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Giaglione, 4 marzo 2012

CoNTRASTo

La protesta No Tav non si ferma


Peter Popham, The Independent, Gran Bretagna Foto di Francesco Anselmi per Internazionale Le manifestazioni contro lalta velocit in Val di Susa si sono allargate a molte citt italiane. Ma il governo ha detto che non far concessioni
possa danneggiare gravemente il paesaggio. La parte francese della galleria di oltre cinquanta chilometri, la pi lunga delle Alpi, gi a buon punto. Ma sul versante italiano, nonostante il sostegno dei principali partiti politici e dellUnione europea, nemmeno un metro di roccia alpina stato ancora trivellato. Qualche ora dopo la dichiarazione rilasciata alla stampa il 2 marzo dal premier Mario Monti, che ha confermato limpegno del suo paese nella realizzazione del progetto, a Bussoleno i manifestanti si sono riuniti per confermare la loro opposizione alla costruzione dellopera. Alberto Perino, un veterano del moviCoNTRASTo

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a pi di ventanni gli abitanti della Val di Susa, una bellissima valle alpina al conine tra lItalia e la Francia, si battono per impedire la costruzione di una linea ferroviaria ad alta velocit sotto le montagne che segnano la frontiera francese. Temono che lopera
Internazionale 939 | 9 marzo 2012

mento No Tav, al quale la settimana scorsa un poliziotto ha rotto il gomito con una manganellata, ha deciso di esprimere con ironia la sua indignazione. Caro Monti, ha detto di fronte al migliaio di attivisti accalcati nella sala e agli altri che ascoltavano fuori, tu sei a Roma e vuoi costruire la Tav. Noi siamo in Val di Susa e non la vogliamo. Noi siamo gente che non si arrende. Forse in quelle parole cera un po di arroganza, ma il movimento No Tav ha tutto il diritto di essere arrogante. A parte alcune comunit, la maggioranza degli abitanti della valle si oppone da anni al progetto: il 27 febbraio 70mila persone hanno partecipato a un corteo di protesta e ora stanno

No Tav occupano lautostrada del Frejus allaltezza del casello di Avigliana, 3 marzo 2012

Aosta

I TA L I A
FRANCIA Rodano-Alpi
Giaglione Susa Bussoleno
Dora Riparia

di Susa

Piemonte

Chiomonte Val di Susa

Torino

20 km

Po

pensando di organizzare uno sciopero generale. Rimasto per anni ai margini delle cronache, il movimento No Tav si trovato di colpo sulle prime pagine dei giornali nazionali. Alla ine di febbraio Luca Abb, uno dei leader del movimento, caduto da un traliccio ed stato portato in ospedale privo di sensi. Insieme agli scontri tra le forze dellordine e i manifestanti che avevano bloccato alcune importanti strade in varie zone del paese, lincidente ha scatenato unondata di sostegno ai No Tav in tutta Italia, e in pi di quaranta citt, grandi e piccole, si sono svolte proteste che, nonostante il numero ridotto dei partecipanti, hanno

causato numerosi disagi. Di fronte a queste manifestazioni Mario Monti ha dichiarato: Vogliamo lasciare andare dolcemente alla deriva staccandosi dallEuropa questa nostra penisola rendendo cos sempre pi dificile per leconomia italiana risalire, essere competitiva e creare posti di lavoro, conseguendo maggiore equit e benessere? Non credo che lo vogliamo. Le obiezioni del movimento riguardano soprattutto questioni di ordine ambientale: i monti della Val di Susa contengono grandi quantit di uranio e amianto e gli abitanti del posto temono i rischi per la salute legati allattivit di un enorme cantiere in funzione per almeno dieci anni nel bel mezzo delInternazionale 939 | 9 marzo 2012

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CONTRASTO

Giaglione, 4 marzo 2012

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Agenti in tenuta antisommossa a Giaglione, 4 marzo 2012 stato chiesto niente a nessuno. Hanno imposto tutto dallalto e qualche mese fa hanno ordinato linizio dei lavori. Non c da stupirsi che gli abitanti del posto abbiano reagito con ostilit.

Rilevanza strategica nazionale


Lo stesso stile autoritario, dicono, stato adottato anche a Giaglione, un paesino di montagna che uno dei centri della protesta. Il villaggio si raggiunge seguendo un sentiero tortuoso che sinoltra in un bosco cresciuto sui ripidi pendii terrazzati di un ex vigneto. Lungo il percorso che scende verso il suo terreno e la sua casa di campagna, ho incontrato la peruviana Fatima Ipenza e altri manifestanti. Subito dietro langolo, il cammino era bloccato da una barriera di cemento, rivestita dacciaio e circondata dal ilo spinato, messa qui la settimana scorsa. Ipenza ha chiesto il permesso di entrare nella sua propriet: autorizzazione negata. Ha chiesto come mai non le fosse stato notiicato il sequestro del terreno. Motivi di rilevanza strategica nazionale, le ha risposto dallaltro lato della barricata un agente che ha riiutato di identiicarsi. Quindi non era necessario informare nessuno. u fp
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Alberto Perino, leader del movimento No Tav, 4 marzo 2012 la valle. Inoltre, dicono, c il rischio che si prosciughino i torrenti e le fonti che riforniscono dacqua la valle (come successo, sembra, nelle localit vicine alle autostrade). Inine temono per la distruzione delle bellezze naturali della zona. In seguito alla chiusura delle fabbriche locali, questa regione sempre pi dipendente dal turismo, che sfrutta le sue splendide montagne. In un bar di Bussoleno Corrado, un ingegnere del posto, mi spiega perch la maggioranza della popolazione locale cos indignata. Sul versante francese hanno conquistato la fiducia degli abitanti. Hanno organizzato una consultazione pubblica e hanno ascoltato i dubbi e le preoccupazioni di tutti. Cos, quando il progetto partito, la comunit locale lha appoggiato. Qui non

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