Sie sind auf Seite 1von 1

IMOLA

Limmobile Il primo piano di via Selice 123 venne venduta alla Immobilgest nel 2000. Uno dei locali viene utilizzato come sede di un circolo del Partito Democratico Foto Sanna

VENERD 24. FEBBRAIO 2012

LA VECCHIA SEDE DEL PPI

Quando la politica si sente a casa


AFFARI Il 7 aprile 2000 nasce

la Immobilgest Selice fondata da 5 ex Dc Tre giorni dopo acquista il 1 piano del palazzo del partito a due passi dal centro

u molti siti internet quellindirizzo corrisponde ancora alla sede del Partito Popolare Italiano. Daltra parte, il Circolo Selice del Partito Democratico (via Selice 123) uno dei pochi locali del partito - anzi, lunico a provenire, in una citt rossa come Imola, dallex Democrazia Cristiana. La propriet di quellappartamento non del Pd, cos come non lo sono gli immobili (del valore di 950mila euro) che i Democratici di Sinistra avrebbero potuto portare in dote e che invece, pochi istanti prima della nascita del nuovo partito, consegnarono alla nuova Fondazione Politica Per Imola, guidata dagli stessi ex Pci. Chi defin un matrimonio con separazione dei beni la fusione di Ds e Dl in un nuovo soggetto politico (il Pd) non sbagli affatto. Talmente uniti, i due partiti che si sposano, da non condividere gli immobili. Nascita di una societ A Imola, nel 2007, la Margherita non ha molti petali da sfogliare. Anzi, proprio nessuno: il meccanismo della separazione dei beni (anzi, del bene: il palazzo di via Selice 123) era gi stato messo in pratica nel 2000. In un lampo. Il 7 aprile nasce la Immobilgest Selice Srl: i soci, ciascuno con una quota del 20%, sono Maurizio Barelli (oggi consigliere provinciale e comunale), Franco Buscaroli, Gualtiero Campagnoli, Dreano Cinosuro (presidente del consiglio di amministrazione e amministratore unico), Sergio Fiordalisi (oggi vicesindaco di Borgo Tossignano). Il 10 aprile, tre giorni dopo, c gi la firma dal notaio: la Immobilgest (che risulta gi avere la sede in via Selice 123), acquista il primo piano del palazzo (nove vani), con ripostiglio al piano ammezzato, e un terreno vicino di 44 metri quadri su cui sorge una edicola (la cui propriet, viene precisato nellatto,

delledicolante che paga laffitto). Costo delloperazione: 100 milioni di lire. Un quarto di quello che deve pagare il Copalc (Consorzio Provinciale Abitazioni Lavoratori Cristiani di Bologna) per acquistare il piano di sotto (dieci vani) e un garage, nonostante la rendita catastale delle due propriet sia superiore. Chi vende il primo piano di via Selice 123 alla neonata Immobilgest? La Societ Edilizia Romana (Ser), una delle casseforti della Democrazia Cristiana, di cui i giornali scriveranno a lungo qualche anno dopo. La cassaforte del Ppi Bisogna abbandonare Cinosuro&C per aprire una parentesi: nel 2009 ben 15 persone, tra cui ex parlamentari, verranno rinviate a giudizio per bancarotta fraudolenta, documentale e patrimoniale. La Ser aveva ceduto Palazzo Sturzo (a Roma) al Partito Popolare Italiano per 3,5 miliardi di lire. Un affare per il Ppi, visto che - secondo laccusa - il bene immobiliare aveva un valore di mercato oscillante tra i 60 i 100 miliardi di lire. Non un affare per i creditori della Ser, che fall senza poter ripianare i debiti - almeno parzialmente - attraverso una cessione pi proficua dello storico palazzo. Quando la Ser vende i locali di via Selice 123 (piano di sotto alla Copalc, piano di sopra alla Immobilgest), ad ogni modo, il bubbone non ancora scoppiato. La rivalutazione LImmobilgest, a quanto dato sapere, si occupa solo di mantenere le propriet acquistate nel 2000, tre giorni dopo la nascita della societ. Per Cinosuro (amministratore unico) redigere il bilancio non complicato: deve aggiungere ogni anno 6mila euro alla voce ammortamenti (la Ser stata comunque gi pagata nel 2000). Una piccola novit arriva nel 2008, quando lImmobilgest usufrui-

Labitazione fu acquistata a poco pi di 50mila euro Dopo otto anni gli esperti la valutarono 207mila euro, il quadruplo

sce della possibilit concessa dal decreto legge 105/2008 e rivaluta il bene. In sostanza, lo Stato (che gi allora ha bisogno di soldi) dice alle societ: se rivalutate oggi la vostra propriet pagate di tasse meno di quanto dovreste pagare in futuro vendendo lo stesso bene a quel prezzo. Pagare poco ma subito o pagare tanto ma dopo? In molti scelgono la prima opzione e accettano lofferta. Tra queste, la Immobilgest che nel bilancio scrive nella nota integrativa - ha iscritto le immobilizzazioni materiali, costituite interamente dagli immobili aziendali, il tutto aumentato dellimporto della rivalutazione effettuata ai sensi del decreto legge 105/2008 in modo da portare il loro valore a quello corrente di mercato.

Il bilancio Ci siamo: alla voce immobilizzazioni materiali, nel bilancio della Immobilgest, corrisponde la cifra di 207mila euro. E gli immobili aziendali, carte alla mano, restano sempre i soliti due: i 44 metri quadri su cui sorge ledicola e i nove vani al primo piano. Comprata a 50mila euro e spicci (100 milioni di lire), la vecchia sede del Ppi imolese oggi ne vale 207mila, quattro volte tanto. Le ipotesi sono due: o in questi anni i locali sono diventati di pregio grazie a sapienti ristrutturazioni (ma per quanto dato sapere stato sistemato solo il tetto, e la spesa stata suddivisa con il Copalc), oppure - innegabile - i cinque soci della Immobilgest hanno davvero un grande fiuto per gli affari.

Lorenzo Galliani

Sconcerto Quanti siamo allinterno della societ? Non ne ho idea, mi deve credere
uanti sono i soci della Immobilgest Selice? Dieci, dodici, credo. Chi sono? Non lo so: me lo dica lei. La domanda viene posta da uno dei soci della Immobilgest. Il quale, evidentemente, non sa con chi in affari. Ha una vaga idea su alcuni, non su tutti. E, soprattutto, non azzecca il numero. I documenti non ingannano: i soci della Immobilgest sono sempre stati cinque (Maurizio Barelli, Franco Buscaroli, Gualtiero Campagnoli, Dreano Cinosuro, Sergio Fiordalisi). Distrazione? Eppure la scena si ripete per un altro socio: Siamo una quindicina. Lo ha letto in un qualche documento? No, mi stato detto. Ma sono tre anni che non facciamo riunioni, mi stavo quasi arrabbiando. Affermazione non corretta, questultima, visto che ogni anno deve essere redatto un bilancio (e i soci devono essere almeno convocati: possono poi partecipare, non partecipare o delegare un altro socio). E il pagamento dellappartamento? Abbiamo aperto un mutuo, dice uno; un mutuo, ribadisce laltro. Solo che per il primo stato gi estinto, laltro infarcisce il tutto con un etto di forse e chiss. Questi due soci. Un terzo ieri ci ha detto di richiamare pi tardi; abbiamo tentato e non ha risposto. Un quarto non ci ha risposto: ma - va detto - abbiamo cercato di contattarlo solo in serata. Il quinto invece, alle domande sul costo dellimmobile e sul numero di soci ha risposto che si tratta di informazioni riservate. (lor.gal)

Das könnte Ihnen auch gefallen