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Comunicazione, apprendimento e media

I nuovi media sono tecnologie cognitive, ovvero dispositivi in grado di coinvolgere i processi interni della mente. Le innovazioni nella tecnologia della comunicazione comportano riorganizzazioni sensoriali e cognitive che in generale si accompagnano a un trasferimento di compiti e funzioni interne (mentali) su supporti esterni (fisici) (Calvani, 2001). Lutilizzo dei nuovi media comporta nuove possibilit per la mente umana: lalleggerimento del carico cognitivo, parte del quale verr trasferito allesterno, la valorizzazione di alcune funzioni cognitive, come la strategia inferenziale, lampliamento dellarea di conoscenza, lapertura di nuovi spazi e funzionalit della mente, se il contesto socio-culturale lo consente. Per Thompson (1998, p. 121) lo sviluppo dei media induce a creare nuovi tipi di azione e interazione e nuove forme di relazioni sociali e determina una complessa riorganizzazione dello spazio e del tempo. Proprio per lelevato potenziale di questi nuovi mezzi non possibile lasciare completamente al caso il loro sviluppo e il loro utilizzo.Come sostiene Van Dijk (2002, p. 17), esiste un problema di equit sociale, dal momento che alcune categorie di persone partecipano pi di altre alla societ dellinformazione. Infatti i costi della tecnologia dellinformazione determinano lesistenza di gruppi numerosi di disadattati, con unintensificazione conseguente delle disuguaglianze sociali gi esistenti. In altre parole, come sostiene Kubicek (1988), i nuovi media possono distruggere la qualit delle comunicazioni faccia a faccia, rendere le relazioni di lavoro pi formali

e, pi in generale, alterare lecologia sociale (lambiente sociale). Anche per quanto riguarda la democrazia, lutilizzo dei nuovi media potrebbe consentirne un rafforzamento, oppure, viceversa un indebolimento. Dipende dalluso che se ne fa. Le tecnologie dellinformazione e della comunicazione( TIC, o ICT, Information and Communication Technologies) sono i nuovi media digitali nati intorno agli anni Settanta. Comprendono tutto il software, le interfacce e i dispositivi che si collegano ai computer e che consentono, tramite luso di un supporto tecnologico teso alla elaborazione di sistemi simbolici, la costruzione, negoziazione e condivisione di significati. Per progettare e introdurre reti di informazione e comunicazione necessario prendere decisioni a pi livelli. La valutazione tecnologica( TA, Technology Assessment) consiste nella discussione sulle varie opzioni possibili per lincremento delle tecnologie dellinformazione e della comunicazione. La questione chiave nella TA : la tecnologia pu essere sviluppata in modo attento alle esigenze sociali? (Van Dijk, 2002, p. 18). Nella storia dei media si sono verificate diverse rivoluzioni nelle comunicazioni, che possono essere divise in strutturali e tecniche (Van Dijk, 2002, p. 22). Le rivoluzioni strutturali danno luogo a cambiamenti fondamentali nelle coordinate di spazio e tempo. Le rivoluzioni tecniche delle comunicazioni realizzano invece un cambiamento fondamentale nella struttura delle connessioni, delle memorie artificiali, nella riproduzione dei loro contenuti. I nuovi media possono a tutti gli effetti considerarsi una rivoluzione strutturale, in quanto segnano la fine della distinzione tra i media fissi nello spazio e nel tempo perch ne travalicano le dimensioni. (Van Dijk, 2002, p. 22). L altra rivoluzione si avuta con

lintroduzione delle memorie digitali e della trasmissione e riproduzione digitali. (Van Dijk, 2002). Lessenza della rivoluzione attuale pu essere riassunta nei termini di integrazione e interattivit. Il pi importante cambiamento strutturale lintegrazione delle telecomunicazioni, delle comunicazioni di dati e delle comunicazioni di massa in un solo medium, secondo quello che stato definito il processo di convergenza. (Van Dijk, 2002, p. 24). Il digitale e la convergenza tecnologica, ovvero la progressiva integrazione in formato digitale dei diversi media, hanno eliminato le barriere fra le diverse discipline e le forme di comunicazione fino a trasformare alla radice le modalit e lo statuto epistemologico stesso dei tradizionali vettori della cultura, della comunicazione, della formazione. Internet, lesempio pi compiuto della convergenza digitale: nella rete tutte le informazioni, indipendentemente dal tipo di supporto utilizzato e dal tipo di informazione stessa (immagini, suoni, parole) hanno lo stesso valore. (Jenkins, 2006). Un altro cambiamento strutturale, che stato determinato dallattuale rivoluzione delle telecomunicazioni, la svolta della comunicazione mediale interattiva.Con i nuovi media interattivi possibile stabilire comunicazioni sia bidirezionali che multidirezionali. Fulk (1987) ha sviluppato un modello sociale di elaborazione dellinformazione e ha analizzato come i media siano effettivamente usati nella pratica di tutti i giorni e trasformati intersoggettivamente in vista dellelaborazione sociale dellinformazione. Tuttavia per i teorici che hanno sviluppato la teoria dellidentit sociale (Walther, Spears e Lea, 1992) la comunicazione mediale e quella faccia a faccia finiscono per divenire equivalenti, in

quanto le persone trasferiscono la propria identit sociale, culturale e personale nella comunicazione, compensando, se cos si pu dire, i limiti del medium. Secondo Van Dijk (2002, pp. 33 -35), che integra lapproccio oggettivo con quello intersoggettivo, necessario confrontare strutturalmente le capacit comunicative dei nuovi e vecchi media. Van Dijk definisce le caratteristiche fondamentali dei nuovi media:la velocit di comunicazione a distanza, l enorme portata geografica e demografica, lenorme potenziale di memoria, laccuratezza dellinformazione trasmessa, la selettivit dei messaggi. Di contro le caratteristiche specifiche della comunicazione faccia a faccia: linterattivit, la ricchezza degli stimoli, la complessit, la protezione della sfera intima (Rivoltella,2006). La trasformazione tecnologica ha chiaramente coinvolto la trasformazione economica e sociale. Nel passaggio dalla societ dei mass-media alla societ dei personal media, dove dalla comunicazione uno-molti si passati alla comunicazione molti-molti , quella di cui parla Pierre Lvy la sostituzione delle tecnologie molari, che si rivolgono a individui massa, con le tecnologie molecolari. Ma questo pone un problema enorme. Chi controlla, o potrebbe controllare, la diffusione del sapere? A questa domanda non credo di poter rispondere nel breve spazio di questa tesi, e in generale non credo che si possa rispondere, tuttavia penso sia importante definire lambito teorico da cui partire per determinare come lapproccio alla tecnologia possa influire nei cambiamenti individuali e sociali. Diversi studiosi hanno analizzato questo problema Marshall McLuhan e Derrick de Kerckhove (approccio socio-tecnologico), Walter J. Ong, (approccio socio-

linguistico), Howard Bruner, Mancur Olson, Howard Gardner e Irving A. Greenfield, (approccio psico-pedagogico), Melford E. Spiro, John Bransford e Marlene Scardamalia, (approccio psico-tecnologico) Pierre Lvy e Benjamin Turale (approccio tecno-antropologico). In particolare, secondo lapproccio sociotecnologico di McLuhan, i cambiamenti dei sistemi di comunicazione determinano mutamenti socio-culturali, e i media possono considerarsi estensioni delle nostre facolt in quanto consentono lespansione dei nostri sensi. Anche secondo de Kerckhove le tecnologie operano profonde modificazioni nel modo di pensare delluomo, che da ecosistema biologico, si sta trasformando in un entit bionica. Secondo lapproccio socio-linguistico di Ong, lumanit ha attraversato tre fasi: delloralit primaria, caratterizzata dalla prevalenza delludito sugli altri sensi, dellalfabeto fonetico e della stampa, caratterizzata dalla prevalenza della vista, delloralit secondaria, come ritorno alloralit sotto linfluenza della scrittura. Nellapproccio psico-pedagogico di Bruner (1971) vediamo come lintelligenza interiorizzazione degli utensili determinati da una data cultura. La costruzione di strumenti per Bruner una delle forze dellumanizzazione e gli strumenti sono visti come amplificatori dei poteri umani. Luomo quindi condizionato nel pensare dagli strumenti messi a disposizione dalla cultura. Anche per Olson lintelligenza padronanza e abilit di un particolare medium. E infatti sostiene la necessit di un insegnamento-apprendimento multimediale, in quanto i mezzi di comunicazione e quelli dellistruzione sono le vie per poter raggiungere scopi diversi, che si rapportano ad altrettanti modi di essere intelligenti. Gardner sviluppa proprio il

concetto di intelligenze multiple, che si ricollegano a un uso privilegiato di differenti sistemi simbolici proposti in specifici contesti culturali. Gardner stesso afferma che la capacit di affrontare un problema usando la tecnologia pi recente e di trattare elettronicamente dati ed eventi pu contribuire in misura significativa a promuovere lapprendimento negli studenti. (Gardner, 1991). Lapprendimento integrale si avr integrando, appunto, tra loro i diversi mezzi di comunicazione. Nellapproccio psico-tecnologico di Bransford vengono coniugati lapprendimento ancorato al reale e lapprendimento generativo, sollecitato dalla narrazione multimediale di avvenimenti problematici. Spiro ha elaborato la Teoria della Flessibilit Cognitiva, che labilit di ristrutturare spontaneamente le proprie conoscenze in molti modi, in risposta adattiva al cambiamento radicale delle richieste situazionali. (Spiro, Jehng, 1990, p. 165). Affinch si giunga a questa flessibilit necessario saper rappresentare la conoscenza mediante dimensioni multiple. Un medesimo materiale pu essere esplorato da differenti prospettive concettuali. Marlene Scardamalia ha invece implementato un ambiente ipermediale integrato per la costruzione di un database condiviso al fine dellapprendimento collaborativo in rete. Lobiettivo di questo sistema produrre apprendimento intenzionale, tramite il coinvolgimento in un processo di expertise, allinterno della scuola vista come comunit di apprendimento. Infine, nellapproccio tecno-antropologico di Lvy si parla di tecnologie dellintelligenza, ovvero delle tecnologie collettive della percezione, del pensiero e della comunicazione. Per Lvy le strutture derivano da un mondo variegato, mescolato, i cui effetti di soggettivit emergono da processi locali e

transitori. (Lvy, 1990). Le strutture sono il prodotto di dinamiche ecologiche concrete. La tecnica si definisce in relazione alle modalit sociali duso delle sue potenzialit, ed un forte fattore di trasformazione delle possibilit di produzione cognitiva. Latteggiamento di Lvy di fronte alla conoscenza di tipo costruttivista, egli sostiene che latto comunicativo che definisce la situazione e d senso ai messaggi. Ogni nuovo messaggio rimette in gioco il contesto. La situazione ridefinita ininterrottamente dal processo di interpretazione collettiva in atto. Per Lvy la struttura ipertestuale spiega tutti quegli aspetti della realt in cui entrano in gioco le significazioni, come la comunicazione e i processi socio-tecnici. Lipertesto la metafora della teoria ermeneutica della comunicazione, il cui focus la significazione. Ogni persona, attribuendo a un messaggio un suo senso, si costruisce un suo ipertesto. Il senso comune lelaborazione collettiva di un ipertesto. Per Sherry Turkle il computer un mezzo costruttivo e proiettivo, che sollecita riflessioni sui propri processi cognitivi, affettivo-emotivi e motori. In particolare Turkle si occupata della cultura della simulazione, nata con lintroduzione sul mercato di sistemi in cui i confini tra il reale e il virtuale si sono andati via via assottigliandosi. Lanonimato degli spazi virtuali ha reso possibile la costruzione di nuovi S e ha dato la possibilit di vivere vite parallele (come nei MUD, domini a pi utenti), nelle chat, nei forum di discussione in tempo reale, dove possibile avere identit diverse.

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