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La teoria armonica delle Stringhe o Superstringhe

La teoria armonica delle Stringhe


Testi ed immagini compilati e supervisionati da Marco Stefanelli

In principio fu la corda. Che subito inizi a vibrare. E la sua musica, una sinfonia cosmica in undici dimensioni, diede corpo e forma a tutte le cose del mondo. Diede corpo e forma al mondo. Questo l'universo che "i fisici di superstringa" propongono alla fine del Ventesimo secolo ed ha un sapore greco. un universo geometrico. Con tutta la delicatezza melodiosa dell'universo di Pitagora e con tutta l'eleganza dell'universo di Platone. un universo in cui l'armonia ritorna come essenza fisica. Forse questo antico ed etereo sapore greco che rende cos affascinate il cosmo che ci propone quella nutrita comunit scientifica che si posta alla ricerca ed convinta di aver afferrato la "teoria del tutto", la teoria finale della fisica. Da almeno tre quarti di secolo la fisica teorica dominata da due grandi teorie. Una, la relativit generale, che descrive il comportamento dell'universo su grande scala. L'altra, la meccanica quantistica, che descrive il comportamento dell'universo a livello microscopico. La situazione alquanto imbarazzante, perch entrambe sono teorie molto precise ed entrambe sono teorie che ambiscono a definirsi teorie generali e, quindi, "ultime". Eppure la relativit generale e la meccanica dei Quanti risultano tra loro incompatibili. In oltre 75 anni ogni tentativo di riconciliarle naufragato. Cosa significa questo? Che forse la realt sfugge a ogni possibilit di essere descritta in modo unitario? Che dobbiamo rassegnarci a visioni frammentate del mondo?...

La gran parte dei fisici teorici non disposta a rinunciare a una visione unitaria e coerente dell'universo, o meglio, del Cosmo: il "Tutto armoniosamente ordinato" degli antichi Greci. Ed per questo che, malgrado le frustrazioni di uno sforzo titanico tanto prolungato quanto finora vano, ancora alla ricerca della teoria unica, della "teoria del Tutto". I "fisici di superstringa" sono convinti di avere finalmente intrapreso la strada giusta, dopo decenni di sforzi alla ricerca della teoria in grado di unificare la fisica. Grazie a due svolte decisive realizzate rispettivamente nel 1968 e nel 1995. La prima ad opera di un italiano, Gabriele Veneziano, e di una sua brillante intuizione. Poniamo che la realt ultima del mondo, sosteneva e sostiene il fisico teorico torinese, non sia costituita da particelle puntiformi, ma da stringhe, da piccole corde, insomma, da qualcosa di molto simile a dei lacci di scarpe infinitamente piccoli, che si estendono nello spazio a una dimensione. Applichiamo a queste cordicelle le leggi della meccanica quantistica e vediamo cosa succede. Beh, non senza meraviglia di Gabriele Veneziano, quelle stringhe iniziano a vibrare. A suonare, come corde di violino. E a ogni modo di vibrazione, a ogni nota di quelle corde del violino cosmico, corrisponde una particella o una forza della Natura. La musica delle stringhe la forza creatrice del mondo. E questa sinfonia cos rilassante da concretizzare, finalmente, l'attesa riconciliazione tra relativit generale e meccanica quantistica. Tra micro e macro. Dobbiamo immaginarci una superstringa come una corda di pianoforte o di chitarra, compatta, che rappresenta la componente primordiale dell'universo invece della classica particella di materia. La superstringa tuttavia deve sottostare alle leggi della fisica quantistica, il che significa che anche per lei deve esistere una indeterminatezza, come si afferma nel principio di Heisenberg. Per la superstringa questo significa vibrare perennemente, come se qualcuno avesse pizzicato la corda. Una simile vibrazione non ha una sola possibilit, ma tutta una serie di frequenze armoniche. Dai calcoli dei fisici emerso che per ciascuna di queste diverse frequenze armoniche risulta esattamente una delle particelle elementari oggi note, per esempio un elettrone, un quark, un fotone, un neutrino ecc. I fisici si sono sorpresi quando una di queste frequenze ha portato ad una particella di cui nessuno prima era mai riuscito a dimostrarne l'esistenza, il gravitone: l'ipotetico trasmettitore della forza gravitazionale.

Quella delle superstringhe quindi la prima teoria che non solo non in contrasto con la gravitazione, ma che addirittura la presuppone. Tutto risolto, quindi? Nient'affatto. Per almeno due motivi. I fisici teorici riescono a descrivere solo con equazioni approssimate l'universo delle stringhe. E inoltre nel corso degli anni sbocciano una, due, cinque diverse teorie di stringa: troppe per poter parlare di "teoria ultima". La seconda svolta avviene nel 1995, quando l'americano Ed Witten, in forze a quell'Istituto di Studi Avanzati di Princeton ove Albert Einstein spese oltre venti anni a cercare la "teoria del tutto", dimostra che le cinque teorie di stringa e un'altra teoria, quella della gravit quantistica, sono espressioni diverse di una medesima e pi fondamentale teoria soggiacente: la teoria che egli battezza "M-6". Secondo Witten la "M" pu significare "Magia, Mistero o Matrice, a seconda dei gusti". L'universo di M-6 ha undici dimensioni, dieci spaziali e una temporale, e in esso vibrano non solo corde unidimensionali, ma anche membrane o "brane" a due, a tre e a pi dimensioni. L'universo elegante di M-6 una sinfonia suonata da un'orchestra a infinite dimensioni. dunque l'armonia di M-6 la teoria finale? Viviamo davvero in un universo pitagorico? No. O almeno, ancora presto per dirlo. M-6 indica che forse i fisici hanno imbroccato la strada giusta verso la teoria in grado di fornirci una visione unitaria e coerente del mondo. Ma si tratta di una strada lunga e ancora tutta da percorrere. Le equazioni di M-6 sono ancora tutte equazioni approssimative. E, soprattutto, M-6 un'elegante costruzione matematica che non fa ancora previsioni verificabili sperimentalmente. Anzi, qualcuno dispera che la teoria possa essere mai verificata. Il dr. Deepak Chopra, nel suo libro rivoluzionario "Quantum Healing", a proposito delle superstringhe e del potere terapeutico dei

suoni primordiali, dice: "Le particelle subatomiche pi fini sarebbero onde di forma, vibrazioni chiamate 'superstringhe', ovvero corde ultrasensibili, perch reagiscono esattamente come le corde di un violino". Queste superstringhe sono infinite e si trovano dappertutto nell'universo. Questa rete subatomica si situa oltre la nostra realt materiale limitata a quattro dimensioni e attualmente non esistono strumenti di laboratorio per osservare le superstringhe, nonostante la loro potenza. Questa moderna teoria fisica si avvicina sorprendentemente alle affermazioni dei testi vedici che specificano che ogni manifestazione cosmica sostenuta da un Potere Creatore, come le perle di una collana sono sostenute da un filo. Ogni organo umano sostenuto da una superstringa che dovr essere "accordata" affinch l'organo non "stoni". Il corpo una tavola di risonanza e il miglior modo di agire su una determinata frequenza vibratoria consiste nell'emettere una frequenza corrispondente, secondo il famoso principio di risonanza di cui parleremo pi avanti. Quando presente uno squilibrio e quindi una discordanza mentale e cellulare, la prima cosa da fare quella di calmare la nostra agitazione mentale per poter agire sull'organismo, ed a questo punto che le energie mantriche entrano in scena e sono praticamente insostituibili. --

Il teorema di Bell compilato da Marco Stefanelli

Nel 1964 il fisico irlandese John Stewart Bell ha dimostrato che un'esperienza avvenuta nel passato tra due particelle subatomiche crea tra di esse una forma di "connessione" per cui il comportamento di ciascuna delle due condiziona in modo diretto ed istantaneo il comportamento dell'altra indipendentemente dalla distanza che le separa. In base al teorema di Bell quando due particelle subatomiche inizialmente accoppiate vengono poi separate e allontanate l'una dall'altra e ad un certo istante viene invertito il senso di rotazione (spin) di una delle due, nello stesso istante anche l'altra inverte il suo senso di rotazione, indipendentemente dalla distanza che le separa. Ad oggi non stata ancora data alcuna contro-argomentazione significativa in grado di mettere in discussione la validit di questo teorema. Tutti gli esperimenti effettuati finora hanno confermato il risultato ottenuto da Bell, vale a dire che la non localit deve essere considerata una caratteristica fondamentale e irrinunciabile del mondo microscopico, che le particelle subatomiche sono capaci di comunicare istantaneamente a prescindere dalla loro distanza. Particolarmente significativi sono gli esperimenti di Alain Aspect (1981) al laboratorio di ottica di Orsay, di Yanhua Shih (2001) dell'Universit del Maryland e di Nicolas Gisin (2003) dell'Universit di Ginevra. La comunicazione istantanea, l'intreccio tra le particelle subatomiche, effetto noto anche con il termine tecnico di "entanglement quantistico", pu essere considerato uno dei pi grandi misteri della conoscenza umana: pur essendo un fenomeno osservabile e ripetibile, non sembra avere una chiara spiegazione logica.

Teoria delle stringhe


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Teoria delle stringhe


Teoria delle stringhe

Stringa bosonica Stringa fermionica

Teoria delle superstringhe

Stringa tipo I Stringa tipo II Stringa eterotica

M-teoria

Supergravit Dp-brane Teoria del mondo-brana Dualit T-dualit S-dualit U-dualit

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In fisica, la teoria delle stringhe una teoria, ancora in fase di sviluppo, che tenta di conciliare la meccanica quantistica con la relativit generale[1], e che spera inoltre di avere tutte le caratteristiche necessarie per essere una teoria del tutto. Si fonda sul principio secondo cui la materia, l'energia e, sotto certe ipotesi, lo spazioed il tempo sono in realt la manifestazione di entit fisiche primordiali che, a seconda del numero di dimensioni in cui si sviluppano, vengono chiamate per l'appuntostringhe oppure p-brane.
Indice
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1 Introduzione 2 La storia 3 Propriet principali

o o

3.1 Dualit 3.2 Dimensioni Extra

4 Problemi

o o o

4.1 Verificabilit 4.2 Falsificabilit 4.3 Un catalogo (pressoch) infinito di universi possibili

5 Possibili prove

o o o

5.1 Anisotropie nel fondo cosmico e stringhe cosmiche 5.2 Particelle a carica elettrica frazionaria 5.3 Il Large Hadron Collider a caccia di stringhe

6 Critiche 7 Fisici che hanno contribuito in modo rilevante alla teoria 8 Curiosit 9 Note 10 Bibliografia

o o

10.1 Testi divulgativi 10.2 Manuali

11 Voci correlate 12 Altri progetti 13 Collegamenti esterni

Introduzione [modifica]

Interazioni nel modo subatomico: linee d'universo diparticelle puntiformi nel Modello Standard (a sinistra) e un foglio d'universo composto da stringhe chiuse nella teoria delle stringhe (a destra)

La teoria delle stringhe un modello fisico i cui costituenti fondamentali sono oggetti ad una dimensione (le stringhe) invece che di dimensione nulla (i punti) caratteristici della fisica anteriore alla teoria delle stringhe. Per questa ragione le teorie di stringa sono capaci di evitare i problemi di una teoria fisica connessi alla presenza di particelle puntiformi.

Uno studio pi approfondito della teoria delle stringhe ha rivelato che gli oggetti descritti dalla teoria possono essere di varie dimensioni e quindi essere punti (0 dimensioni), stringhe (1 dimensione), membrane (2 dimensioni) e oggetti di dimensioni D superiori (D-brane). Il termine teoria delle stringhe si riferisce propriamente sia alla teoria bosonica a 42 dimensioni che alla teoria supersimmetrica a 10 dimensioni. Tuttavia nell'uso comune, teoria delle stringhe si riferisce alla variante supersimmetrica, mentre la teoria anteriore va sotto il nome di teoria bosonica delle stringhe. L'interesse della teoria risiede nel fatto che si spera possa essere una teoria del tutto, ossia una teoria che inglobi tutte le forze fondamentali. una soluzione percorribile per la gravit quantistica e in pi pu descrivere in modo naturale le interazioni elettromagnetiche e le altre interazioni fondamentali. La teoria supersimmetrica include anche i fermioni, i blocchi costituenti la materia. Non si conosce ancora se la teoria delle stringhe sia capace di descrivere un universo con le stesse caratteristiche di forze e materia di quello osservato finora. Ad un livello pi concreto, la teoria delle stringhe ha originato progressi nella matematica dei nodi, negli spazi di Calabi-Yau e in molti altri campi. La teoria delle stringhe ha anche gettato maggior luce sulle teorie di gauge supersimmetrico, un argomento che include possibili estensioni del modello standard.

La storia [modifica]

I diversi ordini di grandezza della materia: 1. Materia (macroscopico) 2. Struttura molecolare (atomi) 3. Atomi (neutroni, protoni, elettroni)

4. Elettroni 5. Quark 6. Stringhe

La teoria delle stringhe prende le mosse da un articolo di Veneziano per spiegare le peculiarit del comportamento degli adroni. Durante gli esperimenti condotti negli acceleratori di particelle, i fisici avevano osservato che lo spin di un adrone non mai maggiore di un certo multiplo della radice della sua energia. Nessun semplice modello adronico, come quello di renderli composti da un serie di particelle pi piccole legate insieme da un qualche tipo di forza, era in grado di spiegare tali relazioni. Nel 1968 Veneziano trov che la Funzione Beta di Eulero si adattava perfettamente ai dati sull'interazione forte, anche senza spiegare la correlazione fisicamente. Nel 1970 furono Nambu, Nielsen e Susskind a presentarla: rappresentando la forza nucleare attraverso stringhe vibranti ad una sola dimensione. La loro descrizione per effettuava predizioni che contraddicevano direttamente le esperienze. La comunit scientifica perse quindi presto interesse nella teoria delle stringhe, e il modello standard, con le sue particelle e i suoi campi, rimase il plesso teorico dominante. Poi, nel 1974, Schwarz e Scherk, e indipendentemente Yoneya, studiarono i modelli con caratteristiche da messaggero della vibrazione di stringa e trovarono che le loro propriet combaciavano esattamente con le particelle mediatrici della forza gravitazionale i gravitoni. Schwarz e Scherk argomentarono che la teoria delle stringhe non aveva avuto successo perch i fisici ne avevano frainteso gli scopi. Questo condusse allo sviluppo della teoria di stringa bosonica, che ancora la versione solitamente insegnata. Con lo sviluppo della cromodinamica quantistica, il bisogno originario di una teoria degli adroni venne diretto verso una teoria dei quark. La teoria di stringa bosonica formulata in termini di azione di Polyakov, una quantit matematica che pu essere usata per prevedere come le stringhe si muovono nello spazio-tempo. Applicando le idee della meccanica quantistica all'azione di Polyakov procedura nota come quantizzazione si pu dedurre che ogni stringa pu vibrare in molti modi diversi, e che ogni stato di vibrazione rappresenta un tipo diverso di particella. La massa di cui dotata la particella e i vari modi in cui pu interagire, sono determinati dai modi in cui la stringa vibra essenzialmente, dalla nota che la stringa vibrando produce. La scala delle note, ad ognuna delle quali corrisponde una particella, denominata spettro energetico della teoria. Questi primi modelli includevano sia stringhe aperte, che hanno due punti terminali definiti, che stringhe chiuse, dove gli estremi sono congiunti a formare un anello, un loop. I due tipi di stringa si comportano in maniera leggermente diversa, producendo due spettri. Non tutte le moderne teorie delle stringhe usano entrambi i tipi; alcune comprendono solo le tipologie chiuse. Comunque, la teoria bosonica comporta dei problemi. Fondamentalmente, la teoria ha una peculiare instabilit, portando al decadimento dello stesso spazio-tempo. In pi, come il nome suggerisce, lo spettro di particelle contiene solo bosoni, particelle come il fotone con spin intero. Sebbene i bosoni siano un ingrediente indispensabile nell'universo, non sono i suoi unici costituenti. Investigando su come una teoria delle stringhe debba includere i fermioni nel suo spettro conduce alla supersimmetria, una relazione matematica tra bosoni e

fermioni che ora un settore di studio indipendente. Le teorie delle stringhe che includono vibrazioni fermioniche sono conosciute come teorie delle superstringhe; ne sono stati descritti parecchi tipi diversi. Tra il 1984 e il 1986, i fisici compresero che la teoria delle stringhe avrebbe potuto descrivere tutte le particelle elementari e le interazioni tra loro, e centinaia di loro iniziarono a lavorare sulla teoria delle stringhe come l'idea pi promettente per unificare la fisica. Questa prima rivoluzione delle superstringhe era iniziata dalla scoperta di un anomalo annullamento nella teoria delle stringhe di tipo I da parte di Green e Schwarz nel 1984. L'anomalia venne eliminata grazie almeccanismo di Green-Schwarz. Altre inaspettate e rivoluzionarie scoperte, come la stringa eterotica, vennero fatte nel 1985. Negli anni novanta, Witten e altri trovarono forti prove a dimostrazione che le differenti teorie delle superstringhe sono diversi limiti di una sconosciuta teoria a undici dimensioni chiamata M-teoria. Queste scoperte stimolarono la seconda rivoluzione delle superstringhe. Quando Witten la chiam M-teoria, non specific per cosa stesse la M, presumibilmente perch non si sentiva in diritto di denominare una teoria che non era in grado di descrivere interamente (anche se si potrebbe ipotizzare che la M stesse per Mistery, misteriosa). Indovinare per cosa stia la M diventato una sorta di gioco tra i fisici teorici. La M talvolta viene fatta corrispondere a Mistero, Magia o Madre. Ipotesi pi serie includono Matrice o Membrana. Glashow ha notato che la M pu essere un rovesciamento di W, iniziale di Witten. Altri ipotizzano Mancante, Mostruoso o anche Murky (oscura). Secondo lo stesso Witten, come detto in PBS documentary, basato su The Elegant Universe di Greene, la M in M-teoria sta per magia, mistero, o matrice a piacere. Alcuni recenti sviluppi nel campo delle D-brane, oggetti che i fisici hanno scoperto, possono anche essere incluse in alcune teorie che comprendono stringhe aperte della teoria delle superstringhe.

Propriet principali [modifica]


Teorie delle stringhe Tipo Dimensioni Dettagli Solo bosoni, nessun fermione, quindi solo forze, niente materia, sia stringhe chiuse che aperte; incongruenza maggiore: una particella con massa immaginaria, chiamatatachione Supersimmetria tra forze e materia, con stringhe sia aperte che chiuse, nessun tachione, gruppo simmetrico SO(32) Supersimmetria tra forze e materia, solo stringhe chiuse, nessun tachione, fermioni privi di massa con spin in entrambe le direzioni (non-chirali) Supersimmetria tra forze e materia, solo stringhe chiuse, nessun tachione, fermioni privi di massa con spin in un'unica direzione (chirali) Supersimmetria tra forze e materia, solo stringhe chiuse, eterotiche, cio le stringhe che si muovono verso destra differiscono da quelle che si muovono a sinistra, nessuntachione, gruppo simmetrico SO(32) Supersimmetria tra forze e materia, solo stringhe chiuse, eterotiche, cio le stringhe che si

Bosonica

42

10

IIA

10

IIB

10

HO

10

HE

10

muovono verso destra differiscono da quelle che si muovono a sinistra, nessuntachione, gruppo simmetrico E8E8
Se da un lato comprendere i dettagli delle teorie delle stringhe e delle superstringhe richiede la conoscenza di una matematica abbastanza sofisticata, alcune propriet qualitative delle stringhe quantistiche possono essere capite in modo abbastanza intuitivo. Per esempio, le stringhe sono soggette a tensione, pi o meno come le tradizionali corde degli strumenti; questa tensione considerata un parametro fondamentale della teoria. La tensione della stringa strettamente collegata alla sua dimensione. Si consideri una stringa chiusa ad anello, libera di muoversi nello spazio senza essere soggetta a forze esterne. La sua tensione tender a farla contrarre in un anello sempre pi stretto. L'intuizione classica suggerisce che essa potrebbe ridursi ad un punto, ma questo contraddirebbe il principio di indeterminazione di Heisenberg. La dimensione caratteristica della stringa sar quindi determinata dall'equilibrio fra la forza di tensione, che tende a renderla pi piccola, e l'effetto di indeterminazione, che tende a mantenerla "allargata". Di conseguenza, la dimensione minima della stringa deve essere collegata alla sua tensione.

Dualit [modifica]
Prima degli anni novanta, i teorici delle stringhe ritenevano che ci fossero cinque tipi diversi di superstringhe: tipo I (aperte e chiuse), tipo IIA e tipo IIB (entrambe chiuse), e le due teorie di stringhe eterotiche (SO(32) e E8E8). Si pensava che tra queste cinque teorie candidate, solo una fosse la corretta teoria del tutto, e che fosse la teoria il cui basso limite energetico, con dieci dimensioni spaziotemporali compattate a quattro, si armonizzava con la fisica che osserviamo nel nostro mondo. Ma ora si sa che questa ingenua rappresentazione sbagliata e che le cinque teorie delle superstringhe sono connesse ad una ulteriore teoria, come se fossero ognuna un caso speciale di una teoria pi generale. Queste teorie sono collegate da trasformazioni che sono chiamate dualit. Se due teorie sono messe in relazione da una trasformazione di dualit, significa che la prima teoria pu essere trasformata in qualche modo cos da finire per essere uguale alla seconda teoria. Le due teorie sono dette essere tra loro duali sotto quel tipo di trasformazione. Detto con altre parole, le due teorie sono differenti descrizioni matematiche dello stesso fenomeno. Queste dualit legano quantit che si pensavano separate. Scale di distanza grandi e piccole, come pure forze d'accoppiamento forti e deboli, sono quantit che hanno sempre sottolineato limiti molto distinti nel comportamento di un sistema fisico, sia nella teoria classica che nella fisica quantistica delle particelle. Ma le stringhe possono eliminare le differenze tra grande e piccolo, forte e debole ed cos che le cinque teorie in apparenza molto diverse finiscono per essere correlate l'una con l'altra. Supponendo di essere in uno spazio-tempo in dieci dimensioni, una di queste temporale e le altre nove sono spaziali. Facendo in una di queste nove dimensioni un cerchio di raggio R, muovendosi in una direzione per una distanza L = 2R si fa un giro attorno al cerchio e si torna la punto di partenza. Una particella che si muove lungo questo cerchio avr un momento quantizzato attorno al cerchio, e questo contribuir all'energia totale della particella. Ma una stringa molto diversa, perch pu avvolgersi intorno al cerchio. Il numero di volte che la stringa si avviluppa al cerchio chiamato numero di avvolgimento, anch'esso quantizzato.

Nella teoria delle stringhe il momento e il numero di avvolgimento possono essere scambiati purch si scambi anche il raggio R del cerchio con la grandezza , dove la lunghezza della stringa. Se R molto pi sar molto grande. Cos si scambia la piccola

piccolo della lunghezza della stringa, allora la grandezza scala di grandezza con quella grande.

Questo tipo di dualit, tra scale grandi e piccole, chiamata T-dualit. La T-dualit relaziona la superstringa di tipo IIA con la superstringa di tipo IIB. Ci significa che se si prende il tipo IIA e il tipo IIB e le si compatta su un cerchio, invertendo il momento e il numero di avvolgimento e invertendo la scala di distanza, una teoria cambia in un'altra. Vale la stessa regola per le due teorie eterotiche. Inoltre, ogni forza ha una costante di accoppiamento. Per l'elettromagnetismo, proporzionale alla radice della carica elettrica. Quando i fisici studiarono il comportamento quantistico dell'elettromagnetismo, non potevano risolvere esattamente l'intera teoria, cos la rompevano in piccoli pezzi, ciascuno dei quali si poteva risolvere con una differente potenza della costante di accoppiamento. A normali energie nell'elettromagnetismo, la costante piccola, per cui i primi piccoli pezzi producono con buona approssimazione il valore reale. Ma se la costante cresce, questo metodo di calcolo viene meno. Anche le teorie delle stringhe hanno una costante di accoppiamento, ma diversamente dalle teorie di particelle, la costante non solo un numero, ma dipende da una della modalit di oscillazione delle stringhe, chiamata dilatone. Cambiando il campo del dilatone con uno minore, si cambia una costante di accoppiamento elevata con una pi piccola. Questa simmetria chiamata S-dualit. Se due teorie delle stringhe sono relazionate dalla S-dualit, allora una teoria con una forte costante di accoppiamento uguale ad un'altra teoria con una costante bassa. La teoria con forte costante non pu essere compresa per mezzo di un'espansione in una serie, ma la teoria con bassa costante s. Cos se le teorie sono in relazione attraverso la S-dualit, conoscendo la teoria debole, possibile conoscere anche quella forte. Le teorie delle superstringhe relazionate dalla S-dualit sono: la teoria di superstringhe di tipo I con la superstringa eterotica SO32, e la teoria di tipo II con s stessa.

Dimensioni Extra [modifica]


Per approfondire, vedi la voce Dimensione extra.

Una caratteristica interessante della teoria delle stringhe che essa predice il numero di dimensioni che l'Universo dovrebbe avere. N la teoria dell'elettromagnetismo di Maxwell n la teoria dellarelativit di Einstein dicono nulla sull'argomento: entrambe le teorie richiedono che i fisici inseriscano "a mano" il numero delle dimensioni. Invece, la teoria delle stringhe consente di calcolare il numero di dimensioni dello spazio-tempo dai suoi principi base.[2] Tecnicamente, questo accade perch il principio di invarianza di Lorentz pu essere soddisfatto solo in un certo numero di dimensioni. Pi o meno questo equivale a dire che se misuriamo la distanza fra due punti e poi ruotiamo il nostro osservatore di un certo angolo e misuriamo di nuovo, la distanza osservata rimane la stessa solo se l'universo ha un ben preciso numero di dimensioni. Il solo problema che quando si esegue questo calcolo, il numero di dimensioni dell'universo non quattro, come ci si potrebbe attendere (tre assi spaziali e uno temporale), bens ventisei. Pi precisamente, le teorie bosoniche

implicano 42 dimensioni, mentre le superstringhe e le teorie-M risultano richiedere 10 o 11 dimensioni.[3] Nelle teorie di stringa bosonica, le 42 dimensioni risultano dall'equazione di Polyakov

Una rappresentazione tridimensionale di uno spazio di Calabi-Yau

Comunque, questi modelli sembrano in contraddizione con i fenomeni osservati. I fisici di solito risolvono questo problema in uno di due diversi modi. Il primo consiste nel compattare le dimensioni extra; cio, si suppone che le 6 o 7 dimensioni extra producano effetti fisici su un raggio cos piccolo da non poter essere rilevate nelle nostre osservazioni sperimentali. Senza aggiungere i flussi, riusciamo ad ottenere la risoluzione del modello a 6 dimensioni con gli spazi di Calabi-Yau. In 7 dimensioni, essi sono chiamati variet G2 e in 8 variet Spin(7). In sostanza, queste dimensioni extra vengono matematicamente compattate con successo facendole ripiegare su s stesse. Una analogia molto usata per questo di considerare lo spazio multidimensionale come un tubo di gomma per il giardino. Se guardiamo il tubo da una certa distanza, esso sembra avere una sola dimensione, la sua lunghezza. Questo corrisponde alle quattro dimensioni macroscopiche cui siamo abituati normalmente. Se per ci avviciniamo al tubo, scopriamo che esso ha anche una seconda dimensione, la sua circonferenza. Questa dimensione extra visibile solo se siamo vicini al tubo, proprio come le dimensioni extra degli spazi di Calabi-Yau sono visibili solo a distanze estremamente piccole, e quindi non sono facilmente osservabili. (Ovviamente, un normale tubo per il giardino esiste nelle tre dimensioni spaziali, ma per consentire l'analogia si trascura il suo spessore e si considera solo il moto sulla superficie del tubo. Un punto sulla superficie del tubo pu essere individuato con due numeri, la distanza da una delle estremit e una distanza sulla circonferenza, proprio come un punto sulla superficie terrestre pu essere individuato univocamente dalla latitudine e dalla longitudine. In entrambi i casi, diciamo che l'oggetto ha due dimensioni spaziali. Come la Terra, i tubi da giardino hanno un interno, una regione che richiede una dimensione extra; per, a differenza della Terra, uno spazio di Calabi-Yau non ha un interno).

Un'altra possibilit che noi siamo bloccati in un sottospazio a "3+1" dimensioni dell'intero universo, ove il 3+1 ci ricorda che il tempo una dimensione di tipo diverso dallo spazio. Siccome questa idea implica oggetti matematici chiamati D-brane, essa nota come Teoria Braneworld. In entrambi i casi la gravit, agendo nelle dimensioni nascoste, produce altre forze non gravitazionali, come l'elettromagnetismo. In linea di principio, quindi, possibile dedurre la natura di queste dimensioni extra imponendo la congruenza con il modello standard, ma questa non ancora una possibilit pratica.

Problemi [modifica]
Verificabilit [modifica]
A tutt'oggi, la teoria delle stringhe non verificabile, anche se ci sono aspettative che nuove e pi precise misurazioni delle anisotropie della radiazione cosmica di fondo, possano dare le prime conferme indirette. Indubbiamente non l'unica teoria in sviluppo a soffrire di questa difficolt; qualunque nuovo sviluppo pu passare attraverso una fase di non verificabilit prima di essere definitivamente accettato o respinto. Come Richard Feynman scrive ne Il carattere della Legge Fisica, il test chiave di una teoria scientifica verificare se le sue conseguenze sono in accordo con le misurazioni ottenute sperimentalmente. Non importa chi abbia inventato la teoria, "quale sia il suo nome", e neanche quanto la teoria possa essere esteticamente attraente: "se essa non in accordo con la realt sperimentale, essa sbagliata". (Ovviamente, ci possono essere fattori collaterali: qualcosa pu essere andato male nell'esperimento, o forse chi stava valutando le conseguenze della teoria ha commesso un errore: tutte queste possibilit devono essere verificate, il che comporta un tempo non trascurabile). Nessuna versione della teoria delle stringhe ha avanzato una previsione che differisca da quelle di altre teorie - almeno, non in una maniera che si possa verificare sperimentalmente. In questo senso, la teoria delle stringhe ancora in uno "stato larvale": essa possiede molte caratteristiche di interesse matematico, e pu davvero diventare estremamente importante per la nostra comprensione dell'Universo, ma richiede ulteriori sviluppi prima di poter diventare verificabile. Questi sviluppi possono essere nella teoria stessa, come nuovi metodi per eseguire i calcoli e derivare le predizioni, o possono consistere in progressi nelle scienze sperimentali, che possono rendere misurabili quantit che al momento non lo sono. Si potrebbe tuttavia verificare la veridicit della teoria indirettamente analizzando i gravitoni. Gli attuali acceleratori di particelle non sono in grado di tracciare il momento in cui un gravitone sfugge per passare a una brana vicina. Forse LHC potr darci nuove risposte.

Falsificabilit [modifica]
Considerare la teoria sotto il solo profilo della sua verificabilit, comunque estremamente riduttivo ed apre il campo ad una serie di problemi. Non infatti sufficiente l'accordo con i dati sperimentali per conferire lo status di teoria scientifica. Tutte le mere descrizioni di un fenomeno (sofisticastissime o banalissime come: "il sole sorge ogni mattina") sono in accordo con i dati sperimentali, e forniscono anche previsioni verificabili, ma senza essere per questo considerate teorie scientifiche.

Uno dei caratteri fondamentali di una teoria scientifica invece il requisito popperiano della falsificabilit cio della capacit di produrre almeno un enunciato da cui dipenda l'intera teoria e questo potrebbe essere problematico se si considera la teoria delle stringhe solo come teoria di grande unificazione. La teoria delle stringhe invece ha dato delle predizioni ben precise tramite la corrispondenza AdS/CFT sulla viscosit dei fluidi fortemente accoppiati che sono in accordo[4] con i dati sperimentali osservati al RHIC.

Un catalogo (pressoch) infinito di universi possibili [modifica]


Da un punto di vista pi matematico, un altro problema che la maggior parte della teoria delle stringhe ancora formulata mediante l'utilizzo di metodi matematici perturbativi. Potrebbe sembrare un problema da poco dal momento che anche la trattabilit di moltissimi problemi di una teoria di sicuro successo come la teoria quantistica dei campi legata all'uso di metodi perturbativi. Ma nella teoria delle stringhe i metodi perturbativi comportano un cos alto grado di approssimazione che la teoria non in grado di identificare quali degli spazi di Calabi-Yau siano candidati a descrivere il nostro universo. La conseguenza che essa non descrive un solo universo, ma qualcosa come 10 500 universi (un numero inimmaginabile!), ciascuno dei quali pu avere diverse leggi fisiche e costanti.[5] Sebbene le tecniche non-perturbative siano considerevolmente progredite, manca tuttavia una completa trattazione non-perturbativa della teoria. In realt ammettere 10500 vuoti diversi non solo non un problema, ma anzi permette l'unico meccanismo noto al momento per spiegare il valore attuale della costante cosmologica[6][7] seguendo un'idea di Steven Weinberg[8]. Inoltre, un valore molto grande di vuoti diversi tipico di qualunque tipo di materia accoppiata alla gravit e si ottiene anche quando si accoppia il modello standard[9].

Possibili prove [modifica]


L'uomo non possiede la tecnologia per osservare le stringhe, in quanto dai modelli matematici dovrebbero avere dimensioni intorno alla lunghezza di Planck, circa 1035 metri. Le concentrazioni di energia richieste a tali dimensioni sembrano definitivamente fuori dalla portata di qualsiasi strumento attuale o futuro.

Anisotropie nel fondo cosmico e stringhe cosmiche [modifica]


Potremmo alla fine essere in grado di osservare le stringhe in maniera significativa, o almeno ottenere informazioni sostanziali osservando fenomeni cosmologici che possano chiarire gli aspetti della fisica delle stringhe. In particolare, visti i dati dell'esperimento WMAP, si suppone che gli esperimenti del satellite Planck dovrebbero far luce sulle condizioni iniziali dell'Universo, misurando con estrema precisione le anisotropie del fondo a microonde. Nei primi anni 2000 i teorici delle stringhe hanno riportato in auge un vecchio concetto: la stringa cosmica. Le stringhe cosmiche, originariamente introdotte negli anni ottanta, sono oggetti differenti da quelli delle teorie delle superstringhe. Per alcuni anni le stringhe cosmiche sono state un modello molto in voga per spiegare vari fenomeni cosmici, come ad esempio la formazione delle galassie nelle prime epoche dell'universo. Ma esperimenti successivi ed in particolare pi precise misurazioni della radiazione cosmica di fondo non sono stati in grado di confermare le ipotesi del modello delle stringhe cosmiche che per questo motivo fu

abbandonato. Alcuni anni pi tardi stato osservato che l'universo in espansione pu aver "stirato" una stringa "fondamentale" (del tipo che viene ipotizzato nella teoria delle superstringhe) fino ad allungarla a dimensioni macroscopiche. Una stringa cos allungata pu assumere molte delle propriet della stringa del "vecchio" tipo, rendendo attuali ed utili i precedenti calcoli. Inoltre le moderne teorie delle superstringhe ipotizzano altri oggetti che potrebbero facilmente essere interpretati come stringhe cosmiche, ad esempio le D1-brane (dette anche D-stringhe) monodimensionali fortemente allungate. Come fa notare il fisico teorico Tom Kibble "i cosmologi delle teorie delle stringhe hanno scoperto stringhe cosmiche rovistando in ogni dove nel sottobosco". Le precedenti proposte metodologiche per ricercare le stringhe cosmiche possono essere ora utilizzate per investigare la teoria delle superstringhe. Ad esempio gli astronomi hanno anche riscontri numerosi di cosa potrebbe essere la lente gravitazionale indotta da stringhe. Superstringhe, D-brane ed altri tipi di stringhe stirate fino alla scala intergalattica emettono onde gravitazionali che potrebbero essere rilevate utilizzando esperimenti del tipo LIGO. Esse possono anche provocare lievi irregolarit nella radiazione cosmica di fondo ancora impossibili da rilevare ma probabilmente osservabili in un prossimo futuro. Sebbene intriganti, queste prospettive cosmologiche sono carenti sotto un punto di vista: come precedentemente detto, la verifica sperimentale di una teoria richiede che i test siano in grado, in via di principio, di "rendere falsa" la teoria stessa. Per esempio, se si osservasse che il Sole durante un'eclissi solare non deflette la luce a causa della sua interazione gravitazionale, la teoria della relativit generale di Einstein sarebbe dimostrata erronea (naturalmente escludendo la possibilit di un errore nell'esperimento). Il fatto di non trovare stringhe cosmiche non dimostrerebbe che la teoria delle stringhe fondamentalmente sbagliata ma solo che sbagliata l'idea specifica di una stringa fortemente allungata a livello cosmico. Sebbene si possano fare, in via teorica, numerose misurazioni che dimostrino che la teoria delle stringhe valida, fino ad ora gli scienziati non hanno escogitato dei "test" rigorosi.

Particelle a carica elettrica frazionaria [modifica]


Alcuni dei modelli di spazi di Calabi-Yau prevedono la possibile esistenza di particelle dotate di carica elettrica frazionaria, secondo rapporti diversi da quelli finora attribuiti alle cariche quark eantiquark. L'osservazione futura di tali particelle potrebbe essere una traccia della validit della teoria, sebbene non decisiva, visto che la sua eventuale fondatezza rimane compatibile anche con l'inesistenza di tali cariche frazionarie.

Il Large Hadron Collider a caccia di stringhe [modifica]


Nel gennaio 2007 ricercatori dell'Universit della California a San Diego, della Carnegie Mellon University e della Universit del Texas a Austin hanno sviluppato un test per la teoria delle stringhe. Il test si basa sulla misura della diffusione dei bosoni W quando vengono fatti collidere con opportuni bersagli e dovrebbe essere svolto all'interno del Large Hadron Collider l'unico acceleratore di particelle in grado di fornire l'energia necessaria per l'esperimento[10].

Critiche [modifica]

Alain Connes ha elaborato un modello matematico che rigetta la teoria delle stringhe, e opera una sintesi fra relativit generale e meccanica quantistica, per descrivere lo spazio-tempo e l'universo. Secondo altri fisici, la geometria non commutativa di Connes descrive bene lo spazio-tempo, predice la presenza di indeterminazione di Heisenberg, quando si misurino le coordinate di un evento, confermata anche dalla relativit generale dalla meccanica quantistica. La teoria di Connes prevede un bosone di Higgs di massa 170 GeV, probabilmente escluso dai dati sperimentali (la conferma verr data nel 2012 quando saranno stati raccolti dati in quantit sufficiente per fare tale affermazione). Lee Smolin, autorevole scienziato con notevole competenza della materia, in un suo libro del 2006 titolato in Italia L'universo senza stringhe. Fortuna di una teoria e turbamenti della scienza (titolo originale The Trouble with Physics) ha esposto con dovizia di particolari scientifici, storici e sociologici la tesi secondo cui con tutta probabilit la teoria delle stringhe ha fallito rispetto alle aspettative di essere una teoria del tutto. In sintesi, la teoria delle stringhe si dissolta in un paesaggio di teorie, un numero immenso (circa 10500) di teorie differenti ciascuna descrittiva di un universo a s stante. Nessuna di queste teorie, quantomeno il sottoinsieme riferibile ad un universo quale il nostro, dotato di costante cosmologica positiva (vedi materia oscura), sembra in grado di prevedere nuovi fenomeni, o di essere semplicemente falsificabile tramite un qualsiasi esperimento non descrivibile da un'altra teoria.

Fisici che hanno contribuito in modo rilevante alla teoria [modifica]


Moltissimi fisici di altissimo livello hanno contribuito alla nascita e allo sviluppo della teoria delle stringhe. Tra loro due vincitori del Premio Nobel, molti vincitori del Premio Dirac (il pi prestigioso premio per la fisica teorica) e del Premio Heineman per la Fisica. E. Witten anche vincitore della Medaglia Fields, l'equivalente del premio Nobel per la matematica.

Sergio Ferrara (Premio Dirac 1993, Premio Heineman 2006) Daniel Freedman (Premio Dirac 1993, Premio Heineman 2006) Michael B. Green (Premio Dirac 1989, Premio Heineman 2002) David J. Gross (Premio Dirac 1988, Premio Nobel 2004) Andrei Linde (Premio Dirac 2002) Juan Martn Maldacena (Premio Heineman 2007, Premio Dirac 2008) Yoichiro Nambu (Medaglia Dirac 1986, Premio Nobel 2008) Joseph Polchinski (Premio Heineman 2007, Premio Dirac 2008) John Schwarz (Premio Dirac 1989, Premio Heineman 2002) Nathan Seiberg (Premio Heineman 1998) Andrew Strominger Leonard Susskind Cumrun Vafa (Premio Dirac 2008)

Peter van Nieuwenhuizen (Premio Dirac 1993, Premio Heineman 2006) Gabriele Veneziano (Premio Heineman 2004) Edward Witten (Premio Dirac 1985, Medaglia Fields 1990, Premio Heineman 1998) Shing-Tung Yau (Medaglia Fields 1982) Brian Greene

Curiosit [modifica]
Nella Sit-com The Big Bang Theory, la teoria delle stringhe viene numerose volte citata da Sheldon Cooper, uno dei protagonisti della serie, che da ricercatore ne accanito sostenitore e la studia presso il California Institute of Technology.

Note [modifica]
1. 2. ^ Sunil Mukhi(1999)"The Theory of Strings: A Detailed Introduction" ^ Simeon Hellerman and Ian Swanson(2006): "Dimension-changing exact solutions of string theory".; Ofer Aharony and Eva Silverstein(2006):"Supercritical stability, transitions and (pseudo)tachyons". 3. ^ M. J. Duff, James T. Liu and R. Minasian Eleven Dimensional Origin of String/String Duality: A One Loop Test Center for Theoretical Physics, Department of Physics, Texas A&M University 4. 5. ^ STRINGS LINK THE ULTRACOLD WITH THE SUPERHOT. Science News ^ S. Kachru, R. Kallosh, A. Linde and S. P. Trivedi, de Sitter Vacua in String Theory, Phys.Rev.D68:046005,2003, arXiv:hep-th/0301240 6. ^ N. Arkani-Hamed, S. Dimopoulos and S. Kachru, Predictive Landscapes and New Physics at a TeV, arXiv:hep-th/0501082, SLAC-PUB-10928, HUTP-05-A0001, SU-ITP-04-44, January 2005 7. 8. 9. ^ L. Susskind The Anthropic Landscape of String Theory, arXiv:hep-th/0302219, February 2003 ^ Si veda ad esempio astro-ph/0005265 ^ Quantum Horizons of the Standard Model Landscape

10. ^ Si vedano:

Le Scienze - Un test per la teoria delle stringhe Jacques Distler, Benjamin Grinstein, Rafael A. Porto and Ira Z. Rothstein. Falsifying Models of New
Physics via WW Scattering. Phys. Rev. Lett. n. 98, 041601 (2007) Abstract

Bibliografia [modifica]
Testi divulgativi [modifica]

Particelle, stringhe e altro di Warren Siegel, Di Renzo Editore (2008), ISBN 88-8323-204-6. L'Universo Elegante di Brian Greene, Einaudi (2000), ISBN 88-06-15523-7. La Trama del Cosmo di Brian Greene, Einaudi (2004), ISBN 88-06-18091-6 La Materia-Specchio di Robert Foot, Macro Edizioni (2005) ISBN 88-7507-448-8 Un Universo Diverso di Robert Laughlin, Codice Edizioni (2006) ISBN 88-7578-033-1 Il Cervello Quantico di Jeffrey Satinover, Macro Edizioni (2002) ISBN 88-7507-408-9

Il Giardino delle Particelle di Gordon Kane, Tea Edizioni (1997) ISBN 88-502-0125-7 Il Paesaggio Cosmico: Dalla teoria delle stringhe al megaverso di Leonard Susskind, Adelphi (2006), ISBN 88-459-2153-0

Neanche sbagliata. Il fallimento della teoria delle stringhe e la corsa all'unificazione delle leggi della fisica. di Peter Woit, Codice Edizioni, (2007) ISBN 88-7578-072-2

Rischiare con Dio (dopo Einstein) di Antonino Palumbo, Edizioni Scientifiche Italiane, (2006), ISBN 88495-1257-0

L'Unificazione della Conoscenza di Antonino Palumbo, Edizioni Scientifiche Italiane, (2008), ISBN 97888-495-1745-3

Manuali [modifica]

Michael Green, John Schwarz and Edward Witten, Superstring theory, Cambridge University Press (1987). Il libro di testo originale.

Vol. 1: Introduction, ISBN 0-521-35752-7. Vol. 2: Loop amplitudes, anomalies and phenomenology, ISBN 0-521-35753-5.

Johnson, Clifford, D-branes, Cambridge University Press (2003). ISBN 0-521-80912-6. Joseph Polchinski, String Theory, Cambridge University Press (1998). Un testo moderno.

Vol. 1: An introduction to the bosonic string, ISBN 0-521-63303-6. Vol. 2: Superstring theory and beyond, ISBN 0-521-63304-4.

Zwiebach, Barton. A First Course in String Theory. Cambridge University Press (2004). ISBN 0-52183143-1. Sono disponibili correzioni online.

Voci correlate [modifica]



Azione Nambu-Goto Computer quantistico AdS/CFT D-brane Dimensione compattata Gravit quantistica Gravit quantistica a loop Gravitone K-teoria ritorta Principio di indeterminazione di Heisenberg Stringa (fisica) Supergravit Supersimmetria Teoria del campo conforme Teoria del tutto

Teoria delle superstringhe Teoria di Kaluza-Klein M-teoria Teoria F

Altri progetti [modifica]

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Collegamenti esterni [modifica]



Articolo divulgativo che tenta di spiegare cosa sono le stringhe Tutto sulle stringhe (incluso un test di autovalutazione) in ScienzaPerTutti Un mondo fatto a stringhe (EN) The Official String Theory Web Site - Ottimo sito di divulgazione, contiene anche un apparato matematico utile agli esperti

(EN) PLANCK Home page (EN) Risultati del WMAP (EN) Superstringtheory.com - Guida online. (EN) Beyond String Theory - Progetto in corso che spiega molti aspetti della teoria delle stringhe e gli argomenti correlati.

(EN) The Elegant Universe - Documentario NOVA di Brian Greene. Varie immagini, testi, video ed animazioni sulla teoria delle stringhe.

(EN) The Symphony of Everything: a short interactive introduction to string theory. (EN) "Cosmic strings reborn?" di Tom Kibble, conferenza del September 2004. (EN) SCI.physics.STRINGS - La home page di un newsgroup dedicato alla teoria delle stringhe. (EN) Resource Letter - Una buona guida per studenti alla letteratura sulla teoria delle stringhe. (EN) Superstrings! String Theory Home Page - Tutorial online. (EN) A popular blog on string theory (EN) Is string theory even wrong? - Critica alla teoria delle stringhe. Dal Brahaman alla Teoria delle Stringhe: la via orientale della fisica

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