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PESARO
CULTURA / SOCIET
LEVENTO E APPENA USCITA LA NUOVA OPERA DI NANDO CECINI CON DIECI ACQUEFORTI DI MARCELLO LANI
Lautore: In quella strada sono racchiusi tremila anni della storia della citt
LA TEORIA dei sei gradi di separazione afferma che ogni persona pu essere collegata a qualunque altra persona attraverso una catena di conoscenze con non pi di 5 intermediari. Nando Cecini afferma invece che in un miglio possono essere raccolti pi di tremila anni di storia. Questa teoria, sostenuta anche da dieci splendide acqueforti del Maestro Marcello Lani, verr esplicitata venerd alle 17 a Palazzo Montani Antaldi quando Cecini, assieme a Lani, alleditore Walter Stafoggia e al presidente dellAccademia Raffaello, Giorgio Cerboni Baiardi, presenter il volume Un miglio doro, via Mazza. Il miglio doro dunque quello di via Mazza e la storia quella di Pesaro. Lidea racconta Cecini, storico e innamorato della storia nata da un incontro tra amici. Dopo alcune riflessioni ho avuto lintuizione, e la convinzione, che in effetti in via Mazza si potesse concentrare lintera storia di Pesaro: in quel miglio doro racchiusa la memoria dei luoghi che rappresentano il genius loci della citt. E FORSE pu sembrare strano ma via Mazza davvero un aleph, un luogo che sembra raccogliere tutti i luoghi del mondo (o almeno di Pesaro). Non a caso, evidentemente, ospita anche la biblioteca e i musei Oliveriani. A via Mazza, che prima ancora che essere una strada era un fiume (lantico Foglia) sono legati i Piceni, i Siculi e i Romani. Su quel selciato hanno cotruito le proprie dimore gli Sforza e i Della Rovere, i Medici e i Lorena, gli Albani, i Barignani, i Giordani, gli Almerici, i Montani e gli Antaldi. Dimore che hanno offerto asilo a Fulvio Flacco, Giovanni Sforza, Francesco Maria II Della Rovere, Giulio Giordani, Torquato Tasso, Eleonora dEste, Pietro Barignani, Ludovico Ariosto, Annibale Abati Olivieri, Giacomo III Stuart, Giacomo Casanova, Stendhal, Eugenio de Beauharnais, Massimiliano Leuchtemberg, Alessando I e tanti altri scrittori, pittori, architetti sottolinea Cecini testimoni muti di un passato che ci parla, che vivo e suscita un sentimento comune che ci rende uniti allo spirito del luogo, via Mazza, nel cuore della citt. IL FIUME. Tra preistoria e storia, pi o meno 1000 anni prima della venuta di Cristo, via Mazza era un fiume. Lalveo del Foglia la percorreva per intero proseguendo per lattuale via Castelfidardo prima di finire sullAdriatico allora molto pi arretrato. Gli studiosi di storia antica e gli archeologi, ricorda Cecini, concordano che il primo nucleo abitativo di Pesaro, di origine Picena, sia sorto su un braccio della foce del Foglia allaltezza dellattuale incrocio tra via Mazza e vie della Galligarie. Quando arrivano i Romani, nel 184 a.C., in quello stesso incrocio sorgono le mura romane. LA LOCANDA. Fino a met Ottocento via Mazza si chiamava Via della Posta Vecchia e prendeva il nome dellalbergo in cui sostavano i viaggiatori che in diligenza attraversavano le nostre terre (allora pontificie). Ogni marted e venerd si cambiavano i cavalli e si offriva ristoro ai passeggeri. Nel settembre del 1772 tra i clienti della Posta Vecchia c Giacomo Casanova. In attesa di tornare
LA PRESENTAZIONE Venerd a Palazzo Montani Antaldi con gli autori, Cerboni Baiardi e leditore Stafoggia
IN PRINCIPIO ERA UN FIUME Era lalveo del Foglia, poi passarono in quel selciato Tasso, Casanova e Stendhal
a Venezia si ferma per 5 giorni che trascorre prevalentemente con il marchese Mosca. Nella Storia della mia vita racconta arrivai a Pesaro tutto solo, in perfetta salute e ben equipaggiato. Altro illustre ospite della Vecchia Posta, che chiuder attorno al 1861 con lapertura della rete ferroviaria, Stendhal che giunse a Pesaro il 20 ottobre 1811. Arriva da Ancona, dove ha incontrato una sua vecchia amante: la vedova Livia Bialowiska. Anche lui sar ospite dei marchesi Mosca e prima di ripartire per Milano visiter Villa Caprile tra laltro rovinando a terra e sbattendo il sedere. LE ACQUEFORTI. Dieci raffinatissime e calligrafiche opere dellurbinate Marcello Lani dedicati ai luoghi storici di Pesaro. Con la sua sensibilit lartista riesce non solo a illustrare e descrivere questi luoghi ma anche a restiruirci tutto lanimo che gelosamente conservano. Il libro, in sole 60 edizioni, realizzato con i torchi a mano della Stamperia dArte gf di Urbino. La presentazione dellopera, venerd prossimo a Palazzo Montani Antaldi, a cura del Circolo della Stampa di Pesaro. Il libro e gli acquerelli di Lani resteranno in mostra fino a domenica.
ARTISTI DELLA STORIA Marcello Lani, a sinistra, con Nando Cecini; attorno tre delle dieci acqueforti che arrichiscono lopera