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O    

Decodificare = operare il riconoscimento di un


comportamento altrui.
È costituito da:
× percezione;
× interpretazione.
Viene influenzato da:
× sensibilità fisica;
× attenzione selettiva;
× categorizzazione.
O    

xia l¶attenzione che la categorizzazione, a loro


volta, vengono influenzate da:
× contesto e aspettative;
× atteggiamenti;
× personalità;
× stato emotivo;
× status;
× appartenenza a gruppi;
× esperienza passata.
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× ëezzo fisico-ambientale che rende possibile la
trasmissione di un¶informazione o di un
messaggio.
× Tipologia di codifica del messaggio (verbale o
non verbale).
× Parte del corpo coinvolta nella produzione del
messaggio (fonatorio, mimico, gestuale, visivo).
× Apparato sensoriale grazie al quale il
destinatario raccoglie l¶informazione (visivo,
uditivo, olfattivo).
  
 
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× Ôapacità;
consiste nella quantità di informazioni che un
determinato canale può trasmettere in una
certa unità di tempo (verbale > non verbale).
× Immediatezza;
equivale alla rapidità del passaggio
dell¶informazione (non verbale > verbale).
INPUT OUTPUT
  
 
  
 
 
 

- Ôomprende tutti gli elementi espressivi che non
prevedano l¶uso articolato e modulato della parola.
- La Ô Ô  
  e quella   
 
sono Ô     e   Ô : esse coo-
perano alla trasmissione di un messaggio,
rinforzandosi reciprocamente o contraddicendosi, ma
non possono essere scisse l¶una dall¶altra.
- La comunicazione non verbale utilizza il 
  Ô , che può essere definito 
    
(Ekman & Friesen, 1968).
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- Linguaggio di relazione (mutamenti di qualità nelle
relazioni).
- Esprime e comunica emozioni.
- Presenta il sé agli alti.
- Ôompleta la comunicazione verbale
(metacomunicazione)
- Funge da ³canale di dispersione´ (meno sottoposta a
censura).
- Regola l¶interazione (turni e sequenze).
- xostituisce la comunicazione verbale.
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Il comportamento spaziale è strettamente legato a:
- fattori culturali;

- fattori socio-emozionali;

- struttura fisica dell¶ambiente.

Tra i segnali di comportamento spaziale:


contatto corporeo;
distanza;
orientazione;
postura.
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Rappresenta la forma più primitiva di azione sociale.
Importanti differenze culturali
xi può suddividere in 5 categorie:
Ɓ Funzionale/professionale (medico-paziente).
Ɓ xociale (saluto).
Ɓ Amichevole.
Ɓ Intimo/affettuoso.
Ɓ xessuale.
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O  

Diverse tipologie:
Ë intima,

Ë personale,

Ë sociale,

Ë pubblica.

A seconda della distanza operano diversamente i


sensi.
Le persone preferiscono la vicinanza di individui simili,
per cui provano simpatia e che non dirigano lo
sguardo verso di loro.
Vicinanza fisica = invasione spazio personale.
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- Nel corso di un¶interazione le principali
orientazioni (faccia a faccia e l¶uno di fianco
all¶altro) indicano rapporti di collaborazione,
intimità, gerarchia.
- I cambiamenti nell¶orientazione del corpo
(fianchi, spalle, arti) sono più lenti di quelli
degli occhi e della testa ed assumono quindi
maggior importanza nell¶interazione.
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In larga misura è involontario.


Esistono posture dominanti-superiori e inferiori-
sottomesse.
È meno controllabile del volto e dell¶emozione
della voce.
a) curioso;
b) perplesso;
c) indifferente;
d) rifiuto;
e) osservare;
f) soddisfatto di se stesso;
g) accogliente;
h) risoluto;
i) furtivo;
j) cercare;
k) osservare;
l) attento;
m) violento;
n) agitato;
o) disteso;
p) sorpreso,dominante,sospettoso;
q) furtivo;
r) timido:
s) pensoso;
t) affettuoso.

  
 
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- Ekman e Friesen (1969, 1972) hanno
classificato i segnali non verbali in cinque
categorie:
- Gesti simbolici o emblemi (hanno un
significato specifico che può essere espresso
a parole, possono completare o sostituire una
frase. Il comportamento motorio degli italiani
è particolarmente ricco).
  
 
× I gesti illustratori (movimenti che vengono
utilizzati durante la conversazione per
    quanto viene detto).
× Gesti indicatori degli stati emotivi (rabbia,
ansia, ecc.).
× xegni regolatori (mantengono e regolano il
flusso della conversazione).
× Gesti di adattamento (autoregolativi; possono
essere auto-adattivi, centrati sull¶altro o diretti
su oggetti).
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Il volto è, per molti, l¶area del corpo più importante sul
piano espressivo e comunicativo.
Tra le funzioni principali della mimica facciale:
× espressione delle emozioni e degli atteggiamenti
interpersonali;
× invio di segnali riguardanti l¶interazione in corso;
× manifestazione della personalità del soggetto.
xottolinea, enfatizza e modula i significati; fornisce un
commento costante alla produzione verbale.
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× Ôomunica atteggiamenti, instaura relazioni.
× Esperienza di venir guardato (esibizionismo
vs ansia di fronte ad un pubblico)
× Variazioni individuali in rapporto alle modalità
abituali d¶uso dello sguardo (estroversi vs
introversi, dominanti vs bisogno di
affiliazione, donne vs uomini)
  
 



× Fenomeni paralinguistici (qualità della voce e


vocalizzazioni).
× Ôaratteristiche fisiche.
× Ôaratteristiche sociali.
× Ôaratteristiche psicologiche (ansia vs
depressione).

Funzione informativa e comunicativa


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Paola stasera indossa una gonna marrone di tweed


Paola stasera indossa una gonna marrone di tweed
Paola stasera indossa una gonna marrone di tweed
Paola stasera indossa una gonna marrone di tweed
Paola stasera indossa una gonna marrone di tweed
Paola stasera indossa una gonna marrone di tweed
(Pirovano, 2001).
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Due gruppi di segnali:


× statici (volto, la conformazione fisica,
l¶abbigliamento, il trucco, l¶acconciatura dei
capelli, lo stato della pelle«);
× dinamici.

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