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Introduzione:
Per introdurre l'argomento dell'importanza della scienza e della Religione nella vita dell'uomo, ho scelto di riportare una parte di un testo dello scrittore Luca Granieri: "Immaginiamo per un attimo un nostro antico antenato che alla fine di una dura giornata, dopo aver soddisfatto le sue necessit primarie, si sia sdraiato sull'erba a guardare le stelle. Forse davanti a quello spettacolo si sar domandato: ma che saranno mai quelle luci? dei fuochi? e chi le ha poste cos in alto? un gigante? un dio? Ecco cos nascere in un sol colpo le radici di scienza, filosofia e Religione. Fede e scienza nascono dunque entrambe da una stessa caratteristica fondamentale dell'uomo, che quella di porsi delle domande su s stesso e sul mondo che lo circonda. Chi sono? Perch esisto? Cos' la vita? E la morte? Cosa c' dopo la morte? Cosa giusto? Cos' l'universo? Qualcuno lo ha creato? E' finito o infinito? E naturalmente nella necessit di cercare risposte in qualche modo adeguate a quesiti che non lo lasciano indifferente. Qualcuno ha paragonato la vita dell'uomo all'esperienza di un viaggiatore che si trova in un convoglio ferroviario che viaggia nel buio, senza sapere da dove partito, n dove diretto, n perch si trova su quel convoglio piuttosto che in un altro. A questo proposito bellissimo un pensiero di Pascal: "Non so chi mi ha messo al mondo, n cosa il mondo, n cosa sono io stesso; sono in una terribile ignoranza di tutto: non so cos' il mio corpo, i miei sensi, la mia anima, e persino questa parte di me che pensa ci che dico, che riflette su di tutto e su di se stessa. Vedo questi spaventosi spazi dell'universo che mi racchiudono, ed io mi trovo in un angolo, senza sapere perch sono in questo luogo piuttosto che in un altro, n perch questo poco tempo che mi concesso di vivere mi dato ora piuttosto che in un altro momento di tutta l'eternit che mi ha preceduto e di tutta quella che mi seguir. Tutto ci che so che debbo presto morire, ma ci che ignoro di pi proprio questa morte che non saprei evitare".A questo punto naturale cercare di scoprire il senso di questo viaggio. Guardando fuori dal finestrino si intravede ogni tanto un piccolo bagliore, ma niente di pi.E tutte le persone che sono sul treno sono nel medesimo stato. Tutto ci che riusciamo a sapere che prima o poi il treno imboccher un tunnel che finisce nel nulla o in chiss quale mondo e dal quale, si dice, nessuno tornato mai indietro. Ora, come sapientemente ha osservato il giornalista Vittorio Messori, c' chi, dopo aver magari girato per un
po', esaminato i sedili, i materiali ecc si siede tranquillo, senza lasciarsi inquietare troppo. Il resto non affar suo. Tanto si pu sempre fare come esorta il poeta:"Meglio oprando obliar, senza indagarlo, Questo enorme mister del'universo! D'altronde ancora Pascal ad osservare che "gli uomini non potendo guarire la morte preferiscono non pensarci".Ma c' invece chi non si accontenta, e va ramingo di vagone in vagone, cercando un segnale, un cartello, qualcosa insomma che possa dare un senso a questo viaggio che non abbiamo voluto. Penso che questa sia la molla che spinge ogni ricerca religiosa e filosofica, ma in fondo anche scientifica. Si tratta del tentativo dell'uomo di capire qualcosa di s stesso e del mondo che lo circonda, alla ricerca di un senso e un significato delle cose. 1
1(http://www.dm.unipi.it/~granieri/scienza-fede.html )
2 Infatti l'Islam non formato solo da tre elementi: dogmi, preghiere e alcuni costumi sociali ma esso contiene tre elementi in pi rispetto ad altre religioni che lo rendono diverso e unico: sistema politico, sistema economico, sistema socio-legale. 3 surah:96,vv.1
...di': Signor mio, accresci la mia scienza 4 Ma i soli a imparare la lezione sempre, sono i dotati di intelletto.5 ordina il bene e allontanati dagli ignoranti.6 Allah innalzer il livello di coloro che credono e che hanno ricevuto la scienza.7
Il Nobile Corano sostiene che solo colui che riflette nella formazione dell'universo un buon credente perch non si pu conoscere la grandezza del Creatore senza conoscere il suo creato:
In verit, nella creazione dei cieli e della terra e nell'alternarsi della notte e del giorno, ci sono certamente segni per coloro che hanno intelletto. che in piedi, seduti o coricati su un fianco ricordano Allah e meditano sulla creazione dei cieli e della terra, [dicendo]: Signore, non hai creato tutto questo invano. Gloria a Te! Preservaci dal castigo del Fuoco.8 Il Sapere e i detti del Profeta (Pace e Benedizione di Dio su di lui):
Il secondo testo fondamentale della Religione islamica sono i detti dell'ultimo Profeta di Dio (Pace e Benedizione di Dio su di lui). Cos come nel Santissimo Corano anche nei detti del Profeta viene attribuita una grande importanza al sapere. Eccone alcuni esempi:
"Gli Ulema (i sapienti) sono eredi dei Profeti 9 "La sapienza aumenta l'onore degli onorati, e gli schiavi diventano re10 "La Fede nuda, il timore la sua veste, il pudore il suo onore mentre il suo frutto il Sapere 11 "La morte di un'intera trib meno dannosa della morte di un sapiente 12 "Il giorno del giudizio l'inchiostro dei sapienti sar pesato con il sangue dei martiri
4 surah:20,114 5 surah:3,vv.7 6 surah:7,vv.199
7 surah:58,vv.11
8 surah:3,vv.190-191
9 Abu-Dawood e Thirmadi
10 Abu-Naeem, Ibne-Abdul brah, e Azdi 11 Hakim 12Al-Bukhari e Al-Muslim
della fede 13 "Tra i miei fedeli ci sono due gruppi, se questi due rimarranno sulla retta via anche gli altri saranno giusti, primo i governanti e secondo i sapienti 14 "La superiorit dello sapiente sul colui che prega (ma non possiede la scienza) paragonabile allo splendore della luna del 14 giorno rispetto a tutte le altre stelle15 "Colui che viaggia per imparare il sapere viaggia sulla strada di Dio16 "Se tu impari un capitolo del sapere, questo meglio di cento preghiere 17 "Imparate il sapere anche se fosse in Cina.18 "Imparare il sapere obbligatorio per tutti i credenti 19 "Il sapere un tesoro e la domanda la sua chiave, quindi chiedete al riguardo, perch una domanda fa bene a quattro persone: colui che la pone, colui che risponde, colui che lo sente e colui che li ama 20 "Non degno per un ignorante che rimanga in silenzio per la sua ignoranza, e non giusto per un sapiente non comunicare la sua conoscenza nonostante la sua sapienza 21
siano invece compatibili tra di loro. Poich la Religione si occupa di conoscere Il Creatore mentre la scienza studia il creato, cos come non si pu conoscere un artista senza conoscere a fondo le sue opere, non si pu conoscere Il Creatore senza conoscere il suo creato.
L'islam e la scienza:
Dal punto di vista islamico tra la scienza e la Religione non vi sono conflitti: la scienza un sapere particolare di un sapere pi generale che l'Islam. Se qualcuno pensa che questo non sia vero allora caduto sicuramente in uno dei seguenti errori: non ha una conoscenza profonda e completa della Religione; pu essere che ritenga che una cosa in conflitto con la Religione perch non ha una
conoscenza sufficiente di quell'argomento scientifico. Adesso vediamo alcuni argomenti a favore della mia tesi:
tramite il processo della tesi e antitesi, mentre il secondo costruisce il suo sapere sulla fede e sulla certezza delle proprie affermazioni. Per quando riguarda le caratteristiche di un buon credente,il Corano li definisce come:
periodo ha dimostrato una cosa come realt assoluta ma con il progredire del sapere scientifico tale realt si rivela falsa. Quindi nel metodo scientifico nessuna legge o teoria pu pretendere d'essere quella finale e completa. Nel mondo scientifico non esistono teorie statiche (unchangeable) e assolute (absolute), ma c' sempre la possibilit di cambiare o addirittura capovolgere l'idea iniziale. Infatti basta uno studio superficiale della storia della scienza per accorgersi che tante teorie, accettate da secoli, sono state rifiutate attraverso nuove prove scientifiche. Dall'altra parte la Religione completamente libera dalla legge dell'azione e errore perch si basa su una rivelazione divina che, come tale, eterna, immutabile e completa. La Religione ci informa sulle realt metafisiche, che la scienza non puo' n negare n approvare, ma allo stesso tempo ci d alcune informazioni sul mondo fisico che ci circonda. Afferma il Santissimo Corano:
" E vi ha sottomesso tutto quello che nei cieli e sulla terra: tutto [proviene] da Lui. In verit in ci vi sono segni per coloro che riflettono. 23
Per quanto riguarda la Religione essa ci ha informato che tutto ci che esiste nell'universo stato creato per l'uomo. Invece la scienza, attraverso la ricerca e studio del universo, deve cercare di utilizzare tutto ci per migliorare le condizioni di vita dell'uomo stesso. Ancor una volta abbiamo visto come la scienza e la Religione non siano in contrasto tra di loro.
L'Islam e L'Occidente:
L'ostilit dell'Occidente nei riguardi dell'Islam non un fatto recente ma dura da secoli. Questa avversit nei confronti della Religione islamica, fondamentalmente, si basa sulla non conoscenza e mal informazione degli intellettuali occidentali. Gi nel medioevo numerosi scrittori consideravano l'Islam come una corrente scismatica del cristianesimo, altri credevano che l'islam proibisse ai credenti di leggere e progredire nella ricerca scientifica. Ne sono una prova le seguenti affermazioni:
"Maometto [] proib la scienza alla sua gente", cos afferma Montaigne nel XVI secolo
nei suoi "Saggi". Sulla scorta di questaffermazione, Pascal nel XVII secolo dichiara: "Maometto
vieta di leggere"24. Cos a partire dallepoca classica si diffusa limmagine di un Islam spesso
ignorante e nemico della scienza e del sapere. Al massimo nei manuali viene riconosciuto alla civilt islamica il merito di avere conservato e trasmesso alloccidente il pensiero greco, in accordo con il mito, particolarmente caro ai tedeschi, della civilt, della cultura e della scienza, come prodotti nati in Grecia e fatti crescere in occidente. Ma questa unimmagine dei tempi moderni. Ben altra era limmagine della civilt islamica in tempi pi antichi. Per esempio, ne "La Divina
23. surah 45:vv.13
Commedia", Dante mette Maometto e Ali allinferno (canto ventottesimo), in quanto scismatici, secondo lidea medievale per la quale lIslm uneresia cristiana:
"vedi come storpiato Maometto! Dinanzi a me sen va piangendo Al, fesso nel volto dal mento al ciuffetto. E tutti li altri che tu vedi qui, seminator di scandalo e scisma". 25 Il contributo dell'Islam nello sviluppo della scienza:
Dopo aver illustrato l'atteggiamento dell'islam nei confronti del sapere scientifico vediamo in che modo esso ha contributo allo sviluppo della scienza moderna. In questa sezione mi limiter a riportare i testi degli scrittori e tradurli ove necessario senza commentarli.
Astronomia:
Nel campo dell'astronomia i sapienti musulmani hanno contribuito in modo eccellente. Numerosi corpi celesti portano, ancor oggi, nomi d'origine araba. Lo storico Prof. Hitti scrive:
"Not only most of the star names in the European languages are of Arabic origin but a numbers of technical terms are likewise of Arabic etymology and testify to the rich legacy of Islam to Christian Europe 26 trd: non solo i nomi di numerose stelle nelle lingue europee sono d'origine araba ma anche numerosi termini tecnici derivano dall'arabo e testimoniano la ricca eredit dell'Islam lasciata all'Europa cristiana
Un altro storico aggiunge:
"Muslim astrologers also discovered (around the thirteenth century) the system for giving the ephemeris of the Sun and the Moon [] later extended to the other planets [] as a function of concrete annual dates. Such was the origin of the almanacs which were to be so widely used when trans-oceanic navigation began 27
25 Inf.XXIII, Dante 26 History of Arabs, pp.568-573 27The Legacy Of Islam, Joseph Schacht, pp.474-482
trd.: Gli astronomi musulmani hanno anche scoperto (intorno al XIII secolo) il
sistema per dare le effemeridi del Sole e della Luna [...] in seguito esteso anche ad altri pianeti[...] in funzione di concrete date annuali. Tale fu l'origine degli almanacchi che dovevano essere cos largamente utilizzati quando inizi navigazione trans-oceanica Matematica:
Il termine algoritmo deriva dal nome del matematico musulmano Muhammad ibn Msa 'lKhwrizm, che si ritiene essere uno dei primi autori ad aver fatto riferimento esplicitamente a questo concetto, nel libro Kitb al-djabr wa 'l-muqbala (Libro sulla ricomposizione e sulla riduzione), dal quale tra l'altro prende anche le origini la parola algebra. Il suo libro era usato come testo in numerose universit europee fino al seicento. In questo libro erano presenti pi di otto cento esempi di equazioni. Nello stesso modo l'introduzione del concetto dello zero nella civilt occidentale fu un merito dei musulmani, che a loro volta lo presero dagli indiani. Solo un matematico musulmano, Al Markshi, scrisse settanta libri riguardanti diversi ambiti del sapere matematico. Il matematico Katz afferma:
la
"A complete history of mathematics of medieval Islam cannot yet be written, since so many of these Arabic manuscripts lie unstudied... Still, the general outline... is known. In particular, Islamic mathematicians developed and systematized the study of algebra and began to consider the relationship between algebra and geometry, studied and made advances on the major Greek geometrical treatises of Euclid, Archimedes, and Apollonius, and made significant improvements in plane and spherical geometry."
28
trd.: una storia completa della matematica del medioevo islamico non pu essere scritta, perch numerosi manoscritti arabi non sono ancora stati studiati, ma una linea generale nota. In particolare, i matematici musulmani hanno sviluppato e messo a punto uno studio sistematico dell'Algebra e cominciarono a considerare la relazione tra l'Algebra e la Geometria. Hanno studiato e fatto progressi nelle opere di Euclide e altri matematici greci e hanno fatto importanti progressi nello studio della geometria piana e sferica.
28 Katz, Victor J.(1993).A History of Mathematics: An Introduction., HarperCollins college publishers
Un ruolo molto importante svolto dai matematici musulmani fu quello della traduzione e studio degli scritti greci sull'argomento, trasmettendoli poi all'Europa. Smith sostiene:
"the world owes a great debt to Arab scholars for preserving and transmitting to posterity the classics of Greek mathematics... their work was chiefly that of transmission, although they developed considerable ingenuity in algebra and showed some genius in their work in trigonometry." 29 trd.: il mondo in debito nei confronti degli studiosi Arabi hanno trasmesso alle generazioni future i classici dei matematici greci, il loro lavoro fu, principalmente, quello di trasmettere, anche se progredirono in modo geniale in Algebra e Trigonometria. Botanica:
Aderuni (895 d.C) scrisse un libro, Kitab-Ul Nabat, formato da 6 tomi che viene considerato la prima enciclopedia botanica della storia. Questo libro fu scritto quando la traduzione della opere greche in arabo non era ancora cominciata. Lo storico della scienza Strassburg scrive:
"Anyhow it is astonishing enough that the entire botanical literature of antiquity furnishes us only two parallels to our book (of Dinawari). How was it that the Muslim people could, during so early period of his literacy life, attain the level of the people of such a genius as the Hellenic one, and even surpassed it in this respect.30 trd.: sorprendente che l'intera letteratura botanica dell'antichit ci dia solo due paralleli al libro di Al-Dinawari. Come stato possibile che i musulmani, ottenessero, durante il periodo iniziale della loro vita letteraria, un livello di genialit paragonabile ai dotti Ellenici. Anzi molte volte li hanno persino superati.
Ibn-awam scrisse un libro in cui parl di 585 tipi di piante e le loro caratteristiche. Prof. Hitti aggiunge:
"in the field of natural history especially Botany, pure and applied, as that of astronomy and mathematics, the western Muslims (of Spain) enriched the world by their researches. They made accurate observations on the sexual difference (of
29 Smith, David E.(1958).History of Mathematics. Dover Publications 30Zeitschrift fuer Assyriologie, Strassburg, vol. 25,44
various plants) 31 trd.: "nel campo della storia della natura specialmente in Botanica,sia pura che applicata, cos come in quello matematico e astronomico, i musulmani dell'Occidente (della Spagna Islamica) hanno arricchito il mondo con le loro ricerche. Fecero osservazioni accurate sulle differenze sessuali nelle piante. Medicina:
Il contributo dei musulmani in questo campo non ha pari, basta ricordare nomi celebri come Al-Razi, Abu al Qasim Alzarvi, Ibne-Sina (Avicenna),Ibne-Rushd (Averro) e Al-Kindi. Come sottolinea S.A.Nasr:
"I musulmani gi nei primi tempi dell'Islam fondarono grandi ospedali e scuole di Medicina dove si tenevano lezioni di Chirurgia e Farmaceutica.32
AL-Razi scrisse pi di 200 libri nel campo della Medicina che vennero tradotti in Latino, Inglese e altri lingue europee . I suoi testi vennero ristampati per quaranta volte tra il 1498 e 1866. La prima diagnosi sul Morbillo e Vaiolo fu fatta da Al-Razi. 33Al merito di tale scoperta l'Enciclopedia Britannica nel 1911 recitava:
"Le fonti pi degne di fiducia sull'esistenza precoce di questa malattia sono da attribuire a Razhes (IX secolo), che descrisse chiaramente i sintomi, la patologia (spiegata con una teoria umorale o fermentativa) e con prescrizioni per il suo trattamento".34
Nello stesso modo anche Abu Ali Alhussein Ibne-Sina (Avicenna, 1037) scrisse il celebre libro Il Canone Della Medicina dando un enorme contributo nel campo della Medicina. Quest'opera fu tradotta in Latino e altre lingue, e venne usata come il libro di testo in molte universit fino al 1650. Il massimo del riconoscimento al contributo musulmano alla ricerca medica viene dalla celebri frasi scritte da E.G.Browne:
"Quando i cristiani (in generale gli europei) ricercavano la guarigione nelle processioni e nei pellegrinaggi, i musulmani avevo istituito un sistema sanitario che
31 as reported in: The Spirit Of Islam, Ameer Ali, pp.385-387 32 islamic Sciences, S.H.Nasr, pp.156 33 L'Islam e la Scienza, Prof. Tahir ul Qadri, pp. 94 34 Wikipedia, voce:Rhazes
comprendeva medici e esperti patentati che lavoravano negli ospedali pi belli e grandi dell'epoca. [] l'ospedale Al-Mansur di Damasco fondato nel 1284 era aperto a tutti i malati, ricchi o poveri, maschi o femmine.35
Per non allungare il discorso mi limito a quanto scritto, per chi fosse interessato ad approfondire pu guardare i libri citati nella bibliografia alla fine di questo documento.
vendetta, mettendo in evidenza la netta contraddizione delle Sacre Scritture con la scienza. Durante questa lotta tra la scienza e la religione ebbero luogo numerosi concili della comunit cattolica per difendere la religione cristiana che ebbero fine con la dichiarazione del Papa, del 1992, riguardo il caso Galileo. Quindi dopo la resa della Chiesa, a livello accademico, questa guerra tra le due fazioni finita (solo in teoria). Come conseguenza di questo conflitto tra la scienza e la religione cristiana, tante persone pensano che tutte le religioni del mondo mettano barriere al progresso scientifico. Anche se la realt tutt'altra, il dibattito tra la Religione e la scienza non mai stato un dibattito all'interno dell'islam, ma era semplicemente una lotta tra il dogmatismo cattolico-cristiano e la scienza. Purtroppo anche grandi studiosi della materia hanno ignorato l'importanza della scienza nella civilt islamica. Esempio di questa apertura culturale sono le universit di Baghdad, della Spagna islamica, di Damasco, dell'Asia islamico (Texila, Nandana ecc.). Anche oggi numerosi libri scritti dagli scienziati musulmani, presenti nell'Asian section della Leiden University (Olanda), confermano il fatto che l'Islam ha incoraggiato lo sviluppo scientifico, quando l'Occidente era immerso nell'et buia. Quindi il problema tra la scienza e la Religione non una creazione dell'islam ma dell'oscurantismo religioso dell'Occidente.
Conclusioni:
Dopo aver visto che non ci sono contrasti tra la Religione Islamica e la Scienza, e la genealogia del problema nell'Occidente, cerchiamo di capire quale rapporto sia auspicabile tra queste due sfere della vita umana affinch la nostra vita diventi sempre pi comoda e pacifica, in modo che la nostra salvezza spirituale e materiale siano realizzate, e il sapere scientifico-religioso venga usato per progredire nel benessere e non nel generare violenza e distruzioni. Soffermandosi su questo punto il filosofo, teologo e poeta pakistano Allama Iqbal si interroga:
Ishq ki tegh-e-jigar urai kis ne? Ilm ke hath main khali hai neyam eh saqi! "chi ha rubato la spada dell'amore divino (che prima di tutto richiede amore per s stessi e per gli esseri umani)? Nelle mani del sapere rimane solo il fodero vuoto".
Non solo Allama Iqbal ha messo in evidenza questo aspetto ma anche altri intellettuali hanno analizzato il problema. Per esempio il sociologo statunitense Prof. Pitrim Sorokin, nel suo libro intitolato The Crisis Of Our Age scrivie:
"Nell'era contemporanea l'esagerato contrasto tra la scienza e la Religione non solo irreale e inutile ma distruttivo. Ad un'ultima analisi le due discipline sono un tutt'uno che cerca di raggiungere lo stesso obiettivo : rendere evidente la Verit in
modo tale da far aumentare l'onore umano e rendere nota la Potenza divina. 36
Queste parole del Prof. Pitrim Sorokin sembrano la traduzione di questi versi di Allama Iqbal:
Woh hain sab ek hi salik ki justuju ke muqam woh jis ki shaan main aya hai ilm-ul-asma muqam-e-firkar hai pemaish e zaman-o-makaan muqam-e-zikar hai Subhan Rabi AlAla! Questi sono gli stadi della conoscenza di un ricercatore, Il compito della scienza di misurare lo spazio e il tempo mentre il compito della Fede di riconoscere che tutto questo non una creazione senza un fine e una causa
Iqbal nel sesto capitolo del suo capolavoro, The Reconstruction of Religious Thought in Islam scrive:
Il lavoro di uno scienziato non affatto diverso da quello di un uomo di fede, in quanto cercano di studiare la natura per trarre due saperi diversi, uno si chiede il come (e non deve andare oltre) mentre l'altro si interroga sul Perch delle cose.37
Da un'analisi pi profonda si capisce che il vero posto della spada dell'amore divino era nel fodero della scienza, ma questi due furono allontanati (forse volutamente,per raggiungere obiettivi personali). Il mondo ha visto, sotto il dominio del sapere islamico, che la scienza e la Religione non solo possono viaggiare insieme senza scontrarsi ma sono di grande aiuto per l'altro. La causa di questo accordo e progresso della scienza nella civilt islamica stata analizzata brillantemente dal filosofo indiano Humayun Kabir:
Il significato di un Dio Unico, era un unico universo, cio unica legge che governa il tutto. La fede nell'Unicit di Dio fu la causa della scoperta del sapere scientifico nel mondo islamico. L'esaltazione del monoteismo fu la base per il rigore scientifico dell'Islam.38
Questo tipo di scienza che non rifiuta la fede, e la fede che non rifiuta la scienza hanno il potere di autocorrezione, di controllare e dirigere le proprie scoperte per migliorare la condizione del mondo e non per peggiorarla. Se fosse stato cos non avremmo avuto la creazione delle bombe
36The Crisis Of Our Age , citato in Hikamte iqbal 37The Reconstruction of Religious Thought in Islam 38 Humayun Kabir, Science, Democracy and Islam: And Other Essays
atomiche, delle armi chimiche ecc. Infatti grazie al Amore,la Scienza conosce i segreti della vita, mentre la Fede acquisisce delle basi ancora pi solide con l'aiuto del sapere scientifico. Cosi pu essere creata (come fu la civilt islamica) una civilt che si sviluppa nella perfetta sintonia tra lo Spirito e la Materia, tra il sacro e il profano tra lo stato e la Religione.Allama Iqbal riassume questo concetto in una poesia:
"Sembra un sistema diverso che governa l'Universo, quando un sguardo amoroso si unisce alla vista, quella Scienza Abramo per i suoi idoli, che illumina il suo cuore con la Luce divina, ma il sapere senza l'etica un male per l'umanit.
Alla fine della mia riflessione, posso affermare che la Religione non una limitazione per la Scienza ma solo il suo completamento, una parte imprescindibile che d risposta agli interrogativi pi intimi e profondi di ogni essere umano. Quindi un uomo di religione che vuole essere anche un uomo di scienza non trova nessun conflitto tra le due ma completa il suo percorso conoscitivo giungendo alla conclusione: Signore, non hai creato tutto questo invano. Gloria a Te!39
Bibliografia:
Titolo Il Corano Sahi Al-Bukhari Sahi Al-Muslim Mustanad ahmed bin hambal Jamah Thirmadi Sunan abi dawood Sunan Nisai Sunan al-darmi Adure Manshoor Ruh ul Maani Tafheem ul Quran Maariful Quran Tafseer ibn-e-kaseer Al Ahya Ul Uloom The Reconstruction of Religious Thought in Islam La Guerra di Iqbal contro la scinza senza Dio L'Io e La scienza Imaan (Fede) Islam e La Scienza Moderna La Islam e La Scienza
39Il Nobile Corano surah 3, vv.191
Autore Parola di Dio, Rivelazione Imam Bukhari Imam Msulim Imam Ahmed bin hambal Imam Thirmadi Imam abu Dawood Imam Nisai Imam Darmi Imam Jalal Uddin Sayuti Allama Sayed Alusi Molana Maududi Mufti Shafi Usman Imam Ibne-Kaseer Imam Ghazali Allama Iqbal Dr. Rafi ud Deen Dr. Rafi ud Deen Dr. Israr Ahmed Dr. Tahir Ul Qadri Allama Shmas-ul haq Afgani
La Moderna Metafisica, La Scienza E l'Islam L'Islam e La Scienza Le Origini Islamiche della Scienza Moderna Bayan Ul Quran La Bibbia Il Corano, la Bibbia nella luce della scienza moderna History of Arabs Zeitsechrift Fues Assyriolodie Scienza e Fede,
Sayed Muhammad Ishaq Ali Mufti Muhammad Faiz Ahmed Awaisi Harun Yahya Speigazione video del Sacro Coran di Dr. Israr Ahmed Autori vari Dr. Maurice Bucaille Prof. Philip Hitti Strassbury Luca Granieri
http://www.dm.unipi.it/~granieri/scienza fede.html Pensieri Pascal Saggi Montaigne The Legacy Of Islam A History of Mathematics: An Introduction. History of Mathematics. The Spirit Of Islam Islamic Sciences, Wikipedia, voce:Rhazes Arabian Medicine The Crisis Of Our Age E.G.Browne Prof. Pitrim Sorokin Joseph Schacht Katz, Victor J. Smith, David E. Ameer Ali S.H.Nasr