a1) XVI SECOLO - BIBLIOTHECA HERMETICA di Vinci Verginelli

"La raccolta Verginelli-Rota, riunita da Vinci Verginelli e dal suo amico Nino Rota in più di sessant'anni di amorosa e instancabile ricerca può essere considerata una delle più ricche biblioteche dei testi ermetici. Essa comprende 400 rarissimi volumi di alchimia, pubblicati durante i secoli XV, XVI, XVII e XVIII, e circa 60 manoscritti, anche pergamenacei, non pochi dei quali illustrati con stupende miniature, Vinci Verginelli ha compilato il catalogo completo di questa preziosa raccolta, prima di donarla alla Biblioteca dell'Accademia Nazionale dei Lincei (1984). Si tratta, peró, di un catalogo "alquanto ragionato", dove l'Autore non si limita ad elencare e descrivere ogni volume nelle sue note bibliografiche, ma ne riassume il contenuto, soffermandosi su pregi e lacune dei singoli testi. In ogni pagina traspare dunque la profonda conoscenza della materia da parte dell'Autore, che ha dedicato tutta la sua vita allo studio delle scienze ermetiche. L'idea di una pubblicazione che raccogliesse i testi alchemici nacque nei primi decenni del nostro secolo (=XX°), e fu suggerita a Vinci Verginelli dal suo maestro Giuliano Kremmerz qualche mese prima di morire. Dopo oltre mezzo secolo, vede la luce questo catalogo che non vuol essere soltanto un orientamento bibliografico ma, al tempo stesso, un sicuro avviamento alla scienza dello spirito ed un orientamento alla vita" (Nardini Editore, 1986) Tentando di tenere testa ai progressi tecnologici, ho raccolto, quanto piú mi è stato possibile, tutti i testi reperibili in forma digitalizzata della raccolta Verginelli-Rota affinché siano facilmente accessibili a tutti gli interessati e non restino “lettera morta” in uno scaffale dell’Accademia dei Lincei. Il testo “Biblioteca Hermetica” è introvabile da anni: sono riuscita a trovarne una copia negli Stati Uniti e l’ho riportata in Europa. Sotto ogni opera ho riportato il commento di Vinci Verginelli, compatibilmente con le opportunitá ed i limiti legati a scridb. Pro salute populi (Acca Erma Settemonti)