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STUDI DI GENETICA Lipotesi di una componente genetica della malattia supportata da numerosi studi che confermano una prevalenza della sua incidenza nei gemelli di pazienti schizofrenici: il 2tasso di concordanza tra gemelli monozigotici 2-6 volte superiore a quello dei fratelli. La probabile interazione tra vulnerabilit genetica e fattori ambientali difficilmente controllabili (possibilit di interazione biologica e psicologico/relazionale) non consente di ottenere risultati definitivi sullesatto meccanismo genetico coinvolto nella malattia. STUDI ANATOMICI E MORFOLOGICI Studi post-mortem hanno rivelato: post- riduzione del volume di aree limbiche coinvolte nella vita emotiva ,perdita neuronale, alterazioni di proteine del citoscheletro e modificazione dellorientamento delle cellule piramidali in alcune regioni corticali. STUDI DI NEUROIMAGING ( TAC; RMN; SPECT; PET) Confermano: -riduzione del volume dellencefalo, dei lobi frontali e temporali -riduzione del flusso regionale ematico nellarea prefrontale -aumento dei recettori D2 nel caudato, putamen e nucleo accumbens. -riduzione dei recettori 5HT2 nella corteccia prefrontale.
RUOLO FUNZIONALE DEI SISTEMI DOPAMINERGICI CENTRALI E CONSEGUENZE DEL BLOCCO RECETTORIALE DOPAMINERGICO
TRATTO MESOCORTICALE
Origina Ruolo La
nellarea mesencefalica denominata A 10 e proietta alla neocorteccia frontale ed in particolare prefrontale. prefrontale.
riduzione dellattivit dopaminergica nella corteccia prefrontale associata ai sintomi negativi della schizofrenia. schizofrenia. antidopaminergici possono peggiorare la funzione prefrontale producendo sintomi negativi secondari. secondari. disfunzione di questo sistema altera anche le influenze modulatorie discendenti verso la funzione limbica. limbica.
Farmaci Una
RUOLO FUNZIONALE DEI SISTEMI DOPAMINERGICI CENTRALI E CONSEGUENZE DEL BLOCCO RECETTORIALE DOPAMINERGICO
TRATTO MESOLIMBICO
Origina
nellarea A 10, dalla zona ventro-tegmentale del nellarea 10, ventromesencefalo e proietta a strutture corticali (corteccia frontale, anteriore del cingolo e entorinale) e limbiche (nucleo accumbens, parte dellamigdala e dellippocampo). accumbens, dellippocampo).
Ruolo
importante nei processi emotivi e mnesici, nellattivit locomotoria e nel comportamento motivazionale, nel processamento degli stimoli e nellarousal. nellarousal.
Liperattivit
dopaminergica nel sistema limbico associata con i sintomi positivi della schizofrenia. schizofrenia.
RUOLO FUNZIONALE DEI SISTEMI DOPAMINERGICI CENTRALI E CONSEGUENZE DEL BLOCCO RECETTORIALE DOPAMINERGICO
VIE NIGROSTRIATALI
Origina
nella zona compatta (area A9) della sostanza nera e proietta principalmente ai gangli della base. base.
Prevalente
controllo organizzazione motoria, la degenerazione dei corpi cellulari di questa area implicata nella genesi del morbo di Parkinson. Parkinson. antipsicotici classici o neurolettici che bloccano i soli recettori dopaminergici in questarea inducono effetti extrapiramidali. extrapiramidali.
Gli
RUOLO FUNZIONALE DEI SISTEMI DOPAMINERGICI CENTRALI E CONSEGUENZE DEL BLOCCO RECETTORIALE DOPAMINERGICO
TRATTO TUBEROINFUNDIBOLARE
Proietta
dallipotalamo medio basale alleminentia mediana nel sistema portale ipofisario. ipofisario. del rilascio di prolattina. prolattina.
Controllo Gli
IPOTESI DOPAMINERGICA DELLA SCHIZOFRENIA Ridotta attivit delle proiezioni DA mesocorticali nella corteccia prefrontale, che in condizioni normali eserciterebbero un feed-back inibitorio sui neuroni DA mesolimbici. Con la riduzione dellinibizione prefrontale si genererebbe uniperattivit delle vie DA mesolimbiche e mesostriatali tipica della schizofrenia
FARMACI ANTIPSICOTICI
1. FENOTIAZINE - Alifatiche: Clorpromazina, Trifluopromazina - Piperidiniche: Tioridazina, Mesoridazina - Piperaziniche: Flufenazina, Perfenazina
2. TIOXANTENI: Clorprotixene, Flupentixolo 3. BUTIRROFENONI: Aloperidolo 4. DIFENILBUTILPIPERIDINE: Pimozide, Penfluridolo 5. DIBENZAZEPINE - Dibenzossazepine: Loxapina - Dibenzodiazepine: Clozapina, Olanzapina, Quetiapina - Dibenzotiazepine: Clotiapina 6. BENZAMMIDI: Sulpiride, Tiapride, Remoxipride 7. DERIVATI INDOLICI: Molindone, Ossipertina 8. DERIVATI BENZISOSSAZOLICI: Risperidone, Ocaperidone, Ziprasidone 9. DERIVATI DELLA BENZCHINOLIZINA: Benzchinamide, Tetrabenazina 10. ALTRI DERIVATI ETEROCICLICI: Sertindolo
PROPRIETA NEUROFARMACOLOGICHE DEGLI ANTIPSICOTICI I farmaci antipsicotici classici legano il recettore D2 con una affinit 50 volte superiore al legame con i recettori D1 e D3 . L attivit antipsicotica direttamente proporzionale al livello di occupazione D2, ma anche i sintomi extrapiramidali compaiono quando il legame recettoriale supera l80% dei recettori D2. Alcuni farmaci antipsicotici agiscono sui recettori D1, tuttavia antagonisti selettivi D1 recentemente sviluppati si sono mostrati inefficaci o esacerbanti i sintomi EPS e la schizofrenia. .
PROPRIETA NEUROFARMACOLOGICHE DEGLI ANTIPSICOTICI Elevati livelli recettoriali D3 (aree limbiche) sono stati ritrovati in soggetti schizofrenici e la loro riduzione in pazienti trattati con antipsicotici (clozapina) ha suggerito che la normalizzazione dellattivit dei recettori D3 pu contribuire alle azioni terapeutiche. Lattivit antipsicotica della clozapina stata correlata anche al blocco dei D4 (ippocampo e corteccia prefrontale). Farmaci in via di sviluppo sembrano essere promettenti in tal senso. Farmaci antipsicotici pi recenti hanno una relativamente alta affinit per il recettore 5HT2A e pi bassa per i recettori D2. Questo bilancio 5HT2A/D2 sembra essere alla base delle azioni antipsicotiche dei farmaci di nuova generazione.
E1
2. La prazosina, un composto dotato esclusivamente di attivit E1, non modifica i sintomi psicotici. psicotici. 3. Lantagonismo dei recettori H1 da parte dei neurolettici causa la sonnolenza peculiare degli antistaminici. antistaminici. 4. Gli effetti collaterali indesiderati dei neurolettici associati al blocco dei recettori E1 ed H1 tendono a scomparire con la somministrazione cronica. cronica.
VIE SEROTONINERGICHE
I neuroni serotoninergici nascono dai nuclei del rafe a livello mesencefalico. Le proiezioni innervano in modo diffuso le diverse aree del telencefalo, diencefalo, midollo spinale e cervelletto. Provvedono alle principali proiezioni: NUCLEO DORSALE DEL RAFE, che proietta alla corteccia e alle regioni striatali NUCLEO MEDIALE DEL RAFE, che proietta alle regioni limbiche.
Il sistema serotoninergico strettamente connesso, sia da un punto di vista anatomico che funzionale con altri sistemi neurotrasmettitoriali, per cui lattivit di farmaci attivi su un sistema generalmente accompagnata da modificazioni dello stato funzionale di altri.
5-HT1A
5-HT1B
5-HT5A 5-HT5B
Gs cAMP
5-HT1D
Nome
Effettori
5-HT3
Nome
Canale
cationico
Effettori
5-HT6
Nome
Gs cAMP
Effettori
5-HT1E 5-HT1F
5-HT4
Gs cAMP
5-HT7
Gs cAMP
RECETTORI SEROTONINERGICI COINVOLTI NELLAZIONE DEI FARMACI ANTIPSICOTICI 5HT1A- 5HT2A- 5HT2C - 5HT3 - 5HT6 - 5HT7 Le azioni pi importanti sono collegate al blocco dei recettori 5HT2A: lelemento cruciale non il bilancio affinit verso 5HT2A / D2, ma i relativi livelli di antagonismo prodotti in vivo nei pazienti. pazienti.
Genesi di psicosi, sintomi negativi, disturbi dellumore ed EPS. EPS. Effetto allucinogeno dei derivati indolici. indolici. Numerosi studi dimostrano una diminuzione dei recettori 5HT2A in diverse regioni corticali di pazienti schizofrenici che non sembra secondaria ad una down-regulation indotta downdal trattamento con farmaci antipsicotici. antipsicotici.
RUOLO DELLA NEUROTRASMISSIONE SEROTONINERGICA NELLAZIONE FARMACOLOGICA DEGLI ANTIPSICOTICI 1. Un antagonista dei recettori 5HT2, la Ritanserina, in associazione agli antipsicotici determina:
miglioramento dei sintomi negativi della schizofrenia riduzione dei disturbi motori parkinson-simili
2. La Clozapina, un antipsicotico atipico, ed una serie di farmaci pi recenti di notevole interesse clinico, sono dotati di azione 5HT2A / D2 antagonista. 3. Agonisti diretti ed indiretti sui recettori della serotonina, quali fenfluramina, m-clorofenilpiperazina ed SSRI possono esacerbare i sintomi della schizofrenia.
5-HT
Rafe Dorsale
DA
Substantia Nigra
RILEVANZA FUNZIONALE DELLINTERAZIONE 5HT/DA Il rilascio dallinibizione dei neuroni dopaminergici da parte di antagonisti serotoninergici si traduce: a livello STRIATALE in unaumentata liberazione di DA ed in una riduzione dei sintomi extrapiramidali (EPS). a livello della CORTECCIA PREFRONTALE in un miglioramento dei sintomi negativi.
Potenziano questa inibizione: agonisti serotoninergici precursori della serotonina inibitori del reuptake Rilasciano il sistema dallinibizione: lesioni chimiche o anatomiche che distruggono le proiezioni raferafe-nigrali agonisti 5HT1A ( recettori somato-dendritici) somato antagonisti 5HT2 Simili evidenze esistono per il controllo striatale della funzione dopaminergica limbica e corticale Alcuni degli effetti della serotonina sul sistema dopaminergico possono essere mediati, indirettamente, attraverso la sua modulazione sul sistema gabaergico e colinergico.
DRD3 Polymorphisms