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Poste Italiane Spa - Spedizione in abbonamento postale D.L. 353/2003 ( conv. in L27/02/2004 N.46) ART. comma 2 DCB - Bo (Num. 2) per Poste Spa
07-08/2012
i pugni in faccia
PRODURRE QUESTO GIORNALE COSTA 0,75 EURO QUELLO CHE DATE IN PI IL GUADAGNO DEL DIFFUSORE QUALSIASI RICHIESTA AL DI L DELLOFFERTA LIBERA NON AUTORIZZATA
aBBonati e contenti
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Roberto morgantini mostra a Roberto Vecchioni il numero di Piazza grande di aprile dedicato a Lucio Dalla.
In copertIna
il volto in prima pagina quello di Valentina che pratica thai boxe alla palestra antirazzista red rose del laboratorio Crash. se ne parla nellinchiesta di questo numero. la foto di Graziella Cremonini del gruppo fotografico di Bandiera Gialla (www.bandieragialla.it).
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gerenza
Piazza Grande Giornale di strada di Bologna fondato dalle persone senza dimora TeNDeRe uN gIoRNALe megLIo Che TeNDeRe uNA mANo
redazione Via Corazza 7/8 40128 Bologna, tel. 051 342328, fax 051 3370669 www.piazzagrande.it | redazione@piazzagrande.it CaPoredattore Laura Pasotti Consulenza editoriale Agenda (www.agendanet.it) ProGetto GrafiCo Fabio Bolognini distriBuzione Redazione Piazza grande
COMITATO EDITORIALE Jacopo Fiorentino, mauro Sarti DIRETTORE EDITORIALE Leonardo Tancredi direttore resPonsaBile Bruno Pizzica stamPa Industrie grafiche galeati Registrato presso il Tribunale di Bologna il 15/09/1995 n6474
in redazione eva Brugnettini, erika Casali, Ilaria giupponi, Simone Jacca, olga massari, giuseppe mele, Salvatore Pio, mauro Sarti, Pietro Scarnera, Donato ungaro. Hanno CollaBorato a questo numero Francesca Bono, Claudio Cannistr, marika Di Cristina, Angelica erta, Alice Facchini, Carlo gubitosa, gruppo fotografico Bandiera gialla, Francesco mele, Francesca mezzadri, Francesco montori, gianluca morozzi, Paolo Perini, Sofia Pizzo, Carmine Roccia, Paola Sapori, marco Tarozzi.
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q| qui sotto, Houssem al mare in tunisia. nella foto piccola, il fratello gemello safouane che sta cercando di ottenere giustizia
raccontarlo: da quella notte la sua vita chiusa dentro un letto dospedale, in coma, alimentato da un sondino e con una calotta cranica artificiale. Ricoverato prima al maggiore, poi a montecatone, poi a Santa Viola, oggi di nuovo al maggiore dove ancora in coma mentre stiamo scrivendo. Il racconto dunque si sviluppa tutto sulle parole di Safouane, suo fratello gemello, che dalla Francia dove aveva un lavoro come muratore, tornato in Italia dove non ha n una casa, n un lavoro per assistere il fratello: Dormo per strada, e tutti i giorni lo vado a trovare. ma sono disperato, non so se e come houssem uscir dal coma, non so a chi chiedere aiuto racconta Safouane che seguito dal servizio mobile di Piazza grande -. Cerco un lavoro, un lavoro qualunque, perch non posso tornare in Francia adesso: voglio e devo restare qui accanto a lui. La mia famiglia in Tunisia, a monastir, e io al momento
ho un permesso di soggiorno per motivi umanitari. Non so come fare: le notti le passo al binario 9, in stazione centrale; qualche volta al Sabatucci, mangio alla mensa della Caritas in via Santa Caterina. Sono distrutto. Nel piccolo zaino che ha appoggiato per terra c tutta la sua roba. Nientaltro. Chiede giustizia, Safouane. Il suo appello anche se la denuncia contro ignoti di fatto non mai stata presentata - rivolto a tutta la citt. A chi ha visto, quella notte del 22 giugno 2011 in via Delle moline attor-
no alla mezzanotte, gli aggressori di suo fratello. Non cerca altro, solo giustizia dice lui quasi piangendo. gli avvocati di strada stanno cercando di capire qualcosa di pi, ma al momento non ci sono novit. Soltanto la nomina da parte del giudice di un amministratore di sostegno per houssem e la speranza di vedere al pi presto le carte visto che unindagine date le sue drammatiche condizioni di salute sarebbe dovuta partire dufficio. (redazione@piazzagrande.it)
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p LeoNARDo TANCReDI
edattori, collaboratori e volontari dellAssociazione Amici di Piazza grande per un giorno hanno dato una mano ai diffusori a vendere il giornale. Sabato 30 giugno, sprezzanti del colpo di sole, ci siamo dati appuntamento al banchetto informativo allestito in piazza Re enzo e da l si sono formate le coppie. ognuno ha accompagnato un diffusore per le vie del centro, insieme abbiamo dialogato con i passanti per spiegare che cos Piazza grande e perch leggere e sostenere il nostro giornale fa bene alla salute. Al banchetto ci hanno fatto compagnia
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una volta riempiva i palazzetti ed era il terzo sport nazionale dopo il ciclismo e il calcio. oggi, invece, il pugilato arranca. ma da alcuni anni, sono molti i giovani che sudano al sacco. Tante le ragazze
infaccia
pugni i
InchIesta
p FRANCeSCo moNToRI
avoro e mi alleno tutti i giorni. molto meglio cos. Spiega eno, peso leggero, con gi svariati incontri alle spalle, venuto in Italia dallAlbania quando aveva 13 anni. La palestra dove si allena la Tranvieri, nata nel 1950, luogo sacro della vita pugilistica bolognese, gestita dai due allenatori Rosa e Di Tullio. Dire che lo sport in generale possa togliere molti ragazzi dalla strada uno di quei luoghi comuni che ha ragione dessere quando vita e passione si incontrano. Per, sapere che gli stessi assistenti sociali spesso bussano alle palestra di pugilato, chiedendo un periodo di prova per qualche ragazzo, valorizza quel luogo comune. Naturalmente tutto gratuito. Noi come societ non prendiamo nulla dice Sergio Rosa - Li mettiamo sotto e vediamo quello che succede. molti se ne vanno quasi subito, nessuno li costringe a rimanere. Altre volte, invece, restano, alcuni addirittura per molto tempo. Bologna ha uninvidiabile tradizione pugilistica. Campioni del passato come Dante Can e Franco Cavicchi hanno reso la Dotta terra di sudore e guantoni. oggi, altri fuoriclasse stanno crescendo sulla curva di via Ada Negri, al Pilastro, a ridosso di quella lunga struttura leggermente incurvata e piena di appartamenti che viene chiamata Il Virgolone, dove si trova la palestra dallex pugile campione dItalia Paolo Pesci. I sacchi iniziano a cantare ogni pomeriggio, dal luned al venerdi, sebbene anche questi luoghi risentono della crisi degli ultimi anni. Da non molto, hanno aumentato laffitto dei muri spiega Pesci - e il Comune, ormai, non d pi fondi. La prima palestra della societ Sempre Avanti apr nel 1901, mentre la palestra di Pesci un secolo dopo, come succursale della sede principale, quella dello stadio DallAra. ma qualche anno fa, per mancanza di fondi, decisero di chiuderla. ed cos, che lex campione dItalia decise di continuare da solo, cambiando il nome della palestra da Sempre Avanti Pilastro a Boxe Due Torri. mettere in piedi una riunione (diversi incontri, senza che vi sia un campionato, ndr)
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InchIesta
Bologna ha uninvidiaBile tradizione pugilistica. campioni del passato come dante can e Franco cavicchi hanno reso la dotta terra di sudore e guantoni. oggi, altri Fuoriclasse stanno crescendo sulla curva di via ada negri, al pilastro, ma la crisi si Fa sentire: laFFitto aumentato e il comune non d pi Fondi. tirato su Rotolo e tanti altri pugili di prima classe, come il peso mosca Cristian Cavazza. molti sono studenti che vengono qui per allenarsi, ma ormai sono pochi quelli che vogliono combattere. Se parliamo di introiti, sono i corsi per gli amatori che ci fanno sopravvivere. qui ne abbiamo una settantina. Attraverso le grandi lenti, i suoi occhi azzurri si accendono, una vita spesa per il pugilato, lo sport nobile dal cuore antico, come cera scritto una volta su una parete della palestra. e poi adesso non c pi spettacolo. uno inizia a sanguinare un minimo e il match viene sospeso, ans fa brisa la guera ma as fa a cazzut. Da pugile dilettante, Rubini combatteva senza caschetto, in un periodo dove gli incontri non venivano fermati in continuazione, dove chi andava al tappeto, magari si rialzava e buttava a terra quellaltro e il palazzetto diventava un unico boato. ma il suo atteggiamento cambia e sembra diventare pi riflessivo. I controlli e le precauzioni sono necessari, per carit, ma senza azzoppare in maniera irrimediabile lo spettacolo che un sport come il pugilato pu regalare. La boxe unesperienza spesso e volentieri ricercata. Il classico fuoco che brucia dentro. Nella palestra dei Tranvieri ci sono anche diverse ragazze che combattono, come Isaia Laura, classe 83, che ha iniziato altrove, perdendo, per, i primi due incontri. era abbastanza scoraggiata quando arrivata qui - racconta Rosa - ma tenace e ha cominciato a vincere. vero che ogni agonista vorrebbe iniziare con il piede giusto, ma quando continui, anche se hai perso, che si vede quanto la tua passione riesca ad irridere il resto. Tra i suoi pugili, Rosa e Di Tullio vantano anche i fratelli Vignoli di 20 e 17 anni che ogni giorno prendono il treno da Lagaro (frazione di Castiglion dei Pepoli) per venire ad allenarsi: quasi unora allandata e una al ritorno. Il primo ha gi cinquanta match alle spalle e il secondo non ha certo intenzione di rimanere indietro. una passione ereditata dal padre e davanti: una futura carriera fra i grandi. Come mario Salis, uno dei pochi professionisti rimasti a Bologna, allenato da anni dal duo preparatore allinterno della piccola e calda palestra in via Saliceto. ma perch, allora, la boxe ormai non fa pi presa? mancanza di spettacolo, di sponsor che vogliono occuparsi solo di proteggiamo la natura, secondo Pesci. o perch ormai tra tutte le discipline moltiplicatesi nel tempo, la copia originale perde un po del suo inchiostro, per dirla con le parole di Rubini. ma se continueranno a esserci mister come Rosa, Di Tullio e tutti gli altri, che fanno presenza in palestra da quando erano adolescenti e ora sono in pensione, il pugilato rimarr s povero, perch di quattrini ne girano pochi, spoglio numericamente di agonisti, perch ormai in molti si vogliono solo allenare, ma non privo di volont, per chi ancora suda attaccato a un sacco. e il bello che il boato nei palazzetti, seppur meno assordante, si sente ancora, perch la boxe, come pochi altri sport, riesce sempre a regalare la sublime e feroce spettacolarit dellimprevisto. (redazione@piazzagrande.it) f
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nelle foto di queste pagine, allenamenti collettivi nella palestra antirazzista del Crash
costa sui tremila euro. gli incassi sono sempre minori delle spesa e senza aiuti non puoi fare altro che inserire i tuoi pugili in riunioni organizzate da altre societ. Ci nonostante, nel 2011 i miei agonisti hanno combattuto pi di 130 volte. e alcuni di loro riescono a mettere via qualcosa, grazie a quei cento, centocinquanta euro ad incontro. uno dei pi grandi campioni felsinei degli ultimi 15 anni senza dubbio Simone Rotolo (vedi intervista a pagina 6) che lo scorso marzo ha vinto di nuovo il titolo italiano, questa volta nella categoria dei pesi medi. Allangolo cera Pesci: quando vinsi il titolo negli anni novanta, presi una borsa di 18 milioni di lire. Simone, tre mesi fa, ha preso quattromila euro. ma prima di capire come mai il pugilato, che una volta riempiva i palazzetti e che un tempo era uno dei tre grandi sport nazionali assieme al ciclismo e al calcio, stia arrancando, meglio sfatare un mito che nei periodi di crisi economica tende a tornare. ora nessuno pu dire che quando mancano i quattrini, le persone tornano a praticare quegli sport umili, poveri, da strada, come il pugilato. Vecchia storia per un vecchio tempo e te ne accorgi quando entri nelle palestre. Almeno qui a Bologna. A parlare Romano Rubini, lo storico allenatore della Sempre Avanti al DallAra. Lui ha
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InchIesta
A marzo, Simone Rotolo ha vinto il titolo italiano dei pesi medi
pensi di costruirci economicamente una vita sopra. Il secondo consiglio, invece, sarebbe di farlo. Il pugilato mi ha insegnato a riflettere, a sapermi relazionarsi con gli altri. una scuola di vita incredibile. Hai partecipato a gare di fight football, un calcio fiorentino con pi regole e vorresti andare anche a firenze. il tuo rapporto con gli sport di squadra? Negli sport singoli, sei tu che devi trovare la giusta carica per andare avanti. Negli sport di squadra, invece, lenergia comune, i tuoi compagni te la passano e viceversa. mi trovo molto bene quando gareggio assieme ad altri sportivi. C
unesaltazione, uneuforia differente. quali altre difficolt hai incontrato nella tua carriera? Niente in particolare, per la verit. gli sportivi sanno benissimo che meglio avere la testa libera da problemi sentimentali prima di una gara, ma per fortuna ho una donna paziente al mio fianco, una santa, che mi sopporta da tantissimi anni. sei daccordo con il detto che la prima regola del pugilato non prendere pugni? Certo. come andare in bicicletta, se non impari a frenare cosa ti serve salire sulla sella e pedalare? Presto, ti farai del male. (redazione@piazzagrande.it)
Boxe, pilates, tessuto aereo. Le palestre dei centri sociali sono autofinanziate e hanno costi bassi
palestre antirazziste
p mARIkA DI CRISTINA
a differenza tra una palestra popolare e una normale che la seconda vuole evitare ogni tipo di discriminazione come razzismo, sessismo e machismo, stereotipi spesso presenti nelle altre spiega Valentina di Crash Viviamo lo sport in maniera diversa, con altri valori, per condividere la fatica e ottenere determinati risultati. La palestra Red Rose del Crash nata due anni fa su iniziativa di alcuni attivisti. Propone corsi di pugilato, thai boxe, pilates e capoeira. Il pugilato uno sport con unidentit forte continua Valentina La sfida superare lo stereotipo del pugile e abbattere meccanismi di razzismo e sessismo. La Red Rose frequentata da un pubblico
eterogeneo. oltre a studenti universitari, sono presenti figli di migranti, soprattutto delleuropa dellest, e signore di mezzet, uno scambio culturale molto divertente spiega Valentina. oltre allo sport la palestra attiva anche socialmente: organizza tornei di calcetto antirazzisti e partecipa a tutte le inziative della uisp. Il 25 aprile scorso ha collaborato a Il pratello resiste: atleti e volontari erano presenti con banchetti informativi e si sono esibiti in strada nelle discipline praticate in palestra. Altro appuntamento quello degli allenamenti collettivi aperti agli atleti e alle atlete dei corsi di pugilato e thai boxe. Dopo lallenamento era previsto un momento di socialit: aperitivo e cena con
la proiezione di documentari, in particolare sulla questione No Tav. unaltra palestra popolare storica quella del Tpo. Nata cinque anni fa, da due diventata una polisportiva a tutti gli effetti. La nostra una palestra caratterizzata socialmente spiega Lorenzo Piazza del Tpo Lo scopo proporre uno sport dal volto umano, superare stereotipi e smitizzare la pratica sportiva. Ad esempio, gli sport da combattimento vengono visti come sport fascisti quando in realt sono sport popolari, seguiti anche dal movimento operaio. I corsi proposti sono: pugilato, thai boxe, danza e tessuto aereo. Il pubblico anche qui variegato: da quello classico del centro sociale agli appassionati di uno sport in
particolare, fino al residente nella zona che ci va per comodit. Anche qui, si organizzano iniziative di carattere sociale, come i mondiali antirazzisti. La palestra collabora con il carcere minorile del Pratello, con ragazzi in situazioni di disagio provenienti da comunit e con il centro socio-educativo di monteveglio. Red Rose e Tpo hanno in comune autogestione e autofinanziamento con costi di iscrizione molti bassi. A volte sono quasi simbolici per permettere alla maggior parte delle persone di avvicinarsi allo sport, dal giovane studente al lavoratore migrante che non possono permettersi di pagare 50-70 euro al mese per una palestra normale. (redazione@ piazzagrande.it)
E naturalmente questo indice di quanto il pugilato italiano non stia bene. da tempo che le cose non funzionano. ma dopo i trentanni giusto anche monetizzare la tua passione se ne intravedi la possibilit. me ne convinsi lanno in cui ho combattuto per diversi titoli e le entrate superarono di gran lunga la media. ultimamente, i social network hanno aiutato un po a farmi pubblicit e penso che possano servire anche per questo sport. una volta nessuno mi riconosceva in giro. Adesso, alcuni ragazzi mi chiedono di fare una foto con loro in discoteca. La pubblicit il tallone di Achille della boxe. Per discipline come lmmA o la Thai, c pi spogliatoio, pi passa parola. Se viene qualcuno da fuori a combattere, la voce gira e sembra che stia arrivando un fuoriclasse. La gente si incuriosisce e va a vederlo. Cosa diresti a un giovane che vorrebbe fare questo sport? Il primo consiglio sarebbe di lasciar stare, perch la boxe non ti d molto, se
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InchIesta
Riscrivere le norme sulla cittadinanza per dare a tutti la possibilit di giocare
dove c una percentuale alta di immigrati. i vostri progetti non sono solo sportivi, ma vere e proprio campagne sociali come Gioco anchio S, il progetto un coordinamento delle palestre popolari uisp che parte dallesigenza di riscrivere le norme sulla cittadinanza per dare a tutti la possibilit di giocare senza nessuna distinzione. questo progetto chiaramente va a cozzare contro le regole di alcuni ordinamenti sportivi. Perch? In Italia la cittadinanza si acquisice per diritto di sangue, perci molti ragazzi figli di immigrati non sono cittadini italiani. e nel mondo dello sport, vuol dire pi di 2.000 ragazzi allanno censiti dal Coni. Le federazioni italiane non hanno capito che la nostra diventata una societ multiculturale. Basti pensare che nel calcio in serie A si possono tesserare 5-6 extracomunitari, in serie B e C e a livello amatoriale solo uno. mario Balotelli, nato a Palermo da ghanesi e cresciuto
nel bresciano, era considerato extracomunitario, diventato cittadino italiano solo a 18 anni dopo averne fatto richiesta. Alle competizioni di atletica leggera ha vinto da Judy ekeh, una ragazza di Reggio emilia con accento reggiano, ma nera e con i genitori della Sierra Leone: il premio stato dato al secondo perch italiano. Come se lei fosse fuori classifica. Cittadinanza e anche antirazzismo. e siamo arrivati a parlare dei mondiali antirazzisti I mondiali Antirazzisti si sono tenuti come lanno scorso a Bosco Albergati con 150 squadre di calcio miste di nazionalit e genere, tornei di pallavolo, basket, cricket, rugby e questanno anche di softball; esibizioni varie, dalla capoeira allo yoga fino al parkour. uno degli argomenti forti negli incontri stata la relazione tra il mondo dei
mondiali e i terremotati che arrivano da quelle zone ogni giorno. Che cosa fanno i mondiali per i terremotati? Ai mondiali ci sono stati laboratori sportivi per i pi piccoli. Poi la uisp sostiene con contributi economici anche le squadre amatoriali di calcio o pallavolo che non hanno pi i loro campi sportivi, per iscriverli ai campionati e anche per metterli in relazione con un gruppo dei mondiali. Il tutto culminato nella giornata finale quando tutte le squadre si sono sfidate in diversi tornei. (redazione@ piazzagrande.it)
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gianni min
InchIesta
Il pugilato secondo me
Negli ultimi anni la boxe ha perso appeal. ma dai giovani di seconda generazione pu trarre nuova linfa. Lanalisi del grande giornalista amico di Cassius Clay
p mARCo TARozzI q| qui sotto Gianni min. nella foto in basso: in piedi da sinistra, lonnie ali, Gianni min, teofilo stevenson. seduti da sinistra, assata shakur, muhammad ali, aleida Guevara
edo palestre che tornano a riempirsi, ma non mi sento ancora di dire che il pugilato fuori dalla crisi che lo ha avvolto. Sapremo soltanto tra qualche anno se davvero cos. Non professa ottimismo gianni min, e le sue parole vanno ascoltate perch della boxe e dei personaggi che le girano intorno, leggende comprese, conosce vita e segreti. Negli ultimi 15 anni questa disciplina ha perso appeal, non ha saputo tenere il passo di un mondo che cambia a ritmi vertiginosi. Non ci sono pi gli organizzatori di un tempo: pochi eventi veri e di conseguenza spazi ridotti anche sulla stampa. e la frammentazione ha fatto il resto: tutto iniziato un quarto di secolo fa, sono nate quattro o cinque federazioni internazionali e le corone mondiali si sono decuplicate. La gente non crede pi a uno sport in cui non si capisce chi davvero il pi forte. e ancora: una volta cerano nove categorie di peso, punto e basta. oggi manny Pacquiao pu dire di essere stato campione del mondo in otto categorie diverse. Impensabile, quando il pugilato era davvero unarte nobile. e poi ci sono i personaggi. quelli che hanno scritto la storia di questa disciplina. o meglio, cerano. Penso alla grandezza di certi pugili che ho avuto la fortuna di conoscere. grandi come atleti e come uomini. Ricordo ancora quando a Roma arriv un ragazzino americano che ancora si chiamava Cassius Clay. Ci incant alle olimpiadi battendo un grande pugile come Pietrzykowski nella finale dei mediomassimi: gli gir intorno senza farsi toccare e lo colp cento volte. Capimmo subito il suo talento, ma non potevamo immaginare il valore delluomo. era figlio di un madonnaro che dipingeva per le strade di Louisville e di una donna di servizio, e da quel punto di partenza non facile diventato un nero dAmerica che ha cambiato la sua societ, rivoluzionando il mondo. Se negli States c una legge per gli obiettori di coscienza perch lui aveva obiettato. Penso a Teofilo Stevenson, che rest per sempre dilettante per amore del
suo popolo, di otto milioni di cubani. un dilettante che ha vinto tre ori olimpici, e ne avrebbe vinti quattro se Cuba non avesse boicottato i giochi di Los Angeles nell84. ecco, oggi mancano questi personaggi, i loro maestri. Non ci sono pi queste storie, e manca anche la voglia di cercarle e raccontarle. Sarebbe importante, perch il pugilato non solo cronaca sportiva. Dentro c il ritratto di unepoca, di un modo di vivere. C molta sociologia. Il futuro , forse, nelle nuove generazioni arrivate da altre realt del mondo, nei giovani italiani di seconda generazione che hanno trovato nelle palestre unoccasione di riscatto sociale. e questa, in fondo, la spinta vitale di questa disciplina. ma anche qui le cose sono cambiate, rispetto per esempio a quando negli States si accendevano i riflettori su talenti italo-americani venuti dalla strada come Jack La motta o Rocky graziano. Il fatto che oggi non esiste pi il proletariato che forniva questa splendida umanit. Allora cerano ragazzi che studiavano fino alla quinta elementare, al massimo fino alle medie, e poi dovevano cercarsi un lavoro. Incrociare una palestra per loro poteva essere un crocevia del destino, un treno da prendere al volo. S, spero anchio che da queste forze nuove il pugilato possa trarre nuova linfa, nuova gloria. ma la macchina che lo muove deve ritrovare la credibilit che ha perso. La sua umilt e lumanit che lo ha sempre ispirato. quella che lessi nelle parole di Rocky graziano, quando in unintervista mi disse: il nostro lo sport pi nobile perch dopo essercele date noi ci abbracciamo sul ring. e sai perch lo fac-
ciamo? Perch ognuno di noi sa quanto ha sofferto lavversario. Noi conosciamo la nostra sofferenza, ma anche quella di chi ci sta davanti. ecco, questi sono gli uomini che hanno creato unarte nobile. Per me il pugilato cultura, storia
davvero vivere una rinascita. Sarebbe un segnale positivo dentro a un mondo che corre e spesso dimentica. (redazione@piazzagrande.it)
foto romagiallorossa.it
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InchIesta
Lex pilota di Formula 1 sar in pista alle Paralimpiadi di Londra alla fine di agosto
affrontare un periodo di riabilitazione. lessere uno sportivo stato un elemento di forza? Per certi versi lo sport stato un maestro, perch gli ingredienti sono gli stessi che regolano anche la nostra quotidianit. In un modo pi dilatato, perch nello sport senza piccole conquiste ogni giorno impossibile crescere, mentre nella vita forse pi facile nascondersi fra le pieghe del sistema. Dal momento del mio risveglio non ho smesso di essere curioso nei confronti della vita, mi sono chiesto come altri avevano affrontato situazioni simili e poi ho cercato di darmi degli obiettivi che ritenevo raggiungibili. quindi mi sono messo al lavoro, e alla fine i conti sono tornati.
Gareggiando al Campionato mondiale Vetture turismo ha fatto saltare la divisione fra disabili e non quando ho ripreso a correre ho ricevuto molti apprezzamenti, per qualcuno ero fonte di ispirazione, per me era semplicemente la scelta pi naturale. Certo, oltre le pacche sulle spalle, non erano in molti a credere ad un mio ritorno alla vittoria. Poi, con i primi piazzamenti importanti, sono arrivate anche le polemiche di chi ipotizzava che la tecnologia potesse regalarmi qualche vantaggio. Al di l di tutto, stata unenorme soddisfazione vincere quando in molti mi davano per sconfitto ai blocchi di partenza. (redazione@piazzagrande.it)
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p PAoLo PeRINI
a cinque anni quando arriva la bella stagione, nei weekend ma spesso anche nei giorni lavorativi, Ahmed, kaled, muhammad e Jamal (soprannominato da tutti weah, com lex giocatore del milan) si ritrovano ai giardini margherita per una partita a pallone assieme a tanti altri ragazzi italiani e stranieri. Sono tunisini, ma se gli chiedi da dove vengono, fanno fatica a risponderti. Al parco infatti non si parla di differenze ma di ununica potente anima che ac-
New York come testimonial della Barilla. Dovevano essere solo poche parole sul palco, al pasta party della maratona. Poi mi sono detto: sono volato fino a qui, tanto vale che partecipi alla competizione. e cos da una battuta nato linteresse per questa specialit. Fino alla fine del 2009 mi ci sono dedicato con saltuariet, poi ho deciso di alzare il livello di allenamento. tre parole che possono definire il suo rapporto con lo sport? Prima di ogni altra la passione. Chi si cimenta nello sport con lambizione di diventare un numero uno ha scarsissime probabilit di riuscire, perch la competizione, da sola, non mai abbastanza forte per portare a traguardi importanti. solo la passione che fa incontrare la felicit fin da subito. Logico che la vittoria un valore aggiunto, ma non pu essere la contropartita pi grande. Come nella vita, ci deve essere la curiosit per comprendere cos nelle nostre corde. Infine si deve tenere fisso in mente che ogni cosa pu essere migliorata, per cui, senza voler diventare dei supercampioni a tutti i costi, bisogna mettersi in gioco e allenarsi. Prima di tornare in pista ha dovuto
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InchIesta
Intervista a Roberto Realdini, presidente di Api e Aci e promotore di Sport per tutti
una spada si libra nellaria, esita un momento sospesa nel vuoto. Poi, dun tratto, colpisce lavversario. ma cosa succede se i due combattenti sono non vedenti?
p ALICe FACChINI
Sentire la stoccata
a storia quella del progetto Sport per tutti, nato allinizio del 2011 per iniziativa di Roberto Realdini, presidente dellassociazione Api e Aci (Associazione per la promozione dellintegrazione e dellautonomia dei ciechi e ipovedenti) di Bologna. Lidea me lha data un articolo di giornale racconta Realdini - che trattava proprio della scherma praticata da non vedenti. A quel punto, ho cercato una societ sportiva che fosse disponibile ad attivare corsi di questo tipo anche a Bologna: la risposta arrivata da zinella Scherma, societ di San Lazzaro, che ha messo a disposizione una bravissima insegnante, magda melandri.
A quel punto, sono iniziati i corsi: i non vedenti praticano lo sport con le stesse identiche modalit e regole. Lunica differenza che, prima di portare a segno una stoccata, necessario che ci sia contatto tra le due armi: in caso contrario, lavversario non avrebbe punti di riferimento per capire dove sta per essere indirizzato il colpo. Lunica arma che pu essere usata comunque la spada, la sola che consente di colpire su tutto il corpo. questa disciplina permette ai non vedenti di migliorarsi nel portamento e di muoversi in modo pi coordinato continua Realdini - Lo stile ha la sua importanza, cos come anche la tecnica e il ragionamento, per poter anticipare
lavversario. Per orientarci sulla pedana, utilizziamo le linee in rilievo che si trovano ai bordi e sulle linee mediane, sia trasversale sia longitudinale. e, per difenderci dagli attacchi, sentiamo la lama dellavversario: in base a dove si trova, capiamo che tipo di colpo sta per impostare. A conclusione del corso, il 27 maggio stato organizzato al Palasavena di San Lazzaro un meeting nazionale, dove sono state fissate le regole definitive della scherma per non vedenti. Successivamente, un mini torneo di dimostrazione ha visto sfidarsi dieci atleti non vedenti
da tutta Italia. Chi era interessato, ha potuto cimentarsi in un incontro di scherma da bendato, contro un non vedente, per capire in profondit quali sono le problematiche che sorgono. Per chi non ha il dono della vista oggi ci sono molte pi opportunit conclude Roberto Realdini - ma da parte della societ c ancora un blocco psicologico: si tende a pensare che i non vedenti non possano far nulla, quando invece la nostra vita molto pi normale di quello che non si creda. (redazione@piazzagrande.it)
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Sulleducazione
p DoNATo uNgARo
aspetta! grida un giovanotto, mentre sono a una fermata del Pilastro. Lui e un gruppetto di ragazzi devono scendere, ma lhanno deciso allultimo. Saltan gi schiamazzando e urlando, facendo scossare la testa a chi rimane a bordo. Li guardo passare di fianco al mio bus, mentre camminano chiassosi sul marciapiede. Alcuni sono bianchi, altri di colore; il profilo di un ragazzo tradisce le sue origini nordafricane, mentre laccento di uno di loro fa pensare allest europeo. Loro non notano quelle differenze: sono amici. Che maleducati commenta una voce adulta alle mie spalle. questi non sanno neanche cos leducazione gli fa eco una seconda voce, anche questa non pi giovane. ma cos leducazione? Nel parlare comune il modo in cui le persone si comportano, nel rispetto o meno di determinate regole sociali. Per il vocabolario dice che educazione una cosa diversa, che fa pi il paio con insegnamento che con buone maniere. quindi leducazione un insegnamento, e come tale si apprende non solo a scuola o in famiglia, ma anche dallesperienza; e ogni insegnamento trasforma in meglio il nostro stile di vita. e cosa c di maleducato in quei ragazzi? Il fatto che sbraitino e che si sentano padroni della propria vita e del mondo che li circonda? oppure a dare fastidio che un italiano, un nero, un nordafricano e uno zingaro si sentano amici? Cos veramente pericoloso per la nostra educata societ civile? Vi prego, non ditemi che il pericolo lidea stessa che ragazzi diversi possano formare un gruppo, delle amicizie. Perch, se cos fosse, sono quei ragazzi che devono spiegarci come fanno ad andare daccordo: a essere amici nonostante il diverso colore della pelle e la Babele delle lingue. Per molti sar triste da ammettere, ma se cos stanno le cose sono quei ragazzi che devono insegnarci leducazione. Perch la vera educazione non dire buongiorno e buonasera, ma chiedere come stai?, con la voglia di migliorare la vita dellaltro, anche se diverso da me. ma per farlo ci vuole un gran coraggio: o forse solo delleducazione. (donatoungaro@piazzagrande.it)
uale, fra le seguenti proposte di utilizzo delle risorse finanziarie comunali, indicate in euro 955.500 + 100.000 per lanno scolastico 2011-2012 (...) ritieni pi idonea per assicurare il diritto allistruzione delle bambine e dei bambini che domandano di accedere alla scuola dellinfanzia? a) utilizzarle per le scuole comunali e statali b) utilizzarle per le scuole paritarie private. A questa domanda i cittadini di Bologna non potranno rispondere, perch il referendum proposto dal comitato Articolo 33 stato bocciato dallamministrazione comunale per un presunto vizio di forma. Il quesito, infatti, non era stampato su tutti i fogli dove erano state raccolte le firme. ma dietro questa decisione tecnica c chi legge la volont politica di impedire ai cittadini di Bologna lespressione di un orientamento su quel milione di euro che in tempi di crisi e di tagli allistruzione, qualcuno vorrebbe sottrarre agli istituti privati e dirottare sulle scuole materne pubbliche. Francesca De Benedetti, portavoce del comitato Articolo 33, ha dichiarato che i cittadini promotori del referendum procedono con ferma e inalterata convinzione, sereni, nel cammino intrapreso per garantire alla citt di Bologna di poter partecipare su un tema cos rilevante come la scuola pubblica dellinfanzia e il rispetto dei
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principi costituzionali. Ribadiamo la nostra determinazione - prosegue De Benedetti - nel chiamare i cittadini bolognesi a esprimersi sullopportunit o meno di destinare risorse pubbliche a scuole private paritarie. Tra i promotori del referendum c anche la Rete Laica Bologna, che ha realizzato un Vademecum sulle scuole private paritarie, in cui si spiega che molti genitori, che chiedono liscrizione alla scuola pubblica comunale o alla scuola statale, laiche, democratiche e pluraliste e gratuite, non la ottengono per carenza di posti, e sono costretti a iscrivere i propri figli a scuole private a pagamento la cui impostazione culturale e religiosa non condividono. Il vademecum e altri materiali di approfondimento sono disponibili sul sito articolo33.org, che fa riferimento allarticolo 33 della Costituzione: enti e privati hanno il diritto di istituire scuole e istituti di educazione, senza oneri per lo Stato. (redazione@ piazzagrande.it)
p CARmINe RoCCIA
ara sono gi le otto, diamoci fretta perch il treno parte. La voce di A. rimbomba nel salone allegra, le valige sono gi presso la porta nellingresso, preparate la sera prima con cura. A. sorseggia il caff lentamente, mentre m. ancora in bagno per darsi gli ultimi ritocchi di trucco, risponde con calma ad A.: S caro arrivo mancano ancora due ore alla partenza del treno. A. e m. vanno in vacanza, le hanno attese con ansia tutto lanno e ora finalmente giunto il giorno della partenza. Sono allegri, giovani e si amano, soprattutto entrambi amano viaggiare, hanno programmato di fare un lungo viaggio per il centro delleuropa: Francia, germani, olanda e Belgio e dedicheranno un intero mese a visitare le maggiori citt di questi Paesi. A. eccitato, guarda attra-
Un viaggio di sogno
verso i vetri della finestra e vede il solo splendere, impaziente perch conosce m. e sa che lenta quando si trucca, con tono irritato la richiama, incitandola ad affrettarsi. Finalmente m. pronta, entrambi si guardano in giro per controllare se hanno lasciato tutto in ordine prima di partire. Lautobus affollato, ma ad A. e m. non importa, sono felici, sopporterebbero qualsiasi disagio in quel momento. Arrivano finalmente in stazione, A. guarda lorologio, mancano ancora dei minuti alla partenza del treno, hanno il tempo sufficiente per farsi delle carezze e sussurrarsi parole damore. Il lungo fischio del treno che sopraggiungere sovrasta ogni altro rumore! A. apre gli occhi, li rotea lentamente intorno, si rende conto con dolore di essere in dormitorio, il fischio del treno lo ha svegliato, come succede quasi ogni mattina, perch a pochi metri dal dormitorio scorre la ferrovia. Sta transitando il Frecciarossa delle otto. A. ha gli occhi assonati e bagnati di pianto, solleva la testa dal cuscino e con rabbia esclama: Che cazzo di ingiustizia, non mi lasciano nemmeno terminare di vivere un sogno... questo viaggio mi sarebbe piaciuto terminarlo.... Si alza a fatica, ripete gli stessi gesti di ogni mattina e mentre sorseggia il caff dal bicchiere di plastica, guarda nel vuoto e dice a se stesso: oggi andr ugualmente in stazione, mi illuder di partire anchio...
almeno il diritto di immaginare, quello ancora mi rimane. Si prepara con cura e si avvia verso la fermata, quando lautobus arriva affollato di gente, A. spingendo la gente per farsi un po di spazio pensa: Porca miseria, questo non un sogno! La dura realt che A. costretto a vivere lo stringe nelle sue spine, fino al punto di fargli mancare il fiato, ma nellanimo alita ancora una speranza. I sogni si possono ancora realizzare. (redazione@piazzagrande.it)
012345678910111213141516 Fin dalla prima scossa la Rete si mobilitata per aiutare i terremotati
subito in vendita i suoi carnet di viaggio. I miei librettini disegnati sono stati acquistati subito continua e cos ho fatto un appello a editori e autori perch regalassero tavole, disegni e stampe. Ladesione stata grande sia da parte di fumettisti e illustratori professionisti che meno conosciuti. Non solo una raccolta fondi spiega Scarpa anche se ovvio che i soldi servono, ma un modo per far capire a queste persone che intorno a loro c solidariet. In pochi giorni liniziativa ha raccolto 2.550 euro e, a pi di un mese dal terremoto la cifra raccolta si avvicina ai 6000 euro. I fondi raccolti vengono versati sul conto corrente a favore dei terremotati aperto dalla Regione emilia-Romagna. Dopo le moleskine di Laura Scarpa stata la volta di una tavola di zagor regalata da walter Venturi e poi di gea di Luca
enoch. Scorrendo le pagine del blog dellassociazione Comicout si possono vedere le tavole e le illustrazioni donate dagli autori. Si va dalle vignette di Filippo Sczzzari alle tavole di Brendon di Lola Airaghi, lomaggio a Braccio di Ferro di Fabrizio mazzotta, gli acquerelli fatti con il caff di Paolo Castaldi e tanti altri. Sul blog possibile vedere i disegni e collegarsi al sito dellautore o alla pagina di wikipedia dedicata racconta Scarpa per capire di chi si tratta. Il principio adottato quello di vendere gli originali a un prezzo leggermente pi basso rispetto a quello di mercato per far s che chi li acquista spinto dalla generosit sia pi invogliato e non si senta sfruttato. Anche per decidere a chi destinare i fondi raccolti c stata una grande partecipazione. stato tutto molto istintivo e quando
ho visto che cera una risposta afferma Scarpa ho chiesto aiuto anche per capire a chi destinare i fondi. stato scelto il conto corrente aperto dalla Regione emilia-Romagna per i terremotati: i soldi sono versati direttamente sul conto, la banca invia una ricevuta e il disegnatore manda loriginale allacquirente. La raccolta continua. Per avere informazioni sulla raccolta o per acquistare un disegno originale consultare il sito dellassociazione Comicout www. comicout.blogspot.com. (redazione@ piazzagrande.it)
soggiorno. stiamo parlando di 1 persona su 10 della popolazione attiva. la situazione strutturale continua grappi e non si pu tenere conto del fatto che in una situazione di emergenza come quella del terremoto queste persone pagano un prezzo pi alto. oltre alla moratoria il coordinamento migranti chiede di cancellare la tassa di rinnovo del permesso per i prossimi due anni e di assicurare un uguale trattamento nei soccorsi e nellassistenza indipendentemente dal possesso di un permesso di soggiorno. solo una moratoria urgente sui permessi di soggiorno scrive permetter ai lavoratori e alle lavoratrici migranti di ricostruire la propria vita dopo il terremoto. (www.redattoresociale.it)
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way, Picasso, Fitzgerald, Dal si ritrovano a rimpiangere il periodo doro di gauguin e Toulouse-Lautrec, che a loro volta rimpiangono il periodo precedente... Allora, chiss, forse, un giorno, in futuro, rileggeremo questo periodo con delle sorprese. I posteri ci racconteranno, magari, di quellestate del 2012 in cui non si faceva che andare da un concerto al Botanique a un altro concerto in piazza Verdi, dal cinema in piazza maggiore ai concerti al Bolognetti, e in piazza maggiore ci sarebbero stati anche i Radiohead, se non fossero slittati a settembre per tutta una serie di questioni, e cera stata Patti Smith a met luglio e Bonnie Prince Billy e Anna Calvi, e poi, e poi, chi pu dire chi diventer un mito riconosciuto, un giorno? Lo Swim Club di woodhaven che un giorno del 65 ha ospitato una sconosciuta band del New Jersey chiamata Castiles mica lo sapeva, di aver avuto sul palco per la prima volta, dal vivo, un certo Bruce Springsteen. e cos si tramanderanno queste leggende ai posteri. Lo sai che i marta sui Tubi hanno suonato al Bolognetti allora dellaperitivo, prima della finale degli europei Italia-Spagna? e che qualche giorno prima proprio l hanno
suonato gli zen Circus davanti a una folla traboccante? Traboccante quanto quella che cera a maggio in piazza Verdi per i Diaframma! e glen hansard, te lo ricordi al Botanique, glen hansard? S, tutto questo successo nellestate del 2012, quella in cui in piazza hanno proiettato la versione integrale di Cera una volta in America, quella con mezzora in pi. e i bolognesi, cosa dicevano, i bolognesi? erano contenti? Come no. Contentissimi. I residenti del centro storico facevano fuoco e fiamme contro i concerti allaperto, i troppi decibel, il rumore. gli studenti del Botanique ce lavevano con i troppo pochi decibel. quelli che non mettevano piede in centro dal giorno del loro matrimonio dicevano che a Bologna non succedeva mai niente e che era pi bello quando in piazza cera Vota la voce. e i nostalgici, come al solito, ripetevano che Bologna non era pi quella di una volta, e che gli anni Settanta erano pi belli, e che era pi bella la musica, e che erano pi belli i concerti... Che volete farci? Io, intanto, questa estate me la godo. Voi, fate quello che vi pare. (redazione@ piazzagrande.it)
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Se il giornalista un detenuto
Al via Ne vale la pena, un laboratorio giornalistico in carcere
p FRANCeSCo meLe
U
calore, segnalare anziani in situazioni di bisogno, chiedere indicazioni sulle buone prassi da attuare in caso di temperature elevate. Il numero verde offre inoltre un servizio di supporto per le persone anziane fragili o affette da patologie a rischio che potranno richiedere numerosi servizi: trasporto, aiuto per il disbrigo di commissioni o compagnia. Non mancheranno poi le attivit di aggregazione promosse allinterno di estate in citt. I volontari di Auser affiancheranno gli operatori dei servizi per gli anziani nella realizzazione, allinterno dei centri sociali di alcuni quartieri della citt, di attivit come giochi, letture, intrattenimenti musicali, uscite e momenti di conversazione. (www.auserbologna.it)
n laboratorio giornalistico anomalo allinterno del carcere Dozza per raccontare e far conoscere alla citt una realt in cui vivono circa 1.000 persone, un paese alle porte di Bologna completamente ignorato. lo scopo del progetto Ne vale la pena, frutto della collaborazione tra il portale di informazione sociale Bandieragialla e lassociazione di volontariato Poggeschi per il Carcere, che da anni simpegna in questo settore con lo scopo di dare voce a una parte della citt sconosciuta al resto degli abitanti. Da giugno il sito www.bandieragialla.it ospiter nella sua home page uno spazio dedicato alla Dozza, dove si troveranno articoli scritti da 14 persone (detenuti, volontari e un giornalista di Bandiera gialla). Il primo passo stato lallestimento di un laboratorio giornalistico allinterno della casa circondariale dove una volta a settimana i partecipanti si ritrovano per decidere di quali argomenti parlare e ci che si produce viene poi pubblicato sul sito. I contributi sono di tipo diverso: racconti di vita quotidiana, rubriche (una dedicata alla cucina), le novit e i problemi della Dozza, e anche riflessioni comuni su alcuni temi importanti come il diritto alla salute e allistruzione. In questa prima uscita ci sar anche uno speciale sul terremoto dove si parler delliniziativa di raccolta fondi da parte dei detenuti e sulla loro possibile partecipazione allopera di rimozione delle macerie. Tutto il materiale prodotto visibile allindirizzo www.bandieragialla.it/carcere. (www.bandieragialla.it)
Il quInto alImento
sempreverdI
p oLgA mASSARI
Da met giugno sugli scaffali delle librerie italiane spuntato un libriccino arancione edito da Chiarelettere, sintitola Salva i ciclisti, la bicicletta politica di Pietro Pani - ovvero Peter Pan - pseudonimo di chi ha preso la penna in mano e ha raccontato un lavoro collettivo di moltissimi cittadini. Lo scorso 8 febbraio stata creata la prima critical mass digitale della storia, ovvero il lancio di una campagna sul web da parte di blogger sensibili alle tematiche della bicicletta (#salvaiciclisti) passata dal web alle piazze il 28 aprile con 50 mila persone a Roma che chiedono rispetto per i ciclisti. Come non sentirsi solidali dal primo secondo? Le regole salvaciclisti arrvano dal New York Times: limiti di velocit severi nei centri abitati, piste ciclabili, messa in sicurezza di incroci pericolosi e altro. ma la parte, forse, pi interessante del pamphlet il capito-
(canniclau@libero.it)
Ariete
DoSATe gLI ImPegNI: SIeTe ANCoRA NeLLoCChIo DeL CICLoNe! mA, gIoVe VI SoSTIeNe.
Bilancia
Toro
Scorpione
a raccontato le lotte dei braccianti africani a Rosarno. Ci ha portato nellinferno libico fatto di campi di concentramento nel deserto, stupri ed esseri umani venduti e comprati. ha svelato la realt dei respingimenti in mare e cosa si nasconde dietro gli accordi tra Italia e Libia in materia di immigrazione. ha narrato il dialogo tra culture diverse. limmigrazione il tema centrale dei film documentari di Andrea Segre, un fil rouge che attraversa tutti i suoi lavori da marghera Canale Nord a mare chiuso passando per Io sono Li, Come un uomo sulla terra e Sangue Verde. ma se lo si chiede a lui, risponde che il suo obiettivo cercare altri punti di vista. con questa idea in testa che, 15 anni fa, Segre partito per lAlbania. Da allora ha prodotto oltre 10 documentari e un film film, come lo chiama lui, un film di finzione ma con forti radici nella realt. Dicono che con i miei film
Gemelli
Sagittario
Anche nel giornalismo. Secondo il regista necessario lavorare in prospettiva: Abbiamo perso unoccasione ventanni fa, quando sono arrivati i primi immigrati e invece di anticipare il futuro costruendo un presente di scoperta, abbiamo creato un presente di paura conclude Segre ora bisogna costruire un humus diverso, ma ci vuole tempo e ci vogliono persone: la societ italiana schiacciata dalla convinzione che stare chiusi nella propria provincia protegga dai pericoli del mondo, ma non cos e deve imparare ad aprirsi. (redazione@piazzagrande.it
Cancro
Capricorno
LugLIo DIFFICILe PeR LA PRImA DeCADe, AgoSTo CRITICo PeR LA TeRzA: PRuDeNzA!
Leone
Acquario
Vergine
Pesci
Giovanni F. Bignami
Un lo rosso dal Big Bang alla vita
Darwin
Leredit del primo scienziato globale
Collana
Pi o meno quanto?
La storia delle idee e i conni della ricerca, per capire come la scienza e la tecnologia inuenzano il nostro modo di vivere e di pensare
Nicola Ludwig Gianbruno Guerrerio
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