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La mia proposta per un nuovo welfare di comunit

In previsione dell'incontro con le associazioni del Terzo Settore, previsto per mercoled 4 aprile alle ore 20,30 (sala Brunelleschi, zona stadio) Michele Bertucco illustra le linee guida del suo progetto per un nuovo sistema di politiche sociali a livello comunale. Tra le proposte, anche un fondo di solidariet su base volontaria
Dopo anni di gestione dellesistente da parte del centrodestra, con tensioni al suo interno tra buoni e cattivi che hanno acuito nel tessuto sociale veronese divisioni e contrasti, Michele Bertucco presenta il suo progetto per migliorare le politiche sociali comunali nel senso di un efficace welfare di comunit, avendo il volontariato, le associazioni e le cooperative del Terzo settore come interlocutori principali. Verona una citt complessivamente benestante, tuttavia le persone in difficolt stanno aumentando e le risorse a disposizione (Comune, Fondazione) sono sempre meno. Per questo sto pensando ad uno strumento solidaristico, un fondo volontario, attraverso il quale chi sta meglio aiuti chi sta peggio. Ne discuter con tutti coloro che gi oggi fanno molto per alleviare le sofferenze. Di sicuro, il Comune potr promuoverlo ma non gestirlo, va affidato a persone di specchiata onorabilit, meglio se gi oggi impegnati in associazioni che si dedicano al sociale. Sono sicuro che con regole chiare e trasparenti i veronesi non faranno mancare la loro generosit. Ma il progetto nel sociale non si ferma qui. Le politiche sociali sono un investimento per il benessere dei cittadini, vanno pianificate e finalizzate a far diventare protagonisti i cittadini, non semplici destinatari. Le famiglie in difficolt vanno sostenute con politiche tariffarie agevolate, facilitazioni per la casa, interventi di aiuto al ruolo genitoriale. Citt a misura di bambini. Per i bambini Verona verr istituito il "Garante comunale dei diritti dei bambini, delle bambine, dei ragazzi e delle ragazze" e verr ripreso e potenziato il progetto Verona, citt amica dei bambini e delle bambine quale modalit di ripensare la programmazione della citt anche sotto l'aspetto urbanistico e viabilistico con l'istituzione di pedibus e bicibus, del progetto vado a scuola da solo e l'istituzione di nuove zone 30. Tra i bambini da 0 a 3 anni va inoltre potenziata lofferta formativa e di cura, mirando al raggiungimento degli standard europei del 33% di bambini che possano usufruire di strutture educative (asili nido, nidi integrati, tempo per le famiglie, tages mutter) anche attraverso la formazione di specifiche figure professionali. Anziani. In una citt formata per oltre il 22% della popolazione da ultra 65enni, lattenzione agli anziani deve diventare una tra le priorit. Tra gli interventi: rafforzare lassistenza domiciliare e ottenere nei Piani di Zona un riequilibrio per la storica carenza di posti letto convenzionati nella nostra citt, di cui soffre in particolare la zona Sud della citt. Disabilit. Si garantir uneffettiva funzionalit della Consulta per lhandicap formata da associazioni effettivamente rappresentative della realt (disabilit fisica, sensoriale, intellettiva) rileggendo il bilancio comunale alla luce dei diritti

di cittadinanza delle persone con disabilit. Povert. Nella nostra citt, ad una fascia di popolazione cronicamente marginale (senza fissa dimora, anziani soli con pensioni al minimo), si sono aggiunti in questo periodo di crisi economica famiglie numerose monoreddito, donne con figli sole, famiglie di cassintegrati o disoccupati, di separati o divorziati; in questo contesto necessario. Sono sicuro che con regole chiare e trasparenti i veronesi non faranno mancare la loro generosit. Immigrazione. La presenza numerica degli immigrati si sta stabilizzando, cos come deve stabilizzarsi la qualit dellintegrazione dei nuovi veronesi nella citt attraverso politiche che valorizzino gli aspetti formativi e culturali, a fianco a quelli sociali e della legalit. In particolare va valorizzato il ruolo della Consulta degli immigrati, quale organo di partecipazione, consultazione, proposizione delle comunit degli immigrati a Verona. Per coinvolgere gli stranieri nelle decisioni politiche della citt fondamentale riconoscere loro il diritto di voto. Per i referendum e le altre consultazioni comunali tale diritto pu essere introdotto con una semplice modifica dello Statuto.

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