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Le cellule del sangue

S. Beninati
Il sangue
Il sangue pu essere definito un connettivo specializzato
composto da una parte corpuscolata: formata dai globuli
rossi o eritrociti, globuli bianchi o leucociti e dalle
piastrine; e da una parte fluida: il plasma

Le piastrine non sono cellule ma frammenti cellulari
originati dal megacariocita
Il sangue
Il sangue rispetta le caratteristiche principali
di tutti i connettivi, cio la presenza di tre
elementi essenziali:
La matrice extracellulare: il plasma
La porzione cellulare: emazie e leucociti
Le fibre: presenti solo in seguito alla
coagulazione (fibrina)
piastrine
eritrocita fibrina
Le cellule del sangue: eritrociti
Hanno una forma di lente
biconcava con un diametro
di 7,5 m, uno spessore di
di circa 2 m e di 1 m
nella parte centrale
Tale forma assicura un
miglior scambio gassoso
Leritrocita maturo
anucleato
eritrocita
Gli eritrociti sono privi
di organuli cellulari
Il loro citoplasma ricco
di enzimi solubili
Fra questi lanidrasi
carbonica svolge un
ruolo essenziale nella
formazione dello ione
bicarbonato che
tampona il pH del
sangue
eritrocita
Nei maschi il numero di eritrociti
di circa 5 milioni per mm
3
, nelle
femmine di circa 4,5 milioni per
mm
3
di sangue.
La vita media di un eritrocita di
circa 120 giorni, dopo tale periodo
presentano sulla membrana
plasmatica alcuni oligosaccaridi
che li rendono aggredibili dai
macrofagi della milza, midollo
osseo e fegato che li fagocitano

Eritrocita:emoglobina
Gli eritrociti sono ricchi di una
proteina tetramerica detta
emoglobina dal p.m. 68.000 Da
La proteina consiste di quattro
catene uguali a due a due, due
catene e due catene
Ogni catena legata ad un
gruppo eme contenente ferro
Lemoglobina rappresenta il
trasportatore dei gas respiratori
Eritrocita:scambi gassosi
Controllo del pH
diffusione
Shift del cloro
O
2
O2
Eritrocita:membrana plasmatica
La membrana plasmatica delleritrocita composta per il
50% di proteine, 40% lipidi e 10% di carboidrati
La maggior parte delle proteine sono intrinseche

Banda 4.1
Eritrocita: membrana plasmatica
Leritrocita si differenzia dalle altre cellule poich il
citoscheletro forma un guscio che sostiene la membrana
plasmatica ed unito ad essa in molti punti
Questa caratteristica permette alleritrocita di essere
flessibile e di potersi spostare facilmente nei capillari dove
viaggia impilato con gli altri eritrociti

Eritrocita:proteine della membrana plasmatica
Eritrocita: proteine della membrana plasmatica
Le terminazioni libere dei tetrameri di
spectrina sono tenute insieme da catene
fibrillari di actina (banda 5) contenenti
tropomiosina. Ladducina e la banda 4,1
favoriscono la interazione actina-spectrina.
Lancoraggio del citoscheletro alla
membrana ottenuto con la banda 2,1,
lanchirina. A sua volta questa legata alla
banda 3
Eritrocita: i gruppi sanguigni
Sul versante extracellulare degli eritrociti sono presenti
catene di carboidrati specifiche e ereditarie che funzionano
come antigeni
Tali carboidrati determinano i gruppi sanguigni

Eritrocita: il fattore Rh
Il gruppo o fattore Rh prende il nome dal fatto che stato
isolato per la prima volta dalla scimmia Macacus rhesus
Questo gruppo comprende p di una dozzina di antigeni
anche se alcuni sono rari
I pi comuni sono denominati C, D, E
Circa l85% della popolazione possiede uno di questi
antigeni e si definisce Rh+
Fattore Rh
Quando una donna Rh- partorisce un bambino Rh+ il
passaggio del sangue del bambino nel circolo materno
induce la formazione di anticorpi anti Rh.
Al parto successivo la mamma pu formare anticorpi anti
Rh che potrebbero attaccare gli eritrociti fetali e causare
una eritroblastosi fetale che conduce alla morte del neonato
Il trattamento preventivo della madre con agglutinine anti
Rh risolve il problema poich riduce drasticamente gli
eventuali anticorpi anti Rh.
Le cellule del sangue: leucociti
Il numero dei leucociti nel sangue inferiore a quello degli
eritrociti.
Nelladulto il numero oscilla da 6500 a 10.000 cellule per
mm
3

Svolgono la loro funzione al di fuori del torrente
sanguigno, infatti attraversano gli endoteli (diapedesi) ed
entrano nel connettivo
La funzione principale quella di difendere lorganismo da
sostanze estranee


Le cellule del sangue: leucociti
Vengono classificati in
granulociti e
agranulociti


Agranulociti: monocita
Granulocita: basofilo
Leucociti: granulociti
Presentano granuli specifici nel citoplasma e sono divisi in:
Neutrofili
Basofili
Eosinofili



neutrofilo basofilo eosinofilo
x1325
Leucociti: agranulociti
Si distinguono altri due tipi:
Linfociti
monociti
linfocita
monocita
granulociti neutrofili
Costituiscono la maggior parte dei leucociti (60-70%) e la
loro funzione e quella di distruggere i batteri nel connettivo
grazie alla loro capacit fagocitaria
Vengono anche detti leucociti polimorfonucleati a causa
della forma varia del nucleo
Nelle donne il nucleo pu presentare un piccolo
addensamento di cromatina corrispondente al cromosoma
X e detto corpo di Barr

Corpo di Barr
granulociti neutrofili: le granulazioni
Sono presenti tre tipi di granulazioni:
Piccoli granuli specifici
Grossi granuli azzurofili
Granuli terziari
granulociti neutrofili: le granulazioni
granulociti neutrofili: le granulazioni
Granuli specifici contengono enzimi necessari per la loro
funzione antimicrobica. Proteasi, fosfolipasi e alti enzimi
litici
Granuli azzurrofili sono dei lisosomi contenenti idrolasi
acide, lisozima e un fattore che aumenta la permeabilit
(BPI)
Granuli terziari contengono gelatinasi che idrolizza la
membrana basale permettendo alle cellule di penetrare nel
connettivo
granulociti neutrofili: le funzioni
I neutrofili migrano nel connettivo nelle zone invase dai
microorganismi
Penetrano nella regione infiammata aderendo inizialmente
agli endoteli per mezzo di recettori specifici.
Tale adesione stimola la produzione di interleuchina-1 e
del fattore di necrosi tumorale che inducono le cellule
endoteliali ad esprimere una molecola di adesione detta
ICAM-1 ,alla quale si legano le integrine dei neutrofili
I neutrofili si bloccano, smettendo di migrare e
attraversano lendotelio invadendo il connettivo e
fagocitando i batteri.
Innescano inoltre il processo infiammatorio rilasciando
molecole denominate leucotrieni.
Granuli specifici
rilascio di lisozima e
fosfolipasi
granulociti eosinofili
Rappresentano meno del 4% dei leucociti totali

Contengono granuli specifici e granuli azzurrofili
Al ME i granuli specifici presentano una parte interna pi
densa e da una parte esterna meno densa
Linterno contiene agenti proteici antiparassitari e una
neurotossina
I granuli azzurrofili sono lisosomi atti ad idrolizzare i
complessi antigene-anticorpo e i parassiti fagocitati.
granulociti eosinofili: i granuli
granulociti eosinofili: funzioni

La loro migrazione favorita dalla presenza di istamina,
del fattore chemiotattico eosinofilo e dei leucotrieni, da
parte dei basofili e neutrofili, grazie a recettori specifici di
membrana
Gli eosinofili riescono a perforare la parete del parassita
grazie alle proteine della porzione interna dei granuli
specifici, provocandone la morte
granulociti basofili
Rappresentano meno dell1% dei leucociti totali
Possiedono un nucleo ad S mascherato da numerosi granuli
Sulla membrana plasmatica presentano i recettori per le
Immunoglobuline E (IgE)
granulociti basofili: i granuli
Contengono granuli specifici e azzurofili
I granuli specifici si colorano in blu scuro con il Giemsa
Sono disposti alla periferia cellulare
Contengono eparina, istamina, dal punto di vista
funzionale i basofili sono simili ai mastociti
I granuli azzurrofili sono lisosomi
granulociti basofili: funzioni
Agiscono come iniziatori dei processi infiammatori
Alcuni particolari antigeni inducono la produzione da parte
delle plasmacellule di immunoglobuline E (IgE)
Un frammento (Fc) di queste immunoglobuline si attacca
ai recettori presenti sulla membrana dei basofili e dei
mastociti senza alcun effetto apparente.
Quando lo stesso antigene penetra nellorganismo trova gli
anticorpi pronti e si lega ad essi inducendo il rilascio del
contenute dei granuli specifici
Il rilascio di istamina provoca una reazione anafilattica,
che pu condurre allo shock anafilattico
Agranulociti:monociti
Rappresentano il 3-8% dei leucociti totali
Sono le cellule pi voluminose e sono note come macrofagi
Il nucleo grande eccentrico e tarlato
Presenta numerosi granuli azzurrofili
Permangono in circolo per pochi
giorni attraversando gli endoteli e
trasformandosi in macrofagi

La loro funzione si svolge essenzialmente come macrofagi
I macrofagi fagocitano qualunque materiale estraneo
Producono citochine coinvolte nei processi infiammatori e
immunitari
Alcuni macrofagi noti come cellule che presentano
lantigene, fagocitano gli antigeni e ne presentano le
porzioni maggiormente antigeniche, dette epitopi, alle
cellule immunocompetenti (linfociti T)
In presenza di antigeni corpuscolati i macrofagi si
associano formando le cellule giganti da corpo estraneo


Monociti:funzioni

Agranulociti:linfociti
I linfociti rappresentano la seconda popolazione cellulare della serie
bianca del sangue. Infatti sono il 20-25% dei leucociti totali
Sono leggermente pi grandi dei globuli rossi, con un nucleo
eccentrico che occupa buona parte del volume cellulare
Presenta alcuni granuli azzurrofili
Al ME si nota poco citoplasma,
alcuni mitocondri e molti ribosomi
liberi
Sono stati identificati tre tipi di linfociti:
Linfociti T (80%)
Linfociti B (15%)
Null cells o Natural Killer (5%)

Questi tre tipi di linfociti non sono distinguibili dal punto
di vista funzionale, ma solamente mediante tecniche di
immunoistochimica che evidenziano marker di superficie
diversi
Agranulociti:linfociti
Linfociti: funzioni
In generale i linfociti B sono responsabili del sistema
immunitario in generale, mentre le cellule T sono
responsabili del sistema immunitario mediato da cellule
Per divenire competenti i linfociti migrano in organi
specifici dove maturano sviluppando proteine di superficie
altamente specifiche
Le cellule B diventano immunocompetenti nel midollo
osseo
Le cellule T prodotte nel midollo osseo, maturano nella
corticale del timo

Linfociti:funzioni
Una volta maturati i linfociti migrano nel sistema linfoide e
formano cloni cellulari capaci di rispondere allo stesso
antigene
Dopo stimolazione con lantigene sia i B che i T si
differenziano in due sottogruppi:
Cellule con memoria
Cellule effettrici
linfociti
Cellule con memoria:
Non partecipano alla risposta immunitaria, ma rimangono
come componenti di quel clone di memoria immunitaria
pronte a rispondere se si ripresentasse lo stesso antigene
Cellule effettrici:
Sono linfociti immunocompetenti che possono portare a
termine la loro funzione immunitaria (leliminazione
dellantigene)
Linfociti: cellule effettrici
I linfociti B sono responsabili della risposta immunitaria
umorale
Si possono differenziare in plasmacellule, capaci di
produrre anticorpi contro lantigene


Linfociti: cellule effettrici
I linfociti T sono responsabili della risposta immunitaria
mediata da cellule
Alcuni si differenziano in linfociti T citotossici
responsabili del contatto diretto e delluccisione di cellule
estranee o trasformate da virus
Altre cellule T sono coinvolte nellinizio e sviluppo (ma
anche nella soppressione) delle risposte immunitarie sia
umorale che mediata da cellule per mezzo della produzione
di molecole segnale dette linfochine

Linfociti: null cells
Sono composte da due distinte popolazioni cellulari:
Cellule staminali capaci di dare origine a tutti gli elementi
figurati del sangue
Cellule Natural Killer che sono in grado di uccidere
cellule estranee o trasformate, senza lintervento del timo o
dei linfociti T
Emopoiesi
Lemopoiesi rappresenta linsieme dei processi cellulari
tesi alla formazione degli elementi figurati del sangue
Si pu distinguere una emopoiesi prenatale e una
postnatale
Lemopoiesi prenatale a sua volta divisa in quattro fasi:
Mesoblastica
Epatica
Splenica
mieloide
Emopoiesi prenatale:fase mesoblastica
La formazione delle cellule ematiche inizia alla seconda
settimana nel mesoderma del sacco vitellino (fase
mesoblastica) dove le cellule mesenchimali si aggregano
in gruppi detti isole sanguigne.
Le cellule periferiche daranno luogo alle pareti vasali,
mentre le altre diventano eritroblasti che si differenziano
in eritrociti

Emopoiesi prenatale:fase epatica e splenica
Verso la sesta settimana di vita intrauterina appare la fase
epatica. Gli eritrociti sono ancora nucleati e verso lottava
settimana compaiono i leucociti
Nel secondo trimestre inizia la fase splenica che insieme a
quella epatica va avanti fino al termine della gravidanza.

Emopoiesi prenatale:fase mieloide
Inizia verso la fine del secondo trimestre e man mano che
si sviluppa il sistema scheletrico, il midollo osseo assume
un ruolo sempre pi importante nella produzione di cellule
ematiche
Il fegato (fase epatica) e la milza (fase splenica) non
partecipano alla emopoiesi postnatale
Emopoiesi postnatale: cellule staminali
emopoietiche pluripotenti
Lemopiesi postnatale avviene quasi esclusivamente nel
midollo osseo
Tutte le cellule del sangue derivano da cellule staminali
emopoietiche pluripotenti (PHSC) che sono circa lo
0,1% di tutte le cellule nucleate del midollo osseo
Le PHSC oltre a mantenere la loro popolazione possono
produrre due tipi di cellule staminali emopoietiche
multipotenti (CFU-S e CFU-Ly)

Emopoiesi postnatale: cellule staminali
emopoietiche multipotenti
Il tipo CFU-S precursore della linea mieloide: eritrociti,
granulociti, monociti e piastrine
Il tipo CFU-Ly precursore delle cellule della linea
linfoide (cellule B e T)
Le cellule progenitrici che derivano dalle CFU sono
unipotenti, cio formano una sola linea cellulare
Le cellule precursori che derivano dalle progenitrici
perdono la capacit di autoriprodursi
Eritropoiesi
Leritropoiesi la formazione dei globuli rossi
Il numero di cellule formato giornalmente molto elevato
Tale produzione resa possibile dalla presenza di due
cellule progenitrici unipotenti derivanti dal tipo CFU-S
Queste sono le BFU-E e le CFU-E dette unit eritrocitarie
Il differenziamento delle CFU-S in BFU-E indotto dalla
eritropoietina prodotta dai reni in carenza di globuli rossi
Eritrocita (6)
Proeritroblasto (1)
Eritroblasto ortocromatico (4)
Eritroblasto basofilo (2)
Eritroblasto policromatofilo (3)
Reticolocita (5)

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