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Giacomo Santi Glottodidattica

Attivit didattiche sul film Caterina va in citt

Introduzione. In questo mio scritto mi accingo a presentare e analizzare unattivit didattica da me preparata quando mi trovavo in Australia alle direttive del Recource Centre del Coasit (Comitato assistenza italiani) di Melbourne. Le attivit preparate sono relative al film Caterina va in citt di P. Virz, e accompagnano la pellicola per fornire agli insegnanti di italiano delle scuole superiori un valido strumento di analisi e riflessioni su quanto visionato. Il lavoro da me svolto una mediazione tra quanto studiato in Italia e le direttive fornitemi dai responsabili del Resource Centre . Tuttavia prima di passare allanalisi dettagliata ho voluto dotare il mio scritto di un apparato introduttivo che venga a spiegare il perch si studia litaliano nello stato del Victoria in Australia e su come la nostra lingua da marchio di povert e ghettizzazione ha assurto il ruolo di lingua di prestigio. 1.1 Limmigrazione italiana nel Victoria. I primi italiani che giunsero a Melbourne furono avventurieri o ex-prigionieri provenienti dalle colonie penali australiane. Carlo Brentani, il quale fu incarcerato nella colonia penale della Tasmania, lallora Van Diemens Land, divenne un rispettabile argentiere al quale fu commissionata la realizzazione della coppa per la prestigiosa corsa di cavalli di Flemington nel 1849. Quando nel 1851 venne scoperto loro nel Victoria giunsero nellex colonia britannica decine di migliaia di cercatori, tra cui 4000 italofoni provenienti prevalentemente dalla Valtellina e dalla Svizzera (Canton Ticino e Grigioni). Di questo nutrito gruppo alcuni, avendo trovato fortuna nella ricerca del prezioso metallo, tornarono in patria, e altri invece decisero di stanziarsi in terra australiana, dando vita a piccole attivit artigianali o diventando coltivatori. Il benessere generato dal periodo della corsa alloro port un nutrito gruppo di italiani ad abbandonare la Penisola per cercare fortuna in Australia. Questo primo gruppo di immigrati si stanzi a nord del centro di Melbourne dando vita a quello che sarebbe diventato il fulcro della cultura italiana pi importante e numericamente rilevante non solo del Victoria, ma di tutta lAustralia. Un primo picco dellondata migratoria italiana si ebbe nel primo dopoguerra. Nel 1924 gli stati uniti dAmerica promulgarono il National Origins Act ( ) e tale legge decim il numero degli ingressi dal Belpaese. Come conseguenza diretta gli italiani videro nellAustralia una nuova possibilit di immigrazione; il censimento della popolazione australiana del 1933 riporta una presenza di 5860 italiani solo nello stato del Victoria. Questi erano impegnati soprattutto in piccole attivit artigianali e i loro negozi nel quartiere di Carlton divennero fin da subito il fulcro e il punto di riferimento della neonata comunit italiana in cui era possibile mantenere usi e costumi della madrepatria e garantire assistenza ai nuovi arrivati.

Gli italiani immigrati in Australia furono da sempre ben visti poich offrivano manodopera, e quindi anche popolazione, a una colonia immensa quasi completamente disabitata. Questa situazione dur fino allo scoppio della Seconda Guerra Mondiale: Italia e Australia si trovarono a fronteggiarsi poich facenti parte dei due opposti schieramenti. Da quel momento il governo australiano attu nei confronti degli italiani alcune misure restrittive che andavano a ledere le libert fondamentali dei nostri connazionali come il diritto ad associarsi e molti persero il lavoro. Il secondo dopoguerra vide una svolta considerevole dellatteggiamento anti-italiano e un aumento incredibile del flusso migratorio causato principalmente dalle difficili condizioni economiche e sociali in cui riversava la penisola; tra il 1947 e il 1961 la popolazione italiana del Victoria pass dalle 8305 unit alle 91 075. Una cos ingente massa di persone trov impiego nel settore delle infrastrutture, nelledilizia, nellindustria tessile e della moda e in quella alimentaria. Le donne italiane giocano un ruolo chiave nel rafforzamento della comunit immigrata; esse, pur mantenendo il loro ruolo tradizionale di madri e mogli, trasmettendo le usanze, i valori e le abilit tramandate di generazione in generazione, contribuirono al benessere economico della famiglia con il loro salario. Molte lavoravano come operaie alla catena di montaggio, altre invece mettevano a frutto le abilit e conoscenze tradizionali apprese in Italia essendo impiegate nellindustria tessile e della moda o in sartorie. Dagli anni 60 cominciarono a crescere nellarea metropolitana di Melbourne numerose comunit italiane e nei sobborghi in cui queste erano presenti si vide il fiorire di club e associazioni che tendevano a ricreare al loro interno quegli ambienti e dinamiche sociali che i migranti si erano lasciati alle spalle, luoghi di socializzazione in cui andava a rafforzarsi lidea di comunit forte. Stampa in lingua italiana fu pubblicata a Melbourne gi a partire dagli anni 20; alcune delle testate erano Giornale italiano, la prima voce della comunit italiana, o Il Globo che dagli anni del secondo dopoguerra resiste ancora oggi. Non da dimenticare la radio: lemittente multiculturale 3EA cominci a trasmettere programmi in lingua italiana gi a partire dai primi anni 70. Per venire incontro ai bisogni degli immigranti italiani il governo italiano fond nel 1964 a Melbourne e a Sydney lente assistenziale Co. As. It. (Comitato di Assistenza per gli Italiani). Il 1971 vede la presenza di italiani nel Victoria salire a 121 758 unit. Il censimento del 2006 ci conferma una massiccia presenza di italiani in questo stato: ben 199 124 persone sono nate in Italia; il numero sale vertiginosamente se andiamo a vedere i dati relativi a coloro che si dichiarano di discendenza italiana, 852 417. Tali dati ci consentono di affermare che quella italiana la comunit alloglotta pi grande dAustralia e litaliano la seconda lingua pi parlata dopo linglese. 1.2 Linsegnamento dellitaliano nel Victoria. Oggi l'italiano la seconda lingua pi parlata in Australia. Viene dopo l'inglese e prima del greco e del cantonese. Ma fino a una quarantina di anni fa era inesistente: la legge vietava agli stranieri di usare la propria lingua in pubblico, e tuttavia non c'erano interpreti negli uffici n corsi di inglese. Era questa una delle tante manifestazioni di ostilit messe in atto

dalla "White Australia" per difendersi dagli intrusi, che erano gli immigrati. E siccome il maggior numero di loro veniva dall'Italia, ecco che l'italiano veniva insegnato a casa in ambito famigliare. La svolta venne a met degli anni Sessanta quando i pi illuminati tra i politici australiani cominciarono a pensare agli immigrati come a una risorsa. Non si parlava ancora di multiculturalismo (sarebbe venuto pi tardi, sul finire degli anni Settanta), ma di assimilazione, concetto rozzo, preferibile comunque al rifiuto astioso che la "White Australia" riservava a chi la stava aiutando a uscire dall'insularit economica e culturale. Fu nel 1968 che Joe Abiuso (Senior Master of Modern Languages nella scuola superiore di Brunswick e Senior Assistant Coordinator of Modern Languages in quella di Fitzroy) pubblic il primo libro di didattica dell'italiano, "Enjoy Italian", il cui successo ben testimoniato dalle due ristampe: quella del 1971 e quella del 1974. Quel testo simbolicamente lo spartiacque tra l'intolleranza verso gli italiani e la loro accettazione. E agli inizi degli anni Ottanta lo studio della nostra lingua venne introdotto ufficialmente nei curricula scolastici. Tuttavia il percorso dellitaliano non fu sempre liscio e lineare. Furono in molti a ritenere che l'introduzione dell'italiano nei curricula scolastici fosse una iniziativa di tipo sociointegrativo piuttosto che culturale: veniva considerata un contentino per gente che comunque era destinata a finire nel grande calderone del mainstream anglosassone. Inoltre vi erano difficolt da un punto prettamente linguistico: mentre dal secondo dopoguerra in poi in Italia la televisione aveva gi completato il processo di unificazione linguistica del Paese, lAustralia molto indietro; gli immigrati italiani erano principalmente dialettofoni: litaliano da insegnare per loro costituiva quasi una lingua straniera. La soluzione a questa soluzione risiede nellingrandimento della comunit italiana e al conseguente rafforzamento del sua autorevolezza sulla scena politica australiana. Pretese l'insegnamento della propria lingua poich prezioso veicolo di cultura, l'unico strumento capace di far cessare, o quanto meno di arginare, qualsiasi forma di sopraffazione socioculturale nei propri riguardi. Le pressioni della comunit italiana portarono a un risvolto concreto, quasi una rivoluzione. Allinizio degli anni Ottanta fu varato dal governo centrale il piano LOTE (Languages other than English); da allora l'insegnamento delle lingue straniere diventato parte integrante del curriculum scolastico, e oggi nelle scuole australiane si studiano, oltre all'italiano, l'indonesiano, il francese, il giapponese, il tedesco, il greco, il cinese mandarino e il vietnamita. In pratica si tratta delle lingue delle comunit numericamente pi rilevanti. Oggi coloro che studiano litaliano in Australia non sono solo gli italo-australiani: ci sono moltissimi non italiani affascinati dalla cultura del Belpaese e anche un po' soggiogati del successo che ha avuto la comunit italiana nellinfluenzare moltissimi aspetti della vita australiana (basti pensare a come litalianit sia parte integrante della cultura di Melbourne, dalla cultura del caff alle terrace houses, dallamore per il mangiar bene a quello per la moda). Ricorda N. Pecorelli nel suo articolo: Una volta parlare l'italiano era una vergogna, oggi prestigioso, anche perch fornisce molte occasioni di lavoro. Il risultato che oggi l'italiano la seconda lingua pi parlata in Australia. Tuttavia la nostra lingua non quella pi studiata: la pi studiata l'indonesiano che in alcuni stati, comunque, condivide la leadership di questa graduatoria con l'italiano. I dati sono consolanti: c` stato un aumento costante dello studio della nostra lingua sia nelle

scuole primarie che nelle secondarie, comprese le scuole cattoliche secondarie. Secondo i dati relativi al 2001, gli studenti di italiano in Australia sono 377mila, di cui la met nello stato del Victoria. Le ragioni del successo dellitaliano come lingua di studio sono diverse. La prima va ritrovata nel fatto che il governo ha finanziato i corsi di italiano, un'altra sta nell'averli inizialmente affidati alle strutture comunitarie, che diciamo hanno aperto la strada, sulla quale si poi inserito il governo. A parte gli Istituti Italiani di Cultura, in Australia hanno svolto, e svolgono, un eccellente lavoro di promozione della lingua e cultura italiana il Comitato di Assistenza agli Italiani (Coasit), presente in tutti gli stati della federazione, attualmente responsabile dell'insegnamento dell'italiano a pi di 75mila studenti di 250 scuole governative e cattoliche; il Victorian Association of Teachers of Italian (Vati), che organizza ottime conferenze e dibattiti; il Department of Education, Employment and Training (Deet), che sostiene l'insegnamento nel sistema pubblico; il Catholic Education Office (Ceo), che sostiene invece l'insegnamento nel sistema cattolico. Anche a livello universitario litaliano si difende bene:su 39 atenei 19 hanno litaliano tra le materie di insegnamento, e dodici hanno Dipartimenti di Italianistica autonomi, nel senso che non sono in comune con altre lingue romanze. Victoria, New South Wales e il Queensland sono i tre Stati in cui l'insegnamento della nostra lingua particolarmente sviluppato. Alla La Trobe University di Melbourne esiste addirittura dal 1974, e nel 1981 l'ateneo ha ricevuto dalla Fondazione Gualtiero Vaccari una sovvenzione che ha dato vita alla Vaccari Chair of Italian Studies.

2. Lattivit didattica. La dispensa preparata contiene diverse attivit suddivise in cinque capitoli. I principi ispiratori di questo lavoro sono stati desunti dallosservazione in classe e da un lavoro costante con gli studenti e gli insegnanti di italiano della mia scuola. Ci mi ha permesso di capire quali sono le esigenze didattiche di una categoria specifica di apprendenti: studenti di italiano delle scuole superiori australiane. Proprio perch i destinatari sono essi, ho deciso di fornire modelli culturali il pi possibile autentici e che esulassero dagli stereotipi che colpiscono la didattica dellitaliano nel nuovissimo continente. I ragazzi australiani sono ancora legati da una parte allimmagine dellimmigrante italiano povero, dallaltra agli aspetti pi conosciuti della cultura italiana (automobili, cibo e moda) che, purch veritieri, sono riduttivi per comprendere la complessit di una cultura come la nostra. La scelta del film da cui elaborare le attivit stata ponderata su questa direzione poich ho voluto fornire uno spaccato di vita italiano attraverso la storia di unadolescente (Caterina) della stessa et dei destinatari del libretto di lavoro, di modo che questi si potessero identificare nella protagonista e potessero infine percepire come pi vicina la cultura della lingua che studiano. Anche per quanto riguarda la veste grafica e le istruzioni stato tenuto conto della specificit dei destinatari. Come livello le attivit sono adatte a un Year 10, ossia il quarto anno della secondary school. Andr ora ad analizzare ogni singola parte del booklet motivando le mie scelte. La prima fase la globalit: il primo capitolo costituisce pertanto la fase preliminare, quella della motivazione e dello stimolo della curiosit. Lo studente gradualmente portato allinterno della dimensione del film e gli viene richiesto di formulare una serie di ipotesi partendo semplicemente dalla locandina. Tale prassi assai utile poich sviluppa i processi cognitivi e allena e rinforza lexpectancy grammar. La seconda attivit vede un contatto pi diretto con il film che si sta per vedere, pur rimanendo sempre nella sfera della percezione globale. E presentata la trama e una comprensione guidata attraverso un questionario a scelta multipla con domande di basso coefficiente di difficolt. Lobiettivo, infatti, quello di concentrare lattenzione esattamente sul testo presentato. In fase preliminare mi sembrato opportuno presentare questattivit didattica per il suo alto grado di accettabilit, essendo per gli apprendenti di facile esecuzione. La comprensione del testo facilitata dalla definizione di parole di difficile interpretazione, ma cariche di contenuti culturali, per fornire allapprendente le conoscenze preliminari necessarie per affrontare il lavoro sulla cultura.

1. Prima del film

Titolo: Caterina va in citt Nazione: Italia Anno: 2002 Genere: Drammatico Durata: 90 Regia: Paolo Virz Cast: Sergio Castellitto (Gianfranco), Margherita Buy (Agata), Claudio Amendola (padre di Daniela), Alice Teghil (Caterina) Data di uscita: 24 Ottobre 2003

1. 1 Guarda la locandina del film Caterina va in citt e rispondi alle domande: 1. 2. 3. 4. Chi Caterina? Cosa fa? Dove ambientato il film? Perch? 5. Quando?

1.2

Leggi la trama del film e scegli la risposta giusta:

Caterina una timida ragazza tredicenne che ama il canto. Il film comincia quando lei si trasferisce a Roma da un piccolo paese di mare con il padre Giancarlo e la madre Agata. Qui frequenta la terza media e viene inserita in una classe divisa in due: i ragazzi che simpatizzano per la sinistra, con a capo Margherita, e i ragazzi che simpatizzano per la destra, con a capo Daniela. Caterina prima diventa molto amica di Margherita, con la quale frequenta i centri sociali e i cortei poi, quasi senza accorgersene, passa nel mondo di Daniela fatto di feste e lusso: Daniela infatti la figlia di un parlamentare. Questa amicizia finisce quando Caterina capisce che le nuove amiche la considerano una sfigata e allantica. Dopo una piccola rissa scoppiata a scuola Caterina scappa e viene cercata dalla polizia, ma dopo poche ore torna a casa spontaneamente. Intanto Giancarlo, deluso dalla vita, scopre che la moglie lo tradisce con un amico e scappa in moto. Il film finisce quando Caterina passa lesame di terza media ed entra finalmente al conservatorio.

Sfigata: loser Allantica: old-fashioned

Sinistra e destra: in politica sono le due principali ideologie. La sinistra generalmente progressista, mentre la destra conservatrice.

1. Caterina si trasferisce

a. in un piccolo paese di mare b. a Roma c. in un piccolo paese di montagna

2. Caterina diventa molto amica

a. solo di Margherita b. solo di Daniela c. prima di Margerita e poi di Daniela

3. Il padre di Caterina, Giancarlo a. felice b. deluso dalla vita e scappa in moto c. scopre che la moglie lo ama ancora

Il capitolo 2 del booklet tutto incentrato sul lavoro di analisi sul film vero e proprio; sono presentate attivit relative a diversi ambiti specifici dellapprendimento linguistico.Linsegnante porta ad analizzare gli elementi (culturali, morfosintattici, lessicali, funzionali, etc. ) La prima attivit un questionario a scelta multipla con modalit di Vero o Falso che pu essere intesa come linee guida alla comprensione del film e come verifica della stessa. Infatti se linsegnante decider di presentare tale attivit prima che inizi la pellicola, gli studenti avranno un motivo di concentrazione in pi che li spinger a focalizzarsi sullandamento di questa. E inoltre un preciso strumento di verifica sullabilit di comprensione. La seconda attivit una seriazione e, come la scelta multipla, pu essere ustilizzata come guida alla comprensione se presentata in fase preliminare, poich consente di concentrare lattenzione sul film. La terza attivit si concentra esclusivamente sul lessico. E richiesto agli studenti di accoppiare le parole fornite agli elementi presenti nella foto. Nelle mani di un buon insegnante potrebbero scaturire da questa attivit anche contenuti culturali, ad esempio il concetto di piazza in Italia analizzato da un punto di vista storico, sociale e architettonico. A mio avviso linserimento di questa attivit non utile allanalisi dettagliata del testo in oggetto, ma al massimo fornisce agli studenti un momento di svago e ripasso. Il paragrafo 2.5 e il 2.6 prevedono attivit didattiche su una mappa fornita. Il primo un esercizio di transcodificazione lingua disegno. Gli studenti sono tenuti a tracciare sulla cartina il percorso indicato. Tale tecnica fonde comprensione pragmatica (poich le indicazioni non sono altro che atti linguistici) e nozioni spaziali. Linsegnante pu creare eventualmente ulteriori percorsi da far disegnare sulla cartina, oppure pu lasciare la massima libert agli studenti che dovranno loro stessi produrre atti comunicativi. Si tratta di una tecnica ben accetta poich non richiede la scrittura e pu essere impostata come gioco, anche a squadre. La seconda attivit sulla mappa prevede un maggior grado di autonomia: allo studente sono forniti una serie di enunciati che dovr riutilizzare per completare lo scopo (in questo caso arrivare da un punto allaltro della cartina). Si noti che prevista una semplice attivit culturale nellintestazione (Riconosci qualche monumento) che per pu dare il via a riflessioni pi complesse sotto la guida dellinsegnante. Il paragrafo 2.7 ospita unattivit di accoppiamento, decisamente accettabile da parte degli studenti perch non prevede la scrittura. Si tratta fondamentalmente di unattivit che mira ad ampliare la competenza lessicale e la difficolt risiede della non biunivocit tra gli elementi da accoppiare. Lo studente costretto in questo modo a utilizzare non solo le sue competenze lessicali, ma anche quelle cognitive. Il coefficiente di difficolt potrebbe salire se allapprendente venisse richiesto di giustificare le sue scelte. Il paragrafo 2.8 strettamente legato al paragrafo precedente perch utilizza gli stessi termini su cui gli studenti hanno gi lavorato. Si tratta di una sorta di attivit di rinforzo lessicale e si stimolo allattenzione della correttezza ortografica. Laccettabilit molto buona in quanto una tecnica basata sul gioco. Nel paragrafo 2.9 viene presentata unattivit ad alto livello di difficolt. E un cloze in cui le parole mancanti sono da ricercarsi nel dialogo orale, in una scena del film. E pi che altro una attivit che mira a esercitare la capacit di ascolto. E altres utile per

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intraprendere riflessioni sociolinguistiche, in particolare per la variet diastratica, diafasica e diatopica. Anche il paragrafo 2.10 presenta attivit di tipo sociolinguistico (il lessico quello proprio del linguaggio giovanile), mentre la seconda parte dellesercizio innanzitutto unattivit che mira a esercitare la produzione orale attraverso alcune domande. Sono presenti anche implicazioni culturali e gli studenti australiani sono tenuti a operare un confronto tra la realt giovanile italiana (presentata nel film) e la loro, dovendo mettere in luce analogie e differenze.

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2. Il Film

2.1 Dopo aver visto il film, leggi le frasi e decidi se sono vere o false: V F 1. Caterina adora la musica rock. 2. I genitori di Caterina non sono divorziati. 3. La mamma di Caterina una scrittrice famosa. 4. Il padre di Caterina un professore. 5. Margherita fa un tatuaggio sul braccio di Caterina. 6. Daniela e Margherita sono molto amiche. 7. Caterina scappa da scuola e la polizia la trova. 8. Caterina si innamora di un ragazzo inglese.

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2.2 Metti in ordine la storia e riscrivila:

a. Daniela e le sue amiche parlano male di Caterina. b. Caterina va a casa di Margherita. c. Caterina si trasferisce a Roma con la famiglia. d. Giancarlo scappa in moto. e. Il padre di Caterina va in TV. f. Caterina entra al conservatorio. g. Il padre accompagna Caterina per il suo primo giorno di scuola.

h. Caterina litiga con Daniela.

1. _____________________________________________ 2. _____________________________________________ 3. _____________________________________________ 4. _____________________________________________ 5. _____________________________________________ 6. _____________________________________________ 7. _____________________________________________ 8. _____________________________________________

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2.3 Caterina a Roma. Questo quello che lei vede dalla sua finestra. Aiuta Caterina...

PALAZZO

Santa Maria in Trastevere, Roma

LA FONTANA IL PILONE

LE SCALE GLI ARCHI LE FINESTRE IL BIDONE DELLA SPAZZATURA LE PIANTE

LA CHIESA

IL CAMPANILE

L OROLOGIO

IL PALAZZO

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2.4 Osserva la cartina. In quale citt siamo? Riconosci qualche monumento?

CASA DI DANIELA

SCUOLA DI CATERINA

SCUOLA DI CATERINA

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2.5 Margherita invita Caterina a casa sua. Aiuta Caterina a trovare la strada! Segui le indicazioni e disegna il percorso sulla cartina:

Esci da scuola e gira a destra su Via delle Fornaci. Vai sempre dritto fino a Piazza S. Pietro. Gira a destra su Borgo S. Spirito. Prosegui sul Lungotevere Vaticano. Attraversa Ponte S. Angelo. Gira a destra e cammina fino a Piazza P. Paoli.

2.6 Immagina di essere Daniela. Guarda la cartina e dai le indicazioni a Caterina per raggiungere casa sua dalla scuola. Usa le espressioni: Vai a... Gira a... Prosegui fino... Allincrocio vai a/gira a... Attraversa... Vai sempre dritto...

___________________________________________________________ ___________________________________________________________ ___________________________________________________________ ___________________________________________________________ ___________________________________________________________ ___________________________________________________________ ___________________________________________________________

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2.7 Trova gli aggettivi giusti per ogni personaggio. Puoi usare laggettivo per pi di un personaggio.

FRUSTRATO/A Caterina FELICE INFEDELE INNAMORATO/A Agata ANSIOSO/A RIBELLE STRESSATO/A Giancarlo VIZIATO/A SICURO/A DI SE IMMATURO/A Margherita SNOB DEPRESSO/A ANTICONFORMISTA Daniela INDECISO/A TIMIDO/A

2.8 Completa il cruciverba con gli aggettivi che hai trovato nellattivit precedente:

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Orizzontali 2. Abituato a essere sempre accontentato 7. Provano amore 8. Piena di gioia,contenta 9. Non contenta

Verticali 1. A favore delle innovazioni 3. Contro le innovazioni 4. Preoccupato, pieno d'ansia 5. Poco sicuri nei rapporti con gli altri 6. Non obbedisce

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2.9 Ascolta il dialogo e riempi gli spazi vuoti (Scena: Ricreazione del primo giorno di scuola):

Ragazzo: Ti piace la ____________________? Caterina: Eh! S! Ragazzo: Famo a scambio? Caterina: Ok! Ragazzo: Ma tu sei zecca o pariola? Caterina: Come __________? Non ho___________ Ragazzo: Perch ________________ non me sembri, cotta nemmeno, forse sei _______________... Caterina: Non saprei Ragazzo: Ma sei per _____________o per______________? Caterina: Chi? Ragazzo: Vabb! Ho capito, fai la _________________, ho capito...ciao!

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2.10 Nel film i ragazzi a scuola sono divisi in gruppi. Qui trovi alcuni modi di chiamarli. Leggi il dialogo dellattivit precedente e completa la tabella:

Quelli di sinistra...

Quelli di destra...

Fricchettoni Comunisti

Fighetti Fascistoni

2.11 Ora pensa alla tua scuola. Rispondi a queste domande e parlane con i tuoi compagni:

Ci sono i gruppi? Quanti?

Come sono classificati? Quali sono i vantaggi? E gli svantaggi?

Sono solo stereotipi?

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Questo terzo capitolo rientra come il precedente nella fase di analisi. Qui per sono state inserite attivit che mirano a rafforzare la competenza grammaticale. I contenuti sono stati scelti in base al livello degli apprendenti. Le tre attivit di seguito presentate sono in ordine crescente di difficolt. La prima attivit un accoppiamento lingua - immagine e funge da introduzione a quelle seguenti. Fornisce la terminologia utile per completare gli esercizi 3.2, 3.3 e 3.4. La seconda attivit un cloze verbale e mira a sviluppare la competenza testuale e la comprensione poich gli studenti sono portati a evincere dal contesto quale sar il verbo giusto, e inoltre la competenza morfosintattica dal momento che gli apprendenti devono coniugare il verbo individuato Lattivit 3.3 una manipolazione; allo studente richiesto di volgere al passato prossimo le frasi dellesercizio precedente. E questa unattivit che caratterizzata dal fatto di operare al livello delle strutture di superficie e al di fuori di uno scopo comunicativo: la lingua viene vista solo in quanto forma, indipendentemente dalla valenza pragmatica e dalla componente socioculturale. E utile perch focalizza lattenzione del discente sullargomento morfosintattico. Per il terzo esercizio stata usata una tecnica di incastro di parole: mira allo sviluppo della competenza morfosintattica con il supporto di una basa semantica e dellexpectancy grammar. Sebbene allanno 10 larticolo dovrebbe gi essere stato assimilato, ho deciso di inserire su questo contenuto morfosintattico unattivit di ripasso. La seconda fase dellesercizio prevede invece unattivit di accoppiamento in cui gli studenti devono attivare processi cognitivi per arrivare a collegare le parole alla giusta immagine.

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3. Un po di grammatica
3.1 Scegli il verbo giusto e scrivilo sotto alla foto. Usa i verbi che trovi sotto:

B A C

E G H

ASCOLTARE CORRERE

ANDARE INNAMORARSI

MANGIARE RIDERE

CANTARE LEGGERE

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3.2

Usa i verbi dellesercizio precedente e completa le frasi: 1. Caterina_________________un cd di Mozart. 2. Caterina e Giancarlo__________________un piatto di pasta. 3. Daniela e Margherita____________________a scuola. 4. Caterina_________________una canzone. 5. Caterina e Margherita___________________velocemente. 6. Edward__________________di Caterina. 7. Daniela__________________allegramente. 8. Gli studenti_________________la lavagna.

3.3 Ora riscrivi le frasi e trasformale al passato prossimo: Es. Caterina si trasferisce a Roma Caterina si trasferita a Roma.
1._______________________________________________________________________ _______________________________________________________________________ 2.______________________________________________________________________ ________________________________________________________________________3 .________________________________________________________________________ ______________________________________________________________________ 23

4._______________________________________________________________________ _______________________________________________________________________5. _________________________________________________________________________ _____________________________________________________________________ 6._______________________________________________________________________ _______________________________________________________________________ 7._______________________________________________________________________ _______________________________________________________________________ 8._______________________________________________________________________ _______________________________________________________________________

3.4 Che confusione! Metti in ordine le frasi: es. Sono arrivata / tutti / erano agitati / quando / a casa Quando sono arrivata a casa, tutti erano agitati. 1. Corrono velocemente / scappano / e / Caterina e Margherita / da scuola ___________________________________________________________ 2. I piatti / la cena / rompe / e / Agata / prepara ___________________________________________________________ 3. Per sempre / Giancarlo / e / ripara / scappa / la moto ___________________________________________________________ 4. All festa / con le amiche / e / si trucca / Daniela / va / ___________________________________________________________ 5. Sul letto / salta / e / la musica / ascolta / Caterina
_____________________________________________________________________

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3.5 Metti in valigia gli oggetti che appartengono ai tre personaggi del film. Aggiungi a ogni parola larticolo determinativo corretto:

IL

LEGGIO PROFUMO INCENSO LETTORE MP3

Lo zaino di Caterina
CD DI MOZART

ROSSETTO GIORNALE

SOLDI

CUFFIE

La borsa a tracolla di Margherita

VESTITI ELEGANTI LIBRI DI POESIE

SPARTITI

SCIARPA

La borsa di Daniela

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Il quarto capitolo segna la fase di passaggio tra lanalisi e la sintesi. Ora allallievo richiesto di utilizzare le strutture e gli elementi comunicativi dei capitoli precedenti per creare a sua volta un testo. Anche in questo caso vige il criterio di difficolt crescente; il maggiore o minore grado di liberte autonomia ne definiscono il livello. La primo esercizio unattivit di composizione scritta guidata. Sono forniti la situazione in cui il dialogo viene svolto, i partecipanti e gli atti comunicativi a cui lo studente deve dare una forma esplicita. Si tratta di composizione guidata. Da tale attivit si potr trarre il massimo qualora linsegnante decidesse di utilizzare i testi prodotti per una drammatizzazione; se questa venisse registrata si potrebbero approfondire i tratti extralinguistici quali la prossemica. La seconda attivit del capitolo una composizione scritta con un grado di autonomia ben maggiore al primo. Allanno 10 lo studente dovrebbe avere tutte le capacit pregresse per un lavoro di questo tipo. Pu utilizzare gli aspetti pragmatici appena appresi nellattivit 4.1. La valutazione pu essere indicativa di molti aspetti per linsegnante poich lo studente sar portato a esternare la sua componente linguistica, pragmatica e socioculturale.

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4. Ora sei tu il regista!

4.1 Caterina e Gianfilippo escono per la prima volta insieme. Cosa si dicono? Scrivi un breve dialogo con un tuo compagno e poi recitatelo davanti alla classe. Nel dialogo ricordati di:

Salutare. Proporre qualcosa a qualcuno. Accettare o rifiutare e dire perch.

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4.2 Alla fine della storia:


Giancarlo scappa con la moto. Agata si fidanza con Fabietto. Caterina entra al conservatorio. Edward torna a Sydney con sua mamma.

Immagina un finale diverso: Giancarlo fa un incidente con la moto Edward rimane in Italia

Caterina segue Edward in Australia

Scegli uno di questi finali (o inventane un altro) e scrivi un possibile dialogo tra due personaggi (es. Caterina e Edward Agata e Giancarlo).
_______________________________________________________________________ _______________________________________________________________________ _______________________________________________________________________ _______________________________________________________________________ __________________________________________________________________

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Il capitolo 5 interamente dedicato alla traduzione. Tale scelta stata imposta dalla direzione del centro a cui questo testo era destinato e rispecchia completamente le abitudini glottodidattiche della scuola australiana. Per osservazione diretta posso affermare che la traduzione largamente usata allinterno dei corsi di lingua nelle scuole. In fase di fissazione delle regole morfosintattiche tale tecnica pu essere utile a dare i suoi frutti; tuttavia se ne fa largo impiego anche in fase di verifica, ma la quantit e la qualit dei fattori e la pluralit delle scelte possibili rendono la traduzione inaffidabile per questo scopo. Ho cercato in questa parte del mio booklet, dal momento che una parte di traduzione era richiesta, di creare un testo ad hoc, con lessico semplice e struttura sintattica lineare. Pertanto questa attivit pu essere interpretata come ripasso del lessico e delle strutture grammaticali su cui insiste la scuola australiana (principalmente la coniugazione dei verbi). A mio avviso il paragrafo 5.2 assai pi interessante perch porta lo studente a ragionare sugli aspetti comunicativi della lingua e sulla sua competenza pragmatica. Tale attivit sarebbe, secondo il mio parere, pi utile se la traduzione avvenisse dalla LM alla LS. Infatti guardando il contenuto dellattivit ci accorgiamo che non presenta difficolt di sorta per un anno 10 australiano; credo pertanto che stravolgendo la direzione della traduzione gli elementi sarebbe richiesto uno sforzo cognitivo maggiore seguito da una migliore memorizzazione e soprattutto assimilazione degli elementi costitutivi della competenza pragmatica.

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5. Traduciamo
5.1 Traduci il testo: Caterina una ragazza di tredici anni. Viene da Montalto di Castro, un piccolo paese nel nord della regione Lazio, e si trasferisce a Roma con la sua famiglia; suo padre un professore in una scuola superiore e sua madre una casalinga che si prende cura della vecchia zia. Caterina va in una scuola molto importante: i suoi compagni di classe sono figli di ministri, filosofi, scrittori. Questi ragazzi sono divisi in due gruppi: quelli di sinistra, il cui capo Margherita, e quelli di destra, il cui capo Daniela. Caterina frequenta prima il gruppo di sinistra e poi quello di destra, ma lunica certezza per lei la musica; infatti quando passa lesame di terza media entra al conservatorio per studiare canto. _____________________________________________________________ _____________________________________________________________ _____________________________________________________________ _____________________________________________________________ _____________________________________________________________ _____________________________________________________________ _____________________________________________________________ _____________________________________________________________ _____________________________________________________________ _____________________________________________________________
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5.2 Traduci il dialogo tra Edward e Caterina:

E: Ciao Caterina, come stai? C: Bene, grazie. E tu? E:


Io sono molto stanco. Ho preparato le valigie perch parto per lAustralia luned prossimo.

E: Hi Caterina! How are you? C:______________________________ E:________________________________


__________________________________ ____________________________

C:

Per lAustralia? E lontana! Ci vediamo a Settembre?

C:________________________________
______________________________

E: No, non credo di tornare. I miei


genitori hanno deciso che si amano ancora, quindi rimaniamo l. Se vuoi, puoi venire a trovarmi.

E:________________________________
__________________________________ __________________________________ __________________________________ ________________________

C:

Magari! Forse quando sono pi grande...teniamoci in contatto. Chiamami ogni tanto!

C:________________________________
__________________________________ ____________________________

E:

Certo! Ora devo andare...mi mancherai!

E:________________________________
______________________________

C: Anche tu. Ciao! E: Ciao!

C:______________________________ E:______________________________

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Conclusioni. Il lavoro da me svolto non ha la pretesa di essere il migliore lavoro possibile nellambito della didattica dellitaliano in Australia. Posso per affermare che le mia linea guida stata losservazione diretta in classe e la constatazione che servisse del materiale didattico costruito ad hoc per gli studenti australiani. La necessit pi grande quella di creare un apparato culturale che rinnovi le immagini stereotipate che gli studenti australiani hanno nel loro immaginario a causa di ci che passano i media e soprattutto a causa dei contenuti culturali dei manuali di italiano come lingua straniera in uso delle scuole. Per ogni attivit didattica preparata si noti, ove era possibile, il taglio culturale in senso antropologico. Il mio obiettivo stato quello di presentare non lItalia da operetta o da film sulla mafia, nemmeno quella della formula uno o della pizza, bens unItalia in cui gli adolescenti australiani potessero in qualche modo identificarsi e creare analogie con la loro realt. La sfida pi grande risiede proprio nellavvicinare nellimmaginazione degli studenti di italiano una nazione che dista decine di migliaia di chilometri di distanza, tenendo in considerazione che lAustralia isolata geograficamente e culturalmente dal contesto europeo e questa distanza si percepisce proprio nei materiali didattici. La maggior parte, se non lesclusiva totalit di questi creata da studiosi australiani che, per quanto altamente qualificati, spesso non presentano quegli aspetti culturali che renderebbero appetibile la nostra cultura ad adolescenti. Spesso si dimentica che tutti i contenuti stereotipati che si presentano (Ferrari e macchine sportive, la cultura del cibo, la moda, lemigrazione, etc.) sono solo aspetti marginali, seppur rappresentativi, della nostra societ. In base a quanto osservato sarebbe pi auspicabile integrare a i contenuti tradizionali, quelli della vita di tutti i giorni di modo che lo studente possa capire che lItalia un paese vero, non solo un oggetto di studio.

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Bibliografia e Sitografia. Balboni P. E., 1999, Dizionario di Glottodidattica, Guerra, Perugia. Balboni P. E., 1998, Tecniche didattiche per leducazione linguistica, UTET Libreria, Torino. Benucci A. (a cura di), 2007, Sillabo di italiano per stranieri, Guerra, Perugia. Clyne M. et alii, 1997, Background Speakers: diversity and its Mamagement in LOTE Programs, Canberra, NLLIA. De Marco A. (a cura di), 2000, Manuale di glottodidattica, Carocci, Roma. Di Biase B. et alii, 1994, Unlocking Australia's Language Potential: Profiles of 9 Key Languages in Australia, Vol. 6: Italian, Canberra, NLLIA, 1994. Australian Bureau of Statistics 2006, Home, Commonwealth of Australia, Canberra, http://www.abs.gov.au Ethnic Communities Consultation Program 1998, Hidden Italian Heritage, NSW Government, New South Wales, http://www.heritage.nsw.gov.au/heritagensw/dec98/6_art.htm Martinuzzi-OBrien, I 2002, Italian Australia Records Project (IARP), Victoria University, Melbourne, http://w2.vu.edu.au/iarp/Default.asp Museum Victoria 2003, Immigration Museum, Museum Victoria, Melbourne, http://Immigration.museum.vic.gov.au National Archives of Australia 2005, Welcome to the National Archives of Australia, NAA, Canberra, http://www.naa.gov.au National Library of Australia 2006, National Library of Australia online, NLA, Canberra, http://www.nla.gov.au

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