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turrisbabel

Mitteilungsblatt der Architektenkammer Bozen Notiziario dell’Ordine degli Architetti di Bolzano Vierteljährlich Trimestrale Juni Giugno 2000
49
Taxe Percue Sped. in a. p., 45%, art. 2, comma 20/b legge 662/96 (BZ) In caso di mancato recapito, rispedire all’ufficio di Bolzano C.P.O. per la restituzione al mittente che si impegna a corrispondere il diritto fisso

Wettbewerbe
Kurbad Meran
Krankenhaus Bozen
De Architectura
Lichtfabrik Halotech in Bozen
Mostre
Jean Nouvel a Bolzano
Marco Zanuso
Viaggi
Mauritania 1998
turrisbabel
49
Editorial / Editoriale
3 Riflessioni... / ... e proposte
Giovanni Dissegna, Luigi Scolari
6 Tiroler Landespreis für Kunst 1999

Wettbewerbe / Concorsi
10 Umstrukturierung Kurbad Meran
18 Progettazione Scuola Don Bosco a Bolzano
24 Mittelschule St. Christina, Gröden
30 Umbau des Bozner Krankenhauses
38 Am Rande vermerkt: 3 Aussagen zu Wettbewerben
Mitteilungsblatt der Architektenkammer 40 Wettbewerb Kammereinrichtung
Notiziario dell’Ordine degli Architetti
44 Los von Europa
39100 Bozen, Sparkassenstraße 15
39100 Bolzano, via Cassa di Risparmio, 15 Susanne Waiz
Tel. 0471/ 971741 http:// www.bz.archiworld.it 46 A ciascuno il suo mestiere
e-mail: turrisbabel.bz@archiworld.it
Mario Sbordone
47 Ausschuss Wettbewerbe
Susanne Waiz, Michele Stramandinoli

Verantwortlich für den Inhalt / Direttore responsabile:


Luigi Scolari
De Architectura
49 Carabinieri-Kaserne in Gröden
Vizedirektor / Vicedirettore
Marcello De Biasi
Umberto Bonagura
50 „Rosengarten 1a“ Forum der Lichtfabrik Halotech in Bozen
Redaktion / Redazione:
Rainer Köberl, Gerd Bergmeister
Giovanni Dissegna, Emil Wörndle

Mietarbeiter / Collaboratori: Kunst / Arte


Alessia Carlotto, Andrea D’Affronto, Elena Dedè,
52 Eingreifen der Kunst im Greif
Thilo Doldi, Gertrud Kofler, Margit Landbacher, Armando
Marra, Fulvio Melle, Mario Sbordone, Martina Töpper, Alessia Carlotto, Gertrud Kofler
Kurt Wiedenhofer, Rodolfo Zancan

Kammerbeauftragter / Resp. rapporti con l’Ordine:


Ausstellungen / Mostre
Roberto D’Ambrogio 56 Jean Nouvel a Bolzano: una finestra sulla modernità
Armando Marra
Verantw. für die Werbung / Resp. per la pubblicità:
Ulrich Weger, Tel. 0471/973886 60 Figure nel paesaggio dell’architettura italiana. Marco Zanuso
Alberto Vignolo
Grafik / Grafica: LUPE, Bozen/Bolzano
Druck / Stampa: Dipdruck, Bruneck/Brunico

Vorträge / Conferenze
Für Wort, Bild und Zeichnungen zeichnen
62 Manual vs. digital
die jeweiligen Autoren verantwortlich
Scritti, fotografie e disegni impegnano soltanto
la responsabilità dell’autore.
Reise / Viaggi

Register der Druckschriften des Landesgerichtes Bozen 70 Mauritania 1998


Registro stampe del tribunale di Bolzano Marcello Bizzarri
N./n. 22 /97 vom/del 9.12.1997

Vierteljährlich/Trimestrale, Jahr/Anno XI/49 Thesis


Juni / Giugno 2000
72 Tesi di laurea sull’ex scalo ferroviario
Spedizione in a.p., 45%, art. 2 comma 20/b,
legge 662 /96 – Filiale di Bolzano Astrid Pernstich
Kostenlose Verteilung / Distribuzione gratuita

76 mailtb.bz@archiworld.it
Titelseite / Copertina:
Neme, Mauritania – Foto: Marcello Bizzarri 78 Textbausteine / Architetture di carta
turrisbabel 49 Juni Giugno 2000 3

Giovanni Dissegna

Editorial
Editoriale Riflessioni...
Con queste note lascio la dire- Museum, e che è stato addirit- ha permesso di allacciare una
zione del turrisbabel. Confesso tura ripreso e sviluppato dalla fruttuosa collaborazione con il
che questa carica è stata per Facoltà di Architettura dell‘Uni- collega Pier Francesco Bona-
me motivo di orgoglio ed ha versità di Monaco di Baviera. ventura, della Sovrintendenza.
rappresentato un onore. Quello dedicato a Merano, di La promessa di una nuova
Il responsabile della rivista, cui citiamo ad esempio il lungo grafica, più volte annunciata,
come potete bene immaginare, articolo sullo sviluppo urbani- è stata finalmente onorata
legge e vede con altri occhi il stico e architettonico della città con lo scorso numero, dedicato
prodotto della redazione, valu- negli ultimi 50 anni, a cura dei alle scuole materne, curato da
tando gli obiettivi raggiunti e colIeghi Walter Gadner e Mag- Umberto Bonagura e Beatrix
misurando il peso di quanto dalena Schmidt. E ancora il tur- Aigner.
non si è pubblicato. Sicuro, gli risbabel battezzato “minimalia”, Con questo, che ha coronato
errori, le lacune, i ritardi non che ha trattato di piccoli inter- una ricerca di apertura e di
sono mancati; crediamo che la venti di architettura e di arredo approfondimento di tematiche
pubblicazione dei concorsi, di urbano, e quello seguente de- legate non solo alla nostra
molte opere di architettura, tesi dicato al tema Donne e Archi- piccola realtà provinciale, ho
di laurea, recensioni, i vari tettura, felice parto di una reda- lasciato il passo al giovane col-
articoli e prese di posizione di zione quasi completamente lega Luigi Scolari, che si è già
redattori e colleghi abbiano femminile, per il quale il Mini- messo al lavoro con entusia-
comunque alimentato la discus- stro Giovanna Melandri ci ha smo e nuove idee, accompa-
sione su architettura e urbani- affabilmente ringraziato e for- gnato da una redazione fresca
stica come valori culturali di mulato i suoi auguri. e rinvigorita. A lui, ai nuovi e
questa terra. Il numero 46, dedicato ai grandi vecchi redattori vanno i nostri
In barba all’autocritica voglia- interventi di edilizia abitativa, migliori auguri. Vogliamo rin-
mo ricordare qui solo qualche ha dato voce direttamente ai graziare sinceramente tutti
soddisfazione: il turrisbabel progettisti dei futuri quartieri coloro che hanno collaborato,
numero 40, ad esempio, curato Rosenbach e Resia 1 (già giorno dopo giorno, a costruire
da Paolo Biadene, che ha Mignone e Firmian), a Bolzano, questa torre di Babele, da cui
accompagnato la mostra su e il successivo, dedicato al rap- spero possiamo allargare sem-
Edoardo Gellner alla galleria porto con l‘architettura storica, pre più i nostri orizzonti.

Luogo di mercato stagionale


di bestiame, vicino a Neme in Mauritania
(Foto: Marcello Bizzarri)
4 Editorial / Editoriale Juni Giugno 2000 turrisbabel 49

Luigi Scolari

... e proposte
In questi ultimi tre anni siamo è rivolto ora ai contenuti. nari della nostra professione
stati a fianco di Giovanni Dis- Mi auspico che in futuro riusci- sono fondamentali per la buo-
segna nella redazione, abbiamo remo ad approfondire i principi na riuscita di un progetto, per-
condiviso le sue iniziative, che ispirano la produzione del tanto introduciamo Kunst / Arte,
partecipato alle sue decisioni, progetto. Poiché ogni realizza- una rubrica dedicata all’arte in
apprezzato la sua sensibilità e zione architettonica è frutto di cui si manifestano le reciproche
cultura. Spero che ci possa un’esperienza, è questa che an- influenze con l’architettura.
sempre sostenere ed affiancare drebbe raccontata. In futuro presenteremo piccole
nella definizione di questo nuo- Descrivere i percorsi dell’iter monografie di artisti internazio-
vo “turrisbabel”. progettuale, la metodologia, le nali, ma iniziamo questa rubrica
Accetto volentieri il testimone fonti di ispirazione, le soluzioni con quella che è stata la lode-
passatomi da Giovanni nella tecnologiche, ricercare i refe- vole iniziativa dei gestori dell’-
guida della nostra rivista. renti stilistici, le interazioni con Hotel Grifone, dove, sulla scia
Con lui insieme a Umberto Bo- altre discipline, ritengo possa di analoghe esperienze, l’arte
nagura, alla nostra piccola re- essere più interessante di una moderna è stata chiamata ad
dazione e con la partecipazione fredda relazione tecnica per ve- allestire gli spazi dell’ospitalità.
di tutti i colleghi abbiamo per- nire a conoscenza del progetto La rubrica De Architectura ripor-
corso la via della continuità e e del suo progettista. ta due progetti che in diverso
solo nell’ultimo periodo abbia- Cassa di risonanza di una realtà modo rappresentano un’ecce-
mo cercato di concentrare alcu- di dimensione quasi “familiare”, zione solitaria rispetto alla man-
ne pubblicazioni su temi speci- la rivista potrebbe essere mezzo canza di qualità diffusa dei loro
fici, puntando a realizzare delle di espressione di un dibattito corrispondenti, una caserma
edizioni monotematiche. sull’architettura locale se in dei Carabinieri in Val Gardena
Tale impostazione necessita di essa potesse confluire lo scam- ed la sede espositiva di un
un impegno ingente e di una bio critico, che tra colleghi produttore di corpi illuminanti.
capacità di coordinamento che avviene quotidianamente fuori La tesi di laurea sull’ex-scalo
si è raffinata proprio con queste dalle sue pagine. Forse allora ferroviario ci anticipa uno degli
esperienze. avremo contribuito a costruire argomenti che saranno oggetto
Il numero monotematico è un un’identità specifica intorno ad del workshop progettuale del
intento con cui siamo consci di una architettura la cui qualità prossimo autunno organizzato
non poter aspirare a criteri di è unanimamente riconosciuta. dal gruppo cultura.
completezza, ma solo di sfiora- La rubrica De Architectura Nocciolo di questo numero 49
re alcune tematiche; esso ri- dovrebbe impostarsi su questo sono però i concorsi, di cui pub-
chiede l’ausilio di esperti, mag- principio, mentre la nuova blichiamo gli ultimi cinque por-
giore approfondimento, tempi pagina dedicata alla posta, tati a termine. Visto che lo spa-
più lunghi, percui sarà alternato mailtb.bz@archiworld.it, dà zio a disposizione non è quello
alle consuete edizioni. spazio alle opinioni, critiche, di un catalogo, ci siamo presi
Lungamente ambita, la nuova suggerimenti dei lettori su que- la libertà di compiere una scelta
immagine della rivista è effetto stioni di architettura e potrebbe sui progetti da presentare.
della volontà di cambiamento, esprimere un’analisi della no- Ognuno di questi meriterebbe
ma anche frutto della scelta di stra condizione professionale: un’attenta analisi dei rapporti
delegare le competenze grafi- ci auguriamo che non rimanga tra intenti, procedure ed esiti e
che, per ottenere un prodotto mai in bianco! La inauguriamo rappresenta un possibile contri-
professionale. La qualità foto- con uno stralcio dall’editoriale buto per ricomporre il dibattito
grafica e la leggibilità dei di- della rivista di architettura “spa- intorno alla questione dei con-
segni potrebbe migliorare pro- zio e società” di Giancarlo De corsi. È stato difficile ottenere
porzionalmente alla qualità del Carlo, sperando che in futuro delle prese di posizione o
materiale fornito! egli possa onorarci di una sua anche solo delle opinioni relati-
Liberati da questo onere forma- corrispondenza con la rivista. ve all’argomento e devo ringra-
le il compito più impegnativo Gli sconfinamenti interdiscipli- ziare chi ha saputo esprimere
turrisbabel 49 Juni Giugno 2000 Editorial / Editoriale 5

apertamente il suo punto di In den letzten drei Jahren haben wir Verbindungen zu anderen Fachberei- Projekte, die auf verschiedene Weise
vista aiutandoci così a sostene- an der Seite von Giovanni Dissegna chen zu beschreiben, als eine kalte eine Ausnahme bezüglich der Qualität
re la cultura del concorso in cui die Redaktion geführt, haben seine technische Beschreibung abzu-dru- in ihrer Baukategorie darstellen: Eine
fermamente crediamo. Vorschläge und Entscheidungen cken, um das Projekt und den Ent- Carabinierikaserne in Gröden und
Abbiamo riportato separata- unterstützt und haben seine Sensibi- werfer kennenzulernen. einen Ausstellungsraum eines Leuch-
mente alcune considerazioni lität und Kultur geschätzt. Die Zeitschrift könnte ein Resonanz- tenherstellers.
sui concorsi pubblicati per sot- Ich hoffe, dass er uns weiterhin un- körper für die Diskussion um die loka- Die Diplomarbeit über das Bahnhofs-
tolineare con il tenore degli terstützen wird und uns bei der Aus- le Architekturszene sein, falls die areal in Bozen greift einem Thema
interventi, a volte giustamente arbeitung des neuen „turrisbabel“ kritische Auseinandersetzung, die voraus, das in einem Workshop für
polemici, a volte critici o elogia- beistehen wird. zwischen den Kollegen außerhalb Entwerfen, organisiert von der Kultur-
tivi, la necessità di fare un Ich übernehme gerne das Erbe von dieser Seiten stattfindet, einfließen gruppe, im kommenden Herbst behan-
punto sulla situazione e di av- Giovanni und leite unsere Zeitschrift. würde. Dann hätten wir dazu beige- delt werden wird.
viare una pubblica discussione. Mit ihm, mit Umberto Bonagura, mit tragen, eine Identität um eine Archi- Der Kern dieser Nummer sind jedoch
Pubblichiamo in apertura il con- unserer kleinen Redaktion und mit tekturszene, die einstimmig aner- die letzten fünf Wettbewerbe, die ab-
ferimento a Othmar Barth del der Mitarbeit unserer Kollegen haben kannt ist, zu bilden. Die Rubrik geschlossen wurden. Zumal wir nicht
premio per l’arte della regione wir eine bestehende Linie weiter- De Architectura sollte auf diese Idee eine Katalog sind und der Platz be-
del Tirolo, anno 1999, sperando geführt; erst in letzterer Zeit haben aufbauen, während die neue Seite, schränkt ist, haben wir uns die Frei-
di fargli gradita sorpresa ripor- wir versucht, einzelne Nummern die der eingehenden Post gewidmet heit genommen, eine eigene Auswahl
tandolo su queste pagine, e themenspezifisch aufzubauen. Diese ist (mailtb.bz@archiworld.it), für der Projekte zu treffen.
chiudiamo con una traccia dal Ausrichtung bedarf einer verstärkten Meinungen, Kritiken, Vorschläge der Jedes würde eine genaue Analyse
testo “Cuore di pietra”, che in- Koordination und Mitarbeit, die sich Leser gedacht ist und eine Zusammen- der Ziele, Abläufe und Ergebnisse
troduce un’altra nuova rubrica, mit diesen Erfahrungen vertieft hatte. fassung der Berufslage unserer verdienen und stellt ergibt einen Bei-
Textbausteine / Architetture di Themenspezifische Nummern sind Kollegen werden sollte: Wir hoffen, trag dar, um die Diskussion um die
carta, dedicata alla letteratura, eine Absicht, wobei wir uns bewußt daß sie nie weiß bleiben wird! Als Wettbewerbe neu zu beleben.
stimolo alla nostra sensibilità. sind, daß wir keine Vollständigkeit Ausnahme eröffnen wir sie mit einem Es war schwierig, Stellungnahmen
Lascio alla curiosità di sfogliare erreichen können und nur einzelne Ausschnitt des Leitartikels der Zeit- oder auch nur Meinungen zum
questo nuovo numero la sco- Thematiken und interdisziplinäre An- schrift „spazio & società“ von Gian- Thema zu erhalten. Ich danke jenen,
perta degli altri interventi. regungen bringen können. carlo De Carlo, in der Hoffnung, daß die offen ihre Meinung äußerten und
Ai numerosi collaboratori che Sie benötigen die Hilfe von Experten, er uns in Zukunft mit einem Kontakt somit die Wettbewerbskultur unter-
si sono riuniti intorno a “turris- größere Vertiefung, längere Vor- zu unserer Zeitschrift beehren wird. stützten, an die wir fest glauben.
babel” auguro con entusiasmo bereitungszeiten. Darum werden sie Wir haben einzelne Überlegungen
un buon lavoro. abwechselnd zu den gewohnten zu den Wettbewerben, polemische,
Nummern erscheinen. kritische oder lobende, mit einbezo-
Seit langem angestrebt, ist das neue gen, um eine Situation zu definieren
Erscheinungsbild der Zeitschrift Aus- und um eine öffentliche Diskussion
druck des Wunsches nach Verände- anzuregen.
rung, aber auch Ergebnis der Ent- Zu Beginn publizieren wir die Lauda-
scheidung, die grafische Gestaltung tio für Othmar Barth anläßlich der
auszulagern, um ein professionelles Verleihung des Preises für Kunst des
Ergebnis zu erlangen. Landes Tirols 1999, in der Hoffnung,
Die fotografische Qualität und die der Grenzüberschreitungen in andere ihm eine angenehme Überraschung
Zeichnungen könnten mit der Qualität Fachgebiete sind in unserem Beruf zu bereiten. Wir schließen mit einem
des gelieferten Materials steigen! Voraussetzung für ein gutes Gelingen Auszug aus „Cuore di Pietra“, der
Von dieser gestalterischen Arbeit eines Projektes, daher führen wir die eine weitere Rubrik eröffnet,
sind, ist unsere vordergründige Auf- Rubrik Kunst / Arte ein, in der das Textbausteine / Architetture di carta,
gabe, uns auf den Inhalt zu konzen- Zusammenspiel zwischen Kunst und der Literatur gewidmet, um unsere
trieren. Architektur behandelt werden soll. Sensibilität anzuregen.
Ich wünsche mir, daß wir in Zukunft In Zukunft werden wir kurze Mono- Überlassen wir es der Neugierde, die
Prinzipielle Themen vertiefen können. grafien von Künstlern von internatio- nächsten Seiten zu durchblättern.
Da jeder architektonische Prozess nalem Rang vorstellen. Den vielen Mitarbeitern um „turris-
das Ergebnis von Erfahrungen ist, Als Anfang stellen wir die Initiative babel“ wünsche ich eine gute Arbeit.
giltes, vom diesen zu berichten. der Hotelführung Greif vor, wo
Es ist interessanter, den architektoni- moderne Kunst zur Ausstattung der
schen Entstehungsprozess, die Gästezimmer verwendet wurde.
Hotel Greif, disegno di Carmen Müller Methodik, stilistische Beziehungen, Die Rubrik De Architectura zeigt zwei
6 Juni Giugno 2000 turrisbabel 49

Zusammengestellt von Thilo Doldi

Tiroler Landespreis
für Kunst 1999
Anläßlich der Verleihung des Tiroler Landes- er durch seine gedanklichen Anregungen
preises für Kunst 1999 an Prof. Othmar und architektonischen Überlegungen, eine
Barth am 20. 3. 2000, drucken wir in etwas gewisse Art des Denkens und Handelns
gekürzter Form die Laudatio ab, die Arno beeinflusst hat. Dem Prinzip eines guten
Ritter vom Architekturforum Tirol zu diesem Lehrers folgend, versuchte er nicht Epigo-
Anlaß gehalten hat. In der langen Geschich- nen bzw. Adepten heranzuzüchten, sondern
te der Vergabe dieses Preises wurde erst versuchte die einzelnen Persönlichkeiten zu
zweimal ein Architekt ausgezeichnet: Josef einer eigenständigen Entwicklung anzu-
Lackner vor zehn Jahren und nun auch regen. Er bot Hilfe und Unterstützung an,
Othmar Barth. verweigerte sich aber einer persönlich
motivierten ideologischen Dominanz.
Laudatio auf Othmar Barth
[...]
[...] Auch wenn man diese komplexe Geschich-
Auch wenn noch ein großer Aufholbedarf te (die spezifische Genese der Architektur in
im kollektiven Bewußtsein gegenüber der Tirol) nicht auf einige wenige Impulsgeber
qualitätvollen Gestaltung unserer Umwelt zurückführen kann, so waren – nicht nur
notwendig ist und viele irrationale Wider- meiner Meinung nach – doch einige Perso-
stände gegenüber moderner Architektur nen und Ereignisse wichtig für diesen
existieren, so muss man im Verhältnis zur Wandel. Neben der Gründung der Techni-
jüngsten Vergangenheit aber auch zu den schen Fakultät der Universität, deren Wert
anderen Bundesländern feststellen, dass für Tirol nicht überschätzt werden kann, war
das Klima für Architektur in Tirol zur Zeit sicher 1975 die Berufung von Othmar Barth
relativ gut ist. In Anbetracht dieser positi- zum Professor für Raumgestaltung und
ven Entwicklung, ist es mir heute eine Entwerfen von nachhaltiger Bedeutung.
Freude, Othmar Barth mit dieser Rede Zusammen mit den später bestellten Pro-
würdigen zu dürfen, der als Architekt und fessoren, Josef Lackner und Leopold
vor allem als langjähriger Professor an der Gerstel, entstand zwischen den einzelnen
Technischen Fakultät in Innsbruck einen Instituten, ihren Vorständen und den Mit-
nicht unwesentlichen Beitrag zu diesem arbeitern ein produktives Spannungsfeld in
Veränderungsprozess geleistet hat. Lehre und Ausbildung. Die unterschied-
Auch wenn er nur ein Projekt in Nordtirol, lichen theoretischen Inhalte und prakti-
nämlich die allseits bekannte Internats- schen Ausrichtungen der drei Professoren,
schule mit Heim für Schisportler in Stams, ihre differierenden Charaktere und damit
verwirklicht hat, so bewirkte er durch seine zusammenhängend ihre verschiedenen
Lehrtätigkeit einen Wandel im Verständnis Unterrichtsmethoden und Architekturauf-
von Architektur, der bis dato wirksam und fassungen, prägten bis zur Emeritierung
sichtbar ist. Vergleichbar dem bis heute Barths 1992 in ihrer speziellen Form das
spürbaren Einfluss Roland Rainers auf die Klima auf der Universität in Innsbruck.
hiesige Architekurszene der Generation um Barth verstand sich selbst immer als mit
Hanno Schlögl, könnte man bis zu einem den Studenten und Studentinnen Lernen-
gewissen Grad auch von einer barthschen der, er war als Lehrender nicht an einer
Prägung der jüngeren Architekturlandschaft abgepackten Wissensvermittelung interes-
Tirols sprechen. Dies ist nicht in dem Sinne siert, sondern sah sich selber dem Prozess
Oben Internatsschule für zu verstehen, dass seit seiner Lehrtätigkeit der steten Wissensaneignung und Überprü-
Schisportler „Stams“
lauter kleine Barths die ästhetische Gestal- fung verpflichtet. Seine Vorlesungen und
(Foto Claudio Paternoster)
Rechts Diözesanzentrum, Pordenone tung des Landes bestimmen, sondern dass seine Exkursionen waren gekennzeichnet
turrisbabel 49 Juni Giugno 2000 Tiroler Landespreis für Kunst 1999 7
8 Tiroler Landespreis für Kunst 1999 Juni Giugno 2000 turrisbabel 49
turrisbabel 49 Juni Giugno 2000 Tiroler Landespreis für Kunst 1999 9

durch ihre offene Form und standen unter schaffen aber mit zeitgemäßen Mitteln eine
dem Motto der Untersuchung und Analyse autonome und stimmige Antwort auf die
des Prinzips Architektur. Der Suche nach Aufgabenstellung.
den richtigen Fragen im Entwurf wurde von Die Bauwerke von Barth leben von der Aus-
Barth immer große Aufmerksamkeit gewid- einandersetzung mit dem Ort, sie werden
met, da für ihn darin bereits ein Gutteil der gleichsam aus seinen (Ge)Schichten entwi-
Antworten versteckt liegt. In diesem Pro- ckelt und betten sich dementsprechend in
zess spielten die Auseinandersetzungen mit die Umgebung ein.
der Baugeschichte sowie dem logischen
Denken innerhalb der Planung eine wichti- [...]
ge Rolle. In diesem Sinne wurden an der Natürlich repräsentieren die Bauten von
Universität während seiner Tätigkeit auch Barth ihre Entstehungszeit und entkommen
viele Ausstellungen über wichtige Architek- ihrem gesellschaftlichen wie mentalitäts-
ten organisiert und die Studenten zu geschichtlichen Umfeld nicht. Sie sind
modellhaften Analysen derer Bauten ange- Produkte einer gewissen historischen
regt. Gute Architektur war und ist für Barth Epoche und sprechen daher auch eine be-
das Ergebnis eines analytischen Vorgehens, stimmte materielle wie ästhetische Spra-
das auf strukturelle Überlegungen und kon- che, die einem heute wie damals gefallen
struktive Lösungen aufbaut und nie ihre oder missfallen kann. Doch umläuft man
gesellschaftlichen wie sozialen Verpflich- diese legitime Reaktion und dringt auf das
tungen vergessen darf. In diesem Zu- Wesentliche in ihnen vor, so erkennt man
sammenhang und in Anbetracht der loka- die Substanz dieser Bauten und ihres
len Situation legte Barth in seinen Bauten Planers. Denn trotz ihrer zeitlichen Verbun-
und seiner Lehre immer großen Wert auf denheit zeichnet sich das Werk von Barth
die Auseinandersetzung mit dem Thema letztendlich durch seine Zeitlosigkeit und
Geschichte und Landschaft. Im Wissen um Allgemeingültigkeit aus. Seine Bauwerke
die begrenzten Ressourcen betonte er den sind im besten Sinne des Wortes State-
sensiblen Umgang mit der Natur und ments zur Architektur, sie behandeln das
setzte sich vor allem in seiner Heimat, in Thema grundlegend und geben sich nicht
Südtirol, für raumsparende und umwelt- mit einer oberflächlichen Rhetorik zufrieden.
schonende Planungen ein. So verwundert Auch wenn einige Bauten manchem nicht
es nicht, daß die oben bereits erwähnte gefallen mögen, so lässt sich der inhaltliche,
Schule in Stams in ihrer städtebaulichen strukturelle wie soziale Gehalt nicht weg-
Reaktion auf das Stift und ihrer Einbettung diskutieren. Diesen Wert zu erkennen und
in die landschaftliche Situation bis heute zu sichtbar zu machen, liegt, meiner Meinung
einem wichtigen topologischen Statement nach, in der Funktion dieser Auszeichnung.
der alpinen Moderne zählt. Nicht zu ver- Am Ende möchte ich noch eine Art zu-
gessen ist das Hotel Ambach am Kalterer kunftsweisendes Postskriptum anfügen.
See, das seine architektonische Gültigkeit Auch wenn ich in meiner Rede, aufgrund
bis dato nicht verloren hat und mit einer der vornehmlich rückwärtsgewandten
Selbstverständlichkeit in der Landschaft Umstände sehr oft die rhetorische Ver-
steht, als wäre das Bauwerk mit ihr gleich- gangenheitsform verwendet habe, so soll
zeitig entstanden. Nicht ganz unähnlich dies nicht die Historizität der Tätigkeit von
fällt der Eindruck der Bauten von Barth im Othmar Barth imaginieren.
historischen Umfeld aus, wie die Cusanus Ganz im Gegenteil, denn trotz der recht-
Akademie in Brixen oder das Diözesan- lichen Legitimität, seinen verdienten Ruhe-
zentrum in Pordenone. stand genießen zu können, plant Barth
Sie vermitteln in ihrem kontextorientierten weiterhin munter und unermüdlich Bauten
Auftreten einerseits Zurückhaltung und und Projekte. In diesem Sinne freut es mich
andererseits eine angenehmen Präsenz. ganz besonders, dass mir heute die Ge-
Sie verhalten sich in ihrer unaufdringlichen legenheit gegeben wurde, diese Laudatio
aber bewussten Art dem Ort und der Zeit zu halten, die keinen Endpunkt seines
gegenüber adäquat. Ohne sich in eine his- Lebens markiert, sondern einen Moment
Oben Fachlehranstalt für Frauen-
torisierende Sprache zu flüchten, nehmen zwischen Rückblick und offener Zukunft zu
berufe mit Heim, Brixen
Unten Seehotel Ambach, Kalterer See sie die Geschichten des Umfeldes auf, beschreiben versuchte.
10

Zusammengestellt von T. Simma und A. D’Affronto

Wettbewerbe
Concorsi Wettbewerb Umstrukturierung
Kurbad Meran
Jury / Giuria Die derzeitigen Strukturen entsprechen Anforderungen entsprechen. Der gesamte
Fachpreisrichter: nicht mehr den heutigen Standards und Flächenbedarf betrug rund 8.500 m2 Haupt-
Dr. Arch. Josef March, Bozen müssen daher den modernen Erfordernis- nutzfläche (Kurbad) und 45.000 m2 Brutto-
(Autonome Provinz Bozen-Südtirol) sen angepasst werden. geschossfläche (Hotel, Bushaltestelle und
Dr. Ing. Siegfried Unterberger, Meran Das Wettbewerbsgebiet befindet sich im Tiefgarage). Städtebaulich sollten die neu
Prof. Arch. Hilde Léon, Berlin Zentrum der Stadt Meran, am Rande der zu planenden Bauten in geeigneter Form in
Arch. Frédéric Christophe Girot, Versailles Altstadt und südlich des Passerflusses. Erscheinung treten und den gesamten
(Landschaftsplaner) Städtebaulich leidet das Kurbad-Areal unter Stadtteil aufwerten.
Dr. Arch. Giorgio Marchetti der mangelnden Anbindung an die Altstadt
(Nationale Architektenkammer CNA) von Meran. Auch im engeren Umfeld ist Beurteilung der Jury
Dr. Arch. Walter Dietl, Schlanders das Kurbad städtebaulich nicht ausgeprägt.
(Architektenkammer der Provinz Bozen) Das Areal tritt uns als Parkplatz und 1. Preis (Projekt 11)
Dr. Ing. Stefan Götsch, Meran Grünzone und nicht als Kurzentrum ent- Hauptanliegen des Projektes sind die har-
(Gemeinde Meran) gegen. Die Gebäudlichkeiten treten im monische Einfügung der neu zu errichten-
Sachpreisrichter: Stadtraum in städtebaulicher Hinsicht fast den Kubaturen in das städtische Gesamtge-
Rag. Manfred König nicht in Erscheinung. Auch die Zugänge füge und die Verflechtung des Kurbadareals
(Kurbad Meran AG) sind nicht gut akzentuiert. mit der Altstadt am gegenüberliegenden
Dr. Gerhard Gruber nördlichen Passerufer. Die beiden am nörd-
(Verwaltungsratsmitglied Kurbad Meran AG) Die Zielsetzungen lichen Kopfende des Kurbadareals platzier-
Franz Alber ten Baukörper, Thermengebäude (Ecke
(Bürgermeister Meran) Zielsetzung des Wettbewerbs war es, für Thermenallee - Piavestraße) und Tagungs-
Winfried Felderer das Kurbad Meran ein neues modernes hotel (Ecke Thermenallee - Garibaldistraße)
(Prasident Kurverwaltung Meran) und zukunftsorientiertes Image durch die übernehmen sowohl Baufluchtlinien als
architektonische Aussage zu schaffen. auch Bauhöhen der bereits vorhandenen
Unter Berücksichtigung der notwendigen Bebauung am südlichen Passerufer und
Kommunikations- und Freiräume des komplettieren so die am Fluss liegende
Kurbades muss sich die, auch der Öffent- Promenade. Diese im Projekt durch eine
lichkeit zugängige Struktur, innerhalb Unterflurstraße verkehrsfrei konzipierte
des sensiblen, fast innerstädtischen Umfel- Promenade kreuzt in rechtem Winkel eine
des einfügen. Die neue architektonische Nord-Süd-Achse, die von der Altstadt über
Struktur soll die Wechselbeziehung den Meranersteg bis zu einem zwischen
zwischen Stadt, Öffentlichkeit und Kurbad den beiden Baukörpern liegenden, trapez-
verstärken und verbessern. förmigen Platz mit städtischem Charakter
Das Raumprogramm sollte phasenweise und in weiterem Verlauf in gerader Linie an
im Wettbewerbsareal erfüllt werden und der Ostseite des zum Teil öffentlichen
den hohen organisatorischen wie auch Kurparks bis zur Petrarcastraße führt.
funktionalen, bzw. architektonischen Der von den beiden einfachen, doch präg-
nanten kubischen Baukörpern gefasste, als
„Tappeiner Platz“ bezeichnete Freiraum,
Drehpunkt zwischen Passerpromenade und
der Verbindung Altstadt-Petrarcastraße,
liegt auf dem Niveau der Uferpromenade
und wird so zu einer Terrasse mit Blick über
die gesamte Parkanlage. Die Parkanlage
wird in einen der Öffentlichkeit zur Verfü-
gung stehenden süd-östlichen Bereich und
1 eine nord-westliche, dem Kurbad zuge-
Wettbewerbe / Concorsi 11

11

1. Preis
Dipl.-Ing. Arch. Rüdiger Baumann
Dipl.-Ing. Arch. Julia Zillich
Mitarbeiter:
Dipl.-Ing. Agnieska Koliemska
Christiane Müller
Landschaftsplanung:
Cornelia Müller, Jan Wehberg
Mitarbeiter:
Karin Meißle, Udo Miltner
Peng Juen Cheung
Ing. Bauwesen:
Dipl.-Ing. Hans-Peter Breithaupt
Energie- u. Gebäudetechnik:
Dipl.-Ing. Michael Schmidt
Verkehr:
Dipl.-Ing. Christian Gaebler
(Berlin)

wiesene private Grünzone mit besonders lage in einem aus dem „Natursteinsockel“
ansprechend gestaltetem terrassen- ragenden Glas-Stahl-Kubus, der sowohl
förmigen Badeaußenbereich geteilt. die Eingangs- als auch die gesamte Bade-
Die Kubaturen sind relativ klein gehalten, halle beinhaltet und durch seine Trans-
sodass sehr viel Grünraum vorhanden ist. parenz diesen beiden Übergangsbereichen
Die Größe des Platzes entspricht der Stadt zwischen Außen- und Innenraum Leichtig-
Meran und bildet in Zusammenhang mit keit verleiht. Im Innenraum ist das
den Kubaturen ein starkes Ensamble. Gebäude funktional klar strukturiert, alle
Das Thermengebäude, das sich zur Piave- wesentlichen Räume sind lichtdurchflutet.
straße und im Bereich der Theaterbrücke Interessant sind wechselnde Blickbeziehun-
mit einer strengen Natursteinfassade gen zwischen Außen- und Innenraum,
präsentiert, öffnet sich zum „Tappeiner- Ausblicke in kleine Innenhöfe, vor allem

1 Ideenwettbewerb 1. Preis (Projekt 11)


Platz“, über den die Erschließung beider aber interne visuelle Beziehungen zwischen
2 Lageplan 1. Preis und Modell Baukörper erfolgt, und zur Badeaußenan- der Badehalle und angrenzenden Räumen.
12 Wettbewerbe / Concorsi – Umstrukturierung Kurbad Meran

Das Tagungshotel übernimmt gestalterische Empfehlung der Jury zum Ersten Preis
Elemente des Thermengebäudes, stellt
jedoch durch seinen wesentlich introver- Obwohl das im Projekt vorgeschlagene
tierteren Charakter einen prägnanten Verkehrskonzept mit Untertunnelung an der
Gegenpol dazu dar. Durch die Öffnung des Passerseite, einer auch der Öffentlichkeit
kristallförmigen Baukörpers an der SO-Ecke zur Verfügung stehenden dreigeschossigen
zur Garibaldistraße wird die Massigkeit des Tiefgarage und unteridischen Bushalte-
Gebäudes aufgelöst, die Dimension der stellen der Auslobung entspricht und
Fassaden der Umgebung angepasst und der durchaus realisierbar ist, schlägt die Jury
östlich des Kurbadareals liegende urbane dennoch im Bereich der Trassenführung der
Bereich in das Projekt miteinbezogen. Unterflurtrasse eine Überarbeitung in
So wird auch hier der im gesamten Projekt Zusammenarbeit mit der Stadt Meran vor,
konsequent verwirklichte sensible Umgang wobei die Ausfahrt im Westen (Ausfahrt in
mit dem Wechselspiel Privatheit-Öffentlich- das Gebäude integriert) so wie geplant
keit spürbar. bleiben soll. Weiters soll ein zweiter Steg
über den Fluss im Bereich des Platzes
ausgeführt werden.

3 a b c

6
turrisbabel 49 Juni Giugno 2000 Umstrukturierung Kurbad Meran – Wettbewerbe / Concorsi 13

7 9

8 10

3 (a) Längsschnitt durch 7 Erdgeschoss


Thermalbad, Tiefgarage, 8 Untergeschoss
Busbahnhof und Hotel 9 Obergeschoss 1
(b) Ansicht des Hotels vom Fluss 10 Obergeschoss 2
(c) vom Tappeiner Platz 11 Schnitt Fassade 11
4 Schnitt durch Badehalle
und Außenbadebereich
5 Straßenansicht
6 Parkansicht
14 Wettbewerbe / Concorsi – Umstrukturierung Kurbad Meran Juni Giugno 2000 turrisbabel 49

Spesenvergütung (Projekt 17) Das Hineinragen in den Fluss bringt auch


Die an den Grundgrenzen angeordneten technische Probleme in Bezug auf die
langgestreckten Baukörper lassen einen Hochwassersituation. Im Inneren bringt
großen zentralen Park entstehen. Die breite die großzügige Gestaltung des Kurbades
Brücke über den Fluss ist die Fortführung lange Wege mit sich. Auch kleinere
des Kurbadgebäudes. Diese Plattform ver- funktionelle Mängel sind festzustellen.
deckt den Fluss und lässt keine direkten Der zentrale Park ist klar nach Funktionsbe-
räumlichen Bezüge zwischen Kurbad und reichen gegliedert und hat die Außenbe-
Fluss zu. Die Ausbildung des Eingangs- cken der Sonne zu angeordnet.
bereiches des Hotels wird in Frage gestellt, Die Lage des Hotels bringt für Teile der
da hier der formale Wille nicht der städte- Hotelzimmer Nachteile durch den Verkehr
baulichen Situation entspricht. auf der Piavestraße.

17 Spesenvergütung
(Südtiroler Architekten)
Arch. Paulpeter Hofer
Arch. Stephan Dellago
Arch. Gerlinde Prugg
Arch. Andreas Flora
Mitarbeiter:
Arch. Lihann Bauer
Arch. Nina Kalmund
Landschaftsplanung:
Dipl.-Ing Christian Sölva
(Bozen)

1
turrisbabel 49 Juni Giugno 2000 Umstrukturierung Kurbad Meran – Wettbewerbe / Concorsi 15

1 Lageplan 7 Obergeschoss
2 Querschnitt: Eingangshalle 8 Erdgeschoss
3 Ostansicht 9 Untergeschoss
4 Südansicht
5 Längsschnitt
6 Westansicht

7 8 9
16 Wettbewerbe / Concorsi – Umstrukturierung Kurbad Meran Juni Giugno 2000 turrisbabel 49

Spesenvergütung (Projekt 99) delhalle ist kleinräumig gestaltet und ent-


Hauptthema des Projektes ist die große spricht nicht der Großzügigkeit der Idee
schräge, begrünte, leicht ansteigende und des Innenraumes.
Ebene. Dieser wird ein ‚hohes‘ Gebäude Das Kurbad ist auf vier Ebenen verteilt,
kontrastartig entgegengesetzt. die Innen- und Außenbecken sind durch ein
Die Grundidee wird konsequent verfolgt, Geschoss voneinander getrennt, dadurch
wobei die Nachteile des Ansatzes in Kauf ergeben sich lange Wege und funktionelle
genommen werden. Das Kurbad befindet Schwierigkeiten.
sich sozusagen ‚unterirdisch‘, es ist im Der Zugang zu den Becken auf der Dach-
Stadtraum nicht präsent. Das Hotel tritt im fläche ist sehr kleinräumig konzipiert.
Verhältnis zum Kurbad stark in den Vorder- Die Gartengestaltung ist durch die
grund. Die Eingangssituation über die Wan- ‚unterirdische‘ Bebauung beeinträchtigt.

99 Spesenvergütung
(Südtiroler Architekten)
Arch. Höller & Klotzner
(Meran)
Mitarbeiter:
Dipl.-Ing Joachim Kaiser
Landschaftsplanung:
WGF – Werkgemeinschaft Freiraum
(Nürnberg)

2
turrisbabel 49 Juni Giugno 2000

3 4

1 Lageplan
2 Schnitte
3 1. Obengeschoss
4 2. Obengeschoss
5 Erdgeschoss 5
18 Wettbewerbe / Concorsi Juni Giugno 2000 turrisbabel 49

a cura di Giovanni Dissegna

Concorso di progettazione
Scuola Don Bosco a Bolzano
Giuria La scuola “S.G. Bosco” consta di un piano
Dr. Ing. Franco Bertoluzza, seminterrato e di tre piani fuori terra, e di
(Ing. Capo Comune di Bolzano) un piano sottotetto adibito a soffitta.
Prof. Arch. Guido Canella, Milano La palestra di ca. 10 x 20 m, H = ca. 6.0 m,
(Rappr. Cons. Naz. Architetti) non corrisponde più agli standard attuali,
Dr. Arch. Giorgio Fedele, sia per quanto riguarda le dimensioni che
(Dir. Ufficio di Piano Comune di Bolzano) la disponibilità dei locali di servizio e depo-
Dr. Arch. Georg Klotzner, sito. Attualmente frequentano la scuola 365
(Ordine Architetti Prov. di Bolzano) alunni, con una disponibilità di 19 aule.
Arch. Rainer Köberl, Innsbruck

(Tecnico esterno nominato dalla Giuria Municipale) Programma planivolumetrico


Dr. Ing. Stefan Georg Ladurner,
(Ordine Ingegneri Prov. di Bolzano) - una palestra normale (15x27 -18x33, min.
Dr. Ing. Maurizio Patat, H 6,5 m) con i relativi locali accessori
(Dir. Ufficio Edilizia Pubbl. Comune di Bolzano) (2 unità di spogliatoi per scolari, 2 unità
Sig.ra Nirvana Pedrazza, spogliatoio per insegnanti, 1 locale per
(Dirigente Scuola materna “S.M. Goretti”) attrezzi);
P. Ind. Enrico Viola, - un alloggio per il custode
(Dir. Ufficio Impiant. e Prot. Civile Comune di Bolzano) - una piscina coperta per la scuola ad uso
didattico per i bambini, con i relativi locali
Graduatoria tecnici e i locali di servizio; la piscina
1° Premio: dovrà essere di dimensioni contenute
Dr. Arch. Claudio Lucchin (capogruppo) (larghezza 10-15, lunghezza 20-25 m),
Dr. Arch. Andrea Fregoni, Bolzano e idonea allo svolgimento di attività
2° Premio: ricreative ad uso esclusivo delle scuole di
Dr. Arch. Renzo Gennaro (capogruppo) ordine inferiore; la piscina dovrebbe
Dr. Arch. Armando Marra, Bolzano consentire esercizi di acquaticità per i più
1
3° Premio: piccoli (3-7 anni) ed avvio al nuoto per i
Dr. Arch. D.I. Walter Loidolt (capogruppo) più grandi (7-10 anni). Sarebbe opportuno
D.I. Bernhard Stefan, Innsbruck prevedere la possibilità di separare la
parte utilizzabile dai bambini più piccoli
Rimborso spese: da quella a fondo più alto. La profondità
– Dr. Ing. Benno Barth (capogruppo) della vasca, variabile, non dovrebbe
Dr. Arch. Walter Brida, Bressanone superare i 120/140 cm.
– Dr. Arch. Stephan Dellago (capogruppo) - 2 locali per i servizi amministrativi, tra di
collaboratori: loro adiacenti, ev. raccolti in un unico
D.I. Johann Bauer spazio
D.I. Nina Kalmund, Varna (BZ) - 1 locale archivio e macchine fotocopiatrici
– D.I. Arch. Michael Ziller (capogruppo) - 1 locale per ufficio di direzione
collaboratori: - la sistemazione degli spazi esterni
Dr. Mattias Kroitzsch, München (aree ricreazione, cortili, ecc.).
– Dr. Arch. Gianluigi Zanottelli, Cles (TN)

L’Amministrazione promuove un utilizzo


1 Riserva:
a
pubblico dei cortili scolastici, con accesso
Dr. Arch. Gilbert Dejori, Bolzano da parte di bambini con le mamme,
1 Planimetria dello stato attuale
2 Riserva:
a
anziani, etc., e apertura alle diverse asso-
A destra Foto aerea
Alt & Britz Architekten, Saarbrücken (D) ciazioni per attività varie. (Concessione SMA 12-183 del 27/5/98)
20 Wettbewerbe / Concorsi – Progettazione Scuola Don Bosco a Bolzano Juni Giugno 2000 turrisbabel 49

08

Dr. Arch. Claudio Lucchin


(capogruppo)
Dr. Arch. Andrea Fregoni
Bolzano

Verbale della giuria

1° Premio (Progetto 08)


La nuova struttura reagisce ad un sistema
urbano che ricava la sua forma dalla
maglia viaria reticolare. Essa infatti si limi-
ta a sottolineare la regolarità del lotto
completandolo sul lato ovest con un edifi-
cio semplice e lineare. La forma dell’edifi- 1

cio deriva dall'intersezione degli assi


longitudinali delle due strutture scolastiche
esistenti. Attraverso la creazione del nuovo
ingresso principale alla scuola elementare,
che si affaccia su via Montecassino, si è
voluto conferire alla via un carattere
pubblico, sottolineare la sua vocazione
preminentemente pedonale e facilitare
l’identificazione funzionale del complesso
scolastico all'interno del quartiere.
La composizione architettonica è caratteriz-
zata dalla chiara definizione di due volumi
distinti sia nella formulazione funzionale –
uno contiene la palestra, l’altro la piscina
e l’ingresso – che in quella formale – rispet-
tivamente uno si presenta come un corpo
vetrato e trasparente, l’altro come un corpo
chiuso e massiccio.

2
turrisbabel 49 Juni Giugno 2000 Progettazione Scuola Don Bosco a Bolzano – Wettbewerbe / Concorsi 21

1 Piano terra
2 Piano interrato
3 Prospetto Ovest
4 Prospetto Sud
5 Sezione trasversale
6 Sezione longitudinale

6
22 Wettbewerbe / Concorsi – Progettazione Scuola Don Bosco a Bolzano Juni Giugno 2000 turrisbabel 49

26

Dr. Arch. Renzo Gennaro


(capogruppo)
Dr. Arch. Armando Marra
Bolzano

2° Premio (Progetto 26)


La volontà precisa di ridurre al minimo
l’impatto del nuovo intervento ha portato
ad una soluzione interrata, per quanto
riguarda sia la palestra che la piscina,
entrambe collocate all’interno del cortile;
unico volume fuori terra è il blocco che
racchiude le funzioni accessorie (biblioteca,
uffici, e alloggio custode), in sostituzione
1
della vecchia palestra; le aule speciali
possono cosi` essere ricavate negli
ambienti della scuola liberati dalle funzioni
‘amministrazione` ed ‘infermeria’.
Per non stravolgere il funzionamento del-
l’intero organismo esistente, si è mantenu-
to l’attuale atrio rivolto verso piazza
Don Bosco: in esso convergono i vari corpi
di fabbrica e ogni comparto può essere
fruito autonomamente. Gli spogliatoi sono
disposti su due livelli, a compensare la
doppia altezza di palestra e piscina.
Il refettorio della scuola è stato ampliato
(anche in previsione di un uso esterno 2

di tale attrezzatura), recuperando lo


spazio occupato in precedenza dall’allog-
gio del custode.

1 Piano interrato
2 Sezione
3 Sezione 3
turrisbabel 49 Juni Giugno 2000 Progettazione Scuola Don Bosco a Bolzano – Wettbewerbe / Concorsi 23

12

Dr. Arch. D.I. Walter Loidolt


(capogruppo)
D.I. Bernhard Stefan
Innsbruck

3° Premio (Progetto 12)


La situazione preesistente ha richiesto
particolare riguardo alla localizzazione del
nuovo corpo edilizio. Grazie alla retroces-
sione di questo è stato possibile creare
cortili ben proporzionati e definiti ed
un’ampia zona d’ingresso.
Il corpo edilizio compatto garantisce allo
stesso tempo lo svolgimento delle attività
e un orientamento semplice e a misura di
bambino sia nelle zone esterne che in
quelle interne.

2 Grazie alla sovrapposizione incrociata di


palestra e piscina si vengono a creare
diversificati spazi interni di aria e di luce,
mentre le grandi facciate di vetro fanno sì
che la transizione verso l’esterno ed il
parco diventi una parte integrante dello
spazio interno. Nuotare nel parco – Fare
ginnastica tra i rami degli alberi.

1 Livello ± 0.00
2 Livello + 6.83
3 Sezione
4 4 Sezione
24 Wettbewerbe / Concorsi Juni Giugno 2000 turrisbabel 49

Zusammengestellt von Elisabeth Schatzer

Wettbewerb Mittelschule
St. Christina, Gröden
Jury Das Dorfzentrum von St. Christina mit der Parzellengrenzen, sowie die Erhaltung des
Vorsitz: Prof. Roland Gnaiger, Bregenz Kirche, dem Kirchplatz und den angrenzen- Stadels berücksichtigt werden.
(Vertreter der Architektenkammer) den Gebäuden erhebt sich oberhalb der
Stellvertreter: Ing. Erich Theiner, Meran Straße auf dem steil abfallenden Ergebnis des Wettbewerbes
(Vertreter der Ingenieurkammer) Felsvorsprung. Hier sind im Umkreis von
Schriftführer: Arch. Paolo Bellenzier, Bozen 200 m die wichtigsten kulturellen und schu- Entsprechend der Aufgabenstellung, die
(Amt für Hochbau u. techn. Dienst der Provinz Bozen) lischen Einrichtungen (Kirche, Bibliothek, den Teilnehmern in vielen Belangen freie
Bruno Senoner, Gröden Grund- und Mittelschule, Kindergarten, Entscheidung ließ, gab es unter den
(Bürgermeister von St.Christina) Turnhalle) konzentriert. Ein wesentliches abgegebenen Arbeiten sehr unterschiedli-
Dr. Anton Senoner Element in dieser Gruppierung stellt das che Lösungsansätze. Die meisten schlagen
(Direktor der Mittelschule) Mittelschulgebäude dar. Seine exponierte den Abbruch des bestehenden Gebäudes
Arch. Klaus Michael Mathieu, Bozen Lage auf dem Felsvorsprung und sein und einen Neubau an mehr oder weniger
(Vertreter des Denkmalamtes) markanter Baukörper verleihen dem derselben Stelle vor. Drei Teilnehmer finden
Arch. Julius Perathoner, St. Christina Gebäude ortsbildprägenden Charakter. das Gebäude der Mittelschule erhaltens-
Das bestehende Mittelschulgebäude ist wert, jedoch nicht geeignet als Schule;
Wettbewerbssieger 1870 als Alters- und Pflegeheim erbaut sie schlagen daher eine Umnutzung vor
2. Preis (Siegerprojekt): worden. Seit 1973 ist in dem Gebäude die und bauen die neue Schule im Bereich
Arch. Roland Baldi Mittelschule untergebracht. der Turnhalle. Nur ein Projekt empfiehlt die
Mitarbeiter / Sonderfachleute: Sanierung des bestehenden Mittelschul-
Dr. Arch. Rodolfo Zancan Aufgabenstellung gebäudes und einen Erweiterungsbau für
Geom. Paolo Tibaldo die zusätzlich erforderlichen Räumlichkeiten.
Dipl. Ing. Olaf Köhler, Bozen Das Gebäude ist sanierungsbedürftig. Es
3. Preis ex aequo: muss erweitert und den geltenden Normen Entgegen der mehrheitlichen (75%)
Arch. Gerhard Forer angepasst werden. Meinung der Wettbewerbsteilnehmer
Mitarbeiter / Sonderfachleute: Die Wettbewerbsteilnehmer sollten nach gelangt die Jury nach eingehender Betrach-
Cand. Arch. Ursula Unterpertinger, Bruneck eigenem Ermessen Lösungen in Form tung aller Projekte und der Situation vor
3. Preis ex aequo: einer Sanierung und Erweiterung des Ort, zum Ergebnis, dass die Erhaltung der
plan werk stadt architekten bestehenden Mittelschulgebäudes oder als Mittelschule wesentlich ist für das Ortsbild
Mitarbeiter / Sonderfachleute: Abbruch und Neubau vorschlagen. Der von St. Christina. Keines der Neubau-
Cand. Arch. Mathias Maier heutige Charakter des Mittelschulgebäudes projekte vermag sich mit der Kraft des
Dr. Ing. Georg Felderer als markanter Baukörper im dörflichen bestehenden Gebäudes zu messen.
Dr. Ing. Norbert Klammsteiner, Bozen Gefüge sollte erhalten bleiben. Für die Es ist als wesentliches Element des
Erweiterung oder den Neubau der Schule gesamten Ensembles zu betrachten und
Anerkennung: war die Zone für öffentliche Einrichtungen daher nicht ohne weiteres ersetzbar.
Architekturbüro Kerschbaumer & Pichler als gesetzlich verfügbare Fläche vor- Die Auswahl des Siegers beschränkt sich
Mitarbeiter / Sonderfachleute: gesehen, jedoch sollte der ausdrückliche somit auf die wenigen Projekte, die sich
Stud. Arch. Angelika Palfrader, Brixen Wunsch der Pfarrei auf Einhaltung der mit dem bestehenden Gebäude ausein-
andersetzen und die die Hürde der
Anerkennung: vorangegangenen Bewertungsrundgänge
Ing. Egon Kelderer gemeistert haben.
Mitarbeiter / Sonderfachleute: Die Schwierigkeit für die Jury liegt darin,
Dr. Arch. Sylvia Dell’Agnolo nicht direkt miteinander vergleichbare
Gotthard Kerschbaumer, Bozen Werte auf eine Waagschale werfen zu
müssen. Ein Wettbewerbsteilnehmer, der
die Räumlichkeiten der Schule in eine
bestehende Struktur einpassen muss, hat
1 es ungleich schwerer, als einer, der sich
Mittelschule St. Christine, Gröden – Wettbewerbe / Concorsi 25

„tabula rasa“ schafft. Zum Tragen kommen seinem sehr großen, ungenutzten oder bestehende bauliche Struktur und ist mit
allerdings die richtige Grundsatzentschei- unerkannten Potential. einer sanften Sanierung realisierbar.
dung und die überzeugende Anordnung Die Eingangsfassade wird allerdings
des zusätzlichen Bauvolumens. lobend erwähnt. 3. Preis ex aequo (Projekt 12)
Dass dem Siegerprojekt nicht der 1. Preis Das vorliegende Projekt weist in Summe Positiv bewertet wird die Positionierung
zuerkannt wird, hat damit zu tun, dass es in in die richtige Richtung, hat jedoch einen des Hauptkörpers und die Schaffung neuer
seiner architektonischen Ausformulierung großen Überarbeitungsbedarf. Freibereiche. Allerdings bildet der höher
nicht zur Gänze befriedigt. Bei gutem städtebaulichen Potential ist liegende Vorplatz der Bibliothek einen
in hohem Maß der Anspruch an Wirtschaft- Bruch in der gesamtheitlichen Topografie
Beurteilung der Jury lichkeit gewährt. des Ortes als Abtreppung nach unten.
Überzeugend ist die Qualität der Innen-
2. Preis, Siegerprojekt (Projekt 16) 3. Preis ex aequo (Projekt 05) räume: Im besonderen die durchgehende
Dieses Projekt trifft eine kluge Grundsatz- Die Grundsatzentscheidung des Projektes, Erschließungsachse, die großzügige,
entscheidung, durch welche das aus den Neubau der Schule als Überbauung tribünenartig angelegte Aula Magna und
mächtigen, großdimensionierten Bau- der Turnhalle vorzuschlagen, wird aufgrund die attraktive Lage der Bibliothek mit
körpern bestimmte historische Zentrum der Konzentration der schulischen Ein- Leseterrasse.
von St. Christina nicht geschwächt wird. richtungen als positiver Ansatz bewertet.
Kirche, Mittelschule, Pfarrhaus, Villa Die Erhaltung der Turnhallenstruktur kondi- Anerkennung (Projekt 09)
Engelsberg und Grundschule bleiben die tioniert den Neubau der Schule in erhebli- Das Projekt zeichnet sich durch die klare
robusten, lapidaren Grundelemente, die chem Maße, was in Anbetracht des gerin- Funktionszuordnung aus. Es wird ein neuer
durch einen sehr selbstverständlich plat- gen substanziellen und architektonischen Schul– bzw. Dorfplatz gebildet. Erschlie-
zierten, ruhig gelagerten Baukörper ergänzt Wertes der Turnhalle fragwürdig erscheint. ßung und innere Organisation sind über-
werden. Der Baukörper in seiner horizontalen Aus- sichtlich und klar. Der Verbindungstrakt im
Die Qualität des Kirchplatzes gegen Süden richtung verdeckt den Sockelbereich der Untergeschoss gewährleistet die unge-
und die zum Tal geöffnete Terrasse bleiben dahinter liegenden Gebäude und schwächt hinderte Nutzung der öffentlichen Bereiche
bestehen. dadurch deren prägenden Festungs- auch für die Schule.
Die gegen das Tal geöffnete Terrassierung charakter. Durch das Abdrehen des Bau- Interessant sind die wechselnden Sicht-
wird in ihrer Qualität erkannt, die städte- körpers von der Straße wird ein attraktiver beziehungen: Nach außen orientiert die
bauliche Raumfolge wird richtig fortgesetzt. Vorraum geschaffen, der die Typologie der Klassen (Panoramasituation), zum Dorf
Die Herausforderung, alte Substanz auf- bestehenden Freiräume aufnimmt. gerichtet die Erschließungsflächen.
zugreifen und zu transformieren, wird Überzeugend ist die Kompaktheit des Bau- Trotz der architektonischen Qualität des
angenommen. Die Anerkennung des Pro- körpers und seine klare und übersichtliche, Projektes wird in erster Linie die Grundsatz-
jektes durch die Jury erschöpft sich in der innere Organisation. Die großzügigen entscheidung kritisiert, bestehende Bau-
Würdigung dieser Grundsatzentscheidung. Erschließungsflächen bilden eine interes- substanz abzubrechen (tabula rasa) und in
An der räumlichen Durchbildung und sante Raumabfolge aufgrund der punktuel- ähnlicher Konzeption wieder zu errichten.
strukturellen Ausformulierung wird len Anordnung der Sanitär– und Neben-
nachhaltige Kritik geübt. Seine Stellung raumblöcke. Die Senkrechtschlitze als Fen- Anerkennung (Projekt 04)
erhält das Projekt durch die mangelnde steröffnungen könnten sich auf die Stim- Positiv bewertet wird die Baumassen-
Konkurrenz punkto konzeptioneller mung des Innenraumes ungünstig auswir- verteilung und die Bildung großzügiger
Grundsatzentscheidung, während andere ken. Die Lage der Aula Magna ist nicht Freiflächen. Die Anordnung der Klassen
Projekte besser mit der architektonischen überzeugend. um die zentrale dreigeschossige Halle wird
Durchbildung zurechtkommen. Der Vorschlag für die Umnutzung des als großzügig erachtet. Die Aula Magna
Kritik wird im einzelnen geübt: bestehenden Mittelschulgebäudes als funktioniert gut als Eingangs- und Pausen-
– an der räumlichen Beziehung der Aula Mehrgenerationentreff wird als äußerst bereich, für Veranstaltungen ist sie weniger
Magna gegenüber dem Eingang; interessant erachtet. Sie eignet sich für die geeignet. Die Qualität der Grundrisse ist
– an der unattraktiven Lage der Bibliothek unterschiedlich: Unzulänglich ist die
gegenüber dem öffentlichen Raum und an Erschließung der Räume entlang des Lau-
der Wegführung hin zu ihr; benganges.
– die Anbindung des Stiegenhausgelenk-
turmes an das Walmdach der Mittelschule (Auszug aus dem Preisgerichtsprotokoll)
ist unakzeptabel;
– der Vorschlag eines Glasdaches mit
Holzlamellen ist gänzlich unreflektiert,
besonders angesichts der räumlich unat-
1 Foto um 1887
traktiven Gestaltung des Dachraumes mit 2 2 Gleicher Blickwinkel, heutige Situation
26 Wettbewerbe / Concorsi – Mittelschule St. Christine, Gröden Juni Giugno 2000 turrisbabel 49

16 2. Preis (Siegerprojekt)
Dr. Arch. Roland Baldi
Mitarbeiter / Sonderfachleute:
Dr. Arch. Rodolfo Zancan
Geom. Paolo Tibaldo
Dipl. Ing. Olaf Köhler
(Bozen)

1 Erdgeschoss
2 Ansicht Nord-Ost
3 Schnitt
2
4 Lageplan

4
turrisbabel 49 Juni Giugno 2000 Mittelschule St. Christine, Gröden – Wettbewerbe / Concorsi 27

05 3. Preis ex aequo
Dr. Arch. Gerhard Forer
Mitarbeiter / Sonderfachleute:
Cand. Arch. Ursula Unterpertinger
(Bruneck)

1 Erdgeschoss
2 Ansicht Süd
3 Schnitt
4 Lageplan

4
28 Wettbewerbe / Concorsi – Mittelschule St. Christine, Gröden Juni Giugno 2000 turrisbabel 49

12 3. Preis ex aequo
plan werk stadt
(Architekten Dellago, Hofer, Prugg)
Dr. Arch. Manuel Benedikter
Mitarbeiter / Sonderfachleute:
Cand. Arch. Mathias Maier
Dr. Ing. Georg Felderer
Dr. Ing. Norbert Klammsteiner
(Bozen)

1 Obergeschoss
2 Ansicht Süd
3 Schnitt C-C
4 Lageplan

4
turrisbabel 49 Juni Giugno 2000 Mittelschule St. Christine, Gröden – Wettbewerbe / Concorsi 29

09 Ankauf
Kerschbaumer & Pichler
(Architekten Kerschbaumer,
Pichler, Moser, Bacher)
Mitarbeiter / Sonderfachleute:
Stud. Arch. Angelika Palfrader
(Brixen)

1 Erdgeschoss
2 Schnitt

04 Ankauf
Dr. Ing. Egon Kelderer
1
Mitarbeiter / Sonderfachleute:
Dr. Arch. Sylvia Dell’Agnolo
Gotthard Kerschbaumer
(Bozen)

1 Obergeschoss
2 Ansicht Nord

2
30 Wettbewerbe / Concorsi Juni Giugno 2000 turrisbabel 49

Zusammengestellt von / a cura di Mario Sbordone

Wettbewerb für den Umbau


des Bozner Krankenhauses
Jury / Giuria Einleitend zwei Artikel aus der welches für das geforderte Raumprogramm
Sachpreisrichter / Giudici analitici: Wettbewerbsausschreibung: unter Einbezug des Baubestandes einer-
Dr. Alois Kofler seits eine optimale, entwicklungsfähige Bau-
Dr. Otto Saurer Art. 3 Gegenstand des Wettbewerbes struktur entwirft, andererseits die Durch-
Dr. Paolo Lanzinger führung der Arbeiten in mehreren Baulosen
Dr. Karl Kob Das Krankenhaus Bozen ist seit rund 20 mit der geringsten Störung des laufenden
Geom. Toni Serafini Jahren in Betrieb. In der Zwischenzeit sind Betriebes ermöglicht.
eine Reihe von Zu- und Umbauten aus- Dafür wurde ein 2-phasiges Wettbewerbs-
Fachpreisrichter / Giudici tecnici: geführt worden. Trotzdem bestehen auf- verfahren gewählt.
Dr. Arch. Josef March grund einer Betriebsanalyse betriebliche
Dr. Arch. Luigi Mirizzi und bauliche Mängel sowohl in qualitativer 1. Phase: Ideenwettbewerb
Dr. Ing. Walter Felder als auch in quantitativer Hinsicht. Es sollen die grundsätzlichen Möglichkeiten
Prof. Arch. Otto Steidle Das entsprechende Raumprogramm des Umgangs mit dem bestehenden Ge-
Prof. Arch. Giorgio Grassi weist gegenüber der vorhandenen Netto- bäude und die Anordnung der Bauerweite-
Prof. Roland Leu, nutzfläche von rund 53.700 m2 einen Fehl- rung gefunden werden.
(Dipl. Arch. ETH/BSA) bedarf von 30.300 m auf.
2
Die 1. Phase hat den Charakter eines Ideen-

Das Raumprogramm ist gegliedert in wettbewerbes, mit möglichst offenen


Betriebsbereiche wie Pflegebereich, Unter- Planungsbedingungen und dem Ziel, in
suchungs- und Behandlungsbereich, Ver- einer Machbarkeitsstudie im Maßstab
waltungsbereich usw. und innerhalb dieser 1:500 vielfältige Lösungsansätze zu finden,
Bereiche in Betriebsstellen. welche das urbanistische Konzept mit
Das Krankenhaus steht vor der schwierigen Baumassenverteilung, Erschließung und
Aufgabe, in den nächsten Jahren im ge- Anordnung der Betriebsstellen sowohl
samten Gebäudekomplex bei laufendem in den geplanten Erweiterungsbauten als
Betrieb Um- und Erweiterungsbauten auch im umstrukturierten Hauptgebäude
1 Krankenhaus-Areal, Bestand
Planimetria area ospedaliera,
durchzuführen. Als Ergebnis aus dem Pla- aufzeigt.
stato di fatto nungswettbewerb wird ein Projekt erwartet, Die Auswertung des Planungs-Zwischen-
turrisbabel 49 Juni Giugno 2000 Wettbewerbe / Concorsi 31

Concorso per la costruzione


dell’ospedale di Bolzano
ergebnisses dient als Grundlage für eine Sono qui riportati gli articoli 3 e 4 del disposizione dei posti operativi, sia nel
genauere, einschränkendere Formulierung bando di concorso presidio da ristrutturare che negli edifici di
der Planungsziele der 2. Phase (Abgren- ampliamento.
zung des Grundstücks, betriebliche Orga- Art. 3 Scopo e tema del concorso L’analisi dei risultati della prima fase servi-
nisation der Funktionsbereiche, Standard rà a rielaborare e precisare meglio gli
der technischen Anlagen, Bestimmung der L’ospedale di Bolzano è in servizio da ca. obiettivi per la 2a fase (delimitazione dell’a-
Bauabschnitte, Energiekonzept, Verkehrs- 20 anni. Nel corso degli anni sono stati rea, organizzazione dei settori operativi,
konzept, etc.). eseguiti una serie di lavori di ampliamento standard degli impianti tecnici, definizione
ed adattamento. Tuttavia da un’analisi dei dei lotti di costruzione, concetto energetico
2. Phase: Realisierungswettbewerb servizi e dei relativi fabbisogni emergono e di viabilità ecc.).
Auf der Basis der für die 2. Phase molte carenze riguardanti la struttura e
formulierten Planungsvorgaben soll ein la gestione, sia dal punto di vista quantita- 2a fase: Concorso di progettazione
Vorprojekt im Maßstab 1:200 ausgearbeitet tivo che qualitativo. Il programma Sulla base delle premesse ridimensionate
werden, das im Hinblick auf betriebliche planivolumetrico relativo rileva un deficit di per la 2a fase è da svilupparsi un progetto
und räumliche Organisation, Bautechnik superficie netta di 30.300 m2 rispetto ai di massima in scala 1:200, che nei termini
und Baudurchführung ausreichend genau 53.700 m esistenti.
2
dell’organizzazione delle funzioni e degli
formuliert ist, so dass es als tragfähiger Il programma planivolumetrico si articola spazi, delle caratteristiche tecniche ed
und bindender Bezugsrahmen für die in settori operativi, come il settore di esecutive sarà sufficientemente definito, in
bauliche Umstrukturierung der nächsten degenza, settore diagnosi e cura, settore di modo da rappresentare un quadro di
Jahre dienen kann. amministrazione ecc. e all’interno di tali riferimento fondato e vincolante per la
settori, in posti operativi. ristrutturazione edilizia dei prossimi anni.
Art. 4 Planungsleitlinien L’amministrazione dell’ospedale si è assun-
ta il difficile impegno di eseguire nei pros- Art. 4 Direttive per la progettazione
Die Umstrukturierungen und Erweiterungs- simi anni dei lavori di ristrutturazione ed
bauten sollen zusammen einen humanen ampliamento di tutto il presidio ospeda- Le ristrutturazioni e gli ampliamenti
Krankenhausbetrieb nach den neuesten liero e ciò in piena attività ospedaliera. dovranno portare alla realizzazione di una
Erkenntnissen im Hinblick auf einen ratio- Dall’esito del concorso dovrà scaturire un moderna struttura ospedaliera secondo le
nellen und patientenfreundlichen Betrieb progetto, che a partire dalle esigenze defi- teorie più avanzate, rivolta ad una gestione
ergeben. Alle gesetzlichen Vorschriften nite nel programma e dallo stato di fatto efficiente e attenta alle esigenze di comfort
sind, soweit in dieser Planungsphase rele- dell’edificio, ridisegna da un lato un organi- dell’utenza. Sono da rispettare tutte le nor-
vant, einzuhalten. smo edilizio funzionale ed indirizzato a mative di legge in relazione al grado di
Grundsätzlich sind Umstrukturierungen futuri sviluppi e dall’altro offre la possibilità definizione della fase progettuale.
im bestehenden Hauptgebäude unter di realizzare l’opera in lotti separati senza La ristrutturazione del presidio è da preve-
möglichster Respektierung der Bausubstanz compromettere l’operatività ospedaliera. dere nel più ampio rispetto dell’edificio
und des laufenden Betriebes vorzusehen. A tal fine è previsto un concorso a due fasi. esistente e dell’attività sanitaria in corso.

1a fase: Concorso di idee


Sono da individuare le possibili alternative
di fondo per l’impostazione delle modifiche
sull’edificio esistente e la disposizione dei
corpi di ampliamento. La 1a fase ha il carat-
tere di un concorso di idee con premesse
molto aperte. Lo scopo è quello di indivi-
duare con uno studio di fattibilità in scala
1:500 molteplici proposte concettuali del
sistema insediativo, indicando l’articolazio-
ne dei corpi di fabbrica, l’accessibilità e la
32 Wettbewerbe / Concorsi – Umbau des Bozner Krankenhauses Juni Giugno 2000 turrisbabel 49

36 1. Preis / 1° premio 1 Schnitte West


Astrid Tiemann-Petri, 2 Schnitte Ost
Dipl.-Ing. Freie Architektin 3 Lageplan
Mitarbeiter / Collaboratori 4 Ansicht Nord
Dipl.-Ing. Eckhard Stier 5 Ansicht Süd
2
Malte Prokopowitsch
(Stuttgart)

5
Costruzione dell’ospedale di Bolzano – Wettbewerbe / Concorsi 33

Beurteilung der Jury Dialog der architektonischen Formen D – Il sistema edilizio, disteso lungo un
zwischen dem neuen und dem bestehen- comune asse di collegamento lascia sup-
Nachstehend die Stellungnahmen zum den Baukörper zu vermitteln. porre una razionale successione dei lotti
Siegerprojekt und zu den Projekten 27 B – Schwer realisierbar, da hochinstallierte con pochi inconvenienti per l’esercizio.
und 33 (Spesenvergütungen für zwei und lebenswichtige Betriebsstellen an Ort
Südtiroler Architekten). und Stelle umgebaut oder erweitert werden. Rimborso spese (Progetto 27)
Zusammenfassend werden die prämierten A – Del progetto si è apprezzata l’articola-
Projekte zu folgenden Punkten Spesenvergütung (Projekt 33) zione spaziale che, seppur bloccata in
beschrieben: A – Das Projekt ist eine strenge und klare contorni ben predefiniti, garantisce la
Auslegung der Vorgaben durch den Baube- trasparenza tra spazi interni ed esterni.
A – Architektur stand. Zwei kräftige, neu eingefügte Baue- Gli spazi liberi della zona ingresso che
B – Erschließung lemente verstärken das einheitliche Bild: ripropongono l’immagine della piazza
C – Betriebs- und Wirtschaftlichkeit ein durchgehendes Gebäude als Hauptfront quale luogo delle percorrenze e della sosta,
D – Machbarkeit und eine große, zentral gelegene Halle. contribuiscono a mediare la contrapposi-
B – Hochinstallierte und wichtige Betriebs- zione tra nuovi volumi e quelli esistenti in
1. Preis (Projekt 36) stellen werden in den Neubau verlegt. un corretto dialogo formale.
A – Das Projekt gibt der Anlage durch die Die Erschließung des Neubaus ist während B – Difficilmente realizzabile poiché preve-
großzügige O/W-Erschließungsachse eine des Umbaus der Eingangshalle im Bestand de ristrutturazione o ampliamento in loco
neue, klare Ordnung. nur sehr schwer realisierbar. Funktionelle di reparti con molte installazioni tecniche.
Die bestehenden Gebäude des Kranken- Zusammenhänge sind relativ gut erfüllt.
haus-Areals, wie auch die zukünftigen Rimborso spese (Progetto 33)
Erweiterungen werden daran angebunden. Verbale della giuria A – Il progetto interpreta con rigore e chia-
Es entsteht eine rhythmische Abfolge von rezza il tema dell’edificazione esistente.
Baumassen und Freiräumen. Riportiamo qui i commenti al progetto vin- Ne rafforza il carattere unitario mediante
Die dominierenden Baumassen (Bildungs- citore e ai progetti 27 e 33 (rimborsi spese l'introduzione di due elementi architettonici
zentrum und Krankenhaus) sind gut integ- vinti da due architetti sudtirolesi). forti: un edificio continuo che funge da
riert und fassen den großzügigen Vorplatz. I progetti premiati vengono descritti in fronte principale e un grande atrio centrale
Der Haupteingang ist günstig gelegen. sintesi con riferimento ai seguenti punti: al complesso.
B – Die Erschließung der Gesamtanlage B – I posti operativi importanti e con
und die innere Wegführung sind räumlich A – architettura molte installazioni tecniche vengono spo-
und funktional klar und übersichtlich B – viabilità stati nel nuovo edificio. Il collegamento del
geordnet. C – esercizio e calcolo economico nuovo edificio durante la ricostruzione
C – Die Anordnung der Betriebstellen ent- D – fattibilità dell’atrio nell'ingresso esistente è realizza-
spricht großteils den Anforderungen für bile con grande difficoltà. Le relazioni
einen rationellen Krankenhausbetrieb. Die 1° premio (Progetto 36) funzionali sono state ben risolte.
Zuordnung der Bereiche ist im wesentli- A – Grazie alla generosa soluzione di un
chen gut gelöst. Das Raumprogramm ist er- collegamento assiale in direzione est/ovest
füllt, der Faktor BGF/NNF von 1,7 ist günstig. il progetto conferisce un nuovo e chiaro
D – Die aufgelockerte Bauweise an einer ordine all’impianto ospedaliero. Gli edifici
gemeinsamen Erschließungsachse lässt esistenti dell’area nonché i futuri amplia-
eine sinnvolle Bauabfolge mit wenig inter- menti sono collegati all’asse. Si crea una
nen Bertiebsstörungen erwarten. successione ritmica di volumi e spazi liberi.
Die modulare Struktur des Entwurfs erlaubt I volumi dominanti (centro di formazione e
eine große Flexibilität und somit Änderun- ospedale) sono ben integrati e avvolgono il
gen und Erweiterungen des Programmes in generoso piazzale. L’ingresso principale si
einer langfristigen Durchführung. trova in posizione favorevole.
B – La viabilità nell’intero impianto e l’orga-
Spesenvergütung (Projekt 27) nizzazione dei percorsi interni risultano di
A – Besonders hervorgehoben worden ist chiara e funzionale disposizione.
die räumliche Gliederung der Anlage, C – La disposizione dei posti operativi
welche, obwohl in einen klaren Rahmen corrisponde in maggior parte ai requisiti di
gefasst, eine Transparenz zwischen Innen- un esercizio ospedaliero razionale. L’attribu-
und Außenräumen verspricht. zione dei settori sostanzialmente è ben
Der Außenraum des Eingangsbereichs, risolta. Il programma volumetrico è rispet-
der als Platz gestaltet ist, trägt dazu bei, im tato, il fattore SLP/SUN favorevole.
34 Wettbewerbe / Concorsi – Umbau des Bozner Krankenhauses Juni Giugno 2000 turrisbabel 49

Überlegungen zu einer typologischen rung wird im Kontrast zum Altbau konzi-


Einordnung der Wettbewerbsarbeiten piert, wobei dem kompakten Hauptgebäu-
de eine aufgelockerte Bebauung mit mehr
In einer Zusammenschau der Wettbewerbs- Freiräumen gegenübergestellt wird.
arbeiten für den Umbau des Krankenhauses
Bozen lassen sich die einzelnen Projekte 5. Kompakte Anlage
nach der Art der Erschließung und der Bau- Mehrere Projekte sehen den Erweiterungs-
massenverteilung in Gruppen zusammen- bau parallel zum bestehenden Bettentrakt
fassen. Es zeigt sich, dass das Preisgericht an der Süd- oder an der Nordseite
auf die Entwicklung einer großen Vielfalt (L. Böhler-straße) vor. Dadurch entsteht
von Entwurfsansätzen Wert gelegt hat. eine kompaktes Bauvolumen mit einer
In der Tat sind Projekte aus fast allen Grup- Verdichtung des Baubestandes, während
pen von Lösungsansätzen zur Weiterbear- das Grundstück im Osten, zum Bildungs-
beitung in die 2. Phase zugelassen worden. zentrum hin, unbebaut bleibt. Dieses bau-
Wir untersuchen im folgenden einige liche Schema ermöglicht die Schaffung
Lösungsansätze und deren Merkmale. einer zentralen Eingangshalle.
1

1. Verlängerung 6. Längs der Achse des Verbindungsganges


Unter den Projekten, welche eine Beziehung Einige Projekte haben die Verbindungs-
zum bestehenden Gebäude durch eine achse des unterirdischen Verbindungsgan-
Fortführung der bestehenden Baustruktur ges zwischen Hauptgebäude und W-Ge-
suchen, betont dieses Schema den hohen bäude zum Ausgangspunkt der Entwurfs-
Baukörper des Bettentraktes und verlängert überlegungen gemacht. Bezüglich der Bau-
ihn nach Osten hin. Erschließungsmäßig körpergestaltung und der Erschließung
ist die Verteilungsachse sowohl parallel als ergeben sich sehr unterschiedliche Lösun-
auch senkrecht zum Hauptgebäude möglich. gen. Kein Projekt aus dieser Gruppe ist zur
2
Kennzeichnend ist die Betonung der Linea- Weiterbearbeitung in der 2. Phase zugelas-
rität des Bettentraktes. sen worden.

2. Verbreiterung 7. Monumental
Auch dieser Lösungsansatz verlängert die Ein Entwurfsansatz für die Erweiterung des
bestehende Gebäudestruktur nach Osten Krankenhauses, der dem Volumen des
hin, betont aber nicht den Bettentrakt son- Baubestandes einen Bau mit eigenwilliger
dern den Flachbau. In diesem Fall behält Gebärde gegenüberstellt, in einigen Fällen
der bestehende hohe Baukörper seine Do- den Bestand sogar negiert und zum
minanz. Einige Projekte können als Kombi- Abbruch vorsieht. Daraus resultiert schluss-
3
nation dieser beiden Ansätze angesehen endlich eine völlig neue und architekto-
werden, beruhen aber immer auf einer Fort- nisch unabhängige Gebäudestruktur.
führung der bestehenden Gebäudestruktur.
Das Herausarbeiten der typischen Lösungs-
3. Unabhängige, kammförmige Anlage ansätze ist vieleicht nur eine akademische
In diesem Fall wird dem bestehenden Ge- Übung und wenig nützlich zur Bewertung
bäude eine mehr oder weniger unabhän- der Projekte im Einzelnen. Im konkreten
gige Kammanlage gegenübergestellt, meist Fall, wo sich Realisierung des Siegerprojek-
auf dem freien Grundstück nach Osten. tes über eine sehr lange Zeit erstrecken
Aus dieser Anordnung ergibt sich eine wird, mag es für diejenigen, die Entwick-
senkrecht zum Bettentrakt verlaufende Er- lung des Projektes verantwortlich begleiten
schließungsachse, die als Einghangshalle werden, hilfreich sein, sich diese Lösungs-
dient und eine deutliche Zäsur zwischen ansätze vor Augen zu halten. Nicht von
Altbau und Neubau bildet. ungefähr lässt sich das Siegerprojekt kei-
nem der genannten Schemata zuordnen.
4. Unabhängige Pavillonanlage
Auch hier wird eine neue Baustruktur ein- Josef Putzer (Vorprüfer)
geführt, in diesem Fall mit systematisch
angeordneten Einzelbauten. Die Erweite-
turrisbabel 49 Juni Giugno 2000 Costruzione dell’ospedale di Bolzano – Wettbewerbe / Concorsi 35

Presupposti per un’analisi tipologica esistente, con un modello che fa corrispon-


dei progetti in concorso dere all’elevata densità dell’edificio
principale una zona nuova con maggiori
Nel concorso per l’ospedale di Bolzano il spazi aperti.
sovrapporsi di un gran numero di progetti
suggerisce chiaramente la possibilità di 5. Raddoppiamento compatto
un raggruppamento per categorie distribu- Esiste una serie di progetti che costruisco-
tive e disposizione dei corpi di fabbrica. no un nuovo volume compatto parallela-
Osservando i progetti che hanno superato mente alla stecca di degenza esistente,
la prima fase si può notare come la giuria verso sud o verso nord (su via L. Böhler),
abbia voluto garantire, lo sviluppo del mag- contribuendo ad aumentare la densità edi-
gior numero possibile di idee, infatti quasi lizia dell’area già costruita e lasciando inve-
tutti gli “schemi” proposti dai progettisti so- ce sgombra da edifici l’area verso il centro
no ancora rappresentati nella seconda fase. di formazione. Generalmente questo sche-
Analizziamo di seguito alcune delle soluzio- ma porta alla creazione di uno spazio distri-
ni adottate e le loro caratteristiche. butivo centrale a corte.
4

1. Prolungamento 6. Lungo l’asse del tunnel di collegamento


Tra i progetti che scelgono di relazionarsi La caratteristica principale di alcuni proget-
con il blocco esistente assecondandone ti è l’aver dato particolare risalto alla dire-
la struttura formale, questo schema ripren- zione individuata dal tunnel di connessione
de l’andamento dei corpi alti di degenza, tra l’edificio principale e l’edificio “W”. Nes-
e li prolunga verso est. È compatibile sia sun progetto di questo tipo è stato am-
con un asse di distribuzione parallelo all’e- messo alla seconda fase. Partendo da un
dificio principale che con uno ortogonale. elemento di connessione come riferimento,
Ne risulta un rafforzamento della linearità i progettisti sviluppano poi sistemi molto
dell’alto corpo di fabbrica delle degenze. diversi non raggruppabili distributivamente.
5

2. Allargamento 7. Monumentale – monolitico


Questo modello d’intervento costituisce an- Si tratta di un tipo di risposta che trova la
cora una prosecuzione della struttura esi- sua essenza nel contrapporsi prepotente-
stente, di cui riprende non i corpi alti ma la mente al volume esistente, negandolo in
piastra, ampliandola generalmente in dire- alcuni casi fino al punto di sovrapporvisi
zione est. Anche in questo caso l’alto volu- demolendolo. L’approccio è sicuramente
me esistente rimane dominante, questo una risposta alla forza della costruzione
schema si combina spesso con il preceden- attuale, cui si accosta un nuovo sistema
6
te originando sistemi misti che comunque completamente autonomo e formalmente
proseguono la logica della struttura esistente. indipendente.

3. Estensione autonoma a pettine Se un’analisi di questo tipo può in sé appa-


In questo caso all’edificio esistente si con- rire eccessivamente accademica, e poco
trappone un nuovo impianto, più o meno descrittiva in relazione ad un singolo pro-
autonomo, configurato a pettine e colloca- getto, sarà però importante tenere conto
to quasi sempre sull’area libera verso est. dell’apporto fornito da ciascuna tipologia
Da tale configurazione risulta privilegiato proposta nel lungo periodo necessario alla
un asse distributivo perpendicolare al volu- programmazione e realizzazione del pro-
7
me delle degenze. Si genera di conseguen- getto vincitore, che non a caso non è facil-
za un ampio spazio di accesso lungo que- mente riconducibile a nessuno degli sche-
sto asse, che fa da cesura tra il vecchio e il mi proposti.
nuovo edificio.
Josef Putzer (Istruttore preliminare)
4. Estensione autonoma a padiglioni
Anche qui si propone un sistema a sé stan-
te, in questo caso a padiglioni. La struttura
del nuovo sistema si contrappone a quella
36 Wettbewerbe / Concorsi – Umbau des Bozner Krankenhauses Juni Giugno 2000 turrisbabel 49

27 Spesenvergütung 1 Ansicht Ost


(Südtiroler Architekten) 2 Schnitt 1

Rimborso spese 3 Lageplan


(architetti sudtirolesi) 4 Ansicht Nord
Dr. Arch. Ralf Dejaco
(Gruppenführer / capogruppo)
Dr. Arch. Paul Seeber
Dr. Ing. Giorgio Keller
Dipl. Arch. Gernot Benko
Arch. Mag. Arch. Hermann Leitgeb
Mitarbeiter / Collaboratori
Dipl. Ing. (FH) Birgit Kumke
2
Dipl. Ing. Johannes Nägele
(Brixen / Bressanone)

4
turrisbabel 49 Juni Giugno 2000 Costruzione dell’ospedale di Bolzano – Wettbewerbe / Concorsi 37

33 Spesenvergütung 1 Ansicht Ost


(Südtiroler Architekten) 2 Schnitt 1

Rimborso spese 3 Lageplan


(architetti sudtirolesi) 4 Ansicht Nord
FIAT Engineering S.p.A.
(Gruppenführer / Capogruppo)
Studio tecnico
Ingg. R. Salomona e M. Vitali
Associati EC S.r.l.
Dr. Ing. Konrad Bergmeister
Team Plan GMBH
(Torino)
2
Dr. Arch. Oswald Zöggeler
(Bolzano)

4
38 Wettbewerbe / Concorsi Juni Giugno 2000 turrisbabel 49

Am Rande vermerkt:
3 Aussagen zu Wettbewerben
Projektes (m) werden „zerredet“.
Das Projekt (m) bleibt nach kurzer Diskussion
aus reiner Höflichkeit an Juriemitglied (3)
mehrheitlich im Wettbewerb.
Projekt (z): bleibt einstimmig in der Wertung

Diskussion

3. Wertungsdurchgang mit Entscheidung.


Diskussion über mögliche Siegerprojekte.
Persönliche Wertung der einzelnen Jurie-
mitglieder.
Juriemitglied (3) schlägt neben Projekt (m)
ein weiteres, meines Erachtens schwaches
Projekt als Preisträger vor.
Die Jurie entscheidet sich mehrheitlich für
Projekt (2) als Siegerprojekt, vergibt aber
als Entschädigung an Juriemitglied (3) mit
1
Planungswettbewerb einfacher Mehrheit dem Projekt (m) eine
Schule Don Bosco in Bozen Spesenvergütung und dem zweiten von
Juriemitglied (3) vorgeschlagenem Projekt
BeeinDRUCKend sogar einen der drei Preise!

1. Wertungsdurchgang mit einstimmigem Bestürzt und voller Enttäuschung verlasse


Ausschluss. ich den Sitzungssaal; wie konnte es nur zu
Projekt (a): Bleibt in der Wertung so einer Jurieentscheidung kommen?
Projekt (b): Einstimmig ausgeschieden
Projekt (c): Bleibt in der Wertung – Ein Siegerprojekt, das ich trotz verschie-
Projekt (m): Einstimmig ausgeschieden, dener Mängel als solches auch akzeptiere.
oder doch nicht? – Mehrere, äußerst schwache Projekte in
Jurymitglied (3) hält das Projekt (m) vorderster Bewertungsposition.
im Wettbewerb – Nur einige wenige, gute Projekte in der
Projekt (y): Einstimmig ausgeschieden Wertung.
Projekt (z): Bleibt in der Wertung
Wie stark doch die Entscheidung einer
Diskussion Jurie beeinflußt werden kann, wenn diese
mit Mitgliedern (mehrheitlich Techniker!)
2. Wertungsdurchgang mit mehrheitlichem ohne eigene Meinung über Architektur-
Ausschluss. und Urbanistikqualitäten besetzt ist.
Projekt (a): Bleibt in der Wertung Wieder wurde unter Beweis gestellt, daß
Projekt (c): Mehrheitlich ausgeschieden demokratische Abstimmungen allein keine
Projekt (m): Mehrheitlich ausgeschieden, Garantie für Qualität darstellen; wie gut
oder doch nicht? oder wie schlecht ein Wettbewerbsergebnis
Jurymitglied (3) beginnt im Projekt (m) ausfällt, hängt ausschließlich von der
zeichengrafische Qualitäten zu entdecken; Qualifizierung der Jurymitglieder ab.
1 Don Bosco, historische Ansicht
2 St. Christina, altes Schulgebäude
eklatante funktionelle, aber auch urbanisti-
3 Wettbewerb Krankenhaus, 1. Preis sche und architektonische Schwächen des (Das Jurymitglied Georg Klotzner)
Wettbewerbe / Concorsi 39

Bauen in St. Christina „alten Altenhaus“ trennen würden, zeigt Wettbewerb für den Umbau des
eines: Südtirol muss (noch immer) in der Bozner Krankenhauses
Der Besuch in St. Christina war für mich ein Fülle stehen. Für einen von außen Kom-
außergewöhnliches und einprägsames menden, der die Ausgedünntheit in Nord- Der Wettbewerb hat eine große Zahl von
Erlebnis. Tourismusorte in den Alpen liebe tirol kennt, scheint dies leichtfertig. Eines interessanten Lösungen gebracht. Es galt,
ich – sie liegen (sofern man nicht ganz ist aber klar: Was immer in St. Christina an die großen funktionalen Ansprüche im
genau hinsieht) auf der Sonnenseite der dieser Stelle kommt, darf modern sein, es Spitalbau mit räumlichen und ästhetischen
globalisierten Werte- und Wohlstandswelt. muss aber Gewicht haben, darf nicht leicht- Ambitionen zu verbinden.
In der Zwischensaison allerdings zeigen sie gewichtig und nicht geschwätzig sein.
mehr von ihrem zweiten Gesicht: Nicht Es muss auf Treppen (die sich nach unten Viele Projekte haben der strengen Beur-
Ruhe sondern Ermattung nach der stufen, wie der neue Friedhofsteil auch) teilung von Betrieb und guter Architektur
Ruhelosigkeit der Tourismusernte. Die stehen oder auf einer Terrasse. standhalten können.
rapide Auflösung historischer Spuren liegt Das Haus, d.h. die Schule muss funktionie- Auch diese betrieblichen Vorgaben wurden
frei, die Dialogunfähigkeit neuer Bauten ren – gute Wegführung, brauchbare Räume, im Laufe der Beurteilungsarbeit auf ihre
und die bange Frage, was geschieht mit all gute Innen-Aussen-Bezüge, Übersicht, das tatsächIichen Ansprüche überprüft, um
den Bauten, wenn der Strom der Touristen alles wird wie selbstverständlich von ungewohnte Raumkonzeptionen berück-
weniger wird oder gar ausbleibt, wird Architekten erwartet. St. Christina verdient sichtigen zu können.
offensichtlich. aber mehr: Klare Verhältnisse und doch
Oft ist es so, dass man einen Ort mit dem Überraschung, Intelligenz und Freundlich- Neben den ausgewählten Projekten haben
Blick des Fremden leichter versteht, als mit keit, insgesamt jenen Mehrwert, der sich auch einige nichtprämierte Eingaben große
der Routinesicht des vor Ort Geborenen. wie das Glück des Tüchtigen nur einstellt, Anerkennung erhalten.
St. Christina ist ein starker, faszinierender wenn man ihn nicht anstrebt, und der
Ort. Die Tatsache, dass es der Ort im eigent- Architektur heißt. Das erstplatzierte Projekt erfüllt nach mei-
lichen Sinne, nämlich sein Zentrum, noch ner Auffassung mit großem Abstand auf
immer aufnehmen kann gegen die ihn (Roland Gnaiger) nächste Projekte die idealen Vorstellun-
umzingelnde Alltäglichkeit, liegt begründet gen der Erweiterung und ich freue mich
in der Mächtigkeit seiner Bauten. 6 bis 7 sehr, dass auch alle Jurymitglieder
Körper stehen wie im Gespräch beisam- diese erstprämierte Projektlösung als
men, jeder hat für sich Gestalt und Charak- die beste Variante mit den allerbesten
ter, jeder ist autonom und doch Mitglied Voraussetzungen fur eine optimale
seiner Gemeinschaft. Das Urteil „Denkmal, Realisierung angesehen haben.
schutzwürdig oder -unwürdig“ ist für jeden Der Altbau gewinnt durch das neue
dieser Bauten eine Etikette, mehr nicht. Erschließungskonzept sehr viel und
Die Bedeutung dieser Bauten liegt in ihnen auch das Planen und Bauen in
selbst. Die Tatsache, dass sich die Wettbe- Etappen wird sich im gewählten
werbsteilnehmer in solcher Zahl vom Projekt besonders gut verwirk-
lichen lassen. Die neue „Wohn-

3 situation“ im neuen Bettentrakt


ergänzt den gigantischen alten Hochbau in
vorzüglicher Weise und der neue Teil
schIießt den Außenraum vielversprechend
in das gut gegliederte Bauvolumen ein.

Ich freue mich darüber, dass sich im erst-


prämierten Projekt hohe architektonische
Qualitäten mit sehr vorteilhaften betrieb-
lichen Dispositionen haben verbinden
lassen. Ich wünsche mir sehr, dass auch die
politischen Parteien in Bozen den Jury-
entscheid mittragen und der Architektin aus
dem europäischen Raum (Stuttgart) den
Auftrag zur Ausführung ihres vorzüglichen
Projektes erteilen werden.
2

(Roland G. Leu)
40 Wettbewerbe / Concorsi Juni Giugno 2000 turrisbabel 49

Zusammengestellt von Emil Wörndle

Wettbewerb
Kammereinrichtung
Con il rifacimento dell‘arredo delle segreterie si Im Oktober 1999 wurde von der Architek- nung einiger Ämter, die Landesverwaltung
compie la riorganizzazione degli spazi amministra- ten- und Ingenieurkammer der Provinz diese Aufgaben wieder selbst übernimmt,
tivi e di incontro delle sedi degli Ordini degli Archi- Bozen ein Wettbewerb für die Büroeinrich- können die hierfür gemachten Vorschläge
tetti e degli Ingegneri della Provincia di Bolzano ed tung des Sekretariats beider Kammern aus- nicht realisiert werden.
il rinnovo di alcuni impianti. geschrieben. Teilnahmeberechtigt waren
Per i locali aperti al pubblico, i Consigli hanno op- alle eingetragenen Architekten und Ingeni- Als Siegerprojekt wurde „In ordine con
tato, direi naturalmente, a favore della forma con- eure der Provinz bis zu einem Höchstalter ordine per l’ordine“ von Arch. Luigi Scolari
corsuale al fine di individuare un progetto adatto, e von 35 Jahren. gewählt. Das Projekt überzeugt durch eine
hanno voluto riservare ai giovani colleghi la possi- gute Funktionalität, sieht gut situierte ergo-
bilità di partecipazione al concorso. Bei einem Wettbewerb mit einer vergleichs- nomische Arbeitsplätze vor und besticht
Temi del concorso erano la riorganizzazione delle weise geringen Preissumme mitzumachen, durch eine markante Empfangstheke.
segreterie al secondo piano della nostra sede e la zeugt vom Engagement der Teilnehmer,
sistemazione degli uffici riservati alla vidimazione erweist es sich doch meist, dass der Auf-
parcelle al primo piano. wand gerade für kleine Objekte unverhält-
Cinque sono stati i progetti presentati; la giuria nismäßig hoch ist.
ha colto in tutti i progetti un notevole impegno, la
freschezza e vivacità delle idee hanno largamente Fünf junge Architekten haben dieses Engage-
sopperito a qualche lieve mancanza e complessi- ment gezeigt und einen Beitrag abgeliefert.
vamente si è riscontrata una buona qualità delle Gefordert war die Neugestaltung des
proposte presentate. Sekretariates der beiden Kammern, wobei
L’esito di questo piccolo concorso è ormai “visita- besonderes Augenmerk auf die räumliche
bile”, la convinzione del Consiglio è che anche Verbindung zu den angrenzenden Sitzungs-
questo intervento possa contribuire a favorire le zimmern zu richten war.
occasioni di incontro tra i colleghi e migliori l’effi-
cienza dei servizi offerti. Ursprünglich war auch eine Neugestaltung
(Il vicepresidente Michele Stramandinoli) mit eventueller Erweiterung des Arbeits-
platzes im 1. Obergeschoss für die Vidimie-
rungen der Rechnungen an die Provinz
geplant. Da nun aber, im Zuge der Neuord-

Jury Bewertung der Jury


Dr. Arch. Hansjörg Plattner Positive Bewertungen:
Dr. Arch. Michele Stramandinoli - Sekretariat im 2. Stock mit guter
Dr. Arch. Massimo Pilotto Funktionalität;
Dr. Arch. Michele Carlini - Trennung zwischen Arbeitsplätzen
Dr. Arch. Renzo Croce und Publikumsbereich;
- guter Eindruck des Publikums-
Wettbewerbssieger empfangpultes;
1. Preis: Arch. Luigi Scolari - funktionelle Gestaltung im 1. Stock;
2. Preis: Arch. Gertrud Kofler - ausführlicher Bericht.
3. Preis: Arch. Claudio Paternoster Negative Bewertungen:
- Es sind keine Schränke für das
Sekretariat vorgesehen;
- die Gestaltung des 1. Stockes ist
funktional aber teuer;
- die Kosten für die Umbaumass-
nahmen sind zu nieder angenommen.
turrisbabel 49 Juni Giugno 2000 Kammereinrichtung – Wettbewerbe / Concorsi 41

Fotos: Ludwig Thalheimer


42 Wettbewerbe / Concorsi – Kammereinrichtung Juni Giugno 2000 turrisbabel 49

Den zweiten Preis erhielt das Projekt „AKAI“


von Gertrud Kofler. Ein Projekt das durch
die Verwendung von Farben und Bildern
das Image der Berufskategorien gut zum
Ausdruck bringt. Wenig funktional scheint
hingegen die getrennte Aufstellung der Mö-
bel, sozusagen als Solitäre, in einem dafür
doch eher zu kleinen Raum.

Bewertung der Jury


Positive Bewertungen:
- Gute Darstellung eines Images
der Berufskategorien im 2. Stock;
- Verwendung von Bilder und Farbe.
Negative Bewertungen:
- Nicht funktionelle Wege für die
Tätigkeit im 2. Stock;
- ungenügender Archivierungsraum;
- ungenügend abgeschirmte
Besprechungsmöglichkeit;
- die Kostenermittlung für die
Umbaumaßnahmen ist unterschätzt.

Der dritte Preis wurde an das Projekt


„Camere con visti“ von Arch. Claudio
Paternoster vergeben. Gut gelöst ist die
Anordnung eines getrennten Besprechungs-
zimmers für die Arbeitsplätze im 1. Ober-
geschoss. Positiv bewertet wurden auch
die Archivierungsmöglichkeiten, deren Lage
aber das Verhältnis von Bewegungs- und
Arbeitsflächen ungünstig beeinflusst.

Bewertung der Jury


Positive Bewertungen:
- Der getrennte Besprechungssaal
im 1. Stock;
- guter Archivierungsraum im 2. Stock.
Negative Bewertungen:
- Nicht funktionelle Wege für die
Tätigkeit im 2. Stock;
- ungenügender Arbeitsplatz für die
Sekretärinnen im 2. Stock;
- Einsicht des Publikums auf Tische
der Sekretärinnen;
- ungünstiges Verhältnis Arbeitsbereich
und Bewegungsflächen;
- die Kosten für die Umbaumaßnahmen
sind zu niedrig angenommen.
turrisbabel 49 Juni Giugno 2000 Kammereinrichtung – Wettbewerbe / Concorsi 43

Das Projekt „Büro für Papadopoli & CO.“


von Arch. Lanbacher Margit versucht, die
Besucher mit Möbeln und durch visuelle
Leitlinien zu führen. Teiltransparente Struk-
turmöbel sollen die raumbegrenzende Wir-
kung der Flächen mindern und damit auch
die Ordnungsliebe der Mitarbeiter fördern.
Negativ beurteilt wird hingegen, dass für die
Sekretärinnen wenig Platz zur Verfügung
steht und dass durch die vorgeschlagene
Anordnung der Arbeitsplätze die Erschlie-
ßung der Sitzungsräume nicht gut gelöst ist.

Bewertung der Jury


Positive Bewertungen:
- Trennung zwischen Arbeitsplätzen
und Publikumsbereich;
- guter Archivierungsraum.
Negative Bewertungen:
- Ungenügend Arbeitsplatz für die
zwei Sekretärinnen im 1. Stock;
- 2. Arbeitsplatz im 1. Stock ist ungenügend;
- ein Arbeitsplatz verhindert den Zugang
zum Ingenieursaal im 2. Stock;
- ein Arbeitsplatz verhindert den Zugang
zum WC im 1. Stock;
- es fehlt die Kostenermittlung für die
Umbaumaßnahmen.

Das Projekt „260397“ von Arch. Armando


Marra versucht, die Entwurfsaufgabe mit
einer „minimalistischen Projektsprache“
zu lösen. Schlussendlich kommt die
architektonische Absicht aber zu kurz.
An Stelle einer technischen Zeichnung hätte
der Schwerpunkt der Arbeit in der Vermitt-
lung der Projektidee liegen sollen.

Bewertung der Jury


Positive Bewertungen:
- Guter Archivierungsraum.
Negative Bewertungen:
- Ungenügender Arbeitsplatz für die
Sekretärinnen im 2. Stock;
- nicht funktionelle Beleuchtung;
- Einsicht des Publikums auf die
Tische der Sekretärinnen;
- es fehlt eine abgeschirmte
Besprechungsmöglichkeit im 1. Stock;
- die Kosten für die Umbaumaßnahmen
sind zu niedrig angenommen.
44 Wettbewerbe / Concorsi Juni Giugno 2000 turrisbabel 49

Susanne Waiz

Lontani dall’Europa? Los von Europa


L’Alto Adige è una provincia abituata a innumere- Südtirol ist ein mit vielen Wettbewerben um relativ kleine Bauvorhaben. An einem
voli concorsi, dove vige il principio della partecipa- verwöhntes Land, wobei es immer als EU-Wettbewerb teilzunehmen oder Super-
zione aperta. oberstes Prinzip gegolten hat, dass die Teil- enalotto zu spielen, ist in Bezug auf die
Ora questo principio deve essere messo in discus- nahme für alle offen ist. Gewinnchancen fast dasselbe. In dieser
sione. Il concorso non regge più l’assalto della Dieses Prinzip muss heute in Frage gestellt Situation locken die attraktiven offenen
massa di architetti. La cospiqua partecipazione e werden. Der Wettbewerb, das anerkannte Wettbewerbe in Südtirol mit ihren hohen
l’impegno riversato negli elaborati portano a una Mittel der Qualitätskontrolle und der Nach- Preisgeldern Teilnehmer aus ganz Europa an.
situazione economicamente insostenibile. wuchsförderung, hält dem Ansturm der Da eine regionale Beschränkung der Teil-
Nei grandi progetti e nelle opere particolarmente Massen nicht stand. Die hohe Beteiligung nahme durch den niedrigen Schwellenwert
complesse è ancora inammissibile un rapporto und der große Präsentationsaufwand führen meist nicht möglich ist, gerät auch das bis-
sbilanciato fra impegno e possibilitá di vincita, zu einer wirtschaftlich nicht mehr vertret- her als vorbildlich geltende Wettbewerbs-
nelle opere “normali” questo diventa inaccettabile. baren Situation. Darüber können auch wesen in Südtirol unter die Räder.
Il concorso per la scuola magistrale “Clemens außerordentliche Preisgelder und aufwen-
Gasser” a Bressanone esemplifica il dilemma della dige Publikationen nicht hinwegtäuschen. Zur Zeit wird intensiv über Formen und
giuria: la scelta del progetto vincitore fra i 150 Möglichkeiten einer Teilnahmebeschrän-
pervenuti, tra due soluzioni, “blocco o stecca”, con Mag das ungünstige Verhältnis zwischen kung nachgedacht. Wettbewerbe mit vor-
più varianti, di cui molte degne di essere realizzate. Arbeitsaufwand und Gewinnchancen bei geschaltetem Curriculum oder Projektaus-
Dall’entrata in vigore della direttiva CEE il numero sehr großen Bauvorhaben oder besonders wahlverfahren sind bereits in Vorbereitung.
dei concorsi aperti a livello europeo è irrisoriamente anspruchsvollen Bauaufgaben noch Bei beiden Verfahren werden Teilnehmer
aumentato, ed il loro boicottaggio diventa regola vertretbar sein, bei „normalen“ Bauaufga- mit einem großen Curriculum und gebau-
europea. Concorsi su invito e con curriculum ben ist es jedenfalls nicht annehmbar. ten Projekten bevorzugt. Alle anderen, und
spopolano riservando la maggior parte degli inca- das sind viele, müssen sich in der Kategorie
richi a un’esclusiva cerchia di progettisti. Für die Lehrerbildungsanstalt „Clemens für „junge Büros und Absolventen“ beteili-
Pertanto centinaia di architetti “si ammucchiano” Gasser“ in Brixen wurden 150 Projekte ein- gen. Das Projektauswahlverfahren ist
nei concorsi aperti. Partecipare a un concorso gereicht, die Mehrzahl davon sind jedoch scheinbar objektiver, doch auch der
europeo aperto è come giocare al lotto. Tali con- Varianten von nur zwei Lösungsansätzen. Vergleich und die Bewertung verschieden-
corsi e i loro ricchi premi attraggono in Alto Adige Die Grundentscheidung war „Block oder artiger Projekte ist nicht einfach und es ist
progettisti da tutt’Europa. La soglia bassa non per- Stange“ und von jeder Variante fanden sich unzulässig von der Qualität bereits reali-
mette una limitazione regionale e conduce la gleich mehrere realisierungswürdige sierter Projekte auf zukünftige Entwürfe zu
“esemplare” prassi dei concorsi in Alto Adige al Projekte in der Ausstellung. Das Dilemma schließen.
collasso. der Jury ist nachvollziehbar und ich be- Wenn es uns wirklich um Baukultur geht,
Oggi si riflette sulla possibiltá di limitare la parte- haupte, dass das Ergebnis nicht „besser“ müssen alle mit gleichen Chancen an den
cipazione tramite una prima fase con curriculum o sondern nur „anders“ ausgefallen ist, als Start gehen und es darf ausschließlich der
con progetti referenziali. La seconda variante sem- wenn nur 50 Planer teilgenommen hätten. Entwurf beurteilt werden, schließlich soll
bra la più obiettiva, anche se il confronto e la valu- der Sieger von morgen gefunden werden
tazione di progetti tematicamente diversi non è Seit dem Inkrafttreten der europäischen und nicht jener von gestern.
semplice. Inoltre non è inamissibile verificare la Dienstleistungsrichtlinie hat europaweit die Projektauswahlverfahren und Curriculum
qualità dei progetti futuri in base a quelli presentati. Zahl der offenen Wettbewerbe kaum zu- sind als Versuche zu bewerten, auf eine
In nome della cultura architettonica tutti devono genommen. Die Umgehung des offenen durchaus unbefriedigende Situation zu
godere fin dall’inizio delle stesse chances e si deve Wettbewerbes ist vielmehr EU-weit die Regel. reagieren, ich bezweifle jedoch, dass so die
giudicare solo il progetto. Infatti dobbiamo trovare Geladene Wettbewerbe und Bauträger- Lösung für die Zukunft aussieht.
il vincitore di domani e non quello di ieri. wettbewerbe erfreuen sich ungebrochener
Un’ulteriore possibilità consiste nel ridurre il lavoro Beliebtheit und reservieren einen Großteil Ein weitere Möglichkeit besteht darin, nicht
ai partecipanti invece che limitarne il numero. der Aufträge für einen exklusiven Kreis die Teilnahme zu beschränken, sondern den
Nei concorsi a 2 fasi le prestazioni per la prima von Planern. Die Auswahl dieser Planer Aufwand für die Teilnehmer zu reduzieren.
fase sono ridotte. La selezione viene effettuata in erfolgt freilich kaum auf Grund von quali- Beim Wettbewerb in 2 Phasen sollten die
base alle proposte progettuali. In Alto Adige il con- tativen Kriterien. Leistungen für die 1. Phase möglichst ge-
corso a 2 fasi è stato finora applicato di rado. ring gehalten werden, die Auswahl für die
Pare che nella provincia dalle decisioni veloci, una Auf der anderen Seite keilen sich bei 2. Phase wird auf Grund von Vorschlägen
procedura più lunga possa spaventare. offenen Wettbewerben hunderte Teilnehmer zum gegenständlichen Projekt getroffen.
Los von Europa – Wettbewerbe / Concorsi 45

Ossevando le esperienze europee, si deduce che Diese Art der Ausschreibung eignet sich bewerbswesen in Südtirol sind nicht zu
non siamo ancora maturi per una procedura aperta. vor allem für besonders umfangreiche und übersehen: Extrem kurze Beurteilungs-
Le premesse sono troppo diverse, mancano una komplexe Aufgabenstellungen. Positiver zeiten je Projekt, hoher Präsentations-
cultura comune del concorso e la volontà di Nebeneffekt für den Auslober ist, dass er aufwand, um in der Masse nicht unterzu-
svilupparla. Incentivare i concorsi significa irrom- durch gezielte Hinweise für die Ausarbei- gehen, ein mühevoller Projektmarathon
pere in una realtà di potere e di interessi e tung der 2. Phase die Projekte auf seine Be- für die Juroren, und nicht zuletzt auch ein
spezzare la cortina di ignoranza intorno all’archi- dürfnisse zuschneiden kann. Der Wett- großer Aufwand für den Auslober. Als
tettura. L’organizzazione di concorsi aperti a livello bewerb in 2 Phasen ist in Südtirol bisher letzte Konsequenz droht der Verlust der
europeo rappresenta l’eccezione, possibilmente la relativ selten angewendet worden. offenen Wettbewerbe.
si evita. Es scheint, dass im Land der schnellen Ent-
In Alto Adige non dobbiamo ignorare quali siano scheidungen die längere Prozedur ab- Um dieser Dekadenz der Wettbewerbs-
gli effetti negativi di questa situazione: tempi schreckend wirkt. Vorteile und Möglich- kultur entgegenzuwirken, muss vorerst
ridotti per la valutazione, maratona per la giuria, keiten dieses Systems sind jedoch noch eine Anhebung des EU-Schwellenwertes
impegno eccessivo negli elaborati, e anche da lange nicht ausgelotet! gefordert werden. Für ein EU-weites Wett-
parte dell’ente banditore. Si perviene quindi all’eli- bewerbswesen müssen erst die Grund-
minazione del concorso aperto. Betrachtet man das Wettbewerbswesen in lagen geschaffen werden, die Einführung
Per contrapporsi a un processo di impoverimento Europa, so liegt der Schluss nahe, dass einer Richtlinie alleine genügt nicht!

della cultura legata al concorso è necessario Europa noch nicht reif ist für ein EU-weites Ich gebe zu, dass mich dies zu schreiben
esigere un aumento della soglia e porre i fonda- Wettbewerbswesen. Zu ungleich sind die einige Überwindung gekostet hat: Ausgren-
menti per una prassi di concorso europea. Voraussetzungen, es fehlen eine gemeinsa- zung ist keine sympathische Haltung.
L’introduzione di una sola direttiva è insufficiente. me Wettbewerbskultur und der Wille, eine Zu sehr klingt das nach Wahrung der eige-
solche zu entwickeln. Wettbewerbe fördern nen Interessen und kultureller Engstirnig-
Devo ammettere che la stesura di questi pensieri heißt, in Macht- und Interessensbereiche keit. Ich werde jedoch niemandem die Freu-
mi è costata molto: un atteggiamento di chiusura eindringen. Wettbewerbe fördern bedeutet, de machen, in die Kritik an den letzthin
non è certo simpatico, è sintomo del preserva- die weitverbreitete Ignoranz gegenüber prämierten Projekten einzustimmen.
mento di interessi e di una culturale limitatezza di Architektur zu durchbrechen. Im Gegenteil, ich finde einige dieser Projek-
vedute. E con ciò non voglio dare a nessuno la Daher werden in Europa nur ausnahms- te sogar ausgezeichnet. Schuld an der
soddisfazione di associarmi alle critiche sugli ultimi weise offene Wettbewerbe ausgeschrieben, Misere tragen weder Teilnehmer noch Juro-
progetti premiati. Al contrario reputo alcuni di questi in der Regel wird dieser Aufwand als nicht ren, sondern ein aus dem Rahmen gegan-
eccellenti. La colpa di questo declino non ricade zielführend erachtet und vermieden. genes Wettbewerbswesen.
né sui partecipanti, né sulla giuria, ma su una Deswegen hängt, seit wir in der europäi-
prassi di concorso che fa acqua da tutte le parti. Die negativen Auswirkungen auf das Wett- schen Liga spielen, der Haussegen schief.
46 Wettbewerbe / Concorsi Juni Giugno 2000 turrisbabel 49

Mario Sbordone

A ciascuno il suo mestiere


Concorsi, concorsi e ancora concorsi. ad aspetti particolari della questione.
Se l’interesse per un argomento si misura L’unica possibilità è di contare su noi stessi,
da quanto se ne parla, allora questo è sicura- individuando architetti progettisti che sap-
mente uno dei temi più cari agli architetti. piano porsi come interlocutori credibili nei
Ne parlano loro, ne parlano i politici, ne confronti del committente pubblico.
parla la Melandri, ne parla la gente che con Proprio in nome di questa credibilità, sono
i risultati di questi concorsi convive ogni assolutamente da evitare episodi come
giorno nelle nostre città, e in questo numero quello del concorso per il Museo degli
ne parla anche il turris. Eremitani di Padova (vedi Casabella n.678)
Ma troppo spesso dell’argomento concorsi in cui a conclusione di un già travagliato
gli architetti si lamentano. iter lo Sgarbi di turno riesce a ridicolizzare
Non dello strumento, per carità, nessuno in un sol colpo la categoria professionale e
pensa nemmeno a contestarlo in sé, ma lo strumento concorso.
dei modi, dei risultati, delle forme, dei Certamente l’Alto Adige, visto da tutta Italia
dettagli, quello sì. Di che cosa ci si lamenta? come terra felice per l’architettura, può
Sicuramente del fatto che a vincerli sia vantare una situazione ben diversa, se non
sempre qualcun altro, e poi? A voler vedere altro per la quantità di progetti regolar-
la questione in modo meno personale, si mente portati a buon fine. Ma questa non è
trova sempre chi è disposto ad insinuare una buona ragione per riposare sugli allori.
che a vincere non siano i “migliori” progetti. Se si vuole che le regole del rapporto
Chi dei concorsi invece non si lamenta quasi commitenza pubblica – progettisti si avvici-
mai è la controparte, gli amministratori. nino maggiormente agli interessi di questi
Evidentemente esistono delle differenti ultimi e possibilmente dell’Architettura, la
aspettative. via è a mio giudizio una sola, dura in quan-
L’architetto vorrebbe vedere nel concorso to rispettosa delle regole della vita demo-
uno strumento che, valutando i progetti in cratica: rendere maggiormente incisiva la
maniera “oggettiva” (leggi vicina al suo presenza di quotati professionisti della
modo di vedere le cose) consenta ai progettazione all’interno delle commissioni
migliori di affermarsi, secondo un criterio giudicatrici.
meritocratico che metta potenzialmente I margini di contrattazione con la contro-
sullo stesso piano tutti i progettisti. parte politica ci sono, insiti nel reciproco
L’amministratore invece vede nel concorso interesse ad una convergenza di vedute.
il migliore strumento decisionale, che con Sta agli organi delle nostre organizzazioni
l’avvallo di un’autorevole giuria suggelli professionali, a livello nazionale come
la decisione da prendere liberandolo dalle locale, farsi carico di questa istanza, rivendi-
difficoltà della scelta e da ogni critica cando per gli architetti un ruolo istituzio-
diretta in merito. nale che preoccupantemente viene loro
Come ogni strumento democratico, una sempre meno riconosciuto: quello di
giuria è inevitabilmente espressione della valutare competentemente in materia di
realtà politica del contesto in cui si trova. architettura.
Rappresenta quindi i punti di vista dell’am-
ministratore, del tecnico, dell’architetto. A ciascuno il suo mestiere…
A chi tra questi, si potrà chiedere di farsi ca-
rico delle ragioni della buona architettura?
Sarebbe ingiusto chiederlo agli ammini-
stratori, il cui punto di vista, indipendente-
mente dalla competenza, è sicuramente
legato più alla sfera politica che a quella
architettonica. Non si può chiederlo ai
tecnici, che saranno di volta in volta legati
Wettbewerbe / Concorsi 47

Susanne Waiz und Michele Stramandinoli

Ausschuss Wettbewerbe
Der Ausschuss für Wettbewerbe hat sich gemeinsam mit der Architektenkammer der
aus einem offenen Forum von Interessier- Provinz Trient organisiert werden soll.
ten entwickelt, die sich getroffen haben, um
über aktuelle Wettbewerbe und Grundprin- Die Ausschussmitglieder (Foto 1, von links
zipien der Wettbewerbe zu diskutieren. nach rechts): Thomas Simma, Luigi Scolari,
Heute werden die Mitglieder vom Vorstand Umberto Bonagura, Susanne Waiz, Roland
der Architektenkammer nominiert und blei- Baldi, Irmgard Mitterer, Elisabeth Schatzer,
ben gleich lange im Amt wie der Vorstand. Stefan Ladurner als Vertreter der
Ingenieurkammer (auf dem Foto fehlen 2

Der Ausschuss versteht sich als Gruppe Paolo Berlanda und Gertrud Kofler)
von Experten mit der Aufgabe Wettbewerbs- Anno 2000
ausschreibungen zu überarbeiten und dem Come nasce una piccola rete Si è fatto un lavoro lungo un anno che
Auslober eine effiziente Hilfestellung bei per il “progetto concorsi” ha portato l’assemblea dei Presidenti degli
der Realisierung seiner Ideen zu bieten. Ordini degli Architetti d’Italia a riunirsi
Der Schwerpunkt soll sich also von der Anno 1999 a Merano e approvare il Decalogo per la
Kontrolle zur Beratung verlagern, indem Nel febbraio si è svolto a Torino un conve- diffusione coordinata dei concorsi di
wir von Anfang an mit dem Auslober gno, promosso dall’Ordine di Torino e dal architettura.
zusammenarbeiten. Darüber hinaus geht Centre Culturel Francais, sul tema dei con-
die Diskussion über Fragen und Entwick- corsi d’architettura. Oggi è in via di definizione un regolamento
lungen des Wettbewerbswesens weiter. Il Comitato concorsi di Bolzano stava ulti- nazionale sui concorsi d’architettura, un po’
mando le proprie “Direttive concorsi”, la di merito è anche nostro. Grazie agli amici
rivista “Costruire” pubblicava un articolo che hanno collaborato, e continuano a
sul tema citando l’esperienza di Bolzano e farlo, semplicemente perché credono che
il convegno di Torino. sia giusto farlo:
Ai convegni, si sa, ci si scambiano espe- Marco Bellei e Luca Maraghini (Torino),
rienze, opinioni, punti di vista e la promes- Francesco Giacomoni e Mario Agostini
sa di riparlarne, di concorsi, magari in (Trento), Sergio Togni (Aosta), Claudio
maniera meno generale e più mirata. Aldegheri e Maurizio Varagnolo (Venezia),
Viene fissato per i primi giorni di ottobre, Marco Brambilla e Giovanni Cavalleri
1 il Congresso nazionale degli architetti ita- (Como), Chiara Cortese (Milano), Pierluigi
liani, a Torino, qualche mese prima le Benato (Novara), Giuseppe Sgrò (Sondrio)
Im Mai 99 konnten schließlich die Richt- Direttive Concorsi di Bolzano erano state Susanne Waiz e Michele Stramandinoli
linien für die Ausarbeitung und Durchfüh- pubblicate e lette con interesse anche fuori (Bolzano), Massimo Gallione (C.N.A.) e
rung von Wettbewerben fertiggestellt provincia. ancora Fabio Diena, Simone Cola, Franco
werden. Sie sind ein nützlicher und gerne A Bolzano e non solo, ci sembrava impor- Butti, Alberto Pomaro, Renato Zorio,
in Anspruch genommener Wegweiser für tante, che in merito ai concorsi, gli architetti Gianfranco Pizzolato, Marco Arlotti, Daniela
Auslober, Juroren und Teilnehmer. italiani riuniti a congresso, dicessero Volpi, Annalisa Scandroglio, Paolo Gatti,
Die Auswirkungen reichen jedoch viel qualcosa (che i concorsi aiutano l’architet- Sergio Fumagalli, Piero Luconi, Enzo
weiter: Die Richtlinien wurden vom C.N.A. tura e l’architettura aiuta a vivere bene) a Puglielli, Benvenuto Bonacina, Maria
anerkannt und dienen nun als Vorlage qualcuno (al governo italiano pro-tempore). Claudia Peretti, Marina Zambianchi, Luigi
für die Ausarbeitung italienweiter Richt- Recuperati indirizzi e numeri di telefono Santarelli, Peppino Angelone, Franco
linien. Die Diskussion der Richtlinien mit avuti al convegno di Torino organizziamo Esposito, Amedeo Schiattarella, Paola
einer kleinen Gruppe von interessierten per il 23 e 24 luglio un incontro a Bolzano Rossi, Cristina Cara, Natalia Guidi, Mario
Architekten aus einigen Provinzen Italiens per preparare una mozione da presentare Preti, Massimo Bianchi, Roberto Vezzosi,
war letztlich der Anstoß für eine dauerhafte al congresso. Anna Tini Brunozzi.
Zusammenarbeit (gruppo promotore per Gli invitati arrivano tutti, da Trento, Venezia,
i concorsi). Como, Milano, Novara, Torino, Aosta, si (Foto 2 da sinistra a destra: Pierluigi Benato,
redige un primo documento e si organizza Michele Stramandinoli, Claudio Aldegheri,
In Vorbereitung ist ein Kurs zur Ausbildung un incontro successivo a Como, poi ci Susanne Waiz, Marco Brambilla,
von WettbewerbskoordinatorInnen, der ritroviamo a Venezia, a Teramo e a Torino. Giovanni Cavalleri, Marco Bellei)
48 Juni Giugno 2000 turrisbabel 49

Marcello De Biasi

De Architectura Carabinieri-Kaserne in Gröden


Die Ausgangsbasis für diese Bauaufgabe schotteten Burghof erinnern, die Zufahrts-
war ganz und gar keine ideale. An einem rampe mit dem Guillotinentor aus Stahl an
Geländesprung an der Pforte zur Ortschaft die dazugehörige Zugbrücke.
Wolkenstein lag das zu kleine dreieckige Im ersten Obergeschoss haben wir die
Grundstück, auf dem die Kaserne gebaut Aufenthaltsräume und Zimmer für das
werden sollte. Das Raumprogramm war Kasernenpersonal eingerichtet. Das Dach-
sehr umfangreich, die Sicherheitsvorschrif- geschoss wurde der Unterbringung von
ten bekanntermaßen streng. Uns blieb zwei Wohnungen vorbehalten. Leider stand
nichts anderes übrig, als der Versuch, aus nach abgeschlossener Ausführungsplanung
der Not eine Tugend zu machen. (1996) dieses Grundstück nicht mehr zur
Mit dem Aushub eines gleichseitigen Drei- Verfügung. Die Kaserne musste nun am
ecks erhielten wir eine Depression in der anderen Ende der Ortschaft, in Plan, gebaut
Landschaft, die nur mehr durch ein Gelän- werden. Für ein neues Projekt reichten
der von ca. einem Meter Höhe gesichert weder Zeit noch Geld. Die geplante Kaserne
werden musste. Somit konnten wir unschö- musste spiegelverkehrt ausgeführt werden,
ne und überdimensionierte Schutzzäune um eine logische Erschließung zu gewähr-
oder -mauern vermeiden. leisten. Das hintere Ende des Dreieckes
Am vorderen Ende zur Staatsstraße hin, wo ragte in eine bestehende Skipiste hinein
die Geländekante sich befindet, schlossen und wurde aus diesem Grunde gekappt.
wir die strenge Geometrie des Dreieckes Mon Dieu!
mit einem trapezförmigen Riegel. Ein sich
zum Innenhof öffnendes Pultdach deckt
diesen Baukörper ab. Die äußere Schale
dieser „Frucht“ besteht aus verputztem
Mauerwerk, Sichtbeton, Edelstahl und Pan-
zerglas. Das „Fruchtfleisch“ im Inneren
zeigt große Fensteröffnungen und die rote
Farbe des Lärchenholzes.
Im Erdgeschoss der Kaserne befinden sich
die Büros und die öffentlich zugänglichen
Räume. Der Innenhof soll an einen abge-
turrisbabel 49 Juni Giugno 2000 Carabinieri Kaserne in Gröden – De Architectura 49

Bauherr
Gemeinde Wolkenstein
Planung
Karl Comploi
Marcello De Biasi mit
Sandra Bussolon
und Pietro Zulian
Statik
Ing. Dr. Georg Kauer
Elektroplanung
p.i. Meinhard von Lutz
Heizung- u. Sanitärplanung
p.i. Luis Mittelberger
Bauleitung
Karl Comploi
Ausführung
1992-1999
Kubatur
ca. 2500 m3
1

1 Erdgeschoss
2 Ostansicht
3 Westansicht
4 Schnitt A-A
5 Lageplan
3

5
50 De Architectura Juni Giugno 2000 turrisbabel 49

Rainer Köberl und Gerd Bergmeister

„Rosengarten 1a“
Forum der Lichtfabrik
Halotech in Bozen
Es war eine alte Werkstatt. Intimität für Besprechungen erzeugt.
Ein kleiner Keller, die Grube vielleicht, und Hinten die Nische hat die Originalhöhe des
ein wieder verschlossenes Oberlicht deuten Raumes und lässt ihn dadurch nicht ersti-
darauf hin, dass hier einmal ein Autome- cken, von wo ein kleines WC und eine Tee-
chaniker den kleinen Hof des Hauses zum küche betreten wird.
Raum gemacht hat. Die große Nische Der Betonboden wie ein großer Block, hält
neben dem Eingang war das kleine Büro rundherum 4 cm Abstand von der weißen
des Werkmeisters, auch noch beim Restau- Schachtel. Auf ihn tritt man von außen
rator, dem letzten Benutzer. durch eine Einfachverglasung über eine
All diese Bedingungen – die Unregelmäßig- Schwelle aus rostigem Stahl.
keit der Wände, der Unterzug und die Pfei- Präzise werden die Flächen zweier Seiten-
ler der ursprünglichen Durchfahrt, Abfluss- wände und der Rückwand durch speziell
leitungen und ein im Ganzen schlechter berechnete Reflektorleuchten angestrahlt.
Zustand, waren Inspiration für den neuen In der Nacht taucht ein über dem Oberlicht
Raum. im Freien montierter Discostrahler den
Sie bedingen unsichtbar seine eigenständi- Raum in wählbar farbiges Licht.
ge Form, erlauben in den Zwischenräumen Das alles für eine Leuchtenfirma aus
dienende Zonen und ermöglichen ohne Innsbruck für einen etwas abgelegenen,
großen Aufwand natürliches Licht im hinte- sympathisch durchmischten Stadtteil
ren Bereich, durch teiweises Wiederöffnen Bozens. Ein Beratungs- und Besprechungs-
des ehemaligen Oberlichtes. raum für Architekten, in dem auch Ausstel-
Eine Gipskartonschachtel wurde hineinge- lungen von Kunst und Architektur Impulse
stellt. Weiß, geringe Kosten und Elektroin- bewirken können.
stallation im Hohlraum.
Ihre Höhe, unter dem ehemaligen Sturz der
Durchfahrt, schafft einen ungeteilten Raum
mit sturzloser Eingangsöffnung.
Die Wände, vorbei an den alten Pfeilern
und ihrer Wuten zum Unterzug, verengen
den Längsraum in der Mitte. Dadurch öff-
nen sie einerseits zum Licht des Eingangs
und öffnen andererseits zum Platz den gro-
ßen Tisch und sein Licht von oben.
In dem Hohlraum, neben dem, aus einer
5x1,25m langen 2cm starken Stahlplatte
Bauherr
Fa. Halotech, Innsbruck gebogenen Tisch, dessen vordere Rundung
Planung auf das Licht von oben reagiert, wurde ein,
Rainer Köberl,
in sich leuchtendes Kirschholzregal, das an
Gerd Bergmeister
Bebaute Fläche durchscheinenden Alabaster erinnert, in
93 m2
den Zwischenraum geschoben.
Planungsbeginn
August 1999 Vorne, neben dem Eingang, eine 5x3m
Fertigstellung große schwenkbare Aluwand, die wie bei
Februar 2000
Alibaba einen Leuchtenschatz verbirgt und
Baukosten
110 Millionen Lire durch Öffnen den Raum verdunkelt oder
turrisbabel 49 Juni Giugno 2000 „Rosengarten 1a“ – De Architectura 51

Fotos: Günter Richard Wett


52 Juni Giugno 2000 turrisbabel 49

Alessia Carlotto, Gertrud Kofler

Kunst
Arte Eingreifen der Kunst im Greif
Das Haus am Waltherplatz als kleines Hotel. mit meinen Bildern und Objekten abstimmte.
Ein Konzept, in dem die Zimmer das Zwei Wände blieben noch leer.
Aufenthaltszentrum bilden. Diese Zellen Auf der einen montierte ich einen Plexiglas-
sind somit Wohn-, Schlaf- und Arbeits- kasten mit verschiedenen Zeichnungen
zimmer. Hauptanliegen ist, jene Elemente zum Thema: Bett, Schlaf, Traum – Alptraum.
zu finden, die zu einem „Wohlfühlen wie zu Auf der anderen leeren Wand über dem
Hause“ führen können. Diese Elemente Schreibtisch liegen Eier, so groß, dass sie
sollen aber auch eine Verschmelzung von von dem Riesenvogel, der seine Schwingen
bestehenden Stücken bilden, welche die über dem Bett ausgebreitet hat, gelegt
Geschichte des alten Hotel Greif erzählen, sein könnten, auf metallenen Konsolen. Sie
und neuen Stücken, welche die heutige Zeit sind asymmetrisch über die Wand verteilt.
widerspiegeln. Ich möchte in diesem Hotelzimmer eine
Der Architekt Boris Prodrecca wählt Holz als Stimmung von Geborgenheit und geheim-
Tastfläche. Textilien statten das Zimmer aus. nisvoller Spannung erreichen.
Eine Struktur von technischen Einrichtun-
gen bildet die Grundlage für einwandfreies Zimmer 104, Andrea Fogli
Arbeiten.
Die Kunst soll jedem einzelnen Zimmer … quando una normale stanza d´albergo
eine besondere Atmosphäre verleihen. diventa una “Wunderkammer”…
Unter dem Motto „AugenLust“ werden die
Zimmer vom Besitzer Franz Staffler in Zu- La “Wunderkammer Ermafrodita” di Bolza-
sammenarbeit mit Andreas Hapkemeyer no è un piccolo e semplice esempio di un
1 und Karl Kraus verschiedenen Künstlern progetto ideale che porto avanti da anni.
zugeteilt. Vorgegeben sind der Boden und Un’arte, come io l’intendo, non tanto deco-
ein Gabbeh-Teppich aus der Sammlung rativa, ma veicolo di pensiero e meraviglia,
des Hauses, der die Grundfarbe bestimmt. capace di rielaborare le “grandi” immagini
Weiter hat der Architekt für jedes Zimmer e i “grandi” temi della tradizione all’interno
ein Einrichtungskonzept ausgearbeitet. del nostro “piccolo” orizzonte quotidiano.
Die Möblierung soll neutral und zurück- Un’arte che sappia quindi integrare la bel-
haltend sein. Die Kunstgegenstände rücken lezza anonima della architettura e dare
somit in den Vordergrund. come corpo e volto ad uno spazio “astratto”
Verschieden sind die Zimmer, die aus der e ancora senza nome. Lí ora la camera è
alten Substanz herauswachsen, verschie- qualcosa di più d´una normale camera
den auch die Ansätze der Künstler. d’albergo: è “la camera delle meraviglie,
luogo segnato da un nume (o nome) tute-
2
Zimmer 105, Julia Bornefeld lare, l’Ermafrodito, che accoglierà dentro
di sé l’ospite e ispirerà i suoi sogni e le sue
… ein Ergänzen mit Kunstobjekten, welche ore d’amore. Per mettere in atto questo
in sich ein Ganzes bilden… meccanismo di irradiazione ho ritenuto
necessario non tanto di occupare la stanza
In einem Hotelzimmer ist das Bett der zen- con delle “opere d´arte”, ma di sottolineare
tralste und wichtigste Ort. Da das Bett in e trasfigurare lievemente alcuni significativi
den Zimmern schon vorgegeben war, blieb elementi che possiamo ritrovare in questa
nur die leere Wand über dem Bett. come in ogni altra camera da letto: la testa-
Ein großes schwarzgefiedertes Flügelpaar ta e la coperta del letto, la parete su cui ci
1 Julia Bornefeld
(Bild) breitet sich beschützend über dem si appoggia, uno specchio, una stampa
2 Grundriss 1. Stock
Rechts oben Schlafenden aus. antica. Gli ospiti si stenderanno sotto il
Zimmer 105, Julia Bornefeld Auch das restliche Mobiliar war schon vor- manto di una coperta su cui sono state
Rechts unten
gegeben, so fiel mir die Auswahl der ricamate le silhouette di 12 ermafroditi;
Zimmer 104, Andrea Fogli
(Fotos: Ludwig Thalheimer) Bezüge und Vorhänge zu, die ich farblich corona della alcova è la parete argentea di
54 Kunst / Arte – Eingreifen der Kunst im Greif Juni Giugno 2000 turrisbabel 49

Klar ist: Ein Hotelzimmer ist keine Galerie.


Nicht öffentlicher Raum, aber auch nicht
rein privater Bereich. Ich schätze an Hotel-
zimmern eine bestimmte Distanziertheit,
Zurückgenommenheit, Anonymität. Ein
Hotelzimmer soll nicht so tun, als sei es ein
Zuhause. Keine simulierte Intimität.
Intimität hat hier eine ganz eigene Färbung.
Dann ist da der Aspekt des Temporären,
Zeitweiligen, Flüchtigen: Durchgangssitua-
tion einerseits, Aufenthaltsort andererseits.
Aber auch ganz praktische Überlegungen
sind anzustellen (betriebliche Abläufe u. ä.),
also nicht jeder künstlerische Eingriff ist
möglich.
Mich hat die kleine Geste interessiert, nicht
3
die raumgreifende Dominanz einer künst-
fondo su cui sono tracciati con perle i lerischen Setzung. Diese Form der Interven-
calligrammi di 14 nomi di stelle e costella- tion war überlegt. Allerdings lebt das Ge-
zioni e la testata stessa del letto ricamata samtkonzept des Greif von der Mischung.
con i profili dei continenti della terra; nella Das kulturelle Niveau ist – wie überall –
stanza ho collocato poi uno specchio tondo eine Gesamtleistung, nicht das einzelne
su cui è inciso con la sabbiatura un disegno Statement.
circolare che incornicerà come una aureola
ogni volto lí riflesso. Infine nell´apposito Zimmer 201, Carmen Müller
vano della libreria, ho collocato una
stampa del ’700 che illustra con immagini … bis hin zur Aufnahme jeder einzelnen
e parole il mito dell’Ermafrodito e che ho Einrichtungsgegenstände in eine Inszenie-
ridipinto parzialmente, inglobando cosí rung im Haus am Waltherplatz.
anche questo elemento nel meccanismo di
trasformazione e straniamento che silenzio- Mein Anliegen, in raumgestaltender Dimen-
samente ha trasfigurato la stanza. sion zu denken: d.h. Mobiliar, Gebrauchs-
und Gestaltungselemente mitplanen bzw.
Zimmer 110, Annemarie Laner aufeinander abstimmen.
Schwarzweiß-Kontrast prägt das Zimmer,
… auf der Suche nach der Identität eines Streifen überziehen Wände, Kasten und
Hotelzimmers… Bettdecke, das Mobiliar – schwarze Kuben.
Das Auge fixiert ein rotes quadratisches
Die Ideenentwicklung läuft im Wesentlichen Lichtobjekt. Das Integrieren einzelner Jahr-
von der Analyse zur Synthese. Vor und hundertwende-Objekte lässt das Flair des
4
neben Konzeptentwürfen stehen also alten Hotels nochmals aufleben.
grundlegende Fragen: Was ist ein Hotel- Das Zimmer 201 – Inszenierung einer inti-
zimmer, was ist es nicht? Was soll, kann, men Bühne, der Gast – im dazupassenden
darf Kunst im Hotelzimmer leisten? Die Nachthemd – der Akteur.
immer wieder zentrale Frage: Wie autonom
ist Kunst? Wieviel Raum nimmt sie sich? (www.greif.it)
Was macht sie sichtbar? Ist sie hier ästheti-
scher Gastarbeiter, wie tritt sie in Bezie-
hung, wie funktioniert sie?
Ermöglicht werden sollte Begegnung mit
zeitgenössischer Kunst, auch intensivierte
Raumwahrnehmung (Begegnung mit Kunst
3 Zimmer 110, Annemarie Laner auch als Erweiterung der Wahrnehmung
(Fotos: Annette Fischer)
4 Zimmer 201, Carmen Müller
des Ortes). Also auch ein Stück Einladung
Skizzen zur Denkarbeit.
3

4
56 Juni Giugno 2000 turrisbabel 49

Armando Marra

Ausstellungen
Mostre Jean Nouvel a Bolzano:
una finestra sulla modernità
“La città è un fenomeno di solidificazione di Lucerna, in prossimità della stazione
in cui l'essenziale è poter cambiare idea…” ferroviaria ridisegnata da Santiago Calatrava
(Jean Nouvel) (interessante confronto fra due scuole di
pensiero pressoché antitetiche: l’una,
Il 31 dicembre scorso si è conclusa la fautrice di architetture ‘contestuali’, prive di
mostra intitolata “L’exacte représentation velleità espressioniste; l’altra, propensa alla
d'un volonté”, tenutasi presso la Galleria spettacolare e compiaciuta manifestazione
Museo di Bolzano, avente per oggetto un di una ‘muscolarità’ strutturalista, che
reportage fotografico sull’ultima sorpren- affonda le sue radici nelle grandi opere
dente realizzazione di Jean Nouvel, senza ingegneresche in ferro della seconda metà
dubbio uno degli architetti che maggior- dell’Ottocento, realizzate in occasione delle
mente hanno lasciato il segno in questo prime esposizioni universali).
scorcio di fine millennio: si tratta del nuovo Osservando il Kongresszentrum, si rimane
Kultur- und Kongresszentrum di Lucerna, immediatamente colpiti dalla leggerezza
ulteriore dimostrazione della capacità del della copertura, di cui non si percepiscono
progettista di coniugare linguaggio gli appoggi: prevale la sensazione che si
architettonico contemporaneo ed inter- tratti di una sorta di ala sospesa in aria
pretazione del cosiddetto genius loci. (l’aggetto raggiunge i 45 metri), al di sotto
La mostra, curata da Christoph Mayr della quale si dispongono tre corpi di
Fingerle, trae le sue ragioni da due aspetti: fabbrica, dove trovano collocazione
l’uno legato alla quasi contemporanea l’auditorium, un’aula polivalente ed il
inaugurazione del nuovo teatro comunale complesso delle sale congressuali e degli
di Bolzano (di qui la volontà di confrontare spazi espositivi. Tali volumi presentano
tale intervento con quanto avviene di ciascuno un trattamento superficiale diffe-
analogo nel resto d’Europa); l’altro riguarda rente, a seconda della funzione contenuta e
i contatti con la Architekturgalerie di della relazione interno-esterno che ogni
Lucerna, che per prima ha celebrato la parte intrattiene con il contesto. Emerge
nuova struttura congressuale cittadina. comunque la volontà del progettista di
L’articolazione in due sale della Galleria mettere in comunicazione, tramite traspa-
Museo è coincisa con la suddivisione in renze ed opportuni fori, i vari spazi fra loro
due sezioni dell’esposizione: la prima sala e con l’ambiente circostante, per cui il
ha accolto le immagini che ritraevano vari visitatore, pur rimanendo affascinato
scorci del manufatto, con la chiara volontà dall’apparato architettonico, ha costante-
di guidare il visitatore ad un corretto mente dei riferimenti che gli permettono di
approccio interpretativo del concetto mantenere l’orientamento, anche trovando-
architettonico; nella seconda sala avveniva si all'interno della struttura.
la proiezione di un video, grazie al quale A tutto questo, si aggiunge l’elemento
era possibile ripercorrere tutto l’iter che ha poetico: l’acqua costituisce una presenza
portato alla concretizzazione del Kongress- forte nella realtà urbana di Lucerna, per cui
zentrum, oltre ad un’interessante retrospet- appare inevitabile un suo coinvolgimento
tiva sulle opere di Jean Nouvel. nel progetto. Un canale si insinua fra i
La particolarità della parte fotografica corpi di fabbrica, creando una simbiosi
risiede nel fatto che lo stesso Nouvel ne ha molto suggestiva tra architettura e natura;
Sopra Veduta diurna curato le inquadrature, evidenziando in tuttavia, ciò che sottolinea maggiormente
del Kongresszentrum dal lago questo modo dettagli e caratteri che racchiu- (in maniera molto raffinata) tale simbiosi,
A destra Scorcio del fronte nord,
dove si accede al foyer della
dono il senso complessivo del progetto. sono i riflessi luminosi che i movimenti del-
sala concerti (1900 posti) L’intervento è localizzato sulle rive del lago l’acqua proiettano sull’intradosso della
58 Ausstellungen / Mostre – Jean Nouvel a Bolzano Juni Giugno 2000 turrisbabel 49

copertura, la cui superficie è stata rivestita difficilmente classificabile secondo i canoni


in lamiera proprio a questo scopo. ormai consolidati della critica architettonica:
Unico volume ‘introverso’ è, necessaria- aggettivi come ‘high-tech’ o ‘minimalista’
mente, quello che accoglie l’auditorium: risultano impropri e riduttivi, rispettiva-
il rivestimento esterno ligneo conferisce mente, perché la tecnologia è sempre
alla sala l’aspetto di una grande cassa ‘piegata’ alla rappresentazione di un’idea e
armonica, incastonata nel cuore dell’intero l’effetto scenografico delle sue opere non è
complesso edilizio. Gli interni sono stati quasi mai ‘minimale’. Si pensi, per esem-
concepiti in funzione dell’acustica; infatti, pio, ad opere come l’Institute du Monde
lungo tutto il perimetro della sala, sono Arabe o la Fondation Cartier di Parigi: nel
state create delle ‘camere d’eco’, usufruibili primo caso, l’applicazione di elementi
grazie a pannelli orientabili, rivestiti in architettonici ad alta tecnologia (in partico-
gesso con disegno geometrico. Va, inoltre, lare, i pannelli del fronte rivolto a sud) con-
sottolineata l’estrema flessibilità dell’intero feriscono all’edificio una forte carica evoca-
organismo architettonico, a seconda delle tiva, grazie al disegno della miriade di
esigenze specifiche di ogni manifestazione. diaframmi, propri degli obiettivi fotografici,
Infine, si impone una considerazione in che richiama certi grigliati, tipici dell’archi-
merito alla duplice valenza percettiva che tettura araba; riguardo alla Fondation
un’architettura di questo tipo propone: Cartier, ricordo ancora l’emozione di trovar-
quella diurna, nella quale avviene l’intreccio mi improvvisamente d’innanzi a questa
relazionale uomo-architettura-ambiente, sequenza di pareti in cristallo, che scon-
con la sequenza che conduce il visitatore, volge totalmente il concetto di edificio
in un crescendo emozionale, all’incontro come ‘involucro’, rendendone indefiniti i
con la musica, lungo un percorso ricco di
1
aperture visive verso l’esterno, ad inqua-
drare porzioni significative del paesaggio
circostante; quella notturna, quando
un’esplosione di luci smaterializza comple-
tamente l’edificio, dilatandone gli spazi
oltre l’involucro esterno, sovrastato dal
cielo artificiale della copertura.

L’importanza di un evento, quale la mostra


sin qui descritta, va ben oltre la semplice
presentazione di un assai pregevole esem-
pio di architettura contemporanea, ma rac-
chiude un significato più profondo.
Jean Nouvel appartiene a quella schiera di
architetti dell’ultima generazione (penso a
D. Perrault, R. Koolhaas, Mecanoo,
P. Zumthor, Herzog & de Meuron, K. Seijma,
R. Moneo e altri) che hanno fatto della
semplicità (unita alla suggestione) la ragio-
2
ne principale del loro essere progettisti.
All’estrema complessità compositiva, non confini fisici. Si sarebbe portati a dilungare
priva di una certa dose di narcisismo (vd. la descrizione di questi e di altri esempi
1 Vista dall’interno (fronte nord)
2 Dettaglio dell’innesto della le opere di altri maestri contemporanei, (vd. anche gli ultimi progetti per il River
copertura sulla struttura quali F. Gehry, Zaha Hadid, P. Eisenmann, Hotel a New York e per il nuovo centro
sottostante, sottolineato da una
D. Libeskind, etc.), essi contrappongono l’e- polifunzionale di Praga), ma ciò che preme
sequenza di lucernari
3 Veduta di una delle camere sasperata cura del dettaglio, il sapiente evidenziare dei progetti di Nouvel è la
d’eco, celate dai pannelli acustici
accostamento dei materiali (combinato con costante ricerca di un linguaggio architetto-
lungo tutto il perimetro della
sala concerti negli ultimi tre piani il loro trattamento superficiale) ed il rap- nico, con il quale trasmettere ai fruitori le
4 Scorcio dell’interno della sala porto dialogico (seppur, talora, esclusiva- ‘vibrazioni’ del luogo.
per concerti, le cui pareti sono
mente concettuale) con l’ambiente. La riqualificazione di una parte di città, a
costituite da pannelli acustici
orientabili In verità, la personalità di J. Nouvel appare volte, può passare attraverso architetture
turrisbabel 49 Juni Giugno 2000 Jean Nouvel a Bolzano – Ausstellungen / Mostre 59

“urlate” (vd. il Guggenheim Museum di ad allora, del suddetto festival. In seguito


Bilbao di F. Gehry); tuttavia, appare evi- ad un referendum cittadino, l’anno succes-
dente come un’opera, simile a quella di sivo si procede alla designazione del
Lucerna, ispiri un senso di “silenziosità”, in progetto che darà forma al nuovo edificio,
perfetta sintonia con ambiente naturale e sulla base di un concorso internazionale.
tessuto urbano. Lo studio Nouvel-Cattani risulta essere il
vincitore, ma, nonostante ciò, l’amministra-
Un’ultima annotazione riguarda l’intera zione comunale è orientata ad assegnare
vicenda che ha portato alla realizzazione l’incarico esecutivo ad un architetto locale,
del progetto di Jean Nouvel. Appare assai tale Rodolphe Luscher.
Dopo qualche incertezza, Nouvel viene
nuovamente contattato per la rielaborazio-
ne del progetto, tenendo conto di ulteriori
esigenze, espresse dalla committenza (nel
frattempo, si sono aggiunti anche dei
privati), interpellando con un secondo
referendum la cittadinanza. La nuova
proposta viene presentata nel ’92 e due
anni dopo gli abitanti di Lucerna si dichia-
rano favorevoli all’esecuzione dell’opera,
finanziata in parte con fondi pubblici.
Iniziati nel ’95, i lavori sono stati portati a
compimento nell’arco di cinque anni (le
3
ultime opere di completamento verranno
terminate entro il 2000).

In definitiva, il Kongresszentrum di Lucerna


rappresenta un esempio positivo di come
sia possibile conciliare qualità architettoni-
ca, capacità gestionale e, in particolare,
volontà di un’intera città. Ben vengano,
dunque, concorsi di questo tipo e mostre
che li documentino, come è successo nel
caso specifico qui a Bolzano, nelle due sale
della Galleria Museo.
Colgo l’occasione per un ringraziamento
particolare a Christoph Mayr Fingerle ed
a Judith della Galleria Museo, per aver
messo a disposizione di “turrisbabel” il
materiale fotografico della mostra.

rilevante, infatti, il coinvolgimento della


cittadinanza nelle decisioni riguardanti il
nuovo Kongresszentrum, formula questa
già in uso in Olanda e, più in generale, nei
paesi del Nord-Europa.
L’idea di dotare Lucerna di una struttura
adeguata, per accogliere il famoso Festival
internazionale di musica classica, trae le
prime mosse nel 1988. L’area prescelta è
quella dove sorge la Kunsthaus di Armin
Meili, risalente agli anni Trenta e sede, fino
60 Ausstellungen / Mostre Juni Giugno 2000 turrisbabel 49

Alberto Vignolo

Figure nel paesaggio


dell’architettura italiana.
Marco Zanuso
Ora che è terminata e funzionante la gran- guaggio moderno sempre più banalizzato.
de fabbrica del Nuovo Teatro Comunale di In seguito a ciò, l’eredità del Movimento
Bolzano, appare in primo piano e illumina- Moderno si frantuma e i percorsi dei singo-
ta la figura del suo autore, Marco Zanuso. li protagonisti si delineano: chi si dedica
Assurto al ruolo di specialista italiano nella interamente alla professione, chi alla pura
progettazione di spazi teatrali più per la speculazione teorica, chi alla dimensione
mancanza di concorrenti che per virtù con- sociale dell’architettura, e chi come Zanuso,
clamate – fatte le debite eccezioni, poco o suffragato da una naturale concretezza
nulla si è costruito in Italia per la cultura ambrosiana, si fa carico dell’intero baga-
dal dopoguerra ad oggi –, l’esperienza di glio moderno di quegli aspetti legati al
Zanuso per il teatro ha inizio accanto a mondo della produzione industriale, delle
Ernesto N. Rogers, col quale egli collabora ricerche di innovazione tecnologica, di
1
nel 1952 alla ristrutturazione della sala del sistemi costruttivi e di spazi flessibili.
Piccolo Teatro di via Rovello a Milano. In realtà, già le opere giovanili di Zanuso
Il rapporto con Rogers, figura chiave della degli anni Cinquanta (le case per apparta-
cultura architettonica italiana del Novecen- menti, gli asili, gli arredi), rivelano una abi-
to, è determinante nel definire il percorso lità che sarà lo strumento per nobilitare e
formativo di Zanuso. Milanese per nascita acquisire pienamente al territorio dell’archi-
(1916) e per formazione (si laurea nel 1939 tettura le occasioni progettuali maturate nel
presso il Politecnico), egli appartiene infatti campo dell’industria.
a una generazione immediatamente suc- Come è noto, al nome di Zanuso si è soliti
cessiva a quella dei maestri del Razionali- associare la pratica del design, e la sua
smo italiano, riferimento parallelo a una produzione architettonica di conseguenza è
scuola di architettura ancora legata a for- stata spesso confinata dalla critica nel
malismi accademici. limbo di un produttivismo ben temperato,
Zanuso è accanto a Rogers nelle redazioni quasi un sottoprodotto della predominante
di “Domus” prima (1947-1949) e di “Casa- matrice industriale. Ciò si deve al fatto che
bella” poi (1952-1954), in quella vera e pro- egli ha consegnato alla storia del design,
pria fucina di talenti che, per la diversità ma anche del costume italiano, indelebili
dei percorsi in seguito intrapresi dai suoi icone: come i televisori per Brionvega, dal
esponenti ha segnato nel bene e nel male Black, un assoluto cubo nero dalle forme
l’intero panorama dell’architettura italiana minimaliste ante litteram, al portatile
2
del dopoguerra. Cosa accomuna infatti Algol, precursore di tanti apparecchi con-
figure quali De Carlo, Gregotti, Aulenti, temporanei improntati alla riduzione delle
Rossi e lo stesso Zanuso, se non una razio- dimensioni e alla trasportabilità. O ancora
nalità di metodo, avulsa da principi stilistici? come il telefono Grillo, con l’invenzione
Nel clima culturale di quel periodo, la della cornetta a due valve incernierate che,
vocazione internazionale dell’architettura salvo il filo che ancora lo tiene vincolato
moderna (anche Zanuso partecipa ai CIAM alla parete, anticipa la forma di tanti attuali
tra il 1956 e il 1958) entra ben presto in telefoni portatili.
conflitto con la rivendicazione delle radici Viene da chiedersi se l’aver rivolto un inte-
culturali locali e di una autonoma tradizione: resse prevalente al mondo degli oggetti
il dialogo con le “preesistenze ambientali” non sia da intendere come possibile via
diventa chiave di volta per superare un lin- d’uscita da una nascente condizione di crisi
turrisbabel 49 Juni Giugno 2000 Marco Zanuso – Ausstellungen / Mostre 61

dell’architettura italiana, che, già a cavallo Segrate (1968 -76), l’interesse prevalente è
tra gli anni Cinquanta e Sessanta, non- incentrato sulle soluzioni impiantistiche e
ostante le punte avanzate di alcune figure costruttive. Ma la raffinatezza del pilastro
di avanguardia e le isolate realizzazioni cavo, l’accorto tracciamento di tubi e con-
d’eccezione, mostrava i primi sintomi di dotti e l’innovativo lay out distributivo
quel degrado destinato a trasfigurare il ter- interno delle palazzine per uffici, non sem-
ritorio e a consumare le speranze dei brano sufficienti a riscattare uno dei proto-
migliori. Il design come rifugio, dunque? tipi del decentramento terziario dalla neb-
La rassicurante oggettività del prodotto di biosa desolazione dell’hinterland milanese.
serie come antidoto agli imponderabili esiti La ricerca di un paesaggio idillico per l’im-
sociali di ogni architettura? L’architettura piegato-macchina implica la sua consegna,
per l’industria al posto dell’architettura per al termine della giornata lavorativa, al ras-
l’uomo? sicurante caos della propria automobile,
In realtà, il rapporto di Zanuso con l’indu- delle tangenziali e della metropoli. Para-
stria si definisce come quello di un proget- dossi del dirigismo multinazionale.
tista globale (ruolo peraltro estremamente La consuetudine della progettazione per
attuale nel panorama professionale odier- l’industria porta Zanuso a trasferire in parte
no), capace di fare proprio e di trasferire contenuti e metodi in altri settori. Valga
sul tavolo da disegno, almeno in parte, il come esempio l’interpretazione del teatro
celebre slogan “dal cucchiaio alla città”, nel come fabbrica, luogo della produzione arti-
caso specifico meglio traducibile come “dal stica, o l’adozione di caratteri di modularità
televisore alla fabbrica-territorio”. e scomponibilità nel campo residenziale.
Fondamentale è, a questo riguardo, l’ap- Nelle case FEAL a Milano (1961-63), l’utilizzo
3
porto di una committenza colta e progressi- di tecniche di prefabbricazione diviene un
sta. Per la Olivetti, in quegli anni la punta pretesto per tracciare una texture di faccia-
di diamante di un capitalismo illuminato ta che allude a un ambientamento quasi
che vuole incidere in maniera positiva sul storicistico.
territorio – esempio rimansto sostanzial- Dal punto di vista del linguaggio, Zanuso
mente unico –, Zanuso progetta diversi sta- riesce ad esprimere il proprio afflato
bilimenti in America Latina e in Italia, nei modernista senza le opulenze metallescenti
quali ha modo di sperimentare soluzioni dell’high-tech o le presunte trasparenze del
tipologiche e costruttive innovative, basate ‘tutto vetro’. Nell’antica opposizione tra
sulla serialità e sull’aggregazione di moduli forma e tecnica, il radicato understatement
spaziali tipo, e sull’uso di componenti indu- milanese ha la meglio sull’ostentazione
strializzati elegantemente conformati. delle viscere tecnologiche di un edificio.
Anche il rapporto con la ditta Brionvega si Da questo atteggiamento derivano i tratti
estende dal design di buona parte degli pacati e composti di certe architetture dal
apparecchi radiotelevisivi che hanno fatto funzionamento complesso, come per
la storia dell’azienda, alla progettazione di esempio la nuova sede del Piccolo Teatro
una fabbrica nei pressi di Asolo (1963-67). di Milano (1979-98), ma che trovano modo
4
Il profilo semitrasparente dei moduli spa- di esplicarsi anche in progetti di tutt’altra
ziali retti dai pilastri a fungo di questo scala, come la casa unifamiliare a Casorate
stabilimento si staglia nella luce della cam- Sempione (1978-85).
pagna veneta, non lontano da quella Un approccio al progetto costantemente
tomba monumentale che gli stessi commit- severo a motivo di un controllato pragmati-
tenti affidano invece a Carlo Scarpa: un smo, espressione di una essenzialità propria
architetto per produrre, e un architetto per e limite all’arbitrio dell’invenzione gratuita.
meditare sull’essere e il nulla.
1 Stabilimento Brinel
L’attenzione al landscape come tema pro-
Caselle d’Asolo (Treviso),
1963-1967 gettuale si ripropone nello stabilimento
2 Televisore Brionvega
IBM a Santa Palomba, nei pressi di Roma
Algol, 1964
3 Casa Feal (1979-84), dove Zanuso esprime ancora la
Milano, 1961-1963 tensione al dialogo tra ambiente di lavoro e
4 Casa R
paesaggio.
Casorate Sempione,
1978-1985 Nella sede direzionale per la stessa IBM a
62 Juni Giugno 2000 turrisbabel 49

Zusammengestellt von Zeno Abram

Vorträge
Conferenze Manual vs. digital
Auch im Bereich der Architektur hat die Zu diesem Thema fand im Dezember in
Unterminierung durch den Computer einen einem Brixner Gasthaus ein Vortragsabend
so hohen Grad erreicht, wie man es sich statt, der fünf Südtiroler Architekten die
vor zwanzig Jahren nicht einmal hätte Möglichkeit gab, ihren Standpunkt darzu-
träumen lassen. Kaum ein Architekturbüro stellen. Trotzdem ging es auch darum, ein-
funktioniert heute ohne Computer, höch- fach nur Projekte zu zeigen und diese der
stens bei den Hütern der guten alten Zeit. Diskussion zu stellen. Das für solche Veran-
Aber was hat der Computer konkret staltungen ungewohnte Ambiente bot den
verändert in der Architektur? Ist er bloß ein Teilnehmern die Möglichkeit, auch nach
Werkzeug, um Zeichnungen schneller zu den Vorträgen sitzen zu bleiben und zu
erstellen und Arbeitsschritte zu vereinfa- diskutieren. Nachstehend nochmals einige
chen? Oder wird er schon in der Entwurfs- kurze Stellungnahmen der Vortragenden.
phase als Instrument des Entwerfens ver-
wendet, als dritte Hand des Architekten? Walter Dietl (’45)

Anche nel campo dell’architettura l’utilizzo del Die Telekommunikation ist in alle Bereiche
computer ha raggiunto un così alto grado, che solo des Lebens vorgedrungen und hat teilweise
venti anni fa era ancora inpensabile. Quasi più radikale Veränderungen mit sich gebracht.
nessuno studio di architettura funziona oggigiorno Man kann sagen, die Welt wird immer klei-
senza un computer; pochi sono ancora i “tradizio- ner. Alles kann schneller, leichter und somit
nalisti”. Ma cosa ha cambiato concretamente effizienter gemacht werden, oder?
il computer nell’architettura? È soltanto uno Bedingt durch meine Arbeitsweise, welche
strumento per produrre velocemente dei disegni o heißt Entwerfen mit kleinen Handskizzen
per semplificare il procedimento del lavoro? und direktes Umsetzen in eine Zeichnung,
Oppure viene usato già nella fase iniziale come ist der Computer für mich ein ideales Gerät,
strumento di progettazione, una sorta di braccio ein Werkzeug, ohne welches ich mir mein
destro dell’architetto. Arbeiten nicht mehr vorstellen kann. Der
einzige Haken ist der, dass ich ihn nicht
beherrsche bzw. sein ganzes Potential aus-
schöpfen kann.
Mein ausgeprägtes räumliches Vorstellungs-
vermögen lässt mich das Projekt im Kopf,
teilweise in der Nacht, entwickeln, so dass
ich in der Früh diese Gedanken sofort zu
„Papier bringe“ und während diesem Vor-
gang weiterentwickeln kann. Das heißt,
während dem Eingeben (Zeichnen) findet
der übliche Entwurfsprozess statt, nicht
mehr auf dem Papier, sondern direkt an der
Maschine. Dies setzt jedoch ein hohes Maß
an Genauigkeit und Präzision bereits bei
der Eingabe voraus. Schon beim Vorentwurf
werden von mir wesentliche Entscheidungen
(Mauer-, Deckenstärken etc.) getroffen.
In meinem Büro werden dann die in irgend
einem Maßstab verfassten Ideen – der
Computer ist ja maßstablos –, durch meine
Mitarbeiter „lesbar“ gemacht.
Einladung zum Vortragsabend,
So ist es ein Leichtes, die entsprechenden
der von Christian Schwienbacher
und Zeno Abram organisiert wurde Vorlagen in den gewünschten Maßstäben
turrisbabel 49 Juni Giugno 2000 Manual vs. digital – Vorträge / Conferenze 63

Feuerwehrgerätehaus, Göflan
a Erdgeschoss
b Obergeschoss
c Untergeschoss
d Schnitt 1-1
e Schnitt 2-2

Legende
1 Dorfgasse
2 Haupteingang
3 Einfahrtstore
4 Nebeneingang
5 Parken
6 Etsch
7 Weingarten
8 Verteiler
9 Kommandozentrale
10 Nachrichten
11 Umkleideraum
12 Abstellraum
13 Nasseinheit
14 Geräte, Fahrzeuge
15 Schlauchturm
a 16 Schlauchrinne

17 Garderobe
18 Schulung
19 Teeküche
20 Abstellraum
21 Dachboden
22 Gang
23 Katastrophenraum
24 Atemschutz
25 Depot
26 Arbeitsraum
27 Kanalisierung
u. Beregnung
28 Notstrom
29 Heizraum
30 Öltank d e
64 Vorträge / Conferenze – Manual vs. digital Juni Giugno 2000 turrisbabel 49

Tennishalle, Mals
1 Untergeschoss
2 Ansicht Ost
3 Ansicht Süd
4 Schnitt C-C

Büro und Geschäftshaus


Zinshaus, Schlanders
5 Untergeschoss
6 Erdgeschoss
7 Ansicht Süd-Ost 2
8 Schnitt 1-1

4
turrisbabel 49 Juni Giugno 2000 Manual vs. digital – Vorträge / Conferenze 65

(Vorentwurf, Entwurf, Polierpläne etc.)


perfekt zu präsentieren.
Auf diesem Wege entstehen alle neuen Pro-
jekte und die der letzten fünf/sechs Jahre.
Durch das Kennenlernen dieser neuen
Arbeitsweise ist das Zeichnen per Hand
für mich jetzt sogar zur Qual geworden,
denn die Sinnlosigkeit bzw. das zeitrauben-
de Umsetzen des Manuellen erscheint mir
vergeudete Zeit. Aus meiner Sicht gibt
mir der Computer die Möglichkeit, inner-
halb dem gleichen Zeitraum in etwa das
Doppelte an Aufgaben zu realisieren.

Die von mir gezeigten Projekte „Feuerwehr-


gerätehaus Göflan“ und „Tennishalle Mals“
sind Zeugnis für eine effiziente Planung.
Speziell das Projekt „Tennishalle Mals“ ist
ein sehr gutes Beispiel dafür: gründliche und
schnelle Planung innerhalb kürzester Zeit.
Die Feuerwehrhalle habe ich als Beispiel
gebracht, wo die Überschneidung
Manuell/Maschine stattgefunden hat – Ent-
5
wurf und Einreichung per Hand, Aus-
führung und Details mit Maschine.
Die gezeigten aktuellen Arbeiten „Zins-
haus“ und „Obstgenossenschaft Geos
Schlanders“ wären ohne den Einsatz des
Computers innerhalb dieser kurzen Zeit
nicht möglich gewesen. Dies setzt voraus,
dass der Architekt auch selber „die Maschi-
ne“ bedient, die Vorzüge als Werkzeug nutzt
und so die Maßnahmen setzt.
Abschließend muß ich festhalten, dass
6 mein ästhetisches Gefühl – lineare strenge
kubische Formen – für die Bearbeitung am
Bildschirm geradezu prädestiniert ist.
Als großes Manko empfinde ich das dau-
ernde – bedingt durch die Anpassung der
Computerprogramme (Kompatibilität) –
„neue Zeichnenlernen“, da es in unserem
Beruf genug „Dinge“ zum Dazulernen gibt.

8
66 Vorträge / Conferenze – Manual vs. digital Juni Giugno 2000 turrisbabel 49

Claudio Lucchin (’59) dove per “casa” si deve intendere un luogo


(quindi senza classificazione funzionale)
Sono fermamente convinto che l’architettura dove l’uomo possa fermarsi, ritrovarsi,
è la sintesi tra la filosofia e la tecnologia. riflettere ed aumentare la consapevolezza
Se un progetto si basa esclusivamente della propria esistenza.
su discipline tecnologico-scientifiche (all’in- In questa direzione credo debba andare
terno delle quali metto anche la risoluzione l’architettura del terzo millennio.
degli aspetti funzionali) credo che il prodot- Per questo dobbiamo porre molta attenzio-
to finale sia un’opera del settore edile, ne e molto tempo alla fase progettuale,
mentre se alla base della progettazione analizzando molto bene tutti gli elementi
troviamo solo discipline filosofiche, (acqua, luce, terra, fuoco ecc.) che stanno
probabilmente il risultato è più simile ad alla base del progetto e che hanno una
un’opera d’arte, comunque lontano forte influenza sull’uomo e sulle sue emo-
dall’architettura. zioni. Dobbiamo trovare sempre nuove
In questo quadro si inserisce il mio pensie- soluzioni e nuove sintesi, evitare di ripetere
ro sulle nuove tecnologie e sulla possibilità sempre lo stesso progetto e cercare di non
di progettare con il computer, o di far rifare gli stessi errori.
progettare al computer stesso.
Non credo che il computer, per quanto I due progetti che presento, entrambi svi-
sofisticato, possa sostituire il pensiero luppati a mano e con gli elaborati esecutivi
umano nella fase ideativa, come lo scher- ed i dettagli redatti al computer, sono: un
mo e la tastiera non possono sostituire il complesso residenziale di edilizia economi-
foglio bianco e la matita, che guidata dalla co popolare a Bolzano, commissionato dal-
mano sovrappone sulla carta le idee, le l’IPEAA e terminato nel 1996 e la casa Ste-
stratifica rendendole incomprensibili, sino vanin a San Genesio, progettata e realizza-
alla successiva semplificazione operata ta tra il 1995 ed il 1997.
dal pensiero e dalla cultura. Nel complesso residenziale dell’IPEAA,
Le nuove tecnologie, anche attraverso le realizzato in via Parma a Bolzano, il tentati-
elaborazioni tridimensionali, le simulazioni vo è stato quello di dare importanza archi-
e la grande quantitá di informazioni, aiuta- tettonica ad un tipo edilizio normalmente
no a risolvere gli aspetti tecnico-costruttivi, umile e dimesso, oppure dal sapore paesa-
1
riducono i tempi di modifica degli no come spesso avviene per la cosiddetta
esecutivi e dei dettagli, aiutano ad aggior- “casa popolare”. L’ordine gigante, la diffe-
nare soluzioni tecniche già collaudate, renziazione dei piani, il diverso trattamento
ma non potranno mai aiutare il pensiero dei fronti caratterizzano l’edificio e consen-
umano e quindi entrare nell’anima stessa tono ai suoi abitanti di sentirsi individui in
1
del progetto. un luogo di residenza “unico”.
È difficile convincersi e convincere gli altri
che gli edifici possano avere “un’anima”. Nella casa Stevanin ho cercato di interpre-
In una societá come la nostra dove tutto tare il luogo in modo attuale, con un’archi-
sembra dover rispondere a precise regole tettura del nostro tempo e volutamente in
di mercato e di marketing e dove sembra- contrasto con la cosiddetta “architettura
no dominare solo gli elementi funzionali e tradizionale”. L’edificio svetta verso l’alto
finanziari, parlare, di bella sostanza, di (un po’ come la torre del Municipio di San
poesia, di sogni o di capacità comunicativa Genesio) a controllare e dominare il territo-
dell’edificio, può apparire come un’atteg- rio circostante, ma contemporaneamente
giamento da ingenui romantici o da pazzi si apre all’ambiente esterno, attraverso
visionari fuori dal tempo, anche se gli le ampie vetrate, per consentire all’uomo
stessi elementi fanno parte dell’essenza di dialogare e rapportarsi con l’intorno.
1 Casa IPEAA, Bolzano
Prospetto sud della vita. Il doppio volume del soggiorno, i tagli di
Prospetto ovest
L’architettura per me, non serve prevalente- luce, la camera da letto che si apre verso il
2 Casa Stevanin, San Genesio
Prospetto sud mente alla risoluzione spaziale di problemi bosco e le ampie terrazze, consentono di
3 Prospetto est funzionali, con l’aggiunta, se possibile, di sperimentare stili e modi di vita diversi e
4 Piano terra
un bel vestito (per questo basta l’edilizia) inusuali, capaci di dare benessere e tran-
5 Piano primo
6 Piano secondo ma è il tentativo di dare “casa” all’uomo, quillità a chi ci abita.
turrisbabel 49 Juni Giugno 2000 Manual vs. digital – Vorträge / Conferenze 67

2 3

4 5 6
68 Vorträge / Conferenze – Manual vs. digital Juni Giugno 2000 turrisbabel 49

Vorrei fare un’ultima riflessione sul concet- Plankensteiner & Steger


to di “tradizione”, che è stato introdotto (Plankensteiner ’60)
parlando del conflitto portato da casa Ste-
vanin in un ambiente tradizionale, come Gedanken über Vergangenheit, Gegenwart
quello di San Genesio. und Zukunft der Architektenarbeit:
La tradizione, che spesso ha connotati posi-
tivi in quanto memoria di una popolazione, Gestern: Der Architekt als Künstler bringt
molte volte però rappresenta un modo per seine Entwürfe manuell in Form von hand-
controllare ed evitare la crescita culturale kolorierten Zeichnungen zu Papier.
(che spesso spaventa per le conseguenze Das Arbeitstempo entspricht dem Rhyth-
sociali e politiche che produce) di un popo- mus der Handarbeit auf der Baustelle.
lo e della sua gente. In architettura, “tradi-
zione” significa anche conservare o ripro- Heute: Der Architekt ist ein „Allround-
durre lo “spazio tradizionale” e non sempli- künstler“: Gestalter, Techniker, Psychologe,
cemente camuffare con un vestito antico, Jurist und „…-experte“ zugleich.
soluzioni spaziali e tecnologiche moderne. Nach manueller Entwurfsarbeit erleichtert
Credo che il nostro impegno debba andare der Computer die weitere Bearbeitung
verso una conservazione integrale dell’ar- der Projekte – wären da nicht die Bürokratie
chitettura tradizionale (pensiamo ai masi, und die Unzahl an Vorschriften und Para-
ma anche all’architettura medioevale dei grafen.
Portici), evitando di accettare la semplice

1 conservazione della facciata (come spesso Morgen: Der Architekt kann ortsunab-
accade nei centri storici, per esigenze hängig – durch reine Gedankenarbeit –
commerciali o speculative) che non rappre- seine Ideen zu Papier bringen und die Aus-
senta totalmente lo spirito del tempo e tra- führungspläne und Ausschreibungen
sforma l’architettura in semplice scenogra- werden automatisch – unter Berücksichti-
fia ma, al contempo non dobbiamo aver gung der Paragrafen – mitgeneriert.
paura di fare achitettura moderna, che rap- Der Architekt wird zum „Lebenskünstler“.
presenti la nostra epoca e la nostra cultura,
la quale riuscirà sempre, se di qualità, a Tauber & Gamper (Tauber ’61)
dialogare con la storia, la memoria e le
tradizioni, come da sempre hanno fatto i 1) Der Computer hat die Aufmerksamkeit
nostri padri, affiancando senza problemi von den Inhalten auf die Oberfläche
all’architettura gotica quella rinacimentale e gelenkt.
poi, quella barocca e così via, senza solu- 2) Das Vertrauen in die räumliche Vor-
zione di continuità ma con grande fascino. stellungskraft des Architekten ist
geschwunden. Entwürfe bedürfen visueller
Studio Arch (Dalsass ’59) Beweise.
3) Dem Prozess des Werdens mit seiner
In unserer globalen Welt, wo das Produkt Vorfreude und der begehrenden Spannung
2 das Maß aller Dinge geworden ist, bleibt wird die zeitliche Dimension entzogen.
die grafische Darstellung der einzige 4) Genausowenig wie anderen Faktoren –
authentische emotionale Vermittler zwi- Ökologie, Baubiologie etc. – gelingt es dem
schen Idee und Produkt im Sinne konkreter Computer, nachhaltig von der Architektur
Handlung. Besitz zu ergreifen.
Die computerunterstützte Grafik hingegen 5) Mit Zunahme der Präzision wächst
stellt, dem heutigen Stand der Technik wiederum das Bedürfnis nach Improvisa-
gemäß, den rationalen Vektor zwischen den tion und Poesie, und das öffnet neue Chan-
beiden Polen dar. cen.
… und dennoch steht hinter der Tat noch 6) Technikern ist der Computer wie maßge-
immer der Gedanke: Ihn gilt es zu fördern schneidert, doch mehr denn je bedarf die
und zu stärken, um als Ausgangspunkt und Architektur des Künstlers samt seiner Kre-
Zielpunkt der sinnlichen und geistigen Aus- ativität und geistigen Akzente.
einandersetzung zwischen Idee und Pro- Darin liegt wohl die größte Aufgabe des
dukt bestehen zu können. Architekten in der Zukunft.
turrisbabel 49 Juni Giugno 2000 Manual vs. digital – Vorträge / Conferenze 69

1900 Manual 1999 Digital 2020 Mental

Aus der Zeitung „Die Presse“ Studio Arch


1 Computerzeichnung
2 Zeichnung und Realisierung
Nichttrinker: „Du weißt nicht, wovon du
sprichst. Die neuen Medien und CAD Arch. Plankensteiner & Steger
3 Stadthaus Bernardi mit
werden die Architektur komplett Metzgerei, Enotheque, Büros
umkrempeln. Da wird kein Stein auf dem und Wohnungen, Bruneck:
Computerzeichnung
anderen bleiben.“
Foto des Gebäudes
Innenansicht Enotheque

Nichtraucher: „Gemach, gemach. Was nicht


Arch. Tauber & Gamper,
vorher als Konzept durchgedacht wurde, 4 Grundschule, Natz:
lässt sich auch nicht in den Computer Skizze
Ansichtszeichnung
tippen. Und warum sollte ich meine Freude
5 Raffeisenkasse, St. Peter/Villnöss:
beim Entwerfen ans Gerät abgeben? Wenn Skizze

die Euphorien verflogen sind, werden die Foto des Gebäudes

Ideen über die Implikationen des


Arbeitsmittels – und mag es noch so
dienstbar sein – die Oberhand behalten.“ 4

Vegetarier (hat sich mittlerweile dazugesetzt):


„Euer Streiten über gestrige Probleme ist
ja rührend naiv. Die jungen Büros sind
längst woanders. Sie arbeiten parallel mit
Modellen, Zeichnungen und CAD, weil jede
Darstellungsmethode im Prozess der
Konzept- und Formfindung ihre spezifischen
Vorteile hat. Arbeitsmittel haben seit jeher
dazu gedient, die Idee in verschiedenerlei
Hinsicht zu überprüfen. Wem nichts einfällt,
dem ist auch mit CAD nicht zu helfen.“

(1999, Walter Zschokke) 5


70 Juni Giugno 2000 turrisbabel 49

Marcello Bizzarri

Reisen
Viaggi Mauritania 1998
Villaggi di pietra strati a secco le case non c’è un bianco in giro – Inizia da Neme
a strati la pista ai piedi della Falesia, pista di sabbia
ACRIJITA – TICHIT – TIDJIKDA leggeri bianca finissima – siamo tutti fantasmi –
volumi semplici cubi parallelepipedi. dopo novanta chilometri giungiamo a
Distanti, isolate le une dalle altre, grandi Qualatà una delle principali città dell’antica
spazi sabbiososassosi. Vuoti. Pieni. finestre Mauritania, ora quasi disabitata, pochi
piccole solo su due lati porticine basse ragazzi alcune donne assenti gli uomini.
per difendersi dall’invasione della sabbia Le case, bellissime, decorate con disegni
dal vento costante, le case più esposte ad arabesco, dipinti dalle donne e rinnovati
abbandonate perchè già invase dalle dune. ogni anno dopo la stagione delle piogge
Le Palme rade ai bordi dei villaggi. che li cancella. Il disegno con schema
Poche persone gentili, curiose, le donne cruciforme di antica tradizione è arricchito
1
propongono reperti neolitici raccolti con motivi islamici. La biblioteca di Qualatà
durante la custodia ai cammelli alle capre è fra le più importanti della Mauritania con
agli asini al pascolo di sabbia. I ragazzini, antiche trascrizioni manoscritte del Corano.
curiosi chiedono con sorriso e senza troppa
insistenza “cadeaux” gli uomini, rari, Mauritania terra dai pochi Uomini
anziani e vecchi salutano soddisfatti se gli che girano attorno al Sole con movimento
dai la mano, se chiedi: come va? danno la rallentato, con gesti sfocati dalle alte
mano e poi la portano al cuore: sono le temperature con occhi ed orecchi e bocche
persone più gentili che abbia trovato nei pressate dal vento di sabbia.
miei viaggi. sono gentili specie queste
persone che vivono in queste zone isolate,
in questi antichi villaggi di pietra.
NEME – QUALATÀ Neme villaggio per
scambi di prodotti agricoli e animali a pochi
chilometri dal Mali. Le strade spazzate dal
ventoteso.
Il Vento muove mucchi di rifiuti misti a
sabbia le case costruite con lamiera ondu-
lata e fusti del petrolio stirati risuonano al
vento. Tante botteghe, tanti mercati, la gente
guarda stupita, vede raramente turisti –

1 Neme, abitazioni in pietra


2 Qualatà, mura di cinta
A destra Neme, magazzino
(Foto: Marcello Bizzarri)
72 Juni Giugno 2000 turrisbabel 49

Astrid Pernstich

Thesis Nuovi ruoli per Bolzano.


Tesi di laurea
sull’ex scalo ferroviario
Questo lavoro affronta il tema dell’area mancanza di un limite chiaro, di un ele-
dell’attuale scalo ferroviario. Nell’ipotesi di mento con il quale confrontarsi, l’assenza
decentramento dello scalo è prevista la di- di un piano, all’interno del quale la città si
smissione di gran parte di esso e la riduzio- costruisce incerta e frammentata.
ne del fascio di binari passanti esistente. Il progetto di questo luogo diventa pertanto
Qui si propone lo spostamento di quest’ul- l’occasione per proporre un’alternativa
timo verso sud, parallelamente al corso del alla costruzione disordinata della città
fiume Isarco, la costruzione di una nuova contemporanea, inseguendo ancora l’idea
stazione lungo questa giacitura, liberando di una città dove gli edifici costruiscano i
così la vasta porzione di area adiacente al luoghi, riconoscibili in un disegno unitario
centro storico. a scala urbana.
La lettura della città individua a ovest dello In base alle caratteristiche tecniche dell’a-
1
scalo delle parti in cui il rapporto tra morfo- rea resasi libera, quali centralità (vicinanza
logia urbana e tipologia edilizia è risolto in al centro storico), alta accessibilità sia su
modo chiaro, evidente: la città gotica che si gomma che su ferro, si propone di inse-
costruisce con la regola dei lotti profondi e diarvi delle funzioni che possano cogliere
stretti sulla strada centrale; la città ottocen- al meglio tali opportunità: attività di didatti-
tesca, che con modi di occupazione del ca e di ricerca di tipo tecnico-scientifico
suolo differenti, miranti alla costruzione (facoltà di Ingegneria e di Agraria). Questi
della grande città per isolati, si pone come andrebbero a completare il sistema univer-
un’alternativa alla città gotica. sitario delle città lungo l’asse del Brennero
Nella parte opposta, ad est, non si ricono- Innsbruck, Bressanone, Trento, Rovereto,
sce invece alcuna idea di città, ma un’insie- Verona; attività di terziario produttivo avan-
me di soluzioni edilizie date punto per zato ospitante dei servizi centrali necessari
punto: la predominanza di gruppi di capan- allo sviluppo delle piccole medie imprese
noni industriali-artigianali, l’inserimento distribuite nei comprensori territoriali;
casuale di edifici di abitazione, pezzi di aree attività di tipo congressuale-espositivo.
dismesse. In quest'ottica le attività di tipo universitario
Da un lato la città che si arresta sul limite diventano centrali, in quanto si riconosce al
della barriera ferrata, limite di cui la loro ruolo pubblico la capacità di farsi ele-
stazione e gli edifici adiacenti costruiscono menti generatori e propulsori dello sviluppo
il fronte sulla città, dall’altro invece, la futuro di questa nuova parte di città.

Il nuovo insediamento, è posizionato lungo


l’area attualmente occupata dal fascio
di binari passante. L’elemento portante è
costituito da una strada porticata che
diventa collegamento tra due edifici fonda-
mentali del progetto: la biblioteca nel parco
e l’auditorium-centro congressi in diretto
collegamento con la nuova stazione e l’ex
edificio viaggiatori.

1 Planivolumetrico
Questo è visto non solo come edificio che
2 Plastico del centro congrexpo 2 necessiterà di un progetto di riuso, ma
turrisbabel 49 Juni Giugno 2000 Nuovi ruoli per Bolzano. Tesi di laurea sull’ex scalo ferroviario – Thesis 73

Tesi di laurea 3 Sezione longitudinale del


Nuovi ruoli per Bolzano centro congrexpo
crocevia europeo: Università, 4 Prospetto con nuova stazione
ricerca e funzioni pubbliche 5 Sezione trasversale
sull’ex scalo ferroviario 6 Da sinistra a destra:
Studente Piante alle quote
Astrid Pernstich 0.00, +6.00 e +9.55
Relatore
Prof. G. Fiorese
Facoltà di Architettura
Politecnico di Milano
A.A. 1998/99

6
74 Thesis – Nuovi ruoli per Bolzano. Tesi di laurea sull’ex scalo ferroviario Juni Giugno 2000 turrisbabel 49

7 Edifici per la didattica e la ricerca:


Prospetto verso il centro
8 Prospetto verso la strada
9 Pianta dei piani terra
10 Prospettiva della strada centrale

10
turrisbabel 49 Juni Giugno 2000 Nuovi ruoli per Bolzano. Tesi di laurea sull’ex scalo ferroviario – Thesis 75

ponte sull’Isarco e da quello già esistente.


È inoltre previsto lo spostamento della
stazione delle autocorriere vicino alla nuova
stazione, usando gli edifici attualmente
delle ferrovie come depositi per gli autobus.
Una rete di strade a sensi unici permette
di raggiungere l’intera area di progetto
ove saranno ubicati altri parcheggi sotter-
ranei a completamento del sistema di par-
cheggi esistente. La zona a traffico limitato
11 del centro storico può essere così estesa in
parte fino alle vie Garibaldi e Renon.
soprattutto come fatto urbano: punto focale
del sistema di strade a raggiera allora ela-
borato da Altmann, assolverà ancora il
proprio ruolo di porta urbana, diventando
l’accesso principale al nuovo insediamento
sull’area dello scalo ferroviario. Infatti nel
corpo centrale si trova l’ingresso al per-
corso espositivo che, attraverso l’ala dell’ex
fabbricato viaggiatori e la galleria di espo-
sizioni del centro congressi, giunge nel
foyer dell’auditorium situato al piano terra.
Attraverso l’atrio situato tra la torre e il 12

corpo centrale si accede invece alla piazza


di fronte alla nuova stazione.
Dalle banchine di questa, un percorso in
quota attraverso il foyer dell’auditorium
13
permette il tragitto inverso e l’accesso alle
sale di proiezione ed allo spazio adibito ad
uso commerciale situati nella parte supe-
riore del centro congressi.
Lungo la strada, in posizione centrale, si
affacciano gli edifici dell'università, in
primo piano i corpi con le aule e i labo-
ratori didattici, attraverso i quali si giunge
negli edifici destinati alle attività diparti-
mentali e di ricerca. Questi, verso la città
compatta consolidano il fronte costruito,
mentre dall’altra parte si calano nel tessuto
frammentato, lasciando aperta la maglia
per successive trasformazioni.
Avvicinandosi alla fascia pedemontana, la
strada sfocia in un grande prato circondato
dalla residenza per studenti, docenti e
ricercatori, e quindi termina in fronte all’e-
dificio della biblioteca che sul lato opposto
domina il parco urbano.
Parallelamente alla nuova giacitura dei
binari passanti è prevista una lunga fascia
di verde attrezzato per attività sportive e
11 Plastico della zona degli edifici per il tempo libero.
per la didattica e la ricerca Per quanto riguarda il sistema di mobilità-
12 Sezione trasversale
di uno dei corpi aule
accessibilità, l’intero traffico su gomma
13 Schizzo dell’androne d’ingresso accede dalla strada arginale, dal nuovo
76 Juni Giugno 2000 turrisbabel 49

Giancarlo De Carlo

mailtb.bz@archiworld.it
Inauguriamo questa nuova rubrica, dedi- no esistere sindaci, presidenti di province o
cata alle lettere dei nostri lettori e per la regioni, soprintendenti, ministri e anche
quale è stata attivata l’apposita casella di gruppi sociali che hanno le idee chiare e
posta elettronica (mailtb.bz@archiworld.it), sanno esattamente cosa serve al loro caso
con uno stralcio dall’editoriale di Giancarlo e chi è capace di esprimerlo in un progetto
De Carlo “Il ministro, i concorsi e altre architettonico. D’altra parte c’è grande
questioni” comparso sul numero 89 della bisogno di rinvigorire la committenza pub-
rivista di architettura “spazio e società”. blica, accordandole libertà di decisione,
Vorremmo cosí dare spazio cartaceo e dif- incoraggiando la sua capacità di rappresen-
fusione ad un dibattito sulla nostra profes- tarsi attraverso le scelte che compie.
sione e sulla cultura architettonica, che È necessario dunque stabilire come e quan-
sinora si è svolto solo con scambi di opi- do il non concorso – l’incarico diretto – è
nioni in occasione di viaggi, conferenze ed ammissibile: indipendentemente dall’im-
incontri personali. Restando alla tematica porto dei lavori.
dei concorsi abbiamo scelto questa insigne
voce fuori campo per dare il via ad un di- – I temi del concorso possono essere mol-
battito che ci auguriamo sarà foriero di in- to complessi (un ospedale, un aereoporto,
teressanti argomentazioni. un teatro lirico) e allora è consigliabile limi-
tare la partecipazione a chi ha più esperien-
Wir eröffnen diese an unsere Leser gerichtete za, non di quei temi ma in senso generale.
Rubrik, für die wir eine eigene E-Mail-Adresse akti- Altrimenti si fa demagogia, si perde tempo,
viert haben (mailtb.bz@archiworld.it), mit einem si intorpidano le acque e si dà adito a giu-
Auszug aus dem Vorwort von Giancarlo De Carlo, dizi truccati.
das in der Zeitschrift „spazio e società“ mit dem Ma i temi dei concorsi possono essere
Titel „Il ministro, il concorso ed altre questioni“ semplici e allora bisogna incoraggiare il
erschienen ist. Wir wollen somit eine Seite schaf- più possibile la partecipazione dei giovani,
fen für die Verbreitung einer Diskussion über un- stabilendo limiti all’età dei concorrenti.
seren Beruf und über die architektonische Kultur,
die sich bisher nur im privaten Rahmen, bei Vorträ- – La distinzione tra temi semplici e temi
gen und Reisen entfaltet hat. Um zum Thema der complessi può contribuire a diminuire il
Wettbewerbe zurückzukehren, haben wir diese von numero dei progettisti che partecipano allo
außen kommende Stimme gewählt, um eine stesso concorso, e di conseguenza a dimi-
Diskussion zu eröffnen, die hoffentlich reich an nuire gli errori di giudizio. Infatti concorsi
Anregungen sein wird. con più di cento partecipanti non possono
essere ragionevolmente giudicati. Non
Luigi Scolari c’è giuria che possa emettere un giudizio
meditato al di sopra di questo limite.
[...] Invece oggi è frequente che ai concorsi par-
Bisognerebbe, in altre parole, sulla base tecipino cinque-seicento gruppi di progetti-
dell’esperienza degli ultimi sei-otto anni, sti e allora le giurie non hanno tempo né
riflettere su una serie di circostanze che ora testa per giudicare. Lo sforzo fisico e di
proverò a elencare. memoria diventa insostenibile; cosicché il
Il concorso di architettura per essere uno più delle volte, e magari senza volere, ven-
strumento efficace deve, come tutte le cose gono escogitate scorciatoie che finiscono
del mondo, convivere e confrontarsi col con l’essere tutt’altro che trasparenti.
suo contrario e cioè col non concorso, che
è la scelta libera del progettista da parte – Per ridurre il numero dei partecipanti il
del committente. concorso viene spesso diviso in due tempi:
Se non ha alternative diventa imposizione. il primo per selezionare un numero limitato
Bisogna pure ammettere infatti che possa- di concorrenti sulla base dei loro titoli, il
turrisbabel 49 Juni Giugno 2000 mailtb.bz@archiworld.it 77

secondo per scegliere il vincitore tra i sele- spingono il giudizio nell’alveo dei loro pro-
zionati attraverso i progetti che presentano. pri interessi?
Questo va a scapito dei giovani, che hanno E quando accade che la maggior parte dei
pochi titoli e quindi vengono scartati, oppu- concorsi italiani vengono vinti da progetti-
re scelti in piccola percentuale, con mode- sti stranieri, autori di progetti sbagliati ma
razione, come si fa con i disabili e le donne noti per via di riviste? Si dice, quando ca-
nei concorsi per l’impiego pubblico. pita, che è segno di europeizzazione; men-
Bisogna aggiungere – e questa è un’ingiu- tre invece è segno di provincialismo o fuga
stizia premeditata – che spesso, in prima dalla responsabilità.
fase, viene chiesto ai concorrenti di dire
quanti progetti hanno realizzato sullo stes- Bisogna dunque escogitare procedure che
so tema e a quanto ammonta il fatturato sollecitino le giurie: a riunirsi per il tempo
del loro studio. ragionevolmente necessario al giudizio, a
cercare di conoscere bene i casi dei con-
– I nomi dei concorrenti debbono essere corsi che giudicano, a esaminare con atten-
palesi perché è provato che, se segreti, ci zione tutti i materiali presentati, a leggere
sono sempre membri della giuria che ne le relazioni se sono state chieste, a redigere
conoscono almeno alcuni. verbali esaustivi e veritieri. Altrimenti la
I nomi dei membri delle giurie debbono pratica del concorso diventa un trucco
essere conosciuti in anticipo quando viene nominale e gli incarichi di progettazione
pubblicato il bando del concorso. Si sa che continuano a essere distribuiti con supre-
il campo dell’architettura è percorso da ma ingiustizia e penalizzando i giovani.
bande di ferocia inestinguibile ed è insen-
sato investire energie intellettuali e econo-
miche cospicue per partecipare a concorsi
controllati da qualcuna di quelle bande.

– Quanto alle giurie, tra le tante cose da


dire almeno una andrebbe seriamente con-
siderata. Se il concorso è importante le
giurie sono costituite di tre componenti: i
tecnici della committenza che conoscono il
caso ma solo nei suoi riflessi più immediati;
i progettisti e i critici che sono nel giro del
committente e conoscono il caso per sen-
tito dire; quelli di “chiara fama”, chiamati a
dare al concorso legittimità culturale e
mondana, che non conoscono il caso né
hanno curiosità di conoscerlo. La seconda
componente è quella decisiva perché i
tecnici, per timidezza o rispetto, finiscono
col cedere, mentre i “chiara fama” vengo-
no da lontano e perciò tendono a essere
stanchi e distaccati.
Tutti sanno che qualche anno fa, al primo
turno di un concorso italiano, i “chiara
fama” erano stati presenti nella giuria solo
per poche ore; così non avendo tempo per
visitare il sito né per guardare le 540 tavole
presentate dai 180 partecipanti, si erano
limitati a selezionare un progetto solo: del
quale in tutta evidenza conoscevano l’auto-
re, che al secondo turno è risultato vincitore.
– E quando i “chiara fama” non hanno
fama affatto e per di più sono locali; per cui
78 Juni Giugno 2000 turrisbabel 49

a cura di Luigi Scolari

Textbausteine
Architetture di carta Cuore di pietra
[...] Soltanto dopo i funerali si venne a c’erano infiltrazioni d’acqua piovana nel
sapere che l’ultima erede dei conti Pigna- sottotetto, che si propagavano ai soffitti del
telli lasciava la grande casa sui bastioni, e secondo piano e rovinavano gli affreschi; e
ogni altra sua proprietà, a uno dei tanti enti c’era anche un’altra infiltrazione al piano
benefici, l’Eavvi («Ente di assistenza per le terreno, probabilmente dallo scarico di una
vedove e per i vedovi infermi»), che erano latrina. Il custode Ciro Natale, un giovane
nati nella città di fronte alle montagne al immigrato che aveva sostituito il vecchio
tempo della scomparsa dell’aristocrazia, e Eraldo, andato in pensione già da un paio
che erano essi stessi in via d’estinzione. d’anni, si lamentò di non avere più ricevuto
La notizia provocò malumore tra i congiun- lo stipendio dopo la morte della signorina
ti e lasciò tutti stupiti: non si capivano, Orsola. Era rimasto al suo posto – spiegò
infatti, le ragioni che avevano indotto l’an- all’avvocato Soliani – soltanto perchè gli
ziana signorina a preferire proprio quell’en- inquilini degli appartamenti più grandi: la
te ad altri altrettanto inutili, per esempio al «Nuova Gazzetta», la scuola di ballo e la
«Boccone del povero» o alla «Colonia elio- Democrazia Cristiana, lo utilizzavano anche
terapica per bambini indigenti». Si fecero come fattorino e gli davano delle mance,
ipotesi e pettegolezzi a non finire, e gli abi- ma non avrebbe potuto continuare così
tanti della casa incominciarono anche a ancora per molto tempo! Altre proteste
temere per il loro futuro: dove sarebbero vennero dai dirigenti e dagli impiegati della
andati a vivere – si chiedevano – se i nuovi Democrazia Cristiana: che si lamentarono
proprietari avessero deciso di ristrutturare di sentir rimbombare in continuazione
l’edificio e di utilizzarlo in modo più redditi- sopra le loro teste i passi dei ballerini, e di
zio, per esempio facendone un albergo o essere costretti a tessere le loro trame poli-
un palazzo d’uffici? La nostra protagonista tiche a ritmo di tango, mazurka e… rock’n
ascoltò discorsi preoccupati e previsioni roll! Il proprietario della scuola di ballo,
catastrofiche, e naturalmente rimase invece, chiese al nuovo amministratore di
impassibile: come se quel passaggio di far cessare le molestie che i suoi clienti
proprietà che si era compiuto al di fuori di maschi e femmine, ma soprattutto le fem-
lei non avesse riguardato i suoi apparta- mine, subivano ogni giorno da parte di
menti, i suoi cortili, la manutenzione dei certi nuovi abitanti della casa, piccoli di sta-
suoi tetti e delle sue grondaie, ma fosse tura e neri di occhi e di capelli, che si erano
stato ancora una volta una faccenda di insediati di là dal cortile e che non compari-
quegli uomini che si avvicendano tra i suoi vano in nessun elenco di inquilini. Gli
muri, e che erano così effimeri… alloggi sulle scale di servizio – si venne a
Dopo due mesi di supposizioni, di pronosti- sapere in quell’occasione – erano stati dati
ci e, in definitiva, di chiacchiere, arrivò il in affitto dalla signorina Orsola a certi spe-
nuovo padrone. L’avvocato Cesare Soliani culatori della città alta che li avevano tra-
presidente dell’Eavvi si presentò in portine- sformati in dormitori, riempiendoli di letti a
ria alle dieci di mattina di un giorno di castello. Ogni letto era occupato, a un tanto
novembre, accompagnato da un architetto al mese, da uno di quei poveracci che arri-
e da un geometra carichi di mappe, e ispe- vano dai paesi del Sud per lavorare nelle
zionò ogni appartamento e ogni singola fabbriche della grande pianura; e nessuno
stanza della casa di cui era diventato l’am- al mondo sapeva con certezza quanti nuovi
ministratore, dalle cantine alle soffitte. Tutti inquilini ci fossero di là dal cortile! Gli
gli inquilini approfittarono dell’occasione uomini piccoli e neri – disse il proprietario
per presentargli le loro lamentele e le loro della scuola di ballo – sbarcavano in conti-
richieste: gli infissi – dissero – cadevano a nuazione dai treni e i loro unici punti di
pezzi, e c’era bisogno di cambiarli; l’acqua riferimento, nella città di fronte alle monta-
potabile non arrivava ai piani alti e l’im- gne, erano l’indirizzo della casa e il nome
pianto di riscaldamento funzionava male; di chi li avrebbe sfruttati affittandogli un
turrisbabel 49 Juni Giugno 2000 Cuore di pietra – Architektur folie / Architetture di carta 79

letto: un vero scandalo, già denunciato avrebbe pensato lui a farla andare in porto. feriti e una decina di contusi tra gli allievi
dalla «Nuova Gazzetta» alle autorità com- Non era forse un segno del destino la pre- del corso serale. E poi, ancora: se ne anda-
petenti, che però non avevano ritenuto di senza, in quel vecchio edificio, di un partito rono il Macellaio e sua moglie, la signora
doverci porre rimedio… come la Democrazia Cristiana, che in Italia Anna, in una località di villeggiatura vicino
L’avvocato Soliani era un uomo sui cin- faceva ciò che voleva, dappertutto e anche al mare, dove trascorsero il resto della loro
quant’anni, dagli occhi grigi e freddi come nella città di fronte alle montagne? vita guardando lo specchio dei sogni. Se ne
un’alba d’inverno. Ascoltò tutti e promise a La grande casa non si scompose. Il suo andò l’avvocato di poche cause e molti
tutti il proprio interessamento per risolvere cuore di mattoni e di pietra non poteva tur- quattrini Ernesto Merli: che con i suoi traffi-
i problemi della casa e i loro problemi spe- barsi per i sogni di ricchezza dei piccoli ci aveva trasformato il paesaggio attorno
cifici; ma in realtà pensava a ben altro. Il uomini che si affaccendavano e tramavano alla città, riempiendolo di edifici che sem-
suo obiettivo, dopo aver visto ogni salone, intorno alle sue mura e che erano destinati, bravano scatoloni di cartone e che erano
ogni stanza, ogni sgabuzzino, e dopo aver di lí a poco tempo, a sparire nel nulla da destinati agli uomini piccoli e neri venuti
ascoltato il parere del suo architetto di fidu- dove erano venuti e a lasciare il posto ad dai paesi del Sud. Se ne andarono la signo-
cia, tale Aristide Bombelli, si poteva riassu- altri uomini e ad altri sogni di ricchezza, ra Lina Vellani Annovazzi e suo figlio Attilio:
mere in due sole parole: demolire tutto. altrettanto effimeri; ma a causa di quei da cui, dunque, dobbiamo prendere conge-
Quella grande casa, alta sul viale dei sogni, e di quelle trame, il suo declino este- do. Attilio Annovazzi, che all’epoca del tras-
bastioni e sull’immensa pianura, era un riore diventò molto rapido. Quando si loco stava per laurearsi in filosofia, oggi è
monumento allo sperpero e non occorreva seppe che il commendator Soliani presi- un professore universitario; ha i capelli
essere dei tecnici per capirlo, bastava saper dente dell’Eavvi voleva farla demolire per grigi, e conserva in un cassetto del suo
fare un poco di conti. Secondo i calcoli del- costruire al suo posto un grattacielo di tavolo di lavoro quella cartellina piena di
l’architetto Bombelli, in un palazzo moder- chissà quanti piani, e che aveva già presen- fogli scritti da suo padre che è all’origine
no dello stesso volume si sarebbero ricava- tato in Comune il progetto del nuovo edifi- del nostro racconto. («Giovinezza, giovinez-
ti senza troppi sforzi almeno quaranta cio, la nostra protagonista venne conside- za, primavera di bellezza, della vita nell’a-
appartamenti contro i quattordici in cui rata spacciata, e i suoi vecchi inquilini sprezza il tuo canto squilla e va…»). È da lí,
allora era divisa la casa, e già così la demo- l’abbandonarono uno dopo l’altro. L’ironia appunto, dai fogli un po’ ingialliti di questo
lizione sarebbe stata un affare: ma perché della sorte, anzi, fece sí che i primi ad manoscritto, che sono state tratte le nostre
un palazzo moderno, in calcestruzzo, dove- andarsene fossero proprio quei dirigenti storie, della grande casa sul viale dei
va mantenere lo stesso volume di un palaz- della Democrazia Cristiana, che forse erano bastioni e dell’epoca in cui i poveri non
zotto in mattoni? Perché ci si doveva accon- troppo ossessionati dalle musiche da ballo potevano essere felici perché il destino li
tentare di quaranta appartamenti, quando e dal tambureggiare dei tacchi sulle loro condannava a cambiare il mondo o,
se ne potevano avere cento o centocin- teste per prendere in esame l’offerta del- meglio: a sognare di cambiarlo, facendolo
quanta? Bisognava costruire, sul viale dei l’avvocata Soliani, di dargli un intero piano diventare più giusto. Questo sogno, che
bastioni, un edificio che fosse veramente della nuova costruzione se il progetto del- rimbalza da un’epoca all’altra e produce
all’altezza dei tempi, anche contro la l’architetto Bombelli fosse stato approvato. benessere e disgrazie, progresso e infelici-
meschinità e la miopia delle leggi allora in Poi ci fu la morte del ragionier Ignazio tà, è una delle cose che più fanno ridere gli
vigore. C’era un progetto, in fondo alla Boschetti, che ebbe come conseguenza Dei sopra le nostre teste. È un’illusione
mente di Bombelli e del commendator quasi immediata il trasloco della «Nuova sempre uguale e sempre diversa, una com-
Soliani, di un palazzo di una ventina di Gazzetta». (Per moltissimi anni, a ogni media che si replica dalla notte dei tempi e
piani o forse anche di piú, con una facciata pioggia, il pavimento della soffitta abitata che tornerà a replicarsi chissà quante altre
di cristallo in cui si sarebbero rispecchiate dallo «storico buco della serratura» si era volte ancora, finché nella pianura ci saran-
le nuvole e le montagne lontane. Realizzarlo riempito di secchi, di catinelle, di pentole e no degli uomini…
non sarebbe stato facile, perché il mondo è di altri recipienti che di tanto in tanto veni- L’ultimo ad andarsene dalla grande casa fu
pieno di gente invidiosa e cretina, pronta a vano svuotati e che impedivano alle acqua il Pittore: che aveva legato la sua vita e la
mettere il bastone tra le ruote degli altri e a cadute dal cielo di gocciolare o adirittura di sua arte a quella soffitta, freddissima d’in-
tirare in ballo tutti gli articoli di legge che si scrosciare al piano di sotto, sulle scrivanie verno e caldissima d’estate, dove le imma-
sono accumulati nel tempo in fatto di e sulle macchine da scrivere del giornale; gini prendevano forma sulle tele pratica-
costruzioni, e che, se si applicassero alla come invece accadde quando Boschetti mente da sole, e dove erano passate tante
lettera, non darebbero altro risultato che morí. Le piogge corsero attraverso i soffitti persone e si erano fatti tanti discorsi, dai
quello di paralizzare l’edilizia e di ridurre e lungo i muri: rovinarono in modo irrepa- tempi dell’Uomo della Provvidenza e da
sul lastrico milioni di persone! Ma la politi- rabile gli affreschi, inzupparono e sgretola- prima ancora! Ma le acque piovane, ormai,
ca – diceva l’architetto Bombelli – esiste rono gli intonaci, rendendo pericolosi gli erano incontenibili; e un muratore a cui lui
anche per questo scopo specifico, di per- impianti elettrici in gran parte dell’edificio). si era rivolto perché salisse sul tetto a
mettere ai costruttori di aggirare le leggi; e Dopo la «Nuova Gazzetta» se ne andò la cambiare qualche tegola gli aveva fatto
lasciava intendere che, se avesse avuto la scuola di ballo, perché il crollo di alcuni segno da lassù, allargando le braccia: qui
sua parte di profitto nell’intera faccenda, frammenti di soffitto aveva provocato tre bisognerebbe cambiare tutto! [...]

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