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Memoir

on the of

Present State

Sicily
\y Goul^ Fr[n]is L_]ki_ (1767-1850)
in Royal Military Chronicle or the British Officers Monthly Register, London, Davis, vol. III, N. 14, December 1811, pp. 110-123

On the Eve of the Liberal Revolution in Sicily

Diletta D'Andrea, Gould Francis Leckie e la Sicilia, 1801-1818, ESI, Napoli, 2012, ISBN: 9788849522402, pp. 358, euro 34. Allinizio dellOttocento, nel particolare contesto rappresentato dal conflitto anglo_francese che nel Mediterraneo ebbe uno dei suoi teatri principali, lEsquire inglese Gould Francis Leckie decise di trasferire il centro della propria vita e dei propri affari in Sicilia. Nellisola che, in quel periodo, accoglieva re Ferdinando IV di Borbone e la sua corte, fuggiti da Napoli dopo gli eventi del 1798_1799, Leckie si stabil per circa sette anni per realizzare, con cospicui investimenti economici, i suoi vasti e lontani progetti imprenditoriali, svolgendo al contempo un fondamentale ruolo di intelligence al servizio dei rappresentatiin loco del suo governo nazionale. Attraverso la ricostruzione delle tappe fondamentali della biografia di questo landownere pubblicista inglese, il volume contribuisce a fare nuova luce, mediante lutilizzo di fonti archivistiche inedite, sullimportante ruolo economico, politico e culturale svolto dagli inglesi in Sicilia nel corso delle guerre rivoluzionarie e napoleoniche. Diletta DAndrea, dottore di ricerca in Storia del repubblicanesimo e del costituzionalismo, collabora con la cattedra di Storia moderna della Facolt di Scienze Politiche dellUniversit di Messina. Le sue ricerche sono orientate prevalentemente verso lanalisi delle relazioni politiche, economiche e culturali tra Gran Bretagna e Sicilia nel XVIII e XIX secolo. Tra i suoi lavori,Gould Francis Leckie and the insular strategy of Great Britain in the Mediterraean, 1800_1815, in Journal of Mediterranean Studies, vol. 16, 1/2, 2006; If Sicily should become a British Island. Sicilia e Gran Bretagna in et rivoluzionaria e napoleonica, Messina 2007; Nel decennio inglese 1806_1815. La Sicilia nella politica britannica dai Talenti a Bentinck, Soveria Mannelli 2008

http://leghornmerchants.wordpress.com/2012/03/04/gould-francis-leckie/

Eugenio Camerini, Nuovi profili letterari, Milano, 1875, II, Parte Italiana, Augusto Vera, p. 243 Emanuele Kanceff, Siracusa nell'occhio del viaggiatore, Centro interuniversitario di ricerche sul Viaggio in Italia, 1998, p. 61

Desmond Gregory, Sicily: The Insecure Base : a History of the British Occupation of Sicily, Associated University Presses, 1988, p. 37

C. W. Crawley, " England and the Sicilian Constitution of 1812", The English Historical Review Vol. 55, No. 218 (Apr., 1940), pp. 251-274, Published by: Oxford University Press Article Stable URL: http://www.jstor.org/stable/553867

Gazzetta Britannica

Progetto di pubblicazione on-line della

Gazzetta Britannica di Messina 1808-1814


Lidea della pubblicazione on-line della Gazzetta Britannica si sviluppa allinterno dei festeggiamenti per il bicentenario della Costituzione siciliana del 1812. Nella parte del sito dedicata alla Biblioteca, in particolare nella sezione Opere di pregio, ora disponibile la consultazione dellintera collezione di questo periodico messinese, vero e proprio incunabulo del giornalismo italiano. Il progetto, nato dalla ricerca pluriennale di Patrizia De Salvo, docente di Storia delle istituzione politiche della Facolt di Scienze Politiche, che ne ha curato anche ledizione, d la possibilit a studiosi e appassionati di storia, non solo siciliana ma europea, di avere a disposizione la collezione completa del periodico, per altri versi introvabile. La Gazzetta Britannica cominciava le pubblicazione il 2 marzo del 1808 per i tipi di Giovanni del Nobolo, che si definiva impressore britannico. Si trattava di un foglio bisettimanale, stampato il mercoled e il sabato. Terminava il 18 giugno del 1814. Per ogni anno erano pubblicati 104 fascicoli, tranne nel 1812 in cui ne venivano editi 87 e nel 1814 solo 49, a causa di un mutamento di testata. Linteresse di rendere fruibile la Gazzetta Britannica, giornale politico di notevole importanza, nasce non solo per la continuit e la durata della pubblicazione, ma, anche e soprattutto, per la funzione che svolgeva in quegli anni di grandi fermenti politico-costituzionali. Se il panorama pubblicistico siciliano, tra la fine del Settecento e i primi anni dellOttocento, era caratterizzato da scarsa originalit, la Gazzetta Britannica, pur con tutti i suoi limiti, era lespressione della politica antinapoleonica e del tentativo inglese di creare unopinione pubblica cercando di combattere il proselitismo che gli usurpatori francesi tentavano di fare dalla vicina Calabria con proclami e appelli ai siciliani. In particolare, si contrapponeva al Monitore napoletano, strumento della propaganda napoleonica nellItalia meridionale. In un primo momento il periodico si presentava come un foglio palesemente legittimista, volto ad esaltare la fedelt dei siciliani al sovrano di casa Borbone. Tuttavia, col procedere delle pubblicazioni, si assisteva ad una progressiva evoluzione in senso liberale che vedeva il periodico sostenere, per la rinascita dellisola, un modello costituzionale ispirato allesperienza inglese. Patrizia De Salvo, responsabile del Progetto di ricerca dAteneo del 2008 Costituzioni e opinione pubblica: il ruolo delle gazzette nei secoli XVIII e XIX, ha ricostruito lintera collezione attraverso diverse fasi: 1 Ritrovamento e recupero dei fascicoli della Gazzetta Britannica. Il reperimento, in particolare, ha richiesto un notevole impegno dato che la serie completa non era consultabile in alcuna biblioteca italiana o internazionale. Lindagine, partita dai pochi fascicoli esistenti presso la Biblioteca regionale di Messina e dalle annate conservate alla Biblioteca del Museo regionale messinese, si allargata poi alle altre biblioteche siciliane, la Centrale e la Comunale di Palermo, dove stata trovata, anche se in maniera lacunosa, la maggior parte del materiale. Nel tentativo di reperire i pochi fascicoli mancanti, la ricerca stata estesa anche alla Biblioteca Nazionale di Napoli, ove conservata lultima annata (1814), alla Biblioteca di Storia Moderna e Contemporanea di Roma, dove sono custoditi pochi numeri del 1808 e lintera annata del 1813, e alla Biblioteca Nazionale di Firenze. Anche presso lArchivio di Stato di Palermo sono custoditi alcuni fascicoli nel fondo Reale Segreteria Incartamenti Carte di polizia. Purtroppo, non sempre stato possibile utilizzare le copie ritrovate a causa del loro cattivo stato di conservazione. Ancora oggi mancano per completare la raccolta i numeri dall1 all8 del 1808 e i numeri 10 e 25 del 1812, nonostante una scrupolosa ricerca presso la maggior parte delle biblioteche siciliane (Biblioteche delle Societ di Storia Patria, Biblioteca Ursino Recupero di Catania, Biblioteca dellAccademia degli Zelanti di Acireale, Biblioteca Fardelliana di Trapani), di Roma (ad esempio Biblioteca dellAccademia dei Lincei, Biblioteca del Risorgimento, Biblioteca Mauricelliana), e di Napoli (Biblioteca della Societ di Storia Patria, Archivio di Stato). 2 fase. Individuazione degli esemplari migliori, momento che ha prolungato il lavoro di ricerca e di confronto fra i diversi fascicoli.

3 fase. Richiesta di fotoriproduzione presso le competenti Biblioteche e conseguente individuazione di fotografi professionisti per acquisire, con rilevamento fotografico ad alta definizione, gli oltre 650 fascicoli (circa 3000 scatti) del giornale messinese. 4 fase. Verifica e controllo di tutti i fotogrammi riprodotti per la pubblicazione on-line. 1808
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