presidente della Repubblica richiede una maggioranza qualificata (nelle prime tre votazioni essa di due terzi del collegio; dalla quarta votazione in poi la maggioranza assoluta). Unico requisito per essere eletto presidente della Repubblica essere un cittadino che abbia compiuto 50 anni di et e che goda dei diritti politici e civili (la carica di presidente non compatibile con nessunaltra carica). La durata di 7 anni: ci lo svincola da legami politici immediati con lorgano che lo elegge. In nessun caso un presidente potrebbe essere rieletto dalle medesime assemblee parlamentari e da delegati dei medesimi consigli regionali. Il presidente gode di un assegno personale e di una dotazione finanziaria (fissati per legge). La legge ha istituito un apparato amministrativo autonomo che risponde direttamente al presidente: il segretariato generale della presidenza della Repubblica. Quale sia la ragione per la quale il presidente non sia in grado di adempiere temporaneamente alle sue funzioni, lesercizio di esse passa al presidente del Senato: listituto viene chiamato supplenza. Il presidente che cessa per qualsiasi ragione dalla sua carica, destituzione da parte della Corte costituzionale esclusa, diventa senatore per diritto a vita, a meno che vi rinunzi: la rinuncia fu prevista per dargli modo, se cos volesse, di ricandidarsi a cariche elettive.

Le attribuzioni del presidente della Repubblica Secondo la Costituzione italiana il presidente della Repubblica il capo dello stato e rappresenta lunita nazionale: non ha funzioni di indirizzo politico ma funzioni di garanzia. Dal testo costituzionale si deduce che al presidente vengono assegnati poteri rilevantissimi e largamente incidenti sullesercizio sia delle funzioni esecutive, sia delle funzioni legislative, sia delle funzioni giudiziarie: tutti gli atti del presidente devono essere controfirmati da un componente del governo. Lart.89 Cost. fa riferimento alla necessaria controfirma dei ministri proponenti che ne assumono la

responsabilit (e per gli atti di valore legislativo anche del presidente del Consiglio dei ministri). La previsione della controfirma per tutti gli atti del presidente ha confuso le cose, creando la disputa intorno al carattere, sostanziale o meramente formale, di molti suoi poteri. Sulla base di un riparto meramente funzionale, i poteri che la Costituzione attribuisce al presidente della Repubblica sono: a)in ordine alla rappresentanza esterna. Il presidente accredita e riceve i rappresentanti diplomatici; ratifica i trattati; dichiara lo stato di guerra; effettua visite ufficiali allestero accompagnato da un componente del governo (generalmente il ministro degli affari esteri). b)in ordine allesercizio delle funzioni parlamentari. Il presidente della Repubblica nomina fino a 5 senatori a vita; pu convocare le Camere in via straordinaria; indice le elezioni e fissa la prima riunione delle nuove Camere; pu inviare messaggi alle Camere; pu sciogliere le Camere o una di esse. c)in ordine alla funzione legislativa. Il presidente promulga le leggi approvate dal Parlamento e pu con messaggio motivato chiedere una nuova deliberazione; autorizza la presentazione alle Camere dei disegni di legge del governo; emana gli atti del governo aventi forza di legge. d)in ordine alla funzione esecutiva e di governo-indirizzo. Il presidente nomina il presidente del Consiglio e, su proposta di questo, i ministri; accoglie il giuramento del governo e ne accetta le dimissioni; autorizza la presentazione dei disegni di legge del governo; emana i decreti legislativi e i decreti legge, nonch i regolamenti del governo; nomina i funzionari dello Stato di grado pi elevato; conferisce le onorificenze della Repubblica; ha il comando delle forze armate e presiede il Consiglio supremo di difesa; dispone con decreto normativo lo scioglimento dei consigli regionali e la rimozione di presidenti della regione; emana una lunga serie di atti amministrativi. e)in ordine allesercizio della sovranit popolare. Indice, oltre che le elezioni delle nuove Camere, anche i referendum previsti dalla Costituzione; dichiara lavvenuta abrogazione della legge sottoposta a referendum in caso di esito favorevole e pu procrastinare fino a 60 giorni lentrata in vigore dellabrogazione stessa. f)in ordine dellesercizio della giurisdizione costituzionale, ordinaria e amministrativa. Nomina un terzo dei giudici della Corte costituzionale; presiede il Consiglio superiore della magistratura; adatta i decreti che decidono i ricorsi straordinari contro gli atti amministrativi. Vi sono anche alcuni atti che si ritiene che il presidente possa compiere senza controfirma: pu dimettersi; pu fare dichiarazioni informali in pubbliche occasioni (esternazioni); esercita le funzioni di presidente degli organi collegiali su indicati (Csm e Csd); conferisce lincarico di formare il governo. Ci si rende conto, leggendo lelenco sopra, che siamo di fronte ad attribuzioni di rilevanza molto diversificata: 1)vi sono alcune attribuzioni il cui esercizio in qualche caso formalmente, in diversi casi sostanzialmente, obbligato; 2)vi sono altre attribuzioni che certamente riservano al presidente uno spazio di valutazione discrezionale; 3)vi sono, infine, attribuzioni che si possono definire di altissima valenza politica, in grado di influenzare se non condizionare il circuito dellindirizzo politico.

La responsabilit del presidente della Repubblica Lart.90 Cost. prevede una forma di irresponsabilit del presidente per tutti gli atti compiuti nellesercizio delle sue funzionalit, a meno che non si sia macchiato di due reati: alto tradimento e attentato alla Costituzione. La prima ipotesi vuole identificare la fattispecie di una collusione con potenze straniere; la seconda vuole identificare non gi qualsiasi violazione della carta costituzionale ma solo quelle che siano tali da mettere a repentaglio caratteri essenziali dellordinamento. E invece pacifico che il presidente risponda come ogni altro cittadino per tutte le azioni compiute fuori dallesercizio delle sue funzioni. Il procedimento per fare valere la responsabilit del capo dello Stato per altro tradimento e attentato alla Costituzione si articola in due fasi: 1)la prima, intrinsecamente politica, la messa in stato daccusa da parte del Parlamento in seduta comune con voto a maggioranza assoluta; 2)la seconda, di carattere giurisdizionale, il giudizio della Corte costituzionale: in questo caso integrata da 16 componenti estratti da un elenco di 45 nomi compilato dallo stesso Parlamento in seduta comune ogni 9 anni. Il procedimento di accusa parlamentare si articola a sua volta in due fasi: listruttoria e la decisione. Listruttoria condotta dal comitato parlamentare per i procedimenti daccusa cui spetta il compimento di una prima serie di indagini in relazione alle denunce. Tale attivit preliminare pu concludersi o con provvedimento di archiviazione per manifesta infondatezza delle accuse, o con una relazione da presentare al Parlamento in seduta comune, contenente le conclusioni cui giunto il comitato, favorevoli o contrarie allaccusa. Dopo lo stato di accusa, il capo dello Stato pu essere sospeso dalla carica in via cautelare. Il giudizio della Corte costituzionale in composizione integrata si divide in diverse fasi procedimentali: listruttoria, il dibattimento e la decisione. Attraverso la fase istruttoria, condotta dal presidente della Corte o da uno o pi giudici da lui delegati, si acquisiscono tutti gli elementi di prova ritenuti utili per la decisione. Successivamente si apre il dibattimento. Infine la Corte si riunisce in camera di consiglio per la decisione finale, che potr essere di assoluzione o condanna. La sentenza cos emessa definitiva e non pu essere impugnata in alcun modo, ad eccezione delle ipotesi di revisione.

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