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March 8th, 2012

Published by: M5SRENEWS

Reggio 5 Stelle News


Investire sulla vita e sul risparmio. Una piccola vittoria, anche nostra.
By Vito Cerullo on March 8th, 2012

Movimento 5 Stelle Reggio Emilia p.s. A causa dellamianto killer nella nostra provincia in 20 anni hanno perso la vita oltre 1300 persone. Tweet

R5S al presidio alla Rosta Nuova


By Alessandro Marmiroli on March 8th, 2012

Stiamo cercando in tutti i modi di spingere la politica locale verso un nuovo modello di sviluppo. Nonostante gli effetti negativi delle scelte scellerate portate avanti per decenni da tutti i partiti, gli economisti continuano a fare da sponda sostenendo le politiche dei consumi incontrollati e della crescita a tutti i costi. Per noi fondamentale avanzare proposte che vanno oltre il mero interesse economico, inseguito fino ad oggi senza ma e senza se. Un sistema attento alla salute dei cittadini, allambiente, che crea lavoro utile, qualificato e sicuro. Un anno fa, con i consiglieri Davide Valeriani ed Alessandro Marmiroli, abbiamo presentato nelle circoscrizioni di Reggio Emilia il progetto promosso da Legambiente, Eternit Free. Bonificare amianto installando pannelli fotovoltaici. Un piano ambizioso e preciso che abbatte i costi per lente, pubblico o privato, proponendo incentivi a tutti i livelli, promuovendo le buone pratiche delle aziende Esco. Dalla piccola realt delle circoscrizioni il progetto arriva in provincia. Reggio Emilia la prima provincia in regione che adotta il progetto. Gli investimenti si spostano sulla vita delle persone, sulla prevenzione, e sul risparmio energetico. Un altro segno positivo dopo la clamorosa sentenza contro i padroni dellamianto. Restano ancora troppi morti per negligenza ed incuria. Ancora troppo amianto da bonificare. Controlleremo i lavori e vi aggiorneremo. Vito Cerullo Consigliere Circ. Ovest

Il presidio di sabato 3 marzo in via Martiri di Cervarolo ha visto la partecipazione di una trentina di residenti del quartiere Rosta Nuova, oltre che dei consiglieri Olivieri, dAndrea e Marmiroli. Numerosi cartelli e striscioni, poi lasciati sul posto come promemoria, hanno ricordato agli abitanti che, nonostante siano passati 13 mesi dallapprovazione della nostra mozione per il piano antenne, il Comune non ha ancora combinato nulla, ma continua, di fatto, a favorire le aziende telefoniche e il proliferare degli impianti. Video a cura di ReggioInchieste Rassegna stampa Tweet

Antenne, partono i lavori e dal Comune silenzio


By Alessandro Marmiroli on March 8th, 2012

Sono partiti i lavori per realizzare lormai famosa antenna di telefonia mobile in via Martiri di Cervarolo, nei pressi del distributore Agip.
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March 8th, 2012

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Lennesima antenna nella nostra citt, che tuttavia aveva, gi da molti anni, incontrato la ferrea resistenza dei residenti del quartiere esasperati dal proliferare di questi impianti ed era stata spostata pi volte. Assieme al comitato civico che, ormai pi di un anno e mezzo fa, ci aveva interessati della questione, Reggio 5 Stelle ha portato avanti una lunga battaglia, partita dalla Circoscrizione Sud, contro le continue installazioni e contro lincapacit del Comune di affrontarle e gestirle. Nonostante Reggio sia la terza citt in Regione per numero di impianti, il Comune non si infatti mai dotato dello strumento indispensabile per regolare lo sviluppo delle reti, ossia il Piano delle antenne di telefonia mobile, che permetterebbe di simulare gli impatti elettromagnetici sul territorio e stabilire a priori le aree dove sar possibile impiantare una nuova installazione. Il 15 febbraio dello scorso anno il Consiglio Comunale finalmente approv allunanimit la nostra mozione che ne chiedeva la realizzazione, per la quale sono necessari pochi mesi di lavoro. Ciononostante di mesi ne sono passati pi di 12, e ancora non sappiamo neanche se stato affidato a qualcuno lincarico. Nel frattempo, le antenneproliferano incontrollate. Il Comune di Reggio insiste quindi nella sua indifferenza alle problematiche legate allelettrosmog, sulle quali recentemente anche lOMS ha lanciato lallarme e al deprezzamento degli immobili che si trovano vicini ad unantenna. I gestori di telefonia mobile rimangono tuttora i padroni del territorio, liberi di scegliere a piacimento le aree pi gradite, col Comune che pare limitarsi a sperare che i residenti non si arrabbino troppo NB: sabato 3 marzo alle 10.30 i comitati chiamano a raccolta i cittadini per una pacifica manifestazione nei pressi dellantenna. Guarda il documentario possibly carcinogenic sul proliferare delle antenne a Reggio Emilia Alessandro Marmiroli Consiglio della Circoscrizione Sud Tweet

Biblioteca chiusa per Patto di Stabilit


March 8th, 2012

Avvisiamo gli utenti della Biblioteca che nei prossimi mesi il Servizio subir una contrazione degli orari di apertura al pubblico, a seguito della riduzione delle risorse di personale a disposizione. Nella consapevolezza che questo potr provocare alcuni disagi, sollecitiamo la Vostra comprensione nei confronti

dei funzionari in servizio e la tolleranza per possibili ritardi nell'evasione delle Vostre richieste. Grazie per la collaborazione. cos si legge sul sito del Comune. Cambiano i governi, cambiano i ministri ma la situazione per i comuni non cambia: mancano i soldi, o meglio, i soldi ci sono (quasi 3.000.000 di euro per il comune di Campagnola Emilia) per non si possono spendere: il patto di stabilit non lo consente. Moriremo senza servizi e con 3.000.000 di euro in banca. Questa volta a farne le spese tocca alla cultura: problemi legati alla riduzione delle risorse di personale a disposizione il motivo che costringe lamministrazione comunale a lasciare aperta la biblioteca due mattine ed un pomeriggio alla settimana. Problemi che sembrano, a quanto si legge, destinati a risolversi alla fine di aprile. Speriamo. Due mesi non sembrano tanti e tutto sommato il disagio per gli utenti sembra contenuto: peccato che tra i motivi della riduzione delle risorse di personale a disposizione vi sia una maternit ed un pensionamento (a partire dal primo maggio) e quindi, a meno di nuovo inserimento di personale, il problema probabilmente destinato a protrarsi nel tempo. Sembra di essere stati catapultati nella puntata "Cultura a fondo" di PresaDiretta andata in onda domenica scorsa. Le amministrazioni pubbliche trovano sempre pi difficolt a reperire le risorse economiche per nuove assunzioni in sostituzione di personale in via di pensionamento e non solo. Qualche tempo fa si esternalizzava il servizio, ora lo si taglia e quando si taglia si inizia dal superfluo o dal meno prioritario e, in Italia, la cultura non una priorit. Dopo la disintegrazione dellistruzione pubblica, ora si chiudono biblioteche e musei per mancanza di fondi. Si chiudono biblioteche e musei e si aprono nuovi centri commerciali per poter andare a spendere gli ultimi euro anche di domenica.

March 8th, 2012

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Il coraggio secondo il tenente colonello Frank Slate


By Matteo Olivieri on March 8th, 2012

Cittadino, lo sai che aria respiri?


By Davide Zanichelli on March 8th, 2012

Tratto da Scient of a woman, il remake di profumo di donna, il discorso del Tenente Colonnello Frank Slate, illuminante per comprendere il mondo che ci circonda. Tweet

Abitante della pianura padana, lo sai che siamo solo a Marzo ma a Guastalla abbiamo gi superato gli sforamenti annuali consentiti per i PM10? Se volete essere pi aggiornati in merito allambiente che ci sta intorno, vi invitiamo a tenere docchio il sito dell ARPA (Agenzia Regionale Prevenzione e Ambiente Emilia Romagna) Da quel sito si apprende, ad esempio che solo a Marzo abbiamo superato gli sforamenti annuali per i PM10 a Guastalla. Oppure che le nostre falde sono inquinate dalleccessiva pressione antropica. Oppure ci si pu informare sulla localizzazione e sullimpatto di campo elettromagnetico delle antenne di telefonia. Oppure, scoprire (con sorpresa!!!) dove rimane lamianto nei luoghi e negli edifici del tuo comune (la sorpresa la lascio a voi). Non perdere di vista www.arpa.emr.it

Cittadinanza attiva: Fare e capire le amministrazioni locali Gioved in Gabella!


By denis on March 8th, 2012

Gioved 1 marzo lassociazione Grilli Reggiani inizia il ciclo di tre serate di Cittadinanza Attiva, per capire come funziona il consiglio comunale e come i cittadini possono partecipare allattivit amministrativa del proprio comune. Altri due appuntamenti sono in programma per il 15 e il 29 marzo. Tema di questo appuntamento: il lavoro dei consiglieri, le interpellanze, le mozioni e tutti gli atti che servono ad amministrare la cosa pubblica e come un cittadino pu interagire con la propria amministrazione comunale. Le serate, ad ingresso gratuito, si terranno presso la Gabella di via Roma 57 a Reggio Emilia dalle 21.00 alle 23.30 circa. Venite numerosi, perch il fiato sul collo delle istituzioni non mai abbastanza !!! VI ASPETTIAMO

Guastalla Incontro sulla Campagna nazionale di Obbedienza Civile


By Olivia Ardioli on March 8th, 2012

Mercoled 7 marzo ore 21.00Incontro attuazione campagna Obbedienza civile nella Bassa Reggianapresso Centro Sociale 1 Maggio Via Castagnoli Guastalla (RE) In questo incontro fra i vari gruppi del Comitato Referendario per il S del territorio della Bassa Reggianasi parler della Campagna nazionale di Obbedienza Civile. Tutti coloro che hanno votato S al referendum dello scorso giugno sono invitati a partecipare, per difendere i propri diritti, perch il proprio voto venga rispettato e la legge applicata! More info sulla Campagna di obbedienza Civile su www.acquabenecomune.org

March 8th, 2012

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LUnione dei comuni sopprime il difensore civico. un favore alla lobby degli avvocati?
By Davide Zanichelli on March 8th, 2012

Gi a Novembre avevamo parlato dell Unione dei Comuni Bassa Reggiana. E del fatto che bene che lunione abbia strumenti di democrazia se dovr, in futuro, accorpare ulteriori funzioni e servizi dei comuni. E quindi da l, a Novembre la richiesta che integrasse il REFERENDUM fra i suoi istituti di partecipazione nel suo statuto. Infatti lunione lunico ente senza referendum. Il comune, la provincia e la regione prevedono i referendum, ma lunione (o meglio, lunione dei comuni Bassa Reggiana) no. Oggi apprendiamo che presto lo statuto verr modificato (qua la bozza di modifica). Ma non aggiungendo lo strumento di partecipazione del Referendum, bens sopprimendo lo strumento di partecipazione del Difensore Civico. Purtroppo questa scelta obbligata dalla Finanziaria del 23 Dicembre 2009, con la quale, il Governo Berlusconi soppresse i difensori civici degli enti locali (articolo 186). Il difensore civico, per un importante istituto che permette ai cittadini davere spesso giustizia in contenziosi con lamministrazione. La sua mancanza una mancanza per i cittadini. Ma PERCH stato soppresso? Forse perch in Italia ci sono oltre 200.000 avvocati (in Francia sono circa un quarto)? E forse, una consulenza legale gratuita fornita da un difensore civico pu togliere clienti allo stato europeo con pi avvocati pro-capite? Non so. Non facciamo i processi alle intenzioni. Di sicuro per lauspicio che, la Provincia di Reggio Emilia istituisca il proprio difensore civico provinciale dato che ora non c, e dato che, nella soppressione, stato previsto per, che i comuni possano convenzionarsi col difensore civico provinciale. Ed infine, ci dispiace che, in questa modifica di statuto dellunione non s scelto di aggiungere lo strumento di partecipazione del Referendum (mentre si sopprimeva listituto di partecipazione del difensore civico). E voi, che ne pensate? Potevano prevedere il referendum? Prevederanno il difensore civico provinciale? Stiamo a vedere Chi il difensore civico. E unautorit amministrativa, eletta dai Consigli comunali, provinciali e regionali. E incaricato di tutelare i diritti e gli interessi legittimi, a garanzia di efficienza, correttezza, imparzialit e buon andamento delle

Pubbliche Amministrazioni. Esercita la propria funzione in piena autonomia ed indipendenza, nel solo rispetto delle leggi, dello Statuto e del Regolamento ed normalmente tenuto a presentare allorgano che lo ha eletto una Relazione annuale sullattivit svolta. Il suo intervento gratuito.Chi pu presentare istanza Possono presentare istanza cittadini singoli, comitati, associazioni, persone giuridiche, stranieri o apolidi, residenti, dimoranti nel comune, nella provincia, nella regione, nella comunit montana cui fa riferimento il difensore civico. La proposizione di ricorsi giurisdizionali o amministrativi normalmente non esclude n limita la facolt di proporre istanza allUfficio del difensore civico. listanza al difensore civico non interrompe termini di prescrizione o di decadenza (ad eccezione del procedimento di accesso ai documenti amministrativi. Cosa fa Nel caso in cui un cittadino rilevasse una disfunzione da parte dellamministrazione pu rivolgersi al difensore civico competente territorialmente. Il difensore civico ascolta il cittadino ed esamina listanza per accertarne lammissibilit. Se listanza ricevibile, avvia unistruttoria chiedendo, verbalmente o per iscritto, notizie sullo stato delle pratiche sottoposte alla sua attenzione. Consulta ed ottiene copia, senza limite del segreto dUfficio, di tutti gli atti e documenti relativi alloggetto del proprio intervento. Pu normalmente convocare il Responsabile della pratica per chiarimenti circa lo stato della stessa allo scopo di ricercare soluzioni. Pu accedere agli Uffici per i dovuti accertamenti. Pu prospettare agli amministratori innovazioni normative e amministrative. Tenta soluzioni amichevoli, inviando solleciti agli Uffici interessati, fornendo indicazioni relativamente a diritti-doveri, vie percorribili, Uffici o enti cui rivolgersi.

Santa Vittoria di Gualtieri Proiezione film-doc Niente paura


By Olivia Ardioli on March 8th, 2012

Venerd 9 Marzo Proiezione film documentario NIENTE PAURA presso Sala Civica Santa Vittoria di Gualtieri (RE) Il secondo appuntamento organizzato da Rete di Cittadinanza Attiva, col patrocinio del Comune di Gualtieri, sar la proiezione del film documentario NIENTE PAURA di Piergiorgio Gay, con Luciano Ligabue, un manifesto in difesa della Costituzione. Ospite della serata sar Piergiorgio Paterlini, sceneggiatore del film. Programma:
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March 8th, 2012

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ore 20.00 Buffet con lospite ore 21.00 Proiezione del film

Salviamo il Paesaggio, difendiamo i Territori: parte la campagna


By Elisa Pizzi on March 8th, 2012

Il consumo di suolo in continuo aumento e si stima che attualmente la superficie totale urbanizzata sia di quasi 2 milioni e mezzo di ettari Il suolo fertile e lintegrit del paesaggio sono la principale garanzia per il futuro del nostro Paese, del turismo, della nostra agricoltura e dei nostri prodotti tradizionali, della salubrit dei luoghi in cui abitiamo e della biodiversit naturale ivi presente. La storia ci insegna che essi sono la base concreta di ogni cultura locale, ci che unisce gli italiani nella diversit e ci rende un popolo unico. Paesaggio e territorio fertile sono la risorsa economica di cui siamo pi ricchi, assurdo sprecarla cos. Il Forum nazionale nasce quindi per dare risposta ad una domanda impellente: davvero cos essenziale aggiungere ulteriore cemento e asfalto nelle nostre citt e paesi? Ne abbiamo davvero bisogno? O, forse, abbiamo innanzitutto bisogno di misurare con certezza lo stato attuale delle disponibilit del nostro patrimonio edilizio? Da qui nasce la prima campagna nazionale del Forum: Salviamo il Paesaggio, Difendiamo i Territori. La proposta di un censimento capillare, in ogni Comune italiano, per mettere in luce quante abitazioni e quanti edifici produttivi siano gi costruiti ma non utilizzati, vuoti, sfitti. Un gruppo di oltre 160 persone (tra cui amministratori locali, architetti, urbanisti, professionisti del settore) ha elaborato una scheda di censimento (visibile qui) che dal 27 febbraio 2012 viene recapitata a tutti i Sindaci italiani, richiedendone la compilazione entro 6 mesi. la precisa proposta di un metodo di pianificazione, che andrebbe adottato con immediatezza per scongiurare ci che sta purtroppo accadendo, ovvero che i piani urbanistici siano realizzati lontano dai bisogni effettivi delle comunit locali e prevedano nuovo consumo di suolo nonostante lampia disponibilit edilizia gi esistente.

partita il 27 febbraio 2012, la campagna nazionale Salviamo il Paesaggio, difendiamo i Territori promossa dal Forum Italiano dei Movimenti per la Terra e il Paesaggio con lobiettivo di salvare il territorio italiano dalla deregulation e dal cemento selvaggio. Il Forum chiede un censimento del patrimonio edilizio esistente per cambiare lurbanistica dei nostri Comuni. Il Forum Italiano dei Movimenti per la Terra e il Paesaggio stato costituito formalmente appena il 29 Ottobre dello scorso anno a Cassinetta di Lugagnano (Milano) ma, nonostante la sua giovane origine, ha gi elaborato la sua annunciata prima campagna nazionale, avviata in tutta Italia luned 27 Febbraio:Salviamo il Paesaggio, Difendiamo i Territori. Sono pi di 70 i Comitati locali gi pronti e al lavoro e molti altri si stanno formando, allo scopo di richiedere agli 8.101 Sindaci italiani di adottare un nuovo vero metodo di pianificazione. Il Forum Italiano dei Movimenti per la Terra e il Paesaggio un aggregato di associazioni e cittadini di tutta Italia (sul modello del Forum Italiano dei Movimenti per lAcqua), che, mantenendo le peculiarit di ciascun soggetto aderente, intende perseguire un unico obiettivo: salvare il paesaggio e il territorio italiano dalla deregulation e dal cemento selvaggio. Vi aderiscono attualmente oltre 10.000 persone a titolo individuale e 589 Organizzazioni (64 associazioni nazionali e 525 tra associazioni e comitati locali), tra cui tutte le principali realt italiane operanti nel campo della salvaguardia del territorio, dellambiente, del paesaggio, dei suoli agricoli (lelenco aggiornato degli aderenti visibile qui). stato costituito perch negli ultimi 30 anni abbiamo cementificato quasi un quinto dellItalia; perch nel nostro paese ci sono 8/10 milioni di case vuote, eppure si continua a costruire; perch i suoli fertili sono una risorsa preziosissima e non rinnovabile. E li stiamo perdendo per sempre. Il consumo di suolo in continuo aumento e si stima che attualmente la superficie totale urbanizzata sia di quasi 2 milioni e mezzo di ettari (oltre 100.00 ettari lanno), ma purtroppo non possiamo fare affidamento su dati certificati, a testimonianza di quanto questo problema debba ancora essere monitorato e sufficientemente considerato come prioritario dalle Istituzioni.

Negli ultimi 30 anni abbiamo cementificato quasi un quinto dellItalia I Piani Urbanistici a crescita zero non devono spaventarci, se conosciamo con esattezza a quanto ammonta (in termini numerici e di superficie) questo patrimonio edilizio costruito ma non utilizzato. E le scelte di molti Comuni lo dimostrano: Cassinetta di Lugagnano (MI), Solza (BG), Camigliano (CE), Ronco Briantino (MI), Ozzero (MI), Pregnana Milanese (MI)
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March 8th, 2012

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sono gi giunti a nuovi Piani urbanistici a crescita zero, grazie al coinvolgimento preventivo della cittadinanza e alla parallela analisi sul come ovviare alla conseguente perdita degli oneri di urbanizzazione per le nuove costruzioni. Sono gi pi di 70 i Comitati locali Salviamo il Paesaggio (anche CAVRIAGO) costituiti per rendere possibile la compilazione dei censimenti comunali e per ampliare linformazione specifica nei confronti di tutti i cittadini italiani. Altri 30 Comitati si formeranno nel corso dei prossimi mesi (lelenco aggiornato visibile qui): una chiara dimostrazione di come la tutela del Bene Comune sia entrata a far parte delle priorit di tutta la cittadinanza italiana. Ora spetta ai Sindaci, ai consigli comunali, ai tecnici, contribuire allesatta misurazione di questa mappa del territorio. Il Forum nazionale si prepara, nel frattempo, ad elaborare una possibile proposta di legge diniziativa popolare per assicurarsi che il metodo di pianificazione individuato diventi il criterio da adottare. In ogni Comune. In tutta Italia. Domenico Finiguerra: Stop al consumo di Territorio. Salviamo il Paesaggio! GUARDA IL VIDEO! SALVIAMO IL PAESAGGIO: GUARDA GLI ALTRI VIDEO http://www.ilcambiamento.it/

non facciamo di tutterba un fascio e non ci sono pi le mezze stagioni. Fatto sta che un Paese occidentale e modernissimo decide di investire ben il 13% del PIL pertogliere dalle spalle dei propri cittadini il peso di un debito insostenibile, mentre altri Paesi pensano bene di metterci il carico da 11. E ora potete cominciare coi distinguo. http://www.gennarocarotenuto.it

Guastalla, lAssessore fuggente: resoconto del Consiglio Comunale del 29 Febbraio.


By Davide Zanichelli on March 8th, 2012

Mutui: il governo islandese li paga al posto dei cittadini


By Elisa Pizzi on March 8th, 2012

Dopo lAPS Cittadini ecco la So.Va. LAssessore alla Cultura Eugenio Bartoli (Lega Nord), dopo la propria replica allinterpellanza presentata dal gruppo consiliare Guastalla 5 Stelle unitamente a tutte le opposizioni, se ne va dalla sala consigliare eludendo la discussione inerente ai soldi pubblici erogati ripetutamente dallamministrazione comunale di Guastalla allAssociazione So.Va. Consiglio Comunale di Mercoled cominciato con i consueti 20 minuti di ritardo. Nonostante il tempo fosse prezioso, dato che cerano 13 punti allordine del giorno. Assenti Masini (PDL), Mossini (LegaNord) e Fiumicino (PD ormai pi assente che presente). Ritardatario Guerreschi arrivato alle 9:20. Approfittiamo per fare per i migliori auguri di guarigione a Mossini, che si rimetta al pi presto. Il sindaco apre la seduta indicando che ha assegnato la delega per le pari opportunit allassessore Rodolfi (qua potete trovare alcune delle opportunit della Rodolfi). Dopo i primi 20 minuti di bagarre per decidere se fosse stato depositato prima il punto 7 o il punto 8, s cominciato davvero. Con linterpellanza presentata dalle opposizioni in merito alle carenti risposte in merito allassociazione So. Va. ormai affidataria di numerosi servizi del settore cultura. Associazione che ha ricevuto in meno di 2 anni, complessivamente oltre 50.000 euro, e che organizza le attivit di qualche decina di ragazzi di Guastalla (equamente?) Peccato che lassessore alla cultura Bartoli ha eluso il dibattito, maggioranza compresa. Difatti, lassessore, dopo aver concluso la risposta alla consigliera Verona (PD) ha infilato la giacca e luscita: senza ascoltare gli altri consiglieri; gli altri interventi sullargomento; le altre considerazioni in merito alla questione cultura a Guastalla.

Lo stato islandese ha deciso di pagare il 13% del PIL nazionale (come se lItalia investisse circa 250 miliardi di Euro) per cancellare i mutui ipotecari di un quarto dei cittadini. LIslanda cancella i mutui ipotecari di un quarto dei suoi cittadini. Lo stato islandese ha deciso di pagare il 13% del PIL nazionale (come se lItalia investisse circa 250 miliardi di Euro) per cancellare i mutui ipotecari del quarto dei cittadini del paese pi in difficolt a pagare. Senza tale decisione migliaia di famiglie islandesi avrebbero perso le loro case. Insomma, quel che fa lIslanda sembra non faccia testo, si ma, in realt ma no che non vero che si ribellano, ma s che il FMI lhanno pagato, in fin dei conti sono quattro gatti,

March 8th, 2012

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Sono molti i punti spinosi in questa vicenda: dalla mancanza dei timbri di protocollo nella consegna dei bilanci, dal fatto che non c modo di conoscere e rendere trasparente come vengono impiegati i soldi pubblici dati allassociazione, del fatto che non si conoscono con quali criteri vengono organizzati e rimborsati (equamente?) i ragazzi. Ma a queste domande lassessore Bartoli non ha risposto. Non cera. In merito il Sindaco Benaglia coadiuvato dal Presidente di Commissione Benatti hanno citato il fatto che una commissione per far luce sulla vicenda era stata indetta, ma poi annullata su richiesta delle opposizioni Certo, ma venne convocata senza fornire i documenti ai consiglieri. Prima si mettono le carte in tavola, e poi si discute. O no? Naturale che tutti i sottoscrittori dellinterpellanza si sono dichiarati insoddisfatti della risposta dellamministrazione. Il consiglio poi proseguito relativamente spedito. Approvata la mozione di Comunale per comunicare al governo che Guastalla contro lacquisto degli F35. stato approvato allunanimit lordine del giorno a sostegno del popolo Sahrawi. I punti (molto simili) 7 e 8 a difesa del Made in Italy sono stati approvati anchessi quasi allunanimit (astenuti Comunale allopposizione e Benatti dalla maggioranza) Maggioranza invece contraria al testo per la cittadinanza ai figli di immigrati nati in Italia (tranne Alfieri). Favorevole lopposizione (tranne Guerreschi astenuto) Approvato allunanimit anche il testo in merito ai lavoratori del trasporto pubblico in sub-affidamento a SOGEA. Curioso qua il sindaco che commentano la malagestione delle municipalizzate dei trasporti a nomine e incarichi affidati su base di affinit politica (meno male che ne parlano). Peccato che loro si sono comportati uguali, quando gli proponemmo di chiedere che il vicepresidente di IREN contemporaneamente capogruppo regionale del PDL scegliesse una sola carica. In questo caso, la parte politica di destra, e il nostro sindaco non s mostrato diverso dal resto della politica che ci circonda. Nulla di nuovo sotto il sole, dunque. Purtroppo. Anche gli ultimi due punti sul sistema bibliotecario provinciale e sul rinnovo della convenzione con la protezione civile, approvati allunanimit.

in una tratta che gi oggi funziona al 25% delle potenzialit E sorprendete che in 20 anni di questo dibattito si continui a parlare per pochi slogan e a ritenere unopera cos faraonica necessaria e sottolineo questa parola, necessaria, indispensabile a fronte per di una sorta di pensiero immaginario. Si racconta una fiaba e sulla base di questa fiaba si cercano di portare con s le persone della maggioranza del Paese che stanno in un altro luogo. La fiaba arriverete a Parigi in 4 ore invece che in 6, il progetto avanza, il lavoro arriver da s appena abbiamo bucato la montagna, ci aspettano secoli di prosperit che grazie a un buco sotto le Alpi improvvisamente scenderanno su di noi come una pioggia dorata. Invece quando si parla di progetti di questo genere bisognerebbe analizzare dei numeri, dei dati tecnici, tutte cose che invece qui in Valle di Susa si fanno da anni con lausilio di professionisti, di esperti di ogni settore. Ci sono tonnellate di elaborazioni tecniche che fanno riflettere prima di tutto sullopportunit di questo progetto basandosi su quanto traffico merci c, quanto costa, quanti sarebbero i benefici ambientali (se ci sono etc.). Allora proviamo a fare unanalisi molto sintetica perch ci sono veramente tanti numeri e forse questo il problema con il quale non si riesce a partire con la comunicazione sulla domanda di base, lascerei perdere tutte le tesi ideologiche, il concetto di progresso, lascerei perdere gli egoismi locali, le paure, lambiente. Lasciamole tutte perdere perch queste sono cose che vengono dopo, una cosa che viene prima : la Tav a cosa serve? E perch dobbiamo farla?La Valle di Susa non un baluardo alpino impenetrabile che procura danni al paese perch invalicabile, questo avveniva nel 1800 tant che Cavour decise di fare il primo tunnel ferroviario che unopera estremamente valida che funziona (a 140 anni di distanza) tuttora, un traforo di circa una dozzina di chilometri gi percorso dal doppio binario nella linea internazionale Torino-Modane. Questa linea funziona perfettamente e porta gi oggi il treno Tgv dalla stazione di Parigi a quella di Milano centrale. E tra laltro possiamo anche gi farci delle risate sullefficienza dei nostri proclami italiani, perch abbiamo gi una linea ad alta velocit Torino Milano che funziona dal 2006, sulla quale il Tgv francese non pu passare, quindi tutte queste fiabe ci dicono che oggi un treno parte a alta velocit da Parigi, arriva fino a Chambery, attraversa le Alpi sulla linea normale, insomma andr un po pi piano invece di fare i 300 allora passandoattraverso le Alpi far i 100 allora non che succede nulla, ci si legge il giornale, tanto pi che poi a Modane ci si ferma a fare il controllo passaporti e si perde spesso mezzora per ragioni burocratiche e poi quando arriva a Torino invece di guadagnare sui 130 chilometri tra Torino e Milano tempo sulla nuova linea a alta velocit italiana costata 7 miliardi di Euro, si instrada sulla linea storica facendo le fermate Novara e Vercelli perch non compatibile. Perch la politica vuole la Tav, indistintamente dal Pd alla Lega? Perch Fassino , sindaco di Torino, vuole la Tav? Io non sono certo un politologo. Per in Val di Susa il pensiero comune che una bella torta di una quindicina di miliardi di Euro fa mangiare nella mangiatoia, nel trogolo dei maiali per una dozzina di anni tutti da una parte e dallaltra e ci sono
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TAV, UNA TORTA DA 15 MILIARDI


By Elisa Pizzi on March 8th, 2012

Lopera non serve e la storia di Milano-Parigi in 4 ore una fiaba, poich gi oggi la tratta MilanoTorino non idonea al Tgv francese. Il finanziamento europeo solo il 5%. Si vuole duplicare il transito

March 8th, 2012

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tanti bei soldi pubblici che vengono per minima parte ottenuti dallUnione Europea perch si continua a dire: perderemo il finanziamento europeo. S ,ma la domanda : ma quanto questo finanziamento? tutto o il 5%, perch se il 5% chi se ne frega di perdere 500 milioni di Euro se poi dobbiamo mettere altri 15 miliardi a babbo morto presi dal debito pubblico italiano, che poi vanno ovviamente in tasca a chi realizza e agli amici di loro Cosa ne pensa del proiettile al deputato Pd Esposito? E delle infiltrazioni delle organizzazioni criminali negli appalti per la Tav? Secondo me questi sono argomenti che vengono dopo. Sono fenomeni spiacevoli che tutti noi ignoriamo se poi addirittura sono pilotati o meno, ritengo che sia molto pi dichiarato e molto pi basato su fatti il malaffare tuttora esistente quando si parla di grandi opere in Italia, che qualche boutade di questo genere. Quindi torno a dire: prima di occuparci di tutto questo, prendiamo i progetti, i numeri, i promotori e li mettiamo davanti ai personaggi che invece hanno fatto i calcoli contrari e vediamo se questi numeri sono veri o no, perch si continua a fare chiacchiere e io voglio sapere: ma vero che la linea attuale porta il 25% di quello che potrebbe portare? Domanda, s o no? Se s, allora perch si deve immaginare un progetto che decuplica il transito merci da qui a 40 anni seguendo un modello economico basato sulla fiaba. Oppure: ma vero che inquina di meno la merce portata sullalta velocit, che poi alta capacit, visto che non possono passare o i passeggeri o le merci? Anche questo un altro equivoco, una linea a alta velocit per passeggeri o a alta capacit per le merci? Se una non laltra e qui si parla ormai di merci, non di passeggeri. Quindi vedete che viene acrollare anche la fiaba del Parigi Milano in 4 ore, se sono veri questi dati Io mi faccio solo portavoce di un cumulo di relazioni tecniche dove tutte queste cose sono scritte ai tecnici di pertinenza, non le dice Mercalli, Mercalli le legge e si fa una domanda, dice: come mai il dibattito non verte su questi numeri e si continua a fare chiacchiere inutili? Se parliamo dei numeri e questi sono sbagliati qualcuno li corregger dir: non sono veri, andiamo avanti, lopera utile. Ma se questi numeri sono veri, allora viene fuori che lopera inutile e che soltanto un sacrificio sia locale per i problemi ambientali e cantieristici e nazionale per le casse dellerario. Dopo gli scontri di ieri, cosa succede adesso in Val di Susa? Questo non lo so, una previsione veramente difficile, ci che io temo che si sta alzando la pressione non tanto su quei fenomeni cos teatrali, proiettili, buste di cui parlava prima, ma invece del concetto di democraziadi decine di migliaia di persone perch qui viene sempre dipinto un popolino di poche centinaia di elementi, invece qui stiamo parlando di 30/40 mila persone, in un territorio che una periferia di Torino, quindi non di vecchi, di montanari retrogradi, ma di persone che sono esponenti della vita quotidiana a alto livello, della cultura, societ, dellinsegnamento, un popolo colto, preparato, variegato che si sente sempre pi frustrato e la frustrazione una brutta cosa in democrazia perch ci si sente al muro, senza la possibilit di aprire il dibattito sul vero tema centrale che : lopera serve o no? Parliamo di questo, allora ovvio che le persone si incazzano, si incazzano ogni giorno di pi e questo genera una serie di problemi, di malcontenti sul

territorio che sono secondo me un grande esperimento sociale che vedremo come andr a finire. LUCA MERCALLI http://www.cadoinpiedi.it

Fermiamo l'abbandono della ferrovia Modena-Sassuolo


By Giovanni Favia on March 8th, 2012

Nel 2010 erano stati previsti 80 milioni di finanziamento per la ferrovia Modena-Sassuolo. Ora siamo nel 2012 e di quei soldi nemmeno l'ombra. La ferrovia abbandonata a se stessa: treni soppressi, biglietterie introvabili, corse in ritardo o addirittura in anticipo (!), treni sostituiti a sorpresa con autobus, cambi di orari casuali e imprevisti, tabelle orarie invisibili. Basta parlare con qualche utente per rendersi conto della situazione. Inoltre da diversi mesi le amministrazioni locali, in particolare quella di Sassuolo e di Formigine, chiedono un tavolo di confronto con FER e Regione, ma non ottengono risposta. Per questo il Movimento 5 stelle Emilia-Romagna ha presentato un'interrogazione alla Giunta, per chiedere che venga attivato questo confronto con gli Enti locali, al fine di individuare le principali criticit e porvi rimedio; inoltre viene chiesto di sistemare la tratta ferroviaria almeno nelle sue essenzialit, cio biglietterie e controlli. Senza fare una spesa eccessiva, ma semplicemente rendendo efficiente la ferrovia Modena-Sassuolo, siamo convinti che si possano ottenere buoni risultati in termini di utenza, che da un paio d'anni ha subito un drastico ridimensionamento, a causa del degrado della tratta stessa. Ci chiediamo se sia effettiva volont della Giunta incentivare i mezzi pubblici, anche per limitare l'incremento di polveri sottili ormai fuori controllo. A noi non pare stanti gli investimenti in asfalto paragonati a quelli sul ferro. Ricordiamo inoltre che a seguito dell'approvazione del nuovo PAL, l'ospedale di Baggiovara sta assumendo un ruolo sempre pi importante nella sanit modenese; ed una delle fermate principali della ferrovia proprio l'ospedale: un controsenso che vengano depotenziati i mezzi pubblici per raggiungerlo. La mancanza di capacit programmatica globale evidente.

March 8th, 2012

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Educazione infantile, altro che esternalizzazioni...


By Giovanni Favia on March 8th, 2012

meno i lavoratori che svolgono la stessa mansione degli insegnanti di ruolo.

Progettare anzich svendere al buio


By Giovanni Favia on March 8th, 2012

Gli insegnanti di ruolo sono insufficienti a garantire l'apertura di tutte le sezioni di scuole dell'infanzia comunali del territorio della Regione per un insieme di ragioni: il Patto di Stabilit, che impone di reintegrare fino ad un massimo del 20% degli insegnanti che vanno in pensione, e il divieto di assunzioni a tempo indeterminato: l'educazione per i nidi non sarebbe garantita. E' in questo contesto che molti comuni si stanno attrezzando cercando la soluzione nelle esternalizzazioni, affidando a privati la gestione del corpo insegnanti - con quel che ne consegue dal punto di vista dei lavoratori: molti insegnanti si ritrovano senza il posto di lavoro, con la conseguente gravissima interruzione della carriera professionale e la perdita del punteggio annuale fondamentale per maturare scatti nelle graduatorie. Ma, mentre il contratto degli educatori assunti dal Comune prevede fino a 200 ore l'anno di rapporto non frontale con i bambini (sono ore di formazione) quello dei lavoratori delle cooperative - che gestirebbero le scuole esternalizzate - ne concede 70, al massimo 90. Inoltre ci sarebbero altri svantaggi dal punto di vista retributivo perch nel privato sociale i lavoratori, pur essendo assunti a tempo indeterminato, vengono pagati solo nei mesi in cui il servizio attivo e con retribuzioni nettamente inferiori a quelle del datore di lavoro pubblico: circa 900 euro mensili. La situazione sta prendendo questa piega anche nel Comune di Modena dopo quello di Ferrara. Strane le pressioni esercitate a mezzo stampa da Legacoop Modena, con frasi del tipo '"... Legacoop Modena sollecita l'Amministrazione a scelte pi coraggiose in materia di esternalizzazioni e di modifica del Patto di Stabilit ... - ... N ella difficile quadratura dei conti con cui il Comune alle prese, attraverso tagli alle spese e aumento delle entrate, siamo quanto mai convinti che esistano strade finora non praticate, o ad oggi solo "accennate", che porterebbero un significativo contributo al bilancio comunale ", "... In proposito, Ancst/Legacoop ripropone di neutralizzare l'Iva in caso di esternalizzazioni di attivit prima gestite direttamente dal soggetto pubblico per evitare un aggravio di costi per il committente che decida di affidarsi all'esterno piuttosto che gestire direttamente ...' Non certo normale . Secondo noi ragionare in maniera prettamente economica sull'educazione dei pi piccoli sbagliato, cos come lo affidare a cooperative esterne l'insegnamento. Nell'interrogazione che abbiamo protocollato chiediamo alla Giunta di farsi garante dei diritti costituzionali all'educazione, e se ritenga legittimo che si utilizzi questo, che pare quasi un sotterfugio, delle esternalizzazioni per pagare

Le parole del dirigente provinciale incaricato delle alienazioni che si dichiara 'fiducioso' per la vendita dell'ex ospedale dei bastardini mi sembrano del tutto fuori luogo: l'operazione di alienazione dei beni pubblici non pu procedere spedita sia che si tratti di ville o casolari di campagna o che si tratti di un'area strategica nel cuore della citt com' quella della exmaternit di via D'Azeglio, a Bologna. L'abbassamento della base d'asta a 12,5 milioni di non la pietra dello scandalo. Anche a 14 o 15 milioni privarsi di una zona nevralgica del centro cittadino solo per fare cassa sarebbe un errore. Dal futuro dell'ospedale dei bastardini pu dipendere che volto avr il centro di Bologna negli anni a venire, non una semplice operazione di compra-vendita. Per questo crediamo che la Provincia dovrebbe interfacciarsi con il Comune, e perch no anche con la Regione, per avviare un vero percorso partecipato con la cittadinanza, e raccogliere possibili progetti di riqualificazione. La struttura, ad esempio, potrebbe essere risistemata da Er.Go, l'Ente regionale per il diritto allo studio, per ottenerne uno studentato. Pare ce ne sia sempre scarsit... Oppure si potrebbe indire un bando per farne un ostello per la giovent, a prezzi calmierati per i pi giovani,... Insomma le istituzioni non possono disinteressarsi di un'area simile nel cuore del capoluogo di regione. La politica ha il compito di guidare certe scelte, e di farlo ascoltando la gente. Giovanni Favia

La barzelletta degli sforamenti


By Giovanni Favia on March 8th, 2012

Non sono passati 60 giorni dall'inizio dell'anno e Bologna, Piacenza, Parma, Reggio Emilia e Modena hanno gi esaurito i 35 giorni di bonus di sforamento dei limiti delle polveri sottili. Ci chiediamo che senso abbia ancora questo conteggio. E' un mero esercizio statistico, purtroppo. Una triste barzelletta, se non fosse potenzialmente drammatico per la nostra salute.
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March 8th, 2012

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Primo: rilevare le PM 10 e un altro paio di parametri una goccia nel mare. E' necessario rilevare anche le nano polveri, come PM 2,5 e PM0,1, enormemente pi nocive. Secondo: nonostante ormai da parecchi anni si rilevino questi dati, nessuna misura organica, strutturale e continua di prevenzione MAI stata presa per contrastare lo smog. Terzo: Le infrazioni alla legge non sono punite con la severit che potrebbe agire da coercitivo. Quarto: Purtroppo anche questo nuovo dato non cambier le cose: la politica anti-inquinamento della Regione completamente allo sbando, senza bussola n direzione, e i comuni di certo non aiutano. Giovanni Favia

Le GALLINE negli allevamenti intensivi


By capoadmin on March 8th, 2012

FABBRICHE DI UOVA Le GALLINE negli allevamenti intensivi Uninvestigazione di essereAnimali Questo filmato ( vedi link di seguito), le fotografie e le informazioni che divulghiamo vogliono mostrare pubblicamente le condizioni in cui vengono allevate le galline cosiddette ovaiole, con lo scopo di documentare cosa quotidianamente questi esseri viventi devono sopportare per soddisfare un consumo di uova che ancora molte persone credono privo di crudelt. Abbiamo realizzato questa investigazione perch vogliamo contribuire ad aiutare questi animali, con la speranza di stimolare un dibattito pi ampio sulla considerazione che abbiamo di loro e sul trattamento che gli riserviamo. Lindustria delle uova solo una piccola parte di un mondo orribile, pieno di violenza e sofferenza, il mondo dello sfruttamento animale. Pregiudizi, disinteresse e ignoranza condannano milioni di individui, capaci come noi di percepire le emozioni e il dolore, ad una vita che non possibile descrivere, per soddisfare gli interessi egoisti di una societ umana che li ha relegati al ruolo di risorsa. Noi invece pensiamo che ogni animale, indipendentemente dalla specie, dovrebbe poter vivere libero. Non ci sono giustificazioni per quello che gli sta accadendo, dobbiamo prendere coscienza della questione e impegnarci per un cambiamento che non promuova la richiesta di una migliore qualit di allevamento ma che metta in discussione lallevamento stesso. Gli sguardi e i comportamenti degli animali ci dimostrano quanto questi luoghi siano crudeli e come il concetto di benessere animale tanto reclamizzato sia solo una astuta mossa per tranquillizzare lopinione pubblica. Ma noi possiamo, se vogliamo, liberarli tutti, scegliendo di diventare vegan e restituendogli cos rispetto e dignit. LINVESTIGAZIONE A partire da fine dicembre 2011 e per i due mesi successivi abbiamo localizzato 27 allevamenti situati nelle province di Bologna, Cesena, Ferrara, Forl, Ravenna e Rimini, con lobiettivo di portare alla luce immagini attuali e provenienti da ogni tipologia di allevamento intensivo praticato in Emilia Romagna. Dopo aver adottato le dovute precauzioni igieniche necessarie (calzari e maschere), siamo entrati allinterno e abbiamo filmato e fotografato le condizioni degli animali, ottenendo pi di 15 ore di registrazioni video e oltre 1000 foto. Se si considera che in Emilia Romagna sono attive circa 200 strutture, possiamo dire di aver visitato pi del 10% dellattivit di questo settore. La ricerca delle strutture avvenuta tramite un elenco, scaricabile da internet, dove dal codice stampato sulle uova possibile risalire alla metodologia di allevamento e allazienda

Tempi biblici per i pagamenti: un circolo vizioso


By Giovanni Favia on March 8th, 2012

Partiamo dai dati che ci hanno presentato in Commissone: l'Assessore Carlo Lusenti ci ha informato che le nostre strutture sanitarie pagano i fornitori di beni a 278 giorni, di media, e quelli di servizi a 254 giorni (erano 250 nel 2010, lieve peggioramento). Sono tempi biblici, del tutto inaccettabili . E la cosa ancor pi grave che dall'assessorato non arrivata alcuna proposta, solo lo snocciolamento di questi preoccupanti numeri. Ma il classico scaricabarile, che vede il Governo di Roma come responsabile di tutto. Non del tutto vero: in commissione abbiamo dimostrato coi numeri che l'incidenza dei ritardi del Governo centrale quantificabile in 4 o 5 mesi. Gli altri 4 o 5 sono imputabili alla Regione . Questi ritardi, oltre a creare enormi problemi ai fornitori, scaricano dei costi aggiuntivi sulla collettivit: pare infatti che i fornitori calcolino una percentuale - gi in fattura - di costo maggiorato per il ritardo con il quale sanno che verranno liquidati. E' un circolo vizioso che crea una criticit in tutto il sistema. Ricordiamo che un anno fa un nostro emendamento alla legge 336 di promozione della legalit chiedeva che i crediti fossero obbligatoriamente certificati . Perch? L'idea era quella che i crediti vantati dalle imprese nei confronti della pubblica amministrazione valessero come garanzia per l'ottenimento di crediti dalle banche, evitando quindi che le imprese si strozzassero con gli usurai o fossero costrette a licenziare personale per i mancati pagamenti della PA. Ovviamente l'emendamento fu bocciato, ma solo qualche settimana fa Dario Di Vico l'ha riproposto in un editoriale sul Corriere della Sera . Speriamo abbia maggior fortuna.

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March 8th, 2012

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titolare dello stesso. I codici li abbiamo trovati osservando semplicemente le uova vendute nei supermercati. In Emilia Romagna vengono allevate 8 milioni di galline, suddivise in: 99 allevamenti dove gli animali sono tenuti in Gabbia |3|, 90 allevamenti a Terra |2|, 5 allAperto |1| 19 Biologici |0| per un totale di 213 allevamenti. La capienza pu variare da un minimo di 1000 animali detenuti ad un massimo di 400.000 individui. Cifre spropositate che elevano la nostra regione al secondo posto per numero di galline rinchiuse, dietro solo alla Lombardia. In Italia la situazione spaventosa, fra i 40 e i 50 milioni di galline soffrono imprigionate in 38.000 aziende, il 94% relegata in soli 240 allevamenti. Cifre che sanciscono il triste primato di secondo massimo produttore di uova in Europa, con 12 miliardi di unit, coprendo l11% della produzione totale. GLI ANIMALI Non abbiamo tentato di filmare casi particolarmente drammatici, o ricercato condizioni limite o palesemente fuori norma. Queste non sono le crudeli conseguenze di un allevatore irresponsabile ma la normalit terrificante sfruttamento animale. Riteniamo che le immagini della quotidiana sofferenza di questi individui siano di per s gi sufficienti per emanciparsi dal consumo di uova. Carenze fisiche (creste abbassate e zampe bianche) La totale mancanza di luce solare, unita ad una dieta completamente inadatta induce in questi animali numerose carenze dal punto di vista biologico. I segni pi visibili sono i colori smorti delle creste e dei bargigli, la loro scarsa consistenza e il pallore delle zampe. Malformazioni del becco Lamputazione del becco modifica la capacit di beccare delle galline e causa linsorgere di malformazioni. Oltre al trauma della mutilazione gli animali devono convivere con problemi e dolori costanti dovuti allesposizione dei centri nervosi. Infezioni e malformazioni alle zampe La crescita incontrollata delle unghie porta spesso gli animali ad impigliarsi nelle maglie della rete. Questo degenera a volte in fratture e lussazioni e comporta sempre dolore e disagio costanti. Il contatto continuo con gli escrementi (soprattutto negli allevamenti a terra) induce infezioni agli arti inferiori. Nessuna di queste problematiche viene curata o minimamente presa in considerazione. La morte di alcuni individui un fattore che poco incide sui grossi numeri della produzione e per questo tollerato dallallevatore, che non prende in minima considerazione la loro sofferenza. Morti e feriti gravi La presenza di cadaveri stata costante in ogni tipo di allevamento visitato. In alcuni casi abbiamo trovato carcasse

in evidente e avanzato stato di decomposizione, beccate e calpestate dagli altri animali, utilizzate come punto per depositare le uova o come superficie pi comoda della grata metallica dove posarsi. Ci siamo imbattuti spesso in animali agonizzanti, scossi da spasmi o incapaci di muoversi o di reggersi sulle zampe. E frequente trovare nei capannoni delle tabelle nelle quali sono conteggiati i morti giornalieri a dimostrazione di quanto questa eventualit non sia solo accettata ma prevista e monitorata per valutare fino a che punto incide sul profitto generato. Celle frigorifere piene di cadaveri Lentit della mortalit allinterno degli allevamenti non percepibile fino a quando non ce la si trova dinanzi. E sempre presente nei pressi dellallevamento una cella freezer in cui vengono ammassati i cadaveri di tutti gli individui che non sopravvivono a queste torture quotidiane. Vere e proprie montagne di corpi che emergono dal vapore della condensa e colpiscono con la forza di un treno in corsa. Plumofagia e problemi al piumaggio Laggressivit dovuta alle terribili condizioni di vita si traduce spesso per le galline nel beccare le piume dei propri simili. La mutilazione del becco limita in parte le ferite che gli animali si provocano ma non impedisce loro di strapparsi le penne e le piume, in alcuni casi, fino a spennarsi completamente. In altri casi lo sfregamento con la gabbia a rovinare le penne delle ali o a consumare completamente le piume delladdome. Alimentazione indotta E capitato di trovare capannoni con luce accesa a qualunque ora del giorno e della notte. Nei casi in cui abbiamo trovato animali al buio abbiamo notato un fenomeno molto esplicativo. Ogni qualvolta li abbiamo illuminati per le riprese video o le fotografie abbiamo assistito ad una vera e propria corsa al cibo. Questo fenomeno viene assecondato e incentivato nei momenti in cui necessario sviluppare la crescita degli animali in breve tempo. Sovraffollamento Il sovraffollamento lessenza stessa dellallevamento. Allevare esattamente questo: creare delle situazioni di estrema concentrazione di specie animali per trarne profitto. Non esiste un limite tollerabile di affollamento. E i numerosissimi problemi che abbiamo testimoniato lo dimostrano. Essere costretti a calpestare i propri simili per dormire, per raggiungere il cibo o semplicemente per spostarsi di pochi centimetri; passare mesi e mesi senza mai poter aprire le ali o senza mai perdere il contatto con altri individui, essere costretti ad una vita di interminabile disagio e sofferenza non sono situazioni che siamo in grado di comprendere a fondo. Possiamo tentare di immedesimarci in questi animali ma vivere quelle condizioni sulla propria pelle una sensazione infinitamente pi tragica di come riusciamo ad immaginarla. COSA PUOI FARE Diventa Vegan Scegliere uno stile di vita vegan significa rispettare veramente tutti gli animali, non ucciderli e di conseguenza non volerli mangiare.

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March 8th, 2012

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Alimentandosi con ingredienti di sola origine vegetale, escludendo quindi carne, pesce ma anche i derivati come latte, uova e miele, si restituisce agli animali quella libert di cui hanno tutto il diritto e che quotidianamente gli viene sottratta. Diffondi linvestigazione Aiutaci a divulgare linvestigazione, pubblicala sul tuo blog/ sito, diffondila su riviste, giornali e quotidiani locali e condividila sui social network. LINK: http://www.essereanimali.org/fabbriche-di-uova/ video http://vimeo.com/37624687 foto http://bit.ly/AzWZGL

deliberatamente di sganciarsi da essa per cercare di realizzare autonome politiche economiche di difesa dei mercati interni, dei redditi e delloccupazione. Se cos davvero andasse, bene chiarire che non necessariamente su di essi ricadrebbero le colpe principali del tracollo della unit europea. Ma, scusate, gentili colleghi e maestri... perch mai rimediare a quello che sui nostri, sui vostri libri chiaramente individuabile come un errore, cio il costituire una unione monetaria fra paesi che non rispettano i requisiti minimi necessari, sarebbe una colpa? Non potremmo, almeno noi, che siamo uomini di mondo, rinunciare per un momento ad usare categorie moralistiche, e soprattutto ad usarle a vanvera? Lo so che gli altri lo fanno, ma lasciamolo fare agli altri. E perch liberarsi dal fardello della moneta unica, adottato per motivi che voi conoscete meglio di me, e che io mi sono permesso di riassumere in questo lavoro, minerebbe lunit europea? A cosa vi riferite esattamente? Mi state forse dicendo che se, poniamo, la Spagna uscisse dalleuro la cerniera dei Pirenei si scollerebbe, e la povera Spagna, novella Atlantide, fluttuerebbe in mezzo allAtlantico? Ah, voi la vedete cos... Certo, tout se tient, ma questo legame fra la teoria delle Aree Valutarie Ottimali e quella della tettonica a zolle non sarebbe venuto in mente nemmeno a me, che gi sono pindarico di mio, e da qualche anno insegno a viale Pindaro (e a due passi dalla pineta dannunziana... sar per quello i piddini mi trovano fascista...). Bene, intanto vi rassicuro su un punto: sapete, i Pirenei e le Alpi esistono proprio perch la Spagna e lItalia, poverine, stanno spingendo per entrare in Europa. Voi pensavate che fosse una storia recente!? No, no, va avanti da milioni di anni. Difficile che ci ripensino proprio adesso, e solo perch c stata una lieve, spiacevole increspatura nel mare della Storia. Leuro pur sempre una costruzione umana, direi non particolarmente assistita dalla grazia divina: nisi Dominus custodiverit... E quando luomo, anzi, la donna, si alzata in piedi (cosa che, non dimentichiamolo, pare non sia accaduta a Bruxelles) lEuropa era gi l (e anche le Alpi, e anche i Pirenei, e se proprio vi volete allargare, anche i Carpazi), ed era gi una zona economicamente depressa. Poi, consentitemi, io ho il pallino del correttore di bozze... a me sembra ci sia un errore nellintestazione. Leggiamola insieme: Ai membri del Governo e del Parlamento Ai rappresentanti italiani presso le Istituzioni dellUnione europea Ai rappresentanti delle forze politiche e delle parti sociali Ai rappresentanti italiani presso le Istituzioni dellUnione europea e del SEBC E per opportuna conoscenza al Presidente della Repubblica Ma... scusate, fatto salvo il rispetto che da servitore (non servo) dello Stato devo ad alcune di queste figure istituzionali (non a tutte), e anche astraendo dal fatto che molte di esse hanno dato prova provata di non capire quello che sta succedendo (o di capirlo ed esserne complici, fate voi...), il problema che lappello evidentemente non rivolto a loro! Lappello, per avere un senso, deve chiaramente rivolgersi a chi lo squilibrio lo ha causato, secondo la vostra lucida diagnosi che condivido, ovvero a quelli che voi definite i Paesi in avanzo commerciale, in particolare la Germania.
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Economia: Accorati appelli e tecnologia tedesca Goofynomics


By Alberto Bagnai on March 8th, 2012

Oggi vi parler di letteratura francese e di tecnologia tedesca. Lo spunto mi viene offerto, dopo una notte passata a contemplare le miserie umane nel pronto soccorso di un ospedale romano (niente di grave), dallultimo commento di una nuova e spero fedele adepta: Buonasera, ho scoperto per caso il suo blog proprio ora. Mi sembra interessante, ma vista l'ora, legger con calma nei prossimi giorni. Non ci capisco niente di economia, per sono molto preoccupata per una finanza che mi pare stia diventando sempre pi disumana. Scusi se non in tema con il suo post, ma posso chiederle se conosce la "Lettera degli Economisti" e se ne condivide i contenuti? http:// www.letteradeglieconomisti.it/ grazie, le prometto che i prossimi interventi saranno inerenti silvia Che bel nome... Ed proprio in tema: che speranze, che cori o Silvia mia!. Qual pi degna chiosa di questo endecasillabo ai tanti accorati appelli? Gli accorati appelli! Credo di averne firmati un paio anchio, per solidariet con Sergio Cesaratto, che di solito me li propone con il suo garbo britannico, al quale non so resistere, partendo dal presupposto che ovviamente non si pu mai essere daccordo completamente con una proposta (io non lo sono nemmeno con le mie, figuratevi un po con quelle degli altri... ma chi vve conosce?), per utile dimostrare solidariet, compattezza, proposta... Sar... Intanto, nel caso specifico, la diagnosi mi sembra corretta (mi viene da credere grazie alla presenza di Brancaccio fra gli estensori), ma quello che non mi piace la terapia, viziata dallidentificazione di Europa ed euro. Questa identificazione, implicita ma non tanto, ritengo sia un falso storico, una mistificazione politica, e un errore economico. Leggete la vibrante conclusione. Gli autori argomentano che se non si riequilibrano le politiche di crescita delle economie del nucleo, tutte sbilanciate sulle esportazioni, cio se i paesi in avanzo non aiuteranno la crescita europea stimolando la propria domanda interna (consumi e investimenti), i paesi periferici: potrebbero esser forzatamente sospinti al di fuori della Unione monetaria o potrebbero scegliere

March 8th, 2012

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E qui subentra la letteratura francese. Perch vedete, chiaro a voi come a tutti che la situazione intricata, e che per venirne fuori c bisogno di intelligenza. Ma come si riconosce lintelligenza? Qui tutti parlano, mi dice un altro lettore, sentiamo dire tutto e il suo diretto ed immediato contrario, di chi ci possiamo fidare? Nel difficile compito di riconoscere lintelligenza ci assiste Rabelais. Ricorderete tutti in che modo Grandgousier riconobbe lintelligenza sopraffina di Gargantua, vero? Caso mai laveste dimenticato, scritto nel capitolo XIII del primo libro de La vie threshorrifique du grand Gargantua, pre de Pantagruel. Dove si racconta come Grandgousier, ritornando a casa dopo unassenza di cinque anni, and a trovare suo figlio, e fut resjouy comme un tel pere povoit estre voyant un sien tel enfant. Forse a titolo di precauzione, Grandgousier si rivolse alle gouvernantes chiedendo loro se avessero tenuto suo figlio blanc et nect. E Gargantua rispose che ci aveva pensato da s, avendo, par longue et curieuse experience invent un moyen de me torcher le cul, le plus seigneurial, le plus excellent, le plus expedient que jamais fut veu (torcher significa pulirsi, e le altre parole credo si traducano facilmente, soprattutto cul). E dalla lunga e circostanziata spiegazione che Gargantua fornisce delle sue esperienze, Rabelais ci dice (ma siamo gi nel capitolo XIV, perch la descrizione lunga) che Grandgousier ravy en admiration... congneut lesperit merveilleux, cio riconobbe la meravigliosa intelligenza, del proprio rampollo. Perch in effetti, diciamocelo, forse il fatto di vivere in una societ che crea bisogni inutili per soddisfarli (o meglio ancora per frustrarli) ci ha fatto perdere di vista il fatto che l'intelligenza, in fondo, si manifesta anche nella capacit di soddisfare nel modo migliore i nostri bisogni pi essenziali. Almeno, gli umanisti pare la pensassero cos. Che poi nel nostro caso vorrebbe dire che l'intelligenza si dovrebbe manifestare nel proporre soluzioni che non comprimano i diritti, che non causino disoccupazione, ma con questo non vi dico nulla di nuovo. Invece, forse ignorate che i risultati conseguiti dalla tecnologia francese nell'arte di "se torcher le cul", dettagliatamente descritti da Rabelais, non hanno mancato di suscitare per secoli l'invidia dei vicini di casa. Fino a quando la gigantessa della politica europea, Angela Merkel, ha riunito i suoi migliori scienziati assegnando loro un difficile compito: quello di portare la tecnologia tedesca oltre la frontiera stabilita da Rabelais nel XVI secolo. Ed essi lo hanno rapidamente assolto, con fedelt ed efficienza alemanna, progettando una stampante laser alimentata a rotoloni Regina. S, proprio quelli che non finiscono mai (come gli appelli). In attesa del brevetto (patent pending) il prototipo gi pronto e funziona a pieno regime lass, a Berlino. Ogni mattina, dopo la colazione, e prima di unoperazione tanto necessaria quanto inelegante (o almeno ritenuta tale dalle persone incapaci di comprendere, come diceva Robert Musil, che la bocca e quellaltra cosa in fondo sono le due estremit di uno stesso tubo), ogni mattina, disais-je, un appello fresco di giornata viene stampato caldo caldo. A quale scopo lo avrete capito, non fatemelo dire in italiano, altrimenti rockapasso mi sgrida. Mi dice: sei triviale, se continui cos non ti chiameranno mai in televisione, il nostro vicino di casa

c andato.... Sapete, le donne... Povera rockapasso, quanti dispiaceri le do. Del resto, anche normale che lei da laureata in lettere non abbia mai letto le Satire di Ariosto. Sai, questo blog un po casa mia. Certo, la televisione, la visibilit... Ma sai qual il problema? Che a me di andare a fare la bella statuina che ripete pi Europa, pi Europa a un eletto parterre che lEuropa non sa cosa sia, me ne importa anche poco. Senti che bella l'Europa, senti che ti dice: Mal pu durar il rosignuolo in gabbia, pi vi sta il gardelino, e pi il fanello; la rondine in un d vi mor di rabbia. Chi brama onor di sprone o di cappello, serva re, duca, cardinale o papa; io no, che poco curo questo e quello. In casa mia mi sa meglio una rapa chio cuoca, e cotta sun stecco me inforco, e mondo, e spargo poi di acetto e sapa, che allaltrui mensa tordo, starna o porco... Vedi: dice gardelino, come la mi nonna. Ecco, io sono rondine (o chiurlo: ma insomma, in gabbia ci sto male). Gli appelli falli scrivere ai fanelli (fa anche rima) che l stare a Ballar stiman grandezza. Tanto poi, per tornare al nostro tema, ogni mattina la segretaria li stampa, e Angela si apparta. E credo che nulla superi il suo piacere nel compiere una certa operazione su una soffice carta a triplo velo intiepidita dal passaggio attraverso il fusore della geniale stampante laser, che trasmette au trou du cul une volupt mirificque, tant par la doulceur dicelluy que par la chaleur tempere..., laquelle facilement est communicque au boyau culier et aultres intestines, jusques venir la region du cueur et du cerveau. La cosa pi difficile stata trovare un toner anallergico. Ma il Sud dellEuropa ha fornito le cavie. Allietata da questa volupt mirificque, la gigantessa si appresta a sbrigare le faccende quotidiane: che governo metto in Grecia? Che governo metto in Portogallo? Mario, mi alzi un po lo spread? Mario, mi abbassi un po i diritti? No, tu lo spread e tu i diritti, non vi confondete: mica mi stai abbassando lo spread? Poi quello mi deve alzare i diritti! Ma insomma, devo pensare a tutto io! E voi dite che: leuropeismo per sopravvivere e rilanciarsi dovrebbe caricarsi di senso? Mi verrebbe da rispondere come Odette: Cest vrai? Non ci siamo, carissimi. Leuropeismo, per sopravvivere, deve scaricare il nonsenso delleuro. E voi lo sapete meglio di me. Me lo avete insegnato voi! Mais o sont les neiges d'antan? Ah, volete sapere qual era il metodo preferito da Gargantua? E leggetevi Rabelais: quella lEuropa, non questa moneta unica di merda (appunto). E io dovero rimasto? Ah s, al deflatore delle esportazioni della Malesia... che palle! Caro mi costa questo momento di innocente causerie in compagnia di pochi amici (molto onore)... http://goofynomics.blogspot.com/

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March 8th, 2012

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Economia: MMT? No grazie (per ora).- Goofynomics


By Alberto Bagnai on March 8th, 2012

quella che nella prima riga riporta l'E=mc2 della Kelton: I SP + F + CA = 0. I concessionari di macchine del tempo avevano il loro bel da fare, nell'Italia degli anni '80, quando l'universit ancora esisteva... Sentite, io non so come dirvelo, vi voglio molto bene, in questo momento qualsiasi contributo alla comprensione va accolto con rispetto e se possibile assimilato, per qui c chiaramente un problema. Cerco di spiegarvelo. Supponiamo che uno vi si avvicini e vi dica: "ho inventato una cosa rivoluzionaria, ha un potenziale economico enorme, la tecnologia dei trasporti non sar pi quella di prima, e lho inventata io, nel Dipartimento di ingegneria quantistica del Sarchiapone College di Paperopoli, tutto pubblicato sui ciclostilati del dipartimento, ci ho fatto 67 working papers in 67 giorni". E certo, se non siete laureati in ingegneria, se non siete del mestiere, magari vi farete condurre nel retrobottega del Sarchiapone College, dove il brillante scienziato vi mostrer... una ruota di legno! Una chiamata al 118 sarebbe la reazione giusta, credo. Capiamoci: io non so se la pretesa di essere rivoluzionari la nutrano i miei colleghi americani, o se sia invece una distorsione dovuta a un certo tipo di marketing. Ma una pretesa, almeno in questo caso, palesemente infondata, e quindi molto controproducente. Attenzione: non sto criticando la teoria (in particolare, luso di saldi contabili per lanalisi delle dinamiche finanziarie di un paese): tuttaltro! Uso questo approccio praticamente da sempre, perch chiunque costruisca modelli, ovviamente, parte dallanalisi dei saldi contabili. Sto solo dicendo che se uno mi dice che ha inventato la ruota (i saldi contabili), quando poi mi dice che ha anche rivoluzionato la teoria monetaria io guardo la mia agenda di ricerca, e cortesemente rispondo: le faremo sapere, chiamiamo noi. No, no, non telefoni, e soprattutto non mi intasi di email, la chiamiamo noi. Come ci si sente dire quando unaudizione non va esattamente bene. Temo in effetti che il problema sia creato da un certo tipo di marketing, cio dalla persona che, per la sua abitudine di starnazzare scompostamente, su questo blog viene definita Donald (Duck). Mi rendo conto che tocco un mostro sacro. Valgono le solite considerazioni. Sar anche in buona fede, non ne voglio parlare, non mi interessa. Si accompagnato a persone della cui buona fede lecito dubitare. E soprattutto, ho gi messo in evidenza che se volessi distruggere la credibilit di una qualsiasi teoria, per prima cosa ci infiltrerei un profeta di quel calibro. Ma questa una mia opinione, che per una volta, oltre che a me, non interessa nemmeno a voi. Uno dei tanti risultati controproducenti del suo modo di fare che io non ho alcuna voglia di approfondire largomento. Anche perch, se tanto mi d tanto, credo che come nella rivoluzionaria teoria dei saldi ho trovato le lezioni di Gandolfo, nella rivoluzionaria MMT troverei quelle di Arcelli. Ragazzi: per chi come voi digiuno e ha tanta fame e sete di giustizia, anche una minestra riscaldata pu andare bene, e io non vi critico minimamente, anzi, vi esorto a studiare, sono certo che vi sar utile. Almeno met delle cose che dicono loro sono cose che dico non io, ma, direi, tutti quelli che si sono occupati di international finance e di macroeconomia
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Cerchiamo di capirci una volta per tutte, cos evitiamo equivoci, delusioni, e perdite di tempo. Continuo a ricevere inviti a esprimermi sulla MMT, sollecitazioni ad ascoltare questo o quello, a guardare questa o quella slide, ecc. Tutto bene, se avr tempo guarder, mi lusinga il fatto che la mia opinione vi interessi tanto, Allora: intanto guardate voi questo. Cos? Sono le slides del mio corso di Macroeconomia per gli studenti del triennio in Economia Ambientale presso la facolt di Economia dellUniversit G. dAnnunzio (dove G. sta, come sapete, per Giuseppe), anno accademico 2006-2007. Del resto, materiale che riprende lapproccio analitico del mio libro per gli studenti del triennio di Economia della cooperazione internazionale e dello sviluppo, anno accademico 2004-2005, all'Universit di Roma "La Sapienza" (daje a ride). Date unocchiata, per favore... Ma... incredibile visu ! Queste slides... Questo libro... Ma... Nooooooooo.... Non ci posso credere! Ma dai? Incredibile! Ma come ha fatto!? C tutta la rivoluzionaria analisi stock/flusso post-keynesiana, quella che la Kelton ha portato a Riccione (o Rimini?). E c anche di pi! Bagnai va anche a vedere se il deficit privato dipende dai consumi o dagli investimenti... Minchia per, Bagnai ha la macchina del tempo. Pensa un po: nel 2005, prima di scrivere il libro, si fatto un viaggetto a Rimini 2012 (in incognito), ha copiato le slides della Kelton, e poi, violando tra laltro il diritto dautore, le ha rifilate ai suoi studenti... Per, almeno, sappiamo che uno dei nostri! (s, uno mi ha scritto proprio cos: sei uno dei nostri! Troppo onore). Anche lui usa (senza ammetterlo) questi strumenti analitici rivoluzionari, questo potente strumento che avete in mano, come dice Donald nella sua prolusione (rinviandomi ad altri tempi, quando nei bagni della Sapienza leggevo la classica frase: ragazzo: hai in mano il tuo futuro!). O no? No, ovviamente. La realt un po diversa. Quello che viene strombazzato come un rivoluzionario strumento di analisi post-keynesiana una cosa talmente standard che io la insegno perfino a studenti che NON dovranno fare da grandi gli economisti. E del resto, non so se ve ne siete accorti (mi sembra di no), ma questi strumenti assolutamente standard di analisi sono esattamente quelli che applico di continuo, ad esempio in questo post (vedete, e, se potete, capite la Fig. 1). Li applico perch sono gli strumenti giusti da applicare, e lo faccio senza tanta prosopopea, senza pretendere di aver rivoluzionato la teoria economica. Lo faccio perch la matrice dei flussi di fondi lho studiata in classe di Giancarlo Gandolfo molti anni fa, e perch lui mi ha spiegato che era uno strumento imprescindibile per comprendere le relazioni finanziarie internazionali. E la spiegava cos bene, che, pensate un po, nel corso successivo al mio gli studenti allultima lezione (maggio) si presentarono tutti con una maglietta sulla quale era stampata la matrice dei flussi di fondi,

March 8th, 2012

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applicata. Male non vi faranno di sicuro. Ripeto: qualsiasi avanzamento della conoscenza utile in questo momento. Ma io ho altre ricerche da fare e da condividere con voi in questo momento. E soprattutto credere che i problemi si risolvano con teorie o uomini della provvidenza un errore, e lo sotto due profili: sotto quello scientifico, e sotto quello politico. Parliamo un po di questultimo punto. Mettetevi nei miei panni. Io sto cercando di fare opera di verit tecnica. Mi trovo ancora di fronte persone che non sanno cos un avanzo primario, che sostengono che svalutare "immorale" (ma se rivalutare morale, perch chi in surplus non rivaluta?) e risparmiare "morale" (ma chi risparmia crea un surplus, quindi crea un deficit altrove, e allora qual il senso di questa moralit che sta scardinando il nostro continente?), che usano categorie pre-economiche di stampo ottocentesco, che non sanno leggere la bilancia dei pagamenti, che confondono deficit estero e deficit pubblici, che non hanno la bench minima idea di quali siano gli ordini di grandezza delle variabili in gioco, n la loro scansione temporale. E non perch siano stupide, tuttaltro: perch da tre decenni vengono sistematicamente disinformate. A queste persone, con pazienza, guidandole per mano, mostrando i dati, ripetendo mille e una volta le stesse cose, come ho imparato dai miei maestri, cerco di indicare una strada, con umilt, non sempre con calma, seguendo un percorso. Qualcuno capisce, qualcuno no, va bene cos. Ma voi pensate che veramente sia pi efficace, come metodo, andare dal piddino di turno, intriso di luoghi comuni, e sbattergli in faccia che vittima di un complotto ordito da tre persone, e che per altre tre persone sono venute, come i re magi, portando dall'Ovest anzich dall'Est la formula magica che ci pu salvare tutti dalla catastrofe? Cio: a voi questo sembra veramente un buon esercizio di comunicazione? Forse perch con voi ha funzionato? Allora si vede che sto scrivendo per le persone sbagliate. Con i tre che resteranno proseguir il mio cammino. E il punto politico ha un altro risvolto. Fermo restando che NON credo alla fine della storia, e che tanti cambiamenti di paradigma sono necessari, e avverranno se potranno avvenire, qui abbiamo un problema urgente, di breve periodo, che pu essere gestito e risolto con gli strumenti dei quali disponiamo. Il giorno dopo luscita dalleuro mi studio la MMT. istwine mi ha gi mandato lopportuna bibliografia. Ma il giorno dopo. Perch prima c altro da fare. E perch le resistenze di certi ambienti non possono che aumentare, direi comprensibilmente, se allagenda di quello che c da fare si aggiunge il polverone di un cambiamento di prospettive che forse non nemmeno tale. Quindi, scusatemi, sappiate che per ora questa una zona dedonaldizzata. Non voglio e non posso correre il rischio di perdere credibilit associandomi a unoperazione di marketing di quel tipo, gestita da uno che non si chi sia, che un giorno dice che dobbiamo fare la fine che meritiamo, il giorno dopo dice che ci vuole salvare dal nostro destino, che va in televisione a dire che Godley ha criticato leuro, facendosi giustamente ridere dietro, forse perch non sa che ben altri economisti lo hanno fatto, come voi sapete credo anche grazie a me, ecc. ecc.

Un errore (casuale, involontario, per carit) di marketing dietro laltro. A me questo non interessa. Per favore, non parlatemene. Qui si continuer a fare umile opera di divulgazione di principi economici assolutamente standard, quei principi che, per il fatto di essere condivisibili e condivisi, sono anche i soli in grado di determinare un cambiamento rivoluzionario della situazione. Cambiamento che, come ho pi volte detto, potr realizzarsi solo se, utilizzando categorie standard, condivise e condivisibili, riusciremo a far capire agli amici piddini quali sono le cause degli squilibri, e a convincerli a votare per un cambiamento. Preciso nuovamente che per me il piddino non un PDno. Pu anche votare Forza Nuova. Piddino uno che fino ad oggi ha rinunciato a pensare con la propria testa, non perch non ce lavesse, ma per economia di pensiero, e per fiducia nei suoi leader. Penso che in molti questa fiducia sia stata scossa dagli eventi, e quindi che sia necessario stabilire un dialogo. Credo che, data lurgenza del momento, il dialogo sar pi semplice e proficuo se usiamo la lingua che conosciamo, anzich una lingua nuova, che tutti dobbiamo imparare andando ad audiendum verbum da quattro americani. Non so se chiaro. Si tratta di un problema di priorit e di opportunit. Torno sul punto scientifico. Non so se la MMT sia nuova o vecchia, giusta o sbagliata. Non sto formulando giudizi. So che certamente non indispensabile, perch fra il Nixon shock e il divorzio fra Tesoro e Banca dItalia ci sono stati 10 anni nei quali di MMT non si parlato, e non stavamo tanto peggio di oggi. Dire che la MMT non mi interessa non significa dire che non deve interessare a voi, non significa dire che sbagliata, non significa dire che il sacro dogma dellindipendenza della banca centrale intangibile, non significa dire che lo stato non debba fare politica monetaria, ecc. Significa dire che non mi interessa per ora, perch le mie priorit sono altre. Mi interesserebbe di pi se fosse stata presentata in modo meno sospetto (per me) e controproducente, ma le mie priorit sarebbero comunque altre. E siccome io non voglio imporvi le mie priorit, vi dico subito che ritengo una discussione sulle mie priorit assolutamente fuori luogo (e quindi non ci sar), e che, naturalmente, se ritenete che questa mia posizione sia sbagliata, potete votare con i mouse, andando a tifare MMT da unaltra parte. Lo prender come indicazione del fatto che da questo blog non avete tratto informazioni utili, o forse come indicazione del fatto che inutile dare informazioni utili. Un popolo che si accontentato per 20 anni degli slogan di Prodi, pu benissimo cambiare slogan. Penso che qualsiasi slogan sia migliore di quelli di Prodi, e quindi vedo un progresso comunque. Ma io qui sto lavorando per chi non si accontenta degli slogan. Capitemi, scusatemi, compatitemi, detestatemi, fate come vi pare, ma questa e rimane una zona dedonaldizzata. Punto. Vi far sapere, chiamo io... http://goofynomics.blogspot.com/

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March 8th, 2012

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Economia: Il fisico e lingegnere - Goofynomics


By Alberto Bagnai on March 8th, 2012

com andata a finire: il ponte crollato, i pi fortunati sono rimasti ognuno dalla parte sua, qualcuno anche caduto nel fiume, e la corrente se lo portato rapidamente via. Il rombo della corrente ha coperto le urla. Non vi piace la metafora? Non ho molto tempo per trovarne di pi divertenti, stasera. Il povero Mattia non lo sa, ma sto lavorando su due articoli miei, devo scrivere un editoriale per un numero speciale di una rivista che ho curato, devo occuparmi del PRIN (tempo perso), ecc. La sua domanda non andata perduta. Solo che, essendo molto interessante, necessitava di un minimo di tempo. Usciamo dalla metafora. Gli economisti quello che cera da fare lo hanno detto prima, in modo molto autorevole e circostanziato. I politici, questi ingegneri visionari, hanno fatto il guaio, e ora seguono due strategie: la prima, pi diffusa, quella di tentare di occultarlo o di adottare cure palliative. Non funzioner. La seconda, meno diffusa, quella di venire a piangere dalla mamma! E cos adesso, per alcuni politici, e soprattutto per molti elettori, sono gli economisti che devono dire cosa fare, quando farlo, come farlo, come trovare gli spazi politici, quali norme legislative utilizzare... Insomma: ora gli economisti devono essere politici, diplomatici, giuristi, guardie doganali, agenti di pubblica sicurezza... cio fare il lavoro di tutti, solo perch qualcuno ha voluto (senza esserne in grado) fare il lavoro loro! Attenzione: non voglio sottrarmi alle domande di Mattia e non gli sto rivolgendo alcun rimprovero. Capisco bene che adesso latteggiamento delleconomista che dice al politico fai cos potrebbe essere liquidato con il noto detto col culo degli altri.... Il problema che la prima volta, quando siamo entrati, quella parte tanto preziosa e tanto denigrata del corpo umano ce labbiamo dovuta mettere noi, non i politici. Quindi, fermo restando che a certe domande non voglio sottrarmi, voglio per fare una riflessione con voi: a cosa servono i politici? Qual la loro competenza specifica? Io sono economista: mi dicono: si pu fare la moneta unica? Dico: no, o comunque i vantaggi che offre mi sembrano trascurabili. Poi la fanno, e va bene cos. Chiedo: ma perch? La risposta abbiamo una visione, un progetto. E per tutti questi mesi, ogni volta che parlavo con colleghi, tutti rigorosamente fili, alla fine cosa mi sentivo dire: ma tu hai una visione troppo tecnicistica, proprio tu che sei un uomo di cultura ti arrocchi nel tuo sapere economico, ma qui ci vogliono vedute ampie, ma i politici hanno una visione pi ampia del progetto europeo, una visione che tu non puoi avere. Bene: ora tocca a loro. Cari politici, cosa sapete fare? Tiratelo fuori, il vostro progetto! Trovateli voi gli spazi politici! Costruitele voi le alleanze interne e internazionali! Definitele voi le strategie! Delineateli voi gli scenari! Attribuiteli voi i costi e i benefici! Non lo avete gi fatto la prima volta? Fatelo di nuovo, magari in modo un po pi democratico. Ma fatelo voi, perch il vostro lavoro. Troppo facile ignorare le leggi della fisica (pardon, delleconomia) pensando che quando il ponte cadr non si

Alle 9:01 Prof. Bagnai, nel MoV sto martellando deciso sulla questione exit strategy dall'euro, e l'articolo che lei spesso cita sulla relazione dei 12 economisti tra le mie fonti preferite. Ma l'obiezione che spesso (e giustamente) mi viene mossa che quella una strategia concordata fra stati che prevede di aver a che fare con persone/interlocutori ragionevoli che vogliano il bene comune, non si applica "tanto bene" a una situazione in cui tutti i governi fino a 0.5 microsecondi fa sostenevano l'inevitabilit dell'euro e il diluvio dopo la supermoneta che unisca paperopoli, bananopoli, topolinia e gotham city, nella spiacevole ipotesi che bananopoli si levi prima del tempo. Molto pi verosimilmente l'uscita non sar concordata, ma anzi dovremo aver a che fare con misure protezionistiche e sanzioni a base di attacchi alla kryptonite sulla nostra nuova divisa e alle nostre aziende, senza parlare dell'ostracismo usa etc. Lei che ne dice? Perch la cosa sia proponibile a 360 gradi, io ritengo si debba mettere a punto una strategia pi difensiva che dia per scontato di avere l'ostilit di tutta europa (tranne forse dei piigs che prenderebbero appunti). In questo contesto quali variazioni irrinunciabili apporterebbe alla procedure dettagliata dai 12 economisti? Mattia Corsini Alle 17:13 Peccato, il mio post di stamane andato perso :( Prof. Bagnai, una domanda: lei linka spesso l'interessante articolo sulla exit strategy dall'euro scritto dai 12 economisti... Bene, quell'articolo prsuppone di avere unione di intenti con una serie di stati che vogliono uscire, o addirittura che si voglia uscire tutti insieme. E' assai pi probabile che ci vediamo costretti ad uscire da soli invece, o peggio...che saremo costretti ad uscire di schianto quando la grecia sar stata spolpata abbastanza e far default in euro (il che credo che mander in ulteriore crisi la moneta euro). In questi casi non possiamo aspettarci collaborazione, ma sanzioni, misure protezionistiche e l'inimicizia generale dell'area fedele all'euro. Lei che ne dice? Quali misure precauzionali dovremmo prendere in questi casi per garantirci una sicura transizione? Nazionalizzazione delle banche? Blocco delle transazioni verso l'estero e delle operazioni di borsa? Altro? Mattia Corsini. Al mondo esistono fisici e ingegneri. Un motivo ci sar. Supponiamo che un ingegnere, per qualche suo motivo, decida di costruire un ponte che non rispetta alcune elementari leggi della fisica. Non so, immaginatevi il ponte di Brooklyn con dei piloni di legno, ad esempio, o con i cavi di garza. E immaginatevi anche che un fisico, passando da quelle parti, faccia notare allingegnere: stimato professionista, il carico di rottura dellacciaio di qualche decina di chili per millimetro quadrato, quello della garza leggermente inferiore. Io, fossi in te, mi procurerei dellacciaio. Cosa ha risposto lingegnere lo sapete: Ma io ho una visione, questo ponte lo devo fare adesso, devo andare dallaltra parte, un ponte per la pace (cosa vuol dire? niente, ma suona bene, n.d.r.) Se aspettiamo lacciaio il ponte non lo faremo mai. Sapete anche

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March 8th, 2012

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finir in galera e si chiamer il fisico a riscrivere aggratise il progetto. Non funziona cos. Parliamo di cose concrete. Il MoV quando ci va al governo? Il problema credo sia questo. Dopo di che, assolutamente chiaro che a prescindere dalla natura concordata o unilaterale delluscita, sar indispensabile rivedere tutti i trattati europei, secondo le indicazioni espresse da Frey, e sar certo necessario limitare seriamente i movimenti di capitali, cosa che ritengo si possa tranquillamente mettere in pratica anche nel quadro normativo vigente (statuti del Fmi ecc.). Ma, appunto, di questo non dovrebbero essere esperti i politici? Quando e come dipende da due variabili aleatorie: lesito delle elezioni nei paesi del nucleo, e soprattutto lesito del dissenso sociale nella periferia. Basterebbe che Italia e Spagna concordassero unazione perch la Francia fosse costretta a seguire. Guardate che la Francia non sta messa tanto bene, e lo sa. Ma scusate: se questa non fosse (come ) una reale possibilit, perch mai si sarebbero affrettati a insediare governi di un certo tipo in tutti i paesi della periferia? Secondo me per impedirla. Secondo voi? Allora il problema : si pu raggiungere lobiettivo di avere un governo di un altro tipo, continuando a fare agli elettori la stessa proposta: euro, sacrifici, austerit, annacquati con un altro ltro che abbassa un po gli spread ma allarga i differenziali di inflazione? La domanda vera questa. Non se dovremo controllare i movimenti di capitali. Certo che dovremo. O se dovremo chiudere le banche per qualche giorno. Certo che dovremo. Ed altres chiaro che sar necessario (orrore!) adottare misure protezionistiche nel caso in cui la situazione non evolva secondo buon senso. Ma questo ovvio. Son tutte cose delle quali in Francia si parla alla televisione in prima serata, non nei blog di nicchia gestiti da intellettuali sofisticati ed elitisti. Del resto, nel percorso che sto facendo con voi anche previsto che si riprendano le proposte di uscita e le si discutano in dettaglio. Ma prima ci sono tante altre cose da spiegare! Qui la gente letteralmente non sa cos la svalutazione, e tu pensi che sia cos cruciale dirgli quanto le coster una cosa che non sa cosa sia? Hai mai sentito due persone parlare della parit lira/euro? Io ogni volta mi faccio delle pazze risate. La gente letteralmente non sa dirti quando il cambio pi forte o pi debole: dovevamo entrare a 1500 o a 2000? E quindi secondo me alla fine puoi dirgli qualsiasi cosa, per in modo credibile. La tua competenza, alla fine lo abbiamo capito, deve essere questa. E non prenderla come una notazione negativa, tuttaltro. Una domanda per me la pongo anchio, ed questa: attorno a quale proposta politica pensate di addensare una massa che sposti gli equilibri? Attorno al pi Europa? E se invece proponete unalternativa, siete sicuri che alla gente interessi tanto il dettaglio? Se me lo confermate, io vi aiuto: vi faccio un bel pizzo di Alenon, vi ci metto anche il codice Pantone del colore della nuova banconota da 10 lire. Ma secondo me la gente vuole capire prima di tutto una cosa: se siete ellissoidi o se avete gli ellissoidi. Avere o essere? E il cerchio si chiude: torniamo alla domanda di Fromm, lautore che piaceva tanto al compianto piddino.

P.S.: se volete risposte immediate, fate domande facili o fatevi mandare il mio codice IBAN, ci mettiamo d'accordo! Da voi imparo molto, ma ogni tanto mi richiesto dar prova di ignoranza su qualche rivista internazionale, e l, sapete, sono cos puntigliosi... quindi non sentitevi trascurati se la risposta non arriva... http://goofynomics.blogspot.com/

Jungate: Cronache di viaggio di uno Jungonauta. By Locco


March 8th, 2012

Cronache di viaggio! Jungo il sistema che rivoluzioner il nostro modo di spostarci (in citt e fuori citt): un modo agile e flessibile per ridurre o anche azzerare la nostra dipendenza dallauto. Come? Semplice: sfruttando le correnti naturali di traffico! Ci sono milioni di sedili vuoti che ti passano davanti, ti ci puoi imbarcare direttamente, con tempi di attesa che tendono a zero! Quando un automobilista qualsiasi vede uno jungonauta che fa il segnale - mano alzata con la card in mano - accosta volentieri, perch sa di poter viaggiare in compagnia, in sicurezza reciproca, guadagnando il ticket. Lo jungonauta a sua volta saltella da una direttrice allaltra, risparmiando e divertendosi! Tutto su www.jungo.it . Questa settimana, insieme allinventore di Jungo, Enrico Gorini, facciamo il punto sui numeri di Jungo nel 2011. Alla ripresa delle attivit dopo il letargo invernale, corre lobbligo di diffondere i risultati ufficiali che sono davvero ottimi. Il tempo medio di attesa su 124 imbarchi monitorati in Trentino nel 2012 di 8 minuti per gli uomini e 7.2 minuti per le donne. Il trend al ribasso avvalora la tesi che Jungo possa diventare spontaneamente un mangiatraffico. Infatti: se la propensione allimbarco da parte degli automobilisti andata migliorando sensibilmente in soli due anni, nonostante pochi trentini sappiano che cos Jungo, ci significa che ampliandone la cultura (per esempio raddoppiando gli iscritti, oggi solo 555) il tempo medio di attesa pu scendere a 4 minuti, e allora si attua leffetto volano: si attirano molti pi adepti, Jungo diventa una modalit normale e i tempi di attesa crollano ancora. E solo un sogno? Pu darsi, ma ci sono sogni che la realt la costruiscono. I tempi di attesa di Jungo confermano sempre di pi la teoria. E poi c Locco da Carpi, ovvero lingegner Luca Severi. Locco una teoria nata dallesperienza, o, se preferite, uno sciarratore, uno che scompiglia le carte. Carpi non centra niente col Trentino. E lui, dal nomignolo che assomiglia tanto a loco, pazzo, ha lucidamente iniziato a praticare Jungo nella zona per andare e tornare dal lavoro, pur sapendo di essere in territorio non-junghizzato. Pazzo. Si imbarcato in stile Jungo 153 volte e il suo tempo di attesa un incredibile 7.6. Forse junghizzare un territorio pi facile di quanto avessimo teorizzato. Enrico Gorini
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March 8th, 2012

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Jungate: Finalmente la neve! Cos le ho passate proprio tutte! Devo dire che dopo qualche giorno un po critico - si vede che ad aprire la portiera della macchina entra il freddo - venerd stata una giornata fantastica! Probabilmente aiutato dallimminente allerta neve e da un po di fortuna, alla fine del turno di lavoro non faccio in tempo ad arrivare alluscita che un collega mi vede e, sprezzante del pericolo, si ferma recapitandomi a Rovereto. Scendendo, mi preparo a una congelata di piedi epocale, dal momento che a lato della strada tutto innevato (potrei inserire nel Kit anche una pala per fare la rotta) ma, fortunatamente, non faccio in tempo a sentire il freddo salire dalle suole che una macchina accosta! Tutto liscio come lolio! Scendo su via Roosvelt e mi dirigo in centro in autobus! Sabato mattina: la sveglia totalmente bianca! Che bella la neve! Tergiverso un po ma, alla fine, mi convinco che devo uscire. Nevica. C un discreto freddo. Inizio ad attendere lautobus ma, memore della passata edizione nevosa, penso sia meglio iniziare a incamminarmi, sperando che lautobus arrivi a minuti. Mentre cammino penso: ma Jungare gratis, perch no? allora tiro fuori il mio cartello con destinazione centro e, camminando, tengo docchio larrivo di pullman o macchine. La seconda macchina accosta! Fantastico! Un simpatico signore, tra una chiacchiera e laltra, mi porta fino in corso Cabassi. Il resto portico... Locco - Carpi (MO) www.jungo.it Anche su Facebook: https:// www.facebook.com/pages/Jungo-Emilia-Parma-ReggioEmilia-Modena/209039825794847

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