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Aun. fst. Super. Sanita, vol. 35, 9, (1999), pp. 335-340. Lv incidenza del morbillo in Italia nel periodo 1985-1994 Michele E. GRANDOLFO, Emanuela MEDDA, Laura LAURIA, Mauro BUCCIARELLI, Silvia ANDREOZZI e Sandra SALINETTI Laboratorio di Epidemiologia e Biostatistica, Istituto Superiore di Sanita, Roma Riassunto,- Si stima che le notifiche di morbillo in Italia rappresentino il 10% della reale incidenza. Nel ‘decennio 1980-89 sono stati notficai in media 45 000 casi per anno. A partie dal 1988 sono state implementate ‘campagne di vaccinazione di massa, con offerta attiva della vaccinazione a tutti i bambini senza un sicuro ricordo di morbillo, di eta compresa tra 13 mesi e 8-12 anni Lo studio si& proposto di valutare 'impatto di tale scione realizzata nel periodo 1989-1991 sull'incidenza media annuale standardizzata delle notiiche contron- tando i periodi 1985-89 e 1990-94. Tra i due periodi si osservata una riduzione del 45%. Al contrariolinciden 27a di notifiche di varicella 2 aumentata. Quindi si pud concludere che la riduzione osservata peril morillo non ® attbuibile a modificazioni peggiorative del sistema di notfiche. Parole chiave: morbillo, vaccinazione, incidenza, Summary (Measles incidence in Italy, 1985-1994), - Measles notifications in Italy underestimate the actual incidence by a factor of ten, as it is ascertained by seroepidemiological investigation. In the decade 1980-89, 45000 measles cases were notified, on average, per year. Since 1988 mass vaccination campaigns were implemented in several Italian regions. The strategy aimed to offer the prophylaxis atively to all children aged 13 months to 8-12 year for whom a sure recollection of measles was absent, The study has aimed toevaluate the impact of the strategy that worked in the period 1989-91, on the standardised average annual incidence of ‘measles notification, comparing the periods 1985-89 and 1990-94. reduction of 45% resulted all over Italy. On. the contrary the incidence of chickenpox notifications has increased, indicating thatthe notification system did ot worse, Key words: measles, vaccination, incidence. Introduzione Le notifiche di morbillo nel decennio 1980-89 sono state in media 45600 per anno, con fluttuazioni tra 70- 80 mila negli anni epidemici e 20-30 mila in quelli interepidemici, in un ciclo bi-triennale. II tasso grezz0 annuale medio di notifiche nello stesso periodo & risul- tato di 805 per 100000, per anno. Un’indagine sieroepidemiologica [1] condotta in Ita- lia alla fine degli anni settanta ha permesso di stimare il fattore di sottonotifica, risultato pari a 10 (un caso noti- ficato su 10casi di morbillo reali); infati solo sotto questa ipotesi la curva di probabilita di essere immuni per clas se di eta, calcolata sulla base delle notitiche specifiche per eta corrette con tale fattore, risultava sovrapponibile alla curva di sieroprevalenza per ett. Il quadro medio italiano in realta@ la risultante di incidenze di notifiche molto differenziate tra le region italiane, con un range ditassi grezzi da 194 per 100000 per anno nella regione Campania, a 1739 nella regione Friuli-Venezia Giulia, Le regioni con tassi superiori al valore nazionale erano: Piemonte (1101), Lombardia (1089), Trentino-Alto Adige (969), Veneto (955), Friuli-Venezia Giulia (1739), Emilia-Romagna (1457), Toscana (1099), Marche 0), Abruzzo (823) ¢ Molise (957); quelle con valori inferiori erano: Valle d’Aosta (504), Liguria (724), Umbria (767), Lazio (567), Campania (194), Puglia (640), Basilicata (745), Calabria (214), Sicilia (204) e Sardegna (588) (21 ‘Va, tuttavia, tenuto conto che la struttura per classe di etd. non & costante nel tempo e non omogenea per re- gione, pertanto & necessario calcolare tassi standardiz~ ati Nel corso degli anni ottanta I'epidemiologia del mor- billo non é variata in modo significativo, sia osservando i profili delle distribuzioni percentuali cumulative delle notifiche, sia nei valori dei tassi di incidenza delle noti fiche, calcolati come medie annuali sui quinguenni 1980- 84 1985-89. In effetti, in quel decennio, la vaccinazio- ne contro il morbillo era poco diffusa, a parte iniziative pilota, condotte dal 1980, secondo la strategia proposta dal Istituto Superiore di Sanita (ISS) e con il suo coor- dinamento operativo [3-5]. Lastrategia adottata in queste esperienze pilota pre- vedeva I'offerta attiva della vaccinazione a tutti i bam- bini, senza un sicuro ricordo di malatta, di eta compre- sa tra 13 mesi e 8, 10, 12 anni, a seconda del quadro epidemiologico (maggiore la precocita dell’ infezione minore I’etd di massima incidenza - meno ampia la po- polazione bersaglio), nella fase iniziale; in seguito una 336 ‘Tabella 1. -Tassi di incidenza media (per anno, per 100 000) di morbillo (M) e varicella (V) specitici per gruppi di eta e standardizzati per regione e per | periodi 1985-89 e 1990-94 Regioni 0-4 anni 59am 10-14anni > 14anni_——_Tasso stand. Moy mov mov u mov Piemonte 5-89 10027 10771 19489 15031 «3621 6364 «1867231526 2271 90-94 1255 12634 «1784 15826 «1675 S486 S17 MBIT a% “87417 87S Si -M4 33 2B TB Valle d'Aosta 85-89 «4963-9978 «5965 428 ©2726 DOH 52179 GHD 90-94 1070-2962 «1532 4182« 54 144g 85408192788 A% “75-26 71 422 “91-2946 412872423 Lombardia exce 15741 12269 18164 «2928-5273. M1207 2372 3055 22605 4669 20742 «2423. 5218 «121403602803. “65 4d 62 +14 M71 29 BST HB Trentino 85-89 $140 108787964 14071 2649496316352 oH (2002 Alto Adige 90-94 6662 17150 «1108319731 «447 © S802 «1964971313 (2599 4% 129° 45843940677 32010489490 Veneto 85-89 5185 16906 6017745 2862 SET4 100679808 2AD 90-94 2384 25456 «3064 2607 ©2605 G19 «279 «G20 «675 B28 a% “4481 “51 428 9 4 468-9 26 424 Frivi- 85-09 546 25073 11000 31005 43a2_11164 401-1800 t572 4850 Venezia Giulia 90-94 1869 37903 ©2899 41709 «9296 12572431. «1129» 7919562 a% Te +46 74 435 260497 805.47 Emila-Romagna e232 21704 © 19245 24005 «4840 8341181 IS tT gaat we 50535 2969 30740 © 2058797 BS BIS 5524078 78 +39 “82 +28 2454356 v Lguia 85-89 475. 620370858565 SHG ae4B 14g 95H 1427 90-94 917 10828 «2073 19702 «4a 7823« N29 472, HG 2082 a% “4471 “71 +106 “8 470104959. VT Toscana 85-89 6097 13962 11085 20547 GiB 10309 250 6921452 2aTe 90-94 1992 w6a71 «22227751 «372 10028 © «3780719 SOT 4% 77417 80” 435 43-4 50ST HG Umbria 85-89 9653 620365599565 9079 4648127495799 1427 90-94 1057 10628 © 1898.«*19702 «3027923 2424725202082 3% 71474 72 +106 2470 48144 Marche 85-89 S104 19283 «7816 19369 «981981640758 = ESAS 90-94 1263 17099 «1785 «27172 «2028 12018 «207 B11 4a 3803, a% “75429 77 +40 40 122 487 BAO? Lazio 85-69 2121 3463-2710 6089 BAT ORD 791585651087 90-9 015 63857314359 «S74 178465175808 A% “52 +84 “7328 “31 4018-98516 Abruzzo 85-89 5057 4248 «61597500 «1447 3974 «62ST «OT 1208, 90-94 887 6272-1013 10021 528 4211 414601801450 a% 82 +48 F434 6 tT 10 Molise 85-89 6624 5001 «G74 «650917513613 82ST = BABS «1087 90-94 1615 9265 © 091 5478 «907 289209627288 a 76 69-16 MB 2787 BIT Campania 85-29 1075 7e2,—=s 1198 1268-268 6B 21 HNMR 90-94 1467 106917481674. = 475 85S BST? A% 4360-437 45S 482774220 Continua Tabella 1. (continua) Regioni o-tanni 5-9anni to-14anni > 14anni_—_Tasso stand. ee Mov wo mov Moy Puglia 85-89 4097 271038433897 eee 1874 «= 402154702 90-94 2039«-3871 «= 2402500941784 29194272 T1D. a% 50 43 “97429 36512 HB Basilicata 5-89 ©5719 33565954258 «1979 2048-94786 88D 90-94 511 4512 9045827 2371961 1 18763788 a% “91435 95 +57 394 78TH Calabria es-29 © 85964071052 77M 18 HOY 1122S 90-98 B61 493 a2 719020 aTt QZ 1D 1B a% 0 32 5 2H BD Sicilia 5-89 ©1987 1311178 1651 a 0-94 2458-3031 «2582 4036« 423125523 NAT 285 SB a% a2 416819414414 HITT #15 489400128 Sardegna 85-29 206153792457 5890 «8B 2555 BD SR AA OD 90-94 198 6989 1137370 13° 2176 «= «28-207 421018 A% “93 +30 195425 1517 1887410 alia 95-89 4424-748 «6160 10071 «20854151 «04887441517 90.94 «18a 11210«=« 2415 12205 «1394 4026 «=— 189 4024061745 a% 53 45 “61422 ce 4%: variazione percentuae. fase di mantenimento in cui tuti i nuovi nati venivano cesposti all offertaattiva della profilassi entro il secondo anno di vita La dimensione della popolazione bersaglio derivava dai suddetti studi sieroepidemiologici, mediante i quali sono stati stimati i profili sierologici, che sono risultati pit spostati verso sinistra nelle aree territoriali caratte rizzate da maggiore dimensione della famiglia € mag- zsiore sovraffollamento (condizioni che favoriscono precocita dell'infezione). Questo spiega perché al nord fosse necessario considerare il limite superiore della popolazione bersaglio fino all’eta di 10-12 anni (et ol- {re la quale risultava una proporzione di suscettbi superiore al 5-10%), mentre al sud era sufficiente limi- tarsi agli 8 anni, L’altro risultato, ripetutamente confer- ‘mato negli studi condotti in Italia era stato 'alto valore predittivo positivo, in tutte le classi di eta, del ricordo del morbillo,rispetto al test sierologico [2, 3]- In Tali, la vaceinazione & raccomandata dal 1979, ma era convinzione diffusa che i genitori, i medici e i pediatri di base non fossero favorevoli alla vaccinazio- rhe, nonostante indagini in proposito dimostrassero il contrario {6}. Nelle campagne pilota di vaccinazione di ‘massa, quando l'offerta attiva era risultata efficace, il rmorbillo verine sostanzialmente eliminato,a partite dalla fine della campagna, ¢ laddove si seguitd a vaceinare tutti i nuovi nati, negli anni successivi, la condizione di climinazione della citcolazione rimase persistente. Nel 1988 sono state programmiate € tra il 1989 € il 1.990 sono state implementate campagne di vaecinazio- ne di massa in molte USL di 15 regioni, secondo la stra~ tegia sperimentata negli studi pilota, ottenendo copertu- re vaccinali varianti dal 50% ad oltre il 99%. Come era prevedibile il livello di accettazione della vaccinazione cera esclusivamente condizionato dalla qualita dell’of- ferta attiva e da nessun altro fattore, Recenti studi sierologici hanno permesso di valutare I'impatto delle campagne di vaccinazione sul profilo sierologico, Frattendibilita del ricordo per identificare i gia immunt natural, 'efficacia dei vaccini impiegati ¢ Vefficacia della strategia adottata [7]. Questo studio si propone di valutare I'impatto del programma condotto trail 1989 ¢ il 1991 sulle notifiche i morbillo, assumendo come confronto le notifiche di varicella Metodi Sono stati utlizzati i dati ISTAT delle notifiche di morbillo e varicella dal 1980 al 1994, e come popola- ione per classe di et& & stata assunta quella stimata aall'ISS. ae 100 20) 20 70 = “ieee Eee -e- 1088 2 -2- 1995 B so “= 1982 3, 1999 8 “= 1998 w Pa we. °. ovr @ a4 6 6 7 8 to 12 19" 14 “1519 20-28 25-20" 9004 >t Classi di eta Fig. 1. - Percentuale cumulativa dei casi di morbillo in Italia. Sono stati calcolati i tassi medi di incidenza annuale di notifiche (per 100000), specifiche per gruppi di etd e totali, per i quinquenni 1980-84, 1985-89 e 1990-94, i tassi standardizzati per regione sono stati calcola diante standardizzazione diretta, assumendo come rife- rimento la popolazione italiana del quinquennio 1990- 94, contenente I’anno dell ultimo censimento. Risultati La Tab. 1 riporta lincidenza media di notifiche (per anno, per 100000) di morbillo e di varicella, specifiche per eta il tasso standardizzato, per regione e per ITta Tia, nei periodi 1985-89 e 1990-94. In Italia si ® avuta ‘una riduzione del tasso standardizzato del 45% (da 744 £4406) peril morbillo e un aumento del 15% (da 1517 a 1745) per la varicella. Nelle prime due classi di eta si& avula una riduzione di circa il 60% peril morbillo ¢ un aumento del 45% nella prima classe di eta ¢ del 22% nella seconda, per la varicella. La percentuale dei casi di morbillo sotto i 10 anni iminuita dal 71% al 52% tra il 1985-89 ¢ il 1990-94 (Fig. 1), mentre per la varicella nello stesso periodo tale percentuale @ aumentata dal 59% al 67% (Fig. 2). ‘Nelle ripartizioni geografiche del nord e del centro la riduzione dei tassi standardizeati&risultata del 52% (da 1264 a 602) ¢ del 49% (da 789 4 401), contro un aumen- to della varicella del 1% e del 10% rispettivamente. In 4queste ripartizioni la riduzione dei tassi di notifica nelle prime due classi di eta @ risultata dell ordine del 70% ‘AI sud la riduzione osservata & stata del 22% (dla 275 a 215). ‘Analizzando i dati regionali si osservano riduzioni di incidenza delle notifiche di morbillo superior’ al 70% nelle regioni Piemonte (da 1526 a 343: -78%), Valle d'Aosta (da 689 a 192: -72%), Abruzzo (da 697 a 160: -77%6), Basilicata (da 736 a 63: -91%) e Sardegna (da 334 a 42: -87%);riduzioni minori, ma comungue supe- rioti alla media nazionale, nelle regioni Lombardia (dt 1297 a 630:~S1%), Friuli-Venezia Giulia (da 1572791 -50%), Emilia-Romagna (da 1511 a 552: -63%), Li- guria (da 854 a 346: -59%), Toscana (da 1452 a 713: -514%), Marche (da 963 a 445: -54% ), Lazio (da 356 175: -51%), Molise (da 848 a 272: -68%). Riduzioni inferior alla media nazionale sono riportate nelle regio ni Veneto (da 908 a 675: -26%), Umbria (da 799 a 526: -34%e), Puglia (da 470 a 272: -42%), In Campania (da 144 a 208: +4496), in Calabria (da 112 a 120: +78) e in Sicilia (da 155 a 295: +90%) si & invece osservato un ‘aumento di incidenza delle notifiche. In tutte le regioni si @ osservato un aumento di inci-

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