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SECOLO DITALIA

GIOVED 22 DICEMBRE 2011

IL SOGNO LIBERTARIO DI UNA VITA ON THE ROAD


IL NUOVO LIBRO DI LAURENT MARCHAUX SUGLI SCRITTORI-VIAGGIATORI
Alberto Pezzini
un bellissimo libro per scrittori che amano il viaggio. uscito a ottobre presso la casa editrice Arthaud ed il suo autore pazzo per i viaggi ed il mare lha chiamato Ecrivains voyageurs, ces vagabonds qui disent le monde (Scrittori viaggianti, questi vagabondi che dicono il mondo). Lui Laurent Marchaux, nato nel 1952, che ha cominciato a pubblicare libri di mare, libert, donne e scrittori maledetti come Rimbaud e Conrad (I figli del Drago) per leditore Le Dilettante. Ha amato talmente tanto Rimbaud da compiere gli stessi itinerari per lAfrica che il poeta maledetto dagli occhi di cielo era solito percorrere per traghettare i suoi schiavi. Occhi di cui non si sarebbe mai dimenticato. Un uomo che ha scelto di vivere in Italia, negli Usa, e poi di aprire unagenzia de presse a Parigi. Non possiede cellulare ed assetato di libert come i suoi beniamini: uno dei suoi libri migliori Outlaws, Fuorilegge. Ha girato il mondo in lungo ed in largo per accorgersi come soltanto nel viaggio in s possa trovare una casa a misura sua. In questo libro (con in copertina un uomo a cavallo lambito dalla polvere delle praterie) ha diviso gli scrittori in due categorie:quelli che scrivevano per viaggiare, e quelli che viaggiavano soltanto per reperire un materiale buono su cui scrivere. Tra questi ultimi uno spazio amorevole lha dedicato a Jack Kerouac (considerato uno dei suoi maestri nello scrivere) ed alla San Francisco dove lautore pi cool della beat generation ha vissuto. Kerouac si era fiondato a San Francisco in una specie di imitazione a rebours perch sui docks di questa citt fatta a saliscendi Jack London aveva trascorso la sua adolescenza. Kerouac ci arriva nel 1947. Quando vede lOceano Pacifico dagli stessi docks esclama: Sono arrivato alla fine; il continente, finito; non mi resta altro che tornarmene sui miei passi. Solo che il tarlo di quella citt continuava a roderlo. Ci ritorna nel gennaio del 1952, si stabilisce presso Carolyn Cassady in Liberty Street per un certo tempo per poi pernottare sempre in alberghetti equivoci ed in misere camere daffitto. Sar proprio in una di quelle al 29 di Russell Street dove Kerouac metter a punto On the road, la sua opera maggiore e pi famosa, unautobiografia romanzata e dannata come lui, in cui prender forma la sua celebre prosa spontanea, una scrittura che pu anche fare a meno del lettore. Nella sua camera, nella febbricitante bianca luce artificiale, nella camera cosparsa di carta e libri, scrive alla sua scrivania, scrive a Peter e a Penn, e la pioggia picchietta sul vetro della finestra, la pioggia imperla il vetro della sua finestra e rotola via dolcemente come lacrime(da La citt e la metropoli). San Francisco ha stregato Kerouac e lo ha imprigionato dentro uno spazio assai ristretto. La libreria City Lights, fondata nel 1953 da Lawrence Ferlinghetti, il Caff Vesuvio, dove Jack si prendeva delle sbronze talmente potenti (una dur due giorni) da fargli dimenticare addirittura un appuntamento con Henry Miller a Big Sur dove il grande scrittore lo aspettava perch curioso di conoscere quel vagabondo e clohard celeste. Daltro canto a San Francisco che la Beat Generation sarebbe nata ufficialmente:il 7 ottobre del 1955, alla Six Gallery, sarebbe sbocciata la loro prima manifestazione pubblica. Allen Ginsberg lautore di Juke Box allidrogeno avrebbe letto Howl (Urlo) pur essendo completamente ubriaco. Kerouac parler di quella notte straordinaria dentro quella

Una scena del lm Easy Rider. A lato: il nuovo libro di viaggi di Marchaux

ex officina come di una notte di follia, che aveva segnato la rinascita poetica di San Francisco. La sua passione per San Francisco sarebbe per venuta meno presto, alla fine dello stesso anno, quando avrebbe percepito il sapore di cenere anche di quella citt meravigliosa ma troppo metropo-

Sulle tracce dei grandi vagabondi dello spirito, da Rimbaud e Conrad, fino alla San Francisco di Jack Kerouac
litana per lui. Per Kerouac uno dei nodi della sua letteratura sar sempre questa eterna lotta tra la grande citt ed un posto ritirato, illuminato bene, dove ritrovare una quiete interiore mai assaporata abbastanza. Un sentimento cos

ambivalente lo porter prima a vagare per San Francisco di notte, e poi a detestarla: Alla vista del Golden Gate nella notte, sento un brivido in me. Quel ponte ha qualcosa di sinistro, qualcosa che assomiglia ai dettagli dimenticati degli incubi evanescenti da Seconal (barbiturico). Ho percorso 3.000 miglia per rabbrividire di orrore. Ma la sua vita era cos, come quella di una falena errabonda, destinata a bruciare per leternit. Il suo vero obiettivo sarebbe stato proprio quello, come scriver in On the road: Perch per me lunica gente possibile sono i pazzi, quelli che sono pazzi di vita, pazzi per parlare, pazzi per essere salvati, vogliosi di ogni cosa allo stesso tempo, quelli che mai sbadigliano o dicono un luogo comune, ma bruciano, bruciano, bruciano, come favolosi fuochi artificiali color giallo che esplodono come ragni attraverso le stelle e nel mezzo si vede la luce azzurra dello scoppio centrale e tutti fanno Oooohhh.

IL MANOSCRITTO DI MICHELANGELO APPRODA SULL IPAD


Liliana Giobbi
a chi lo dice che il Vaticano in ritardo rispetto ai tempi moderni?Pittore, scultore, architetto, poeta, genio assoluto del Rinascimento italiano, e ora protagonista addirittura dellinnovazione digitale. Michelangelo Buonarroti di Caprese, nellAretino, esce dalle mura vaticane e sbarca sulliPad: Sar possibile scaricare direttamente dallApple Store una nuova applicazione chiamata proprioMichelangelo. Frutto della collaborazione tra la Biblioteca Apostolica Vatica-

na, National Geographic Channel (canale 403 di Sky) e Froggy (societ di marketing), si tratta della versione digitale del famoso Codice Vaticano Latino 3211: una raccolta di scritti, in prosa e poesia, e disegni realizzati dallartista toscano. Composto da 111 fogli, che vanno dal 1534 al 1563, il manoscritto rappresenta un documento importante per larte e la letteratura italiana. Contiene non solo schizzi e minute di lettere ma anche gli originali di molte delle poesie che sono state inserite nel canzoniere di Michelangelo, le Rime. Questi componimenti

vennero stati scritti a mano direttamente dallartista su fogli originariamente sciolti e poi riuniti in una specie di taccuino che giunto sino ai tempi nostri. E pensare che da lui la poesia era considerata come una cosa sciocca. Tuttavia la sua attivit poetica si viene caratterizzando, a differenza di quella usuale nel

Cinquecento influenzata dal Petrarca, da toni energici, austeri e intensamente espressivi, ripresi dalle poesie di Dante. I pi antichi componimenti poetici datano agli anni 15041505, ma probabile che ne abbia realizzati anche in precedenza, dato che sappiamo che molti suoi manoscritti giovanili andarono

perduti. Interessante anche la storia stessa del Codice Vaticano Latino 3211. Il volume venne infatti realizzato da Fulvio Orsini, uno dei pi importanti intellettuali della Roma del sedicesimo secolo, filologo e collezionista di libri antichi. Allinizio del diciassettesimo secolo don il manoscritto alla Biblioteca Apostolica Vaticana, dove tuttora conservato. Chiunque scarichi lapplicazione dallapp store di Apple pu quindi sfogliare digitalmente un documento altrimenti accessibile solo agli studiosi. Non solo. Lapp fornisce una serie di commenti al manoscritto e permette di conoscere meglio, attraverso un filmato, la storia e i tesori contenuti nella Biblioteca Vaticana. Dallapplicazione possibile poi accedere anche al mondo di National Geographic Channel: dal sito internet ricco di video e curiosit ai profili Facebook dei diversi canali.

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GIUNI RUSSO, LA VOCE CHE SEGN UNESTATE


TRA LIBRI, VIDEO E CD IL RICORDO DI UNINTERPRETE PARTICOLARE
Alberto Samon
essantanni fa nasceva Giuni Russo, che non a torto pu essere considerata una delle pi interessanti cantanti del panorama artistico nazionale contemporaneo. In tanti anni di carriera, la sua voce stata in grado di interpretare magistralmente sia successi da hit parade, come le popolarissime Unestate al mare, Alghero e Limonata cha cha cha, che brani tratti dal repertorio colto, fra cui arie da camera e romanze di Bellini, Donizetti e Verdi. A sette anni dalla sua scomparsa, periodicamente vengono proposti nuovi cd, antologie e progetti musicali sui suoi successi, che, si spera, scongiurino il rischio che lItalia dimentichi frettolosamente questa sua straordinaria artista, la cui vicenda musicale ha registrato nel tempo uneccezionale evoluzione, dal pop no alle note e alle armonie della musica sacra. Non mancano poi i dvd dedicati a lei e anche un libro della scrittrice Bianca Pitzorno, intitolato emblematicamente Giuni Russo. Da unestate al mare al Carmelo. Fra le collaborazioni storiche della cantante palermitana, le pi signicative sono quelle con Franco Battiato, autore dei testi di alcuni dei suoi massimi successi, e con la musicista e produttrice Maria Antonietta Sisini, inseparabile compagna di tutta una vita. La specialit di Giuni sopratutto la sua notevole gamma vocale, estesa su quasi cinque ottave, che la rende unica nel panorama musicale italiano. La sua evoluzione artistica viene anticipata nel 1984 dalluscita dellalbum Mediterranea, che rivela unartista in grado di coniugare cantabilit a sperimentalismo, in un insieme di voce e arrangiamenti che ne rivelano lingegno creativo e la curiosit per la sperimentazione. Il punto di svolta avviene nel 1988, con la pubblicazione dellalbum A casa di Ida Rubinstein, ispirato al nome dellomonima ballerina russa; con questo disco Giuni Russo abbandona il genere pop in senso stretto, per sperimentare uneclettica contaminazione con sonorit classiche, lirica e jazz. Il suo cambio di rotta la rende rafnata anticipatrice di un genere, la cosiddetta musica di conne, che incomincer a svilupparsi solamente dieci anni pi tardi. Fra laltro, proprio per celebrare Giuni Russo, qualche mese fa uscito il cofanetto intitolato A casa di Ida Rubinstein 2011, contenente un cd e un dvd, con brani tratti dallalbum del 1988, nei quali linconfondibile voce della cantante accompagnata da musicisti di fama internazionale del calibro di Uri Caine, Brian Auger, Paolo Fresu e dallo stesso Battiato. Il dvd contiene un inedito video tratto da un concerto tenuto dalla cantante al Teatro Manzoni di Monza il 10 luglio del 1991, nel quale interpreta otto arie da camera e brani del proprio repertorio. Il suo viaggio nella sperimentazione in realt una ricerca a tutto tondo, che incontra quella di poeti come Jorge Luis Borges, scrittori e drammaturghi, fra cui Giorgio Albertazzi, e viene approfondita dallo studio dei testi sacri e dalla spiritualit carmelitana. Fra gli autori che ispirano levoluzione di Giuni Russo c, infatti, Santa Teresa dAvila, la martire cristiana Edith Stein (Santa Teresa Benedetta) e Giovanni della Croce, proclamato santo nel 1726 e dichiarato dottore della Chiesa nel 1926. Nel tracciato spirituale di Giuni Russo pu essere annoverato anche il brano Bing Being Baing, scritto dallautore francese Henri Thomasson, allievo del mistico greco-armeno Georges Ivano-

Una bella immagine di Giuni Russo sul palco

vitch Gurdjieff. Dal libro Prima dellalba dello stesso Thomasson sono, inoltre, tratte alcune frasi del brano intitolato Il vento folle. Alla medesima inuenza spirituale sembra ispirarsi anche Fonti mobili del 1997, il cui ritornello una frase del libro Vedute sul mondo reale di Gurdjieff. La piena maturit musicale e artistica Giuni Russo la ottiene nel 2003, un anno

Fra le collaborazioni storiche della cantante quella con Franco Battiato, autore di alcuni dei suoi pi grandi successi
prima della sua morte, con lalbum Morir dAmore, i cui testi sono scritti da lei stessa insieme a Maria Antonietta Sisini e gli arrangiamenti afdati, fra gli altri, a Franco Battiato. Nei quindici pezzi che compongono lopera riecheggiano citazioni della tradizione carmelitana, versi di poesie su, inni tradizionali giappone-

si, frasi tratte da quartine bibliche ed presente dappertutto una diffusa spiritualit, contrassegnata da un sentimento generale che rimanda alla necessit di un cambiamento interiore attraverso la ricerca del Divino. Nello stesso album, ci sono lomonimo brano Morir damore, con cui Giuni Russo partecipa al Festival di Sanremo, che pu essere considerato il suo testamento spirituale e nel quale sono presenti citazioni di Santa Teresa dAvila e San Giovanni della Croce, e il bellissimo Vieni, pezzo ispirato a una poesia di un mistico persiano e accompagnato da un arrangiamento ritmico che rimanda alla tradizione delle danze rituali dei dervisci. Da qualche anno il patrimonio creativo e artistico della cantante tutelato grazie allazione dellassociazione GiuniRussoArte, fondata da Maria Antonietta Sisini, che si pregge, fra laltro, lo scopo di svolgere attivit socio culturali volte allo studio, allapprofondimento e alla diffusione della musica di Giuni Russo, e di raccogliere, conservare e pubblicare il materiale documentario riguardante la vita e lattivit di questartista, senzaltro unica e insuperata nel suo genere.

DA BIANCANEVE A SHAKESPEARE, IL TEATRO ADESSO PARLA AI BAMBINI


Giorgio Sigona
ai giovani Cesaroni alle marionette di Cuticchio e Colla, passando per una carica di favole, musical e un pizzico di Shakespeare. Chiuse le scuole, quale miglior occasione per portare a teatro anche i bambini? Da prima di Natale no al week end della Befana si pu scegliere tra tantissimi titoli, anche fuori dai circuiti dedicati e con il divertimento assicurato anche per gli adulti. Direttamente da una delle serie tv pi amate, arrivano a teatro Gli imprevedibili ragazzi dei Cesaroni, ovvero le avventure e i primi amori in commedia musicale dei protagonisti pi giovani della ction di Canale 5, Rudi e Jolanda, interpretati proprio da Niccol Centioni e Giulia Luzi (Roma, no all8 gennaio). Punta massima della tradizione dei pupari sono invece le marionette di Mimmo Cuticchio allAuditorium della Musica di Roma dal 27 dicembre con O a Palermo o allinferno - ovvero lo sbarco di Garibaldi in Sicilia, mentre, al Piccolo di Milano, la storica Compagnia di Carlo Colla & Figli porta in scena no al 31 La bella addormentata nel bosco. Pensato per i bambini dagli otto anni in su, sempre al Piccolo, Canto la storia dellastuto Ulisse, viaggio di Flavio Albanese attraverso episodi e personaggi dellOdissea, tra il gigante Po-

lifemo, il canto delle Sirene, la maga Circe, Penelope e Telemaco. Ben due gli adattamenti del Canto di Natale da Charles Dickens (al Duse di Genova no a domani e al Quirino di Roma dal 5 all8 gennaio), mentre a Milano Cristina Crippa porta allElfo Puccini la favola moderna de Il bambino sottovuoto, dal romanzo della scanzonata scrittrice austriaca Christine Nostlinger (no all8 gennaio). Ancora due classici al Puccini di Firenze, che uno dopo laltro presenta Lisola dei pappagalli con Bonaventura prigioniero degli antropofagi, commedia musicale da Sergio Tofano con le note di Nino Rota (22-23), e poi Il piccolo principe da Saint-Exupery nella storica messa in scena di Italo DallOrto (6-8 gennaio). Per i pi piccini, ecco in arrivo i Cuccioli Show, con gli attori e i cartoni del lungometraggio Cuccioli - Il codice di Marco Polo impegnati in unaltra avventura a Venezia. Questa volta i sei Cuccioli, in compagnia del burbero Capi e del simpatico Assistente (Sergio e Francesco Mano) dovranno impedire alla perda Maga Cornacchia di prosciugare e asfaltare la laguna per trasformarla in una citt come tutte le altre (Legnano il 23 e Jesolo il 30 dicembre). E poi ancora tante favole, dal bosco di dolci e caramelle del Pan di Zucchero al Cortile Platamone (Catania, 26 dicembre) ai clown Bianco, Budino e Tetea del Circo di Natale a La Casa del Teatro de

LAquila (oggi), dal viaggio tra il dolce e il salato dei cibi che arrivano dallAfrica, Sud America e Irlanda di pronto! A tavola a Cormonao (6-8 gennaio) no alla tradizionale favola monferrina di Gelindo al Teatro Erba di Torino nellallestimento quarantacinquennale di Gian Mesturino (domani e 26 dicembre). Nellanno con pi musical in tourne, inevitabile che siano loro a farla da padrone anche tra i bimbi, da un successo ormai consolidato come Aladin a La sirenetta, passando per Heidi, Alice nel paese delle meraviglie, Biancaneve, Il libro della jungla, Larca di Giada, due titoli pi adulti ma molto divertenti come Sister Act (al Nazionale di Milano) e il travolgente Mamma Mia (al Brancaccio di Roma) no al Fantavole Show, dove capita di incontrare Cappuccetto rosso con lupo vegetariano che non vuole mangiare i tre porcellini o Alice che non trova pi il Bianconiglio (Bologna, 6-8 dicembre). Per le bimbe che sognano di diventare ballerine, ecco a Roma il Balletto Municipale di Kiev con il Lago dei Cigni e la favola di Natale per eccellenza, Lo schiaccianoci (Quirino, oggi e domani), danzato nella sua versione pi classica anche da Gaia Straccamore al Teatro dellOpera (no al 30) e dal Balletto di Mosca La Classique (Genova, Carlo Felice 2829); e poi a Milano il Russian Classic Theatre, ancora con il Lago dei cigni e la Giselle (Tea-

tro Nuovo 25-26 dicembre e 1-2 gennaio e poi a Trieste il 4 gennaio). Se la magia del teatro ha funzionato, perch non osare ancora, magari con la pi colorata delle opere shakespeariane, il Sogno di una notte di mezza estate, in scena a Milano nella versione dedicata ai ragazzi delle superiori del Teatro Studio (27-30 dicembre) e in quella ormai cult di Elio De Capitani allElfo Puccini (no al 31).

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