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Tutte le avventure di Sandokan
Le avventure di Sherlock Holmes
La coscienza di Zeno
Ebook series30 titles

eNewton Classici

Rating: 4 out of 5 stars

4/5

()

About this series

Yoshe Kalb • I fratelli Ashkenazi • La famiglia Karnowski • Da un mondo che non c’è più

Introduzione di Moni Ovadia
Edizioni integrali

In questo volume sono raccolte alcune tra le opere più significative di un autore impareggiabile della cultura ebraica. Quattro romanzi che raccontano un mondo ormai svanito, complesso eppure semplicissimo, poetico e vibrante di vitalità. Yoshe Kalb ci presenta un uomo ammantato di mistero, tonto mendicante per alcuni, per altri santo asceta, degno di diventare rabbino. La rivalità tra Jacob Bunim e Simcha Meyer è il filo conduttore de I fratelli Ashkenazi, uno scontro che si prolunga per decadi, mentre sullo sfondo Łódz´ da borgo polacco si trasforma in città industriale. La famiglia Karnowski ci offre il ritratto di tre generazioni di ebrei, inseriti nella società tedesca ma minacciati dal nazismo sempre più cupo e pericoloso. Infine in Da un mondo che non c’è più, opera autobiografica incompiuta pubblicata postuma, si narra del piccolo Joshua: il suo villaggio gli pare “schiacciato dal peso della Torah”; è costretto a studiare i testi sacri, mentre preferirebbe correre nei prati e giocare. Se la storia del ventesimo secolo, con la follia dei totalitarismi e la frenesia del progresso, ha travolto il mondo descritto in questi capolavori, le parole di Israel Joshua Singer per sempre manterranno vivo il loro patrimonio unico di persone, idee, sapienze e costumi.


Israel Joshua Singer

è nato a Bilgoraj, in Polonia, nel 1893. Fratello maggiore di Isaac (premio Nobel per la letteratura nel 1978), ha vissuto in Polonia e in Unione Sovietica ed è emigrato nel 1934 negli Stati Uniti, dove è morto nel 1944. Ingiustamente trascurato e messo in ombra dalla fama del fratello, è stato prolifico e grande autore di romanzi e racconti in lingua yiddish, introducendo nella narrativa yiddish elementi innovativi e caratteristici del suo stile: i diversi livelli di trame e sottotrame, l’ampio respiro delle vicende, i continui ribaltamenti dei piani e dei punti di vista, nonché le indimenticabili gallerie di personaggi. La Newton Compton ha pubblicato Yoshe Kalb, I fratelli Ashkenazi e La famiglia Karnowski in volumi singoli e I capolavori.
LanguageItaliano
Release dateAug 5, 2016
Tutte le avventure di Sandokan
Le avventure di Sherlock Holmes
La coscienza di Zeno

Titles in the series (100)

  • La coscienza di Zeno

    12

    La coscienza di Zeno
    La coscienza di Zeno

    A cura di Mario Lunetta Edizione integrale Rimasto incompreso per lungo tempo, La coscienza di Zeno è il più importante romanzo di Svevo e uno dei capolavori della letteratura italiana contemporanea. È il resoconto di un viaggio nell’oscurità della psiche, nella quale si riflettono complessi e vizi della società borghese dei primi del Novecento, le sue ipocrisie, i suoi conformismi e insieme la sua nascosta, tortuosa, ambigua voglia di vivere. L’inettitudine ad aderire alla vita, l’eros come evasione e trasgressione, il confine incerto tra salute e malattia divengono i temi centrali su cui si interroga Zeno Cosini in queste pagine bellissime che segnarono l’inizio di un modo nuovo di intendere la narrativa. Primo romanzo “psicoanalitico” della nostra letteratura, quest’opera rivoluzionaria seppe interpretare magistralmente le ansie, i timori e gli interrogativi più profondi di una società in cambiamento. «L’immaginazione è una vera avventura. Guardati dall’annotarla troppo presto, perché la rendi quadrata e poco adattabile al tuo quadro. Deve restare fluida come la vita stessa, che è e diviene.» Italo Svevo (pseudonimo di Ettore Schmitz) nacque a Trieste nel 1861. Fu il primo scrittore italiano a interessarsi alle teorie psicoanalitiche di Freud, che proprio allora cominciavano a diffondersi in Europa. Fu grande amico di Joyce, che lo fece conoscere a livello internazionale, e di Montale, che in Italia ne intuì per primo le eccezionali doti di narratore. Morì nel 1928. Di Svevo, la Newton Compton ha pubblicato La coscienza di Svevo, Senilità e Una vita nella collana GTE, e il volume unico Tutti i romanzi e i racconti.

  • Tutte le avventure di Sandokan

    3

    Tutte le avventure di Sandokan
    Tutte le avventure di Sandokan

    I cicli completi della jungla e dei pirati della Malesia • Le Tigri di Mompracem • I misteri della jungla nera • I pirati della Malesia • Le due Tigri • Il Re del Mare • Alla conquista di un impero • Sandokan alla riscossa • La riconquista di Mompracem • Il Bramino dell’Assam • La caduta di un impero • La rivincita di Yanez A cura di Sergio Campailla Edizioni integrali Alla fine dell’Ottocento il giovane Salgari, innamorato del mare e dei suoi misteri, varca le frontiere della geografia e del classicismo e scopre una sorta di Neverland, un territorio colorato ed esotico, immenso e affascinante. È un’esplosione liberatrice di vitalità, nel segno del gioco e della trasgressione, per sé e per i suoi lettori. Nasce la leggenda corsara di Sandokan, l’eroe quasi immortale, e dei suoi formidabili tigrotti. Le isole di Mompracem e di Labuan, la giungla nera e il delta acquitrinoso del Gange, l’universo notturno dei sotterranei entrano nell’immaginario collettivo, con le risorse di un linguaggio tecnico di indubbia suggestione e un ritmo narrativo che valorizza i colpi di scena. Una fortuna popolare che continua sino a oggi, in una società così diversa da quella di allora, nella letteratura, nel cinema, nell’espressione artistica e musicale. Le Tigri di Mompracem, I misteri della jungla nera, I pirati della Malesia, Sandokan alla riscossa, La rivincita di Yanez: sono alcuni dei titoli divenuti ormai a tutti familiari. Con il ciclo di Sandokan, che accompagna l’evoluzione creativa dello scrittore, qui per la prima volta pubblicato nella sua interezza in un volume unico, il regno dell’infanzia non è più un intervallo iniziale da superare, ma un tempo perenne dell’avventura e dello spirito. Emilio Salgari (Verona 1862 – Torino 1911) compì l’apprendistato letterario collaborando a diversi giornali, come «La Nuova Arena», presso cui pubblicò anche i suoi primi racconti. Raggiunse un vastissimo successo di pubblico con una lunga serie di romanzi d’avventura ambientati in paesaggi esotici e centrati su eroi come Sandokan e il Corsaro Nero. Ma gli ultimi anni della sua vita furono tragici: le precarie condizioni economiche, la cattiva salute, la perdita progressiva dell’ispirazione narrativa e infine il ricovero della moglie in manicomio ridussero lo scrittore alla disperazione, fino al gesto drammatico con cui pose termine ai suoi giorni. Di Salgari la Newton Compton ha pubblicato, oltre a Tutte le avventure di Sandokan nella collana I Mammut, Le Tigri di Mompracem e Il Corsaro Nero anche in volume singoli.

  • Le avventure di Sherlock Holmes

    2

    Le avventure di Sherlock Holmes
    Le avventure di Sherlock Holmes

    Introduzione di Giuseppe Bonura Traduzione di Nicoletta Rosati Bizzotto Edizione integrale Il più popolare detective di tutta la letteratura mondiale, Sherlock Holmes, creato nel 1887 dalla geniale penna di Arthur Conan Doyle, ha sempre un solo scopo: risolvere con l’arma della sua intelligenza gli enigmi che gli si presentano, anche quando sembrano assolutamente inespugnabili. Fedele alla sua «scienza della deduzione», che sfrutta ogni minimo indizio, segno o dettaglio per trovare la soluzione, affronta crimini ingarbugliati e appassionanti con freddezza ed estrema razionalità. Le avventure di Sherlock Holmes riunisce dodici casi, uno più complesso dell’altro, in cui il celebre investigatore deve salvare la vita di un uomo o il patrimonio di una banca o una donna in pericolo, ricorrendo anche a travestimenti (da prete, da marinaio o da mendicante). Immancabilmente, al suo fianco c’è il dottor Watson, amico e biografo, sbalordito quanto il lettore dalle infallibili capacità deduttive di Holmes. «…c’era qualcosa nell’abilità con cui aveva afferrato la situazione e nella sua logica penetrante ed incisiva, che mi affascinava spingendomi a studiare i suoi metodi operativi e a seguire i fulminei e acuti ragionamenti grazie ai quali riusciva a sbrogliare i misteri più ingarbugliati.» Arthur Conan Doyle nacque a Edimburgo nel 1859. Benché il suo nome rimanga indissolubilmente legato a quello di Sherlock Holmes, lo scrittore ebbe anche altri interessi, tra cui la storia, il giornalismo e soprattutto lo spiritismo. Nel 1903 venne insignito del titolo di baronetto. Morì nel 1930. La Newton Compton ha pubblicato Le avventure di Sherlock Holmes e Il ritorno di Sherlock Holmes nella collana GTE e il volume unico Tutto Sherlock Holmes.

  • Una vita

    24

    Una vita
    Una vita

    A cura di Mario Lunetta Edizione integrale Una vita è il primo passaggio obbligato per entrare in quella sorta di “presa di coscienza”, individuale e collettiva, della crisi della cultura e dei valori dell’uomo europeo, che i romanzi di Svevo in qualche modo rappresentano. Nel racconto di un’esistenza che si svolge tutta all’insegna del non vivere, si scontrano la poetica del verismo e del naturalismo, l’oggettività con cui vengono descritti ambienti e tematiche sociali con la tensione, tutta nuova, dell’introspezione psicologica e autobiografica. La parabola esistenziale di un sognatore, implacabile analizzatore di se stesso, negato all’azione e quindi destinato all’inevitabile fallimento. «La semplicità dei costumi era felicità, era felicità la bontà ed era felicità la pace. E poi niente altro.» Italo Svevo (pseudonimo di Ettore Schmitz) nacque a Trieste nel 1861. Fu il primo scrittore italiano a interessarsi alle teorie psicoanalitiche di Freud, che proprio allora cominciavano a diffondersi in Europa. Fu grande amico di Joyce, che lo fece conoscere a livello internazionale, e di Montale, che in Italia ne intuì per primo le eccezionali doti di narratore. Morì nel 1928. Di Svevo, la Newton Compton ha pubblicato La coscienza di Svevo, Senilità e Una vita nella collana GTE, e il volume unico Tutti i romanzi e i racconti.

  • Il maestro e Margherita

    35

    Il maestro e Margherita
    Il maestro e Margherita

    Prefazione di Mauro Martini Traduzione di Salvatore Arcella Edizione integrale Satana in persona, giunto a Mosca sotto le spoglie di un mago insieme con un bizzarro corteo di aiutanti, sconvolge la pigra routine della capitale sovietica. Alle tragicomiche sventure di piccoli funzionari e mediocri burocrati della vita e dell’arte, fa da contrappunto la storia d’amore tra uno scrittore, il maestro appunto, e Margherita, la sua inquieta e tenera amante. Pubblicato per la prima volta sulla rivista «Moskva» solo nel 1967, questo romanzo eccezionale, ironico, poetico, originalissimo ebbe subito un grande successo, conquistandosi a pieno diritto un posto tra i classici della letteratura del Novecento. «Vieni con me, lettore! Chi ti ha detto che non esiste sulla terra un amore vero, fedele, eterno? Venga tagliata la ripugnante lingua al mentitore! Vieni con me, mio lettore, soltanto con me, e ti mostrerò questo amore!» Michail A. Bulgakov nacque nel 1891 a Kiev, dove si laureò in medicina. Dopo la rivoluzione si stabilì a Mosca, collaborando con dei giornali e dedicandosi all’attività letteraria. Nel 1925 la rivista «Rossija» cominciò la pubblicazione del suo primo romanzo, La guardia bianca, presto interrotta. I rapporti dello scrittore con il potere non furono facili e durante gli anni di Stalin le sue opere furono proibite. Bulgakov morì nel 1940. La maggior parte di ciò che scrisse, tra cui Il maestro e Margherita, fu pubblicata soltanto dopo il 1965.

  • L'origine delle specie

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    L'origine delle specie
    L'origine delle specie

    Introduzione di Pietro Omodeo Traduzione di Celso Balducci Edizione integrale L’idea che gli esseri viventi abbiano trovato origine in forme elementari primordiali, dalle quali si sarebbero poi sviluppate per gradi le specie attuali, si ritrova, variamente abbozzata, nella storia del pensiero dai Greci in poi: ma solo con Charles Darwin questa intuizione raggiunge una struttura sistematica e una fisionomia definita. Sulla base di un numero imponente di dati, osservazioni, raffronti sulla flora e la fauna di differenti latitudini, il giovane naturalista inglese giunse a conclusioni sconvolgenti e rivoluzionarie circa l’origine della vita, che ancora oggi suscitano dibattiti e controversie. La pubblicazione, nel 1859, dei risultati delle sue ricerche procurò a Darwin la notorietà, la gloria e il biasimo a un tempo. Con quest’opera rigorosa e straordinaria, Darwin scardinava la tradizione biblica della creazione del mondo, introducendo il concetto di una lenta evoluzione delle specie animali e vegetali che nel corso del tempo si sono profondamente diversificate dai loro antenati. «Quando osserviamo gli individui di una stessa varietà o sottovarietà di vegetali coltivati o di animali allevati dall’uomo fin dai tempi più remoti, la prima cosa che ci colpisce è che essi differiscano tra di loro molto più degli individui appartenenti a qualsiasi specie o varietà allo stato naturale.» Charles Darwin nacque nel 1809 a Shrewsbury da una famiglia legata per tradizione professionale alle scienze naturali. Studiò medicina a Edimburgo e teologia a Cambridge, finché nel 1831, superando le resistenze del padre, riuscì a imbarcarsi come naturalista a bordo del Beagle per un viaggio durato cinque anni che costituì l’avvenimento più importante della sua formazione. Nel 1838 la lettura del Saggio sui principi della popolazione di Malthus gli fornì l’idea per quella teoria della «selezione naturale» che tanto peso avrebbe avuto sul pensiero scientifico e filosofico. Morì nel 1882. La Newton Compton ha pubblicato L'origine delle specie, L’origine dell’uomo e la selezione sessuale; L’espressione delle emozioni nell’uomo e negli animali; Viaggio di un naturalista intorno al mondo e il volume unico L’origine delle specie, L’origine dell’uomo e altri scritti sull’evoluzione.

  • I grandi romanzi

    9

    I grandi romanzi
    I grandi romanzi

    Piccole donne • Piccole donne crescono • Piccoli uomini • I ragazzi di Jo • Un lungo, fatale inseguimento d’amore Introduzione di Chiara Gamberale Premesse di Berenice e Silvano Ambrogi Edizioni integrali Intorno al 1860, più o meno quando l’americana Louisa May Alcott cominciava la sua carriera letteraria, gli Stati Uniti venivano chiamati ancora il Nuovo Mondo, e da questo grande Paese la vecchia Europa si aspettava molte cose veramente nuove. Forse l’autrice non immaginava che Piccole donne, dedicato alle adolescenti del proprio tempo, diventato subito e rimasto per sempre famoso, avrebbe rappresentato una di queste novità, scavalcando i confini della nazione e dell’epoca in cui la scrittrice visse per trasmetterci intatti il fascino della sua vicenda e il messaggio della sua forza educatrice. La Alcott seppe dimostrare, col suo primo romanzo, con quanta vitale energia anche le ragazze fossero capaci di affrontare le difficoltà della famiglia e i disagi e le perturbazioni dell’età; ma fu una novità anche leggere un libro per fanciulle tanto aderente alla realtà in pieno secolo romantico; un’epoca in cui le giovani donne in età da marito, almeno nei romanzi, dovevano svenire per un’emozione e accogliere lo sguardo di un ragazzo come pegno di amore eterno. Un lungo, fatale inseguimento d’amore, uno dei suoi primi scritti, è ancora più trasgressivo dei capolavori: racconta infatti certamente e soprattutto una storia romantica ma torbida e sensuale, fatta di fughe, sospetti e colpi di scena. Piccole donne e Piccole donne crescono usciranno con grande successo a breve distanza l’uno dall’altro; seguirà Piccoli uomini, scritto a Roma; ultimo della serie, I ragazzi di Jo. Louisa May Alcott nacque a Germantown (Pennsylvania) nel 1832. Nutrita degli ideali educativi del padre, filosofo e pedagogista, iniziò a scrivere giovanissima. Pubblicò diversi volumi di novelle e romanzi non solo per ragazzi (tra cui, nel 1866, Un lungo, fatale inseguimento d’amore, firmato con lo pseudonimo A. M. Barnard) e divenne scrittrice affermata con Piccole donne (1868), al quale poi seguirono Piccole donne crescono (1869), Piccoli uomini (1871) e I ragazzi di Jo (1886). Morì a Boston nel 1888.

  • L'Anticristo - Crepuscolo degli idoli - Ecce homo

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    L'Anticristo - Crepuscolo degli idoli - Ecce homo
    L'Anticristo - Crepuscolo degli idoli - Ecce homo

    Introduzioni di Mario Perniola, Giulio Raio e Aldo Venturelli Traduzioni di Paolo Santoro, Mirella Ulivieri e Silvia Bortoli Cappelletto Edizioni integrali Dopo Al di là del bene e del male il filosofo tedesco si propose di scrivere un’opera che racchiudesse gli sviluppi del suo pensiero sul tema della volontà di potenza. Da questo progetto nacquero, tra il settembre e il novembre del 1888, Crepuscolo degli idoli e L’Anticristo. Nel dicembre di quello stesso anno scrisse Ecce homo. «Pensare è rompere, cominciare a rompere, con la vecchia ossessione, filosofica quanto cristiana, dello scopo, del fine. È cercare di trasgredire il momento della conclusione, la necessità pretesa del termine, della compiutezza, del sistema». (Jean-Michel Rey) «Voglio, una volta per tutte, non sapere molto. La saggezza pone dei limiti anche alla conoscenza.»

  • L'interpretazione dei sogni

    3

    L'interpretazione dei sogni
    L'interpretazione dei sogni

    Traduzione di Antonella Ravazzolo Edizione integrale Con L’interpretazione dei sogni Sigmund Freud ha avviato una delle grandi rivoluzioni del Novecento divulgando la sua teoria dei processi inconsci. In nessuna altra opera è riuscito a coniugare in modo così brillante l’esigenza della completezza e del rigore con quella della chiarezza e della semplicità dell’esposizione. Tanto da rendere questo libro una sorta di passepartout in grado di aprire tutti gli accessi principali ai concetti della psicoanalisi. Alla vita onirica e alla sua interpretazione viene riconosciuto un ruolo fondamentale per la comprensione delle patologie psichiche – nevrosi e psicosi – ma anche delle motivazioni di tanti nostri atteggiamenti e peculiarità caratteriali. Spiegare cosa si nasconde dietro l’apparente bizzarria delle immagini e dei contenuti del sogno equivale, per Freud, a penetrare nei meandri della nostra psiche, a scoprire desideri e pulsioni rimossi, a dissotterrare un materiale affettivo e mentale preziosissimo, che la coscienza tende ad occultare perché “inaccettabile”. Il raggiungimento di tale consapevolezza è il primo, importantissimo passo verso la conoscenza del nostro Io più autentico. «Quando ci siamo occupati della relazione tra i sogni, la vita da svegli e la fonte del materiale onirico, abbiamo notato che i più antichi e i più recenti studiosi di sogni sono concordi nell’opinione che gli uomini sognano quello che fanno durante il giorno e quello che interessa loro mentre sono svegli.» Sigmund Freud padre della psicoanalisi, nacque a Freiberg, in Moravia, nel 1856. Autore di opere di capitale importanza (tra le quali citeremo soltanto L’interpretazione dei sogni, Tre saggi sulla sessualità, Totem e tabù, Psicopatologia della vita quotidiana, Al di là del principio del piacere), insegnò all’università di Vienna dal 1920 fino al 1938, quando fu costretto dai nazisti ad abbandonare l’Austria. Morì l’anno seguente a Londra, dove si era rifugiato insieme con la famiglia. Di Freud la Newton Compton ha pubblicato molti saggi in volumi singoli e la raccolta Opere 1886/1921.

  • Sessualità e vita amorosa

    18

    Sessualità e vita amorosa
    Sessualità e vita amorosa

    Traduzioni di Jean Sanders, Leonardo Breccia e Delia Agozzino Edizioni integrali Per l’importanza che rivestono nella sfera della sessualità o della perversione della sessualità umana, gli argomenti trattati in questo volume sono tutti da conoscere e approfondire. Sono qui raccolti i celebri Tre saggi sulla sessualità (1905) e Contributi alla psicologia della vita amorosa, insieme con alcuni saggi che Freud scrisse sull’argomento tra il 1905 e il 1920, a comporre un’opera di riferimento completa ed esauriente. Questi saggi, elaborati nel corso di quindici anni di riflessioni e di pratica psicoanalitica, costituiscono nel loro insieme una vera e propria “guida” per comprendere il comportamento sessuale infantile e adulto, dal tabù della verginità alla masturbazione e all’omosessualità, fino alle perversioni. «Il fatto che esistano dei bisogni sessuali negli esseri umani e negli animali è spiegato in biologia con la assunzione di un «istinto sessuale», per analogia con l’istinto di nutrizione (nel caso della fame). Il linguaggio d’ogni giorno, per quanto concerne i bisogni sessuali, non possiede una parola che corrisponda a «fame», mentre la scienza fa uso, a questo proposito, del termine «libido».» Sigmund Freud padre della psicoanalisi, nacque a Freiberg, in Moravia, nel 1856. Autore di opere di capitale importanza (tra le quali citeremo soltanto L’interpretazione dei sogni, Tre saggi sulla sessualità, Totem e tabù, Psicopatologia della vita quotidiana, Al di là del principio del piacere), insegnò all’università di Vienna dal 1920 fino al 1938, quando fu costretto dai nazisti ad abbandonare l’Austria. Morì l’anno seguente a Londra, dove si era rifugiato insieme con la famiglia. Di Freud la Newton Compton ha pubblicato molti saggi in volumi singoli e la raccolta Opere 1886/1921.

  • Dracula

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    Dracula
    Dracula

    Introduzione di Riccardo Reim Cura e traduzione di Paola Faini Edizione integrale Accompagnato da ininterrotta fortuna, riconfermata dal successo del film di Francis Ford Coppola, Dracula di Bram Stoker è l’ultimo grande romanzo gotico e al tempo stesso, forse, il più famoso: spettrale, altero, spietato e sottilmente erotico, il pallido Conte (il cui nome è ormai sinonimo di vampiro) appartiene a quei pochi personaggi che entrano a far parte dell’immaginario collettivo, impongono un genere, divengono un simbolo. «Una figura», notava Thomas Wolf, «che costringe a confrontarci con misteri primordiali: la morte, il sangue, l’amore e i loro reciproci legami», cosicché «il risultato cui Stoker perviene è questo: ci fa comprendere, attraverso la nostra esperienza, perché si dice che il vampiro sia invisibile allo specchio. Egli c’è, ma noi non lo riconosciamo, dal momento che il nostro stesso viso lo cela». «Il vento penetrante ancora trasportava l’ululato dei cani, che tuttavia si faceva sempre più debole man mano che procedevamo nel nostro cammino. Il verso dei lupi risuonava sempre più vicino, come se ci stessero accerchiando. Ho cominciato a provare una paura mortale. I cavalli avevano la stessa sensazione, mentre il cocchiere non era affatto turbato. Continuava a voltare la testa a destra e a sinistra, ma io non riuscivo a vedere nulla in quella oscurità.» Bram Stoker nacque a Dublino nel 1847 e vi morì nel 1912. Oltre a Dracula, universalmente considerato il suo capolavoro, scrisse numerosi altri racconti e romanzi, tra cui vanno almeno ricordati Il mistero del mare (1902), La dama del sudario (1906) e La tana del Verme Bianco (1911).

  • La psicoanalisi

    23

    La psicoanalisi
    La psicoanalisi

    Traduzioni di Celso Balducci e Aldo Durante In questo volume la teoria della psicoanalisi viene esaminata, come concezione e come pratica terapeutica, nei suoi diversi aspetti. Il metodo analitico vi è delineato sin dalle prime formulazioni ed è seguito nel suo sviluppo, attraverso le scoperte e le sistemazioni successive che Freud veniva elaborando sulla base dell’esperienza terapeutica e del rapporto con i malati. «La psicoanalisi è una combinazione degna di rilievo, in quanto non solo comprende un metodo di indagine delle nevrosi, ma anche un metodo di cura fondato sull’eziologia in tal modo scoperta. […] Non è figlia della speculazione, ma è il risultato dell’esperienza» (Sigmund Freud). «Nel periodo in cui il bambino è dominato dal complesso nucleare, non ancora rimosso, comincia a svilupparsi una parte notevole della sua attività psichica, che è messa al servizio degli interessi sessuali.» Sigmund Freud padre della psicoanalisi, nacque a Freiberg, in Moravia, nel 1856. Autore di opere di capitale importanza (tra le quali citeremo soltanto L’interpretazione dei sogni, Tre saggi sulla sessualità, Totem e tabù, Psicopatologia della vita quotidiana, Al di là del principio del piacere), insegnò all’università di Vienna dal 1920 fino al 1938, quando fu costretto dai nazisti ad abbandonare l’Austria. Morì l’anno seguente a Londra, dove si era rifugiato insieme con la famiglia. Di Freud la Newton Compton ha pubblicato molti saggi in volumi singoli e la raccolta Opere 1886/1921.

  • L'amante di Lady Chatterley

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    L'amante di Lady Chatterley
    L'amante di Lady Chatterley

    Introduzione di Vanni De Simone Traduzione di Bruno Armando Edizione integrale L’amore adultero tra una nobildonna e il proprio guardiacaccia narrato in questo romanzo, il più celebre di D. H. Lawrence, scandalizzò a tal punto l’Inghilterra da essere immediatamente proibito in tutti i Paesi di lingua inglese. In realtà quest’opera bellissima difende appassionatamente le ragioni dell’amore, della passione più autentica e travolgente, della ricerca spregiudicata di un sentimento libero, genuino, intenso, di fronte a tutte le regole, i pregiudizi e le convenzioni che finiscono con l’incatenare ogni vero sentire. Giustamente i due personaggi di questo romanzo, diventato quasi mitico, Connie Chatterley e il guardiacaccia Mellors, si sono imposti, nell’immaginario contemporaneo, come modelli di una vitalità trasgessiva, intesa come ritorno alle energie della pura natura. «"È stato così bello!", gemette Connie. "È stato così bello!". Ma Mellors rimase muto, la baciò dolcemente, rimanendo sopra di lei senza muoversi. E lei gemette in una specie di beatitudine, come una vittima sacrificale, e una creatura appena nata.» David Herbert Lawrence è senza dubbio uno degli autori più originali del primo Novecento. Nato nel Nottinghamshire nel 1885, fece per molti anni l’insegnante prima di dedicarsi completamente alla letteratura. Tra i suoi numerosi romanzi il più celebre è L’amante di Lady Chatterley, che non poté essere pubblicato in Inghilterra per il grande scandalo suscitato; tra gli altri, ricordiamo Figli e amanti, Donne innamorate, La vergine e lo zingaro, Il serpente piumato. Morì nel 1930.

  • Così parlò Zarathustra

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    Così parlò Zarathustra
    Così parlò Zarathustra

    Introduzione di Ferruccio Masini Traduzione di Anna Maria Carpi Edizione integrale Zarathustra è un mito grandioso, in cui Nietzsche proietta, in un continuo alternarsi di allegoria e realtà, tutto il suo mondo interiore. La visione dell’uomo che emerge da queste pagine è del tutto inconsueta e rivoluzionaria: la razionalità cessa di essere l’unico criterio valido della conoscenza, l’arte non coincide più con l’ideale della purezza formale e la morale sfugge completamente agli schemi del comportamento borghese. L’esaltante messaggio nietzschiano riflette pienamente la crisi della cultura ottocentesca e la nascita del pensiero del Novecento. Zarathustra è l’erede degli “spiriti liberi”, il difensore della vita, che nel mondo prevedibile dei filosofi vede piuttosto «il regno dell’incerto, del mutevole, di ciò che è capace di trasformarsi, che ha molti significati», «un mondo così sovranamente ricco di cose belle, ignote, problematiche, terribili e divine» che appare come un gioco dalle infinite interpretazioni; Zarathustra è l’uomo rappresentato come confine, la persona che sta dietro la passione e la musica delle parole. Una persona nata dalla scissione, dallo smembramento di un’altra: nata da Nietzsche stesso, ancor più nascosto dietro la sua opera, nelle pieghe di una scrittura che è anche una maschera. Una scrittura destinata a porsi come una forma di seduzione nella quale i pensieri scorrono in figure danzanti, dove la verità si dissolve in verità molteplici e il mondo è un dispiegarsi continuo, un fluire di mille e mille rivoli. «Quando Zarathustra ebbe trent’anni, abbandonò il suo paese e il lago del suo paese e andò sulla montagna. Qui godette del proprio spirito e della propria solitudine, e per dieci anni non se ne stancò. Ma alla fine il suo cuore si trasformò e un mattino egli si levò all’aurora, si pose di fronte al sole e così gli parlò.» Friedrich Wilhelm Nietzsche nacque a Röcken, in Germania, nel 1844, e morì a Weimar nel 1900. Appassionato di musica, compì i suoi primi studi nel campo della filologia classica, pubblicando nel 1872 La nascita della tragedia dallo spirito della musica. Le sue opere esercitano ancora oggi una profonda influenza sul pensiero filosofico occidentale. La Newton Compton ha pubblicato L’Anticristo – Crepuscolo degli idoli – Ecce homo, Al di là del bene e del male e Così parlò Zarathustra nella collana GTE, i due volumi Opere 1870/81 e Opere 1882/95 e inoltre Aurora, La gaia scienza, Umano troppo umano, Verità e menzogna e Volontà di potenza.

  • Psicopatologia della vita quotidiana

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    Psicopatologia della vita quotidiana
    Psicopatologia della vita quotidiana

    Prefazione di Claudio Modigliani Traduzione di Cecilia Galassi Edizione integrale Psicopatologia della vita quotidiana, pubblicato nel 1901, descrive una delle strade percorse da Freud per raggiungere l’inconscio: l’interpretazione dei lapsus, delle dimenticanze, delle sviste, di tutte quelle disattenzioni apparentemente insignificanti, così frequenti nella nostra vita quotidiana. Ideale continuazione de L’interpretazione dei sogni, quest’opera estende il metodo psicoanalitico alle manifestazioni della veglia che tradiscono la presenza e la pressione degli impulsi inconsci. Sigmund Freud padre della psicoanalisi, nacque a Freiberg, in Moravia, nel 1856. Autore di opere di capitale importanza (tra le quali citeremo soltanto L’interpretazione dei sogni, Tre saggi sulla sessualità, Totem e tabù, Psicopatologia della vita quotidiana, Al di là del principio del piacere), insegnò all’università di Vienna dal 1920 fino al 1938, quando fu costretto dai nazisti ad abbandonare l’Austria. Morì l’anno seguente a Londra, dove si era rifugiato insieme con la famiglia. Di Freud la Newton Compton ha pubblicato molti saggi in volumi singoli e la raccolta Opere 1886/1921.

  • Orgoglio e pregiudizio

    1

    Orgoglio e pregiudizio
    Orgoglio e pregiudizio

    Introduzione di Riccardo Reim Edizione integrale Pride and Prejudice è certamente l’opera più popolare e più famosa di Jane Austen, vero e proprio long-seller, ineccepibile per l’equilibrio della struttura narrativa e lo stile terso e smagliante, ed emblematica della «cristallina precisione» austeniana. Attraverso la storia delle cinque sorelle Bennet e dei loro corteggiatori, lo sguardo acuto della scrittrice, sorretto da un’ironia spietata e sottile, annota e analizza con suprema grazia fatti, incidenti, parole di un microcosmo popolato da struggenti personaggi femminili, sospesi tra l’ipocrisia della società inglese dell'epoca e la voglia di un amore romantico e senza compromessi. Jane Austen nacque a Steventon (Hampshire) nel 1775. Condusse una vita tranquilla, tra gli affetti familiari, a Bath e poi a Chawton, sempre nell’Hampshire. Si spense nel 1817 a Winchester. Di Jane Austen la Newton Compton ha pubblicato Mansfield Park, Persuasione, Orgoglio e pregiudizio, L’abbazia di Northanger, Emma, Lady Susan – I Watson – Sanditon, Ragione e sentimento e il volume unico Tutti i romanzi.

  • I racconti dell'Ohio

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    I racconti dell'Ohio
    I racconti dell'Ohio

    Winesburg, Ohio A cura di Massimo Bacigalupo Traduzione di Marina Fabbri Edizione integrale Questo classico della narrativa americana scava profondamente tra desideri repressi, conflitti, inquietudini e sentimenti custoditi nell’intimità, celati sotto l’apparenza di una vita pubblica rispettabile e abitudinaria dagli abitanti di Winesburg, cittadina dell’Ohio. Si tratta di un tema ricorrente anche in altre opere dello stesso periodo: la comune quotidianità delle province americane all’inizio dell’era industriale sconfessa il mito di un’America puritana e conformista. All’occhio attento e profondo di Anderson gli schemi ottimistici del positivismo, entro cui la società moderna vorrebbe incasellare le singole esistenze, si rivelano fragili e fallaci di fronte ai bisogni e alla libertà dell’individuo. «Lo scrittore, un vecchio con i baffi bianchi, ebbe delle difficoltà per andare a letto. Le finestre della casa nella quale viveva erano in alto, ed egli voleva guardare gli alberi quando si svegliava al mattino. Venne un falegname ad accomodare il letto in maniera che fosse allo stesso livello della finestra.» Sherwood Anderson nacque a Camden, nell’Ohio, nel 1876. Pubblicò il suo primo romanzo, dichiaratamente autobiografico, nel 1916, ma raggiunse la piena fama nazionale solo con I racconti dell’Ohio, nel 1919: questa rimane la sua opera principale. Anderson fu particolarmente sensibile ai problemi relativi all’impatto che l’avvento dell’industrializzazione provocò nelle vite comuni, specialmente di chi viveva nella provincia.

  • Tutti i racconti del mistero, dell'incubo e del terrore

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    Tutti i racconti del mistero, dell'incubo e del terrore
    Tutti i racconti del mistero, dell'incubo e del terrore

    Prefazione di Gabriele La Porta Traduzioni di Daniela Palladini e Isabella Donfrancesco Edizioni integrali «Non c’è racconto degno di questo nome se dalla prima parola non suscita l’interesse del lettore che deve giungere all’ultima riga per comprendere la soluzione finale», scriveva Baudelaire. Tutte le opere di Poe presenti in questa raccolta possiedono una simile caratteristica. Sono un labirinto, una pianta carnivora che non lascia più la preda; il lettore che, anche solo per caso, si lasci attirare dalla prima parola, non può più tirarsi indietro ed è costretto a proseguire. In questo volume è raccolta la migliore produzione di Poe, da Ligeia a La mascherata della Morte Rossa, da I delitti della via Morgue a Lo scarabeo d’oro. Nei suoi racconti l’analisi e il ragionamento si fondono con l’immaginazione visionaria, creando capolavori indimenticabili nei quali il macabro s’allea col delitto, l’incubo con la follia, l’amore con la morte. «Una notte, mentre giacevo in una taverna più che malfamata, mezzo intontito, la mia attenzione fu attratta all’improvviso da qualcosa di nero che riposava sulla sommità di una delle enormi botti di gin e di rum, che costituivano l’arredamento principale del locale.» Edgar Allan Poe considerato il maggior rappresentante di un nuovo genere letterario, quello cosiddetto “del terrore”, nacque a Boston, nel 1809. Rimasto orfano a due anni fu allevato dalla famiglia Allan, di cui volle assumere il cognome. Tra il 1815 e il 1820 soggiornò in Inghilterra, poi, di nuovo negli Stati Uniti, si iscrisse all’Accademia militare di West Point, ma venne espulso per la sua condotta dissoluta. Dopo un’esistenza difficile e sofferta, morì a Baltimora nel 1849. La Newton Compton ha pubblicato Tutti i racconti, le poesie e “Gordon Pym” in un volume unico; Il Corvo e tutte le poesie; Le avventure di Gordon Pym e Tutti i racconti del mistero, dell'incubo e del terrore.

  • I Fiori del Male e tutte le poesie

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    I Fiori del Male e tutte le poesie
    I Fiori del Male e tutte le poesie

    A cura di Massimo Colesanti Traduzione di Claudio Rendina Edizione integrale con testo francese a fronte La poesia di Baudelaire non cessa di apparire di una sconcertante modernità. Questi versi, nei quali fino a qualche decennio fa si tendeva a scorgere, sulla scia della leggenda post-romantica, il cantore del peccato, del satanismo e delle sensazioni squisite, rivelano oggi uno scrittore che ci manifesta tutta la sua novità interiore, il suo percorso spirituale, molto al di là del realismo romantico, delle evanescenze esotiche, delle ironiche fantasie grottesche. «La stoltezza, l’errore, il peccato, l’avarizia occupano gli spiriti tormentando i corpi e noi alimentiamo gli amabili rimorsi, come i mendicanti nutrono i loro insetti.» Charles Baudelaire nato a Parigi nel 1821, a soli diciannove anni abbandonò la famiglia e iniziò una vita sregolata e bohémienne, segnata anche da difficoltà economiche e dall’uso dell’alcol e delle droghe. Partecipò alla rivoluzione del ’48, ma presto si allontanò dagli ideali socialisti. Tra il 1864 e il 1866 visse in Belgio. Morì a Parigi nel 1867. La Newton Compton ha pubblicato il volume Tutte le poesie e i capolavori in prosa e I Fiori del Male e tutte le poesie e Paradisi artificiali anche in volumi singoli.

  • L'esclusa

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    L'esclusa
    L'esclusa

    Introduzione e cura di Sergio Campailla Edizione integrale Sorpresa dal marito a leggere la lettera di un uomo, le cui profferte amorose aveva in realtà sempre respinto, Marta Ajala, la protagonista di questo romanzo, il primo scritto da Pirandello, è cacciata da casa innocente. Esclusa dalla società in cui vive per avere perso il ruolo che le era stato assegnato, un ruolo di moglie sottomessa e annoiata nel quale viveva a disagio ma che la rendeva rispettabile di fronte alla gente, vi sarà, paradossalmente, riammessa solo dopo aver commesso quella colpa di cui era stata ingiustamente accusata. Alla fine, dunque, Marta si rassegna ad essere di nuovo succube del marito per quella assurda, inesorabile legge che decide i destini degli esseri umani senza tenere conto della loro volontà. «A volere parlare non avrebbe trovato la voce. Ritornare? Ma ora lei non avrebbe più voluto andar via; non già per non sciogliersi da quelle braccia, ma perché lì ormai si sentiva come giunta al suo fine, piombata nel suo fondo, dove tutti, tutti, l’avevano spinta, quasi a furia d’urtoni alle terga, e precipitata.» Luigi Pirandello nato ad Agrigento nel 1867, si laureò a Bonn in filologia nel 1891, rientrò in Italia e nel 1892 si trasferì a Roma, dove, introdotto da Capuana, iniziò la sua attività letteraria e teatrale. Nel 1903, l’improvviso crac finanziario della famiglia distrusse l’equilibrio mentale già fragile della moglie e ridusse lui a pensare al suicidio; si risollevò poi grazie al suo lavoro d’insegnante e dedicandosi sempre più intensamente alla scrittura. Nel 1934 gli fu assegnato il premio Nobel per la letteratura. Morì a Roma nel 1936. Di Luigi Pirandello la Newton Compton ha pubblicato Sei personaggi in cerca d’autore; L’umorismo; L’esclusa; Il fu Mattia Pascal; Uno, nessuno e centomila e Quaderni di Serafino Gubbio operatore, Questa sera si recita a soggetto e Ciascuno a suo modo, oltre al volume singolo I romanzi, le novelle e il teatro.

  • Il Castello

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    Il Castello
    Il Castello

    Introduzione di Italo Alighiero Chiusano Traduzione di Giuseppe Porzi Edizione integrale Scritto intorno al 1922 e pubblicato postumo da Max Brod nel 1926, Il Castello è l’ultimo romanzo di Franz Kafka. L’agrimensore K., «emergendo da un vuoto di antefatti o di preistoria personale simile a un banco di nebbia», come scrive Italo Alighiero Chiusano nell’Introduzione, arriva in un villaggio sormontato da un castello. K. è lì per esercitare la propria professione, ma ciò gli è impedito dall’ostilità degli abitanti e dagli ostacoli frapposti dalla burocrazia del Castello, sfuggente e inafferrabile per la sua meticolosa e arbitraria complessità. Il romanzo, che s’interrompe proprio nel momento in cui maggiori sembrano le difficoltà di K., doveva concludersi, secondo Brod, con una parziale vittoria dell’agrimensore, lasciando così intravedere uno spiraglio di speranza. «Il sogno, in Kafka, è quasi esclusivamente incubo, ossessione, ma di segno direi soave: un sogno che non fa quasi mai gridare terrorizzati, ma che ci pesa sui polmoni sino alle soglie dell’asfissia» (Italo Alighiero Chiusano). Franz Kafka il più celebre interprete della complessità del vissuto umano e delle angosce che turbano la nostra epoca, nacque a Praga nel 1883. Figlio di un agiato negoziante, gretto e autoritario, con cui visse sempre in conflitto, trascorse un’esistenza apparentemente monotona e priva di grandi avvenimenti. Poco dopo la laurea s’impiegò in un ente pubblico, dove rimase fino a due anni prima della sua prematura scomparsa, avvenuta nel 1924 a causa della tubercolosi. Scrisse tre romanzi, America, Il processo e Il Castello, un gran numero di bellissimi racconti, tutti pubblicati dalla Newton Compton nella collana e nel volume unico Tutti romanzi, i racconti, pensieri e aforismi.

  • I promessi sposi

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    I promessi sposi
    I promessi sposi

    A cura di Ferruccio Ulivi Edizione integrale La storia di Renzo e Lucia, don Abbondio e padre Cristoforo, don Rodrigo e l’Innominato ha appassionato generazioni di lettori e occupa ancora oggi un posto del tutto speciale nelle biblioteche degli italiani. «Storia milanese del XVII secolo scoperta e rifatta da Alessandro Manzoni» era il sottotitolo con cui l’autore presentava I promessi sposi, uno dei capolavori della nostra letteratura, affresco storico e romanzo in cui si fondono mirabilmente immagini forti e poetiche, pietas per un’umanità ingenua e dolente, ironia. Questa edizione si avvale di un’ampia premessa e di un rigoroso corredo di note, utilissimi strumenti per comprendere pienamente i molteplici livelli e aspetti della narrazione. – Carneade! Chi era costui? – ruminava tra sé don Abbondio seduto sul suo seggiolone, in una stanza del piano superiore, con un libricciolo aperto davanti, quando Perpetua entrò a portargli l’imbasciata. «Carneade! questo nome mi par bene d’averlo letto o sentito; doveva essere un uomo di studio, un letteratone del tempo antico: è un nome di quelli; ma chi diavolo era costui?» Alessandro Manzoni nacque a Milano nel 1785. Sua madre era Giulia Beccaria, figlia del celebre Cesare. Considerato tra i massimi scrittori della nostra letteratura, fu autore di opere etico-religiose, storiche, poetiche. Morì a Milano nel 1873. La Newton Compton ha pubblicato I promessi sposi, La monaca di Monza e Storia della colonna infame. A cura di Ferruccio Ulivi scrittore e narratore, ha pubblicato numerosi saggi critici sulla nostra letteratura e ha insegnato nelle Università di Bari, Perugia e Roma. Ha curato per la Newton Compton, con Marta Savini, l’Iliade e l’Odissea.

  • I Malavoglia

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    I Malavoglia
    I Malavoglia

    A cura di Sergio Campailla Edizione integrale Un romanzo come I Malavoglia – notò Capuana – non si può riassumere: la storia di questa famiglia di pescatori di Acitrezza, paesino in provincia di Catania, è ormai considerata una sorta di manifesto del verismo italiano e un classico della nostra letteratura. L’umanità dei vinti di Verga, immancabilmente falciati da un destino crudele e implacabile, si muove corale con quieto e desolato lirismo, sostenuta da quella fede nella provvidenza che rimane l’unica consolazione di fronte all’accettazione dell’immutabilità del ciclo della vita e all’idea che solo il lavoro possa dare un senso all’esistenza. A contrastare questo attaccamento alla tradizione c’è lo sgomento o il facile e fugace entusiasmo con cui si assiste all’avvento di un progresso che pare voler stravolgere i vecchi ordini e le consuetudini di una civiltà arcaica. «Un tempo i Malavoglia erano stati numerosi come i sassi della strada vecchia di Trezza; ce n’erano persino ad Ognina, e ad Aci Castello, tutti buona e brava gente di mare, proprio all’opposto di quel che sembrava dal nomignolo, come dev’essere.» Giovanni Verga nacque nel 1840 a Catania, dove trascorse la giovinezza. Nel 1865 fu a Firenze e successivamente a Milano, città in cui venne a contatto con gli ambienti letterari del tardo Romanticismo. Il ritorno in Sicilia e l’incontro con la dura realtà meridionale indirizzarono dal 1875 la sua produzione più matura all’analisi oggettiva del mondo e alla resa narrativa di tale realtà. Morì a Catania nel 1922. Di Verga la Newton Compton ha pubblicato nella collana GTE I Malavoglia, Tutte le novelle, Mastro-don Gesualdo e Storia di una capinera.

  • L'agente segreto

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    L'agente segreto
    L'agente segreto

    Introduzione di Walter Mauro Traduzione di Annagrazia Bassi Edizione integrale Dopo la lunga avventura sui mari, donde trasse memorabili opere romanzesche, Joseph Conrad cominciò a vivere una diversa vicenda letteraria, e ne fanno fede due romanzi fortemente impegnati nella vita politica del tempo: L’agente segreto e Sotto gli occhi dell’Occidente. L’agente segreto, ambientato in una Londra sconvolta da angosciosi episodi di terrorismo, racconta la storia di un inetto a vivere che spera in un gesto clamoroso che lo recuperi alla propria dignità di uomo e di eroe. Non sa agire da solo e si serve del cognato che dovrà aiutarlo a superare tale condizione di inferiorità. Ma tutto questo non sarà sufficiente per salvare l’uomo dalla sua stessa incapacità di sopravvivenza. Fra i più prestigiosi di Conrad, questo romanzo d’azione è un testo esemplare per capacità di scrittura e per movimento di situazioni e di personaggi. «Non era un uomo d’azione, non era nemmeno un oratore dall’eloquenza torrenziale, uno di quelli che trascinano le masse in mezzo al frastuono assordante e allo spumeggiare dei grandi entusiasmi. Con un’intenzione assai più sottile egli assumeva la parte di insolente e velenoso evocatore di quegli impulsi che si annidano nell’invidia cieca e nell’esasperata vanità dell’ignoranza…» Joseph Conrad (Józef Konrad Korzeniowsky) nacque nel 1857 a Berdiczew, nella Polonia meridionale. Nel 1874 cominciò a viaggiare per mare. Dieci anni più tardi, ottenuta la cittadinanza inglese, trasformò il suo vero nome in quello con il quale è universalmente conosciuto e si affermò come uno dei più grandi scrittori di lingua inglese, pur essendo il polacco la sua lingua madre. Morì nel 1924. Sue celebri opere sono Cuore di tenebra, Il reietto delle isole (1896), Lord Jim (1900), Nostromo (1904), La linea d’ombra (1917). Di Conrad la Newton Compton ha pubblicato anche Cuore di tenebra e altri racconti d’avventura, Lord Jim, L'agente segreto, Romanzi del mare (Il negro del Narciso, Tifone, Un colpo di fortuna, Freya delle sette isole).

  • Il Profeta - Il Giardino del Profeta

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    Il Profeta - Il Giardino del Profeta
    Il Profeta - Il Giardino del Profeta

    Cura e traduzione di Tommaso Pisanti Edizione integrale con testo inglese a fronte e con disegni dell'autore In questo volume sono raccolti i due capolavori di Kahlil Gibran. Il Profeta fu pubblicato per la prima volta a New York nel 1923 e, come tutte le grandi opere, provocò critiche ed entusiasmi ugualmente accesi. Nelle intenzioni dell’autore doveva essere la prima parte di una trilogia sui rapporti dell’uomo con se stesso, con la natura e con Dio. La seconda parte, Il Giardino del Profeta, rimase incompiuta e fu pubblicata postuma. La terza non fu mai scritta. I versi, che scandagliano l’animo umano con sensibilità poetica e forza visionaria, richiamano alla mente Blake, Nietzsche, i mistici dell’India, gli asceti del mondo islamico. «L’amore non dona che se stesso e nulla prende se non da se stesso. L’amore non possiede né vorrebbe essere posseduto; Poiché l’amore basta all’amore.» Kahlil Gibran nacque nel 1883 a Bisharri, nel Libano settentrionale, e morì nel 1931 a New York. Fu poeta, filosofo, pittore. La sua fama si diffuse ben al di là del vicino Oriente: le sue poesie furono tradotte in più di venti lingue e le sue opere furono esposte nelle più importanti gallerie di tutto il mondo. Trascorse gli ultimi vent’anni di vita in America, dove ben presto divenne un maestro e un mito per i milioni di giovani che ne leggevano gli scritti. I suoi libri, considerati un vero “breviario mistico”, continuano a entusiasmare un vasto pubblico, alimentando una sorta di “culto” che non accenna a spegnersi. Di Gibran la Newton Compton ha pubblicato, oltre a Tutte le poesie e i racconti, anche La Voce del Maestro, Il Profeta – Il Giardino del Profeta, I segreti del cuore e Gesù figlio dell’uomo in volumi singoli.

  • Psicoanalisi della società moderna

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    Psicoanalisi della società moderna
    Psicoanalisi della società moderna

    Traduzioni di Cecilia Galassi e Jean Sanders Edizioni integrali Da Considerazioni attuali sulla guerra e sulla morte a Psicologia collettiva e analisi dell’Io, da La morale sessuale «civile» e il nervosismo moderno a Contributo a una discussione sul suicidio, gli studi e le ricerche contenuti in questo volume indagano la psicologia della vita collettiva. Essa è considerata positivamente, perché la vita sociale consente l’ampliamento della coscienza umana, e negativamente, perché impone condizionamenti e repressioni. Freud fornisce quindi la sua interpretazione dei grandi problemi sociali su cui si interroga l’uomo contemporaneo: la guerra, il condizionamento dell’individuo all’interno del gruppo, l’intolleranza per i diversi, il rapporto tra la morale pubblica e quella privata. «Signori, va crescendo la sfiducia nelle dichiarazioni rese dai testimoni, sulle quali, tuttavia, si basano oggi tante condanne nei processi e questo ha stimolato in tutti voi, futuri giudici e avvocati, l’interesse in un nuovo metodo di indagine il cui scopo è di costringere l’accusato stesso a stabilire la propria colpevolezza o la propria innocenza mediante prove obiettive.» Sigmund Freud padre della psicoanalisi, nacque a Freiberg, in Moravia, nel 1856. Autore di opere di capitale importanza (tra le quali citeremo soltanto L’interpretazione dei sogni, Tre saggi sulla sessualità, Totem e tabù, Psicopatologia della vita quotidiana, Al di là del principio del piacere), insegnò all’università di Vienna dal 1920 fino al 1938, quando fu costretto dai nazisti ad abbandonare l’Austria. Morì l’anno seguente a Londra, dove si era rifugiato insieme con la famiglia. Di Freud la Newton Compton ha pubblicato molti saggi in volumi singoli e la raccolta Opere 1886/1921.

  • Il motto di spirito e la sua relazione con l'inconscio

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    Il motto di spirito e la sua relazione con l'inconscio
    Il motto di spirito e la sua relazione con l'inconscio

    Traduzione di Pietro L. Segre Edizione integrale Scritto nel 1905, subito dopo Psicopatologia della vita quotidiana, questo saggio costituisce un contributo insostituibile alla comprensione delle motivazioni profonde di un fenomeno ritenuto spesso ingiustamente privo di una sua specifica rilevanza, o comunque del tutto marginale rispetto al comportamento “dominante” dell’uomo. Freud, individuando l’intima connessione esistente tra tutte le manifestazioni del pensiero, legate dalla comune radice inconscia, ebbe il merito di affiancare il meccanismo mentale che è all’origine del motto di spirito a quello degli altri processi psichici e di conferirgli dunque la medesima, legittima dignità. «Lasciando da parte i motivi personali che mi fanno desiderare di approfondire la comprensione del problema del motto di spirito, e che chiarirò nel corso di questo studio, posso fare appello al fatto che esiste un’intima connessione tra tutte le manifestazioni del pensiero, la quale garantisce che una nuova cognizione psicologica, anche se acquisita in un campo molto remoto, potrà avere un imprevedibile valore anche in altri campi.» Sigmund Freud padre della psicoanalisi, nacque a Freiberg, in Moravia, nel 1856. Autore di opere di capitale importanza (tra le quali citeremo soltanto L’interpretazione dei sogni, Tre saggi sulla sessualità, Totem e tabù, Psicopatologia della vita quotidiana, Al di là del principio del piacere), insegnò all’università di Vienna dal 1920 fino al 1938, quando fu costretto dai nazisti ad abbandonare l’Austria. Morì l’anno seguente a Londra, dove si era rifugiato insieme con la famiglia. Di Freud la Newton Compton ha pubblicato molti saggi in volumi singoli e la raccolta Opere 1886/1921.

  • La psicoanalisi infantile

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    La psicoanalisi infantile
    La psicoanalisi infantile

    Introduzione di Fausto Antonini Traduzione di Celso Balducci Edizione integrale Questo libro presenta gli scritti di Freud che hanno dato inizio a un modo nuovo di considerare il mondo psichico infantile, in un ambiente culturale, quello dell’Europa agli inizi del Novecento, in cui l’“innocenza” ingenua e asessuata del bambino era un dogma intangibile. Alcuni di questi scritti sono ormai dei classici che hanno destato curiosità e interesse anche al di fuori della cerchia degli specialisti, come Il caso del piccolo Hans (1919) e Il caso dell’uomo dei lupi (1914). Seguono altri saggi, come L’istruzione sessuale dei fanciulli (1907) o Teorie sessuali infantili (1908), che consentono al lettore di formarsi una visione completa del pensiero psicoanalitico sui problemi dello sviluppo psichico infantile. Una lettura indispensabile per quanti, genitori, educatori, insegnanti, vogliono capire il complesso e ricchissimo mondo dei bambini. «Il materiale su cui si basa questa sintesi è tratto da diverse fonti. In primo luogo dall’osservazione diretta di quel che fanno e dicono i bambini, in secondo luogo dai ricordi coscienti dell’infanzia dei nevrotici, raccolti nel corso del trattamento psicoanalitico e, infine, da deduzioni e ricostruzioni, oltre che da ricordi inconsci trasformati in materiale conscio per mezzo della psicoanalisi dei nevrotici.» Sigmund Freud padre della psicoanalisi, nacque a Freiberg, in Moravia, nel 1856. Autore di opere di capitale importanza (tra le quali citeremo soltanto L’interpretazione dei sogni, Tre saggi sulla sessualità, Totem e tabù, Psicopatologia della vita quotidiana, Al di là del principio del piacere), insegnò all’università di Vienna dal 1920 fino al 1938, quando fu costretto dai nazisti ad abbandonare l’Austria. Morì l’anno seguente a Londra, dove si era rifugiato insieme con la famiglia. Di Freud la Newton Compton ha pubblicato molti saggi in volumi singoli e la raccolta Opere 1886/1921.

  • Tutte le poesie

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    Tutte le poesie
    Tutte le poesie

    Introduzione di Gianni Nicoletti Cura e traduzione di Laura Mazza Testo francese a fronte La poesia di Rimbaud raggiunge vertici di straordinaria bellezza. Il poeta «malato», «criminale», «maledetto», si rivela in questi versi un grande «veggente» che trae dal profondo la propria voce, attraverso un programmatico «sregolamento» di tutti i sensi e la trascrive in un linguaggio dai significati stravolti. Riversa così nella scrittura una carica aggressiva che spezza lo schema metrico e sconvolge la lingua nobile della migliore tradizione letteraria, contaminandola con il lessico delle bettole per scandalizzare il lettore «borghese». Prende corpo così la figura di un ribelle incantatore, insofferente a ogni legame, che gioca in ogni strofa gli effetti del proprio disgusto, con tale intensità da decomporre nell’esorcismo verbale l’intera sua dimensione umana e poetica. «Nelle azzurre sere d’estate, andrò per i sentieri, punzecchiato dal grano, a pestar l’erba tenera: trasognato sentirò la sua frescura sotto i piedi e lascerò che il vento mi bagni il capo nudo.» Arthur Rimbaud è uno degli autori più inquietanti dell’Ottocento francese. Nacque nel 1854 a Charleville, una cittadina francese ai confini col Belgio, dove trascorse tutta l’infanzia. Figlio di un ufficiale di fanteria e di una ricca proprietaria terriera, ricevette dalla madre, divorziata dal padre quando il poeta aveva sei anni, un’educazione severa. Poeta raffinato, ironico, ozioso e disordinato amante delle sensazioni, divenne, quasi per un ennesimo atto d’insubordinazione alla norma, «mercante di cannoni» in Africa. Morì di cancro a Marsiglia nel 1891, a soli 37 anni.

  • Cuore di tenebra e altri racconti d'avventura

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    Cuore di tenebra e altri racconti d'avventura
    Cuore di tenebra e altri racconti d'avventura

    Introduzione di Bruno Traversetti Traduzione di Flaminio Di Biagi Edizioni integrali I temi salienti dell’opera narrativa di Joseph Conrad vengono riproposti in questo volume attraverso una scelta di alcuni tra i più rappresentativi romanzi dello scrittore: in Karain: un ricordo e ne La laguna si svolge l’incontro di due culture sullo sfondo di un Oriente magico e misterioso, mentre Il ritorno, Domani, Amy Foster e Gli idioti sono ambientati in Occidente, e sembrano alludere al disagio esistenziale dell’uomo occidentale vittima di un progresso impietoso; Il compagno segreto è il più letterario dei romanzi conradiani e sviluppa in chiave di avventura marinaresca il tema affascinante e inquietante del doppio, così come Un avamposto del progresso e Cuore di tenebra (forse il capolavoro di Conrad) riflettono sensazioni e turbamenti vissuti dall’autore durante il suo soggiorno in Africa. «Marlow terminò di raccontare, e si sedette in disparte, indistinto e silenzioso, nella posa di un Buddha in meditazione. Per un poco nessuno si mosse. «Abbiamo perso l’inizio della marea», disse a un tratto il direttore. Sollevai la testa. Il mare aperto era sbarrato da un nero banco di nubi, e la tranquilla via navigabile che conduceva agli estremi confini della terra scorreva cupa sotto un cielo coperto – sembrava portare verso il cuore di una tenebra immensa.» Joseph Conrad (Józef Konrad Korzeniowsky) nacque nel 1857 a Berdiczew, nella Polonia meridionale. Nel 1874 cominciò a viaggiare per mare. Dieci anni più tardi, ottenuta la cittadinanza inglese, trasformò il suo vero nome in quello con il quale è universalmente conosciuto e si affermò come uno dei più grandi scrittori di lingua inglese, pur essendo il polacco la sua lingua madre. Morì nel 1924. Sue celebri opere sono Cuore di tenebra, Il reietto delle isole (1896), Lord Jim (1900), Nostromo (1904), La linea d’ombra (1917). Di Conrad la Newton Compton ha pubblicato anche Romanzi del mare.

Author

Giovanni Boccaccio

Giovanni Boccaccio (1313-1375) was born and raised in Florence, Italy where he initially studied business and canon law. During his career, he met many aristocrats and scholars who would later influence his literary works. Some of his earliest texts include La caccia di Diana, Il Filostrato and Teseida. Boccaccio was a compelling writer whose prose was influenced by his background and involvement with Renaissance Humanism. Active during the late Middle Ages, he is best known for writing The Decameron and On Famous Women.

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